HOME| A | B | C | D | E | F | G | H | I | J  | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W X | Y | Z |

 

 

GABRIEL Y GALÁN JOSÉ MARIA

(Spagna)

    

Nato a Frades de la Sierra, Salamanca, il 28 giugno del  1870. Morto a  Guijo de Granadilla, Cáceres, il 6 gennaio del 1905.

Figlio di un proprietario terriero studia inizialmente nel paese natale e poi si traferisce a Salamanca dove comincia a scrivere i suoi primi versi.  Ottenuto il diploma di maestro, viene inviato a Guijuelo e dopo un certo periodo si trasferisce a Madrid per poter completare gli studi presso la Scuola Normale Centrale.

Conclusi gli studi superiori, è destinato a Piedrahìta (Avila) dove mette in pratica le nuove conoscenze pedagogiche acquisite. Di carattere introverso, triste, malinconico, sensibile, firma la sua corrispondenza  con lo pseudonimo Il Solitario.

Segue i consigli e gli insegnamenti religiosi inculcatigli dalla madre. Si sposa nel 1893 e, abbandonato il posto di maestro, si dedica all’amministrazione dei beni della moglie.  Alla nascita del primo figlio, Jesus, scrive Il Cristo benedetto, la prima della sue famose Extremenas.

Muore il 6 gennaio del 1906 a causa di una polmonite mal curata. La sua casa divenne per volontà degli eredi un museo dove sono conservati i suoi manoscritti e gli oggetti personali.   

Nei suoi libri e poesie difende la tradizione, la famiglia, il dogma cattolico e la vita campestre. La sua prosa è ricca di parole arcaiche attraverso le quali si riallaccia agli usi e ai costumi delle epoche passate.

Tra le sue opere sono da ricordare: Castellanas (1902), Extremeñas (1902), Campesinas (1904), Nuevas Castellanas (1905) , Religiosas (1906) .

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1979  (1650)

 

 

Gafuri Mazhit Nurganievich

(Russia)

 

Nato il 2 luglio del 1880 a Zilim-Karanovo, regione della SterlitamakMorì  nel 1934.

Studiò presso la scuola musulmana di Zainulla, e poi nella scuola musulmana "Mukhamadiya" a Kazan e nella scuola musulmana "Galiya" di Ufa.

Per la sua attività lavorativa ottenne il titolo di "eroe del lavoro".

In campo letterario trattò diversi generi: poesia, prosa e composizioni drammatiche.

Il suo primo libro, di sapore realista e illuminista, fu scritto negli anni  1904-1906. Nelle sue storie Orfani, Un anno di fame di una ragazza venduta, I poveri, La vita di Khamit tratta i temi della disuguaglianza tra le classi, lo sfruttamento e l’ingiustizia sociale.

Dopo il 1920 l’aspetto realistico cominciò a prevalere nelle sue opere. Lo dimostrano i racconti. Faccia nera (1927), Passaggi di vita (1918), Campo d’oro di un poeta (1930).  Nel dramma  Stella Rossa (1925) descrisse l'immagine del contadino durante la guerra civile.


FILATELIA

RUSSIA  Anno 2000,  URSS  Anno 1984, 1985, 1990,  Annulli speciali, Buste e cartoline postali.

 

 

 

Gafurov Abutalib Gafurovich

(Daghestan)

 

Nato nel 1882.  Morto nel 1975.

Nominato poeta nazionale del Daghestan nel 1939, Si occupò di poesia e di prosa alternate a versi. Sue opere Nuovo mondo (1934), La seconda vita (1970) ), Abutalib ha detto ..." (1975).

 

FILATELIA

RUSSIA  ANNO 1982  Busta postale.

 

 

 

Gaidar  Arkady Petrovich

(Russia)

 

Nato a Lgov nel 1904. Morto nel 1941.

Figlio di insegnanti, trascorse l’infanzia a Novgorod.  Nel 1918 entrò volontario nell’Armata Rossa e durante la guerra civile russa, all’età di 16 anni, divenne comandante di un reggimento. Ferito in diverse azioni, si congedò nel 1924.

Un anno dopo cominciò l’attività letteraria. La prima storia  RVS fu pubblicata nel 1926 e condizionò la sua preferenza per la letteratura rivolta ai giovani in quanto voleva comunicare ad essi il romanticismo e il fascino della lotta rivoluzionaria. La  Storia di Timur e della sua squadra  (1940) lo rese famoso. Il personaggio Timur divenne familiare tra i bambini e fu un simbolo tra i giovani pionieri dell’Unione Sovietica.

Nel 1941, durante la guerra, fu inviato speciale al fronte per la “Komsomolskaya Pravda”. Nell’autunno del 1941, assieme ad altri soldati furono circondati dalle truppe naziste.  Liberatosi, si unì ai partigiani. Nell’ottobre dello stesso anno morì in combattimento.

Scrisse racconti, I fratelli del bosco (1929) Giorni di sconfitte e vittorie (1926), Una biografia consueta (1930), Il quarto fortino (1931), La coppa azzurra (1936),  Fumo nel bosco (1939), La sorte del tamburino (1939), Timur e la sua squadra (1941).  Il tema bellico è quello maggiormente trattato, ma sempre in tono sommesso.

È sepolto nella città di Kanez, dove in sua memoria è stato eretto un monumento.

Su di lui furono girati tre film Serebryanye truby (1970), Konets imperatora taygi (1978) e Ostayus  Vami (1981).  Altri film furono tratti da alcune sue storie.

 

FILATELIA

URSS  1962  (2605), 1964 (2819)

 

 

 

Gaite Carmen Martín

(Spagna)

 

Nata a Salamanca nel 1925.  Morta nel luglio del 2000 a Madrid,

Conseguì la laurea presso l'Università di Salamanca in Filosofia e Lettere, e in questa università ebbe il suo primo contatto con il teatro come attrice in diversi spettacoli. Collaborò con numerose riviste tra cui la "Nueva Revista" a Madrid. Trasferitasi a Madrid nel 1950 e ricevette il dottorato presso l'Università di Madrid.

Fece parte del gruppo che negli anni '50 raccoglieva Jesus Fernández Santos, Ignacio Aldecoa, Josefina Rodriguez, Alfonso Sastre, e Rafael Sanchez Ferlosio (che fu suo marito). Il suo matrimonio con Rafael Sánchez Ferlosio durò solo pochi anni.  Avevano avuto  una figlia Marta alla quale dedicò la storia La Reina de las Nieves (La regina della neve).  Tra le altre realizzazioni Martín Gaite è nota per essere stata la prima donna a ricevere il Premio Letterario Nazionale con El quarto de fa nel 1978, e per aver ricevuto il Premio Nacional de Letras per la sua vita di lavoro.

Ha scritto numerosi romanzi e racconti lunghi. Si ricordano: El Balneario (1955), El castillo de las tres murallas (1981), storie per bambini El pastel del diablo (1985), Cappuccetto rosso a Manhattan (1990),"Nubosidad variable (1992).

Ha pubblicato numerosi saggi e ricerche tra cui Usos amorosos de la postguerra española (1987), Desde la ventana (1987), e una raccolta di saggi sulla letteratura delle donne. Ha tradotto dall'italiano (Silone, Svevo, Primo Levi, Natalia Ginzburg), dal francese (Flaubert), dall'inglese (Virginia Woolf, Emily Brontë), dal portoghese.

Si guadagnò il favore del pubblico e dei critici con la pubblicazione di Lo raro es vivere nel 1997 e Irse de casa nel 1998.  Nel 1999 fu pubblicato il volume La hermana pequeña.  In collaborazione con Emma Marinell Gifre, scrisse  Cuéntame, storie scritte tra il 1953 e il 1997.

Nel 2000 le fu diagnosticato un cancro che pose termine alla sua vita nel breve arco di un  mese e mezzo.

Morì il 23 luglio in una clinica di Madrid. Fu sepolta a El Boalo, dove aveva vissuto con la  famiglia nei suoi ultimi anni, a fianco della figlia e dei genitori.

 

FILATELIA

SPAGNA  2008  (Mic.4325).

 

 

 

GAJ  LJUDEVIT

(Yugoslavia)

 

Nato a Krapina nel 1809.  Morto a Zagabria nel 1872.

Propugnatore dell’unificazione culturale della Croazia e  creatore di una letteratura nazionale,  raggiunse lo scopo di sostituire la lingua magiara nelle scuole e nei pubblici uffici, creando  una nuova ortografia della lingua croata, esposta nella sua opera  Breve disegno di ortografia croato-slava (1830).

Seguì nelle sue poesie la corrente romantica e scrisse l' Ode da Zagorje (1832) e La Croazia non è ancora morta (1835). Il suo movimento ebbe breve durata (1830-1849), ma anche grande importanza per la letteratura e la cultura croata.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 1993 (180), 1995 (Mic. 71/73), 2009  (Mic. 904), YUGOSLAVIA  Anno 1943   (478), 1963 (964)

 

 

GALAN  YAROSLAV ALEKSANDROVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1902. Morto nel 1949.

Scrittore ucraino. Propagandista sovietico contro il banditismo (Nazionalisti ucraini), fu trucidato a colpi di scure nel suo appartamento di Lvov nel novembre del 1949.

 

FILATELIA

USSR, Anni 1962, 1979, 1976, 1894 Buste postali.

 

GALAVACH, PLATONE

(Bielorussia)

 

Nato il 18 aprile 1903 a Pabokavichy nel villaggio Bobruisk distretto, regione di Mogilev.

Nato in una famiglia di contadini, orfano di madre in tenera età,visse in un ambiente di pastori.

Riuscì a frequentare la scuola e nel 1922-1923 divenne istruttore nel distretto Borisov Komsomol.   Nel 1926 si è laureò presso l'Università comunista a Minsk e divenne capo del dipartimento del Comitato Centrale dei Giovani Comunisti; nel 1928 è stato il primo segretario del Comitato Centrale della Lega comunisti leninisti  e redattore di "Spostamento verso il rosso". 

Da novembre 1929 a marzo 1930 fu  Vice Commissario del popolo per l'Educazione del BSSR. 

Collaborò con le riviste, "Cubs", "Fiamma".  E' stato eletto al Comitato Centrale (1927-1930) e membro del CEC del BSSR (1927-1935).  Nel 1937 fu  rimosso dai suoi incarichi.  Solo nel  1956 venne  riabilitato.

 Cominciò a pubblicare le sue opere  nel 1921: si trattava di brevi storie: Piccole cose della vita (1927), Io voglio vivere (1930), Storie (1934), di racconti brevi, Colpevoli (1930), Paura del chiuso (1930),  Dollari (1931), Portatori di odio (1936),   Non passeranno! (1937), del romanzo Nel corso degli anni (1935), del saggio sulla costruzione del Canale  Mar Bianco-Baltico  Dalla Montagna dell’orso al Mar Bianco (1934). 

Nel 1958 uscirono le sue opere raccolte in 3 volumi.  Nel 1963 il magazine  "Fiamma" pubblicò Lettere di Platone Galavach. (da Internet)

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  Anno 2003  (Annullo speciale e busta postale)

 

 

 

 

GALCZYNSKI  KONSTANTY  ILDEFONS

(Polonia)

 

Nato a Varsavia il 23 gennaio 1905, ivi morì il 6 dicembre 1953.

Formata la sua cultura alla scuola russa e poi alla scuola di Varsavia dove iniziò, senza portarli a termine, studi universitari di filologia classica e germanistica, Galczinski fu un isolato che oscillò fra la letteratura russa e la poesia polacca. Nella sua opera si trova spesso lo scrittore satirico a fianco del poeta lirico come traspare nei versi raccolti in Opere Poetiche del 1937 e in La fine del mondo (1930),  Le visioni di Sant’Ildefonso ossia Satira dell’Universo (1929) e poi in Il ballo di Salomone del 1931, scritto durante un soggiorno berlinese quando era addetto culturale all’ambasciata polacca, e ancora alla violenta satira sociale e  antintellettuale Festa popolare (1934), Niobe (1951).

Fu autore di alcuni microdrammi del Teatrino ‘L’oca verde’ e di epistole satiriche Lettere con viole (1946-47); dell’Ars poetica (1947), del poema W.S. Versi lirici (1952).

Dai suoi primi romanzi satirici L’asinello Porfirion o  il club dei sacrileghi (1929),  La scuderia di Stan Moniusko (1955) al poema eroicomico Il viaggio di Ciemnogrod, dai primi versi lirici agli ultimi, lo scrittore fu sempre coerente con se stesso. Neppure una esperienza di sei anni nei campi nazisti è riuscita a cancellare il suo concetto beffardo e disincantato sul mondo.

 

FILATELIA

POLONIA Anno 1969  (1833)

 

 

GALINDO BEATRIZ  ( detta La Latina)

(Spagna)

 

Nata a Salamanca nel 1475. Morta nel 1534.

Umanista, sposò Francisco Ramirez (noto come “L’Artigliere” per il suo coraggio in campo militare) che fu segretario  di Fernando Galindo.

 Scrisse versi in latino, biografie di scrittori classici e un commento all’opera di Aristotle.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1968,  (1517).

 

 

 

GALLEGOS  ROMULO

(Venezuela)

 

Nato a Caracas il 2 agosto 1884 ivi deceduto il 4 aprile 1969.

Frequentò il Collegio Sucre, seguì all’università corsi di matematica e filosofia e poi si dedicò all’insegnamento. Dal 1912 al 1922 diresse il Collegio Federal di Barcelona e poi passò al Liceo Andrès Bello dove rimase fino al 1909.

Nel 1909 fondò la rivista “Alborada” su cui pubblicò Il miracolo dell’anno.

I suoi esordi narrativi risalgono al 1913 con un libro di racconti Gli avventurieri. Nel 1920 uscì L’ultimo Solar,  nel 1925 La pianta rampicante, Donna Barbara (1929), considerato uno dei romanzi più tipici della letteratura ispanoamericana. La sua fama cominciò ad espandersi tanto che il presidente Juan Vicente Gòmez gli offrì un seggio senatoriale per il distretto di Apure. Lo scrittore rifiutò e, contrario alla dittatura di Gomez, andò in esilio negli Stati Uniti e poi in Europa, a Madrid, dove visse fino alla morte del dittatore. Scrive in quel periodo Cantaclaro,  Canaima (1934), Povero negro (1935).

Tornato in patria fonda con Betancourt e Raùl Leoni il Partito di Azione Democratica. Più tardi divenne deputato. Ebbe la carica di Ministro dell’educazione, poi la Presidenza al Consiglio comunale di Caracas, la prima candidatura a Presidente della Repubblica (1941) e, sei anni dopo, l’elezione alla suprema legislatura dello Stato.

Tali attività non gli impedirono di stampare altre opere Il forestiero (1942),  Sopra la stessa terra (1944).

Rovesciato nel 1948 il governo Betancourt, prese nuovamente la via dell’esilio verso Cuba e poi negli Stati Uniti, dove nel 1952 pubblicò Il filo di paglia al vento.

 

FILATELIA

CUBA Anno 1989 (2979), MESSICO  Anno 1984  (1068),  VENEZUELA  Anno 1964  (699+ 810PA.),  1985  (1163) 

 

 

 

GALSWORTHY  JOHN

(Inghilterra)

 

Nato a Kingston nel Surrey il 14 agosto 1867. Morì a Londra il 31 gennaio 1933.

Figlio di un avvocato, ebbe un’ottima educazione e si laureò a Oxford in legge. Più che dedicarsi alla professione, essendo di famiglia agiata, viaggiò a lungo, girando per il mondo dal 1881 al 1884. Su una nave incontrò Conrad e con lui strinse amicizia. Lesse opere di Dickens, di Maupassant, di autori russi.  La sua passione per la scrittura nacque tardi. Il primo romanzo Joxelyn è del 1898. Tra il 1898 e il 1901 uscirono quattro volumi, tra romanzi e racconti, sotto lo pseudonimo di  John Sinjohn. Il primo libro uscito col suo nome fu I farisei dell’isola (1904).

Si sposò nel 1905 con Ada Cowper, divorziata da suo cugino. L’anno successivo usciva il romanzo, Il possidente (1906), il primo di quella Saga dei Forsyte che costituisce il meglio della sua produzione e che comprende L’estate di San Martino di un Forsyte (1918), Alla sbarra (1920), Primavera (1920),  Appigionasi (1921)

Nel 1924 pubblicò La scimmia bianca, primo volume di una trilogia che comprende Il cucchiaio d’argento (1926) e Il canto del cigno (1929).

I suoi ultimi romanzi  Ancella (1931) è il primo di un’altra trilogia cui appartengono anche, La landa in fiore (1932), Oltre il fiume (1933 uscito postumo). È la trilogia di Dinny, una dolce fanciulla imparentata con i Forsyte.  Conflitti e drammi sociali sono presenti in altri romanzi come, La casa di campagna,  Il fiore oscuro (1913)

Altri lavori noti La scatola d’argento (1906), Giustizia (1910), che contribuì alla riforma carceraria, Solidarietà (1922), Evasione (1926).

Nelle sue opere ritrasse la borghesia dell’epoca vittoriana, criticandone l’avidità e rimpiangendo l’antica solidità dei principi.

Nel 1932 ottenne il Premio Nobel.

 

FILATELIA

GRAN BRETAGNA  Anno 1996 (Mic. MH117), PALAU  Anno 2001  (1967) 

 

 

GALVAN  MANUEL  JESUS

(Dominica)

 

Nato nel 1834. Morì in Portorico nel  1910.

Appartenne al tardo romanticismo e fu il precursore della moderna letteratura americana, cui diede vita con la fondazione della Società degli Amanti delle Lettere e del periodico “Oasis” ad essa legato, fondato nel 1854  e nel quale vennero pubblicate le sue  opere.

Il suo lavoro più importante, Enriquillo, fu pubblicato nel 1879 in una prima edizione cui seguì quella definitiva del 1882. Opera importante della letteratura ispano-americana del XIX secolo, rievoca una insurrezione indigena avvenuta all’inizio della colonizzazione spagnola. Le vicende si basano su fatti di cronaca e su testimonianze raccolte da alcuni cronisti indios.

 

FILATELIA

DOMINICA  Anno 1936   (295)

 

 

GÀLVEZ MANUEL

(Argentina)

 

Nato a Paranà il 18 luglio 1882. Morto a Buenos Ayres il 14 novembre 1962.

Trascorsa l’infanzia e l’adolescenza a Santa Fè, si trasferì con la famiglia a Buenos Ayres dove si impose in campo letterario con un ciclo di romanzi a sfondo storico tra cui Scene di guerra nel Paraguay (1928-29). Nel 1907 pubblicò Il diario di Gabriel Quiroga e La culla della razza. Alcuni titoli della sua multiforme opera: La maestra normale (1914),  Il male metafisico (1916), in cui narra la vita letteraria di Buenos Ayres in quegli anni,  Terra d’amore (1917), legata alla vita dell’università di Cordoba.

In Nacha regules (1919), la sua opera più sentita, narra con pietà la prostituzione nei bassifondi di Buenos Ayres. Ritornò sull’argomento in Storia di sobborgo (1922). Seguirono La pampa (1926), Hombres en soledad (1938) che ha come argomento il colpo militare della destra contro il  generale Uriburu nel 1930. Vanno ancora ricordati Mercoledì Santo (1930) L’uno e la moltitudine (1955) e Transito Guzman (1957)

Scrisse una serie di biografie di uomini politici.

