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Fumetti con i denti

 testi a cura di Marino Cassini

Impostazione grafica a cura di Rosanna Maimone

 

illustrazione di Lucrezia Giarratana e Rosanna Maimone

  

 

PREFAZIONE

 

Linguaggio misto iconico-verbale, il fumetto o comic (bande dessinée in francese, historieta in spagnolo, manga in giapponese) è stato a lungo osteggiato nella nostra cultura librocentrica e relegato nel limbo inferiorizzante della cosiddetta paraletteratura, sulla base di non superate pregiudiziali vetero-umanistiche e aristocratiche.

Nato sull'altra sponda dell'Atlantico (anche se antecedenti e precorrimenti di storie per immagini si rinvengono remotamente presso molte civiltà e culture), il fumetto propriamente detto fa la prima apparizione nel 1895 sulle colonne del  supplemento domenicale del "New York World" come forma di intrattenimento inizialmente non rivolta all'infanzia e addirittura utilizzata negli Stati Uniti d'America per familiarizzare i nuovi immigrati con i rudimenti della lingua inglese. I bambini se ne sono presto impadroniti, in virtù della loro sensibilità selezionatrice, trovando in questo particolare prodotto narrativo risposta al loro bisogno di storie, di avventura, di evasione dall'orizzonte chiuso della quotidianità, e, non ultimo, al loro bisogno di identificazione con un eroe senza macchia e senza paura, mentre l'abbinamento parola-immagine e il linguaggio semplificato, rifuggente da coordinate e subordinate, ne facilitavano i processi di comprensione anche da parte di persone non culturalizzate (come può essere il soggetto in formazione, almeno nei primi stadi dell'età evolutiva).

In Italia viene introdotto qualche anno dopo dal periodico per bambini "Il Novellino", fondato da Yambo, esordendo in forma di vignette mute; successivamente, a partire dal 1908, viene ripreso dal “Corriere dei piccoli” attraverso storie disegnate prive dei balloons e delle didascalie, sostituiti da ottonari a rima baciata: un compromesso tra la tradizionale concezione di letteratura e il nuovo linguaggio della comunicazione. Soltanto qualche lustro dopo, nonostante l'ostracismo decretato dal regime fascista alle strisce di importazione, il fumetto conoscerà più ampia diffusione, per esplodere nel secondo dopoguerra, col proliferare di albi avventurosi, bellici, fantascientifici, polizieschi, comici, satirici, spesso di qualità, divenendo lettura abituale - anche se talora clandestina - per generazioni di bambini e di ragazzi.

Tuttavia, ad onta del favore incontrato presso il pubblico dei lettori (e dei non lettori), permanevano nei suoi confronti il sospetto del mondo dell'educazione e l'atteggiamento di malcelata superiorità se non di sussiegoso disprezzo della cultura letteraria.

Gli si imputava di avvalersi di un linguaggio povero, rozzo, stereotipato, ripetitivo, incapace di promuovere un partecipato arricchimento spirituale e culturale; di fare leva sui processi primari della psiche, ostacolando i processi superiori di integrazione e di sviluppo del pensiero; di favorire l'insorgere di uno stato di pigrizia e di torpidità mentale; di nuocere all'educazione del gusto e all'affinamento della sensibilità estetica; di sottrarre tempo e spazio alla buona lettura e, a ragione dei suoi contenuti abituali, di creare un abito di insensibilità alla violenza e di fornire negativi modelli di condotta e di identificazione. Anche da scrittori autorevoli, come Dino Buzzati e Luigi Santucci, la letteratura fumettata veniva sprezzantemente definita "tomba della fantasia", "divertimento da iloti", "aberrazione sensoriale e morte della parola"; "formula spuria, orrendamente antiestetica", da riservare alle frange meno culturalizzate della popolazione e comunque da abbandonare al più presto, a favore di messaggi più articolati e complessi, che eleggessero il linguaggio verbale a veicolo della comunicazione.

Oggi, superate o in via di ridimensionamento queste obiezioni, il fumetto è progressivamente penetrato nel mondo già ostile della scuola, prevalentemente a scopi didattici, vincendo esiziali pregiudizi e antiche diffidenze.

Parallelamente a questo processo riabilitativo e alla sua contestuale diffusione a livello planetario - che ha conosciuto una ulteriore fase di espansione con l'esplosione del fenomeno dei "manga" giapponesi -, forte della sua riconosciuta dignità espressiva e comunicazionale, la letteratura disegnata ha conquistato il mondo della filatelia, trovando consacrazione in emissioni via via più frequenti, che hanno praticamente interessato tutti i paesi del mondo.

