RABELAIS  FRANÇOIS

(Francia)

 

Rappresentante magnifico del primo Rinascimento francese, Rabelais nasce in una famiglia agiata a La Devinière, presso Chinon, (Indre et Loire) nel 1494.

Quarto figlio di Antoine, avvocato al seggio reale di Chinon, riceve una educazione improntata agli spiriti medievali e ai metodi scolastici che lo scrittore dovette conoscere bene, tanto da criticarli in modo burlesco nei suoi scritti, Trascorre la sua infanzia nella fattoria della Devinière. Probabilmente come novizio compie  i suoi primi studi di latino, e teologici, presso l’abazia benedettina di Seuilly, poi al convento francescano di La Baumette, vicino ad Angers. Verso il 1520  è monaco nel convento dei francescani di Puy-Saint-Martin a Fontenay-le Comte (Bas Poitou) dove apprende il greco, guidato da un giovane religioso, l’umanista Pierre Amy. Costui gli fa conoscere Guillaume Budé e, in casa dell’avvocato Tiraqueau, assiste a dotte discussioni di giuristi e legulei.

I teologi della Sorbona, preoccupati per la pubblicazione del Commento di Erasmo al testo greco del Vangelo, proibiscono lo studio del greco, per cui Rabelais e Amy vengono privati di tutti i loro testi in quella lingua per ordine dei monaci del convento. Pierre Amy fugge a Lione. Rabelais lascia l’ordine dei francescani  (in seguito riuscirà ad riavere i suoi libri) e, con l’autorizzazione del papa Clemente VII, passa all’Ordine benedettino nel Convento di Saint Pierre-de-Maillezais e diventa segretario dell’abate del convento, e del vescovo di Maillezais, Geoffrai d’Estissac, un umanista a cui il greco non dava alcun sospetto o fastidio. Rabelais lo accompagna nei suoi viaggi nel Poitou ed ha occasione di conoscere sia la regione, in cui ambienterà parte delle sue opere, sia eminenti studiosi. Si allarga così il suo orizzonte culturale e le sue conoscenze. Nel 1527 lascia l’incarico per recarsi a studiare a Parigi dove soggiorna per due anni durante i quali frequenta l’università.

Rabelais faceva parte di quella schiera di chierici vaganti che passavano da una università all’altra. Lo troviamo infatti studente presso le università di Bordeaux, Tolosa, Burges, Orleans. A Parigi depone l’abito monacale per diventare prete secolare. Nel settembre del 1530 si iscrive come studente di medicina all’università di Montpellier e si distingue per la profonda conoscenza dei testi greci. Studia, ma non trascura gli spassi che la città offre. Superati alcuni esami, nel 1532, forse per necessità finanziarie, va a Lione dove viene accolto  in qualità di medico, anche se ancora non aveva conseguito la laurea, nell’ospedale di Pont-du-Rhône.  Lione in quel momento era un importante centro tipografico e Rabelais pubblica le Epistolae medicinales e la traduzione degli Aforismi di Ippocrate. Ormai lo circonda la fama di illustre esperto nell’arte della salute e di letterato. Dà pure alle stampe un testo giuridico Testamentum L. Cuspidii.

A Lione, nel 1532, pubblica il primo libro delle sua ‘folastries’ (stravaganze) dal titolo Orribili e spaventosi fatti e prodezze del molto celebre Pantagruel re dei Dipsodi e un almanacco burlesco Il pronostico pantagruellino. Firmò questi  libri poco seri con lo pseudonimo di Alcofibras Nasier. Nel 1535, senza alcun permesso da parte dell’ospedale di Lione, accompagna a Roma il vescovo di Parigi Jean du Bellays, in qualità di medico personale. La sua partenza fu forse motivata dal timore che la sua opera oltremodo libera, antiteologica, antisorbonica gli procurasse fastidi e reazioni negative e qualche  persecuzione.

Rabelais avido di apprendere e capace di assimilare le scienze più disparate, si dà all’archeologia con l’intento di pubblicare una topografia di Roma antica. Ma nel frattempo un italiano, Marliani, pubblica quanto Rabelais si apprestava a scrivere per cui il giovane si limita a scrivere in latino una prefazione al libro di Marliani.

Di ritorno a Lione, incoraggiato dell’enorme successo del suo Pantagruel, pubblica nel 1534 La vita inestimabile del grande Gargantua padre di Pantagruel, firmato sempre con l’anagramma. Dopo la pubblicazione, temendo qualche spiacevole reazione da parte della Sorbona, si rifugia nel Poitou presso il suo amico Geoffrai d’Estissac.

Jean du Bellay, nel luglio del 1535,  recandosi a Roma, riprende con sé Rabelais.

La preoccupazione dello scrittore in quel periodo è  quella di regolarizzare la sua situazione ecclesiastica per cui chiede al papa Paolo III il permesso di entrare nell’ordine dei benedettini e di esercitare la medicina. Con un indulto del 18 gennaio del 1636 il papa dà la sua approvazione

Perduto il posto di medico a Lione, grazie ai buoni uffici del cardinale du Bellay ottiene la prebenda di canonico alla collegiata di Saint-Maur-les-Fossés. Sciolto dal voto monastico il 22 maggio del 1537 viene  proclamato dottore in medicina presso l’università di Montpellier e per dieci anni, dal 1536 al 1546 esercita la professione, sempre conducendo una vita errabonda.

Visita il Piemonte, soggiorna nel Poiteau, trova il tempo di avere un figlio, Teodulo, che muore all’età di due anni.

Nel 1545 pubblica il Terzo libro dei fatti e detti eroici del nobile Pantagruel. Il terzo libro è tutto improntato allo spirito ‘gaulois’, grassamente facezioso e scritto per sollazzare i lettori. Vengono evitati accenni a questioni religiose; una scelta dello scrittore che, perduto l’appoggio degli amici e protettori come Guillaume du Bellay e Geoffroi d’Estissac, morti nel frattempo, è spinto ad usar più prudenza nelle sue opere. Ma ancora una volta la Sorbona rileva nell’opera tracce di eresia e lo condanna come i precedenti. Per questo Rabelais prudentemente si stabilisce a Metz dove viene assunto come consigliere municipale e medico con un esiguo stipendio.

