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GABRIEL Y GALÁN
JOSÉ MARIA
(Spagna)
Nato a Frades de
la Sierra, Salamanca, il 28 giugno del 1870. Morto a Guijo de Granadilla,
Cáceres, il 6 gennaio del 1905.
Figlio di un
proprietario terriero studia inizialmente nel paese natale e poi si traferisce a
Salamanca dove comincia a scrivere i suoi primi versi. Ottenuto il diploma di
maestro, viene inviato a Guijuelo e dopo un certo periodo si trasferisce a
Madrid per poter completare gli studi presso la Scuola Normale Centrale.
Conclusi gli
studi superiori, è destinato a Piedrahìta (Avila) dove mette in pratica le nuove
conoscenze pedagogiche acquisite. Di carattere introverso, triste, malinconico,
sensibile, firma la sua corrispondenza con lo pseudonimo Il Solitario.
Segue i consigli
e gli insegnamenti religiosi inculcatigli dalla madre. Si sposa nel 1893 e,
abbandonato il posto di maestro, si dedica all’amministrazione dei beni della
moglie. Alla nascita del primo figlio, Jesus, scrive Il Cristo benedetto,
la prima della sue famose Extremenas.
Muore il 6
gennaio del 1906 a causa di una polmonite mal curata. La sua casa divenne per
volontà degli eredi un museo dove sono conservati i suoi manoscritti e gli
oggetti personali.
Nei suoi libri e
poesie difende la tradizione, la famiglia, il dogma cattolico e la vita
campestre. La sua prosa è ricca di parole arcaiche attraverso le quali si
riallaccia agli usi e ai costumi delle epoche passate.
Tra le sue opere
sono da ricordare: Castellanas (1902), Extremeñas (1902), Campesinas (1904),
Nuevas Castellanas (1905)
, Religiosas (1906)
.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1979 (1650)

Gafuri Mazhit
Nurganievich
(Russia)
Nato il 2 luglio
del 1880 a Zilim-Karanovo, regione della Sterlitamak. Morì nel 1934.
Studiò presso la
scuola musulmana di Zainulla, e poi nella scuola musulmana "Mukhamadiya" a Kazan
e nella scuola musulmana "Galiya" di Ufa.
Per la sua
attività lavorativa ottenne il titolo di "eroe del lavoro".
In campo
letterario trattò diversi generi: poesia, prosa e composizioni drammatiche.
Il suo primo
libro, di sapore realista e illuminista, fu scritto negli anni 1904-1906. Nelle
sue storie Orfani, Un anno di fame di una ragazza venduta, I poveri, La vita
di Khamit tratta i temi della disuguaglianza tra le classi, lo sfruttamento
e l’ingiustizia sociale.
Dopo il 1920
l’aspetto realistico cominciò a prevalere nelle sue opere. Lo
dimostrano i racconti. Faccia nera
(1927), Passaggi di vita (1918), Campo d’oro di un poeta (1930).
Nel dramma Stella Rossa (1925) descrisse l'immagine del contadino
durante la guerra civile.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2000, URSS Anno 1984, 1985,
1990, Annulli speciali, Buste e cartoline postali.

Gafurov Abutalib
Gafurovich
(Daghestan)
Nato nel 1882.
Morto nel 1975.
Nominato poeta
nazionale del Daghestan nel 1939, Si occupò di poesia e di prosa alternate a
versi. Sue opere Nuovo mondo (1934), La seconda vita (1970) ),
Abutalib ha detto ..." (1975).
FILATELIA
RUSSIA ANNO 1982 Busta postale.

Gaidar Arkady
Petrovich
(Russia)
Nato a Lgov nel
1904. Morto nel 1941.
Figlio di
insegnanti, trascorse l’infanzia a Novgorod. Nel 1918 entrò volontario
nell’Armata Rossa e durante la guerra civile russa, all’età di 16 anni, divenne
comandante di un reggimento. Ferito in diverse azioni, si congedò nel 1924.
Un anno dopo
cominciò l’attività letteraria. La prima storia RVS fu pubblicata nel
1926 e condizionò la sua preferenza per la letteratura rivolta ai giovani in
quanto voleva comunicare ad essi il romanticismo e il fascino della lotta
rivoluzionaria. La Storia di Timur e della sua squadra (1940) lo
rese famoso. Il personaggio Timur divenne familiare tra i bambini e fu un
simbolo tra i giovani pionieri dell’Unione Sovietica.
Nel 1941, durante
la guerra, fu inviato speciale al fronte per la “Komsomolskaya Pravda”.
Nell’autunno del 1941, assieme ad altri soldati furono circondati dalle truppe
naziste. Liberatosi, si unì ai partigiani. Nell’ottobre dello stesso anno morì
in combattimento.
Scrisse racconti, I fratelli del bosco (1929) Giorni
di sconfitte e vittorie (1926), Una biografia consueta (1930), Il
quarto fortino (1931), La coppa azzurra (1936), Fumo nel bosco
(1939), La sorte del tamburino (1939), Timur e la sua squadra
(1941). Il tema bellico è quello maggiormente trattato, ma sempre in tono
sommesso.
È sepolto nella
città di Kanez, dove in sua memoria è stato eretto un monumento.
Su di lui furono
girati tre film Serebryanye truby (1970), Konets imperatora taygi
(1978) e Ostayus Vami (1981). Altri film furono tratti da alcune sue
storie.
FILATELIA
URSS 1962
(2605),
1964 (2819)
 
Gaite Carmen Martín
(Spagna)
Nata a Salamanca nel 1925. Morta nel luglio del 2000 a Madrid,
Conseguì la laurea presso
l'Università di Salamanca in Filosofia e Lettere, e in questa università ebbe il
suo primo contatto con il teatro come attrice in diversi spettacoli. Collaborò
con numerose riviste tra cui la "Nueva Revista" a Madrid. Trasferitasi a Madrid
nel 1950 e ricevette il dottorato presso l'Università di Madrid.
Fece parte del gruppo che
negli anni '50 raccoglieva Jesus Fernández Santos, Ignacio Aldecoa, Josefina
Rodriguez, Alfonso Sastre, e Rafael Sanchez Ferlosio (che fu suo marito). Il suo
matrimonio con Rafael Sánchez Ferlosio durò solo pochi anni. Avevano avuto una
figlia Marta alla quale dedicò la storia La Reina de las Nieves (La
regina della neve). Tra le altre realizzazioni Martín Gaite è nota per essere
stata la prima donna a ricevere il Premio Letterario Nazionale con El quarto
de fa nel 1978, e per aver ricevuto il Premio Nacional de Letras per la sua
vita di lavoro.
Ha scritto numerosi romanzi e racconti lunghi. Si ricordano: El Balneario
(1955), El castillo de las tres murallas (1981), storie per bambini El
pastel del diablo (1985), Cappuccetto rosso a Manhattan (1990),"Nubosidad
variable (1992).
Ha pubblicato numerosi saggi e ricerche tra cui Usos amorosos de la
postguerra española (1987), Desde la ventana (1987), e una raccolta
di saggi sulla letteratura delle donne. Ha tradotto dall'italiano (Silone,
Svevo, Primo Levi, Natalia Ginzburg), dal francese (Flaubert), dall'inglese
(Virginia Woolf, Emily Brontë), dal portoghese.
Si guadagnò il
favore del pubblico e dei critici con la pubblicazione di Lo raro es vivere
nel 1997 e Irse de casa nel 1998. Nel 1999 fu pubblicato il volume La
hermana pequeña. In collaborazione con Emma Marinell Gifre, scrisse
Cuéntame, storie scritte tra il 1953 e il 1997.
Nel 2000 le fu
diagnosticato un cancro che pose termine alla sua vita nel breve arco di un
mese e mezzo.
Morì il 23 luglio
in una clinica di Madrid. Fu sepolta a El Boalo, dove aveva vissuto con la
famiglia nei suoi ultimi anni, a fianco della figlia e dei genitori.
FILATELIA
SPAGNA 2008 (Mic.4325).

GAJ LJUDEVIT
(Yugoslavia)
Nato a Krapina nel 1809. Morto a Zagabria nel 1872.
Propugnatore dell’unificazione culturale della Croazia e creatore di una
letteratura nazionale, raggiunse lo scopo di sostituire la lingua magiara nelle
scuole e nei pubblici uffici, creando una nuova ortografia della lingua croata,
esposta nella sua opera Breve disegno di ortografia croato-slava (1830).
Seguì nelle sue poesie la corrente romantica e scrisse l' Ode da Zagorje
(1832) e La Croazia non è ancora morta (1835). Il suo movimento ebbe
breve durata (1830-1849), ma anche grande importanza per la letteratura e la
cultura croata.
FILATELIA
CROAZIA Anno 1993
(180), 1995 (Mic. 71/73), 2009 (Mic. 904), YUGOSLAVIA Anno 1943 (478), 1963
(964)
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Scrittore ucraino.
Propagandista sovietico contro il banditismo (Nazionalisti ucraini), fu
trucidato a colpi di scure nel suo appartamento di Lvov nel novembre del 1949.
FILATELIA
USSR, Anni 1962, 1979,
1976, 1894 Buste postali.
  
GALAVACH, PLATONE
(Bielorussia)
Nato il 18 aprile
1903 a Pabokavichy nel villaggio Bobruisk distretto, regione di Mogilev.
Nato in una
famiglia di contadini, orfano di madre in tenera età,visse in un ambiente di
pastori.
Riuscì a
frequentare la scuola e nel 1922-1923 divenne istruttore nel distretto Borisov
Komsomol. Nel 1926 si è laureò presso l'Università comunista a Minsk e divenne
capo del dipartimento del Comitato Centrale dei Giovani Comunisti; nel 1928 è
stato il primo segretario del Comitato Centrale della Lega comunisti leninisti
e redattore di "Spostamento verso il rosso".
Da novembre 1929
a marzo 1930 fu Vice Commissario del popolo per l'Educazione del BSSR.
Collaborò con le
riviste, "Cubs", "Fiamma". E' stato eletto al Comitato Centrale (1927-1930) e
membro del CEC del BSSR (1927-1935). Nel 1937 fu rimosso dai suoi incarichi.
Solo nel 1956 venne riabilitato.
Cominciò a
pubblicare le sue opere nel 1921: si trattava di brevi storie: Piccole cose
della vita (1927), Io voglio vivere (1930), Storie (1934), di
racconti brevi, Colpevoli (1930), Paura del chiuso (1930),
Dollari (1931), Portatori di odio (1936), Non passeranno!
(1937), del romanzo Nel corso degli anni (1935), del saggio sulla
costruzione del Canale Mar Bianco-Baltico Dalla Montagna dell’orso al Mar
Bianco (1934).
Nel 1958 uscirono
le sue opere raccolte in 3 volumi. Nel 1963 il magazine "Fiamma" pubblicò
Lettere di Platone Galavach. (da Internet)
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno 2003 (Annullo speciale e
busta postale)
  
GALCZYNSKI KONSTANTY ILDEFONS
(Polonia)
Nato a Varsavia il 23 gennaio 1905, ivi morì il 6
dicembre 1953.
Formata la sua cultura alla scuola russa e poi alla scuola di Varsavia dove
iniziò, senza portarli a termine, studi universitari di filologia classica e
germanistica, Galczinski fu un isolato che oscillò fra la letteratura russa e la
poesia polacca. Nella sua opera si trova spesso lo scrittore satirico a fianco
del poeta lirico come traspare nei versi raccolti in Opere Poetiche del
1937 e in La fine del mondo (1930), Le visioni di Sant’Ildefonso
ossia Satira dell’Universo (1929) e poi in Il ballo di Salomone del
1931, scritto durante un soggiorno berlinese quando era addetto culturale
all’ambasciata polacca, e ancora alla violenta satira sociale e
antintellettuale Festa popolare (1934), Niobe (1951).
Fu autore di alcuni microdrammi del Teatrino ‘L’oca verde’ e di epistole
satiriche Lettere con viole (1946-47); dell’Ars poetica (1947),
del poema W.S. Versi lirici (1952).
Dai suoi primi romanzi satirici L’asinello Porfirion o il club dei
sacrileghi (1929), La scuderia di Stan Moniusko (1955) al poema
eroicomico Il viaggio di Ciemnogrod, dai primi versi lirici agli ultimi,
lo scrittore fu sempre coerente con se stesso. Neppure una esperienza di sei
anni nei campi nazisti è riuscita a cancellare il suo concetto beffardo e
disincantato sul mondo.
FILATELIA
POLONIA Anno 1969 (1833)
 
GALINDO BEATRIZ ( detta La Latina)
(Spagna)
Nata a Salamanca nel 1475. Morta nel 1534.
Umanista, sposò Francisco Ramirez (noto come “L’Artigliere” per il suo coraggio
in campo militare) che fu segretario di Fernando Galindo.
Scrisse versi in latino, biografie di scrittori classici e un commento
all’opera di Aristotle.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1968, (1517).

GALLEGOS ROMULO
(Venezuela)
Nato a Caracas il 2 agosto 1884 ivi deceduto il 4
aprile 1969.
Frequentò il Collegio Sucre, seguì all’università corsi di matematica e
filosofia e poi si dedicò all’insegnamento. Dal 1912 al 1922 diresse il Collegio
Federal di Barcelona e poi passò al Liceo Andrès Bello dove rimase fino al 1909.
Nel 1909 fondò la rivista “Alborada” su cui pubblicò Il miracolo dell’anno.
I suoi esordi narrativi risalgono al 1913 con un libro di racconti Gli
avventurieri. Nel 1920 uscì L’ultimo Solar, nel 1925 La pianta
rampicante, Donna Barbara (1929), considerato uno dei romanzi più tipici
della letteratura ispanoamericana. La sua fama cominciò ad espandersi tanto che
il presidente Juan Vicente Gòmez gli offrì un seggio senatoriale per il
distretto di Apure. Lo scrittore rifiutò e, contrario alla dittatura di Gomez,
andò in esilio negli Stati Uniti e poi in Europa, a Madrid, dove visse fino alla
morte del dittatore. Scrive in quel periodo Cantaclaro, Canaima
(1934), Povero negro (1935).
Tornato in patria fonda con Betancourt e Raùl Leoni il Partito di Azione
Democratica. Più tardi divenne deputato. Ebbe la carica di Ministro
dell’educazione, poi la Presidenza al Consiglio comunale di Caracas, la prima
candidatura a Presidente della Repubblica (1941) e, sei anni dopo, l’elezione
alla suprema legislatura dello Stato.
Tali attività non gli impedirono di stampare altre opere Il forestiero
(1942), Sopra la stessa terra (1944).
Rovesciato nel 1948 il governo Betancourt, prese nuovamente la via dell’esilio
verso Cuba e poi negli Stati Uniti, dove nel 1952 pubblicò Il filo di paglia
al vento.
FILATELIA
CUBA Anno 1989
(2979), MESSICO Anno 1984
(1068),
VENEZUELA Anno 1964
(699+ 810PA.),
1985 (1163)
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GALSWORTHY JOHN
(Inghilterra)
Nato a Kingston nel Surrey il 14 agosto 1867. Morì a Londra il 31 gennaio 1933.
Figlio di un avvocato, ebbe un’ottima educazione e si laureò a Oxford in legge.
Più che dedicarsi alla professione, essendo di famiglia agiata, viaggiò a lungo,
girando per il mondo dal 1881 al 1884. Su una nave incontrò Conrad e con lui
strinse amicizia. Lesse opere di Dickens, di Maupassant, di autori russi. La
sua passione per la scrittura nacque tardi. Il primo romanzo Joxelyn è
del 1898. Tra il 1898 e il 1901 uscirono quattro volumi, tra romanzi e racconti,
sotto lo pseudonimo di John Sinjohn. Il primo libro uscito col suo nome fu I
farisei dell’isola (1904).
Si sposò nel 1905 con Ada Cowper, divorziata da suo cugino. L’anno successivo
usciva il romanzo, Il possidente (1906), il primo di quella Saga dei
Forsyte che costituisce il meglio della sua produzione e che comprende
L’estate di San Martino di un Forsyte (1918), Alla sbarra (1920),
Primavera (1920), Appigionasi (1921)
Nel 1924 pubblicò La scimmia bianca, primo volume di una trilogia che
comprende Il cucchiaio d’argento (1926) e Il canto del cigno
(1929).
I suoi ultimi romanzi Ancella (1931) è il primo di un’altra trilogia cui
appartengono anche, La landa in fiore (1932), Oltre il fiume (1933
uscito postumo). È la trilogia di Dinny, una dolce fanciulla imparentata
con i Forsyte. Conflitti e drammi sociali sono presenti in altri romanzi come,
La casa di campagna, Il fiore oscuro (1913)
Altri lavori noti La scatola d’argento (1906), Giustizia (1910),
che contribuì alla riforma carceraria, Solidarietà (1922), Evasione
(1926).
Nelle sue opere ritrasse la borghesia dell’epoca vittoriana, criticandone
l’avidità e rimpiangendo l’antica solidità dei principi.
Nel 1932 ottenne il Premio Nobel.
FILATELIA
GRAN BRETAGNA Anno 1996 (Mic. MH117),
PALAU Anno 2001 (1967)

GALVAN MANUEL JESUS
(Dominica)
Nato nel 1834.
Morì in Portorico nel 1910.
Appartenne al
tardo romanticismo e fu il precursore della moderna letteratura americana, cui
diede vita con la fondazione della Società degli Amanti delle Lettere e del
periodico “Oasis” ad essa legato, fondato nel 1854 e nel quale vennero
pubblicate le sue opere.
Il suo lavoro
più importante, Enriquillo, fu pubblicato nel 1879 in una prima edizione
cui seguì quella definitiva del 1882. Opera importante della letteratura
ispano-americana del XIX secolo, rievoca una insurrezione indigena avvenuta
all’inizio della colonizzazione spagnola. Le vicende si basano su fatti di
cronaca e su testimonianze raccolte da alcuni cronisti indios.
FILATELIA
DOMINICA Anno 1936 (295)

GÀLVEZ MANUEL
(Argentina)
Nato a Paranà il 18 luglio 1882. Morto a Buenos Ayres il 14 novembre 1962.
Trascorsa l’infanzia e l’adolescenza a Santa Fè, si trasferì con la famiglia a
Buenos Ayres dove si impose in campo letterario con un ciclo di romanzi a sfondo
storico tra cui Scene di guerra nel Paraguay (1928-29). Nel 1907 pubblicò
Il diario di Gabriel Quiroga e La culla della razza. Alcuni titoli
della sua multiforme opera: La maestra normale (1914), Il male
metafisico (1916), in cui narra la vita letteraria di Buenos Ayres in quegli
anni, Terra d’amore (1917), legata alla vita dell’università di Cordoba.
In Nacha regules (1919), la sua opera più sentita, narra con pietà la
prostituzione nei bassifondi di Buenos Ayres. Ritornò sull’argomento in
Storia di sobborgo (1922). Seguirono La pampa (1926), Hombres en
soledad (1938) che ha come argomento il colpo militare della destra contro
il generale Uriburu nel 1930. Vanno ancora ricordati Mercoledì Santo
(1930) L’uno e la moltitudine (1955) e Transito Guzman (1957)
Scrisse una serie di biografie di uomini politici.
FILATELIA
ARGENTINA Anno 1983 (1343)

GAMA JOSÉ BASILIO DA
(Brasile)
Nato nel 1740 a São-Josè-do-Rio-das-Mortes. Deceduto il 31 luglio 1795 a
Lisbona.
Rappresentante della poesia arcadica brasiliana, studiò nel collegio dei Gesuiti
a Rio de Janeiro. Dopo l’espulsione dei Gesuiti dal paese, continuò a studiare
nel seminario e poi venne in Europa per completare gli studi a Lisbona. Si recò
a Roma con l’aiuto di amici ed entrò a far parte dell’Arcadia con il nome di
Terpindi Similio
Tornato a Lisbona offrì il suo poema l’Uruguay (1769) al Marchese di
Pombal. L’opera ebbe successo. Il suo motivo ispiratore fu la campagna
lusitano-spagnola contro gli indios ribelli dell’Uruguay e gli offrì il modo di
sfogare la sua ostilità contro i gesuiti. Fu il primo ad esaltare l’eroismo
degli indigeni.
La caduta di Pombal fu per lui un colpo grave perché gli tolse ogni protezione.
Ritornò così in Brasile fondandovi una accademia arcadiana simile a quella
romana.
La nostalgia per l’Europa lo riportò a Lisbona dove poco prima di morire fu
accolto all’Accademia delle scienze.
FILATELIA
BRASILE Anno 1991 (2031)

Gamsakhurdia
Konstantine
(Georgia)
Nato a Abasha,
nella regione di Samegrelo, nel 1893. Morto nel 1975.
Di nobile
famiglia, suo figlio del principe Svimon Gamsakhurdia, Konstantine studiò nel
1911 nel liceo georgiano di Kutaisi (Georgia occidentale) e nel 1918 si iscrisse
all’Università di Berlino.
Nel 1918 divenne
un membro del consiglio di amministrazione dell’Università di Tbilisi e dal
1920-1924 lavorò come Professore Associato di letteratura tedesca presso la
stessa Università.
Dal 1918-1919
Gamsakhurdia fu il 1 ° Segretario presso l'Ambasciata della Repubblica
democratica della Georgia in Germania e nel 1920, plenipotenziario del DRG , fu
inviato in Italia.
Tra il 1912-1919
circa 30 documenti di Gamsakhurdia sono state pubblicate nella stampa tedesca;
pubblicò anche due libri in lingua tedesca; Il Caucaso e la guerra mondiale
(1916) e La politica orientale dell’Inghilterra e della Russia (1917).
Fu uno dei leader
del movimento nazionale di liberazione della Georgia (1921-1930). Dal 1924-1925
e 1926-1928 fu imprigionato da GPU.
Oltre agli
scritti e ai saggi politici Gamsakhurdia è stato anche autore di diversi romanzi
georgiani tra cui La mano del Gran Maestro, Il rapimento della Luna,
la tetralogia del Costruttore David, ecc.
È stato il fondatore della Scuola georgiana per lo studio della vita e delle
opere di Goethe.
Gamsakhurdia,
inoltre, è ricordato come il padre del primo presidente democraticamente eletto
della Repubblica di Georgia, il dottor Zviad Gamsakhurdia.
FILATELIA
URSS Anno 1984 Cartolina postale.

Gamzatov Rasul
Gamzatovich
(Daghestan)
Nato nel
villaggio di Avar Tsada nel 1923. Morto nel 2003.
Il padre, Gamzat
Tsadasa, era un noto cantore, erede della tradizione dei menestrelli ancora
fiorente in montagna.
Quando Makhmud,
famoso poeta della generazione precedente, cantava accompagnandosi con la
pandura, giovani e vecchi ascoltavano in silenzio con il fiato sospeso.
In tal modo il
giovane Rasul ascoltava estasiato per ore e ore storie, leggende e favole che
suo padre gli raccontava. " «Quando ero
piccolo», ricorda, «mi avvolgeva nel suo mantello di pelle di pecora e recitava
le sue poesie solo per me, così io le conoscevo tutte a memoria ".
Rasul ascoltava
anche i racconti di altri pastori ed era capace di percorrere aspri e lunghi
sentieri pur di ascoltare una storia nuova o una nuova poesia.
Fu questa la sua
prima scuola. A undici anni anche lui scrisse le prime poesie. Una parlava di
un toro nascosto sul balcone di casa; un’altra di un gruppo di ragazzi che
correva per vedere da vicino un velivolo atterrato nel fondo valle.
Il suo primo
libro di poesie ebbe per tema l’amore e lo rendeva felice quando le ragazze che
lo avevano letto si complimentavano con lui. Ma provò anche un dolore cocente
quando vide un pastore strappare una pagina dal libro per usare la carta per
confezionarsi a mano una sigaretta,
Nel 1945 con
alcuni dei suoi libri sotto il braccio e con una misera somma di denaro in
tasca, approdò a Mosca per entrare nel Istituto di Lettere “Gorky”. Lì si
innamorò di Blok, Mayakovsky, Yesenin, Pasternak, Tsvetayeva, Bagritsky, Avar
Makhmud e il tedesco Heine. Ma Pushkin e Lermontov rimasero i suoi autori
preferiti.
Dalla sua penna,
nel corso dei cinquant’anni che seguirono sgorgarono racconti poesie, ballate,
epigrammi. Scrisse anche un libro di memorie dal titolo Il mio Daghestan.
Vincitore di un
Premio Lenin per la poesia e onorato con il titolo di poeta popolare del
Daghestan, Rasul Gamzatov è una nota figura pubblica. Fu presidente
dell'Unione degli scrittori del Daghestan.
Viaggiò a lungo
in Europa, Asia e America.
Rasul Gamzatov
scrisse nella sua lingua nativa Avar, una lingua parlata da non più di 500.000
persone, tutti divisi in gruppi etnici che parlano 36 linguaggi diversi, perciò
le traduzioni diventano un ostacolo alla diffusione.
In Russia,
comunque, la traduzione ad opera di Naum Grebnev e Yakov Kozlovsky, ha fatto
delle sue opere altrettanti classici. Tanto che quando Rasul, come i menestrelli
della sua infanzia, recita le sue poesie in pubblico con l’accento
ritmico-gutturale della lingua avara, gli ascoltatori riescono a seguirlo
agevolmente tenendo davanti agli occhi la traduzione in russo.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1995 (6114) , 2006, 2007 Buste
postali, 2013
 
GANIAVI MASHATI
(Azerbaigian)
Poetessa azera
del 12° secolo, nata a Gania (Azerbaigian). Era nota ed apprezzata per le sue
quartine filosofiche e sentimentali nelle quali glorificava la gioia di vivere
e la pienezza dell’amore.
FILATELIA
AZERBAIGIAN
Anno 2013

GANIVET ANGEL
(Spagna)
Nato a Granada nel 1865. Morto a Riga nel 1898.
La sua opera saggistica e narrativa (ricca di motivi utopistici
e di spunti autobiografici) è tutta drammaticamente centrata sull’indagine
dell’identità della Spagna e sulla presunta o reale decadenza, a cui offre come
rimedio l’affracamento dagli influssi stranieri.
Scrisse: Idearium spagnolo (1897), Le fatiche
dell’infaticabile creatore Pio Cid (1898), L’avvenire della Spagna
(1905), una corrispondenza con Miguel de Unamuno.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1998 (3156)

Gao Xingjian
(Cina)
Nato a Ganzhou il 4
gennaio 1940.
Gao Xingjian nasce all'indomani
dell'invasione giapponese della Cina, il padre era un funzionario di banca e la
madre un'attrice dilettante che lo spinse a interessarsi al teatro e alla
scrittura. Dopo aver frequentato le scuole di base, nel 1962 ottenne la laurea
in francese presso l'Istituto di lingue straniere di Pechino. Dopo l'inizio
della Rivoluzione culturale venne mandato in un campo di rieducazione; in quel
periodo fu costretto a bruciare un'intera valigia di propri manoscritti non
ancora pubblicati.
Quando gli venne concesso di poter
viaggiare all’estero, visitò la Francia e l’Italia e nel frattempo cominciò a
pubblicare romanzi, racconti e opere teatrali che suscitarono un certo scalpore.
La sua opera teatrale L’altra riva venne vietata in Cina nel 1986 e da
allora le sue opere non furono più rappresentate. Per evitare persecuzioni
viaggiò a lungo nella provincia di Sichuan, lungo il fiume Azzurro e nel 1987 si
rifugiò in Francia, stabilendosi a Parigi..
Dopo i fatti della Piazza di
Tienanmen rassegnò le dimissioni da membro del Partito Comunista Cinese. Dopo la
pubblicazione della piéce teatrale La fuga, che aveva per tema gli
avvenimenti tragici di Piazza Tienanmen, tutte le sue opere furono proibite in
Cina, dove non poté più rientrare in quanto considerato persona non gradita.
Gao Zingjian si occupò anche di
pittura, di critica teatrale e di cinema.
Nel 1997 ottenne la cittadinanza
francese e fu insignito dal Governo col titolo di Cavaliere dell’Ordine delle
Arti e delle Lettere.
Opere.
Teatro: Segnale d'allarme (1982), Uomini selvaggi
(1985), La fuga (2008), Ai margini della vita (1993), Il
sonnambulo (1995), Quattro quartetti per un week end (1999), Il
questuante della morte (2003), La neve d’agosto (2002).
Romanzi e
racconti:Una canna da pesca per mio nonno (
1986),
La montagna dell'anima,
(1989) , Il
libro di un uomo solo,
(2000)
Saggi:
Per un'altra estetica (1981), Il pane dell'esilio. La letteratura cinese prima e
dopo Tienanmen (2001)
Poesie
: Parlerò di ricci (1991-1995), L’erranza dell’uccello (2009).
FILATELIA
GUINEA Anno 2008 (3595/6), Zambia Anno
2002 (1195)

GARAY János
(Ungheria)
Nato il 10 Ottobre 1812, presso
Szegszard, nella contea di Tolna.
Dal 1823-1828 ha studiato presso
Funfkirchen, e successivamente, nel 1829, presso l'università di Pest..
Nel 1834 pubblicò un poema eroico, in esametri, sotto il titolo Csatár.
Seguirono vari drammi storici, tra cui Arbocz, Orszdgh Ilona e Báthori
Erzsebet, - i primi due pubblicati a Pest nel 1837 e l'ultimo nel 1840.
Garay è stato un valido
giornalista. Nel 1838 si spostò a Péresburgo , dove curò la rivista politica “Hirnok”..
Tornò a Pest nel 1839, quando fu eletto membro corrispondente dell'Accademia
Ungherese delle Scienze. Nel 1842 fu ammesso nella Società Kisfaludy, di cui
divenne segretario. Garay arricchì la letteratura ungherese con numerose
liriche, ballate e racconti. La prima raccolta delle sue poesie è stata
pubblicata a Pest nel 1843, e i suoi racconti sono apparsi nel 1845, sotto il
titolo di Tollrajzok (Bozzetti con la penna). Assai curate sono le sue
ballate e leggende storiche.
Alcune delle sue liriche sono anche eccellenti, come, per esempio, Balatoni
Kagylok (Conchiglie dal Lago Balaton, 1848) . La sua leggenda Bosnyák
Zsofia (1847), e il suo poetico romanticismo Frangepán Kristofne (La
vita di Christopher Frangepán, 1846), gli valsero il premio della Società
Kisfaludy. Il suo più famoso e ultimo lavoro fu un poema storico in dodici
canti, con il titolo Laszlo Szent (San Ladislao) (1852).
Morì nel 1853 dopo circa quattro
anni di malattia.
Una edizione collettiva delle sue
poesie è stata pubblicata a Pest l'anno dopo la sua morte.
FILATELIA
UNGHERIA Anno
1953 (P.A. 159).

GARBORG ARNE
(Norvegia)
Nato a Time, Jaeren, il 25 gennaio 1851. Morì a Oslo il 14 gennaio
1924
Educato in un ambiente pietistico dal padre, fanatico seguace di Nielsen Hange,
suicida, fu costretto per impossibilità di vivere col padre a trasferirsi a
Cristiania (Oslo) dove maturò la sua convinzione di ateo. Esercitò la
professione di maestro e di giornalista, fondando un giornale alla cui redazione
rimase per cinque anni. Si batté per far affermare una parlata comune norvegese
che sostituisse il dano-norvegese, finché il Parlamento approvò la lingua
‘nynorska’ che Garborg usò nella traduzione dell’Odissea.
Esordì con il racconto Il libero pensatore (1878) e con i romanzi
Studenti campagnoli (1883).
Nel 1884-85 visse a Parigi e a Dresda. Al ritorno in patria la pubblicazione del
romanzo Uomini (1886) gli alienò il mondo ufficiale. In questo periodo
espresse la sua rivolta sociale nel libro Gli intransigenti (1888) e
nelle Lettere da Kalbotn (1890).
Ebbe una profonda crisi religiosa a tinte cattoliche, presente nei romanzi
Presso la madre (1899) e Anime stanche (1891), scritti in
dano-norvegese.
Motivi religiosi si incontrano nei racconti Pace (1892), Il figlio
ritornato (1908), nel poema Il padre smarrito (1899), nel dramma
Il maestro (1896) e nel ciclo poetico Haugtussa (1895) sul bene, sul
male e sull’esistenza umana.
Scrisse un ciclo di poesie dal titolo La maga delle montagne (1895).
FILATELIA
NORVEGIA Anno 1951 (322)

GARCIA GABRIEL MARQUEZ
(Colombia)
Nato ad Aracataca nel 1928.
Visse in Messico, Francia, Spagna, Italia dove frequentò il Centro sperimentale
di cinematografia.
L’esordio in campo letterario avvenne col romanzo Foglie morte (1955),
cui in seguito aggiunse Nessuno scrive al colonnello (1961) e i racconti
raccolti in I funerali della Mamà Grande (1962).
Prima di scrivere il suo capolavoro Cent’anni di solitudine (1967),
centrato sulla immaginaria comunità di Macondo, pubblicò La mala hora
(1962), una storia spietata di un paese sconvolto da lettere minatorie.
Seguì tutta una serie di romanzi lontani dall’atmosfera macondiana tra cui:
L’autunno del patriarca (1975), rappresentazione di un dittatore;
L’incredibile e triste storia della candida Eréndira e di sua nonna snaturata
(1972); Cronaca di una morte annunciata (1981); L’amore ai tempi
del colera (1985); Il generale nel suo labirinto (1989), incentrato
su Simon Bolivar; Dell’amore e di altri demoni (1994).
Nel 1991 pubblicò Taccuino di 5 anni 1980- 1984 e nel 1996 Notizia di
un sequestro, sul rapimento di dieci persone da parte di narcotrafficanti.
Con gustoso umorismo Marquez dà vita alla solitudine dell’uomo e alla condizione
alienante e allucinata di chi vive nel mondo tropicale.
Nel 1982 gli fu assegnato il Premio Nobel.
FILATELIA
COLOMBIA, GUYANA Anno 1993 (3004),
MALDIVE Anno 1995 (2147)
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Garcia Gutierrez Antonio
(Spagna)
Nato nel 1813. Morto nel 1884 a Madrid.
Drammaturgo spagnolo romantico, dopo aver studiato medicina nella sua città
natale, si trasferì a Madrid nel 1832. Si guadagnò inizialmente da vivere
facendo il traduttore delle opere di Eugène Scribe e Alexandre Dumas. Fu sul
punto di arruolarsi, quando improvvisamente scattò il suo momento di gloria dopo
la pubblicazione della commedia El Trovador ( "Il Trovatore"),
andata in scena per la prima volta il 1 ° marzo 1836.
Per tale opera García Gutiérrez fu posto tra i leader del movimento romantico in
Spagna, e divenne noto in tutta Europa attraverso la musica Giuseppe Verdi.
Altro successo l’ottenne con Simon Bocanegra (1843); nuovamente musicato
da Verdi. Tuttavia, non essendo il suo lavoro molto redditizio, emigrò
nell’America Spagnola e lavorò come giornalista a Cuba e nel Messico fino al
1850, quando tornò in Spagna.
Le migliori opere del periodo successivo sono una “zarzuela” intitolata El
Grumete (1853), La catalana Venganza (1864) e Juan Lorenzo
(1865).
Assunse l’incarico di capo del museo archeologico a Madrid, la città dove morì.
Le sue Poesías (1840) e un altro volume dal titolo Luz y tinieblas
(1842), sono di interesse minore, ma, per l’analisi minuta della figura
femminile e la sua capacità di esaminarne le emozioni e la psicologia dei
personaggi, servirono a dargli una preminenza tra i poeti e i drammaturghi
spagnoli del 19 ° secolo.
FILATELIA
SAN MARINO Anno 2001 (1734)

GARCIA LORCA FEDERICO
(Spagna)
Da madre, maestra, e da padre ricco proprietario terriero, il 5 giugno 1898
Garcia Lorca nasce a Fuente Vaqueros, vicino Granada.
Ragazzo molto intelligente, versatile e ricettivo, dapprima impara da sua madre
e poi comincia ad interessarsi di musica, di disegno e di teatro. Dai suoi
contatti con Manuel de Failla assorbe, oltre al gusto musicale, anche
l’interesse per il folklore andaluso. Studiò in un collegio di Almeria e
successivamente il padre lo inviò a Granada dove nel 1923 si laureò in diritto.
Dal 1919 risiedette soprattutto a Madrid dove si legò d’amicizia con gli
appartenenti al centro culturale ‘Residencia de estudiantes’. Al gruppo
apparteneva quella che fu definita la “generazione del ‘27” , composta da
Salvador Dalì, Rafael Alberti, Louis Buñuel, Cernuda, Salinas e altri giovani
avidi di novità europee, ma anche di salvaguardare il retaggio culturale
spagnolo.
Garcia Lorca, incoraggiato da D.Berrueta, professore di storia dell’arte, e dal
giurista F.de los Rios a pubblicare i suoi versi in un giornale di Granada,
segue il consiglio. Intanto esce un suo primo libro di prosa dal titolo
Impressioni e paesaggi (1918) e nel 1921 appare la sua prima raccolta di
poesie il Libro di poesie, testi giovanili che rivelano influssi di Ruben
Darìo e Ramon Jimenez, ma anticipano anche temi e immagini dalla più matura
lirica lorchiana. Sempre in campo poetico seguirono, Canzoni (1937),
Romanzero gitano (1928), Poema del cante jondo (il canto zingaresco
della Spagna meridionale), Compianto per Ignazio Sanche Mejias (1935),
Prime canzoni (1936). Dopo la sua morte furono pubblicate le raccolte
Poeta a New York (1940) e i Sonetti dell’amore oscuro (1984).
Il suo amore per il teatro ebbe come esordio la rappresentazione nel 1921 della
sua opera Il maleficio della farfalla, ma lo strano impianto scenico e
l’eccessiva simbologia non furono compresi dal pubblico per cui fu un fiasco
completo. I successivi tentativi teatrali ebbero un aspetto privato, con
rappresentazioni per bambini attraverso l’uso delle marionette, con
Cristobica (1922) e La niña que riega el albahaca y el principe
preguntòn..
La sua passione per il teatro produsse in seguito le opere Mariana Pineda
(1925), La calzolaia ammirevole (1930), Teatrino di Don Cristòbal
(1931) Nozze di Sangue (1933), Yerma (1934), Donna Rosita
nubile o il linguaggio dei fiori (1935), La casa di Bernarda Alba
(1936). Uscite postume: Il pubblico (1978), Commedia senza titolo
(1978).
Sfogliando il suo epistolario composto di centinaia di lettere con disegni,
acrostici, vignette, inviate agli amici , è possibile seguire l’itinerario dello
scrittore.
1927 È a Barcellona dove viene rappresentata la sua commedia Mariana Pineda
a cura della compagnia dell’attrice Margherita Xirgu, con disegni di Salvador
Dalì. È per lo scrittore un periodo di notevole successo, anche per la
pubblicazione del volume Romanzero gitano. Il poeta fa conferenze,
presenzia a dibattiti, a letture di poesie
1928 A Granada fonda e dirige “El Gallo”, una rivista letteraria di cui
uscirono solo due numeri, con un discreto successo.
1929-30 Compie un viaggio a New York e a Cuba, che lascerà tracce profonde
nella sua produzione poetica e teatrale
1932 Il Ministero della pubblica istruzione della repubblica gli conferisce
(unitamente allo scrittore E.Ugarte) l’incarico di organizzare il gruppo
teatrale universitario “La Barraca”, il cui intento era quello di portare la
voce dei classici, Cervantes, Lope de Vega, Calderon… sino nei più sperduti
paesi della Spagna
1936 Si dedica alla redazione di una serie di opere che vedranno la luce solo
dopo la sua morte. Sul versante politico Garcia Lorca fonda assieme ad Alberti e
a Bergamin l’Associazione degli intellettuali antifascisti. Allo scoppio della
guerra civile, Garcia Lorca, viene fatto segno a diverse minacce, perciò,
salutati gli amici, ad alcuni dei quali lasciò vari manoscritti, è costretto a
lasciare Madrid per rifugiarsi a Granada dove arriva il 17 luglio. Le minacce
nei suoi confronti continuano.
Pur non avendo mai fatto politica attiva in senso stretto, era accusato di avere
amicizie nella sinistra e la sua notorietà lo rendeva inviso al regime dei
conservatori e dei reazionari. Prelevato, in circostanze rimaste oscure, da un
gruppo di estrema destra, dalla casa dei Rosales dove aveva trovato rifugio, il
19 agosto del 1936 è fucilato dai franchisti per ordine del governatore
civile.
Sul Dizionario degli Autori, così si conclude il suo profilo: “ La sua
vita brillante e la sua drammatica opera lo convertono presto in una figura di
tutto rilievo della letteratura contemporanea spagnola; ma al di là di certi
fenomeni di moda, la sua opera rivela una serie di valori portanti, soprattutto
da quando si sono conosciuti testi più tormentati e maturi. Essa è percorsa da
una serie di angosce e di domande: il senso della vita, la morte, la spinta
quasi biologica alla riproduzione, lo spossessamento e il tormento dell’amore,
l’impossibilità di comunicarlo, la condanna che Garcia Lorca avverte per le
pulsioni omosessuali, stigmatizzate dalla società. Questi temi ossessivi
assumono una forma del contenuto e una forma dell’espressione personalissime; i
simboli ricorrenti (l’acqua, il vento, i fiori, le piante, ecc) si esprimono in
accese metafore, nella metonimia che indica il corpo senza nominarlo, nelle
riprese melodiche, nelle allitterazioni, nelle onomatopee”.
FILATELIA
ALBANIA Anno 1989 (2192), COLOMBIA Anno 1986
(779 PA.), CUBA Anno 1998 (3722), GUINEA EQUATORIALE Anno 1998
(1439G9), 2006 (489), ITALIA Anno 1998 (2364), MESSICO Anno 1998
(1791), NICARAGUA Anno 1995 (2140), SPAGNA Anno 1980 (2214),
1998 (3122),
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GARCIA MONGE JOAQUIM
(Costarica)
Nato nel 1881 a
Desamparados, San José. Morto a San Josè il 31 ottobre del 1958.
Studia nel Liceo
di Costarica. Divenuto professore, dirige la Biblioteca Nazionale dal 1920 al
1936 e dirige pure la Scuola Normale, una istituzione oggi dipendente
dall’Università Nazionale di Costarica.
Viene
considerato il creatore della novella realistica costaricana. La sua opera
maggiore, la rivista internazionale “Repertorio Americano” (1919/1958, diffusa e
letta in tutta l’area in cui era parlata la lingua spagnola e pubblicata per
quattro decadi, trattava delle idee e delle inquietudini del mondo intellettuale
latino-americanp dell’epoca.
È autore delle
opere: Hijas del campo (1900), El Moto (1900), Abnegacion
(190), La mala sombra (1917).
FILATELIA
COSTARICA Anno 1981 (PA 7979/8)

GARCÍA POLISTICO CARLOS
(Filippine)
Nato a Talibon
il 4 novembre 1896. Morto il 4 giugno 1971)
Maestro, poeta,
oratore, avvocato, funzionario pubblico, economista e leader politico della
guerriglia, divenne l’ottavo presidente delle Filippine, noto per aver
anteposto gli interessi del popolo filippino a quelli degli stranieri e del
partito al potere.
Nato e cresciuto
in un “ambiente politico” (il padre fu sindaco per quattro mandati), ha
frequentato la scuole elementari a Talibon e poi ha seguito gli studi
secondari nella scuola Superiore Provinciale di Cebu e successivamente ha
completato l’istruzione universitaria presso la Silliman University di
Dumaguete City, Negros, e la Facoltà di Giurisprudenza delle Filippine (ora
Collegio filippino di criminologia), dove ha conseguito la laurea in legge nel
1923.
Prima di
dedicarsi a pratiche legali e alla politica ha lavorato come insegnante per due
anni presso la scuola Provinciale di Bohol dove, dopo la pubblicazione di alcune
sue poesie, si guadagnò il soprannome di "Principe dei Poeti Visayan" e il "Bard
da Bohol".
Ha iniziato la
sua carriera politica nel 1925, quando fu eletto rappresentante del distretto
di Bohol. In seguito fu rieletto per un altro mandato nel 1928. Nel 1933 fu
eletto governatore di Bohol e rimase in carica fino al 1941 quando entrò a far
parte del senato filippino. Dovette abbandonare l’incarico durante la seconda
guerra mondiale. Riprese il suo posto quando il Congresso fu riconvocato nel
1945, dopo lsliberazione delle Filippine dai giapponesi.
FILATELIA
FILIPPINE Anno 1958, 1973
      
GARDNER ERLE STANLEY
(U.S.A.)
Nato a Malden (Massachussets) nel 1889, Gardner, figlio di un minatore,
trascorse la sua infanzia nei campi minerari e la sua istruzione procedette in
modo alquanto precario. Quando riuscì ad allontanarsene e si trasferì ad Orville,
fece il pugile per riuscire a pagarsi la pratica legale presso lo studio di un
procuratore distrettuale. All’età di ventun anni riuscì ad aprire uno studio di
penalista nella città di Ventura, nella California Meridionale, specializzandosi
nella difesa di persone indigenti e di indios, seguendo il suo spirito
donchisciottesco che lo portò, una volta scrittore, a fondare con altri avvocati
una associazione la Corte dell’ultima speranza. L’Associazione si occupava di
riaprire processi dall’esito dubbio per rimediare ad eventuali errori
giudiziari. I casi da lui affrontati furono in seguito narrati nel volume La
corte dell’ultima speranza.
Ben presto le sue opere trovarono accoglienza nella rivista pulp “Black Mask”,
nella quale esordirono molti giallisti americani. Gardner era di una prolificità
straordinaria per cui con i primi romanzi che avevano come protagonisti lo
sceriffo Bill Eldon e il truffatore Lester Leith, riuscì ad arrotondare gli
scarsi proventi del suo studio di avvocato.
Esordì nel 1933 con il romanzo Il caso della ragazza imbronciata.
dal suo carattere errabondo, decise di vivere in una roulotte e di percorrere
incessantemente il Messico e gli Stati Uniti. Quando nel 1950 il successo dei
suoi romanzi e i ricavi televisivi lo resero ricco, alla prima roulotte, che
ospitava dattilografe e segretarie, ne aggiunse un’altra per la famiglia.
Innamoratosi di una sua segretaria, la sposò in seconde nozze, dopo la morte
della prima moglie nel 1960.
L’autore errante divideva la sua vita tra il Rancho del Paisano, ottantamila
metri quadrati da lui acquistati in California e le battute di caccia sulle
Montagne Rocciose con arco e freccia, dato che detestava l’uso del fucile.
Nel 1970, prima della sua morte, ebbe il piacere di assistere alla modificazione
della legge federale sull’impunità derivata da un cavillo legale, una tesi che
aveva trattato anni prima nel suo romanzo Donald Lam investigatore
(1939).
Fu uno scrittore assai prolifico, solo Edgard Wallace lo superò per quantità di
romanzi pubblicati. I titoli hanno un cliché fisso in quanto iniziano con la
formula The case of… (Il caso del…) ed hanno pure uno schema che
raramente muta: la presentazione di un caso apparentemente impossibile da
risolvere; l’accurata ricerca delle prove affidata ad una agenzia investigativa,
la presenza di una fidatissima segretaria, gli scontri verbali in tribunale con
i vari Procuratori distrettuali e la soluzione inattesa e straordinaria del caso
in quanto” l’avvocato del diavolo”, come fu soprannominato il personaggio Perry
Mason, non sbaglia mai. Uno schema rigido e riconoscibile. Le storie trattate
hanno già nel titolo un fascino che attira il lettore: un pappagallo spergiuro,
un canarino zoppo, un anatroccolo annegato… La formula di Gardner fu azzeccata e
trovò fortuna anche nel cinema dopo che Raymond Burr e Barbara Hale diedero
volto ai suoi personaggi. Iniziò così una lunga serie di film di successo.
Gardner morì a Tamecula (California) nel 1970.
Personaggi.
Perry Mason È il personaggio principale di quasi tutte le sue opere e con lui
noti sono la segretaria fedele, Della Street, e l’investigatore Paul Drake,
presente in quasi tutti i casi trattati dall’avvocato del diavolo. Nel
personaggio è adombrato l’Autore, che sia nella vita sia nella finzione
letteraria dimostra il suo spirito donchisciottesco che lo spinge ad accettare i
casi disperati e a battersi per raggiungere la soluzione positiva del caso. Per
lo più, forse per un pizzico di spirito romantico, le persone da lui difese sono
donne giovani e belle. Gradevoli e avvincenti sono i suoi dibattiti in tribunale
durante il quali affronta ad armi pari i vari procuratori distrettuali tra cui
emergono l’antagonista principe Hamilton Burger, vanesio, arrogante e il tenente
della polizia Tragg, inesorabili persecutori del crimine e spesso anche di
innocenti.
FILATELIA
NICARAGUA Anno 1972
(758),
SAN MARINO Anno 1979
(1020),
USA Anno 2009
  
