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GABRIEL Y GALÁN 
JOSÉ MARIA 
(Spagna) 
      Nato a Frades de 
la Sierra, Salamanca, il 28 giugno del  1870. Morto a  Guijo de Granadilla, 
Cáceres, il 6 gennaio del 1905. Figlio di un 
proprietario terriero studia inizialmente nel paese natale e poi si traferisce a 
Salamanca dove comincia a scrivere i suoi primi versi.  Ottenuto il diploma di 
maestro, viene inviato a Guijuelo e dopo un certo periodo si trasferisce a 
Madrid per poter completare gli studi presso la Scuola Normale Centrale. Conclusi gli 
studi superiori, è destinato a Piedrahìta (Avila) dove mette in pratica le nuove 
conoscenze pedagogiche acquisite. Di carattere introverso, triste, malinconico, 
sensibile, firma la sua corrispondenza  con lo pseudonimo Il Solitario. Segue i consigli 
e gli insegnamenti religiosi inculcatigli dalla madre. Si sposa nel 1893 e, 
abbandonato il posto di maestro, si dedica all’amministrazione dei beni della 
moglie.  Alla nascita del primo figlio, Jesus, scrive Il Cristo benedetto, 
la prima della sue famose Extremenas. Muore il 6 
gennaio del 1906 a causa di una polmonite mal curata. La sua casa divenne per 
volontà degli eredi un museo dove sono conservati i suoi manoscritti e gli 
oggetti personali.     Nei suoi libri e 
poesie difende la tradizione, la famiglia, il dogma cattolico e la vita 
campestre. La sua prosa è ricca di parole arcaiche attraverso le quali si 
riallaccia agli usi e ai costumi delle epoche passate.  Tra le sue opere 
sono da ricordare: Castellanas (1902), Extremeñas (1902), Campesinas (1904),
Nuevas Castellanas (1905) 
, Religiosas (1906) 
.   
FILATELIA 
SPAGNA  Anno 1979  (1650) 
     
Gafuri Mazhit 
Nurganievich 
(Russia)   Nato il 2 luglio 
del 1880 a Zilim-Karanovo, regione della Sterlitamak.  Morì  nel 1934. Studiò presso la 
scuola musulmana di Zainulla, e poi nella scuola musulmana "Mukhamadiya" a Kazan 
e nella scuola musulmana "Galiya" di Ufa.  Per la sua 
attività lavorativa ottenne il titolo di "eroe del lavoro".  In campo 
letterario trattò diversi generi: poesia, prosa e composizioni drammatiche.  Il suo primo 
libro, di sapore realista e illuminista, fu scritto negli anni  1904-1906. Nelle 
sue storie Orfani, Un anno di fame di una ragazza venduta, I poveri, La vita 
di Khamit tratta i temi della disuguaglianza tra le classi, lo sfruttamento 
e l’ingiustizia sociale.  Dopo il 1920 
l’aspetto realistico cominciò a prevalere nelle sue opere. Lo 
dimostrano i racconti. Faccia nera 
(1927), Passaggi di vita (1918), Campo d’oro di un poeta (1930).  
Nel dramma  Stella Rossa (1925) descrisse l'immagine del contadino 
durante la guerra civile.  FILATELIA
 
RUSSIA  Anno 2000,  URSS  Anno 1984, 1985, 
1990,  Annulli speciali, Buste e cartoline postali.          
Gafurov Abutalib 
Gafurovich 
(Daghestan)   Nato nel 1882.  
Morto nel 1975. Nominato poeta 
nazionale del Daghestan nel 1939, Si occupò di poesia e di prosa alternate a 
versi. Sue opere Nuovo mondo (1934), La seconda vita (1970) ), 
Abutalib ha detto ..." (1975).   
FILATELIA 
RUSSIA  ANNO 1982  Busta postale. 
 
  
    
Gaidar  Arkady 
Petrovich  
(Russia)   Nato a Lgov nel 
1904. Morto nel 1941.  Figlio di 
insegnanti, trascorse l’infanzia a Novgorod.  Nel 1918 entrò volontario 
nell’Armata Rossa e durante la guerra civile russa, all’età di 16 anni, divenne 
comandante di un reggimento. Ferito in diverse azioni, si congedò nel 1924. Un anno dopo 
cominciò l’attività letteraria. La prima storia  RVS fu pubblicata nel 
1926 e condizionò la sua preferenza per la letteratura rivolta ai giovani in 
quanto voleva comunicare ad essi il romanticismo e il fascino della lotta 
rivoluzionaria. La  Storia di Timur e della sua squadra  (1940) lo 
rese famoso. Il personaggio Timur divenne familiare tra i bambini e fu un 
simbolo tra i giovani pionieri dell’Unione Sovietica.  Nel 1941, durante 
la guerra, fu inviato speciale al fronte per la “Komsomolskaya Pravda”. 
Nell’autunno del 1941, assieme ad altri soldati furono circondati dalle truppe 
naziste.  Liberatosi, si unì ai partigiani. Nell’ottobre dello stesso anno morì 
in combattimento. 
Scrisse racconti, I fratelli del bosco (1929) Giorni 
di sconfitte e vittorie (1926), Una biografia consueta (1930), Il 
quarto fortino (1931), La coppa azzurra (1936),  Fumo nel bosco 
(1939), La sorte del tamburino (1939), Timur e la sua squadra 
(1941).  Il tema bellico è quello maggiormente trattato, ma sempre in tono 
sommesso. È sepolto nella 
città di Kanez, dove in sua memoria è stato eretto un monumento. Su di lui furono 
girati tre film Serebryanye truby (1970), Konets imperatora taygi 
(1978) e Ostayus  Vami (1981).  Altri film furono tratti da alcune sue 
storie.    
FILATELIA 
URSS  1962  
(2605), 
1964 (2819)        
Gaite Carmen Martín 
(Spagna)
 
Nata a Salamanca nel 1925.  Morta nel luglio del 2000 a Madrid,
Conseguì la laurea presso 
l'Università di Salamanca in Filosofia e Lettere, e in questa università ebbe il 
suo primo contatto con il teatro come attrice in diversi spettacoli. Collaborò 
con numerose riviste tra cui la "Nueva Revista" a Madrid. Trasferitasi a Madrid 
nel 1950 e ricevette il dottorato presso l'Università di Madrid.
Fece parte del gruppo che 
negli anni '50 raccoglieva Jesus Fernández Santos, Ignacio Aldecoa, Josefina 
Rodriguez, Alfonso Sastre, e Rafael Sanchez Ferlosio (che fu suo marito). Il suo 
matrimonio con Rafael Sánchez Ferlosio durò solo pochi anni.  Avevano avuto  una 
figlia Marta alla quale dedicò la storia La Reina de las Nieves (La 
regina della neve).  Tra le altre realizzazioni Martín Gaite è nota per essere 
stata la prima donna a ricevere il Premio Letterario Nazionale con El quarto 
de fa nel 1978, e per aver ricevuto il Premio Nacional de Letras per la sua 
vita di lavoro. 
Ha scritto numerosi romanzi e racconti lunghi. Si ricordano: El Balneario 
(1955), El castillo de las tres murallas (1981), storie per bambini El 
pastel del diablo (1985), Cappuccetto rosso a Manhattan (1990),"Nubosidad 
variable (1992). 
Ha pubblicato numerosi saggi e ricerche tra cui Usos amorosos de la 
postguerra española (1987), Desde la ventana (1987), e una raccolta 
di saggi sulla letteratura delle donne. Ha tradotto dall'italiano (Silone, 
Svevo, Primo Levi, Natalia Ginzburg), dal francese (Flaubert), dall'inglese 
(Virginia Woolf, Emily Brontë), dal portoghese. Si guadagnò il 
favore del pubblico e dei critici con la pubblicazione di Lo raro es vivere 
nel 1997 e Irse de casa nel 1998.  Nel 1999 fu pubblicato il volume La 
hermana pequeña.  In collaborazione con Emma Marinell Gifre, scrisse  
Cuéntame, storie scritte tra il 1953 e il 1997.  Nel 2000 le fu 
diagnosticato un cancro che pose termine alla sua vita nel breve arco di un  
mese e mezzo.  Morì il 23 luglio 
in una clinica di Madrid. Fu sepolta a El Boalo, dove aveva vissuto con la  
famiglia nei suoi ultimi anni, a fianco della figlia e dei genitori.   
FILATELIA 
SPAGNA  2008  (Mic.4325).  
      
GAJ  LJUDEVIT
(Yugoslavia)  
Nato a Krapina nel 1809.  Morto a Zagabria nel 1872.
Propugnatore dell’unificazione culturale della Croazia e  creatore di una 
letteratura nazionale,  raggiunse lo scopo di sostituire la lingua magiara nelle 
scuole e nei pubblici uffici, creando  una nuova ortografia della lingua croata, 
esposta nella sua opera  Breve disegno di ortografia croato-slava (1830).
Seguì nelle sue poesie la corrente romantica e scrisse l' Ode da Zagorje 
(1832) e La Croazia non è ancora morta (1835). Il suo movimento ebbe 
breve durata (1830-1849), ma anche grande importanza per la letteratura e la 
cultura croata.
 
FILATELIA
CROAZIA  Anno 1993 
(180), 1995 (Mic. 71/73), 2009  (Mic. 904), YUGOSLAVIA  Anno 1943   (478), 1963 
(964)
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Scrittore ucraino. 
Propagandista sovietico contro il banditismo (Nazionalisti ucraini), fu 
trucidato a colpi di scure nel suo appartamento di Lvov nel novembre del 1949. 
  
FILATELIA 
USSR, Anni 1962, 1979, 
1976, 1894 Buste postali.  
      
           
GALAVACH, PLATONE  
(Bielorussia)   Nato il 18 aprile 
1903 a Pabokavichy nel villaggio Bobruisk distretto, regione di Mogilev. Nato in una 
famiglia di contadini, orfano di madre in tenera età,visse in un ambiente di 
pastori. Riuscì a 
frequentare la scuola e nel 1922-1923 divenne istruttore nel distretto Borisov 
Komsomol.   Nel 1926 si è laureò presso l'Università comunista a Minsk e divenne 
capo del dipartimento del Comitato Centrale dei Giovani Comunisti; nel 1928 è 
stato il primo segretario del Comitato Centrale della Lega comunisti leninisti  
e redattore di "Spostamento verso il rosso".   Da novembre 1929 
a marzo 1930 fu  Vice Commissario del popolo per l'Educazione del BSSR.   Collaborò con le 
riviste, "Cubs", "Fiamma".  E' stato eletto al Comitato Centrale (1927-1930) e 
membro del CEC del BSSR (1927-1935).  Nel 1937 fu  rimosso dai suoi incarichi.  
Solo nel  1956 venne  riabilitato.  Cominciò a 
pubblicare le sue opere  nel 1921: si trattava di brevi storie: Piccole cose 
della vita (1927), Io voglio vivere (1930), Storie (1934), di 
racconti brevi, Colpevoli (1930), Paura del chiuso (1930),  
Dollari (1931), Portatori di odio (1936),   Non passeranno! 
(1937), del romanzo Nel corso degli anni (1935), del saggio sulla 
costruzione del Canale  Mar Bianco-Baltico  Dalla Montagna dell’orso al Mar 
Bianco (1934).   Nel 1958 uscirono 
le sue opere raccolte in 3 volumi.  Nel 1963 il magazine  "Fiamma" pubblicò 
Lettere di Platone Galavach. (da Internet)
   
FILATELIA 
BIELORUSSIA  Anno 2003  (Annullo speciale e 
busta postale) 
    
      
GALCZYNSKI  KONSTANTY  ILDEFONS 
(Polonia) 
  
Nato a Varsavia il 23 gennaio 1905, ivi morì il 6 
dicembre 1953. 
Formata la sua cultura alla scuola russa e poi alla scuola di Varsavia dove 
iniziò, senza portarli a termine, studi universitari di filologia classica e 
germanistica, Galczinski fu un isolato che oscillò fra la letteratura russa e la 
poesia polacca. Nella sua opera si trova spesso lo scrittore satirico a fianco 
del poeta lirico come traspare nei versi raccolti in Opere Poetiche del 
1937 e in La fine del mondo (1930),  Le visioni di Sant’Ildefonso 
ossia Satira dell’Universo (1929) e poi in Il ballo di Salomone del 
1931, scritto durante un soggiorno berlinese quando era addetto culturale 
all’ambasciata polacca, e ancora alla violenta satira sociale e  
antintellettuale Festa popolare (1934), Niobe (1951). 
Fu autore di alcuni microdrammi del Teatrino ‘L’oca verde’ e di epistole 
satiriche Lettere con viole (1946-47); dell’Ars poetica (1947), 
del poema W.S. Versi lirici (1952). 
Dai suoi primi romanzi satirici L’asinello Porfirion o  il club dei 
sacrileghi (1929),  La scuderia di Stan Moniusko (1955) al poema 
eroicomico Il viaggio di Ciemnogrod, dai primi versi lirici agli ultimi, 
lo scrittore fu sempre coerente con se stesso. Neppure una esperienza di sei 
anni nei campi nazisti è riuscita a cancellare il suo concetto beffardo e 
disincantato sul mondo. 
  
FILATELIA 
POLONIA Anno 1969  (1833) 
      
GALINDO BEATRIZ  ( detta La Latina) 
 
(Spagna) 
  
Nata a Salamanca nel 1475. Morta nel 1534.  
Umanista, sposò Francisco Ramirez (noto come “L’Artigliere” per il suo coraggio 
in campo militare) che fu segretario  di Fernando Galindo. 
 Scrisse versi in latino, biografie di scrittori classici e un commento 
all’opera di Aristotle.  
  
FILATELIA 
SPAGNA  Anno 1968,  (1517). 
      
GALLEGOS  ROMULO 
(Venezuela) 
  
Nato a Caracas il 2 agosto 1884 ivi deceduto il 4 
aprile 1969. 
Frequentò il Collegio Sucre, seguì all’università corsi di matematica e 
filosofia e poi si dedicò all’insegnamento. Dal 1912 al 1922 diresse il Collegio 
Federal di Barcelona e poi passò al Liceo Andrès Bello dove rimase fino al 1909. 
Nel 1909 fondò la rivista “Alborada” su cui pubblicò Il miracolo dell’anno. 
I suoi esordi narrativi risalgono al 1913 con un libro di racconti Gli 
avventurieri. Nel 1920 uscì L’ultimo Solar,  nel 1925 La pianta 
rampicante, Donna Barbara (1929), considerato uno dei romanzi più tipici 
della letteratura ispanoamericana. La sua fama cominciò ad espandersi tanto che 
il presidente Juan Vicente Gòmez gli offrì un seggio senatoriale per il 
distretto di Apure. Lo scrittore rifiutò e, contrario alla dittatura di Gomez, 
andò in esilio negli Stati Uniti e poi in Europa, a Madrid, dove visse fino alla 
morte del dittatore. Scrive in quel periodo Cantaclaro,  Canaima 
(1934), Povero negro (1935).  
Tornato in patria fonda con Betancourt e Raùl Leoni il Partito di Azione 
Democratica. Più tardi divenne deputato. Ebbe la carica di Ministro 
dell’educazione, poi la Presidenza al Consiglio comunale di Caracas, la prima 
candidatura a Presidente della Repubblica (1941) e, sei anni dopo, l’elezione 
alla suprema legislatura dello Stato. 
Tali attività non gli impedirono di stampare altre opere Il forestiero 
(1942),  Sopra la stessa terra (1944). 
Rovesciato nel 1948 il governo Betancourt, prese nuovamente la via dell’esilio 
verso Cuba e poi negli Stati Uniti, dove nel 1952 pubblicò Il filo di paglia 
al vento. 
  
FILATELIA 
CUBA Anno 1989 
(2979), MESSICO  Anno 1984  
(1068),  
VENEZUELA  Anno 1964  
(699+ 810PA.),  
1985  (1163) 
 
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GALSWORTHY  JOHN 
(Inghilterra) 
  
Nato a Kingston nel Surrey il 14 agosto 1867. Morì a Londra il 31 gennaio 1933. 
Figlio di un avvocato, ebbe un’ottima educazione e si laureò a Oxford in legge. 
Più che dedicarsi alla professione, essendo di famiglia agiata, viaggiò a lungo, 
girando per il mondo dal 1881 al 1884. Su una nave incontrò Conrad e con lui 
strinse amicizia. Lesse opere di Dickens, di Maupassant, di autori russi.  La 
sua passione per la scrittura nacque tardi. Il primo romanzo Joxelyn è 
del 1898. Tra il 1898 e il 1901 uscirono quattro volumi, tra romanzi e racconti, 
sotto lo pseudonimo di  John Sinjohn. Il primo libro uscito col suo nome fu I 
farisei dell’isola (1904). 
Si sposò nel 1905 con Ada Cowper, divorziata da suo cugino. L’anno successivo 
usciva il romanzo, Il possidente (1906), il primo di quella Saga dei 
Forsyte che costituisce il meglio della sua produzione e che comprende 
L’estate di San Martino di un Forsyte (1918), Alla sbarra (1920), 
Primavera (1920),  Appigionasi (1921) 
Nel 1924 pubblicò La scimmia bianca, primo volume di una trilogia che 
comprende Il cucchiaio d’argento (1926) e Il canto del cigno 
(1929). 
I suoi ultimi romanzi  Ancella (1931) è il primo di un’altra trilogia cui 
appartengono anche, La landa in fiore (1932), Oltre il fiume (1933 
uscito postumo). È la trilogia di Dinny, una dolce fanciulla imparentata 
con i Forsyte.  Conflitti e drammi sociali sono presenti in altri romanzi come,
La casa di campagna,  Il fiore oscuro (1913) 
Altri lavori noti La scatola d’argento (1906), Giustizia (1910), 
che contribuì alla riforma carceraria, Solidarietà (1922), Evasione 
(1926). 
Nelle sue opere ritrasse la borghesia dell’epoca vittoriana, criticandone 
l’avidità e rimpiangendo l’antica solidità dei principi.  
Nel 1932 ottenne il Premio Nobel. 
  
FILATELIA 
GRAN BRETAGNA  Anno 1996 (Mic. MH117), 
PALAU  Anno 2001  (1967)   
     
GALVAN  MANUEL  JESUS 
(Dominica)   Nato nel 1834. 
Morì in Portorico nel  1910. Appartenne al 
tardo romanticismo e fu il precursore della moderna letteratura americana, cui 
diede vita con la fondazione della Società degli Amanti delle Lettere e del 
periodico “Oasis” ad essa legato, fondato nel 1854  e nel quale vennero 
pubblicate le sue  opere. Il suo lavoro 
più importante, Enriquillo, fu pubblicato nel 1879 in una prima edizione 
cui seguì quella definitiva del 1882. Opera importante della letteratura 
ispano-americana del XIX secolo, rievoca una insurrezione indigena avvenuta 
all’inizio della colonizzazione spagnola. Le vicende si basano su fatti di 
cronaca e su testimonianze raccolte da alcuni cronisti indios.    
FILATELIA 
DOMINICA  Anno 1936   (295) 
     
GÀLVEZ MANUEL 
(Argentina) 
  
Nato a Paranà il 18 luglio 1882. Morto a Buenos Ayres il 14 novembre 1962. 
Trascorsa l’infanzia e l’adolescenza a Santa Fè, si trasferì con la famiglia a 
Buenos Ayres dove si impose in campo letterario con un ciclo di romanzi a sfondo 
storico tra cui Scene di guerra nel Paraguay (1928-29). Nel 1907 pubblicò
Il diario di Gabriel Quiroga e La culla della razza. Alcuni titoli 
della sua multiforme opera: La maestra normale (1914),  Il male 
metafisico (1916), in cui narra la vita letteraria di Buenos Ayres in quegli 
anni,  Terra d’amore (1917), legata alla vita dell’università di Cordoba. 
In Nacha regules (1919), la sua opera più sentita, narra con pietà la 
prostituzione nei bassifondi di Buenos Ayres. Ritornò sull’argomento in 
Storia di sobborgo (1922). Seguirono La pampa (1926), Hombres en 
soledad (1938) che ha come argomento il colpo militare della destra contro 
il  generale Uriburu nel 1930. Vanno ancora ricordati Mercoledì Santo 
(1930) L’uno e la moltitudine (1955) e Transito Guzman (1957) 
Scrisse una serie di biografie di uomini politici. 
  
FILATELIA 
ARGENTINA  Anno 1983  (1343) 
     
GAMA JOSÉ BASILIO DA 
(Brasile) 
  
Nato nel 1740 a São-Josè-do-Rio-das-Mortes. Deceduto il 31 luglio 1795 a 
Lisbona. 
Rappresentante della poesia arcadica brasiliana, studiò nel collegio dei Gesuiti 
a Rio de Janeiro. Dopo l’espulsione dei Gesuiti dal paese, continuò a studiare 
nel seminario e poi venne in Europa per completare gli studi a Lisbona. Si recò 
a Roma con l’aiuto di amici ed entrò a far parte dell’Arcadia con il nome di 
Terpindi Similio 
Tornato a Lisbona  offrì il suo poema l’Uruguay (1769) al Marchese di 
Pombal. L’opera ebbe successo. Il suo motivo ispiratore fu la campagna 
lusitano-spagnola contro gli indios ribelli dell’Uruguay e gli offrì il modo di  
sfogare la sua ostilità contro i gesuiti. Fu il primo ad esaltare l’eroismo 
degli indigeni. 
La caduta di Pombal fu per lui un colpo grave perché gli tolse ogni protezione. 
Ritornò così in Brasile fondandovi una accademia arcadiana simile a quella 
romana.  
La nostalgia per l’Europa lo riportò a Lisbona dove poco prima di morire fu 
accolto all’Accademia delle scienze. 
  
FILATELIA 
BRASILE  Anno 1991  (2031) 
     
Gamsakhurdia 
Konstantine  
(Georgia)   Nato a Abasha, 
nella regione di Samegrelo, nel  1893.  Morto nel 1975.
 Di nobile 
famiglia, suo figlio del principe Svimon Gamsakhurdia, Konstantine studiò nel 
1911 nel liceo georgiano di Kutaisi (Georgia occidentale) e nel 1918 si iscrisse 
all’Università di Berlino. Nel 1918 divenne 
un membro del consiglio di amministrazione dell’Università di Tbilisi e dal 
1920-1924 lavorò come Professore Associato di letteratura tedesca presso la 
stessa Università.  Dal 1918-1919 
Gamsakhurdia fu il 1 ° Segretario presso l'Ambasciata della Repubblica 
democratica della Georgia in Germania e nel 1920, plenipotenziario del DRG , fu 
inviato in Italia.  Tra il 1912-1919 
circa 30 documenti di Gamsakhurdia sono state pubblicate nella stampa tedesca; 
pubblicò anche due libri in lingua tedesca; Il Caucaso e la guerra mondiale 
(1916) e La politica orientale dell’Inghilterra e della Russia (1917).
 Fu uno dei leader 
del movimento nazionale di liberazione della Georgia (1921-1930). Dal 1924-1925 
e 1926-1928 fu imprigionato da GPU.  Oltre agli 
scritti e ai saggi politici Gamsakhurdia è stato anche autore di diversi romanzi 
georgiani tra cui La mano del Gran Maestro, Il rapimento della Luna, 
la tetralogia del Costruttore David, ecc. 
È stato il fondatore della Scuola georgiana per lo  studio della vita e delle 
opere di Goethe.  Gamsakhurdia, 
inoltre, è ricordato come il padre del primo presidente democraticamente eletto 
della Repubblica di Georgia, il dottor Zviad Gamsakhurdia.    
FILATELIA 
URSS  Anno 1984  Cartolina postale. 
   
   
Gamzatov Rasul 
Gamzatovich  
(Daghestan) 
  Nato nel 
villaggio di Avar Tsada nel 1923.  Morto  nel  2003. Il padre, Gamzat 
Tsadasa, era un noto cantore, erede della tradizione dei menestrelli ancora 
fiorente in montagna.  Quando Makhmud, 
famoso poeta della generazione precedente, cantava accompagnandosi con la 
pandura, giovani e vecchi ascoltavano in silenzio con il fiato sospeso.  In tal modo il  
giovane Rasul ascoltava estasiato per ore e ore storie, leggende e favole che 
suo padre gli raccontava. " «Quando ero 
piccolo»,  ricorda, «mi avvolgeva nel suo mantello di pelle di pecora e recitava 
le sue poesie solo per me, così io le conoscevo tutte a memoria ".  Rasul ascoltava 
anche i racconti di altri pastori ed era capace di percorrere aspri e lunghi 
sentieri pur di ascoltare una storia nuova o una nuova poesia.  Fu questa la sua 
prima scuola. A undici anni anche lui scrisse le  prime poesie.  Una parlava di 
un  toro nascosto sul balcone di casa; un’altra di un gruppo di ragazzi che 
correva per vedere da vicino un velivolo atterrato nel fondo valle.  Il suo primo 
libro di poesie  ebbe per tema l’amore e lo rendeva felice quando le ragazze che 
lo avevano letto si complimentavano con lui. Ma provò anche un dolore cocente 
quando vide un pastore strappare una pagina dal libro per usare la carta per 
confezionarsi a mano una sigaretta,  Nel 1945 con 
alcuni dei suoi libri sotto il braccio e con una misera somma di denaro in 
tasca, approdò a Mosca per entrare nel Istituto di Lettere “Gorky”. Lì si 
innamorò di Blok, Mayakovsky, Yesenin, Pasternak, Tsvetayeva, Bagritsky, Avar 
Makhmud e il tedesco Heine. Ma Pushkin e Lermontov rimasero i suoi autori 
preferiti. Dalla sua penna, 
nel corso dei cinquant’anni che seguirono sgorgarono racconti poesie, ballate, 
epigrammi.  Scrisse anche un libro di memorie dal titolo  Il mio Daghestan.
 Vincitore di un 
Premio Lenin per la poesia e onorato con il titolo di poeta popolare del 
Daghestan, Rasul Gamzatov è una nota figura pubblica.  Fu  presidente 
dell'Unione degli scrittori del  Daghestan. Viaggiò a lungo 
in Europa, Asia e America.  Rasul Gamzatov 
scrisse nella sua lingua nativa Avar, una lingua parlata da non più di 500.000 
persone, tutti divisi in gruppi etnici che parlano 36 linguaggi diversi, perciò 
le traduzioni diventano un ostacolo alla diffusione. In Russia, 
comunque, la traduzione ad opera di Naum Grebnev e Yakov Kozlovsky, ha fatto 
delle sue opere altrettanti classici. Tanto che quando Rasul, come i menestrelli 
della sua infanzia, recita le sue poesie in pubblico con l’accento 
ritmico-gutturale della lingua avara, gli ascoltatori riescono a seguirlo 
agevolmente tenendo davanti agli occhi la traduzione in  russo.    
FILATELIA 
RUSSIA  Anno 1995 (6114) , 2006, 2007  Buste 
postali, 2013 
    
GANIAVI MASHATI  
(Azerbaigian)    Poetessa azera 
del 12° secolo, nata a Gania (Azerbaigian). Era nota ed apprezzata per le sue 
quartine filosofiche  e sentimentali nelle quali glorificava la gioia di vivere 
e la pienezza dell’amore.  
  
FILATELIA  
 
AZERBAIGIAN 
Anno 2013    
GANIVET ANGEL 
(Spagna) 
  
Nato a Granada nel 1865. Morto a Riga nel 1898. 
La sua opera saggistica e narrativa (ricca di motivi utopistici 
e di spunti autobiografici) è tutta drammaticamente centrata sull’indagine 
dell’identità della Spagna e sulla presunta o reale decadenza, a cui offre come 
rimedio l’affracamento dagli influssi stranieri. 
Scrisse: Idearium spagnolo  (1897), Le fatiche 
dell’infaticabile  creatore Pio Cid (1898), L’avvenire della Spagna 
(1905), una corrispondenza con Miguel de Unamuno. 
  
FILATELIA 
SPAGNA  Anno 1998  (3156) 
     
Gao Xingjian
(Cina)   Nato a Ganzhou il 4 
gennaio 1940. Gao Xingjian nasce all'indomani 
dell'invasione giapponese della Cina, il padre era un funzionario di banca e la 
madre un'attrice dilettante che lo spinse a interessarsi al teatro e alla 
scrittura. Dopo aver frequentato le scuole di base, nel 1962 ottenne la laurea 
in francese presso l'Istituto di lingue straniere di Pechino. Dopo l'inizio 
della Rivoluzione culturale venne mandato in un campo di rieducazione; in quel 
periodo fu costretto a bruciare un'intera valigia di propri manoscritti non 
ancora pubblicati. Quando gli venne concesso di poter 
viaggiare all’estero, visitò la Francia e l’Italia e nel frattempo cominciò a 
pubblicare romanzi, racconti e opere teatrali che suscitarono un certo scalpore. 
La sua opera teatrale L’altra riva venne vietata in Cina  nel 1986 e da 
allora le sue opere non furono più rappresentate. Per evitare persecuzioni 
viaggiò a lungo nella provincia di Sichuan, lungo il fiume Azzurro e nel 1987 si 
rifugiò in Francia, stabilendosi a Parigi.. Dopo i fatti della Piazza di 
Tienanmen rassegnò le dimissioni da membro del Partito Comunista Cinese. Dopo la 
pubblicazione della piéce teatrale La fuga, che aveva per tema gli 
avvenimenti tragici di Piazza  Tienanmen, tutte le sue opere furono proibite in 
Cina, dove non poté più rientrare  in quanto considerato persona non gradita.
 Gao Zingjian si occupò anche di 
pittura, di critica teatrale e di cinema. Nel 1997 ottenne la cittadinanza 
francese  e fu insignito dal Governo col titolo di Cavaliere dell’Ordine delle 
Arti e delle Lettere.  Opere. 
Teatro: Segnale d'allarme (1982), Uomini selvaggi 
(1985), La fuga (2008),  Ai margini della vita (1993),  Il 
sonnambulo (1995), Quattro quartetti per un week end (1999), Il 
questuante della morte (2003), La neve d’agosto (2002).   
Romanzi e 
racconti:Una canna da pesca per mio nonno ( 
1986), 
La montagna dell'anima, 
(1989) , Il 
libro di un uomo solo, 
(2000) 
Saggi: 
Per un'altra estetica (1981), Il pane dell'esilio. La letteratura cinese prima e 
dopo Tienanmen (2001)
Poesie 
: Parlerò di ricci (1991-1995),  L’erranza dell’uccello (2009).  
FILATELIA 
GUINEA Anno 2008 (3595/6), Zambia  Anno 
2002 (1195)       
GARAY János 
 
(Ungheria)    Nato il 10 Ottobre 1812, presso 
Szegszard, nella contea di Tolna. Dal 1823-1828 ha studiato presso 
Funfkirchen, e successivamente, nel 1829, presso l'università di Pest.. 
Nel 1834 pubblicò un poema eroico, in esametri, sotto il titolo Csatár. 
Seguirono vari drammi storici, tra cui Arbocz, Orszdgh Ilona e Báthori 
Erzsebet, - i primi due pubblicati a Pest nel 1837 e l'ultimo nel 1840.  Garay è stato un valido 
giornalista. Nel 1838 si spostò a Péresburgo , dove curò la rivista politica “Hirnok”.. 
Tornò a Pest nel 1839, quando fu eletto membro corrispondente dell'Accademia 
Ungherese delle Scienze. Nel 1842 fu ammesso nella Società Kisfaludy, di cui 
divenne segretario. Garay arricchì la letteratura ungherese con numerose 
liriche, ballate e racconti. La prima raccolta delle sue poesie è stata 
pubblicata a Pest nel 1843, e i suoi racconti sono apparsi nel 1845, sotto il 
titolo di Tollrajzok (Bozzetti con la penna). Assai curate sono le sue 
ballate e leggende storiche.Alcune delle sue liriche sono anche eccellenti, come, per esempio, Balatoni 
Kagylok (Conchiglie dal Lago Balaton, 1848) . La sua leggenda Bosnyák 
Zsofia (1847), e il suo poetico romanticismo Frangepán Kristofne (La 
vita di Christopher Frangepán, 1846), gli valsero il premio della Società 
Kisfaludy. Il suo più famoso e ultimo lavoro fu un poema storico in dodici 
canti, con il titolo Laszlo Szent (San Ladislao) (1852).
 Morì nel 1853 dopo circa quattro 
anni di malattia. Una edizione collettiva delle sue 
poesie è stata pubblicata a Pest l'anno dopo la sua morte.  
  
FILATELIA 
UNGHERIA  Anno 
1953   (P.A. 159). 
  
    
GARBORG  ARNE 
(Norvegia) 
  
Nato a  Time, Jaeren,  il 25 gennaio 1851. Morì a Oslo il 14  gennaio 
1924 
Educato in un ambiente pietistico dal padre, fanatico  seguace di Nielsen Hange, 
suicida, fu costretto per impossibilità di vivere col padre a trasferirsi a 
Cristiania (Oslo) dove maturò la sua convinzione di ateo. Esercitò la 
professione di maestro e di giornalista, fondando un giornale alla cui redazione 
rimase per cinque anni. Si batté per far affermare una parlata comune norvegese 
che sostituisse il dano-norvegese, finché il Parlamento approvò la lingua 
‘nynorska’ che Garborg usò nella traduzione dell’Odissea. 
Esordì con il racconto Il libero pensatore (1878) e con i romanzi 
Studenti campagnoli (1883). 
Nel 1884-85 visse a Parigi e a Dresda. Al ritorno in patria la pubblicazione del 
romanzo Uomini (1886) gli alienò il mondo ufficiale. In questo periodo 
espresse la sua rivolta sociale nel libro Gli intransigenti (1888) e 
nelle Lettere da Kalbotn (1890). 
Ebbe una profonda crisi religiosa a tinte cattoliche, presente nei romanzi 
Presso la madre (1899) e  Anime stanche  (1891), scritti in 
dano-norvegese. 
Motivi  religiosi si incontrano nei racconti Pace (1892), Il figlio 
ritornato (1908), nel poema Il padre smarrito (1899), nel dramma 
Il maestro (1896) e nel ciclo poetico Haugtussa (1895) sul bene, sul 
male e sull’esistenza umana. 
Scrisse un ciclo di poesie dal titolo La maga delle montagne (1895). 
  
FILATELIA 
NORVEGIA  Anno 1951  (322) 
      
GARCIA  GABRIEL MARQUEZ 
(Colombia) 
  
Nato ad Aracataca nel 1928. 
Visse in Messico, Francia, Spagna, Italia dove frequentò il Centro sperimentale 
di cinematografia.  
L’esordio in campo letterario avvenne col romanzo Foglie morte (1955), 
cui in seguito aggiunse Nessuno scrive al colonnello (1961) e i racconti 
raccolti in I funerali della Mamà Grande (1962). 
Prima di scrivere il suo capolavoro Cent’anni di solitudine (1967), 
centrato sulla immaginaria comunità di Macondo, pubblicò La mala hora 
(1962), una storia spietata di un paese sconvolto da lettere minatorie.  
Seguì tutta una serie di romanzi lontani dall’atmosfera macondiana tra cui: 
L’autunno del patriarca (1975),  rappresentazione di un dittatore;  
L’incredibile e triste storia della candida Eréndira e di sua nonna snaturata
(1972); Cronaca di una morte annunciata (1981); L’amore ai tempi 
del colera (1985); Il generale nel suo labirinto  (1989), incentrato 
su Simon Bolivar; Dell’amore e di altri demoni (1994). 
Nel 1991 pubblicò Taccuino di 5 anni 1980- 1984 e nel 1996  Notizia di 
un sequestro, sul rapimento di dieci persone da parte di narcotrafficanti. 
Con gustoso umorismo Marquez dà vita alla solitudine dell’uomo e alla condizione 
alienante e allucinata di chi vive nel mondo tropicale. 
Nel 1982 gli fu assegnato il Premio Nobel. 
  
FILATELIA 
COLOMBIA,  GUYANA  Anno  1993 (3004), 
MALDIVE  Anno 1995  (2147) 
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Garcia Gutierrez Antonio 
(Spagna) 
 
Nato nel 1813.  Morto nel 1884 a Madrid. 
Drammaturgo spagnolo romantico, dopo aver studiato medicina nella sua città 
natale, si trasferì a Madrid nel 1832. Si guadagnò inizialmente da vivere 
facendo il traduttore delle opere  di Eugène Scribe e Alexandre Dumas. Fu sul 
punto di arruolarsi, quando improvvisamente scattò il suo momento di gloria dopo 
la pubblicazione della commedia El Trovador ( "Il Trovatore"), 
andata in scena per la prima volta il 1 ° marzo 1836.  
Per tale opera García Gutiérrez fu posto tra i leader del movimento romantico in 
Spagna, e divenne noto in tutta Europa attraverso la musica Giuseppe Verdi.
 
Altro successo l’ottenne con Simon Bocanegra (1843); nuovamente musicato 
da  Verdi. Tuttavia, non essendo il suo lavoro molto redditizio, emigrò 
nell’America Spagnola e lavorò come giornalista a Cuba e nel Messico fino al 
1850, quando tornò in Spagna.  
Le migliori opere del periodo successivo sono una “zarzuela” intitolata El 
Grumete (1853), La catalana Venganza (1864) e Juan Lorenzo 
(1865).  
Assunse l’incarico di capo del museo archeologico a Madrid, la città dove morì. 
Le sue Poesías (1840) e un altro volume dal titolo  Luz y tinieblas 
(1842), sono di interesse minore, ma, per l’analisi minuta della figura 
femminile e la sua capacità di esaminarne le emozioni e  la psicologia dei 
personaggi, servirono a dargli una preminenza tra  i poeti e i  drammaturghi 
spagnoli del 19 ° secolo.  
  
FILATELIA 
SAN MARINO   Anno 2001  (1734) 
      
GARCIA LORCA FEDERICO 
(Spagna) 
        
Da madre, maestra, e da padre ricco proprietario terriero, il 5 giugno 1898 
Garcia Lorca nasce  a Fuente Vaqueros, vicino Granada.  
Ragazzo molto intelligente, versatile e ricettivo, dapprima impara da sua madre 
e poi comincia ad interessarsi di musica, di disegno e di teatro. Dai suoi 
contatti con Manuel de Failla assorbe, oltre al gusto musicale, anche 
l’interesse per il folklore andaluso. Studiò in un collegio di Almeria e 
successivamente il padre lo inviò a Granada dove nel 1923 si laureò in diritto. 
Dal 1919 risiedette soprattutto a Madrid dove  si legò d’amicizia con gli 
appartenenti al centro culturale ‘Residencia de estudiantes’. Al gruppo  
apparteneva quella che fu definita la “generazione del ‘27” , composta da 
Salvador Dalì, Rafael Alberti, Louis Buñuel, Cernuda, Salinas e altri giovani 
avidi di novità europee, ma anche di salvaguardare il retaggio culturale 
spagnolo.  
Garcia Lorca, incoraggiato da D.Berrueta, professore di storia dell’arte, e dal 
giurista F.de los Rios a  pubblicare i suoi versi in un giornale di Granada, 
segue il consiglio. Intanto esce un suo primo libro di prosa dal titolo 
Impressioni e paesaggi (1918) e nel 1921 appare la sua prima raccolta di 
poesie il Libro di poesie, testi giovanili che rivelano influssi di Ruben 
Darìo e Ramon Jimenez, ma anticipano anche temi e immagini dalla più matura 
lirica lorchiana. Sempre in campo poetico seguirono, Canzoni (1937), 
Romanzero gitano (1928), Poema del cante jondo (il canto zingaresco 
della Spagna meridionale), Compianto per Ignazio Sanche Mejias (1935), 
Prime canzoni (1936). Dopo la sua morte furono pubblicate le raccolte 
Poeta a New York (1940) e i Sonetti dell’amore oscuro (1984). 
Il suo amore per il teatro ebbe come esordio la rappresentazione nel 1921 della  
sua opera Il maleficio della farfalla, ma lo strano impianto scenico e 
l’eccessiva simbologia non furono compresi dal pubblico per cui fu un fiasco 
completo. I successivi tentativi teatrali ebbero un aspetto privato, con 
rappresentazioni per bambini attraverso l’uso delle marionette, con 
Cristobica (1922) e  La niña que riega el albahaca y el principe 
preguntòn.. 
La sua passione per il teatro produsse in seguito le opere Mariana Pineda 
(1925), La calzolaia ammirevole (1930), Teatrino di Don Cristòbal 
(1931) Nozze di Sangue (1933), Yerma (1934), Donna Rosita 
nubile o il linguaggio dei fiori (1935), La casa di Bernarda Alba 
(1936). Uscite postume: Il pubblico (1978), Commedia senza titolo 
(1978). 
Sfogliando il suo epistolario composto di centinaia di lettere con disegni, 
acrostici, vignette, inviate agli amici , è possibile seguire l’itinerario dello 
scrittore. 
1927  È a Barcellona dove viene rappresentata la sua commedia Mariana Pineda 
a cura della compagnia dell’attrice Margherita Xirgu, con disegni di Salvador 
Dalì. È per lo scrittore un periodo di notevole successo, anche per la 
pubblicazione del volume Romanzero gitano. Il poeta fa conferenze,  
presenzia a dibattiti, a letture di poesie 
1928   A Granada fonda e dirige “El Gallo”, una rivista  letteraria di cui 
uscirono solo due numeri, con un discreto successo. 
1929-30  Compie un viaggio a New York e a Cuba, che lascerà tracce profonde 
nella sua produzione poetica e teatrale 
1932  Il Ministero della pubblica istruzione della repubblica gli conferisce 
(unitamente allo scrittore E.Ugarte) l’incarico di organizzare il gruppo 
teatrale universitario “La Barraca”, il cui intento era quello di portare la 
voce dei classici, Cervantes, Lope de Vega, Calderon… sino nei più sperduti 
paesi della Spagna 
1936  Si dedica alla redazione di una serie di opere che  vedranno la luce solo 
dopo la sua morte. Sul versante politico Garcia Lorca fonda assieme ad Alberti e 
a Bergamin l’Associazione degli intellettuali antifascisti. Allo scoppio della 
guerra civile, Garcia Lorca, viene fatto segno a diverse minacce, perciò, 
salutati gli amici, ad alcuni dei quali lasciò vari manoscritti, è costretto a 
lasciare  Madrid per rifugiarsi a Granada dove arriva il 17 luglio. Le minacce 
nei suoi confronti continuano.  
Pur non avendo mai fatto politica attiva in senso stretto, era accusato di avere 
amicizie nella sinistra e la sua notorietà lo rendeva inviso al regime dei 
conservatori e dei reazionari.  Prelevato, in circostanze rimaste oscure, da un 
gruppo di estrema destra,  dalla casa dei Rosales dove aveva trovato rifugio, il 
19 agosto del 1936 è fucilato dai franchisti per ordine del governatore 
civile.         
Sul Dizionario degli Autori, così si conclude il suo profilo: “ La sua 
vita brillante e la sua drammatica opera lo convertono presto in una figura di 
tutto rilievo della letteratura contemporanea spagnola; ma al di là di certi 
fenomeni di moda, la sua opera rivela una serie di valori portanti, soprattutto 
da quando si sono conosciuti testi più tormentati e maturi. Essa è percorsa da 
una serie di angosce e di domande: il senso della vita, la morte, la spinta 
quasi biologica alla riproduzione, lo spossessamento e il tormento dell’amore, 
l’impossibilità di comunicarlo,  la condanna che  Garcia Lorca avverte per le 
pulsioni omosessuali, stigmatizzate dalla società. Questi temi ossessivi 
assumono una forma del contenuto e una forma dell’espressione personalissime; i 
simboli ricorrenti (l’acqua, il vento, i fiori, le piante, ecc) si esprimono in 
accese metafore, nella metonimia che indica il corpo senza nominarlo, nelle 
riprese melodiche, nelle allitterazioni, nelle onomatopee”. 
  
FILATELIA 
ALBANIA Anno 1989 (2192), COLOMBIA  Anno 1986 
(779 PA.), CUBA  Anno 1998  (3722),  GUINEA EQUATORIALE  Anno 1998 
(1439G9), 2006 (489),  ITALIA  Anno 1998  (2364),  MESSICO Anno 1998 
(1791),  NICARAGUA  Anno 1995 (2140),   SPAGNA  Anno 1980 (2214), 
1998  (3122),     
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GARCIA MONGE JOAQUIM 
(Costarica) 
  Nato nel 1881 a  
Desamparados, San José.   Morto a  San Josè il 31 ottobre del 1958.  Studia nel Liceo 
di Costarica.  Divenuto professore, dirige la Biblioteca Nazionale dal 1920 al 
1936 e dirige pure la Scuola Normale, una istituzione oggi dipendente 
dall’Università Nazionale di Costarica. Viene 
considerato il creatore della novella realistica costaricana. La sua opera 
maggiore, la rivista internazionale “Repertorio Americano” (1919/1958, diffusa e 
letta in tutta l’area in cui era parlata la lingua spagnola e pubblicata per 
quattro decadi, trattava delle idee e delle inquietudini del mondo intellettuale 
latino-americanp dell’epoca.  È autore delle 
opere: Hijas del campo (1900),  El Moto (1900), Abnegacion 
(190), La mala sombra (1917).      
FILATELIA 
COSTARICA  Anno  1981  (PA  7979/8) 
 
  
GARCÍA POLISTICO CARLOS 
(Filippine)   Nato a Talibon  
il 4 novembre 1896. Morto il 4 giugno 1971) Maestro, poeta, 
oratore, avvocato, funzionario pubblico, economista e leader politico della 
guerriglia, divenne l’ottavo presidente delle Filippine, noto per aver 
anteposto  gli interessi del popolo filippino a quelli degli stranieri e del 
partito al potere. Nato e cresciuto 
in un “ambiente politico” (il padre fu sindaco per  quattro mandati), ha 
frequentato  la scuole elementari a Talibon e  poi ha seguito gli  studi 
secondari nella scuola Superiore Provinciale di Cebu e successivamente ha 
completato  l’istruzione universitaria presso la Silliman University di 
Dumaguete City, Negros, e la Facoltà di Giurisprudenza delle Filippine (ora 
Collegio filippino di criminologia), dove ha conseguito la laurea in legge nel 
1923.  Prima di 
dedicarsi a pratiche legali e alla politica  ha lavorato come insegnante per due 
anni presso la scuola Provinciale di Bohol dove, dopo la pubblicazione di alcune 
sue poesie, si guadagnò il soprannome di "Principe dei Poeti Visayan" e il "Bard 
da Bohol". Ha iniziato la 
sua carriera politica nel 1925, quando fu  eletto rappresentante del distretto 
di Bohol. In seguito fu rieletto per un altro mandato nel 1928.  Nel 1933 fu 
eletto governatore di Bohol e rimase in carica fino al 1941 quando entrò a far 
parte del senato filippino. Dovette abbandonare l’incarico durante la seconda 
guerra mondiale. Riprese il suo posto quando il Congresso fu riconvocato nel 
1945,  dopo lsliberazione delle Filippine dai giapponesi.   
FILATELIA 
FILIPPINE Anno 1958, 1973 
        
  
      
GARDNER  ERLE STANLEY  
(U.S.A.) 
  
Nato a Malden (Massachussets) nel 1889, Gardner, figlio di un minatore, 
trascorse la  sua infanzia nei campi minerari e la sua istruzione procedette in 
modo alquanto precario. Quando riuscì ad allontanarsene e si trasferì ad Orville, 
fece il pugile per riuscire a pagarsi la pratica legale presso lo studio di un 
procuratore distrettuale. All’età di ventun anni riuscì  ad aprire uno studio di 
penalista nella città di Ventura, nella California Meridionale, specializzandosi 
nella difesa di persone indigenti e di indios, seguendo il suo spirito 
donchisciottesco che lo portò, una volta scrittore, a fondare con altri avvocati 
una associazione la Corte dell’ultima speranza. L’Associazione si occupava di 
riaprire processi dall’esito dubbio per rimediare ad eventuali errori 
giudiziari. I casi da lui affrontati furono in seguito narrati nel volume La 
corte dell’ultima speranza. 
Ben presto  le sue opere trovarono accoglienza nella rivista pulp “Black Mask”, 
nella quale esordirono molti giallisti americani. Gardner era di una prolificità 
straordinaria per cui con i primi romanzi che avevano come protagonisti lo 
sceriffo Bill Eldon e il truffatore Lester Leith, riuscì ad arrotondare gli 
scarsi proventi del suo studio di avvocato. 
Esordì nel 1933  con il romanzo Il caso della ragazza imbronciata. 
dal suo carattere errabondo, decise di vivere in una roulotte e  di percorrere 
incessantemente il Messico e gli Stati Uniti. Quando nel 1950 il successo dei 
suoi romanzi e i ricavi televisivi lo resero ricco, alla prima roulotte, che 
ospitava dattilografe e segretarie, ne aggiunse un’altra per la famiglia.  
Innamoratosi di una sua segretaria, la sposò in seconde nozze, dopo la morte 
della prima moglie nel 1960.  
L’autore errante divideva la sua vita tra il Rancho del Paisano, ottantamila 
metri quadrati da lui acquistati in California e le battute di caccia sulle 
Montagne Rocciose con arco e freccia, dato che detestava l’uso del fucile.  
Nel 1970, prima della sua morte, ebbe il piacere di assistere alla modificazione 
della legge federale sull’impunità derivata da un cavillo legale, una tesi che 
aveva trattato anni prima nel suo romanzo Donald Lam investigatore 
(1939). 
Fu uno scrittore assai prolifico, solo Edgard Wallace lo superò per quantità di 
romanzi pubblicati.  I titoli hanno un cliché fisso in quanto iniziano con la 
formula The case of… (Il caso del…) ed hanno pure uno schema che 
raramente muta: la presentazione di un caso apparentemente impossibile da 
risolvere; l’accurata ricerca delle prove affidata ad una agenzia investigativa, 
la presenza di una fidatissima segretaria, gli scontri verbali in tribunale con 
i vari Procuratori distrettuali e la soluzione inattesa e straordinaria del caso 
in quanto” l’avvocato del diavolo”, come fu soprannominato il personaggio Perry 
Mason, non sbaglia mai.  Uno schema rigido e riconoscibile. Le storie trattate 
hanno già nel titolo un fascino che attira il lettore:  un pappagallo spergiuro, 
un canarino zoppo, un anatroccolo annegato… La formula di Gardner fu azzeccata e 
trovò fortuna anche nel cinema dopo che Raymond Burr e Barbara Hale diedero 
volto ai suoi personaggi. Iniziò così una lunga serie di film di successo. 
Gardner morì a  Tamecula (California) nel 1970. 
Personaggi. 
Perry Mason  È il personaggio principale di quasi tutte le sue opere e con lui 
noti sono la segretaria fedele, Della Street, e l’investigatore Paul Drake, 
presente in quasi tutti i casi trattati dall’avvocato del diavolo. Nel 
personaggio è adombrato l’Autore, che sia nella vita sia nella finzione 
letteraria dimostra il suo spirito donchisciottesco che lo spinge ad accettare i 
casi disperati e a battersi per raggiungere la soluzione positiva del caso. Per 
lo più, forse per un pizzico di spirito romantico, le persone da lui difese sono 
donne giovani e belle. Gradevoli e avvincenti sono i suoi dibattiti in tribunale 
durante il quali affronta ad armi pari i vari procuratori distrettuali tra cui 
emergono l’antagonista principe Hamilton Burger, vanesio, arrogante e il tenente 
della polizia Tragg, inesorabili persecutori del crimine e spesso anche di 
innocenti. 
  