Nel 1548 lo ritroviamo ancora in Italia, sempre al seguito del cardinale du Bellay. Gode la compagnia di illustri umanisti e redige una brillante relazione sulle feste offerte ai romani in occasione della nascita dell’ultimo figlio di Enrico II.

Al suo rientro dall’Italia deve nuovamente difendersi dalle accuse mosse a lui e alla sua opera. Ma fiducioso dell’appoggio di alcune personalità e del re, si risolve a scrivere nel 1552 il quarto libro, dedicandolo al cardinale Odet de Châtillon, di cui già nel 1548 aveva scritto i primi i  diciotto capitoli.

L’opera ha una curiosa svolta.  In quel periodo era sorta un’aspra contesa fra  il papa Giulio III e il re di Francia per cui Rabelais ritiene utile inserire nell’opera un violento attacco alla corte papale, che occupa i capitoli che rappresentano la parte principale dell’opera la quale viene subito pubblicata. Solo che la contesa fra il Papa e il re trova una pacifica soluzione, e così l’opera rimane esposta alla condanna dei teologi della Sorbona e del Parlamento. Sembra che la pubblicazione del quarto libro gli sia costata anche il carcere. E solo  e sempre per intercessione dell’amico cardinale, negli ultimi anni della sua vita 1552 e 53  diviene parroco di Meudon, ma vive per lo più a Parigi dove muore il il 9 aprile del 1553, lasciando incompiuto il quinto libro.

Si rimane colpiti, analizzando il suo profilo di uomo in merito all’instabilità di Rabelais, per il fatto che non riesca a soggiornare per più di uno due o tre anni nella stessa città. D’altronde l’uomo rimase sempre fedele ai suoi protettori e questi non lo abbandonarono mai. Geoffroi d’Estissac e la faniglia du Bellay sono sempre presenti nella sua vita. Malgrado le persecuzioni da parte del teologi della Sorbona contro i suoi libri, lo scrittore non è mai stato arrestato (tranne forse per il quarto libro) e la pubblicazione della sua opera seguì sempre il suo corso.

Nove anni dopo la sua morte apparvero col titolo L’isola sonante i primi capitoli del Quinto libro di Pantagruel, sulla cui autenticità si hanno dubbi.

 Nei suoi libri si avverte l’irriverenza nei riguardi della Chiesa, dei metodi tradizionali dell’educazione, il desiderio di un rinnovamento di tutta la società. Rabelais fu sospetto ai cattolici che lo accusavano di simpatia verso gli ugonotti; ai protestanti che lo accusavano di volere una morale pagana. In realtà fu indipendente dagli uni e dagli altri. Oltre ad essere umanista e filosofo Rabelais fu anche un geniale narratore, dotato di osservazione concreta e pittoresca. Ha tracciato quadri della società del suo tempo, creato personaggi che si sono radicati nei suoi lettori. Particolari reali e fantastici si mescolano in modo vertiginoso, passando dalla volgarità, alla grossolanità, alla delicatezza. Ha influenzato il  filone comico e satirico successivo, ma resta come un fenomeno unico, un autore difficilmente imitabile.

 

LIBRI

 

La vita inestimabile del grande Gargantua, padre di Pantagruel   secondo libro dell’intera opera, fu  scritto nel 1534 ed era stato preceduto nel 1532 dal Pantagruel. Per ovvia ragione di ‘albero genealogico’, divenne nelle successive edizioni complete, il primo libro delle cinque parti in cui l’opera è composta.

Il romanzo inizia con la nascita di Gargantua, figlio di      Grangola e di Gargamella. Il bambino viene educato a Parigi secondo i sistemi tradizionali del medioevo, che Rabelais critica, contrapponendoli ai moderni metodi di educazione umanistica. Scoppia una guerra tra il padre di Gargantua, Grangola, e un vicino aggressore, Picrochole. Un piccolo incidente di vita paesana si trasforma in una epica battaglia. Dopo varie vicende comiche, la guerra si conclude con la vittoria di Grangola e la condanna delle pretese di Picrochole. Per esaltare il valore del monaco Jean de Entommeures, che si è battuto con grande coraggio, Grangola fonda l’abbazia di Thélème il cui motto è “Fa’ ciò che vuoi”. L’abbazia è concepita come un  meraviglioso palazzo, un luogo ideale dove uomini e donne vivono in armonia, godendo dei piaceri dello spirito e del corpo

Orribili e spaventosi fatti e promesse del rinomato Pantagruel, re dei Dipsodi  Pur essendo il primo libro dell’intero poema, pubblicato nel 1532 , è diventato il secondo nell’opera completa. Vi si narra l’infanzia di Pantagruel, figlio del gigante Gargantua, celebre nelle cronache del medioevo, i suoi studi in varie città di Francia, il suo arrivo a Parigi dove riceve dal padre Gargantua una lettera piena di saggi consigli che costituisce, per la modernità dei criteri pedagogici che la informano, un  documento della cultura del Rinascimento. Al Quartiere Latino Pantagruel incontra Panurgo alle cui licenziosità è dedicata buona parte del libro, che si conclude con la guerra di Pantagruel contro i Dipsodi di cui egli era diventato re. Alquanto slegato nella composizione, il romanzo si presenta come una parodia buffonesca dei romanzi di avventura, pieno di comicità. Alla sua composizione non furono estranei i modelli del Morgante di Pulci e del Baldus di Folengo.

Il terzo libro del 1546, pubblicato sotto il suo vetro nome (i due precedenti erano usciti sotto lo pseudonimo di Alcofribas Nasier) è accentrato sulla figura di Panurgo. Le sue consultazioni sull’opportunità di un futuro matrimonio offrono spunto all’autore per una satira sugli individui e sui costumi del tempo, alle cui assurdità Pantagruel oppone saggezza e buonsenso.