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno 1983  (1343)

 

 

GAMA JOSÉ BASILIO DA

(Brasile)

 

Nato nel 1740 a São-Josè-do-Rio-das-Mortes. Deceduto il 31 luglio 1795 a Lisbona.

Rappresentante della poesia arcadica brasiliana, studiò nel collegio dei Gesuiti a Rio de Janeiro. Dopo l’espulsione dei Gesuiti dal paese, continuò a studiare nel seminario e poi venne in Europa per completare gli studi a Lisbona. Si recò a Roma con l’aiuto di amici ed entrò a far parte dell’Arcadia con il nome di Terpindi Similio

Tornato a Lisbona  offrì il suo poema l’Uruguay (1769) al Marchese di Pombal. L’opera ebbe successo. Il suo motivo ispiratore fu la campagna lusitano-spagnola contro gli indios ribelli dell’Uruguay e gli offrì il modo di  sfogare la sua ostilità contro i gesuiti. Fu il primo ad esaltare l’eroismo degli indigeni.

La caduta di Pombal fu per lui un colpo grave perché gli tolse ogni protezione. Ritornò così in Brasile fondandovi una accademia arcadiana simile a quella romana.

La nostalgia per l’Europa lo riportò a Lisbona dove poco prima di morire fu accolto all’Accademia delle scienze.

 

FILATELIA

BRASILE  Anno 1991  (2031)

 

 

Gamsakhurdia Konstantine

(Georgia)

 

Nato a Abasha, nella regione di Samegrelo, nel  1893.  Morto nel 1975.

Di nobile famiglia, suo figlio del principe Svimon Gamsakhurdia, Konstantine studiò nel 1911 nel liceo georgiano di Kutaisi (Georgia occidentale) e nel 1918 si iscrisse all’Università di Berlino.

Nel 1918 divenne un membro del consiglio di amministrazione dell’Università di Tbilisi e dal 1920-1924 lavorò come Professore Associato di letteratura tedesca presso la stessa Università.

Dal 1918-1919 Gamsakhurdia fu il 1 ° Segretario presso l'Ambasciata della Repubblica democratica della Georgia in Germania e nel 1920, plenipotenziario del DRG , fu inviato in Italia.

Tra il 1912-1919 circa 30 documenti di Gamsakhurdia sono state pubblicate nella stampa tedesca; pubblicò anche due libri in lingua tedesca; Il Caucaso e la guerra mondiale (1916) e La politica orientale dell’Inghilterra e della Russia (1917).

Fu uno dei leader del movimento nazionale di liberazione della Georgia (1921-1930). Dal 1924-1925 e 1926-1928 fu imprigionato da GPU.

Oltre agli scritti e ai saggi politici Gamsakhurdia è stato anche autore di diversi romanzi georgiani tra cui La mano del Gran Maestro, Il rapimento della Luna, la tetralogia del Costruttore David, ecc. È stato il fondatore della Scuola georgiana per lo  studio della vita e delle opere di Goethe.

Gamsakhurdia, inoltre, è ricordato come il padre del primo presidente democraticamente eletto della Repubblica di Georgia, il dottor Zviad Gamsakhurdia.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1984  Cartolina postale.


 

 

Gamzatov Rasul Gamzatovich

(Daghestan)

 

Nato nel villaggio di Avar Tsada nel 1923.  Morto  nel  2003.

Il padre, Gamzat Tsadasa, era un noto cantore, erede della tradizione dei menestrelli ancora fiorente in montagna.

Quando Makhmud, famoso poeta della generazione precedente, cantava accompagnandosi con la pandura, giovani e vecchi ascoltavano in silenzio con il fiato sospeso.

In tal modo il  giovane Rasul ascoltava estasiato per ore e ore storie, leggende e favole che suo padre gli raccontava. " «Quando ero piccolo»,  ricorda, «mi avvolgeva nel suo mantello di pelle di pecora e recitava le sue poesie solo per me, così io le conoscevo tutte a memoria ".

Rasul ascoltava anche i racconti di altri pastori ed era capace di percorrere aspri e lunghi sentieri pur di ascoltare una storia nuova o una nuova poesia.

Fu questa la sua prima scuola. A undici anni anche lui scrisse le  prime poesie.  Una parlava di un  toro nascosto sul balcone di casa; un’altra di un gruppo di ragazzi che correva per vedere da vicino un velivolo atterrato nel fondo valle.

 Il suo primo libro di poesie  ebbe per tema l’amore e lo rendeva felice quando le ragazze che lo avevano letto si complimentavano con lui. Ma provò anche un dolore cocente quando vide un pastore strappare una pagina dal libro per usare la carta per confezionarsi a mano una sigaretta,

Nel 1945 con alcuni dei suoi libri sotto il braccio e con una misera somma di denaro in tasca, approdò a Mosca per entrare nel Istituto di Lettere “Gorky”. Lì si innamorò di Blok, Mayakovsky, Yesenin, Pasternak, Tsvetayeva, Bagritsky, Avar Makhmud e il tedesco Heine. Ma Pushkin e Lermontov rimasero i suoi autori preferiti.

Dalla sua penna, nel corso dei cinquant’anni che seguirono sgorgarono racconti poesie, ballate, epigrammi.  Scrisse anche un libro di memorie dal titolo  Il mio Daghestan.

Vincitore di un Premio Lenin per la poesia e onorato con il titolo di poeta popolare del Daghestan, Rasul Gamzatov è una nota figura pubblica.  Fu  presidente dell'Unione degli scrittori del  Daghestan.

Viaggiò a lungo in Europa, Asia e America.

Rasul Gamzatov scrisse nella sua lingua nativa Avar, una lingua parlata da non più di 500.000 persone, tutti divisi in gruppi etnici che parlano 36 linguaggi diversi, perciò le traduzioni diventano un ostacolo alla diffusione.

In Russia, comunque, la traduzione ad opera di Naum Grebnev e Yakov Kozlovsky, ha fatto delle sue opere altrettanti classici. Tanto che quando Rasul, come i menestrelli della sua infanzia, recita le sue poesie in pubblico con l’accento ritmico-gutturale della lingua avara, gli ascoltatori riescono a seguirlo agevolmente tenendo davanti agli occhi la traduzione in  russo.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1995 (6114) , 2006, 2007  Buste postali, 2013

 

GANIAVI MASHATI

(Azerbaigian)

 

Poetessa azera del 12° secolo, nata a Gania (Azerbaigian). Era nota ed apprezzata per le sue quartine filosofiche  e sentimentali nelle quali glorificava la gioia di vivere e la pienezza dell’amore.

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN Anno 2013

 

 

GANIVET ANGEL

(Spagna)

 

Nato a Granada nel 1865. Morto a Riga nel 1898.

La sua opera saggistica e narrativa (ricca di motivi utopistici e di spunti autobiografici) è tutta drammaticamente centrata sull’indagine dell’identità della Spagna e sulla presunta o reale decadenza, a cui offre come rimedio l’affracamento dagli influssi stranieri.

Scrisse: Idearium spagnolo  (1897), Le fatiche dell’infaticabile  creatore Pio Cid (1898), L’avvenire della Spagna (1905), una corrispondenza con Miguel de Unamuno.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1998  (3156)

 

 

Gao Xingjian

(Cina)

 

Nato a Ganzhou il 4 gennaio 1940.

Gao Xingjian nasce all'indomani dell'invasione giapponese della Cina, il padre era un funzionario di banca e la madre un'attrice dilettante che lo spinse a interessarsi al teatro e alla scrittura. Dopo aver frequentato le scuole di base, nel 1962 ottenne la laurea in francese presso l'Istituto di lingue straniere di Pechino. Dopo l'inizio della Rivoluzione culturale venne mandato in un campo di rieducazione; in quel periodo fu costretto a bruciare un'intera valigia di propri manoscritti non ancora pubblicati.

Quando gli venne concesso di poter viaggiare all’estero, visitò la Francia e l’Italia e nel frattempo cominciò a pubblicare romanzi, racconti e opere teatrali che suscitarono un certo scalpore. La sua opera teatrale L’altra riva venne vietata in Cina  nel 1986 e da allora le sue opere non furono più rappresentate. Per evitare persecuzioni viaggiò a lungo nella provincia di Sichuan, lungo il fiume Azzurro e nel 1987 si rifugiò in Francia, stabilendosi a Parigi..

Dopo i fatti della Piazza di Tienanmen rassegnò le dimissioni da membro del Partito Comunista Cinese. Dopo la pubblicazione della piéce teatrale La fuga, che aveva per tema gli avvenimenti tragici di Piazza  Tienanmen, tutte le sue opere furono proibite in Cina, dove non poté più rientrare  in quanto considerato persona non gradita.

Gao Zingjian si occupò anche di pittura, di critica teatrale e di cinema.

Nel 1997 ottenne la cittadinanza francese  e fu insignito dal Governo col titolo di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.

Opere. Teatro: Segnale d'allarme (1982), Uomini selvaggi (1985), La fuga (2008),  Ai margini della vita (1993),  Il sonnambulo (1995), Quattro quartetti per un week end (1999), Il questuante della morte (2003), La neve d’agosto (2002). 

Romanzi e racconti:Una canna da pesca per mio nonno ( 1986), La montagna dell'anima, (1989) , Il libro di un uomo solo, (2000)

Saggi: Per un'altra estetica (1981), Il pane dell'esilio. La letteratura cinese prima e dopo Tienanmen (2001)

Poesie : Parlerò di ricci (1991-1995),  L’erranza dell’uccello (2009).

 

FILATELIA

GUINEA Anno 2008 (3595/6), Zambia  Anno 2002 (1195)

 

 

 

GARAY János

(Ungheria)

 

Nato il 10 Ottobre 1812, presso Szegszard, nella contea di Tolna.

Dal 1823-1828 ha studiato presso Funfkirchen, e successivamente, nel 1829, presso l'università di Pest.. Nel 1834 pubblicò un poema eroico, in esametri, sotto il titolo Csatár. Seguirono vari drammi storici, tra cui Arbocz, Orszdgh Ilona e Báthori Erzsebet, - i primi due pubblicati a Pest nel 1837 e l'ultimo nel 1840.

Garay è stato un valido giornalista. Nel 1838 si spostò a Péresburgo , dove curò la rivista politica “Hirnok”.. Tornò a Pest nel 1839, quando fu eletto membro corrispondente dell'Accademia Ungherese delle Scienze. Nel 1842 fu ammesso nella Società Kisfaludy, di cui divenne segretario. Garay arricchì la letteratura ungherese con numerose liriche, ballate e racconti. La prima raccolta delle sue poesie è stata pubblicata a Pest nel 1843, e i suoi racconti sono apparsi nel 1845, sotto il titolo di Tollrajzok (Bozzetti con la penna). Assai curate sono le sue ballate e leggende storiche.
Alcune delle sue liriche sono anche eccellenti, come, per esempio, Balatoni Kagylok (Conchiglie dal Lago Balaton, 1848) . La sua leggenda Bosnyák Zsofia (1847), e il suo poetico romanticismo Frangepán Kristofne (La vita di Christopher Frangepán, 1846), gli valsero il premio della Società Kisfaludy. Il suo più famoso e ultimo lavoro fu un poema storico in dodici canti, con il titolo Laszlo Szent (San Ladislao) (1852).

Morì nel 1853 dopo circa quattro anni di malattia.

Una edizione collettiva delle sue poesie è stata pubblicata a Pest l'anno dopo la sua morte.

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1953   (P.A. 159).

 

 

 

GARBORG  ARNE

(Norvegia)

 

Nato a  Time, Jaeren,  il 25 gennaio 1851. Morì a Oslo il 14  gennaio 1924

Educato in un ambiente pietistico dal padre, fanatico  seguace di Nielsen Hange, suicida, fu costretto per impossibilità di vivere col padre a trasferirsi a Cristiania (Oslo) dove maturò la sua convinzione di ateo. Esercitò la professione di maestro e di giornalista, fondando un giornale alla cui redazione rimase per cinque anni. Si batté per far affermare una parlata comune norvegese che sostituisse il dano-norvegese, finché il Parlamento approvò la lingua ‘nynorska’ che Garborg usò nella traduzione dell’Odissea.

Esordì con il racconto Il libero pensatore (1878) e con i romanzi Studenti campagnoli (1883).

Nel 1884-85 visse a Parigi e a Dresda. Al ritorno in patria la pubblicazione del romanzo Uomini (1886) gli alienò il mondo ufficiale. In questo periodo espresse la sua rivolta sociale nel libro Gli intransigenti (1888) e nelle Lettere da Kalbotn (1890).

Ebbe una profonda crisi religiosa a tinte cattoliche, presente nei romanzi Presso la madre (1899) e  Anime stanche  (1891), scritti in dano-norvegese.

Motivi  religiosi si incontrano nei racconti Pace (1892), Il figlio ritornato (1908), nel poema Il padre smarrito (1899), nel dramma Il maestro (1896) e nel ciclo poetico Haugtussa (1895) sul bene, sul male e sull’esistenza umana.

Scrisse un ciclo di poesie dal titolo La maga delle montagne (1895).

 

FILATELIA

NORVEGIA  Anno 1951  (322)

 

 

 

GARCIA  GABRIEL MARQUEZ

(Colombia)

 

Nato ad Aracataca nel 1928.

Visse in Messico, Francia, Spagna, Italia dove frequentò il Centro sperimentale di cinematografia.

L’esordio in campo letterario avvenne col romanzo Foglie morte (1955), cui in seguito aggiunse Nessuno scrive al colonnello (1961) e i racconti raccolti in I funerali della Mamà Grande (1962).

Prima di scrivere il suo capolavoro Cent’anni di solitudine (1967), centrato sulla immaginaria comunità di Macondo, pubblicò La mala hora (1962), una storia spietata di un paese sconvolto da lettere minatorie.

Seguì tutta una serie di romanzi lontani dall’atmosfera macondiana tra cui: L’autunno del patriarca (1975),  rappresentazione di un dittatore;  L’incredibile e triste storia della candida Eréndira e di sua nonna snaturata (1972); Cronaca di una morte annunciata (1981); L’amore ai tempi del colera (1985); Il generale nel suo labirinto  (1989), incentrato su Simon Bolivar; Dell’amore e di altri demoni (1994).

Nel 1991 pubblicò Taccuino di 5 anni 1980- 1984 e nel 1996  Notizia di un sequestro, sul rapimento di dieci persone da parte di narcotrafficanti.

Con gustoso umorismo Marquez dà vita alla solitudine dell’uomo e alla condizione alienante e allucinata di chi vive nel mondo tropicale.

Nel 1982 gli fu assegnato il Premio Nobel.

 

FILATELIA

COLOMBIA,  GUYANA  Anno  1993 (3004), MALDIVE  Anno 1995  (2147)

 

 

 

Garcia Gutierrez Antonio

(Spagna)

 

Nato nel 1813.  Morto nel 1884 a Madrid.

Drammaturgo spagnolo romantico, dopo aver studiato medicina nella sua città natale, si trasferì a Madrid nel 1832. Si guadagnò inizialmente da vivere facendo il traduttore delle opere  di Eugène Scribe e Alexandre Dumas. Fu sul punto di arruolarsi, quando improvvisamente scattò il suo momento di gloria dopo la pubblicazione della commedia El Trovador ( "Il Trovatore"), andata in scena per la prima volta il 1 ° marzo 1836.

Per tale opera García Gutiérrez fu posto tra i leader del movimento romantico in Spagna, e divenne noto in tutta Europa attraverso la musica Giuseppe Verdi.

Altro successo l’ottenne con Simon Bocanegra (1843); nuovamente musicato da  Verdi. Tuttavia, non essendo il suo lavoro molto redditizio, emigrò nell’America Spagnola e lavorò come giornalista a Cuba e nel Messico fino al 1850, quando tornò in Spagna.

Le migliori opere del periodo successivo sono una “zarzuela” intitolata El Grumete (1853), La catalana Venganza (1864) e Juan Lorenzo (1865).

Assunse l’incarico di capo del museo archeologico a Madrid, la città dove morì.

Le sue Poesías (1840) e un altro volume dal titolo  Luz y tinieblas (1842), sono di interesse minore, ma, per l’analisi minuta della figura femminile e la sua capacità di esaminarne le emozioni e  la psicologia dei personaggi, servirono a dargli una preminenza tra  i poeti e i  drammaturghi spagnoli del 19 ° secolo.

 

FILATELIA

SAN MARINO   Anno 2001  (1734)

 

 

 

GARCIA LORCA FEDERICO

(Spagna)

      

Da madre, maestra, e da padre ricco proprietario terriero, il 5 giugno 1898 Garcia Lorca nasce  a Fuente Vaqueros, vicino Granada.

Ragazzo molto intelligente, versatile e ricettivo, dapprima impara da sua madre e poi comincia ad interessarsi di musica, di disegno e di teatro. Dai suoi contatti con Manuel de Failla assorbe, oltre al gusto musicale, anche l’interesse per il folklore andaluso. Studiò in un collegio di Almeria e successivamente il padre lo inviò a Granada dove nel 1923 si laureò in diritto. Dal 1919 risiedette soprattutto a Madrid dove  si legò d’amicizia con gli appartenenti al centro culturale ‘Residencia de estudiantes’. Al gruppo  apparteneva quella che fu definita la “generazione del ‘27” , composta da Salvador Dalì, Rafael Alberti, Louis Buñuel, Cernuda, Salinas e altri giovani avidi di novità europee, ma anche di salvaguardare il retaggio culturale spagnolo.

Garcia Lorca, incoraggiato da D.Berrueta, professore di storia dell’arte, e dal giurista F.de los Rios a  pubblicare i suoi versi in un giornale di Granada, segue il consiglio. Intanto esce un suo primo libro di prosa dal titolo Impressioni e paesaggi (1918) e nel 1921 appare la sua prima raccolta di poesie il Libro di poesie, testi giovanili che rivelano influssi di Ruben Darìo e Ramon Jimenez, ma anticipano anche temi e immagini dalla più matura lirica lorchiana. Sempre in campo poetico seguirono, Canzoni (1937), Romanzero gitano (1928), Poema del cante jondo (il canto zingaresco della Spagna meridionale), Compianto per Ignazio Sanche Mejias (1935), Prime canzoni (1936). Dopo la sua morte furono pubblicate le raccolte Poeta a New York (1940) e i Sonetti dell’amore oscuro (1984).

Il suo amore per il teatro ebbe come esordio la rappresentazione nel 1921 della  sua opera Il maleficio della farfalla, ma lo strano impianto scenico e l’eccessiva simbologia non furono compresi dal pubblico per cui fu un fiasco completo. I successivi tentativi teatrali ebbero un aspetto privato, con rappresentazioni per bambini attraverso l’uso delle marionette, con Cristobica (1922) e  La niña que riega el albahaca y el principe preguntòn..

La sua passione per il teatro produsse in seguito le opere Mariana Pineda (1925), La calzolaia ammirevole (1930), Teatrino di Don Cristòbal (1931) Nozze di Sangue (1933), Yerma (1934), Donna Rosita nubile o il linguaggio dei fiori (1935), La casa di Bernarda Alba (1936). Uscite postume: Il pubblico (1978), Commedia senza titolo (1978).