FILATELIA 
NICARAGUA  Anno 1972  
(758),  
SAN MARINO  Anno 1979  
(1020), 
USA Anno 2009 
       
             
GARDONYI  GÉZA 
(Ungheria) 
  
Nato ad Agàrd il 3 agosto 1863, morì a Eger il 30 ottobre 1922. 
Figlio di un artigiano, rimasto orfano e non potendo continuare gli studi 
regolari si iscrisse ad una scuola per diventare maestro. Dal 1881 al 1885 
insegnò in una scuola elementare, poi, stanco delle umiliazioni e della 
precarietà della sua posizione, andò a Györ per fare il giornalista. 
Dopo un matrimonio sbagliato che aggravò la sua posizione economica, si separò 
dalla moglie e per anni scrisse per giornali e riviste umoristiche. Per cercare 
un conforto spirituale  accettò il buddismo. 
Riuscì a sistemarsi discretamente, quando fu assunto al “Magyar Hirlap” e 
cominciò a scrivere una serie di racconti umoristici, pubblicati anonimi e in 
seguito da lui ripudiati. 
A  34 anni si ritirò a vivere ad Eger da dove non si mosse più, se non per 
qualche viaggio all’estero. 
Nel 1894 appare un romanzo in due volumi Il mio villaggio che lo portò 
all'attenzione del pubblico.  Sulle scene apparve la commedia Il vino (1901)  
seguita da Giorno nero (1906).  
Scrisse una serie di romanzi storici sulle vicissitudini di contadini, di eroi 
ignoti, di soldati, di profughi, di prigionieri. Tra questi L’uomo invisibile, 
che tratta della corte di Attila e degli usi e costumi degli Unni,  Gli 
schiavi di Dio (1908), sulla vicenda di un frate giardiniere del Duecento,
Il vecchio signore (1905), Le stelle dell’Eger (1902), Il 
Paternoster di  Szunyoghy (1916), Ognuno col suo uguale (1922) 
  
FILATELIA 
UNGHERIA  Anno 1963  (1594), 
2013 (4546) 
       
Garneau 
Hector de Saint-Denys  
(Canada)   Nato a 
Montreal nel 1912. Morto nel 1943 a  
Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, 1943. Di  famiglia 
agiata, trascorse  parte della sua infanzia, nel maniero di 
Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier in compagnia della cugina Anne Hebert  
(vedi) Si trasferisce 
a Montreal con i suoi genitori nel 1923. Lo stesso anno inizia gli  studi 
classici,nei collegi di  Sainte-Marie, Loyola College e Collège Jean-de-Brébeuf) 
e frequenta corsi di pittura presso il Collegio di Belle Arti. Tuttavia per  
problemi la salute, deve interrompere gli studi nel 1934, quando, all'età di 16 
anni, contrae una febbre reumatica causata  da complicazioni cardiache. A pochi 
anni di distanza il suo medico gli scopre una lesione al cuore.  La sua 
percezione del mondo cambia improvvisamente.   Nel 1934, 
aveva fondato la rivista "Il Cambiamento",  e pubblicato una raccolta di poesie: Regards et jeux dans l'espace, 1937, che rappresenta un punto di svolta 
nella Letteratura del Quebec.  Solo in seguito,.  
dopo la sua morte sarà considerato come un precursore della moderna letteratura 
nel Quebec.  Morì all'età 
di 31 anni nella zona di Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, nel nord del 
Quebec, in circostanze considerate enigmatiche. Tuttavia, si ritiene che la sua 
morte sia da attribuirsi ad un attacco di cuore durante una gita in canoa.  In vita 
pubblicò solo una raccolta di poesie. Quelle inedite furono pubblicate postume 
sotto il titolo Solitudini.   
FILATELIA 
CANADA  Anno 2003  (2016) 
     
GARNIER  ROBERT 
(Francia) 
  
Nato a La Ferté Bernard nel 1544. Morto a Les Mans il 20 settembre del 1590.  
Studiò diritto a Tolosa. Inizialmente debuttò con una raccolta di poesie 
ispirate ad una certa Annette, che non fu identificata dai biografi.  
Nel 1567 si trasferisce a Parigi dove esercita l’avvocatura  e dove pubblica il 
dramma Porzia, moglie di Bruto (1568). In seguito si trasferisce a Le 
Mans dove ricopre la carica di Consigliere al Presidiale.  
In quell’epoca escono le sue tragedie Ippolito (1573), La Triade 
(1579), Antigone (1580), Le Ebree (1583), la tragicommedia 
Bradamante (1583).  
Improvvisamente abbandona il teatro e si dimette da ogni carica.  I suoi ultimi 
anni di vita sono tristi a causa di preoccupazioni familiari e anche politiche.  
Per qualche tempo parteggia per la Lega, ma con la presa di Le Mans ritorna alla 
legalità 
Garnier nella sua epoca fu molto apprezzato, ma il suo teatro invecchiò assai 
presto per i toni declamatori e per la morale sempre presente, ispirata alla 
realtà storica e religiosa del tempo. Contribuì comunque alla nascita di un 
teatro  austero e classico nelle sue regole, tanto da influenzare Corneille e 
Racine. 
  
FILATELIA 
FRANCIA    Anno 1973  (1769) 
      
Garret Almeida  João Baptista da Silva Leitão
(Portogallo) Nato
a Oporto 
nel 1799. Morto a Lisbona nel 1854. Poeta e 
drammaturgo portoghese, fondatore del movimento romantico in Portogallo. Per le 
sue idee liberali dovette affrontare l'esilio in Gran Bretagna e in Francia tra 
il 1823 e il 1832 e in questo periodo subì l'influsso del romanziere e poeta 
scozzese Walter Scott e dei romantici francesi.  Queste 
suggestioni si riflettono nel poemetto Camões (1825), in cui l'autore 
esprime la nostalgia per la patria, e in Donna Bianca (1826), lunga 
satira sulla vita monastica.  Nel 1832 
Almeida-Garret fece ritorno in Portogallo ed ebbe un ruolo attivo nella vita 
politica, ricoprendo importanti incarichi. Fu nominato capo dell’ispettorato 
generale dei teatri.  Uno dei suoi 
obiettivi fondamentali fu la creazione di un teatro nazionale e di un 
Conservatorio d'arte drammatica di cui egli stesso fu drammaturgo di successo, 
autore tra l'altro di Fra Luigi de Souza (1843).   Creato  visconte 
e pari del regno, fu ministro degli esteri nel 1852. Agli anni di vita 
universitaria risalgono i poemi inseriti nel volume Lirica di Giovanni Minimo 
(1829) e altre opere tra  cui Adozinda (1928),  Atto di Gil Vicente 
(1838), Viaggi nel mio paese (1846)  Ad 
Almeida-Garret si devono inoltre i tre volumi del Romanzero (1843-1851), 
raccolta di ballate e canti popolari portoghesi, Fiori senza frutto 
(poesie, 1845) La sua ultima opera, Foglie cadute (1853), è un volume di 
sensuali e malinconiche liriche d'amore. Scrisse pure 
Favole e racconti (1853)   
FILATELIA 
PORTOGALLO Anno 1999  (2310), 
2011 (Mic. 3669) 
        
GARSKIN  VSEVOLOD 
MICHAJLOVICH 
(Russia)   Nasce il 
2 febbraio 1855  nel circondario di Bachmut,  e muore suicida il 24 marzo 1588 a 
Pietroburgo.  Di 
origine nobile, esponente della corrente  letteraria degli anni Ottanta, 
coincidente con la depressione morale che caratterizzò il periodo dello zar 
Alessandro III, avverte i problemi legati all’emancipazione dei servi della 
gleba. Nel 1877, 
allo scoppio della guerra contro la Turchia, si arruola. L’esperienza bellica 
gli fornisce il materiale per il racconto Quattro giorni (1877), in cui 
narra la vicenda di un soldato russo che vive quel periodo sul campo di 
battaglia accanto al corpo in putrefazione di un soldato turco.  Segue il 
racconto Il fiore rosso (1883), storia di un pazzo che vuole sconfiggere 
i mali del mondo. L’Autore nel delineare gli squilibri mentali del suo 
personaggio anticipa quelli reali che condussero lo scrittore al suicidio. Nella 
storia il pazzo scopre che tutta la malvagità è contenuta in tre  papaveri che 
crescono nel giardino dell’ospedale. Con la perseveranza e l’astuzia, eludendo 
la vigilanza dei suoi infermieri, riesce a distruggere l’effetto dei fiori 
rossi. L’atmosfera oppressiva ed ossessiva del luogo di cura viene descritta con 
notevole efficacia e accuratezza. Non manca un pizzico di ironia  amara. Non 
pubblicò molte opere, ma vanno ricordati i racconti Artisti (1879), 
Nadezna Nikolaevna nonché il racconto Il segnale. Scrisse 
fiabe sulle piante e animali umanizzati, raccolte in Attalea Princeps.   
FILATELIA 
RUSSIA  1955  (1731) 
     
GASKELL  (pseud. di ELIZABETH CLEGHORN 
STEVENSON) 
(Inghilterra) 
  
Nata a Londra il 28 settembre  1810. Morì a Holibourne, 
Hampshire, il 12 novembre 1865. 
Appartenente ad una famiglia agiata, rimasta orfana fu allevata nella campagna 
del Manchester e gli scenari campestri in cui visse rimasero impressi nella sua 
memoria tanto da apparire in molti romanzi.  Colta e sensibile, sposò nel 1832 
un pastore unitario. Il lavoro del marito la mise in contatto con i problemi 
sociali della classe proletaria che divennero per lei i temi principali e 
l’argomento delle sue trame. 
Il suo primo romanzo fu Mary Barton. 
Fu invitata da Dickens a collaborare con la rivista “Household Words” dove 
pubblicò  Cranford (1853). Si tratta della descrizione della vita 
semplice di una cittadina. Altri romanzi: Ruth (1853), Nord e Sud 
(1855), Gli innamorati di Silvia (1863), Mogli e figlie, uscito 
postumo nel 1866. 
Il romanzo Ruth fu scritto in difesa della parità sociale e sessuale 
della donna. A lei si deve una biografia  di Charlotte Bronte (1857.) 
  
FILATELIA 
INGHILTERRA  Anno 1980  (940)  
 
       
    
GASPÉ PHILIPPE AUBERT de 
(Canada) 
             
Nato a Saint-Jean-Port-Joly. 
Quebec, nel 1786, morì a Quebec nel 1871. 
Fu avvocato e sceriffo di Quebec. Per disordini finanziari venne imprigionato 
per  quattro anni. 
Uscito dalla prigione si ritirò nel suo castello.  
Nel 1862, all’età di settantanni, scrisse il romanzo gli Antichi canadesi 
che ebbe un largo successo.  Nel 1866 pubblicò le sue memorie.  
  
FILATELIA 
CANADA  Anno1986   (991) 
 
  
  
GAUTIER  THÉOPHILE  
(Francia)   Nato a 
Tarbes (Alti Pirenei) il  30 agosto del 1811, muore a Neuilly-sur-Seine, Parigi 
il 23 ottobre del  1872. Condotto 
dal padre nel 1814 a Parigi, vi compie i primi studi nel liceo Charlemagne, dove 
conosce Gerard de Nerval che gli fu amico per tutta la vita. Il suo primo amore 
culturale è rivolto alla pittura, che studia nell’atélier di Rioult. La sua 
nascente aspirazione per la letteratura lo spinge a frequentare esponenti della 
scuola romantica. Nel 1830 prende parte al dibattito letterario 
classici-romantici ed è protagonista in prima linea della “battaglia di Ernani”, 
durante la quale, indossando il suo gilet rosso-ciliegia, capeggiò in teatro i 
giovani romantici. A tal proposito scrive nel 1833 Gioventù francese in 
cui descrive  ironicamente gli esponenti più accesi del suo gruppo. Nel 1835 
pubblica il romanzo La signorina Maupin in cui attacca la morale borghese 
e proclama l’indipendenza dell’arte dalla morale con suo motto “l’arte per 
l’arte”. Nel campo 
poetico pubblica nel 1830 una raccolta di poesie e successivamente, nel 1833, il 
poema Alberto o L’anima e il peccato, una storia di ispirazione 
byroniana, che tratta dell’amore di un pittore e di una strega.  Seguono le 
opere  La commedia della morte (1838), Smalti e cammei (1852). Nel 
frattempo Gautier intraprende la carriera giornalistica che durerà per 
trentacinque anni, collaborando con il “Figaro” (sul quale pubblica in romanzo
Fortunio (1938)), “L’artiste”, “La Presse”, in qualità di critico 
teatrale, “Le moniteur” come redattore letterario, e alla rivista “Revue de 
Paris”. A lui si devono una serie di profili letterari, pubblicati su “France 
Littéraire” (poi raccolti nel volume I grotteschi (1844), messi al bando 
dai classicisti e da Boileau. Gautier 
viaggia in Spagna e raccoglie le sue impressioni in Tras los montes 
(1843), e in un libro di poesie España (1845). Altri viaggi gli diedero 
lo spunto per scrivere Viaggio in Italia (1852), Costantinopoli 
(1854), Viaggio in Russia (1956). La nuova 
generazione di letterati guardò a lui come ad un maestro, tanto che Baudelaire 
gli dedicò il suoi Fiori del male. Sui 
giornali Gautier scrive romanzi e novelle tra cui Il romanzo della mummia. 
Le sue novelle si rifanno ai temi morbosi di Hoffmann, come La morta 
innamorata (1836),  Il cavaliere doppio (1840), Arria Marcella 
(1852), Avatar (1856) La sua 
fama è legata ad un romanzo, ideato in gioventù, durante la sua passione 
romantica, ma portato a termine solo nel 1863: Capitan Fracassa. Tra le 
sue opere critiche vanno ricordati i saggi: L’arte moderna (1856); 
Storia dell’arte drammatica in Francia negli ultimi 25 anni (1858-59); 
Rapporto sulla poesia in Francia nel 1868. Storia del romanticismo, uscito 
postumo nel 1874;  Le belle arti in Europa (1856-1858); I disegni di 
Victor Hugo (1863); Gli dei e i semidei della pittura (1864).  
Scrisse anche libretti per opere e per balletti. Gautier 
sposò la cantante Ernesta Galli dalla quale ebbe due figlie. Una di esse, 
Judith, divenne scrittrice. Gautier è 
considerato un poeta minore, ma segnò una svolta nella letteratura francese, 
indirizzandola  verso le nuove idee artistiche dei parnassiani e dei simbolisti, 
liberandola da quanto vi era di imperfetto nel romanticismo. OPERE: 
Capitan Fracassa  Il barone di Sigognac, ridotto in miseria, viene invitato 
da una troupe di commedianti ad unirsi a loro e ad andare a recitare a Parigi. 
Morto l’attore che aveva il ruolo di Matamoro, un capitano spaccone, il barone 
lo sostituisce, nascondendosi sotto il nome di Capitan Fracassa. Si innamora 
della prima attrice, Isabella, di cui è anche infatuato il duca di Villombrosa, 
il quale la fa rapire.  Guidati da Sigognac i comici la liberano. Capitan 
Fracassa nella lotta con il duca lo ferisce gravemente ed è costretto a 
rifugiarsi nel suo vecchio castello. Sopraggiunge intanto il padre del duca di 
Villombrosa che riconosce in Isabella la figlia rapitagli quando era bambina. 
Sigognac, che nel frattempo ha scoperto un tesoro nascosto nel castello, potrà 
sposare Isabella e riprendere il suo ruolo tra la nobiltà.  
  
FILATELIA  
CUBA  Anno 1967 (1116), 1976 (1965),  
2003 (4132),  FINLANDIA  Anno 1993 (fog.10), FRANCIA  Anno 1972 
(1928), 1997 (3100),  
kazakistan  2009, MONACO Anno 1979 (1192), 1997 (3119),2011, 
 RUSSIA  Anno 1995 (6100/2),  1996 (6212/5),  SEYCHELLES  1986 
(599+fog.27),  TANZANIA Anno 1999 (3081). 
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Gavidia Francisco 
(San Salvador)
 
Nato 
nel 1863. Morto nel 1955.
Scrittore, educatore e giornalista, seguace del romanticismo, fu  fortemente 
influenzato dalla poesia francese del tempo e avvicinò Rubén Darío a questa 
corrente. L’evoluzione della sua poesia è simile a quello del suo teatro, come 
egli dimostra nei suoi drammi Giove (1885), Ursino (1889), Il 
conte di San Salvador o il Dio delle cose (1901), Lucia Lasso o I Pirati 
( 1914)  La torre d'avorio (1920), e il poema drammatico Catalá 
Princess (1944). 
  
FILATELIA 
SAN SALVADOR  Anno 1999 (1420) 
    
GAY MARIE LOUISE 
(Canada)   Marie-Louise Gay, 
è uno dei più amati autori di libri per bambini del Canada. Ha  pubblicato più 
di 60 titoli ed ha raggiunto fama internazionale per il suo lavoro. Ha vinto 
numerosi premi tra cui: il Premio Letterario del Governatore Generale e la 
Marilyn Baillie Picture Book Award, ed è stata nominata per l'Astrid Lindgren 
Memorial Award e per il Premio Hans Christian Andersen. Il libro che le 
ha dato notorietà nel campo della filatelia è Stella. In cui narra ai 
ragazzi la storia di Stella, di suo fratello Sam e del  loro cane Fred  che 
esplorano  il mondo che li circonda, e delle  loro avventure. I tre trascorrono 
una giornata nella foresta, dove Stella risponde alle domande di Sam circa gli 
abitanti dei boschi. Durante una passeggiata notturna in compagnia di procioni, 
lucciole e pipistrelli, Stella parla della luna e delle stelle. Descrive poi ai 
ragazzi  una fuga d'inverno, con tanto di palle di neve, angeli di neve, e 
alberi coperti di neve.   Dopo  l’emissione 
del francobollo è prevista per il mese di agosto l’uscita di  Leggimi una 
storia, Stella , in cui Stella e Sam trascorrono una bella giornata 
costruendo una cuccia per Fred, fanno un  picnic a Lily Pond, cercano di 
catturare le rane e bruchi e Fred insegna come far  volare un aquilone Alle 
avventure della giornata sono intercalate le storie che Stella si legge a Sam.   
FILATELIA  
 
CANADA Anno 
2013 (5 luglio) 
    GEBREYESUS 
AFEWORK 
(Etiopia) 
   Nato il 10 
luglio 1868 presso Zege sulla sponda occidentale del lago Tana. Morto il  25 
settembre 1947 a Gimma.  Parente della famiglia reale Shewan, fu inviato in Italia da re  Menelik  
per gli studi.  Nel 1887 frequentò l’Accademia Albertina di
Belle Arti   dove studiò pittura e partecipò 
alla decorazione di alcune chiese.  Insegnò la lingua amarica a Napoli dove si 
sposò con una italiana con la quale ebbe quattro figli. Durante il periodo di 
insegnamento pubblicò in italiano una grammatica della lingua amarica  e altre 
opere (1905). Prima di ritornare in patria visitò la Svizzera col Alfred Ilg.
 Con la famiglia 
si  trasferì in Eritrea nel 1912 e diede vita ad una impresa 
commerciale. Successivamente si trasferì a Addis Abeba e divenne anche direttore 
delle dogane a Dire Dawa. Fu ambasciatore in Italia quando scoppiò la guerra nel 
1935 e cercò invano di mediare tra i due governi. Dopo l’occupazione delle 
truppe italiane  alcuni capi etiopici tra cui Gebreyesus  iniziarono a 
collaborare con gli italiani nel 1937.  
La sua prima opera di narrativa, il  romanzo, 
Tobiya, stampata nel 1908, si dice che abbia segnato la nascita della lingua 
 amarica in campo letterario. Tale lavoro ispirò
un numero considerevole di opere letterarie, 
 che per lo più  si occupano di questioni morali, scritte da 
scrittori etiopi prima dell’occupazione italiana. 
  
FILATELIA 
ETIOPIA  2012  
(1720) 
   
GEBROU SINDU 
(Etiopia)   Sindu Gebrou era 
nota per le sue opere teatrali, che sono state rappresentate nel Hager Fikir 
Theatre, il primo teatro aperto in Etiopia nel 1935.     Durante la sua 
carriera letteraria Gebrou scrisse più di 20 commedie e lavorò a stretto 
contatto di consulenza e collaborazione con il noto  drammaturgo e regista, 
nonché docente, Yoftahe Nigussie, una figura di spicco nel teatro etiope.   Nel 1932, ad 
Addis Abeba fu fondata la  scuola per ragazze “Etege Menen “, (intitolata  al 
nome della moglie dell'imperatore Hailé Selassié I), la quale rappresentò un 
passo in avanti nell’educazione femminile e permise anche alle ragazze  di 
ricevere un'istruzione in campo artistico-teatrale. Da allora la donna poté 
apparire sulle scene dei teatri, in particolar modo durante le festività 
nazionali.  Ad occuparsi di 
tale settore nella Scuola “Etage Menen” fu Gebrou Sindu, direttrice della 
scuola, la quale  avviò, supervisionò e diresse gli spettacoli con gli studenti, 
che erano tutte le donne. Uno spettacolo 
tra i più riusciti fu la rappresentazione del dramma Yeyekatit Eilkit (Il 
massacro di febbraio) scritto dalla Gebru, basato su un vero e proprio evento 
storico, accaduto durante l'invasione italiana, in cui molti civili ad Addis 
Abeba furono brutalmente uccisi dalle truppe fasciste.   Il commento 
musicale allo spettacolo fu composto  ed eseguito dal vivo dalla pianista 
Yewubdar Gebru (una sorella di Sindu).  Dal momento che la scuola era 
frequentata solo da ragazze, risultò assai difficile far sostenere alle  ragazze 
ruoli maschili. Ma fu un successo, apprezzato anche dall’imperatore Hailé 
Selassié I, presente alla rappresentazione.   
FILATELIA 
ETIOPIA Anno 2010  (1691) 
        
Geeraerts Jef 
(Belgio) 
 
Nato 
nel 1930.
Lavorò come amministratore coloniale nel Congo. Dopo l’indipendenza ottenuta da 
Congo, ritornò nel 1960 in Belgio.  Per sei anni  dal rientro godette 
dell’assegno Return Program, istituito dal Governo Belga a favore dei 
rimpatriati. Dopo, però, dovette trovare un lavoro per sopravvivere e decise di 
dedicarsi alla scrittura. S’iscrisse all’Università di Bruxelles per studiare 
lingue germaniche.
Terminati gli studi pubblicò il primo romanzo Sono solo un negro che lo 
pose in una situazione controversa. I suoi romanzi hanno uno sfondo 
politico-coloniale e sono compresi nella serie Gangreen (Black Venus, De 
Goede Moordenaar, Het Teken yan de Hond, Het Zevende Zegel).
In seguito divenne famoso per i suoi racconti e si affermò nel romanzo 
criminale. Da alcuni suoi libri sono stati tratti soggetti per film.
 
FILATELIA
BELGIO  Anno 2008  
(3747)  (b. 1930)  
     
GEIJER  ERIK GUSTAV 
(Svezia) 
  
Nato a  Ransäter Värmland nel 1783 e morto a Stoccolma nel 1847. 
Compì gli studi all’università di Upsala. Soggiornò a lungo in Inghilterra quale 
precettore. Di ritorno in Svezia insegnò storia a Upsala. Fu direttore della 
rivista “Iduna” e fondò nel 1811 la ‘Lega gotica’. Si interessò della cultura 
popolare e contadina e tale adesione è espressa nell’opera Canti popolari 
svedesi (1814-17) che comprende lieder, duetti, terzetti e cori a più 
voci, tutti trascritti in collaborazione con A.A.Afzelius. Sulla rivista da lui 
diretta pubblicò le ballate Il vichingo, Il libero contadino e Il 
piccolo carbonaio, scritti fra il 1911 e il 1914.  
Si occupò di storia e compose i volumi Storia del popolo svedese 
(1832-36), Disegno delle condizioni della Svezia dalla morte di Carlo XII a 
Gustavo III (1839), Storia dell’uomo (1941-42). 
Le sue ultime poesie sono di ispirazione religiosa La notte di Capodanno 
(1846), come di ispirazione religiosa era l’opera  Saggi di Salmi. (1812) 
  
FILATELIA 
SVEZIA  Anno 1947  (328/9) 
      
GELINAS  GRATIEN 
(Canada) 
  
Nasce a Saint Tite de Champlain l’8 dicembre del 1909; muore il 16 marzo del 
1999. 
Scrittore di teatro, autodidatta, attore egli stesso, crea per il teatro e per 
la radio il personaggio di Fridolin e che diviene subito popolare tanto da 
essere il personaggio principale della rivista “Fridolinons”. 
Durante la guerra fonda una compagnia cinematografica, l'Excelsior, e nel 1957 
dirige la Compagnia canadese sino al 1971.  
Dal 1969 al 79 è presidente della Società per lo sviluppo cinematografico. 
Scrive opere teatrali tra cui Les quattres fer en l’air, I tessitori del 
potere, La passione di Narciso Mondoux. 
Membro della Società reale del Canada dal 1958, gli sono stati attribuiti 
dottorati ad honorem ed ha ricevuto diversi premi letterari. 
Fu l’iniziatore nel Quebec – lingua francese -  di una forma moderna di teatro, 
iniziata nel 1950 con Tit-Coq, il dramma di un bambino senza famiglia. 
Altri suoi lavori sono Bousille e i giusti (1967) e Ieri i fanciulli 
danzavano (1968). 
  
FILATELIA 
CANADA  Anno 2000   (1754) 
      
GENEVOIX  MAURICE 
(Francia) 
  
Nato a Decize, Loira, il 29 novembre 1890,  morto ad Alsudia-Cansades, Spagna, 
l’8 settembre1980.     
Studiò alla Scuola Normale Superiore, ma dovette interrompere gli studi a causa 
della guerra. Arruolato nel 1914 fu ferito al fronte e, riformato,  si ritirò a 
Cahateauneuf sulla Loira dove scrisse il primo romanzo Sotto Verdun 
(1916), nato a seguito delle sue esperienze al fronte. 
Altri volumi su tali esperienze sono:  Notti di guerra (1917),  Sulla 
soglia delle tende (1918), Il fango (1921),  Les éparges 
(1923). 
Un altro filone della sua narrativa  affonda le radici nella dura vita della 
gente della  Sologne, la regione dove si era ritirato a vivere. Sono le opere 
Remy des Rauches (1928), Raboliot (1925), che vinse il premio 
Goncourt. Si  tratta di un romanzo rurale sulla vita di un bracconiere. 
Seguirono Cyrille (1928), Broù (1931), Il guardiano delle isole 
(1935), Eva Charlebois (1944), ambientato nel Canada, dove soggiornò 
durante i suoi numerosi viaggi; L’avventura in noi (1952), Fatou Cissè 
(1954). In  Au cadran de mon clocher (1960) ritorna ai paesaggi della sua 
infanzia lungo la Loira. 
Anche nei romanzi della vecchiaia non derogò dall’aspetto ecologico, vedi  La 
Loira, Agnese e i ragazzi (1962),  Lorelli (1978),  La 
Motte rouge (1979). 
Scrisse un saggio su  Vlaminck (1954). 
Nel 1946 fu eletto Accademico di Francia. Ne fu segretario dal 1958 al 1973.  
 
  
FILATELIA 
FRANCIA  Anno  1990  (2662) 
     
GERHARDT  PAUL 
(Germania) 
  
Nato a Grafenhainichen il 12 marzo 1607. Morì a Lubben il 27 maggio 1676. 
Studia teologia a Wittenberg dove ottiene gli ordini di diacono e diventa 
precettore. In tale qualità si trasferisce a Berlino nel 1643 e inizia a 
pubblicare la sua prima opera in quello stesso anni,  esordendo con 18 canti 
spirituali, La raccolta viene in seguito arricchita. Nel 1653 saliva a una 
ottantina di canti e nel 1881 venivano aggiunti altri 7 canti. 
Nel 1651 ottiene  il posto di pastore a Mittenwalde e sei anni dopo ritorna a 
Berlino per occuparsi come diacono della chiesa di S.Nicola. . 
Non avendo nel periodo successivo voluto sottostare all’editto del Grande 
Elettore di non polemizzare dal pulpito contro altre religioni, viene rimosso 
nel 1668 dal suo ufficio. Nel 1669 ritorna in Sassonia come arcidiacono della 
città di Lùbben. 
Gerhardt è il massimo esponente  dell’ortodossia protestante. Di carattere mite, 
sempre sereno, contemplativo  voleva suscitare la pietà nei fedeli, la 
gratitudine e l’amore verso Dio. 
Per le sue opere attinse alle Sacre Scritture e a libri di ispirazione luterana. 
Per altri canti si ispirò ad avvenimenti pubblici, a feste ricorrenti, a 
fenomeni naturali. Molti suoi canti si imposero all’attenzione del pubblico, 
conquistandosi presto un largo posto nei salteri. 
  
FILATELIA           
GERMANIA  Anno 1957  (132), 2007 (2416) 
      
German Yuri 
(Russia) 
  Nato il 4 aprile 
1910 a Riga, Lettonia (Impero russo).  Morto il 16 gennaio 1967.  Scrittore 
sovietico, scrisse diverse sceneggiature, nonché adattamenti per lo schermo dei 
suoi romanzi e racconti.  I suoi romanzi 
sono di genere psicologico, medico,  di guerra, d’azione, di zoologia.  Era il padre del 
regista German Aleksei.    
FILATELIA 
RUSSIA  Anno  2005, 2006, 2010  (Buste 
Postali),  URSS  Anno 1989  (Busta Postale) 
      
GERNSBACK  HUGO 
(Lussemburgo) 
  
Nato il 16 agosto del  1884, morì a New York nel 1967. 
Scrittore e inventore, Fu un pioniere della radio e della Televisione. Nel 1904 
lasciò l’Europa alla volta degli Stati uniti dove diede vita alla prima ditta 
mondiale di radio. 
Fondò un giornale il “Modern Electrics” dove pubblicò il suo primo romanzo di 
fantascienza Ralph 124C 41 +, pieno di stupefacenti invenzioni e 
anticipazioni scientifiche. Nel 1920 fonda la rivista “Science and invention”, 
che conteneva anche pagine di narrativa. Nel 1926 dà vita alla prima rivista di 
fantascienza “Amazing Stories” che raccolse attorno a sé la maggior parte degli 
scrittori del genere, molti dei  quali in seguito divennero celebri.  
 È  considerato il padre della fantascienza moderna. 
Per onorarlo venne istituito il Premio Hugo che, a partire dal 1953, assegna 
premi alle opere di coloro che si distinguono nei vari campi della fantascienza. 
Una specie di Nobel della FS 
  
FILATELIA 
LUSSEMBURGO  Anno 2004  (1586)  
 
     
Gerrold David
(USA)   Nato a Chicago il 
24 gennaio 1944. La sua carriera 
letteraria inizia assai presto, quando, ancora studente,  propone una serie 
televisiva di storie di fantascienza, Star Trek, e tra queste viene 
scelto l’episodio The trouble with Tribbles. La serie divenne subito 
popolare.  Dopo il successo 
iniziale continuò scrivere per la televisione lavorando per altre serie di 
fantascienza quali Babylon, Sliders, Ai confini della realtà. Scrisse 
anche romanzi di FS  The Man who foldel Himself (1972),  La macchina 
di D.I.O (1973) per il quale ricevette il Premio Nebula e il Premio Hugo Gerrold è l'autore della serie 
The War Against the Chtorr nella quale “si parla di un'invasione della Terra 
da parte di misteriosi alieni. Se in prima battuta pare una storia d'invasione 
basata sul cliché classico degli orripilanti alieni, i famigerati 
Chtorrian, che divorano gli esseri umani, sin dalla prima pagina si 
comprende come l'ovvietà scompaia. L'invasione descritta da Gerrold è strana, 
insolita, incomprensibile e misteriosa. Gli invasori apparentemente non usano 
tecnologie avanzate, non dispongono di astronavi o di strane armi a raggi. 
Approdano sul pianeta insinuando un'intera piramide ecologica. Questa è 
costituita da migliaia di specie vegetali e animali aggressivi che minacciano 
l'ecosistema terrestre per trasformare la superficie del pianeta in 
qualcos'altro, in  qualcosa di alieno”. Nel 2005, 
vince il "Telluride Tech Festival Award of Technology" a Telluride, Colorado. Tra le sue opere: 
il Ciclo "La guerra contro gli Chtorr"(1983/1991), 
il Ciclo  “Ascensore per la luna” (2000/2002), il ciclo “Star Wolf” 
(1972/2004), Il pianeta stregato (1971), Ricerca nel Cosmo (1972),
La battaglia peril Pianeta delle scimmie (1973), Odissea lunare 
(1977), Superbestia (1978), Vortice galattico (1980). 
A queste opere vanno aggiunte raccolte di novelle.
 
  
FILATELIA 
Corea del Nord Anno 
1980 (Mic. 2007).  
 
  
GESSNER SALOMON
(Svizzera)   
Nato 
a Zurigo nel 1730, Muore nel 1788.
È autore di poemi e di idilli, La morte di Abel (1785) e Idilli 
(1756-1772), nei quali prende come modello Teocrito e in essi esalta la serenità 
della vita campestre, la bellezza della natura con una certa raffinatezza di 
linguaggio e con richiami ad opere del passato.  
  
FILATELIA 
SVIZZERA  Anno 1938  (316) 
  
  
  
Getran Tebrizi 
 
(Azerbaijan) 
  Nato nel 1010.  
Morto nel 1080. Poeta dell'Azerbaijan, 
scrisse in persiano. I suoi libri furono tradotti in turco dell'Azerbaijan.  Nella sua 
raccolta di poesie le prime 18 pagine sono di introduzione. In esse l’Autore 
spiega la ragione della scelta della lingua  e il perché di tale scelta. Le sue 
opere ebbero larga diffusione e furono ampiamente citate.  Anche in epoca 
moderna Browne, nella sua Storia letteraria della Persia, edita a Londra 
nel 1902, cita l’autore. Le poesie vennero catalogate  da Charles Rieu.   
FILATELIA  
URSS  Anno 1985  
Busta postale.   
      
GEVERS  MARIE 
(Belgio) 
  
Nasce a Edegem il 30 dicembre del 1883. Muore nel 1975. 
Trascorre l’infanzia lontano dalla scuola in quanto è la madre a provvedere alla 
sua educazione, insegnandole a leggere e a scrivere, dettandole Le avventure 
di Telemaco di Fenelon.  Marie legge moltissimo e inizia precocemente la sua 
carriera letteraria. 
Nel 1908 si sposa e divide le sue giornate nella cura della famiglia, 
nell’osservazione della natura  e nel comporre poesie. Una prima raccolta ha per 
titolo  Missembourd (1917), cui seguono altri volumi in cui il tema 
principale è la natura che la circonda e gli affetti per la famiglia. 
La prima opera in prosa è La contessa delle dighe (1931) cui segue La 
signora Orpha o la serenata di maggio (1933) , che viene premiata nel 1934. Si occupa di 
folklore in particolar modo della vita e delle superstizioni della Campine  
Auvernoise, argomenti che tratta nel romanzo   La linea della vita 
(1937), seguito da  Pace sui campi (1841). Entra a far 
parte della Regia Accademia Belga di Lingua e Letteratura francese. Nel 1944, 
durante  il bombardamento di Malines, perde la figlia e otto mesi più tardi il 
marito. Ripercorre tali 
tappe dolorose nel romanzo biografico Vita e morte di uno stagno (1961). Un anno prima 
aveva ricevuto a coronamento della sua opera il premio quinquennale di 
letteratura francese. Morì nel sonno 
all’età di 91 anni.   
FILATELIA 
BELGIO  Anno 1996  (2637) 
    
GEYCHENKO SEMEN 
MIKHAILOVICH
(Russia)  Nato nel 1903. 
Morto nel 1993. 
Scrittore russo, direttore della Casa-museo di Puskin a Mikhailovskoe.   
FILATELIA 
RUSSIA, Anno  2003,  Busta postale. 
   
GEZELLE GUIDO 
(Belgio) 
  
 Nato a Burges nel 1830,  muore nel 1899. 
 Nelle sue opere usa il dialetto locale in sostituzione del fiammingo 
letterario. E in dialetto scrive poesie che poi raccoglie in Esercizi poetici 
(1858) e in Poesie, canti e preghiere (1862). 
Ad un certo punto della sua vita ebbe una profonda crisi spirituale e non 
pubblicò più nulla per oltre vent’anni. Solo nel 1897 riprende la sua attività 
letteraria con l’opera Il diadema poetico.   
Gezelle abbracciò il sacerdozio nel 1854 e il suo temperamento mistico è soffuso 
da un forte amore per la natura. 
  
FILATELIA 
BELGIO  Anno 1949  (813) 
     
GHALIB  MIRZA ASADULLAH  KHAN 
(India)   Nato a Akbarabad 
(oggi Agra) nel 1796. Muore nel 1869. Suo padre e suo zio erano entrambi 
militari. Perse il padre all’età di cinque anni e fu allevato dallo zio, ma dopo 
quattro anni anche  lo zio morì.  Visse la gioventù ad Agra dove si sposa ed 
essendo la moglie di discendenza indiana si trasferisce a Delhi dove cominciò ad 
occuparsi di letteratura e in particolar modo a scrivere poesie in persiano e in 
urdu. Indrabhan.  Galib Mirza si 
sposò nel 1810  all’età di tredici anni. Ebbe sette figli dei quali nessuno 
sopravvisse e di tali tragedie vi è riscontro nelle sue poesie. Era considerato 
un uomo pio, timorato di DioPer la sua opera ricevette una pensione dal governo 
britannico, ma la pensione cessò quando fu accusato di  collaborazionismo con i 
ribelli al regime inglese.  Da quel momento visse in semipovertà.  Ghalib è considerato uno dei 
migliori poeti in lingua urdu e come tale la fece conoscere in tutto il 
mondo.Anche se Ghalib scrisse soprattutto in persiano egli è più famoso per i 
suoi ghazals scritti in  urdu.. Si 
crede che abbia iniziato a scrivere ghazals sin dall’adolescenza e a 
raccoglierli in seguito in volumi. I temi trattati erano tra i più disparati. Fu autore di 
diversi epistolari Nel 1900 la casa dove nacque fu 
convertita in una scuola femminile conosciuta come Collegio Interno per ragazze 
Indrabhan.  
  
FILATELIA 
INDIA  Anno  1952  (41),  1969  (269),  
PAKISTAN  Anno 1969,  (262/3)  
   _jpg.jpg)       
Ghatak Ritwik
 
(India)   Nato a Dacca il 4 novembre 1925. Morto a 
Calcutta il 6 febbraio 1976. Fu un regista e scrittore indiano. 
Prolifico autore teatrale tradusse anche in bengali Bertholt Brecht e Gogol.  In 
seguito si dedicò più assiduamente alla regia con film per grossi circuiti 
commerciali e di stampo prettamente culturale. . Dedicò la sua attività anche alla 
produzione di cortometraggi e documentari. Produsse i film: Nagarik (1952), 
Ajantrik (1958),  
Bari Thrkr Paliyr 
(1959),  Meghe Dhaka Tra (1960),  Komal Gandhar (1961), 
Subarnarekha (1962/65),  Titash Ekti Nadir Naam (1973), Jukti 
Takko Aar Gappo (1974).   
FILATELIA INDIA 
Anno   2007 
      
GHELDERODE  MICHEL de 
(Belgio) 
  
Nato a Yxelles, Bruxelles, il 3 aprile 1898, morto a Bruxelles il primo aprile 
1962. 
Esordì come narratore, ma passò subito al teatro con l’atto unico La morte 
s’affaccia alla finestra. 
Iniziò così un ventennio di intensa attività che lo vide sui teatri di Francia e 
d’America con testi come Escurial, Fasti d’inferno  Barabba, Hop Signor! La 
scuola dei buffoni, I Ciechi, Magia rossa, M.lle Jairee, La ballata del Grande 
Macabro. Nel 1973 le sue opere teatrali furono raccolte in Teatro. Il 
volume però non le contiene tutte anche perché molte commedie non sono mai state 
raccolte e alcuni testi sono andati perduti. 
Il suo teatro affonda le radici nella tradizione popolare belga e in particolare 
nei teatri delle marionette, per le quali scrisse più copioni.  
Quello di Ghelderode è un teatro truculento, grottesco, pieno di sesso e di 
sangue, di religiosità e di bestemmie. Ciò che conta in lui non è la trama ma le 
atmosfere che riesce a creare. Si tratta di un teatro barocco in cui non manca 
mai Dio e Satana, il Bene e il Male. 
La poetica di quest’uomo d’altri tempi, piombato casualmente nel XX secolo è 
espressa in una serie di interviste raccolte nel volume I colloqui di Ostenda.
 
Nel 1982  è stata pubblicata la sua Corrispondenza generale. 
  
FILATELIA 
BELGIO  Anno 1982  (2062),  2006  
(3461),  POLONIA Anno 1992 (3204) 
         
Ghislanzoni Antonio 
(Italia)
 
Nato a Lecco il 25 novembre del 1824. Morto a Caprino Bergamasco il 16 luglio 
del 1893.
Librettista, poeta e scrittore, studiò in seminario per volontà del padre che 
voleva fargli vestire l’abito talare.  Vista però la poca predisposizione del 
giovane, fu inviato all’università di Pavia a studiare medicina. La sua vita 
prese però un’altra svolta in quanto, dotato di una bella voce da baritono, si 
mise a studiare canto e in pochi mesi si fece scritturare nel teatro di Lodi 
come primo baritono.  Ben presto abbandonò pure la carriera di cantante lirico 
per dedicarsi alla letteratura.  Iniziò a collaborare al giornale “Cosmorama 
Pittorico”, scrivendo articoli e pubblicando il primo romanzo Gli artisti da 
Teatro sulle sue avventure nel mondo della lirica, 
Le sue tendenze mazziniane  e la collaborazione col Partito Repubblicano lo 
costrinsero ad un volontario esilio in Svizzera. Arrestato dai francesi  fu 
deportato in Corsica. 
Nel 1857 contribuì alla fondazione del giornale umoristico “L’uomo di Pietra”. 
Diresse “L’Italia musicale”,   fu redattore della “Gazzetta musicale di Milano, 
direttore di “La rivista minima” e, quando si ritirò a vivere a Lecco, fondò il 
“Giornale-Capriccio”. Negli anni '70 si trasferì a Barco 
di Maggianico e nel 1880 a Caprino Bergamasco. Il suo nome è legato soprattutto al 
libretto dell'Aida di Verdi, col quale collaborò anche alle revisioni 
della Forza del destino e di Don Carlos. Pubblicò il volume 
Reminiscenze artistiche, 
che contiene notizie sul pianista Adolfo Fumagalli e un episodio intitolato 
La Casa di Verdi a Sant'Agata.  Fu autore di oltre 60 libretti fra i 
quali: Aida, Le due fidanzate, Il 
Conte di Leicester, Maria Tudor, Marion Delorme, Cola di Rienzi, La stella di 
Toledo, L'isola degli orsi, Gli avventurieri, Gli artisti alla fiera, Valeria, I 
promessi sposi Un capriccio di donna, Papà Martin, Reginella, Adelinda, 
Caligola, Fosca, Il parlatore eterno, Salvator Rosa, Il duca di Tapigliano, I 
Lituani, Atahualpa , Sara, Francesca da Rimini, Don Riego, Adelina, Mora, Edmea, 
Giovanna la pazza, I Doria, Edoardo Stuart, Carmosina, Fiamma, Andrea del Sarto, 
Spartaco, Celeste, Cleopatra, Gualtiero, Swarten, Frine, Il maestro smania, 
Alda, I mori di Valenza, Onesta. Libretti per 
opere non rappresentate: Alba Barozzi, La strega ,Re Lear, Il 
figlio delle selve.  (Da Wikipedia)   
FILATELIA 
SAN MARINO  Anno 1999   (1660) 
     
Giacometti Paolo 
(Italia)   Nato a Novi Ligure, il 19 marzo 
1816, Morto a Gazzuolo il 31 agosto 1882. Drammaturgo, legò il suo nome a 
Genova dove si trasferì in tenera età, dopo la morte del padre avvenuta nel 
1817. Frequentò il Collegio Reale 
iscrivendosi poi all'università per dedicarsi agli studi giuridici.All'età di diciannove anni compose Rosilde, dramma in versi in quattro 
atti.
 Il successo dell'opera, 
rappresentata a Genova, lo indusse ad abbandonare l'ufficio del Causidico presso 
cui aveva trovato lavoro per dedicarsi interamente al teatro. Dopo aver composto due commedie, 
Il poeta e la ballerina e Quattro donne in una casa,  si dedicò 
all'opera intitolata  Cristoforo Colombo. Le sue opere, rappresentate a 
Torino, Palermo, Lucca, Firenze, Roma, gli consentirono di entrare in contatto 
con letterati dell’epoca (Niccolini, Paravia, Brofferio, Prati). Divenuto noto in tutta Italia, 
compone altre opere: Un poema e una cambiale, Fieschi e Fregoso,
Per mia madre cieca, Le tre classi della società, Camillo Faà 
di Casale, Carlo II Stuart, Paolo da Novi, La benefattrice,
L'amico di tutti, I misteri dei morti. Affascinato dagli eventi politici 
risorgimentali del tempo, scrive, Cola di Rienzo,  Le metamorfosi 
politiche, La moglie dell'esule, Inclinazioni e voti, Il 
milionario e l'artista, Gli educatori del popolo, Nobili, 
cittadini e plebei, Il villaggio e la città, Il patrimonio 
dell'orfana, La dama in seconde nozze. 
Nel periodo in cui a Torino si occupa 
della Regia Compagnia Sarda, si separa dalla  moglie ed entra in una crisi 
profonda.
Risalgono a questo periodo le sua opera più famosa: 
La morte civile, 
influenzata dalla sua situazione familiare. Nel  1854 viene chiamato a Gazzuolo, 
per risollevare le sorti del locale teatro. Qui scrive il Torquato Tasso 
e conosce la sua futura seconda moglie con la quale si trasferisce a Torino, 
dove trascorre un periodo tranquillo e scrive La lettera anonima. Nel 1881, torna a Gazzuolo, per 
rivedere il borgo in cui aveva trascorso momenti felici. Vi muore il 31 agosto 
dello stesso anno.  Nel complesso, scrisse 120 lavori 
teatrali, alcuni dei quali ancora inediti.   
FILATELIA 
ITALIA
    
       
GIACOSA GIUSEPPE vedi ILLICA 
  
GIBBS  MAY 
 (Australia)   
Nata il 17 gennaio 1877. Morto il 27 novembre 1969.
 
Seconda figlia di una coppia di artisti di talento, 
fu portata in Australia quando la famiglia si trasferì  nel 1879 per occuparsi 
di una azienda agricola. Il lavoro dovette essere interrotto e abbandonato a 
causa di una persistente carestia che colpì la regione da loro scelta 
Dovettero emigrare a Norwood dove continuarono la 
loro passione per l’agricoltura occupandosi di un’altra azienda agricola ad 
Hasrvey.  Il contatto con la natura  ebbe una influenza decisiva sulla 
formazione del carattere della futura scrittrice-illustratrice di libri per 
bambini.  
Le sue prime produzioni letterarie cominciarono ad 
apparire nel  1889 sul “Bollettino di W.A.” nel periodo natalizio.  
Dopo gli studi in Australia la Gibbs ritornò in 
Inghilterra dove rimase per sette anni e dove pubblicò il suo primo libro 
About us (1912) e dipinse manifesti propagandistici per la “Common Cause” a 
favore delle suffragette. Tale lavoro lo continuò in Australia, dipingendo 
manifesti propagandistici a favore dei soldati che partivano alla volta 
dell’Europa per partecipare alla Grande guerra. . 
Nel 1916 pubblicò per bambini il primo libro di una 
serie fortunata, Gumnut Babies, ma l’opera più famosa fu Snugglepot 
and Cuddlepie del 1918 del quale ne furono inizialmente tirate 17.000 
copie.   
Si sposò nel 1919 con Betram James Ossoli Kelly, un 
agente minerario, col quale andò a vivere in una casa di tipo spagnolo a Sydney.
 
Proseguì la sua carriera letteraria scrivendo altre 
opere quali Little Ragged Blossom (1920) e Little Obelia (1921). 
Nuttybub and Nittersing (1923), Two Little Gum-Nuts (1929). 
Dopo la morte del marito nel 1939, visse a Nutcote in 
compagnia dei suoi cani scotch terriers e pubblicò ancora Scotty in Gumnut 
Land (1941), Mr. and Mrs. Bear and Friends (1943) e Prince Dande 
Lion (1954). In 1955 ottennne la nomina di M.B.E. 
Morì il 27 novembre del 1969 e venne sepolta con rito 
anglicano.  
Lasciò la sua biblioteca e i suoi 
manoscritti alla New South Wales Society for Crippled Children and the Spastic 
Centre of New South Wales  e una eredità valutata in £ 42,532, all’United 
Nations International Children's Emergency Fund.  
  