Il quarto libro del 1548 (completato nel 1552)  racconta il viaggio di Panurgo e di Pantagruel partiti per consultare l’Oracolo della Divina Bottiglia, attraverso pittoreschi paesi, nel cui sfondo si adombrano le suggestioni di recenti scoperte geografiche.  A parte l’episodio dei montoni di Panurgo e il racconto della tempesta, il libro è pieno di allusioni alle istituzioni e agli avvenimenti del tempo

Del quinto libro rimane solo la prima parte, pubblicata postuma nel 1562 e fu probabilmente scritta e completata da altri su documenti lasciati dall’autore: ha per titolo L’Isola sonante.  Continua la narrazione del viaggio di Panurgo e Gargantua, sempre in chiave allegorica, fino all’arrivo all’Oracolo della Divina Bottiglia il quale, ai dubbi espostigli degli uomini,  dà come unica risposta  la parola “Bevi!”

 

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FRANCIA  1950 (866),  1953 (943),  MONACO 1984  (1451/53)

                                                                                                                                                                                          

 

RADULESCO ION  HELIADE

(Romania)

 

Nato a Tàrgoviste nel 1802. Morto nel 1872.

Accademico, scrittore, editore, traduttore, uomo politico, insegnante nel Collegio di San Sava in Bucarest, è considerato il più importante rappresentante del primo periodo del XIX secolo. Era chiamato il “padre della letteratura rumena” dopo Cantemir.

Pubblicò a Sibiu nel 1828 la Grammatica Rumena. fondò nel 1829 in Valacchia la rivista letteraria “Il corriere romeno”. Contrappose al primo giornale “Curierul romanesc” il supplemento leterario “Curierul de ambe sexe” (1837).

Nel 1836 raccolse le sue opere nel volume Culegeri din scrierile lui I. Eliade de proze si de poezie.

Partecipò alla preparazione della Rivoluzione del 1848 e fu membro del Parlamento.. Inviato in esilio, visse per alcuni anni a Parigi  a Costantinopoli e nell’isola di Chio.  Solo nel 1859 fece ritorno dall’esilio.

Scrittore e filosofo fu una guida verso la metà del secolo. Fu autore di poemi satirici e di favole in prosa. La più importante delle sue opere Achilibru intre antiteze, è un insieme di brani su sistemi filosofici diversi.

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1848  (1034),  1966

 

 

RAJAKARUNA ANANDA

(Ceylon)

 

Nato il 7 febbraio 1885, in Maadampaagama vicino Ambalangoda nel distretto di Galle, e ivi   morto il 27 agosto 1957.  

Figlio di un un medico, studiò in  una scuola inglese, gestita dalla Società Missionaria di Ceylon.  Dopo due anni presso la scuola del villaggio, fu inviato ad un istituto superiore per essere educato in lingua inglese e poi ammesso al Rajapaksa Vidyalaya in Kosgoda.   Abbandonata la scuola, entrò a far parte del personale del Wesleyan College di Ambalangoda, di cui in seguito divenne direttore.

Sin dall’adolescenza, avvertì la voglia di scrivere versi e a vent’anni vide alcune sue composizioni stampate sui giornali. Dopo un breve periodo di collaborazione con i giornali, dedicò il suo tempo alla costituzione di una società letteraria dove si riunivano giovani poeti. Fu il primo presidente della società dei poeti di Sinhala,  la “Kavi Sammelana”, e mantenne tale incarico per sette anni.

Nel 1929 cominciò a scrivere poesie per bambini tra le quali è da ricordare 'Rosa Maley Natuwey Katu', nota tra i bambini di molti paesi. 

Rajakaruna fu il primo poeta nel suo paese a scrivere poesie in particolare per i bambini.

Ne  scrisse oltre  oltre cento per varie fasce di età, dai neonati ai bambini di  6 anni, tutte raccolte nei fascicoli con i titoli Lama Uyana (Il giardino dei bambini), e Ladaru Gee (Canzoni per neonati).

 Rajakaruna è senza rivali nel settore delle Sinhala, poesie per bambini.  Nessun altro ne  ha create  tante su temi così diversi come la natura, gli animali, (ne scrisse una sulla zanzara),le buone abitudini…Si tratta di poesie brevi, così come i suoi racconti.

Scrisse pure poesie per gli adulti.  Era un poeta nato e un vero maestro nell’improvvisare versi.  Su qualsiasi argomento era pronto a comporre e a recitare un testo di quattro versi.

 Nel gennaio 1955, Rajakaruna si diede alla vita monastica e indossò abiti di colore giallo nella città santa di Anuradhapura.  Ma la mancanza di salute lo costrinse a ritornare allo  stato laico.

La sua condizione fisica peggiorò gradualmente e la morte lo colse il 27 agosto 1957, nella casa in cui era nato,  a Maadampaagama

 

FILATELIA

CEYLON  1971

 

 

Randon Philip Farrugia

(Malta)

 

Nato nel 1949, laureato in giurisprudenza nel 1973.

E’ stato eletto il presidente dell'Associazione del Sovrano Ordine Militare Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, conosciuto anche come SMOM.

E 'autore di diversi libri su particolari aspetti del diritto bancario maltese (1983), di 13 volumi della Parola di Corte (1992), del Turner Malta Acquerello (2000), di  una serie per bambini Le storie di Toninu e Puttinu (2001 ).

Si interessò anche di arte, scrivendo  Caravaggio, Cavaliere di Malta (2005) e Come guardare a Caravaggio (2007). Appassionato acquerellista, Randon ha esposto le sue opere in diverse contee. Ha studiato restauro di dipinti olio su tela a Firenze.

E 'attualmente Direttore della HSBC Bank plc Malta.

Nel 2000 Randon fu ammesso nell'Ordine di Malta come cavaliere di Grazia Magistrale. nel 2005 è stato nominato membro dell'Ordine del Merito da parte del Presidente di Malta. La sua produzione principale per ragazzi  Puttinu e Toninu racconta le avventure dell’angelo Puttinu, il  più giovane del cielo. Incapace di volare bene, lui si tuffa goffamente giù per terra, dove un giovane ragazzo, Toninu, si prende cura di lui. La cosa più straordinaria è che questo giovane ragazzo possa effettivamente vedere e parlare con Puttinu. I due riescono a convincere San Giuseppe a permettere a  Puttinu di essere l’angelo custode di Toninu. Le storie raccontano alcune delle esperienze e delle avventure dei due personaggi.

 

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MALTA Anno 2010 (Mic. 1642)

 

 

 

Rasmussen Halfdan

(Danimarca)

 

Nato il 29 gennaio 1915 a Copenhagen e ivi morto il 2 marzo 2002.