Sfogliando il suo epistolario composto di centinaia di lettere con disegni, acrostici, vignette, inviate agli amici , è possibile seguire l’itinerario dello scrittore.

1927  È a Barcellona dove viene rappresentata la sua commedia Mariana Pineda a cura della compagnia dell’attrice Margherita Xirgu, con disegni di Salvador Dalì. È per lo scrittore un periodo di notevole successo, anche per la pubblicazione del volume Romanzero gitano. Il poeta fa conferenze,  presenzia a dibattiti, a letture di poesie

1928   A Granada fonda e dirige “El Gallo”, una rivista  letteraria di cui uscirono solo due numeri, con un discreto successo.

1929-30  Compie un viaggio a New York e a Cuba, che lascerà tracce profonde nella sua produzione poetica e teatrale

1932  Il Ministero della pubblica istruzione della repubblica gli conferisce (unitamente allo scrittore E.Ugarte) l’incarico di organizzare il gruppo teatrale universitario “La Barraca”, il cui intento era quello di portare la voce dei classici, Cervantes, Lope de Vega, Calderon… sino nei più sperduti paesi della Spagna

1936  Si dedica alla redazione di una serie di opere che  vedranno la luce solo dopo la sua morte. Sul versante politico Garcia Lorca fonda assieme ad Alberti e a Bergamin l’Associazione degli intellettuali antifascisti. Allo scoppio della guerra civile, Garcia Lorca, viene fatto segno a diverse minacce, perciò, salutati gli amici, ad alcuni dei quali lasciò vari manoscritti, è costretto a lasciare  Madrid per rifugiarsi a Granada dove arriva il 17 luglio. Le minacce nei suoi confronti continuano.

Pur non avendo mai fatto politica attiva in senso stretto, era accusato di avere amicizie nella sinistra e la sua notorietà lo rendeva inviso al regime dei conservatori e dei reazionari.  Prelevato, in circostanze rimaste oscure, da un gruppo di estrema destra,  dalla casa dei Rosales dove aveva trovato rifugio, il 19 agosto del 1936 è fucilato dai franchisti per ordine del governatore civile.       

Sul Dizionario degli Autori, così si conclude il suo profilo: “ La sua vita brillante e la sua drammatica opera lo convertono presto in una figura di tutto rilievo della letteratura contemporanea spagnola; ma al di là di certi fenomeni di moda, la sua opera rivela una serie di valori portanti, soprattutto da quando si sono conosciuti testi più tormentati e maturi. Essa è percorsa da una serie di angosce e di domande: il senso della vita, la morte, la spinta quasi biologica alla riproduzione, lo spossessamento e il tormento dell’amore, l’impossibilità di comunicarlo,  la condanna che  Garcia Lorca avverte per le pulsioni omosessuali, stigmatizzate dalla società. Questi temi ossessivi assumono una forma del contenuto e una forma dell’espressione personalissime; i simboli ricorrenti (l’acqua, il vento, i fiori, le piante, ecc) si esprimono in accese metafore, nella metonimia che indica il corpo senza nominarlo, nelle riprese melodiche, nelle allitterazioni, nelle onomatopee”.

 

FILATELIA

ALBANIA Anno 1989 (2192), COLOMBIA  Anno 1986 (779 PA.), CUBA  Anno 1998  (3722),  GUINEA EQUATORIALE  Anno 1998 (1439G9), 2006 (489),  ITALIA  Anno 1998  (2364),  MESSICO Anno 1998  (1791),  NICARAGUA  Anno 1995 (2140),   SPAGNA  Anno 1980 (2214), 1998  (3122), 

 

 

 

 

GARCIA MONGE JOAQUIM

(Costarica)

 

Nato nel 1881 a  Desamparados, San José.   Morto a  San Josè il 31 ottobre del 1958.

Studia nel Liceo di Costarica.  Divenuto professore, dirige la Biblioteca Nazionale dal 1920 al 1936 e dirige pure la Scuola Normale, una istituzione oggi dipendente dall’Università Nazionale di Costarica.

Viene considerato il creatore della novella realistica costaricana. La sua opera maggiore, la rivista internazionale “Repertorio Americano” (1919/1958, diffusa e letta in tutta l’area in cui era parlata la lingua spagnola e pubblicata per quattro decadi, trattava delle idee e delle inquietudini del mondo intellettuale latino-americanp dell’epoca.

È autore delle opere: Hijas del campo (1900),  El Moto (1900), Abnegacion (190), La mala sombra (1917).  

 

FILATELIA

COSTARICA  Anno  1981  (PA  7979/8)

 

GARCÍA POLISTICO CARLOS

(Filippine)

 

Nato a Talibon  il 4 novembre 1896. Morto il 4 giugno 1971)

Maestro, poeta, oratore, avvocato, funzionario pubblico, economista e leader politico della guerriglia, divenne l’ottavo presidente delle Filippine, noto per aver anteposto  gli interessi del popolo filippino a quelli degli stranieri e del partito al potere.

Nato e cresciuto in un “ambiente politico” (il padre fu sindaco per  quattro mandati), ha frequentato  la scuole elementari a Talibon e  poi ha seguito gli  studi secondari nella scuola Superiore Provinciale di Cebu e successivamente ha completato  l’istruzione universitaria presso la Silliman University di Dumaguete City, Negros, e la Facoltà di Giurisprudenza delle Filippine (ora Collegio filippino di criminologia), dove ha conseguito la laurea in legge nel 1923.

Prima di dedicarsi a pratiche legali e alla politica  ha lavorato come insegnante per due anni presso la scuola Provinciale di Bohol dove, dopo la pubblicazione di alcune sue poesie, si guadagnò il soprannome di "Principe dei Poeti Visayan" e il "Bard da Bohol".

Ha iniziato la sua carriera politica nel 1925, quando fu  eletto rappresentante del distretto di Bohol. In seguito fu rieletto per un altro mandato nel 1928.  Nel 1933 fu eletto governatore di Bohol e rimase in carica fino al 1941 quando entrò a far parte del senato filippino. Dovette abbandonare l’incarico durante la seconda guerra mondiale. Riprese il suo posto quando il Congresso fu riconvocato nel 1945,  dopo lsliberazione delle Filippine dai giapponesi.

 

FILATELIA

FILIPPINE Anno 1958, 1973

 

 

 

 

 

GARDNER  ERLE STANLEY

(U.S.A.)

 

Nato a Malden (Massachussets) nel 1889, Gardner, figlio di un minatore, trascorse la  sua infanzia nei campi minerari e la sua istruzione procedette in modo alquanto precario. Quando riuscì ad allontanarsene e si trasferì ad Orville, fece il pugile per riuscire a pagarsi la pratica legale presso lo studio di un procuratore distrettuale. All’età di ventun anni riuscì  ad aprire uno studio di penalista nella città di Ventura, nella California Meridionale, specializzandosi nella difesa di persone indigenti e di indios, seguendo il suo spirito donchisciottesco che lo portò, una volta scrittore, a fondare con altri avvocati una associazione la Corte dell’ultima speranza. L’Associazione si occupava di riaprire processi dall’esito dubbio per rimediare ad eventuali errori giudiziari. I casi da lui affrontati furono in seguito narrati nel volume La corte dell’ultima speranza.

Ben presto  le sue opere trovarono accoglienza nella rivista pulp “Black Mask”, nella quale esordirono molti giallisti americani. Gardner era di una prolificità straordinaria per cui con i primi romanzi che avevano come protagonisti lo sceriffo Bill Eldon e il truffatore Lester Leith, riuscì ad arrotondare gli scarsi proventi del suo studio di avvocato.

Esordì nel 1933  con il romanzo Il caso della ragazza imbronciata.

dal suo carattere errabondo, decise di vivere in una roulotte e  di percorrere incessantemente il Messico e gli Stati Uniti. Quando nel 1950 il successo dei suoi romanzi e i ricavi televisivi lo resero ricco, alla prima roulotte, che ospitava dattilografe e segretarie, ne aggiunse un’altra per la famiglia.  Innamoratosi di una sua segretaria, la sposò in seconde nozze, dopo la morte della prima moglie nel 1960.

L’autore errante divideva la sua vita tra il Rancho del Paisano, ottantamila metri quadrati da lui acquistati in California e le battute di caccia sulle Montagne Rocciose con arco e freccia, dato che detestava l’uso del fucile.

Nel 1970, prima della sua morte, ebbe il piacere di assistere alla modificazione della legge federale sull’impunità derivata da un cavillo legale, una tesi che aveva trattato anni prima nel suo romanzo Donald Lam investigatore (1939).

Fu uno scrittore assai prolifico, solo Edgard Wallace lo superò per quantità di romanzi pubblicati.  I titoli hanno un cliché fisso in quanto iniziano con la formula The case of… (Il caso del…) ed hanno pure uno schema che raramente muta: la presentazione di un caso apparentemente impossibile da risolvere; l’accurata ricerca delle prove affidata ad una agenzia investigativa, la presenza di una fidatissima segretaria, gli scontri verbali in tribunale con i vari Procuratori distrettuali e la soluzione inattesa e straordinaria del caso in quanto” l’avvocato del diavolo”, come fu soprannominato il personaggio Perry Mason, non sbaglia mai.  Uno schema rigido e riconoscibile. Le storie trattate hanno già nel titolo un fascino che attira il lettore:  un pappagallo spergiuro, un canarino zoppo, un anatroccolo annegato… La formula di Gardner fu azzeccata e trovò fortuna anche nel cinema dopo che Raymond Burr e Barbara Hale diedero volto ai suoi personaggi. Iniziò così una lunga serie di film di successo.

Gardner morì a  Tamecula (California) nel 1970.

Personaggi.

Perry Mason  È il personaggio principale di quasi tutte le sue opere e con lui noti sono la segretaria fedele, Della Street, e l’investigatore Paul Drake, presente in quasi tutti i casi trattati dall’avvocato del diavolo. Nel personaggio è adombrato l’Autore, che sia nella vita sia nella finzione letteraria dimostra il suo spirito donchisciottesco che lo spinge ad accettare i casi disperati e a battersi per raggiungere la soluzione positiva del caso. Per lo più, forse per un pizzico di spirito romantico, le persone da lui difese sono donne giovani e belle. Gradevoli e avvincenti sono i suoi dibattiti in tribunale durante il quali affronta ad armi pari i vari procuratori distrettuali tra cui emergono l’antagonista principe Hamilton Burger, vanesio, arrogante e il tenente della polizia Tragg, inesorabili persecutori del crimine e spesso anche di innocenti.

 

FILATELIA

NICARAGUA  Anno 1972  (758),  SAN MARINO  Anno 1979  (1020), USA Anno 2009

 

 

           

GARDONYI  GÉZA

(Ungheria)

 

Nato ad Agàrd il 3 agosto 1863, morì a Eger il 30 ottobre 1922.

Figlio di un artigiano, rimasto orfano e non potendo continuare gli studi regolari si iscrisse ad una scuola per diventare maestro. Dal 1881 al 1885 insegnò in una scuola elementare, poi, stanco delle umiliazioni e della precarietà della sua posizione, andò a Györ per fare il giornalista.

Dopo un matrimonio sbagliato che aggravò la sua posizione economica, si separò dalla moglie e per anni scrisse per giornali e riviste umoristiche. Per cercare un conforto spirituale  accettò il buddismo.

Riuscì a sistemarsi discretamente, quando fu assunto al “Magyar Hirlap” e cominciò a scrivere una serie di racconti umoristici, pubblicati anonimi e in seguito da lui ripudiati.

A  34 anni si ritirò a vivere ad Eger da dove non si mosse più, se non per qualche viaggio all’estero.

Nel 1894 appare un romanzo in due volumi Il mio villaggio che lo portò all'attenzione del pubblico.  Sulle scene apparve la commedia Il vino (1901)  seguita da Giorno nero (1906).

Scrisse una serie di romanzi storici sulle vicissitudini di contadini, di eroi ignoti, di soldati, di profughi, di prigionieri. Tra questi L’uomo invisibile, che tratta della corte di Attila e degli usi e costumi degli Unni,  Gli schiavi di Dio (1908), sulla vicenda di un frate giardiniere del Duecento, Il vecchio signore (1905), Le stelle dell’Eger (1902), Il Paternoster di  Szunyoghy (1916), Ognuno col suo uguale (1922)

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1963  (1594), 2013 (4546)

 

 

 

Garneau Hector de Saint-Denys

(Canada)

 

Nato a Montreal nel 1912. Morto nel 1943 a  Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, 1943.

Di  famiglia agiata, trascorse  parte della sua infanzia, nel maniero di Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier in compagnia della cugina Anne Hebert  (vedi)

Si trasferisce a Montreal con i suoi genitori nel 1923. Lo stesso anno inizia gli  studi classici,nei collegi di  Sainte-Marie, Loyola College e Collège Jean-de-Brébeuf) e frequenta corsi di pittura presso il Collegio di Belle Arti. Tuttavia per  problemi la salute, deve interrompere gli studi nel 1934, quando, all'età di 16 anni, contrae una febbre reumatica causata  da complicazioni cardiache. A pochi anni di distanza il suo medico gli scopre una lesione al cuore.  La sua percezione del mondo cambia improvvisamente. 

Nel 1934, aveva fondato la rivista "Il Cambiamento",  e pubblicato una raccolta di poesie: Regards et jeux dans l'espace, 1937, che rappresenta un punto di svolta nella Letteratura del Quebec.  Solo in seguito,.  dopo la sua morte sarà considerato come un precursore della moderna letteratura nel Quebec.

Morì all'età di 31 anni nella zona di Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, nel nord del Quebec, in circostanze considerate enigmatiche. Tuttavia, si ritiene che la sua morte sia da attribuirsi ad un attacco di cuore durante una gita in canoa.

In vita pubblicò solo una raccolta di poesie. Quelle inedite furono pubblicate postume sotto il titolo Solitudini.

 

FILATELIA

CANADA  Anno 2003  (2016)

 

 

GARNIER  ROBERT

(Francia)

 

Nato a La Ferté Bernard nel 1544. Morto a Les Mans il 20 settembre del 1590.

Studiò diritto a Tolosa. Inizialmente debuttò con una raccolta di poesie ispirate ad una certa Annette, che non fu identificata dai biografi.

Nel 1567 si trasferisce a Parigi dove esercita l’avvocatura  e dove pubblica il dramma Porzia, moglie di Bruto (1568). In seguito si trasferisce a Le Mans dove ricopre la carica di Consigliere al Presidiale.

In quell’epoca escono le sue tragedie Ippolito (1573), La Triade (1579), Antigone (1580), Le Ebree (1583), la tragicommedia Bradamante (1583).

Improvvisamente abbandona il teatro e si dimette da ogni carica.  I suoi ultimi anni di vita sono tristi a causa di preoccupazioni familiari e anche politiche.  Per qualche tempo parteggia per la Lega, ma con la presa di Le Mans ritorna alla legalità

Garnier nella sua epoca fu molto apprezzato, ma il suo teatro invecchiò assai presto per i toni declamatori e per la morale sempre presente, ispirata alla realtà storica e religiosa del tempo. Contribuì comunque alla nascita di un teatro  austero e classico nelle sue regole, tanto da influenzare Corneille e Racine.

 

FILATELIA

FRANCIA    Anno 1973  (1769)

 

 

 

Garret Almeida  João Baptista da Silva Leitão

(Portogallo)

 

Nato a Oporto nel 1799. Morto a Lisbona nel 1854.

Poeta e drammaturgo portoghese, fondatore del movimento romantico in Portogallo. Per le sue idee liberali dovette affrontare l'esilio in Gran Bretagna e in Francia tra il 1823 e il 1832 e in questo periodo subì l'influsso del romanziere e poeta scozzese Walter Scott e dei romantici francesi.

Queste suggestioni si riflettono nel poemetto Camões (1825), in cui l'autore esprime la nostalgia per la patria, e in Donna Bianca (1826), lunga satira sulla vita monastica.

Nel 1832 Almeida-Garret fece ritorno in Portogallo ed ebbe un ruolo attivo nella vita politica, ricoprendo importanti incarichi. Fu nominato capo dell’ispettorato generale dei teatri.

Uno dei suoi obiettivi fondamentali fu la creazione di un teatro nazionale e di un Conservatorio d'arte drammatica di cui egli stesso fu drammaturgo di successo, autore tra l'altro di Fra Luigi de Souza (1843). 

Creato  visconte e pari del regno, fu ministro degli esteri nel 1852.

Agli anni di vita universitaria risalgono i poemi inseriti nel volume Lirica di Giovanni Minimo (1829) e altre opere tra  cui Adozinda (1928),  Atto di Gil Vicente (1838), Viaggi nel mio paese (1846)

 Ad Almeida-Garret si devono inoltre i tre volumi del Romanzero (1843-1851), raccolta di ballate e canti popolari portoghesi, Fiori senza frutto (poesie, 1845) La sua ultima opera, Foglie cadute (1853), è un volume di sensuali e malinconiche liriche d'amore.

Scrisse pure Favole e racconti (1853)

 

FILATELIA

PORTOGALLO Anno 1999  (2310), 2011 (Mic. 3669)

 

 

 

GARSKIN  VSEVOLOD MICHAJLOVICH

(Russia)

 

Nasce il 2 febbraio 1855  nel circondario di Bachmut,  e muore suicida il 24 marzo 1588 a Pietroburgo.

Di origine nobile, esponente della corrente  letteraria degli anni Ottanta, coincidente con la depressione morale che caratterizzò il periodo dello zar Alessandro III, avverte i problemi legati all’emancipazione dei servi della gleba.

Nel 1877, allo scoppio della guerra contro la Turchia, si arruola. L’esperienza bellica gli fornisce il materiale per il racconto Quattro giorni (1877), in cui narra la vicenda di un soldato russo che vive quel periodo sul campo di battaglia accanto al corpo in putrefazione di un soldato turco.

Segue il racconto Il fiore rosso (1883), storia di un pazzo che vuole sconfiggere i mali del mondo. L’Autore nel delineare gli squilibri mentali del suo personaggio anticipa quelli reali che condussero lo scrittore al suicidio.

Nella storia il pazzo scopre che tutta la malvagità è contenuta in tre  papaveri che crescono nel giardino dell’ospedale. Con la perseveranza e l’astuzia, eludendo la vigilanza dei suoi infermieri, riesce a distruggere l’effetto dei fiori rossi. L’atmosfera oppressiva ed ossessiva del luogo di cura viene descritta con notevole efficacia e accuratezza. Non manca un pizzico di ironia  amara.

Non pubblicò molte opere, ma vanno ricordati i racconti Artisti (1879), Nadezna Nikolaevna nonché il racconto Il segnale.

Scrisse fiabe sulle piante e animali umanizzati, raccolte in Attalea Princeps.

 

FILATELIA

RUSSIA  1955  (1731)

 

 

GASKELL  (pseud. di ELIZABETH CLEGHORN STEVENSON)

(Inghilterra)

 

Nata a Londra il 28 settembre  1810. Morì a Holibourne, Hampshire, il 12 novembre 1865.