FILATELIA    
AUSTRALIA Anno  1985  (920) 
      
Gibran Khalil  
(Libano)   Nato nel 1883. 
Morì nel 1931.  Pittore e 
scultore, scoprì la letteratura dopo un viaggio a Boston. Già nel 1902 affermò 
il suo talento artistico, dipingendo, scrivendo e rompendo con la tradizione 
araba.  Nel 1908 pubblicò Spiriti ribelli, opera giudicata  eretica dalla 
Chiesa maronita. Trasferitosi a 
Parigi, vi rimase per  studiare Belle arti e subito dopo si spostò 
definitivamente a Boston dove, con altri scrittori arabi, fondò “Il Cenacolo”, 
destinato a venire incontro e ad aiutare gli autori arabi meritevoli.. Nel 1923 scrisse 
il libro che lo fece conoscere al mondo intero: Il profeta. Morì il 10 
Aprile 1931 dopo aver scritto dei poemi e delle meditazioni che ebbero in 
seguito un enorme risonanza in Occidente e in Oriente. Nei testi  esprime una 
forte spiritualità che spinge il lettore verso la saggezza. Di se stesso amava 
dire: “Io sono arrivato qui per vivere nella gloria dell’Amore e nella luce 
della Bellezza, che sono riflessi di Dio. Su questa Terra io vivo e nessuno 
potrà cacciarmi dalle Sfere della Vita. Perché attraverso le mie parole cambio 
la vita, e continuero’ ad esistere, anche da morto“.  Le sue poesie 
furono tradotte in oltre venti idiomi mentre i suoi disegni e dipinti trovarono 
posto in vari musei del mondo. Negli Stati Unititi, dove visse a lungo, scrisse 
in inglese il suo libro Il profeta e altre opere poetiche, illustrate  
con disegni personali, apprezzate in America per la  sensibilità e per gli 
impulsi profondi in esse contenuti.   
FILATELIA 
DUBAI , LIBANO  Anno 2008 ( fog. 41) 
  
    
GIBSON  WILLIAM FORD 
(Usa)   Nato nel 1948. Scrittore 
americano canadese,  durante la sua infanzia dovette spesso spostarsi con la 
famiglia per cui non riuscì a frequentare altri ragazzi e si sviluppò in lui un 
carattere timido ed introverso che lo spinse a trovar rifugio nella letteratura 
in particolar modo quella fantascientifica.  Nel 1967 emigrò 
in Canada dove visse, mantenendo la doppia cittadinanza. Le sue prime opere sono 
a tinte fosche, di impronta avveniristica, basate sui mezzi di comunicazione 
odierni, in particolar modo i computer e la cibernetica. Tali opere attirarono 
l’attenzione del pubblico e degli editori di riviste di fantascienza per la 
particolarità delle trame, dei temi, delle impostazioni dei caratteri dei 
personaggi.  Il primo romanzo 
Neuromancer ottenne critiche importanti e diede l’avvio al movimento 
letterario  cyberpunk.  Gibson da allora venne definito il “profeta nero” 
del cyberpunk. Sebbene la sua 
reputazione sia rimasta legata al primo romanzo, Gibson continuò a lavorare 
producendo libri e articoli per riviste, influenzando artisti, registi, 
musicisti e contribuendo alla diffusione della cibercultura.    
FILATELIA 
PALAU  Anno 1999 (1297).  
     
GIDE  ANDRÉ  PAUL-GUILLAUME  
(Francia) 
  
Nato a Parigi il 22 novembre 1869 da padre protestante e madre normanna di 
religione cattolica, ricevette da ragazzo una rigida educazione morale paterna e 
materna di cui si trova traccia nelle sue opere, in particolar modo quando lo 
scrittore esprime i suoi conflitti interni.  
Compì studi irregolari presso la Scuola Alsaziana. e in pieno fermento 
simbolista, cominciò a pubblicare i suoi primi lavori nelle piccole riviste 
della scuola. In quel periodo conosce altri poeti come Valery, Pierre Louys e 
viene introdotto nel circolo di Mallarmé. 
Il suo primo libro, che Gide definisce ‘opera postuma’, è I quaderni di André 
Walter, pubblicato senza successo nel 1891, seguito subito dopo da Poesie 
di André Walter. Entrambe le opere, scritte in un linguaggio simbolista, 
pretenzioso e ricercato, furono stampate a sue spese In esse non c’è ancora 
nulla del Gide tormentato, alla ricerca di una identità, in continua crisi 
spirituale.   
A quegli anni appartengono anche Il trattato del Narciso (1891), Il 
tentativo d’amore (1893), i racconti simbolici del  Viaggio di Uriano 
(1893) e Paludi (1895) satira degli ambienti parigini che segna una 
transizione di cui già si era avuto sentore in Gli alimenti terrestri del 
1987. Sono opere in cui l’autore cerca di scuotersi di dosso il pietismo 
ereditato dai genitori e di analizzare il suo io attraverso crisi sentimentali. 
A seguito di una grave malattia e di una susseguente lunga convalescenza, Gide 
parte per l’Algeria dove rimane negli anni 1893-94 e si abbandona per la prima 
volta all’esaltazione dei sensi. 
Al suo ritorno dall’Africa Gide rompe definitivamente col passato, con 
l’educazione moralistico-religiosa, con l’ipocrisia e la repressione degli 
istinti. A Parigi, nel 1985, sposa la cugina Madeleine Rondeaux.  
Del 1897 sono i Nutrimenti terrestri (completati molti anni dopo nel 1935 
da Nuovi nutrimenti terrestri)  i quali contengono una specie di ampia 
prefazione a tutta la sua opera, con la liberazione dell’individuo  dalla 
morale, la conquista della vita sotto tutte le sue forme, la disponibilità 
dell’essere di fronte a tutti gli eventi. 
Gide da quel momento si esprime sotto diverse forme: attraverso racconti Il 
Prometeo male incatenato (1899), Il ritorno del figliol prodigo 
(1909); attraverso romanzi, L’immoralista (1902), La porta stretta 
(1909), Isabella (1911), Le segrete [o sotterranei] del Vaticano 
(1914); attraverso il teatro Il re Candaule (1901), Saul (1903) e 
attraverso studi critici Pretesti (1903) e Nuovi pretesti (1911). 
La sua opera fino a quel momento era rimasta appartata, nonostante si fosse 
inserito nel mondo letterario francese e partecipasse alla fondazione della 
“Nouvelle Revue Française”. La pubblicazione di Le segrete del Vaticano 
fece cadere ogni speranza di raccostamento al cattolicesimo e gli alienò alcune 
amicizie, tra cui quelle con Paul Claudel, Jammes, Ghéon. 
Durante la prima guerra mondiale si dedicò all’assistenza ai rifugiati. In quel 
periodo ebbe una crisi esistenziale e religiosa e sembrò cedere al puritanesimo, 
tanto da dare la sua adesione all’ “Action Française”. 
Il dopoguerra lo portò alla celebrità, specie presso i giovani, nauseati dal 
conflitto, i quali si rivolsero a lui come ad un liberatore delle coscienze. Non 
tutte le resistenze furono però vinte. Il Dostoievsky  suscita la 
reazione di Henry Massis e contro di lui Henri Béraud conduce la “Crociata delle 
lunghe figure”; la pubblicazione di Corydon scandalizza i benpensanti. Ma 
la nuova generazione resta con lui.  
Del 1919 è l’opera semplice e tragica Sinfonia pastorale. A questa seguì 
nel 1925 un’opera crudamente autobiografica Se il grano non muore, parti 
della quale erano già apparsi in Corydon, pubblicato nel 1911 in poche 
copie ad uso degli amici. Nell’opera Gide mette a nudo la sua personalità e 
scatena contro di lui accuse di immoralismo. 
La pubblicazione di Falsari (1925) opera completata nell’anno successivo 
con Il diario dei falsari, gli attirò subito le simpatie dei giovani. 
Frutto di un viaggio in Africa furono  Viaggio in Congo (1927) e il 
Ritorno dal Ciad (1928), in cui si  riflettono considerazioni sociali,  
invito a riforme, denuncia del capitalismo, simpatia per lo Stato senza 
religione, senza classi, senza famiglie, idee che lo spingeranno verso il 
comunismo e contro il conformismo. Quest’ultimo è chiaramente presente nei tre 
romanzi La scuola delle mogli (1929), Roberto (1930), Genoveffa 
(1937).  Un altro momento significativo è indicato dalla tragedia Edipo 
(1931) in cui vi è una dichiarazione di ateismo e di fede nell’uomo e nel 
progresso. 
Dopo un viaggio in Russia e un maggiore approfondimento delle sue idee 
sull’organizzazione comunista che non lo convinceva totalmente, ritrattò in 
parte le sue posizioni con i libri Ritorno dall’URSS (1936) e Ritocchi 
al mio ritorno dall’URSS (1937).  
Riprese a viaggiare e durante una sua assenza dalla Francia morì la moglie. 
Nel 1939 iniziò la pubblicazione dei Diario, iniziato nel 1889 e 
completato nel 1946 e nel 1959 (al quale va aggiunta l’opera postuma Et nunc 
manet in te (1951) documento in cui sono espressi esitazioni, dubbi e la 
ricerca di una fede).  
Distaccato dal mondo letterario, ebbe a subire critiche. Nel 1946 pubblicò il 
dramma Teseo e nel 1947, assieme a Jean Louis Barrault, mise in scena il
Processo  Kafka e fu insignito del premio Nobel. Nel 1952 uscirono 
postume le annotazioni  comprese nel volume Così sia ovvero Il gioco è fatto. 
Per completare l’attività letteraria dello scrittore occorre ancora ricordare le 
opere critiche quali Incidenze (1924), Saggio su Montaigne (1929),
Interviste immaginarie (1942), nonché la pubblicazione della sua 
Corrispondenza con Jammes, Claudel, Rilke, Valery, Martin du Gard. 
Gide è uno degli scrittori più rappresentativi del Novecento sia  per il valore 
artistico della sua opera, sia per le sue posizioni in materia di morale e di 
politica che hanno influenzato la sua generazione. La sua reazione all’ipocrisia 
cattolica e borghese non fu mai irrazionale. Non riuscendo a risolvere le sue 
contraddizioni, optò per l’ambiguità, ciononostante, nel tentativo di far 
coesistere etica e istinti, illuminò ampie zone della natura umana. 
  
FILATELIA           
COSTA D’AVORIO Anno 1978 (453), 
FRANCIA  Anno 1969  (1594), LUXEMBURGO 2001 (1480),  PALAU Anno 
2001  (1704M), PARAGUAY  Anno 1977 (fog. 306) 
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      GILBERT GIL ENRIQUE  
      (Ecuador)   Nacque a  
      Guayaquil, 8 luglio  1912 e ivi morì il 21  febbraio  1973. Scrittore 
      ecuadoregno fu il più giovane del gruppo di Guayaquil,  uno dei gruppi più 
      noti della letteratura ecuadoregna durante il periodo 1930-1940.  Il 
      gruppo comprendeva gli scrittori: Demetrio Aguilera Malta, Alfredo Pareja 
      Diezcanseco, Joaquín Gallegos Lara, e José de la Cuadra.  Hanno scritto 
      romanzi riguardanti il mondo meticcio-ecuadoregno. Il loro stile era il 
      realismo magico.  Scrisse le 
      opere Yunga (1933), il libro di racconti Storie Emanuel 
      (1939),  La testa di un bambino in un bidone della spazzatura.  e 
      il suo romanzo più famoso: Il nostro Pan (1942), che fu tradotto in 
      tedesco, inglese, giapponese, tedesco, inglese e altre lingue.  Insieme a 
      Gil Gilbert Gallegos Lara e Aguilera Malta, scrisse una raccolta di 
      racconti che hanno per titolo Quelli che lasciano.    Parte 
      della sua vita fu occupata dalla politica. Seguì l’idealismo comunista, 
      divenendo Segretario Generale (Presidente) del Partito Comunista 
      dell'Ecuador e fece molte visite alla Unione Sovietica in piena Guerra 
      Fredda .   Gilbert 
      è stato sposato a vita con Zatizábal Alba Calderon , esmeraldeña pittrice 
      e rivoluzionaria, fondatrice del movimento per il riconoscimento dei 
      diritti delle donne in Ecuador.  Hanno avuto due figli: Enrique Gil 
      Calderon, direttore di coro, e Antonio Gil Calderon, medico e uomo 
      d'affari.    
      FILATELIA 
      EQUADOR Anno 2012 
      
           
GILBERT WILLIAM 
SCHWENCK
(Inghilterra) 
  
Nato 
il 18 novembre 1836. Morto il 29 maggio 1911.
Autore drammatico, librettista, autore di operette e commedie musicali, 
collaborò con il compositore Arthur Sullivan. Scrisse 
Yeomen of the guard, The gondolier, The Mikado, The Pirates of Penzance, 
Iolanthe. 
Ebbe un figlio che, sulle orme del padre, si occupò di letteratura e pittura. 
 
Inizialmente cominciò ad illustrare le opere del padre e poi passò a scrivere 
storie (da lui illustrate)  poemi e articoli.  Compose  i poemi Bab Ballds, 
di carattere comico. Scrisse una settantina di opere. 
  
 FILATELIA 
GRAN BRETAGNA  Anno 1992   
    
GILBOA AMIR
 
(Ucraina) 
  
Nato nel 1917. Morto nel 1984. 
Studia in una scuola ebraica e nel 1937 si trasferisce illegalmente in Palestina 
dove lavora  in cave di pietra e poi nei campi di un kibbutz. 
Aderisce alla British Army’s Brigata Ebraica e serve l’esercito nel Nord Africa, 
in Egitto,  in Italia.  Verso la fine della Seconda guerra Mondiale viene 
dislocato nei Paesi Bassi e nel Belgio dove partecipa al trasferimento illegale 
di ebrei in Palestina. 
Gilboa combatte anche in Israele durante la Guerra di indipendenza e tutte 
queste esperienze militari  condizionano profondamente i primi poemi pubblicati 
in Israele dall’Editrice Masada.  Riceve  numerosi premi tra cui il Premio 
Israele. Traduce anche varie opere di poeti e scrittori tra cui Amado, 
Vinogradoff. La sua opera è volte giocosa, a volte tragica, comunque sempre 
introspettiva. 
 Ha scritto: Per un segno (poesia), 1942, Sette Domini, 1949, 
Canzoni in Early Morning (poesia), Hakibbutz Hameuchad, 1953, 
Selected Poems (poesie), Le-Machbarot shira, 1962, Blues e Reds 
(poesie), Am Oved, 1963, Gili's Water Man (per bambini), 
Sifriat Poalim, 1963, Gazelle I'll Invia clicca  1972, Tutto va 
(poesia), 1985. 
  
FILATELIA 
ISRAELE  Anno 1996    
      
GILLIAMS  MAURICE. 
(Belgio) 
  
Nasce ad Antwerp il 20 giugno del1900 e ivi muore il 18 ottobre del 1982.  
Autore di poesie e  del romanzo Elias o la lotta contro gli usignoli 
(1936), che lo rese noto al pubblico. Scrisse anche: Elegie (1921),  
La bottiglia  in mare (1927/29), Il passato di Colombo (1933),  
Viaggio di prova nel vuoto (1933), L’inverno ad Anversa (1953.) 
  
FILATELIA 
BELGIO  Anno 2003.  (3217) 
      
GILMORE  MARY 
(Australia) 
  
Nata il 16 agosto 1865 a Cotta Walla (vicino a Goulburn), morta  il 3 dicembre 
1962.  
Inizia a studiare nella scuola del suo paese e successivamente presso la Scuola 
Superiore Pubblica, Wagga Wagga. Ottenuto il diploma, insegna  nelle  scuole  di 
Beaconsfield, Illabo, Silverton, Neutral Bay e Stanmore.  
Appassionata della letteratura scrive opere sulla riforma sociale usando  
pseudonimi (Em Jaycey, Suor Jaycey, Ludione Calvert). 
Ispirata dagli ideali socialistico-utopistici di Wiliam Lane, entra a far parte 
del Movimento Nuova Australia, contribuendo attivamente alla rivista del 
Movimento.  
Alla fine del 1895 si reca in Paraguay dove nel 1897 sposa William Alexander 
Gilmore. Da questa unione nasce un figlio. Il matrimonio non ha esito felice e 
la Gilmore nel 1902 ritorna in Australia, sistemandosi a Victoria. Dieci anni 
dopo si trasferisce con figlio a Sydney dove l’editore. 
del giornale “Il Lavoratore australiano”  Henry Lammond le affida una rubrica in 
cui Mary esamina e discute su riforme sociali legate in particolar modo ai 
problemi della  donna: voto, economia, figli, famiglia, vecchiaia, pensioni, il 
giusto trattamento agli aborigeni. La rubrica acquista subito 
grande notorietà. 
Negli anni successivi pubblica volumi di prosa e poesia  tra cui  Altri 
Versetti (1910), Il Carrello basculante (1925), The Wild Swan 
(1930), Sotto la Wilgas (1932), Battlefields (1939), 
Quattordici Uomini (1954), The Hound   of a Road (1922), 
Old Days, Old Ways (1934) e Altre Recollections (1935). 
A livello nazionale, nel 1937, fu  la prima donna  ad essere nominata Comandante 
delle Dame dell'Impero Britannico per i contributi resi alla letteratura. 
Durante la Seconda Guerra Mondiale, compose poesie di carattere patriottico Fu 
uno dei membri fondatori della Fellowship of Australian Writers e del Sydney's 
Lyceum Club; organizzazioni attive in campo letterario. 
Alla sua morte nel 1962 le furono attribuiti funerali di Stato. 
  
FILATELIA 
AUSTRALIA   Anno 1973  (497). 
     
GIONO  JEAN 
(Francia) 
  
Nato a Manosque (Basse Alpi) il 30 marzo del 1895, ivi morì il 9 ottobre 1870. 
Appartenente ad una modesta famiglia franco-piemontese, autodidatta, formò le 
sue prime esperienze letterarie leggendo la Bibbia, i poemi omerici, i classici, 
i tragici greci. 
Da giovane svolse diversi mestieri: fattorino, impiegato, vicedirettore di 
banca. Nel 1929 si recò a Parigi per la presentazione della sua prima opera  
Colline, che, assieme alle successive Uno di Beaumoges (1929) e 
Rinascita (1930), forma la trilogia di Pan. 
Il grande gregge del 1931 si ispira al naturalismo, mentre Giovanni il 
blu (1932) raccoglie i suoi ricordi di’infanzia.  Le successive opere Il 
canto del mondo (1934), Che la mia gioia resti (1935), Le grandi 
ricchezze (1936), Battaglie della montagna (1937), Rifiuto di 
obbedienza (1937), Trionfo della vita (1942), esprimono la sua 
filosofia, il ritorno alla natura, la gioia pagana di vivere, il pacifismo, 
l’opposizione agli effetti deleteri della società contemporanea. 
Giono ebbe seguaci con i quali soleva radunarsi in una vecchia cascina 
abbandonata a Contadour.  
Nel 1945 fu incarcerato per collaborazionismo col governo di Vichy. Uscito di 
prigione riprese il suo lavoro di scrittore. 
Le opere dell’ultimo periodo non sono più ispirate alla vita agreste e panica 
della sua Provenza. Risentono invece dell’introspezione dei personaggi e dello 
studio dei caratteri. Sono Un re senza divertimento (1947), Noè 
(1947), Morte di un personaggio (1949),  L’usssaro sul tetto 
(1951), Viaggio in Italia (1953), Angelo (1958), Il disastro di 
Pavia (1963), Due cavalieri nella tempesta (1966), Iris di Susa 
(1970). 
La sua opera, spesso viziata da ambizioni ideologiche e profetiche, vive 
attraverso i paesaggi descritti, la natura mediterranea, le raffinate ricerche 
psicologiche dei personaggi. 
  
FILATELIA 
FRANCIA  Anno 1995 
(2923),
 MONACO  Anno 1995
(1984) 
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GIRAUDOUX JEAN  
(Francia) 
  
Nato a Bellac, Limousin, il 20 ottobre 1882, morì a Parigi il 31 gennaio 1944. 
Studiò nel liceo di Chateauroux e poi nel 1903 alla Scuola Normale Superiore 
dove si dedicò a studi di germanistica. Nel 1910 iniziò la carriera diplomatica, 
dopo aver partecipato alla guerra ’14-18, divenne capo delle Operazioni francesi 
all’estero. Occupò in seguito posti diplomatici quale membro della Commissione 
di stima dei Danni Alleati in Turchia, Ispettore delle Poste diplomatiche e 
consolari. 
In campo letterario esordì con una raccolta di novelle Le provinciali 
(1909), cui seguirono tre racconti sotto il titolo La scuola degli 
indifferenti (1911), Letture per un’ombra (1917),  Amica America 
(1919), opera nata a seguito di un soggiorno americano per una missione 
diplomatica,  Adorabile Clio (1920)  
Dal 1919 al 1939, scrisse ininterrottamente una serie di romanzi che vanno sotto 
i titoli Simone il patetico, Elpénor, Susanna e il Pacifico, Il romanzo di 
Sigfrido e il Limousin, Giulietta nel paese degli uomini, Bella, Englantine, 
Avventure di Jerome Bardini, Lotta con l’angelo. 
Un incontro con Louis Jouvet lo indirizzò verso il teatro dove si affermò con 
una riduzione del Sigfrido. Scrisse per il palcoscenico tra il 1929 e il 
1938 Anfitrione, Giuditta, Intermezzo, Tessa, La guerra di Troia non si farà, 
Elettra, Cantico dei cantici, Ondina. 
Nominato commissario delle informazioni nel 1939 pubblicò La scelta delle  
elette a pieni poteri e dopo la disfatta della Francia nel 1940 si ritirò a 
Cusset. Tra il 1942  e il ’43 si dedicò all’adattamento di due film di 
Baroncelli e di Bresson. Nel 1943 fece rappresentare al Teatro Hébertot 
Sodoma e Gomorra. Le sue ultime tre commedie La  folle di Chaillot 
(1945), L’Apollo di Bellac (1947), Per Lucrezia (1953), furono 
rappresentate dopo la sua morte. 
Tra le opere postume: Armistizio a Bordeaux e senza poteri (1945), Dai 
pieni poteri ai senza poteri (1950), La francese e la Francia (1951),
Racconti di un mattino (1952), il romanzo La bugiarda (1969) 
Fra i saggi vanno ricordati: Jean Racine (1930), Le cinque tentazioni 
di La Fontaine (1938), Letteratura  (1941). 
  
FILATELIA   
FRANCIA  Anno 1974/75 (1822) 
 
   
       
GIRLEANU EMIL 
(Romania) 
             
Nato a Jasi, 1878. morto a Craiova nel 1914. 
Fondò la Società degli scrittori romeni nel 1909. Diresse il Teatro di Craiova. 
Descrisse nei suoi romanzi il mondo contadino in racconti e romanzi. 
Sue opere: I vecchi (1905), Il primo dolore (1907), Una notte 
di maggio (1908),  Il noce di Odobac (1909), Il mondo di quelli 
che non parlano (1910, acute osservazioni sul mondo animale. 
  
FILATELIA 
ROMANIA  Anno 1964  (2021) 
 
  
  
      GIZZAT, TAZI KALIMOVICH  (PSEUD. 
      DI GIZZATOV) 
      (Russia) 
        
      Nato il 3 settembre, 1895, nella città di Varzi-Omga, 
      nell'attuale Agryz Raion,. Morto il 7 marzo 1955, a Kazan, Tatar. 
      Nato in una famiglia contadina,  studiò in una madrasa 
      islamica. La sua prima commedia, Silver Coin, è stata scritta  nel 1923. 
      Nel 1925 uscì la commedia Il mercenario.  
      Gizzat scrisse i drammi Bishbuliak (1932, riveduto 
      nel 1948), La scintilla (1935, tradotta in  russo, 1958), I 
      torrenti (1937),  La Fiamma (1940), Ragazze da sposare 
      (1939), Durante la Grande Guerra Patriottica (1941-1945) e nel  
      dopoguerra scrisse opere tra cui Taimasovs (1941), Missione Sacra 
      (1944), Amore reale (1947), e La vittima dell’egoismo (1950-1954).
       
      Gli furono assegnati vari premi statali. 
       Opere:  Saylanma p'esalar, voll. 1-3. 1954-56. 
      Dramalar, Komediyalar.  1965.Chatk'ilar. Kazan, 1969.In traduzione 
      russa:Bashmachki. Kazan, 1953.Potok: Dramaticheskaia trilogia. 1954. 
        
      FILATELIA 
      RUSSIA  Anno 1995  (Busta 
      postale)  URSS Anno 1976  (Busta postale) 
         
  
   
GJELLERUP  KARL  (adottò lo pseudonimo di 
Epigonos) 
(Danimarca) 
  
Nato a Roholte in Selandia il 2 giugno 1857, morì a Dresda l’11 ottobre 1919. 
Rimasto orfano, il padre era un pastore protestante,  visse e studiò a 
Copenhagen. Nel 1878 terminò gli studi teologici e stampò il primo romanzo sotto 
lo pseudonimo di Epigone dal titolo Un idealista, una presa di posizione 
contro il cristianesimo. Sullo stesso filone di rivolta seguono La giovane 
Danimarca (1879) e Antigone (1880). Del 1881 è una raccolta di 
liriche Biancospino rosa.  L’apprendista dei Germani (1882) è il 
risultato di un viaggio in Germania. Nel 1883 scrisse Romolo e Sol 
maggiore. 
Seguì una permanenza i n Grecia che gli dettò Un mese classico (1884)  e
Un anno di vagabondaggio (1885). Altri romanzi furono Minna  del 
1889, Il mulino, opera scritta a Dresda città che lo scrittore  
considerava come la sua seconda patria. 
Fu autore drammatico. Compose le opere Brunilde (1884),  Saint Just 
(1886), Hagbard og Signe (1889) ispirati al mondo classico. A quello 
moderno sono legati i drammi Herman Vandel (1891), Wuthorn  
(1893), Sua eccellenza (1895). 
Manifestò nelle sue opere una chiara simpatia per Schopenhauer, Wagner e la 
filosofia indiana come testimoniano i drammi Fuochi sacrificali (1903),
La moglie dell’uomo perfetto, (1907) e i romanzi  Il pellegrino 
Kamanita (1906), Gli erranti nel mondo (1910). 
Negli ultimi anni della sua vita riaffiora una simpatia per il cristianesimo 
come testimoniano i romanzi Gli amici di Dio (1916), Il ramo d’oro 
(1917). 
Ottenne il premio Nobel nel 1917. 
  
FILATELIA 
SVEZIA  Anno 1977  (991), PALAU Anno 2001 (1693),  PARAGUAY  Anno 
1997 (fog.306) 
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GJIKA ELENA  vedi DORA D’ISTRIA 
  
    
GLADKOV  FËDOR VASILIEVIC 
(Russia) 
  
Nato a Cernavka nel 1883, morto a Mosca nel 1958. 
Di origine contadina, fu esiliato in Siberia per aver preso parte alla 
rivoluzione del 1905.  
Influenzato da Gorki, scrisse i romanzi I proscritti (1912) e La 
vecchia prigione sotterranea del 1927. Ottenne un successo col 
romanzo Cemento 1925 che tratta della ricostruzione dopo la guerra civile 
e che inaugurò i romanzi che esaltavano i piani quinquennali dell’economia 
sovietica.  
 Nel 1932 scrisse una serie di racconti satirici Piccola Trilogia e il 
romanzo Energia (1932) nonché una tetralogia autobiografica Racconto 
d’infanzia (1949), Gente libera (1950 La cattiva annata (1954) 
e Gioventù turbolenta, rimasta incompiuta. 
Ottenne il premio Stalin nel 1950 e nel 1951. 
  
FILATELIA 
RUSSIA  Anno 1963  
(2720) 
     
GLAVAŠ  RADOSLAV
 
(Croazia) 
  
Nato a Drinovci il 28 novembre. Morto a Humac il 20 
luglio 1867. 
Frate, fu battezzato da Fra Paško Buconjic il 1 ° 
dicembre 1867. Il suo nome di battesimo è Andrija. I suoi genitori sono Ante e 
Iva  Nuić. Frequentò lo
scuola per i Sacerdoti a Siroki Brijeg e terminata la sua 
formazione scolastica si recò a Humac dove, il 26 novembre 1883, vestì l’abito 
francescano Continuò i suoi studi filosofici e teologici a Perugia e prese i  
voti il 18 dicembre 1887. Continuò e concluse i suoi studi a  Innsbruck - 
Austria dove fu ordinato sacerdote il 3 agosto del 1890. Ritornò in  Erzegovina 
come professore presso il Seminario di Siroki Brijeg, da dove di tanto in tanto 
si recava ad Assisi. Nel 1895 divenne il primo decano del Seminario a Mostar. E 
'stato Segretario della Provincia e dal 1904 è stato Segretario del Vescovo 
Buconjic di cui resse la Diocesi fino all'elezione del nuovo vescovo. Collaborò 
letterariamente con il giornale "Osvit" nel 1898 e fondò 
la rivista "Kršćanska Obitelj". Nel 1902 fondò l'Associazione croata per il 
supporto di studenti poveri e partecipò  attivamente a tutte le attività per il 
miglioramento del benessere spirituale e materiale del popolo croato in 
Erzegovina. Scrisse Il memoriale della vita francescana dell'Erzegovina,
La vita e l'opera di frate Rafa Barišić,  Un po’ più della verità,  La 
politica del bosniaco,  - Erzegovina Francescan ,  Il Vescovo Frate Paskal 
Buconjic , La vita di Gesù Cristo. Lavorò  come corrispondente per le 
riviste "Osvit", "Kršćanska Obitelj", "Serafski perivoj", "Večernji lista 
Sarajevski", "Hrvatska Obrana" ecc. 
Egli è uno dei più famosi francescani del suo tempo. Morì 
a Humac e fu sepolto nella tomba del frate al nuovo cimitero. Con la sua vita 
sacerdotale e religiosa, nonché con le sue attività culturali, letterarie e 
sociali rimase rispettato e ricordato. 
  
FILATELIA 
CROAZIA  Anno 2013 (22 luglio) 
    
Glibov  Leonid Ivanovich 
(Ucraina)
 
Nato nel 1827. Morto nel 1893.
Poeta e favolista, raccoglitore di fiabe popolari dal patrimonio ucraino, le 
trascrisse accuratamente e per un certo periodo godette di una meritata fama.Le sue fiabe 
lette  e poi raccontate continuarono a subire modifiche e adattamenti alla 
società ucraina in evoluzione in quanto  le  sue fiabe si basavano su tre 
importanti componenti: la forma poetica da lui usata nel trasferirle dalla 
tradizione orale a quella scritta; l’attenzione alla psicologia dei personaggi; 
un umorismo arguto venato talvolta da un pizzico di amarezza e anche di 
sarcasmo.  
  
FILATELIA 
UCRAINA Anno 1997  (Busta postale) , 
2002  (451 e Annullo speciale), 2007 (Busta postale) 
      
      GLINSKI  A.G. 
      (Polonia) 
        
      Folklorista, raccolse numerose  fiabe 
      polacche che spaziono da un lontano passato sino a tempi più recenti. 
      L'autore le raccolse dalla viva voce dei contadini de pastori. 
       Si tratta di selezioni da una vasta 
      collezione fatta da A.J, Glinski, stampate nel 1862 a Wilna.  
      Le favole provengono da un lontano passato e 
      può anche data dal primitivo volte ariana. Essi rappresentano il folclore 
      presente tra i contadini delle province orientali della Polonia, ed anche 
      di alcune province della Bielorussia.   
      Nella stesura dei racconti si alternano 
      prose  a poesie, ballate a prose rimate. Sono evidenti i rapporti e le 
      somiglianze con il folklore della Germania, delle nazioni celtiche, delle 
      fiabe indiane. 
      Tra  le più note: La principessa rana . 
      Principessa Miranda e il Principe Eroe . Le aquile . La tromba d'aria - Il 
      buon traghettatore e le ninfe dell'acqua - La principessa del Monte Brazen 
      . L'orso nella capanna della foresta 
        
      FILATELIA 
      POLONIA  Anno 2003  
      (3814). Il soggetto è tratto da: La principessa trasformata in ranocchio.     
Gnedich  Nikolay Ivanovich 
(Russia)
 
Nato 
nel 1784. 
Morto nel 1833.
Poeta e traduttore, è  noto per il suo idillio I pescatori (1822). La sua 
brillante traduzione dell’Iliade (1807-29) ottenne un vasto apprezzamento 
anche da Alexander Puskin, che scrisse per lui un’epistola e un Epigramma in 
esametri. 
 
FILATELIA 
URSS  Anno 1971  Cartolina postale. 
  
  
  
GOETHE JOHANN WOLFGANG von 
 
(Germania) 
  
Goethe può essere considerato  la figura predominante di tutta la cultura 
tedesca, il risultato artistico dei movimenti culturali del Sette e Ottocento 
tra cui lo ‘Sturm un Drang’, un rappresentante del romanticismo (sebbene non 
l’abbia mai voluto riconoscere), un rappresentante del movimento religioso 
protestante pietista. Ricco di molteplici interessi, coltivò a fianco della 
letteratura gli studi di scienze naturali ed esercitò mansioni di uomo di 
governo con impegno e competenza. 
Goethe nacque nel 1749 a Francoforte sul Meno. Figlio del consigliere imperiale 
Johann Caspar e di Katharina Elisabeth Textor, figlia del borgomastro di 
Francoforte,  fu educato privatamente da istitutori che gli insegnarono il 
latino, il greco, l’italiano, l’inglese, lo yiddish la musica, il disegno.  Di 
una genialità precoce, aveva il dono di imparare subito. Iniziò a scrivere 
prestissimo per il suo teatro di marionette (e forse conobbe sin da  allora la 
leggenda di Faust). A sedici anni lasciò Francoforte per recarsi a Lipsia a 
studiare legge e si interessò anche di medicina. In quel periodo ebbe una 
relazione con Annette Schönfkopf, figlia del suo albergatore. Il rapporto ebbe 
una fine tempestosa. Seguì il ritorno a Francoforte a causa di malattia e il 
rapporto sentimentale gli dettò i versi licenziosi e libertini de Il libro di 
Annette e la commedia I capricci dell’innamorato entrambi del 1727. 
 Durante la malattia venne a contatto con l’ambiente religioso dei pietisti, cui 
fu indirizzato dalla madre e in particolare dall’amica materna, Susanne von 
Klettenberg. Per trascorrere il tempo il giovane Goethe si fece costruire in un 
solaio una stanza attrezzata a laboratorio dove si dedicò ad esperimenti di 
chimica. Nel 1769 pubblicò Nuove poesie e l’anno dopo una commedia in 
versi I complici. Ristabilitosi si recò l’anno appresso a Strasburgo per 
terminare gli studi giuridici e nel 1771 superò l’esame di licenza. A Strasburgo 
il giovane rimase estasiato davanti alla cattedrale gotica e incontrò Herder che 
doveva avere un influsso determinante sulla sua successiva opera.  In campo 
sentimentale si legò a Friederike Brion, figlia di un pastore protestante, ma 
per la sua impazienza e sete di libertà, troncò presto il legame.  
Nel 1771, sotto l’influsso dell’ammirazione per l’arte gotica scrive 
Dell’architettura tedesca. L’ammirazione per il gotico, per il medioevo, le 
scoperte letterarie di quel periodo, i canti di Ossian costituirono uno dei 
motivi della nascita del movimento dello ‘Sturm und Drang’. 
Rientrato a Francoforte si dedicò alla stesura del  dramma storico Götz von 
Berlichingen. In questo periodo comincia a delinearsi l’idea iniziale della 
composizione del Faust, con una stesura in prosa dell’Urfaust. Tra 
il 1771 e il 1775 abbozzò due drammi mai portati a compimento Prometeo  
e  Maometto, poi il Ciclo del viandante e Il viaggio d’inverno 
nello Hartz. 
Recatosi nel 1772 a Wetzlar per praticare l’avvocatura, conosce Charlotte Buff, 
fidanzata al suo amico Kestner, se ne innamora, ma riesce ad imporsi e a non 
svelare il suo amore. Di ritorno a Francoforte scrisse I dolori del giovane 
Werther (1974),  romanzo che lo rese subito celebre in Germania e oltre 
confine. La sua produzione letteraria continua con Clavigo (1774), 
Stella (1775), Ervino ed Elmira (1775) in cui aleggia il ricordo di 
Lili Schönemann, figlia di un banchiere, con cui aveva avuto una breve 
relazione. 
L’autunno del 1774 segna per Goethe una svolta decisiva nella sua vita. Il 
giovane duca di Weimar, Carlo Augusto, lo invita alla sua corte e lo vuole 
accanto a sé come consigliere e ministro. Goethe con le sue conoscenze in campo 
politico, amministrativo, economico si accattiva la benevolenza di tutti, in 
particolar modo di Anna Amalia, la duchessa madre. Benché tali interessi fossero 
lontani dalla letteratura, sotto l’influenza della baronessa Charlotte von 
Stein, ebbe la possibilità di rivedere il suo pensiero e di indirizzarlo verso 
una più serena maturità. Ne fa fede la tragedia Ifigenia in Tauride, 
rappresentata a corte nel 1779.   
Nacquero pure le liriche più belle Alla luna, Il canto notturno del viandante, 
la prima stesura del romanzo Wilhelm Meister (inedita fino al 1911). 
Compose celebri ballate Il pescatore (1778), Il re degli elfi 
(1782), I limiti dell’umano (1778), Il divino (1783). 
Dopo dieci anni di permanenza a Weimar, Goethe si allontana, quasi in fuga,  per 
dirigersi in  Italia. Si era creato dell’Italia una visione ideale, serena, 
pagana, il mito dell’Eden. Nel 1796 fu a Roma e successivamente in Sicilia. A 
Roma portò a termine il dramma Egmont (1787) e riscrisse l’Ifigenia; 
iniziò il Torquato Tasso, continuò a lavorare sul Faust e iniziò 
le Elegie romane, poi portate a termine dopo il suo ritorno a Weimar. 
In Italia conobbe Cristiane Vulpius che gli diede cinque figli, e che Goethe 
sposò solo  nel 1806.  Nella primavera del 1790 andò a Venezia, ma la città lo 
lasciò indifferente, anzi nei suoi Epigrammi veneziani (1790) troviamo 
sfoghi di malumore, un po’ di sarcasmo e alcune oscenità. 
Il ritorno a Weimar aprì un periodo di crisi nei rapporti con la corte e la 
società. In compenso iniziò la sua amicizia con Schiller, assieme al quale 
scrisse una raccolta di epigrammi Xenie e compose le sue ballate più 
belle L’apprendista stregone, La fidanzata di Corinto, Il dio e la baiadera 
che pubblicò assieme ad altri lavori dell’amico sull’Almanacco delle Muse per 
l’anno 1798. Scrisse ancora Arminio e Dorotea (1797),  Metamorfosi 
degli animali (1799), La figlia naturale (1802). Intanto continua a 
lavorare al suo Faust per portare a compimento la prima parte. 
In precedenza, dopo aver seguito il duca Carlo Augusto che combatteva 
nell’esercito prussiano durante le campagne contro la Francia e aver  assistito 
alla battaglia di Valmy (1792), all’assedio di Magonza (1793), trasse esperienze 
che più tardi gli diedero la possibilità di scrivere La Campagna di Francia 
(1817). 
Negli anni successivi produsse opere minori: le favole Intrattenimenti di 
emigrati tedeschi, il racconto La fiaba, un bestiario 
medievale in versi La volpe Reineke (1794). Nel 1976 portò a compimento 
il romanzo Gli anni di apprendistato di  Wilhelm Meister. 
Negli anni della parabola napoleonica moltiplicò i suoi contatti con le maggiori 
personalità del momento, forse perché si sentiva sempre più lontano dalle nuove 
generazioni, Con la morte di Schiller nel 1805 si ripiegò su se stesso. La sua 
fama cresceva, ma Goethe si sentiva sempre più isolato. Di quegli anni è l’opera
Le affinità elettive (1805). 
Una amicizia amorosa con Marianne von Willemer gli ispirò le liriche del 
Divano occidentale-orientale (1819). 
Nel 1816 morì sua moglie Cristiane; l’anno dopo suo figlio Augusto sposò Ottilie 
von Pogwisch, ma non fu un matrimonio felice. Il poeta però nutrì sempre affetto 
per la nuora e i nipotini. L’isolamento in cui si era chiuso aveva fatto di lui 
‘un vecchio olimpico’. Ciò non toglie che all’età di settantaquattro anni si 
innamorasse di una giovinetta diciassettenne Ulrike von Levetzow.  Un lampo 
nella sua vita ormai al tramonto che gli dettò l’Elegia di Marienbad, 
parte centrale  della Trilogia della passione (1823). 
Nel 1829 terminò la seconda parte del Meister intitolata Anni di 
peregrinazione  di Wilhelm Meister, un romanzo che l’aveva tenuto impegnato 
per più di mezzo secolo. Ma soprattutto in quegli ultimi anni di vita lavorò 
alla seconda parte del Faust che terminò pochi giorni prima della sua 
morte, avvenuta a Weimar nell’anno 1832.           
OPERA: Faust. L’intero dramma comprende due parti: Il Primo e il
Secondo Faust. Il primo fu scritto in differenti periodi: vi è l’Urfaust 
o Faust originario, buttato giù da Goethe in poco tempo e poi distrutto. 
Per fortuna una sua amica della Corte di Weimar, la von Göchhausen. ne fece una 
copia che fu ritrovata in seguito da  Erich Schmidt e pubblicata, Comprende 22 
scene, passate quasi tutte nelle successive stesure. Nel 1788 a Roma Goethe 
riprese la stesura del Faust. L’opera fu pubblicata nel 1808. Nel titolo 
appare la seguente dicitura Della Tragedia parte prima, il che lasciava 
supporre che il poeta già stava pensando ad una seconda parte. 
In effetti, la seconda parte fu portata a termine negli ultimi anni di vita di 
Goethe. 
Nel primo Faust, il vecchio sapiente, stanco della scienza e deluso anche 
dalla magia, avido di vita, stringe un patto con Mefistofele, il diavolo, che 
gli ridà la giovinezza e gli promette inebrianti esperienze. Il patto, di cui 
già si discute in cielo fra Dio e Mefistofele, dovrebbe fornire al diavolo 
l’anima di Faust se questi si dichiarerà soddisfatto anche di un attimo solo. 
Faust, sicuro che ciò non potrà mai avvenire, firma il patto. Anche il diavolo è 
sicuro e lo conduce nel piccolo mondo di Margherita facendogli intravedere che 
in futuro lo porterà in un altro mondo più grande. Faust si innamora, seduce 
Margherita, poi l’abbandona. La donna mette al mondo un bambino che uccide. 
Arrestata, viene giustiziata. Era questa una conseguenza delle male arti di 
Mefistofele che, già in precedenza, aveva fatto uccidere  da Faust  Valentino, 
il fratello di Margherita. 
Il Secondo Faust ha una impronta totalmente nuova. Mefistofele introduce 
Faust nel mondo grande cioè il mondo dell’antica Ellade; gli dà in moglie Elena. 
Faust in questa nuova vita compie molte esperienze, dopo aver conquistato Elena, 
che simboleggia il mondo antico e la bellezza classica, bonifica paludi sul lido 
donatogli in feudo e muore in tarda età, pronunciando  l’invocazione che 
Mefistofele attendeva e cioè l’attimo richiesto:”Arrestati, sei bello!”. Ma 
nell’invocazione non vi è alcuna soddisfazione momentanea, essa è rivolta al 
futuro. Faust ha costruito non per sé ma per le generazioni a venire.  
Margherita, morta, per sua intercessione presso la Vergine e per mezzo 
dell’Eterno Femminino che invisibilmente opera in Faust, riesce a condurre la 
sua anima verso l’alto, ad attirarla in cielo in un finale di cori di Angeli e 
di cristiana bellezza.  
  
FILATELIA 
ANTIGUA & BARBUDA  Anno 1999  (2538/40 + 
BF),  BERLINO Anno 1949 (51/53), 1961 (187), BOSNIA  Anno 2007 (385), BULGARIA Anno 1999(3817), CENTRO AFRICA REP. Anno 1982 (509), 
1984  (612),  CHAD Anno 1984 (276 P.A.), CILE 1997 (1798), 
COMORE Anno 1978 (214), 1982 (366/7), 2009, COREA DEL NORD Anno 
1981(1668, 1706), 1982 (1733, Mic.2263m, fog. 122), COREA DEL  SUD  Anno 1999  (1855+BF),  
CONGO Anno 1982 (669), COSTA D’AVORIO Anno 1982 (610),  DDR Anno 
1967 (1026), 1973 (1549), 1982 (fog.64), 1988 (2776), 
1990 (2948), DOMINICA Anno  1999  (2346/8+BF),  FRANCIA Anno 1957 
(1138),  GAMBIA  Anno 1999  (2808/10+BF),   2001  (3409),  
GERMANIA  Anno 1926/7 (379,385), 1961 (229), 1980 (882), 
1982 (953), 1993 (1520), 1997 (1771), 1999 (1860, 
1901), 2001 (2013), 2004 (fog. 64),  GERMANIA Baden Anno 1949 
(48/50), Zona Francese 1945/6 (11), USA Zone (1949), Rheinland 1949 (45), Zona 
Spvietica 1946 (fog.3), Thuringhen 1945/6, Wurtenberg 1949, GHANA Anno 1949 
(379), GRENADA Anno  1999 (3401/3+BF),   GRENADINES  Anno 1999  
(2435/7+BF),  GUINEA  Anno 1984 (735), 1999 (1781), GUYANA  Anno1999  (4831/3+BF),  
ITALIA  Anno 1968 (1013), 1999 (2378), 2008 (Mic.3298),  GIAPPONE 
Anno 1990 (1872), LESOTHO Anno 1999  (1490/2+BF),  LIECHTENSTEIN Anno 
1981 (726) 1999  (1156/7),  LUSSEMBURGO  Anno 1977  (891),  
1999  (1439),  MALDIVE Anno1977 (633), MALI Anno 1982 (460 PA.), 
MAURITANIA Anno 1984 (539), MAURIZIO Anno 1984 (611), MOLDAVIA  Anno 1999 
(282), 2007 (501), MONACO Anno 1969 (779), MONGOLIA Anno1981 (f0g.76), NIGER 
Anno 1982 (569), PARAGUAY Anno 1966 (6 valori), 1982 (Mic. fog. 534), 1993 
(2611), POLONIA Anno 1968 b(1695), RAS AL KHAIMA Anno 1969 (48), ROMANIA Anno 
1983 (fog. 159), 1999 (4546),  SAINT VINCENT  Anno 1999  (3695/97+ BF), 
1999  (3747/49+BF), SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 2008 (2675),  
2010  
(3373),  SIERRA 
LEONE Anno 1999  (2763/65 + BF),  1999  (2790/91),  UNGHERIA Anno 
1949 (82 P.A,), 1982 (fog 164), URUGUAY Anno 1983  (1129),  ZAMBIA  Anno 
(848/50)  
        
Goetz Curt  
(pseudonimo di Kurt Walter 
Gotz) 
(Germania) 
  Nato a Mainz il 17 novembre 1888. 
Morto a Grabs il 12 settembre 1960. 
Fu un drammaturgo, sceneggiatore e attore tedesco.  Con la moglie Valérie von 
Martens  ha rappresentato con successo le sue commedie teatrali, spesso anche 
interpretandole in prima persona.
Opere: Teatro- 
Der Lamppenschirm (1911), 
Nachtbeleuchtung (1918-1919), Menagerie (1919), Ingeborg 
(1922), Die Tote Tante und andere Begebenheiten (1924) , Hokuspokus 
(1926), Der Lugner un die Nonne (1928), Frfauenharzt Dr.Med.Hiob 
Pratorius (1934) Das aus in Montevideo (1945), Nichts Neues in 
Hollywood (1956), Miniaturen (1958), Seifenblasen (1962),
 
Romanzi e memorie:
Una strega a Berly Hills; Die Memoiren des Peterhans von Binningen (vol. 
1, 1960), Die Verwandlung des Peterhans von Binningen (vol. 2), Wir 
wandern, wir wandern ... 
(vol. 3, 1963).   
FILATELIA 
LIECHTENSTEIN  Anno 1983  (783)       
GOGA  OCTAVIAN 
(Romania) 
    Nato a 
Rasinari, presso Sibiu, nel 1881 Morto a Ciucea, Cluj, nel 1838. Figlio di un 
pope di campagna completà gli studi presso l’Università di Budapest, dove inizia 
una attività di propaganda  nazionalistica.  Nel 1902 collabora alla rivista “Luceafarul”. Rientrato in 
Romania prende parte alle manifestazioni irredentiste a favore della 
Transilvania.  Fu ministro del culto nel 1920 e degli interni nel 1926. Fu 
eletto membro dell’Accademia nel 1923 e nel 1924 riceve il premio nazionale per 
la poesia.   Presidente del 
partito nazional-cristiano entra in conflitto con “la guardia di ferro”. 
Presidente del consiglio nel 1937, viene battuto alle nuove elezioni e si 
dimette dalla politica nel 1938 per seguire la sua passione poetica. Già nel 1909 
aveva pubblicato una raccolta di poesie, Ci chiama la terra e nel 1913 
All’ombra dei muri.  A queste si aggiungono  Canzoni senza patria 
componimenti scritti per il suo paese a favore dell’intervento della Romania a 
fianco dell’Intesa e una raccolta intitolata Dal largo o poemi postumi, 
 pubblicata nel 1939. Si interessò 
anche di teatro scrivendo drammi tra cui Il signor notaio (1914) e  Il 
maestro Manole (1928)   
FILATELIA 
ROMANIA  Anno 1943   (742) 
     
Gogebashvili  Iakob 
(Georgia)  Nato il 15 
ottobre 1940.  Morto  1°giugno 1912.. 
Giornalista, educatore, scrittore di opere rivolte all’infanzia, fu il fondatore 
della pedagogia georgiana.  Scrisse il primo sillabario per bambini, La 
lingua materna (1876),   utilizzato nelle scuole georgiane durante i primi 
anni di insegnamento della lettura e della scrittura.  
Nacque nel villaggio di Variani, vicino a Gori. 
Figlio del sacerdote Simon, studiò nei seminari di Gori e di Tiflis, prima di 
iscriversi all’Accademia di Kiev nel 1861. Oltre ad acquistare dimestichezza con 
le scienze naturali, indirizzò le sue idee anche verso la politica, seguendo 
Herzen. Belinsky e Chernyshevsky. Tuttavia, diverso da molti dei suoi colleghi 
intellettuali georgiani contemporanei, fu poco influenzato dai radicali russi.
Ritornato in Georgia nel 1863, insegnò aritmetica e geografianel seminario di 
Tiflis e poi diventò ispettore. 
La sua casa, frequentata dagli allievi del seminario, presto si è trasformò in 
un ritrovo per discussioni severe sull’arte e sulla politica.  Di 
conseguenza, fu allontanato per ordine  del santo sinodo  e inviato a St 
Petersburg 1874.
Da 
allora Gogebashvili diventato indipendente, votò le sue energie alla formazione 
dei suoi connazionali. Nel 1879, fondò la Società per la diffusione del saper 
leggere e scrvere fra I Georgiani, occupandosi particolarmente  del  sistema 
scolastico.   
Gogebashvili fu assai influente nel gruppo degli intellettuali che gravitava 
attorno al principe Ilia Chavchavadze, fondatore e  animatore del movimento per 
la rinascita nazionale georgiana, fino al suo assassinio nel 1907. L'opera 
più influente di Gogebashvili, La lingua materna, pubblicata nel  1876, 
iniziava con l’insegnamento dell’alfabeto per giungere  ai testi letterari, 
seguendo una serie di passaggi enciclopedici. Ebbe numerose edizioni e 
aggiornamenti, trasformandosi in un modello letterario seguito da diverse   
nuove lingue letterarie del Caucaso.  Un'altra 
opera importante fu La porta della natura (1868), che sviluppa la favola 
e l'introduzione alle scienze naturali: una specie di enciclopedia per bambini 
in età scolare.  
Gogebashvili,  inoltre, scrisse favole, racconti per l’infanzia, un romanzo 
storico per la gioventù e  diversi articoli giornalistici in difesa della 
cultura e dell'identità georgiane.   
FILATELIA    
GEORGIA  Anno     (280) 
    
  
GOGOL NIKOLAJ VASIL’EVIC  
(Russia) 
  
Nacque il 19 marzo 1809 a Sorocintzy, governatorato di Poltava, in una famiglia 
di piccoli proprietari terrieri.  Sin da piccolo manifestò la sua propensione 
per la letteratura e per il teatro. Dopo la morte del padre, essendo riuscito a 
convincere la madre ad affrontare sacrifici per permettergli di vivere nella 
capitale, si trasferì a Pietroburgo dove, a sue spese, fece pubblicare la sua 
prima opera Hans Küchelgarten (1928), un poema che ebbe scarso successo.
 