Halfdan Rasmussen fu uno dei principali scrittori della sua generazione. Fautore di una poesia e di una letteratura impegnate politicamente, collaborò anche con musicisti e uomini di teatro. E'  noto per le sue astruse poesie per bambini e per aver scritto poesie su questioni sociali e sui diritti umani.

Da giovane fu membro del DSU, un movimento antifascita. In seguito si considerò ”non appartenente a nessun movimento politico”. In  realtà fu membro del Movimento popolare contro l’Unione Europea e di Amnesty International.

La sua produzione letteraria è legata al mondo della poesia. In particolare eccelse nel genere della filastrocca, per cui fu molto noto nel mondo dell’infanzia negli anni dal 1943 al 1990. Ricevette numerosi premi letterari.

Fecondo autore, acquistò fama per essersi dedicato al mondo dei giovani  per la molteplicità di raccolte poetiche scritte per loro. Molte sue poesie furono musicate da diversi compositori.

 

FILATELIA

DANIMARCA 2008  (1508)

 

 

 

 

RASPE  RUDOLF ERICH

(Germania)

 

 Da un punto di vista strettamente letterario, quindi non legato alle sue origini, Raspe dovrebbe appartenere alla storia letteraria inglese in quanto in questa lingua scrisse l’opera che, se pur a distanza di anni e dopo la morte, gli assicurò fama e  celebrità

Raspe nasce a Hannover nel 1737.

Professore di scienze naturali, bibliotecario e giornalista, a causa di alcune accuse di malversazione è costretto a fuggire in Inghilterra dove si barcamena raccontando storielle che circolavano nella sua terra di origine e che avevano come protagonista un personaggio realmente esistito, il barone Karl Friedrich Hieronymus von Munchhausen, nato l’11 maggio 1720 e morto  il 22  febbraio 1797. Il nome della famiglia ha continuato a esistere anche in tempi moderni.

Si trattava di un personaggio particolare, spaccone la sua parte, sempre pronto a gabbare il prossimo raccontando storie inverosimili, spacciandole per reali. Ed è di tale personaggio che Raspe racconta le vicende scrivendo una anonima Storia dei meravigliosi  viaggi e delle campagne di Russia del barone di Munchhausen. L’opera stampata nel 1785 ottiene un largo successo, tanto che il poeta tedesco G.A Burger la riprende nel 1786. Dopo di lui altri scrittori sono attirati dalla figura del barone avventuroso, tra cui K.L.Immermann e H. Eulenberg. Spetta comunque a Burger il merito di avergli dato dignità letteraria e di aver creato un genere sospeso tra la satira, l’avventura e la narrazione pura, tanto da suscitare il sospetto che l’opera fosse sua. Solo nel 1824 si dimostrò in modo irrefutabile che era stata scritta dal Raspe.

Circa gli eventi della sua vita Raspe rivela la sua erudizione in molti campi: è bibliotecario ad Hannover; pubblica in latino lavori di storia naturale. Nel 1765 cura una importante edizione delle opere di Leibnitz. É professore di archeologia a Kassel nel periodo 1767-75. I suoi scritti di geologia e di mineralogia attirano la curiosità e l’interesse di Beniamino Franklin, che lo incontra durante un viaggio in Europa..

Il suo volontario esilio in Inghilterra è causato dall’appropriazione indebita di una somma avuta in consegna e con la quale fece fronte ad alcuni  debiti personali.  Dall’Inghilterra deve allontanarsi perché radiato dalla Royal Society di cui faceva parte.

Si rifugia in Irlanda dove muore nel 1794 a Muckross

 

LIBRI

 

Le avventure del barone di Munchhausen  Dell’opera abbiamo due versioni: quella di Raspe, pubblicata in lingua inglese nel 1785 e l’altra di Gottfried Burger, una traduzione e rielaborazione della prima, pubblicata nel 1786. Il personaggio del barone è storico. Munchhausen prese parte alla guerra della Russia contro i Turchi e poi si stabilì ad Hannover dove si divertiva a raccontare scene di guerra e di caccia. Raspe raccolse e ordinò i racconti, mentre Burger vi aggiunse il tono satirico e poetico che ha fatto del barone un personaggio indimenticabile.  Fare il riassunto dell’opera è impossibile. Si possono solo ricordare alcune avventure più significative: ad esempio quella del barone che, per non annegare, afferrò con ambo le mani e suoi capelli e si tirò a riva in salvo; oppure l’avventura accadutagli durante un viaggio in Russia, allorquando fu costretto a fermarsi per una abbondante nevicata, e a legare il cavallo  ad una specie di tronco, risveglitosi il mattino seguente, dopo lo scioglimento della neve, vide davanti a sé una chiesa  e sulla guglia di un campanile i suo cavallo appeso, sgambettante nel vuoto; o l’episodio in cui, per ispezionare il campo del nemico si fece trasportare da una palla di cannone all’andata e per ritornare balzò su un’altra palla diretta verso il suo campo. Il barone raccontò pure di essere stato due volte sulla luna. Nelle sue invenzioni si avvalse anche di fiabe come quando raccontò di avere al suo servizio tre servitori di cui uno sentiva crescere l’erba, l’altro per non correre troppo in fretta doveva legarsi delle palle di ferro ai piedi;  il terzo capace di far girare le pale dei mulini soffiando con una narice sola e altre amenità del genere.

Si tratta di racconti ingenui, inverosimili, che eliminano il sospetto della menzogna ma servono unicamente a divertire. È una specie di allegra vendetta della fantasia sulla dura e opaca realtà.

 

FILATELIA

AJMAN 1971 (Catal. Michel 1021/7),  CECOSLOVACCHIA  1970 (1790),  GERMANIA 1970 (485)

 

 

 

RAWLINGS MARJORIE KINNAN

(USA)

 

Nata nel 1896 a Washington.  Morta nel 1953 a S. Agostino.

A sei anni cominciò a inventare trame di storie per bambini che inviò ai giornali locali. A 15 anni vide stampata la prima storia dal titolo La reincarnazione di Miss Hetty, per la quale vinse  un premio. 