GARDONYI GÉZA
(Ungheria)
Nato ad Agàrd il 3 agosto 1863, morì a Eger il 30 ottobre 1922.
Figlio di un artigiano, rimasto orfano e non potendo continuare gli studi
regolari si iscrisse ad una scuola per diventare maestro. Dal 1881 al 1885
insegnò in una scuola elementare, poi, stanco delle umiliazioni e della
precarietà della sua posizione, andò a Györ per fare il giornalista.
Dopo un matrimonio sbagliato che aggravò la sua posizione economica, si separò
dalla moglie e per anni scrisse per giornali e riviste umoristiche. Per cercare
un conforto spirituale accettò il buddismo.
Riuscì a sistemarsi discretamente, quando fu assunto al “Magyar Hirlap” e
cominciò a scrivere una serie di racconti umoristici, pubblicati anonimi e in
seguito da lui ripudiati.
A 34 anni si ritirò a vivere ad Eger da dove non si mosse più, se non per
qualche viaggio all’estero.
Nel 1894 appare un romanzo in due volumi Il mio villaggio che lo portò
all'attenzione del pubblico. Sulle scene apparve la commedia Il vino (1901)
seguita da Giorno nero (1906).
Scrisse una serie di romanzi storici sulle vicissitudini di contadini, di eroi
ignoti, di soldati, di profughi, di prigionieri. Tra questi L’uomo invisibile,
che tratta della corte di Attila e degli usi e costumi degli Unni, Gli
schiavi di Dio (1908), sulla vicenda di un frate giardiniere del Duecento,
Il vecchio signore (1905), Le stelle dell’Eger (1902), Il
Paternoster di Szunyoghy (1916), Ognuno col suo uguale (1922)
FILATELIA
UNGHERIA Anno 1963 (1594),
2013 (4546)
 
Garneau
Hector de Saint-Denys
(Canada)
Nato a
Montreal nel 1912. Morto nel 1943 a
Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, 1943.
Di famiglia
agiata, trascorse parte della sua infanzia, nel maniero di
Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier in compagnia della cugina Anne Hebert
(vedi)
Si trasferisce
a Montreal con i suoi genitori nel 1923. Lo stesso anno inizia gli studi
classici,nei collegi di Sainte-Marie, Loyola College e Collège Jean-de-Brébeuf)
e frequenta corsi di pittura presso il Collegio di Belle Arti. Tuttavia per
problemi la salute, deve interrompere gli studi nel 1934, quando, all'età di 16
anni, contrae una febbre reumatica causata da complicazioni cardiache. A pochi
anni di distanza il suo medico gli scopre una lesione al cuore. La sua
percezione del mondo cambia improvvisamente.
Nel 1934,
aveva fondato la rivista "Il Cambiamento", e pubblicato una raccolta di poesie: Regards et jeux dans l'espace, 1937, che rappresenta un punto di svolta
nella Letteratura del Quebec. Solo in seguito,.
dopo la sua morte sarà considerato come un precursore della moderna letteratura
nel Quebec.
Morì all'età
di 31 anni nella zona di Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, nel nord del
Quebec, in circostanze considerate enigmatiche. Tuttavia, si ritiene che la sua
morte sia da attribuirsi ad un attacco di cuore durante una gita in canoa.
In vita
pubblicò solo una raccolta di poesie. Quelle inedite furono pubblicate postume
sotto il titolo Solitudini.
FILATELIA
CANADA Anno 2003 (2016)

GARNIER ROBERT
(Francia)
Nato a La Ferté Bernard nel 1544. Morto a Les Mans il 20 settembre del 1590.
Studiò diritto a Tolosa. Inizialmente debuttò con una raccolta di poesie
ispirate ad una certa Annette, che non fu identificata dai biografi.
Nel 1567 si trasferisce a Parigi dove esercita l’avvocatura e dove pubblica il
dramma Porzia, moglie di Bruto (1568). In seguito si trasferisce a Le
Mans dove ricopre la carica di Consigliere al Presidiale.
In quell’epoca escono le sue tragedie Ippolito (1573), La Triade
(1579), Antigone (1580), Le Ebree (1583), la tragicommedia
Bradamante (1583).
Improvvisamente abbandona il teatro e si dimette da ogni carica. I suoi ultimi
anni di vita sono tristi a causa di preoccupazioni familiari e anche politiche.
Per qualche tempo parteggia per la Lega, ma con la presa di Le Mans ritorna alla
legalità
Garnier nella sua epoca fu molto apprezzato, ma il suo teatro invecchiò assai
presto per i toni declamatori e per la morale sempre presente, ispirata alla
realtà storica e religiosa del tempo. Contribuì comunque alla nascita di un
teatro austero e classico nelle sue regole, tanto da influenzare Corneille e
Racine.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1973 (1769)

Garret Almeida João Baptista da Silva Leitão
(Portogallo)
Nato
a Oporto
nel 1799. Morto a Lisbona nel 1854.
Poeta e
drammaturgo portoghese, fondatore del movimento romantico in Portogallo. Per le
sue idee liberali dovette affrontare l'esilio in Gran Bretagna e in Francia tra
il 1823 e il 1832 e in questo periodo subì l'influsso del romanziere e poeta
scozzese Walter Scott e dei romantici francesi.
Queste
suggestioni si riflettono nel poemetto Camões (1825), in cui l'autore
esprime la nostalgia per la patria, e in Donna Bianca (1826), lunga
satira sulla vita monastica.
Nel 1832
Almeida-Garret fece ritorno in Portogallo ed ebbe un ruolo attivo nella vita
politica, ricoprendo importanti incarichi. Fu nominato capo dell’ispettorato
generale dei teatri.
Uno dei suoi
obiettivi fondamentali fu la creazione di un teatro nazionale e di un
Conservatorio d'arte drammatica di cui egli stesso fu drammaturgo di successo,
autore tra l'altro di Fra Luigi de Souza (1843).
Creato visconte
e pari del regno, fu ministro degli esteri nel 1852.
Agli anni di vita
universitaria risalgono i poemi inseriti nel volume Lirica di Giovanni Minimo
(1829) e altre opere tra cui Adozinda (1928), Atto di Gil Vicente
(1838), Viaggi nel mio paese (1846)
Ad
Almeida-Garret si devono inoltre i tre volumi del Romanzero (1843-1851),
raccolta di ballate e canti popolari portoghesi, Fiori senza frutto
(poesie, 1845) La sua ultima opera, Foglie cadute (1853), è un volume di
sensuali e malinconiche liriche d'amore.
Scrisse pure
Favole e racconti (1853)
FILATELIA
PORTOGALLO Anno 1999 (2310),
2011 (Mic. 3669)
  
GARSKIN VSEVOLOD
MICHAJLOVICH
(Russia)
Nasce il
2 febbraio 1855 nel circondario di Bachmut, e muore suicida il 24 marzo 1588 a
Pietroburgo.
Di
origine nobile, esponente della corrente letteraria degli anni Ottanta,
coincidente con la depressione morale che caratterizzò il periodo dello zar
Alessandro III, avverte i problemi legati all’emancipazione dei servi della
gleba.
Nel 1877,
allo scoppio della guerra contro la Turchia, si arruola. L’esperienza bellica
gli fornisce il materiale per il racconto Quattro giorni (1877), in cui
narra la vicenda di un soldato russo che vive quel periodo sul campo di
battaglia accanto al corpo in putrefazione di un soldato turco.
Segue il
racconto Il fiore rosso (1883), storia di un pazzo che vuole sconfiggere
i mali del mondo. L’Autore nel delineare gli squilibri mentali del suo
personaggio anticipa quelli reali che condussero lo scrittore al suicidio.
Nella
storia il pazzo scopre che tutta la malvagità è contenuta in tre papaveri che
crescono nel giardino dell’ospedale. Con la perseveranza e l’astuzia, eludendo
la vigilanza dei suoi infermieri, riesce a distruggere l’effetto dei fiori
rossi. L’atmosfera oppressiva ed ossessiva del luogo di cura viene descritta con
notevole efficacia e accuratezza. Non manca un pizzico di ironia amara.
Non
pubblicò molte opere, ma vanno ricordati i racconti Artisti (1879),
Nadezna Nikolaevna nonché il racconto Il segnale.
Scrisse
fiabe sulle piante e animali umanizzati, raccolte in Attalea Princeps.
FILATELIA
RUSSIA 1955 (1731)

GASKELL (pseud. di ELIZABETH CLEGHORN
STEVENSON)
(Inghilterra)
Nata a Londra il 28 settembre 1810. Morì a Holibourne,
Hampshire, il 12 novembre 1865.
Appartenente ad una famiglia agiata, rimasta orfana fu allevata nella campagna
del Manchester e gli scenari campestri in cui visse rimasero impressi nella sua
memoria tanto da apparire in molti romanzi. Colta e sensibile, sposò nel 1832
un pastore unitario. Il lavoro del marito la mise in contatto con i problemi
sociali della classe proletaria che divennero per lei i temi principali e
l’argomento delle sue trame.
Il suo primo romanzo fu Mary Barton.
Fu invitata da Dickens a collaborare con la rivista “Household Words” dove
pubblicò Cranford (1853). Si tratta della descrizione della vita
semplice di una cittadina. Altri romanzi: Ruth (1853), Nord e Sud
(1855), Gli innamorati di Silvia (1863), Mogli e figlie, uscito
postumo nel 1866.
Il romanzo Ruth fu scritto in difesa della parità sociale e sessuale
della donna. A lei si deve una biografia di Charlotte Bronte (1857.)
FILATELIA
INGHILTERRA Anno 1980 (940)

GASPÉ PHILIPPE AUBERT de
(Canada)
Nato a Saint-Jean-Port-Joly.
Quebec, nel 1786, morì a Quebec nel 1871.
Fu avvocato e sceriffo di Quebec. Per disordini finanziari venne imprigionato
per quattro anni.
Uscito dalla prigione si ritirò nel suo castello.
Nel 1862, all’età di settantanni, scrisse il romanzo gli Antichi canadesi
che ebbe un largo successo. Nel 1866 pubblicò le sue memorie.
FILATELIA
CANADA Anno1986 (991)

GAUTIER THÉOPHILE
(Francia)
Nato a
Tarbes (Alti Pirenei) il 30 agosto del 1811, muore a Neuilly-sur-Seine, Parigi
il 23 ottobre del 1872.
Condotto
dal padre nel 1814 a Parigi, vi compie i primi studi nel liceo Charlemagne, dove
conosce Gerard de Nerval che gli fu amico per tutta la vita. Il suo primo amore
culturale è rivolto alla pittura, che studia nell’atélier di Rioult. La sua
nascente aspirazione per la letteratura lo spinge a frequentare esponenti della
scuola romantica. Nel 1830 prende parte al dibattito letterario
classici-romantici ed è protagonista in prima linea della “battaglia di Ernani”,
durante la quale, indossando il suo gilet rosso-ciliegia, capeggiò in teatro i
giovani romantici. A tal proposito scrive nel 1833 Gioventù francese in
cui descrive ironicamente gli esponenti più accesi del suo gruppo.
Nel 1835
pubblica il romanzo La signorina Maupin in cui attacca la morale borghese
e proclama l’indipendenza dell’arte dalla morale con suo motto “l’arte per
l’arte”.
Nel campo
poetico pubblica nel 1830 una raccolta di poesie e successivamente, nel 1833, il
poema Alberto o L’anima e il peccato, una storia di ispirazione
byroniana, che tratta dell’amore di un pittore e di una strega. Seguono le
opere La commedia della morte (1838), Smalti e cammei (1852).
Nel
frattempo Gautier intraprende la carriera giornalistica che durerà per
trentacinque anni, collaborando con il “Figaro” (sul quale pubblica in romanzo
Fortunio (1938)), “L’artiste”, “La Presse”, in qualità di critico
teatrale, “Le moniteur” come redattore letterario, e alla rivista “Revue de
Paris”. A lui si devono una serie di profili letterari, pubblicati su “France
Littéraire” (poi raccolti nel volume I grotteschi (1844), messi al bando
dai classicisti e da Boileau.
Gautier
viaggia in Spagna e raccoglie le sue impressioni in Tras los montes
(1843), e in un libro di poesie España (1845). Altri viaggi gli diedero
lo spunto per scrivere Viaggio in Italia (1852), Costantinopoli
(1854), Viaggio in Russia (1956).
La nuova
generazione di letterati guardò a lui come ad un maestro, tanto che Baudelaire
gli dedicò il suoi Fiori del male.
Sui
giornali Gautier scrive romanzi e novelle tra cui Il romanzo della mummia.
Le sue novelle si rifanno ai temi morbosi di Hoffmann, come La morta
innamorata (1836), Il cavaliere doppio (1840), Arria Marcella
(1852), Avatar (1856)
La sua
fama è legata ad un romanzo, ideato in gioventù, durante la sua passione
romantica, ma portato a termine solo nel 1863: Capitan Fracassa.
Tra le
sue opere critiche vanno ricordati i saggi: L’arte moderna (1856);
Storia dell’arte drammatica in Francia negli ultimi 25 anni (1858-59);
Rapporto sulla poesia in Francia nel 1868. Storia del romanticismo, uscito
postumo nel 1874; Le belle arti in Europa (1856-1858); I disegni di
Victor Hugo (1863); Gli dei e i semidei della pittura (1864).
Scrisse anche libretti per opere e per balletti.
Gautier
sposò la cantante Ernesta Galli dalla quale ebbe due figlie. Una di esse,
Judith, divenne scrittrice.
Gautier è
considerato un poeta minore, ma segnò una svolta nella letteratura francese,
indirizzandola verso le nuove idee artistiche dei parnassiani e dei simbolisti,
liberandola da quanto vi era di imperfetto nel romanticismo.
OPERE:
Capitan Fracassa Il barone di Sigognac, ridotto in miseria, viene invitato
da una troupe di commedianti ad unirsi a loro e ad andare a recitare a Parigi.
Morto l’attore che aveva il ruolo di Matamoro, un capitano spaccone, il barone
lo sostituisce, nascondendosi sotto il nome di Capitan Fracassa. Si innamora
della prima attrice, Isabella, di cui è anche infatuato il duca di Villombrosa,
il quale la fa rapire. Guidati da Sigognac i comici la liberano. Capitan
Fracassa nella lotta con il duca lo ferisce gravemente ed è costretto a
rifugiarsi nel suo vecchio castello. Sopraggiunge intanto il padre del duca di
Villombrosa che riconosce in Isabella la figlia rapitagli quando era bambina.
Sigognac, che nel frattempo ha scoperto un tesoro nascosto nel castello, potrà
sposare Isabella e riprendere il suo ruolo tra la nobiltà.
FILATELIA
CUBA Anno 1967 (1116), 1976 (1965),
2003 (4132), FINLANDIA Anno 1993 (fog.10), FRANCIA Anno 1972
(1928), 1997 (3100),
kazakistan 2009, MONACO Anno 1979 (1192), 1997 (3119),2011,
RUSSIA Anno 1995 (6100/2), 1996 (6212/5), SEYCHELLES 1986
(599+fog.27), TANZANIA Anno 1999 (3081).
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Gavidia Francisco
(San Salvador)
Nato
nel 1863. Morto nel 1955.
Scrittore, educatore e giornalista, seguace del romanticismo, fu fortemente
influenzato dalla poesia francese del tempo e avvicinò Rubén Darío a questa
corrente. L’evoluzione della sua poesia è simile a quello del suo teatro, come
egli dimostra nei suoi drammi Giove (1885), Ursino (1889), Il
conte di San Salvador o il Dio delle cose (1901), Lucia Lasso o I Pirati
( 1914) La torre d'avorio (1920), e il poema drammatico Catalá
Princess (1944).
FILATELIA
SAN SALVADOR Anno 1999 (1420)

GAY MARIE LOUISE
(Canada)
Marie-Louise Gay,
è uno dei più amati autori di libri per bambini del Canada. Ha pubblicato più
di 60 titoli ed ha raggiunto fama internazionale per il suo lavoro. Ha vinto
numerosi premi tra cui: il Premio Letterario del Governatore Generale e la
Marilyn Baillie Picture Book Award, ed è stata nominata per l'Astrid Lindgren
Memorial Award e per il Premio Hans Christian Andersen.
Il libro che le
ha dato notorietà nel campo della filatelia è Stella. In cui narra ai
ragazzi la storia di Stella, di suo fratello Sam e del loro cane Fred che
esplorano il mondo che li circonda, e delle loro avventure. I tre trascorrono
una giornata nella foresta, dove Stella risponde alle domande di Sam circa gli
abitanti dei boschi. Durante una passeggiata notturna in compagnia di procioni,
lucciole e pipistrelli, Stella parla della luna e delle stelle. Descrive poi ai
ragazzi una fuga d'inverno, con tanto di palle di neve, angeli di neve, e
alberi coperti di neve.
Dopo l’emissione
del francobollo è prevista per il mese di agosto l’uscita di Leggimi una
storia, Stella , in cui Stella e Sam trascorrono una bella giornata
costruendo una cuccia per Fred, fanno un picnic a Lily Pond, cercano di
catturare le rane e bruchi e Fred insegna come far volare un aquilone Alle
avventure della giornata sono intercalate le storie che Stella si legge a Sam.
FILATELIA
CANADA Anno
2013 (5 luglio)

GEBREYESUS
AFEWORK
(Etiopia)
Nato il 10
luglio 1868 presso Zege sulla sponda occidentale del lago Tana. Morto il 25
settembre 1947 a Gimma.
Parente della famiglia reale Shewan, fu inviato in Italia da re Menelik
per gli studi. Nel 1887 frequentò l’Accademia Albertina di
Belle Arti dove studiò pittura e partecipò
alla decorazione di alcune chiese. Insegnò la lingua amarica a Napoli dove si
sposò con una italiana con la quale ebbe quattro figli. Durante il periodo di
insegnamento pubblicò in italiano una grammatica della lingua amarica e altre
opere (1905). Prima di ritornare in patria visitò la Svizzera col Alfred Ilg.
Con la famiglia
si trasferì in Eritrea nel 1912 e diede vita ad una impresa
commerciale. Successivamente si trasferì a Addis Abeba e divenne anche direttore
delle dogane a Dire Dawa. Fu ambasciatore in Italia quando scoppiò la guerra nel
1935 e cercò invano di mediare tra i due governi. Dopo l’occupazione delle
truppe italiane alcuni capi etiopici tra cui Gebreyesus iniziarono a
collaborare con gli italiani nel 1937.
La sua prima opera di narrativa, il romanzo,
Tobiya, stampata nel 1908, si dice che abbia segnato la nascita della lingua
amarica in campo letterario. Tale lavoro ispirò
un numero considerevole di opere letterarie,
che per lo più si occupano di questioni morali, scritte da
scrittori etiopi prima dell’occupazione italiana.
FILATELIA
ETIOPIA 2012
(1720)

GEBROU SINDU
(Etiopia)
Sindu Gebrou era
nota per le sue opere teatrali, che sono state rappresentate nel Hager Fikir
Theatre, il primo teatro aperto in Etiopia nel 1935.
Durante la sua
carriera letteraria Gebrou scrisse più di 20 commedie e lavorò a stretto
contatto di consulenza e collaborazione con il noto drammaturgo e regista,
nonché docente, Yoftahe Nigussie, una figura di spicco nel teatro etiope.
Nel 1932, ad
Addis Abeba fu fondata la scuola per ragazze “Etege Menen “, (intitolata al
nome della moglie dell'imperatore Hailé Selassié I), la quale rappresentò un
passo in avanti nell’educazione femminile e permise anche alle ragazze di
ricevere un'istruzione in campo artistico-teatrale. Da allora la donna poté
apparire sulle scene dei teatri, in particolar modo durante le festività
nazionali.
Ad occuparsi di
tale settore nella Scuola “Etage Menen” fu Gebrou Sindu, direttrice della
scuola, la quale avviò, supervisionò e diresse gli spettacoli con gli studenti,
che erano tutte le donne.
Uno spettacolo
tra i più riusciti fu la rappresentazione del dramma Yeyekatit Eilkit (Il
massacro di febbraio) scritto dalla Gebru, basato su un vero e proprio evento
storico, accaduto durante l'invasione italiana, in cui molti civili ad Addis
Abeba furono brutalmente uccisi dalle truppe fasciste.
Il commento
musicale allo spettacolo fu composto ed eseguito dal vivo dalla pianista
Yewubdar Gebru (una sorella di Sindu). Dal momento che la scuola era
frequentata solo da ragazze, risultò assai difficile far sostenere alle ragazze
ruoli maschili. Ma fu un successo, apprezzato anche dall’imperatore Hailé
Selassié I, presente alla rappresentazione.
FILATELIA
ETIOPIA Anno 2010 (1691)

Geeraerts Jef
(Belgio)
Nato
nel 1930.
Lavorò come amministratore coloniale nel Congo. Dopo l’indipendenza ottenuta da
Congo, ritornò nel 1960 in Belgio. Per sei anni dal rientro godette
dell’assegno Return Program, istituito dal Governo Belga a favore dei
rimpatriati. Dopo, però, dovette trovare un lavoro per sopravvivere e decise di
dedicarsi alla scrittura. S’iscrisse all’Università di Bruxelles per studiare
lingue germaniche.
Terminati gli studi pubblicò il primo romanzo Sono solo un negro che lo
pose in una situazione controversa. I suoi romanzi hanno uno sfondo
politico-coloniale e sono compresi nella serie Gangreen (Black Venus, De
Goede Moordenaar, Het Teken yan de Hond, Het Zevende Zegel).
In seguito divenne famoso per i suoi racconti e si affermò nel romanzo
criminale. Da alcuni suoi libri sono stati tratti soggetti per film.
FILATELIA
BELGIO Anno 2008
(3747) (b. 1930)

GEIJER ERIK GUSTAV
(Svezia)
Nato a Ransäter Värmland nel 1783 e morto a Stoccolma nel 1847.
Compì gli studi all’università di Upsala. Soggiornò a lungo in Inghilterra quale
precettore. Di ritorno in Svezia insegnò storia a Upsala. Fu direttore della
rivista “Iduna” e fondò nel 1811 la ‘Lega gotica’. Si interessò della cultura
popolare e contadina e tale adesione è espressa nell’opera Canti popolari
svedesi (1814-17) che comprende lieder, duetti, terzetti e cori a più
voci, tutti trascritti in collaborazione con A.A.Afzelius. Sulla rivista da lui
diretta pubblicò le ballate Il vichingo, Il libero contadino e Il
piccolo carbonaio, scritti fra il 1911 e il 1914.
Si occupò di storia e compose i volumi Storia del popolo svedese
(1832-36), Disegno delle condizioni della Svezia dalla morte di Carlo XII a
Gustavo III (1839), Storia dell’uomo (1941-42).
Le sue ultime poesie sono di ispirazione religiosa La notte di Capodanno
(1846), come di ispirazione religiosa era l’opera Saggi di Salmi. (1812)
FILATELIA
SVEZIA Anno 1947 (328/9)

GELINAS GRATIEN
(Canada)
Nasce a Saint Tite de Champlain l’8 dicembre del 1909; muore il 16 marzo del
1999.
Scrittore di teatro, autodidatta, attore egli stesso, crea per il teatro e per
la radio il personaggio di Fridolin e che diviene subito popolare tanto da
essere il personaggio principale della rivista “Fridolinons”.
Durante la guerra fonda una compagnia cinematografica, l'Excelsior, e nel 1957
dirige la Compagnia canadese sino al 1971.
Dal 1969 al 79 è presidente della Società per lo sviluppo cinematografico.
Scrive opere teatrali tra cui Les quattres fer en l’air, I tessitori del
potere, La passione di Narciso Mondoux.
Membro della Società reale del Canada dal 1958, gli sono stati attribuiti
dottorati ad honorem ed ha ricevuto diversi premi letterari.
Fu l’iniziatore nel Quebec – lingua francese - di una forma moderna di teatro,
iniziata nel 1950 con Tit-Coq, il dramma di un bambino senza famiglia.
Altri suoi lavori sono Bousille e i giusti (1967) e Ieri i fanciulli
danzavano (1968).
FILATELIA
CANADA Anno 2000 (1754)

GENEVOIX MAURICE
(Francia)
Nato a Decize, Loira, il 29 novembre 1890, morto ad Alsudia-Cansades, Spagna,
l’8 settembre1980.
Studiò alla Scuola Normale Superiore, ma dovette interrompere gli studi a causa
della guerra. Arruolato nel 1914 fu ferito al fronte e, riformato, si ritirò a
Cahateauneuf sulla Loira dove scrisse il primo romanzo Sotto Verdun
(1916), nato a seguito delle sue esperienze al fronte.
Altri volumi su tali esperienze sono: Notti di guerra (1917), Sulla
soglia delle tende (1918), Il fango (1921), Les éparges
(1923).
Un altro filone della sua narrativa affonda le radici nella dura vita della
gente della Sologne, la regione dove si era ritirato a vivere. Sono le opere
Remy des Rauches (1928), Raboliot (1925), che vinse il premio
Goncourt. Si tratta di un romanzo rurale sulla vita di un bracconiere.
Seguirono Cyrille (1928), Broù (1931), Il guardiano delle isole
(1935), Eva Charlebois (1944), ambientato nel Canada, dove soggiornò
durante i suoi numerosi viaggi; L’avventura in noi (1952), Fatou Cissè
(1954). In Au cadran de mon clocher (1960) ritorna ai paesaggi della sua
infanzia lungo la Loira.
Anche nei romanzi della vecchiaia non derogò dall’aspetto ecologico, vedi La
Loira, Agnese e i ragazzi (1962), Lorelli (1978), La
Motte rouge (1979).
Scrisse un saggio su Vlaminck (1954).
Nel 1946 fu eletto Accademico di Francia. Ne fu segretario dal 1958 al 1973.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1990 (2662)

GERHARDT PAUL
(Germania)
Nato a Grafenhainichen il 12 marzo 1607. Morì a Lubben il 27 maggio 1676.
Studia teologia a Wittenberg dove ottiene gli ordini di diacono e diventa
precettore. In tale qualità si trasferisce a Berlino nel 1643 e inizia a
pubblicare la sua prima opera in quello stesso anni, esordendo con 18 canti
spirituali, La raccolta viene in seguito arricchita. Nel 1653 saliva a una
ottantina di canti e nel 1881 venivano aggiunti altri 7 canti.
Nel 1651 ottiene il posto di pastore a Mittenwalde e sei anni dopo ritorna a
Berlino per occuparsi come diacono della chiesa di S.Nicola. .
Non avendo nel periodo successivo voluto sottostare all’editto del Grande
Elettore di non polemizzare dal pulpito contro altre religioni, viene rimosso
nel 1668 dal suo ufficio. Nel 1669 ritorna in Sassonia come arcidiacono della
città di Lùbben.
Gerhardt è il massimo esponente dell’ortodossia protestante. Di carattere mite,
sempre sereno, contemplativo voleva suscitare la pietà nei fedeli, la
gratitudine e l’amore verso Dio.
Per le sue opere attinse alle Sacre Scritture e a libri di ispirazione luterana.
Per altri canti si ispirò ad avvenimenti pubblici, a feste ricorrenti, a
fenomeni naturali. Molti suoi canti si imposero all’attenzione del pubblico,
conquistandosi presto un largo posto nei salteri.
FILATELIA
GERMANIA Anno 1957 (132), 2007 (2416)
 
German Yuri
(Russia)
Nato il 4 aprile
1910 a Riga, Lettonia (Impero russo). Morto il 16 gennaio 1967.
Scrittore
sovietico, scrisse diverse sceneggiature, nonché adattamenti per lo schermo dei
suoi romanzi e racconti.
I suoi romanzi
sono di genere psicologico, medico, di guerra, d’azione, di zoologia.
Era il padre del
regista German Aleksei.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2005, 2006, 2010 (Buste
Postali), URSS Anno 1989 (Busta Postale)

GERNSBACK HUGO
(Lussemburgo)
Nato il 16 agosto del 1884, morì a New York nel 1967.
Scrittore e inventore, Fu un pioniere della radio e della Televisione. Nel 1904
lasciò l’Europa alla volta degli Stati uniti dove diede vita alla prima ditta
mondiale di radio.
Fondò un giornale il “Modern Electrics” dove pubblicò il suo primo romanzo di
fantascienza Ralph 124C 41 +, pieno di stupefacenti invenzioni e
anticipazioni scientifiche. Nel 1920 fonda la rivista “Science and invention”,
che conteneva anche pagine di narrativa. Nel 1926 dà vita alla prima rivista di
fantascienza “Amazing Stories” che raccolse attorno a sé la maggior parte degli
scrittori del genere, molti dei quali in seguito divennero celebri.
È considerato il padre della fantascienza moderna.
Per onorarlo venne istituito il Premio Hugo che, a partire dal 1953, assegna
premi alle opere di coloro che si distinguono nei vari campi della fantascienza.
Una specie di Nobel della FS
FILATELIA
LUSSEMBURGO Anno 2004 (1586)

Gerrold David
(USA)
Nato a Chicago il
24 gennaio 1944.
La sua carriera
letteraria inizia assai presto, quando, ancora studente, propone una serie
televisiva di storie di fantascienza, Star Trek, e tra queste viene
scelto l’episodio The trouble with Tribbles. La serie divenne subito
popolare.
Dopo il successo
iniziale continuò scrivere per la televisione lavorando per altre serie di
fantascienza quali Babylon, Sliders, Ai confini della realtà. Scrisse
anche romanzi di FS The Man who foldel Himself (1972), La macchina
di D.I.O (1973) per il quale ricevette il Premio Nebula e il Premio Hugo
Gerrold è l'autore della serie
The War Against the Chtorr nella quale “si parla di un'invasione della Terra
da parte di misteriosi alieni. Se in prima battuta pare una storia d'invasione
basata sul cliché classico degli orripilanti alieni, i famigerati
Chtorrian, che divorano gli esseri umani, sin dalla prima pagina si
comprende come l'ovvietà scompaia. L'invasione descritta da Gerrold è strana,
insolita, incomprensibile e misteriosa. Gli invasori apparentemente non usano
tecnologie avanzate, non dispongono di astronavi o di strane armi a raggi.
Approdano sul pianeta insinuando un'intera piramide ecologica. Questa è
costituita da migliaia di specie vegetali e animali aggressivi che minacciano
l'ecosistema terrestre per trasformare la superficie del pianeta in
qualcos'altro, in qualcosa di alieno”.
Nel 2005,
vince il "Telluride Tech Festival Award of Technology" a Telluride, Colorado.
Tra le sue opere:
il Ciclo "La guerra contro gli Chtorr"(1983/1991),
il Ciclo “Ascensore per la luna” (2000/2002), il ciclo “Star Wolf”
(1972/2004), Il pianeta stregato (1971), Ricerca nel Cosmo (1972),
La battaglia peril Pianeta delle scimmie (1973), Odissea lunare
(1977), Superbestia (1978), Vortice galattico (1980).
A queste opere vanno aggiunte raccolte di novelle.
FILATELIA
Corea del Nord Anno
1980 (Mic. 2007).

GESSNER SALOMON
(Svizzera)
Nato
a Zurigo nel 1730, Muore nel 1788.
È autore di poemi e di idilli, La morte di Abel (1785) e Idilli
(1756-1772), nei quali prende come modello Teocrito e in essi esalta la serenità
della vita campestre, la bellezza della natura con una certa raffinatezza di
linguaggio e con richiami ad opere del passato.
FILATELIA
SVIZZERA Anno 1938 (316)

Getran Tebrizi
(Azerbaijan)
Nato nel 1010.
Morto nel 1080.
Poeta dell'Azerbaijan,
scrisse in persiano. I suoi libri furono tradotti in turco dell'Azerbaijan.
Nella sua
raccolta di poesie le prime 18 pagine sono di introduzione. In esse l’Autore
spiega la ragione della scelta della lingua e il perché di tale scelta. Le sue
opere ebbero larga diffusione e furono ampiamente citate.
Anche in epoca
moderna Browne, nella sua Storia letteraria della Persia, edita a Londra
nel 1902, cita l’autore. Le poesie vennero catalogate da Charles Rieu.
FILATELIA
URSS Anno 1985
Busta postale.

GEVERS MARIE
(Belgio)
Nasce a Edegem il 30 dicembre del 1883. Muore nel 1975.
Trascorre l’infanzia lontano dalla scuola in quanto è la madre a provvedere alla
sua educazione, insegnandole a leggere e a scrivere, dettandole Le avventure
di Telemaco di Fenelon. Marie legge moltissimo e inizia precocemente la sua
carriera letteraria.
Nel 1908 si sposa e divide le sue giornate nella cura della famiglia,
nell’osservazione della natura e nel comporre poesie. Una prima raccolta ha per
titolo Missembourd (1917), cui seguono altri volumi in cui il tema
principale è la natura che la circonda e gli affetti per la famiglia.
La prima opera in prosa è La contessa delle dighe (1931) cui segue La
signora Orpha o la serenata di maggio (1933) , che viene premiata nel 1934.
Si occupa di
folklore in particolar modo della vita e delle superstizioni della Campine
Auvernoise, argomenti che tratta nel romanzo La linea della vita
(1937), seguito da Pace sui campi (1841).
Entra a far
parte della Regia Accademia Belga di Lingua e Letteratura francese.
Nel 1944,
durante il bombardamento di Malines, perde la figlia e otto mesi più tardi il
marito.
Ripercorre tali
tappe dolorose nel romanzo biografico Vita e morte di uno stagno (1961).
Un anno prima
aveva ricevuto a coronamento della sua opera il premio quinquennale di
letteratura francese.
Morì nel sonno
all’età di 91 anni.
FILATELIA
BELGIO Anno 1996 (2637)

GEYCHENKO SEMEN
MIKHAILOVICH
(Russia)
Nato nel 1903.
Morto nel 1993.
Scrittore russo, direttore della Casa-museo di Puskin a Mikhailovskoe.
FILATELIA
RUSSIA, Anno 2003, Busta postale.

GEZELLE GUIDO
(Belgio)
Nato a Burges nel 1830, muore nel 1899.
Nelle sue opere usa il dialetto locale in sostituzione del fiammingo
letterario. E in dialetto scrive poesie che poi raccoglie in Esercizi poetici
(1858) e in Poesie, canti e preghiere (1862).
Ad un certo punto della sua vita ebbe una profonda crisi spirituale e non
pubblicò più nulla per oltre vent’anni. Solo nel 1897 riprende la sua attività
letteraria con l’opera Il diadema poetico.
Gezelle abbracciò il sacerdozio nel 1854 e il suo temperamento mistico è soffuso
da un forte amore per la natura.
FILATELIA
BELGIO Anno 1949 (813)

GHALIB MIRZA ASADULLAH KHAN
(India)
Nato a Akbarabad
(oggi Agra) nel 1796. Muore nel 1869.
Suo padre e suo zio erano entrambi
militari. Perse il padre all’età di cinque anni e fu allevato dallo zio, ma dopo
quattro anni anche lo zio morì. Visse la gioventù ad Agra dove si sposa ed
essendo la moglie di discendenza indiana si trasferisce a Delhi dove cominciò ad
occuparsi di letteratura e in particolar modo a scrivere poesie in persiano e in
urdu. Indrabhan.
Galib Mirza si
sposò nel 1810 all’età di tredici anni. Ebbe sette figli dei quali nessuno
sopravvisse e di tali tragedie vi è riscontro nelle sue poesie. Era considerato
un uomo pio, timorato di DioPer la sua opera ricevette una pensione dal governo
britannico, ma la pensione cessò quando fu accusato di collaborazionismo con i
ribelli al regime inglese. Da quel momento visse in semipovertà.
Ghalib è considerato uno dei
migliori poeti in lingua urdu e come tale la fece conoscere in tutto il
mondo.Anche se Ghalib scrisse soprattutto in persiano egli è più famoso per i
suoi ghazals scritti in urdu.. Si
crede che abbia iniziato a scrivere ghazals sin dall’adolescenza e a
raccoglierli in seguito in volumi. I temi trattati erano tra i più disparati.
Fu autore di
diversi epistolari
Nel 1900 la casa dove nacque fu
convertita in una scuola femminile conosciuta come Collegio Interno per ragazze
Indrabhan.
FILATELIA
INDIA Anno 1952 (41), 1969 (269),
PAKISTAN Anno 1969, (262/3)
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Ghatak Ritwik
(India)
Nato a Dacca il 4 novembre 1925. Morto a
Calcutta il 6 febbraio 1976.
Fu un regista e scrittore indiano.
Prolifico autore teatrale tradusse anche in bengali Bertholt Brecht e Gogol. In
seguito si dedicò più assiduamente alla regia con film per grossi circuiti
commerciali e di stampo prettamente culturale. .
Dedicò la sua attività anche alla
produzione di cortometraggi e documentari.
Produsse i film: Nagarik (1952),
Ajantrik (1958),
Bari Thrkr Paliyr
(1959), Meghe Dhaka Tra (1960), Komal Gandhar (1961),
Subarnarekha (1962/65), Titash Ekti Nadir Naam (1973), Jukti
Takko Aar Gappo (1974).
FILATELIA
INDIA
Anno 2007
GHELDERODE MICHEL de
(Belgio)
Nato a Yxelles, Bruxelles, il 3 aprile 1898, morto a Bruxelles il primo aprile
1962.
Esordì come narratore, ma passò subito al teatro con l’atto unico La morte
s’affaccia alla finestra.
Iniziò così un ventennio di intensa attività che lo vide sui teatri di Francia e
d’America con testi come Escurial, Fasti d’inferno Barabba, Hop Signor! La
scuola dei buffoni, I Ciechi, Magia rossa, M.lle Jairee, La ballata del Grande
Macabro. Nel 1973 le sue opere teatrali furono raccolte in Teatro. Il
volume però non le contiene tutte anche perché molte commedie non sono mai state
raccolte e alcuni testi sono andati perduti.
Il suo teatro affonda le radici nella tradizione popolare belga e in particolare
nei teatri delle marionette, per le quali scrisse più copioni.
Quello di Ghelderode è un teatro truculento, grottesco, pieno di sesso e di
sangue, di religiosità e di bestemmie. Ciò che conta in lui non è la trama ma le
atmosfere che riesce a creare. Si tratta di un teatro barocco in cui non manca
mai Dio e Satana, il Bene e il Male.
La poetica di quest’uomo d’altri tempi, piombato casualmente nel XX secolo è
espressa in una serie di interviste raccolte nel volume I colloqui di Ostenda.
Nel 1982 è stata pubblicata la sua Corrispondenza generale.
FILATELIA
BELGIO Anno 1982 (2062), 2006
(3461), POLONIA Anno 1992 (3204)


Ghislanzoni Antonio
(Italia)
Nato a Lecco il 25 novembre del 1824. Morto a Caprino Bergamasco il 16 luglio
del 1893.
Librettista, poeta e scrittore, studiò in seminario per volontà del padre che
voleva fargli vestire l’abito talare. Vista però la poca predisposizione del
giovane, fu inviato all’università di Pavia a studiare medicina. La sua vita
prese però un’altra svolta in quanto, dotato di una bella voce da baritono, si
mise a studiare canto e in pochi mesi si fece scritturare nel teatro di Lodi
come primo baritono. Ben presto abbandonò pure la carriera di cantante lirico
per dedicarsi alla letteratura. Iniziò a collaborare al giornale “Cosmorama
Pittorico”, scrivendo articoli e pubblicando il primo romanzo Gli artisti da
Teatro sulle sue avventure nel mondo della lirica,
Le sue tendenze mazziniane e la collaborazione col Partito Repubblicano lo
costrinsero ad un volontario esilio in Svizzera. Arrestato dai francesi fu
deportato in Corsica.
Nel 1857 contribuì alla fondazione del giornale umoristico “L’uomo di Pietra”.
Diresse “L’Italia musicale”, fu redattore della “Gazzetta musicale di Milano,
direttore di “La rivista minima” e, quando si ritirò a vivere a Lecco, fondò il
“Giornale-Capriccio”.
Negli anni '70 si trasferì a Barco
di Maggianico e nel 1880 a Caprino Bergamasco.
Il suo nome è legato soprattutto al
libretto dell'Aida di Verdi, col quale collaborò anche alle revisioni
della Forza del destino e di Don Carlos.
Pubblicò il volume
Reminiscenze artistiche,
che contiene notizie sul pianista Adolfo Fumagalli e un episodio intitolato
La Casa di Verdi a Sant'Agata. Fu autore di oltre 60 libretti fra i
quali: Aida, Le due fidanzate, Il
Conte di Leicester, Maria Tudor, Marion Delorme, Cola di Rienzi, La stella di
Toledo, L'isola degli orsi, Gli avventurieri, Gli artisti alla fiera, Valeria, I
promessi sposi Un capriccio di donna, Papà Martin, Reginella, Adelinda,
Caligola, Fosca, Il parlatore eterno, Salvator Rosa, Il duca di Tapigliano, I
Lituani, Atahualpa , Sara, Francesca da Rimini, Don Riego, Adelina, Mora, Edmea,
Giovanna la pazza, I Doria, Edoardo Stuart, Carmosina, Fiamma, Andrea del Sarto,
Spartaco, Celeste, Cleopatra, Gualtiero, Swarten, Frine, Il maestro smania,
Alda, I mori di Valenza, Onesta. Libretti per
opere non rappresentate: Alba Barozzi, La strega ,Re Lear, Il
figlio delle selve. (Da Wikipedia)
FILATELIA
SAN MARINO Anno 1999 (1660)

Giacometti Paolo
(Italia)
Nato a Novi Ligure, il 19 marzo
1816, Morto a Gazzuolo il 31 agosto 1882.
Drammaturgo, legò il suo nome a
Genova dove si trasferì in tenera età, dopo la morte del padre avvenuta nel
1817.
Frequentò il Collegio Reale
iscrivendosi poi all'università per dedicarsi agli studi giuridici.
All'età di diciannove anni compose Rosilde, dramma in versi in quattro
atti.
Il successo dell'opera,
rappresentata a Genova, lo indusse ad abbandonare l'ufficio del Causidico presso
cui aveva trovato lavoro per dedicarsi interamente al teatro.
Dopo aver composto due commedie,
Il poeta e la ballerina e Quattro donne in una casa, si dedicò
all'opera intitolata Cristoforo Colombo.
Le sue opere, rappresentate a
Torino, Palermo, Lucca, Firenze, Roma, gli consentirono di entrare in contatto
con letterati dell’epoca (Niccolini, Paravia, Brofferio, Prati).
Divenuto noto in tutta Italia,
compone altre opere: Un poema e una cambiale, Fieschi e Fregoso,
Per mia madre cieca, Le tre classi della società, Camillo Faà
di Casale, Carlo II Stuart, Paolo da Novi, La benefattrice,
L'amico di tutti, I misteri dei morti.
Affascinato dagli eventi politici
risorgimentali del tempo, scrive, Cola di Rienzo, Le metamorfosi
politiche, La moglie dell'esule, Inclinazioni e voti, Il
milionario e l'artista, Gli educatori del popolo, Nobili,
cittadini e plebei, Il villaggio e la città, Il patrimonio
dell'orfana, La dama in seconde nozze.
Nel periodo in cui a Torino si occupa
della Regia Compagnia Sarda, si separa dalla moglie ed entra in una crisi
profonda.
Risalgono a questo periodo le sua opera più famosa:
La morte civile,
influenzata dalla sua situazione familiare.
Nel 1854 viene chiamato a Gazzuolo,
per risollevare le sorti del locale teatro. Qui scrive il Torquato Tasso
e conosce la sua futura seconda moglie con la quale si trasferisce a Torino,
dove trascorre un periodo tranquillo e scrive La lettera anonima.
Nel 1881, torna a Gazzuolo, per
rivedere il borgo in cui aveva trascorso momenti felici. Vi muore il 31 agosto
dello stesso anno.
Nel complesso, scrisse 120 lavori
teatrali, alcuni dei quali ancora inediti.
FILATELIA
ITALIA
GIACOSA GIUSEPPE vedi ILLICA
GIBBS MAY
(Australia)
Nata il 17 gennaio 1877. Morto il 27 novembre 1969.
Seconda figlia di una coppia di artisti di talento,
fu portata in Australia quando la famiglia si trasferì nel 1879 per occuparsi
di una azienda agricola. Il lavoro dovette essere interrotto e abbandonato a
causa di una persistente carestia che colpì la regione da loro scelta
Dovettero emigrare a Norwood dove continuarono la
loro passione per l’agricoltura occupandosi di un’altra azienda agricola ad
Hasrvey. Il contatto con la natura ebbe una influenza decisiva sulla
formazione del carattere della futura scrittrice-illustratrice di libri per
bambini.
Le sue prime produzioni letterarie cominciarono ad
apparire nel 1889 sul “Bollettino di W.A.” nel periodo natalizio.
Dopo gli studi in Australia la Gibbs ritornò in
Inghilterra dove rimase per sette anni e dove pubblicò il suo primo libro
About us (1912) e dipinse manifesti propagandistici per la “Common Cause” a
favore delle suffragette. Tale lavoro lo continuò in Australia, dipingendo
manifesti propagandistici a favore dei soldati che partivano alla volta
dell’Europa per partecipare alla Grande guerra. .
Nel 1916 pubblicò per bambini il primo libro di una
serie fortunata, Gumnut Babies, ma l’opera più famosa fu Snugglepot
and Cuddlepie del 1918 del quale ne furono inizialmente tirate 17.000
copie.
Si sposò nel 1919 con Betram James Ossoli Kelly, un
agente minerario, col quale andò a vivere in una casa di tipo spagnolo a Sydney.
Proseguì la sua carriera letteraria scrivendo altre
opere quali Little Ragged Blossom (1920) e Little Obelia (1921).
Nuttybub and Nittersing (1923), Two Little Gum-Nuts (1929).
Dopo la morte del marito nel 1939, visse a Nutcote in
compagnia dei suoi cani scotch terriers e pubblicò ancora Scotty in Gumnut
Land (1941), Mr. and Mrs. Bear and Friends (1943) e Prince Dande
Lion (1954). In 1955 ottennne la nomina di M.B.E.
Morì il 27 novembre del 1969 e venne sepolta con rito
anglicano.
Lasciò la sua biblioteca e i suoi
manoscritti alla New South Wales Society for Crippled Children and the Spastic
Centre of New South Wales e una eredità valutata in £ 42,532, all’United
Nations International Children's Emergency Fund.
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 1985 (920)

Gibran Khalil
(Libano)
Nato nel 1883.
Morì nel 1931.
Pittore e
scultore, scoprì la letteratura dopo un viaggio a Boston. Già nel 1902 affermò
il suo talento artistico, dipingendo, scrivendo e rompendo con la tradizione
araba. Nel 1908 pubblicò Spiriti ribelli, opera giudicata eretica dalla
Chiesa maronita.
Trasferitosi a
Parigi, vi rimase per studiare Belle arti e subito dopo si spostò
definitivamente a Boston dove, con altri scrittori arabi, fondò “Il Cenacolo”,
destinato a venire incontro e ad aiutare gli autori arabi meritevoli..
Nel 1923 scrisse
il libro che lo fece conoscere al mondo intero: Il profeta.
Morì il 10
Aprile 1931 dopo aver scritto dei poemi e delle meditazioni che ebbero in
seguito un enorme risonanza in Occidente e in Oriente. Nei testi esprime una
forte spiritualità che spinge il lettore verso la saggezza. Di se stesso amava
dire: “Io sono arrivato qui per vivere nella gloria dell’Amore e nella luce
della Bellezza, che sono riflessi di Dio. Su questa Terra io vivo e nessuno
potrà cacciarmi dalle Sfere della Vita. Perché attraverso le mie parole cambio
la vita, e continuero’ ad esistere, anche da morto“. Le sue poesie
furono tradotte in oltre venti idiomi mentre i suoi disegni e dipinti trovarono
posto in vari musei del mondo. Negli Stati Unititi, dove visse a lungo, scrisse
in inglese il suo libro Il profeta e altre opere poetiche, illustrate
con disegni personali, apprezzate in America per la sensibilità e per gli
impulsi profondi in esse contenuti.
FILATELIA
DUBAI , LIBANO Anno 2008 ( fog. 41)
 
GIBSON WILLIAM FORD
(Usa)
Nato nel 1948.
Scrittore
americano canadese, durante la sua infanzia dovette spesso spostarsi con la
famiglia per cui non riuscì a frequentare altri ragazzi e si sviluppò in lui un
carattere timido ed introverso che lo spinse a trovar rifugio nella letteratura
in particolar modo quella fantascientifica.
Nel 1967 emigrò
in Canada dove visse, mantenendo la doppia cittadinanza. Le sue prime opere sono
a tinte fosche, di impronta avveniristica, basate sui mezzi di comunicazione
odierni, in particolar modo i computer e la cibernetica. Tali opere attirarono
l’attenzione del pubblico e degli editori di riviste di fantascienza per la
particolarità delle trame, dei temi, delle impostazioni dei caratteri dei
personaggi.
Il primo romanzo
Neuromancer ottenne critiche importanti e diede l’avvio al movimento
letterario cyberpunk. Gibson da allora venne definito il “profeta nero”
del cyberpunk.
Sebbene la sua
reputazione sia rimasta legata al primo romanzo, Gibson continuò a lavorare
producendo libri e articoli per riviste, influenzando artisti, registi,
musicisti e contribuendo alla diffusione della cibercultura.
FILATELIA
PALAU Anno 1999 (1297).