Trovò lavoro nel mondo burocratico presso la segreteria di un ministero. Nel 
1831, abbandonò il lavoro e divenne professore di storia in un istituto di 
ragazze nobili.  
Ma quel lavoro non lo soddisfaceva perché Gogol si sentiva destinato a dover 
compiere qualcosa di grande per aiutare l’umanità.  
Nel 1832 pubblicò un libro di racconti, Veglie alla fattoria presso  Dikan’ka, 
seguite nel 1932 da un secondo volume. Si tratta di ricordi di infanzia, di 
elementi folkloristici, della descrizione della vita contadina, il tutto 
trattato con accenti poetici e realistici. L’opera gli assicurò presso il 
pubblico un successo immediato, che si estese anche nei circoli letterari. Nel 
1835 pubblicò un’altra raccolta Mirgorod che conteneva, Taras Bul’ba, 
un romanzo storico alla Walter Scott, nonché il racconto Come litigarono Ivan 
Ivanovic e Ivan Nikiforovic, i cui personaggi diventeranno tipici in altre 
storie. 
Sotto il titolo convenzionale di Racconti di Pietroburgo sono racchiusi  
saggi critici e i racconti: La prospettiva Nevskij,  Diario di un pazzo, Il 
ritratto, Il naso, nei quali l’elemento realistico e quello romantico si 
fondono, 
Nel campo teatrale scrive una commedia satirico-umoristica Il matrimonio 
(1833), rifatta poi nel 1843. Al 1836 risale la rappresentazione de 
L’ispettore generale (altro titolo Il revisore), una satira della 
burocrazia russa. Il suo intento era quello di indicare attraverso la satira e 
il riso, una via per combattere l’immoralità del potere pubblico e la 
corruzione, ma fallì lo scopo perché nel campo teatrale fu considerato solo un 
autore comico. Nello stesso periodo scrive Il cappotto,  I giocatori e 
inizia la stesura di Anime morte. 
Deluso e amareggiato per l’incomprensione del suo pubblico, iniziò una serie di 
viaggi attraverso l’Europa, visitando Germania, Svizzera, Francia. Si stabilì a 
Roma dove curò la stesura delle Anime morte. L’idea era quella di creare 
un poema in tre antiche, come la Divina Commedia. Filo conduttore era la 
potenza corrosiva e la forza demoniaca del denaro. Dopo un breve rientro in 
patria, ripartì per Vienna e poi  di nuovo per l’Italia. Nel 1841, rientrato a 
Mosca per pubblicare l’opera, se la vide rifiutata dal comitato di censura, e 
dovette intervenire con alcuni rimaneggiamenti. Il primo volume usciva nel 1842. 
Tornato a Roma lo scrittore venne a conoscenza di critiche anche da parte di 
amici. Tali reazioni lo turbarono profondamente, tanto che si ripromise di fare 
della seconda parte delle Anime morte un’opera valida, tale da confondere 
i critici denigratori. 
Persuaso di essere stato chiamato ad assolvere ad un compito morale e non 
soltanto artistico, disperando di poter inviare agli uomini il messaggio cui 
mirava, nel 1847 raccolse tutte le sue riflessioni sui principali valori della 
vita del tempo, sull’arte, sulla religione, sulla servitù, sulla libertà… in un 
libro dal titolo Brani scelti della corrispondenza con gli amici.. Ne 
venne fuori un’opera in pieno contrasto con le illusioni degli amici che avevano 
visto in lui il fustigatore dell’organizzazione sociale russa, il liberale che 
aveva sognato la redenzione del popolo. L’opera  suscitò indignazione di amici e 
nemici, di religiosi e laici e Gogol, l’anno seguente, partì per la Palestina, 
assillato da crisi morali e religiose. A suo rientro a Mosca, nel 1848, malato 
nello spirito e nel corpo, bruciò la seconda parte del  manoscritto delle 
Anime morte. 
La sua vita da quel momento divenne tragica. Sottoposto a continui controlli da 
parte di un prete fanatico, lui stesso preda di sconforti e di crisi depressive, 
condusse una vita  squilibrata. Ma non cessò di  pensare alla seconda parte 
della sua opera. La riprese ma poi la bruciò definitivamente nel febbraio del 
1852. Il 21 febbraio di quello stesso anno moriva a Mosca fra atroci sofferenze. 
La sua vita e le sue vicende riflettono il dramma di un uomo che, pur conscio di 
dover compiere un’alta missione, non riuscì a portarla a termine attraverso le 
sue opere.  
Gogol  creò un’epoca nel campo del teatro russo e della narrativa. Per questa 
sua posizione preminente fu conteso dalle diverse correnti letterarie e 
politico-sociali. Per molti fu realista, per altri romantico; liberale per 
alcuni, conservatore per altri. E poteva anche essere vero perché nel genio si 
compendiano molte interpretazioni e valutazioni. L’estensore della voce ‘Gogol’ 
del Dizionario degli Autori Bompiani, conclude:”[fu] padre del realismo 
russo, ma insieme qualcosa di più; realista e romantico nello stesso tempo e 
perciò autentico figlio di quella Russia in cui il cielo grigio di Pietroburgo 
si confondeva con quello azzurro ucraino; grigio e azzurro che si confondevano 
anche nell’animo dello scrittore”. 
OPERE:  Anime morte  La prima parte fu pubblicata nel 1842. La seconda 
parte, incompleta, fu  pubblicata postuma nel 1852. 
Prima dell’abolizione della servitù della gleba  i contadini russi  o anime  
(così erano definiti) venivano censiti periodicamente e i proprietari pagavano 
il testatico in base al numero di anime censite sulle loro terre. Si 
trovavano pertanto, in certi casi, a dover pagare per anime già morte da 
vari anni. Il personaggio di Gogol, Cicikov, recandosi dai proprietari terrieri, 
proponeva loro di comperare a buon mercato le anime morte, ma ancora vive 
ai fini delle tasse, per trasferirle, in teoria, a un governatorato a cui 
venivano concesse considerevoli estensioni di terre a chi possedesse un 
determinato numero di servi. Cicikov verrà scoperto. Su questo spunto, 
probabilmente suggerito a Gogol da Puskin, lo scrittore tracciò una serie di 
quadri umoristici e dolorosi sulla vita dei contadini russi. 
Taras Bul’ba   Taras Bul’ba, cosacco fiero e indomito, uccide il figlio 
Andrej, che, innamorato di una giovane polacca, era passato al nemico. Poi, 
impotente, assiste alla tortura del secondo figlio, Ostap,  da parte dei 
polacchi. Per vendicarlo comincia a spargere dappertutto terrore e rovina. Viene 
catturato e arso vivo. Nel libro vi è una accurata descrizione della steppa 
selvaggia e del popolo ora dedito a spensieratezza e baldoria, ora impegnato in 
feroci  e aspri duelli. L’opera è una visione epico-lirica. Ispirò le opere 
musicali di L.Janacek (1918) e di M Rousseau.   
  
FILATELIA 
BULGARIA 1947, 2009,   DDR 1952, GUINEA 2009,
2o10  (4244/7), 
MOLDAVIA 2009, POLONIA  Anno 1952  (647), 2009,  ROMANIA Anno 1952  
(1210/1),  RUSSIA  Anno 2009, 1959  (2160) ,2009 (fog.119-120), 
SERBIA 2007, 2009 (285),  UCRAINA Anno 2008 (871/72,  fog. 74),
2009 (BF 65), , URSS  Anno 1944,  1952 (1605/7),   1956, 1959, 1969,
 
  
  
  
GOKAK VINAYAKA KRISHNA  
(India) 
  Nato nel 1909.  
Morto nel 1992 Vinayaka Krishna 
Gokak era un grande scrittore in lingua Kannada e studioso delle letterature 
inglese e Kannada. Nel 1961, a Gokak è stato assegnato il Padmashree dal governo 
dell'India per Dyava Prithvi. Gokak era uno 
studente di letteratura Karnatak presso il Collegio Dharwar. Studiò a Oxfords e 
divenne  professore indiano di lingua inglese. Dopo il ritorno da Oxford, nel 
1938, fu nominato preside del Collegio Willingdon. Ha servito come Vice 
Cancelliere del Sri Sathya Sai Institute of Higher Learning a Puttaparthi, nel 
distretto di Anantapur, dal 1981 al1985.  Il suo romanzo 
Samarasave Jeevana è considerato una delle opere più rappresentative della 
letteratura Navodaya in Kannada. Opere:  
Bharata Sindhu Rashmi.  Samarasave Jeevana, Urnanaabha,  Abyudaya, 
Baaladeguladalli,  Dhyava Pruthvi,  Geethegal Samudra. Tradusse  romanzi e 
poesie di vari autori.    
Filatelia 
INDIA Anno 1998 
      
GOLDBERG  LEA 
(Israele) 
  
Nata a Konigsberg  (secondo un’altra versione a  
Kaunas, Lituania) il 29 maggio del 1911. Morta a Gerusalemme il 15 gennaio del 
1970. 
Studia in Lituania e in Germania dove si specializza 
in filosofia e nello studio delle lingue semitiche. Nel 1933 ottiene un 
dottorato in lingua semitica all’università di Bonn e successivamente, nel 1935, 
deve emigrare in Palestina. In quello stesso anno pubblica un libro di poesie 
Anelli di fumo.  
A Tel Aviv lavora come consigliere letterario  e nel 
1954  tiene corsi presso l’università ebraica di Gerusalemme, dirigendo la 
sezione di letteratura comparativa. 
Ottima traduttrice (conosceva sette lingue), in 
particolar modo si occupa di traduzioni dal russo. 
Autrice di poesie, scritte in stile moderno, 
semplice, è ricordata per  l’opera  I sonetti di Teresa. Nei suoi versi a 
il mondo della sua infanzia in Lituania, la tragedia dell’ebraismo. 
Sono pure noti alcuni poemi legati alla natura e alle 
bellezze della  sua patria.  
Saggista e si occupa di classici, tra cui Petrarca, 
Baudelaire, Tolstoi, Verlaine. 
Scrive opere per bambini tra cui L’appartamento in 
affitto, diventato un classico della letteratura ebraica. 
Le fu assegnato il Premio Rubin e il Premio d’Israele 
per la letteratura.  
  
FILATELIA 
ISRAELE  Anno  1991   (1125), 
2012 
     
  
Goldfaden  Abraham
(Ucraina)
 
Nato nel 1840. Morto nel 1908.
Poeta ebreo, 
drammaturgo, regista teatrale e attore in lingua yiddish, scrisse una quarantina 
di opere teatrali. 
Oggi 
è  considerato il padre del teatro moderno ebraico.  
Nel 1876 fondò in 
Romania quella che è generalmente accreditata come la prima compagnia teatrale 
professionale in lingua yiddish. Egli fu il primo importante drammaturgo e 
figura di spicco del teatro yiddish.  
Nel 1876 riunì 
alcune delle sue canzoni e poesie per formare la sua prima commedia, 
rappresentata a Jassy.  A questa altre ne seguirono, tutte rappresentate, 
finché, nel 1883, le autorità russe vietarono il teatro yiddish e Goldfaden con 
la sua troupe emigrò prima a Parigi, poi a Londra e successivamente a New York 
dove, nel 1903  aprì una scuola di recitazione.  
Delle sue 40 
commedie la più famosa è  Shulamit (1880).  
In suo onore in 
Romania, a Jasi, gli è stato dedicato  il “Avram Goldfaden Festival” in quanto 
egli viene considerato "il Principe Azzurro, che svegliò dal  letargo la cultura 
romena ebraica". 
  
FILATELIA 
ISRAELE  Anno 
2009  (2001),  ROMANIA Anno 2009  (5398). 
      
Golding Gerald 
William  
(Inghilterra)
 
Nato 
Saint Colomb Minor, Cornovaglia, nel 1911. Morto a Falmouth, Cornovaglia, nel 
1993
Romanziere tra i più originali e creativi. La sua opera più nota è Il signore 
delle mosche (1954) in cui racconta le avventure da incubo di un gruppo di 
ragazzi salvatisi su un’isola deserta dopo un incidente aereo. L’Autore descrive 
l’involuzione, la degenerazione e il passaggio da uno stato di innocenza ad un 
bagno di sangue e di barbarie.
Tra le sue opere maggiori: Le due morti di Christopher Martin (1956),  Caduta 
libera (1959),  La piramide (1967),  Oscuro visibile (1979),  la trilogia 
Riti di passaggio (1980),  Calma di vento  (1987),  Fuoco sottocoperta
(1989).
Si tratta di favole morali i cui protagonisti sono posti in uno stato di estremo 
bisogno, che condiziona il loro modo di agire, evidenzia gli istinti più remoti 
e il rapporto tra bene e male, facendo emergere il torbido, il violento e 
l’inquieto che alberga in fondo all’animo umano.
Anche nei suoi racconti non si discosta da tali interpretazioni.
Nel 1983 ottenne il Premio Nobel. 
 
FILATELIA
GRENADA Anno  1995  (2670)  
 
   
Goldman William 
(USA)    Nato il 13 agosto 
1931 a Chicago. Cresciuto 
in una 
famiglia ebrea  
in un sobborgo di Chicago, studiò nel 1952 nel collegio di Oberlin e nel 1956 
presso la Columbia University.   Dopo aver frequentato un corso di scrittura 
creativa, pensò subito di utilizzare gli insegnamenti ricevuti e compose brevi 
poesie, racconti e romanzi.  Di natura  eclettica, prima di 
dedicarsi esclusivamente a scrivere sceneggiature per film,  toccò diversi 
generi letterari, dall’avventuroso al giallo, al trhiller. Esperienza che gli 
fornì molto materiale per il suo futuro lavoro in campo cinematografico.  Nella  sua produzione emergono le 
opere:] La Principessa 
Sposa., Stepford i (1975 Misery (1990); Chaplin (1992);
Maverick (1994 ) Il potere assoluto (1997), 
Il Tempio 
d'Oro (1957), 
Il proprio 
turno di Curtsy,(1958),  Soldato 
sotto la pioggia (1960) 
Ragazzi e 
Ragazze insieme (19649. 
1964, Nessun modo di trattare una Lady (1964),  Il giorno del 
padre 1971 
Tinsel 
(1979),  
Controllo 
(1982), Il gondoliere silenzioso,  Il colore della luce  (1984),
Fratelli 1986).   Nel 1980 scrisse una serie di 
memorie in cui ricorda la sua vita professionale a Broadway e Hollywood.  Vinse 
due 
Premi Oscar: 
uno per Butch Cassidy e Sundance Kid l', e l’altro  per la sceneggiatura 
di Tutti gli uomini del presidente.. 
Ha anche vinto due premi Edgar per la  miglior sceneggiatura: per i film  
Harper nel 1967, e per Magic (adattato da un suo romanzo) nel 1979.
   
FILATELIA 
GUINEA Anno 1999,  MALDIVE  Anno 1993 (1544), MALI  Anno 1995,  SAN 
MARINO  Anno
1990, SIERRA LEONE  Anno 1990.  
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GOLDONI CARLO  
(Italia) 
  
Nasce il 25 febbraio 1707 a Venezia. Muore a Parigi il 6 febbraio1793. 
Proviene da una famiglia borghese. Il padre Giulio è un medico che esercita la 
sua professione in diverse città dell’Italia centro settentrionale. Di indole 
irrequieta è sempre pronto a mutar città, luoghi e ambienti; trasmetterà tale 
inquietudine  al figlio.  
Goldoni studia a Perugia poi a Rimini. Da qui, oppresso dagli studi filosofici e 
col  desiderio di rivedere la madre, fugge a Chioggia una  barca di comici, 
affascinato dalla loro vita errabonda. Studente di giurisprudenza a Pavia, si fa 
espellere dal collegio Ghislieri per una satira da lui scritta sulla bruttezza 
di alcune ragazze su della città. La morte del padre e le precarie condizioni 
finanziarie della famiglia lo spingono a laurearsi nel 1731. Presa la laurea 
dopo una nottata trascorsa al tavolo da gioco, comincia ad esercitare 
l’avvocatura a Venezia, ma un intrigo amoroso lo costringe a lasciare la città 
alla volta di Milano. 
Nel 1732 esce il suo primo lavoro a stampa, Il gondoliere veneziano ossia Gli 
sdegni amorosi. A Verona conosce il capocomico Giuseppe Imer con quale 
lavora e lo segue a Venezia al teatro San Samuele. Vi resta fino al 1743 e nel 
frattempo sposa Nicoletta Conio. Fu un periodo di apprendistato in cui il 
giovane Goldoni tentò diversi generi teatrali, raggiungendo il meglio negli 
intermezzi comici La birba 1734, Monsieur Petiton (1736), 
Momolo cortesan (1734)  e La donna di garbo (1743). 
Nel 1744 è costretto a lasciare Venezia  alla volta di Pisa dove si ferma per 
tre anni, esercitando l’avvocatura, ma senza tralasciare il teatro. Scrive 
Arlecchino servitore di due padroni (1745), metà canovaccio e metà scritto,
I due gemelli veneziani (1747) e altre commedie. È il momento che segna 
il passaggio alla commedia dell’arte. 
Nel 1748 rientra a Venezia e firma un contratto con l’impresario Medebac, la cui 
compagnia recitava al teatro Sant’Angelo. Scrive La vedova scaltra 
(1748), La putta onorata (1749), La buona moglie  (1749), La 
famiglia dell’antiquario (1750). I suoi successi provocano invidie; lo si 
accusa di gusti plebei, di non rispettare le regole teatrali. Per tutta risposta 
Goldoni si impegna a produrre 16 commedie per la stagione1750-51. La prima fu 
Il teatro comico, una sorta di ‘poetica’ in cui ribadiva la necessità di 
dare verosimiglianza a personaggi e ambienti, e sul disegno di dare importanza 
non ad un solo personaggio ma a più. Seguirono  La Pamela (prima commedia 
senza maschere), Il bugiardo, Le femmine puntigliose, La bottega del caffè 
e altre. Nel 1753 scrive La locandiera 
Abbandonato il Medebac in seguito a contrasti, passò gli ultimi mesi del 1753 al 
teatro San Luca di Antonio Vendramin, dove fu costretto a misurarsi con i suoi 
concorrenti commediografi su generi a lui non congeniali come commedie 
letterarie, drammi per musica, romanzeschi, esotici. Ma le sue commedie migliori 
sono quelle  in dialetto  come Il campiello (1756, Gli innamorati 
(1758), I rusteghi (1760), Le smanie per la villeggiatura, Le 
avventure della villeggiatura, Il ritorno dalla villeggiatura (1761), 
Sior Todero brontolon (1762), Le baruffe chiozzotte (1752),  
Bersagliato da nuove polemiche, fomentate da Carlo Gozzi, accetta l’invito della 
Commedie Italienne di Parigi, dove si trasferisce. L’ambiente teatrale parigino, 
ancora legato al canovaccio, costringe il Goldoni a ricominciare da capo e 
gradualmente la sua battaglia per la riforma sino a conquistarsi con Le 
bourru bienfaisant (1771), scritto in francese, il pieno favore del 
pubblico, dei letterati e della corte stessa.  
Maestro di italiano della famiglia reale, e poi pensionato di Luigi XVI, Goldoni 
vive a Parigi fino alla morte in un ambiente consono al suo carattere socievole, 
aperto verso il mondo. Godette dell’amicizia degli intellettuali francesi tra 
cui Voltaire, Rousseau, Diderot. A Parigi scrisse in francese le sue Memorie
che mettono in scena se stesso e che costituiscono il capolavoro della sua 
vecchiaia.  La pensione di corte gli fu tolta a seguito della Rivoluzione e 
restituita il giorno dopo la sua morte. 
Gli ultimi anni non furono lieti e dovette vivere in ristrettezze economiche. 
Malato e angustiato dalla povertà, ebbe sempre al suo fianco  la moglie 
Nicoletta e il nipote Antonio. Si spense nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 
del 1793. 
  
FILATELIA 
BULGARIA  Anno 1958  (919),  CITTA’ 
DEL VATICANO  Anno  2007  (1433/5) , ITALIA Anno 1997  (1379), 
1993  (2071/2),  MONACO  Anno 2007 (2588), 2009,  ROMANIA  Anno 
1958  (1578),  RUSSIA   Anno 1958  (2042),  SAN MARINO  Anno 1993 
(1394), 2007, CITTA’ DEL VATICANO 2007 
  
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GOLDSMITH  OLIVER 
(Inghilterra) 
  
Nato a Pallas (Longford, Irlanda) il 10 novembre 1728. Morì a Londra il 4 aprile 
1774. 
Figlio di un ecclesiastico, di aspetto poco appariscente a causa del vaiolo che 
lo aveva colpito a otto anni, dovette subito mettersi a lavorare per guadagnarsi 
di che vivere.  Frequentò le scuole secondarie e poi entrò al Trinity College di 
Dublino. Nonostante una sua fuga per un rimprovero che non meritava,  riuscì a 
prendere il titolo di Bachelor of Arts. Bocciato agli esami per entrare negli 
ordini ecclesiastici, fece il precettore. Uno zio gli diede il denaro per 
studiare legge a Londra, dove non arrivò perché per strada scialacquò tutto il 
denaro.  
Nel 1752 andò a Edimburgo a studiare medicina e nel 1754 passò a Leida. Vi 
rimase un anno e poi iniziò un viaggio attraverso l’Europa, viaggiando a piedi 
con solo “una ghinea in tasca, una camicia addosso e un flauto in mano”, 
mantenendosi sostenendo dispute nelle università. Percorse Francia, Germania, 
Svizzera e Italia, prima di ritornare in Inghilterra con un diploma ottenuto in 
qualche ateneo.  
Nel 1758 tentò inutilmente di ottenere un posto di medico in India, dopo aver 
esercitato in Inghilterra l’attività di medico per due anni. 
Si dedicò allora alla letteratura, scrivendo articoli sul periodico “Ape “ da 
lui interamente redatto. Pubblicò nel 1774 una Storia d’Inghilterra e poi 
nel 1762 Il cittadino del mondo. Nel 1764, sfruttando i ricordi dei suoi 
vagabondaggi attraverso l’Europa, scrisse Il viaggiatore, un poema 
filosofico che confermò il suo talento di scrittore. Il suo nome rimane però 
legato al suo capolavoro Il vicario di Wakefield (1766), venduto per 60 
sterline, somma che lo  salvò dalla prigione per debiti.  
Poco dopo scrisse due commedie L’uomo di buon carattere (1768) e  Pur 
di conquistare si sottomette (1773). Del 1770 è il poema Il villaggio 
abbandonato. 
Nel 1774 Goldsmith fu colpito da una febbre persistente, che si aggravò per la 
miseria cui la sua imprevidenza l’aveva gettato e per aver assunto farmaci non 
prescritti dai medici. Morì pianto dai poveri che aveva beneficato e dagli 
amici. 
A lui si devono opere storiche: Storia d’Inghilterra, Storia di Roma, Storia 
di Grecia, Storia naturale destinate alle scuole e biografie di Parnell e di 
Lord Bolingbroke. 
Golding spicca tra i narratori inglesi per il suo stile spontaneo, bonario ed 
umoristico. 
  
FILATELIA 
IRLANDA  Anno 1974  (306) 
   
       
GOLOVKO ANDREY 
VASILIEVICH 
(Ukraina)
 
Nato nel 1897. Morto nel 1972.
Scrittore.  
FILATELIA    
UKRAINA,Anno  1997.12.03,
Annullo speciale. 
 1987 e1997 Buste postali   
  
  
Gombrowicz Witold
(Polonia) 
  
Nato il 25 agosto Maloszyce o Moloszyce (Opatów) nel 1904. Morto a Vence   nel 
1969.  
Si laureò in legge all’Università di Varsavia, studiò filosofia e economia a 
Parigi nel 1927-1929. 
Si recò in Argentina nel 1939 dove rimase fino al 1963. Tornato in  Francia, si 
stabilì a Vence, vicino a Nice, dove morì.  
Esordì con il Taccuino 
del periodo di maturazione (1933). Il suo primo vero successo 
fu Ferdydurke 
(1938), satira esilarante e feroce del conformismo e della grettezza della 
scuola e della società contemporanea.  
Seguirono 
Transatlantico 
(1953) epopea di un emigrante, e 
Pornografia
(1960) dove una 
ossessione sessuale esplode in un'orgia di assassinio, 
Cosmo 
(1965),  i 
Diari, 
di cui  uscì un primo volume nel 1957 e un secondo nel 1962. 
Notevoli anche i testi 
teatrali, che hanno come tema l'uomo vittima dei propri pensieri e delle proprie 
azioni: 
Ivona, principessa di 
Borgogna 
(1938), 
Il matrimonio 
(1946), 
Operetta 
(1966). 
Sarcastico, irriverente, 
violento, Gombrowicz crea a una visione deformata e grottesca della realtà, 
popolata di non-senso, fantasticherie da incubo, sconvolgenti corrispondenze.
La sua opera  è da 
ricollegarsi allo sperimentalismo polacco precedente la seconda guerra mondiale.
  
FILATELIA 
POLONIA Anno 2004   (3880) 
      
Gomes Soeiro Pereira Joaquim
(Portogallo)   Nato il 14 aprile 
1909 a Gestaco. Morto il 5 dicembre 1949. Figlio di 
agricoltori, studiò alla scuola agraria di Coimbra e, terminati gli studi, 
emigrò in Angola dove rimase un anno prima di ritornare in patria. Trovò lavoro 
ad Alhandra in un cementificio dove usò le sue conoscenze letterarie e la sua 
attività secondaria di scrittore per esercitare un attivismo culturale presso i 
compagni di lavoro. Nel 1939, a soli vent’anni iniziò a collaborare col 
settimanale “O Diabo” e pubblicò il primo romanzo.  Tra le sue opere 
migliori due romanzi a sfondo sociale Esteiros (1941) e Engrenagem  (1951), 
basati sulle sue idee comuniste. Inscritto al 
Partito comunista portoghese, fu membro del Comitato centrale e per il suo 
attivismo fu costretto a vivere in clandestinità a causa del regime fascista 
portoghese. Per le condizioni precarie di vita che minarono il suo fisico, 
colpito da tubercolosi, non gli fu possibile ricevere l’assistenza medica di cui 
aveva bisogno.  Il romanzo 
Esteiros, pubblicato nel 1941, è la storia di un gruppo di ragazzi del 
proletariato, costretti a lavorare in una fabbrica di mattoni e quindi 
nell’impossibilità di frequentare la scuola.  Engrenagem ha 
invece per tema il mondo agricolo messo a confronto con quello industriale. Per 
queste opere Gomes è da considerarsi un esponente del Neo-realismo portoghese.
 Altre opere: 
Contos vermelhos, Rifugio perdido, Ultimo carta.  
FILATELIA
PORTOGALLO  Anno 2009   
      
GOMEZ DE AVELLANEDA  GERTRUDIS 
(Cuba)   Nata a Cuba nel 
1814. Muore nel 1873. 
All’età di 22 anni si reca in Spagna dove trascorre tutta la sua vita. 
L’allontanamento da Cuba fu dovuto alla morte del padre e alle nuove nozze della 
madre, da lei non accettate.  In Spagna  entra 
in contatto con la letteratura romantica di Victor Hugo, Chateaubriand, Byron.
 La sua vita è 
cosparsa di disgrazie. Si sposa due volte ed entrambi i mariti muoiono. Viene 
abbandonata dall’amante quando era in attesa di una bambina che nasce morta, 
furono vicissitudini che influirono profondamente sul suo temperamento.  Di spirito 
emotivo, appassionato si accostò allo spiritismo, alternando ad esso periodi di 
ritiro religioso, ma poté sempre contare sull’aiuto di amici scrittori come Josè 
Zorilla, Fernan Caballero, Josè de Espronceda, Alberto Lista.  Il suo spirito 
indipendente, i suoi scandali amorosi le valsero la critica di personalità come 
Marcelino Menéndez y Pidal che le impedì di entrare a far parte della Regia 
Accademia Spagnola. Scrisse  poesie, 
novelle, opere teatrali nelle quali fece conoscere lo spirito caraibico  e 
l’esotismo, a malinconia e la nostalgia del suo paese.  Ne sono un 
esempio le opere  Guatimozzino, ultimo imperatore del Messico (1846),  
Il cacicco di Turmequé (1860).  Le sue idee sociali sono presenti in Sab
la prima novella contro lo schiavismo  della letteratura spagnola. La sua 
poesia si concentra sull’amore pessimista.  In campo 
teatrale tentò la tragedia classica e il dramma romantico senza cadere in alcun 
eccesso, si veda il Saul (1849) e Baltasar (1858), considerate le 
sue migliori opere per il ritratto psicologico dei personaggi. Fu una 
scrittrice molto conosciuta nella sua epoca, poi passò un momento di oblio. La 
critica attuale la considera come un precursore del  femminismo moderno per la 
forza vitale che immette nei personaggi femminili.   
FILATELIA 
CUBA  Anno 1914, 1973  (1648),  SPAGNA  
Anno  1977  (2082). 
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GÓMEZ DE LA SERNA RAMÓN 
(Spagna)   Nacque  il 3 
luglio  1888, a Madrid. Morto a Buenos Aires il 13 gennaio 
1963. Scrittore 
drammaturgo e agitatore era conosciuto soprattutto per le "Greguerías"(poesie di 
pochi versi di contenuto ironico, surreale e  burlesco: ad esempio: “Le due 
uova che mangiamo sembrano gemelle: eppure non sono parenti neppure di terzo 
grado”. “Il pavone è un mito in pensione”. “Con il vento le porte si 
arrabbiano”). Nato in una 
famiglia medio-alta, Gómez de la Serna si rifiutò di seguire le orme paterne  e 
di intraprendere via del diritto e della politica e presto scelse la vita 
dell’artista bohémien, peraltro assecondato dal padre indulgente che finanziò la 
rivista letteraria “Prometeo”, su cui il figlio scrisse.   Tra il 1908 e il 
1912, Ramon introdusse in Spagna un tipo di vita scandalistico simile  a quello 
di Oscar Wilde, Remy de Gourmont e Marinetti. Durante la prima 
guerra mondiale Ramon, diventato esponente della Spagna neutrale ,creò un gruppo 
letterario-sociale, nel centro di Madrid, nel vecchio  Café Pombo. Dietro le 
stravaganze della sua vita Ramon trovò il modo di poter osservare il mondo 
convenzionale che lo circondava al fine di poterne adottare uno particolarmente 
innovativo, che potesse avere influenza sulla generazione dei nuovi poeti del 
suo tempo. In tal senso produsse  una forma di scrittura originale e creativa in 
prosa brillante.. Dal  1914 al 1918 
pubblicò sei opere,   El Rastro [Il mercato delle pulci], El Medico 
improbabile [Il medico improbabile], Greguerías [Greguerias], Sines [Seni] 
Pigeon [Piccione], El Circo [Il Circo] , le quali illustrano la maggior 
parte delle sue caratteristiche principali: la sua ricerca di un nuovo genere di 
brevi poemi in prose frammentarie, l’esaltazione per  banali oggetti di uso 
quotidiano, l’enfasi sull'erotismo, l’esuberante auto-proiezione, l’esclusiva 
dedizione all'arte, l’umorismo giocoso, il  misticismo laico contemplativo, e 
soprattutto il culto dell'immagine. Queste 
caratteristiche  abbondano in tutte le sue opere, specialmente i suoi molti 
romanzi, e in paericolar modo in La  Viuda La blanca y Negro (1921). In Spagna, la sua 
opera spesso suscitò polemiche e ostilità. Ebbe comunque tra i  suoi difensori 
più eminenti José Ortega y Gasset. La mancanza di 
impegno di Ramon durante la Repubblica, e il suo esilio dalla Spagna, nocque 
assai alla sua figura di uomo e di scrittore.  Nonostante la 
produzione di alcune opere  originali come il romanzo L'uomo perduto 
(1947) e la sua straordinaria autobiografia Automoribundia [1948],  visse 
in l'esilio in uno stato di  povertà e di l'isolamento, senza alcun aiuto da 
parte delle  precedenti conoscenze e amicizie.   Nonostante il 
calo di reputazione, due voci importanti hanno dichiarato la loro ammirazione 
per la sua opera. La prima quella di  Octavio Paz, che scrisse in una lettera 
Papeles de Son Armadans nel 1967: ‘Para mí es el gran escritor español: 
el Escritor o, mejor, la Escritura. Comparto la admiración, 
el fanatismo, de Larbaud: yo también habría aprendido el español sólo para 
leerlo". La seconda quella 
di  Pablo Neruda, che nel suo prologo a Obras selectas   di Ramon Gomez 
(1971)  ha affermato che 'la maggior figura del surrealismo, tra tutti  i 
paesi, fu  Ramon”. Le sue opere 
complete sono state pubblicate in 20 volumi dal Circolo lectores / Galaxia 
Gutenberg (Barcellona) in una splendida edizione curata da  Ioana Zlotescu.     
FILATELIA 
SPAGNA  Anno 1972 
    
GÓMEZ FERNANDO FERNÁN 
(Perù)   Nato a Lima, 28 
agosto 1921. Morto a  Madrid, 21 novembre 2007 Regista, scrittore, sceneggiatore e 
attore spagnolo di origine peruviana è stato membro della Real Academia Española. 
Nel 1987 il suo romanzo El mal amor è stato finalista del Premio Planeta. Ha vinto l'Orso d'argento per il 
miglior attoredue volte nel 1977 con El anacoreta e nel 1985 con Stico. Dal 1945 al 1959 è stato sposato 
con l'attrice e cantante María Dolores Pradera. In seguito ha avuto una 
relazione con l'attrice Analia Gadé. Dal 1972 è stato legato sentimentalmente 
all'attrice Emma Cohen. È padre dell'attrice Helena Fernán Gómez. 
Opere: Romanzi 
El vendedor de naranjas 1961;
El viaje a ninguna parte., 1985.El 
mal amor. 1987; 
romanzo storico.El 
mar y el tiempo., 1988.
El ascensor de los borrachos., 1993.La 
Puerta del Sol., 1995.
¡Stop! novela de amor., 1997.La 
cruz y el lirio dorado, 1998; 
romanzo storico.Oro y hambre 1999, romanzo storico.Capa 
y espada, 2001; 
romanzo storico. 
El tiempo de los trenes, 2004.
Teatro-
Pareja para la eternidad, 
1947. 
Las bicicletas son para el verano., 
1984.La 
coartada.
Los domingos, bacanl., 
1985;, 1987, 
Lazarillo de Tormes.., 
1994, 
Marido y medio. 
Commedia andata in scena il 7 giugno 1959 al Teatro Gran Vía di Madrid, inedita,
Del Rey Ordás y su infamia. 
Commedia andata in scena il 22 agosto 1983 al Teatro Palacio del Progreso di 
Madrid, inedita. 
Ojos de bosque. 
Commedia andata in scena il 9 luglio 1986 alla Plaza de la Almudena de Madrid, 
nel corso della programmazione «Los veranos de la Villa», inedita. 
El Pícaro. Aventuras y desventuras de Lucas Maraña. 
Rappresentata al Teatro Central Hispano de Sevilla l'8 settembre 1992, inedita.
Los invasores del palacio., 
2000. 
Defensa de Sancho Panza. 
Rappresentata al XXV Festival Internacional de Teatro Clásico di Almagro il 19 
luglio 2002, inedita. 
Morir cuerdo y vivir loco. 
Rappresentata al Teatro Principal di Saragozza il 13 gennaio 2004, inedita. 
Memorie - 
Diario de Cinecittà. 
Revista Internacional del Cine, n. 6, novembre 1952; n. 7, dicembre 1952. El 
olvido y la memoria. Autobiografía de Fernando Fernán Gómez. Triunfo, n. 3, 6ª 
época, gennaio 1981. El tiempo amarillo. Memorias. I (1921–1943) e II 
(1943–1987). Madrid, Debate, 1990. El tiempo amarillo: memorias ampliadas 
(1921–1997). Madrid, Debate, 1998.
Poesia - A 
Roma por algo. 
Madrid, Separata de Poesía Española (1954), El canto es vuelo, 
2002 (opera poetica completa).  
FILATELIA 
SPAGNA  Anno 
2013 (4484) 
   
GOMEZ JOSEFA ACEVEDO DE
(Colombia)   Nata a Bogotà il 
23 gennaio 1802. Morta a Pasca il 19 gennaio 1861. Si distingue dal 
gruppo degli intellettuali del suo tempo per l’estremo moralismo che 
contraddistingue le sue opere. Figlia di José 
Acevedo y Gomez, fondatore del movimento “Indipendencia” e conosciuto come il 
“Tribuno del popolo”, fu influenzata dalla figura paterna e visse in un periodo 
di lotte per l’indipendenza e di incertezze politiche, temi che usò nelle sue 
opere. Alla madre deve 
una educazione e una cultura superiore a quella delle donne della sua epoca. Si 
occupò di politica, di scienza e di arte. Questo riesce a spiegare e a 
inquadrare la sua figura in un’epoca che stava rompendo con il ruolo che la 
donna era stata costretta a seguire durante il periodo coloniale. Fu la prima 
scrittrice nella storia della Colombia a trattare i temi di etica, di storia del 
costume di morale. Scrisse diverse biografie, quella di suo padre, di suo 
fratello, del medico Vicente Azuero, dello scrittore Luis Varga de Tejada e la 
sua autobiografia, scritta poco prima della morte nella quale parla dei suoi 
manoscritti inediti, tra cui alcuni romanzi e drammi. Molte opere furono 
pubblicate postume.   
FILATELIA 
COLOMBIA Anno 1997  
     
Gonçalves António Aurélio 
(Capo 
Verde)   
Nato 
il 25 settembre, 1901 a São Vicente. Morto 
il 30 settembre del 1984. 
Scrittore, romanziere e critico, trattò  nelle 
sue opere la figura e il ruolo sociale delle donne delle isole di Capo Verde. 
  
FILATELIA 
CAPO VERDE  
Anno 2001  (774)
    
  
GONÇALVES  DIAZ ANTONIO 
(Brasile) 
  
Nato il 10 agosto 1823  a Caxias Marajhão, morì in un naufragio sui banchi di 
Atins, sulle coste del Brasile. 
Era figlio naturale di una avventuriera brasiliana e di un portoghese. Fu 
separato dalla madre quando il padre si sposò con un’altra donna. Fu 
quest’ultima a sostenere le spese della sua educazione e ad inviare il giovane  
a seguire gli studi all’università di Coimbra. 
Ritornato in Brasile, si dedicò all’insegnamento. Compì spedizioni nel nord del 
paese per conto del governo. 
Colpito da malattia, ritornò in Francia, sperando di ristabilirsi. Ma 
considerato che il tentativo non aveva avuto esito favorevole, rientrò in 
patria. Prima di giungervi la nave fece naufragio e il poeta morì. 
In campo letterario lasciò molte poesie pubblicate nel 1846-51 nel volume 
Primi canti e il poema Os Timbiras (1857) che ha come argomento gli 
indigeni del Maranhão, nonché alcuni drammi. 
Fu uno dei più notevoli poeti del movimento romantico brasiliano. I suoi versi 
sono tuttora apprezzati. 
  
FILATELIA 
CAPO VERDE  Anno 2001  (774) 
      
GONCAROV  IVAN ALEKSANDROVIC 
(Russia) 
  
Nato a Simbirsk il 6 giugno 1812. Morto il 15 settembre 1891  a 
Pietroburgo. 
Figlio di un ricco mercante, dopo gli studi e per tutta la vita fu impiegato al 
Ministero, poi all’Ufficio della censura, dove esplicò il suo lavoro con 
lentezza, coscienza e pedanteria burocratica.  La sua vita non ebbe grandi 
impennate, tranne la partecipazione ad un viaggio attraverso il mondo di cui 
diede il resoconto nel volume La fregata ‘Pallade’ e una contesa per 
plagio che ebbe con Turgheniev di cui rimangono lettere e una difesa intitolata
Una storia non comune (1847), accolta favorevolmente da Belinski e 
pubblicata sulla rivista “Sovremennik”. 
Goncarov è noto per soli tre romanzi, apparsi a grande distanza l’uno 
dall’altro: Storia non comune (1847), Oblomov (1959) il suo 
capolavoro, un romanzo-saggio che al suo apparire suscitò discussioni e creò 
addirittura il termine oblomovismo  per indicare  il velleitarismo 
impotente e sognatore di certe sfere intellettuali russe. e Il burrone 
(1869), di tono e contenuto assai inferiore ai precedenti. 
I suoi libri suscitarono problemi e discussioni intorno all’educazione dei 
giovani della nuova generazione, in particolare sul conflitto tra ideali e 
realtà, sui problemi della servitù della gleba e sul nichilismo. 
  
FILATELIA 
RUSSIA  Anno 1962  (2527), 
2012 
    
        
Gonchar  Oles 
(Ucraina)
 
Nato nel 1918 nella provincia di Poltava. 
Morto nel 1995. 
Gonchar aveva 
quattro anni quando l'Ucraina diventò una repubblica sovietica. Da adolescente 
fu testimone della fame nel suo paese, un tempo ricca area agricola, causata 
dalla collettivizzazione forzata. A 
diciassette anni, andò a Kharkov, seconda città dell'Ucraina, dopo Kiev, e si 
iscrisse alla Scuola di Giornalismo, diplomandosi nel 1937. 
       
Nel 1938 frequentò 
 l'Università Dnepropetrovsk, ma non si laureò fino al 1946. Si offrì volontario 
per il fronte nel giugno del 1941, quando le armate tedesche invasero l'Unione 
Sovietica.  
Oles Gonchar è 
l'autore di circa 20 romanzi, tradotti in ogni lingua europea importante, e un 
politico che dedicò tutte le sue forze alla natia Ucraina.  
Fu deputato al 
Consiglio Supremo dell'URSS per molti anni e presidente del consiglio 
dell'Unione degli Scrittori ucraini dal 1959 al 1971. Fu promotore della linea 
comunista nella letteratura sovietica ed energico fautore della campagna contro 
alcuni scrittori dissidenti  tra cui Boris Pasternak e Alexander Solzhenitsyn.
 
Godette di 
numerosi privilegi da parte dello Stato: automobili, dacie, appartamenti a Kiev 
e Mosca.. Viaggiò per incontrare le  
comunità ucraine emigrate; fece parte di delegazioni di scrittori ucraini.
 
I suoi libri sono 
stati distribuiti in milioni di copie e inviati a tutte le biblioteche 
pubbliche. I suoi due volumi di Opere scelte furono  pubblicati nel 1951, 
ristampati a Kiev nel 1959-1960 e ancora in Russia nel 1966-67. Articoli e libri 
sono stati a lui dedicati. (da Internet) 
  
FILATELIA 
UCRAINA Anno 2003, 
2008  (Annulli speciali e buste postali) 
    
  
  
GONCOURT HUOT EDMOND de 
   
GONCOURT HUOT JULES de 
 
(Francia) 
  
Seppure tra i due fratelli Goncourt vi fossero otto anni di differenza, le loro 
vite procedettero appaiate su un solo binario.  
Rimasti precocemente orfani del padre, un ex ufficiale dell’esercito 
napoleonico, furono educati dalla madre. E quando questa morì, li lasciò eredi 
di una cospicua fortuna che permise loro di vivere agiatamente.  
Edmond nacque a Nancy il 26 maggio del 1822 e morì a Champrosay il 16 luglio 
1896. Jules nacque a Parigi il 17 dicembre 1830 e morì a Auteuil il 20 giugno 
1870 a causa di una infezione luetica. 
Edmond si impiegò per un certo tempo  al Ministero delle Finanze; poi si dedicò 
col fratello alla passione per le lettere. Affini per cultura, amanti del 
collezionismo, si misero alla ricerca  del documento  nello spirito dominante 
del positivismo e lo cercarono nell’arte e nella letteratura, nella storia e 
nella vita dei maggiori artisti. 
Il Diario (Journal), scritto da entrambi e continuato dal solo Edmond 
dopo la morte di Jules, è una vasta raccolta di piccoli fatti, di dettagli, di 
pettegolezzi, di cronache sulla vita letteraria e sulla vita civile. Il 
Diario parte dallo studio della società francese  durante e dopo la 
Rivoluzione sino alla società contemporanea, attribuendo all’arte ogni libertà 
di dire, scegliendo una materia fisiologica e patologica che mira a rendere 
l’impressione, la sensazione attraverso osservazioni penetranti e minute. 
La loro vita procedette quasi in simbiosi. Sempre a contatto e quindi nella 
situazione di potersi continuamente scambiare idee e sensazioni, procedettero su 
un binario  unico. Pure della vita sentimentale e quotidiana ebbero un’unica 
visione, facendo viaggi in comune e, sembra, avendo anche la stessa amica. 
La stesura dei molti romanzi da loro pubblicati procedette a quattro mani  tanto 
che sembrerebbe vano cercare l’apporto personale, individuale di ciascuno. Della 
loro produzione vanno ricordate le opere: Charles Demailly (1860), 
Suor Filomena (1861) storia di un medico e di una suora;  Renée Mauperin 
(1864), storia di due fratelli;  Germanie Lacerteux (1865), studio delle 
ossessioni sessuali di una  domestica; Manette Salomon  (1867) ambientato 
nel mondo degli artisti; Madame Gervaisais (1869) che descrive un 
rapimento mistico, le deformazioni e il disfacimento religioso femminile. 
Scrissero pure un dramma per il teatro Henriette Marechal (1865) che 
cadde clamorosamente e un altro La patria in pericolo che non ebbe 
miglior sorte 
Dopo la morte di Jules, Edmond rievocò la loro  vicenda personale, adombrandola 
sotto la storia di due acrobati in I fratelli Zemgannù (1879); scrisse 
pure Elisa, ragazza di piacere (1877); La Faustin (1882); 
Chérie (1884), Gavarny (1873), La Du Barry (1878), Madame 
Pompadour (1878), La duchessa di Chateauroux e le sue sorelle  
(1879), Prefazione e manifesti letterari (1888), L’Italia di ieri 
(1894). 
 Nei loro romanzi i due fratelli puntano più sulla descrizione dell’ambiente 
che  sull’intreccio. 
Diminuito il favore del pubblico, Edmond tornò ad occuparsi del Settecento con
La Guimard (1893) e a scrivere monografie sull’arte giapponese  
Utamaro (1890) e Hokusai (1896) e continuò il Journal, 
iniziato col fratello nel 1851. 
Tra i saggi dei due fratelli sono da considerare: Nell’anno 18** (1851);  
Storia della società francese durante la Rivoluzione (1854), Storia della 
società francese durante il Direttorio (1855), Ritratti intimi del XVIII 
secolo (1857); Storia di Maria Antonietta (1858); L’arte del XVIII 
secolo (1859); La donna del XVIII secolo. 
Dal 1° febbraio del 1885  Edmond cominciò a riunire nella sua casa di Auteuil 
(che chiamava il ‘granaio’) i romanzieri amici della nuova generazione per 
discutere di lettere. Fu il primo abbozzo dell’Académie Goncourt che egli fondò 
col proprio testamento e che ancora oggi assegna uno dei più prestigiosi premi 
letterari francesi.  
OPERA: Diario o Journal.  È l’opera che assicura ai Goncourt un posto 
notevole nella letteratura  e nella cultura francese dell’Ottocento. Il 
Diario in molti volumi, di cui i primi tre scritti in collaborazione col 
fratello Jules, iniziò nel 1851. L’edizione integrale in 25 volumi uscì nel 
1956. L’opera è una miniera di figure, ritratti, aneddoti della vita parigina 
durante il Secondo Impero. Vi compaiono i maggiori protagonisti. La 
pubblicazione dei Diari in 9 volumi nel 1887-96 suscitò reazioni e aspre 
polemiche perché molti scrittori non si riconobbero nelle conversazioni loro 
attribuite e Edmond fu continuamente minacciato dalle manie di chi  era presente 
nella sua opera. La quale, comunque, rimane un’opera di capitale importanza per  
accedere al mondo sociale e culturale del suo tempo.  
  
FILATELIA 
FRANCIA 2002,  MONACO  Anno 1951  (352), 
1953  (392/3) 
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GONGORA Y ARGOTE  LUIS de 
(Spagna) 
  
Nato a Cordova l’11 luglio 1561, ivi morì il 23 maggio 1627. 
Di nobile famiglia, dopo aver frequentato le scuole locali, si recò in compagnia 
di un precettore all’Università di Salamanca per studiare diritto. Ordinato 
frate minore, ottenne privilegi ecclesiastici, ma non diede mai segni di vera 
vocazione. Per volontà di uno zio occupò la carica  della tesoreria della chiesa 
di Cordova, rimasta vacante. Nel 1585 prese gli ordini maggiori e la sua vita 
tranquilla dovette mutare a causa degli impegni assunti e per i numerosi viaggi 
che, pur piacendogli, indebolivano il suo fisico.  Durante questi viaggi non 
ebbe sempre un comportamento esemplare in quanto gli furono attribuiti diversi 
amori passeggeri e di  indulgere spesso e volentieri al gioco. Fu accusato da un 
vescovo  di parlare nel coro, di partecipar alle corride,  di condurre una vita 
da giovanotto e di scrivere poesie. Accuse che Gongora ribatté punto per punto. 
Nel 1611 prese al suo servizio un nipote cui addossò buona parte delle sue 
incombenze per essere libero di dedicarsi alla letteratura. 
La sua fama di poeta cominciò con le opere Romanze,  Letrillas e Sonetti. 
Nel 1610  scrisse l’Ode per la presa di Larache. Seguirono  La favola 
di Polifemo e Galatea (1612), Le solitudini (1613),  il Panegirico 
al duca di Lerma (1616). 
Nel 1617 andò a vivere a Madrid. Condusse una vita scombinata, tra alti e bassi 
economici e per un momento difficile passato dalla famiglia, accusata di avere 
una macchia nella purezza del sangue (si sospettava di una nonna del poeta). 
Legatosi al favorito di  Filippo III ottenne la nomina a cappellano di Sua 
Maestà per cui a 56 anni divenne sacerdote. Con l’elezione al trono di Filippo 
IV si lega al nuovo favorito e gli  viene concessa una rendita che non riuscì 
mai a riscuotere essendo sopraggiunta la sua morte. La sua situazione 
finanziaria continuò, quindi, ad essere caotica, tanto che dovette alienare 
alcuni beni, e vendere le sue poesie. 
Nel 1626 colpito da apoplessia, cadde gravemente ammalato e morì a Cordova. 
Oltre a poesie Gongora scrisse anche opere teatrali fra cui La costanza di 
Isabella (1610), Il dottor Carlino (1613), opere di poco conto perché 
la sua  forza letteraria risiede nella produzione lirica. 
La fama di Gongora fu enorme e la sua opera influenzò la Spagna, il Portogallo e 
l’America Latina. 
  