 Nel 1926, l’editore Scribner pubblicò due suoi racconti, Crackers Chidlings e Jacob's Ladder. Il primo romanzo Sotto la luna del Sud  apparve nel 1933.

A 31 anni si trasferì in Florida, abbandonando i salotti letterari per vivere in una fattoria a contatto con la natura e dove nel 1938 scrisse  Il Cucciolo, storia di un ragazzo e del suo cerbiatto, che fu costretto ad uccidere, quando, crescendo, l’animale cominciò a procurare danni ai magri raccolti destinati al sostentamento della familia.  Il romanzo vinse il premio Pulitzer.  Fu anche selezionato per il  Book-of-the-Month Club. La casa  cinematografica  MGM acquistò i diritti per la versione cinematografica, che apparve sugli schermi nel 1946,

 Nel 1942, uscì il libro Cross Creek, un resoconto autobiografico del suo rapporto con i suoi vicini e la sua amata Florida.  A breve distanza seguì il Cross Creek di cucina, una raccolta di ricette che svelò ai lettori la sua passione per la buona tavola.

 L’ultimo romanzo, La Sojourner, fu pubblicato nel 1953.

Rawlings pubblicò 33 racconti brevi dal 1912 al 1949.  Il suo editore fu il leggendario Maxwell Perkins Scribner.  Nel corso degli anni, conobbe e divenne amica di colleghi scrittori Ernest Hemingway che incontrò nel 1936 e col quale intrecciò un lungo epistolario, Thomas Wolfe, F. Scott Fitzgerald, Robert Gelo e Margaret Mitchell.

Per il romanzo Cross Creek ebbe,  nel 1943, una lunga vertenza giudiziaria con Zelma Cason che l’accusò di plagio e chiese 100.000 dollari per violazione della privacy. Vinse la causa in prima istanza, ma il verdetto fu ribaltato in appello e dovette sborsare la somma simbolica di 1 dollaro.

Con il ricavato dal Cucciolo la scrittrice comprò una  casetta sulla spiaggia a Crescent Beach, dieci miglia a sud di S. Agostino.

Morì nel 1953 a causa di un’emorragia cerebrale.

 

FILATELIA

USA    2008   (4014)

 

 

RAY  JEAN  (pseud. di Raymundus Johannes Maria de Kremer)

(Belgio)

 

Nato nel 1887 a Gand. Morto nel 1964.

Figlio di un funzionario portuale e di una direttrice scolastica, fu uno studente brillante, ma non completò gli studi perché costretto a lavorare dal 1910 al 1919 nell’amministrazione locale.

Nel 1920 entrò a far parte della redazione del “Giornale di Gand” e poi del mensile “L’amico del libro”.

La prima storia I racconti del Wiskey del 1925 è una raccolta di storie fantastiche.

Di professione giornalista, scrisse storie per giovani in lingua francese e fiamminga sotto il nome di Giovanni Fiandre, scenari per fumetti e racconti.

Nel mondo anglofobo è conosciuto per il romanzo macabro Malpertuis (1943), da cui nel 1971 il regista Harry trasse un film,  Le Grand Nocturne (1942), La Cité de l'indicible peur, anche adattato in un film di Bourvil , Les Cercles de L'Epouvante (tutte 1943), Les Contes de Derniers Canterbury (1944) e Le Livre des Fantômes (1947).

Dopo la guerra ridusse la sua produzione letteraria rivolgendosi solo al fumetto  e utilizzando lo pseudonimo di Giovanni Fiandre.

Prima di morire  scrisse il suo epitaffio in una lettera all’amico Albert van Hageland: “Qui giace Jean Ray/uomo sinistro/ non fu mai nulla/ neppur ministro”.

 

FILATELIA

BELGIO  2004  (3313),  2007

 

 

 

 

RENARD JULES

(Francia)

 

Nacque a Châlons [Mayenne] nel 1864. Morì a Parigi  nel 1910.

Nel 1890 fu tra i redattori del «Mercure de France», la rivista dei simbolisti.

Scrisse la raccolta di racconti Delitto al paese (1888), e i caustici racconti Sorrisi sforzati (1890). Impegnativo il romanzo Lo scroccone (1892) storia di un intellettuale fallito, riproposto poi in teatro con il titolo Monsieur Vernet (1903). Nel 1894 pubblicò il suo romanzo più famoso, Pel di carota, racconto di una infanzia infelice, che adattò anche in forma di commedia (1900).

La storia di Pel di carota ha per protagonista il piccolo Lepic, non amato da nessuno: la madre è amareggiata a causa della vita infelice, i fratelli lo odiano, il padre ha verso di lui un po' d'affetto ma è troppo chiuso e distratto. Solo alla fine, il tentativo di suicidio del figlio gli farà capire la sofferenza e la solitudine del ragazzo, perciò potrà nascere una solidale amicizia tra i due.

Renard consolidò la sua fama con una serie di racconti e di atti unici in cui manifestò la sua capacità di osservazione psicologica. L'atto unico Il piacere di dirsi addio (1897) si conclude con la consapevolezza che non esiste "il piacere di dirsi addio". È una pièce dura, forte ma capace anche di una tenerezza repressa. L'atto unico Il pane casalingo (1899) è una rappresentazione della mediocrità coniugale. È una finissima analisi degna di Marivaux dell'incontro impossibile tra un uomo e una donna, entrambi felicemente sposati, che però sentono la suggestione di sottrarsi anche solo per un giorno alla loro condizione.

I due atti unici "sono piccoli ma preziosi gioielli di una drammaturgia singolarmente attuale nel cogliere le miserie e le contraddizioni della 'coppia'" Molto apprezzate per la limpida concisione le epigrammatiche Storie naturali (1896), un vero e proprio album di animali domestici e selvatici, tra l'ironico e l'affettuoso. Molto interessante il Diario (uscito postumo nel 1926), una vera miniera di osservazioni psicologiche e di descrizioni della vita letteraria del tempo”.

Renard fu scrittore introverso, melanconico. Fu uno stilista, capace di una scrittura sempre altalenante tra umorismo e abbandono sentimentale.  (da Internet)

 

FILATELIA

ROMANIA  1999  Cartolina postale.

 

 

Rentoul Annie

Nata nel 1882. Morta nel 1978.