Appartenente ad una famiglia agiata, rimasta orfana fu allevata nella campagna del Manchester e gli scenari campestri in cui visse rimasero impressi nella sua memoria tanto da apparire in molti romanzi.  Colta e sensibile, sposò nel 1832 un pastore unitario. Il lavoro del marito la mise in contatto con i problemi sociali della classe proletaria che divennero per lei i temi principali e l’argomento delle sue trame.

Il suo primo romanzo fu Mary Barton.

Fu invitata da Dickens a collaborare con la rivista “Household Words” dove pubblicò  Cranford (1853). Si tratta della descrizione della vita semplice di una cittadina. Altri romanzi: Ruth (1853), Nord e Sud (1855), Gli innamorati di Silvia (1863), Mogli e figlie, uscito postumo nel 1866.

Il romanzo Ruth fu scritto in difesa della parità sociale e sessuale della donna. A lei si deve una biografia  di Charlotte Bronte (1857.)

 

FILATELIA

INGHILTERRA  Anno 1980  (940) 

 

 

GASPÉ PHILIPPE AUBERT de

(Canada)

           

Nato a Saint-Jean-Port-Joly. Quebec, nel 1786, morì a Quebec nel 1871.

Fu avvocato e sceriffo di Quebec. Per disordini finanziari venne imprigionato per  quattro anni.

Uscito dalla prigione si ritirò nel suo castello.

Nel 1862, all’età di settantanni, scrisse il romanzo gli Antichi canadesi che ebbe un largo successo.  Nel 1866 pubblicò le sue memorie.

 

FILATELIA

CANADA  Anno1986   (991)

 

 

GAUTIER  THÉOPHILE

(Francia)

 

Nato a Tarbes (Alti Pirenei) il  30 agosto del 1811, muore a Neuilly-sur-Seine, Parigi il 23 ottobre del  1872.

Condotto dal padre nel 1814 a Parigi, vi compie i primi studi nel liceo Charlemagne, dove conosce Gerard de Nerval che gli fu amico per tutta la vita. Il suo primo amore culturale è rivolto alla pittura, che studia nell’atélier di Rioult. La sua nascente aspirazione per la letteratura lo spinge a frequentare esponenti della scuola romantica. Nel 1830 prende parte al dibattito letterario classici-romantici ed è protagonista in prima linea della “battaglia di Ernani”, durante la quale, indossando il suo gilet rosso-ciliegia, capeggiò in teatro i giovani romantici. A tal proposito scrive nel 1833 Gioventù francese in cui descrive  ironicamente gli esponenti più accesi del suo gruppo.

Nel 1835 pubblica il romanzo La signorina Maupin in cui attacca la morale borghese e proclama l’indipendenza dell’arte dalla morale con suo motto “l’arte per l’arte”.

Nel campo poetico pubblica nel 1830 una raccolta di poesie e successivamente, nel 1833, il poema Alberto o L’anima e il peccato, una storia di ispirazione byroniana, che tratta dell’amore di un pittore e di una strega.  Seguono le opere  La commedia della morte (1838), Smalti e cammei (1852).

Nel frattempo Gautier intraprende la carriera giornalistica che durerà per trentacinque anni, collaborando con il “Figaro” (sul quale pubblica in romanzo Fortunio (1938)), “L’artiste”, “La Presse”, in qualità di critico teatrale, “Le moniteur” come redattore letterario, e alla rivista “Revue de Paris”. A lui si devono una serie di profili letterari, pubblicati su “France Littéraire” (poi raccolti nel volume I grotteschi (1844), messi al bando dai classicisti e da Boileau.

Gautier viaggia in Spagna e raccoglie le sue impressioni in Tras los montes (1843), e in un libro di poesie España (1845). Altri viaggi gli diedero lo spunto per scrivere Viaggio in Italia (1852), Costantinopoli (1854), Viaggio in Russia (1956).

La nuova generazione di letterati guardò a lui come ad un maestro, tanto che Baudelaire gli dedicò il suoi Fiori del male.

Sui giornali Gautier scrive romanzi e novelle tra cui Il romanzo della mummia. Le sue novelle si rifanno ai temi morbosi di Hoffmann, come La morta innamorata (1836),  Il cavaliere doppio (1840), Arria Marcella (1852), Avatar (1856)

La sua fama è legata ad un romanzo, ideato in gioventù, durante la sua passione romantica, ma portato a termine solo nel 1863: Capitan Fracassa.

Tra le sue opere critiche vanno ricordati i saggi: L’arte moderna (1856); Storia dell’arte drammatica in Francia negli ultimi 25 anni (1858-59); Rapporto sulla poesia in Francia nel 1868. Storia del romanticismo, uscito postumo nel 1874;  Le belle arti in Europa (1856-1858); I disegni di Victor Hugo (1863); Gli dei e i semidei della pittura (1864).  Scrisse anche libretti per opere e per balletti.

Gautier sposò la cantante Ernesta Galli dalla quale ebbe due figlie. Una di esse, Judith, divenne scrittrice.

Gautier è considerato un poeta minore, ma segnò una svolta nella letteratura francese, indirizzandola  verso le nuove idee artistiche dei parnassiani e dei simbolisti, liberandola da quanto vi era di imperfetto nel romanticismo.

OPERE: Capitan Fracassa  Il barone di Sigognac, ridotto in miseria, viene invitato da una troupe di commedianti ad unirsi a loro e ad andare a recitare a Parigi. Morto l’attore che aveva il ruolo di Matamoro, un capitano spaccone, il barone lo sostituisce, nascondendosi sotto il nome di Capitan Fracassa. Si innamora della prima attrice, Isabella, di cui è anche infatuato il duca di Villombrosa, il quale la fa rapire.  Guidati da Sigognac i comici la liberano. Capitan Fracassa nella lotta con il duca lo ferisce gravemente ed è costretto a rifugiarsi nel suo vecchio castello. Sopraggiunge intanto il padre del duca di Villombrosa che riconosce in Isabella la figlia rapitagli quando era bambina. Sigognac, che nel frattempo ha scoperto un tesoro nascosto nel castello, potrà sposare Isabella e riprendere il suo ruolo tra la nobiltà.

 

FILATELIA 

CUBA  Anno 1967 (1116), 1976 (1965),  2003 (4132),  FINLANDIA  Anno 1993 (fog.10), FRANCIA  Anno 1972  (1928), 1997 (3100) kazakistan  2009, MONACO Anno 1979 (1192), 1997 (3119),2011,  RUSSIA  Anno 1995 (6100/2),  1996 (6212/5),  SEYCHELLES  1986 (599+fog.27),  TANZANIA Anno 1999 (3081).

 

 

 

Gavidia Francisco

(San Salvador)

 

Nato nel 1863. Morto nel 1955.

Scrittore, educatore e giornalista, seguace del romanticismo, fu  fortemente influenzato dalla poesia francese del tempo e avvicinò Rubén Darío a questa corrente. L’evoluzione della sua poesia è simile a quello del suo teatro, come egli dimostra nei suoi drammi Giove (1885), Ursino (1889), Il conte di San Salvador o il Dio delle cose (1901), Lucia Lasso o I Pirati ( 1914)  La torre d'avorio (1920), e il poema drammatico Catalá Princess (1944).

 

FILATELIA

SAN SALVADOR  Anno 1999 (1420)

 

 

GAY MARIE LOUISE

(Canada)

 

Marie-Louise Gay, è uno dei più amati autori di libri per bambini del Canada. Ha  pubblicato più di 60 titoli ed ha raggiunto fama internazionale per il suo lavoro. Ha vinto numerosi premi tra cui: il Premio Letterario del Governatore Generale e la Marilyn Baillie Picture Book Award, ed è stata nominata per l'Astrid Lindgren Memorial Award e per il Premio Hans Christian Andersen.

Il libro che le ha dato notorietà nel campo della filatelia è Stella. In cui narra ai ragazzi la storia di Stella, di suo fratello Sam e del  loro cane Fred  che esplorano  il mondo che li circonda, e delle  loro avventure. I tre trascorrono una giornata nella foresta, dove Stella risponde alle domande di Sam circa gli abitanti dei boschi. Durante una passeggiata notturna in compagnia di procioni, lucciole e pipistrelli, Stella parla della luna e delle stelle. Descrive poi ai ragazzi  una fuga d'inverno, con tanto di palle di neve, angeli di neve, e alberi coperti di neve. 

Dopo  l’emissione del francobollo è prevista per il mese di agosto l’uscita di  Leggimi una storia, Stella , in cui Stella e Sam trascorrono una bella giornata costruendo una cuccia per Fred, fanno un  picnic a Lily Pond, cercano di catturare le rane e bruchi e Fred insegna come far  volare un aquilone Alle avventure della giornata sono intercalate le storie che Stella si legge a Sam.

 

FILATELIA

CANADA Anno 2013 (5 luglio)

 GEBREYESUS AFEWORK

(Etiopia)

 

 Nato il 10 luglio 1868 presso Zege sulla sponda occidentale del lago Tana. Morto il  25 settembre 1947 a Gimma.

 Parente della famiglia reale Shewan, fu inviato in Italia da re  Menelik  per gli studi.  Nel 1887 frequentò l’Accademia Albertina di Belle Arti  dove studiò pittura e partecipò alla decorazione di alcune chiese.  Insegnò la lingua amarica a Napoli dove si sposò con una italiana con la quale ebbe quattro figli. Durante il periodo di insegnamento pubblicò in italiano una grammatica della lingua amarica  e altre opere (1905). Prima di ritornare in patria visitò la Svizzera col Alfred Ilg.

Con la famiglia si  trasferì in Eritrea nel 1912 e diede vita ad una impresa commerciale. Successivamente si trasferì a Addis Abeba e divenne anche direttore delle dogane a Dire Dawa. Fu ambasciatore in Italia quando scoppiò la guerra nel 1935 e cercò invano di mediare tra i due governi. Dopo l’occupazione delle truppe italiane  alcuni capi etiopici tra cui Gebreyesus  iniziarono a collaborare con gli italiani nel 1937.

La sua prima opera di narrativa, il romanzo, Tobiya, stampata nel 1908, si dice che abbia segnato la nascita della lingua  amarica in campo letterario. Tale lavoro ispirò un numero considerevole di opere letterarie,  che per lo più  si occupano di questioni morali, scritte da scrittori etiopi prima dell’occupazione italiana.

 

FILATELIA

ETIOPIA  2012  (1720)

 

GEBROU SINDU

(Etiopia)

 

Sindu Gebrou era nota per le sue opere teatrali, che sono state rappresentate nel Hager Fikir Theatre, il primo teatro aperto in Etiopia nel 1935.   

Durante la sua carriera letteraria Gebrou scrisse più di 20 commedie e lavorò a stretto contatto di consulenza e collaborazione con il noto  drammaturgo e regista, nonché docente, Yoftahe Nigussie, una figura di spicco nel teatro etiope. 

Nel 1932, ad Addis Abeba fu fondata la  scuola per ragazze “Etege Menen “, (intitolata  al nome della moglie dell'imperatore Hailé Selassié I), la quale rappresentò un passo in avanti nell’educazione femminile e permise anche alle ragazze  di ricevere un'istruzione in campo artistico-teatrale. Da allora la donna poté apparire sulle scene dei teatri, in particolar modo durante le festività nazionali.

Ad occuparsi di tale settore nella Scuola “Etage Menen” fu Gebrou Sindu, direttrice della scuola, la quale  avviò, supervisionò e diresse gli spettacoli con gli studenti, che erano tutte le donne.

Uno spettacolo tra i più riusciti fu la rappresentazione del dramma Yeyekatit Eilkit (Il massacro di febbraio) scritto dalla Gebru, basato su un vero e proprio evento storico, accaduto durante l'invasione italiana, in cui molti civili ad Addis Abeba furono brutalmente uccisi dalle truppe fasciste. 

Il commento musicale allo spettacolo fu composto  ed eseguito dal vivo dalla pianista Yewubdar Gebru (una sorella di Sindu).  Dal momento che la scuola era frequentata solo da ragazze, risultò assai difficile far sostenere alle  ragazze ruoli maschili. Ma fu un successo, apprezzato anche dall’imperatore Hailé Selassié I, presente alla rappresentazione.

 

FILATELIA

ETIOPIA Anno 2010  (1691)

 

 

 

 

Geeraerts Jef

(Belgio)

 

Nato nel 1930.

Lavorò come amministratore coloniale nel Congo. Dopo l’indipendenza ottenuta da Congo, ritornò nel 1960 in Belgio.  Per sei anni  dal rientro godette dell’assegno Return Program, istituito dal Governo Belga a favore dei rimpatriati. Dopo, però, dovette trovare un lavoro per sopravvivere e decise di dedicarsi alla scrittura. S’iscrisse all’Università di Bruxelles per studiare lingue germaniche.

Terminati gli studi pubblicò il primo romanzo Sono solo un negro che lo pose in una situazione controversa. I suoi romanzi hanno uno sfondo politico-coloniale e sono compresi nella serie Gangreen (Black Venus, De Goede Moordenaar, Het Teken yan de Hond, Het Zevende Zegel).

In seguito divenne famoso per i suoi racconti e si affermò nel romanzo criminale. Da alcuni suoi libri sono stati tratti soggetti per film.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 2008  (3747)  (b. 1930) 

 

 

GEIJER  ERIK GUSTAV

(Svezia)

 

Nato a  Ransäter Värmland nel 1783 e morto a Stoccolma nel 1847.

Compì gli studi all’università di Upsala. Soggiornò a lungo in Inghilterra quale precettore. Di ritorno in Svezia insegnò storia a Upsala. Fu direttore della rivista “Iduna” e fondò nel 1811 la ‘Lega gotica’. Si interessò della cultura popolare e contadina e tale adesione è espressa nell’opera Canti popolari svedesi (1814-17) che comprende lieder, duetti, terzetti e cori a più voci, tutti trascritti in collaborazione con A.A.Afzelius. Sulla rivista da lui diretta pubblicò le ballate Il vichingo, Il libero contadino e Il piccolo carbonaio, scritti fra il 1911 e il 1914.

Si occupò di storia e compose i volumi Storia del popolo svedese (1832-36), Disegno delle condizioni della Svezia dalla morte di Carlo XII a Gustavo III (1839), Storia dell’uomo (1941-42).

Le sue ultime poesie sono di ispirazione religiosa La notte di Capodanno (1846), come di ispirazione religiosa era l’opera  Saggi di Salmi. (1812)

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1947  (328/9)

 

 

 

GELINAS  GRATIEN

(Canada)

 

Nasce a Saint Tite de Champlain l’8 dicembre del 1909; muore il 16 marzo del 1999.

Scrittore di teatro, autodidatta, attore egli stesso, crea per il teatro e per la radio il personaggio di Fridolin e che diviene subito popolare tanto da essere il personaggio principale della rivista “Fridolinons”.

Durante la guerra fonda una compagnia cinematografica, l'Excelsior, e nel 1957 dirige la Compagnia canadese sino al 1971.

Dal 1969 al 79 è presidente della Società per lo sviluppo cinematografico.

Scrive opere teatrali tra cui Les quattres fer en l’air, I tessitori del potere, La passione di Narciso Mondoux.

Membro della Società reale del Canada dal 1958, gli sono stati attribuiti dottorati ad honorem ed ha ricevuto diversi premi letterari.

Fu l’iniziatore nel Quebec – lingua francese -  di una forma moderna di teatro, iniziata nel 1950 con Tit-Coq, il dramma di un bambino senza famiglia.

Altri suoi lavori sono Bousille e i giusti (1967) e Ieri i fanciulli danzavano (1968).

 

FILATELIA

CANADA  Anno 2000   (1754)

 

 

 

GENEVOIX  MAURICE

(Francia)

 

Nato a Decize, Loira, il 29 novembre 1890,  morto ad Alsudia-Cansades, Spagna, l’8 settembre1980.   

Studiò alla Scuola Normale Superiore, ma dovette interrompere gli studi a causa della guerra. Arruolato nel 1914 fu ferito al fronte e, riformato,  si ritirò a Cahateauneuf sulla Loira dove scrisse il primo romanzo Sotto Verdun (1916), nato a seguito delle sue esperienze al fronte.

Altri volumi su tali esperienze sono:  Notti di guerra (1917),  Sulla soglia delle tende (1918), Il fango (1921),  Les éparges (1923).

Un altro filone della sua narrativa  affonda le radici nella dura vita della gente della  Sologne, la regione dove si era ritirato a vivere. Sono le opere Remy des Rauches (1928), Raboliot (1925), che vinse il premio Goncourt. Si  tratta di un romanzo rurale sulla vita di un bracconiere. Seguirono Cyrille (1928), Broù (1931), Il guardiano delle isole (1935), Eva Charlebois (1944), ambientato nel Canada, dove soggiornò durante i suoi numerosi viaggi; L’avventura in noi (1952), Fatou Cissè (1954). In  Au cadran de mon clocher (1960) ritorna ai paesaggi della sua infanzia lungo la Loira.

Anche nei romanzi della vecchiaia non derogò dall’aspetto ecologico, vedi  La Loira, Agnese e i ragazzi (1962),  Lorelli (1978),  La Motte rouge (1979).

Scrisse un saggio su  Vlaminck (1954).

Nel 1946 fu eletto Accademico di Francia. Ne fu segretario dal 1958 al 1973.  

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno  1990  (2662)

 

 

GERHARDT  PAUL

(Germania)

 

Nato a Grafenhainichen il 12 marzo 1607. Morì a Lubben il 27 maggio 1676.

Studia teologia a Wittenberg dove ottiene gli ordini di diacono e diventa precettore. In tale qualità si trasferisce a Berlino nel 1643 e inizia a pubblicare la sua prima opera in quello stesso anni,  esordendo con 18 canti spirituali, La raccolta viene in seguito arricchita. Nel 1653 saliva a una ottantina di canti e nel 1881 venivano aggiunti altri 7 canti.

Nel 1651 ottiene  il posto di pastore a Mittenwalde e sei anni dopo ritorna a Berlino per occuparsi come diacono della chiesa di S.Nicola. .

Non avendo nel periodo successivo voluto sottostare all’editto del Grande Elettore di non polemizzare dal pulpito contro altre religioni, viene rimosso nel 1668 dal suo ufficio. Nel 1669 ritorna in Sassonia come arcidiacono della città di Lùbben.

Gerhardt è il massimo esponente  dell’ortodossia protestante. Di carattere mite, sempre sereno, contemplativo  voleva suscitare la pietà nei fedeli, la gratitudine e l’amore verso Dio.

Per le sue opere attinse alle Sacre Scritture e a libri di ispirazione luterana. Per altri canti si ispirò ad avvenimenti pubblici, a feste ricorrenti, a fenomeni naturali. Molti suoi canti si imposero all’attenzione del pubblico, conquistandosi presto un largo posto nei salteri.

 

FILATELIA         

GERMANIA  Anno 1957  (132), 2007 (2416)

 

 

German Yuri

(Russia)

 

Nato il 4 aprile 1910 a Riga, Lettonia (Impero russo).  Morto il 16 gennaio 1967.

Scrittore sovietico, scrisse diverse sceneggiature, nonché adattamenti per lo schermo dei suoi romanzi e racconti.

I suoi romanzi sono di genere psicologico, medico,  di guerra, d’azione, di zoologia.