FILATELIA 
SPAGNA Anno 1961  (1042/3) 
     
                                                                                                                                      
 
GONZAGA TOMAS ANTONIO  (Dirceu) 
(Brasile) 
  
 Nato a Porto il 2 agosto del  1744, morto a Mozambico nel 1810. 
Poeta luso-brasiliano,  inizia gli studi nel collegio gesuita di Bahia e li 
completa all’università di Coimbra, laureandosi in legge. Ottiene un incarico a 
Vila Rica (Minas Gerais) dove incontra Maria Doroteia de Seixos Brabdao che 
canta nelle sue poesie col nome arcadico di Marilia Dirceu.  
Per le sue idee politiche  fu coinvolto nella congiura dell’”Inconfidencia” 
contro il potere centrale di Lisbona e nel 1782 finì deportato nel Mozambico. 
La sua opera poetica fu raccolta e pubblicata a Lisbona nel 1792 ed è 
considerata l’opera più importante dell’arcadismo brasiliano. Per le confessioni 
sentimentali, l’emotività, la descrizione di paesaggi 
Ultimamente gli sono state attribuite Lettere cilene, sino ad oggi 
rimaste anonime. 
  
FILATELIA 
BRASILE  Anno 1994  (2195) 
     
  
GONZALES  MARTINEZ  ENRIQUE 
(Messico)   Nato a 
Guadalajara (Jalisco) il 13 aprile  1871. Muore a città del Messico nel 1952.
 
Inizia i suoi studi nel Seminario di Guadalajara e nella stessa città li 
conclude  nel 1893 con la laurea in medicina.  A 22 anni inizia la sua 
attrazione verso la letteratura e comincia a comporre versi che pubblica su 
periodici e riviste varie. Dopo alcuni anni 
di pratica in medicina, parte con la famiglia alla volta di Culiacan dove il 
padre aveva ottenuto l’incarico di direttore di un collegio. Per quindici 
anni esercita la sua attività di medico in diverse località dello stato di 
Sinaloa. A Mocorito 
dirige  una rivista letteraria di arte. E nel 1911, trasferitosi  a Città del 
Messico, fonda una rivista letteraria “Argos” (1912) e in seguito la rivista 
“Petaso”.  Si occupa di editoria, è presidente dell’Ateneo della gioventù e 
ricopre altri incarichi nel campo letterario. In campo 
politico entra nel servizio diplomatico e viene inviati in  Cile, Argentina e 
Spagna. Al suo rientro 
in patria  tiene seminari, conferenze e diviene membro dell’Accademia messicana 
e corrispondente per quella spagnola. Gli fu assegnato 
nel 1944 il premio Avila Camacho. La sua opera 
risente degli influssi del simbolismo francese e, al finire della sua carriera, 
si sposta verso il modernismo.   
FILATELIA 
MESSICO  Anno 1972  (PA.  335) 
   
GOPICHAND TRIPURANENI 
(India)   Nato a Telugu l’ 
8 settembre 1910. Morto il 2 novembre 1962. E’ stato uno 
scrittore di racconti brevi, editore, saggista, drammaturgo e regista.  Scrisse commedie 
e racconti . E’ particolarmente noto per il suo secondo romanzo Asamardhuni 
Jeevayatra (L'incompetente di viaggio della vita), considerato il primo 
romanzo psicologico della letteratura Telugu.  Nel 1963 
all’opera di Gopichand, Panditha Parameshwara Sastry Veelunama è stato 
assegnato il Premio Sahitya Akademi – E’ stato il primo romanzo Telugu a vincere 
il premio   Opere: 
Parivartanam.  Asamarthuni Jeeva Yatra (romanzo psicoanalisi prima in Telugu), 
 Merupula Marakalu, Pandita Parameswara Sastry Veelunaama,  Yamapasam,  
Cheekati Gadulu,  Sidhilalayam,  Gadiya Padani Talupulu,  Gatinchanigatam,  
Pillatemmera,  Premopahatulu.,  Non-fiction:  
Tatvavetalu,  Postu Chaiyani Uttarulu,  Maku Unnayi Swagataalu,  
Vubhayakushalopari,    
FILATELIA 
INDIA Anno 2011 
   
Gorakhpuri Firaq
 
(India)   Nato a Gorakhpuri 
nel 1896. Morto nel 1982. Fu uno dei più 
noti poeti  contemporanei di poesia in urdu. Visse in un momento in cui 
operavano importanti cultori della  poesia in urdu come  
Sahir,
Iqbal,
Bhupendra Nath 
Kaushik,
Faiz Ahmed Faiz 
e 
Kaifi Azmi.
 Nato in una 
famiglia Kavastha, entrò nel Servizio Civile Provinciale (PCS), poi si dimise ed 
entrò come docente di 
lingua inglese 
all’Università di Allahabad.  Le sue poesie 
sono presenti  nelle raccolte Rooh-o-Qaayanat, Gul-e-Ra'naa, Nagma-numaa 
e il suo opus magnum in  Gul-e-Naghma.Fu durante questo periodo trascorso 
come insegnate all’Università che scrisse la maggior parte delle sue poesie urdu 
e il suo 
opus magnum
Gul-e-Naghma 
che gli permise di ottenere il 
Premio Jnanpith 
, il  
Sahitya Akademi 
Award nel 1960  e nel 1970 il premio più alto dell' "Akademi” 
Sahitya.  Era dotato di un 
forte carattere, di intelletto vivace e anche di uno spirito mordace.. Morì nel 1982.
   
FILATELIA 
INDIA Anno 1997   
     
Gorbatov  Boris Leont´evič 
(Russia)   Nato a 
Petromar, odierna Pervomajsk, Donbass, nel 1908. Morto a Mosca nel 1954.  I suoi romanzi (Naš 
gorod "La nostra città", 1930; Moë pokolenie "La mia generazione", 
1933) trattano dell'azione dei 
giovani comunisti negli anni 1917-22. Alla seconda 
guerra mondiale ci riportano i Rasskazy o soldatskoj duše ("Racconti 
sull'anima del soldato", 1943) e l'opera sua migliore, Nepokorënnye ("Gli 
indomiti", 1943), da cui sono stati tratti un'opera e un film. Del 1951 è il 
romanzo Donbass sul movimento stacanovista nel Donbass. 
  
FILATELIA 
UCRAINA 2008 Busta postale, 
URSS 1988  Busta Postale. 
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Gorch Fock 
(pseudonimo di Johann Wilhelm Kinau)
(Germania)
 
Nato sull’isola di Finkenwerder, il 22 agosto 1880. Morto il 31 maggio 1916.
Oltre allo pseudonimo con cui è più conosciuto usò anche quelli di Jakob Holst e 
Gorch Focco.Kinau fu il primogenito del 
pescatore Heinrich Wilhelm Kinau e di sua moglie, nata Holst. A quindici anni lavorò come 
apprendista presso uno zio, commerciante, e nel 1897/98 frequentò la scuola 
commerciale a Bremerhaven.  Poi lavorò  come contabile  a Meiningen,  Brema, e 
dal 1907 presso la compagnia di navigazione “Hamburg-Amerika-Lines”. Sposò Rosa Elisabeth Reich nel 
1908, con la  quale ebbe tre figli.  Nel 1904 Kinau iniziò a pubblicare 
poesie e storie del suo paese natio.. Nel 
1913 pubblicò il suo lavoro più popolare, il romanzo Non è Seefahrt!, in 
cui descrive la vita dei pescatori del suo paese d'origine.  Nella prima guerra mondiale, Kinau 
combatté Serbia e in Russia e più tardi a 
Verdun. 
Dal 1916 prestò servizio presso la marina tedesca,. Svolse il suo lavoro sull’ 
incrociatore SMS Wiesbaden e morì quando la nave affondò  nella battaglia dello 
Jutland. Il suo corpo,  trovato sul litorale svedese vicino a Fjällbacka, fu 
sepolto sull'isola di 
Stensholmen 
insieme ad altri marinai tedeschi e britannici.. 
La marina tedesca dedicò due navi alla sua memoria: il Gorch Fock (1933) della 
Kriegsmarine e la Gorch Fock (1958) del 
Bundesmarine.
 
Opere:
Schullengrieper e Tungenkrieper 
(1910), 
Hein Godenwind 
(1911), 
Hamborger Janmaten 
(1913), 
Non è Seefahrt! 
(1913 
Fahrensleute 
(1914), 
Cilli Cohrs 
(1914), 
Doggerbank 
(1914), 
Guerra 1914-15 
(poesie), 
Sterne überm Meer 
(Diario e note poesie, (1918 postumo).
  
FILATELIA 
GERMANIA OCCIDENTALE  ANNO 1980  (9O4)    
    
GORDIMER  NADINE 
(Sud Africa ) 
  
Nata a Spring, Transvaal il 20 novembre 1923 
Figlia di un russo e di una inglese, entrambi sionisti, frequentò un convento di 
suore e poi studiò danza classica, che interruppe a causa di una presunta malattia. 
Autodidatta, si formò su letture vastissime e in seguito si laureò 
all’università di Witwatersrand a Johannesburg dove si stabilì negli anni 
Cinquanta.
 
Fu scrittrice di straordinario talento, nota e apprezzata nella letteratura sud 
africana anglofona. 
Iniziò la sua carriera letteraria con racconti brevi che comparvero nel 1949 
nella raccolta Faccia a faccia, seguiti dal romanzo autobiografico I 
giorni della menzogna (1953). Nel 1956 apparve un'altra raccolta di racconti
Six Feet of the Country.  Del 1958 è il romanzo Un mondo di stranieri.
Altri racconti risalgono al 1960  Fridays’s Footprint; nel 1963 
pubblicò il romanzo Occasione d’amore, i racconti No for publication 
(1966)  e il romanzo Il fu mondo borghese. 
Del 1970 è Un’ospite d’onore, seguito La figlia di Burger (1979) 
considerato il suo capolavoro.  
Altri racconti apparvero nel 1972 Livingston’s Companions e l’anno 
successivo un saggio sulla letteratura nera del Sud Africa The Black 
Interpreters (1973). Del 1974 è il romanzo Il conservatore, una delle 
sue opere più impegnate.  Seguono altri racconti e romanzi fino al 1980 quando 
la scrittrice raccolse in Il bacio di un soldato i migliori racconti. 
La Gordimer si occupò anche di politica in quanto testimone di una realtà che 
vide due razze a confronto. Nell’opera Luglio (1981) tratta personaggi, 
bianchi e neri, in aperto conflitto, mentre nel successivo Una forza della 
natura (1987), ritorna alle sue origini inserendo nella trama una 
protagonista ebrea. 
Scrittrice letta e amata in tutto il mondo,  si è fatta stimare per le sue nette 
posizioni sociali, per la posizione contro il governo razzista e per la difesa 
dei diritti delle popolazioni oppresse cui si sentì profondamente legata. 
  
FILATELIA 
AFRICA DEL SUD  Anno 1996  (931),  
ANTIGUA  Anno 1995  (1971),  GUINEA BISSAU  2009,  SVEZIA  1998  
(2066) 
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Gordon Adam Lindsay
(Australia) 
 
Nato il 19 ottobre del  1833 a Fayal, Azzorre, morì il 24 giugno del 1870 a 
Brighton, Melbourne, Victoria. 
Di famiglia benestante, fu educato al Chettenham College a Woolwich nel periodo 
1948/51. Suo padre, maestro di cavalleria industana, gli trovò una occupazione 
nell’Australia del Sud dove, nel 1953 entrò a far parte della Polizia. Per due 
anni condusse una vita regolare ma nel 1955 rassegnò le dimissioni. 
Nel 1959 alla morte della madre ricevette una consistente eredità che impiegò in 
investimenti talvolta non proprio sicuri. 
Amante della letteratura, pubblica nell’agosto del 1864 il primo volume Il 
feudo, sul “Border Guard”.  
Si occupa di politica ed entra a far parte della Camera australiana del sud, ma 
si dimette in quanto aveva acquistato terreni nell’Australia occidentale, una 
operazione che risultò fallimentare.  Anche una successiva impresa negli anni 
1967/70 non va a buon fine. A queste vicissitudini si aggiungono un incidente 
capitatogli, che gli lasciò strascichi dai quali non si rimise, e la morte del 
figlio. 
Nel 1867 pubblica due volumi di poesie  Ashtaroth  e Mare Spray Smoke 
Drift. 
La sua vita fu un susseguirsi di alti e bassi, di speculazioni azzeccate e altre 
completamente sbagliate e perciò si trovò spesso in difficoltà finanziarie. 
Il 23  giugno del 1970  esce l’ultima sua opera  Bush Ballads  e
Galloping Rhymes. 
In un incontro con gli amici, l’amico Henry Kendal gli mostra la 
recensione entusiastica che aveva scritto.   Il giorno dopo, inspiegabilmente, 
Gordon si reca sulla spiaggia dove si uccide.  Probabilmente lo indusse 
all’insano gesto la comunicazione che una eredità, che gli era stata lasciata da 
parenti inglesi, era stata invalidata per cavilli legali. Aveva sperato con 
quella di risolvere la sua situazione finanziaria ma tutto andò in fumo.   
Gordon ebbe una vita strana, aveva grande talento ma non diventò mai un grande 
scrittore. I successi e i fallimenti, sia in campo letterario che nella  vita 
privata, si riflettono fedelmente in tutta la  sua opera poetica. 
  
FILATELIA 
AUSTRALIA  Anno 1970  (429) 
      
GORDON  JEHUDAH  LOEB  detto Jelag 
(Russia)   
Nato a Vilna nel 1831 e morto a Pietroburgo nel 1892 
Legato all’illuminismo ebraico portò innovazioni nel 
campo linguistico, avvicinando la lingua poetica a quella popolare.. 
Scrive favole e poemi biblici I versi di Jehudah 
(1866) e Rachamah, sorella mia (1882) in cui lo scrittore aspira alla 
rinascita culturale e religiosa  di Israele, con la prospettiva di una riunione. 
La sua opera fu importante nella letteratura ebraica del secolo XX. 
  
FILATELIA 
ISRAELE  1996  (1318) 
  
   
Goretski Ivanovich Maxim
(Russia)
 
Nato nel 1893 nel villaggio di Malaya Bogatkovka, regione di Mogilev. Morto nel 
1939. 
Scrittore 
bielorusso, critico letterario, folklorista e lessicografo..
 
Di famiglia 
contadina, si laureò in geologia e agronomia presso la Gory School (1913) e in 
seguito frequentò la Scuola Militare di Pietrogrado (1916). Nel 1913-1914 ha 
lavorato come geometra in Vilna. Le sue pubblicazioni apparvero sul quotidiano "Nasha 
Niva". Il primo libro di racconti, Raccolto d’inverno, fu pubblicato nel 
1914.. Dall’ottobre 1923, ha vissuto in 
Bielorussia, ha insegnato lingua e letteratura bielorussa.. 
Dal 1928 fu impegnato in lavori di ricerca scientifica presso l'Istituto di 
Cultura bielorusso e l'Accademia delle Scienze della Bielorussia. Nel 1931 fu 
sottoposto a repressione ed esiliato a Vyatka. Nel 1937 fu sottoposto ad una 
nuova  repressione.. Morì in un carcere 
nel 1939.  
Fu autore della 
Storia della letteratura bielorussa, di un Dizionario russo-bielorusso 
(insieme a G. Goretski) e di una serie di raccolte storiche.  
  
FILATELIA 
BIELORUSSIA Anno  1993 
(32) 
    
  
GORHAM MICHAEL
 
(USA)  
Nato nel 1906. Morto nel 1995. Scrittore e 
linguista americano, usò gli pseudonimi: Troy Nesbit, Franklin Brester, Lyman 
Hopkins, Cutler di Samuel, Benjamin Brewster. Si laureò presso l’università di 
Colorado nel 1928. Per un certo tempo lavorò come guida nelle Montagne Rocciose, 
un'esperienza che sviluppò notevolmente la sua  resistenza alle lunghe marce.
 Scrisse più di 80 
libri, alcuni dei quali sono diventati dei best-seller. La caratteristica 
principale delle sue opere è il carattere documentaristico, descrittivo e 
didattico, comprensibile per un vasto pubblico. Per lo più gli argomenti 
trattati toccavano l’antropologia, gli antichi tesori dell’America, la storia di 
famosi pionieri. Ebbe un valido aiuto da parte della moglie nella stesura delle 
sue opere. Un certo numero di 
libri da lui scritti  era destinato ai  bambini e ai giovani.    
FILATELIA   
DOMINICA  Anno 1996,  GUYANA Anno 1994. MALDIVES  
Anno 1986, USA Anno 1950, 1966, 1967, 1996.  
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GORKI MAKSIM (pseud. ALEKSEJ MAKSJMOVIC 
PESKOV 
(Russia) 
  
Nato a Niznij Novghorod il 14 marzo 1868. Morì il 18 giugno 1936 a Mosca. 
Era figlio di un tappezziere che riuscì a diventare agente di navigazione. 
Rimasto orfano visse con i nonni, ma si allontanò ancor giovane da casa e per 
sopravvivere esercitò diversi mestieri (fattorino, aiutante in un negozio di 
pitture religiose, fornaio, sguattero su un piroscafo del Volga, guardiano, 
venditore di bevande, giovane aiuto nello studio di un avvocato, professione che 
lo spinse verso la letteratura…) accumulò esperienze e conoscenze di uomini e di 
cose di cui si servì in seguito nelle sue opere. Le notizie sulla sua infanzia 
si ricavano dalle autobiografie Infanzia (1913), Fra la gente 
(1915) e Le mie università (1917).  
I primi racconti nacquero tra il 1892 e il 1895: Makar Cudra (1892), 
Celkas (1895). Il successo fu enorme e duraturo. Ad aumentare la popolarità 
intervenne anche il teatro con i drammi Piccoli borghesi (1901), I 
bassifondi  o L’albergo dei poveri (1902). 
Intanto Gorki era passato dal racconto alla narrativa con Varen’ka Olesova 
(1898) e La vita è una sciocchezza (1899, seguito da I tre 
(1900-1901). 
La conoscenza a Pietroburgo dei maggiori esponenti del marxismo gli ispirò Il 
canto della procellaria (1901), che causò la chiusura della rivista 
“La vita”. I legami col marxismo si videro anche nei drammi scritti nel 1904-05:
I villeggianti, I figli del sole, I nemici, I barbari, alcuni dei quali 
provocarono le ire della censura zarista. Nel 1902 fu eletto membro onorario 
dell’Accademia imperiale di Scienza. 
Nel 1905 aderì alla rivoluzione e fu arrestato. Liberato per dimostrazioni di 
solidarietà levatesi in tutto il mondo, pensò di andare in America, ma la sua 
convivenza con una donna lo costrinse a ripiegare su un soggiorno a Capri, dove 
creò un centro per l’emigrazione rivoluzionaria e vi rimase fino allo scoppio 
della guerra mondiale. La sua fama si era andata un poco offuscando ma ritornò a 
galla dopo la pubblicazione del romanzo La madre (1907-.8), ritenuta 
l’opera migliore, sebbene la critica  lo passasse sotto silenzio, e una serie di
Racconti d’Italia (1911-1913). 
Negli ultimi tempi attraversò una crisi religiosa, come traspare in Una 
confessione (1908). 
Durante la rivoluzione russa del 1917 lo scrittore aveva fatto ritorno in 
patria, dove fondò la rivista mensile “Cronache” e diresse una collezione di 
opere di tutto il mondo. Nel 1919 pubblicò Ricordi su Tolstoj. 
Non soddisfatto delle direttive del regime, si recò in Germania e vi rimase fino 
al 1924. In seguito si trasferì a Sorrento. Ritornò in Russia nel 1928, 
chiamatovi per la celebrazione del suo sessantesimo compleanno. 
Continuò a pubblicare le opere del periodo sorrentino,  Gli Artamonov 
(1925) La vita di Klim Samgin (1936) iniziato nel 1925,  Dostigaiev e 
altri (1933). 
La sua vasta opera ha influenzato la letteratura sovietica e mondiale per 
l’efficacia dello stile e la limpidità della scrittura.  
La città natale fu nel 1932 ribattezzata col suo nome. 
  
FILATELIA 
ALBANIA 1986, BULGARIA  Anno 1968  (1577),  
CECOSLOVACCHIA Anno 1968 (1682),  DDR 1953, 1968, 1974, 
GAMBIA  Anno 2010,  INDIA  Anno  
1968  (248),  MONGOLIA  Anno  1969  (461),  ROMANIA 1956, RUSSIA  
Anno 1932/33  (460/1),  1943  (893/4),  1946  (1030/1),  
1956/7  (1883),  1958  (2032),  1059, 1968  (3346), 1998, 
2000, SERBIA MONTENEGRO 2003,  UNGHERIA  Anno  1951  (1002/4),  1948  
(PA 89),  VIETNAM  Anno 1968  (581)  
  
  
    
  
GOROSTIZA Celestino  
Alcalá 
 
(Messico)   Nato a 
Villahermosa il 31 gennaio 1904. Morto a Città del Messico l’ 11 gennaio 1967. Gorostiza, figlio 
di Celestino ed Elvira Alcalá, era il fratello maggiore di José Gorostiza.
 E' stato co-fondatore del teatro Ulises (1927-1928) e del teatro 
Orientaciòn  (1932), entrambi a Città del Messico. Fu membro 
della Mexicana Academia de la Lengua, nonché direttore del Dipartimento di 
teatro e dell’Istituto Nazionale di Belle Arti.   Si occupò di 
filmografia e diresse Ave de paso (1948), Sinfonia de una vida 
(1946), Nana (1944). Scrisse: 
Robado Paradiso (1951),  Las mujeres de mi general (1951),  La 
guerra de los pasteles (1944),  Refugiados en Madrid (1938).   In campo 
teatrale scrisse:  La
Malinche, (1958 dramma storico),,
La Leña está verde, (1958), Columna sociale, (1953),
El color de Nuestra Piel, (1952),  La Mujer ideale, (1943),
La reina de la Nieve, (1942), Escombros del sueño, (1938), El 
nuevo Paraíso, (1930), Ser o no ser, (, 
1933  La Scuola del amor, (1933). 
(da Internet) 
         
FILATELIA  
MESSICO  Anno 2004  (2067) 
        
GORRITI  DE BELZU JUANA MANUELA 
(Argentina)   Nata 
a Horcones  a Rosario de la Frontiera il 15 giugno del 1816. Muore a 
Buenos Aires, il 6 novembre del 1892.  Figlia di un 
generale, riceve in convento un’educazione raffinata durante la quale studiò il 
francese, la letteratura, la religione, raggiungendo un livello superiore a 
quello delle fanciulle del suo tempo. Nel 1831 si 
trasferisce con la famiglia a Tarija, in Bolivia, dove, all’età di 14 anni,  
conosce e sposa De Belzù,  un ufficiale agli ordini di suo padre. Dal matrimonio 
nacquero tre figli, ma l’unione non fu serena a causa del suo carattere e 
dell’insofferenza del marito che mal sopportava l’indipendenza della moglie, 
perciò si giunse alla separazione avvenuta nel 1843. Costretta a 
mantenersi da sola Juana Manuela si trasferisce ad Arequipa, in Perù, e 
successivamente a Lima dove si dedica all’insegnamento e si occupa di 
letteratura, frequentando uno dei più famosi cenacoli di quel tempo.  Nel 
frattempo il suo ex marito, diventato generale, è eletto al governo della 
Bolivia. Questi chiede alla ex moglie di accompagnarlo, ma la donna rifiuta e 
concede solo che una delle figlie, Elmira, lo  segua. A Lima il centro 
cui apparteneva diventa il luogo di raduno principale  degli intellettuali e 
sulla “Rivista di Lima”  ad esso legata la scrittrice pubblica  il suo primo 
libro A quena.  L’opera  è apprezzata dalla critica  e da quel momento si 
diffonde in tutta l’America, in Francia e in Spagna. Nel 1874 si 
trasferisca a Buenos Ayres dove si riconcilia col marito che aveva subito un 
attentato e alla sua morte accompagna il feretro, dimenticando tutto il passato. A Buenos Ayres 
fonda una rivista internazionale “La Alborada della Plata” e realizza alcuni 
viaggi all’estero. Scrisse numerose 
relazioni, romanzi, raccolte di novelle, leggende. La maggior parte delle sue 
opere fu raccolta nel 1865 nell’opera Sogni e realtà.   
FILATELIA  
ARGENTINA  Anno 1967   (778) 
      
Gottfried von StraSburg
(Germania) 
  
Nato a Strasburgo nel 1180 ca. Morto nel 1215 ca. Considerato uno 
dei migliori poeti ad avere illustrato l'alto tedesco medio.  Scrisse un poema 
ispirato al mito di Tristano e Isotta, elaborato  attorno all'anno 1210. Sebbene i suoi 
dati biografici siano incerti, si sa che è stato contemporaneo di Walther von 
der Vogelweide, di Hartmann von Aue e di Wolfram von Eschenbach.  (Wikipedia)   
FILATELIA 
GERMANIA  Anno 1933  (476), NICARAGUA 
Anno 1975 , NORVEGIA  Anno 1995,   PORTOGALLO  Anno  1993,  YAR  Anno 1971 
 _jpg.jpg) _jpg.jpg) _jpg.jpg) _jpg.jpg)      
GOTTHELF  JEREMIAS  (pseud. di ALBERT BITZIUS) 
(Svizzera) 
  
 Nato a Murten il 4 ottobre 1797. Morto a Lützelflüh  il 22 ottobre 1854. 
Si diede alla carriera ecclesiastica, ma per il suo carattere battagliero rimase 
a lungo solo vicario nella parrocchia dove il padre era parroco. Dovette 
attendere fino a  1832 quando gli fu affidata la guida di una parrocchia nella 
cittadina dove visse fino alla morte. 
Assunse lo pseudonimo dal personaggio del suo primo romanzo Lo specchio dei 
contadini ovvero la vita di Jeremias Gotthelf (1837). Scrisse in seguito 
Gioie e dolori di un maestro di scuola (1838), due raccolte di novelle 
Quadri e leggende della Svizzera (1842-46) e Racconti e quadri di vita 
popolare svizzera (1850-55).  Nel 1842 scrisse Il ragno nero il quale 
rappresenta  il racconto più riuscito per la sua perfezione stilistica. Scrisse 
i  romanzi Ulì il servo (1846) e Ulì il fittavolo (1849), opere 
significative nel realismo tedesco.  
Compose anche romanzi politici e polemici Spirito del tempo e spirito bernese,
Il fallimento. 
Assai vicino alla gente di campagna seppe comprenderne  la psicologia che 
rappresentò senza indulgere a sentimentalismi. Fece spesso ricorso al dialetto. 
L’intenzione pedagogica è presente nei suoi scritti attraverso divagazioni 
morali e simboli che ricordano il dualismo tra le forze del bene e del  male. 
C’è in lui un rimpianto per le forme di vita patriarcale e virtuosa.  
  
FILATELIA 
SVIZZERA  Anno 1954  (553) 
   
          
Gozzi Carlo 
(Italia) 
  Nato a
Venezia, il 13 dicembre 1720 
e ivi morto a Venezia il  4 aprile 1806.
 Di 
antica famiglia veneziana, i debiti del padre lo costrinsero a trovare mezzi di 
sostentamento propri e all'età di sedici anni si arruolò nell'esercito in 
Dalmazia. Tre anni più tardi tornò a Venezia, dove si 
fece ben presto una reputazione come il membro più brillante della società 
Granelleschi, cui venne ammesso grazie ad alcuni pezzi satirici.  Nel 1761 
pubblicò il poema satirico, La tartana degli influssi per l'anno 1756, e  
la commedia L'amore per le tre melarance o Analisi riflessiva della fiaba. 
Per  metterla in scena ottenne i servizi della compagnia teatrale 
di Antonio Sacchi.  In 
seguito produsse una serie di pezzi drammatici basati sulle favole: inizialmente 
queste opere divennero popolari, ma dopo lo smembramento della compagnia Sacchi 
caddero nel dimenticatoio. Furono molto apprezzate da Goethe,
Schlegel, Madame de Staël 
e Sismondi. Uno di questi testi drammatici,
Turandot, fu tradotto da 
Schiller. Nei suoi 
ultimi anni  iniziò a produrre tragedie in cui introdusse ampiamente elementi 
comici: le sue opere risultarono, perciò, troppo innovative per l'epoca. I suoi 
lavori furono pubblicati sotto la sua supervisione a Venezia nel 1792 
in 10 volumi. 
Opere principali: 
La tartana degli influssi per l'anno bisestile 1756 
(1757),
Le Fiabe 
(1761),
L'amore delle tre melarance 
(1761),
Il corvo 
(1762),
Re cervo 
(1762),
Turandot 
(1762),
La donna serpente  
(1763),
Zobeide 
(1763),
I pitocchi fortunati 
(1764),
Il mostro turchino 
(1764),
L'augellino belverde 
(1765),
Zeim re dei geni 
(1765),
Marfisa bizzarra 
(1766),
Le droghe d'amore 
(1775/1776),
Memorie inutili 
(1777).
 
FILATELIA   
AUSTRIA  Anno 2003, ITALIA Anno 2007,  
NICARAGUA  Anno 1975,  SAN MARINO  Anno 1999, SVEZIA  Anno 1981, URSS  Anno 
1971, 1983,  
  
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Grabbe Christian Dietrich 
(Germania)
 
Nato a Detmold l’ 11 dicembre 1801. Morto il 12 settembre 1836.
Drammaturgo e storico, scrittore sagace, satirico e ironico. Fu considerato da 
Heinrich Heine, come uno dei più importanti drammaturghi di Germania. Bertold 
Brech ammirò il suo dramma Hannibal (1835). I nazisti lo idolatrarono a 
causa del suo antisemitismo. 
Condusse una esistenza sregolata secondo il byronismo di moda che lo condusse 
all’alcoolismo.  La sua personalità si riflette sulle sue opere in cui i suoi 
eroi sono condannati all’isolamento.
Scrisse: Scherzi, Satire , Ironie (1827), Herzog Theodor von 
Gotland(1827),  Don Giovanni e Faust (1829), Die Hohenstauffen 
(1829-30), Napoleone o I cento giorni (1831), Hannibal (1835), 
Hermannsschlacht Die (1838)    
FILATELIA 
GERMANIA  Anno  2001  Annullo speciale meccanico illustrato       
Grabovac FILIP
(Croazia)
 
Nato a Podosoj nel 1697. Morto nel 1749.(1697—1749)
Poeta croato. Matija Grabovac, il padre, si  trasferì nel settore della Vrlika, 
a Podosoj, dopo la sconfitta dei Turchi nel 1683. 
Si ritiene che Filip abbia ricevuto la sua prima educazione nel monastero di 
Visovac, e poi sia entrato nell’Ordine dei francescani. 
La sua raccolta di saggi Cvit razgovora naroda i Lingue iliričkoga aliti 
rvackoga ( approssimativamente tradotto «Il meglio della lingua e del 
folclore il lirico”) fu pubblicata a Venezia nel 1747.. 
Nella prima parte offre un aspetto religioso-morale in versi e in prosa; nella 
seconda parte descrive alcuni eventi nel suo paese nativo, presentando la dura 
vita della popolazione croata sotto il dominio veneziano e descrivendo le 
battaglie contro i turchi nel 1715.  . 
Grabovac scrisse Cvit, in prosa e in versi, utilizzando il distico 
ottosillabico, il tipico versetto della poesia popolare medievale.  
  
FILATELIA 
CROAZIA Anno 1997 
 
      
GRABOVSKY PAVEL 
ARSENIEVICH 
(Ukraina)
 
Nato nel 1864. Morto nel 1902.
Rivoluzionario e poeta. 
  
FILATELIA 
USSR, Anno 1964, 
1984, 1989  Buste Postali 
     
GRACIAN y MORALES  BALTASAR 
(Spagna) 
  
Nato a Belmonte, presso Catalayud, Aragona, nel 1601. Morto a Tarazona, 
Saragozza, nel 1658. 
Entrò a far parte della Compagnia di Gesù nel 1619 e in seguito insegnò al 
collegio di Huesca dove divenne celebre quale predicatore. Nel 1617 pubblicò 
L’eroe, una raccolta di massime sotto lo pseudonimo di Lorenzo Gracian,  
nome di un suo fratello, e sotto tale nome pubblicò anche altre opere.  Il 
sotterfugio non piacque ai suoi superiori che lo biasimarono.  
A Madrid fece pubblicare l’opera L’arte d’ingegno, trattato dell’acutezza 
(1642) e nel  1646 pubblicò Il saggio, manuale dell’uomo di mondo. 
Negli anni seguenti si dedicò alla stesura del Criticone  di cui  la 
prima parte uscì sotto lo pseudonimo di Garcia de Marlones (anagramma del suo 
nome), mentre la seconda e la terza (1653 e 1657), uscirono sotto il primo 
pseudonimo. Fu accusato dai superiori di aver dato alle stampe l’opera senza il 
consenso dell’ordine, Subì sanzioni e fu trasferito al collegio di Tarazona 
dove, pochi mesi dopo, morì. 
È uno degli autori più importanti del “secolo d’oro”, anche per la ricchezza 
della sua scrittura. 
  
FILATELIA  
SPAGNA  Anno 2001   (3378) 
     
Graciliano Ramos 
de Oliveira 
(Brasile) 
  
Nacque a Quebrangulo,  il 27 di ottobre del  1892 e morì a Rio de Janeiro il 20 
marzo del 1953. 
È  considerato uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Primogenito di sedici 
figli, vive i primi anni in diverse città del Nordest. Terminati gli studi a 
Maceu, inizia a lavorare come giornalista. Sposa Maria Augusta de Barros.  Nel 
1926 è eletto prefetto di Palmera degli Indios, incarico che mantiene fino al 
1930. Dal 1930 al 1936 vive a Macero dove, per richiesta dell’editore Augusto 
Schmidt, pubblica  nel 1955 la sua prima opera Caetés. A Maceu lavora 
come direttore di una impresa e direttore dell’Istruzione Pubblica dello Stato.  
Nel 1934 pubblica Sao Bernardo.  
Imprigionato nel 1936 dopo i moti insurrezionali di Getulio Vargas, è liberato 
nel 1937. Le esperienze di quegli anni sono inserite nell’opera postuma 
Memorie del carcere del 1953. 
Al 1938 risale la pubblicazione  Vidas seca. 
Nel 1945 entra a far parte del Partito Comunista Brasiliano di orientamento 
sovietico e negli anni che seguirono compie alcuni viaggi in Europa, dai quali 
ricava impressioni ricordate nel libro Viaggi del 1954. Nel 1945 aveva 
scritto anche un’opera autobiografica Infanzia. Nel 1952 si ammala 
gravemente e muore all’età di 60 anni per cancro ai polmoni. 
La sua opera è caratterizzata da un costante e violento conflitto con la 
società. 
Tra le sue opere sono da ricordare: Caetés (1933),  Sao Bernardo (1934), 
Angustia (1936), Vidas Secas (1938) A Terra dos Meninos Pelados (1939) Brandão 
Entre o Mar e o Amor (1942) Histórias de Alexandre (1944) Infância (1945) 
Histórias Incompletas (1946) Insônia (1947), e le opere uscite postume: 
Memórias do Cárcere, (1953) Viagem, (1954) Linhas Tortas (1962) Viventes 
das Alagoas, (1962) Alexandre e outros Heróis, (1962) Cartas, a (1980) O Estribo 
de Prata, (1984) Cartas a Heloísa, (1992) 
 Graciliano Ramos conosceva perfettamente la lingua inglese, e il 
francese che gli permisero di tradurre diverse opere tra cui Memórie di un 
negro di  Booker T. Washington, (1940), La peste di Albert Camus, 
(1950).    
  
FILATELIA 
BRASILE 1992  
     
      GRAHAM BOB  
      (Australia) 
        
      Nato a Sydney nel 1942. 
       Ha studiato disegno e pittura presso la scuola d’Arte di 
      Julian Ashton e successivamente viaggiò in Gran Bretagna dove si è 
      impegnato in una vasta gamma di posti di lavoro. Il  ritorno a Sydney nel 
      1969 ha segnato l'inizio della sua carriera come illustratore e designer. 
      Nel 1983 lui e sua moglie si trasferirono a Dandenongs vicino a Melbourne 
      e poi, nel 1995 tornarono in Inghilterra dove Bob cominciò a lavorare a 
      tempo pieno come illustratore freelance. Nel corso degli anni tra i suoi 
      molti progetti appare il personaggio di un bambino su una striscia mensile 
      di fumetti per la rivista francese  “Belles Histoires”; poi illustrazioni 
      per diverse imprese commerciali, e si dedica al suo primo amore: scrivere 
      e illustrare libri per bambini. Di questi, Prima c'era Frances è 
      stato finalista per il Libro del Consiglio del 1986 per bambini di 
      Australia (CBCA) Picture Book of the Year Award.  
      Altri successi: Crusher Is Coming  (vincitore di un 
      premio nel 1988), Magia del nonno (libro d'onore nel 1990), e 
      Saluti da Sandy Beach (vincitore di un premio nel 1991. Rose 
      incontra il signor Wintergarten è stato vincitore del Picture Book 
      CBCA (1993) ed è stato vincitore nel 1993 del Premio Bambini - Pace 
      Letteratura.  
      E 'stato anche nominato nella categoria Letteratura per 
      Ragazzi del 1992-Premi per i diritti umani. 
        
      FILATELIA 
      AUSTRALIA  Anno 1996 (1555) 
     
GRAHAME  KENNETH 
(Inghilterra) 
  
Nacque l’8 marzo del 1859 a Edimburgo. Dopo la morte 
della madre viene messo assieme ai suoi fratelli sotto la tutela di alcuni  zii 
contadini. Quel periodo della sua infanzia e il diretto contatto  con la natura 
influirà in seguito sulla stesura dei suoi libri dedicati all’infanzia.   Studia 
con l’intenzione di andare a Oxford per completare gli studi  universitari, ma 
gli zii, gretti e poco inclini ad accondiscendere alle sue aspirazioni, 
ripiegano per lui su un lavoro stabile e sicuro e gli preferiscono un impiego 
alla Banca d’Inghilterra dove fa carriera, diventando un alto funzionario. 
Grahame scrive  racconti,  romanzi . 
Nel 1895 viene pubblicato L’età dorata e nel 
1898 Giorni di sogno, ispirato alla sua infanzia.  
Ma la sua opera più nota è Il vento tra i salici 
composto nel 1908 e nato come racconto epistolare per il suo unico figlio, 
Alastair,  al quale scriveva molte lettere quando doveva star lontano per motivi 
di lavoro. Il romanzo, ambientato in un mondo animale dalle caratteristiche 
umane, illustra la vita libera e selvaggia in mezzo alla natura, tra animali e 
piante, in contrasto con  la caotica vita della città.   
Il libro divenne un classico della letteratura 
infantile inglese. 
Dall’opera Walt Disney trasse un cartone animato. 
Anche un altro racconto Il drago recalcitrante, uscito postumo , venne 
incluso in un film di Disney. 
Kenneth Grahame muore  a Pangbourne, nel Berkshire, 
il 6 luglio del 1932. 
OPERA: Il 
vento tra i salici  (Wind in the Willows) 
Una talpa inesperta delle cose del mondo, 
un topo pronto ad aiutare gli amici a risolvere i problemi, un rospo alquanto 
saccente e indisponente e un tasso amante di ogni confort, sono i 
protagonisti principali della storia. Una infinità di comprimari, gli abitanti 
del bosco, li attorniano e li accompagnano nelle diverse avventure. Il topo 
insegna alla talpa a rendersi più autonoma, a insegnarle ogni segreto del bosco 
e la sconsiglia di oltrepassare il limite che li separa dal Gran Mondo. Solo il 
rospo insiste per coinvolgerli in una avventura. Li trascina successivamente su 
un canotto, poi su una roulotte trainata da un cavallo e ancora su un 
automobile. Sono tutti animali con spiccate caratteristiche tipiche del popolo 
inglese. Tutti però considerano l’amicizia come il dono più prezioso. 
  
FILATELIA   
GRAN BRETAGNA 1993 (1651),  
LIBERIA1998  (1764),   2001-2002 (2589/2612 + BF 292/4)   
  
  
  
GRAMENO  MIHAL 
(Albania) 
  
Nato a Coriza nel 1872 e ivi morto nel 1931. 
È autore di lunghe novelle raccolte nel volume Il focolare e di liriche 
di ardente ispirazione patriottica 
  
FILATELIA 
ALBANIA  Anno  1988   (2169E) 
  
    
Granado Javier del 
(Bolivia) 
  Nato il 27 
febbraio 1913.  Morto il 15 maggio 1996.  Nato in una famiglia aristocratica, 
ha trascorso la maggior parte della sua giovinezza nella hacienda di famiglia 
(che una volta era un convento), vicino Arani , nel dipartimento di Cochabamba, 
Colpa-Ciacu, una tenuta coloniale risalente al 16 secolo. Una vita tranquilla, 
piena delle gioie del vivere in campagna, ha fortemente influenzato le sue 
opere, che combinano le immagini e la narrazione epica con impostazioni 
bucoliche legate a temi rurali e indigeni, al folklore di natura spagnola, 
all’uso della lingua spagnola e delle lingue indigene, principalmente quechua 
(la lingua della Incas).  Parte della sua poesia è legata 
alle forme tradizionali come l’uso della ballata e del sonetto. E la sua vasta 
produzione poetica ha ottenuto un successo pari a quella del più importante 
poeta e letterato più rinomato Alfonso Reyes .  Granado ebbe vasti consensi e 
riconoscimenti e  ricevette premi nazionali e internazionali durante la carriera 
letteraria durata oltre mezzo secolo. Alla sua morte furono decretati tre giorni 
di lutto nazionale, e il suo funerale fu un evento di stato.  Le collezioni più importanti delle 
sue poesie sono: Pálidas Rosas (1939), Canciones de la tierra 
(1945), Santa Cruz de la Sierra (1947), Cochabamba (1959), 
Romance del valle nuestro (1964), La parabola del Águila (1967), 
Antología poetica de la flor natural (1970), Terruño (1971), 
Estampas (1975), Vuelo de Azzorre (1980), Canto al paisaje de 
Bolivia (1982), Cantares (1992).    
FILATELIA 
BOLIVIA Anno 2000 (1047) 
      
GRAS  FELIX 
(Francia)   Poeta 
provenzale, nacque nel 1844 e morì nel 1901. 
Figlio di 
agricoltori frequentò la scuola secondaria nell’Istituto di San Didier e 
concluse gli studi conseguendo la laurea in legge. Ottenne il suo primo lavoro 
nello studio del notaio Jules Giéia ad Avignone e in seguito aprì un suo studio 
notarile, che presto abbandonò per dedicarsi alla letteratura. 
Nel 1876 pubblicò
Li carbunié, una poesia epico-rustica in dodici canti che lesse nelle 
riunioni di una associazione fondata da cultori di poesia dialettale chiamata “I 
Felibres”. 
Nel  1879 sposò la 
nipote  di Joseph Roumanille, marito di sua sorella Rosa Anais.  Il suo lavoro 
seguente, Toloza (1882), ottenne un successo. Si trattò di una poesia 
epica sulla rivolta degli Albigesi guidata da Simon de Montfort.  Ai poemi 
seguìrono un volume di brevi poesie Li Roumancero Provençal e una 
serie di storie in prosa dal titolo La Paplino (1891). 
Nel 1891  fu 
scelto quale terzo Capoulie (presidente) del Gruppo Félibre Rouge, 
un’associazione letterario-culturale, fondata da Frédéric Mistral e da altri 
scrittori di Provenza con lo scopo di difendere e di promuovere la lingua e la 
letteratura di Provenza.  Gras tenne tale incarico fino alla morte.  
Tra le sue opere 
sono ancora da ricordare il successo  popolare conseguito nel 1896 con Il 
rossetto nuovo  dou Miejour del Li, (tradotto in inglese come I colori 
rossi del Midi); la trilogia comprendente racconti che si occupano del 
periodo tardo della Rivoluzione Francese , La Terrour (Il terrore) e 
La Terrour Blanco (Il terrore bianco), un’opera considerata come il lavoro 
di prosa più notevole nella lingua di Provenza.   
FILATELIA 
URSS  Anno 1962  (2485)       
GRASS  GUNTHER
(Germania)
     
Grass è nato in una famiglia di commercianti; i genitori possedevano una 
drogheria a Danzica, all'epoca città tedesca. Frequentò qui la scuola superiore 
e a 15 anni cercò di arruolarsi nella marina del Terzo Reich. Solo dopo aver 
ricevuto la lettera di coscrizione si rese conto che avrebbe invece indossato 
l'uniforme delle SS. Ferito in 
servizio nel 1945 fu catturato dagli statunitensi e finì in un campo di 
prigionia, nel quale si trovò insieme a Joseph Ratzinger, il futuro papa 
Benedetto XVI.  Nel 1946 e 1947 
lavorò in una miniera e imparò a scolpire. Per molti anni studiò scultura e 
grafica, dapprima a Düsseldorf, poi a Berlino. Sposatosi la prima volta nel 
1954, divorziò nel 1978 e si risposò nel 1979. Dal 1960 si stabilì a Berlino, 
trascorrendo però parte del suo tempo nella regione del Schleswig-Holstein. 
Prese un ruolo attivo nel partito socialdemocratico tedesco (SPD) e appoggiò 
Willy Brandt. Fu molto attivo nel movimento pacifista e visitò Calcutta per sei 
mesi. Dal 1983 al 1986 fu presidente dell'Accademia delle arti di Berlino. In 
occasione della caduta del muro di Berlino, Grass dichiarò che era meglio tenere 
separate le due Germanie, perché una nazione unita avrebbe ripreso 
inevitabilmente il suo ruolo belligerante. Abbandonò quindi la sua missione 
politica di riforme socialiste graduali e adottò una filosofia dell'azione 
diretta, ispirata ai movimenti studenteschi del 1968. Ricevette per la 
sua opera letteraria dozzine di premi internazionali e nel 1999 ottenne il 
premio Nobel. La sua letteratura è comunemente accomunata al  movimento 
artistico del Geschichtsaufarbeitung. A Brema è stata creata una 
fondazione a suo nome, con lo scopo di stabilire una collezione centralizzata 
delle sue opere, specialmente le sue molte letture personali e i suoi video e 
film. A Lubecca esiste un museo a lui dedicato con un archivio e una biblioteca. Nell'Agosto del 
2006 ormai settantottenne, lo scrittore tedesco dichiarò, in una intervista al 
giornale “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, di aver militato durante la guerra 
nella 10. SS-Panzer-Division "Frundsberg" delle Waffen-SS, come volontario e non 
precettato come si era fino a quel momento creduto, anche se arruolatosi in 
realtà con il desiderio di diventare sommergibilista. Il motivo fu, racconta lo 
scrittore, "la volontà di lasciare la famiglia: molti ragazzi come me si 
offrivano volontari per il servizio militare per la stessa ragione. Era una cosa 
comune per quelli della mia generazione, un modo per girare l'angolo e voltare 
le spalle ai genitori".  La sua 
rivelazione portò a notevoli polemiche in Germania e divise il popolo tedesco 
tra chi pretendeva la restituzione del premio e chi, invece, difendeva Grass 
sostenendo che il suo passato non dovrebbe compromettere le sue opere. 
  
FILATELIA   
ZAMBIA  Anno 2002  (1184)           
        
GRAY  THOMAS 
(Inghilterra) 
  
 Nato a Londra nel 1716  morto a Cambrige nel 1771. 
Compie i suoi studi nell’Università di Eton e poi a Cambridge, dove  incontra 
Horace Walpole di cui divenne amico e  che accompagna nei viaggi in Francia e in 
Italia (1739). 
 Trascorre appartato la maggior parte della vita a studiare i classici, 
l’archeologia e le scienze naturali. Tra i classici privilegia gli scrittori 
latini, italiani e la poesia celtica e scandinava, dalla quale trae ispirazione 
per il poema Il bardo (1757) e La discesa di Odino (1761). 
Nel 1747 l’Ode ad un paesaggio di Eton lo fa conoscere al pubblico, ma 
quella che determinò il successo fu  l’ Elegia scritta in un cimitero di 
campagna (1751). Con lui e Collins inizia il periodo di transizione della 
lirica inglese tra il classicismo formale e il romanticismo tematico.  
La sua poesia è elegante e malinconica. 
Compila un Diario (1775) dove descrive i laghi inglesi, le sue 
riflessioni spirituali, dove abbondano giudizi estetici e letterari. 
Fu nominato professore di storia moderna all’Università di Cambridge nell’anno 
1768, tre anni prima della sua  morte.   
Fu sepolto nel cimitero che aveva cantato nella sua Elegia. 
  
FILATELIA 
GRAN BRETAGNA  1971  (641) 
      
Green 
Roger Gilbert Lancelyn 
(Inghilterra)    Nato nel 1918. Morto 
nel 1987. Scrittore per bambini, 
studiò sotto la guida di C.S,Lewis al Merton College di Oxford, dove conseguì la 
laurea in lettere.  Si occupò di miti e leggende e scrisse per i giovani I 
racconti degli eroi greci, una storia sulla caduta di Troia, racconti 
sull’Antico Egitto e rielaborazioni di miti nordici e scandinavi, nonché storie 
medievali su Re Artù, sui Cavalieri della Tavola Rotonda e sulle gesta di Robin 
Hood.  Autore di biografie si 
occupò degli scrittori J.M.Barrie, Andrei Lang e C.S.Lewis. Si occupò di una 
riedizione selezionata dei racconti di Andersen, con una breve biografia sull’A. 
Fu redattore della “Gazzetta Kipling” dal 1957 al 1959.  Un interesse 
particolare nutrì per l’opera di Lewis Carroll e pubblicò su di lui una serie di 
articoli. Fu il fondatore della Società Lewis Carroll e, con la collaborazione 
di Morton N. Cohen si occupò dell’epistolario dell’Autore. Oltre a dedicarsi alla 
letteratura per l’infanzia, trovò il tempo di occuparsi di teatro e fu attore 
professionale dal 1942 al 1945 e membro del gruppo “Inklings” di Oxford, guidato 
da C.S.Lewis e da J.R.R.Tolkien. Fu bibliotecario dal 1945 al 1950 presso il 
Merton College e insegnante di letteratura inglese presso l’Università di 
Liverpool dal 1950 al 1952,   In seguito rimase membro del Consiglio 
dell’Università stessa dal 1964 al 1970.    
FILATELIA 
CECOSLOVACCHIA 
1983, GRENADA 1972.
 