GIDE ANDRÉ PAUL-GUILLAUME
(Francia)
Nato a Parigi il 22 novembre 1869 da padre protestante e madre normanna di
religione cattolica, ricevette da ragazzo una rigida educazione morale paterna e
materna di cui si trova traccia nelle sue opere, in particolar modo quando lo
scrittore esprime i suoi conflitti interni.
Compì studi irregolari presso la Scuola Alsaziana. e in pieno fermento
simbolista, cominciò a pubblicare i suoi primi lavori nelle piccole riviste
della scuola. In quel periodo conosce altri poeti come Valery, Pierre Louys e
viene introdotto nel circolo di Mallarmé.
Il suo primo libro, che Gide definisce ‘opera postuma’, è I quaderni di André
Walter, pubblicato senza successo nel 1891, seguito subito dopo da Poesie
di André Walter. Entrambe le opere, scritte in un linguaggio simbolista,
pretenzioso e ricercato, furono stampate a sue spese In esse non c’è ancora
nulla del Gide tormentato, alla ricerca di una identità, in continua crisi
spirituale.
A quegli anni appartengono anche Il trattato del Narciso (1891), Il
tentativo d’amore (1893), i racconti simbolici del Viaggio di Uriano
(1893) e Paludi (1895) satira degli ambienti parigini che segna una
transizione di cui già si era avuto sentore in Gli alimenti terrestri del
1987. Sono opere in cui l’autore cerca di scuotersi di dosso il pietismo
ereditato dai genitori e di analizzare il suo io attraverso crisi sentimentali.
A seguito di una grave malattia e di una susseguente lunga convalescenza, Gide
parte per l’Algeria dove rimane negli anni 1893-94 e si abbandona per la prima
volta all’esaltazione dei sensi.
Al suo ritorno dall’Africa Gide rompe definitivamente col passato, con
l’educazione moralistico-religiosa, con l’ipocrisia e la repressione degli
istinti. A Parigi, nel 1985, sposa la cugina Madeleine Rondeaux.
Del 1897 sono i Nutrimenti terrestri (completati molti anni dopo nel 1935
da Nuovi nutrimenti terrestri) i quali contengono una specie di ampia
prefazione a tutta la sua opera, con la liberazione dell’individuo dalla
morale, la conquista della vita sotto tutte le sue forme, la disponibilità
dell’essere di fronte a tutti gli eventi.
Gide da quel momento si esprime sotto diverse forme: attraverso racconti Il
Prometeo male incatenato (1899), Il ritorno del figliol prodigo
(1909); attraverso romanzi, L’immoralista (1902), La porta stretta
(1909), Isabella (1911), Le segrete [o sotterranei] del Vaticano
(1914); attraverso il teatro Il re Candaule (1901), Saul (1903) e
attraverso studi critici Pretesti (1903) e Nuovi pretesti (1911).
La sua opera fino a quel momento era rimasta appartata, nonostante si fosse
inserito nel mondo letterario francese e partecipasse alla fondazione della
“Nouvelle Revue Française”. La pubblicazione di Le segrete del Vaticano
fece cadere ogni speranza di raccostamento al cattolicesimo e gli alienò alcune
amicizie, tra cui quelle con Paul Claudel, Jammes, Ghéon.
Durante la prima guerra mondiale si dedicò all’assistenza ai rifugiati. In quel
periodo ebbe una crisi esistenziale e religiosa e sembrò cedere al puritanesimo,
tanto da dare la sua adesione all’ “Action Française”.
Il dopoguerra lo portò alla celebrità, specie presso i giovani, nauseati dal
conflitto, i quali si rivolsero a lui come ad un liberatore delle coscienze. Non
tutte le resistenze furono però vinte. Il Dostoievsky suscita la
reazione di Henry Massis e contro di lui Henri Béraud conduce la “Crociata delle
lunghe figure”; la pubblicazione di Corydon scandalizza i benpensanti. Ma
la nuova generazione resta con lui.
Del 1919 è l’opera semplice e tragica Sinfonia pastorale. A questa seguì
nel 1925 un’opera crudamente autobiografica Se il grano non muore, parti
della quale erano già apparsi in Corydon, pubblicato nel 1911 in poche
copie ad uso degli amici. Nell’opera Gide mette a nudo la sua personalità e
scatena contro di lui accuse di immoralismo.
La pubblicazione di Falsari (1925) opera completata nell’anno successivo
con Il diario dei falsari, gli attirò subito le simpatie dei giovani.
Frutto di un viaggio in Africa furono Viaggio in Congo (1927) e il
Ritorno dal Ciad (1928), in cui si riflettono considerazioni sociali,
invito a riforme, denuncia del capitalismo, simpatia per lo Stato senza
religione, senza classi, senza famiglie, idee che lo spingeranno verso il
comunismo e contro il conformismo. Quest’ultimo è chiaramente presente nei tre
romanzi La scuola delle mogli (1929), Roberto (1930), Genoveffa
(1937). Un altro momento significativo è indicato dalla tragedia Edipo
(1931) in cui vi è una dichiarazione di ateismo e di fede nell’uomo e nel
progresso.
Dopo un viaggio in Russia e un maggiore approfondimento delle sue idee
sull’organizzazione comunista che non lo convinceva totalmente, ritrattò in
parte le sue posizioni con i libri Ritorno dall’URSS (1936) e Ritocchi
al mio ritorno dall’URSS (1937).
Riprese a viaggiare e durante una sua assenza dalla Francia morì la moglie.
Nel 1939 iniziò la pubblicazione dei Diario, iniziato nel 1889 e
completato nel 1946 e nel 1959 (al quale va aggiunta l’opera postuma Et nunc
manet in te (1951) documento in cui sono espressi esitazioni, dubbi e la
ricerca di una fede).
Distaccato dal mondo letterario, ebbe a subire critiche. Nel 1946 pubblicò il
dramma Teseo e nel 1947, assieme a Jean Louis Barrault, mise in scena il
Processo Kafka e fu insignito del premio Nobel. Nel 1952 uscirono
postume le annotazioni comprese nel volume Così sia ovvero Il gioco è fatto.
Per completare l’attività letteraria dello scrittore occorre ancora ricordare le
opere critiche quali Incidenze (1924), Saggio su Montaigne (1929),
Interviste immaginarie (1942), nonché la pubblicazione della sua
Corrispondenza con Jammes, Claudel, Rilke, Valery, Martin du Gard.
Gide è uno degli scrittori più rappresentativi del Novecento sia per il valore
artistico della sua opera, sia per le sue posizioni in materia di morale e di
politica che hanno influenzato la sua generazione. La sua reazione all’ipocrisia
cattolica e borghese non fu mai irrazionale. Non riuscendo a risolvere le sue
contraddizioni, optò per l’ambiguità, ciononostante, nel tentativo di far
coesistere etica e istinti, illuminò ampie zone della natura umana.
FILATELIA
COSTA D’AVORIO Anno 1978 (453),
FRANCIA Anno 1969 (1594), LUXEMBURGO 2001 (1480), PALAU Anno
2001 (1704M), PARAGUAY Anno 1977 (fog. 306)
  _jpg.jpg)  
GILBERT GIL ENRIQUE
(Ecuador)
Nacque a
Guayaquil, 8 luglio 1912 e ivi morì il 21 febbraio 1973.
Scrittore
ecuadoregno fu il più giovane del gruppo di Guayaquil, uno dei gruppi più
noti della letteratura ecuadoregna durante il periodo 1930-1940. Il
gruppo comprendeva gli scrittori: Demetrio Aguilera Malta, Alfredo Pareja
Diezcanseco, Joaquín Gallegos Lara, e José de la Cuadra. Hanno scritto
romanzi riguardanti il mondo meticcio-ecuadoregno. Il loro stile era il
realismo magico.
Scrisse le
opere Yunga (1933), il libro di racconti Storie Emanuel
(1939), La testa di un bambino in un bidone della spazzatura. e
il suo romanzo più famoso: Il nostro Pan (1942), che fu tradotto in
tedesco, inglese, giapponese, tedesco, inglese e altre lingue. Insieme a
Gil Gilbert Gallegos Lara e Aguilera Malta, scrisse una raccolta di
racconti che hanno per titolo Quelli che lasciano.
Parte
della sua vita fu occupata dalla politica. Seguì l’idealismo comunista,
divenendo Segretario Generale (Presidente) del Partito Comunista
dell'Ecuador e fece molte visite alla Unione Sovietica in piena Guerra
Fredda .
Gilbert
è stato sposato a vita con Zatizábal Alba Calderon , esmeraldeña pittrice
e rivoluzionaria, fondatrice del movimento per il riconoscimento dei
diritti delle donne in Ecuador. Hanno avuto due figli: Enrique Gil
Calderon, direttore di coro, e Antonio Gil Calderon, medico e uomo
d'affari.
FILATELIA
EQUADOR Anno 2012

GILBERT WILLIAM
SCHWENCK
(Inghilterra)
Nato
il 18 novembre 1836. Morto il 29 maggio 1911.
Autore drammatico, librettista, autore di operette e commedie musicali,
collaborò con il compositore Arthur Sullivan. Scrisse
Yeomen of the guard, The gondolier, The Mikado, The Pirates of Penzance,
Iolanthe.
Ebbe un figlio che, sulle orme del padre, si occupò di letteratura e pittura.
Inizialmente cominciò ad illustrare le opere del padre e poi passò a scrivere
storie (da lui illustrate) poemi e articoli. Compose i poemi Bab Ballds,
di carattere comico. Scrisse una settantina di opere.
FILATELIA
GRAN BRETAGNA Anno 1992
 
GILBOA AMIR
(Ucraina)
Nato nel 1917. Morto nel 1984.
Studia in una scuola ebraica e nel 1937 si trasferisce illegalmente in Palestina
dove lavora in cave di pietra e poi nei campi di un kibbutz.
Aderisce alla British Army’s Brigata Ebraica e serve l’esercito nel Nord Africa,
in Egitto, in Italia. Verso la fine della Seconda guerra Mondiale viene
dislocato nei Paesi Bassi e nel Belgio dove partecipa al trasferimento illegale
di ebrei in Palestina.
Gilboa combatte anche in Israele durante la Guerra di indipendenza e tutte
queste esperienze militari condizionano profondamente i primi poemi pubblicati
in Israele dall’Editrice Masada. Riceve numerosi premi tra cui il Premio
Israele. Traduce anche varie opere di poeti e scrittori tra cui Amado,
Vinogradoff. La sua opera è volte giocosa, a volte tragica, comunque sempre
introspettiva.
Ha scritto: Per un segno (poesia), 1942, Sette Domini, 1949,
Canzoni in Early Morning (poesia), Hakibbutz Hameuchad, 1953,
Selected Poems (poesie), Le-Machbarot shira, 1962, Blues e Reds
(poesie), Am Oved, 1963, Gili's Water Man (per bambini),
Sifriat Poalim, 1963, Gazelle I'll Invia clicca 1972, Tutto va
(poesia), 1985.
FILATELIA
ISRAELE Anno 1996

GILLIAMS MAURICE.
(Belgio)
Nasce ad Antwerp il 20 giugno del1900 e ivi muore il 18 ottobre del 1982.
Autore di poesie e del romanzo Elias o la lotta contro gli usignoli
(1936), che lo rese noto al pubblico. Scrisse anche: Elegie (1921),
La bottiglia in mare (1927/29), Il passato di Colombo (1933),
Viaggio di prova nel vuoto (1933), L’inverno ad Anversa (1953.)
FILATELIA
BELGIO Anno 2003. (3217)

GILMORE MARY
(Australia)
Nata il 16 agosto 1865 a Cotta Walla (vicino a Goulburn), morta il 3 dicembre
1962.
Inizia a studiare nella scuola del suo paese e successivamente presso la Scuola
Superiore Pubblica, Wagga Wagga. Ottenuto il diploma, insegna nelle scuole di
Beaconsfield, Illabo, Silverton, Neutral Bay e Stanmore.
Appassionata della letteratura scrive opere sulla riforma sociale usando
pseudonimi (Em Jaycey, Suor Jaycey, Ludione Calvert).
Ispirata dagli ideali socialistico-utopistici di Wiliam Lane, entra a far parte
del Movimento Nuova Australia, contribuendo attivamente alla rivista del
Movimento.
Alla fine del 1895 si reca in Paraguay dove nel 1897 sposa William Alexander
Gilmore. Da questa unione nasce un figlio. Il matrimonio non ha esito felice e
la Gilmore nel 1902 ritorna in Australia, sistemandosi a Victoria. Dieci anni
dopo si trasferisce con figlio a Sydney dove l’editore.
del giornale “Il Lavoratore australiano” Henry Lammond le affida una rubrica in
cui Mary esamina e discute su riforme sociali legate in particolar modo ai
problemi della donna: voto, economia, figli, famiglia, vecchiaia, pensioni, il
giusto trattamento agli aborigeni. La rubrica acquista subito
grande notorietà.
Negli anni successivi pubblica volumi di prosa e poesia tra cui Altri
Versetti (1910), Il Carrello basculante (1925), The Wild Swan
(1930), Sotto la Wilgas (1932), Battlefields (1939),
Quattordici Uomini (1954), The Hound of a Road (1922),
Old Days, Old Ways (1934) e Altre Recollections (1935).
A livello nazionale, nel 1937, fu la prima donna ad essere nominata Comandante
delle Dame dell'Impero Britannico per i contributi resi alla letteratura.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, compose poesie di carattere patriottico Fu
uno dei membri fondatori della Fellowship of Australian Writers e del Sydney's
Lyceum Club; organizzazioni attive in campo letterario.
Alla sua morte nel 1962 le furono attribuiti funerali di Stato.
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 1973 (497).

GIONO JEAN
(Francia)
Nato a Manosque (Basse Alpi) il 30 marzo del 1895, ivi morì il 9 ottobre 1870.
Appartenente ad una modesta famiglia franco-piemontese, autodidatta, formò le
sue prime esperienze letterarie leggendo la Bibbia, i poemi omerici, i classici,
i tragici greci.
Da giovane svolse diversi mestieri: fattorino, impiegato, vicedirettore di
banca. Nel 1929 si recò a Parigi per la presentazione della sua prima opera
Colline, che, assieme alle successive Uno di Beaumoges (1929) e
Rinascita (1930), forma la trilogia di Pan.
Il grande gregge del 1931 si ispira al naturalismo, mentre Giovanni il
blu (1932) raccoglie i suoi ricordi di’infanzia. Le successive opere Il
canto del mondo (1934), Che la mia gioia resti (1935), Le grandi
ricchezze (1936), Battaglie della montagna (1937), Rifiuto di
obbedienza (1937), Trionfo della vita (1942), esprimono la sua
filosofia, il ritorno alla natura, la gioia pagana di vivere, il pacifismo,
l’opposizione agli effetti deleteri della società contemporanea.
Giono ebbe seguaci con i quali soleva radunarsi in una vecchia cascina
abbandonata a Contadour.
Nel 1945 fu incarcerato per collaborazionismo col governo di Vichy. Uscito di
prigione riprese il suo lavoro di scrittore.
Le opere dell’ultimo periodo non sono più ispirate alla vita agreste e panica
della sua Provenza. Risentono invece dell’introspezione dei personaggi e dello
studio dei caratteri. Sono Un re senza divertimento (1947), Noè
(1947), Morte di un personaggio (1949), L’usssaro sul tetto
(1951), Viaggio in Italia (1953), Angelo (1958), Il disastro di
Pavia (1963), Due cavalieri nella tempesta (1966), Iris di Susa
(1970).
La sua opera, spesso viziata da ambizioni ideologiche e profetiche, vive
attraverso i paesaggi descritti, la natura mediterranea, le raffinate ricerche
psicologiche dei personaggi.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1995
(2923),
MONACO Anno 1995
(1984)
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GIRAUDOUX JEAN
(Francia)
Nato a Bellac, Limousin, il 20 ottobre 1882, morì a Parigi il 31 gennaio 1944.
Studiò nel liceo di Chateauroux e poi nel 1903 alla Scuola Normale Superiore
dove si dedicò a studi di germanistica. Nel 1910 iniziò la carriera diplomatica,
dopo aver partecipato alla guerra ’14-18, divenne capo delle Operazioni francesi
all’estero. Occupò in seguito posti diplomatici quale membro della Commissione
di stima dei Danni Alleati in Turchia, Ispettore delle Poste diplomatiche e
consolari.
In campo letterario esordì con una raccolta di novelle Le provinciali
(1909), cui seguirono tre racconti sotto il titolo La scuola degli
indifferenti (1911), Letture per un’ombra (1917), Amica America
(1919), opera nata a seguito di un soggiorno americano per una missione
diplomatica, Adorabile Clio (1920)
Dal 1919 al 1939, scrisse ininterrottamente una serie di romanzi che vanno sotto
i titoli Simone il patetico, Elpénor, Susanna e il Pacifico, Il romanzo di
Sigfrido e il Limousin, Giulietta nel paese degli uomini, Bella, Englantine,
Avventure di Jerome Bardini, Lotta con l’angelo.
Un incontro con Louis Jouvet lo indirizzò verso il teatro dove si affermò con
una riduzione del Sigfrido. Scrisse per il palcoscenico tra il 1929 e il
1938 Anfitrione, Giuditta, Intermezzo, Tessa, La guerra di Troia non si farà,
Elettra, Cantico dei cantici, Ondina.
Nominato commissario delle informazioni nel 1939 pubblicò La scelta delle
elette a pieni poteri e dopo la disfatta della Francia nel 1940 si ritirò a
Cusset. Tra il 1942 e il ’43 si dedicò all’adattamento di due film di
Baroncelli e di Bresson. Nel 1943 fece rappresentare al Teatro Hébertot
Sodoma e Gomorra. Le sue ultime tre commedie La folle di Chaillot
(1945), L’Apollo di Bellac (1947), Per Lucrezia (1953), furono
rappresentate dopo la sua morte.
Tra le opere postume: Armistizio a Bordeaux e senza poteri (1945), Dai
pieni poteri ai senza poteri (1950), La francese e la Francia (1951),
Racconti di un mattino (1952), il romanzo La bugiarda (1969)
Fra i saggi vanno ricordati: Jean Racine (1930), Le cinque tentazioni
di La Fontaine (1938), Letteratura (1941).
FILATELIA
FRANCIA Anno 1974/75 (1822)

GIRLEANU EMIL
(Romania)
Nato a Jasi, 1878. morto a Craiova nel 1914.
Fondò la Società degli scrittori romeni nel 1909. Diresse il Teatro di Craiova.
Descrisse nei suoi romanzi il mondo contadino in racconti e romanzi.
Sue opere: I vecchi (1905), Il primo dolore (1907), Una notte
di maggio (1908), Il noce di Odobac (1909), Il mondo di quelli
che non parlano (1910, acute osservazioni sul mondo animale.
FILATELIA
ROMANIA Anno 1964 (2021)

GIZZAT, TAZI KALIMOVICH (PSEUD.
DI GIZZATOV)
(Russia)
Nato il 3 settembre, 1895, nella città di Varzi-Omga,
nell'attuale Agryz Raion,. Morto il 7 marzo 1955, a Kazan, Tatar.
Nato in una famiglia contadina, studiò in una madrasa
islamica. La sua prima commedia, Silver Coin, è stata scritta nel 1923.
Nel 1925 uscì la commedia Il mercenario.
Gizzat scrisse i drammi Bishbuliak (1932, riveduto
nel 1948), La scintilla (1935, tradotta in russo, 1958), I
torrenti (1937), La Fiamma (1940), Ragazze da sposare
(1939), Durante la Grande Guerra Patriottica (1941-1945) e nel
dopoguerra scrisse opere tra cui Taimasovs (1941), Missione Sacra
(1944), Amore reale (1947), e La vittima dell’egoismo (1950-1954).
Gli furono assegnati vari premi statali.
Opere: Saylanma p'esalar, voll. 1-3. 1954-56.
Dramalar, Komediyalar. 1965.Chatk'ilar. Kazan, 1969.In traduzione
russa:Bashmachki. Kazan, 1953.Potok: Dramaticheskaia trilogia. 1954.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1995 (Busta
postale) URSS Anno 1976 (Busta postale)
 
GJELLERUP KARL (adottò lo pseudonimo di
Epigonos)
(Danimarca)
Nato a Roholte in Selandia il 2 giugno 1857, morì a Dresda l’11 ottobre 1919.
Rimasto orfano, il padre era un pastore protestante, visse e studiò a
Copenhagen. Nel 1878 terminò gli studi teologici e stampò il primo romanzo sotto
lo pseudonimo di Epigone dal titolo Un idealista, una presa di posizione
contro il cristianesimo. Sullo stesso filone di rivolta seguono La giovane
Danimarca (1879) e Antigone (1880). Del 1881 è una raccolta di
liriche Biancospino rosa. L’apprendista dei Germani (1882) è il
risultato di un viaggio in Germania. Nel 1883 scrisse Romolo e Sol
maggiore.
Seguì una permanenza i n Grecia che gli dettò Un mese classico (1884) e
Un anno di vagabondaggio (1885). Altri romanzi furono Minna del
1889, Il mulino, opera scritta a Dresda città che lo scrittore
considerava come la sua seconda patria.
Fu autore drammatico. Compose le opere Brunilde (1884), Saint Just
(1886), Hagbard og Signe (1889) ispirati al mondo classico. A quello
moderno sono legati i drammi Herman Vandel (1891), Wuthorn
(1893), Sua eccellenza (1895).
Manifestò nelle sue opere una chiara simpatia per Schopenhauer, Wagner e la
filosofia indiana come testimoniano i drammi Fuochi sacrificali (1903),
La moglie dell’uomo perfetto, (1907) e i romanzi Il pellegrino
Kamanita (1906), Gli erranti nel mondo (1910).
Negli ultimi anni della sua vita riaffiora una simpatia per il cristianesimo
come testimoniano i romanzi Gli amici di Dio (1916), Il ramo d’oro
(1917).
Ottenne il premio Nobel nel 1917.
FILATELIA
SVEZIA Anno 1977 (991), PALAU Anno 2001 (1693), PARAGUAY Anno
1997 (fog.306)
 
GJIKA ELENA vedi DORA D’ISTRIA
GLADKOV FËDOR VASILIEVIC
(Russia)
Nato a Cernavka nel 1883, morto a Mosca nel 1958.
Di origine contadina, fu esiliato in Siberia per aver preso parte alla
rivoluzione del 1905.
Influenzato da Gorki, scrisse i romanzi I proscritti (1912) e La
vecchia prigione sotterranea del 1927. Ottenne un successo col
romanzo Cemento 1925 che tratta della ricostruzione dopo la guerra civile
e che inaugurò i romanzi che esaltavano i piani quinquennali dell’economia
sovietica.
Nel 1932 scrisse una serie di racconti satirici Piccola Trilogia e il
romanzo Energia (1932) nonché una tetralogia autobiografica Racconto
d’infanzia (1949), Gente libera (1950 La cattiva annata (1954)
e Gioventù turbolenta, rimasta incompiuta.
Ottenne il premio Stalin nel 1950 e nel 1951.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1963
(2720)

GLAVAŠ RADOSLAV
(Croazia)
Nato a Drinovci il 28 novembre. Morto a Humac il 20
luglio 1867.
Frate, fu battezzato da Fra Paško Buconjic il 1 °
dicembre 1867. Il suo nome di battesimo è Andrija. I suoi genitori sono Ante e
Iva Nuić.
Frequentò lo
scuola per i Sacerdoti a Siroki Brijeg e terminata la sua
formazione scolastica si recò a Humac dove, il 26 novembre 1883, vestì l’abito
francescano Continuò i suoi studi filosofici e teologici a Perugia e prese i
voti il 18 dicembre 1887. Continuò e concluse i suoi studi a Innsbruck -
Austria dove fu ordinato sacerdote il 3 agosto del 1890. Ritornò in Erzegovina
come professore presso il Seminario di Siroki Brijeg, da dove di tanto in tanto
si recava ad Assisi. Nel 1895 divenne il primo decano del Seminario a Mostar. E
'stato Segretario della Provincia e dal 1904 è stato Segretario del Vescovo
Buconjic di cui resse la Diocesi fino all'elezione del nuovo vescovo.
Collaborò
letterariamente con il giornale "Osvit" nel 1898 e fondò
la rivista "Kršćanska Obitelj". Nel 1902 fondò l'Associazione croata per il
supporto di studenti poveri e partecipò attivamente a tutte le attività per il
miglioramento del benessere spirituale e materiale del popolo croato in
Erzegovina. Scrisse Il memoriale della vita francescana dell'Erzegovina,
La vita e l'opera di frate Rafa Barišić, Un po’ più della verità, La
politica del bosniaco, - Erzegovina Francescan , Il Vescovo Frate Paskal
Buconjic , La vita di Gesù Cristo. Lavorò come corrispondente per le
riviste "Osvit", "Kršćanska Obitelj", "Serafski perivoj", "Večernji lista
Sarajevski", "Hrvatska Obrana" ecc.
Egli è uno dei più famosi francescani del suo tempo. Morì
a Humac e fu sepolto nella tomba del frate al nuovo cimitero. Con la sua vita
sacerdotale e religiosa, nonché con le sue attività culturali, letterarie e
sociali rimase rispettato e ricordato.
FILATELIA
CROAZIA Anno 2013 (22 luglio)

Glibov Leonid Ivanovich
(Ucraina)
Nato nel 1827. Morto nel 1893.
Poeta e favolista, raccoglitore di fiabe popolari dal patrimonio ucraino, le
trascrisse accuratamente e per un certo periodo godette di una meritata fama.
Le sue fiabe
lette e poi raccontate continuarono a subire modifiche e adattamenti alla
società ucraina in evoluzione in quanto le sue fiabe si basavano su tre
importanti componenti: la forma poetica da lui usata nel trasferirle dalla
tradizione orale a quella scritta; l’attenzione alla psicologia dei personaggi;
un umorismo arguto venato talvolta da un pizzico di amarezza e anche di
sarcasmo.
FILATELIA
UCRAINA Anno 1997 (Busta postale) ,
2002 (451 e Annullo speciale), 2007 (Busta postale)
GLINSKI A.G.
(Polonia)
Folklorista, raccolse numerose fiabe
polacche che spaziono da un lontano passato sino a tempi più recenti.
L'autore le raccolse dalla viva voce dei contadini de pastori.
Si tratta di selezioni da una vasta
collezione fatta da A.J, Glinski, stampate nel 1862 a Wilna.
Le favole provengono da un lontano passato e
può anche data dal primitivo volte ariana. Essi rappresentano il folclore
presente tra i contadini delle province orientali della Polonia, ed anche
di alcune province della Bielorussia.
Nella stesura dei racconti si alternano
prose a poesie, ballate a prose rimate. Sono evidenti i rapporti e le
somiglianze con il folklore della Germania, delle nazioni celtiche, delle
fiabe indiane.
Tra le più note: La principessa rana .
Principessa Miranda e il Principe Eroe . Le aquile . La tromba d'aria - Il
buon traghettatore e le ninfe dell'acqua - La principessa del Monte Brazen
. L'orso nella capanna della foresta
FILATELIA
POLONIA Anno 2003
(3814). Il soggetto è tratto da: La principessa trasformata in ranocchio.
Gnedich Nikolay Ivanovich
(Russia)
Nato
nel 1784.
Morto nel 1833.
Poeta e traduttore, è noto per il suo idillio I pescatori (1822). La sua
brillante traduzione dell’Iliade (1807-29) ottenne un vasto apprezzamento
anche da Alexander Puskin, che scrisse per lui un’epistola e un Epigramma in
esametri.
FILATELIA
URSS Anno 1971 Cartolina postale.

GOETHE JOHANN WOLFGANG von
(Germania)
Goethe può essere considerato la figura predominante di tutta la cultura
tedesca, il risultato artistico dei movimenti culturali del Sette e Ottocento
tra cui lo ‘Sturm un Drang’, un rappresentante del romanticismo (sebbene non
l’abbia mai voluto riconoscere), un rappresentante del movimento religioso
protestante pietista. Ricco di molteplici interessi, coltivò a fianco della
letteratura gli studi di scienze naturali ed esercitò mansioni di uomo di
governo con impegno e competenza.
Goethe nacque nel 1749 a Francoforte sul Meno. Figlio del consigliere imperiale
Johann Caspar e di Katharina Elisabeth Textor, figlia del borgomastro di
Francoforte, fu educato privatamente da istitutori che gli insegnarono il
latino, il greco, l’italiano, l’inglese, lo yiddish la musica, il disegno. Di
una genialità precoce, aveva il dono di imparare subito. Iniziò a scrivere
prestissimo per il suo teatro di marionette (e forse conobbe sin da allora la
leggenda di Faust). A sedici anni lasciò Francoforte per recarsi a Lipsia a
studiare legge e si interessò anche di medicina. In quel periodo ebbe una
relazione con Annette Schönfkopf, figlia del suo albergatore. Il rapporto ebbe
una fine tempestosa. Seguì il ritorno a Francoforte a causa di malattia e il
rapporto sentimentale gli dettò i versi licenziosi e libertini de Il libro di
Annette e la commedia I capricci dell’innamorato entrambi del 1727.
Durante la malattia venne a contatto con l’ambiente religioso dei pietisti, cui
fu indirizzato dalla madre e in particolare dall’amica materna, Susanne von
Klettenberg. Per trascorrere il tempo il giovane Goethe si fece costruire in un
solaio una stanza attrezzata a laboratorio dove si dedicò ad esperimenti di
chimica. Nel 1769 pubblicò Nuove poesie e l’anno dopo una commedia in
versi I complici. Ristabilitosi si recò l’anno appresso a Strasburgo per
terminare gli studi giuridici e nel 1771 superò l’esame di licenza. A Strasburgo
il giovane rimase estasiato davanti alla cattedrale gotica e incontrò Herder che
doveva avere un influsso determinante sulla sua successiva opera. In campo
sentimentale si legò a Friederike Brion, figlia di un pastore protestante, ma
per la sua impazienza e sete di libertà, troncò presto il legame.
Nel 1771, sotto l’influsso dell’ammirazione per l’arte gotica scrive
Dell’architettura tedesca. L’ammirazione per il gotico, per il medioevo, le
scoperte letterarie di quel periodo, i canti di Ossian costituirono uno dei
motivi della nascita del movimento dello ‘Sturm und Drang’.
Rientrato a Francoforte si dedicò alla stesura del dramma storico Götz von
Berlichingen. In questo periodo comincia a delinearsi l’idea iniziale della
composizione del Faust, con una stesura in prosa dell’Urfaust. Tra
il 1771 e il 1775 abbozzò due drammi mai portati a compimento Prometeo
e Maometto, poi il Ciclo del viandante e Il viaggio d’inverno
nello Hartz.
Recatosi nel 1772 a Wetzlar per praticare l’avvocatura, conosce Charlotte Buff,
fidanzata al suo amico Kestner, se ne innamora, ma riesce ad imporsi e a non
svelare il suo amore. Di ritorno a Francoforte scrisse I dolori del giovane
Werther (1974), romanzo che lo rese subito celebre in Germania e oltre
confine. La sua produzione letteraria continua con Clavigo (1774),
Stella (1775), Ervino ed Elmira (1775) in cui aleggia il ricordo di
Lili Schönemann, figlia di un banchiere, con cui aveva avuto una breve
relazione.
L’autunno del 1774 segna per Goethe una svolta decisiva nella sua vita. Il
giovane duca di Weimar, Carlo Augusto, lo invita alla sua corte e lo vuole
accanto a sé come consigliere e ministro. Goethe con le sue conoscenze in campo
politico, amministrativo, economico si accattiva la benevolenza di tutti, in
particolar modo di Anna Amalia, la duchessa madre. Benché tali interessi fossero
lontani dalla letteratura, sotto l’influenza della baronessa Charlotte von
Stein, ebbe la possibilità di rivedere il suo pensiero e di indirizzarlo verso
una più serena maturità. Ne fa fede la tragedia Ifigenia in Tauride,
rappresentata a corte nel 1779.
Nacquero pure le liriche più belle Alla luna, Il canto notturno del viandante,
la prima stesura del romanzo Wilhelm Meister (inedita fino al 1911).
Compose celebri ballate Il pescatore (1778), Il re degli elfi
(1782), I limiti dell’umano (1778), Il divino (1783).
Dopo dieci anni di permanenza a Weimar, Goethe si allontana, quasi in fuga, per
dirigersi in Italia. Si era creato dell’Italia una visione ideale, serena,
pagana, il mito dell’Eden. Nel 1796 fu a Roma e successivamente in Sicilia. A
Roma portò a termine il dramma Egmont (1787) e riscrisse l’Ifigenia;
iniziò il Torquato Tasso, continuò a lavorare sul Faust e iniziò
le Elegie romane, poi portate a termine dopo il suo ritorno a Weimar.
In Italia conobbe Cristiane Vulpius che gli diede cinque figli, e che Goethe
sposò solo nel 1806. Nella primavera del 1790 andò a Venezia, ma la città lo
lasciò indifferente, anzi nei suoi Epigrammi veneziani (1790) troviamo
sfoghi di malumore, un po’ di sarcasmo e alcune oscenità.
Il ritorno a Weimar aprì un periodo di crisi nei rapporti con la corte e la
società. In compenso iniziò la sua amicizia con Schiller, assieme al quale
scrisse una raccolta di epigrammi Xenie e compose le sue ballate più
belle L’apprendista stregone, La fidanzata di Corinto, Il dio e la baiadera
che pubblicò assieme ad altri lavori dell’amico sull’Almanacco delle Muse per
l’anno 1798. Scrisse ancora Arminio e Dorotea (1797), Metamorfosi
degli animali (1799), La figlia naturale (1802). Intanto continua a
lavorare al suo Faust per portare a compimento la prima parte.
In precedenza, dopo aver seguito il duca Carlo Augusto che combatteva
nell’esercito prussiano durante le campagne contro la Francia e aver assistito
alla battaglia di Valmy (1792), all’assedio di Magonza (1793), trasse esperienze
che più tardi gli diedero la possibilità di scrivere La Campagna di Francia
(1817).
Negli anni successivi produsse opere minori: le favole Intrattenimenti di
emigrati tedeschi, il racconto La fiaba, un bestiario
medievale in versi La volpe Reineke (1794). Nel 1976 portò a compimento
il romanzo Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister.
Negli anni della parabola napoleonica moltiplicò i suoi contatti con le maggiori
personalità del momento, forse perché si sentiva sempre più lontano dalle nuove
generazioni, Con la morte di Schiller nel 1805 si ripiegò su se stesso. La sua
fama cresceva, ma Goethe si sentiva sempre più isolato. Di quegli anni è l’opera
Le affinità elettive (1805).
Una amicizia amorosa con Marianne von Willemer gli ispirò le liriche del
Divano occidentale-orientale (1819).
Nel 1816 morì sua moglie Cristiane; l’anno dopo suo figlio Augusto sposò Ottilie
von Pogwisch, ma non fu un matrimonio felice. Il poeta però nutrì sempre affetto
per la nuora e i nipotini. L’isolamento in cui si era chiuso aveva fatto di lui
‘un vecchio olimpico’. Ciò non toglie che all’età di settantaquattro anni si
innamorasse di una giovinetta diciassettenne Ulrike von Levetzow. Un lampo
nella sua vita ormai al tramonto che gli dettò l’Elegia di Marienbad,
parte centrale della Trilogia della passione (1823).
Nel 1829 terminò la seconda parte del Meister intitolata Anni di
peregrinazione di Wilhelm Meister, un romanzo che l’aveva tenuto impegnato
per più di mezzo secolo. Ma soprattutto in quegli ultimi anni di vita lavorò
alla seconda parte del Faust che terminò pochi giorni prima della sua
morte, avvenuta a Weimar nell’anno 1832.
OPERA: Faust. L’intero dramma comprende due parti: Il Primo e il
Secondo Faust. Il primo fu scritto in differenti periodi: vi è l’Urfaust
o Faust originario, buttato giù da Goethe in poco tempo e poi distrutto.
Per fortuna una sua amica della Corte di Weimar, la von Göchhausen. ne fece una
copia che fu ritrovata in seguito da Erich Schmidt e pubblicata, Comprende 22
scene, passate quasi tutte nelle successive stesure. Nel 1788 a Roma Goethe
riprese la stesura del Faust. L’opera fu pubblicata nel 1808. Nel titolo
appare la seguente dicitura Della Tragedia parte prima, il che lasciava
supporre che il poeta già stava pensando ad una seconda parte.
In effetti, la seconda parte fu portata a termine negli ultimi anni di vita di
Goethe.
Nel primo Faust, il vecchio sapiente, stanco della scienza e deluso anche
dalla magia, avido di vita, stringe un patto con Mefistofele, il diavolo, che
gli ridà la giovinezza e gli promette inebrianti esperienze. Il patto, di cui
già si discute in cielo fra Dio e Mefistofele, dovrebbe fornire al diavolo
l’anima di Faust se questi si dichiarerà soddisfatto anche di un attimo solo.
Faust, sicuro che ciò non potrà mai avvenire, firma il patto. Anche il diavolo è
sicuro e lo conduce nel piccolo mondo di Margherita facendogli intravedere che
in futuro lo porterà in un altro mondo più grande. Faust si innamora, seduce
Margherita, poi l’abbandona. La donna mette al mondo un bambino che uccide.
Arrestata, viene giustiziata. Era questa una conseguenza delle male arti di
Mefistofele che, già in precedenza, aveva fatto uccidere da Faust Valentino,
il fratello di Margherita.
Il Secondo Faust ha una impronta totalmente nuova. Mefistofele introduce
Faust nel mondo grande cioè il mondo dell’antica Ellade; gli dà in moglie Elena.
Faust in questa nuova vita compie molte esperienze, dopo aver conquistato Elena,
che simboleggia il mondo antico e la bellezza classica, bonifica paludi sul lido
donatogli in feudo e muore in tarda età, pronunciando l’invocazione che
Mefistofele attendeva e cioè l’attimo richiesto:”Arrestati, sei bello!”. Ma
nell’invocazione non vi è alcuna soddisfazione momentanea, essa è rivolta al
futuro. Faust ha costruito non per sé ma per le generazioni a venire.
Margherita, morta, per sua intercessione presso la Vergine e per mezzo
dell’Eterno Femminino che invisibilmente opera in Faust, riesce a condurre la
sua anima verso l’alto, ad attirarla in cielo in un finale di cori di Angeli e
di cristiana bellezza.
FILATELIA
ANTIGUA & BARBUDA Anno 1999 (2538/40 +
BF), BERLINO Anno 1949 (51/53), 1961 (187), BOSNIA Anno 2007 (385), BULGARIA Anno 1999(3817), CENTRO AFRICA REP. Anno 1982 (509),
1984 (612), CHAD Anno 1984 (276 P.A.), CILE 1997 (1798),
COMORE Anno 1978 (214), 1982 (366/7), 2009, COREA DEL NORD Anno
1981(1668, 1706), 1982 (1733, Mic.2263m, fog. 122), COREA DEL SUD Anno 1999 (1855+BF),
CONGO Anno 1982 (669), COSTA D’AVORIO Anno 1982 (610), DDR Anno
1967 (1026), 1973 (1549), 1982 (fog.64), 1988 (2776),
1990 (2948), DOMINICA Anno 1999 (2346/8+BF), FRANCIA Anno 1957
(1138), GAMBIA Anno 1999 (2808/10+BF), 2001 (3409),
GERMANIA Anno 1926/7 (379,385), 1961 (229), 1980 (882),
1982 (953), 1993 (1520), 1997 (1771), 1999 (1860,
1901), 2001 (2013), 2004 (fog. 64), GERMANIA Baden Anno 1949
(48/50), Zona Francese 1945/6 (11), USA Zone (1949), Rheinland 1949 (45), Zona
Spvietica 1946 (fog.3), Thuringhen 1945/6, Wurtenberg 1949, GHANA Anno 1949
(379), GRENADA Anno 1999 (3401/3+BF), GRENADINES Anno 1999
(2435/7+BF), GUINEA Anno 1984 (735), 1999 (1781), GUYANA Anno1999 (4831/3+BF),
ITALIA Anno 1968 (1013), 1999 (2378), 2008 (Mic.3298), GIAPPONE
Anno 1990 (1872), LESOTHO Anno 1999 (1490/2+BF), LIECHTENSTEIN Anno
1981 (726) 1999 (1156/7), LUSSEMBURGO Anno 1977 (891),
1999 (1439), MALDIVE Anno1977 (633), MALI Anno 1982 (460 PA.),
MAURITANIA Anno 1984 (539), MAURIZIO Anno 1984 (611), MOLDAVIA Anno 1999
(282), 2007 (501), MONACO Anno 1969 (779), MONGOLIA Anno1981 (f0g.76), NIGER
Anno 1982 (569), PARAGUAY Anno 1966 (6 valori), 1982 (Mic. fog. 534), 1993
(2611), POLONIA Anno 1968 b(1695), RAS AL KHAIMA Anno 1969 (48), ROMANIA Anno
1983 (fog. 159), 1999 (4546), SAINT VINCENT Anno 1999 (3695/97+ BF),
1999 (3747/49+BF), SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 2008 (2675),
2010
(3373), SIERRA
LEONE Anno 1999 (2763/65 + BF), 1999 (2790/91), UNGHERIA Anno
1949 (82 P.A,), 1982 (fog 164), URUGUAY Anno 1983 (1129), ZAMBIA Anno
(848/50)
Goetz Curt
(pseudonimo di Kurt Walter
Gotz)
(Germania)
Nato a Mainz il 17 novembre 1888.
Morto a Grabs il 12 settembre 1960.
Fu un drammaturgo, sceneggiatore e attore tedesco. Con la moglie Valérie von
Martens ha rappresentato con successo le sue commedie teatrali, spesso anche
interpretandole in prima persona.
Opere: Teatro-
Der Lamppenschirm (1911),
Nachtbeleuchtung (1918-1919), Menagerie (1919), Ingeborg
(1922), Die Tote Tante und andere Begebenheiten (1924) , Hokuspokus
(1926), Der Lugner un die Nonne (1928), Frfauenharzt Dr.Med.Hiob
Pratorius (1934) Das aus in Montevideo (1945), Nichts Neues in
Hollywood (1956), Miniaturen (1958), Seifenblasen (1962),
Romanzi e memorie:
Una strega a Berly Hills; Die Memoiren des Peterhans von Binningen (vol.
1, 1960), Die Verwandlung des Peterhans von Binningen (vol. 2), Wir
wandern, wir wandern ...
(vol. 3, 1963).
FILATELIA
LIECHTENSTEIN Anno 1983 (783)
GOGA OCTAVIAN
(Romania)
Nato a
Rasinari, presso Sibiu, nel 1881 Morto a Ciucea, Cluj, nel 1838.
Figlio di un
pope di campagna completà gli studi presso l’Università di Budapest, dove inizia
una attività di propaganda nazionalistica. Nel 1902 collabora alla rivista “Luceafarul”.
Rientrato in
Romania prende parte alle manifestazioni irredentiste a favore della
Transilvania. Fu ministro del culto nel 1920 e degli interni nel 1926. Fu
eletto membro dell’Accademia nel 1923 e nel 1924 riceve il premio nazionale per
la poesia.
Presidente del
partito nazional-cristiano entra in conflitto con “la guardia di ferro”.
Presidente del consiglio nel 1937, viene battuto alle nuove elezioni e si
dimette dalla politica nel 1938 per seguire la sua passione poetica.
Già nel 1909
aveva pubblicato una raccolta di poesie, Ci chiama la terra e nel 1913
All’ombra dei muri. A queste si aggiungono Canzoni senza patria
componimenti scritti per il suo paese a favore dell’intervento della Romania a
fianco dell’Intesa e una raccolta intitolata Dal largo o poemi postumi,
pubblicata nel 1939.
Si interessò
anche di teatro scrivendo drammi tra cui Il signor notaio (1914) e Il
maestro Manole (1928)
FILATELIA
ROMANIA Anno 1943 (742)

Gogebashvili Iakob
(Georgia)
Nato il 15
ottobre 1940. Morto 1°giugno 1912..
Giornalista, educatore, scrittore di opere rivolte all’infanzia, fu il fondatore
della pedagogia georgiana. Scrisse il primo sillabario per bambini, La
lingua materna (1876), utilizzato nelle scuole georgiane durante i primi
anni di insegnamento della lettura e della scrittura.
Nacque nel villaggio di Variani, vicino a Gori.
Figlio del sacerdote Simon, studiò nei seminari di Gori e di Tiflis, prima di
iscriversi all’Accademia di Kiev nel 1861. Oltre ad acquistare dimestichezza con
le scienze naturali, indirizzò le sue idee anche verso la politica, seguendo
Herzen. Belinsky e Chernyshevsky. Tuttavia, diverso da molti dei suoi colleghi
intellettuali georgiani contemporanei, fu poco influenzato dai radicali russi.
Ritornato in Georgia nel 1863, insegnò aritmetica e geografianel seminario di
Tiflis e poi diventò ispettore.
La sua casa, frequentata dagli allievi del seminario, presto si è trasformò in
un ritrovo per discussioni severe sull’arte e sulla politica. Di
conseguenza, fu allontanato per ordine del santo sinodo e inviato a St
Petersburg 1874.
Da
allora Gogebashvili diventato indipendente, votò le sue energie alla formazione
dei suoi connazionali. Nel 1879, fondò la Società per la diffusione del saper
leggere e scrvere fra I Georgiani, occupandosi particolarmente del sistema
scolastico.
Gogebashvili fu assai influente nel gruppo degli intellettuali che gravitava
attorno al principe Ilia Chavchavadze, fondatore e animatore del movimento per
la rinascita nazionale georgiana, fino al suo assassinio nel 1907.
L'opera
più influente di Gogebashvili, La lingua materna, pubblicata nel 1876,
iniziava con l’insegnamento dell’alfabeto per giungere ai testi letterari,
seguendo una serie di passaggi enciclopedici. Ebbe numerose edizioni e
aggiornamenti, trasformandosi in un modello letterario seguito da diverse
nuove lingue letterarie del Caucaso.
Un'altra
opera importante fu La porta della natura (1868), che sviluppa la favola
e l'introduzione alle scienze naturali: una specie di enciclopedia per bambini
in età scolare.
Gogebashvili, inoltre, scrisse favole, racconti per l’infanzia, un romanzo
storico per la gioventù e diversi articoli giornalistici in difesa della
cultura e dell'identità georgiane.
FILATELIA
GEORGIA Anno (280)