Era il padre del regista German Aleksei.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno  2005, 2006, 2010  (Buste Postali),  URSS  Anno 1989  (Busta Postale)

 

 

 

GERNSBACK  HUGO

(Lussemburgo)

 

Nato il 16 agosto del  1884, morì a New York nel 1967.

Scrittore e inventore, Fu un pioniere della radio e della Televisione. Nel 1904 lasciò l’Europa alla volta degli Stati uniti dove diede vita alla prima ditta mondiale di radio.

Fondò un giornale il “Modern Electrics” dove pubblicò il suo primo romanzo di fantascienza Ralph 124C 41 +, pieno di stupefacenti invenzioni e anticipazioni scientifiche. Nel 1920 fonda la rivista “Science and invention”, che conteneva anche pagine di narrativa. Nel 1926 dà vita alla prima rivista di fantascienza “Amazing Stories” che raccolse attorno a sé la maggior parte degli scrittori del genere, molti dei  quali in seguito divennero celebri.

 È  considerato il padre della fantascienza moderna.

Per onorarlo venne istituito il Premio Hugo che, a partire dal 1953, assegna premi alle opere di coloro che si distinguono nei vari campi della fantascienza. Una specie di Nobel della FS

 

FILATELIA

LUSSEMBURGO  Anno 2004  (1586) 

 

 

Gerrold David

(USA)

 

Nato a Chicago il 24 gennaio 1944.

La sua carriera letteraria inizia assai presto, quando, ancora studente,  propone una serie televisiva di storie di fantascienza, Star Trek, e tra queste viene scelto l’episodio The trouble with Tribbles. La serie divenne subito popolare.

Dopo il successo iniziale continuò scrivere per la televisione lavorando per altre serie di fantascienza quali Babylon, Sliders, Ai confini della realtà. Scrisse anche romanzi di FS  The Man who foldel Himself (1972),  La macchina di D.I.O (1973) per il quale ricevette il Premio Nebula e il Premio Hugo

Gerrold è l'autore della serie The War Against the Chtorr nella quale “si parla di un'invasione della Terra da parte di misteriosi alieni. Se in prima battuta pare una storia d'invasione basata sul cliché classico degli orripilanti alieni, i famigerati Chtorrian, che divorano gli esseri umani, sin dalla prima pagina si comprende come l'ovvietà scompaia. L'invasione descritta da Gerrold è strana, insolita, incomprensibile e misteriosa. Gli invasori apparentemente non usano tecnologie avanzate, non dispongono di astronavi o di strane armi a raggi. Approdano sul pianeta insinuando un'intera piramide ecologica. Questa è costituita da migliaia di specie vegetali e animali aggressivi che minacciano l'ecosistema terrestre per trasformare la superficie del pianeta in qualcos'altro, in  qualcosa di alieno”.

Nel 2005, vince il "Telluride Tech Festival Award of Technology" a Telluride, Colorado.

Tra le sue opere: il Ciclo "La guerra contro gli Chtorr"(1983/1991), il Ciclo  “Ascensore per la luna” (2000/2002), il ciclo “Star Wolf” (1972/2004), Il pianeta stregato (1971), Ricerca nel Cosmo (1972), La battaglia peril Pianeta delle scimmie (1973), Odissea lunare (1977), Superbestia (1978), Vortice galattico (1980).

A queste opere vanno aggiunte raccolte di novelle.

 

FILATELIA

Corea del Nord Anno 1980 (Mic. 2007).

 

GESSNER SALOMON

(Svizzera)

  

Nato a Zurigo nel 1730, Muore nel 1788.

È autore di poemi e di idilli, La morte di Abel (1785) e Idilli (1756-1772), nei quali prende come modello Teocrito e in essi esalta la serenità della vita campestre, la bellezza della natura con una certa raffinatezza di linguaggio e con richiami ad opere del passato.

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 1938  (316)

 

 

 

Getran Tebrizi

(Azerbaijan)

 

Nato nel 1010.  Morto nel 1080.

Poeta dell'Azerbaijan, scrisse in persiano. I suoi libri furono tradotti in turco dell'Azerbaijan.

Nella sua raccolta di poesie le prime 18 pagine sono di introduzione. In esse l’Autore spiega la ragione della scelta della lingua  e il perché di tale scelta. Le sue opere ebbero larga diffusione e furono ampiamente citate.

Anche in epoca moderna Browne, nella sua Storia letteraria della Persia, edita a Londra nel 1902, cita l’autore. Le poesie vennero catalogate  da Charles Rieu.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1985  Busta postale. 

 

 

 

GEVERS  MARIE

(Belgio)

 

Nasce a Edegem il 30 dicembre del 1883. Muore nel 1975.

Trascorre l’infanzia lontano dalla scuola in quanto è la madre a provvedere alla sua educazione, insegnandole a leggere e a scrivere, dettandole Le avventure di Telemaco di Fenelon.  Marie legge moltissimo e inizia precocemente la sua carriera letteraria.

Nel 1908 si sposa e divide le sue giornate nella cura della famiglia, nell’osservazione della natura  e nel comporre poesie. Una prima raccolta ha per titolo  Missembourd (1917), cui seguono altri volumi in cui il tema principale è la natura che la circonda e gli affetti per la famiglia.

La prima opera in prosa è La contessa delle dighe (1931) cui segue La signora Orpha o la serenata di maggio (1933) , che viene premiata nel 1934.

Si occupa di folklore in particolar modo della vita e delle superstizioni della Campine  Auvernoise, argomenti che tratta nel romanzo   La linea della vita (1937), seguito da  Pace sui campi (1841).

Entra a far parte della Regia Accademia Belga di Lingua e Letteratura francese.

Nel 1944, durante  il bombardamento di Malines, perde la figlia e otto mesi più tardi il marito.

Ripercorre tali tappe dolorose nel romanzo biografico Vita e morte di uno stagno (1961).

Un anno prima aveva ricevuto a coronamento della sua opera il premio quinquennale di letteratura francese.

Morì nel sonno all’età di 91 anni.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1996  (2637)

 

 

GEYCHENKO SEMEN MIKHAILOVICH

(Russia)

 

Nato nel 1903. Morto nel 1993.

Scrittore russo, direttore della Casa-museo di Puskin a Mikhailovskoe.

 

FILATELIA

RUSSIA, Anno  2003,  Busta postale.

 

GEZELLE GUIDO

(Belgio)

 

 Nato a Burges nel 1830,  muore nel 1899.

 Nelle sue opere usa il dialetto locale in sostituzione del fiammingo letterario. E in dialetto scrive poesie che poi raccoglie in Esercizi poetici (1858) e in Poesie, canti e preghiere (1862).

Ad un certo punto della sua vita ebbe una profonda crisi spirituale e non pubblicò più nulla per oltre vent’anni. Solo nel 1897 riprende la sua attività letteraria con l’opera Il diadema poetico. 

Gezelle abbracciò il sacerdozio nel 1854 e il suo temperamento mistico è soffuso da un forte amore per la natura.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1949  (813)

 

 

GHALIB  MIRZA ASADULLAH  KHAN

(India)

 

Nato a Akbarabad (oggi Agra) nel 1796. Muore nel 1869.

Suo padre e suo zio erano entrambi militari. Perse il padre all’età di cinque anni e fu allevato dallo zio, ma dopo quattro anni anche  lo zio morì.  Visse la gioventù ad Agra dove si sposa ed essendo la moglie di discendenza indiana si trasferisce a Delhi dove cominciò ad occuparsi di letteratura e in particolar modo a scrivere poesie in persiano e in urdu. Indrabhan.

Galib Mirza si sposò nel 1810  all’età di tredici anni. Ebbe sette figli dei quali nessuno sopravvisse e di tali tragedie vi è riscontro nelle sue poesie. Era considerato un uomo pio, timorato di DioPer la sua opera ricevette una pensione dal governo britannico, ma la pensione cessò quando fu accusato di  collaborazionismo con i ribelli al regime inglese.  Da quel momento visse in semipovertà.

Ghalib è considerato uno dei migliori poeti in lingua urdu e come tale la fece conoscere in tutto il mondo.Anche se Ghalib scrisse soprattutto in persiano egli è più famoso per i suoi ghazals scritti in  urdu.. Si crede che abbia iniziato a scrivere ghazals sin dall’adolescenza e a raccoglierli in seguito in volumi. I temi trattati erano tra i più disparati.

Fu autore di diversi epistolari

Nel 1900 la casa dove nacque fu convertita in una scuola femminile conosciuta come Collegio Interno per ragazze Indrabhan.

 

FILATELIA

INDIA  Anno  1952  (41),  1969  (269),  PAKISTAN  Anno 1969,  (262/3)

 

 

 

Ghatak Ritwik

(India)

 

Nato a Dacca il 4 novembre 1925. Morto a Calcutta il 6 febbraio 1976.

Fu un regista e scrittore indiano. Prolifico autore teatrale tradusse anche in bengali Bertholt Brecht e Gogol.  In seguito si dedicò più assiduamente alla regia con film per grossi circuiti commerciali e di stampo prettamente culturale. .

Dedicò la sua attività anche alla produzione di cortometraggi e documentari.

Produsse i film: Nagarik (1952),  Ajantrik (1958),  Bari Thrkr Paliyr (1959),  Meghe Dhaka Tra (1960),  Komal Gandhar (1961),  Subarnarekha (1962/65),  Titash Ekti Nadir Naam (1973), Jukti Takko Aar Gappo (1974).

 

FILATELIA

INDIA Anno   2007

 

 

 

GHELDERODE  MICHEL de

(Belgio)

 

Nato a Yxelles, Bruxelles, il 3 aprile 1898, morto a Bruxelles il primo aprile 1962.

Esordì come narratore, ma passò subito al teatro con l’atto unico La morte s’affaccia alla finestra.

Iniziò così un ventennio di intensa attività che lo vide sui teatri di Francia e d’America con testi come Escurial, Fasti d’inferno  Barabba, Hop Signor! La scuola dei buffoni, I Ciechi, Magia rossa, M.lle Jairee, La ballata del Grande Macabro. Nel 1973 le sue opere teatrali furono raccolte in Teatro. Il volume però non le contiene tutte anche perché molte commedie non sono mai state raccolte e alcuni testi sono andati perduti.

Il suo teatro affonda le radici nella tradizione popolare belga e in particolare nei teatri delle marionette, per le quali scrisse più copioni.

Quello di Ghelderode è un teatro truculento, grottesco, pieno di sesso e di sangue, di religiosità e di bestemmie. Ciò che conta in lui non è la trama ma le atmosfere che riesce a creare. Si tratta di un teatro barocco in cui non manca mai Dio e Satana, il Bene e il Male.

La poetica di quest’uomo d’altri tempi, piombato casualmente nel XX secolo è espressa in una serie di interviste raccolte nel volume I colloqui di Ostenda.

Nel 1982  è stata pubblicata la sua Corrispondenza generale.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1982  (2062),  2006  (3461),  POLONIA Anno 1992 (3204)

 

 

 

Ghislanzoni Antonio

(Italia)

 

Nato a Lecco il 25 novembre del 1824. Morto a Caprino Bergamasco il 16 luglio del 1893.

Librettista, poeta e scrittore, studiò in seminario per volontà del padre che voleva fargli vestire l’abito talare.  Vista però la poca predisposizione del giovane, fu inviato all’università di Pavia a studiare medicina. La sua vita prese però un’altra svolta in quanto, dotato di una bella voce da baritono, si mise a studiare canto e in pochi mesi si fece scritturare nel teatro di Lodi come primo baritono.  Ben presto abbandonò pure la carriera di cantante lirico per dedicarsi alla letteratura.  Iniziò a collaborare al giornale “Cosmorama Pittorico”, scrivendo articoli e pubblicando il primo romanzo Gli artisti da Teatro sulle sue avventure nel mondo della lirica,

Le sue tendenze mazziniane  e la collaborazione col Partito Repubblicano lo costrinsero ad un volontario esilio in Svizzera. Arrestato dai francesi  fu deportato in Corsica.

Nel 1857 contribuì alla fondazione del giornale umoristico “L’uomo di Pietra”. Diresse “L’Italia musicale”,   fu redattore della “Gazzetta musicale di Milano, direttore di “La rivista minima” e, quando si ritirò a vivere a Lecco, fondò il “Giornale-Capriccio”.

Negli anni '70 si trasferì a Barco di Maggianico e nel 1880 a Caprino Bergamasco.

Il suo nome è legato soprattutto al libretto dell'Aida di Verdi, col quale collaborò anche alle revisioni della Forza del destino e di Don Carlos.

Pubblicò il volume Reminiscenze artistiche, che contiene notizie sul pianista Adolfo Fumagalli e un episodio intitolato La Casa di Verdi a Sant'Agata.  Fu autore di oltre 60 libretti fra i quali: Aida, Le due fidanzate, Il Conte di Leicester, Maria Tudor, Marion Delorme, Cola di Rienzi, La stella di Toledo, L'isola degli orsi, Gli avventurieri, Gli artisti alla fiera, Valeria, I promessi sposi Un capriccio di donna, Papà Martin, Reginella, Adelinda, Caligola, Fosca, Il parlatore eterno, Salvator Rosa, Il duca di Tapigliano, I Lituani, Atahualpa , Sara, Francesca da Rimini, Don Riego, Adelina, Mora, Edmea, Giovanna la pazza, I Doria, Edoardo Stuart, Carmosina, Fiamma, Andrea del Sarto, Spartaco, Celeste, Cleopatra, Gualtiero, Swarten, Frine, Il maestro smania, Alda, I mori di Valenza, Onesta. Libretti per opere non rappresentate: Alba Barozzi, La strega ,Re Lear, Il figlio delle selve.  (Da Wikipedia)

 

FILATELIA

SAN MARINO  Anno 1999   (1660)

 

 

 

Giacometti Paolo

(Italia)

 

Nato a Novi Ligure, il 19 marzo 1816, Morto a Gazzuolo il 31 agosto 1882.

Drammaturgo, legò il suo nome a Genova dove si trasferì in tenera età, dopo la morte del padre avvenuta nel 1817.

Frequentò il Collegio Reale iscrivendosi poi all'università per dedicarsi agli studi giuridici.
All'età di diciannove anni compose Rosilde, dramma in versi in quattro atti.

Il successo dell'opera, rappresentata a Genova, lo indusse ad abbandonare l'ufficio del Causidico presso cui aveva trovato lavoro per dedicarsi interamente al teatro.

Dopo aver composto due commedie, Il poeta e la ballerina e Quattro donne in una casa,  si dedicò all'opera intitolata  Cristoforo Colombo.

Le sue opere, rappresentate a Torino, Palermo, Lucca, Firenze, Roma, gli consentirono di entrare in contatto con letterati dell’epoca (Niccolini, Paravia, Brofferio, Prati).

Divenuto noto in tutta Italia, compone altre opere: Un poema e una cambiale, Fieschi e Fregoso, Per mia madre cieca, Le tre classi della società, Camillo Faà di Casale, Carlo II Stuart, Paolo da Novi, La benefattrice, L'amico di tutti, I misteri dei morti.

Affascinato dagli eventi politici risorgimentali del tempo, scrive, Cola di Rienzo,  Le metamorfosi politiche, La moglie dell'esule, Inclinazioni e voti, Il milionario e l'artista, Gli educatori del popolo, Nobili, cittadini e plebei, Il villaggio e la città, Il patrimonio dell'orfana, La dama in seconde nozze.

Nel periodo in cui a Torino si occupa della Regia Compagnia Sarda, si separa dalla  moglie ed entra in una crisi profonda.

Risalgono a questo periodo le sua opera più famosa: La morte civile, influenzata dalla sua situazione familiare.

Nel  1854 viene chiamato a Gazzuolo, per risollevare le sorti del locale teatro. Qui scrive il Torquato Tasso e conosce la sua futura seconda moglie con la quale si trasferisce a Torino, dove trascorre un periodo tranquillo e scrive La lettera anonima.

Nel 1881, torna a Gazzuolo, per rivedere il borgo in cui aveva trascorso momenti felici. Vi muore il 31 agosto dello stesso anno.

Nel complesso, scrisse 120 lavori teatrali, alcuni dei quali ancora inediti.

 

FILATELIA

ITALIA

 

 

     

GIACOSA GIUSEPPE vedi ILLICA

 

GIBBS  MAY

 (Australia)

 

Nata il 17 gennaio 1877. Morto il 27 novembre 1969.

Seconda figlia di una coppia di artisti di talento, fu portata in Australia quando la famiglia si trasferì  nel 1879 per occuparsi di una azienda agricola. Il lavoro dovette essere interrotto e abbandonato a causa di una persistente carestia che colpì la regione da loro scelta

Dovettero emigrare a Norwood dove continuarono la loro passione per l’agricoltura occupandosi di un’altra azienda agricola ad Hasrvey.  Il contatto con la natura  ebbe una influenza decisiva sulla formazione del carattere della futura scrittrice-illustratrice di libri per bambini.

Le sue prime produzioni letterarie cominciarono ad apparire nel  1889 sul “Bollettino di W.A.” nel periodo natalizio.

Dopo gli studi in Australia la Gibbs ritornò in Inghilterra dove rimase per sette anni e dove pubblicò il suo primo libro About us (1912) e dipinse manifesti propagandistici per la “Common Cause” a favore delle suffragette. Tale lavoro lo continuò in Australia, dipingendo manifesti propagandistici a favore dei soldati che partivano alla volta dell’Europa per partecipare alla Grande guerra. .

Nel 1916 pubblicò per bambini il primo libro di una serie fortunata, Gumnut Babies, ma l’opera più famosa fu Snugglepot and Cuddlepie del 1918 del quale ne furono inizialmente tirate 17.000 copie. 

Si sposò nel 1919 con Betram James Ossoli Kelly, un agente minerario, col quale andò a vivere in una casa di tipo spagnolo a Sydney.

Proseguì la sua carriera letteraria scrivendo altre opere quali Little Ragged Blossom (1920) e Little Obelia (1921). Nuttybub and Nittersing (1923), Two Little Gum-Nuts (1929).

Dopo la morte del marito nel 1939, visse a Nutcote in compagnia dei suoi cani scotch terriers e pubblicò ancora Scotty in Gumnut Land (1941), Mr. and Mrs. Bear and Friends (1943) e Prince Dande Lion (1954). In 1955 ottennne la nomina di M.B.E.

Morì il 27 novembre del 1969 e venne sepolta con rito anglicano.

Lasciò la sua biblioteca e i suoi manoscritti alla New South Wales Society for Crippled Children and the Spastic Centre of New South Wales  e una eredità valutata in £ 42,532, all’United Nations International Children's Emergency Fund.

 

FILATELIA  

AUSTRALIA Anno  1985  (920)

 

 

 

Gibran Khalil 

(Libano)

 

Nato nel 1883. Morì nel 1931.

Pittore e scultore, scoprì la letteratura dopo un viaggio a Boston. Già nel 1902 affermò il suo talento artistico, dipingendo, scrivendo e rompendo con la tradizione araba.  Nel 1908 pubblicò Spiriti ribelli, opera giudicata  eretica dalla Chiesa maronita.