Rentoul Outhwait Ida

Nata il 9 giugno 1888 a Carlton, Melbourne. Morta nel 1960 a Caulfield.

(Australia)

 

Illustratrice l’una e scrittrice per l’infanzia l’altra, hanno dato vita ad una affiatata coppia nel campo della letteratura per l’infanzia australiana.

Ida diventò presto nota come illustratrice di libri per l’infanzia, specializzandosi nel mondo della fiaba attraverso creazioni di fate, gnomi, elfi e altri personaggi tratti del folklore australiano.

Con i suoi disegni (non solo per libri d’infanzia) ebbe riconoscimenti internazionali nella prima metà del ventesimo secolo attraverso esposizioni e mostre in tutta l’Australia,  in Europa, in particolar modo a Londra e a Parigi. 

Nel 1908 le sorelle Rentoul debuttarono in campo letterario e artistico con la loro primo libro La signora del Blue Beads. Ma già nel 1903 erano apparsi sei racconti fiabeschi su riviste.

Assieme al marito e alla sorella, che si occuparono dei testi, negli anni Venti furono pubblicati La foresta incantata, (1921), The little green road  to Fairyland (1922).Fairyland Rentoul Outhwaite of Ida (1926). 

 

 

FILATELIA

AUSTRALIA 1985  (916)

 

 

Rey Hans Augusto

Nato il 16 settembre 1898 ad Amburgo. Morto nel 1977.

Rey Margret (Margarete E. Waldstein)

Nata ad Amburgo  il 16 maggio del 1906. Morta nel 1996.

(Germania)

 

Entrambi furono accomunati dall’amore verso gli animali e dal disegno. Entrambi studiarono arte e si sposarono nel 1935 a Rio de Janeiro dove Hans si occupava dell’azienda familiare.  Fu Maigret  a convincerlo ad abbandonare l’azienda familiare per lavorare assieme ad altri progetti.

Trasferitisi a Parigi, Hans pubblicò il primo libro per bambini dopo che un editore aveva visto alcune vignette su un  giornale. Il risultato fu la creazione di personaggi Raffy e,  Nove Monkeys  che segnò il debutto nel mondo della letteratura rivolta all’infanzia della scimmietta dal nome Curious George. Dopo il primo successo Curious George dovette attendere per affermarsi in quanto nel 1940 i Rey  furono costretti a  fuggire per sottrarsi alle persecuzioni naziste, portando con sé poche cose, tra cui il  materiale manoscritto e illustrato. Riuscirono a passare in bicicletta la frontiera franco-spagnola e raggiunsero Lisbona, da dove ripartirono alla volta del brasile e poi di New York. Lì diedero inizio alla produzione di opere per l’infanzia.

Curious George, pubblicato dalla Houghton Mifflin nel 1941, catturò per sessant’anni le menti dei piccoli lettori e fu tradotto in diverse lingue: giapponese, afrikaans, francese, portoghese, svedese, danese, cinese, tedesco e norvegese.

Nel 1989 fu fondata la Curious George’s, che ha anche il compito della conservazione delle specie  animali e di combattere la crudeltà verso di esse.

 

FILATELIA

USA  2006

 

 

 

RIBEIRO AQUILINO GOMES

(Portogallo)

 

 Nato a Carregal de Tabosa, Beira Alta, il 13 settembre 1885, morì a Lisbona il 27 maggio 1963.

Fino a 45 anni partecipò alla vita politica e condusse una vita agitata,  Espulso dal seminario di Beja, dove frequentava il secondo anno di teologia, si stabilì a Lisbona dedicandosi al giornalismo. Per i suoi legami con i rivoluzionari repubblicani venne arrestato nel 1907. Riuscì a fuggire e a rifugiarsi in Francia dove si dedicò all’insegnamento. Ritornato in patria diventò bibliotecario ma nel 1927, avendo partecipato alla rivolta contro la dittatura militare, fu costretto a ritornare in esilio in Francia. Nel 1928 ritornò in Portogallo per partecipare ad una congiura, ma, imprigionato, dovette fuggire nuovamente in Francia. Solo nel 1932 si stabilì definitivamente in patria.

Scrisse una sessantina di opere tra vite di Santi, a volte inventate,  saggi storici, saggi critici, libri per l’infanzia come Le avventure di Saltafossi (1924), traduzioni da Senofonte a Cervantes, cronache di viaggio. Ma soprattutto scrisse romanzi che riecheggiano talvolta vicende personali. Da ricordare Via sinuosa (1918), Le figlie di Babilonia (1920), La strada di Santiago (1922) le novelle della Via Lattea (1922), L’uomo che uccise il diavolo (1930), Maria benigna (1933), Pietre divise (1945),  Una luce lontana (1945), La casa grande dei Romarigães (1957), uno dei più belli romanzi portoghesi, L’arcangelo nero, Quando i lupi ululavano, Uno scrittore si confessa (1976).

 

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PORTOGALLO    Anno 1985   (1644)

 

 

Richards Laura Elisabetta

(USA)

 

Nata  il 27 febbraio 1850  a Boston.  Morta  nel1943.

Suo padre era un riformatore sociale, abolizionista, la madre poetessa, Laura appartenne ad una famiglia numerosa (aveva 5 fratelli)  e visse in un ambiente che le permise di amare i libri e di acquisire una educazione raffinata.

Nel 1863 la famiglia si trasferì, andando a vivere presso la famiglia Richards il cui figlio conobbe Laura che sposò nel 1871. L’anno dopo conseguì la laurea ad Harvard.

Dopo una permanenza in Europa e la nascita dei figli, si divertì a scrivere poesie che furono pubblicate con le illustrazioni di John Ames Mitchell.

When still quite young, Richards was introduced to languages through her mother's love of music. Il primo libro Five little mice in a mouse trap apparve nel 1880. Seguirono Il piccolo tiranno, Our  Baby’s  favorite di  genere rosa. Nel decennio del  1990’ produsse più libri Captain January, (da cui nel 1936 fu tratto un film con Shirley Temple), Melody(1893), Marie (1894), Bethsada Piscina (1895), Colofonia Beau (1898) e più volumi per la serie Hildegarda.