      
Greene Graham 
(Inghilterra)   Nato a
Berkhamsted [Hertfordshire] 
il 2 ottobre nel 1904. Morto il 3 aprile 1991 a Vevey, Svizzera. 
 Figlio di un direttore di collegio, studiò all’Università di Oxford.  Tra il 
1926 e il 1929 lavorò come giornalista per il “Times” e poi diventò uno 
scrittore indipendente. Nel 1935 fu critico cinematografico per la rivista “The 
spectator” che lo nominò direttore letterario nel 1940. Dal 1942 al 1943 lavorò 
per il Ministero degli affari esteri in Africa Occidentale e dopo la Guerra 
mondiale viaggiò per tutto il mondo. 
La sue prime opere (per lo 
più appartenenti al genere detective-story) furono: Storia di un  codardo 
(1929), Rumore al cadere della notte (1931), Il treno di Istambul 
(1932) che gli diede la notorietà, L’Inghilterra mi ha reso così (1935),
Una pistola in vendita, Agente confidenziale  e altri che, dopo la sua 
conversione al cattolicesimo, Greene considerò come “divertissements”, rispetto 
al contenuto delle altre opere che seguirono. 
L'impegno e il tono 
antifascista di questi primi libri più 'leggeri', subisce una evoluzione in 
Brighton Rock: Qui Greene passa ad un confronto molto più profondo tra la 
sua fede cattolica e la filosofia socialista verso cui allora provava simpatia. 
Negli anni '40 e '50 passerà poi al problema del peccato e della dannazione 
dell'individuo. 
Il suo stile immediatamente 
visivo e conciso, fortemente influenzato dal linguaggio cinematografico, ha 
avuto un effetto durevole sulla tecnica del romanzo. 
Si ricordano: Il potere e la gloria 1940), Il nocciolo della questione
(1948), La fine dell'avventura (1951). Famosi, anche per le versioni 
cinematografiche che ne sono state fatte, sono i romanzi: Il terzo uomo 
(1950), Il nostro uomo all'Avana (1958), e il romanzo Il tranquillo 
americano (1955). 
I suoi romanzi narrano in toni tra commosso e ironico, storie realistiche e 
spesso violente: guerra, spionaggio, intrighi, casi polizieschi, su sfondi per 
lo più esotici e con personaggi tormentati e sinistri. Vicende e individui sono 
sempre visti come strumenti di una volontà superiore, riflettono una intensa 
problematica religiosa: ma senza enfasi retorica, con distacco, autocontrollo, 
severo e sorridente pudore intellettuale. 
Tra ironia e narrazione cronachista oscillano: 
Viaggi con mia zia 
(1969), Il 
console onorario 
(1973), Il 
fattore umano 
(1978), 
Dottor Fischer di Ginevra 
(1980). Interessante l'autobiografia, 
Una specie di vita 
(1971), cui ha fatto seguito 
Vie di scampo 
(1980). (da Internet  Girodivite)  
FILATELIA 
AUSTRIA Anno 2009  (2650), GUINEA  Anno 
2008 (Fog. 3768/73) 
   
    
GREER GERMAINE  
(Australia) 
  Nata il 29 
gennaio 1939. Germaine Greer è 
una scrittrice e giornalista australiana, considerata da molti una delle 
maggiori voci del femminismo del XX secolo. Insegnò 
letteratura inglese all'Università di Warwick in Inghilterra.  Ha pubblicato 
molti libri che hanno riscosso larghi consensi di critica e di pubblico, tra cui 
l'innovativo L'eunuco femmina, pubblicato nel 1970 e divenuto un 
bestseller internazionale, che la rese famosa pur tra molte adulazioni ma anche 
molte critiche.  Da allora le sue 
idee sono sempre state oggetto di controversie. Tra le sue opere 
va ricordato anche  Il ragazzo.     
FILATELIA 
AUSTRALIA  Anno 2011 
       
GREGORCIC SIMON 
(Yugoslavia)   
Nato il 15 ottobre 1844 a Vrsno. Morto  il 24 novembre 1906 a Gorizia. 
Discendente da una famiglia di 
agricoltori che viveva nel piccolo villaggio di montagna di Vrsno, sopra il 
fiume Isonzo, in
Provincia di Gorizia e 
Gradisca, allora parte del Impero austriaco, crebbe accompagnando il 
padre, pastore di pecore. Frequentò 
. la scuola elementare in 
Libušnje.. 
Più tardi fu inviato a scuola a Gorizia, ma   per questioni finanziarie 
familiari non poté portare a termine gli studi ed entrò in Seminario dove prese 
gli ordini nel 1867 e nel 1868 diventò vicario a Caporetto dove iniziò la sua 
attività letteraria.  Nel 1873 fu trasferito a Branik 
nella Valle del Vipagvaa. Pur esplicando coscienziosamente il suo apostolato, 
per alcune incomprensioni con l’autorità ecclesiastica, si sentì deluso e 
amareggiato tanto da cadere in  depressione e si ammalò.  Fu trasferito in 
seguito un paio di volte prima di ritirarsi dal suo ministero. Nel 1903 vendette 
la casa  e si spostò in un appartamento a Gorizia dove morì tre anni dopo.  
Quando ancora era studente, Gregoric cominciò a comporre liriche ispirate dalle 
letture del poeta Preseren. Si avverte in esse il contrasto tra la il suo 
desiderio di seguire la vita sacerdotale e il desiderio di una vita secolare, 
come si riscontra nella poesia Ujetega ptiča tožba. Gregorčič appartenne alla 
generazione di coloro che avevano  ideali nazionali e cercavano di sollevare la 
coscienza dei popoli attraverso i mezzi di arte e di letteratura.  Nel suo post-romanticismo, come ad 
esempio nella poesia Soči,  evidenzia  i suoi ideali patriottici. Scrive 
anche  poesie amore, come ad esempio Kropiti te ne smem e di altro 
genere. Tra il 1882 e il 1908, furono pubblicati quattro volumi di sue  poesie.
(L’ultimo uscì postumo).  La sua poesia acquistò popolarità 
tra tutte le classi di persone, in particolar modo nel mondo contadino, tanto 
che gli ultimi due volumi della sua raccolta di poesie divennero 
bestsellers.   FILATELIA 
SLOVENIA Anno1994,
YUGOSLAVIA, 
1957  (Mic. 834).  
 _jpg.jpg)       
GREGORY  AUGUSTA (pseud. di Isabella  Perse) 
(Irlanda)   Nata a 
Dudley Persse il 15 marzo del 1852. Morta il 22 maggio del 1932. Sposa nel 1881 
Sir William Gregorio, un membro del Parlamento, ex governatore di Ceylon e amico 
dello scrittore inglese Anthony Trollope.   Inizia la 
carriera letteraria dopo la morte del marito avvenuta nel 1892, raccogliendo 
leggende e fatti storici legati all’Irlanda, traducendoli dal dialetto 
Kiltartanese parlato nella regione di Galway.  Il suo successivo incontro con 
Yeats segna l’inizio di una proficua collaborazione. Il meglio della 
sua produzione  è legato al teatro, e si basa su piecés quali: Diffondere la 
News (1904),  The Rising of the Moon (1907),  The Workhouse Ward
(1908). Scrive storie in 
gaelico, utilizzate nelle scuole e saggi sul teatro irlandese tra cui 
Kiltartan Book (1909), The Kiltartan Poetry Book (1919) contenenti 
materiale prezioso per studiosi di folklore  e poeti. Per la sua 
instancabile attività nel campo teatrale irlandese  fu definita “la madrina 
dell’Abbey Theatre”.   
FILATELIA 
IRLANDA  Anno  1996  (946). 
      
GREIFF  LEON de 
(Colombia) 
  
Nato a Medellin il 22 luglio del 1895 e morto a Bogotà l’11 luglio del 1936. 
É stato uno dei poeti colombiani più originali e più importanti. Discendente da 
un bisavolo svedese, da parte paterna, e da un nonno tedesco da parte materna, 
studiò al Liceo Antioqueño e fece tre anni di università alla scuola delle 
Miniere dell’Università a Medellin. 
A 18 anni fu segretario privato del generale Uriobe Uribe, un po’ prima che 
questi fosse assassinato. 
Formò il gruppo dei “Panidas” con altri dodici intellettuali, tutti giovani sui 
vent’anni. Fra il giugno e il settembre del 1925 pubblicò la rivista “I nuovi”, 
in cui una “nuova” generazione di giovani poeti insieme a Leòn de Greiff, si 
fece sentire. Più che una proposta unitaria li univa un desiderio di 
rinnovamento. Nella letteratura attaccarono i residui ancora presenti del povero 
romanticismo latino-americano e, inoltre, il provincialismo; in politica 
mostrarono delusione per le idee vigenti, che trovarono superate. 
Nel 1923 de Greiff pubblicò il suo primo volume di poesie: Tergiversazioni 
Primo Mamotreto. Da qui in avanti tutte le sue opere furono pubblicate con 
il corrispondente numero di “mamotreto”, come un marchio imposto per il suo 
disamore verso i fatti della vita, inseparabile dal suo amore giocoso per la 
lingua. 
Il secondo “mamotreto” apparve nel 1930. Nel 1935 apparvero le Variazioni 
intorno a niente. Terzo mamotreto, forse il suo maggior libro contenente i 
migliori momenti di tutti i suoi temi: l’amore, la poesia come necessità del 
poeta, nonché il silenzio e il suo intimo rapporto con la musica, il vuoto, il 
viaggio e la notte; nessun tema in solitario, ogni tema intrecciato con gli 
altri. 
Nel 1970 ricevette il premio Nazionale di Poesia e a Caracas fu creato un premio 
di poesia che porta il suo nome. (da Internet) 
  
FILATELIA 
COLOMBIA  Anno  1997  (1052)  
 
  
  
GRENDZHA-DONSKY 
VASYL STEPANOVICH
(Ukraina)
 
Nato nel 1897. Morto nel 1974)
Poeta dell Ukraina-Transcarpazia.   FILATELIA
  UKRAINA  Anno 
1997.04.23, Annullo speciale.   
 
  
GRIBOEDOV  ALEKSANDR  SERGEEVIC’ 
(Russia) 
  
Nato a Mosca il 15 gennaio 1795 (secondo altri 1791). Morì a Teheran l’11 
febbraio 1829. 
Di nobile origine polacca, compì gli studi giuridici e filologici all’Università 
di Mosca. Uomo colto, conosceva il francese, l’italiano, il tedesco, l’inglese, 
l’arabo e il persiano.  
Dopo una parentesi militare entrò al servizio del Ministero degli Esteri a 
Pietroburgo, dove strinse amicizia con molti letterati del tempo e iniziò a 
scrivere piéces teatrali.   
 Nominato segretario di una missione diplomatica a Teheran si dedicò allo studio 
delle lingue orientali e allo stesso tempo iniziò la stesura della commedia  
Che disgrazia l’ingegno!,  che doveva dargli la fama. Terminò la stesura 
completa al suo rientro in Russia, ma non riuscì a farla rappresentare. 
Scoppiata la rivolta del dicembre 1925, fu arrestato mentre si trovava nel 
Caucaso e fu condotto a Pietroburgo. Nonostante le accuse fossero motivate e 
fondate, fu rilasciato. 
In seguito fu di nuovo inviato a Teheran in qualità di ministro e il suo compito 
non fu privo di difficoltà. 
Avendo dato rifugio ad un esiliato russo, eunuco dell’harem dello scià, e a due 
armene appartenenti allo stesso harem, si trovò coinvolto in una sommossa 
popolare. Il popolo assalì l’ambasciata e uccise tutti i membri. Il corpo di 
Griboedov fu trovato, sfigurato, tra i cadaveri. 
Griboedov scrisse una tragedia, Una notte georgiana, e ne abbozzò altre 
due. Scrisse poesie e articoli per giornali. 
La sua commedia Che disgrazia l’ingegno!, continua ad essere 
rappresentata a Mosca in quanto propone un distacco dalla tradizione 
pseudo-classica. Influenzò Puskin, Lermontov e persino Tolstoi. 
  
FILATELIA 
BULGARIA  Anno, 1947, RUSSIA  Anno  1995, URSS Anno 1945, 1954, 1959  (2159) 
 _jpg.jpg) _jpg.jpg) _jpg.jpg) _jpg.jpg)       
GRICIUS Augustinas
 
(Lituania) 
  Nato nel 1899. 
Morto nel 1972. Poeta e 
drammaturgo, studiò alla scuola del  "Teatro Nazionale" negli anni  1921 - 1923, 
e in seguito lavorò nel teatro satirico "Vilkolakis". Fu capo 
dell’Unione dei giornalisti dal 1939  al 1940 e lavorò nel Teatro Drammatico 
prima  a Vilnius e poi a  Kaunas negli anni  1946  e  1949.  Il suo primo 
lavoro teatrale fu pubblicato nel 1913.. La più importante opera di Gricius è il 
dramma Estate calda.  Molte sue 
commedie furono rappresentate nel teatro Nazionale  Kaunas e nel  Teatro 
Accademico. Il contenuto delle sue commedie 
satiriche stigmatizzava i vizi della piccola borghesia, degli arrivisti, dei 
burocrati e dei parassiti.   
FILATELIA 
LITUANIA  Anno 1999  (603) 
 
     
GRIEG  NORDAHL  JOHAN BRUN 
(Norvegia) 
  
Nato a Bergen, Norvegia. Morto a Berlino nel 1943. 
Poeta, romanziere, drammaturgo e giornalista, fondò nel 1930 la rivista “Veien 
frem” (Il cammino in avanti), organo dell’antifascismo nordico e pro comunista. 
Nel 1940, dopo l’invasione tedesca della Norvegia, trovò rifugio in Inghilterra, 
viaggiando sulla stessa nave che trasportava la famiglia reale e il tesoro 
nazionale. Le sue opere e il suo spirito di resistenza nei confronti del nemico 
fecero di lui un eroe nazionale. 
In Inghilterra fu addestrato come ufficiale e fu ucciso in un raid aereo 
su Berlino nel 1943. 
In suo ricordo, nel teatro di Bergen, è stata posta una statua dello scultore 
Ruggito Bjorg. 
Scrisse drammi tra cui Il nostro onore e la nostra potenza (1935), La 
sconfitta (1937) e il romanzo Ma il mondo sarà ancora giovane (1938). 
  
FILATELIA 
NORVEGIA  Anno  2002 
      
Grillparzer  FRANZ 
(Austria) 
  
Nato a Vienna il 15 gennaio del 1791 e ivi morto nel gennaio del 
1872. 
Figlio di un giurista, studiò diritto all’Università e inizio a 
lavorare presso la Corte imperiale nel 1813. 
Il suicidio della madre avvenuto nel 1819 gli causò una forte 
depressione cui si aggiunse nel 1821 la disillusione per non aver vinto un 
concorso di bibliotecario presso la Biblioteca imperiale. Solo nel  1823 riusci 
ad ottenere l’incarico di direttore degli archivi imperiali che mantenne sino al 
1856. 
Gli anni della sua educazione coincidono con quelli della 
Rivoluzione francese e dell’epoca napoleonica, verso la quale manifestò sempre 
una ideologia conservatrice. 
Viene ricordato come personaggio secondario in una novella di 
Lepold von Sacher-Masoch La scarpetta di Saffo ed è citato da Nietzche  
nella sue Seconde considerazioni inattuali. 
Le sue tragedie  hanno per tema soggetti tratti dall’antichità e 
in essi si avverte l’influenza di Schiller e del barocco spagnolo. Nei racconti 
si avverte un legame con Calderon de la Barca. I suoi studi sul teatro spagnolo 
sono raccolti sotto il titolo Studien zum spanischen Theater, nel tomo 
XVII delle sue Obras completas 
Scrisse: Blanca von Castilien (1807-1809),  Spartacus 
(1809), Alfred der Grosse (1809), Die Ahnfrau (1817), Sappho 
(1818), Das goldene Vlies (1821), trilogía formata da Der Gastfreund, 
Die Argonauten, Medea; König Ottokars Glück und Ende (1823), 
Ein treuer Diener seines Herrn (1826), Des Meeres und der Liebe Wellen 
(1831), Der Traum, ein Leben (1834), Tristia ex Ponto (1835), 
Weh dem, der lügt (1838), Libussa (1847; 1874), Der arme Spielmann 
(1848), Ein Bruderzwist im Hause Habsburg (1848; 1872), Esther 
(1848; 1861), Die Jüdin von Toledo (1851), Die Jüdin von Toledo 
(1851). 
  
FILATELIA 
AUSTRIA  Anno 1991  (1842) 
    
  
GRIMM  JACOB E WILHELM 
(Germania)   
 Assieme ad  
Andersen, Perrault, Puskin, La Fontaine e pochi altri, i F.lli Grimm sono gli 
autori di fiabe più trattati e scelti da chi si occupò in passato dei 
‘palinsesti’ annuali della filatelia dei vari Stati. 
La vita di Jacob Ludwig Karl e di Wilhelm Karl, le 
vicende familiari e buona parte della loro produzione filologico-letteraria sono 
andati di pari passo per l’affinità di vedute e di intenti che li legò per tutta 
la vita. 
Jacob Ludwig Karl  nasce il 4 gennaio 1785 ad Hanau (Assia). 
Rimasto orfano, in tenera età trascorre un’infanzia poco felice Dopo aver 
compiuto, unitamente al fratello Wilhelm, gli studi di giurisprudenza presso 
l’università di Marburgo, sotto la guida di  Fredrich Karl von Savigny, si 
trasferisce nel 1805 a Parigi per collaborare col maestro in lavori di Storia 
del diritto romano. Il fratello  Wilhelm è in  quel periodo al suo fianco, come 
testimonia un epistolario pubblicato nel  1953.  Vi rimane per tre anni al 
termine dei quali ritorna in Germania dove ottiene un impiego al Ministero della 
guerra. In seguito gli vengono affidati dal re Gerolamo di Westfalia altri 
importanti incarichi. 
Ritorna a Parigi nel 1814 per recuperare i libri che 
Napoleone aveva sottratto alla biblioteca di Kassel. Partecipa al Congresso di 
Vienna e nel 1815 è inviato nuovamente a Parigi per incarico del governo 
prussiano al  fine di sollecitare la restituzione di libri e manoscritti. 
Ma la politica non attraeva Jacob, sempre più portato 
verso la letteratura tedesca del Medioevo.  Nel 1816, rimasta vacante la carica 
di secondo bibliotecario presso la biblioteca di Kassel, accetta l’incarico 
propostogli e lì, assieme al fratello Wilhelm, in mezzo a libri e manoscritti, 
trascorre anni tranquilli, laboriosi e prolifici.   Nel 1829, morto il primo 
bibliotecario, si dimette in quanto il posto (che gli sarebbe spettato di 
diritto) fu affidato ad un altro. Si trasferisce a Gottinga dove la locale 
università gli aveva proposto di tenere corsi di letteratura tedesca antica. Vi 
rimane fino al 1837, quando viene destituito assieme al fratello e ad altri 
colleghi per aver protestato contro l’abrogazione della Costituzione da parte 
del re di Hannover. 
Ritornato a Kassel, trascorre  col fratello quattro 
duri anni, finché entrambi  sono chiamati a far parte dell’Accademia delle 
Scienze di Berlino e dal 1841 Jacob comincia ad insegnare anche nella locale 
università.        
Jacob viaggia a lungo per l’Europa. Viene in Italia 
nel 1843. Si reca nel 1844 in Scandinavia. Nel 1846 e 1847 presiede a 
Francoforte e a Lubecca a congressi di  germanisti. In quelle occasioni va 
sempre più maturando le sue idee anche attraverso accesi dibattiti con poeti e 
studiosi quali C. Brentano, A. von Arnim, C. Lachman. Viene così via via 
elaborando teorie innovatrici, tanto da essere considerato il fondatore della 
germanistica. Notevole è il suo contributo  nell’aiutare la Germania, appena 
liberatasi dal giogo napoleonico, ad affermare una propria identità e autonomia 
e a battersi per la validità della cultura e della lingua germanica antica e 
medievale. È col fratello tenace sostenitore dell’origine divina del linguaggio, 
della poesia, del diritto. Come tutti i romantici  è assertore della superiorità 
della poesia popolare sulla poesia dell’arte; della purezza e della genuinità 
dei racconti, delle  favole e dei  miti raccontati dalla viva voce del popolo su 
quelli elaborati da scrittori che si sforzavano con aggiunte ed interpretazioni 
personali di rassomigliare ai primi. 
Tra le opere più importanti (alla cui stesura 
partecipa spesso il fratello) sono da ricordare Deutsche Sagen (Leggende 
tedesche, 2 volumi (1816-1818), Kinder und  Hausmärchen (Fiabe per 
bambini e famiglie (1812-1822), Deutsche Mythologie (Mitologia germanica, 
1835), Deutsche Rechtsaltertümer (Grammatica tedesca, 1819) e il
Deutsches Wörterbuch (Storia della lingua tedesca) un’impresa iniziata in 
comune col fratello, che vede la pubblicazione dei primi fascicoli a Lipsia nel 
1852. L’opera aveva lo scopo di analizzare e studiare l’etimologia e la storia 
di tutto il patrimonio tedesco. Un’opera monumentale e fondamentale per la 
conoscenza delle parole tedesche. Solo i primi volumi sono portati a termine dai 
due studiosi e furono in seguito continuati da altri sino a raggiungere tra il 
1852 e il 1961 i 32 volumi attuali. 
 Jacob Ludwig Karl muore a Berlino il 20 settembre 
del 1863. 
  
Wilhelm Karl, 
il fratello,  visse all’ombra di Jacob. 
Nato ad Hanau il 24 febbraio del 1786 e muore a 
Berlino il 16 dicembre del 1859. Anche lui studioso di germanistica, valente 
collaboratore col fratello divide con lui molte delle sue vicissitudini e casi 
esteriori della vita. 
Con Jacob frequenta la scuola di giurisprudenza di 
Marburgo; è nominato segretario della Biblioteca di Kassel; è professore 
all’Università di Gottinga da dove venne espulso col fratello per idee politiche 
contrarie regime; diviene pure lui  membro dell’Accademia di Berlino. 
Contrariamente al fratello, possiede un particolare 
talento narrativo che profonde in particolar modo nella stesura delle Fiabe 
per bambini e famiglie, le quali oggi rappresentano l’opera più nota dei 
Grimm. Non ha gli exploit creativi di Jacob, ma possiede una costanza 
accurata e precisa nel presentare quanto i due avevano raccolto. 
Collabora in armonia col fratello ma senza mai 
perdere la sua autonomia e dimostra interessi soprattutto letterari. Tra i suoi 
lavori sono da ricordare Altdänische Heldenlieder (1811) che rappresenta 
uno studio preparatorio alla sua opera principale Die deutsche Heldensage (La 
leggenda eroica tedesca, (1829); una raccolta di documenti dell’antica 
leggenda eroica della Germania e numerose edizioni critiche di antichi testi 
tedeschi e studi sulle rune quali Über deutsche Runen (1821) e il saggio
Zur Litteratur der Runen (1828).  
 FIABE: Kinder und Hausmärchen  (Fiabe per 
bambini e famiglie è una raccolta di fiabe popolari che va riavvicinata 
all’opera di  Achim von Arnim e Clemens Brentano Il corno meraviglioso 
del fanciullo, da cui i F.lli Grimm partirono  per iniziare nel 1812 la loro 
raccolta monumentale con la pubblicazione del primo volume, cui seguì nel 1815 
il secondo volume e si concluse nel 1822 con la pubblicazione del terzo  volume 
preceduto da un commento al lavoro scritto da Wilhelm. I due fratelli 
compilarono la loro raccolta  attingendo il materiale in forma diretta, 
ascoltando le fiabe dalla viva voce del popolo in cui era rimasta una traccia 
che risaliva alla produzione medievale germanica. In seguito le ricerche si 
estesero anche al mondo degli antropologi interessati ai miti e alle credenze 
primitive dei popoli, in particolar modo a quelli europei. Inizialmente il libro 
fu pensato come un’opera destinata ai fanciulli, tanto che Goethe, dopo averlo 
letto, disse che il libro era stato scritto per rendere felici i bambini, e, 
infatti, entrò subito in tutte le famiglie tedesche. Quindi i ricordi d’infanzia 
propri, degli amici, di gente comune e soprattutto le storie delle figlie di un 
farmacista di Kassel da loro udite raccontare nella loro infanzia dalla nutrice 
Maria. Altre autorevoli fonti furono Dorchen Wild, moglie di Wilhelm, figlia di 
un farmacista di Cassel, e le sue cinque sorelle; le due cognate di un sorella 
dei Grimm e le componenti di una nobile e numerosa famiglia della Westfalia 
“Le fonti orali erano “in maggioranza donne - scrive 
Italo Calvino nella sua scelta e sua presentazione di un gruppo di fiabe – per 
cui sovrabbondano le storie di fanciulle le cui virtù e le cui sventure trovano 
finalmente una ricompensa,  Ma molti sono pure i baldi eroi che, partiti da 
un’umile condizione… sanno meritare onori e sponsali principeschi“ (Grimm, 
Fiabe, Milano, Einaudi 1983, p. XIX) 
A differenza di altri scrittori che si servivano del 
materiale raccolto per poi rielaborarlo e contaminarlo con aggiunte e spunti 
moralistici, i F.lli Grimm  cercarono sempre di conservare la schiettezza 
popolare e la poesia che il narratore cercava di infondere al suo racconto.  
Persino quando la loro ricerca si allargò tanto da comprendere ricerche su fonti 
letterarie dotte quali Lutero, Hans Sachs e altri, si sforzarono di recuperare 
sotto le varianti dotte la primitiva ingenuità di trama e di stile. “Certo si è 
che essi hanno saputo dar loro tanta freschezza da far sì che pochi altri libri 
ci facciano rivivere con tanta immediatezza la misteriosa e profonda intimità 
della natura germanica e ci permettano di sentirla con l’anima con la quale a 
essa si avvicina il popolo tedesco. Le favole contengono quasi sempre una verità 
oggettiva, una lezione pratica, sempre superata, tuttavia, dalla genuina 
ispirazione  della poesia popolare.” (Dizionario delle opere Bompiani , pp. 
366-7) 
La raccolta comprende circa duecento fiabe, molte 
delle quali, le più conosciute, diventarono oggetto per l’emissione in molti 
stati europei e d’oltremare con valori singoli o con intere serie.  
L’abile sarto   
Un sarto furbo e fanfarone porta scritto su una cintura “Sette in un colpo”. 
Tutti credono che abbia ucciso sette nemici con un solo colpo, mentre si tratta 
solo di sette mosche. Il sarto dimostra poi la sua abilità nel mettere nel sacco 
un gigante credulone, sposa la figlia del re ed eredita il trono, sbaragliando 
giganti, unicorni, e cinghiali a colpi di furbizia.  
L’acqua della vita  
Un re, padre di tre figli, sta per morire. Solo l’acqua della vita’ può 
salvarlo. I tre fratelli partono alla ricerca del prezioso liquido. L’unico che 
conosca l’ubicazione della fonte da cui sgorga è  un nano. I primi due fratelli 
trattano male il nano e da lui vengono imprigionati. Il terzo, più gentile, 
ottiene tutte le informazioni necessarie e anche oggetti fatati che gli 
permetteranno di sconfiggere i nemici e di liberare una principessa. Purtroppo, 
contro il parere del nano, libera i suoi fratelli. Questi gli rubano l’acqua 
della vita e, ritornati in patria, lo accusano di aver avvelenato il padre, 
restituito alla vita dalla loro acqua.  Individuati e smascherati saranno 
cacciati dal reame e il terzo fratello otterrà la mano della principessa. 
 
La bella addormentata nel bosco  
- (per la trama vedi Perrault). 
Biancaneve e i sette nani  
La perfida matrigna di Biancaneve si ritiene la più bella del reame. A dirglielo 
è uno specchio magico. Ma un giorno lo specchio, che non può mentire, le dice 
che la più bella è diventata la sua figliastra Biancaneve. Infuriata, la regina 
ordina ad un servo di ucciderla e di portarle il cuore. Il servo ha però pietà 
della bimba e la lascia libera nel bosco, portando alla regina un cuore di 
capriolo.  Biancaneve nel bosco trova una minuscola casa abitata da sette nani 
il cui lavoro è q uello di cercar diamanti in una miniera. I nani prendono a 
benvolere la giovane e la ospitano.  Quando la matrigna chiede allo specchio chi 
è la più bella, quello risponde di nuovo: ‘È BiancanevÈ. La perfida matrigna 
allora si incarica di persona di uccidere la fanciulla. Si traveste da vecchia, 
si reca alla casa dei nani e dopo due tentativi ci  riesce. Biancaneve viene 
rinchiusa in una bara di vetro ed esposta su una collina. Un principe, passando, 
vede la bara e attratto dalla bellezza della fanciulla,  toglie il coperchio per 
donarle un bacio. La fanciulla si risveglia e col principe parte verso il suo 
castello. La perfida matrigna per la rabbia morirà. 
Nel 1937 Walt Disney trasse dal soggetto il primo 
lungometraggio a cartoni animati. Il film, frutto di lunghi studi e di una 
minuziosa organizzazione tecnica, nonché di un forte impiego di capitali, aprì 
la strada ad una lunga serie di cartoni animati di notevole successo. 
 
Biancaneve e Rosarossa  o Rosabianca e Rosarossa   
Due sorelle vivono in un bosco con la madre e durante l’inverno offrono 
ospitalità ad un orso.  Nel bosco abita pure un nano cattivo il quale finisce 
sempre nei guai a causa della sua lunga barba che si impiglia in ogni cosa. Ogni 
volta per liberarlo le due sorelle sono costrette a tagliargliene un pezzo. Il 
nano custodisce un tesoro, rubato ad un principe poi da lui tramutato in orso. 
L’orso del bosco riesce ad uccidere il nano, privato dei suoi poteri racchiusi 
tra i peli della barba che le due sorelle avevano tagliato per liberarlo dai 
guai. L’orso riesce così a ridiventare principe. Una delle due sorelle sposa il 
principe e  l’altra un suo fratello. 
Cappuccetto Rosso  
- per la trama vedi Perrault. La vicenda è perraultiana sino al momento in cui 
il lupo divora anche la bambina. Probabilmente il finale tragico e orrorifico 
non piacque ai Grimm i quali vi aggiunsero un lieto fine con l’inserimento del 
cacciatore, il suo intervento, la morte del lupo e la ‘resurrezionÈ dalla sua 
pancia della nonna e della nipotina.  
La casa nel bosco  
In un bosco viveva un taglialegna. Un giorno disse alla moglie di mandargli una 
delle tre figlie a portargli il pranzo e affinché non smarrisse la strada, lui 
avrebbe sparso del miglio lungo il sentiero. Bastava seguire la traccia per 
raggiungerlo. Ma gli uccelli  mangiarono tutto il miglio e la ragazza si perse. 
Vagò finché alla sera si imbatté in una casupola dove viveva un vecchio in 
compagnia  di una gallinella, di un galletto e di una mucca. Il vecchio 
l’accolse e le chiese di preparar da mangiare. La ragazza preparò il cibo solo 
per il vecchio il quale, dopo aver parlato con i suoi animali, rinchiuse la 
ragazza in cantina. Dopo alcuni giorni la stessa cosa successe alla seconda 
figlia che si ritrovò in cantina in compagnia della sorella. La terza figlia, 
smarritasi pure lei nel bosco e trovata ospitalità nella casa del vecchio con 
gli animali, preparò il cibo per tutti, anche per gli animali e poi se ne andò a 
dormire. Quando, al mattino, si svegliò, tutto era cambiato. Al posto della 
casupola c’era un palazzo e invece del vecchio c’era un bel principe. I tre 
animali erano diventati tre fedeli servitori. L’incantesimo, le spiegò il 
principe, si era spezzato quando lei aveva pensato non solo agli uomini ma anche 
agli animali. Le sue sorelle furono inviate nel bosco presso un carbonaio e 
sarebbero tornate a corte solo dopo aver imparato che anche gli animali vanno 
rispettati. 
Cenerentola   - 
per la trama vedi  Perrault.  
Il ciabattino e gli gnomi.  
Ad un povero calzolaio era rimasta solo una pelle con cui poter fare un paio di 
stivali. La tagliò e, prima di cucirla, andò a dormire. Al mattino, quando si 
svegliò, trovò gli stivali già belli e pronti.  Entrò un compratore e li pagò il 
doppio tanto erano belli. Col ricavato il calzolaio acquistò due pelli, le 
tagliò e il mattino dopo trovò due paia di stivali. E la cosa andò avanti per 
molti giorni. Una sera prima di Natale il calzolaio con la moglie si nascosero 
in bottega per vedere chi faceva gli stivali. Videro due omini nudi i quali 
lavorarono alacremente tutta la notte. Marito e moglie, vedendoli nudi,  
decisero di far loro un regalo e confezionarono abiti e calzature. I due gnomi 
furono felici e da qual giorno non fecero più scarpe. Ma la fortuna arrise al 
calzolaio  e non l’abbandonò mai.. 
I due vagabondi 
– Due vagabondi, un sarto e un calzolaio, si incontrano. Il primo è sempre 
allegro e buono; il calzolaio arcigno, cattivo e vendicativo. Dopo varie 
vicissitudini durante le quali il sarto divide sempre il suo guadagno col 
calzolaio il quale, per il suo pessimo carattere, non riesce a trovare lavoro, 
si trovano a dover attraversare un bosco per arrivare alla città più vicina. Nel 
bosco ci sono due sentieri: l’uno permette di raggiungere la più vicina città in 
due giorni e l’altro in sette. I due amici, non sapendo quale dei due sentieri 
sia il più breve, discutono sulla quantità di cibo  da consumare durante il 
viaggio: il sarto fiducioso compra pane per due giorni, il calzolaio per sette. 
E si avviano senza sapere che hanno scelto il sentiero più lungo. Al terzo 
giorno il sarto non ha più cibo e ne chiede al calzolaio che glielo dà in cambio 
di un occhio. Al quinto giorno la situazione si ripete e il sarto rimane cieco. 
Giunti in città il calzolaio abbandona l’amico che, stanco, si addormenta vicino 
ad una forca da cui pendono due impiccati. Quando si sveglia sente un impiccato 
dire: “Se lo sapessero i ciechi che la rugiada che ricopre i nostri corpi dona 
la vista, chissà che coda!” Il sarto bagna subito il fazzoletto nella rugiada e 
se lo passa sugli occhi, riacquistando la vista. Si mette in cammino con la fame 
che lo tormenta. Vede un puledro, vorrebbe impadronirsene ma per bontà lo lascia 
libero. Lascia pure libera una cicogna che aveva catturato; non si ciba degli 
anatroccoli che nuotano in uno stagno e neppure ruba il miele alle api.   
Affamato, si aggira nella città e, conscio dell’abilità del suo mestiere, si 
mette  a cucire abiti e in breve gli arride una tale fortuna da diventare sarto 
di corte. Ma anche il calzolaio era diventato calzolaio di corte e vedendo 
l’antico amico decide di screditarlo presso il re dicendogli che il sarto si è 
vantato di poter recuperare una corona scomparsa tempo prima. Il re ordina al 
sarto di trovarla o di non tornar mai più.  Il sarto parte e con l’aiuto degli 
animali che non aveva ucciso la ritrova e ritorna a palazzo. Allora il calzolaio 
medita altre prove cui il sarto deve sottoporsi: ridar la cera a tutto il 
castello; far zampillare l’acqua da una fontana rimasta asciutta da anni; far 
giungere dall’aria per il re un  figlio maschio (il re aveva solo figlie 
femmine).  Sempre con l’aiuto degli animali riesce a superare ogni prova, anche 
quella del figlio che la cicogna provvede a portare sino alla corte. Fu così che 
il sarto sposò la figlia del re. Il malvagio calzolaio fu cacciato dalla città. 
Un giorno si addormentò sotto una forca. Due cornacchie gli si buttarono 
addosso, gli cavarono gli occhi e, cieco, andò a morire in un  bosco. 
Frau Holle   
Sono di scena due sorelle: una buona e bella e l’altra brutta e infingarda. Alla 
prima t occano tutti i lavori domestici. Un giorno, mentre attinge  acqua nel 
fiume, si punge e le sfugge la conocchia. Si tuffa per recuperarla e in fondo al 
fiume trova uno strano paese in cui una pagnotta messa a cuocere nel forno la 
prega di tirarla fuori se no brucia; delle mele le chiedono di essere raccolte 
se no marciscono e una donna, Frau Holle, le chiede di aiutarla a spiumacciare 
il letto così sul mondo nevicherà. La fanciulla ubbidisce e quando  ritorna a 
casa, nel passare sotto un portone viene ricoperta d’oro. La sorella invidiosa 
vuole ripercorrere la stessa strada, ma lascia bruciare la pagnotta, lascia 
marcire le mele e non aiuta Frau Holle. Al suo ritorno, passando  sotto il 
portone, verrà ricoperta di pece.    
Fratellino e sorellina  
Fratellino e Sorellina, oppressi dalla matrigna, fuggono nel bosco, accompagnati 
dalle maledizioni della donna: “Se berrete l’acqua del torrente o mangerete 
frutti del bosco, diventerete bestie”. La bimba resiste, il fratello no e 
diventa un capriolo.  Durante una battuta di caccia il re ferisce il capriolo e, 
seguendone le tracce, giunge in una capanna dove Sorellina gli racconta la loro 
triste storia.  Il re la sposa e le permette di portare il capriolo a palazzo.  
Nasce una bimba e la cattiva matrigna lo viene a sapere. Uccide Sorellina e la 
sostituisce con una sua figlia guercia e zoppa.  La bambinaia riferisce al re 
che di notte la vera madre torna per allattare la figlia. Il re una notte la 
sorprende, la ferma prima che scompaia e la libera dall'incantesimo. La matrigna 
viene ridotta in cenere, la figlia zoppa, abbandonata nel bosco, viene uccisa 
dalle fiere e il capriolo riacquista la figura umana.  
Il fuso, la spola e l’ago. 
Una vecchia donna che  si guadagnava la vita filando adottò una fanciulla e le 
insegnò il mestiere. Alla sua morte lasciò la sua casetta alla ragazza e con 
essa un fuso, una spola e un ago.  In quei giorni il figlio del re girava per il 
paese in cerca di moglie. La voleva non povera né ricca. Ne voleva una che fosse 
al tempo stesso la più povera e la più ricca. Capitò vicino alla casa della 
ragazza intenta al suo lavoro e la guardò a lungo attraverso la finestra. Poi si 
allontanò. La ragazza, che lo aveva visto, si mise a canterellare: “Fuso gira in 
fretta e porta uno sposo alla casetta”. Il fuso le schizzò via dalle mani e si 
mise a rincorrere il re. Rimasta senza fuso la ragazza prese la spola e cantò: 
“Tessi spola una stoffa fina e porta lo sposo alla casina.  Subito la spola 
tessé un bel tappeto. Senza spola la ragazza usò l’ago cantando “Ago sottile, fa 
per lo sposo una casa gentile”. E subito l’ago cominciò a rimettere a nuovo 
tutta la casa. Quando il principe, seguendo il fuso, arrivò davanti alla casa, 
trovò un bel tappeto sull’entrata e una casa arredata. Capì allora di aver 
trovato la ragazza più povera e più ricca al tempo stesso e la sposò. 
Il gatto con gli stivali  
- per la trama vedi Perrault.  
Gian Babbeo  
(vedi L’oca d’oro) 
Giovannino fortunato  
Giovannino, terminato il tirocinio di apprendista, per i suoi meriti ebbe in 
dono dal padrone un pezzo d’oro grande come la sua testa. Caricatolo sulle 
spalle, si avviò verso casa. Il masso d’oro pesava. Incontrò un cavaliere a 
cavallo e pensò: “Però che bello essere trasportati invece di trasportar pesi”. 
E cambiò l’oro con il cavallo. Ma il cavallo percorso qualche chilometro, lo 
disarcionò, per cui lo diede ad un contadino in cambio di una mucca. Continuando 
il viaggio gli venne sete. Tentò di mungere la mucca ma questa non aveva latte, 
per cui la cambiò con un maialino. Poi, strada facendo, cambiò il maialino con 
un’oca e, infine, l’oca con una grossa e pesante mola d’arrotino. Anche questa 
pesava e, posatala a terra vicino ad un ruscello per dissetarsi, la mola scivolò 
in acqua e scomparve. Tutto contento, Giovannino, libero da ogni peso, tornò a 
casa. 
La guardiana di oche 
Una principessa che doveva sposare un principe in un paese lontano si mise in 
viaggio assieme  ad una sua fantesca, subdola e traditrice. Costei  riuscì a 
prendere il suo posto e a relegarla nelle cantine in compagnia delle oche.  
Quando il vecchio re scoprì  che il figlio aveva sposato un’usurpatrice liberò 
la vera principessa.   
Il lupo e i sette capretti  Mamma Capra, dovendo 
assentarsi, raccomandò ai suoi sette figli di  non aprire a nessuno, specie al 
lupo. Per due volte i capretti  resistettero alle lusinghe del nemico, ma la 
terza, credendo che a bussare fosse la madre, aprirono la porta. Sei capretti 
vennero mangiati. Il settimo si salvò.  Quando Mamma Capra ritornò il capretto 
scampato le raccontò ogni cosa. Mamma Capra andò in cerca del lupo e, trovatolo 
addormentato e appesantito dal lauto pranzo, gli aprì la pancia e i figlioli 
uscirono vivi e vegeti.   
Nutrire gli affamati. Vestire gli ignudi. Beni dal 
cielo.  La serie filatelica comprende 
disegni di bontà e di carità verso gli altri senza riferirsi a favole precise. 
Hansel e Gretel  
In una povera famiglia vivono padre, madre e due figli, Hansel e Gretel. Non 
potendo s famare i figli, il padre li porta a perdere in un bosco. Lasciati 
soli, fratello e sorella si aggirano sperduti finché si imbattono in una casa 
fatta  di marzapane e abitata da una perfida strega. Costei, fingendosi una 
amabile vecchietta, li invita ad entrare, li lascia mangiare e poi chiude Hansel 
in una gabbia per metterlo ad ingrassare e per cuocerlo poi nel forno. Gretel è, 
invece,  costretta a fare i lavori più umili.  Ma la bimba, con uno stratagemma, 
riesce a imprigionare la vecchia nel forno e ad arrostirla viva. Poi i due 
fratelli, impossessatisi del tesoro della strega, ritornano a casa.  
Joringe e Joringel 
In un castello in fondo ad un bosco viveva una 
strega. Questa aveva circondato il cancello con un incantesimo. Chi cercava di 
arrivare al castello diventava di sasso se uomo; se donna veniva tramutata in un 
uccello e messa in gabbia. Nel paese più vicino vivevano due giovani innamorati, 
Joringe e Joringel, i quali pur sapendo dell’incantesimo, passeggiando per il 
bosco rimasero intrappolati. Joringe venne trasformata in uccello; Joringhel, 
invece, riuscì a liberarsi. Passò del tempo durante il quale il giovane tentò 
invano di liberare la sua amata. Una notte ebbe in sogno la visione di un fiore 
purpureo dentro il quale c’era una perla che gli avrebbe permesso di vincere gli 
incantesimi della strega.  Svegliatosi, il giovane cominciò a cercarla finché la 
trovò. Penetrato nel castello, liberò la sua amata e tutte le altre fanciulle 
chiuse in una infinità di gabbie. 
La lepre e la volpe  
Una lepre si finge morta al passaggio di un contadino che porta una cesta di 
pane. L’uomo, vedendo la lepre distesa a terra, vuole raccoglierla. Posa la 
cesta del pane, al che, la volpe, complice della lepre,  gliela ruba e scappa 
via. 
I musicanti di Brema.  
Un asino, un cane, un gatto e un gallo, stanchi di essere maltrattati, decisero 
di andare a Brema per entrare nella banda musicale cittadina. Strada facendo, 
chiesero ospitalità in una casa e contribuirono a mettere in fuga una banda di 
briganti. In seguito, alla morte dei padroni,  rimasero padroni della casa. A 
Brema fu loro dedicato un monumento che vede i quattro animali l’uno in groppa 
all’altro.   
La nonna e il drago    
Tre soldati, mal pagati disertarono e per salvarsi si rifugiarono in un campo di 
grano. Vi rimasero nascosti per tre giorni poi, non potendo resistere ai morsi 
della fame, accettarono l’aiuto di un drago il quale li portò in salvo e diede 
loro una frusta che, fatta schioccare, produceva monete d’oro. Da loro volle che 
per sette anni rimanessero ai suoi ordini. I soldati accettarono.  Allo scadere 
del settimo anno, per liberarsi dall’impegno, avrebbero dovuto risolvere un 
indovinello. Se non l’avessero risolto li avrebbe trascinati all’inferno. 
Passati sette anni i soldati erano impauriti perché non sapevano come risolvere 
l’indovinello che il drago (in realtà si trattava di un diavolo) avrebbe posto. 
Raccontarono tutto ad una vecchia incontrata per caso. Questa consigliò ad uno 
di essi di recarsi in una casa del bosco, di nascondersi e di ascoltare ciò che 
lei e il drago (che era suo nipote) avrebbero detto.  La vecchia, quando il 
drago giunse, cominciò a parlare e si fece dare la soluzione dell’indovinello. 
Quando i tre soldati incontrarono il drago e questi pose l’indovinello, il 
soldato che aveva ascoltato, diede la soluzione. Il diavolo volò via urlando e i 
tre soldati si tennero il frustino che non fece mai mancar loro le monete d’oro 
per tutta la vita. 
L’oca d’oro  
Un padre aveva tre figli. Il minore veniva continuamente deriso dai fratelli e 
chiamato Babbeo. Un giorno il padre mandò il primogenito nel bosco a tagliar 
alberi. Strada facendo il giovane incontrò un vecchio che gli chiese da 
mangiare. Quello rifiutò. Mentre tagliava un albero gli scappò di mano la scure 
e si ferì ad un braccio. Il giorno seguente la scena si ripeté col secondo 
fratello che si ferì con l’ascia ad una gamba. Quando fu il turno di Babbeo, più 
buono dei fratelli, divise subito il suo pranzo col vecchio che lo ricompensò 
dicendogli: “Va’, taglia quell’abete e avrai una sorpresa”. Il giovane tagliò 
l’albero e tra le radici trovò un’oca dalle piume d’oro. Decise di andarsene in 
giro per il mondo. Quando si fermò ad una osteria per mangiare, le figlie 
dell’oste, vendendo l’oca, decisero di rubargliela. Ma non appena la prima la 
toccò rimase appiccicata alle piume, la seconda accorsa per liberarla si trovò 
appiccicata alla sorella e cosi la terza e tutti coloro che giunsero in loro 
aiuto. L’indomani  mattina Babbeo si mise l’oca sotto il braccio e, senza 
accorgersene, trascinò  dietro di sé tutto il corteo di persone che erano 
rimaste attaccate l’una all’altra. Giunsero in una città dove la figlia del re 
era caduta in depressione. Non rideva più e il padre l’avrebbe data in sposa  a 
chi fosse riuscito a farla ridere. La principessa, vedendo il gruppo di persone 
attaccate all’oca, si mise a ridere. Il re però non voleva dare in sposa la 
figlia a Babbeo e gli impose di superare tre prove: trovare un uomo che avrebbe 
bevuto d’un sol fiato una botte di vino; un uomo capace di divorare una montagna 
di pane e una nave che navigasse con le vele in mare e in terra. Babbeo ritornò 
nel bosco e con l’aiuto del vecchio riuscì, a superare le tre prove e a sposare 
la principessa. 
La pappa zuccherata  
Una fanciulla molto povera ricevette in dono da una buona vecchia un pentolino 
magico. Bastava dirgli: “Fa’ la pappa, pentolino!” e quello eseguiva e non si 
fermava finché qualcuno non gli dicesse “Fermati, pentolino!” Un giorno in cui 
la ragazza non era in casa, la madre ordinò al pentolino di fornire la pappa, ma 
poi, non ricordando le parole per fermarlo, quello continuò. La pappa zuccherata 
invase la casa, la via e tutte le abitazioni vicine. Solo al ritorno della 
ragazza, che diede al pentolino l’ordine di fermarsi, quello cessò il suo 
lavoro.  Ma la pappa prodotta era tanta che chi volle rientrare in casa dovette 
farsi strada mangiando a crepapelle.  
Il pescatore e sua moglie  
Un pescatore un giorno trova nella rete un pesce (nientemeno che un principe 
stregato e trasformato) capace di  esaudire tutti i desideri. Il pescatore lo 
lascia libero, ma quando lo racconta alla moglie, questa assai avida chiede al 
marito di tornare al mare e di chiedere al pesce una casa nuova, poi non 
contenta, continua a chiedere cose sempre più preziose. Arriva a chiedere di 
diventare regina, imperatrice, papa e, addirittura Dio. A questo punto il pesce 
annulla tutti i doni e pescatore e moglie ritornano poveri come prima.  La fiaba 
si trova anche nell’opera di Puskin. La piccola tavola rotonda  Un padre 
aveva tre figli; era povero e come unico sostentamento aveva una capra che 
forniva il latte. A turno i fratelli dovevano portarla al pascolo e sceglievano 
sempre prati con erba fresca e tenera. Solo che al ritorno a casa il padre 
interrogava la capra chiedendole se aveva ben mangiato. Ma quella, bugiarda, 
rispondeva di no. Il padre, adirato, cacciava di casa il figlio, colpevole di 
non aver ubbidito al suo desiderio. La cosa si ripeté per tre volte e il padre, 
rimasto senza figli,  dovette accompagnare la capra in un  pascolo di erba 
saporita. Al ritorno le chiese se avesse ben mangiato e quella rispose di no. 
Accortosi allora di aver punito ingiustamente i figli, tagliò la barbetta alla 
capra e le rasò la testa.  Dei tre figli il primo andò a lavorare da un 
falegname il quale per il suo ottimo lavoro gli regalò una tavola cui bastava 
dire: “Tavola apparecchiati” per avere ogni ben di Dio. Il secondo andò in un 
mulino e il mugnaio, al termine del lavoro, gli regalò un asino cui bastava dire 
“Burri, burri!” perché quello facesse uscire dalla bocca e dal sedere delle 
monete d’oro. I due fratelli, a distanza di tempo, decisero di ritornare dal 
padre e strada facendo si fermarono in una osteria dove l’oste, venuto prima a 
conoscenza della tavola magica e poi dell’’asino, li rubò, scambiandoli con una 
tavola comune e con un asino simile a quello fatato. Tornati a casa, tentando di 
fronte al padre di operare la magia legata al dono, i due fratelli non vi  
riuscirono.  Delusi, informarono il terzo fratello il quale stava anche lui 
ritornando a casa con un dono del suo padrone. Il falegname presso cui aveva 
lavorato gli aveva regalato un sacco contenente un nodoso bastone.  Bastava dire 
“Randello fuori dal sacco!” perché il randello uscisse e bastonasse chiunque. Il 
giovane si fermò all’osteria, mangiò e poi ordinò al randello di bastonare 
l’oste e di non smettere finché non avesse restituito la tavola e l’asino. Con 
questi ritornò a casa per abbracciare il padre e i fratelli. 
Rapunzel  o Raperonzolo o Petrosinella 
Una madre incinta avverte una voglia di prezzemolo e lo ruba all’orca sua 
vicina. Questa per ripicca le  rapisce la bambina appena nata e la rinchiude in 
una torre. La bimba cresce e le si allungano i capelli tanto da farne una lunga 
treccia. Con questa fa salire sulla torre un principe e con lui fugge. Ma prima 
si impadronisce di tre ghiande fatate.  Inseguita dall’orca, getta una ghianda 
che si trasforma in un mastino feroce, ma l’orca riesce ad ammansirlo con una 
pagnotta soporifera.  Dalla seconda ghianda  esce un leone inferocito che inizia 
ad inseguire l’orca, ma questa riesce a depistarlo indossando una pelle d’asino. 
La terza ghianda genera un lupo che mangia l’orca. La ragazza è così libera di 
sposarsi il principe.  
Re Bazza di Tordo o Re Drosselbart  
Un re aveva una figlia bellissima ma superba e altezzosa. Snobbava tutti i pretendenti e si faceva beffe di loro. A un principe che aveva 
il mento un po’ ricurvo gli affibbiò il titolo di Drosselbart (Bazza di tordo). 
Il padre, infuriato, giurò di sposarla al primo accattone che avesse bussato 
alla porta. Il giorno dopo arrivò un suonatore e il re gliela diede in sposa. 
Poi, dicendo che la moglie di un mendicante non poteva vivere a corte la cacciò. 
Il suonatore la condusse nella sua casupola, ma prima di giungervi le fece 
vedere tutte le terre e i palazzi che appartenevano al re Drosselbart. Da quel 
giorno la principessa dovette sottomettersi a fare tutti i più umili mestieri. 
Arrivò persino a vendere pentole e stoviglie di terra al mercato. Il marito la 
rimproverava sovente, in particolar modo si adirò con lei quando un cavaliere le 
ruppe tutte le brocche. Il suonatore le disse che le aveva trovato lavoro in 
qualità di sguattera nel palazzo del re. Le avrebbero dato solo da bere e da 
mangiare. Tutti i lavori più pesanti ricadevano sulle sue spalle. Era presente 
quando stavano per celebrarsi le nozze del principe e, quando lo vide, si 
accorse che era il pretendente cui aveva dato il nome di Bazza  di Tordo. Allora 
per la vergogna volle fuggire, ma il principe la raggiunse e le disse che era 
lui il suonatore travestito che l’aveva sposata ed era pure il cavaliere che 
aveva frantumato tutte le stoviglie al mercato. Aveva voluto, con i mestieri 
umili cui l’aveva costretta, che capisse che con la superbia e l’altezzosità non 
si ottiene nulla. Ma poiché ora aveva imparato, la tenne presso di sé per 
sempre.
 