Trasferitosi a Parigi, vi rimase per  studiare Belle arti e subito dopo si spostò definitivamente a Boston dove, con altri scrittori arabi, fondò “Il Cenacolo”, destinato a venire incontro e ad aiutare gli autori arabi meritevoli..

Nel 1923 scrisse il libro che lo fece conoscere al mondo intero: Il profeta.

Morì il 10 Aprile 1931 dopo aver scritto dei poemi e delle meditazioni che ebbero in seguito un enorme risonanza in Occidente e in Oriente. Nei testi  esprime una forte spiritualità che spinge il lettore verso la saggezza. Di se stesso amava dire: “Io sono arrivato qui per vivere nella gloria dell’Amore e nella luce della Bellezza, che sono riflessi di Dio. Su questa Terra io vivo e nessuno potrà cacciarmi dalle Sfere della Vita. Perché attraverso le mie parole cambio la vita, e continuero’ ad esistere, anche da morto“.  Le sue poesie furono tradotte in oltre venti idiomi mentre i suoi disegni e dipinti trovarono posto in vari musei del mondo. Negli Stati Unititi, dove visse a lungo, scrisse in inglese il suo libro Il profeta e altre opere poetiche, illustrate  con disegni personali, apprezzate in America per la  sensibilità e per gli impulsi profondi in esse contenuti.

 

FILATELIA

DUBAI , LIBANO  Anno 2008 ( fog. 41)

 

 

 

GIBSON  WILLIAM FORD

(Usa)

 

Nato nel 1948.

Scrittore americano canadese,  durante la sua infanzia dovette spesso spostarsi con la famiglia per cui non riuscì a frequentare altri ragazzi e si sviluppò in lui un carattere timido ed introverso che lo spinse a trovar rifugio nella letteratura in particolar modo quella fantascientifica.

Nel 1967 emigrò in Canada dove visse, mantenendo la doppia cittadinanza. Le sue prime opere sono a tinte fosche, di impronta avveniristica, basate sui mezzi di comunicazione odierni, in particolar modo i computer e la cibernetica. Tali opere attirarono l’attenzione del pubblico e degli editori di riviste di fantascienza per la particolarità delle trame, dei temi, delle impostazioni dei caratteri dei personaggi.

Il primo romanzo  Neuromancer ottenne critiche importanti e diede l’avvio al movimento letterario  cyberpunk.  Gibson da allora venne definito il “profeta nero” del cyberpunk.

Sebbene la sua reputazione sia rimasta legata al primo romanzo, Gibson continuò a lavorare producendo libri e articoli per riviste, influenzando artisti, registi, musicisti e contribuendo alla diffusione della cibercultura.

 

FILATELIA

PALAU  Anno 1999 (1297).

 

 

GIDE  ANDRÉ  PAUL-GUILLAUME

(Francia)

 

Nato a Parigi il 22 novembre 1869 da padre protestante e madre normanna di religione cattolica, ricevette da ragazzo una rigida educazione morale paterna e materna di cui si trova traccia nelle sue opere, in particolar modo quando lo scrittore esprime i suoi conflitti interni.

Compì studi irregolari presso la Scuola Alsaziana. e in pieno fermento simbolista, cominciò a pubblicare i suoi primi lavori nelle piccole riviste della scuola. In quel periodo conosce altri poeti come Valery, Pierre Louys e viene introdotto nel circolo di Mallarmé.

Il suo primo libro, che Gide definisce ‘opera postuma’, è I quaderni di André Walter, pubblicato senza successo nel 1891, seguito subito dopo da Poesie di André Walter. Entrambe le opere, scritte in un linguaggio simbolista, pretenzioso e ricercato, furono stampate a sue spese In esse non c’è ancora nulla del Gide tormentato, alla ricerca di una identità, in continua crisi spirituale. 

A quegli anni appartengono anche Il trattato del Narciso (1891), Il tentativo d’amore (1893), i racconti simbolici del  Viaggio di Uriano (1893) e Paludi (1895) satira degli ambienti parigini che segna una transizione di cui già si era avuto sentore in Gli alimenti terrestri del 1987. Sono opere in cui l’autore cerca di scuotersi di dosso il pietismo ereditato dai genitori e di analizzare il suo io attraverso crisi sentimentali.

A seguito di una grave malattia e di una susseguente lunga convalescenza, Gide parte per l’Algeria dove rimane negli anni 1893-94 e si abbandona per la prima volta all’esaltazione dei sensi.

Al suo ritorno dall’Africa Gide rompe definitivamente col passato, con l’educazione moralistico-religiosa, con l’ipocrisia e la repressione degli istinti. A Parigi, nel 1985, sposa la cugina Madeleine Rondeaux.

Del 1897 sono i Nutrimenti terrestri (completati molti anni dopo nel 1935 da Nuovi nutrimenti terrestri)  i quali contengono una specie di ampia prefazione a tutta la sua opera, con la liberazione dell’individuo  dalla morale, la conquista della vita sotto tutte le sue forme, la disponibilità dell’essere di fronte a tutti gli eventi.

Gide da quel momento si esprime sotto diverse forme: attraverso racconti Il Prometeo male incatenato (1899), Il ritorno del figliol prodigo (1909); attraverso romanzi, L’immoralista (1902), La porta stretta (1909), Isabella (1911), Le segrete [o sotterranei] del Vaticano (1914); attraverso il teatro Il re Candaule (1901), Saul (1903) e attraverso studi critici Pretesti (1903) e Nuovi pretesti (1911).

La sua opera fino a quel momento era rimasta appartata, nonostante si fosse inserito nel mondo letterario francese e partecipasse alla fondazione della “Nouvelle Revue Française”. La pubblicazione di Le segrete del Vaticano fece cadere ogni speranza di raccostamento al cattolicesimo e gli alienò alcune amicizie, tra cui quelle con Paul Claudel, Jammes, Ghéon.

Durante la prima guerra mondiale si dedicò all’assistenza ai rifugiati. In quel periodo ebbe una crisi esistenziale e religiosa e sembrò cedere al puritanesimo, tanto da dare la sua adesione all’ “Action Française”.

Il dopoguerra lo portò alla celebrità, specie presso i giovani, nauseati dal conflitto, i quali si rivolsero a lui come ad un liberatore delle coscienze. Non tutte le resistenze furono però vinte. Il Dostoievsky  suscita la reazione di Henry Massis e contro di lui Henri Béraud conduce la “Crociata delle lunghe figure”; la pubblicazione di Corydon scandalizza i benpensanti. Ma la nuova generazione resta con lui.

Del 1919 è l’opera semplice e tragica Sinfonia pastorale. A questa seguì nel 1925 un’opera crudamente autobiografica Se il grano non muore, parti della quale erano già apparsi in Corydon, pubblicato nel 1911 in poche copie ad uso degli amici. Nell’opera Gide mette a nudo la sua personalità e scatena contro di lui accuse di immoralismo.

La pubblicazione di Falsari (1925) opera completata nell’anno successivo con Il diario dei falsari, gli attirò subito le simpatie dei giovani. Frutto di un viaggio in Africa furono  Viaggio in Congo (1927) e il Ritorno dal Ciad (1928), in cui si  riflettono considerazioni sociali,  invito a riforme, denuncia del capitalismo, simpatia per lo Stato senza religione, senza classi, senza famiglie, idee che lo spingeranno verso il comunismo e contro il conformismo. Quest’ultimo è chiaramente presente nei tre romanzi La scuola delle mogli (1929), Roberto (1930), Genoveffa (1937).  Un altro momento significativo è indicato dalla tragedia Edipo (1931) in cui vi è una dichiarazione di ateismo e di fede nell’uomo e nel progresso.

Dopo un viaggio in Russia e un maggiore approfondimento delle sue idee sull’organizzazione comunista che non lo convinceva totalmente, ritrattò in parte le sue posizioni con i libri Ritorno dall’URSS (1936) e Ritocchi al mio ritorno dall’URSS (1937).

Riprese a viaggiare e durante una sua assenza dalla Francia morì la moglie.

Nel 1939 iniziò la pubblicazione dei Diario, iniziato nel 1889 e completato nel 1946 e nel 1959 (al quale va aggiunta l’opera postuma Et nunc manet in te (1951) documento in cui sono espressi esitazioni, dubbi e la ricerca di una fede).

Distaccato dal mondo letterario, ebbe a subire critiche. Nel 1946 pubblicò il dramma Teseo e nel 1947, assieme a Jean Louis Barrault, mise in scena il Processo  Kafka e fu insignito del premio Nobel. Nel 1952 uscirono postume le annotazioni  comprese nel volume Così sia ovvero Il gioco è fatto.

Per completare l’attività letteraria dello scrittore occorre ancora ricordare le opere critiche quali Incidenze (1924), Saggio su Montaigne (1929), Interviste immaginarie (1942), nonché la pubblicazione della sua Corrispondenza con Jammes, Claudel, Rilke, Valery, Martin du Gard.

Gide è uno degli scrittori più rappresentativi del Novecento sia  per il valore artistico della sua opera, sia per le sue posizioni in materia di morale e di politica che hanno influenzato la sua generazione. La sua reazione all’ipocrisia cattolica e borghese non fu mai irrazionale. Non riuscendo a risolvere le sue contraddizioni, optò per l’ambiguità, ciononostante, nel tentativo di far coesistere etica e istinti, illuminò ampie zone della natura umana.

 

FILATELIA         

COSTA D’AVORIO Anno 1978 (453), FRANCIA  Anno 1969  (1594), LUXEMBURGO 2001 (1480),  PALAU Anno 2001  (1704M), PARAGUAY  Anno 1977 (fog. 306)

 

 

GILBERT GIL ENRIQUE

(Ecuador)

 

Nacque a  Guayaquil, 8 luglio  1912 e ivi morì il 21  febbraio  1973.

Scrittore ecuadoregno fu il più giovane del gruppo di Guayaquil,  uno dei gruppi più noti della letteratura ecuadoregna durante il periodo 1930-1940.  Il gruppo comprendeva gli scrittori: Demetrio Aguilera Malta, Alfredo Pareja Diezcanseco, Joaquín Gallegos Lara, e José de la Cuadra.  Hanno scritto romanzi riguardanti il mondo meticcio-ecuadoregno. Il loro stile era il realismo magico.

Scrisse le opere Yunga (1933), il libro di racconti Storie Emanuel (1939),  La testa di un bambino in un bidone della spazzatura.  e il suo romanzo più famoso: Il nostro Pan (1942), che fu tradotto in tedesco, inglese, giapponese, tedesco, inglese e altre lingue.  Insieme a Gil Gilbert Gallegos Lara e Aguilera Malta, scrisse una raccolta di racconti che hanno per titolo Quelli che lasciano

 Parte della sua vita fu occupata dalla politica. Seguì l’idealismo comunista, divenendo Segretario Generale (Presidente) del Partito Comunista dell'Ecuador e fece molte visite alla Unione Sovietica in piena Guerra Fredda .

 Gilbert è stato sposato a vita con Zatizábal Alba Calderon , esmeraldeña pittrice e rivoluzionaria, fondatrice del movimento per il riconoscimento dei diritti delle donne in Ecuador.  Hanno avuto due figli: Enrique Gil Calderon, direttore di coro, e Antonio Gil Calderon, medico e uomo d'affari.

 

FILATELIA

EQUADOR Anno 2012

 

 

GILBERT WILLIAM SCHWENCK

(Inghilterra)

 

Nato il 18 novembre 1836. Morto il 29 maggio 1911.

Autore drammatico, librettista, autore di operette e commedie musicali, collaborò con il compositore Arthur Sullivan. Scrisse Yeomen of the guard, The gondolier, The Mikado, The Pirates of Penzance, Iolanthe.

Ebbe un figlio che, sulle orme del padre, si occupò di letteratura e pittura. 

Inizialmente cominciò ad illustrare le opere del padre e poi passò a scrivere storie (da lui illustrate)  poemi e articoli.  Compose  i poemi Bab Ballds, di carattere comico. Scrisse una settantina di opere.

 

 FILATELIA

GRAN BRETAGNA  Anno 1992 

 


GILBOA AMIR

(Ucraina)

 

Nato nel 1917. Morto nel 1984.

Studia in una scuola ebraica e nel 1937 si trasferisce illegalmente in Palestina dove lavora  in cave di pietra e poi nei campi di un kibbutz.

Aderisce alla British Army’s Brigata Ebraica e serve l’esercito nel Nord Africa, in Egitto,  in Italia.  Verso la fine della Seconda guerra Mondiale viene dislocato nei Paesi Bassi e nel Belgio dove partecipa al trasferimento illegale di ebrei in Palestina.

Gilboa combatte anche in Israele durante la Guerra di indipendenza e tutte queste esperienze militari  condizionano profondamente i primi poemi pubblicati in Israele dall’Editrice Masada.  Riceve  numerosi premi tra cui il Premio Israele. Traduce anche varie opere di poeti e scrittori tra cui Amado, Vinogradoff. La sua opera è volte giocosa, a volte tragica, comunque sempre introspettiva.

 Ha scritto: Per un segno (poesia), 1942, Sette Domini, 1949, Canzoni in Early Morning (poesia), Hakibbutz Hameuchad, 1953, Selected Poems (poesie), Le-Machbarot shira, 1962, Blues e Reds (poesie), Am Oved, 1963, Gili's Water Man (per bambini), Sifriat Poalim, 1963, Gazelle I'll Invia clicca  1972, Tutto va (poesia), 1985.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 1996  

 

 

 

GILLIAMS  MAURICE.

(Belgio)

 

Nasce ad Antwerp il 20 giugno del1900 e ivi muore il 18 ottobre del 1982.

Autore di poesie e  del romanzo Elias o la lotta contro gli usignoli (1936), che lo rese noto al pubblico. Scrisse anche: Elegie (1921),  La bottiglia  in mare (1927/29), Il passato di Colombo (1933),  Viaggio di prova nel vuoto (1933), L’inverno ad Anversa (1953.)

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 2003.  (3217)

 

 

 

GILMORE  MARY

(Australia)

 

Nata il 16 agosto 1865 a Cotta Walla (vicino a Goulburn), morta  il 3 dicembre 1962.

Inizia a studiare nella scuola del suo paese e successivamente presso la Scuola Superiore Pubblica, Wagga Wagga. Ottenuto il diploma, insegna  nelle  scuole  di Beaconsfield, Illabo, Silverton, Neutral Bay e Stanmore.

Appassionata della letteratura scrive opere sulla riforma sociale usando  pseudonimi (Em Jaycey, Suor Jaycey, Ludione Calvert).

Ispirata dagli ideali socialistico-utopistici di Wiliam Lane, entra a far parte del Movimento Nuova Australia, contribuendo attivamente alla rivista del Movimento.

Alla fine del 1895 si reca in Paraguay dove nel 1897 sposa William Alexander Gilmore. Da questa unione nasce un figlio. Il matrimonio non ha esito felice e la Gilmore nel 1902 ritorna in Australia, sistemandosi a Victoria. Dieci anni dopo si trasferisce con figlio a Sydney dove l’editore. del giornale “Il Lavoratore australiano”  Henry Lammond le affida una rubrica in cui Mary esamina e discute su riforme sociali legate in particolar modo ai problemi della  donna: voto, economia, figli, famiglia, vecchiaia, pensioni, il giusto trattamento agli aborigeni. La rubrica acquista subito grande notorietà.

Negli anni successivi pubblica volumi di prosa e poesia  tra cui  Altri Versetti (1910), Il Carrello basculante (1925), The Wild Swan (1930), Sotto la Wilgas (1932), Battlefields (1939), Quattordici Uomini (1954), The Hound   of a Road (1922), Old Days, Old Ways (1934) e Altre Recollections (1935).

A livello nazionale, nel 1937, fu  la prima donna  ad essere nominata Comandante delle Dame dell'Impero Britannico per i contributi resi alla letteratura. Durante la Seconda Guerra Mondiale, compose poesie di carattere patriottico Fu uno dei membri fondatori della Fellowship of Australian Writers e del Sydney's Lyceum Club; organizzazioni attive in campo letterario.

Alla sua morte nel 1962 le furono attribuiti funerali di Stato.

 

FILATELIA

AUSTRALIA   Anno 1973  (497).

 

 

GIONO  JEAN

(Francia)

 

Nato a Manosque (Basse Alpi) il 30 marzo del 1895, ivi morì il 9 ottobre 1870.

Appartenente ad una modesta famiglia franco-piemontese, autodidatta, formò le sue prime esperienze letterarie leggendo la Bibbia, i poemi omerici, i classici, i tragici greci.

Da giovane svolse diversi mestieri: fattorino, impiegato, vicedirettore di banca. Nel 1929 si recò a Parigi per la presentazione della sua prima opera  Colline, che, assieme alle successive Uno di Beaumoges (1929) e Rinascita (1930), forma la trilogia di Pan.

Il grande gregge del 1931 si ispira al naturalismo, mentre Giovanni il blu (1932) raccoglie i suoi ricordi di’infanzia.  Le successive opere Il canto del mondo (1934), Che la mia gioia resti (1935), Le grandi ricchezze (1936), Battaglie della montagna (1937), Rifiuto di obbedienza (1937), Trionfo della vita (1942), esprimono la sua filosofia, il ritorno alla natura, la gioia pagana di vivere, il pacifismo, l’opposizione agli effetti deleteri della società contemporanea.

Giono ebbe seguaci con i quali soleva radunarsi in una vecchia cascina abbandonata a Contadour.

Nel 1945 fu incarcerato per collaborazionismo col governo di Vichy. Uscito di prigione riprese il suo lavoro di scrittore.

Le opere dell’ultimo periodo non sono più ispirate alla vita agreste e panica della sua Provenza. Risentono invece dell’introspezione dei personaggi e dello studio dei caratteri. Sono Un re senza divertimento (1947), Noè (1947), Morte di un personaggio (1949),  L’usssaro sul tetto (1951), Viaggio in Italia (1953), Angelo (1958), Il disastro di Pavia (1963), Due cavalieri nella tempesta (1966), Iris di Susa (1970).

La sua opera, spesso viziata da ambizioni ideologiche e profetiche, vive attraverso i paesaggi descritti, la natura mediterranea, le raffinate ricerche psicologiche dei personaggi.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1995 (2923),  MONACO  Anno 1995 (1984)

 

 

 

GIRAUDOUX JEAN

(Francia)

 

Nato a Bellac, Limousin, il 20 ottobre 1882, morì a Parigi il 31 gennaio 1944.

Studiò nel liceo di Chateauroux e poi nel 1903 alla Scuola Normale Superiore dove si dedicò a studi di germanistica. Nel 1910 iniziò la carriera diplomatica, dopo aver partecipato alla guerra ’14-18, divenne capo delle Operazioni francesi all’estero. Occupò in seguito posti diplomatici quale membro della Commissione di stima dei Danni Alleati in Turchia, Ispettore delle Poste diplomatiche e consolari.

In campo letterario esordì con una raccolta di novelle Le provinciali (1909), cui seguirono tre racconti sotto il titolo La scuola degli indifferenti (1911), Letture per un’ombra (1917),  Amica America (1919), opera nata a seguito di un soggiorno americano per una missione diplomatica,  Adorabile Clio (1920)

Dal 1919 al 1939, scrisse ininterrottamente una serie di romanzi che vanno sotto i titoli Simone il patetico, Elpénor, Susanna e il Pacifico, Il romanzo di Sigfrido e il Limousin, Giulietta nel paese degli uomini, Bella, Englantine, Avventure di Jerome Bardini, Lotta con l’angelo.