GOGOL NIKOLAJ VASIL’EVIC
(Russia)
Nacque il 19 marzo 1809 a Sorocintzy, governatorato di Poltava, in una famiglia
di piccoli proprietari terrieri. Sin da piccolo manifestò la sua propensione
per la letteratura e per il teatro. Dopo la morte del padre, essendo riuscito a
convincere la madre ad affrontare sacrifici per permettergli di vivere nella
capitale, si trasferì a Pietroburgo dove, a sue spese, fece pubblicare la sua
prima opera Hans Küchelgarten (1928), un poema che ebbe scarso successo.
Trovò lavoro nel mondo burocratico presso la segreteria di un ministero. Nel
1831, abbandonò il lavoro e divenne professore di storia in un istituto di
ragazze nobili.
Ma quel lavoro non lo soddisfaceva perché Gogol si sentiva destinato a dover
compiere qualcosa di grande per aiutare l’umanità.
Nel 1832 pubblicò un libro di racconti, Veglie alla fattoria presso Dikan’ka,
seguite nel 1932 da un secondo volume. Si tratta di ricordi di infanzia, di
elementi folkloristici, della descrizione della vita contadina, il tutto
trattato con accenti poetici e realistici. L’opera gli assicurò presso il
pubblico un successo immediato, che si estese anche nei circoli letterari. Nel
1835 pubblicò un’altra raccolta Mirgorod che conteneva, Taras Bul’ba,
un romanzo storico alla Walter Scott, nonché il racconto Come litigarono Ivan
Ivanovic e Ivan Nikiforovic, i cui personaggi diventeranno tipici in altre
storie.
Sotto il titolo convenzionale di Racconti di Pietroburgo sono racchiusi
saggi critici e i racconti: La prospettiva Nevskij, Diario di un pazzo, Il
ritratto, Il naso, nei quali l’elemento realistico e quello romantico si
fondono,
Nel campo teatrale scrive una commedia satirico-umoristica Il matrimonio
(1833), rifatta poi nel 1843. Al 1836 risale la rappresentazione de
L’ispettore generale (altro titolo Il revisore), una satira della
burocrazia russa. Il suo intento era quello di indicare attraverso la satira e
il riso, una via per combattere l’immoralità del potere pubblico e la
corruzione, ma fallì lo scopo perché nel campo teatrale fu considerato solo un
autore comico. Nello stesso periodo scrive Il cappotto, I giocatori e
inizia la stesura di Anime morte.
Deluso e amareggiato per l’incomprensione del suo pubblico, iniziò una serie di
viaggi attraverso l’Europa, visitando Germania, Svizzera, Francia. Si stabilì a
Roma dove curò la stesura delle Anime morte. L’idea era quella di creare
un poema in tre antiche, come la Divina Commedia. Filo conduttore era la
potenza corrosiva e la forza demoniaca del denaro. Dopo un breve rientro in
patria, ripartì per Vienna e poi di nuovo per l’Italia. Nel 1841, rientrato a
Mosca per pubblicare l’opera, se la vide rifiutata dal comitato di censura, e
dovette intervenire con alcuni rimaneggiamenti. Il primo volume usciva nel 1842.
Tornato a Roma lo scrittore venne a conoscenza di critiche anche da parte di
amici. Tali reazioni lo turbarono profondamente, tanto che si ripromise di fare
della seconda parte delle Anime morte un’opera valida, tale da confondere
i critici denigratori.
Persuaso di essere stato chiamato ad assolvere ad un compito morale e non
soltanto artistico, disperando di poter inviare agli uomini il messaggio cui
mirava, nel 1847 raccolse tutte le sue riflessioni sui principali valori della
vita del tempo, sull’arte, sulla religione, sulla servitù, sulla libertà… in un
libro dal titolo Brani scelti della corrispondenza con gli amici.. Ne
venne fuori un’opera in pieno contrasto con le illusioni degli amici che avevano
visto in lui il fustigatore dell’organizzazione sociale russa, il liberale che
aveva sognato la redenzione del popolo. L’opera suscitò indignazione di amici e
nemici, di religiosi e laici e Gogol, l’anno seguente, partì per la Palestina,
assillato da crisi morali e religiose. A suo rientro a Mosca, nel 1848, malato
nello spirito e nel corpo, bruciò la seconda parte del manoscritto delle
Anime morte.
La sua vita da quel momento divenne tragica. Sottoposto a continui controlli da
parte di un prete fanatico, lui stesso preda di sconforti e di crisi depressive,
condusse una vita squilibrata. Ma non cessò di pensare alla seconda parte
della sua opera. La riprese ma poi la bruciò definitivamente nel febbraio del
1852. Il 21 febbraio di quello stesso anno moriva a Mosca fra atroci sofferenze.
La sua vita e le sue vicende riflettono il dramma di un uomo che, pur conscio di
dover compiere un’alta missione, non riuscì a portarla a termine attraverso le
sue opere.
Gogol creò un’epoca nel campo del teatro russo e della narrativa. Per questa
sua posizione preminente fu conteso dalle diverse correnti letterarie e
politico-sociali. Per molti fu realista, per altri romantico; liberale per
alcuni, conservatore per altri. E poteva anche essere vero perché nel genio si
compendiano molte interpretazioni e valutazioni. L’estensore della voce ‘Gogol’
del Dizionario degli Autori Bompiani, conclude:”[fu] padre del realismo
russo, ma insieme qualcosa di più; realista e romantico nello stesso tempo e
perciò autentico figlio di quella Russia in cui il cielo grigio di Pietroburgo
si confondeva con quello azzurro ucraino; grigio e azzurro che si confondevano
anche nell’animo dello scrittore”.
OPERE: Anime morte La prima parte fu pubblicata nel 1842. La seconda
parte, incompleta, fu pubblicata postuma nel 1852.
Prima dell’abolizione della servitù della gleba i contadini russi o anime
(così erano definiti) venivano censiti periodicamente e i proprietari pagavano
il testatico in base al numero di anime censite sulle loro terre. Si
trovavano pertanto, in certi casi, a dover pagare per anime già morte da
vari anni. Il personaggio di Gogol, Cicikov, recandosi dai proprietari terrieri,
proponeva loro di comperare a buon mercato le anime morte, ma ancora vive
ai fini delle tasse, per trasferirle, in teoria, a un governatorato a cui
venivano concesse considerevoli estensioni di terre a chi possedesse un
determinato numero di servi. Cicikov verrà scoperto. Su questo spunto,
probabilmente suggerito a Gogol da Puskin, lo scrittore tracciò una serie di
quadri umoristici e dolorosi sulla vita dei contadini russi.
Taras Bul’ba Taras Bul’ba, cosacco fiero e indomito, uccide il figlio
Andrej, che, innamorato di una giovane polacca, era passato al nemico. Poi,
impotente, assiste alla tortura del secondo figlio, Ostap, da parte dei
polacchi. Per vendicarlo comincia a spargere dappertutto terrore e rovina. Viene
catturato e arso vivo. Nel libro vi è una accurata descrizione della steppa
selvaggia e del popolo ora dedito a spensieratezza e baldoria, ora impegnato in
feroci e aspri duelli. L’opera è una visione epico-lirica. Ispirò le opere
musicali di L.Janacek (1918) e di M Rousseau.
FILATELIA
BULGARIA 1947, 2009, DDR 1952, GUINEA 2009,
2o10 (4244/7),
MOLDAVIA 2009, POLONIA Anno 1952 (647), 2009, ROMANIA Anno 1952
(1210/1), RUSSIA Anno 2009, 1959 (2160) ,2009 (fog.119-120),
SERBIA 2007, 2009 (285), UCRAINA Anno 2008 (871/72, fog. 74),
2009 (BF 65), , URSS Anno 1944, 1952 (1605/7), 1956, 1959, 1969,
GOKAK VINAYAKA KRISHNA
(India)
Nato nel 1909.
Morto nel 1992
Vinayaka Krishna
Gokak era un grande scrittore in lingua Kannada e studioso delle letterature
inglese e Kannada. Nel 1961, a Gokak è stato assegnato il Padmashree dal governo
dell'India per Dyava Prithvi.
Gokak era uno
studente di letteratura Karnatak presso il Collegio Dharwar. Studiò a Oxfords e
divenne professore indiano di lingua inglese. Dopo il ritorno da Oxford, nel
1938, fu nominato preside del Collegio Willingdon. Ha servito come Vice
Cancelliere del Sri Sathya Sai Institute of Higher Learning a Puttaparthi, nel
distretto di Anantapur, dal 1981 al1985.
Il suo romanzo
Samarasave Jeevana è considerato una delle opere più rappresentative della
letteratura Navodaya in Kannada.
Opere:
Bharata Sindhu Rashmi. Samarasave Jeevana, Urnanaabha, Abyudaya,
Baaladeguladalli, Dhyava Pruthvi, Geethegal Samudra. Tradusse romanzi e
poesie di vari autori.
Filatelia
INDIA Anno 1998

GOLDBERG LEA
(Israele)
Nata a Konigsberg (secondo un’altra versione a
Kaunas, Lituania) il 29 maggio del 1911. Morta a Gerusalemme il 15 gennaio del
1970.
Studia in Lituania e in Germania dove si specializza
in filosofia e nello studio delle lingue semitiche. Nel 1933 ottiene un
dottorato in lingua semitica all’università di Bonn e successivamente, nel 1935,
deve emigrare in Palestina. In quello stesso anno pubblica un libro di poesie
Anelli di fumo.
A Tel Aviv lavora come consigliere letterario e nel
1954 tiene corsi presso l’università ebraica di Gerusalemme, dirigendo la
sezione di letteratura comparativa.
Ottima traduttrice (conosceva sette lingue), in
particolar modo si occupa di traduzioni dal russo.
Autrice di poesie, scritte in stile moderno,
semplice, è ricordata per l’opera I sonetti di Teresa. Nei suoi versi a
il mondo della sua infanzia in Lituania, la tragedia dell’ebraismo.
Sono pure noti alcuni poemi legati alla natura e alle
bellezze della sua patria.
Saggista e si occupa di classici, tra cui Petrarca,
Baudelaire, Tolstoi, Verlaine.
Scrive opere per bambini tra cui L’appartamento in
affitto, diventato un classico della letteratura ebraica.
Le fu assegnato il Premio Rubin e il Premio d’Israele
per la letteratura.
FILATELIA
ISRAELE Anno 1991 (1125),
2012

Goldfaden Abraham
(Ucraina)
Nato nel 1840. Morto nel 1908.
Poeta ebreo,
drammaturgo, regista teatrale e attore in lingua yiddish, scrisse una quarantina
di opere teatrali.
Oggi
è considerato il padre del teatro moderno ebraico.
Nel 1876 fondò in
Romania quella che è generalmente accreditata come la prima compagnia teatrale
professionale in lingua yiddish. Egli fu il primo importante drammaturgo e
figura di spicco del teatro yiddish.
Nel 1876 riunì
alcune delle sue canzoni e poesie per formare la sua prima commedia,
rappresentata a Jassy. A questa altre ne seguirono, tutte rappresentate,
finché, nel 1883, le autorità russe vietarono il teatro yiddish e Goldfaden con
la sua troupe emigrò prima a Parigi, poi a Londra e successivamente a New York
dove, nel 1903 aprì una scuola di recitazione.
Delle sue 40
commedie la più famosa è Shulamit (1880).
In suo onore in
Romania, a Jasi, gli è stato dedicato il “Avram Goldfaden Festival” in quanto
egli viene considerato "il Principe Azzurro, che svegliò dal letargo la cultura
romena ebraica".
FILATELIA
ISRAELE Anno
2009 (2001), ROMANIA Anno 2009 (5398).
Golding Gerald
William
(Inghilterra)
Nato
Saint Colomb Minor, Cornovaglia, nel 1911. Morto a Falmouth, Cornovaglia, nel
1993
Romanziere tra i più originali e creativi. La sua opera più nota è Il signore
delle mosche (1954) in cui racconta le avventure da incubo di un gruppo di
ragazzi salvatisi su un’isola deserta dopo un incidente aereo. L’Autore descrive
l’involuzione, la degenerazione e il passaggio da uno stato di innocenza ad un
bagno di sangue e di barbarie.
Tra le sue opere maggiori: Le due morti di Christopher Martin (1956), Caduta
libera (1959), La piramide (1967), Oscuro visibile (1979), la trilogia
Riti di passaggio (1980), Calma di vento (1987), Fuoco sottocoperta
(1989).
Si tratta di favole morali i cui protagonisti sono posti in uno stato di estremo
bisogno, che condiziona il loro modo di agire, evidenzia gli istinti più remoti
e il rapporto tra bene e male, facendo emergere il torbido, il violento e
l’inquieto che alberga in fondo all’animo umano.
Anche nei suoi racconti non si discosta da tali interpretazioni.
Nel 1983 ottenne il Premio Nobel.
FILATELIA
GRENADA Anno 1995 (2670)

Goldman William
(USA)
Nato il 13 agosto
1931 a Chicago.
Cresciuto
in una
famiglia ebrea
in un sobborgo di Chicago, studiò nel 1952 nel collegio di Oberlin e nel 1956
presso la Columbia University. Dopo aver frequentato un corso di scrittura
creativa, pensò subito di utilizzare gli insegnamenti ricevuti e compose brevi
poesie, racconti e romanzi.
Di natura eclettica, prima di
dedicarsi esclusivamente a scrivere sceneggiature per film, toccò diversi
generi letterari, dall’avventuroso al giallo, al trhiller. Esperienza che gli
fornì molto materiale per il suo futuro lavoro in campo cinematografico.
Nella sua produzione emergono le
opere:] La Principessa
Sposa., Stepford i (1975 Misery (1990); Chaplin (1992);
Maverick (1994 ) Il potere assoluto (1997),
Il Tempio
d'Oro (1957),
Il proprio
turno di Curtsy,(1958), Soldato
sotto la pioggia (1960)
Ragazzi e
Ragazze insieme (19649.
1964, Nessun modo di trattare una Lady (1964), Il giorno del
padre 1971
Tinsel
(1979),
Controllo
(1982), Il gondoliere silenzioso, Il colore della luce (1984),
Fratelli 1986).
Nel 1980 scrisse una serie di
memorie in cui ricorda la sua vita professionale a Broadway e Hollywood. Vinse
due
Premi Oscar:
uno per Butch Cassidy e Sundance Kid l', e l’altro per la sceneggiatura
di Tutti gli uomini del presidente..
Ha anche vinto due premi Edgar per la miglior sceneggiatura: per i film
Harper nel 1967, e per Magic (adattato da un suo romanzo) nel 1979.
FILATELIA
GUINEA Anno 1999, MALDIVE Anno 1993 (1544), MALI Anno 1995, SAN
MARINO Anno
1990, SIERRA LEONE Anno 1990.
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GOLDONI CARLO
(Italia)
Nasce il 25 febbraio 1707 a Venezia. Muore a Parigi il 6 febbraio1793.
Proviene da una famiglia borghese. Il padre Giulio è un medico che esercita la
sua professione in diverse città dell’Italia centro settentrionale. Di indole
irrequieta è sempre pronto a mutar città, luoghi e ambienti; trasmetterà tale
inquietudine al figlio.
Goldoni studia a Perugia poi a Rimini. Da qui, oppresso dagli studi filosofici e
col desiderio di rivedere la madre, fugge a Chioggia una barca di comici,
affascinato dalla loro vita errabonda. Studente di giurisprudenza a Pavia, si fa
espellere dal collegio Ghislieri per una satira da lui scritta sulla bruttezza
di alcune ragazze su della città. La morte del padre e le precarie condizioni
finanziarie della famiglia lo spingono a laurearsi nel 1731. Presa la laurea
dopo una nottata trascorsa al tavolo da gioco, comincia ad esercitare
l’avvocatura a Venezia, ma un intrigo amoroso lo costringe a lasciare la città
alla volta di Milano.
Nel 1732 esce il suo primo lavoro a stampa, Il gondoliere veneziano ossia Gli
sdegni amorosi. A Verona conosce il capocomico Giuseppe Imer con quale
lavora e lo segue a Venezia al teatro San Samuele. Vi resta fino al 1743 e nel
frattempo sposa Nicoletta Conio. Fu un periodo di apprendistato in cui il
giovane Goldoni tentò diversi generi teatrali, raggiungendo il meglio negli
intermezzi comici La birba 1734, Monsieur Petiton (1736),
Momolo cortesan (1734) e La donna di garbo (1743).
Nel 1744 è costretto a lasciare Venezia alla volta di Pisa dove si ferma per
tre anni, esercitando l’avvocatura, ma senza tralasciare il teatro. Scrive
Arlecchino servitore di due padroni (1745), metà canovaccio e metà scritto,
I due gemelli veneziani (1747) e altre commedie. È il momento che segna
il passaggio alla commedia dell’arte.
Nel 1748 rientra a Venezia e firma un contratto con l’impresario Medebac, la cui
compagnia recitava al teatro Sant’Angelo. Scrive La vedova scaltra
(1748), La putta onorata (1749), La buona moglie (1749), La
famiglia dell’antiquario (1750). I suoi successi provocano invidie; lo si
accusa di gusti plebei, di non rispettare le regole teatrali. Per tutta risposta
Goldoni si impegna a produrre 16 commedie per la stagione1750-51. La prima fu
Il teatro comico, una sorta di ‘poetica’ in cui ribadiva la necessità di
dare verosimiglianza a personaggi e ambienti, e sul disegno di dare importanza
non ad un solo personaggio ma a più. Seguirono La Pamela (prima commedia
senza maschere), Il bugiardo, Le femmine puntigliose, La bottega del caffè
e altre. Nel 1753 scrive La locandiera
Abbandonato il Medebac in seguito a contrasti, passò gli ultimi mesi del 1753 al
teatro San Luca di Antonio Vendramin, dove fu costretto a misurarsi con i suoi
concorrenti commediografi su generi a lui non congeniali come commedie
letterarie, drammi per musica, romanzeschi, esotici. Ma le sue commedie migliori
sono quelle in dialetto come Il campiello (1756, Gli innamorati
(1758), I rusteghi (1760), Le smanie per la villeggiatura, Le
avventure della villeggiatura, Il ritorno dalla villeggiatura (1761),
Sior Todero brontolon (1762), Le baruffe chiozzotte (1752),
Bersagliato da nuove polemiche, fomentate da Carlo Gozzi, accetta l’invito della
Commedie Italienne di Parigi, dove si trasferisce. L’ambiente teatrale parigino,
ancora legato al canovaccio, costringe il Goldoni a ricominciare da capo e
gradualmente la sua battaglia per la riforma sino a conquistarsi con Le
bourru bienfaisant (1771), scritto in francese, il pieno favore del
pubblico, dei letterati e della corte stessa.
Maestro di italiano della famiglia reale, e poi pensionato di Luigi XVI, Goldoni
vive a Parigi fino alla morte in un ambiente consono al suo carattere socievole,
aperto verso il mondo. Godette dell’amicizia degli intellettuali francesi tra
cui Voltaire, Rousseau, Diderot. A Parigi scrisse in francese le sue Memorie
che mettono in scena se stesso e che costituiscono il capolavoro della sua
vecchiaia. La pensione di corte gli fu tolta a seguito della Rivoluzione e
restituita il giorno dopo la sua morte.
Gli ultimi anni non furono lieti e dovette vivere in ristrettezze economiche.
Malato e angustiato dalla povertà, ebbe sempre al suo fianco la moglie
Nicoletta e il nipote Antonio. Si spense nella notte tra il 6 e il 7 febbraio
del 1793.
FILATELIA
BULGARIA Anno 1958 (919), CITTA’
DEL VATICANO Anno 2007 (1433/5) , ITALIA Anno 1997 (1379),
1993 (2071/2), MONACO Anno 2007 (2588), 2009, ROMANIA Anno
1958 (1578), RUSSIA Anno 1958 (2042), SAN MARINO Anno 1993
(1394), 2007, CITTA’ DEL VATICANO 2007
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GOLDSMITH OLIVER
(Inghilterra)
Nato a Pallas (Longford, Irlanda) il 10 novembre 1728. Morì a Londra il 4 aprile
1774.
Figlio di un ecclesiastico, di aspetto poco appariscente a causa del vaiolo che
lo aveva colpito a otto anni, dovette subito mettersi a lavorare per guadagnarsi
di che vivere. Frequentò le scuole secondarie e poi entrò al Trinity College di
Dublino. Nonostante una sua fuga per un rimprovero che non meritava, riuscì a
prendere il titolo di Bachelor of Arts. Bocciato agli esami per entrare negli
ordini ecclesiastici, fece il precettore. Uno zio gli diede il denaro per
studiare legge a Londra, dove non arrivò perché per strada scialacquò tutto il
denaro.
Nel 1752 andò a Edimburgo a studiare medicina e nel 1754 passò a Leida. Vi
rimase un anno e poi iniziò un viaggio attraverso l’Europa, viaggiando a piedi
con solo “una ghinea in tasca, una camicia addosso e un flauto in mano”,
mantenendosi sostenendo dispute nelle università. Percorse Francia, Germania,
Svizzera e Italia, prima di ritornare in Inghilterra con un diploma ottenuto in
qualche ateneo.
Nel 1758 tentò inutilmente di ottenere un posto di medico in India, dopo aver
esercitato in Inghilterra l’attività di medico per due anni.
Si dedicò allora alla letteratura, scrivendo articoli sul periodico “Ape “ da
lui interamente redatto. Pubblicò nel 1774 una Storia d’Inghilterra e poi
nel 1762 Il cittadino del mondo. Nel 1764, sfruttando i ricordi dei suoi
vagabondaggi attraverso l’Europa, scrisse Il viaggiatore, un poema
filosofico che confermò il suo talento di scrittore. Il suo nome rimane però
legato al suo capolavoro Il vicario di Wakefield (1766), venduto per 60
sterline, somma che lo salvò dalla prigione per debiti.
Poco dopo scrisse due commedie L’uomo di buon carattere (1768) e Pur
di conquistare si sottomette (1773). Del 1770 è il poema Il villaggio
abbandonato.
Nel 1774 Goldsmith fu colpito da una febbre persistente, che si aggravò per la
miseria cui la sua imprevidenza l’aveva gettato e per aver assunto farmaci non
prescritti dai medici. Morì pianto dai poveri che aveva beneficato e dagli
amici.
A lui si devono opere storiche: Storia d’Inghilterra, Storia di Roma, Storia
di Grecia, Storia naturale destinate alle scuole e biografie di Parnell e di
Lord Bolingbroke.
Golding spicca tra i narratori inglesi per il suo stile spontaneo, bonario ed
umoristico.
FILATELIA
IRLANDA Anno 1974 (306)

GOLOVKO ANDREY
VASILIEVICH
(Ukraina)
Nato nel 1897. Morto nel 1972.
Scrittore.
FILATELIA
UKRAINA,Anno 1997.12.03,
Annullo speciale.
1987 e1997 Buste postali
 
Gombrowicz Witold
(Polonia)
Nato il 25 agosto Maloszyce o Moloszyce (Opatów) nel 1904. Morto a Vence nel
1969.
Si laureò in legge all’Università di Varsavia, studiò filosofia e economia a
Parigi nel 1927-1929.
Si recò in Argentina nel 1939 dove rimase fino al 1963. Tornato in Francia, si
stabilì a Vence, vicino a Nice, dove morì.
Esordì con il Taccuino
del periodo di maturazione (1933). Il suo primo vero successo
fu Ferdydurke
(1938), satira esilarante e feroce del conformismo e della grettezza della
scuola e della società contemporanea.
Seguirono
Transatlantico
(1953) epopea di un emigrante, e
Pornografia
(1960) dove una
ossessione sessuale esplode in un'orgia di assassinio,
Cosmo
(1965), i
Diari,
di cui uscì un primo volume nel 1957 e un secondo nel 1962.
Notevoli anche i testi
teatrali, che hanno come tema l'uomo vittima dei propri pensieri e delle proprie
azioni:
Ivona, principessa di
Borgogna
(1938),
Il matrimonio
(1946),
Operetta
(1966).
Sarcastico, irriverente,
violento, Gombrowicz crea a una visione deformata e grottesca della realtà,
popolata di non-senso, fantasticherie da incubo, sconvolgenti corrispondenze.
La sua opera è da
ricollegarsi allo sperimentalismo polacco precedente la seconda guerra mondiale.
FILATELIA
POLONIA Anno 2004 (3880)

Gomes Soeiro Pereira Joaquim
(Portogallo)
Nato il 14 aprile
1909 a Gestaco. Morto il 5 dicembre 1949.
Figlio di
agricoltori, studiò alla scuola agraria di Coimbra e, terminati gli studi,
emigrò in Angola dove rimase un anno prima di ritornare in patria. Trovò lavoro
ad Alhandra in un cementificio dove usò le sue conoscenze letterarie e la sua
attività secondaria di scrittore per esercitare un attivismo culturale presso i
compagni di lavoro. Nel 1939, a soli vent’anni iniziò a collaborare col
settimanale “O Diabo” e pubblicò il primo romanzo.
Tra le sue opere
migliori due romanzi a sfondo sociale Esteiros (1941) e Engrenagem (1951),
basati sulle sue idee comuniste.
Inscritto al
Partito comunista portoghese, fu membro del Comitato centrale e per il suo
attivismo fu costretto a vivere in clandestinità a causa del regime fascista
portoghese. Per le condizioni precarie di vita che minarono il suo fisico,
colpito da tubercolosi, non gli fu possibile ricevere l’assistenza medica di cui
aveva bisogno.
Il romanzo
Esteiros, pubblicato nel 1941, è la storia di un gruppo di ragazzi del
proletariato, costretti a lavorare in una fabbrica di mattoni e quindi
nell’impossibilità di frequentare la scuola.
Engrenagem ha
invece per tema il mondo agricolo messo a confronto con quello industriale. Per
queste opere Gomes è da considerarsi un esponente del Neo-realismo portoghese.
Altre opere:
Contos vermelhos, Rifugio perdido, Ultimo carta.
FILATELIA
PORTOGALLO Anno 2009

GOMEZ DE AVELLANEDA GERTRUDIS
(Cuba)
Nata a Cuba nel
1814. Muore nel 1873.
All’età di 22 anni si reca in Spagna dove trascorre tutta la sua vita.
L’allontanamento da Cuba fu dovuto alla morte del padre e alle nuove nozze della
madre, da lei non accettate.
In Spagna entra
in contatto con la letteratura romantica di Victor Hugo, Chateaubriand, Byron.
La sua vita è
cosparsa di disgrazie. Si sposa due volte ed entrambi i mariti muoiono. Viene
abbandonata dall’amante quando era in attesa di una bambina che nasce morta,
furono vicissitudini che influirono profondamente sul suo temperamento.
Di spirito
emotivo, appassionato si accostò allo spiritismo, alternando ad esso periodi di
ritiro religioso, ma poté sempre contare sull’aiuto di amici scrittori come Josè
Zorilla, Fernan Caballero, Josè de Espronceda, Alberto Lista. Il suo spirito
indipendente, i suoi scandali amorosi le valsero la critica di personalità come
Marcelino Menéndez y Pidal che le impedì di entrare a far parte della Regia
Accademia Spagnola.
Scrisse poesie,
novelle, opere teatrali nelle quali fece conoscere lo spirito caraibico e
l’esotismo, a malinconia e la nostalgia del suo paese.
Ne sono un
esempio le opere Guatimozzino, ultimo imperatore del Messico (1846),
Il cacicco di Turmequé (1860). Le sue idee sociali sono presenti in Sab
la prima novella contro lo schiavismo della letteratura spagnola. La sua
poesia si concentra sull’amore pessimista.
In campo
teatrale tentò la tragedia classica e il dramma romantico senza cadere in alcun
eccesso, si veda il Saul (1849) e Baltasar (1858), considerate le
sue migliori opere per il ritratto psicologico dei personaggi.
Fu una
scrittrice molto conosciuta nella sua epoca, poi passò un momento di oblio. La
critica attuale la considera come un precursore del femminismo moderno per la
forza vitale che immette nei personaggi femminili.
FILATELIA
CUBA Anno 1914, 1973 (1648), SPAGNA
Anno 1977 (2082).
 _jpg.jpg) 
GÓMEZ DE LA SERNA RAMÓN
(Spagna)
Nacque il 3
luglio 1888, a Madrid. Morto a Buenos Aires il 13 gennaio
1963.
Scrittore
drammaturgo e agitatore era conosciuto soprattutto per le "Greguerías"(poesie di
pochi versi di contenuto ironico, surreale e burlesco: ad esempio: “Le due
uova che mangiamo sembrano gemelle: eppure non sono parenti neppure di terzo
grado”. “Il pavone è un mito in pensione”. “Con il vento le porte si
arrabbiano”).
Nato in una
famiglia medio-alta, Gómez de la Serna si rifiutò di seguire le orme paterne e
di intraprendere via del diritto e della politica e presto scelse la vita
dell’artista bohémien, peraltro assecondato dal padre indulgente che finanziò la
rivista letteraria “Prometeo”, su cui il figlio scrisse.
Tra il 1908 e il
1912, Ramon introdusse in Spagna un tipo di vita scandalistico simile a quello
di Oscar Wilde, Remy de Gourmont e Marinetti.
Durante la prima
guerra mondiale Ramon, diventato esponente della Spagna neutrale ,creò un gruppo
letterario-sociale, nel centro di Madrid, nel vecchio Café Pombo.
Dietro le
stravaganze della sua vita Ramon trovò il modo di poter osservare il mondo
convenzionale che lo circondava al fine di poterne adottare uno particolarmente
innovativo, che potesse avere influenza sulla generazione dei nuovi poeti del
suo tempo. In tal senso produsse una forma di scrittura originale e creativa in
prosa brillante..
Dal 1914 al 1918
pubblicò sei opere, El Rastro [Il mercato delle pulci], El Medico
improbabile [Il medico improbabile], Greguerías [Greguerias], Sines [Seni]
Pigeon [Piccione], El Circo [Il Circo] , le quali illustrano la maggior
parte delle sue caratteristiche principali: la sua ricerca di un nuovo genere di
brevi poemi in prose frammentarie, l’esaltazione per banali oggetti di uso
quotidiano, l’enfasi sull'erotismo, l’esuberante auto-proiezione, l’esclusiva
dedizione all'arte, l’umorismo giocoso, il misticismo laico contemplativo, e
soprattutto il culto dell'immagine.
Queste
caratteristiche abbondano in tutte le sue opere, specialmente i suoi molti
romanzi, e in paericolar modo in La Viuda La blanca y Negro (1921).
In Spagna, la sua
opera spesso suscitò polemiche e ostilità. Ebbe comunque tra i suoi difensori
più eminenti José Ortega y Gasset.
La mancanza di
impegno di Ramon durante la Repubblica, e il suo esilio dalla Spagna, nocque
assai alla sua figura di uomo e di scrittore.
Nonostante la
produzione di alcune opere originali come il romanzo L'uomo perduto
(1947) e la sua straordinaria autobiografia Automoribundia [1948], visse
in l'esilio in uno stato di povertà e di l'isolamento, senza alcun aiuto da
parte delle precedenti conoscenze e amicizie.
Nonostante il
calo di reputazione, due voci importanti hanno dichiarato la loro ammirazione
per la sua opera. La prima quella di Octavio Paz, che scrisse in una lettera
Papeles de Son Armadans nel 1967: ‘Para mí es el gran escritor español:
el Escritor o, mejor, la Escritura. Comparto la admiración,
el fanatismo, de Larbaud: yo también habría aprendido el español sólo para
leerlo".
La seconda quella
di Pablo Neruda, che nel suo prologo a Obras selectas di Ramon Gomez
(1971) ha affermato che 'la maggior figura del surrealismo, tra tutti i
paesi, fu Ramon”.
Le sue opere
complete sono state pubblicate in 20 volumi dal Circolo lectores / Galaxia
Gutenberg (Barcellona) in una splendida edizione curata da Ioana Zlotescu.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1972
GÓMEZ FERNANDO FERNÁN
(Perù)
Nato a Lima, 28
agosto 1921. Morto a Madrid, 21 novembre 2007
Regista, scrittore, sceneggiatore e
attore spagnolo di origine peruviana è stato membro della Real Academia Española.
Nel 1987 il suo romanzo El mal amor è stato finalista del Premio Planeta.
Ha vinto l'Orso d'argento per il
miglior attoredue volte nel 1977 con El anacoreta e nel 1985 con Stico.
Dal 1945 al 1959 è stato sposato
con l'attrice e cantante María Dolores Pradera. In seguito ha avuto una
relazione con l'attrice Analia Gadé. Dal 1972 è stato legato sentimentalmente
all'attrice Emma Cohen. È padre dell'attrice Helena Fernán Gómez.
Opere: Romanzi
El vendedor de naranjas 1961;
El viaje a ninguna parte., 1985.El
mal amor. 1987;
romanzo storico.El
mar y el tiempo., 1988.
El ascensor de los borrachos., 1993.La
Puerta del Sol., 1995.
¡Stop! novela de amor., 1997.La
cruz y el lirio dorado, 1998;
romanzo storico.Oro y hambre 1999, romanzo storico.Capa
y espada, 2001;
romanzo storico.
El tiempo de los trenes, 2004.
Teatro-
Pareja para la eternidad,
1947.
Las bicicletas son para el verano.,
1984.La
coartada.
Los domingos, bacanl.,
1985;, 1987,
Lazarillo de Tormes..,
1994,
Marido y medio.
Commedia andata in scena il 7 giugno 1959 al Teatro Gran Vía di Madrid, inedita,
Del Rey Ordás y su infamia.
Commedia andata in scena il 22 agosto 1983 al Teatro Palacio del Progreso di
Madrid, inedita.
Ojos de bosque.
Commedia andata in scena il 9 luglio 1986 alla Plaza de la Almudena de Madrid,
nel corso della programmazione «Los veranos de la Villa», inedita.
El Pícaro. Aventuras y desventuras de Lucas Maraña.
Rappresentata al Teatro Central Hispano de Sevilla l'8 settembre 1992, inedita.
Los invasores del palacio.,
2000.
Defensa de Sancho Panza.
Rappresentata al XXV Festival Internacional de Teatro Clásico di Almagro il 19
luglio 2002, inedita.
Morir cuerdo y vivir loco.
Rappresentata al Teatro Principal di Saragozza il 13 gennaio 2004, inedita.
Memorie -
Diario de Cinecittà.
Revista Internacional del Cine, n. 6, novembre 1952; n. 7, dicembre 1952. El
olvido y la memoria. Autobiografía de Fernando Fernán Gómez. Triunfo, n. 3, 6ª
época, gennaio 1981. El tiempo amarillo. Memorias. I (1921–1943) e II
(1943–1987). Madrid, Debate, 1990. El tiempo amarillo: memorias ampliadas
(1921–1997). Madrid, Debate, 1998.
Poesia - A
Roma por algo.
Madrid, Separata de Poesía Española (1954), El canto es vuelo,
2002 (opera poetica completa).
FILATELIA
SPAGNA Anno
2013 (4484)

GOMEZ JOSEFA ACEVEDO DE
(Colombia)
Nata a Bogotà il
23 gennaio 1802. Morta a Pasca il 19 gennaio 1861.
Si distingue dal
gruppo degli intellettuali del suo tempo per l’estremo moralismo che
contraddistingue le sue opere.
Figlia di José
Acevedo y Gomez, fondatore del movimento “Indipendencia” e conosciuto come il
“Tribuno del popolo”, fu influenzata dalla figura paterna e visse in un periodo
di lotte per l’indipendenza e di incertezze politiche, temi che usò nelle sue
opere.
Alla madre deve
una educazione e una cultura superiore a quella delle donne della sua epoca. Si
occupò di politica, di scienza e di arte. Questo riesce a spiegare e a
inquadrare la sua figura in un’epoca che stava rompendo con il ruolo che la
donna era stata costretta a seguire durante il periodo coloniale.
Fu la prima
scrittrice nella storia della Colombia a trattare i temi di etica, di storia del
costume di morale. Scrisse diverse biografie, quella di suo padre, di suo
fratello, del medico Vicente Azuero, dello scrittore Luis Varga de Tejada e la
sua autobiografia, scritta poco prima della morte nella quale parla dei suoi
manoscritti inediti, tra cui alcuni romanzi e drammi. Molte opere furono
pubblicate postume.
FILATELIA
COLOMBIA Anno 1997

Gonçalves António Aurélio
(Capo
Verde)
Nato
il 25 settembre, 1901 a São Vicente. Morto
il 30 settembre del 1984.
Scrittore, romanziere e critico, trattò nelle
sue opere la figura e il ruolo sociale delle donne delle isole di Capo Verde.
FILATELIA
CAPO VERDE
Anno 2001 (774)

GONÇALVES DIAZ ANTONIO
(Brasile)
Nato il 10 agosto 1823 a Caxias Marajhão, morì in un naufragio sui banchi di
Atins, sulle coste del Brasile.
Era figlio naturale di una avventuriera brasiliana e di un portoghese. Fu
separato dalla madre quando il padre si sposò con un’altra donna. Fu
quest’ultima a sostenere le spese della sua educazione e ad inviare il giovane
a seguire gli studi all’università di Coimbra.
Ritornato in Brasile, si dedicò all’insegnamento. Compì spedizioni nel nord del
paese per conto del governo.
Colpito da malattia, ritornò in Francia, sperando di ristabilirsi. Ma
considerato che il tentativo non aveva avuto esito favorevole, rientrò in
patria. Prima di giungervi la nave fece naufragio e il poeta morì.
In campo letterario lasciò molte poesie pubblicate nel 1846-51 nel volume
Primi canti e il poema Os Timbiras (1857) che ha come argomento gli
indigeni del Maranhão, nonché alcuni drammi.
Fu uno dei più notevoli poeti del movimento romantico brasiliano. I suoi versi
sono tuttora apprezzati.
FILATELIA
CAPO VERDE Anno 2001 (774)

GONCAROV IVAN ALEKSANDROVIC
(Russia)
Nato a Simbirsk il 6 giugno 1812. Morto il 15 settembre 1891 a
Pietroburgo.
Figlio di un ricco mercante, dopo gli studi e per tutta la vita fu impiegato al
Ministero, poi all’Ufficio della censura, dove esplicò il suo lavoro con
lentezza, coscienza e pedanteria burocratica. La sua vita non ebbe grandi
impennate, tranne la partecipazione ad un viaggio attraverso il mondo di cui
diede il resoconto nel volume La fregata ‘Pallade’ e una contesa per
plagio che ebbe con Turgheniev di cui rimangono lettere e una difesa intitolata
Una storia non comune (1847), accolta favorevolmente da Belinski e
pubblicata sulla rivista “Sovremennik”.
Goncarov è noto per soli tre romanzi, apparsi a grande distanza l’uno
dall’altro: Storia non comune (1847), Oblomov (1959) il suo
capolavoro, un romanzo-saggio che al suo apparire suscitò discussioni e creò
addirittura il termine oblomovismo per indicare il velleitarismo
impotente e sognatore di certe sfere intellettuali russe. e Il burrone
(1869), di tono e contenuto assai inferiore ai precedenti.
I suoi libri suscitarono problemi e discussioni intorno all’educazione dei
giovani della nuova generazione, in particolare sul conflitto tra ideali e
realtà, sui problemi della servitù della gleba e sul nichilismo.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1962 (2527),
2012
 
Gonchar Oles
(Ucraina)
Nato nel 1918 nella provincia di Poltava.
Morto nel 1995.
Gonchar aveva
quattro anni quando l'Ucraina diventò una repubblica sovietica. Da adolescente
fu testimone della fame nel suo paese, un tempo ricca area agricola, causata
dalla collettivizzazione forzata. A
diciassette anni, andò a Kharkov, seconda città dell'Ucraina, dopo Kiev, e si
iscrisse alla Scuola di Giornalismo, diplomandosi nel 1937.
Nel 1938 frequentò
l'Università Dnepropetrovsk, ma non si laureò fino al 1946. Si offrì volontario
per il fronte nel giugno del 1941, quando le armate tedesche invasero l'Unione
Sovietica.
Oles Gonchar è
l'autore di circa 20 romanzi, tradotti in ogni lingua europea importante, e un
politico che dedicò tutte le sue forze alla natia Ucraina.
Fu deputato al
Consiglio Supremo dell'URSS per molti anni e presidente del consiglio
dell'Unione degli Scrittori ucraini dal 1959 al 1971. Fu promotore della linea
comunista nella letteratura sovietica ed energico fautore della campagna contro
alcuni scrittori dissidenti tra cui Boris Pasternak e Alexander Solzhenitsyn.
Godette di
numerosi privilegi da parte dello Stato: automobili, dacie, appartamenti a Kiev
e Mosca.. Viaggiò per incontrare le
comunità ucraine emigrate; fece parte di delegazioni di scrittori ucraini.
I suoi libri sono
stati distribuiti in milioni di copie e inviati a tutte le biblioteche
pubbliche. I suoi due volumi di Opere scelte furono pubblicati nel 1951,
ristampati a Kiev nel 1959-1960 e ancora in Russia nel 1966-67. Articoli e libri
sono stati a lui dedicati. (da Internet)
FILATELIA
UCRAINA Anno 2003,
2008 (Annulli speciali e buste postali)
GONCOURT HUOT EDMOND de
GONCOURT HUOT JULES de
(Francia)
Seppure tra i due fratelli Goncourt vi fossero otto anni di differenza, le loro
vite procedettero appaiate su un solo binario.
Rimasti precocemente orfani del padre, un ex ufficiale dell’esercito
napoleonico, furono educati dalla madre. E quando questa morì, li lasciò eredi
di una cospicua fortuna che permise loro di vivere agiatamente.
Edmond nacque a Nancy il 26 maggio del 1822 e morì a Champrosay il 16 luglio
1896. Jules nacque a Parigi il 17 dicembre 1830 e morì a Auteuil il 20 giugno
1870 a causa di una infezione luetica.
Edmond si impiegò per un certo tempo al Ministero delle Finanze; poi si dedicò
col fratello alla passione per le lettere. Affini per cultura, amanti del
collezionismo, si misero alla ricerca del documento nello spirito dominante
del positivismo e lo cercarono nell’arte e nella letteratura, nella storia e
nella vita dei maggiori artisti.
Il Diario (Journal), scritto da entrambi e continuato dal solo Edmond
dopo la morte di Jules, è una vasta raccolta di piccoli fatti, di dettagli, di
pettegolezzi, di cronache sulla vita letteraria e sulla vita civile. Il
Diario parte dallo studio della società francese durante e dopo la
Rivoluzione sino alla società contemporanea, attribuendo all’arte ogni libertà
di dire, scegliendo una materia fisiologica e patologica che mira a rendere
l’impressione, la sensazione attraverso osservazioni penetranti e minute.
La loro vita procedette quasi in simbiosi. Sempre a contatto e quindi nella
situazione di potersi continuamente scambiare idee e sensazioni, procedettero su
un binario unico. Pure della vita sentimentale e quotidiana ebbero un’unica
visione, facendo viaggi in comune e, sembra, avendo anche la stessa amica.
La stesura dei molti romanzi da loro pubblicati procedette a quattro mani tanto
che sembrerebbe vano cercare l’apporto personale, individuale di ciascuno. Della
loro produzione vanno ricordate le opere: Charles Demailly (1860),
Suor Filomena (1861) storia di un medico e di una suora; Renée Mauperin
(1864), storia di due fratelli; Germanie Lacerteux (1865), studio delle
ossessioni sessuali di una domestica; Manette Salomon (1867) ambientato
nel mondo degli artisti; Madame Gervaisais (1869) che descrive un
rapimento mistico, le deformazioni e il disfacimento religioso femminile.
Scrissero pure un dramma per il teatro Henriette Marechal (1865) che
cadde clamorosamente e un altro La patria in pericolo che non ebbe
miglior sorte
Dopo la morte di Jules, Edmond rievocò la loro vicenda personale, adombrandola
sotto la storia di due acrobati in I fratelli Zemgannù (1879); scrisse
pure Elisa, ragazza di piacere (1877); La Faustin (1882);
Chérie (1884), Gavarny (1873), La Du Barry (1878), Madame
Pompadour (1878), La duchessa di Chateauroux e le sue sorelle
(1879), Prefazione e manifesti letterari (1888), L’Italia di ieri
(1894).
Nei loro romanzi i due fratelli puntano più sulla descrizione dell’ambiente
che sull’intreccio.
Diminuito il favore del pubblico, Edmond tornò ad occuparsi del Settecento con
La Guimard (1893) e a scrivere monografie sull’arte giapponese
Utamaro (1890) e Hokusai (1896) e continuò il Journal,
iniziato col fratello nel 1851.
Tra i saggi dei due fratelli sono da considerare: Nell’anno 18** (1851);
Storia della società francese durante la Rivoluzione (1854), Storia della
società francese durante il Direttorio (1855), Ritratti intimi del XVIII
secolo (1857); Storia di Maria Antonietta (1858); L’arte del XVIII
secolo (1859); La donna del XVIII secolo.
Dal 1° febbraio del 1885 Edmond cominciò a riunire nella sua casa di Auteuil
(che chiamava il ‘granaio’) i romanzieri amici della nuova generazione per
discutere di lettere. Fu il primo abbozzo dell’Académie Goncourt che egli fondò
col proprio testamento e che ancora oggi assegna uno dei più prestigiosi premi
letterari francesi.
OPERA: Diario o Journal. È l’opera che assicura ai Goncourt un posto
notevole nella letteratura e nella cultura francese dell’Ottocento. Il
Diario in molti volumi, di cui i primi tre scritti in collaborazione col
fratello Jules, iniziò nel 1851. L’edizione integrale in 25 volumi uscì nel
1956. L’opera è una miniera di figure, ritratti, aneddoti della vita parigina
durante il Secondo Impero. Vi compaiono i maggiori protagonisti. La
pubblicazione dei Diari in 9 volumi nel 1887-96 suscitò reazioni e aspre
polemiche perché molti scrittori non si riconobbero nelle conversazioni loro
attribuite e Edmond fu continuamente minacciato dalle manie di chi era presente
nella sua opera. La quale, comunque, rimane un’opera di capitale importanza per
accedere al mondo sociale e culturale del suo tempo.
FILATELIA
FRANCIA 2002, MONACO Anno 1951 (352),
1953 (392/3)
 _jpg.jpg) 
GONGORA Y ARGOTE LUIS de
(Spagna)
Nato a Cordova l’11 luglio 1561, ivi morì il 23 maggio 1627.
Di nobile famiglia, dopo aver frequentato le scuole locali, si recò in compagnia
di un precettore all’Università di Salamanca per studiare diritto. Ordinato
frate minore, ottenne privilegi ecclesiastici, ma non diede mai segni di vera
vocazione. Per volontà di uno zio occupò la carica della tesoreria della chiesa
di Cordova, rimasta vacante. Nel 1585 prese gli ordini maggiori e la sua vita
tranquilla dovette mutare a causa degli impegni assunti e per i numerosi viaggi
che, pur piacendogli, indebolivano il suo fisico. Durante questi viaggi non
ebbe sempre un comportamento esemplare in quanto gli furono attribuiti diversi
amori passeggeri e di indulgere spesso e volentieri al gioco. Fu accusato da un
vescovo di parlare nel coro, di partecipar alle corride, di condurre una vita
da giovanotto e di scrivere poesie. Accuse che Gongora ribatté punto per punto.
Nel 1611 prese al suo servizio un nipote cui addossò buona parte delle sue
incombenze per essere libero di dedicarsi alla letteratura.
La sua fama di poeta cominciò con le opere Romanze, Letrillas e Sonetti.
Nel 1610 scrisse l’Ode per la presa di Larache. Seguirono La favola
di Polifemo e Galatea (1612), Le solitudini (1613), il Panegirico
al duca di Lerma (1616).
Nel 1617 andò a vivere a Madrid. Condusse una vita scombinata, tra alti e bassi
economici e per un momento difficile passato dalla famiglia, accusata di avere
una macchia nella purezza del sangue (si sospettava di una nonna del poeta).
Legatosi al favorito di Filippo III ottenne la nomina a cappellano di Sua
Maestà per cui a 56 anni divenne sacerdote. Con l’elezione al trono di Filippo
IV si lega al nuovo favorito e gli viene concessa una rendita che non riuscì
mai a riscuotere essendo sopraggiunta la sua morte. La sua situazione
finanziaria continuò, quindi, ad essere caotica, tanto che dovette alienare
alcuni beni, e vendere le sue poesie.
Nel 1626 colpito da apoplessia, cadde gravemente ammalato e morì a Cordova.
Oltre a poesie Gongora scrisse anche opere teatrali fra cui La costanza di
Isabella (1610), Il dottor Carlino (1613), opere di poco conto perché
la sua forza letteraria risiede nella produzione lirica.
La fama di Gongora fu enorme e la sua opera influenzò la Spagna, il Portogallo e
l’America Latina.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1961 (1042/3)
GONZAGA TOMAS ANTONIO (Dirceu)
(Brasile)
Nato a Porto il 2 agosto del 1744, morto a Mozambico nel 1810.
Poeta luso-brasiliano, inizia gli studi nel collegio gesuita di Bahia e li
completa all’università di Coimbra, laureandosi in legge. Ottiene un incarico a
Vila Rica (Minas Gerais) dove incontra Maria Doroteia de Seixos Brabdao che
canta nelle sue poesie col nome arcadico di Marilia Dirceu.
Per le sue idee politiche fu coinvolto nella congiura dell’”Inconfidencia”
contro il potere centrale di Lisbona e nel 1782 finì deportato nel Mozambico.
La sua opera poetica fu raccolta e pubblicata a Lisbona nel 1792 ed è
considerata l’opera più importante dell’arcadismo brasiliano. Per le confessioni
sentimentali, l’emotività, la descrizione di paesaggi
Ultimamente gli sono state attribuite Lettere cilene, sino ad oggi
rimaste anonime.
FILATELIA
BRASILE Anno 1994 (2195)

GONZALES MARTINEZ ENRIQUE
(Messico)
Nato a
Guadalajara (Jalisco) il 13 aprile 1871. Muore a città del Messico nel 1952.
Inizia i suoi studi nel Seminario di Guadalajara e nella stessa città li
conclude nel 1893 con la laurea in medicina. A 22 anni inizia la sua
attrazione verso la letteratura e comincia a comporre versi che pubblica su
periodici e riviste varie.
Dopo alcuni anni
di pratica in medicina, parte con la famiglia alla volta di Culiacan dove il
padre aveva ottenuto l’incarico di direttore di un collegio.
Per quindici
anni esercita la sua attività di medico in diverse località dello stato di
Sinaloa.
A Mocorito
dirige una rivista letteraria di arte. E nel 1911, trasferitosi a Città del
Messico, fonda una rivista letteraria “Argos” (1912) e in seguito la rivista
“Petaso”. Si occupa di editoria, è presidente dell’Ateneo della gioventù e
ricopre altri incarichi nel campo letterario.
In campo
politico entra nel servizio diplomatico e viene inviati in Cile, Argentina e
Spagna.
Al suo rientro
in patria tiene seminari, conferenze e diviene membro dell’Accademia messicana
e corrispondente per quella spagnola.
Gli fu assegnato
nel 1944 il premio Avila Camacho.
La sua opera
risente degli influssi del simbolismo francese e, al finire della sua carriera,
si sposta verso il modernismo.
FILATELIA
MESSICO Anno 1972 (PA. 335)

GOPICHAND TRIPURANENI
(India)
Nato a Telugu l’
8 settembre 1910. Morto il 2 novembre 1962.
E’ stato uno
scrittore di racconti brevi, editore, saggista, drammaturgo e regista.
Scrisse commedie
e racconti . E’ particolarmente noto per il suo secondo romanzo Asamardhuni
Jeevayatra (L'incompetente di viaggio della vita), considerato il primo
romanzo psicologico della letteratura Telugu.
Nel 1963
all’opera di Gopichand, Panditha Parameshwara Sastry Veelunama è stato
assegnato il Premio Sahitya Akademi – E’ stato il primo romanzo Telugu a vincere
il premio
Opere:
Parivartanam. Asamarthuni Jeeva Yatra (romanzo psicoanalisi prima in Telugu),
Merupula Marakalu, Pandita Parameswara Sastry Veelunaama, Yamapasam,
Cheekati Gadulu, Sidhilalayam, Gadiya Padani Talupulu, Gatinchanigatam,
Pillatemmera, Premopahatulu.,
Non-fiction:
Tatvavetalu, Postu Chaiyani Uttarulu, Maku Unnayi Swagataalu,
Vubhayakushalopari,
FILATELIA
INDIA Anno 2011

Gorakhpuri Firaq
(India)
Nato a Gorakhpuri
nel 1896. Morto nel 1982.
Fu uno dei più
noti poeti contemporanei di poesia in urdu. Visse in un momento in cui
operavano importanti cultori della poesia in urdu come
Sahir,
Iqbal,
Bhupendra Nath
Kaushik,
Faiz Ahmed Faiz
e
Kaifi Azmi.
Nato in una
famiglia Kavastha, entrò nel Servizio Civile Provinciale (PCS), poi si dimise ed
entrò come docente di
lingua inglese
all’Università di Allahabad.
Le sue poesie
sono presenti nelle raccolte Rooh-o-Qaayanat, Gul-e-Ra'naa, Nagma-numaa
e il suo opus magnum in Gul-e-Naghma.Fu durante questo periodo trascorso
come insegnate all’Università che scrisse la maggior parte delle sue poesie urdu
e il suo
opus magnum
Gul-e-Naghma
che gli permise di ottenere il
Premio Jnanpith
, il
Sahitya Akademi
Award nel 1960 e nel 1970 il premio più alto dell' "Akademi”
Sahitya.
Era dotato di un
forte carattere, di intelletto vivace e anche di uno spirito mordace..
Morì nel 1982.
FILATELIA
INDIA Anno 1997

Gorbatov Boris Leont´evič
(Russia)
Nato a
Petromar, odierna Pervomajsk, Donbass, nel 1908. Morto a Mosca nel 1954.
I suoi romanzi (Naš
gorod "La nostra città", 1930; Moë pokolenie "La mia generazione",
1933) trattano dell'azione dei
giovani comunisti negli anni 1917-22. Alla seconda
guerra mondiale ci riportano i Rasskazy o soldatskoj duše ("Racconti
sull'anima del soldato", 1943) e l'opera sua migliore, Nepokorënnye ("Gli
indomiti", 1943), da cui sono stati tratti un'opera e un film. Del 1951 è il
romanzo Donbass sul movimento stacanovista nel Donbass.
FILATELIA
UCRAINA 2008 Busta postale,
URSS 1988 Busta Postale.