Dopo un disastro subito nell’attività del marito, la perdita di una azienda che produceva carta andata letteralmente in fumo, la Richards contribuì ad una nuova attività familiare: la gestione di un  campeggio per giovani (il Camp Merryweather), collegato al Club Howe che durò per oltre venticinque anni e si occupò esclusivamente dei giovani, promuovendo varie attività.  Col marito fu anche fondatrice della Gardiner Library Association e partecipò alla raccolta di fondi per la costruzione di una biblioteca per giovani.

Richards continuò a scrivere racconti, poesie e libri per ragazzi : la serie Bright Honor e Honor Bright's New Adventure (1925), il seguito di Captain January (1927) che ebbe poco successo, un libro di rime pubblicato nel 1932.  Si dedicò anche alla stesura di biografie per le quali ricevette il premio Pulitzer nel 1917 Il suo ultimo libro per bambini Che cosa leggere ai bambini fu pubblicato nel 1939.

 

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BEQUIA  2001,  SIERRA LEONE  1996

 

 

RODARI  GIANNI

(Italia)

 

Nato a Omegna il 23 ottobre del 1920. Morto a Roma il 14 aprile del 1980.

Cresciuto a Gavirate in provincia di Varese, dove si trasferì con la madre a seguito della morte del padre, entrò nel 1931 nel seminario cattolico di San Pietro Martire di Seveso in provincia di Milano, per poi uscirne nel 1934. Nel 1937 si diplomò all'Istituto Magistrale come maestro elementare e nel 1939 si iscrisse alla Facoltà di Lingue dell'Università Cattolica di Milano, abbandonando però i corsi dopo pochi esami. Fece le prime esperienze di insegnamento a Brusimpiano, Ranco e Cardana di Besozzo. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 fu chiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana, ma invece prese contatti con la Resistenza lombarda, e con il Partito Comunista Italiano a cui si iscrisse il Primo Maggio1944.
Dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 iniziò la sua carriera giornalistica in Lombardia, dirigendo "L'Ordine Nuovo", periodico della Federazione Comunista di Varese, poi nel 1947 approdò a "L'Unità" di Milano, su cui due anni dopo iniziò a curare la rubrica "La domenica dei piccoli".
Nel 1950 lasciò Milano per Roma, dove fondò e diresse con Dina Rinaldi il giornale per ragazzi "il Pioniere" (settimanale dell'API, Associazione Pionieri d'Italia), con cui collaborò per una dozzina di anni, fino alla cessazione della pubblicazione e dell'associazione.
Il 25 aprile 1953 sposò la redattrice modenese Maria Teresa Ferretti, e il 13 dicembre dello stesso anno fondò "Avanguardia", giornale nazionale della Fgci, Federazione Giovanile Comunista Italiana.
Dal 1954, per una quindicina di anni, collaborò con numerose pubblicazioni, scrivendo articoli e curando libri, riviste e rubriche per ragazzi. Viaggiò numerose volte in Unione Sovietica, dove i suoi libri erano diffusissimi in tutte le scuole delle repubbliche dell' Urss. Per una ventina di anni scrisse una rubrica-corsivo quotidiana molto seguita su Paese Sera, sotto il suo celeberrimo pseudonimo "Benelux".
Nel 1970 vinse il Premio Andersen, considerato il "Nobel" della letteratura per l'infanzia.
Nel 1973 uscì il suo volume "La Grammatica della Fantasia; introduzione all'arte di inventare storie", saggio indirizzato a genitori e ragazzi, da tutti gli esperti ritenuto il suo capolavoro pedagogico assoluto.

Fino all'inizio del 1980 continuò le sue collaborazioni giornalistiche, e partecipò a molte conferenze ed incontri nelle scuole italiane, con insegnanti, genitori, alunni, gruppi teatrali per ragazzi, (e scrisse canzoni pacifiste per Sergio Endrigo ed altri cantautori).
Il 10 aprile 1980 si fece ricoverare in ospedale a Roma, per operarsi ad una gamba; purtroppo morì quattro giorni dopo per collasso cardiaco: aveva solamente 60 anni di età.
Gianni Rodari, scrittore e giornalista di ineguagliata fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per l'infanzia. Tra le sue opere maggiori si ricordano Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori, Favole al telefono, Il gioco dei quattro cantoni, C'era due volte il barone Lamberto. Dal suo libro La freccia azzurra è stato tratto un film d'animazione omonimo nel 1996. Nello stesso periodo in Urss uscì un cartone animato su "Cipollino", recentemente tradotto in italiano e diffuso come video-dvd in Italia.
Altre opere: 1950 - Il libro delle filastrocche; 1951 - Il manuale del Pioniere; 1951 - Il romanzo di Cipollino (ristampato nel 1957 col titolo Le avventure di Cipollino); 1952 - Cipollino e le bolle di sapone; 1952 - Il libro dei mesi; 1952 - Il treno delle filastrocche; 1952 - Le carte parlanti; 1959 - Gelsomino nel paese dei bugiardi; 1962 - Gip nel televisore. Favola in orbita di Gianni Rodari; 1962 - Il pianeta degli alberi di Natale; 1963 - Castello di carte; 1966 - La torta in cielo; 1969 - Venti storie più una; 1970 - Le filastrocche del cavallo parlante; 1971 - Tante storie per giocare; 1972 - Gli affari del signor gatto; 1972 - Il palazzo di gelato e altre otto favole al telefono; 1973 - Grammatica della fantasia; 1973 - I viaggi di Giovannino Perdigiorno; 1973 - Novelle fatte a macchina; 1974 - La filastrocca di Pinocchio; 1974 - Marionette in libertà; 1978 - La gondola fantasma; 1978 - Il teatro i ragazzi la città; 1979 - Parole per giocare; 1979 – Bambolik; 1980 - I nani di Mantova; 1980 - Piccoli vagabondi.
Al suddetto elenco di opere va aggiunta un rubrica settimanale che Gianni Rodari tenne sull'
Unità dal titolo Il libro dei perché. Tale rubrica durò dal 18 agosto 1955 al 25 ottobre 1956. Poi riprese dal 25 maggio 1957 al 5 giugno 1958 sotto il nome di La posta dei perché. Le simpatiche questioni dibattute dal compianto scrittore italiano in quella rubrica sono state raccolte nel 1984 da Marcello Argilli in un volume intitolato appunto Il libro dei perché. 