Un incontro con Louis Jouvet lo indirizzò verso il teatro dove si affermò con una riduzione del Sigfrido. Scrisse per il palcoscenico tra il 1929 e il 1938 Anfitrione, Giuditta, Intermezzo, Tessa, La guerra di Troia non si farà, Elettra, Cantico dei cantici, Ondina.

Nominato commissario delle informazioni nel 1939 pubblicò La scelta delle  elette a pieni poteri e dopo la disfatta della Francia nel 1940 si ritirò a Cusset. Tra il 1942  e il ’43 si dedicò all’adattamento di due film di Baroncelli e di Bresson. Nel 1943 fece rappresentare al Teatro Hébertot Sodoma e Gomorra. Le sue ultime tre commedie La  folle di Chaillot (1945), L’Apollo di Bellac (1947), Per Lucrezia (1953), furono rappresentate dopo la sua morte.

Tra le opere postume: Armistizio a Bordeaux e senza poteri (1945), Dai pieni poteri ai senza poteri (1950), La francese e la Francia (1951), Racconti di un mattino (1952), il romanzo La bugiarda (1969)

Fra i saggi vanno ricordati: Jean Racine (1930), Le cinque tentazioni di La Fontaine (1938), Letteratura  (1941).

 

FILATELIA 

FRANCIA  Anno 1974/75 (1822)

 

     

GIRLEANU EMIL

(Romania)

           

Nato a Jasi, 1878. morto a Craiova nel 1914.

Fondò la Società degli scrittori romeni nel 1909. Diresse il Teatro di Craiova. Descrisse nei suoi romanzi il mondo contadino in racconti e romanzi.

Sue opere: I vecchi (1905), Il primo dolore (1907), Una notte di maggio (1908),  Il noce di Odobac (1909), Il mondo di quelli che non parlano (1910, acute osservazioni sul mondo animale.

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1964  (2021)

 

 

 

GIZZAT, TAZI KALIMOVICH  (PSEUD. DI GIZZATOV)

(Russia)

 

Nato il 3 settembre, 1895, nella città di Varzi-Omga, nell'attuale Agryz Raion,. Morto il 7 marzo 1955, a Kazan, Tatar.

Nato in una famiglia contadina,  studiò in una madrasa islamica. La sua prima commedia, Silver Coin, è stata scritta  nel 1923. Nel 1925 uscì la commedia Il mercenario.

Gizzat scrisse i drammi Bishbuliak (1932, riveduto nel 1948), La scintilla (1935, tradotta in  russo, 1958), I torrenti (1937),  La Fiamma (1940), Ragazze da sposare (1939), Durante la Grande Guerra Patriottica (1941-1945) e nel  dopoguerra scrisse opere tra cui Taimasovs (1941), Missione Sacra (1944), Amore reale (1947), e La vittima dell’egoismo (1950-1954).

Gli furono assegnati vari premi statali.

 Opere:  Saylanma p'esalar, voll. 1-3. 1954-56. Dramalar, Komediyalar.  1965.Chatk'ilar. Kazan, 1969.In traduzione russa:Bashmachki. Kazan, 1953.Potok: Dramaticheskaia trilogia. 1954.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1995  (Busta postale)  URSS Anno 1976  (Busta postale)

 

 

 

 

GJELLERUP  KARL  (adottò lo pseudonimo di Epigonos)

(Danimarca)

 

Nato a Roholte in Selandia il 2 giugno 1857, morì a Dresda l’11 ottobre 1919.

Rimasto orfano, il padre era un pastore protestante,  visse e studiò a Copenhagen. Nel 1878 terminò gli studi teologici e stampò il primo romanzo sotto lo pseudonimo di Epigone dal titolo Un idealista, una presa di posizione contro il cristianesimo. Sullo stesso filone di rivolta seguono La giovane Danimarca (1879) e Antigone (1880). Del 1881 è una raccolta di liriche Biancospino rosaL’apprendista dei Germani (1882) è il risultato di un viaggio in Germania. Nel 1883 scrisse Romolo e Sol maggiore.

Seguì una permanenza i n Grecia che gli dettò Un mese classico (1884)  e Un anno di vagabondaggio (1885). Altri romanzi furono Minna  del 1889, Il mulino, opera scritta a Dresda città che lo scrittore  considerava come la sua seconda patria.

Fu autore drammatico. Compose le opere Brunilde (1884),  Saint Just (1886), Hagbard og Signe (1889) ispirati al mondo classico. A quello moderno sono legati i drammi Herman Vandel (1891), Wuthorn  (1893), Sua eccellenza (1895).

Manifestò nelle sue opere una chiara simpatia per Schopenhauer, Wagner e la filosofia indiana come testimoniano i drammi Fuochi sacrificali (1903), La moglie dell’uomo perfetto, (1907) e i romanzi  Il pellegrino Kamanita (1906), Gli erranti nel mondo (1910).

Negli ultimi anni della sua vita riaffiora una simpatia per il cristianesimo come testimoniano i romanzi Gli amici di Dio (1916), Il ramo d’oro (1917).

Ottenne il premio Nobel nel 1917.

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1977  (991), PALAU Anno 2001 (1693),  PARAGUAY  Anno 1997 (fog.306)

 

 

 

 

GJIKA ELENA  vedi DORA D’ISTRIA

 

 

 

GLADKOV  FËDOR VASILIEVIC

(Russia)

 

Nato a Cernavka nel 1883, morto a Mosca nel 1958.

Di origine contadina, fu esiliato in Siberia per aver preso parte alla rivoluzione del 1905.

Influenzato da Gorki, scrisse i romanzi I proscritti (1912) e La vecchia prigione sotterranea del 1927. Ottenne un successo col romanzo Cemento 1925 che tratta della ricostruzione dopo la guerra civile e che inaugurò i romanzi che esaltavano i piani quinquennali dell’economia sovietica.

 Nel 1932 scrisse una serie di racconti satirici Piccola Trilogia e il romanzo Energia (1932) nonché una tetralogia autobiografica Racconto d’infanzia (1949), Gente libera (1950 La cattiva annata (1954) e Gioventù turbolenta, rimasta incompiuta.

Ottenne il premio Stalin nel 1950 e nel 1951.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1963  (2720)

 

 

GLAVAŠ  RADOSLAV

(Croazia)

 

Nato a Drinovci il 28 novembre. Morto a Humac il 20 luglio 1867.

Frate, fu battezzato da Fra Paško Buconjic il 1 ° dicembre 1867. Il suo nome di battesimo è Andrija. I suoi genitori sono Ante e Iva  Nuić.

Frequentò lo scuola per i Sacerdoti a Siroki Brijeg e terminata la sua formazione scolastica si recò a Humac dove, il 26 novembre 1883, vestì l’abito francescano Continuò i suoi studi filosofici e teologici a Perugia e prese i  voti il 18 dicembre 1887. Continuò e concluse i suoi studi a  Innsbruck - Austria dove fu ordinato sacerdote il 3 agosto del 1890. Ritornò in  Erzegovina come professore presso il Seminario di Siroki Brijeg, da dove di tanto in tanto si recava ad Assisi. Nel 1895 divenne il primo decano del Seminario a Mostar. E 'stato Segretario della Provincia e dal 1904 è stato Segretario del Vescovo Buconjic di cui resse la Diocesi fino all'elezione del nuovo vescovo.

Collaborò letterariamente con il giornale "Osvit" nel 1898 e fondò la rivista "Kršćanska Obitelj". Nel 1902 fondò l'Associazione croata per il supporto di studenti poveri e partecipò  attivamente a tutte le attività per il miglioramento del benessere spirituale e materiale del popolo croato in Erzegovina. Scrisse Il memoriale della vita francescana dell'Erzegovina, La vita e l'opera di frate Rafa Barišić,  Un po’ più della verità,  La politica del bosniaco,  - Erzegovina Francescan ,  Il Vescovo Frate Paskal Buconjic , La vita di Gesù Cristo. Lavorò  come corrispondente per le riviste "Osvit", "Kršćanska Obitelj", "Serafski perivoj", "Večernji lista Sarajevski", "Hrvatska Obrana" ecc.

Egli è uno dei più famosi francescani del suo tempo. Morì a Humac e fu sepolto nella tomba del frate al nuovo cimitero. Con la sua vita sacerdotale e religiosa, nonché con le sue attività culturali, letterarie e sociali rimase rispettato e ricordato.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 2013 (22 luglio)

 

 

Glibov  Leonid Ivanovich

(Ucraina)

 

Nato nel 1827. Morto nel 1893.

Poeta e favolista, raccoglitore di fiabe popolari dal patrimonio ucraino, le trascrisse accuratamente e per un certo periodo godette di una meritata fama.

Le sue fiabe lette  e poi raccontate continuarono a subire modifiche e adattamenti alla società ucraina in evoluzione in quanto  le  sue fiabe si basavano su tre importanti componenti: la forma poetica da lui usata nel trasferirle dalla tradizione orale a quella scritta; l’attenzione alla psicologia dei personaggi; un umorismo arguto venato talvolta da un pizzico di amarezza e anche di sarcasmo.

 

FILATELIA

UCRAINA Anno 1997  (Busta postale) , 2002  (451 e Annullo speciale), 2007 (Busta postale)

 

 

 

GLINSKI  A.G.

(Polonia)

 

Folklorista, raccolse numerose  fiabe polacche che spaziono da un lontano passato sino a tempi più recenti. L'autore le raccolse dalla viva voce dei contadini de pastori.

 Si tratta di selezioni da una vasta collezione fatta da A.J, Glinski, stampate nel 1862 a Wilna.

Le favole provengono da un lontano passato e può anche data dal primitivo volte ariana. Essi rappresentano il folclore presente tra i contadini delle province orientali della Polonia, ed anche di alcune province della Bielorussia.  

Nella stesura dei racconti si alternano prose  a poesie, ballate a prose rimate. Sono evidenti i rapporti e le somiglianze con il folklore della Germania, delle nazioni celtiche, delle fiabe indiane.

Tra  le più note: La principessa rana . Principessa Miranda e il Principe Eroe . Le aquile . La tromba d'aria - Il buon traghettatore e le ninfe dell'acqua - La principessa del Monte Brazen . L'orso nella capanna della foresta

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 2003  (3814). Il soggetto è tratto da: La principessa trasformata in ranocchio.

 

 

Gnedich  Nikolay Ivanovich

(Russia)

 

Nato nel 1784. Morto nel 1833.

Poeta e traduttore, è  noto per il suo idillio I pescatori (1822). La sua brillante traduzione dell’Iliade (1807-29) ottenne un vasto apprezzamento anche da Alexander Puskin, che scrisse per lui un’epistola e un Epigramma in esametri.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1971  Cartolina postale.

 

 

 

GOETHE JOHANN WOLFGANG von

(Germania)

 

Goethe può essere considerato  la figura predominante di tutta la cultura tedesca, il risultato artistico dei movimenti culturali del Sette e Ottocento tra cui lo ‘Sturm un Drang’, un rappresentante del romanticismo (sebbene non l’abbia mai voluto riconoscere), un rappresentante del movimento religioso protestante pietista. Ricco di molteplici interessi, coltivò a fianco della letteratura gli studi di scienze naturali ed esercitò mansioni di uomo di governo con impegno e competenza.

Goethe nacque nel 1749 a Francoforte sul Meno. Figlio del consigliere imperiale Johann Caspar e di Katharina Elisabeth Textor, figlia del borgomastro di Francoforte,  fu educato privatamente da istitutori che gli insegnarono il latino, il greco, l’italiano, l’inglese, lo yiddish la musica, il disegno.  Di una genialità precoce, aveva il dono di imparare subito. Iniziò a scrivere prestissimo per il suo teatro di marionette (e forse conobbe sin da  allora la leggenda di Faust). A sedici anni lasciò Francoforte per recarsi a Lipsia a studiare legge e si interessò anche di medicina. In quel periodo ebbe una relazione con Annette Schönfkopf, figlia del suo albergatore. Il rapporto ebbe una fine tempestosa. Seguì il ritorno a Francoforte a causa di malattia e il rapporto sentimentale gli dettò i versi licenziosi e libertini de Il libro di Annette e la commedia I capricci dell’innamorato entrambi del 1727.

 Durante la malattia venne a contatto con l’ambiente religioso dei pietisti, cui fu indirizzato dalla madre e in particolare dall’amica materna, Susanne von Klettenberg. Per trascorrere il tempo il giovane Goethe si fece costruire in un solaio una stanza attrezzata a laboratorio dove si dedicò ad esperimenti di chimica. Nel 1769 pubblicò Nuove poesie e l’anno dopo una commedia in versi I complici. Ristabilitosi si recò l’anno appresso a Strasburgo per terminare gli studi giuridici e nel 1771 superò l’esame di licenza. A Strasburgo il giovane rimase estasiato davanti alla cattedrale gotica e incontrò Herder che doveva avere un influsso determinante sulla sua successiva opera.  In campo sentimentale si legò a Friederike Brion, figlia di un pastore protestante, ma per la sua impazienza e sete di libertà, troncò presto il legame.

Nel 1771, sotto l’influsso dell’ammirazione per l’arte gotica scrive Dell’architettura tedesca. L’ammirazione per il gotico, per il medioevo, le scoperte letterarie di quel periodo, i canti di Ossian costituirono uno dei motivi della nascita del movimento dello ‘Sturm und Drang’.

Rientrato a Francoforte si dedicò alla stesura del  dramma storico Götz von Berlichingen. In questo periodo comincia a delinearsi l’idea iniziale della composizione del Faust, con una stesura in prosa dell’Urfaust. Tra il 1771 e il 1775 abbozzò due drammi mai portati a compimento Prometeo  Maometto, poi il Ciclo del viandante e Il viaggio d’inverno nello Hartz.

Recatosi nel 1772 a Wetzlar per praticare l’avvocatura, conosce Charlotte Buff, fidanzata al suo amico Kestner, se ne innamora, ma riesce ad imporsi e a non svelare il suo amore. Di ritorno a Francoforte scrisse I dolori del giovane Werther (1974),  romanzo che lo rese subito celebre in Germania e oltre confine. La sua produzione letteraria continua con Clavigo (1774), Stella (1775), Ervino ed Elmira (1775) in cui aleggia il ricordo di Lili Schönemann, figlia di un banchiere, con cui aveva avuto una breve relazione.

L’autunno del 1774 segna per Goethe una svolta decisiva nella sua vita. Il giovane duca di Weimar, Carlo Augusto, lo invita alla sua corte e lo vuole accanto a sé come consigliere e ministro. Goethe con le sue conoscenze in campo politico, amministrativo, economico si accattiva la benevolenza di tutti, in particolar modo di Anna Amalia, la duchessa madre. Benché tali interessi fossero lontani dalla letteratura, sotto l’influenza della baronessa Charlotte von Stein, ebbe la possibilità di rivedere il suo pensiero e di indirizzarlo verso una più serena maturità. Ne fa fede la tragedia Ifigenia in Tauride, rappresentata a corte nel 1779. 

Nacquero pure le liriche più belle Alla luna, Il canto notturno del viandante, la prima stesura del romanzo Wilhelm Meister (inedita fino al 1911). Compose celebri ballate Il pescatore (1778), Il re degli elfi (1782), I limiti dell’umano (1778), Il divino (1783).

Dopo dieci anni di permanenza a Weimar, Goethe si allontana, quasi in fuga,  per dirigersi in  Italia. Si era creato dell’Italia una visione ideale, serena, pagana, il mito dell’Eden. Nel 1796 fu a Roma e successivamente in Sicilia. A Roma portò a termine il dramma Egmont (1787) e riscrisse l’Ifigenia; iniziò il Torquato Tasso, continuò a lavorare sul Faust e iniziò le Elegie romane, poi portate a termine dopo il suo ritorno a Weimar.

In Italia conobbe Cristiane Vulpius che gli diede cinque figli, e che Goethe sposò solo  nel 1806.  Nella primavera del 1790 andò a Venezia, ma la città lo lasciò indifferente, anzi nei suoi Epigrammi veneziani (1790) troviamo sfoghi di malumore, un po’ di sarcasmo e alcune oscenità.

Il ritorno a Weimar aprì un periodo di crisi nei rapporti con la corte e la società. In compenso iniziò la sua amicizia con Schiller, assieme al quale scrisse una raccolta di epigrammi Xenie e compose le sue ballate più belle L’apprendista stregone, La fidanzata di Corinto, Il dio e la baiadera che pubblicò assieme ad altri lavori dell’amico sull’Almanacco delle Muse per l’anno 1798. Scrisse ancora Arminio e Dorotea (1797),  Metamorfosi degli animali (1799), La figlia naturale (1802). Intanto continua a lavorare al suo Faust per portare a compimento la prima parte.

In precedenza, dopo aver seguito il duca Carlo Augusto che combatteva nell’esercito prussiano durante le campagne contro la Francia e aver  assistito alla battaglia di Valmy (1792), all’assedio di Magonza (1793), trasse esperienze che più tardi gli diedero la possibilità di scrivere La Campagna di Francia (1817).

Negli anni successivi produsse opere minori: le favole Intrattenimenti di emigrati tedeschi, il racconto La fiaba, un bestiario medievale in versi La volpe Reineke (1794). Nel 1976 portò a compimento il romanzo Gli anni di apprendistato di  Wilhelm Meister.

Negli anni della parabola napoleonica moltiplicò i suoi contatti con le maggiori personalità del momento, forse perché si sentiva sempre più lontano dalle nuove generazioni, Con la morte di Schiller nel 1805 si ripiegò su se stesso. La sua fama cresceva, ma Goethe si sentiva sempre più isolato. Di quegli anni è l’opera Le affinità elettive (1805).

Una amicizia amorosa con Marianne von Willemer gli ispirò le liriche del Divano occidentale-orientale (1819).

Nel 1816 morì sua moglie Cristiane; l’anno dopo suo figlio Augusto sposò Ottilie von Pogwisch, ma non fu un matrimonio felice. Il poeta però nutrì sempre affetto per la nuora e i nipotini. L’isolamento in cui si era chiuso aveva fatto di lui ‘un vecchio olimpico’. Ciò non toglie che all’età di settantaquattro anni si innamorasse di una giovinetta diciassettenne Ulrike von Levetzow.  Un lampo nella sua vita ormai al tramonto che gli dettò l’Elegia di Marienbad, parte centrale  della Trilogia della passione (1823).

Nel 1829 terminò la seconda parte del Meister intitolata Anni di peregrinazione  di Wilhelm Meister, un romanzo che l’aveva tenuto impegnato per più di mezzo secolo. Ma soprattutto in quegli ultimi anni di vita lavorò alla seconda parte del Faust che terminò pochi giorni prima della sua morte, avvenuta a Weimar nell’anno 1832.         