Gorch Fock
(pseudonimo di Johann Wilhelm Kinau)
(Germania)
Nato sull’isola di Finkenwerder, il 22 agosto 1880. Morto il 31 maggio 1916.
Oltre allo pseudonimo con cui è più conosciuto usò anche quelli di Jakob Holst e
Gorch Focco.
Kinau fu il primogenito del
pescatore Heinrich Wilhelm Kinau e di sua moglie, nata Holst.
A quindici anni lavorò come
apprendista presso uno zio, commerciante, e nel 1897/98 frequentò la scuola
commerciale a Bremerhaven. Poi lavorò come contabile a Meiningen, Brema, e
dal 1907 presso la compagnia di navigazione “Hamburg-Amerika-Lines”.
Sposò Rosa Elisabeth Reich nel
1908, con la quale ebbe tre figli.
Nel 1904 Kinau iniziò a pubblicare
poesie e storie del suo paese natio.. Nel
1913 pubblicò il suo lavoro più popolare, il romanzo Non è Seefahrt!, in
cui descrive la vita dei pescatori del suo paese d'origine.
Nella prima guerra mondiale, Kinau
combatté Serbia e in Russia e più tardi a
Verdun.
Dal 1916 prestò servizio presso la marina tedesca,. Svolse il suo lavoro sull’
incrociatore SMS Wiesbaden e morì quando la nave affondò nella battaglia dello
Jutland. Il suo corpo, trovato sul litorale svedese vicino a Fjällbacka, fu
sepolto sull'isola di
Stensholmen
insieme ad altri marinai tedeschi e britannici..
La marina tedesca dedicò due navi alla sua memoria: il Gorch Fock (1933) della
Kriegsmarine e la Gorch Fock (1958) del
Bundesmarine.
Opere:
Schullengrieper e Tungenkrieper
(1910),
Hein Godenwind
(1911),
Hamborger Janmaten
(1913),
Non è Seefahrt!
(1913
Fahrensleute
(1914),
Cilli Cohrs
(1914),
Doggerbank
(1914),
Guerra 1914-15
(poesie),
Sterne überm Meer
(Diario e note poesie, (1918 postumo).
FILATELIA
GERMANIA OCCIDENTALE ANNO 1980 (9O4)
 
GORDIMER NADINE
(Sud Africa )
Nata a Spring, Transvaal il 20 novembre 1923
Figlia di un russo e di una inglese, entrambi sionisti, frequentò un convento di
suore e poi
studiò danza classica, che interruppe a causa di una presunta malattia.
Autodidatta, si formò su letture vastissime e in seguito si laureò
all’università di Witwatersrand a Johannesburg dove si stabilì negli anni
Cinquanta.
Fu scrittrice di straordinario talento, nota e apprezzata nella letteratura sud
africana anglofona.
Iniziò la sua carriera letteraria con racconti brevi che comparvero nel 1949
nella raccolta Faccia a faccia, seguiti dal romanzo autobiografico I
giorni della menzogna (1953). Nel 1956 apparve un'altra raccolta di racconti
Six Feet of the Country. Del 1958 è il romanzo Un mondo di stranieri.
Altri racconti risalgono al 1960 Fridays’s Footprint; nel 1963
pubblicò il romanzo Occasione d’amore, i racconti No for publication
(1966) e il romanzo Il fu mondo borghese.
Del 1970 è Un’ospite d’onore, seguito La figlia di Burger (1979)
considerato il suo capolavoro.
Altri racconti apparvero nel 1972 Livingston’s Companions e l’anno
successivo un saggio sulla letteratura nera del Sud Africa The Black
Interpreters (1973). Del 1974 è il romanzo Il conservatore, una delle
sue opere più impegnate. Seguono altri racconti e romanzi fino al 1980 quando
la scrittrice raccolse in Il bacio di un soldato i migliori racconti.
La Gordimer si occupò anche di politica in quanto testimone di una realtà che
vide due razze a confronto. Nell’opera Luglio (1981) tratta personaggi,
bianchi e neri, in aperto conflitto, mentre nel successivo Una forza della
natura (1987), ritorna alle sue origini inserendo nella trama una
protagonista ebrea.
Scrittrice letta e amata in tutto il mondo, si è fatta stimare per le sue nette
posizioni sociali, per la posizione contro il governo razzista e per la difesa
dei diritti delle popolazioni oppresse cui si sentì profondamente legata.
FILATELIA
AFRICA DEL SUD Anno 1996 (931),
ANTIGUA Anno 1995 (1971), GUINEA BISSAU 2009, SVEZIA 1998
(2066)
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Gordon Adam Lindsay
(Australia)
Nato il 19 ottobre del 1833 a Fayal, Azzorre, morì il 24 giugno del 1870 a
Brighton, Melbourne, Victoria.
Di famiglia benestante, fu educato al Chettenham College a Woolwich nel periodo
1948/51. Suo padre, maestro di cavalleria industana, gli trovò una occupazione
nell’Australia del Sud dove, nel 1953 entrò a far parte della Polizia. Per due
anni condusse una vita regolare ma nel 1955 rassegnò le dimissioni.
Nel 1959 alla morte della madre ricevette una consistente eredità che impiegò in
investimenti talvolta non proprio sicuri.
Amante della letteratura, pubblica nell’agosto del 1864 il primo volume Il
feudo, sul “Border Guard”.
Si occupa di politica ed entra a far parte della Camera australiana del sud, ma
si dimette in quanto aveva acquistato terreni nell’Australia occidentale, una
operazione che risultò fallimentare. Anche una successiva impresa negli anni
1967/70 non va a buon fine. A queste vicissitudini si aggiungono un incidente
capitatogli, che gli lasciò strascichi dai quali non si rimise, e la morte del
figlio.
Nel 1867 pubblica due volumi di poesie Ashtaroth e Mare Spray Smoke
Drift.
La sua vita fu un susseguirsi di alti e bassi, di speculazioni azzeccate e altre
completamente sbagliate e perciò si trovò spesso in difficoltà finanziarie.
Il 23 giugno del 1970 esce l’ultima sua opera Bush Ballads e
Galloping Rhymes.
In un incontro con gli amici, l’amico Henry Kendal gli mostra la
recensione entusiastica che aveva scritto. Il giorno dopo, inspiegabilmente,
Gordon si reca sulla spiaggia dove si uccide. Probabilmente lo indusse
all’insano gesto la comunicazione che una eredità, che gli era stata lasciata da
parenti inglesi, era stata invalidata per cavilli legali. Aveva sperato con
quella di risolvere la sua situazione finanziaria ma tutto andò in fumo.
Gordon ebbe una vita strana, aveva grande talento ma non diventò mai un grande
scrittore. I successi e i fallimenti, sia in campo letterario che nella vita
privata, si riflettono fedelmente in tutta la sua opera poetica.
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 1970 (429)

GORDON JEHUDAH LOEB detto Jelag
(Russia)
Nato a Vilna nel 1831 e morto a Pietroburgo nel 1892
Legato all’illuminismo ebraico portò innovazioni nel
campo linguistico, avvicinando la lingua poetica a quella popolare..
Scrive favole e poemi biblici I versi di Jehudah
(1866) e Rachamah, sorella mia (1882) in cui lo scrittore aspira alla
rinascita culturale e religiosa di Israele, con la prospettiva di una riunione.
La sua opera fu importante nella letteratura ebraica del secolo XX.
FILATELIA
ISRAELE 1996 (1318)

Goretski Ivanovich Maxim
(Russia)
Nato nel 1893 nel villaggio di Malaya Bogatkovka, regione di Mogilev. Morto nel
1939.
Scrittore
bielorusso, critico letterario, folklorista e lessicografo..
Di famiglia
contadina, si laureò in geologia e agronomia presso la Gory School (1913) e in
seguito frequentò la Scuola Militare di Pietrogrado (1916). Nel 1913-1914 ha
lavorato come geometra in Vilna. Le sue pubblicazioni apparvero sul quotidiano "Nasha
Niva". Il primo libro di racconti, Raccolto d’inverno, fu pubblicato nel
1914.. Dall’ottobre 1923, ha vissuto in
Bielorussia, ha insegnato lingua e letteratura bielorussa..
Dal 1928 fu impegnato in lavori di ricerca scientifica presso l'Istituto di
Cultura bielorusso e l'Accademia delle Scienze della Bielorussia. Nel 1931 fu
sottoposto a repressione ed esiliato a Vyatka. Nel 1937 fu sottoposto ad una
nuova repressione.. Morì in un carcere
nel 1939.
Fu autore della
Storia della letteratura bielorussa, di un Dizionario russo-bielorusso
(insieme a G. Goretski) e di una serie di raccolte storiche.
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno 1993
(32)
GORHAM MICHAEL
(USA)
Nato nel 1906. Morto nel 1995.
Scrittore e
linguista americano, usò gli pseudonimi: Troy Nesbit, Franklin Brester, Lyman
Hopkins, Cutler di Samuel, Benjamin Brewster. Si laureò presso l’università di
Colorado nel 1928. Per un certo tempo lavorò come guida nelle Montagne Rocciose,
un'esperienza che sviluppò notevolmente la sua resistenza alle lunghe marce.
Scrisse più di 80
libri, alcuni dei quali sono diventati dei best-seller. La caratteristica
principale delle sue opere è il carattere documentaristico, descrittivo e
didattico, comprensibile per un vasto pubblico. Per lo più gli argomenti
trattati toccavano l’antropologia, gli antichi tesori dell’America, la storia di
famosi pionieri. Ebbe un valido aiuto da parte della moglie nella stesura delle
sue opere.
Un certo numero di
libri da lui scritti era destinato ai bambini e ai giovani.
FILATELIA
DOMINICA Anno 1996, GUYANA Anno 1994. MALDIVES
Anno 1986, USA Anno 1950, 1966, 1967, 1996.
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GORKI MAKSIM (pseud. ALEKSEJ MAKSJMOVIC
PESKOV
(Russia)
Nato a Niznij Novghorod il 14 marzo 1868. Morì il 18 giugno 1936 a Mosca.
Era figlio di un tappezziere che riuscì a diventare agente di navigazione.
Rimasto orfano visse con i nonni, ma si allontanò ancor giovane da casa e per
sopravvivere esercitò diversi mestieri (fattorino, aiutante in un negozio di
pitture religiose, fornaio, sguattero su un piroscafo del Volga, guardiano,
venditore di bevande, giovane aiuto nello studio di un avvocato, professione che
lo spinse verso la letteratura…) accumulò esperienze e conoscenze di uomini e di
cose di cui si servì in seguito nelle sue opere. Le notizie sulla sua infanzia
si ricavano dalle autobiografie Infanzia (1913), Fra la gente
(1915) e Le mie università (1917).
I primi racconti nacquero tra il 1892 e il 1895: Makar Cudra (1892),
Celkas (1895). Il successo fu enorme e duraturo. Ad aumentare la popolarità
intervenne anche il teatro con i drammi Piccoli borghesi (1901), I
bassifondi o L’albergo dei poveri (1902).
Intanto Gorki era passato dal racconto alla narrativa con Varen’ka Olesova
(1898) e La vita è una sciocchezza (1899, seguito da I tre
(1900-1901).
La conoscenza a Pietroburgo dei maggiori esponenti del marxismo gli ispirò Il
canto della procellaria (1901), che causò la chiusura della rivista
“La vita”. I legami col marxismo si videro anche nei drammi scritti nel 1904-05:
I villeggianti, I figli del sole, I nemici, I barbari, alcuni dei quali
provocarono le ire della censura zarista. Nel 1902 fu eletto membro onorario
dell’Accademia imperiale di Scienza.
Nel 1905 aderì alla rivoluzione e fu arrestato. Liberato per dimostrazioni di
solidarietà levatesi in tutto il mondo, pensò di andare in America, ma la sua
convivenza con una donna lo costrinse a ripiegare su un soggiorno a Capri, dove
creò un centro per l’emigrazione rivoluzionaria e vi rimase fino allo scoppio
della guerra mondiale. La sua fama si era andata un poco offuscando ma ritornò a
galla dopo la pubblicazione del romanzo La madre (1907-.8), ritenuta
l’opera migliore, sebbene la critica lo passasse sotto silenzio, e una serie di
Racconti d’Italia (1911-1913).
Negli ultimi tempi attraversò una crisi religiosa, come traspare in Una
confessione (1908).
Durante la rivoluzione russa del 1917 lo scrittore aveva fatto ritorno in
patria, dove fondò la rivista mensile “Cronache” e diresse una collezione di
opere di tutto il mondo. Nel 1919 pubblicò Ricordi su Tolstoj.
Non soddisfatto delle direttive del regime, si recò in Germania e vi rimase fino
al 1924. In seguito si trasferì a Sorrento. Ritornò in Russia nel 1928,
chiamatovi per la celebrazione del suo sessantesimo compleanno.
Continuò a pubblicare le opere del periodo sorrentino, Gli Artamonov
(1925) La vita di Klim Samgin (1936) iniziato nel 1925, Dostigaiev e
altri (1933).
La sua vasta opera ha influenzato la letteratura sovietica e mondiale per
l’efficacia dello stile e la limpidità della scrittura.
La città natale fu nel 1932 ribattezzata col suo nome.
FILATELIA
ALBANIA 1986, BULGARIA Anno 1968 (1577),
CECOSLOVACCHIA Anno 1968 (1682), DDR 1953, 1968, 1974,
GAMBIA Anno 2010, INDIA Anno
1968 (248), MONGOLIA Anno 1969 (461), ROMANIA 1956, RUSSIA
Anno 1932/33 (460/1), 1943 (893/4), 1946 (1030/1),
1956/7 (1883), 1958 (2032), 1059, 1968 (3346), 1998,
2000, SERBIA MONTENEGRO 2003, UNGHERIA Anno 1951 (1002/4), 1948
(PA 89), VIETNAM Anno 1968 (581)
GOROSTIZA Celestino
Alcalá
(Messico)
Nato a
Villahermosa il 31 gennaio 1904. Morto a Città del Messico l’ 11 gennaio 1967.
Gorostiza, figlio
di Celestino ed Elvira Alcalá, era il fratello maggiore di José Gorostiza.
E' stato co-fondatore del teatro Ulises (1927-1928) e del teatro
Orientaciòn (1932), entrambi a Città del Messico.
Fu membro
della Mexicana Academia de la Lengua, nonché direttore del Dipartimento di
teatro e dell’Istituto Nazionale di Belle Arti.
Si occupò di
filmografia e diresse Ave de paso (1948), Sinfonia de una vida
(1946), Nana (1944).
Scrisse:
Robado Paradiso (1951), Las mujeres de mi general (1951), La
guerra de los pasteles (1944), Refugiados en Madrid (1938).
In campo
teatrale scrisse: La
Malinche, (1958 dramma storico),,
La Leña está verde, (1958), Columna sociale, (1953),
El color de Nuestra Piel, (1952), La Mujer ideale, (1943),
La reina de la Nieve, (1942), Escombros del sueño, (1938), El
nuevo Paraíso, (1930), Ser o no ser, (,
1933 La Scuola del amor, (1933).
(da Internet)
FILATELIA
MESSICO Anno 2004 (2067)
GORRITI DE BELZU JUANA MANUELA
(Argentina)
Nata
a Horcones a Rosario de la Frontiera il 15 giugno del 1816. Muore a
Buenos Aires, il 6 novembre del 1892.
Figlia di un
generale, riceve in convento un’educazione raffinata durante la quale studiò il
francese, la letteratura, la religione, raggiungendo un livello superiore a
quello delle fanciulle del suo tempo.
Nel 1831 si
trasferisce con la famiglia a Tarija, in Bolivia, dove, all’età di 14 anni,
conosce e sposa De Belzù, un ufficiale agli ordini di suo padre. Dal matrimonio
nacquero tre figli, ma l’unione non fu serena a causa del suo carattere e
dell’insofferenza del marito che mal sopportava l’indipendenza della moglie,
perciò si giunse alla separazione avvenuta nel 1843.
Costretta a
mantenersi da sola Juana Manuela si trasferisce ad Arequipa, in Perù, e
successivamente a Lima dove si dedica all’insegnamento e si occupa di
letteratura, frequentando uno dei più famosi cenacoli di quel tempo. Nel
frattempo il suo ex marito, diventato generale, è eletto al governo della
Bolivia. Questi chiede alla ex moglie di accompagnarlo, ma la donna rifiuta e
concede solo che una delle figlie, Elmira, lo segua.
A Lima il centro
cui apparteneva diventa il luogo di raduno principale degli intellettuali e
sulla “Rivista di Lima” ad esso legata la scrittrice pubblica il suo primo
libro A quena. L’opera è apprezzata dalla critica e da quel momento si
diffonde in tutta l’America, in Francia e in Spagna.
Nel 1874 si
trasferisca a Buenos Ayres dove si riconcilia col marito che aveva subito un
attentato e alla sua morte accompagna il feretro, dimenticando tutto il passato.
A Buenos Ayres
fonda una rivista internazionale “La Alborada della Plata” e realizza alcuni
viaggi all’estero.
Scrisse numerose
relazioni, romanzi, raccolte di novelle, leggende. La maggior parte delle sue
opere fu raccolta nel 1865 nell’opera Sogni e realtà.
FILATELIA
ARGENTINA Anno 1967 (778)

Gottfried von StraSburg
(Germania)
Nato a Strasburgo nel 1180 ca. Morto nel 1215 ca.
Considerato uno
dei migliori poeti ad avere illustrato l'alto tedesco medio. Scrisse un poema
ispirato al mito di Tristano e Isotta, elaborato attorno all'anno 1210.
Sebbene i suoi
dati biografici siano incerti, si sa che è stato contemporaneo di Walther von
der Vogelweide, di Hartmann von Aue e di Wolfram von Eschenbach. (Wikipedia)
FILATELIA
GERMANIA Anno 1933 (476), NICARAGUA
Anno 1975 , NORVEGIA Anno 1995, PORTOGALLO Anno 1993, YAR Anno 1971
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GOTTHELF JEREMIAS (pseud. di ALBERT BITZIUS)
(Svizzera)
Nato a Murten il 4 ottobre 1797. Morto a Lützelflüh il 22 ottobre 1854.
Si diede alla carriera ecclesiastica, ma per il suo carattere battagliero rimase
a lungo solo vicario nella parrocchia dove il padre era parroco. Dovette
attendere fino a 1832 quando gli fu affidata la guida di una parrocchia nella
cittadina dove visse fino alla morte.
Assunse lo pseudonimo dal personaggio del suo primo romanzo Lo specchio dei
contadini ovvero la vita di Jeremias Gotthelf (1837). Scrisse in seguito
Gioie e dolori di un maestro di scuola (1838), due raccolte di novelle
Quadri e leggende della Svizzera (1842-46) e Racconti e quadri di vita
popolare svizzera (1850-55). Nel 1842 scrisse Il ragno nero il quale
rappresenta il racconto più riuscito per la sua perfezione stilistica. Scrisse
i romanzi Ulì il servo (1846) e Ulì il fittavolo (1849), opere
significative nel realismo tedesco.
Compose anche romanzi politici e polemici Spirito del tempo e spirito bernese,
Il fallimento.
Assai vicino alla gente di campagna seppe comprenderne la psicologia che
rappresentò senza indulgere a sentimentalismi. Fece spesso ricorso al dialetto.
L’intenzione pedagogica è presente nei suoi scritti attraverso divagazioni
morali e simboli che ricordano il dualismo tra le forze del bene e del male.
C’è in lui un rimpianto per le forme di vita patriarcale e virtuosa.
FILATELIA
SVIZZERA Anno 1954 (553)

Gozzi Carlo
(Italia)
Nato a
Venezia, il 13 dicembre 1720
e ivi morto a Venezia il 4 aprile 1806.
Di
antica famiglia veneziana, i debiti del padre lo costrinsero a trovare mezzi di
sostentamento propri e all'età di sedici anni si arruolò nell'esercito in
Dalmazia. Tre anni più tardi tornò a Venezia, dove si
fece ben presto una reputazione come il membro più brillante della società
Granelleschi, cui venne ammesso grazie ad alcuni pezzi satirici.
Nel 1761
pubblicò il poema satirico, La tartana degli influssi per l'anno 1756, e
la commedia L'amore per le tre melarance o Analisi riflessiva della fiaba.
Per metterla in scena ottenne i servizi della compagnia teatrale
di Antonio Sacchi.
In
seguito produsse una serie di pezzi drammatici basati sulle favole: inizialmente
queste opere divennero popolari, ma dopo lo smembramento della compagnia Sacchi
caddero nel dimenticatoio. Furono molto apprezzate da Goethe,
Schlegel, Madame de Staël
e Sismondi. Uno di questi testi drammatici,
Turandot, fu tradotto da
Schiller.
Nei suoi
ultimi anni iniziò a produrre tragedie in cui introdusse ampiamente elementi
comici: le sue opere risultarono, perciò, troppo innovative per l'epoca.
I suoi
lavori furono pubblicati sotto la sua supervisione a Venezia nel 1792
in 10 volumi.
Opere principali:
La tartana degli influssi per l'anno bisestile 1756
(1757),
Le Fiabe
(1761),
L'amore delle tre melarance
(1761),
Il corvo
(1762),
Re cervo
(1762),
Turandot
(1762),
La donna serpente
(1763),
Zobeide
(1763),
I pitocchi fortunati
(1764),
Il mostro turchino
(1764),
L'augellino belverde
(1765),
Zeim re dei geni
(1765),
Marfisa bizzarra
(1766),
Le droghe d'amore
(1775/1776),
Memorie inutili
(1777).
FILATELIA
AUSTRIA Anno 2003, ITALIA Anno 2007,
NICARAGUA Anno 1975, SAN MARINO Anno 1999, SVEZIA Anno 1981, URSS Anno
1971, 1983,
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Grabbe Christian Dietrich
(Germania)
Nato a Detmold l’ 11 dicembre 1801. Morto il 12 settembre 1836.
Drammaturgo e storico, scrittore sagace, satirico e ironico. Fu considerato da
Heinrich Heine, come uno dei più importanti drammaturghi di Germania. Bertold
Brech ammirò il suo dramma Hannibal (1835). I nazisti lo idolatrarono a
causa del suo antisemitismo.
Condusse una esistenza sregolata secondo il byronismo di moda che lo condusse
all’alcoolismo. La sua personalità si riflette sulle sue opere in cui i suoi
eroi sono condannati all’isolamento.
Scrisse: Scherzi, Satire , Ironie (1827), Herzog Theodor von
Gotland(1827), Don Giovanni e Faust (1829), Die Hohenstauffen
(1829-30), Napoleone o I cento giorni (1831), Hannibal (1835),
Hermannsschlacht Die (1838)
FILATELIA
GERMANIA Anno 2001 Annullo speciale meccanico illustrato

Grabovac FILIP
(Croazia)
Nato a Podosoj nel 1697. Morto nel 1749.(1697—1749)
Poeta croato. Matija Grabovac, il padre, si trasferì nel settore della Vrlika,
a Podosoj, dopo la sconfitta dei Turchi nel 1683.
Si ritiene che Filip abbia ricevuto la sua prima educazione nel monastero di
Visovac, e poi sia entrato nell’Ordine dei francescani.
La sua raccolta di saggi Cvit razgovora naroda i Lingue iliričkoga aliti
rvackoga ( approssimativamente tradotto «Il meglio della lingua e del
folclore il lirico”) fu pubblicata a Venezia nel 1747..
Nella prima parte offre un aspetto religioso-morale in versi e in prosa; nella
seconda parte descrive alcuni eventi nel suo paese nativo, presentando la dura
vita della popolazione croata sotto il dominio veneziano e descrivendo le
battaglie contro i turchi nel 1715. .
Grabovac scrisse Cvit, in prosa e in versi, utilizzando il distico
ottosillabico, il tipico versetto della poesia popolare medievale.
FILATELIA
CROAZIA Anno 1997

GRABOVSKY PAVEL
ARSENIEVICH
(Ukraina)
Nato nel 1864. Morto nel 1902.
Rivoluzionario e poeta.
FILATELIA
USSR, Anno 1964,
1984, 1989 Buste Postali
  
GRACIAN y MORALES BALTASAR
(Spagna)
Nato a Belmonte, presso Catalayud, Aragona, nel 1601. Morto a Tarazona,
Saragozza, nel 1658.
Entrò a far parte della Compagnia di Gesù nel 1619 e in seguito insegnò al
collegio di Huesca dove divenne celebre quale predicatore. Nel 1617 pubblicò
L’eroe, una raccolta di massime sotto lo pseudonimo di Lorenzo Gracian,
nome di un suo fratello, e sotto tale nome pubblicò anche altre opere. Il
sotterfugio non piacque ai suoi superiori che lo biasimarono.
A Madrid fece pubblicare l’opera L’arte d’ingegno, trattato dell’acutezza
(1642) e nel 1646 pubblicò Il saggio, manuale dell’uomo di mondo.
Negli anni seguenti si dedicò alla stesura del Criticone di cui la
prima parte uscì sotto lo pseudonimo di Garcia de Marlones (anagramma del suo
nome), mentre la seconda e la terza (1653 e 1657), uscirono sotto il primo
pseudonimo. Fu accusato dai superiori di aver dato alle stampe l’opera senza il
consenso dell’ordine, Subì sanzioni e fu trasferito al collegio di Tarazona
dove, pochi mesi dopo, morì.
È uno degli autori più importanti del “secolo d’oro”, anche per la ricchezza
della sua scrittura.
FILATELIA
SPAGNA Anno 2001 (3378)

Graciliano Ramos
de Oliveira
(Brasile)
Nacque a Quebrangulo, il 27 di ottobre del 1892 e morì a Rio de Janeiro il 20
marzo del 1953.
È considerato uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Primogenito di sedici
figli, vive i primi anni in diverse città del Nordest. Terminati gli studi a
Maceu, inizia a lavorare come giornalista. Sposa Maria Augusta de Barros. Nel
1926 è eletto prefetto di Palmera degli Indios, incarico che mantiene fino al
1930. Dal 1930 al 1936 vive a Macero dove, per richiesta dell’editore Augusto
Schmidt, pubblica nel 1955 la sua prima opera Caetés. A Maceu lavora
come direttore di una impresa e direttore dell’Istruzione Pubblica dello Stato.
Nel 1934 pubblica Sao Bernardo.
Imprigionato nel 1936 dopo i moti insurrezionali di Getulio Vargas, è liberato
nel 1937. Le esperienze di quegli anni sono inserite nell’opera postuma
Memorie del carcere del 1953.
Al 1938 risale la pubblicazione Vidas seca.
Nel 1945 entra a far parte del Partito Comunista Brasiliano di orientamento
sovietico e negli anni che seguirono compie alcuni viaggi in Europa, dai quali
ricava impressioni ricordate nel libro Viaggi del 1954. Nel 1945 aveva
scritto anche un’opera autobiografica Infanzia. Nel 1952 si ammala
gravemente e muore all’età di 60 anni per cancro ai polmoni.
La sua opera è caratterizzata da un costante e violento conflitto con la
società.
Tra le sue opere sono da ricordare: Caetés (1933), Sao Bernardo (1934),
Angustia (1936), Vidas Secas (1938) A Terra dos Meninos Pelados (1939) Brandão
Entre o Mar e o Amor (1942) Histórias de Alexandre (1944) Infância (1945)
Histórias Incompletas (1946) Insônia (1947), e le opere uscite postume:
Memórias do Cárcere, (1953) Viagem, (1954) Linhas Tortas (1962) Viventes
das Alagoas, (1962) Alexandre e outros Heróis, (1962) Cartas, a (1980) O Estribo
de Prata, (1984) Cartas a Heloísa, (1992)
Graciliano Ramos conosceva perfettamente la lingua inglese, e il
francese che gli permisero di tradurre diverse opere tra cui Memórie di un
negro di Booker T. Washington, (1940), La peste di Albert Camus,
(1950).
FILATELIA
BRASILE 1992

GRAHAM BOB
(Australia)
Nato a Sydney nel 1942.
Ha studiato disegno e pittura presso la scuola d’Arte di
Julian Ashton e successivamente viaggiò in Gran Bretagna dove si è
impegnato in una vasta gamma di posti di lavoro. Il ritorno a Sydney nel
1969 ha segnato l'inizio della sua carriera come illustratore e designer.
Nel 1983 lui e sua moglie si trasferirono a Dandenongs vicino a Melbourne
e poi, nel 1995 tornarono in Inghilterra dove Bob cominciò a lavorare a
tempo pieno come illustratore freelance. Nel corso degli anni tra i suoi
molti progetti appare il personaggio di un bambino su una striscia mensile
di fumetti per la rivista francese “Belles Histoires”; poi illustrazioni
per diverse imprese commerciali, e si dedica al suo primo amore: scrivere
e illustrare libri per bambini. Di questi, Prima c'era Frances è
stato finalista per il Libro del Consiglio del 1986 per bambini di
Australia (CBCA) Picture Book of the Year Award.
Altri successi: Crusher Is Coming (vincitore di un
premio nel 1988), Magia del nonno (libro d'onore nel 1990), e
Saluti da Sandy Beach (vincitore di un premio nel 1991. Rose
incontra il signor Wintergarten è stato vincitore del Picture Book
CBCA (1993) ed è stato vincitore nel 1993 del Premio Bambini - Pace
Letteratura.
E 'stato anche nominato nella categoria Letteratura per
Ragazzi del 1992-Premi per i diritti umani.
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 1996 (1555)

GRAHAME KENNETH
(Inghilterra)
Nacque l’8 marzo del 1859 a Edimburgo. Dopo la morte
della madre viene messo assieme ai suoi fratelli sotto la tutela di alcuni zii
contadini. Quel periodo della sua infanzia e il diretto contatto con la natura
influirà in seguito sulla stesura dei suoi libri dedicati all’infanzia. Studia
con l’intenzione di andare a Oxford per completare gli studi universitari, ma
gli zii, gretti e poco inclini ad accondiscendere alle sue aspirazioni,
ripiegano per lui su un lavoro stabile e sicuro e gli preferiscono un impiego
alla Banca d’Inghilterra dove fa carriera, diventando un alto funzionario.
Grahame scrive racconti, romanzi .
Nel 1895 viene pubblicato L’età dorata e nel
1898 Giorni di sogno, ispirato alla sua infanzia.
Ma la sua opera più nota è Il vento tra i salici
composto nel 1908 e nato come racconto epistolare per il suo unico figlio,
Alastair, al quale scriveva molte lettere quando doveva star lontano per motivi
di lavoro. Il romanzo, ambientato in un mondo animale dalle caratteristiche
umane, illustra la vita libera e selvaggia in mezzo alla natura, tra animali e
piante, in contrasto con la caotica vita della città.
Il libro divenne un classico della letteratura
infantile inglese.
Dall’opera Walt Disney trasse un cartone animato.
Anche un altro racconto Il drago recalcitrante, uscito postumo , venne
incluso in un film di Disney.
Kenneth Grahame muore a Pangbourne, nel Berkshire,
il 6 luglio del 1932.
OPERA: Il
vento tra i salici (Wind in the Willows)
Una talpa inesperta delle cose del mondo,
un topo pronto ad aiutare gli amici a risolvere i problemi, un rospo alquanto
saccente e indisponente e un tasso amante di ogni confort, sono i
protagonisti principali della storia. Una infinità di comprimari, gli abitanti
del bosco, li attorniano e li accompagnano nelle diverse avventure. Il topo
insegna alla talpa a rendersi più autonoma, a insegnarle ogni segreto del bosco
e la sconsiglia di oltrepassare il limite che li separa dal Gran Mondo. Solo il
rospo insiste per coinvolgerli in una avventura. Li trascina successivamente su
un canotto, poi su una roulotte trainata da un cavallo e ancora su un
automobile. Sono tutti animali con spiccate caratteristiche tipiche del popolo
inglese. Tutti però considerano l’amicizia come il dono più prezioso.
FILATELIA
GRAN BRETAGNA 1993 (1651),
LIBERIA1998 (1764), 2001-2002 (2589/2612 + BF 292/4)
GRAMENO MIHAL
(Albania)
Nato a Coriza nel 1872 e ivi morto nel 1931.
È autore di lunghe novelle raccolte nel volume Il focolare e di liriche
di ardente ispirazione patriottica
FILATELIA
ALBANIA Anno 1988 (2169E)
Granado Javier del
(Bolivia)
Nato il 27
febbraio 1913. Morto il 15 maggio 1996.
Nato in una famiglia aristocratica,
ha trascorso la maggior parte della sua giovinezza nella hacienda di famiglia
(che una volta era un convento), vicino Arani , nel dipartimento di Cochabamba,
Colpa-Ciacu, una tenuta coloniale risalente al 16 secolo. Una vita tranquilla,
piena delle gioie del vivere in campagna, ha fortemente influenzato le sue
opere, che combinano le immagini e la narrazione epica con impostazioni
bucoliche legate a temi rurali e indigeni, al folklore di natura spagnola,
all’uso della lingua spagnola e delle lingue indigene, principalmente quechua
(la lingua della Incas).
Parte della sua poesia è legata
alle forme tradizionali come l’uso della ballata e del sonetto. E la sua vasta
produzione poetica ha ottenuto un successo pari a quella del più importante
poeta e letterato più rinomato Alfonso Reyes .
Granado ebbe vasti consensi e
riconoscimenti e ricevette premi nazionali e internazionali durante la carriera
letteraria durata oltre mezzo secolo. Alla sua morte furono decretati tre giorni
di lutto nazionale, e il suo funerale fu un evento di stato.
Le collezioni più importanti delle
sue poesie sono: Pálidas Rosas (1939), Canciones de la tierra
(1945), Santa Cruz de la Sierra (1947), Cochabamba (1959),
Romance del valle nuestro (1964), La parabola del Águila (1967),
Antología poetica de la flor natural (1970), Terruño (1971),
Estampas (1975), Vuelo de Azzorre (1980), Canto al paisaje de
Bolivia (1982), Cantares (1992).
FILATELIA
BOLIVIA Anno 2000 (1047)
GRAS FELIX
(Francia)
Poeta
provenzale, nacque nel 1844 e morì nel 1901.
Figlio di
agricoltori frequentò la scuola secondaria nell’Istituto di San Didier e
concluse gli studi conseguendo la laurea in legge. Ottenne il suo primo lavoro
nello studio del notaio Jules Giéia ad Avignone e in seguito aprì un suo studio
notarile, che presto abbandonò per dedicarsi alla letteratura.
Nel 1876 pubblicò
Li carbunié, una poesia epico-rustica in dodici canti che lesse nelle
riunioni di una associazione fondata da cultori di poesia dialettale chiamata “I
Felibres”.
Nel 1879 sposò la
nipote di Joseph Roumanille, marito di sua sorella Rosa Anais. Il suo lavoro
seguente, Toloza (1882), ottenne un successo. Si trattò di una poesia
epica sulla rivolta degli Albigesi guidata da Simon de Montfort. Ai poemi
seguìrono un volume di brevi poesie Li Roumancero Provençal e una
serie di storie in prosa dal titolo La Paplino (1891).
Nel 1891 fu
scelto quale terzo Capoulie (presidente) del Gruppo Félibre Rouge,
un’associazione letterario-culturale, fondata da Frédéric Mistral e da altri
scrittori di Provenza con lo scopo di difendere e di promuovere la lingua e la
letteratura di Provenza. Gras tenne tale incarico fino alla morte.
Tra le sue opere
sono ancora da ricordare il successo popolare conseguito nel 1896 con Il
rossetto nuovo dou Miejour del Li, (tradotto in inglese come I colori
rossi del Midi); la trilogia comprendente racconti che si occupano del
periodo tardo della Rivoluzione Francese , La Terrour (Il terrore) e
La Terrour Blanco (Il terrore bianco), un’opera considerata come il lavoro
di prosa più notevole nella lingua di Provenza.
FILATELIA
URSS Anno 1962 (2485)

GRASS GUNTHER
(Germania)
Grass è nato in una famiglia di commercianti; i genitori possedevano una
drogheria a Danzica, all'epoca città tedesca. Frequentò qui la scuola superiore
e a 15 anni cercò di arruolarsi nella marina del Terzo Reich. Solo dopo aver
ricevuto la lettera di coscrizione si rese conto che avrebbe invece indossato
l'uniforme delle SS.
Ferito in
servizio nel 1945 fu catturato dagli statunitensi e finì in un campo di
prigionia, nel quale si trovò insieme a Joseph Ratzinger, il futuro papa
Benedetto XVI.
Nel 1946 e 1947
lavorò in una miniera e imparò a scolpire. Per molti anni studiò scultura e
grafica, dapprima a Düsseldorf, poi a Berlino. Sposatosi la prima volta nel
1954, divorziò nel 1978 e si risposò nel 1979. Dal 1960 si stabilì a Berlino,
trascorrendo però parte del suo tempo nella regione del Schleswig-Holstein.
Prese un ruolo attivo nel partito socialdemocratico tedesco (SPD) e appoggiò
Willy Brandt. Fu molto attivo nel movimento pacifista e visitò Calcutta per sei
mesi. Dal 1983 al 1986 fu presidente dell'Accademia delle arti di Berlino. In
occasione della caduta del muro di Berlino, Grass dichiarò che era meglio tenere
separate le due Germanie, perché una nazione unita avrebbe ripreso
inevitabilmente il suo ruolo belligerante. Abbandonò quindi la sua missione
politica di riforme socialiste graduali e adottò una filosofia dell'azione
diretta, ispirata ai movimenti studenteschi del 1968.
Ricevette per la
sua opera letteraria dozzine di premi internazionali e nel 1999 ottenne il
premio Nobel. La sua letteratura è comunemente accomunata al movimento
artistico del Geschichtsaufarbeitung. A Brema è stata creata una
fondazione a suo nome, con lo scopo di stabilire una collezione centralizzata
delle sue opere, specialmente le sue molte letture personali e i suoi video e
film. A Lubecca esiste un museo a lui dedicato con un archivio e una biblioteca.
Nell'Agosto del
2006 ormai settantottenne, lo scrittore tedesco dichiarò, in una intervista al
giornale “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, di aver militato durante la guerra
nella 10. SS-Panzer-Division "Frundsberg" delle Waffen-SS, come volontario e non
precettato come si era fino a quel momento creduto, anche se arruolatosi in
realtà con il desiderio di diventare sommergibilista. Il motivo fu, racconta lo
scrittore, "la volontà di lasciare la famiglia: molti ragazzi come me si
offrivano volontari per il servizio militare per la stessa ragione. Era una cosa
comune per quelli della mia generazione, un modo per girare l'angolo e voltare
le spalle ai genitori".
La sua
rivelazione portò a notevoli polemiche in Germania e divise il popolo tedesco
tra chi pretendeva la restituzione del premio e chi, invece, difendeva Grass
sostenendo che il suo passato non dovrebbe compromettere le sue opere.
FILATELIA
ZAMBIA Anno 2002 (1184)
GRAY THOMAS
(Inghilterra)
Nato a Londra nel 1716 morto a Cambrige nel 1771.
Compie i suoi studi nell’Università di Eton e poi a Cambridge, dove incontra
Horace Walpole di cui divenne amico e che accompagna nei viaggi in Francia e in
Italia (1739).
Trascorre appartato la maggior parte della vita a studiare i classici,
l’archeologia e le scienze naturali. Tra i classici privilegia gli scrittori
latini, italiani e la poesia celtica e scandinava, dalla quale trae ispirazione
per il poema Il bardo (1757) e La discesa di Odino (1761).
Nel 1747 l’Ode ad un paesaggio di Eton lo fa conoscere al pubblico, ma
quella che determinò il successo fu l’ Elegia scritta in un cimitero di
campagna (1751). Con lui e Collins inizia il periodo di transizione della
lirica inglese tra il classicismo formale e il romanticismo tematico.
La sua poesia è elegante e malinconica.
Compila un Diario (1775) dove descrive i laghi inglesi, le sue
riflessioni spirituali, dove abbondano giudizi estetici e letterari.
Fu nominato professore di storia moderna all’Università di Cambridge nell’anno
1768, tre anni prima della sua morte.
Fu sepolto nel cimitero che aveva cantato nella sua Elegia.
FILATELIA
GRAN BRETAGNA 1971 (641)
Green
Roger Gilbert Lancelyn
(Inghilterra)
Nato nel 1918. Morto
nel 1987.
Scrittore per bambini,
studiò sotto la guida di C.S,Lewis al Merton College di Oxford, dove conseguì la
laurea in lettere. Si occupò di miti e leggende e scrisse per i giovani I
racconti degli eroi greci, una storia sulla caduta di Troia, racconti
sull’Antico Egitto e rielaborazioni di miti nordici e scandinavi, nonché storie
medievali su Re Artù, sui Cavalieri della Tavola Rotonda e sulle gesta di Robin
Hood.
Autore di biografie si
occupò degli scrittori J.M.Barrie, Andrei Lang e C.S.Lewis. Si occupò di una
riedizione selezionata dei racconti di Andersen, con una breve biografia sull’A.
Fu redattore della “Gazzetta Kipling” dal 1957 al 1959.
Un interesse
particolare nutrì per l’opera di Lewis Carroll e pubblicò su di lui una serie di
articoli. Fu il fondatore della Società Lewis Carroll e, con la collaborazione
di Morton N. Cohen si occupò dell’epistolario dell’Autore.
Oltre a dedicarsi alla
letteratura per l’infanzia, trovò il tempo di occuparsi di teatro e fu attore
professionale dal 1942 al 1945 e membro del gruppo “Inklings” di Oxford, guidato
da C.S.Lewis e da J.R.R.Tolkien. Fu bibliotecario dal 1945 al 1950 presso il
Merton College e insegnante di letteratura inglese presso l’Università di
Liverpool dal 1950 al 1952, In seguito rimase membro del Consiglio
dell’Università stessa dal 1964 al 1970.
FILATELIA
CECOSLOVACCHIA
1983, GRENADA 1972.
Greene Graham
(Inghilterra)
Nato a
Berkhamsted [Hertfordshire]
il 2 ottobre nel 1904. Morto il 3 aprile 1991 a Vevey, Svizzera.
Figlio di un direttore di collegio, studiò all’Università di Oxford. Tra il
1926 e il 1929 lavorò come giornalista per il “Times” e poi diventò uno
scrittore indipendente. Nel 1935 fu critico cinematografico per la rivista “The
spectator” che lo nominò direttore letterario nel 1940. Dal 1942 al 1943 lavorò
per il Ministero degli affari esteri in Africa Occidentale e dopo la Guerra
mondiale viaggiò per tutto il mondo.
La sue prime opere (per lo
più appartenenti al genere detective-story) furono: Storia di un codardo
(1929), Rumore al cadere della notte (1931), Il treno di Istambul
(1932) che gli diede la notorietà, L’Inghilterra mi ha reso così (1935),
Una pistola in vendita, Agente confidenziale e altri che, dopo la sua
conversione al cattolicesimo, Greene considerò come “divertissements”, rispetto
al contenuto delle altre opere che seguirono.
L'impegno e il tono
antifascista di questi primi libri più 'leggeri', subisce una evoluzione in
Brighton Rock: Qui Greene passa ad un confronto molto più profondo tra la
sua fede cattolica e la filosofia socialista verso cui allora provava simpatia.
Negli anni '40 e '50 passerà poi al problema del peccato e della dannazione
dell'individuo.
Il suo stile immediatamente
visivo e conciso, fortemente influenzato dal linguaggio cinematografico, ha
avuto un effetto durevole sulla tecnica del romanzo.
Si ricordano: Il potere e la gloria 1940), Il nocciolo della questione
(1948), La fine dell'avventura (1951). Famosi, anche per le versioni
cinematografiche che ne sono state fatte, sono i romanzi: Il terzo uomo
(1950), Il nostro uomo all'Avana (1958), e il romanzo Il tranquillo
americano (1955).
I suoi romanzi narrano in toni tra commosso e ironico, storie realistiche e
spesso violente: guerra, spionaggio, intrighi, casi polizieschi, su sfondi per
lo più esotici e con personaggi tormentati e sinistri. Vicende e individui sono
sempre visti come strumenti di una volontà superiore, riflettono una intensa
problematica religiosa: ma senza enfasi retorica, con distacco, autocontrollo,
severo e sorridente pudore intellettuale.
Tra ironia e narrazione cronachista oscillano:
Viaggi con mia zia
(1969), Il
console onorario
(1973), Il
fattore umano
(1978),
Dottor Fischer di Ginevra
(1980). Interessante l'autobiografia,
Una specie di vita
(1971), cui ha fatto seguito
Vie di scampo
(1980). (da Internet Girodivite)
FILATELIA
AUSTRIA Anno 2009 (2650), GUINEA Anno
2008 (Fog. 3768/73)
 
GREER GERMAINE
(Australia)
Nata il 29
gennaio 1939.
Germaine Greer è
una scrittrice e giornalista australiana, considerata da molti una delle
maggiori voci del femminismo del XX secolo.
Insegnò
letteratura inglese all'Università di Warwick in Inghilterra.
Ha pubblicato
molti libri che hanno riscosso larghi consensi di critica e di pubblico, tra cui
l'innovativo L'eunuco femmina, pubblicato nel 1970 e divenuto un
bestseller internazionale, che la rese famosa pur tra molte adulazioni ma anche
molte critiche.
Da allora le sue
idee sono sempre state oggetto di controversie.
Tra le sue opere
va ricordato anche Il ragazzo.
FILATELIA
AUSTRALIA Anno 2011

GREGORCIC SIMON
(Yugoslavia)
Nato il 15 ottobre 1844 a Vrsno. Morto il 24 novembre 1906 a Gorizia.
Discendente da una famiglia di
agricoltori che viveva nel piccolo villaggio di montagna di Vrsno, sopra il
fiume Isonzo, in
Provincia di Gorizia e
Gradisca, allora parte del Impero austriaco, crebbe accompagnando il
padre, pastore di pecore. Frequentò
. la scuola elementare in
Libušnje..
Più tardi fu inviato a scuola a Gorizia, ma per questioni finanziarie
familiari non poté portare a termine gli studi ed entrò in Seminario dove prese
gli ordini nel 1867 e nel 1868 diventò vicario a Caporetto dove iniziò la sua
attività letteraria.
Nel 1873 fu trasferito a Branik
nella Valle del Vipagvaa. Pur esplicando coscienziosamente il suo apostolato,
per alcune incomprensioni con l’autorità ecclesiastica, si sentì deluso e
amareggiato tanto da cadere in depressione e si ammalò. Fu trasferito in
seguito un paio di volte prima di ritirarsi dal suo ministero. Nel 1903 vendette
la casa e si spostò in un appartamento a Gorizia dove morì tre anni dopo.
Quando ancora era studente, Gregoric cominciò a comporre liriche ispirate dalle
letture del poeta Preseren. Si avverte in esse il contrasto tra la il suo
desiderio di seguire la vita sacerdotale e il desiderio di una vita secolare,
come si riscontra nella poesia Ujetega ptiča tožba.
Gregorčič appartenne alla
generazione di coloro che avevano ideali nazionali e cercavano di sollevare la
coscienza dei popoli attraverso i mezzi di arte e di letteratura.
Nel suo post-romanticismo, come ad
esempio nella poesia Soči, evidenzia i suoi ideali patriottici. Scrive
anche poesie amore, come ad esempio Kropiti te ne smem e di altro
genere. Tra il 1882 e il 1908, furono pubblicati quattro volumi di sue poesie.
(L’ultimo uscì postumo).
La sua poesia acquistò popolarità
tra tutte le classi di persone, in particolar modo nel mondo contadino, tanto
che gli ultimi due volumi della sua raccolta di poesie divennero
bestsellers.
FILATELIA
SLOVENIA Anno1994,
YUGOSLAVIA,
1957 (Mic. 834).