I cartoonist e i loro eroi di carta sono sempre più spesso immortalati all'interno dei rettangolini dentellati, alla stregua delle grandi figure dell'umanità e dei personaggi più illustri di questa o quella nazione: sia che si tratti di autori di fumetti avventurosi o comici e dei loro protagonisti, sia di creatori delle più corrosive strisce di critica sociale (il cosiddetto "fumetto intellettuale" o "impegnato", alla Peanuts) e dei loro personaggi.

Con questa originale e monumentale opera, Cassini pone ad un tempo la sua competenza di studioso di letteratura giovanile e la sua passione per la filatelia, che affonda remotamente le radici nella sua infanzia e che si è tradotta nella paziente raccolta, nel tempo, di migliaia di francobolli sul tema, al servizio di questo giù bistrattato sottogenere o prodotto narrativo, erigendogli un "monumentum aere perennius", per attingere alla nota espressione oraziana.  Sono profili accurati, frutto di vaste letture comparate, che attengono a più settori disciplinari, note bio-bibliografiche e critiche che illuminano con poche linee essenziali vita, personalità, stile, peculiarità artistiche, curiosità biografiche e produzione grafica del fumettista; o storia, caratteri e fortuna di questo o quel personaggio del comic, per lo più già noto a vastissime platee di bambini e di adulti, tanto da essere ormai entrato a far parte del nostro immaginario collettivo (è il caso dei popolarissimi personaggi disneyani non meno che di Gatto Felix, Popeye, Tom e Jerry, Gatto Silvestro, i Puffi…). Con ciò contribuendo alla più puntuale e approfondita conoscenza di questa particolare letteratura presso eterogenee categorie di soggetti: filatelici, studiosi, studenti, genitori, insegnanti, bibliotecari… Né va sottaciuto che questo lavoro colma una vistosa lacuna nel settore in un momento storico-culturale in cui, marginalizzato dai nuovi strumenti del comunicare e dall'irrompere degli alfabeti elettronici, il fumetto per una curiosa nemesi storica sembra disegnare una parabola discendente nel tempo libero e negli interessi di lettura delle giovani generazioni, rischiando di trasformarsi in prodotto di nicchia o amatoriale, nostalgicamente coltivato dal mondo adulto.

Frutto della straordinaria alacrità di uno studioso e della sua incoercibile passione per la filatelia, il presente lavoro, in virtù della sua originalità, del rigore della trattazione, della ricchezza della documentazione e della puntuale riproduzione per ogni autore, opera o personaggio dei francobolli agli stessi dedicati, è destinato a rimanere nella storia dei comics e in quella della filatelia.

  

                                                                                           Angelo Nobile

                                                  Cattedra di Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza Università di Parma 

 

 

INTRODUZIONE

 

Nella sezione FANTAFILATELIA (vedi Internet: www.associazioneletteraturagiovanile.it  ci siamo limitati a tracciare solo i profili biobibliografici degli scrittori che hanno dedicato la loro opera (o solo parte di essa) alla letteratura rivolta ai ragazzi, senza fare alcun cenno ad altri autori che hanno avuto anch’essi (e continuano ad avere) un ruolo molto importante nella storia della Letteratura per la gioventù (sebbene di essi i critici si siano occupati solo en-passant) : gli Autori di fumetti e di film di animazione.

Ora, essendo la simbiosi  testo-illustrazione una funzione necessaria nell’evoluzione dei processi di lettura e di apprendimento di ogni individuo, i quali passano lentamente ma gradualmente dal predominio dell’immagine sul testo sino al momento in cui è  il testo a prendere il sopravvento, abbiamo avvertito la necessità di affiancare alla Fantafilatelia un’altra rubrica: la Comicsfilatelia.

La diversità tra fumetto e libro consiste nel fatto che, mentre un libro viene scritto (nella maggior parte dei casi) da una sola persona e solo successivamente ed eventualmente interviene un illustratore che aggiunge il suo contributo attraverso una serie di immagini, per comporre una storia a fumetti occorre la contemporanea presenza di un nutrito team di persone, ognuna delle quali dà il proprio apporto alla riuscita dell’opera.

Mi riferisco al soggettista (l’autore della storia), allo sceneggiatore (cui è affidato il compito  di occuparsi di ogni singola vignetta, delle inquadrature, degli ambienti in cui la scena si svolge), al lettering (che si occupa della stesura e della sistemazione dei dialoghi nei balloons), al disegnatore (che si occupa della elaborazione grafica della storia), all’inchiostratore e al colorista (cui è affidato il compito di colorare con inchiostro di china le tavole disegnate a matita), al copertinista (che disegna le copertine degli album a fumetti), all’editor (il coordinatore dei lavori), al grafico editoriale e all’editore.