Il re (o principe) dei ranocchi  
Giocando a palla una principessa la perde in una fontana. Un ranocchio gliela 
restituisce. In cambio chiede solo di mangiare nel suo piatto e di bere nel suo 
bicchiere. Lei accetta. Quando di sera si mette a tavola, il ranocchio si 
presenta e la principessa è costretta a mantenere la sua parola. Ma quando il 
ranocchio pretende di dormire nel suo letto, la fanciulla lo caccia via. Allora 
il ranocchio si trasforma in un bel principe e le dice che sarà liberato 
dall’incantesimo solo  dopo aver trascorso una notte con lei. La principessa 
accetta. Il giorno dopo il principe la porta nel suo regno e durante il viaggio 
sentono strani rumori di ferraglia che vengono dal petto del cocchiere. Questi, 
rimasto addolorato quando l’incantesimo aveva trasformato il suo padrone in 
ranocchio, si era fatto cingere il cuore con tre cerchi di ferro, perché non 
scoppiasse. Ora per la gioia i cerchi si erano rotti ed erano caduti a terra.
 
Rubezahl   
Storia di un folletto sfortunato che si innamora di una principessa e la porta 
sulla montagna dove abita. Il folletto dona alla fanciulla delle rape, 
invitandola a giocarci, ma la principessa gli chiede prima di contare l’esatto 
numero (Zahl) delle rape  (Rüben) che si trovano nel campo e, mentre il folletto 
le conta, lei fugge.  Da quel giorno il folletto venne chiamato '‘Il numero di 
rapÈ’   
Rumpelstinken o Tremotino. 
Un mugnaio aveva una bella figlia che sapeva tessere così bene la canapa che il 
padre era solito dire: “La canapa filata da mia figlia  diventa oro”. La voce  
giunse alle orecchie del re il quale volle mettere alla prova la ragazza. Le 
diede un poco di canapa e le ordinò di filarla e di farla diventare oro. La 
fanciulla, rimasta sola, si mise a piangere. Arrivò un nano il quale le disse 
che in cambio della sua collana avrebbe pensato lui a tramutare la canapa in 
oro. La cosa si ripeté per altre due volte. La terza volta la fanciulla non 
aveva più nulla da dargli e allora il nano le disse che lui avrebbe tramutato la 
canapa in oro e per di più avrebbe fatto in modo che sposasse il re e diventasse 
regina. In cambio volle solo il primo figlio nato. La ragazza accettò. Passò un 
anno e nacque un bel bambino. Quando il nano si presentò  la regina pianse e lo 
supplicò di lasciarle il figlio. “Lo farò – le disse il nano  - se tu indovini 
come mi chiamo. Hai tre giorni di tempo”. La regina mandò soldati in tutto il 
regno. Nessuno ritornò con la soluzione. Solo il terzo giorno si presentò un 
messaggero che le disse di aver ascoltato di nascosto un nano cantare. Diceva. 
“Oggi impasto, domani cuocio e dopodomani la regina mi darà il figlio. Per 
fortuna che in tutto il regno nessuno sa che il mio nome è Tremotino”. La regina 
riuscì così a tenersi il figlio e il nano per la stizza pestò così forte i piedi 
a terra che si scavò un buco in cui scomparve.  
I sei compagni di fortuna.  
Un soldato dopo anni di onorato servizio fu congedato dal suo re con una magra 
paga.  Incollerito decise di  togliergli tutte le sue ricchezze. Cominciò a 
girare per il mondo e si imbatté in un uomo che sapeva sradicare gli alberi con 
le sole mani e portarseli a casa; in un cacciatore capace di colpire l’occhio di 
una mosca a un chilometro di distanza; un uomo che soffiava con una narice così 
forte da far girare tutti i mulini a vento della regione; un individuo che 
correva più veloce del vento;  un tizio che si copriva un orecchio col berretto 
perché se lo avesse lasciato scoperto si sarebbe sentito un freddo terribile. 
Giunsero in una città dove il re aveva bandito un concorso: chi avesse battuto 
sua figlia nella corsa sarebbe diventato suo genero. Se avesse perso sarebbe 
stato decapitato. Il soldato chiese se poteva far correre al suo posto uno dei 
suoi amici. Il re rispose di sì, ma se avesse perso sarebbero stati decapitati 
entrambi. La gara consisteva nell’andare ad una lontanissima fontana, riempire 
una brocca d’acqua e ritornare. Il soldato scelse colui che correva più veloce 
del vento, e questo con l’aiuto dei compagni riuscì a vincere. Ma il re non 
voleva dare sua figlia in sposa al vincitore. Invitò i sei compagni ad un 
banchetto in una stanza che aveva il pavimento e le pareti di ferro e, mentre 
mangiavano cercò di ucciderli facendo arroventare la stanza. Ma l’uomo che 
sapeva produrre il gelo, rese vano il tentativo. Allora propose al soldato un 
patto: gli avrebbe dato tanto oro quanto uno dei suoi servi avrebbe potuto 
portare. Va da se che il servo forzuto riuscì a portar via tutto il tesoro 
reale.  Il re infuriato, quando i sei compagni furono lontani, mandò il suo 
esercito per riprenderselo. Non vi riuscì perché le singole abilità degli amici 
del soldato, riuscirono a sventare ogni tentativo. I sei si divisero l’oro e se 
ne andarono ciascuno per la propria strada.  
La serpe bianca  o Doktor Sa Tutto   
C’era un re che ogni giorno, a fine pranzo,  si faceva portare in tavola un 
piatto coperto. Nessuno, nemmeno il servo, sapeva che cosa contenesse. Un giorno 
il servo, riportando via il piatto, alzò il coperchio e sotto c’erano i resti di 
una serpe bianca. Ne assaggiò un pezzo e scoprì di aver ricevuto in dono la 
capacità di capire il linguaggio degli animali. Nel palazzo quella notte fu 
rubato un anello alla regina e il servo fu incolpato. Ma col suo recente dono 
riuscì a sapere che un’anitra aveva per caso ingoiato l’anello. La trovò, 
ricuperò l’oggetto e lo restituì al re. Ne ebbe in dono un cavallo col quale 
decise di girare il mondo. Strada facendo, passando vicino ad uno stagno, udì 
tre pesci lamentarsi perché erano rimasti impigliati in una rete. Li liberò. In 
seguito udì le formiche lamentarsi perché i cavalli calpestavano le loro tane, 
allora egli girò al largo; infine vide due corvi gettar fuori dal nido i piccoli 
dicendo “Non abbiamo cibo, arrangiatevi!”  L’uomo allora uccise il cavallo e lo 
lasciò in pasto ai piccoli corvi. Camminò a piedi e giunse in una città in cui 
abitava un re con una figlia da marito. Per sposarla occorreva superare tre 
prove: Trovare un anello gettato in mare; in una sola notte rimettere in tre 
sacchi il miglio sparso nell’erba e trovare  la mela dell’albero della vita. Il 
giovane con l’aiuto dei pesci,  delle formiche e dei corvi superò la prova e 
divenne re. 
I sette corvi  
Un uomo aveva sette figli maschi e quando nacque una bambina li mandò alla fonte 
con una brocca ad attingere acqua per battezzarla. I sette fratelli si 
bisticciarono e la brocca si ruppe. Il padre li maledì e i sette furono 
tramutati in corvi. Cresciuta, la bimba venne a conoscenza del fatto e, munita 
di una pagnotta, di una seggiolina, di una brocchetta d’acqua e di un anellino, 
partì alla loro ricerca. Andò dal Sole e dalla Luna in cerca di aiuto, ma solo 
la  Stella del Mattino le disse dove si trovavano i fratelli e le diede un 
ossicino per aprire il portone della loro prigione. Ma la bimba lo perse e per 
aprire la serratura si tagliò il mignolo. Ritrovò i suoi fratelli e assieme 
ritornarono a casa.  
I tre fratelli   
Un vecchio,  padre di tre figli che amava, possedeva una sola casa e  alla sua 
morte avrebbe voluto lasciarla ad uno di essi, ma non sapeva a chi. Chiese ai 
figli di scegliersi un mestiere e di andare in giro per il mondo al fine di 
impararlo alla perfezione. Al loro ritorno avrebbe assegnato la casa a colui che 
fosse diventato un vero maestro nel suo mestiere. Uno imparò a fare il barbiere, 
il secondo il maniscalco e il terzo lo spadaccino. Quando ritornarono il padre 
li mise alla prova. Il barbiere si dimostrò cosi provetto da rasare una lepre 
senza che questa se ne accorgesse; il secondo riuscì a ferrare un cavallo mentre 
trottava e il terzo mostrò come era riuscito a maneggiare la spada tanto che, 
facendola roteare  velocemente sulla sua testa riusciva ad impedire alla pioggia 
di bagnarlo. Il padre assegnò a questi la casa. I due fratelli non protestarono. 
Ognuno di loro impiegò la sua maestria nel mestiere scelto e fecero fortuna. 
Quando lo spadaccino morì anche i fratelli morirono e furono sepolti nella 
stessa tomba.  
L’uomo di ferro  
Un re inviò nella foresta uno dei suoi cacciatori per procurargli della 
selvaggina, ma l’uomo non fece più ritorno. La cosa si ripeté con altri due 
cacciatori per cui il re, ritenendo la foresta pericolosa,  decise di impedire 
l’accesso a chiunque. Ma un cacciatore, dicendo che lui non temeva nulla, chiese 
il permesso di andare a vedere che cos’era successo. Ottenuto il permesso partì 
e ritornò con un uomo selvaggio la cui pelle era del colore del ferro. Questi 
venne  chiuso nelle segrete del castello. Un giorno il figlio del re, giocando a 
palla, la mandò nella cella dell’uomo selvaggio il quale promise di 
riconsegnargliela se l’avesse liberato. Il principino accettò solo che, uscito 
di cella, l’uomo di ferro lo rapì. Giunto nella foresta mise il principino a 
custodia di una sorgente magica con l’ordine di badare affinché nulla vi cadesse 
dentro. Ma prima il principino vi intinse il dito, poi vi lasciò cadere un 
capello e infine, senza farlo apposta, vi immerse la chioma che diventò dorata. 
Dopo la terza disubbidienza l’uomo di ferro lo cacciò, ma in considerazione del 
fatto che lo aveva liberato dalla prigione gli disse che lo avrebbe sempre 
aiutato. Il giovane principe peregrinò a lungo e finì per fare prima lo 
sguattero e poi il cameriere nel palazzo di un re che era in guerra col suo 
vicino. Nel palazzo il giovane si innamorò della principessa e per conquistarla 
partì anche lui per la guerra, nascosto da una armatura fornitagli dall’uomo di 
ferro. Nessuno sapeva chi fosse il guerriero che interveniva in tutte le 
battaglie e riusciva sempre a sconfiggere il nemico. Ritornata la pace, il re 
indisse un torneo il cui vincitore avrebbe sposato sua figlia. Va da sé che il 
guerriero mascherato vinse e sposò la principessa. Il giorno delle nozze apparve 
l’uomo di ferro che gli consegnò tutti i suoi tesori e poi sparì. 
Il vecchio Sultano.  
Sultano era stato un cane fedele ma era diventato vecchio e sdentato da non far 
più paura a nessuno. “Quel cane non mi serve più – disse il contadino. – Domani 
lo ammazzo”. Il cane andò a chiedere aiuto al lupo e questi gli disse: “Domani, 
mentre i tuoi padroni lavorano nei campi, io ruberò il loro bambino. Tu 
inseguimi e nel bosco io lo lascerò cadere e tu lo prenderai e lo porterai ai 
suoi genitori. Vedrai che non avranno più alcuna intenzione di ucciderti.”  E 
così avvenne.  Solo che qualche tempo dopo il lupo chiese al cane di chiudere un 
occhio mentre lui rubava qualche capretto dal gregge. Ma Sultano era un cane  
fedele e lo disse al padrone. Il lupo si infuriò e lo sfidò a duello nel bosco. 
Quando Sultano col suo padrino, un gatto,  si presentarono, il lupo e il suo 
padrino, un cinghiale, si confusero perché scambiarono la coda del gatto per una 
lunga spada e fuggirono. In seguito Sultano e il lupo fecero la pace. 
 
La volpe e le oche   
Una volpe  capitò in mezzo a un gruppo di oche e disse: “Oh, guarda! Vi divorerò 
tutte quante.” Quelle invano implorarono grazia. Allora una di esse disse: “Sta 
bene, ma almeno lasciaci pregare per non morire in peccato”. La volpe accettò. 
La prima incominciò a pregare: “Qua,qua,qua e qua qua qua…”  Le altre 
continuarono ognuna a suo turno la preghiera che non sembrava avere mai fine: 
“Qua, qua, qua, qua….”   Come andò a finire?  Ve lo diremo  alla fine della 
interminabile preghiera . 
   FILATELIA                                                                                                                                               
       AIMAN 1971 (1033/9), ANGUILLA 
      1985 (618/21+BF 66),   ANTIGUA & BARBUDA  1980 
      (592/600+BF 24), 1985 (892/6+BF 105),  1997 
      (2195/7+BF 368),  AUSTRIA  1981 (1503), AZERBAIJAN 
      1997 (3 valori + BF), BERLINO  1964 (214/7), 1965  
      (242/5), 1966 (262/5), 1967 (285/8), 
       BULGARIA  1964 (1244), 2000 (3868), BARBUDA  
      1999 (1881/3+BF 299),  BHUTAN 1985 (705/10+BF 120), 
       BURUNDI 1977 (733/6),  CAICOS 1985 (70/3+BF 
      13),  CECOSLOVACCHIA 1983 (2544), 1991 
      (2894),  CENTROAFRICA (Repubblica) 1979 (3979),  
2013 (2714/7+BF 54), CONGO 1985 
      (757),  2001 (foglietto con 9 valori) ,  D.D.R.  1966 
      (936/41), 1967 (1029/5),  1969 (1148/55), 1970 
      (1238/43),  1971 (1407/12), 1975 (1869/74), 1977 
      (6 valori), 1978 (2044/9), 1985 (2610/5),  
       DOMINICA  1985 (881/5+BF105), 1998 (2048/50+BF 
      332), GAMBIA 1998 (2341/3+BF 343),   GERMANIA  
      1922, 1959 (195/8), 1960 (213/6), 1961 (241/4),  1962 
      (257/60), 1963 (280/3),  1964 (315/8), 1965 
      (352/5), 1966 (380/3),  1967 (403/8), 1982 
      (953), 1985 (1068),  1897 (2 valori), 2014,  GRAN 
      BRETAGNA  2005 (1208),  GRENADA 1980 (950/8+BF 
      89), 1985 (1281/5+BF 141), 1987 (1455/63+BF 198),  
      1997 (3013/5+BF 448), GRENADA GRENADINES 1985 
      (626/9+BF102),  GUYANA 1996 (626/9+BF102), 1998 
      (4199/206+BF 259), 1998 (3 valori +BF) 1999 (4759/63+BF 
      325),   HAITI 1998 (6 valori), LESOTHO  1985 
      (660/72+BF 33),  LIBERIA 1998 (1516/8+BF160), (1764) , 
MACEDONIA 2012 (621), 
      MALDIVE 1985 (1040/9),  MANAMA  1972 (817-820-823 Cat. 
      Michel),  MONACO 1985 (1502),  MONGOLIA 1987 
      (1563/7+BF123),  PARAGUAY 1978 (1668/74+P.A. 809), 1980 
      (1749/54+P.A. 835/6),   PENRYN 1985 (314/6),  
      POLONIA  1968 (1678,1681/2, 1685),  REDONDA 1985 (4 
      valori + BF), 1987 (9 valori + 2 BF), ROMANIA 1985 
      (3638/42),  SAINT VINCENT & GRANADINES 1998 (3valori + 
      BF), SAN MARINO 2004 (1954), SANT’ELENA 2000 (761), 
      SIERRA LEONE 1985 (687/90+BF 38,)   SAINT VINCENT 
      1992 (1559),  SVIZZERA 1985 (1233/6),  
      TANZANIA  1997 (3 valori), UNGHERIA 1985 
      (2970) 
             
     
GRIMMELSHAUSEN HANS JACKOB CHRISTOF
 
(Germania) 
  Nato a 
Gelnhausen nel 1622, morto nel 1676. Combatté nella 
Guerra dei Cento Anni.  Al termine della sua vita abbandonò il protestantesimo 
per  convertirsi al cattolicesimo.  Nel 1667 fu 
magistrato a Renchen, Baden-Wurttemberg. Scrisse diversi 
libri di carattere picaresco tra cui spicca L’avventuriero Semplicissimus 
(1669), una delle opere più importanti del XVII secolo.  Racconta le avventure 
di un soldato giovane e ingenuo, buffone, ladro, schiavo ed eremita. L’opera 
costituisce un ritratto veritiero della società di quell’epoca.   
FILATELIA 
GERMANIA  Anno 1976   (751) 
 
  
  
Grin Alexander 
Stepanovich  
(Russia)   Nato in un 
sobborgo di Vyatka nel 1880. Morto a Stary Krym nel 1932. 
Scrittore per ragazzi, ambientò I suoi romanzi di avventure di terra. di mare  e 
d’amore in paesi immaginari. 
Figlio di un emigrato polacco, dopo gli studi in una scuola di Vyatka, si recò a 
Odessa dove iniziò una vita vagabonda. Marinaio, cercatore d’oro, operaio edile, 
spesso si trovò senza lavoro e dovette ricorrere all’accattonaggio, aiutato 
sovente dal padre.  
Entrato nell’esercito russo, diventò membro del partito socialista 
rivoluzionario e dovette trascorrere un periodo in carcere per propaganda 
rivoluzionaria.  
Il suo primo racconto fu pubblicato su un giornale nel 1906.   
Nuovamente arrestato, fu condannato a quattro anni da trascorrere in una zona 
remota di Tobolsk. Tuttavia fuggì e ritornò a vivere clandestinamente a 
Pietroburgo. Nuovamente arrestato nel 1910, fu inviato ad Arcangelo. Dal 1910 al 
1912 visse con la moglie Vera Pavlovna Abramova, nel  piccolo villaggio di 
Kegestrov. 
Tornato a San Pietroburgo nel 1912, divorziò dalla moglie.  Continuò a scrivere 
racconti e solo nel 1920 iniziò a pubblicare romanzi che godettero  subito di 
grande notorietà. Nel 1921 sposò Nina Nikolaevna Grin con la quale si trasferì a 
vivere a Feodosia, per godere della vicinanza del mare.  
Negli ultimi anni di vita  la sua fama cominciò a declinare anche perché i temi 
trattati erano in netto contrasto con la letteratura mainstream sovietica. Gli 
editori rifiutarono i suoi manoscritti e Grin e la moglie si trovarono in gravi 
difficoltà economiche.  L’alcolismo e la tubercolosi di cui Grin era affetto 
determinarono la sua morte.  
I suoi romanzi non avevano alcun rapporto con la realtà della Russia zarista né 
tantomeno con quella sovietica russa. I temi trattati sono puramente fantastici 
e sono popolati di capitani di mare,  marinai, scienziati,  viaggiatori,  
criminali, stravaganti, aristocratici, ragazzi e ragazze, furfanti alla Arsenio 
Lupin, eroi intraprendenti. sempre fedeli ai loro sogni.  Altri romanzi 
contengono elementi di magia e di fiaba. 
Tra le opere migliori:  Mare scarlatto (1923),  Il mondo splendente (1923),La 
catena d’oro (1925), L’onda (1928), Jesse e Morgana (1929), 
La strada verso il nulla (1930). 
  
FILATELIA 
URSS 1970  (3592) 
        
GRINBERG  URI  ZWI 
(Israele) 
  
Nato nel 1896 e morto nel 1981. 
Sei anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale diede alle 
stampe  Rejovot Hanear,  un poema in cui affrontò  il tema dell’olocausto 
in modo crudo e preciso. 
 La sua poesia La strada del fiume è ricca di attualità, spesso violenta 
nell’espressione e pregna di passionalità patriottica. 
  
FILATELIA 
ISRAELE  Anno 1984.  (897) 
 
  
  
GRINEVICHEVA 
KATRYA
(Ukraina)
 
Nata nel 1875. Morta nel 1947.
Scrittrice ukraina.  
FILATELIA 
Ukraina, 1995.11.19, 
Annullo speciale
 
 
       
Grisham John 
(USA)   Nato a Jonesboro 
l’8 febbraio 1955.  Secondo di cinque 
fratelli, Grisham nacque in una modesta famiglia del sud. Suo padre lavorava 
come operaio edile e coltivatore del cotone. Dopo essersi spostati spesso, la 
famiglia si trasferì  nel 1967 nella piccola città di Southaven, Mississippi. Consigliato dalla 
madre, il giovane Grisham divenne un avido lettore, influenzato particolarmente 
dal lavoro di Steinbeck di cui ammirava la chiarezza. Mentre studiava 
alla Mississippi State University, Grisham cominciò a tenere un diario, una 
pratica che successivamente lo ha aiutato nelle sue attività creative. Dopo aver 
conseguito la laurea in legge nel 1981, ha esercitato la professione di avvocato 
nella piccola città Southaven per quasi un decennio. Nel 1983 venne 
eletto per i Democratici alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi, dove 
resterà fino al 1990 pur continuando la sua professione di avvocato. Nel suo 
tempo libero, e come hobby, Grisham cominciò a lavorare al suo primo romanzo, 
nel quale esplorava cosa sarebbe accaduto se il padre di una bambina stuprata 
avesse assassinato i suoi aggressori. Nel 1987, dopo tre anni di lavoro, la sua 
opera prima, A Time to Kill (Momento di uccidere) venne completata. 
Inizialmente rifiutata da diversi editori, venne infine accettata dalla Wynwoof 
Press, che la pubblicò nel 1988 con una tiratura di sole 5.000 copie. Appena finito di 
scrivere Il momento di uccidere, Grisham iniziò subito un nuovo romanzo.
 Il socio 
fu il settimo romanzo più venduto del  1991. La rivista statunitense “Publishers 
Weekly” dichiarò Grisham: "Lo scrittore maggiormente venduto degli anni novanta 
", con un totale di 60.742.289 copie. I suoi romanzi, 
definiti gialli giudiziari, riprendono molto dalla sua esperienza di avvocato e 
sono stati oggetto di numerose versioni cinematografiche. Opere: 
Il rapporto Pellican (1992), Il cliente (1993), L’appello 
(1994),  L’uomo della pioggia 1995), La giuria (1996), Il 
partner (1997),  L’avvocato di strada (1998), Il testamento 
(1999), Confratelli (2000), La casa dipinta (2001),  Fuga dal 
Natale (2001),  La convocazione (2002),  Il re dei torti 
(2003),  L’allenatore (2003), L’ultimo giurato (2004), Il 
broker (2005), Innocente. Una storia vera (2006), Il 
professionista (2007), Ultima sentenza (2008), Il ricatto 
(2009),  Il ritorno a Ford County (2010).
(da Internet)   
FILATELIA 
Guinea  2008  (3573/8)        
      GROSSMAN DAVID 
      (Israele)   Nato a 
      Gerusalemme il 25 gennaio1954. Scrittore e 
      saggista, è autore di romanzi, saggi e letteratura per bambini, ragazzi e 
      adulti. I suoi  libri sono stati tradotti in numerose lingue. Il vento 
      giallo, saggio sulla situazione  palestinese della contrastata 
      Striscia di Gaza, è stato accolto con calore all'estero e ha innescato 
      dibattiti e polemiche nel suo paese. Grossman ha 
      studiato filosofia e teatro all'Università Ebraica di Gerusalemme. Ha 
      lavorato come corrispondente e come attore radiofonico per la radio Kol 
      Israel. Si è occupato di un programma per bambini trasmesso dal 1970 al 
      1984. Nello stesso programma fu trasmesso, sotto forma di dramma 
      radiofonico, il suo libro Il duello. Insieme a Dani Eldar, ha 
      condotto la popolare serie radiofonica Stutz Nel 1984 ha vinto il 
      Premio del Primo Ministro per il Lavoro Creativo. Grossman 
      vive a Mevasseret Zion, vicino Gerusalemme. È sposato ed è padre di tre 
      figli, Jonathan Ruth e Uri, morto nell'estate del 2006 durante la guerra 
      del Libano. Opere: Qualcuno con cui correre,  Ci sono bambini a zig zag, 
      Che tu sia per me il coltello, Il duello, Il sorriso dell’agnello, Vedi 
      alla voce: amore, Il giardino dell’infanzia di Riki, Il libro della 
      grammatica interiore,  L'uomo che corre, Col corpo capisco, A un cerbiatto 
      somiglia il mio amore.  Libri per 
      bambini: Le avventure di Itamar, Un milione di anni fa, Un bambino e il 
      suo papà, Buonanotte giraffa, Itamar va a caccia di sogni, Itamar 
      passeggia sulle pareti, Itamar e il cappello magico, Itamar il grande, La 
      lingua speciale di Uri, Ruti vuole dormire e altre storie,  Saggi : 
      La guerra che non si può vincere: cronache dal conflitto tra israeliani e 
      palestinesi, Il vento giallo, Un popolo invisibile. I palestinesi 
      d'Israele, Non possiamo ancora parlare di conciliazione, La memoria della 
      Shoah (intervista di Mattero Bellinelli), Il miele del leone: il 
      mito di Sansone, L'anima di Israele, spunti per una riflessione: eulogia 
      funebre per il figlio Uri, Con gli occhi del nemico. Raccontare la pace in 
      un paese in guerra.   
      FILATELIA 
      ISRAELE Anno 2012 
      
           
GROSSMAN VASILIJ SEMENOVIC 
(Russia)   Nato a Berdicev  
1905. Morto a Mosca 1967 Ebreo di 
discendenza non ricevette la tradizionale istruzione  ebraica. Frequentò 
l’Università di Mosca e durante quel periodo scrisse brevi racconti.  Terminata 
l’università lavorò come ingegnere, lavoro che lasciò nel 1930 per dedicarsi 
interamente alle lettere.  Iniziò la sua 
carriera negli Anni Trenta pubblicando romanzi brevi come Nella città di 
Berdiccev (1934), Gljukauf (1934). Incoraggiato da Gorki, ottenne il 
successo con il romanzo Stepan Kolcigyn (1937-40). Inviato speciale 
durante il secondo conflitto mondiale, dedicò all’eroismo dei connazionali il 
romanzo Il popolo è immortale (1942). Nel 1946 pubblicò 
il  lavoro teatrale Se dobbiamo credere ai pitagorici, criticato dagli 
organi ufficiali, come pure Per la giusta causa (1952) (rimasto 
incompiuto) Emarginato, morì 
senza pubblicare più nulla. Postumi sono due romanzi Tutto scorre e 
Vita e destino, dedicati agli anni dello stalinismo e delle  grandi”purghe”.   
FILATELIA. 
ISRAELE  Anno 2012, NEVIS  Anno 2000  (fog.187) ,  RUSSIA  2005  
Busta Postale.   
      
GROTH Johann Klaus  
(Germania) 
  
Nato a Heide-Holstein, nel 1819.  
Morto nel 1899. 
Autodidatta, si dedica alla professione di 
insegnante.  Per comporre le sue opere anziché utilizzare il tedesco, rielabora 
il ‘Plattdeutsch”, un dialetto basso tedesco che riesce a portare a dignità 
letteraria e a renderlo accettabile come lingua ai lettori. 
Compone canzoni, ballate e scrive racconti nel 
periodo dal 1852 al 1871 che riunisce nell’opera Quickborn,  Nelle sue 
composizioni  fornisce una immagine cattivante della sua regione natale. 
Nel 1853, assieme a Karl Mullenhoff, comincia a porre 
le basi della grammatica Plattdeutsch.   Scrive  una raccolta di 
Antiche e nuove poesie per bambini e anche una autobiografia apparsa nel 
1891.  
  
FILATELIA 
GERMANIA  Anno  1984  (1045)       
GROVE PHILIPPE  JOSEPH 
(Canada) 
  
 Nasce nel 1786 a Saint Jean Port Joli . Muore nel 1871. 
Compie i suoi studi a Quebec.  Entra a far parte dell’amministrazione pubblica 
interessandosi a diversi settori. Tra questi si occupa della Società letteraria 
di Quebec.   
Sposa Susanne Allison, figlia di un capitano del 5° reggimento. Dalla loro 
unione nascono 13 figli.  Viene eletto sceriffo, ma poco incline a tale carica 
si ritira a vivere nella casa natale. 
Oberato da debiti, viene imprigionato. Pagati i debiti, liberato dopo qualche 
anno, torna a vivere nella città di Quebec dove ritrova la sua dignità e 
riprende a partecipare alla vita culturale e scrive il romanzo storico Gli 
antichi canadesi. A quest’opera segue una raccolta di Memorie che 
rappresenta uno dei migliori panorami della società del suo tempo. Muore all’età 
di 85 anni 
Appartiene alla generazione dei letterati degli anni Venti e Trenta e la sua 
narrativa trova ispirazione soprattutto nel classico tema dei rapporti con la 
terra. Una delle sue opere ha, infatti, il titolo I frutti della terra. 
  
FILATELIA 
CANADA  Anno 1979  (704) 
  
  
  
      GROZIO UGO (Hugo Grotius o Huig 
      de Groot) 
      (Olanda) 
        
      Nato a Delft il 10 aprile 1583. Morto a Rostock il 28 
      agosto 1645. 
      Giuisrista, filosofo e scrittore,  lavorò come giurista 
      nelle Province Unite (oggi Paesi Bassi) e gettò le basi del diritto 
      internazionale, basato sul diritto naturale. Fu inoltre scrittore teatrale 
      e poeta. 
      Nel suo libro Mare Liberum, Ugo Grozio formulò il 
      principio innovativo secondo il quale il mare fosse territorio 
      internazionale e tutte le nazioni fossero libere di commerciare attraverso 
      rotte marittime.  
      Grozio fu un sostenitore degli Stati generali olandesi in 
      contrasto con lo statolder Maurizio di Nassau, figlio di Guglielmo I 
      d'Orange (Guglielmo il Taciturno). Venne arrestato da Maurizio il 29 
      agosto 1618, insieme con Johan van Oldenbarnevelt. Dopo un processo 
      sommario Van Oldenbarnevelt venne condannato a morte e giustiziato, Grozio 
      invece venne condannato all'ergastolo nel castello di Loevenstein. Nel 
      1621 riuscì ad evadere nascondendosi in una cassa per i libri e si rifugiò 
      a Parigi. In Olanda è famoso soprattutto per questa sua rocambolesca fuga.
       
      Nel 1625 pubblicò il libro De iure belli ac pacis(Le 
      leggi della guerra e della pace), dove presentò la teoria della guerra 
      giusta e sostenne che tutte le nazioni fossero legate dal principio del 
      diritto naturale. 
      Grozio fu anche scrittore teatrale.Tra i sedici e i 
      diciotto anni compose tre tragedie latine: Christus patiens, 
      Sophomphaneas e Adamus exul. Nell' Adamus exul Ugo Grozio 
      descrive, in eleganti versi latini, il tentativo del diavolo di far cadere 
      in peccato Adamo. Solo dopo il fallito tentativo demoniaco, il tentatore 
      si è rivolto ad Eva. Secondo alcuni critici l'Adamus exul è stata tra le 
      opere che ispirarono Milton nella composizione del Paradiso Perduto. 
        
      FILATELIA 
      Francia 1963,   OLANDA  Anno 1925 
      (Mic.176),  
  
    
Grundtvig Nikolai Frederik Severin 
(Danimarca)
 
Nato a Udby, Seeland, nel 1793. Morto a Copenhagen nel 1872.
Presi gli ordini e divenuto pastore a Copenaghen, cercò di conciliare il 
tradizionalismo luterano con il pietismo della devozione popolare, scostandosi 
dall'interpretazione ufficiale delle 'Sacre scritture': per questo fu privato 
della carica. 
Grundtvig fu un profondo conoscitore della letteratura norrena e delle antiche 
mitologie germaniche, scrisse Mitologia del nord (1808), Mitologia 
nordica come linguaggio di simboli (1832)ì;  tradusse l'Edda 
di Snorri e Beowulf, e compose una Raccolta di canti per la chiesa danese 
(1837-1841). 
  
FILATELIA 
DANIMARCA  Anno 1972  (573),  1983 (793) 
. 
  Grznárová Marianna
(Slovacchia)  
Scrittrice di libri per ragazzi è nota per il suo 
libro  Matko and Kubko , composto da  diversi racconti divertenti 
su avventure di pastori che vivono in un casolare di montagna.  Il fascino della 
storia sta nella divertente parodia con cui l’Autrice affronta il tema e 
sull’uso di un linguaggio caratteristico delle fiabe. La lettura è resa più 
cattivante dalle  caratteristiche illustrazioni di Ladislav Čapek, un 
illustratore amato dai bambini.   I racconti sono 
stati adattati per la TV e per la Radio. L’associazione editori slovacchi le 
assegnò il premio  “Il libro d’oro” per la diffusione anche all’estero.  
  
FILATELIA   
SLOVACCHIA  Anno 2003. 
 
      
      Guan Hanqing 
      (Cina)   
      Fu un notevole drammaturgo e poeta cinese durante la dinastia Yuan. 
      Nacque nella capitale della dinastia Yuan, Dadu, e produsse circa 65 opere 
      teatrali, per lo più in lingua volgare del tempo. E 'stato considerato 
      come uno dei quattro grandi commediografi Yuan, gli altri tre sono Ma 
      Zhiyuan, Bai Renfu, e Zheng Guangzu. Quattordici delle sue opere sono 
      ancora esistenti, tra cui: L'ingiustizia di neve , La redenzione della 
      prostituta,  Il Padiglione della Luna, Il sogno di Butterfly,  Il 
      Padiglione Riverside , Morte del Generale.   
      FILATELIA 
      RUSSIA  Anno 1958  (2114) 
     
GUARESCHI GIOVANNI 
(Italia) 
  
Nasce il 1 maggio 1908 a Fontanelle di Roccabianca (PR) e muore a Cervia (RA) il 
22 luglio 1968.          
La madre era  una maestra elementare; il padre negoziante di biciclette, 
macchine agricole e macchine per cucire. 
Nel 1914 si trasferisce a Parma con la famiglia perché il padre aveva cambiato 
mestiere.  
Frequentate le scuole elementari,  viene inviato nel collegio ‘Maria Luigia’ di 
Parma.   Purtroppo nel 1925 la famiglia è travolta da problemi finanziari.  
Guareschi ottiene la maturità classica nel 1928 e l’anno successivo si iscrive 
alla facoltà di Legge dell'università di Parma. 
Comincia la sua attività letteraria collaborando col settimanale “ La Voce di 
Parma”  su cui scrive articoli, poesie e disegni. Nell'agosto del 1928 è assunto 
come portiere stagionale allo zuccherificio di Parma. Nel 1934 parte per il 
servizio militare che  termina nel 1936. 
Ritornato a Parma diventa il caporedattore del giornale satirico “Il Bertoldo” 
di Rizzoli, 
Nel 1939 è richiamato e destinato al 2° Reggimento di artiglieria ad Acqui. Nel 
1940 si sposa con Ennia Pallini, sua compagna da tempo. Nel 1942 è arrestato 
dall'UPI per aver "diffamato" Mussolini e compagni. Viene liberato il giorno 
dopo, ma perde per punizione la collaborazione alla “Stampa”, e al “Corriere e 
all'EIAR”. Nel 1943, il 9 settembre inizia la sua prigionia in Polonia e 
Germania.  
Terminata la guerra e rientrato dalla prigionia si trasferisce  a Milano, 
assunto da Rizzoli per il settimanale”Candido”,  che fonda assieme a Mosca e 
Mondaini.  
Nel 1950 perde entrambi i genitori. Nello stesso anno subisce un processo che lo 
vedeva reo di  offese all'onore del Presidente della repubblica Einaudi. Viene 
assolto ma nel 1951, a seguito del ricorso in appello del PG,  Guareschi viene 
condannato ad 8 mesi con la condizionale per offesa, a mezzo stampa, al 
prestigio del Presidente della repubblica. 
Nel 1952 Guareschi si trasferisce con la famiglia a Roncole. Da quel momento la 
sua attività politica  è costellata di accuse e condanne per diffamazione, da 
periodi trascorsi in prigione e di libertà vigilata. 
Nel 1957 lascia la direzione del “Candido” e poco tempo dopo, per sua volontà, 
l’editore  Rizzoli chiude la testata.  
In seguito  collabora col giornale il "Borghese",  "La Notte" e tiene  fino al 
1966, una rubrica su "Oggi". 
Guareschi fu giornalista e umorista oltre che scrittore, la sua creazione più 
famosa è il personaggio di Don Camillo, il robusto parroco che parla col Cristo 
dell'altare maggiore. Il suo antagonista è il sindaco comunista del piccolo 
paese della Bassa emiliana, l'agguerrito Peppone, diviso tra il lavoro nella sua 
officina e gli impegni della politica. 
Tra i suoi libri, tradotti in quasi tutte le lingue del mondo, vanno ricordati:
Il destino si chiama Clotilde (1942), Diario Clandestino (1946),
Lo Zibaldino (1948),  Mondo piccolo: Don Camillo (1948).  
 Il personaggio di don Camillo è assurto a grande celebrità, attraverso una 
fortunata serie di film interpretati da Fernandel e Gino Cervi. 
FILATELIA
 
ITALIA 2008 (2996) 
       
GUBER  RIVKA
(Ucraina)   
Nata a Vilaszhatanovo  Witbesch, (Ucraina) nel 1902. Muore nel 1981.
Di  famiglia ebraica di agricoltori lavora 
nei campi e frequenta la scuola elementare di Watrinoslav e poi conclude gli 
studi universitari.  Vive la sua infanzia sotto il pesante dominio sovietico.  
Nel 1921 sposa Morderai Guber un insegnante e nel  1925 si stabilisce a Rehovol 
Rivka dove lavora come insegnante. 
Durante la Seconda Guerra mondiale lascia il marito e dedica le sue energie a 
favore degli ebrei immigrati in Israele. 
Scrisse diverse opere, tradotte in diverse lingue: Il Fratello, La torcia di 
Lachish, La tradizione di Bequeath, Leggende di Kfar Achim. 
Nel 1979 fece parte del gruppo dei funzionari israeliani che accompagnarono il  
primo ministro Menachem Begin negli Stati Uniti per firmare il Trattato di pace 
di Camp David.  
Morì tragicamente  nel  1981.   
FILATELIA 
ISRAELE  Anno 1994  (1156) 
    
  
GuCetiC  Ivan 
 
(Croazia)   Nato a Dubrovnic  
nel 1451. Morto nel 1502. Poeta poco noto 
al pubblico di oggi, fu assai quotato nei circoli letterari della Dubrovnic  del 
suo tempo e la sua opera ebbe una certa risonanza in circoli europei. Di lui si conosce 
assai poco in quanto i suoi scritti sono andati quasi totalmente perduti. Si sa che scrisse 
poesie in  tre lingue (latino, greco e illirico). Sono rimaste tracce di un  
poema epico, Delphine, scritto in  latino,  alcuni epigrammi e poesie 
d’amore. Lo storico 
Milorad Medini, citando Gucetic, scrive che il poeta bruciò tre raccolte di 
poesie amorose e sostiene che Gucetic fu in campo poetico un precursore di 
Marulic in quanto, prima di lui, riuscì a conciliare il latino con il croato e 
che per tale motivo è da ritenersi un valido esponente nella storia della 
letteratura croata. (da Internet)   
FILATELIA 
CROAZIA Anno , 
2002, (563) 
      
GUEHENNO MARCEL detto Jean 
(Francia) 
  
Nato a Fougres, Ille-et-Vilaine nel 1890. Morto nel 1978. 
Nacque in una famiglia operaia e i suoi libri sono ricchi di 
materia autobiografica. Fu un appassionato assertore dei diritti umani. 
Insegnante, divenne nel 1945 Ispettore generale dell’Istruzione 
pubblica. Dopo aver collaborato a vari giornali, assunse l’incarico di redattore 
capo della rivista “L’Europe” fino al 1936 e successivamente  assunse la 
direzione del giornale “Vendredi”. 
Tra le sue opere sono da ricordare: Caliban parla 
(1929),  Conversione all’umano (1931),  Diario degli anni neri 1940-44 
(1946),  Avventure dello spirito (1954),  La fede difficile 
(1957), Sulla strada degli uomini (1957), Cambiare la vita (1961). 
  
FILATELIA 
FRANCIA  Anno 1990.   (2622) 
     
GUERRA JUNQUEIRO ABILIO MANUEL 
(Portogallo) 
    
Nato  a Freixo De Espada a Cinta nel 1850. Muore a Lisbona nel 1923. 
Di famiglia ricca e di profonda fede cattolica, frequenta la facoltà di teologia 
negli anni 1866-1868  e l’abbandona per seguire a Coimbra la facoltà di diritto 
(1868-1873).  
In questo periodo comincia a frequentare ambienti intellettuali e politici. 
Entra nel Cenacolo degli Intellettuali e collabora alla rivista “Lanterna 
magica”, manifestando uno spirito anticlericale, derivato dagli studi della 
letteratura francese, e manifestato in  scritti satirici e umoristici. 
Sua prima opera fu Mysticae nuptiae (1866) seguita da La morte di D. 
Jiao (1874) e dalla raccolta di poemi A musa em férias (1879). 
In politica fu segretario durante i governi di Angra e Viana, e seguace del 
Partito progressista che stava all’opposizione.  Fu eletto deputato per la 
circoscrizione di Quelimane, Mozambico, nel 1880 e rappresentò il Portogallo a 
Berna.  Entrò a far parte del gruppo “Vencidos de vita”, di cui facevano parte 
gli scrittori Eca de Quieròs e Oliveira Martins, e continuò a scrivere anche 
quando si ritirò a vita privata nelle sue  proprietà del Douro (1891), dove si 
dedicò a pratiche mistiche, caratterizzate dalla sua pietà verso gli umili. 
Muore a Lisbona lasciando come opera più nota  A velhice do Padre Eterno 
(1875) , satira anticlericale, umoristica e caricaturale. 
Tra le sue opere: Os romances do  Padre Eterno (1875), le satire 
anticlericali Prosas Dispersas (1921) e Horas de Combate (1924). 
Le opere poetiche:  Duas Páginas dos Catorze Anos (1864), Vozes sem 
Eco (1867), Baptismo de Amor (1868), A Musa em Férias (1879),
Finis Patriae (1880), Os Simples (1892), Pátria (1896), 
Oração ao Pão (1903), Oração à Luz (1904) e Poesias Dispersas 
(1920). Uscì postuma l’ Horas de Combate (1924), dove sono riuniti i suoi 
discorsi politici.  
  
FILATELIA 
PORTOGALLO  Anno  1951  (740/1) 
     
GUERRA SALVADOR  HUMBERTO  
(Ecuador)
   Nato a Guayaquil il 26 dicembre 
1908. Morto il 17 gennaio 1982 Nel 1924 scrisse un melodramma in 
tre atti Amor Prohibido con scene di vita intima, firmandolo con lo 
pseudonimo di "Jorge Ariel". Nel 1925 scrisse Song of Roses, episodio 
romantico che aveva per ambiente la volgare realtà di scene di vita .  Dopo la laurea ottenne una 
cattedra  universitaria di diritto e nel 1927 ricoprì la carica di segretario 
del Consiglio di  Stato. In quell’anno la compagnia di Fernando Soler mise in 
scena la commedia Sotto la zampa a sfondo edificante e moralistico. A 
questa seguì La paura d’amare. Oltre al teatro si dedicò anche 
alla prosa iniziando con  racconti romantici tra cui Chess. Al 1929 
risale il primo romanzo In città. Nel 1930 pubblicò  un volume di 
teatro Scene, contenente tre sue opere: Sotto la zampa, Paura d’amore, 
e un preludio di Chopin, quest'ultima, inedita, in un atto e due quadri 
in prosa.  Nel 1931 ottenne un dottorato di 
ricerca come avvocato e per pochi mesi fu  Capo del Dipartimento della Stampa 
Nazionale Costituente. In 
quel periodo cominciò a dedicarsi a studi medici di Psichiatria, 
Psicologia e Patologia. Nel 1933 pubblicò il suo secondo 
romanzo dal titolo I compagni . I suoi personaggi sono umili operai e 
membri della piccola borghesia.  Nel 1934 diede alla luce Sexual 
Scheme  con prologo. Si trattava di un saggio biologico di sesso, 
psicoanalisi e crimini sessuali. Nel 1935 continuò a  studiare le 
questioni sociali attraverso una prospettiva molto particolare, che presenta gli 
aspetti più oscuri dei poveri, il cui basso tenore di vita influisce sul 
fenomeno sessuale. Scrisse pure una commedia che ebbe  successo e che fu 
tradotta in russo col titolo Storia di una giovinezza.  Per Guerra fu quello un periodo 
letterario felice perché, pur non essendo un militante nelle file del socialismo 
puro, rappresentò lo scrittore che difende i diritti inalienabili della specie 
senza aspettarsi nulla in cambio. Una posizione che aumentò nel 1939 con la 
pubblicazione del suo romanzo Novembre che racchiudeva  una forte 
argomentazione politica direttamente connessa con la feroce  ma ridicola 
dittatura di Eng Federico Paez. Il romanzo fu oggetto di molti commenti 
favorevoli.  
Negli anni successivi pubblicò le Il romanzo interrotto, Prometeo" 
Central University , Fuente Clara.  Nominato professore della Facoltà 
di Lettere e Filosofia presso l'Università di Guayaquil, vi rimase per oltre 
trent'anni fino al suo pensionamento.  Nel 1947 pubblicò I fondamenti 
della psicoanalisi e nel 1949 affrontò la questione della Antologia della 
poesia moderna ecuadoriano che curò assieme al sindaco di Quito.  Dal 1954 iniziò a concentrarsi 
sulle competenze cliniche psichiatriche  Nel 1964  pubblicò il romanzo 
Silhouette di una signora e nel  1966 Elegia della Memoria". Nello stesso anno ha pure curato 
Viaggio verso l'ignoto e Resurrezione lirica. Nel 1971 venne La raffica di 
guai, scritto venti anni prima. Nel 1980 andò in  pensione e si 
ritirò a casa sua. Leggeva continuamente e pacificamente morì il 17 gennaio 
1982, a 73 anni di età. Lasciò vari manoscritti tra cui 
Blood on the Sun e Agonia è il buio, lasciato incompiuto alla sua 
morte. In una delle copertine dei suoi libri accenna ad una commedia 
Diventare giovani mai rappresentata.  Come scrittore e narratore  aveva 
una passione per la scienza. Fu uno scrittore prolifico nel campo della 
narrativa, della poesia, del teatro e della saggistica. Fu amico dei giovani e  
generoso con i suoi discepoli.    
FILATELIA 
ECUADOR  Anno 2009  (2180). 
       
GUERRERO Fernando María  
(Filippine) 
  
Nato nel 1873.  Morto il 12 giugno 1929. 
Uomo dalle molte attività: fu giornalista, politico, avvocato, educatore e 
poeta. 
Quale avvocato insegnò diritto, criminologia e oratoria legale e diresse 
l’Accademia di legge. 
In qualità di politico ricoprì la carica di conciliatore a Manila e di 
segretario presso la Commissione filippina di indipendenza.  
 La conoscenza di parecchie lingue lo agevolò nel suo lavoro di corrispondente 
per l’Associazione Reale di Madrid e di redattore dei giornali “”Il 
Rinascimento”, “L’Avanguardia” e “L’Opinione”.  
Fu autore di poesie e poemi quali Crisalidis (1914), e  tale lavoro fu 
classificato nell’Enciclopedia Argentina tra i dieci migliori libri 
filippini. 
Altri poemi da lui scritti dopo il 1914 furono raccolti in una silloge, Alves 
y flores. 
  