GREGORY AUGUSTA (pseud. di Isabella Perse)
(Irlanda)
Nata a
Dudley Persse il 15 marzo del 1852. Morta il 22 maggio del 1932.
Sposa nel 1881
Sir William Gregorio, un membro del Parlamento, ex governatore di Ceylon e amico
dello scrittore inglese Anthony Trollope.
Inizia la
carriera letteraria dopo la morte del marito avvenuta nel 1892, raccogliendo
leggende e fatti storici legati all’Irlanda, traducendoli dal dialetto
Kiltartanese parlato nella regione di Galway. Il suo successivo incontro con
Yeats segna l’inizio di una proficua collaborazione.
Il meglio della
sua produzione è legato al teatro, e si basa su piecés quali: Diffondere la
News (1904), The Rising of the Moon (1907), The Workhouse Ward
(1908).
Scrive storie in
gaelico, utilizzate nelle scuole e saggi sul teatro irlandese tra cui
Kiltartan Book (1909), The Kiltartan Poetry Book (1919) contenenti
materiale prezioso per studiosi di folklore e poeti.
Per la sua
instancabile attività nel campo teatrale irlandese fu definita “la madrina
dell’Abbey Theatre”.
FILATELIA
IRLANDA Anno 1996 (946).
GREIFF LEON de
(Colombia)
Nato a Medellin il 22 luglio del 1895 e morto a Bogotà l’11 luglio del 1936.
É stato uno dei poeti colombiani più originali e più importanti. Discendente da
un bisavolo svedese, da parte paterna, e da un nonno tedesco da parte materna,
studiò al Liceo Antioqueño e fece tre anni di università alla scuola delle
Miniere dell’Università a Medellin.
A 18 anni fu segretario privato del generale Uriobe Uribe, un po’ prima che
questi fosse assassinato.
Formò il gruppo dei “Panidas” con altri dodici intellettuali, tutti giovani sui
vent’anni. Fra il giugno e il settembre del 1925 pubblicò la rivista “I nuovi”,
in cui una “nuova” generazione di giovani poeti insieme a Leòn de Greiff, si
fece sentire. Più che una proposta unitaria li univa un desiderio di
rinnovamento. Nella letteratura attaccarono i residui ancora presenti del povero
romanticismo latino-americano e, inoltre, il provincialismo; in politica
mostrarono delusione per le idee vigenti, che trovarono superate.
Nel 1923 de Greiff pubblicò il suo primo volume di poesie: Tergiversazioni
Primo Mamotreto. Da qui in avanti tutte le sue opere furono pubblicate con
il corrispondente numero di “mamotreto”, come un marchio imposto per il suo
disamore verso i fatti della vita, inseparabile dal suo amore giocoso per la
lingua.
Il secondo “mamotreto” apparve nel 1930. Nel 1935 apparvero le Variazioni
intorno a niente. Terzo mamotreto, forse il suo maggior libro contenente i
migliori momenti di tutti i suoi temi: l’amore, la poesia come necessità del
poeta, nonché il silenzio e il suo intimo rapporto con la musica, il vuoto, il
viaggio e la notte; nessun tema in solitario, ogni tema intrecciato con gli
altri.
Nel 1970 ricevette il premio Nazionale di Poesia e a Caracas fu creato un premio
di poesia che porta il suo nome. (da Internet)
FILATELIA
COLOMBIA Anno 1997 (1052)

GRENDZHA-DONSKY
VASYL STEPANOVICH
(Ukraina)
Nato nel 1897. Morto nel 1974)
Poeta dell Ukraina-Transcarpazia.
FILATELIA
UKRAINA Anno
1997.04.23, Annullo speciale.

GRIBOEDOV ALEKSANDR SERGEEVIC’
(Russia)
Nato a Mosca il 15 gennaio 1795 (secondo altri 1791). Morì a Teheran l’11
febbraio 1829.
Di nobile origine polacca, compì gli studi giuridici e filologici all’Università
di Mosca. Uomo colto, conosceva il francese, l’italiano, il tedesco, l’inglese,
l’arabo e il persiano.
Dopo una parentesi militare entrò al servizio del Ministero degli Esteri a
Pietroburgo, dove strinse amicizia con molti letterati del tempo e iniziò a
scrivere piéces teatrali.
Nominato segretario di una missione diplomatica a Teheran si dedicò allo studio
delle lingue orientali e allo stesso tempo iniziò la stesura della commedia
Che disgrazia l’ingegno!, che doveva dargli la fama. Terminò la stesura
completa al suo rientro in Russia, ma non riuscì a farla rappresentare.
Scoppiata la rivolta del dicembre 1925, fu arrestato mentre si trovava nel
Caucaso e fu condotto a Pietroburgo. Nonostante le accuse fossero motivate e
fondate, fu rilasciato.
In seguito fu di nuovo inviato a Teheran in qualità di ministro e il suo compito
non fu privo di difficoltà.
Avendo dato rifugio ad un esiliato russo, eunuco dell’harem dello scià, e a due
armene appartenenti allo stesso harem, si trovò coinvolto in una sommossa
popolare. Il popolo assalì l’ambasciata e uccise tutti i membri. Il corpo di
Griboedov fu trovato, sfigurato, tra i cadaveri.
Griboedov scrisse una tragedia, Una notte georgiana, e ne abbozzò altre
due. Scrisse poesie e articoli per giornali.
La sua commedia Che disgrazia l’ingegno!, continua ad essere
rappresentata a Mosca in quanto propone un distacco dalla tradizione
pseudo-classica. Influenzò Puskin, Lermontov e persino Tolstoi.
FILATELIA
BULGARIA Anno, 1947, RUSSIA Anno 1995, URSS Anno 1945, 1954, 1959 (2159)
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GRICIUS Augustinas
(Lituania)
Nato nel 1899.
Morto nel 1972.
Poeta e
drammaturgo, studiò alla scuola del "Teatro Nazionale" negli anni 1921 - 1923,
e in seguito lavorò nel teatro satirico "Vilkolakis".
Fu capo
dell’Unione dei giornalisti dal 1939 al 1940 e lavorò nel Teatro Drammatico
prima a Vilnius e poi a Kaunas negli anni 1946 e 1949.
Il suo primo
lavoro teatrale fu pubblicato nel 1913.. La più importante opera di Gricius è il
dramma Estate calda.
Molte sue
commedie furono rappresentate nel teatro Nazionale Kaunas e nel Teatro
Accademico. Il contenuto delle sue commedie
satiriche stigmatizzava i vizi della piccola borghesia, degli arrivisti, dei
burocrati e dei parassiti.
FILATELIA
LITUANIA Anno 1999 (603)

GRIEG NORDAHL JOHAN BRUN
(Norvegia)
Nato a Bergen, Norvegia. Morto a Berlino nel 1943.
Poeta, romanziere, drammaturgo e giornalista, fondò nel 1930 la rivista “Veien
frem” (Il cammino in avanti), organo dell’antifascismo nordico e pro comunista.
Nel 1940, dopo l’invasione tedesca della Norvegia, trovò rifugio in Inghilterra,
viaggiando sulla stessa nave che trasportava la famiglia reale e il tesoro
nazionale. Le sue opere e il suo spirito di resistenza nei confronti del nemico
fecero di lui un eroe nazionale.
In Inghilterra fu addestrato come ufficiale e fu ucciso in un raid aereo
su Berlino nel 1943.
In suo ricordo, nel teatro di Bergen, è stata posta una statua dello scultore
Ruggito Bjorg.
Scrisse drammi tra cui Il nostro onore e la nostra potenza (1935), La
sconfitta (1937) e il romanzo Ma il mondo sarà ancora giovane (1938).
FILATELIA
NORVEGIA Anno 2002
Grillparzer FRANZ
(Austria)
Nato a Vienna il 15 gennaio del 1791 e ivi morto nel gennaio del
1872.
Figlio di un giurista, studiò diritto all’Università e inizio a
lavorare presso la Corte imperiale nel 1813.
Il suicidio della madre avvenuto nel 1819 gli causò una forte
depressione cui si aggiunse nel 1821 la disillusione per non aver vinto un
concorso di bibliotecario presso la Biblioteca imperiale. Solo nel 1823 riusci
ad ottenere l’incarico di direttore degli archivi imperiali che mantenne sino al
1856.
Gli anni della sua educazione coincidono con quelli della
Rivoluzione francese e dell’epoca napoleonica, verso la quale manifestò sempre
una ideologia conservatrice.
Viene ricordato come personaggio secondario in una novella di
Lepold von Sacher-Masoch La scarpetta di Saffo ed è citato da Nietzche
nella sue Seconde considerazioni inattuali.
Le sue tragedie hanno per tema soggetti tratti dall’antichità e
in essi si avverte l’influenza di Schiller e del barocco spagnolo. Nei racconti
si avverte un legame con Calderon de la Barca. I suoi studi sul teatro spagnolo
sono raccolti sotto il titolo Studien zum spanischen Theater, nel tomo
XVII delle sue Obras completas
Scrisse: Blanca von Castilien (1807-1809), Spartacus
(1809), Alfred der Grosse (1809), Die Ahnfrau (1817), Sappho
(1818), Das goldene Vlies (1821), trilogía formata da Der Gastfreund,
Die Argonauten, Medea; König Ottokars Glück und Ende (1823),
Ein treuer Diener seines Herrn (1826), Des Meeres und der Liebe Wellen
(1831), Der Traum, ein Leben (1834), Tristia ex Ponto (1835),
Weh dem, der lügt (1838), Libussa (1847; 1874), Der arme Spielmann
(1848), Ein Bruderzwist im Hause Habsburg (1848; 1872), Esther
(1848; 1861), Die Jüdin von Toledo (1851), Die Jüdin von Toledo
(1851).
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1991 (1842)

GRIMM JACOB E WILHELM
(Germania)
Assieme ad
Andersen, Perrault, Puskin, La Fontaine e pochi altri, i F.lli Grimm sono gli
autori di fiabe più trattati e scelti da chi si occupò in passato dei
‘palinsesti’ annuali della filatelia dei vari Stati.
La vita di Jacob Ludwig Karl e di Wilhelm Karl, le
vicende familiari e buona parte della loro produzione filologico-letteraria sono
andati di pari passo per l’affinità di vedute e di intenti che li legò per tutta
la vita.
Jacob Ludwig Karl nasce il 4 gennaio 1785 ad Hanau (Assia).
Rimasto orfano, in tenera età trascorre un’infanzia poco felice Dopo aver
compiuto, unitamente al fratello Wilhelm, gli studi di giurisprudenza presso
l’università di Marburgo, sotto la guida di Fredrich Karl von Savigny, si
trasferisce nel 1805 a Parigi per collaborare col maestro in lavori di Storia
del diritto romano. Il fratello Wilhelm è in quel periodo al suo fianco, come
testimonia un epistolario pubblicato nel 1953. Vi rimane per tre anni al
termine dei quali ritorna in Germania dove ottiene un impiego al Ministero della
guerra. In seguito gli vengono affidati dal re Gerolamo di Westfalia altri
importanti incarichi.
Ritorna a Parigi nel 1814 per recuperare i libri che
Napoleone aveva sottratto alla biblioteca di Kassel. Partecipa al Congresso di
Vienna e nel 1815 è inviato nuovamente a Parigi per incarico del governo
prussiano al fine di sollecitare la restituzione di libri e manoscritti.
Ma la politica non attraeva Jacob, sempre più portato
verso la letteratura tedesca del Medioevo. Nel 1816, rimasta vacante la carica
di secondo bibliotecario presso la biblioteca di Kassel, accetta l’incarico
propostogli e lì, assieme al fratello Wilhelm, in mezzo a libri e manoscritti,
trascorre anni tranquilli, laboriosi e prolifici. Nel 1829, morto il primo
bibliotecario, si dimette in quanto il posto (che gli sarebbe spettato di
diritto) fu affidato ad un altro. Si trasferisce a Gottinga dove la locale
università gli aveva proposto di tenere corsi di letteratura tedesca antica. Vi
rimane fino al 1837, quando viene destituito assieme al fratello e ad altri
colleghi per aver protestato contro l’abrogazione della Costituzione da parte
del re di Hannover.
Ritornato a Kassel, trascorre col fratello quattro
duri anni, finché entrambi sono chiamati a far parte dell’Accademia delle
Scienze di Berlino e dal 1841 Jacob comincia ad insegnare anche nella locale
università.
Jacob viaggia a lungo per l’Europa. Viene in Italia
nel 1843. Si reca nel 1844 in Scandinavia. Nel 1846 e 1847 presiede a
Francoforte e a Lubecca a congressi di germanisti. In quelle occasioni va
sempre più maturando le sue idee anche attraverso accesi dibattiti con poeti e
studiosi quali C. Brentano, A. von Arnim, C. Lachman. Viene così via via
elaborando teorie innovatrici, tanto da essere considerato il fondatore della
germanistica. Notevole è il suo contributo nell’aiutare la Germania, appena
liberatasi dal giogo napoleonico, ad affermare una propria identità e autonomia
e a battersi per la validità della cultura e della lingua germanica antica e
medievale. È col fratello tenace sostenitore dell’origine divina del linguaggio,
della poesia, del diritto. Come tutti i romantici è assertore della superiorità
della poesia popolare sulla poesia dell’arte; della purezza e della genuinità
dei racconti, delle favole e dei miti raccontati dalla viva voce del popolo su
quelli elaborati da scrittori che si sforzavano con aggiunte ed interpretazioni
personali di rassomigliare ai primi.
Tra le opere più importanti (alla cui stesura
partecipa spesso il fratello) sono da ricordare Deutsche Sagen (Leggende
tedesche, 2 volumi (1816-1818), Kinder und Hausmärchen (Fiabe per
bambini e famiglie (1812-1822), Deutsche Mythologie (Mitologia germanica,
1835), Deutsche Rechtsaltertümer (Grammatica tedesca, 1819) e il
Deutsches Wörterbuch (Storia della lingua tedesca) un’impresa iniziata in
comune col fratello, che vede la pubblicazione dei primi fascicoli a Lipsia nel
1852. L’opera aveva lo scopo di analizzare e studiare l’etimologia e la storia
di tutto il patrimonio tedesco. Un’opera monumentale e fondamentale per la
conoscenza delle parole tedesche. Solo i primi volumi sono portati a termine dai
due studiosi e furono in seguito continuati da altri sino a raggiungere tra il
1852 e il 1961 i 32 volumi attuali.
Jacob Ludwig Karl muore a Berlino il 20 settembre
del 1863.
Wilhelm Karl,
il fratello, visse all’ombra di Jacob.
Nato ad Hanau il 24 febbraio del 1786 e muore a
Berlino il 16 dicembre del 1859. Anche lui studioso di germanistica, valente
collaboratore col fratello divide con lui molte delle sue vicissitudini e casi
esteriori della vita.
Con Jacob frequenta la scuola di giurisprudenza di
Marburgo; è nominato segretario della Biblioteca di Kassel; è professore
all’Università di Gottinga da dove venne espulso col fratello per idee politiche
contrarie regime; diviene pure lui membro dell’Accademia di Berlino.
Contrariamente al fratello, possiede un particolare
talento narrativo che profonde in particolar modo nella stesura delle Fiabe
per bambini e famiglie, le quali oggi rappresentano l’opera più nota dei
Grimm. Non ha gli exploit creativi di Jacob, ma possiede una costanza
accurata e precisa nel presentare quanto i due avevano raccolto.
Collabora in armonia col fratello ma senza mai
perdere la sua autonomia e dimostra interessi soprattutto letterari. Tra i suoi
lavori sono da ricordare Altdänische Heldenlieder (1811) che rappresenta
uno studio preparatorio alla sua opera principale Die deutsche Heldensage (La
leggenda eroica tedesca, (1829); una raccolta di documenti dell’antica
leggenda eroica della Germania e numerose edizioni critiche di antichi testi
tedeschi e studi sulle rune quali Über deutsche Runen (1821) e il saggio
Zur Litteratur der Runen (1828).
FIABE: Kinder und Hausmärchen (Fiabe per
bambini e famiglie è una raccolta di fiabe popolari che va riavvicinata
all’opera di Achim von Arnim e Clemens Brentano Il corno meraviglioso
del fanciullo, da cui i F.lli Grimm partirono per iniziare nel 1812 la loro
raccolta monumentale con la pubblicazione del primo volume, cui seguì nel 1815
il secondo volume e si concluse nel 1822 con la pubblicazione del terzo volume
preceduto da un commento al lavoro scritto da Wilhelm. I due fratelli
compilarono la loro raccolta attingendo il materiale in forma diretta,
ascoltando le fiabe dalla viva voce del popolo in cui era rimasta una traccia
che risaliva alla produzione medievale germanica. In seguito le ricerche si
estesero anche al mondo degli antropologi interessati ai miti e alle credenze
primitive dei popoli, in particolar modo a quelli europei. Inizialmente il libro
fu pensato come un’opera destinata ai fanciulli, tanto che Goethe, dopo averlo
letto, disse che il libro era stato scritto per rendere felici i bambini, e,
infatti, entrò subito in tutte le famiglie tedesche. Quindi i ricordi d’infanzia
propri, degli amici, di gente comune e soprattutto le storie delle figlie di un
farmacista di Kassel da loro udite raccontare nella loro infanzia dalla nutrice
Maria. Altre autorevoli fonti furono Dorchen Wild, moglie di Wilhelm, figlia di
un farmacista di Cassel, e le sue cinque sorelle; le due cognate di un sorella
dei Grimm e le componenti di una nobile e numerosa famiglia della Westfalia
“Le fonti orali erano “in maggioranza donne - scrive
Italo Calvino nella sua scelta e sua presentazione di un gruppo di fiabe – per
cui sovrabbondano le storie di fanciulle le cui virtù e le cui sventure trovano
finalmente una ricompensa, Ma molti sono pure i baldi eroi che, partiti da
un’umile condizione… sanno meritare onori e sponsali principeschi“ (Grimm,
Fiabe, Milano, Einaudi 1983, p. XIX)
A differenza di altri scrittori che si servivano del
materiale raccolto per poi rielaborarlo e contaminarlo con aggiunte e spunti
moralistici, i F.lli Grimm cercarono sempre di conservare la schiettezza
popolare e la poesia che il narratore cercava di infondere al suo racconto.
Persino quando la loro ricerca si allargò tanto da comprendere ricerche su fonti
letterarie dotte quali Lutero, Hans Sachs e altri, si sforzarono di recuperare
sotto le varianti dotte la primitiva ingenuità di trama e di stile. “Certo si è
che essi hanno saputo dar loro tanta freschezza da far sì che pochi altri libri
ci facciano rivivere con tanta immediatezza la misteriosa e profonda intimità
della natura germanica e ci permettano di sentirla con l’anima con la quale a
essa si avvicina il popolo tedesco. Le favole contengono quasi sempre una verità
oggettiva, una lezione pratica, sempre superata, tuttavia, dalla genuina
ispirazione della poesia popolare.” (Dizionario delle opere Bompiani , pp.
366-7)
La raccolta comprende circa duecento fiabe, molte
delle quali, le più conosciute, diventarono oggetto per l’emissione in molti
stati europei e d’oltremare con valori singoli o con intere serie.
L’abile sarto
Un sarto furbo e fanfarone porta scritto su una cintura “Sette in un colpo”.
Tutti credono che abbia ucciso sette nemici con un solo colpo, mentre si tratta
solo di sette mosche. Il sarto dimostra poi la sua abilità nel mettere nel sacco
un gigante credulone, sposa la figlia del re ed eredita il trono, sbaragliando
giganti, unicorni, e cinghiali a colpi di furbizia.
L’acqua della vita
Un re, padre di tre figli, sta per morire. Solo l’acqua della vita’ può
salvarlo. I tre fratelli partono alla ricerca del prezioso liquido. L’unico che
conosca l’ubicazione della fonte da cui sgorga è un nano. I primi due fratelli
trattano male il nano e da lui vengono imprigionati. Il terzo, più gentile,
ottiene tutte le informazioni necessarie e anche oggetti fatati che gli
permetteranno di sconfiggere i nemici e di liberare una principessa. Purtroppo,
contro il parere del nano, libera i suoi fratelli. Questi gli rubano l’acqua
della vita e, ritornati in patria, lo accusano di aver avvelenato il padre,
restituito alla vita dalla loro acqua. Individuati e smascherati saranno
cacciati dal reame e il terzo fratello otterrà la mano della principessa.
La bella addormentata nel bosco
- (per la trama vedi Perrault).
Biancaneve e i sette nani
La perfida matrigna di Biancaneve si ritiene la più bella del reame. A dirglielo
è uno specchio magico. Ma un giorno lo specchio, che non può mentire, le dice
che la più bella è diventata la sua figliastra Biancaneve. Infuriata, la regina
ordina ad un servo di ucciderla e di portarle il cuore. Il servo ha però pietà
della bimba e la lascia libera nel bosco, portando alla regina un cuore di
capriolo. Biancaneve nel bosco trova una minuscola casa abitata da sette nani
il cui lavoro è q uello di cercar diamanti in una miniera. I nani prendono a
benvolere la giovane e la ospitano. Quando la matrigna chiede allo specchio chi
è la più bella, quello risponde di nuovo: ‘È BiancanevÈ. La perfida matrigna
allora si incarica di persona di uccidere la fanciulla. Si traveste da vecchia,
si reca alla casa dei nani e dopo due tentativi ci riesce. Biancaneve viene
rinchiusa in una bara di vetro ed esposta su una collina. Un principe, passando,
vede la bara e attratto dalla bellezza della fanciulla, toglie il coperchio per
donarle un bacio. La fanciulla si risveglia e col principe parte verso il suo
castello. La perfida matrigna per la rabbia morirà.
Nel 1937 Walt Disney trasse dal soggetto il primo
lungometraggio a cartoni animati. Il film, frutto di lunghi studi e di una
minuziosa organizzazione tecnica, nonché di un forte impiego di capitali, aprì
la strada ad una lunga serie di cartoni animati di notevole successo.
Biancaneve e Rosarossa o Rosabianca e Rosarossa
Due sorelle vivono in un bosco con la madre e durante l’inverno offrono
ospitalità ad un orso. Nel bosco abita pure un nano cattivo il quale finisce
sempre nei guai a causa della sua lunga barba che si impiglia in ogni cosa. Ogni
volta per liberarlo le due sorelle sono costrette a tagliargliene un pezzo. Il
nano custodisce un tesoro, rubato ad un principe poi da lui tramutato in orso.
L’orso del bosco riesce ad uccidere il nano, privato dei suoi poteri racchiusi
tra i peli della barba che le due sorelle avevano tagliato per liberarlo dai
guai. L’orso riesce così a ridiventare principe. Una delle due sorelle sposa il
principe e l’altra un suo fratello.
Cappuccetto Rosso
- per la trama vedi Perrault. La vicenda è perraultiana sino al momento in cui
il lupo divora anche la bambina. Probabilmente il finale tragico e orrorifico
non piacque ai Grimm i quali vi aggiunsero un lieto fine con l’inserimento del
cacciatore, il suo intervento, la morte del lupo e la ‘resurrezionÈ dalla sua
pancia della nonna e della nipotina.
La casa nel bosco
In un bosco viveva un taglialegna. Un giorno disse alla moglie di mandargli una
delle tre figlie a portargli il pranzo e affinché non smarrisse la strada, lui
avrebbe sparso del miglio lungo il sentiero. Bastava seguire la traccia per
raggiungerlo. Ma gli uccelli mangiarono tutto il miglio e la ragazza si perse.
Vagò finché alla sera si imbatté in una casupola dove viveva un vecchio in
compagnia di una gallinella, di un galletto e di una mucca. Il vecchio
l’accolse e le chiese di preparar da mangiare. La ragazza preparò il cibo solo
per il vecchio il quale, dopo aver parlato con i suoi animali, rinchiuse la
ragazza in cantina. Dopo alcuni giorni la stessa cosa successe alla seconda
figlia che si ritrovò in cantina in compagnia della sorella. La terza figlia,
smarritasi pure lei nel bosco e trovata ospitalità nella casa del vecchio con
gli animali, preparò il cibo per tutti, anche per gli animali e poi se ne andò a
dormire. Quando, al mattino, si svegliò, tutto era cambiato. Al posto della
casupola c’era un palazzo e invece del vecchio c’era un bel principe. I tre
animali erano diventati tre fedeli servitori. L’incantesimo, le spiegò il
principe, si era spezzato quando lei aveva pensato non solo agli uomini ma anche
agli animali. Le sue sorelle furono inviate nel bosco presso un carbonaio e
sarebbero tornate a corte solo dopo aver imparato che anche gli animali vanno
rispettati.
Cenerentola -
per la trama vedi Perrault.
Il ciabattino e gli gnomi.
Ad un povero calzolaio era rimasta solo una pelle con cui poter fare un paio di
stivali. La tagliò e, prima di cucirla, andò a dormire. Al mattino, quando si
svegliò, trovò gli stivali già belli e pronti. Entrò un compratore e li pagò il
doppio tanto erano belli. Col ricavato il calzolaio acquistò due pelli, le
tagliò e il mattino dopo trovò due paia di stivali. E la cosa andò avanti per
molti giorni. Una sera prima di Natale il calzolaio con la moglie si nascosero
in bottega per vedere chi faceva gli stivali. Videro due omini nudi i quali
lavorarono alacremente tutta la notte. Marito e moglie, vedendoli nudi,
decisero di far loro un regalo e confezionarono abiti e calzature. I due gnomi
furono felici e da qual giorno non fecero più scarpe. Ma la fortuna arrise al
calzolaio e non l’abbandonò mai..
I due vagabondi
– Due vagabondi, un sarto e un calzolaio, si incontrano. Il primo è sempre
allegro e buono; il calzolaio arcigno, cattivo e vendicativo. Dopo varie
vicissitudini durante le quali il sarto divide sempre il suo guadagno col
calzolaio il quale, per il suo pessimo carattere, non riesce a trovare lavoro,
si trovano a dover attraversare un bosco per arrivare alla città più vicina. Nel
bosco ci sono due sentieri: l’uno permette di raggiungere la più vicina città in
due giorni e l’altro in sette. I due amici, non sapendo quale dei due sentieri
sia il più breve, discutono sulla quantità di cibo da consumare durante il
viaggio: il sarto fiducioso compra pane per due giorni, il calzolaio per sette.
E si avviano senza sapere che hanno scelto il sentiero più lungo. Al terzo
giorno il sarto non ha più cibo e ne chiede al calzolaio che glielo dà in cambio
di un occhio. Al quinto giorno la situazione si ripete e il sarto rimane cieco.
Giunti in città il calzolaio abbandona l’amico che, stanco, si addormenta vicino
ad una forca da cui pendono due impiccati. Quando si sveglia sente un impiccato
dire: “Se lo sapessero i ciechi che la rugiada che ricopre i nostri corpi dona
la vista, chissà che coda!” Il sarto bagna subito il fazzoletto nella rugiada e
se lo passa sugli occhi, riacquistando la vista. Si mette in cammino con la fame
che lo tormenta. Vede un puledro, vorrebbe impadronirsene ma per bontà lo lascia
libero. Lascia pure libera una cicogna che aveva catturato; non si ciba degli
anatroccoli che nuotano in uno stagno e neppure ruba il miele alle api.
Affamato, si aggira nella città e, conscio dell’abilità del suo mestiere, si
mette a cucire abiti e in breve gli arride una tale fortuna da diventare sarto
di corte. Ma anche il calzolaio era diventato calzolaio di corte e vedendo
l’antico amico decide di screditarlo presso il re dicendogli che il sarto si è
vantato di poter recuperare una corona scomparsa tempo prima. Il re ordina al
sarto di trovarla o di non tornar mai più. Il sarto parte e con l’aiuto degli
animali che non aveva ucciso la ritrova e ritorna a palazzo. Allora il calzolaio
medita altre prove cui il sarto deve sottoporsi: ridar la cera a tutto il
castello; far zampillare l’acqua da una fontana rimasta asciutta da anni; far
giungere dall’aria per il re un figlio maschio (il re aveva solo figlie
femmine). Sempre con l’aiuto degli animali riesce a superare ogni prova, anche
quella del figlio che la cicogna provvede a portare sino alla corte. Fu così che
il sarto sposò la figlia del re. Il malvagio calzolaio fu cacciato dalla città.
Un giorno si addormentò sotto una forca. Due cornacchie gli si buttarono
addosso, gli cavarono gli occhi e, cieco, andò a morire in un bosco.
Frau Holle
Sono di scena due sorelle: una buona e bella e l’altra brutta e infingarda. Alla
prima t occano tutti i lavori domestici. Un giorno, mentre attinge acqua nel
fiume, si punge e le sfugge la conocchia. Si tuffa per recuperarla e in fondo al
fiume trova uno strano paese in cui una pagnotta messa a cuocere nel forno la
prega di tirarla fuori se no brucia; delle mele le chiedono di essere raccolte
se no marciscono e una donna, Frau Holle, le chiede di aiutarla a spiumacciare
il letto così sul mondo nevicherà. La fanciulla ubbidisce e quando ritorna a
casa, nel passare sotto un portone viene ricoperta d’oro. La sorella invidiosa
vuole ripercorrere la stessa strada, ma lascia bruciare la pagnotta, lascia
marcire le mele e non aiuta Frau Holle. Al suo ritorno, passando sotto il
portone, verrà ricoperta di pece.
Fratellino e sorellina
Fratellino e Sorellina, oppressi dalla matrigna, fuggono nel bosco, accompagnati
dalle maledizioni della donna: “Se berrete l’acqua del torrente o mangerete
frutti del bosco, diventerete bestie”. La bimba resiste, il fratello no e
diventa un capriolo. Durante una battuta di caccia il re ferisce il capriolo e,
seguendone le tracce, giunge in una capanna dove Sorellina gli racconta la loro
triste storia. Il re la sposa e le permette di portare il capriolo a palazzo.
Nasce una bimba e la cattiva matrigna lo viene a sapere. Uccide Sorellina e la
sostituisce con una sua figlia guercia e zoppa. La bambinaia riferisce al re
che di notte la vera madre torna per allattare la figlia. Il re una notte la
sorprende, la ferma prima che scompaia e la libera dall'incantesimo. La matrigna
viene ridotta in cenere, la figlia zoppa, abbandonata nel bosco, viene uccisa
dalle fiere e il capriolo riacquista la figura umana.
Il fuso, la spola e l’ago.
Una vecchia donna che si guadagnava la vita filando adottò una fanciulla e le
insegnò il mestiere. Alla sua morte lasciò la sua casetta alla ragazza e con
essa un fuso, una spola e un ago. In quei giorni il figlio del re girava per il
paese in cerca di moglie. La voleva non povera né ricca. Ne voleva una che fosse
al tempo stesso la più povera e la più ricca. Capitò vicino alla casa della
ragazza intenta al suo lavoro e la guardò a lungo attraverso la finestra. Poi si
allontanò. La ragazza, che lo aveva visto, si mise a canterellare: “Fuso gira in
fretta e porta uno sposo alla casetta”. Il fuso le schizzò via dalle mani e si
mise a rincorrere il re. Rimasta senza fuso la ragazza prese la spola e cantò:
“Tessi spola una stoffa fina e porta lo sposo alla casina. Subito la spola
tessé un bel tappeto. Senza spola la ragazza usò l’ago cantando “Ago sottile, fa
per lo sposo una casa gentile”. E subito l’ago cominciò a rimettere a nuovo
tutta la casa. Quando il principe, seguendo il fuso, arrivò davanti alla casa,
trovò un bel tappeto sull’entrata e una casa arredata. Capì allora di aver
trovato la ragazza più povera e più ricca al tempo stesso e la sposò.
Il gatto con gli stivali
- per la trama vedi Perrault.
Gian Babbeo
(vedi L’oca d’oro)
Giovannino fortunato
Giovannino, terminato il tirocinio di apprendista, per i suoi meriti ebbe in
dono dal padrone un pezzo d’oro grande come la sua testa. Caricatolo sulle
spalle, si avviò verso casa. Il masso d’oro pesava. Incontrò un cavaliere a
cavallo e pensò: “Però che bello essere trasportati invece di trasportar pesi”.
E cambiò l’oro con il cavallo. Ma il cavallo percorso qualche chilometro, lo
disarcionò, per cui lo diede ad un contadino in cambio di una mucca. Continuando
il viaggio gli venne sete. Tentò di mungere la mucca ma questa non aveva latte,
per cui la cambiò con un maialino. Poi, strada facendo, cambiò il maialino con
un’oca e, infine, l’oca con una grossa e pesante mola d’arrotino. Anche questa
pesava e, posatala a terra vicino ad un ruscello per dissetarsi, la mola scivolò
in acqua e scomparve. Tutto contento, Giovannino, libero da ogni peso, tornò a
casa.
La guardiana di oche
Una principessa che doveva sposare un principe in un paese lontano si mise in
viaggio assieme ad una sua fantesca, subdola e traditrice. Costei riuscì a
prendere il suo posto e a relegarla nelle cantine in compagnia delle oche.
Quando il vecchio re scoprì che il figlio aveva sposato un’usurpatrice liberò
la vera principessa.
Il lupo e i sette capretti Mamma Capra, dovendo
assentarsi, raccomandò ai suoi sette figli di non aprire a nessuno, specie al
lupo. Per due volte i capretti resistettero alle lusinghe del nemico, ma la
terza, credendo che a bussare fosse la madre, aprirono la porta. Sei capretti
vennero mangiati. Il settimo si salvò. Quando Mamma Capra ritornò il capretto
scampato le raccontò ogni cosa. Mamma Capra andò in cerca del lupo e, trovatolo
addormentato e appesantito dal lauto pranzo, gli aprì la pancia e i figlioli
uscirono vivi e vegeti.
Nutrire gli affamati. Vestire gli ignudi. Beni dal
cielo. La serie filatelica comprende
disegni di bontà e di carità verso gli altri senza riferirsi a favole precise.
Hansel e Gretel
In una povera famiglia vivono padre, madre e due figli, Hansel e Gretel. Non
potendo s famare i figli, il padre li porta a perdere in un bosco. Lasciati
soli, fratello e sorella si aggirano sperduti finché si imbattono in una casa
fatta di marzapane e abitata da una perfida strega. Costei, fingendosi una
amabile vecchietta, li invita ad entrare, li lascia mangiare e poi chiude Hansel
in una gabbia per metterlo ad ingrassare e per cuocerlo poi nel forno. Gretel è,
invece, costretta a fare i lavori più umili. Ma la bimba, con uno stratagemma,
riesce a imprigionare la vecchia nel forno e ad arrostirla viva. Poi i due
fratelli, impossessatisi del tesoro della strega, ritornano a casa.
Joringe e Joringel
In un castello in fondo ad un bosco viveva una
strega. Questa aveva circondato il cancello con un incantesimo. Chi cercava di
arrivare al castello diventava di sasso se uomo; se donna veniva tramutata in un
uccello e messa in gabbia. Nel paese più vicino vivevano due giovani innamorati,
Joringe e Joringel, i quali pur sapendo dell’incantesimo, passeggiando per il
bosco rimasero intrappolati. Joringe venne trasformata in uccello; Joringhel,
invece, riuscì a liberarsi. Passò del tempo durante il quale il giovane tentò
invano di liberare la sua amata. Una notte ebbe in sogno la visione di un fiore
purpureo dentro il quale c’era una perla che gli avrebbe permesso di vincere gli
incantesimi della strega. Svegliatosi, il giovane cominciò a cercarla finché la
trovò. Penetrato nel castello, liberò la sua amata e tutte le altre fanciulle
chiuse in una infinità di gabbie.
La lepre e la volpe
Una lepre si finge morta al passaggio di un contadino che porta una cesta di
pane. L’uomo, vedendo la lepre distesa a terra, vuole raccoglierla. Posa la
cesta del pane, al che, la volpe, complice della lepre, gliela ruba e scappa
via.
I musicanti di Brema.
Un asino, un cane, un gatto e un gallo, stanchi di essere maltrattati, decisero
di andare a Brema per entrare nella banda musicale cittadina. Strada facendo,
chiesero ospitalità in una casa e contribuirono a mettere in fuga una banda di
briganti. In seguito, alla morte dei padroni, rimasero padroni della casa. A
Brema fu loro dedicato un monumento che vede i quattro animali l’uno in groppa
all’altro.
La nonna e il drago
Tre soldati, mal pagati disertarono e per salvarsi si rifugiarono in un campo di
grano. Vi rimasero nascosti per tre giorni poi, non potendo resistere ai morsi
della fame, accettarono l’aiuto di un drago il quale li portò in salvo e diede
loro una frusta che, fatta schioccare, produceva monete d’oro. Da loro volle che
per sette anni rimanessero ai suoi ordini. I soldati accettarono. Allo scadere
del settimo anno, per liberarsi dall’impegno, avrebbero dovuto risolvere un
indovinello. Se non l’avessero risolto li avrebbe trascinati all’inferno.
Passati sette anni i soldati erano impauriti perché non sapevano come risolvere
l’indovinello che il drago (in realtà si trattava di un diavolo) avrebbe posto.
Raccontarono tutto ad una vecchia incontrata per caso. Questa consigliò ad uno
di essi di recarsi in una casa del bosco, di nascondersi e di ascoltare ciò che
lei e il drago (che era suo nipote) avrebbero detto. La vecchia, quando il
drago giunse, cominciò a parlare e si fece dare la soluzione dell’indovinello.
Quando i tre soldati incontrarono il drago e questi pose l’indovinello, il
soldato che aveva ascoltato, diede la soluzione. Il diavolo volò via urlando e i
tre soldati si tennero il frustino che non fece mai mancar loro le monete d’oro
per tutta la vita.
L’oca d’oro
Un padre aveva tre figli. Il minore veniva continuamente deriso dai fratelli e
chiamato Babbeo. Un giorno il padre mandò il primogenito nel bosco a tagliar
alberi. Strada facendo il giovane incontrò un vecchio che gli chiese da
mangiare. Quello rifiutò. Mentre tagliava un albero gli scappò di mano la scure
e si ferì ad un braccio. Il giorno seguente la scena si ripeté col secondo
fratello che si ferì con l’ascia ad una gamba. Quando fu il turno di Babbeo, più
buono dei fratelli, divise subito il suo pranzo col vecchio che lo ricompensò
dicendogli: “Va’, taglia quell’abete e avrai una sorpresa”. Il giovane tagliò
l’albero e tra le radici trovò un’oca dalle piume d’oro. Decise di andarsene in
giro per il mondo. Quando si fermò ad una osteria per mangiare, le figlie
dell’oste, vendendo l’oca, decisero di rubargliela. Ma non appena la prima la
toccò rimase appiccicata alle piume, la seconda accorsa per liberarla si trovò
appiccicata alla sorella e cosi la terza e tutti coloro che giunsero in loro
aiuto. L’indomani mattina Babbeo si mise l’oca sotto il braccio e, senza
accorgersene, trascinò dietro di sé tutto il corteo di persone che erano
rimaste attaccate l’una all’altra. Giunsero in una città dove la figlia del re
era caduta in depressione. Non rideva più e il padre l’avrebbe data in sposa a
chi fosse riuscito a farla ridere. La principessa, vedendo il gruppo di persone
attaccate all’oca, si mise a ridere. Il re però non voleva dare in sposa la
figlia a Babbeo e gli impose di superare tre prove: trovare un uomo che avrebbe
bevuto d’un sol fiato una botte di vino; un uomo capace di divorare una montagna
di pane e una nave che navigasse con le vele in mare e in terra. Babbeo ritornò
nel bosco e con l’aiuto del vecchio riuscì, a superare le tre prove e a sposare
la principessa.
La pappa zuccherata
Una fanciulla molto povera ricevette in dono da una buona vecchia un pentolino
magico. Bastava dirgli: “Fa’ la pappa, pentolino!” e quello eseguiva e non si
fermava finché qualcuno non gli dicesse “Fermati, pentolino!” Un giorno in cui
la ragazza non era in casa, la madre ordinò al pentolino di fornire la pappa, ma
poi, non ricordando le parole per fermarlo, quello continuò. La pappa zuccherata
invase la casa, la via e tutte le abitazioni vicine. Solo al ritorno della
ragazza, che diede al pentolino l’ordine di fermarsi, quello cessò il suo
lavoro. Ma la pappa prodotta era tanta che chi volle rientrare in casa dovette
farsi strada mangiando a crepapelle.
Il pescatore e sua moglie
Un pescatore un giorno trova nella rete un pesce (nientemeno che un principe
stregato e trasformato) capace di esaudire tutti i desideri. Il pescatore lo
lascia libero, ma quando lo racconta alla moglie, questa assai avida chiede al
marito di tornare al mare e di chiedere al pesce una casa nuova, poi non
contenta, continua a chiedere cose sempre più preziose. Arriva a chiedere di
diventare regina, imperatrice, papa e, addirittura Dio. A questo punto il pesce
annulla tutti i doni e pescatore e moglie ritornano poveri come prima. La fiaba
si trova anche nell’opera di Puskin. La piccola tavola rotonda Un padre
aveva tre figli; era povero e come unico sostentamento aveva una capra che
forniva il latte. A turno i fratelli dovevano portarla al pascolo e sceglievano
sempre prati con erba fresca e tenera. Solo che al ritorno a casa il padre
interrogava la capra chiedendole se aveva ben mangiato. Ma quella, bugiarda,
rispondeva di no. Il padre, adirato, cacciava di casa il figlio, colpevole di
non aver ubbidito al suo desiderio. La cosa si ripeté per tre volte e il padre,
rimasto senza figli, dovette accompagnare la capra in un pascolo di erba
saporita. Al ritorno le chiese se avesse ben mangiato e quella rispose di no.
Accortosi allora di aver punito ingiustamente i figli, tagliò la barbetta alla
capra e le rasò la testa. Dei tre figli il primo andò a lavorare da un
falegname il quale per il suo ottimo lavoro gli regalò una tavola cui bastava
dire: “Tavola apparecchiati” per avere ogni ben di Dio. Il secondo andò in un
mulino e il mugnaio, al termine del lavoro, gli regalò un asino cui bastava dire
“Burri, burri!” perché quello facesse uscire dalla bocca e dal sedere delle
monete d’oro. I due fratelli, a distanza di tempo, decisero di ritornare dal
padre e strada facendo si fermarono in una osteria dove l’oste, venuto prima a
conoscenza della tavola magica e poi dell’’asino, li rubò, scambiandoli con una
tavola comune e con un asino simile a quello fatato. Tornati a casa, tentando di
fronte al padre di operare la magia legata al dono, i due fratelli non vi
riuscirono. Delusi, informarono il terzo fratello il quale stava anche lui
ritornando a casa con un dono del suo padrone. Il falegname presso cui aveva
lavorato gli aveva regalato un sacco contenente un nodoso bastone. Bastava dire
“Randello fuori dal sacco!” perché il randello uscisse e bastonasse chiunque. Il
giovane si fermò all’osteria, mangiò e poi ordinò al randello di bastonare
l’oste e di non smettere finché non avesse restituito la tavola e l’asino. Con
questi ritornò a casa per abbracciare il padre e i fratelli.
Rapunzel o Raperonzolo o Petrosinella
Una madre incinta avverte una voglia di prezzemolo e lo ruba all’orca sua
vicina. Questa per ripicca le rapisce la bambina appena nata e la rinchiude in
una torre. La bimba cresce e le si allungano i capelli tanto da farne una lunga
treccia. Con questa fa salire sulla torre un principe e con lui fugge. Ma prima
si impadronisce di tre ghiande fatate. Inseguita dall’orca, getta una ghianda
che si trasforma in un mastino feroce, ma l’orca riesce ad ammansirlo con una
pagnotta soporifera. Dalla seconda ghianda esce un leone inferocito che inizia
ad inseguire l’orca, ma questa riesce a depistarlo indossando una pelle d’asino.
La terza ghianda genera un lupo che mangia l’orca. La ragazza è così libera di
sposarsi il principe.
Re Bazza di Tordo o Re Drosselbart
Un re aveva una figlia bellissima ma superba e altezzosa.
Snobbava tutti i pretendenti e si faceva beffe di loro. A un principe che aveva
il mento un po’ ricurvo gli affibbiò il titolo di Drosselbart (Bazza di tordo).
Il padre, infuriato, giurò di sposarla al primo accattone che avesse bussato
alla porta. Il giorno dopo arrivò un suonatore e il re gliela diede in sposa.
Poi, dicendo che la moglie di un mendicante non poteva vivere a corte la cacciò.
Il suonatore la condusse nella sua casupola, ma prima di giungervi le fece
vedere tutte le terre e i palazzi che appartenevano al re Drosselbart. Da quel
giorno la principessa dovette sottomettersi a fare tutti i più umili mestieri.
Arrivò persino a vendere pentole e stoviglie di terra al mercato. Il marito la
rimproverava sovente, in particolar modo si adirò con lei quando un cavaliere le
ruppe tutte le brocche. Il suonatore le disse che le aveva trovato lavoro in
qualità di sguattera nel palazzo del re. Le avrebbero dato solo da bere e da
mangiare. Tutti i lavori più pesanti ricadevano sulle sue spalle. Era presente
quando stavano per celebrarsi le nozze del principe e, quando lo vide, si
accorse che era il pretendente cui aveva dato il nome di Bazza di Tordo. Allora
per la vergogna volle fuggire, ma il principe la raggiunse e le disse che era
lui il suonatore travestito che l’aveva sposata ed era pure il cavaliere che
aveva frantumato tutte le stoviglie al mercato. Aveva voluto, con i mestieri
umili cui l’aveva costretta, che capisse che con la superbia e l’altezzosità non
si ottiene nulla. Ma poiché ora aveva imparato, la tenne presso di sé per
sempre.
Il re (o principe) dei ranocchi
Giocando a palla una principessa la perde in una fontana. Un ranocchio gliela
restituisce. In cambio chiede solo di mangiare nel suo piatto e di bere nel suo
bicchiere. Lei accetta. Quando di sera si mette a tavola, il ranocchio si
presenta e la principessa è costretta a mantenere la sua parola. Ma quando il
ranocchio pretende di dormire nel suo letto, la fanciulla lo caccia via. Allora
il ranocchio si trasforma in un bel principe e le dice che sarà liberato
dall’incantesimo solo dopo aver trascorso una notte con lei. La principessa
accetta. Il giorno dopo il principe la porta nel suo regno e durante il viaggio
sentono strani rumori di ferraglia che vengono dal petto del cocchiere. Questi,
rimasto addolorato quando l’incantesimo aveva trasformato il suo padrone in
ranocchio, si era fatto cingere il cuore con tre cerchi di ferro, perché non
scoppiasse. Ora per la gioia i cerchi si erano rotti ed erano caduti a terra.
Rubezahl
Storia di un folletto sfortunato che si innamora di una principessa e la porta
sulla montagna dove abita. Il folletto dona alla fanciulla delle rape,
invitandola a giocarci, ma la principessa gli chiede prima di contare l’esatto
numero (Zahl) delle rape (Rüben) che si trovano nel campo e, mentre il folletto
le conta, lei fugge. Da quel giorno il folletto venne chiamato '‘Il numero di
rapÈ’
Rumpelstinken o Tremotino.
Un mugnaio aveva una bella figlia che sapeva tessere così bene la canapa che il
padre era solito dire: “La canapa filata da mia figlia diventa oro”. La voce
giunse alle orecchie del re il quale volle mettere alla prova la ragazza. Le
diede un poco di canapa e le ordinò di filarla e di farla diventare oro. La
fanciulla, rimasta sola, si mise a piangere. Arrivò un nano il quale le disse
che in cambio della sua collana avrebbe pensato lui a tramutare la canapa in
oro. La cosa si ripeté per altre due volte. La terza volta la fanciulla non
aveva più nulla da dargli e allora il nano le disse che lui avrebbe tramutato la
canapa in oro e per di più avrebbe fatto in modo che sposasse il re e diventasse
regina. In cambio volle solo il primo figlio nato. La ragazza accettò. Passò un
anno e nacque un bel bambino. Quando il nano si presentò la regina pianse e lo
supplicò di lasciarle il figlio. “Lo farò – le disse il nano - se tu indovini
come mi chiamo. Hai tre giorni di tempo”. La regina mandò soldati in tutto il
regno. Nessuno ritornò con la soluzione. Solo il terzo giorno si presentò un
messaggero che le disse di aver ascoltato di nascosto un nano cantare. Diceva.
“Oggi impasto, domani cuocio e dopodomani la regina mi darà il figlio. Per
fortuna che in tutto il regno nessuno sa che il mio nome è Tremotino”. La regina
riuscì così a tenersi il figlio e il nano per la stizza pestò così forte i piedi
a terra che si scavò un buco in cui scomparve.
I sei compagni di fortuna.
Un soldato dopo anni di onorato servizio fu congedato dal suo re con una magra
paga. Incollerito decise di togliergli tutte le sue ricchezze. Cominciò a
girare per il mondo e si imbatté in un uomo che sapeva sradicare gli alberi con
le sole mani e portarseli a casa; in un cacciatore capace di colpire l’occhio di
una mosca a un chilometro di distanza; un uomo che soffiava con una narice così
forte da far girare tutti i mulini a vento della regione; un individuo che
correva più veloce del vento; un tizio che si copriva un orecchio col berretto
perché se lo avesse lasciato scoperto si sarebbe sentito un freddo terribile.
Giunsero in una città dove il re aveva bandito un concorso: chi avesse battuto
sua figlia nella corsa sarebbe diventato suo genero. Se avesse perso sarebbe
stato decapitato. Il soldato chiese se poteva far correre al suo posto uno dei
suoi amici. Il re rispose di sì, ma se avesse perso sarebbero stati decapitati
entrambi. La gara consisteva nell’andare ad una lontanissima fontana, riempire
una brocca d’acqua e ritornare. Il soldato scelse colui che correva più veloce
del vento, e questo con l’aiuto dei compagni riuscì a vincere. Ma il re non
voleva dare sua figlia in sposa al vincitore. Invitò i sei compagni ad un
banchetto in una stanza che aveva il pavimento e le pareti di ferro e, mentre
mangiavano cercò di ucciderli facendo arroventare la stanza. Ma l’uomo che
sapeva produrre il gelo, rese vano il tentativo. Allora propose al soldato un
patto: gli avrebbe dato tanto oro quanto uno dei suoi servi avrebbe potuto
portare. Va da se che il servo forzuto riuscì a portar via tutto il tesoro
reale. Il re infuriato, quando i sei compagni furono lontani, mandò il suo
esercito per riprenderselo. Non vi riuscì perché le singole abilità degli amici
del soldato, riuscirono a sventare ogni tentativo. I sei si divisero l’oro e se
ne andarono ciascuno per la propria strada.
La serpe bianca o Doktor Sa Tutto
C’era un re che ogni giorno, a fine pranzo, si faceva portare in tavola un
piatto coperto. Nessuno, nemmeno il servo, sapeva che cosa contenesse. Un giorno
il servo, riportando via il piatto, alzò il coperchio e sotto c’erano i resti di
una serpe bianca. Ne assaggiò un pezzo e scoprì di aver ricevuto in dono la
capacità di capire il linguaggio degli animali. Nel palazzo quella notte fu
rubato un anello alla regina e il servo fu incolpato. Ma col suo recente dono
riuscì a sapere che un’anitra aveva per caso ingoiato l’anello. La trovò,
ricuperò l’oggetto e lo restituì al re. Ne ebbe in dono un cavallo col quale
decise di girare il mondo. Strada facendo, passando vicino ad uno stagno, udì
tre pesci lamentarsi perché erano rimasti impigliati in una rete. Li liberò. In
seguito udì le formiche lamentarsi perché i cavalli calpestavano le loro tane,
allora egli girò al largo; infine vide due corvi gettar fuori dal nido i piccoli
dicendo “Non abbiamo cibo, arrangiatevi!” L’uomo allora uccise il cavallo e lo
lasciò in pasto ai piccoli corvi. Camminò a piedi e giunse in una città in cui
abitava un re con una figlia da marito. Per sposarla occorreva superare tre
prove: Trovare un anello gettato in mare; in una sola notte rimettere in tre
sacchi il miglio sparso nell’erba e trovare la mela dell’albero della vita. Il
giovane con l’aiuto dei pesci, delle formiche e dei corvi superò la prova e
divenne re.
I sette corvi
Un uomo aveva sette figli maschi e quando nacque una bambina li mandò alla fonte
con una brocca ad attingere acqua per battezzarla. I sette fratelli si
bisticciarono e la brocca si ruppe. Il padre li maledì e i sette furono
tramutati in corvi. Cresciuta, la bimba venne a conoscenza del fatto e, munita
di una pagnotta, di una seggiolina, di una brocchetta d’acqua e di un anellino,
partì alla loro ricerca. Andò dal Sole e dalla Luna in cerca di aiuto, ma solo
la Stella del Mattino le disse dove si trovavano i fratelli e le diede un
ossicino per aprire il portone della loro prigione. Ma la bimba lo perse e per
aprire la serratura si tagliò il mignolo. Ritrovò i suoi fratelli e assieme
ritornarono a casa.
I tre fratelli
Un vecchio, padre di tre figli che amava, possedeva una sola casa e alla sua
morte avrebbe voluto lasciarla ad uno di essi, ma non sapeva a chi. Chiese ai
figli di scegliersi un mestiere e di andare in giro per il mondo al fine di
impararlo alla perfezione. Al loro ritorno avrebbe assegnato la casa a colui che
fosse diventato un vero maestro nel suo mestiere. Uno imparò a fare il barbiere,
il secondo il maniscalco e il terzo lo spadaccino. Quando ritornarono il padre
li mise alla prova. Il barbiere si dimostrò cosi provetto da rasare una lepre
senza che questa se ne accorgesse; il secondo riuscì a ferrare un cavallo mentre
trottava e il terzo mostrò come era riuscito a maneggiare la spada tanto che,
facendola roteare velocemente sulla sua testa riusciva ad impedire alla pioggia
di bagnarlo. Il padre assegnò a questi la casa. I due fratelli non protestarono.
Ognuno di loro impiegò la sua maestria nel mestiere scelto e fecero fortuna.
Quando lo spadaccino morì anche i fratelli morirono e furono sepolti nella
stessa tomba.
L’uomo di ferro
Un re inviò nella foresta uno dei suoi cacciatori per procurargli della
selvaggina, ma l’uomo non fece più ritorno. La cosa si ripeté con altri due
cacciatori per cui il re, ritenendo la foresta pericolosa, decise di impedire
l’accesso a chiunque. Ma un cacciatore, dicendo che lui non temeva nulla, chiese
il permesso di andare a vedere che cos’era successo. Ottenuto il permesso partì
e ritornò con un uomo selvaggio la cui pelle era del colore del ferro. Questi
venne chiuso nelle segrete del castello. Un giorno il figlio del re, giocando a
palla, la mandò nella cella dell’uomo selvaggio il quale promise di
riconsegnargliela se l’avesse liberato. Il principino accettò solo che, uscito
di cella, l’uomo di ferro lo rapì. Giunto nella foresta mise il principino a
custodia di una sorgente magica con l’ordine di badare affinché nulla vi cadesse
dentro. Ma prima il principino vi intinse il dito, poi vi lasciò cadere un
capello e infine, senza farlo apposta, vi immerse la chioma che diventò dorata.
Dopo la terza disubbidienza l’uomo di ferro lo cacciò, ma in considerazione del
fatto che lo aveva liberato dalla prigione gli disse che lo avrebbe sempre
aiutato. Il giovane principe peregrinò a lungo e finì per fare prima lo
sguattero e poi il cameriere nel palazzo di un re che era in guerra col suo
vicino. Nel palazzo il giovane si innamorò della principessa e per conquistarla
partì anche lui per la guerra, nascosto da una armatura fornitagli dall’uomo di
ferro. Nessuno sapeva chi fosse il guerriero che interveniva in tutte le
battaglie e riusciva sempre a sconfiggere il nemico. Ritornata la pace, il re
indisse un torneo il cui vincitore avrebbe sposato sua figlia. Va da sé che il
guerriero mascherato vinse e sposò la principessa. Il giorno delle nozze apparve
l’uomo di ferro che gli consegnò tutti i suoi tesori e poi sparì.
Il vecchio Sultano.
Sultano era stato un cane fedele ma era diventato vecchio e sdentato da non far
più paura a nessuno. “Quel cane non mi serve più – disse il contadino. – Domani
lo ammazzo”. Il cane andò a chiedere aiuto al lupo e questi gli disse: “Domani,
mentre i tuoi padroni lavorano nei campi, io ruberò il loro bambino. Tu
inseguimi e nel bosco io lo lascerò cadere e tu lo prenderai e lo porterai ai
suoi genitori. Vedrai che non avranno più alcuna intenzione di ucciderti.” E
così avvenne. Solo che qualche tempo dopo il lupo chiese al cane di chiudere un
occhio mentre lui rubava qualche capretto dal gregge. Ma Sultano era un cane
fedele e lo disse al padrone. Il lupo si infuriò e lo sfidò a duello nel bosco.
Quando Sultano col suo padrino, un gatto, si presentarono, il lupo e il suo
padrino, un cinghiale, si confusero perché scambiarono la coda del gatto per una
lunga spada e fuggirono. In seguito Sultano e il lupo fecero la pace.
La volpe e le oche
Una volpe capitò in mezzo a un gruppo di oche e disse: “Oh, guarda! Vi divorerò
tutte quante.” Quelle invano implorarono grazia. Allora una di esse disse: “Sta
bene, ma almeno lasciaci pregare per non morire in peccato”. La volpe accettò.
La prima incominciò a pregare: “Qua,qua,qua e qua qua qua…” Le altre
continuarono ognuna a suo turno la preghiera che non sembrava avere mai fine:
“Qua, qua, qua, qua….” Come andò a finire? Ve lo diremo alla fine della
interminabile preghiera .
FILATELIA
AIMAN 1971 (1033/9), ANGUILLA
1985 (618/21+BF 66), ANTIGUA & BARBUDA 1980
(592/600+BF 24), 1985 (892/6+BF 105), 1997
(2195/7+BF 368), AUSTRIA 1981 (1503), AZERBAIJAN
1997 (3 valori + BF), BERLINO 1964 (214/7), 1965
(242/5), 1966 (262/5), 1967 (285/8),
BULGARIA 1964 (1244), 2000 (3868), BARBUDA
1999 (1881/3+BF 299), BHUTAN 1985 (705/10+BF 120),
BURUNDI 1977 (733/6), CAICOS 1985 (70/3+BF
13), CECOSLOVACCHIA 1983 (2544), 1991
(2894), CENTROAFRICA (Repubblica) 1979 (3979),
2013 (2714/7+BF 54), CONGO 1985
(757), 2001 (foglietto con 9 valori) , D.D.R. 1966
(936/41), 1967 (1029/5), 1969 (1148/55), 1970
(1238/43), 1971 (1407/12), 1975 (1869/74), 1977
(6 valori), 1978 (2044/9), 1985 (2610/5),
DOMINICA 1985 (881/5+BF105), 1998 (2048/50+BF
332), GAMBIA 1998 (2341/3+BF 343), GERMANIA
1922, 1959 (195/8), 1960 (213/6), 1961 (241/4), 1962
(257/60), 1963 (280/3), 1964 (315/8), 1965
(352/5), 1966 (380/3), 1967 (403/8), 1982
(953), 1985 (1068), 1897 (2 valori), 2014, GRAN
BRETAGNA 2005 (1208), GRENADA 1980 (950/8+BF
89), 1985 (1281/5+BF 141), 1987 (1455/63+BF 198),
1997 (3013/5+BF 448), GRENADA GRENADINES 1985
(626/9+BF102), GUYANA 1996 (626/9+BF102), 1998
(4199/206+BF 259), 1998 (3 valori +BF) 1999 (4759/63+BF
325), HAITI 1998 (6 valori), LESOTHO 1985
(660/72+BF 33), LIBERIA 1998 (1516/8+BF160), (1764) ,
MACEDONIA 2012 (621),
MALDIVE 1985 (1040/9), MANAMA 1972 (817-820-823 Cat.
Michel), MONACO 1985 (1502), MONGOLIA 1987
(1563/7+BF123), PARAGUAY 1978 (1668/74+P.A. 809), 1980
(1749/54+P.A. 835/6), PENRYN 1985 (314/6),
POLONIA 1968 (1678,1681/2, 1685), REDONDA 1985 (4
valori + BF), 1987 (9 valori + 2 BF), ROMANIA 1985
(3638/42), SAINT VINCENT & GRANADINES 1998 (3valori +
BF), SAN MARINO 2004 (1954), SANT’ELENA 2000 (761),
SIERRA LEONE 1985 (687/90+BF 38,) SAINT VINCENT
1992 (1559), SVIZZERA 1985 (1233/6),
TANZANIA 1997 (3 valori), UNGHERIA 1985
(2970)
GRIMMELSHAUSEN HANS JACKOB CHRISTOF
(Germania)
Nato a
Gelnhausen nel 1622, morto nel 1676.
Combatté nella
Guerra dei Cento Anni. Al termine della sua vita abbandonò il protestantesimo
per convertirsi al cattolicesimo.
Nel 1667 fu
magistrato a Renchen, Baden-Wurttemberg.
Scrisse diversi
libri di carattere picaresco tra cui spicca L’avventuriero Semplicissimus
(1669), una delle opere più importanti del XVII secolo. Racconta le avventure
di un soldato giovane e ingenuo, buffone, ladro, schiavo ed eremita. L’opera
costituisce un ritratto veritiero della società di quell’epoca.
FILATELIA
GERMANIA Anno 1976 (751)