 

 

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RUSSIA  Anno 1992

 

 

Rossetti Christina Georgina

(Inghilterra)

 

Nata a Londra il 5 dicembre 1830 e ivi morta il 29 dicembre 1894.

Christina Rossetti era la sorella di Dante Gabriel. Fu educata in casa dalla madre. Intorno al 1840 la famiglia aveva grosse difficoltà economiche dovute al peggioramento della salute fisica e mentale del padre, Gabriele Rossetti, un poeta italiano. A 14 anni Christina soffrì di una crisi nervosa che fu seguita dalla depressione.

In questo periodo lei, la madre e la sorella si interessarono al movimento anglo-cattolico, che era parte della Chiesa Anglicana. La devozione religiosa giocò un ruolo importante nella vita di Christina: appena diciottenne si impegnò sentimentalmente con il pittore James Collinson, ma la relazione finì perché quest'ultimo tornò ad essere cattolico. In seguito si legò al linguista Charles Cayley ma non lo sposò, nuovamente per motivi religiosi.

Morì di cancro nel 1894. All'inizio del Novecento, con il modernismo, la sua popolarità venne offuscata, come anche quella di molti altri scrittori dell'epoca vittoriana. Christina Rossetti rimase a lungo dimenticata fino a quando negli anni settanta venne riscoperta da studiose femministe. 

Devotissima alla religione anglicana, scrisse liriche sacre pervase dall'idea della morte e da un senso di rimpianto per le cose della vita: Il progresso del prìncipe e altri poemi (1866), Annus Domini (1874). Fantasie fiabesche dominate dall'amore per la natura sono invece le sue poesie per bambini, tra cui Il mercato dei folletti (Goblin market, 1862), originale elaborazione in chiave onirica del mondo domestico.

Le sue opere principali sono: Goblin Market and Other Poems (1862), The Prince's Progress and Other Poems (1866), Commonplace (1870), Sing-Song: a Nursery Rhyme Book (1872, 1893), In the Bleak Midwinter (1872), A Pageant and Other Poems (1881), Verses (1893), New Poems (1895), Up-Hill (1887), Monna Innominata: Sonnets and Songs (1899), Aloof, Symbols, Cousin Kate, In an Artist's Studio (1896)

 

FILATELIA

GUERNSEY  Anno 1986 (376)

 

 

 

ROSTOPCHINE SOPHIE contessa de SÉGUR

(Francia)

 

Nasce a Pietroburgo nel 1799. Figlia del conte russo Rostopchin, governatore di Mosca, quando la città fu incendiata durante la campagna napoleonica del 1812, conosce e sposa il conte Eugène de Ségur, nipote del conte Louis Philippe e figlio del conte Octave Gabriel, e con lui si stabilisce a Parigi.

La sua perfetta conoscenza della lingua francese le permette di scrivere in questa lingua una ventina di libri per ragazzi che entrano tra il classici della letteratura per l’infanzia. La sua prima opera è Nuovi racconti di fate per bambini (1857) alla quale seguono Le piccole fanciulle modello (1858), Le vacanze (1859), Memorie di un asino (1860), Il povero Biagio, I due babbei del 1862. Del 1864 sono L’albergo dell’angelo custode, Il generale Dourakine, Le disgrazie di Sophie, François il gobbo. Nel 1865 pubblicò Giovannin che piange  e Giovannin che ride, Il buon diavoletto.  Del 1867 è Il cattivo genio e del 1871 Dopo la pioggia, il bel tempo. Una raccolta di lettere apparve postuma nel 1891.

I libri della Ségur fanno parte della prestigiosa collana “La Biblioteca rosa”.

La contessa muore a Parigi nel 1874.

 

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FRANCIA 1999 (3229),  MONACO 1999  (2221)

 

 

ROWLING JOANNE KATHLEN

(Inghilterra)

 

È nata nel 1965 a Chipping Sodbury, nel Gloucestershire da padre ingegnere e madre per metà scozzese e metà francese.

A sei anni scrive il suo primo libro, la storia di un coniglio che si ammala di morbillo. In seguito la famiglia si trasferisce a Bristol e nel 1974 un nuovo spostamento la porta nel Galles. Studia francese e filologia a Exeter  dove si laurea.  Nel 1985 è a Parigi dove insegna inglese. Nel 1897 lavora per Amnesty International

L’idea del suo ciclo di romanzi sul personaggio Harry Potter nasce nel 1990.

Dopo la morte della madre si reca in Portogallo dove si sposa. Nasce una figlia, ma presto si  separa dal marito e nel 1993 ritorna ad Edimburgo. Nel 1995 il libro su Harry Potter è terminato. Inviato a due editori, viene respinto. Solo nel 1997 la Bloombsbury lo pubblica con titolo Harry Potter e la pietra filosofale con una tiratura di 5000 copie. Poi è il boom  costruito da un marketing e un merchandising  spettacolari e da un tam tam che risuona per tutto il mondo. Arriva persino ad Hollywood, la Mecca del cinema, che si affretta a sfruttare il momento facendo un film.

Anche la Rowling sfrutta sino all’osso il momento favorevole e il personaggio che ha presa sul pubblico. Nel 1997 esce Harry Potter e la pietra filosofale, nel 1998  esce Harry Potter e la camera dei segreti, poi Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (1999), Harry Potter e il calice di fuoco (2000), Harry Potter e l'ordine della Fenice (2003), Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2005), Harry Potter e i doni della morte (2007).

Scrive pure i libri Il quiddicth attraverso i secoliGli animali fantastici e dove trovarli.

Ha ricevuto cinque premi tra cui il Nestlè Marties Book Prize;ha ricevuto due lauree honoris causa dall’Università di Exeter e di S.Andrews; la regina Elisabetta le ha conferito l’Ordine dell’Impero britannico per servizi resi alla letteratura.

In Italia i suoi libri sono stati editi dalla Salani.

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BELGIO  2005,  FORMOSA 2004 (BF 107-108),  FRANCIA  2007 (1v.+Lib.),  GRAN BRETAGNA 2007,  INDONESIA 2007 ,  MAN 2004 (1204//11),

                                                                                                                                  

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