FILATELIA 
FILIPPINE  Anno  1873/4  (930) 
      
GUERRERO  MANUEL ORTIZ 
(Paraguay)   Nato il 16 luglio 
del 1894. Morto ad Asunciòn il 18 maggio del 1933. Ha il merito di 
essere uno dei più popolari e prolifici scrittori in Paraguay. Le sue poesie 
sono immerse nella corrente letteraria dell'era moderna e riflettono la profonda 
difficoltà della sua vita, in parte trascorsa in. 
Manuel Ortiz Guerrero  espresse nelle sue poesie  in lingua Guarani (una delle 
lingue indigene ufficiali nel Paraguay) una intensa bellezza. Le sue opere 
poetiche includono: Eirete (1921), Surgente (1922), Il 
colpevole di Tintalila (1922), La Conquista (1926), Nuvole dell’ 
Est (1928), Pepitas (1930). Poesie scritte 
nella sua lingua natia Panambi vera, Nde rendape ayu e India. Una 
raccolta di poesie e opere teatrali: Complete Plays, che comprendeva la 
poesia e il teatro in versi, opera modificata nel 1952 e 1959, dopo la sua 
morte.  Arenillas de 
mi Tierra ( Sabbia del mio paese) è stato stampato nel 1969.  Alcune delle sue 
poesie sono state messe in musica dal suo amico musicista, Jose Asunción Flores, 
e ancora oggi sono in voga. Tra queste "India", che l’amico musicista giudica la 
migliore tra tutta la poesia di Guerriero.    
FILATELIA 
PARAGUAY  Anno  2003   
(2879) 
     
GUÈVREMONT GERMAINE  
(Canada)   Nata a Saint 
Jerome (1893-1968). L’ambiente, la 
famiglia Grignon, in cui nacque riflette quello delle sue opere. In famiglia si 
respirava la letteratura come l’aria. Suo padre avvocato preferiva i sogni 
solitari alle pandette; sua madre si dilettava di pittura e di lettura, lo zio, 
detto “il curato del nord”, era un letterato. Suo padre e suo zio scrissero 
libri, oggi dimenticati. Inoltre era cugina di Claude-Henri Grignon, autore di
Un uomo e il suo peccato.  
Durante gli studi a Toronto impara l’inglese e 
la musica. Lavora in seguito al palazzo di giustizia. 
Durante un viaggio ad Ottawa incontra 
Hyacinthe Guèvremont che sposa nel  1916 e con lui va a vivere a Sorel.  Nascono 
cinque  figli.   Ed è a seguito della morte di uno di loro che  Germaine decide 
di ampliare i suoi orizzonti, dedicandosi al giornalismo e collaborando con i 
giornali “La Gazzetta” e in seguito al “Corriere del Sud.   
Trasferitasi poi a Montreal, collabora con la 
rivista “Paysanna” dove pubblica dei racconti che hanno per soggetto la vita le 
Chenal du Moine e la famiglia Beauchemin. 
Nel 1942 pubblica i racconti migliori nel 
volume En pleine terre.  
Incoraggiata da Alfred Desrochers, decide di 
sviluppare alcuni racconti sotto forma di romanzi. E nel 1945 esce un’opera dal 
titolo Le survenant, che ottiene i premi Duvernay et David a Quebec e 
Sully-Olivier de Serres in Francia. 
Il suo prestigio in Canada aumenta e le furono 
attribuiti i più ampi riconoscimenti letterari, tra cui il premio del 
Governatore generale nel 1951. 
Dal 1952 al 1955 molte sue opere vengono 
trasformate in radio-romanzi e in seguito adattati per la  Televisione. 
Muore nel 1968. 
  
FILATELIA 
CANADA  Anno 1976  (608) 
  
  
    
Guillen 
batista nicola 
(Cuba) 
  
Nato a Camagüey nel 1902. Morto a L’Avana nel  1989.  
Legato alla lirica di impronta spagnola, esprime nelle sue 
poesie l’animo nei negri e l’esuberanza dall’ambiente naturale cubano. 
Ispitandosi ai ritmi della danza e del canto li mescola alla ritmica poetica 
spagnola, dando vita ad una forma del tutto particolare attraverso la quale 
esprime la rivolta del suo popolo contro l’oppressore e la volonta di riscatto 
della gente di colore.  
Pubblicò Motivi di suono (1930),  Sangoro Cosongo 
(1931) Spagna poema in quattro angosce e una speranza (1937),  Canti 
per soldai e ‘sones’ per turisti (1937). 
Con l’avvento di Castro fu chiamato a presiedere l’Unione degli 
scrittori e fu considerato poeta nazionale. 
Scrisse ancora  Elegie delle Antille (1955),  La 
colomba del volo popolare (1958). Poesie d’amore (1964), Twengo 
(1964), Il grande zoo (1968), Le canzoni di Juan Descalzo  
(1979).  Una raccolta di versi polemici sparsi su diverse riviste  apparve negli 
anni Cinquanta.  
  
FILATELIA 
CUBA  Anno 2002  (4009). 
      
GUILLÉN  Jorge 
(Spagna) 
  
Nato a Valladolid nel 1893. Morto a Malaga nel 1984. 
Visse a lungo in Francia e insegnò a Parigi. Venne in Italia e poi andò  a 
Oxford . Fu professore all’università di Siviglia. 
Dopo la guerra civile insegnò negli Stati Uniti, nell’università di Harvard. 
La sua opera è compresa in Cantico (ultima edizione nel 1950) e nella 
trilogia Clamor (1957) che comprende Lucifero sconcertato, Che 
sboccano nel mare, All’altezza delle circostanze. Ha scritto pure 
Omaggio. Riunione di vite 1967), Storia molto naturale (1980),  
Finale (1981). 
Scrisse saggi critici Linguaggi e poesia (1962), una corrispondenza con 
Garcia Lorca riunita in Federico in persona (1960). 
La sua poesia si avvicina a quella di Mallarmé e di Valery, ma affonda le radici 
anche nella poetica di Gongora.  
  
FILATELIA 
SPAGNA  Anno 1993  (2867) 
    
          
GUIMARÃEZ ROSA  JOÃO 
(Brasile) 
             
Proveniente da una ricca famiglia di allevatori, Guimarãez nacque a 
Cordisburgo, Minas Gerais,  il 27 giugno 1908 e visse tutta la sua infanzia a 
contatto della natura, nel mondo del sertão,  lo sconfinato e deserto 
entroterra brasiliano in cui avrebbe ambientato la maggior parte delle sue 
opere.  
Frequentò l’università di Belo Horizonte dove nel 1930  si laureò in medicina ed 
esercitò la professione per due anni ad Itaguara. Durante la rivoluzione 
costituzionalista del 1932 prestò servizio come medico volontario nel corpo 
militare della Pubblica sicurezza, diventando nel 1934 ufficiale medico. 
Nel 1938 entrò nel corpo diplomatico e fu nominato viceconsole ad Amburgo fino 
al 1944.  Segretario d’ambasciata nel 1944, fu nominato dopo due anni capo 
gabinetto del ministro J.Neves de Fontoura. Dal 1948 al 1951 ricoprì la carica 
di consigliere d’ambasciata a Parigi e dal 1951 al 1953 fu capo gabinetto del 
Ministero degli Esteri. Nel 1963 fu eletto membro dell’Accademia brasiliana  
delle lettere. Fu anche membro della Società di geografia di Rio de Janeiro. 
Pur oberato da impegni politico-diplomatici iniziò a scrivere, utilizzando gli 
pseudonimi di Meuriss Aragâo, Sa Araujo Segrim e Soares Guiomar, tutti anagrammi 
del suo nome. Esordì nel 1946 con una raccolta di nove novelle riunite nel 
volume Sagarana,  (parola mutuata dalla voce germanica ‘saga’ e dal 
suffisso tupì ‘simile a’). Tutti i racconti sono ambientati nel suo universo 
infantile del sertão. Seppure i temi trattati siano legati al 
regionalismo, lo scrittore  mostra subito una tendenza verso una diversa 
creazione poetica e verso un rinnovamento del linguaggio. 
Del 1956 sono i volumi Grande Sertão  e Corpo di ballo che, dopo 
la terza edizione fu diviso in tre parti: Manuelzão e Miguilim (1964); 
No Urubuquaquà, no pinhém (1965) e Notes do sertão (1965). 
Nell’opera Corpo di ballo, composto di sette storie,  porta a maturazione 
la sua ricerca lirica e offre una valida forma espressiva alla letteratura 
brasiliana. I protagonisti sono per lo più gli abitanti del sertão, 
consapevoli delle precarie condizioni in cui vivono.  Primeiras estorias, 
pubblicato nel 1962, è composto di  ventun racconti brevi, tra i quali spicca 
La terza sponda del fiume. Sulla stessa linea sono i quaranta brevi 
racconti  di Tutameia, l’ultimo suo libro stampato in vita. Postumi sono 
usciti Estas estòrias (1969) e Ave palavra (1971). 
Guimarães morì a Rio de Janeiro il 19 novembre 1967. 
È considerato il più radicale inventore di una lingua brasiliana autonoma, 
distinta dalla portoghese. Le sue opere e la sua prosa fanno di lui uno dei 
classici della nuova letteratura latino- americana. Le sue descrizioni di lotte 
tra banditi e bovari negli altipiani del Brasile sono state, giustamente, 
interpretate come allegorie dell’eterno confronto tra gli uomini e la natura. 
OPERE: Grande sertão  L’opera contiene le avventure di un ex capo di 
banditi, Ribaldo,  un uomo volto alla perenne ricerca di una spiegazione che lo 
aiuti a fugare i suoi interrogativi sul bene e sul male, sull’odio e sull’amore. 
Al suo fianco, compagni di avventure, sono il fedele Diodarim, Donna Otacilia e 
un gruppo di jagunços, una sorta di bravi che talvolta si assumono il 
compito di portare la legge e la giustizia privata in uno stato ingiusto. Il 
tutto si svolge in un  mondo violento ma desideroso di bontà.  
  
FILATELIA 
BRASILE  Anno 1978  (1341), BRASILE  
2008.   
           
          
GÜIRALDES  RICARDO 
(Argentina) 
  
 Nato a Buenos Ayres nel 1886 e morto a Parigi nel 1927. 
Da giovane si segnalò come esponente dell’avanguardia argentina. Fondò con amici 
le riviste “Prua” e “Martin Fierro” su cui scrisse assieme a Borgès. Durante un 
soggiorno in Europa strinse amicizie con letterati tra cui Valery Larbaud e 
critici francesi e spagnoli. Alcuni racconti segnarono subito la sua importanza 
di scrittore: Rancho (1917), Rosaura (1922), Xamaica 
(1923), Un viaggio d’amore (1923) e Don Secondo Sombra (1926).  
 Altre opere in prosa sono Racconti di sangue e di morte (1915), 
Avventure grottesche. Trilogia cristiana (1915), Seis relatos 
(1929). 
I suoi versi sono raccolti in  La campana di cristallo (1915). 
Nel 1929 la sua vedova fece ripubblicare i Poemi solitari (1928) e nel 
1930 la casa editrice ‘Espasa Calpe’ diede alle stampe le Opere complete. 
  
FILATELIA 
ARGENTINA  Anno 1965  (709) 
     
          
GUITRY  SACHA (Alexandre George Pierre ) 
(Francia) 
  
Nato a Pietroburgo il 21 febbraio del 1885 . Morto a Parigi il 26 luglio 
1957 
Figlio dell’attore francese Lucien, fu da questi condotto ancora in tenera età  
da Pietroburgo a Parigi. Sacha fu straordinariamente precoce, tanto che a sedici 
anni rappresentò la sua prima commedia Il paggio e a diciassette debuttò 
come attore al Teatro della Rinascenza. 
Iniziò cosi la  sua attività di attore brillante e di autore di commedie nella 
tipica società borghese, frivola e vivace della Parigi dei primi anni del 
Novecento. Esordì nel 1902 ma si rivelò attore e  autore brillante con Il 
guardiano notturno, primo anello di una lunga catena di successi, estesi in 
seguito al cinema. 
Le sue opere sono spumeggianti per battute e giochi di parole secondo la 
tradizione boulevardiera. Si tratta di farse, commedie leggere con variazioni 
sui temi dell’adulterio e della coppia. La sua produzione comprende oltre 130 
testi teatrali (dei quali fu spesso anche attore) e alcuni romanzi. Spiccano per
vèrve, ironia, situazioni brillanti come La presa di Ber-op-Zoom 
(1913), Jean de La Fontaine, (1913), Mio padre aveva ragione 
(1919), Il  marito, la moglie, l’amante (1919),  Il romanzo di un baro 
(1935),  La parola di Cambronne (1936),  Le perle della corona 
(1937),  Mi hai salvato la vita (1949),  Signore, non ascoltate 
(1951), Palsembleu! (1953), Si Versailles m’était conté (1954), 
Napoleone (1954). 
Dopo la Liberazione fu imprigionato. Scarcerato, scrisse un libro di ricordi 
Quattro anni di occupazione. 
Si dedicò al cinema e diresse, spesso interpretandole, alcune sue commedie. Nel 
1939 fu eletto membro della’Accademia Goncourt. Si dimise nel 1948 per critiche 
mosse alla sua posizione politica durante l’occupazione tedesca. 
  
FILATELIA 
FRANCIA Anno 1986 (2435), MONACO  Anno  1985 
(1501) 
       
GULAK-ARTEMOVSKY SEMYON  
(Ucraina)   Nato  a 
Horodyshche il 4 febbraio 1813. Morto a Mosca il  17 aprile 1873. Compositore 
operistico, cantante (baritono), attore e drammaturgo, visse e lavorò nella  
Russia imperiale. E’  conosciuto soprattutto per la sua opera buffa 
Zaporozhets za Dunayem (Al di là del Danubio, 1864), così come per il suo 
talento drammatico e la sua potente e ricca voce di baritono.  Era il nipote del 
poeta Petro-Hulak Artemovsky e un amico di Taras Shevchenko .  Nacque nella 
famiglia di un sacerdote; studiò nel Seminario Teologico di Kiev (1835-1838).  
Avendo attirato sulle sue  qualità l'attenzione di Mikhail Glinka, fu inviato a 
San Pietroburgo.  Nel 1838,  ricevuta una  formazione vocale direttamente da 
Glinka, fu ammesso nel Coro della Cappella Imperiale L'anno successivo, venne in 
Italia per continuare i suoi studi.  Verso la fine del suo soggiorno iniziò  ad 
esibirsi in un teatro di Firenze.  Al suo ritorno a San Pietroburgo nel 1842, 
diventò un solista del Teatro Imperiale Bolshoi, carica che ricoprì per 22 
anni.  Nel 1852 e il 1853 cantò  in ruoli delle prime due opere di Anton 
Rubinstein:, Dmitry Donskoy e Fomka il Matto .  Rimase al teatro  
al Teatro Bolshoi di Mosca  fino al1865.  Durante la sua carriera ha 
interpretato più di 50 ruoli operistici, tra cui Ruslan in Ruslan e Ljudmila 
di Glinka, Masetto nel Don Giovanni di Mozart, Antonio e Lord Ashton in
Linda di Chamonix e Lucia di Lammermoor di Donizetti. .  La sua amicizia 
con Taras Shevchenko ebbe inizio  nell'autunno del 1838, dopo un incontro 
casuale a San Pietroburgo.  Dedicò a lui la  sua canzone Stoyit 'yavir nad 
vodoyu.   Semen 
Hulak-Artemovsky morì a Mosca all'età di 60 anni.   Opere: 
Ukrayins'ke vesillya,  1851;  Ivan Kupala Eve;   Zaporozhets za Dunayem (Al 
di là del Danubio, noto anche come Cosacchi in esilio) rappresentato il 
26 aprile del  1863 a San Pietroburgo, con Semen Hulak-Artemovsky nel  ruolo di 
Karas.    
FILATELIA 
URSS  Anno 1990 (Annullo speciale), 1989 (Busta 
postale). 
        
Gulia Dmitry 
Iosifovich  
(Abkhazia)   Nato  il 9 
febbraio del 1874 nel villaggio  di Uarcha, contea di Gumistinsky, ora Sukhumi 
Contea di Abkhazia. Morì nel 1960. Poeta nazionale, 
fondatore della (1874—1960)letteratura Abkhaz.
 Studiò in 
seminario nella città di Gori. Svolse l’attività di  insegnante. Nel 1892, 
insieme a Machavariani, compilò  l’alfabeto Abkhaz,  basato su caratteri 
cirillici.  Nella raccolta di 
poesie (1912), espresse la speranza di un futuro migliore per i suoi 
concittadini e la soppressione dell’odio e dell’ingiustizia.  Nel 1921, 
organizzò e guidò il primo gruppo teatrale e fu redattore del primo giornale, 
“Apsny” . Nei suoi testi 
prevale il pathos, il sentimento dell’amicizia, iI desiderio dell’unità tra le 
nazioni come si nota nella raccolta  Canzoni epiche su Abkhazia (1940),
Autunno in campagna  (1946). Autore della 
prima novella, Sotto un altro cielo (1919) e del romanzo Kamachich 
(1940), nel quale illustrò la vita dei contadini durante lo zarismo e il destino 
di una donna.  Gulia ebbe un 
ruolo  fondamentale nella cultura dell’Abkhaz.  Fu autore di 
opere sulla lingua, storia, etnografia, di  crestomazie e di  libri di testo.
 Fu eletto membro 
del Consiglio supremo dell’URSS. Gli fu assegnato il riconoscimento dell’Ordine 
di Lenin.    
FILATELIA 
ABKHAZIA Anno 1994, URSS Anno 1964, (2813)  
1973, 1974, 1980  Annullo speciale, busta e cartolina postale. 
    
  
    
      GULIA GEORGY 
      (Abkhazia) 
        
      Nato nel 1923. 
      Figlio di Dmitrij Gulia,  Georgy ha scritto la biografia 
      di suo padre, tradotta in molte lingue dell'Unione Sovietica e in paesi 
      esteri. Nel libro, oltre alla biografia, si parla diffusamente della  
      nascita della letteratura in Abkhazia e della sua  cultura nel  passato e 
      nel presente. 
      E’ un omaggio alla sua terra e soprattutto al padre. 
      Georgy dice: “Immaginate un poeta, che, prima di scrivere poesie, deve 
      crearsi  un alfabeto. Immaginate un drammaturgo che, prima di alzare il 
      sipario, si deve scrivere una commedia e costruire un teatro. Immaginate 
      uno scienziato che decide di dedicarsi alla cultura del suo popolo, che 
      deve prima scriverne la storia e riordinare i documenti nella loro lingua 
      madre. Questa è stata la vita di mio padre, figlio di un contadino, più 
      tardi  poeta nazionale di Abkhazia, scienziato famoso e personaggio 
      pubblico”. 
      Georgy, l’autore del libro,  ne ha ricalcato le orme. Ha 
      scritto i racconti, Amici di Saken, Ospite Nero, Casa scura, Skurcha 
      accogliente, i  romanzi Vortice e Finché la terra gira. 
      Fu anche autore di commedie.  
        
      FILATELIA 
      ABKHAZIA Anno 1998, 
 
 
Gumilyov Nikolay
 
(Russia)   Nato il 15 aprile 
1886 a Kronstadt. Morto nell’agosto del 1921 forse a Pietrogrado. Figlio di un 
medico, frequentò il liceo di Zarskoe Selo dove ebbe come maestro Innokenty 
Annensky, poeta simbolista, che lo spinse verso la poesia.  Nel 1902 apparve 
la prima poesia “Dalla città son passato al bosco” e nel 1905 pubblicò La via 
dei conquistatori, una silloge di poesie di carattere esotico (con giraffe e 
coccodrilli del Lago Ciad). Nel 1907 viaggiò 
attraverso l’Europa, soffermandosi in Francia e in Italia. Nel 1908 apparve una 
nuova raccolta di poesie  Fiori romantici. Ritornato in 
Russia collaborò al periodico artistico “Apollon”. Come Flaubert e Rimbaud, 
Gumilyov fu affascinato dall’Africa dove ogni anno si recava. Cacciò leoni in 
Etiopia e per il Museo di Antropologia ed Etnografia di San Pietroburgo raccolse 
molto materiale. Per quanto concerne la produzione poetica, raccolse le migliori 
poesie in Tenda (1921). Nel 1910 incontrò 
il poeta simbolista Vyacheslav Ivanov, Entrambi insoddisfatti del simbolismo 
russo, diedero vita alla Corporazione dei poeti, modellato sulle 
corporazioni medievali. Sostenevano che la poesia abbisogna di artigiani della 
penna cosi come l’architettura abbisogna di artigiani architetti. Scrivere una 
poesia è come costruire un artistico castello.  Per illustrare tali ideali 
Gumilyov  pubblicò due raccolte poetiche Le perle (1910) e Cielo 
alieno (1912). Il loro 
movimento, denominato acmeismo, attirò l’attenzione di un gran numero di 
adolescenti e di poeti già affermati tra cui Georgu Ivanov,  e Vladimir Nabokov.
 Allo scoppio 
della Prima Guerra Mondiale entrò a far parte di un corpo di cavalleria e per il 
suo coraggio in battaglia ottenne due Croci di San Giorgio. Le poesie scritte in 
quel periodo furono pubblicate col titolo La faretra  (1916). Durante la 
Rivoluzione russa servì nel corpo di spedizione russa a Parigi. Al suo ritorno a 
Pietrogrado pubblicò due  raccolte poetiche  Tabernacolo e Falò.
 Nel 1920 fu tra i 
fondatori dell’Unione degli scrittori Russi.    Gumilyov non 
tenne mai segreta la sua opinione anticomunista e il suo disaccordo con i mezzi  
bolscevichi di “alfabetizzazione”.  Il 3 agosto del 1921 fu arrestato dalla Ceka 
per aver partecipato ad un complotto monarchico. Il 24 agosto dello stesso mese 
a Pietrogrado  la Ceka decretò l’esecuzione dei 612 partecipanti alla  
Cospirazione Tagantsev. La data esatta dell’esecuzione e il luogo di sepoltura 
sono tuttora sconosciuti,  L’influenza di 
Gumilyov sulla poesia russa è stata intensa ma di breve durata. Nabokov lo 
definisce un  poeta per gli adolescenti, così come 
Korney 
Chukovsky è il poeta per i bambini. Gumilyov fu un poeta amato 
per il suo desiderio di un adolescente amante dei viaggio, degli spazi aperti, 
dedgli animali (giraffe e ippopotami), per il suo sogno di “capitano di quindici 
anni". Era anche "un poeta preferito tra geologi, archeologi e paleontologi." Il 
suo "Il tram, che ha perso il suo modo" è considerato uno dei più grandi 
poemi del 20 ° secolo 
[1].
   
FILATELIA 
RUSSIA  Anno 2008  
(Mic. 1498/500) 
     
Gundappa  Devanahalli 
Venkataramanaiah 
(India)   Nato a Mulabagilu, Karnataka, 
India, il 17 marzo 1887.  Morto il 7 0ttobre 1975. E’  stato un eminente 
scrittore in lingua dravidica Kannada e un filosofo,. 
famoso per la raccolta di versi Manku Thimmana Kagga,  Completata la sua scuola di 
istruzione primaria in kannada nel corso dell'anno 1898, aggiunse la conoscenza 
della. lingua inglese e apprese anche il 
sanscrito al  liceo Maharaja di Mysore. Pur non avendo completato 
l'istruzione formale dopo la maturità, i suoi saggi sono stati selezionati libri 
di testo per lauree e tesi di dottorato. Ha avuto vasta conoscenza in questi 
settori: Sanscrito, Veda, Vedanta, Brahmasutra, Dharma Sutra, kannada, e altre 
lingue indiane.  Era 
un esperto conoscitore della situazione politica del Karnataka; . Conosceva i 
poemi Ramayana e Mahabharata, la Letteratura occidentale e 
la Letteratura islamica.  Il suo Mankuthimmana Kagga, 
opera filosofica e poetica, è stata considerato all’altezza del premio Nobel, se 
fosse stata scritta in inglese.   Un altra celebre opera di Gundappa 
è Srimad Bhagavadgita Tatparva o Jevana Yoga Dharma  cui è stato 
assegnato il Premio Kendra Sahitya Academy.  Lo Stato del Karnataka lo ha 
premiato per i suoi servizi resi  alla Letteratura Kannada con una una borsa di 
Rs 90.000, da lui interamente devoluta alla fondazione dell'Istituto Gokhale of 
Public Affairs (GIPA).  Nel 2002/03, gli fu eretta una 
statua a Basavanagudi.
 Opere.
Poesie:  Kavite, Nivedana, 
Umarana Osage, Mankuthimmana Kagga, Marula, Muniyana Kagga, Shri Rama, Antahpura 
Geete, Geetha Shaakuntala. 
Saggi: Mattu, Saahitya Shakti, Samskruti, Baaligondu Nambike, 
Teatro: 
Vidhyaranya, Vijaya, Jack ked, Mackbeth.
Varie:  Devaru, Rutha, Satya, Mattu Dharma, Eshavasya panishat, Halavu 
mahaneeyaru, Mysorina Divanaru, Kalopasakaru .
  
FILATELIA 
INDIA  Anno 1988 (965) 
      
GUNDULIC  IVAN (Giovanni Gondola) 
(Jugoslavia) 
  
Nato a Ragusa l’8 gennaio 1588 e ivi morto il 10 dicembre 1638. 
Esponente delle lettere serbo-croate, discese da una famiglia patrizia e 
ricevette un’educazione umanistica. Entrò in giovane età a lavorare negli uffici 
pubblici e nel 1608 fu nominato membro del Gran Consiglio. Nel 1615 assunse la 
carica di ‘Conte dei Canali’. 
A questi anni risalgono alcuni componimenti poetici dei quali resta una 
versione  nell’Amante timido di Girolamo Preti.. Occupò altri uffici 
importanti, ma non raggiunse la carica di Rettore della Repubblica per 
sopraggiunta morte.. 
Nel 1621 uscì a Roma un poemetto religioso Le lacrime del figliol prodigo. 
Nel 1627 compose i drammi pastorali Dubravka (1628) e Silvia 
(1628). Rimase sempre legato ai modelli italiani in particolar modo al Tasso, 
come confermano i rifacimenti  drammatici Arianna, Proserpina, Diana e Armida 
e il poema epico Osman, rimasto incompiuto,  scritto ad imitazione della
Gerusalemme liberata del Tasso. Il tema trattato è la lotta dei cristiani 
contro i turchi. 
  
FILATELIA 
YUGOSLAVIA  Anno 1989  (2215), 
CROAZIA 2014 
       
GUNNARSSON  GUNNAR 
(Islanda) 
  
Nato a Fliòtsdal nel 1889. Morto a Reyjjavik nel 1975. 
Nel 1907 si trasferì in Danimarca dove trascorsi anni difficili mentre 
frequentava la scuola popolare superiore di Askov. In danese, scrisse le sue 
opere e iniziò con una raccolta di Poesie (1911). Si rivelò al grande 
pubblico col romanzo La famiglia Borg in 4 volumi (1912-14). 
I romanzi successivi si ispirarono alle saghe islandesi, alle quali diede un 
senso moderno.     
Altre sue opere Il lido della vita (1915), Beati i poveri di spirito 
(1920), un ciclo di romanzi  autobiografici in 5 volumi La chiesa sulla 
montagna (1923-28), 
Trattò anche rievocazioni storiche in  Jòn Arason (1930), Terra 
(1933),  L’uomo grigio (1936).  
Quando rientrò in patria divulgò la storia dell’Islanda in veste romanzesca in
Tristezza della brughiera (1940), Sonata sul mare (1954).  
È  considerato uno dei maggiori prosatori islandesi contemporanei. 
  
FILATELIA 
ISLANDA  Anno 1980  (506) 
     
GUNTEKIN RESAT NURI 
(Turchia) 
  
Nato a Istambul nel 1889. Muore nel 1956. 
Studia presso il liceo francese di Izmir e poi  all’Università di Istambul dove 
frequenta la facoltà di lettere. Si laurea nel 1912 specializzandosi in turco, 
francese e filosofia. 
Comincia a lavorare in diverse scuole e a percorrere il suo paese per meglio 
conoscerne la realtà sia i luoghi sia le diverse caratteristiche della 
popolazione. 
Nel 1931 lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione con l'incarico 
d’Ispettore. 
Nel 1939 è eletto deputato. 
Scrittore di romanzi e novelle che risentono dell’influenza francese, in 
particolar modo di Zola, tocca argomenti legati all’educazione, alla laicità, ai 
valori moderni occidentali.   
Nel romanzo Yesil Gece, ad esempio,  il tema principale è 
l’ignoranza e il pregiudizio dei turchi verso i valori occidentale.  Altro tema 
spesso presente nei romanzi è la povertà materiale e spirituale dell’individuo. 
Tra i suoi romanzi: Gizli El (1922), Çalıkuşu (1922), Damga (1924), 
Dudaktan Kalbe (1925), Akşam Güneşi (1926), Bir Kadın Düşmanı (1927), 
Yeşil Gece (1928),Acımak (1928), Yaprak Dökümü (1930), 
Kızılcık Dalları (1932), Gökyüzü (1935), Eski Hastalık (1938), 
Ateş Gecesi (1942), Değirmen (1944), Miskinler Tekkesi (1946), 
Harabelerin Çiçeği (1953), Kavak Yelleri (1950), Son Sığınak (1961),Kan 
Davası (1955), 
  
FILATELIA 
TURCHIA  Anno 1965   (1760). 
      
Gupt
Maithilisharan  
(India)   Nato a Chirgaon, Jhansi, Uttar 
Pradesh il 3 agosto 1886. Morto nel 1965. E’ stato uno dei più importanti 
moderni poeti hindi. E’ considerato tra i pionieri del dialetto Khari Boli.
Scrisse in tale dialetto le sue poesie  in un momento in cui la 
maggior parte dei poeti Hindi favoriva l'uso del Brijbhasha.  Gupt nacque in una famiglia Gahoi.  
Suo Da bambino Gupt non  amava la scuola e fu educato privatamente in casa  dal 
maestro Mahavir Prasad Dwivedi.  Entrò nella letteratura hindi 
pubblicando poesie su diverse riviste letterarie. Al 1910 risale la sua prima 
opera importante, Rang Mein Bhang.  Con Bharat Bharati, le sue 
poesie nazionaliste sono diventate popolari  tra gli indiani, che lottavano per 
l'indipendenza.  La maggior parte delle sue poesie 
attingono a temi ricavati dal Ramayana, dal Mahabharata , da 
racconti buddisti e dalle biografie di leader religiosi. Saket, una delle 
sue più famose opere, ha come protagonista Urmila moglie di Lakshmana, un 
personaggio presente nel Ramayana, mentre un altro dei suoi lavori, 
Yasodhara , ruota intorno alla moglie di Gotama Budda.  Gupt ha pure tradotto in hindi 
grandi opere da altre lingue, tra cui  Rubaiyat di Omar Khayyam e  Swapnavaasavdatta
(una commedia in sanscrito).  Quando nel 1947 l'India divenne 
indipendente fu nominato membro onorario della Rajya Sabha, dove espresse ai 
membri, in forma poetica,  le sue  opinioni. . 
Rimase un membro di Rajya Sabha fino alla sua morte nel 1965.  Opere principali: Poesie: 
Rang Mein Bhang, Bharat-Bharati, Jayadrath Vadh, Vikat Bhat, Plassey ka Yuddha, 
Gurukul, Kisan, Panchavati, Siddharaj, Saket, Yasodhara, Arjan-Visarjan, 
Kaaba-Karbala, Jayabharat, Dwapar, Jahush, Vaitalik, Kunal.  Drammi: Tilottama, 
Chandrahaas.   
FILATELIA  
INDIA Anno  1974  (395) 
 
      
GURAKUQI  LUIGI 
(Albania) 
  
Nato a Scutari nel 1879 e morto a Bari nel 1925. 
Come lingua letteraria propugnò l’uso della parlata di Elbasan e in tale forma 
scrisse poesie sotto gli pseudonimi Lek Gruda e Iakin Shkodra, e articoli. 
Le sue prose e poesie sono perfette e sono rimaste come modelli di stile lucido 
e armonioso.  
Fu assassinato a Bari nel marzo del 1925. 
  
FILATELIA 
ALBANIA   Anno 1958  (489/93) 
      
GURAMISHVILI  DAVIT 
(Georgia)   
Nato a Gorisubani nel 1705.  Morto nel  1792 a  Myrhorod. Appartenente ad 
una nobile famiglia georgiana, trascorre l’infanzia nella proprietà paterna di 
Saturano.  All’età di diciotto anni partecipa alla battaglia di Zedavela che 
provoca la disfatta dei georgiani da parte dell’esercito ottomano.  Le 
vicissitudini di quel periodo fanno parte della sua opera  Davitani , che 
l’autore fece recapitare nel 1787 in Georgia tramite un’ambasciata georgiana che 
aveva sede in Russia. Nel 1727/8, dopo 
violenze e saccheggi nel suo paese, è costretto ad un periodo di prigionia 
dalla  quale riesce a sottrarsi e a trovar rifugio in  Russia, dove entra a far 
parte dell’esercito imperiale, in  reggimento formato da suoi connazionali, 
comandato dall’ufficiale russo Hussar. Prende parte a diverse battaglie contro 
gli Ottomani, combatte in Svezia durante la Guerra dei sette anni.  Durante 
quest’ultimo conflitto è ferito e fatto prigioniero. liberato nel 1759 e 
ritornato in Russia, si dimette dall’esercito e vive nelle proprietà terriere 
(che il governo russo gli aveva concesso per la sua fedeltà) con la moglie, la 
principessa Tatiana Avalishvili. Durante la sua 
tormentata  vita riesce ad alternare la penna alla spada e, dilettandosi di 
poesia, compone poemi. Nel 1787, all'età di 82 anni, Guramishvili incontra 
casualmente il principe georgiano Mirian al quale affida, affinché siano 
recapitati  al  re della Georgia Heraclius,  i risultati di una missione 
diplomatica in Russia. Il testo  fu pubblicato nel  1870. Altre opere: due 
poemi  La sciagura della Georgia e Il pastore Kacvija. Ebbe una 
grande influenza sulla poesia georgiane del XIX  secolo. Nel  1792, il 
poeta muore e viene  sepolto nella chiesa di  Myrhorod.   
FILATELIA 
RUSSIA  Anno 1980  (4739), GEORGIA  2007  
(433) 
 _jpg.jpg)      
      Gürpınar Hüseyin 
      Rahmi 
      (Turchia)   
      Nato il 17 agosto a Istambul 1864 . Morto l’8 marzo del 1944. 
      Scrittore e uomo politico turco, era il figlio di una famiglia vicina alla 
      corte ottomana. Avendo perso la madre in tenera età fu mandato a Creta, 
      dove il padre  era un impiegato civile ottomano però fu presto rimandato a 
      Istanbul per essere ospitato presso le zie e le nonne.Gürpınar iniziò a 
      scrivere romanzi in tenera età.Diventò un funzionario pubblico poi 
      scrittore e giornalista. In seguito lavorò come membro del parlamento nei 
      primi anni della Repubblica turca tra il 1935 e il 1943Scrisse le seguenti opere: İffet (1896),Metri (1900),Tesadüf (1900),Şıpsevdi 
      (1911),Nimetşinas (1911),Kuyruklu Yıldız Altında Bir İzdivaç (912).Gulyabani 
      (1913).Hakka Sığındık (1919).Efsuncu Baba (1924),
 Evlere Şenlik, Kaynanam Nasıl Kudurdu (1927). Namusla Açlık Meselesi 
      (1933),Utanmaz Adamo (1934),Iki Hödüğün Seyahati (1934).,Gönül Ticareti 
      (1939), Melek Sanmıştım Şeytanı (1943), Dirilen İskelet (1946)Deli Filozof 
      (1964), Kaderin Cilvesi (1964), Namuslu Kokotlar (1973), Shikure Babezu 
      (1974).
   
      FILATELIA 
      TURCHIA Anno 1964 (1683) 
   
Guru Kamta Prasad
 
(India)   Nato  a Sagar, Madhya nello stato 
di Pradesh nel 1875. Morto  a Jabalpur nel 1947. E’ l’Autore di  Vyakarana Hindi, 
un libro di grammatica tradotto anche in lingue straniere.   
FILATELIA 
India  Anno 1977 (541)       
Gusev Victor 
Mikhailovich 
Russia   Nato nel 1909. Morto il 23 gennaio 1944.
 Scrisse testi di canzoni per 
accompagnare diversi brani patriottici-militari tra cui “Polyushko Polo”.     
FILATELIA 
RUSSIA  Anno 2008  (Busta Postale) 
  
  
  
GUSHALEVICH IVAN  
(Russia)   Nato il 4 
dicembre 1823 . Morì a Lvov,   Poeta, 
romanziere, drammaturgo, politico, giornalista, editore e  prete uniate.  Nel 
periodo dal 1870 al 1880 ha scritto saggi sul multilinguismo. In particolare sui 
filologi ucraini.   Nato in un 
villaggio nella contea Palashovka Zaleschitskogo Galiziano Podolia (Impero 
austriaco, ora regione Ternopil, Ucraina) in una famiglia contadina assai 
numerosa.  Ricevette la sua istruzione secondaria a Buchach, e quella superiore  
presso la Facoltà Teologica dell'Università di Lvov.  Alla fine dell 'Università 
ha insegnato la lingua russa nelle scuole Lvov.  Nel 1855 ha ricevuto l’incarico 
di  sacerdote nel villaggio di Yanovtse.  Nel 1861 fu eletto alla Dieta 
regionale in Galizia, e nel 1866 - Deputato al Parlamento austriaco.   Ivan ha iniziato 
l’attività letteraria 1841.  Le sue poesie hanno attratto i lettori sensibili al 
lirismo e al patriottismo sincero.  Nel 1849 ha pubblicato sul giornale"News", e 
poi sul giornale "Pchola" negli anni 1851-1852.  Nel 1848 esce la 
raccolta di poesie  Prima della mia patria.  Nel 1852 la sua seconda 
raccolta di poesie, Fiori dei prati  e nel 1881,la  terza raccolta 
Galizia otgolosy.   Nel 1882, Ivan 
Gushalevich pubblica, Dobos e nel 1883 due romanzi storici in versi:  
La marcia cosacca in Moldavia e Galshka Ostrog e  nel 1884 due nuove 
poesie storiche, Branca e Ivan il ferro di cavallo.  Ivan Gushalevich 
scrisse inoltre canzoni, odi, elegie, inni, racconti, ballate, leggende, e 
quattro biografie. In tutte le sue opere è presente come un educatore che 
stigmatizza  l'ignoranza e i vizi dell'umanesimo. Autore di 
commedie ottenne il suo successo maggiore  con Podgoryane (1879), spesso 
rappresentata nei teatri nazionali. Ivan Gushalevich 
ha pure scritto libri di ricordi come Dal rifugio nella scuola e 
Memorie di un vecchio -Testimonianza di vita nel 1848    
FILATELIA 
UCRAINA  Anno 1998, (Busta postale). 
      
Gusovki 
(Gusouskii) Mikola  
(Bielorussia) 
  
Nato nel 1470. Morto nel 1533. 
Mikola Gusovki è stato un poeta-umanista e 
illuminista del Rinascimento. Originario da una  famiglia di cacciatori, si 
laureò. in Bielorussia. Viaggiò in  Polonia e 
in Italia. . Un grande aiuto letterario lo 
ottenne dal mecenate delle arti E. Vitelly, Segretario dell'Ufficio del Gran 
Principato e Vescovo di Polotsk.. 
Nel 1518 visitò Roma quale membro della missione 
diplomatica, diretta da Vitelly.  
Il suo miglior lavoro fu il Carmen de statura, 
feritate venatione bisontis (Carme sulla statura, ferocia e  caccia ai 
bisonti) scritta su invito del Papa Leone X, il quale desiderava leggere 
qualcosa d’incruento e di poetico sulla caccia al bisonte.  
Nel 1523 pubblicò a Cracovia un libro di poesie, 
raccolte nel volume  Canzone sugli Aurochs, che comprendeva prose e  
poesie con lo stesso nome e 11 versi. Un libro artistico e storico un vero  inno 
alla bellezza del territorio bielorusso. 
  
FILATELIA 
BIELORUSSIA  Anno1996  (192) 
    
  
Gütersloh Albert Paris 
(Austria)
 
Nato a Vienna nel 1887, morto a Baden nel 1973.
Il suo vero nome è Albert Conrad Kiehtreiber.  Esponente del primo 
espressionismo, scrive La danzatrice folle (1911).
Si occupa di teatro, di sceneggiatura, di pittura (seguace di Klimy) ed è 
nominato direttore dell’Accademia di Arti figurative di Vienna.
Autore anche di romanzi, 
Innocenzo (1922),  Sole e luna (1962), 
si fa in essi  portavoce di idee teologiche, filosofiche ed estetiche.
(1704)  
FILATELIA
AUSTRIA  Anno 1987  (1704)
     
GUTIÉRREZ ANTONIO GARCÍA 
(Spagna)   Nato a  Chiclana de la Frontera, 5 luglio 
1813. Madrid  6 agosto 1884. Drammaturgo, dopo avere studiato 
medicina nella città natale, si trasferì a Madrid nel 1833, dove sbarcava il 
lunario traducendo commedie di Eugène Scribe e Alexandre Dumas. Non ottenendo 
successo, era sul punto di arruolarsi, quando divenne improvvisamente famoso 
come autore di una commedia , El trovador (Il trovatore), 
rappresentata per la prima volta il 1º marzo 1836, che narra la lotta tra due 
uomini ignari di essere fratelli, Manrico e il Conte di Luna, per la stessa 
donna, Leonora. Il secondo grande successo fu Simón Bocanegra del 1843. Pur essendo stato riconosciuto come 
uno dei più importanti esponenti del romanticismo spagnolo, i suoi lavori non 
ebbero un immediato riscontro economico, e García Gutiérrez emigrò in America, 
lavorando come giornalista a Cuba e in Messico fino al 1850, quando tornò in 
patria. Dopo il 1850 García Gutiérrez 
divenne celebre in tutta Europa, grazie all'opera di Giuseppe Verdi Il 
trovatore (1853), tratta da El trovador. Più tardi lo stesso Verdi 
utilizzò Simón Bocanegra per l'opera omonima del 1857. Tra i lavori più significativi 
dell'ultimo periodo la zarzuela El grumete (1853), e i drammi storici 
La venganza catalana (1864) e Juan Lorenzo (1865). Altri drammi 
storici furono El tesorero del rey, Un duelo a muerte (adattamento 
molto personale di un dramma di Lessing ambientato a Firenze all'epoca di Cosimo 
II de' Medici), Doña Urraca de Castilla, Zaida, Afectos de odio 
y amor, Las bodas de doña Sancha, El bastardo, El paje,
De un apuro otro mayor. Fu anche autore di drammi a tema, 
come Sendas opuestas; Los desposorios de Inés, contro i matrimoni 
forzati; Eclipse parcial, contro il divorzio; Un grano de arena,
Los millonarios e El caballero de industria, che ribadiscono lo 
stesso concetto: il truffatore finisce per essere vittima della sua stessa 
truffa. Scrisse anche numerose commedie, 
tra cui Crisálida y mariposa (1872), una commedia degli equivoci sugli 
amori un giovane, e zarzuelas, come El robo de las Sabinas, La 
tabernera de Londres, La espada de Bernardo, El grumete, El 
capitán negrero, Cegar por ver, Galán de noche, La cacería 
real e Llamada y tropa. Da ricordare anche la farsa picaresca Los 
hijos del Tío Tronera, scritta imitando la parlata andalusa. Tra i melodrammi Nobleza obliga,
Empeños de una venganza, Gabriel, Magdalena (sul tema della 
donna sedotta e abbandonata) e Un cuento de niños. Come poeta produsse le Poesías 
(1840) e un altro volume di liriche, Luz y tinieblas (1842). Da ricordare 
inoltre il poema ¡Abajo los Borbones! del 1868, composto in occasione 
della rivoluzione di quell'anno, che divenne molto popolare. La verseggiatura delle opere 
teatrali, e la sua capacità di analisi dei sentimenti femminili, hanno conferito 
a García Gutiérrez una posizione dominante tra i drammaturghi spagnoli del XIX 
secolo. Tra i temi cari a García Gutiérrez vi era quello della rivoluzione: 
affrontato marginalmente in El rey monje (1839) e El encubierto de 
Valencia (1840), assume particolare risalto in Simón Bocanegra, in 
cui un pirata sale al governo nella Genova del XIV secolo ma poi deve 
confrontarsi con i limiti del potere e l'egoismo, e soprattutto in Juan 
Lorenzo, ambientato al tempo di una rivolta spagnola all'inizio del XVI 
secolo, il cui protagonista si ribella alla nobiltà ma viene tradito dai suoi 
compagni e soccombe. García Gutiérrez ottenne numerose 
onorificenze e divenne direttore del museo archeologico di Madrid, città dove 
morì.   FILATELIA NICARAGUA Anno 1975 (992),  SAN 
MARINO  Anno 2001 (1734)        
GUTIERREZ  JOAQUIN 
(Costarica)   Nato nel 1918. Morto nel 2000. Figura importante della letteratura 
costaricana, conosciuto anche all’estero. Era un membro dell’Accademia della 
Lingua Costaricense, e ha vinto il Premio Nacional de Cultura, il primo premio 
letterario del suo paese. L'Università della Costa Rica gli ha conferito il 
Dottorato Honoris Causa in riconoscimento al suo contributo alla cultura 
nazionale. Inoltre, il giornale “La Nation” , lo ha nominato la più importante 
figura letteraria del secolo nel 1999.  E 'stato candidato alla 
Vicepresidenza della Nazione in due elezioni. La sua statua di bronzo è esposta 
permanentemente nel Teatro Nazionale.  Ha pubblicato sei romanzi: 
Manglar, 
Puerto Limón,
La Hoja de Aire, Cocorí, Murámonos Federico e Te Acordás, hermano?. 
 Gutiérrez è stato anche un poeta. I 
suoi versi sono stati pubblicati nelle raccolte poetiche Poesia, 
Jicaral e Te Conozco Mascarita.  Dei suoi numerosi viaggi ha 
lasciato resoconti in Dal Mapocho alla Vistola, L’URSS tale quale, Cronacha 
dell’Altro Mondo e Vietnam: Cronache di Guerra. L'autore è stato 
anche responsabile di importanti traduzioni di Shakespeare:  Re Lear, Amleto, 
Macbeth e Giulio Cesare. Ha pure tradotto opere cinesi di Mao Tse 
Tung e Lu Dom. 
Puerto Limon, La Hoja de Aire e Cocorì sono le sue opere più 
popolari, tradotte in dodici lingue e vincitrici di premi in Cile, Cuba, 
Nicaragua e Costarica. (da Internet) Scrisse pure 
opere per l’infanzia.   
FILATELIA 
COSTARICA  Anno 2003  (728/38) 
 
       
  
GUZMAN  MARTIN  LUIS 
(Messico) 
  
Nato a Chihuahua nel 1887. Muore nel 1916. 
Studia giurisprudenza nella Città del Mexico. A Vera Cruz fonda il periodico “La 
Gioventù” e sin dall’inizio del movimento rivoluzionario del 1910 appoggia  il 
partito  di Francisco Madero e dopo la sua scomparsa aderisce al gruppo 
huertista, diventando segretario di Francisco Villa.  
Per contrasti con Venusiano Carranza è costretto nel 1915 a trovar rifugio prima 
negli Stati Uniti e poi in Spagna, dove soggiorna dal 1925 al 1936.   
In Spagna pubblica  L’aquila e il serpente (1928) e L’ombra del 
caudillo (1929). 
Rientrato in Messico, fonda il settimanale “Tempo” e pubblica nel 1951 Le 
memorie di Pancho Villa. 
Assieme al suo predecessore Mariano Azuela è considerato un vivace e abile 
analizzatore dell’ambiente politico sia del Messico sia del periodo spagnolo in 
cui visse. 
  
FILATELIA 
MESSICO  Anno 1985  (1109) 
      
      
      GyanDIL  DAS  
      (Nepal) 
        
      Nato nel 1821, nel Nepal orientale, fu 
      perseguitato da Ranas per il suo coinvolgimento storico letterario in 
      gruppi contrari al regime. Come risultato, visse in esilio a Darjeeling.  
      Per tutta la sua vita predicò contro la 
      discriminazione razziale e il Brahmanesimo, su basi etico-sociali 
      totalmente nuove. 
      Morì nel 1883. 
        
      FILATELIA 
      NEPAL Anno 1980 (367) 
   
GYANSAGAR
ACHARYA JNANSAGAR 
(India)   Nato a Bhooramal Chhabda 
era un digambara del 20° 
secolo, compositore di numerosi poemi epici in sanscrito.  E 'stato avviato 
alla letteratura da Acharya Vidyasagar .   
Secondo di cinque fratelli, dopo aver completato gli 
studi primari nel suo villaggio, studiò sanscrito e swadwad a Benares 
presso la scuola del famoso Syadvad Mahavidyalaya, fondata da Varniji.  E 'stato 
avviato per diventare  un kshullak (Giovane monaco) da Acharya Veersagar 
che apparteneva alla stirpe di 
Acharya 
Shantisagar.  E’ stato poi 
nominato kshullak Gyanbhusan.  Rimase un kshullak per 2 
anni e più di 2 anni come Ailak prima di diventare un Muni 
(monaco).  Egli è stato 
ulteriormente elevato al rango Acharya nel 1968 a Naseerabad, Rajasthan.
  
In qualità di esperto in sanscrito, fu un grande compositore in tale lingua.  Almeno 30 
ricercatori hanno studiato le sue opere e sono stati onorati col dottorato e più 
di 300 studiosi hanno 
presentato lavori di ricerca sul suo lavoro.  
Le sue opere comprendono quattro epopee sanscrito e altre tre Jain grantha 
scritte nel momento in cui la composizione in  sanscrito era quasi obsoleta.  Queste creazioni 
hanno sempre sorpreso i moderni studiosi di sanscrito.    
FILATELIA 
INDIA 
Anno 1913 
   
GYULAI  PAL 
(Romania) 
  
Nato a Kolozsvàr nel gennaio del 1826, morì a Budapest il 9 novembre 1909. 
Giovanissimo insegnò nel collegio calvinista della sua città che lasciò 
definitivamente nel 1862, per accettare una cattedra a Budapest. Diresse la 
rivista “Szépirodalmi Lapok”. Nel 1854 scrisse un saggio su Petöfi, cui 
seguirono quelli su poeti romantici ungheresi. 
Nel 1873  l’Accademia delle scienze gli affidò la direzione della propria 
rassegna “Budapest Szemle” e nel 1876 fu chiamato a ricoprire la cattedra di 
letteratura ungherese dell’Università di Budapest. Si ritirò dall’insegnamento 
nel 1902. Lasciò anche alcuni romanzi: tra cui L’ultimo padrone del vecchio 
castello. 
  
FILATELIA 
UNGHERIA  Anno 1976  (2515/6) 
 
  
GZHITSKY VLADIMIR 
ZENONOVICH
(Ukraina)
 
Nato nel 1895. Morto nel 1973.
Scrittore ucraino.FILATELIA
 UKRAINA Anno 
1995.10.15, Annullo speciale.   
 
  
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