Grin Alexander
Stepanovich
(Russia)
Nato in un
sobborgo di Vyatka nel 1880. Morto a Stary Krym nel 1932.
Scrittore per ragazzi, ambientò I suoi romanzi di avventure di terra. di mare e
d’amore in paesi immaginari.
Figlio di un emigrato polacco, dopo gli studi in una scuola di Vyatka, si recò a
Odessa dove iniziò una vita vagabonda. Marinaio, cercatore d’oro, operaio edile,
spesso si trovò senza lavoro e dovette ricorrere all’accattonaggio, aiutato
sovente dal padre.
Entrato nell’esercito russo, diventò membro del partito socialista
rivoluzionario e dovette trascorrere un periodo in carcere per propaganda
rivoluzionaria.
Il suo primo racconto fu pubblicato su un giornale nel 1906.
Nuovamente arrestato, fu condannato a quattro anni da trascorrere in una zona
remota di Tobolsk. Tuttavia fuggì e ritornò a vivere clandestinamente a
Pietroburgo. Nuovamente arrestato nel 1910, fu inviato ad Arcangelo. Dal 1910 al
1912 visse con la moglie Vera Pavlovna Abramova, nel piccolo villaggio di
Kegestrov.
Tornato a San Pietroburgo nel 1912, divorziò dalla moglie. Continuò a scrivere
racconti e solo nel 1920 iniziò a pubblicare romanzi che godettero subito di
grande notorietà. Nel 1921 sposò Nina Nikolaevna Grin con la quale si trasferì a
vivere a Feodosia, per godere della vicinanza del mare.
Negli ultimi anni di vita la sua fama cominciò a declinare anche perché i temi
trattati erano in netto contrasto con la letteratura mainstream sovietica. Gli
editori rifiutarono i suoi manoscritti e Grin e la moglie si trovarono in gravi
difficoltà economiche. L’alcolismo e la tubercolosi di cui Grin era affetto
determinarono la sua morte.
I suoi romanzi non avevano alcun rapporto con la realtà della Russia zarista né
tantomeno con quella sovietica russa. I temi trattati sono puramente fantastici
e sono popolati di capitani di mare, marinai, scienziati, viaggiatori,
criminali, stravaganti, aristocratici, ragazzi e ragazze, furfanti alla Arsenio
Lupin, eroi intraprendenti. sempre fedeli ai loro sogni. Altri romanzi
contengono elementi di magia e di fiaba.
Tra le opere migliori: Mare scarlatto (1923), Il mondo splendente (1923),La
catena d’oro (1925), L’onda (1928), Jesse e Morgana (1929),
La strada verso il nulla (1930).
FILATELIA
URSS 1970 (3592)
GRINBERG URI ZWI
(Israele)
Nato nel 1896 e morto nel 1981.
Sei anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale diede alle
stampe Rejovot Hanear, un poema in cui affrontò il tema dell’olocausto
in modo crudo e preciso.
La sua poesia La strada del fiume è ricca di attualità, spesso violenta
nell’espressione e pregna di passionalità patriottica.
FILATELIA
ISRAELE Anno 1984. (897)

GRINEVICHEVA
KATRYA
(Ukraina)
Nata nel 1875. Morta nel 1947.
Scrittrice ukraina.
FILATELIA
Ukraina, 1995.11.19,
Annullo speciale

Grisham John
(USA)
Nato a Jonesboro
l’8 febbraio 1955.
Secondo di cinque
fratelli, Grisham nacque in una modesta famiglia del sud. Suo padre lavorava
come operaio edile e coltivatore del cotone. Dopo essersi spostati spesso, la
famiglia si trasferì nel 1967 nella piccola città di Southaven, Mississippi.
Consigliato dalla
madre, il giovane Grisham divenne un avido lettore, influenzato particolarmente
dal lavoro di Steinbeck di cui ammirava la chiarezza.
Mentre studiava
alla Mississippi State University, Grisham cominciò a tenere un diario, una
pratica che successivamente lo ha aiutato nelle sue attività creative. Dopo aver
conseguito la laurea in legge nel 1981, ha esercitato la professione di avvocato
nella piccola città Southaven per quasi un decennio.
Nel 1983 venne
eletto per i Democratici alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi, dove
resterà fino al 1990 pur continuando la sua professione di avvocato. Nel suo
tempo libero, e come hobby, Grisham cominciò a lavorare al suo primo romanzo,
nel quale esplorava cosa sarebbe accaduto se il padre di una bambina stuprata
avesse assassinato i suoi aggressori. Nel 1987, dopo tre anni di lavoro, la sua
opera prima, A Time to Kill (Momento di uccidere) venne completata.
Inizialmente rifiutata da diversi editori, venne infine accettata dalla Wynwoof
Press, che la pubblicò nel 1988 con una tiratura di sole 5.000 copie.
Appena finito di
scrivere Il momento di uccidere, Grisham iniziò subito un nuovo romanzo.
Il socio
fu il settimo romanzo più venduto del 1991. La rivista statunitense “Publishers
Weekly” dichiarò Grisham: "Lo scrittore maggiormente venduto degli anni novanta
", con un totale di 60.742.289 copie.
I suoi romanzi,
definiti gialli giudiziari, riprendono molto dalla sua esperienza di avvocato e
sono stati oggetto di numerose versioni cinematografiche.
Opere:
Il rapporto Pellican (1992), Il cliente (1993), L’appello
(1994), L’uomo della pioggia 1995), La giuria (1996), Il
partner (1997), L’avvocato di strada (1998), Il testamento
(1999), Confratelli (2000), La casa dipinta (2001), Fuga dal
Natale (2001), La convocazione (2002), Il re dei torti
(2003), L’allenatore (2003), L’ultimo giurato (2004), Il
broker (2005), Innocente. Una storia vera (2006), Il
professionista (2007), Ultima sentenza (2008), Il ricatto
(2009), Il ritorno a Ford County (2010).
(da Internet)
FILATELIA
Guinea 2008 (3573/8)

GROSSMAN DAVID
(Israele)
Nato a
Gerusalemme il 25 gennaio1954.
Scrittore e
saggista, è autore di romanzi, saggi e letteratura per bambini, ragazzi e
adulti. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue.
Il vento
giallo, saggio sulla situazione palestinese della contrastata
Striscia di Gaza, è stato accolto con calore all'estero e ha innescato
dibattiti e polemiche nel suo paese.
Grossman ha
studiato filosofia e teatro all'Università Ebraica di Gerusalemme. Ha
lavorato come corrispondente e come attore radiofonico per la radio Kol
Israel. Si è occupato di un programma per bambini trasmesso dal 1970 al
1984. Nello stesso programma fu trasmesso, sotto forma di dramma
radiofonico, il suo libro Il duello. Insieme a Dani Eldar, ha
condotto la popolare serie radiofonica Stutz Nel 1984 ha vinto il
Premio del Primo Ministro per il Lavoro Creativo.
Grossman
vive a Mevasseret Zion, vicino Gerusalemme. È sposato ed è padre di tre
figli, Jonathan Ruth e Uri, morto nell'estate del 2006 durante la guerra
del Libano. Opere: Qualcuno con cui correre, Ci sono bambini a zig zag,
Che tu sia per me il coltello, Il duello, Il sorriso dell’agnello, Vedi
alla voce: amore, Il giardino dell’infanzia di Riki, Il libro della
grammatica interiore, L'uomo che corre, Col corpo capisco, A un cerbiatto
somiglia il mio amore.
Libri per
bambini: Le avventure di Itamar, Un milione di anni fa, Un bambino e il
suo papà, Buonanotte giraffa, Itamar va a caccia di sogni, Itamar
passeggia sulle pareti, Itamar e il cappello magico, Itamar il grande, La
lingua speciale di Uri, Ruti vuole dormire e altre storie,
Saggi :
La guerra che non si può vincere: cronache dal conflitto tra israeliani e
palestinesi, Il vento giallo, Un popolo invisibile. I palestinesi
d'Israele, Non possiamo ancora parlare di conciliazione, La memoria della
Shoah (intervista di Mattero Bellinelli), Il miele del leone: il
mito di Sansone, L'anima di Israele, spunti per una riflessione: eulogia
funebre per il figlio Uri, Con gli occhi del nemico. Raccontare la pace in
un paese in guerra.
FILATELIA
ISRAELE Anno 2012

GROSSMAN VASILIJ SEMENOVIC
(Russia)
Nato a Berdicev
1905. Morto a Mosca 1967
Ebreo di
discendenza non ricevette la tradizionale istruzione ebraica.
Frequentò
l’Università di Mosca e durante quel periodo scrisse brevi racconti.
Terminata
l’università lavorò come ingegnere, lavoro che lasciò nel 1930 per dedicarsi
interamente alle lettere.
Iniziò la sua
carriera negli Anni Trenta pubblicando romanzi brevi come Nella città di
Berdiccev (1934), Gljukauf (1934). Incoraggiato da Gorki, ottenne il
successo con il romanzo Stepan Kolcigyn (1937-40).
Inviato speciale
durante il secondo conflitto mondiale, dedicò all’eroismo dei connazionali il
romanzo Il popolo è immortale (1942).
Nel 1946 pubblicò
il lavoro teatrale Se dobbiamo credere ai pitagorici, criticato dagli
organi ufficiali, come pure Per la giusta causa (1952) (rimasto
incompiuto)
Emarginato, morì
senza pubblicare più nulla. Postumi sono due romanzi Tutto scorre e
Vita e destino, dedicati agli anni dello stalinismo e delle grandi”purghe”.
FILATELIA.
ISRAELE Anno 2012, NEVIS Anno 2000 (fog.187) , RUSSIA 2005
Busta Postale.

GROTH Johann Klaus
(Germania)
Nato a Heide-Holstein, nel 1819.
Morto nel 1899.
Autodidatta, si dedica alla professione di
insegnante. Per comporre le sue opere anziché utilizzare il tedesco, rielabora
il ‘Plattdeutsch”, un dialetto basso tedesco che riesce a portare a dignità
letteraria e a renderlo accettabile come lingua ai lettori.
Compone canzoni, ballate e scrive racconti nel
periodo dal 1852 al 1871 che riunisce nell’opera Quickborn, Nelle sue
composizioni fornisce una immagine cattivante della sua regione natale.
Nel 1853, assieme a Karl Mullenhoff, comincia a porre
le basi della grammatica Plattdeutsch. Scrive una raccolta di
Antiche e nuove poesie per bambini e anche una autobiografia apparsa nel
1891.
FILATELIA
GERMANIA Anno 1984 (1045)
GROVE PHILIPPE JOSEPH
(Canada)
Nasce nel 1786 a Saint Jean Port Joli . Muore nel 1871.
Compie i suoi studi a Quebec. Entra a far parte dell’amministrazione pubblica
interessandosi a diversi settori. Tra questi si occupa della Società letteraria
di Quebec.
Sposa Susanne Allison, figlia di un capitano del 5° reggimento. Dalla loro
unione nascono 13 figli. Viene eletto sceriffo, ma poco incline a tale carica
si ritira a vivere nella casa natale.
Oberato da debiti, viene imprigionato. Pagati i debiti, liberato dopo qualche
anno, torna a vivere nella città di Quebec dove ritrova la sua dignità e
riprende a partecipare alla vita culturale e scrive il romanzo storico Gli
antichi canadesi. A quest’opera segue una raccolta di Memorie che
rappresenta uno dei migliori panorami della società del suo tempo. Muore all’età
di 85 anni
Appartiene alla generazione dei letterati degli anni Venti e Trenta e la sua
narrativa trova ispirazione soprattutto nel classico tema dei rapporti con la
terra. Una delle sue opere ha, infatti, il titolo I frutti della terra.
FILATELIA
CANADA Anno 1979 (704)

GROZIO UGO (Hugo Grotius o Huig
de Groot)
(Olanda)
Nato a Delft il 10 aprile 1583. Morto a Rostock il 28
agosto 1645.
Giuisrista, filosofo e scrittore, lavorò come giurista
nelle Province Unite (oggi Paesi Bassi) e gettò le basi del diritto
internazionale, basato sul diritto naturale. Fu inoltre scrittore teatrale
e poeta.
Nel suo libro Mare Liberum, Ugo Grozio formulò il
principio innovativo secondo il quale il mare fosse territorio
internazionale e tutte le nazioni fossero libere di commerciare attraverso
rotte marittime.
Grozio fu un sostenitore degli Stati generali olandesi in
contrasto con lo statolder Maurizio di Nassau, figlio di Guglielmo I
d'Orange (Guglielmo il Taciturno). Venne arrestato da Maurizio il 29
agosto 1618, insieme con Johan van Oldenbarnevelt. Dopo un processo
sommario Van Oldenbarnevelt venne condannato a morte e giustiziato, Grozio
invece venne condannato all'ergastolo nel castello di Loevenstein. Nel
1621 riuscì ad evadere nascondendosi in una cassa per i libri e si rifugiò
a Parigi. In Olanda è famoso soprattutto per questa sua rocambolesca fuga.
Nel 1625 pubblicò il libro De iure belli ac pacis(Le
leggi della guerra e della pace), dove presentò la teoria della guerra
giusta e sostenne che tutte le nazioni fossero legate dal principio del
diritto naturale.
Grozio fu anche scrittore teatrale.Tra i sedici e i
diciotto anni compose tre tragedie latine: Christus patiens,
Sophomphaneas e Adamus exul. Nell' Adamus exul Ugo Grozio
descrive, in eleganti versi latini, il tentativo del diavolo di far cadere
in peccato Adamo. Solo dopo il fallito tentativo demoniaco, il tentatore
si è rivolto ad Eva. Secondo alcuni critici l'Adamus exul è stata tra le
opere che ispirarono Milton nella composizione del Paradiso Perduto.
FILATELIA
Francia 1963, OLANDA Anno 1925
(Mic.176),
 
Grundtvig Nikolai Frederik Severin
(Danimarca)
Nato a Udby, Seeland, nel 1793. Morto a Copenhagen nel 1872.
Presi gli ordini e divenuto pastore a Copenaghen, cercò di conciliare il
tradizionalismo luterano con il pietismo della devozione popolare, scostandosi
dall'interpretazione ufficiale delle 'Sacre scritture': per questo fu privato
della carica.
Grundtvig fu un profondo conoscitore della letteratura norrena e delle antiche
mitologie germaniche, scrisse Mitologia del nord (1808), Mitologia
nordica come linguaggio di simboli (1832)ì; tradusse l'Edda
di Snorri e Beowulf, e compose una Raccolta di canti per la chiesa danese
(1837-1841).
FILATELIA
DANIMARCA Anno 1972 (573), 1983 (793)
.
 
Grznárová Marianna
(Slovacchia)
Scrittrice di libri per ragazzi è nota per il suo
libro Matko and Kubko , composto da diversi racconti divertenti
su avventure di pastori che vivono in un casolare di montagna.
Il fascino della
storia sta nella divertente parodia con cui l’Autrice affronta il tema e
sull’uso di un linguaggio caratteristico delle fiabe. La lettura è resa più
cattivante dalle caratteristiche illustrazioni di Ladislav Čapek, un
illustratore amato dai bambini.
I racconti sono
stati adattati per la TV e per la Radio. L’associazione editori slovacchi le
assegnò il premio “Il libro d’oro” per la diffusione anche all’estero.
FILATELIA
SLOVACCHIA Anno 2003.

Guan Hanqing
(Cina)
Fu un notevole drammaturgo e poeta cinese durante la dinastia Yuan.
Nacque nella capitale della dinastia Yuan, Dadu, e produsse circa 65 opere
teatrali, per lo più in lingua volgare del tempo. E 'stato considerato
come uno dei quattro grandi commediografi Yuan, gli altri tre sono Ma
Zhiyuan, Bai Renfu, e Zheng Guangzu. Quattordici delle sue opere sono
ancora esistenti, tra cui: L'ingiustizia di neve , La redenzione della
prostituta, Il Padiglione della Luna, Il sogno di Butterfly, Il
Padiglione Riverside , Morte del Generale.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1958 (2114)

GUARESCHI GIOVANNI
(Italia)
Nasce il 1 maggio 1908 a Fontanelle di Roccabianca (PR) e muore a Cervia (RA) il
22 luglio 1968.
La madre era una maestra elementare; il padre negoziante di biciclette,
macchine agricole e macchine per cucire.
Nel 1914 si trasferisce a Parma con la famiglia perché il padre aveva cambiato
mestiere.
Frequentate le scuole elementari, viene inviato nel collegio ‘Maria Luigia’ di
Parma. Purtroppo nel 1925 la famiglia è travolta da problemi finanziari.
Guareschi ottiene la maturità classica nel 1928 e l’anno successivo si iscrive
alla facoltà di Legge dell'università di Parma.
Comincia la sua attività letteraria collaborando col settimanale “ La Voce di
Parma” su cui scrive articoli, poesie e disegni. Nell'agosto del 1928 è assunto
come portiere stagionale allo zuccherificio di Parma. Nel 1934 parte per il
servizio militare che termina nel 1936.
Ritornato a Parma diventa il caporedattore del giornale satirico “Il Bertoldo”
di Rizzoli,
Nel 1939 è richiamato e destinato al 2° Reggimento di artiglieria ad Acqui. Nel
1940 si sposa con Ennia Pallini, sua compagna da tempo. Nel 1942 è arrestato
dall'UPI per aver "diffamato" Mussolini e compagni. Viene liberato il giorno
dopo, ma perde per punizione la collaborazione alla “Stampa”, e al “Corriere e
all'EIAR”. Nel 1943, il 9 settembre inizia la sua prigionia in Polonia e
Germania.
Terminata la guerra e rientrato dalla prigionia si trasferisce a Milano,
assunto da Rizzoli per il settimanale”Candido”, che fonda assieme a Mosca e
Mondaini.
Nel 1950 perde entrambi i genitori. Nello stesso anno subisce un processo che lo
vedeva reo di offese all'onore del Presidente della repubblica Einaudi. Viene
assolto ma nel 1951, a seguito del ricorso in appello del PG, Guareschi viene
condannato ad 8 mesi con la condizionale per offesa, a mezzo stampa, al
prestigio del Presidente della repubblica.
Nel 1952 Guareschi si trasferisce con la famiglia a Roncole. Da quel momento la
sua attività politica è costellata di accuse e condanne per diffamazione, da
periodi trascorsi in prigione e di libertà vigilata.
Nel 1957 lascia la direzione del “Candido” e poco tempo dopo, per sua volontà,
l’editore Rizzoli chiude la testata.
In seguito collabora col giornale il "Borghese", "La Notte" e tiene fino al
1966, una rubrica su "Oggi".
Guareschi fu giornalista e umorista oltre che scrittore, la sua creazione più
famosa è il personaggio di Don Camillo, il robusto parroco che parla col Cristo
dell'altare maggiore. Il suo antagonista è il sindaco comunista del piccolo
paese della Bassa emiliana, l'agguerrito Peppone, diviso tra il lavoro nella sua
officina e gli impegni della politica.
Tra i suoi libri, tradotti in quasi tutte le lingue del mondo, vanno ricordati:
Il destino si chiama Clotilde (1942), Diario Clandestino (1946),
Lo Zibaldino (1948), Mondo piccolo: Don Camillo (1948).
Il personaggio di don Camillo è assurto a grande celebrità, attraverso una
fortunata serie di film interpretati da Fernandel e Gino Cervi.
FILATELIA
ITALIA 2008 (2996)

GUBER RIVKA
(Ucraina)
Nata a Vilaszhatanovo Witbesch, (Ucraina) nel 1902. Muore nel 1981.
Di famiglia ebraica di agricoltori lavora
nei campi e frequenta la scuola elementare di Watrinoslav e poi conclude gli
studi universitari. Vive la sua infanzia sotto il pesante dominio sovietico.
Nel 1921 sposa Morderai Guber un insegnante e nel 1925 si stabilisce a Rehovol
Rivka dove lavora come insegnante.
Durante la Seconda Guerra mondiale lascia il marito e dedica le sue energie a
favore degli ebrei immigrati in Israele.
Scrisse diverse opere, tradotte in diverse lingue: Il Fratello, La torcia di
Lachish, La tradizione di Bequeath, Leggende di Kfar Achim.
Nel 1979 fece parte del gruppo dei funzionari israeliani che accompagnarono il
primo ministro Menachem Begin negli Stati Uniti per firmare il Trattato di pace
di Camp David.
Morì tragicamente nel 1981.
FILATELIA
ISRAELE Anno 1994 (1156)

GuCetiC Ivan
(Croazia)
Nato a Dubrovnic
nel 1451. Morto nel 1502.
Poeta poco noto
al pubblico di oggi, fu assai quotato nei circoli letterari della Dubrovnic del
suo tempo e la sua opera ebbe una certa risonanza in circoli europei.
Di lui si conosce
assai poco in quanto i suoi scritti sono andati quasi totalmente perduti.
Si sa che scrisse
poesie in tre lingue (latino, greco e illirico). Sono rimaste tracce di un
poema epico, Delphine, scritto in latino, alcuni epigrammi e poesie
d’amore.
Lo storico
Milorad Medini, citando Gucetic, scrive che il poeta bruciò tre raccolte di
poesie amorose e sostiene che Gucetic fu in campo poetico un precursore di
Marulic in quanto, prima di lui, riuscì a conciliare il latino con il croato e
che per tale motivo è da ritenersi un valido esponente nella storia della
letteratura croata. (da Internet)
FILATELIA
CROAZIA Anno ,
2002, (563)

GUEHENNO MARCEL detto Jean
(Francia)
Nato a Fougres, Ille-et-Vilaine nel 1890. Morto nel 1978.
Nacque in una famiglia operaia e i suoi libri sono ricchi di
materia autobiografica. Fu un appassionato assertore dei diritti umani.
Insegnante, divenne nel 1945 Ispettore generale dell’Istruzione
pubblica. Dopo aver collaborato a vari giornali, assunse l’incarico di redattore
capo della rivista “L’Europe” fino al 1936 e successivamente assunse la
direzione del giornale “Vendredi”.
Tra le sue opere sono da ricordare: Caliban parla
(1929), Conversione all’umano (1931), Diario degli anni neri 1940-44
(1946), Avventure dello spirito (1954), La fede difficile
(1957), Sulla strada degli uomini (1957), Cambiare la vita (1961).
FILATELIA
FRANCIA Anno 1990. (2622)

GUERRA JUNQUEIRO ABILIO MANUEL
(Portogallo)
Nato a Freixo De Espada a Cinta nel 1850. Muore a Lisbona nel 1923.
Di famiglia ricca e di profonda fede cattolica, frequenta la facoltà di teologia
negli anni 1866-1868 e l’abbandona per seguire a Coimbra la facoltà di diritto
(1868-1873).
In questo periodo comincia a frequentare ambienti intellettuali e politici.
Entra nel Cenacolo degli Intellettuali e collabora alla rivista “Lanterna
magica”, manifestando uno spirito anticlericale, derivato dagli studi della
letteratura francese, e manifestato in scritti satirici e umoristici.
Sua prima opera fu Mysticae nuptiae (1866) seguita da La morte di D.
Jiao (1874) e dalla raccolta di poemi A musa em férias (1879).
In politica fu segretario durante i governi di Angra e Viana, e seguace del
Partito progressista che stava all’opposizione. Fu eletto deputato per la
circoscrizione di Quelimane, Mozambico, nel 1880 e rappresentò il Portogallo a
Berna. Entrò a far parte del gruppo “Vencidos de vita”, di cui facevano parte
gli scrittori Eca de Quieròs e Oliveira Martins, e continuò a scrivere anche
quando si ritirò a vita privata nelle sue proprietà del Douro (1891), dove si
dedicò a pratiche mistiche, caratterizzate dalla sua pietà verso gli umili.
Muore a Lisbona lasciando come opera più nota A velhice do Padre Eterno
(1875) , satira anticlericale, umoristica e caricaturale.
Tra le sue opere: Os romances do Padre Eterno (1875), le satire
anticlericali Prosas Dispersas (1921) e Horas de Combate (1924).
Le opere poetiche: Duas Páginas dos Catorze Anos (1864), Vozes sem
Eco (1867), Baptismo de Amor (1868), A Musa em Férias (1879),
Finis Patriae (1880), Os Simples (1892), Pátria (1896),
Oração ao Pão (1903), Oração à Luz (1904) e Poesias Dispersas
(1920). Uscì postuma l’ Horas de Combate (1924), dove sono riuniti i suoi
discorsi politici.
FILATELIA
PORTOGALLO Anno 1951 (740/1)

GUERRA SALVADOR HUMBERTO
(Ecuador)
Nato a Guayaquil il 26 dicembre
1908. Morto il 17 gennaio 1982
Nel 1924 scrisse un melodramma in
tre atti Amor Prohibido con scene di vita intima, firmandolo con lo
pseudonimo di "Jorge Ariel". Nel 1925 scrisse Song of Roses, episodio
romantico che aveva per ambiente la volgare realtà di scene di vita .
Dopo la laurea ottenne una
cattedra universitaria di diritto e nel 1927 ricoprì la carica di segretario
del Consiglio di Stato. In quell’anno la compagnia di Fernando Soler mise in
scena la commedia Sotto la zampa a sfondo edificante e moralistico. A
questa seguì La paura d’amare.
Oltre al teatro si dedicò anche
alla prosa iniziando con racconti romantici tra cui Chess. Al 1929
risale il primo romanzo In città.
Nel 1930 pubblicò un volume di
teatro Scene, contenente tre sue opere: Sotto la zampa, Paura d’amore,
e un preludio di Chopin, quest'ultima, inedita, in un atto e due quadri
in prosa.
Nel 1931 ottenne un dottorato di
ricerca come avvocato e per pochi mesi fu Capo del Dipartimento della Stampa
Nazionale Costituente.
In
quel periodo cominciò a dedicarsi a studi medici di Psichiatria,
Psicologia e Patologia.
Nel 1933 pubblicò il suo secondo
romanzo dal titolo I compagni . I suoi personaggi sono umili operai e
membri della piccola borghesia.
Nel 1934 diede alla luce Sexual
Scheme con prologo. Si trattava di un saggio biologico di sesso,
psicoanalisi e crimini sessuali.
Nel 1935 continuò a studiare le
questioni sociali attraverso una prospettiva molto particolare, che presenta gli
aspetti più oscuri dei poveri, il cui basso tenore di vita influisce sul
fenomeno sessuale. Scrisse pure una commedia che ebbe successo e che fu
tradotta in russo col titolo Storia di una giovinezza.
Per Guerra fu quello un periodo
letterario felice perché, pur non essendo un militante nelle file del socialismo
puro, rappresentò lo scrittore che difende i diritti inalienabili della specie
senza aspettarsi nulla in cambio. Una posizione che aumentò nel 1939 con la
pubblicazione del suo romanzo Novembre che racchiudeva una forte
argomentazione politica direttamente connessa con la feroce ma ridicola
dittatura di Eng Federico Paez. Il romanzo fu oggetto di molti commenti
favorevoli.
Negli anni successivi pubblicò le Il romanzo interrotto, Prometeo"
Central University , Fuente Clara.
Nominato professore della Facoltà
di Lettere e Filosofia presso l'Università di Guayaquil, vi rimase per oltre
trent'anni fino al suo pensionamento.
Nel 1947 pubblicò I fondamenti
della psicoanalisi e nel 1949 affrontò la questione della Antologia della
poesia moderna ecuadoriano che curò assieme al sindaco di Quito.
Dal 1954 iniziò a concentrarsi
sulle competenze cliniche psichiatriche
Nel 1964 pubblicò il romanzo
Silhouette di una signora e nel 1966 Elegia della Memoria".
Nello stesso anno ha pure curato
Viaggio verso l'ignoto e Resurrezione lirica.
Nel 1971 venne La raffica di
guai, scritto venti anni prima.
Nel 1980 andò in pensione e si
ritirò a casa sua. Leggeva continuamente e pacificamente morì il 17 gennaio
1982, a 73 anni di età.
Lasciò vari manoscritti tra cui
Blood on the Sun e Agonia è il buio, lasciato incompiuto alla sua
morte. In una delle copertine dei suoi libri accenna ad una commedia
Diventare giovani mai rappresentata.
Come scrittore e narratore aveva
una passione per la scienza. Fu uno scrittore prolifico nel campo della
narrativa, della poesia, del teatro e della saggistica. Fu amico dei giovani e
generoso con i suoi discepoli.
FILATELIA
ECUADOR Anno 2009 (2180).
GUERRERO Fernando María
(Filippine)
Nato nel 1873. Morto il 12 giugno 1929.
Uomo dalle molte attività: fu giornalista, politico, avvocato, educatore e
poeta.
Quale avvocato insegnò diritto, criminologia e oratoria legale e diresse
l’Accademia di legge.
In qualità di politico ricoprì la carica di conciliatore a Manila e di
segretario presso la Commissione filippina di indipendenza.
La conoscenza di parecchie lingue lo agevolò nel suo lavoro di corrispondente
per l’Associazione Reale di Madrid e di redattore dei giornali “”Il
Rinascimento”, “L’Avanguardia” e “L’Opinione”.
Fu autore di poesie e poemi quali Crisalidis (1914), e tale lavoro fu
classificato nell’Enciclopedia Argentina tra i dieci migliori libri
filippini.
Altri poemi da lui scritti dopo il 1914 furono raccolti in una silloge, Alves
y flores.
FILATELIA
FILIPPINE Anno 1873/4 (930)
GUERRERO MANUEL ORTIZ
(Paraguay)
Nato il 16 luglio
del 1894. Morto ad Asunciòn il 18 maggio del 1933.
Ha il merito di
essere uno dei più popolari e prolifici scrittori in Paraguay. Le sue poesie
sono immerse nella corrente letteraria dell'era moderna e riflettono la profonda
difficoltà della sua vita, in parte trascorsa in.
Manuel Ortiz Guerrero espresse nelle sue poesie in lingua Guarani (una delle
lingue indigene ufficiali nel Paraguay) una intensa bellezza.
Le sue opere
poetiche includono: Eirete (1921), Surgente (1922), Il
colpevole di Tintalila (1922), La Conquista (1926), Nuvole dell’
Est (1928), Pepitas (1930).
Poesie scritte
nella sua lingua natia Panambi vera, Nde rendape ayu e India. Una
raccolta di poesie e opere teatrali: Complete Plays, che comprendeva la
poesia e il teatro in versi, opera modificata nel 1952 e 1959, dopo la sua
morte.
Arenillas de
mi Tierra ( Sabbia del mio paese) è stato stampato nel 1969.
Alcune delle sue
poesie sono state messe in musica dal suo amico musicista, Jose Asunción Flores,
e ancora oggi sono in voga. Tra queste "India", che l’amico musicista giudica la
migliore tra tutta la poesia di Guerriero.
FILATELIA
PARAGUAY Anno 2003
(2879)

GUÈVREMONT GERMAINE
(Canada)
Nata a Saint
Jerome (1893-1968).
L’ambiente, la
famiglia Grignon, in cui nacque riflette quello delle sue opere. In famiglia si
respirava la letteratura come l’aria. Suo padre avvocato preferiva i sogni
solitari alle pandette; sua madre si dilettava di pittura e di lettura, lo zio,
detto “il curato del nord”, era un letterato. Suo padre e suo zio scrissero
libri, oggi dimenticati. Inoltre era cugina di Claude-Henri Grignon, autore di
Un uomo e il suo peccato.
Durante gli studi a Toronto impara l’inglese e
la musica. Lavora in seguito al palazzo di giustizia.
Durante un viaggio ad Ottawa incontra
Hyacinthe Guèvremont che sposa nel 1916 e con lui va a vivere a Sorel. Nascono
cinque figli. Ed è a seguito della morte di uno di loro che Germaine decide
di ampliare i suoi orizzonti, dedicandosi al giornalismo e collaborando con i
giornali “La Gazzetta” e in seguito al “Corriere del Sud.
Trasferitasi poi a Montreal, collabora con la
rivista “Paysanna” dove pubblica dei racconti che hanno per soggetto la vita le
Chenal du Moine e la famiglia Beauchemin.
Nel 1942 pubblica i racconti migliori nel
volume En pleine terre.
Incoraggiata da Alfred Desrochers, decide di
sviluppare alcuni racconti sotto forma di romanzi. E nel 1945 esce un’opera dal
titolo Le survenant, che ottiene i premi Duvernay et David a Quebec e
Sully-Olivier de Serres in Francia.
Il suo prestigio in Canada aumenta e le furono
attribuiti i più ampi riconoscimenti letterari, tra cui il premio del
Governatore generale nel 1951.
Dal 1952 al 1955 molte sue opere vengono
trasformate in radio-romanzi e in seguito adattati per la Televisione.
Muore nel 1968.
FILATELIA
CANADA Anno 1976 (608)

Guillen
batista nicola
(Cuba)
Nato a Camagüey nel 1902. Morto a L’Avana nel 1989.
Legato alla lirica di impronta spagnola, esprime nelle sue
poesie l’animo nei negri e l’esuberanza dall’ambiente naturale cubano.
Ispitandosi ai ritmi della danza e del canto li mescola alla ritmica poetica
spagnola, dando vita ad una forma del tutto particolare attraverso la quale
esprime la rivolta del suo popolo contro l’oppressore e la volonta di riscatto
della gente di colore.
Pubblicò Motivi di suono (1930), Sangoro Cosongo
(1931) Spagna poema in quattro angosce e una speranza (1937), Canti
per soldai e ‘sones’ per turisti (1937).
Con l’avvento di Castro fu chiamato a presiedere l’Unione degli
scrittori e fu considerato poeta nazionale.
Scrisse ancora Elegie delle Antille (1955), La
colomba del volo popolare (1958). Poesie d’amore (1964), Twengo
(1964), Il grande zoo (1968), Le canzoni di Juan Descalzo
(1979). Una raccolta di versi polemici sparsi su diverse riviste apparve negli
anni Cinquanta.
FILATELIA
CUBA Anno 2002 (4009).