In certi casi alcune figure confluiscono in un'unica persona. Non è raro ad esempio che lo sceneggiatore scriva anche il soggetto e i dialoghi o che la colorazione o l'inchiostratura vengano realizzate dal disegnatore. La sceneggiatura stessa può essere scritta dal disegnatore, fino ai casi estremi di Jacovitti, o del francese Moebius, che pur diversi nello stile, iniziavano a disegnare senza alcuna sceneggiatura a cui fare riferimento.

Il fumettista completo è colui che ha la maggiore libertà nell'elaborazione di un fumetto, il che lo accosta maggiormente al mondo dell'arte.

Altra caratteristica del fumetto è quella che si potrebbe definire “dell’ereditarietà”. 

La creazione di un personaggio indovinato,  noto ai lettori e di risonanza mondiale, non viene mai abbandonata dalle case Editrici per cui vari cartoonist sono subito pronti a riprendere le strisce abbandonate da  un Autore perché passato a creare o ad occuparsi di altri personaggi, o per decesso.

Emblematici sono, ad esempio,  i casi di Batman, e di Superman  al cui successo, col passar degli anni, hanno contribuito i cartoonist: A,Neals, M.Anderson, J.Aparo, R.Buckler, J.Byrne, D.Kokrum, G.Colan, D.Giordano, B.Kane,  S.Kaye, S.Moldoff,  D.O’Neil,  F.Ray, W.Scott,  J.Siegel, S.Shuster, C.Swan, M.Wagner.

 

In Comicsfilatelia la presentazione  degli autori segue lo stesso criterio di scelta utilizzato in  Fantafilatelia. Non si tratta di una scelta soggettiva, ma di una scelta condizionata esclusivamente dalla loro presenza nei cataloghi filatelici, essendo la filatelia il centro-motore della nostra ricerca e del nostro interesse, come lo dimostra la presenza dei valori filatelici e le indicazioni catalografiche presenti in ogni profilo.

Per la ricerca delle brevi bio-bibliografie e dei profili dei personaggi presenti nella mini-enciclopedia abbiamo “navigato”  ampiamente tra i vari siti presenti su Internet, attingendo in particolar modo alle seguenti fonti, senza le quali il lavoro non sarebbe stato possibile.

Ai redattori di esse va tutto il merito della raccolta dei dati e l’ammirazione  per il loro prezioso lavoro e il nostro ringraziamento. Senza il loro contributo questa mini-enciclopedia  non sarebbe stato possibile attuarla.

 

(da Internet):

www.FFF Fondazione Franco Fossati 

www.comiclopedia.net

www. Neuvieme Art Encyclopedie BD

www.Wikipedia

www.Collstamps.com/cgl/search

 

A  tali  fonti rimandiamo il lettore per altre informazioni più dettagliate a approfondite.

 

N.d.C.  Tener presente che il numero catalografico di molte serie varia da catalogo a catalogo. Pertanto, per una ricerca, occorre far sempre riferimento all’anno di emissione.

Poiché nei cataloghi non sempre il nome di un autore è precisato correttamente (si è riscontrato che talvolta il nome precede il cognome o viceversa  oppure si presenta con nomi in cui non è possibile distinguere il nome dal cognome: ad  esempio lo scrittore colombiano Arturo Aurelio,) si è seguito un criterio “enciclopedico” uniforme  e cioè viene indicato: prima il Cognome (quando è stato possibile individuarlo) e poi il Nome.  Purtroppo, con la presenza di patronimici, di middle-name, di nomi composti, di nomi stranieri nei quali è difficile distinguere il  cognome dal nome o  di trascrizioni del nome in modi diversi, si consiglia di cercare l’autore sotto le varie voci della sua identità).

 

N.d.C.: In calce ad alcune indicazioni catalografiche relative a valori postali è presente la sigla PAP. La Francia ha recentemente creato un nuovo tipo di interi postali: i PAP  (Pret-A-Poster = buste o cartoline  prestampate) rilasciato a livello nazionale nel 1994 e, a  partire dal 1996, illustrate con disegni aggiunti a livello locale. Possono essere acquistate solo presso l'ufficio postale del paese che ha avuto dallo Stato l’autorizzazione per il rilascio.

 Dal momento che si tratta di valori  emessi a livello locale, è difficile trovare informazioni su di essi.  Ogni amministrazione comunale o ufficio turistico può chiedere agli Uffici Postali di aggiungere il loro “design”  ad alcune buste prepagate, messe in vendita all'interno dell'ufficio postale fino al loro esaurimento.  Il costo è di pochi centesimi in più rispetto all'acquisto del bollo. Sono vendute di solito in pacchetti di 10.

 

AGGIORNAMENTI 2015

 

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