GUILLÉN Jorge
(Spagna)
Nato a Valladolid nel 1893. Morto a Malaga nel 1984.
Visse a lungo in Francia e insegnò a Parigi. Venne in Italia e poi andò a
Oxford . Fu professore all’università di Siviglia.
Dopo la guerra civile insegnò negli Stati Uniti, nell’università di Harvard.
La sua opera è compresa in Cantico (ultima edizione nel 1950) e nella
trilogia Clamor (1957) che comprende Lucifero sconcertato, Che
sboccano nel mare, All’altezza delle circostanze. Ha scritto pure
Omaggio. Riunione di vite 1967), Storia molto naturale (1980),
Finale (1981).
Scrisse saggi critici Linguaggi e poesia (1962), una corrispondenza con
Garcia Lorca riunita in Federico in persona (1960).
La sua poesia si avvicina a quella di Mallarmé e di Valery, ma affonda le radici
anche nella poetica di Gongora.
FILATELIA
SPAGNA Anno 1993 (2867)
GUIMARÃEZ ROSA JOÃO
(Brasile)
Proveniente da una ricca famiglia di allevatori, Guimarãez nacque a
Cordisburgo, Minas Gerais, il 27 giugno 1908 e visse tutta la sua infanzia a
contatto della natura, nel mondo del sertão, lo sconfinato e deserto
entroterra brasiliano in cui avrebbe ambientato la maggior parte delle sue
opere.
Frequentò l’università di Belo Horizonte dove nel 1930 si laureò in medicina ed
esercitò la professione per due anni ad Itaguara. Durante la rivoluzione
costituzionalista del 1932 prestò servizio come medico volontario nel corpo
militare della Pubblica sicurezza, diventando nel 1934 ufficiale medico.
Nel 1938 entrò nel corpo diplomatico e fu nominato viceconsole ad Amburgo fino
al 1944. Segretario d’ambasciata nel 1944, fu nominato dopo due anni capo
gabinetto del ministro J.Neves de Fontoura. Dal 1948 al 1951 ricoprì la carica
di consigliere d’ambasciata a Parigi e dal 1951 al 1953 fu capo gabinetto del
Ministero degli Esteri. Nel 1963 fu eletto membro dell’Accademia brasiliana
delle lettere. Fu anche membro della Società di geografia di Rio de Janeiro.
Pur oberato da impegni politico-diplomatici iniziò a scrivere, utilizzando gli
pseudonimi di Meuriss Aragâo, Sa Araujo Segrim e Soares Guiomar, tutti anagrammi
del suo nome. Esordì nel 1946 con una raccolta di nove novelle riunite nel
volume Sagarana, (parola mutuata dalla voce germanica ‘saga’ e dal
suffisso tupì ‘simile a’). Tutti i racconti sono ambientati nel suo universo
infantile del sertão. Seppure i temi trattati siano legati al
regionalismo, lo scrittore mostra subito una tendenza verso una diversa
creazione poetica e verso un rinnovamento del linguaggio.
Del 1956 sono i volumi Grande Sertão e Corpo di ballo che, dopo
la terza edizione fu diviso in tre parti: Manuelzão e Miguilim (1964);
No Urubuquaquà, no pinhém (1965) e Notes do sertão (1965).
Nell’opera Corpo di ballo, composto di sette storie, porta a maturazione
la sua ricerca lirica e offre una valida forma espressiva alla letteratura
brasiliana. I protagonisti sono per lo più gli abitanti del sertão,
consapevoli delle precarie condizioni in cui vivono. Primeiras estorias,
pubblicato nel 1962, è composto di ventun racconti brevi, tra i quali spicca
La terza sponda del fiume. Sulla stessa linea sono i quaranta brevi
racconti di Tutameia, l’ultimo suo libro stampato in vita. Postumi sono
usciti Estas estòrias (1969) e Ave palavra (1971).
Guimarães morì a Rio de Janeiro il 19 novembre 1967.
È considerato il più radicale inventore di una lingua brasiliana autonoma,
distinta dalla portoghese. Le sue opere e la sua prosa fanno di lui uno dei
classici della nuova letteratura latino- americana. Le sue descrizioni di lotte
tra banditi e bovari negli altipiani del Brasile sono state, giustamente,
interpretate come allegorie dell’eterno confronto tra gli uomini e la natura.
OPERE: Grande sertão L’opera contiene le avventure di un ex capo di
banditi, Ribaldo, un uomo volto alla perenne ricerca di una spiegazione che lo
aiuti a fugare i suoi interrogativi sul bene e sul male, sull’odio e sull’amore.
Al suo fianco, compagni di avventure, sono il fedele Diodarim, Donna Otacilia e
un gruppo di jagunços, una sorta di bravi che talvolta si assumono il
compito di portare la legge e la giustizia privata in uno stato ingiusto. Il
tutto si svolge in un mondo violento ma desideroso di bontà.
FILATELIA
BRASILE Anno 1978 (1341), BRASILE
2008.

GÜIRALDES RICARDO
(Argentina)
Nato a Buenos Ayres nel 1886 e morto a Parigi nel 1927.
Da giovane si segnalò come esponente dell’avanguardia argentina. Fondò con amici
le riviste “Prua” e “Martin Fierro” su cui scrisse assieme a Borgès. Durante un
soggiorno in Europa strinse amicizie con letterati tra cui Valery Larbaud e
critici francesi e spagnoli. Alcuni racconti segnarono subito la sua importanza
di scrittore: Rancho (1917), Rosaura (1922), Xamaica
(1923), Un viaggio d’amore (1923) e Don Secondo Sombra (1926).
Altre opere in prosa sono Racconti di sangue e di morte (1915),
Avventure grottesche. Trilogia cristiana (1915), Seis relatos
(1929).
I suoi versi sono raccolti in La campana di cristallo (1915).
Nel 1929 la sua vedova fece ripubblicare i Poemi solitari (1928) e nel
1930 la casa editrice ‘Espasa Calpe’ diede alle stampe le Opere complete.
FILATELIA
ARGENTINA Anno 1965 (709)
GUITRY SACHA (Alexandre George Pierre )
(Francia)
Nato a Pietroburgo il 21 febbraio del 1885 . Morto a Parigi il 26 luglio
1957
Figlio dell’attore francese Lucien, fu da questi condotto ancora in tenera età
da Pietroburgo a Parigi. Sacha fu straordinariamente precoce, tanto che a sedici
anni rappresentò la sua prima commedia Il paggio e a diciassette debuttò
come attore al Teatro della Rinascenza.
Iniziò cosi la sua attività di attore brillante e di autore di commedie nella
tipica società borghese, frivola e vivace della Parigi dei primi anni del
Novecento. Esordì nel 1902 ma si rivelò attore e autore brillante con Il
guardiano notturno, primo anello di una lunga catena di successi, estesi in
seguito al cinema.
Le sue opere sono spumeggianti per battute e giochi di parole secondo la
tradizione boulevardiera. Si tratta di farse, commedie leggere con variazioni
sui temi dell’adulterio e della coppia. La sua produzione comprende oltre 130
testi teatrali (dei quali fu spesso anche attore) e alcuni romanzi. Spiccano per
vèrve, ironia, situazioni brillanti come La presa di Ber-op-Zoom
(1913), Jean de La Fontaine, (1913), Mio padre aveva ragione
(1919), Il marito, la moglie, l’amante (1919), Il romanzo di un baro
(1935), La parola di Cambronne (1936), Le perle della corona
(1937), Mi hai salvato la vita (1949), Signore, non ascoltate
(1951), Palsembleu! (1953), Si Versailles m’était conté (1954),
Napoleone (1954).
Dopo la Liberazione fu imprigionato. Scarcerato, scrisse un libro di ricordi
Quattro anni di occupazione.
Si dedicò al cinema e diresse, spesso interpretandole, alcune sue commedie. Nel
1939 fu eletto membro della’Accademia Goncourt. Si dimise nel 1948 per critiche
mosse alla sua posizione politica durante l’occupazione tedesca.
FILATELIA
FRANCIA Anno 1986 (2435), MONACO Anno 1985
(1501)
 
GULAK-ARTEMOVSKY SEMYON
(Ucraina)
Nato a
Horodyshche il 4 febbraio 1813. Morto a Mosca il 17 aprile 1873.
Compositore
operistico, cantante (baritono), attore e drammaturgo, visse e lavorò nella
Russia imperiale. E’ conosciuto soprattutto per la sua opera buffa
Zaporozhets za Dunayem (Al di là del Danubio, 1864), così come per il suo
talento drammatico e la sua potente e ricca voce di baritono. Era il nipote del
poeta Petro-Hulak Artemovsky e un amico di Taras Shevchenko .
Nacque nella
famiglia di un sacerdote; studiò nel Seminario Teologico di Kiev (1835-1838).
Avendo attirato sulle sue qualità l'attenzione di Mikhail Glinka, fu inviato a
San Pietroburgo. Nel 1838, ricevuta una formazione vocale direttamente da
Glinka, fu ammesso nel Coro della Cappella Imperiale L'anno successivo, venne in
Italia per continuare i suoi studi. Verso la fine del suo soggiorno iniziò ad
esibirsi in un teatro di Firenze. Al suo ritorno a San Pietroburgo nel 1842,
diventò un solista del Teatro Imperiale Bolshoi, carica che ricoprì per 22
anni. Nel 1852 e il 1853 cantò in ruoli delle prime due opere di Anton
Rubinstein:, Dmitry Donskoy e Fomka il Matto .
Rimase al teatro
al Teatro Bolshoi di Mosca fino al1865. Durante la sua carriera ha
interpretato più di 50 ruoli operistici, tra cui Ruslan in Ruslan e Ljudmila
di Glinka, Masetto nel Don Giovanni di Mozart, Antonio e Lord Ashton in
Linda di Chamonix e Lucia di Lammermoor di Donizetti. .
La sua amicizia
con Taras Shevchenko ebbe inizio nell'autunno del 1838, dopo un incontro
casuale a San Pietroburgo. Dedicò a lui la sua canzone Stoyit 'yavir nad
vodoyu.
Semen
Hulak-Artemovsky morì a Mosca all'età di 60 anni.
Opere:
Ukrayins'ke vesillya, 1851; Ivan Kupala Eve; Zaporozhets za Dunayem (Al
di là del Danubio, noto anche come Cosacchi in esilio) rappresentato il
26 aprile del 1863 a San Pietroburgo, con Semen Hulak-Artemovsky nel ruolo di
Karas.
FILATELIA
URSS Anno 1990 (Annullo speciale), 1989 (Busta
postale).

Gulia Dmitry
Iosifovich
(Abkhazia)
Nato il 9
febbraio del 1874 nel villaggio di Uarcha, contea di Gumistinsky, ora Sukhumi
Contea di Abkhazia. Morì nel 1960.
Poeta nazionale,
fondatore della (1874—1960)letteratura Abkhaz.
Studiò in
seminario nella città di Gori. Svolse l’attività di insegnante. Nel 1892,
insieme a Machavariani, compilò l’alfabeto Abkhaz, basato su caratteri
cirillici.
Nella raccolta di
poesie (1912), espresse la speranza di un futuro migliore per i suoi
concittadini e la soppressione dell’odio e dell’ingiustizia.
Nel 1921,
organizzò e guidò il primo gruppo teatrale e fu redattore del primo giornale,
“Apsny” .
Nei suoi testi
prevale il pathos, il sentimento dell’amicizia, iI desiderio dell’unità tra le
nazioni come si nota nella raccolta Canzoni epiche su Abkhazia (1940),
Autunno in campagna (1946).
Autore della
prima novella, Sotto un altro cielo (1919) e del romanzo Kamachich
(1940), nel quale illustrò la vita dei contadini durante lo zarismo e il destino
di una donna.
Gulia ebbe un
ruolo fondamentale nella cultura dell’Abkhaz.
Fu autore di
opere sulla lingua, storia, etnografia, di crestomazie e di libri di testo.
Fu eletto membro
del Consiglio supremo dell’URSS. Gli fu assegnato il riconoscimento dell’Ordine
di Lenin.
FILATELIA
ABKHAZIA Anno 1994, URSS Anno 1964, (2813)
1973, 1974, 1980 Annullo speciale, busta e cartolina postale.
 
GULIA GEORGY
(Abkhazia)
Nato nel 1923.
Figlio di Dmitrij Gulia, Georgy ha scritto la biografia
di suo padre, tradotta in molte lingue dell'Unione Sovietica e in paesi
esteri. Nel libro, oltre alla biografia, si parla diffusamente della
nascita della letteratura in Abkhazia e della sua cultura nel passato e
nel presente.
E’ un omaggio alla sua terra e soprattutto al padre.
Georgy dice: “Immaginate un poeta, che, prima di scrivere poesie, deve
crearsi un alfabeto. Immaginate un drammaturgo che, prima di alzare il
sipario, si deve scrivere una commedia e costruire un teatro. Immaginate
uno scienziato che decide di dedicarsi alla cultura del suo popolo, che
deve prima scriverne la storia e riordinare i documenti nella loro lingua
madre. Questa è stata la vita di mio padre, figlio di un contadino, più
tardi poeta nazionale di Abkhazia, scienziato famoso e personaggio
pubblico”.
Georgy, l’autore del libro, ne ha ricalcato le orme. Ha
scritto i racconti, Amici di Saken, Ospite Nero, Casa scura, Skurcha
accogliente, i romanzi Vortice e Finché la terra gira.
Fu anche autore di commedie.
FILATELIA
ABKHAZIA Anno 1998,

Gumilyov Nikolay
(Russia)
Nato il 15 aprile
1886 a Kronstadt. Morto nell’agosto del 1921 forse a Pietrogrado.
Figlio di un
medico, frequentò il liceo di Zarskoe Selo dove ebbe come maestro Innokenty
Annensky, poeta simbolista, che lo spinse verso la poesia.
Nel 1902 apparve
la prima poesia “Dalla città son passato al bosco” e nel 1905 pubblicò La via
dei conquistatori, una silloge di poesie di carattere esotico (con giraffe e
coccodrilli del Lago Ciad).
Nel 1907 viaggiò
attraverso l’Europa, soffermandosi in Francia e in Italia. Nel 1908 apparve una
nuova raccolta di poesie Fiori romantici.
Ritornato in
Russia collaborò al periodico artistico “Apollon”. Come Flaubert e Rimbaud,
Gumilyov fu affascinato dall’Africa dove ogni anno si recava. Cacciò leoni in
Etiopia e per il Museo di Antropologia ed Etnografia di San Pietroburgo raccolse
molto materiale. Per quanto concerne la produzione poetica, raccolse le migliori
poesie in Tenda (1921).
Nel 1910 incontrò
il poeta simbolista Vyacheslav Ivanov, Entrambi insoddisfatti del simbolismo
russo, diedero vita alla Corporazione dei poeti, modellato sulle
corporazioni medievali. Sostenevano che la poesia abbisogna di artigiani della
penna cosi come l’architettura abbisogna di artigiani architetti. Scrivere una
poesia è come costruire un artistico castello. Per illustrare tali ideali
Gumilyov pubblicò due raccolte poetiche Le perle (1910) e Cielo
alieno (1912).
Il loro
movimento, denominato acmeismo, attirò l’attenzione di un gran numero di
adolescenti e di poeti già affermati tra cui Georgu Ivanov, e Vladimir Nabokov.
Allo scoppio
della Prima Guerra Mondiale entrò a far parte di un corpo di cavalleria e per il
suo coraggio in battaglia ottenne due Croci di San Giorgio. Le poesie scritte in
quel periodo furono pubblicate col titolo La faretra (1916). Durante la
Rivoluzione russa servì nel corpo di spedizione russa a Parigi. Al suo ritorno a
Pietrogrado pubblicò due raccolte poetiche Tabernacolo e Falò.
Nel 1920 fu tra i
fondatori dell’Unione degli scrittori Russi.
Gumilyov non
tenne mai segreta la sua opinione anticomunista e il suo disaccordo con i mezzi
bolscevichi di “alfabetizzazione”. Il 3 agosto del 1921 fu arrestato dalla Ceka
per aver partecipato ad un complotto monarchico. Il 24 agosto dello stesso mese
a Pietrogrado la Ceka decretò l’esecuzione dei 612 partecipanti alla
Cospirazione Tagantsev. La data esatta dell’esecuzione e il luogo di sepoltura
sono tuttora sconosciuti,
L’influenza di
Gumilyov sulla poesia russa è stata intensa ma di breve durata. Nabokov lo
definisce un poeta per gli adolescenti, così come
Korney
Chukovsky è il poeta per i bambini. Gumilyov fu un poeta amato
per il suo desiderio di un adolescente amante dei viaggio, degli spazi aperti,
dedgli animali (giraffe e ippopotami), per il suo sogno di “capitano di quindici
anni". Era anche "un poeta preferito tra geologi, archeologi e paleontologi." Il
suo "Il tram, che ha perso il suo modo" è considerato uno dei più grandi
poemi del 20 ° secolo
[1].
FILATELIA
RUSSIA Anno 2008
(Mic. 1498/500)

Gundappa Devanahalli
Venkataramanaiah
(India)
Nato a Mulabagilu, Karnataka,
India, il 17 marzo 1887. Morto il 7 0ttobre 1975.
E’ stato un eminente
scrittore in lingua dravidica Kannada e un filosofo,.
famoso per la raccolta di versi Manku Thimmana Kagga,
Completata la sua scuola di
istruzione primaria in kannada nel corso dell'anno 1898, aggiunse la conoscenza
della. lingua inglese e apprese anche il
sanscrito al liceo Maharaja di Mysore.
Pur non avendo completato
l'istruzione formale dopo la maturità, i suoi saggi sono stati selezionati libri
di testo per lauree e tesi di dottorato. Ha avuto vasta conoscenza in questi
settori: Sanscrito, Veda, Vedanta, Brahmasutra, Dharma Sutra, kannada, e altre
lingue indiane.
Era
un esperto conoscitore della situazione politica del Karnataka; . Conosceva i
poemi Ramayana e Mahabharata, la Letteratura occidentale e
la Letteratura islamica.
Il suo Mankuthimmana Kagga,
opera filosofica e poetica, è stata considerato all’altezza del premio Nobel, se
fosse stata scritta in inglese.
Un altra celebre opera di Gundappa
è Srimad Bhagavadgita Tatparva o Jevana Yoga Dharma cui è stato
assegnato il Premio Kendra Sahitya Academy.
Lo Stato del Karnataka lo ha
premiato per i suoi servizi resi alla Letteratura Kannada con una una borsa di
Rs 90.000, da lui interamente devoluta alla fondazione dell'Istituto Gokhale of
Public Affairs (GIPA).
Nel 2002/03, gli fu eretta una
statua a Basavanagudi.
Opere.
Poesie: Kavite, Nivedana,
Umarana Osage, Mankuthimmana Kagga, Marula, Muniyana Kagga, Shri Rama, Antahpura
Geete, Geetha Shaakuntala.
Saggi: Mattu, Saahitya Shakti, Samskruti, Baaligondu Nambike,
Teatro:
Vidhyaranya, Vijaya, Jack ked, Mackbeth.
Varie: Devaru, Rutha, Satya, Mattu Dharma, Eshavasya panishat, Halavu
mahaneeyaru, Mysorina Divanaru, Kalopasakaru .
FILATELIA
INDIA Anno 1988 (965)
GUNDULIC IVAN (Giovanni Gondola)
(Jugoslavia)
Nato a Ragusa l’8 gennaio 1588 e ivi morto il 10 dicembre 1638.
Esponente delle lettere serbo-croate, discese da una famiglia patrizia e
ricevette un’educazione umanistica. Entrò in giovane età a lavorare negli uffici
pubblici e nel 1608 fu nominato membro del Gran Consiglio. Nel 1615 assunse la
carica di ‘Conte dei Canali’.
A questi anni risalgono alcuni componimenti poetici dei quali resta una
versione nell’Amante timido di Girolamo Preti.. Occupò altri uffici
importanti, ma non raggiunse la carica di Rettore della Repubblica per
sopraggiunta morte..
Nel 1621 uscì a Roma un poemetto religioso Le lacrime del figliol prodigo.
Nel 1627 compose i drammi pastorali Dubravka (1628) e Silvia
(1628). Rimase sempre legato ai modelli italiani in particolar modo al Tasso,
come confermano i rifacimenti drammatici Arianna, Proserpina, Diana e Armida
e il poema epico Osman, rimasto incompiuto, scritto ad imitazione della
Gerusalemme liberata del Tasso. Il tema trattato è la lotta dei cristiani
contro i turchi.
FILATELIA
YUGOSLAVIA Anno 1989 (2215),
CROAZIA 2014
 
GUNNARSSON GUNNAR
(Islanda)
Nato a Fliòtsdal nel 1889. Morto a Reyjjavik nel 1975.
Nel 1907 si trasferì in Danimarca dove trascorsi anni difficili mentre
frequentava la scuola popolare superiore di Askov. In danese, scrisse le sue
opere e iniziò con una raccolta di Poesie (1911). Si rivelò al grande
pubblico col romanzo La famiglia Borg in 4 volumi (1912-14).
I romanzi successivi si ispirarono alle saghe islandesi, alle quali diede un
senso moderno.
Altre sue opere Il lido della vita (1915), Beati i poveri di spirito
(1920), un ciclo di romanzi autobiografici in 5 volumi La chiesa sulla
montagna (1923-28),
Trattò anche rievocazioni storiche in Jòn Arason (1930), Terra
(1933), L’uomo grigio (1936).
Quando rientrò in patria divulgò la storia dell’Islanda in veste romanzesca in
Tristezza della brughiera (1940), Sonata sul mare (1954).
È considerato uno dei maggiori prosatori islandesi contemporanei.
FILATELIA
ISLANDA Anno 1980 (506)

GUNTEKIN RESAT NURI
(Turchia)
Nato a Istambul nel 1889. Muore nel 1956.
Studia presso il liceo francese di Izmir e poi all’Università di Istambul dove
frequenta la facoltà di lettere. Si laurea nel 1912 specializzandosi in turco,
francese e filosofia.
Comincia a lavorare in diverse scuole e a percorrere il suo paese per meglio
conoscerne la realtà sia i luoghi sia le diverse caratteristiche della
popolazione.
Nel 1931 lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione con l'incarico
d’Ispettore.
Nel 1939 è eletto deputato.
Scrittore di romanzi e novelle che risentono dell’influenza francese, in
particolar modo di Zola, tocca argomenti legati all’educazione, alla laicità, ai
valori moderni occidentali.
Nel romanzo Yesil Gece, ad esempio, il tema principale è
l’ignoranza e il pregiudizio dei turchi verso i valori occidentale. Altro tema
spesso presente nei romanzi è la povertà materiale e spirituale dell’individuo.
Tra i suoi romanzi: Gizli El (1922), Çalıkuşu (1922), Damga (1924),
Dudaktan Kalbe (1925), Akşam Güneşi (1926), Bir Kadın Düşmanı (1927),
Yeşil Gece (1928),Acımak (1928), Yaprak Dökümü (1930),
Kızılcık Dalları (1932), Gökyüzü (1935), Eski Hastalık (1938),
Ateş Gecesi (1942), Değirmen (1944), Miskinler Tekkesi (1946),
Harabelerin Çiçeği (1953), Kavak Yelleri (1950), Son Sığınak (1961),Kan
Davası (1955),
FILATELIA
TURCHIA Anno 1965 (1760).

Gupt
Maithilisharan
(India)
Nato a Chirgaon, Jhansi, Uttar
Pradesh il 3 agosto 1886. Morto nel 1965.
E’ stato uno dei più importanti
moderni poeti hindi. E’ considerato tra i pionieri del dialetto Khari Boli.
Scrisse in tale dialetto le sue poesie in un momento in cui la
maggior parte dei poeti Hindi favoriva l'uso del Brijbhasha.
Gupt nacque in una famiglia Gahoi.
Suo Da bambino Gupt non amava la scuola e fu educato privatamente in casa dal
maestro Mahavir Prasad Dwivedi.
Entrò nella letteratura hindi
pubblicando poesie su diverse riviste letterarie. Al 1910 risale la sua prima
opera importante, Rang Mein Bhang. Con Bharat Bharati, le sue
poesie nazionaliste sono diventate popolari tra gli indiani, che lottavano per
l'indipendenza.
La maggior parte delle sue poesie
attingono a temi ricavati dal Ramayana, dal Mahabharata , da
racconti buddisti e dalle biografie di leader religiosi. Saket, una delle
sue più famose opere, ha come protagonista Urmila moglie di Lakshmana, un
personaggio presente nel Ramayana, mentre un altro dei suoi lavori,
Yasodhara , ruota intorno alla moglie di Gotama Budda.
Gupt ha pure tradotto in hindi
grandi opere da altre lingue, tra cui Rubaiyat di Omar Khayyam e Swapnavaasavdatta
(una commedia in sanscrito).
Quando nel 1947 l'India divenne
indipendente fu nominato membro onorario della Rajya Sabha, dove espresse ai
membri, in forma poetica, le sue opinioni. .
Rimase un membro di Rajya Sabha fino alla sua morte nel 1965.
Opere principali: Poesie:
Rang Mein Bhang, Bharat-Bharati, Jayadrath Vadh, Vikat Bhat, Plassey ka Yuddha,
Gurukul, Kisan, Panchavati, Siddharaj, Saket, Yasodhara, Arjan-Visarjan,
Kaaba-Karbala, Jayabharat, Dwapar, Jahush, Vaitalik, Kunal.
Drammi: Tilottama,
Chandrahaas.
FILATELIA
INDIA Anno 1974 (395)

GURAKUQI LUIGI
(Albania)
Nato a Scutari nel 1879 e morto a Bari nel 1925.
Come lingua letteraria propugnò l’uso della parlata di Elbasan e in tale forma
scrisse poesie sotto gli pseudonimi Lek Gruda e Iakin Shkodra, e articoli.
Le sue prose e poesie sono perfette e sono rimaste come modelli di stile lucido
e armonioso.
Fu assassinato a Bari nel marzo del 1925.
FILATELIA
ALBANIA Anno 1958 (489/93)

GURAMISHVILI DAVIT
(Georgia)
Nato a Gorisubani nel 1705. Morto nel 1792 a Myrhorod.
Appartenente ad
una nobile famiglia georgiana, trascorre l’infanzia nella proprietà paterna di
Saturano. All’età di diciotto anni partecipa alla battaglia di Zedavela che
provoca la disfatta dei georgiani da parte dell’esercito ottomano. Le
vicissitudini di quel periodo fanno parte della sua opera Davitani , che
l’autore fece recapitare nel 1787 in Georgia tramite un’ambasciata georgiana che
aveva sede in Russia.
Nel 1727/8, dopo
violenze e saccheggi nel suo paese, è costretto ad un periodo di prigionia
dalla quale riesce a sottrarsi e a trovar rifugio in Russia, dove entra a far
parte dell’esercito imperiale, in reggimento formato da suoi connazionali,
comandato dall’ufficiale russo Hussar. Prende parte a diverse battaglie contro
gli Ottomani, combatte in Svezia durante la Guerra dei sette anni. Durante
quest’ultimo conflitto è ferito e fatto prigioniero. liberato nel 1759 e
ritornato in Russia, si dimette dall’esercito e vive nelle proprietà terriere
(che il governo russo gli aveva concesso per la sua fedeltà) con la moglie, la
principessa Tatiana Avalishvili.
Durante la sua
tormentata vita riesce ad alternare la penna alla spada e, dilettandosi di
poesia, compone poemi. Nel 1787, all'età di 82 anni, Guramishvili incontra
casualmente il principe georgiano Mirian al quale affida, affinché siano
recapitati al re della Georgia Heraclius, i risultati di una missione
diplomatica in Russia. Il testo fu pubblicato nel 1870.
Altre opere: due
poemi La sciagura della Georgia e Il pastore Kacvija. Ebbe una
grande influenza sulla poesia georgiane del XIX secolo.
Nel 1792, il
poeta muore e viene sepolto nella chiesa di Myrhorod.
FILATELIA
RUSSIA Anno 1980 (4739), GEORGIA 2007
(433)
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Gürpınar Hüseyin
Rahmi
(Turchia)
Nato il 17 agosto a Istambul 1864 . Morto l’8 marzo del 1944.
Scrittore e uomo politico turco, era il figlio di una famiglia vicina alla
corte ottomana. Avendo perso la madre in tenera età fu mandato a Creta,
dove il padre era un impiegato civile ottomano però fu presto rimandato a
Istanbul per essere ospitato presso le zie e le nonne.Gürpınar iniziò a
scrivere romanzi in tenera età.Diventò un funzionario pubblico poi
scrittore e giornalista. In seguito lavorò come membro del parlamento nei
primi anni della Repubblica turca tra il 1935 e il 1943
Scrisse le seguenti opere: İffet (1896),Metri (1900),Tesadüf (1900),Şıpsevdi
(1911),Nimetşinas (1911),Kuyruklu Yıldız Altında Bir İzdivaç (912).Gulyabani
(1913).Hakka Sığındık (1919).Efsuncu Baba (1924),
Evlere Şenlik, Kaynanam Nasıl Kudurdu (1927). Namusla Açlık Meselesi
(1933),Utanmaz Adamo (1934),Iki Hödüğün Seyahati (1934).,Gönül Ticareti
(1939), Melek Sanmıştım Şeytanı (1943), Dirilen İskelet (1946)Deli Filozof
(1964), Kaderin Cilvesi (1964), Namuslu Kokotlar (1973), Shikure Babezu
(1974).
FILATELIA
TURCHIA Anno 1964 (1683)

Guru Kamta Prasad
(India)
Nato a Sagar, Madhya nello stato
di Pradesh nel 1875. Morto a Jabalpur nel 1947.
E’ l’Autore di Vyakarana Hindi,
un libro di grammatica tradotto anche in lingue straniere.
FILATELIA
India Anno 1977 (541)

Gusev Victor
Mikhailovich
Russia
Nato nel 1909. Morto il 23 gennaio 1944.
Scrisse testi di canzoni per
accompagnare diversi brani patriottici-militari tra cui “Polyushko Polo”.
FILATELIA
RUSSIA Anno 2008 (Busta Postale)

GUSHALEVICH IVAN
(Russia)
Nato il 4
dicembre 1823 . Morì a Lvov,
Poeta,
romanziere, drammaturgo, politico, giornalista, editore e prete uniate. Nel
periodo dal 1870 al 1880 ha scritto saggi sul multilinguismo. In particolare sui
filologi ucraini.
Nato in un
villaggio nella contea Palashovka Zaleschitskogo Galiziano Podolia (Impero
austriaco, ora regione Ternopil, Ucraina) in una famiglia contadina assai
numerosa. Ricevette la sua istruzione secondaria a Buchach, e quella superiore
presso la Facoltà Teologica dell'Università di Lvov. Alla fine dell 'Università
ha insegnato la lingua russa nelle scuole Lvov. Nel 1855 ha ricevuto l’incarico
di sacerdote nel villaggio di Yanovtse. Nel 1861 fu eletto alla Dieta
regionale in Galizia, e nel 1866 - Deputato al Parlamento austriaco.
Ivan ha iniziato
l’attività letteraria 1841. Le sue poesie hanno attratto i lettori sensibili al
lirismo e al patriottismo sincero. Nel 1849 ha pubblicato sul giornale"News", e
poi sul giornale "Pchola" negli anni 1851-1852.
Nel 1848 esce la
raccolta di poesie Prima della mia patria. Nel 1852 la sua seconda
raccolta di poesie, Fiori dei prati e nel 1881,la terza raccolta
Galizia otgolosy.
Nel 1882, Ivan
Gushalevich pubblica, Dobos e nel 1883 due romanzi storici in versi:
La marcia cosacca in Moldavia e Galshka Ostrog e nel 1884 due nuove
poesie storiche, Branca e Ivan il ferro di cavallo.
Ivan Gushalevich
scrisse inoltre canzoni, odi, elegie, inni, racconti, ballate, leggende, e
quattro biografie. In tutte le sue opere è presente come un educatore che
stigmatizza l'ignoranza e i vizi dell'umanesimo.
Autore di
commedie ottenne il suo successo maggiore con Podgoryane (1879), spesso
rappresentata nei teatri nazionali.
Ivan Gushalevich
ha pure scritto libri di ricordi come Dal rifugio nella scuola e
Memorie di un vecchio -Testimonianza di vita nel 1848
FILATELIA
UCRAINA Anno 1998, (Busta postale).

Gusovki
(Gusouskii) Mikola
(Bielorussia)
Nato nel 1470. Morto nel 1533.
Mikola Gusovki è stato un poeta-umanista e
illuminista del Rinascimento. Originario da una famiglia di cacciatori, si
laureò. in Bielorussia. Viaggiò in Polonia e
in Italia. . Un grande aiuto letterario lo
ottenne dal mecenate delle arti E. Vitelly, Segretario dell'Ufficio del Gran
Principato e Vescovo di Polotsk..
Nel 1518 visitò Roma quale membro della missione
diplomatica, diretta da Vitelly.
Il suo miglior lavoro fu il Carmen de statura,
feritate venatione bisontis (Carme sulla statura, ferocia e caccia ai
bisonti) scritta su invito del Papa Leone X, il quale desiderava leggere
qualcosa d’incruento e di poetico sulla caccia al bisonte.
Nel 1523 pubblicò a Cracovia un libro di poesie,
raccolte nel volume Canzone sugli Aurochs, che comprendeva prose e
poesie con lo stesso nome e 11 versi. Un libro artistico e storico un vero inno
alla bellezza del territorio bielorusso.
FILATELIA
BIELORUSSIA Anno1996 (192)

Gütersloh Albert Paris
(Austria)
Nato a Vienna nel 1887, morto a Baden nel 1973.
Il suo vero nome è Albert Conrad Kiehtreiber. Esponente del primo
espressionismo, scrive La danzatrice folle (1911).
Si occupa di teatro, di sceneggiatura, di pittura (seguace di Klimy) ed è
nominato direttore dell’Accademia di Arti figurative di Vienna.
Autore anche di romanzi,
Innocenzo (1922), Sole e luna (1962),
si fa in essi portavoce di idee teologiche, filosofiche ed estetiche.
(1704)
FILATELIA
AUSTRIA Anno 1987 (1704)

GUTIÉRREZ ANTONIO GARCÍA
(Spagna)
Nato a Chiclana de la Frontera, 5 luglio
1813. Madrid 6 agosto 1884.
Drammaturgo, dopo avere studiato
medicina nella città natale, si trasferì a Madrid nel 1833, dove sbarcava il
lunario traducendo commedie di Eugène Scribe e Alexandre Dumas. Non ottenendo
successo, era sul punto di arruolarsi, quando divenne improvvisamente famoso
come autore di una commedia , El trovador (Il trovatore),
rappresentata per la prima volta il 1º marzo 1836, che narra la lotta tra due
uomini ignari di essere fratelli, Manrico e il Conte di Luna, per la stessa
donna, Leonora. Il secondo grande successo fu Simón Bocanegra del 1843.
Pur essendo stato riconosciuto come
uno dei più importanti esponenti del romanticismo spagnolo, i suoi lavori non
ebbero un immediato riscontro economico, e García Gutiérrez emigrò in America,
lavorando come giornalista a Cuba e in Messico fino al 1850, quando tornò in
patria.
Dopo il 1850 García Gutiérrez
divenne celebre in tutta Europa, grazie all'opera di Giuseppe Verdi Il
trovatore (1853), tratta da El trovador. Più tardi lo stesso Verdi
utilizzò Simón Bocanegra per l'opera omonima del 1857.
Tra i lavori più significativi
dell'ultimo periodo la zarzuela El grumete (1853), e i drammi storici
La venganza catalana (1864) e Juan Lorenzo (1865). Altri drammi
storici furono El tesorero del rey, Un duelo a muerte (adattamento
molto personale di un dramma di Lessing ambientato a Firenze all'epoca di Cosimo
II de' Medici), Doña Urraca de Castilla, Zaida, Afectos de odio
y amor, Las bodas de doña Sancha, El bastardo, El paje,
De un apuro otro mayor.
Fu anche autore di drammi a tema,
come Sendas opuestas; Los desposorios de Inés, contro i matrimoni
forzati; Eclipse parcial, contro il divorzio; Un grano de arena,
Los millonarios e El caballero de industria, che ribadiscono lo
stesso concetto: il truffatore finisce per essere vittima della sua stessa
truffa.
Scrisse anche numerose commedie,
tra cui Crisálida y mariposa (1872), una commedia degli equivoci sugli
amori un giovane, e zarzuelas, come El robo de las Sabinas, La
tabernera de Londres, La espada de Bernardo, El grumete, El
capitán negrero, Cegar por ver, Galán de noche, La cacería
real e Llamada y tropa. Da ricordare anche la farsa picaresca Los
hijos del Tío Tronera, scritta imitando la parlata andalusa.
Tra i melodrammi Nobleza obliga,
Empeños de una venganza, Gabriel, Magdalena (sul tema della
donna sedotta e abbandonata) e Un cuento de niños.
Come poeta produsse le Poesías
(1840) e un altro volume di liriche, Luz y tinieblas (1842). Da ricordare
inoltre il poema ¡Abajo los Borbones! del 1868, composto in occasione
della rivoluzione di quell'anno, che divenne molto popolare.
La verseggiatura delle opere
teatrali, e la sua capacità di analisi dei sentimenti femminili, hanno conferito
a García Gutiérrez una posizione dominante tra i drammaturghi spagnoli del XIX
secolo. Tra i temi cari a García Gutiérrez vi era quello della rivoluzione:
affrontato marginalmente in El rey monje (1839) e El encubierto de
Valencia (1840), assume particolare risalto in Simón Bocanegra, in
cui un pirata sale al governo nella Genova del XIV secolo ma poi deve
confrontarsi con i limiti del potere e l'egoismo, e soprattutto in Juan
Lorenzo, ambientato al tempo di una rivolta spagnola all'inizio del XVI
secolo, il cui protagonista si ribella alla nobiltà ma viene tradito dai suoi
compagni e soccombe.
García Gutiérrez ottenne numerose
onorificenze e divenne direttore del museo archeologico di Madrid, città dove
morì.
FILATELIA
NICARAGUA Anno 1975 (992), SAN
MARINO Anno 2001 (1734)
 
GUTIERREZ JOAQUIN
(Costarica)
Nato nel 1918. Morto nel 2000.
Figura importante della letteratura
costaricana, conosciuto anche all’estero. Era un membro dell’Accademia della
Lingua Costaricense, e ha vinto il Premio Nacional de Cultura, il primo premio
letterario del suo paese. L'Università della Costa Rica gli ha conferito il
Dottorato Honoris Causa in riconoscimento al suo contributo alla cultura
nazionale. Inoltre, il giornale “La Nation” , lo ha nominato la più importante
figura letteraria del secolo nel 1999.
E 'stato candidato alla
Vicepresidenza della Nazione in due elezioni. La sua statua di bronzo è esposta
permanentemente nel Teatro Nazionale.
Ha pubblicato sei romanzi:
Manglar,
Puerto Limón,
La Hoja de Aire, Cocorí, Murámonos Federico e Te Acordás, hermano?.
Gutiérrez è stato anche un poeta. I
suoi versi sono stati pubblicati nelle raccolte poetiche Poesia,
Jicaral e Te Conozco Mascarita.
Dei suoi numerosi viaggi ha
lasciato resoconti in Dal Mapocho alla Vistola, L’URSS tale quale, Cronacha
dell’Altro Mondo e Vietnam: Cronache di Guerra. L'autore è stato
anche responsabile di importanti traduzioni di Shakespeare: Re Lear, Amleto,
Macbeth e Giulio Cesare. Ha pure tradotto opere cinesi di Mao Tse
Tung e Lu Dom.
Puerto Limon, La Hoja de Aire e Cocorì sono le sue opere più
popolari, tradotte in dodici lingue e vincitrici di premi in Cile, Cuba,
Nicaragua e Costarica. (da Internet)
Scrisse pure
opere per l’infanzia.
FILATELIA
COSTARICA Anno 2003 (728/38)
    
GUZMAN MARTIN LUIS
(Messico)
Nato a Chihuahua nel 1887. Muore nel 1916.
Studia giurisprudenza nella Città del Mexico. A Vera Cruz fonda il periodico “La
Gioventù” e sin dall’inizio del movimento rivoluzionario del 1910 appoggia il
partito di Francisco Madero e dopo la sua scomparsa aderisce al gruppo
huertista, diventando segretario di Francisco Villa.
Per contrasti con Venusiano Carranza è costretto nel 1915 a trovar rifugio prima
negli Stati Uniti e poi in Spagna, dove soggiorna dal 1925 al 1936.
In Spagna pubblica L’aquila e il serpente (1928) e L’ombra del
caudillo (1929).
Rientrato in Messico, fonda il settimanale “Tempo” e pubblica nel 1951 Le
memorie di Pancho Villa.
Assieme al suo predecessore Mariano Azuela è considerato un vivace e abile
analizzatore dell’ambiente politico sia del Messico sia del periodo spagnolo in
cui visse.
FILATELIA
MESSICO Anno 1985 (1109)

GyanDIL DAS
(Nepal)
Nato nel 1821, nel Nepal orientale, fu
perseguitato da Ranas per il suo coinvolgimento storico letterario in
gruppi contrari al regime. Come risultato, visse in esilio a Darjeeling.
Per tutta la sua vita predicò contro la
discriminazione razziale e il Brahmanesimo, su basi etico-sociali
totalmente nuove.
Morì nel 1883.
FILATELIA
NEPAL Anno 1980 (367)

GYANSAGAR
ACHARYA JNANSAGAR
(India)
Nato a Bhooramal Chhabda
era un digambara del 20°
secolo, compositore di numerosi poemi epici in sanscrito. E 'stato avviato
alla letteratura da Acharya Vidyasagar .
Secondo di cinque fratelli, dopo aver completato gli
studi primari nel suo villaggio, studiò sanscrito e swadwad a Benares
presso la scuola del famoso Syadvad Mahavidyalaya, fondata da Varniji. E 'stato
avviato per diventare un kshullak (Giovane monaco) da Acharya Veersagar
che apparteneva alla stirpe di
Acharya
Shantisagar. E’ stato poi
nominato kshullak Gyanbhusan. Rimase un kshullak per 2
anni e più di 2 anni come Ailak prima di diventare un Muni
(monaco).
Egli è stato
ulteriormente elevato al rango Acharya nel 1968 a Naseerabad, Rajasthan.
In qualità di esperto in sanscrito, fu un grande compositore in tale lingua. Almeno 30
ricercatori hanno studiato le sue opere e sono stati onorati col dottorato e più
di 300 studiosi hanno
presentato lavori di ricerca sul suo lavoro.
Le sue opere comprendono quattro epopee sanscrito e altre tre Jain grantha
scritte nel momento in cui la composizione in sanscrito era quasi obsoleta. Queste creazioni
hanno sempre sorpreso i moderni studiosi di sanscrito.
FILATELIA
INDIA
Anno 1913

GYULAI PAL
(Romania)
Nato a Kolozsvàr nel gennaio del 1826, morì a Budapest il 9 novembre 1909.
Giovanissimo insegnò nel collegio calvinista della sua città che lasciò
definitivamente nel 1862, per accettare una cattedra a Budapest. Diresse la
rivista “Szépirodalmi Lapok”. Nel 1854 scrisse un saggio su Petöfi, cui
seguirono quelli su poeti romantici ungheresi.
Nel 1873 l’Accademia delle scienze gli affidò la direzione della propria
rassegna “Budapest Szemle” e nel 1876 fu chiamato a ricoprire la cattedra di
letteratura ungherese dell’Università di Budapest. Si ritirò dall’insegnamento
nel 1902. Lasciò anche alcuni romanzi: tra cui L’ultimo padrone del vecchio
castello.
FILATELIA
UNGHERIA Anno 1976 (2515/6)

GZHITSKY VLADIMIR
ZENONOVICH
(Ukraina)
Nato nel 1895. Morto nel 1973.
Scrittore ucraino.
FILATELIA
UKRAINA Anno
1995.10.15, Annullo speciale.

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