OPERA: Faust. L’intero dramma comprende due parti: Il Primo e il Secondo Faust. Il primo fu scritto in differenti periodi: vi è l’Urfaust o Faust originario, buttato giù da Goethe in poco tempo e poi distrutto. Per fortuna una sua amica della Corte di Weimar, la von Göchhausen. ne fece una copia che fu ritrovata in seguito da  Erich Schmidt e pubblicata, Comprende 22 scene, passate quasi tutte nelle successive stesure. Nel 1788 a Roma Goethe riprese la stesura del Faust. L’opera fu pubblicata nel 1808. Nel titolo appare la seguente dicitura Della Tragedia parte prima, il che lasciava supporre che il poeta già stava pensando ad una seconda parte.

In effetti, la seconda parte fu portata a termine negli ultimi anni di vita di Goethe.

Nel primo Faust, il vecchio sapiente, stanco della scienza e deluso anche dalla magia, avido di vita, stringe un patto con Mefistofele, il diavolo, che gli ridà la giovinezza e gli promette inebrianti esperienze. Il patto, di cui già si discute in cielo fra Dio e Mefistofele, dovrebbe fornire al diavolo l’anima di Faust se questi si dichiarerà soddisfatto anche di un attimo solo. Faust, sicuro che ciò non potrà mai avvenire, firma il patto. Anche il diavolo è sicuro e lo conduce nel piccolo mondo di Margherita facendogli intravedere che in futuro lo porterà in un altro mondo più grande. Faust si innamora, seduce Margherita, poi l’abbandona. La donna mette al mondo un bambino che uccide. Arrestata, viene giustiziata. Era questa una conseguenza delle male arti di Mefistofele che, già in precedenza, aveva fatto uccidere  da Faust  Valentino, il fratello di Margherita.

Il Secondo Faust ha una impronta totalmente nuova. Mefistofele introduce Faust nel mondo grande cioè il mondo dell’antica Ellade; gli dà in moglie Elena. Faust in questa nuova vita compie molte esperienze, dopo aver conquistato Elena, che simboleggia il mondo antico e la bellezza classica, bonifica paludi sul lido donatogli in feudo e muore in tarda età, pronunciando  l’invocazione che Mefistofele attendeva e cioè l’attimo richiesto:”Arrestati, sei bello!”. Ma nell’invocazione non vi è alcuna soddisfazione momentanea, essa è rivolta al futuro. Faust ha costruito non per sé ma per le generazioni a venire.

Margherita, morta, per sua intercessione presso la Vergine e per mezzo dell’Eterno Femminino che invisibilmente opera in Faust, riesce a condurre la sua anima verso l’alto, ad attirarla in cielo in un finale di cori di Angeli e di cristiana bellezza.

 

FILATELIA

ANTIGUA & BARBUDA  Anno 1999  (2538/40 + BF),  BERLINO Anno 1949 (51/53), 1961 (187), BOSNIA  Anno 2007 (385), BULGARIA Anno 1999(3817), CENTRO AFRICA REP. Anno 1982 (509), 1984  (612),  CHAD Anno 1984 (276 P.A.), CILE 1997 (1798), COMORE Anno 1978 (214), 1982 (366/7), 2009, COREA DEL NORD Anno 1981(1668, 1706), 1982 (1733, Mic.2263m, fog. 122), COREA DEL  SUD  Anno 1999  (1855+BF),  CONGO Anno 1982 (669), COSTA D’AVORIO Anno 1982 (610),  DDR Anno 1967 (1026), 1973 (1549), 1982 (fog.64), 1988 (2776), 1990 (2948), DOMINICA Anno  1999  (2346/8+BF),  FRANCIA Anno 1957  (1138),  GAMBIA  Anno 1999  (2808/10+BF),   2001  (3409),  GERMANIA  Anno 1926/7 (379,385), 1961 (229), 1980 (882), 1982 (953), 1993 (1520), 1997 (1771), 1999 (1860, 1901), 2001 (2013), 2004 (fog. 64),  GERMANIA Baden Anno 1949 (48/50), Zona Francese 1945/6 (11), USA Zone (1949), Rheinland 1949 (45), Zona Spvietica 1946 (fog.3), Thuringhen 1945/6, Wurtenberg 1949, GHANA Anno 1949 (379), GRENADA Anno  1999 (3401/3+BF),   GRENADINES  Anno 1999  (2435/7+BF),  GUINEA  Anno 1984 (735), 1999 (1781), GUYANA  Anno1999  (4831/3+BF),  ITALIA  Anno 1968 (1013), 1999 (2378), 2008 (Mic.3298),  GIAPPONE Anno 1990 (1872), LESOTHO Anno 1999  (1490/2+BF),  LIECHTENSTEIN Anno 1981 (726) 1999  (1156/7),  LUSSEMBURGO  Anno 1977  (891),  1999  (1439),  MALDIVE Anno1977 (633), MALI Anno 1982 (460 PA.), MAURITANIA Anno 1984 (539), MAURIZIO Anno 1984 (611), MOLDAVIA  Anno 1999 (282), 2007 (501), MONACO Anno 1969 (779), MONGOLIA Anno1981 (f0g.76), NIGER Anno 1982 (569), PARAGUAY Anno 1966 (6 valori), 1982 (Mic. fog. 534), 1993 (2611), POLONIA Anno 1968 b(1695), RAS AL KHAIMA Anno 1969 (48), ROMANIA Anno 1983 (fog. 159), 1999 (4546),  SAINT VINCENT  Anno 1999  (3695/97+ BF), 1999  (3747/49+BF), SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 2008 (2675), 2010  (3373),  SIERRA LEONE Anno 1999  (2763/65 + BF),  1999  (2790/91),  UNGHERIA Anno 1949 (82 P.A,), 1982 (fog 164), URUGUAY Anno 1983  (1129),  ZAMBIA  Anno  (848/50)

 

 

 

 

Goetz Curt  (pseudonimo di Kurt Walter Gotz)

(Germania)

 

Nato a Mainz il 17 novembre 1888. Morto a Grabs il 12 settembre 1960.

Fu un drammaturgo, sceneggiatore e attore tedesco.  Con la moglie Valérie von Martens  ha rappresentato con successo le sue commedie teatrali, spesso anche interpretandole in prima persona.

Opere: Teatro- Der Lamppenschirm (1911), Nachtbeleuchtung (1918-1919), Menagerie (1919), Ingeborg (1922), Die Tote Tante und andere Begebenheiten (1924) , Hokuspokus (1926), Der Lugner un die Nonne (1928), Frfauenharzt Dr.Med.Hiob Pratorius (1934) Das aus in Montevideo (1945), Nichts Neues in Hollywood (1956), Miniaturen (1958), Seifenblasen (1962),

Romanzi e memorie: Una strega a Berly Hills; Die Memoiren des Peterhans von Binningen (vol. 1, 1960), Die Verwandlung des Peterhans von Binningen (vol. 2), Wir wandern, wir wandern ... (vol. 3, 1963).

 

FILATELIA

LIECHTENSTEIN  Anno 1983  (783)

 

 

 

GOGA  OCTAVIAN

(Romania)

  

Nato a Rasinari, presso Sibiu, nel 1881 Morto a Ciucea, Cluj, nel 1838.

Figlio di un pope di campagna completà gli studi presso l’Università di Budapest, dove inizia una attività di propaganda  nazionalistica.  Nel 1902 collabora alla rivista “Luceafarul”.

Rientrato in Romania prende parte alle manifestazioni irredentiste a favore della Transilvania.  Fu ministro del culto nel 1920 e degli interni nel 1926. Fu eletto membro dell’Accademia nel 1923 e nel 1924 riceve il premio nazionale per la poesia. 

Presidente del partito nazional-cristiano entra in conflitto con “la guardia di ferro”. Presidente del consiglio nel 1937, viene battuto alle nuove elezioni e si dimette dalla politica nel 1938 per seguire la sua passione poetica.

Già nel 1909 aveva pubblicato una raccolta di poesie, Ci chiama la terra e nel 1913 All’ombra dei muri.  A queste si aggiungono  Canzoni senza patria componimenti scritti per il suo paese a favore dell’intervento della Romania a fianco dell’Intesa e una raccolta intitolata Dal largo o poemi postumi,  pubblicata nel 1939.

Si interessò anche di teatro scrivendo drammi tra cui Il signor notaio (1914) e  Il maestro Manole (1928)

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1943   (742)

 

 

Gogebashvili  Iakob

(Georgia)

 

Nato il 15 ottobre 1940.  Morto  1°giugno 1912..

Giornalista, educatore, scrittore di opere rivolte all’infanzia, fu il fondatore della pedagogia georgiana.  Scrisse il primo sillabario per bambini, La lingua materna (1876),   utilizzato nelle scuole georgiane durante i primi anni di insegnamento della lettura e della scrittura.

Nacque nel villaggio di Variani, vicino a Gori.

Figlio del sacerdote Simon, studiò nei seminari di Gori e di Tiflis, prima di iscriversi all’Accademia di Kiev nel 1861. Oltre ad acquistare dimestichezza con le scienze naturali, indirizzò le sue idee anche verso la politica, seguendo Herzen. Belinsky e Chernyshevsky. Tuttavia, diverso da molti dei suoi colleghi intellettuali georgiani contemporanei, fu poco influenzato dai radicali russi.

Ritornato in Georgia nel 1863, insegnò aritmetica e geografianel seminario di Tiflis e poi diventò ispettore.

La sua casa, frequentata dagli allievi del seminario, presto si è trasformò in un ritrovo per discussioni severe sull’arte e sulla politica.  Di conseguenza, fu allontanato per ordine  del santo sinodo  e inviato a St Petersburg 1874.

Da allora Gogebashvili diventato indipendente, votò le sue energie alla formazione dei suoi connazionali. Nel 1879, fondò la Società per la diffusione del saper leggere e scrvere fra I Georgiani, occupandosi particolarmente  del  sistema scolastico. 

Gogebashvili fu assai influente nel gruppo degli intellettuali che gravitava attorno al principe Ilia Chavchavadze, fondatore e  animatore del movimento per la rinascita nazionale georgiana, fino al suo assassinio nel 1907.

L'opera più influente di Gogebashvili, La lingua materna, pubblicata nel  1876, iniziava con l’insegnamento dell’alfabeto per giungere  ai testi letterari, seguendo una serie di passaggi enciclopedici. Ebbe numerose edizioni e aggiornamenti, trasformandosi in un modello letterario seguito da diverse   nuove lingue letterarie del Caucaso.

Un'altra opera importante fu La porta della natura (1868), che sviluppa la favola e l'introduzione alle scienze naturali: una specie di enciclopedia per bambini in età scolare.

Gogebashvili,  inoltre, scrisse favole, racconti per l’infanzia, un romanzo storico per la gioventù e  diversi articoli giornalistici in difesa della cultura e dell'identità georgiane.

 

FILATELIA  

GEORGIA  Anno     (280)

 

 

 

GOGOL NIKOLAJ VASIL’EVIC

(Russia)

 

Nacque il 19 marzo 1809 a Sorocintzy, governatorato di Poltava, in una famiglia di piccoli proprietari terrieri.  Sin da piccolo manifestò la sua propensione per la letteratura e per il teatro. Dopo la morte del padre, essendo riuscito a convincere la madre ad affrontare sacrifici per permettergli di vivere nella capitale, si trasferì a Pietroburgo dove, a sue spese, fece pubblicare la sua prima opera Hans Küchelgarten (1928), un poema che ebbe scarso successo.

Trovò lavoro nel mondo burocratico presso la segreteria di un ministero. Nel 1831, abbandonò il lavoro e divenne professore di storia in un istituto di ragazze nobili.

Ma quel lavoro non lo soddisfaceva perché Gogol si sentiva destinato a dover compiere qualcosa di grande per aiutare l’umanità.

Nel 1832 pubblicò un libro di racconti, Veglie alla fattoria presso  Dikan’ka, seguite nel 1932 da un secondo volume. Si tratta di ricordi di infanzia, di elementi folkloristici, della descrizione della vita contadina, il tutto trattato con accenti poetici e realistici. L’opera gli assicurò presso il pubblico un successo immediato, che si estese anche nei circoli letterari. Nel 1835 pubblicò un’altra raccolta Mirgorod che conteneva, Taras Bul’ba, un romanzo storico alla Walter Scott, nonché il racconto Come litigarono Ivan Ivanovic e Ivan Nikiforovic, i cui personaggi diventeranno tipici in altre storie.

Sotto il titolo convenzionale di Racconti di Pietroburgo sono racchiusi  saggi critici e i racconti: La prospettiva Nevskij,  Diario di un pazzo, Il ritratto, Il naso, nei quali l’elemento realistico e quello romantico si fondono,

Nel campo teatrale scrive una commedia satirico-umoristica Il matrimonio (1833), rifatta poi nel 1843. Al 1836 risale la rappresentazione de L’ispettore generale (altro titolo Il revisore), una satira della burocrazia russa. Il suo intento era quello di indicare attraverso la satira e il riso, una via per combattere l’immoralità del potere pubblico e la corruzione, ma fallì lo scopo perché nel campo teatrale fu considerato solo un autore comico. Nello stesso periodo scrive Il cappotto,  I giocatori e inizia la stesura di Anime morte.

Deluso e amareggiato per l’incomprensione del suo pubblico, iniziò una serie di viaggi attraverso l’Europa, visitando Germania, Svizzera, Francia. Si stabilì a Roma dove curò la stesura delle Anime morte. L’idea era quella di creare un poema in tre antiche, come la Divina Commedia. Filo conduttore era la potenza corrosiva e la forza demoniaca del denaro. Dopo un breve rientro in patria, ripartì per Vienna e poi  di nuovo per l’Italia. Nel 1841, rientrato a Mosca per pubblicare l’opera, se la vide rifiutata dal comitato di censura, e dovette intervenire con alcuni rimaneggiamenti. Il primo volume usciva nel 1842. Tornato a Roma lo scrittore venne a conoscenza di critiche anche da parte di amici. Tali reazioni lo turbarono profondamente, tanto che si ripromise di fare della seconda parte delle Anime morte un’opera valida, tale da confondere i critici denigratori.

Persuaso di essere stato chiamato ad assolvere ad un compito morale e non soltanto artistico, disperando di poter inviare agli uomini il messaggio cui mirava, nel 1847 raccolse tutte le sue riflessioni sui principali valori della vita del tempo, sull’arte, sulla religione, sulla servitù, sulla libertà… in un libro dal titolo Brani scelti della corrispondenza con gli amici.. Ne venne fuori un’opera in pieno contrasto con le illusioni degli amici che avevano visto in lui il fustigatore dell’organizzazione sociale russa, il liberale che aveva sognato la redenzione del popolo. L’opera  suscitò indignazione di amici e nemici, di religiosi e laici e Gogol, l’anno seguente, partì per la Palestina, assillato da crisi morali e religiose. A suo rientro a Mosca, nel 1848, malato nello spirito e nel corpo, bruciò la seconda parte del  manoscritto delle Anime morte.

La sua vita da quel momento divenne tragica. Sottoposto a continui controlli da parte di un prete fanatico, lui stesso preda di sconforti e di crisi depressive, condusse una vita  squilibrata. Ma non cessò di  pensare alla seconda parte della sua opera. La riprese ma poi la bruciò definitivamente nel febbraio del 1852. Il 21 febbraio di quello stesso anno moriva a Mosca fra atroci sofferenze.

La sua vita e le sue vicende riflettono il dramma di un uomo che, pur conscio di dover compiere un’alta missione, non riuscì a portarla a termine attraverso le sue opere.

Gogol  creò un’epoca nel campo del teatro russo e della narrativa. Per questa sua posizione preminente fu conteso dalle diverse correnti letterarie e politico-sociali. Per molti fu realista, per altri romantico; liberale per alcuni, conservatore per altri. E poteva anche essere vero perché nel genio si compendiano molte interpretazioni e valutazioni. L’estensore della voce ‘Gogol’ del Dizionario degli Autori Bompiani, conclude:”[fu] padre del realismo russo, ma insieme qualcosa di più; realista e romantico nello stesso tempo e perciò autentico figlio di quella Russia in cui il cielo grigio di Pietroburgo si confondeva con quello azzurro ucraino; grigio e azzurro che si confondevano anche nell’animo dello scrittore”.

OPERE:  Anime morte  La prima parte fu pubblicata nel 1842. La seconda parte, incompleta, fu  pubblicata postuma nel 1852.

Prima dell’abolizione della servitù della gleba  i contadini russi  o anime  (così erano definiti) venivano censiti periodicamente e i proprietari pagavano il testatico in base al numero di anime censite sulle loro terre. Si trovavano pertanto, in certi casi, a dover pagare per anime già morte da vari anni. Il personaggio di Gogol, Cicikov, recandosi dai proprietari terrieri, proponeva loro di comperare a buon mercato le anime morte, ma ancora vive ai fini delle tasse, per trasferirle, in teoria, a un governatorato a cui venivano concesse considerevoli estensioni di terre a chi possedesse un determinato numero di servi. Cicikov verrà scoperto. Su questo spunto, probabilmente suggerito a Gogol da Puskin, lo scrittore tracciò una serie di quadri umoristici e dolorosi sulla vita dei contadini russi.

Taras Bul’ba   Taras Bul’ba, cosacco fiero e indomito, uccide il figlio Andrej, che, innamorato di una giovane polacca, era passato al nemico. Poi, impotente, assiste alla tortura del secondo figlio, Ostap,  da parte dei polacchi. Per vendicarlo comincia a spargere dappertutto terrore e rovina. Viene catturato e arso vivo. Nel libro vi è una accurata descrizione della steppa selvaggia e del popolo ora dedito a spensieratezza e baldoria, ora impegnato in feroci  e aspri duelli. L’opera è una visione epico-lirica. Ispirò le opere musicali di L.Janacek (1918) e di M Rousseau. 

 

FILATELIA

BULGARIA 1947, 2009,   DDR 1952, GUINEA 2009, 2o10  (4244/7), MOLDAVIA 2009, POLONIA  Anno 1952  (647), 2009,  ROMANIA Anno 1952  (1210/1),  RUSSIA  Anno 2009, 1959  (2160) ,2009 (fog.119-120),  SERBIA 2007, 2009 (285),  UCRAINA Anno 2008 (871/72,  fog. 74), 2009 (BF 65), , URSS  Anno 1944,  1952 (1605/7),   1956, 1959, 1969,

 

 

 

GOKAK VINAYAKA KRISHNA

(India)

 

Nato nel 1909.  Morto nel 1992

Vinayaka Krishna Gokak era un grande scrittore in lingua Kannada e studioso delle letterature inglese e Kannada. Nel 1961, a Gokak è stato assegnato il Padmashree dal governo dell'India per Dyava Prithvi.

Gokak era uno studente di letteratura Karnatak presso il Collegio Dharwar. Studiò a Oxfords e divenne  professore indiano di lingua inglese. Dopo il ritorno da Oxford, nel 1938, fu nominato preside del Collegio Willingdon. Ha servito come Vice Cancelliere del Sri Sathya Sai Institute of Higher Learning a Puttaparthi, nel distretto di Anantapur, dal 1981 al1985.

Il suo romanzo Samarasave Jeevana è considerato una delle opere più rappresentative della letteratura Navodaya in Kannada.

Opere:  Bharata Sindhu Rashmi.  Samarasave Jeevana, Urnanaabha,  Abyudaya, Baaladeguladalli,  Dhyava Pruthvi,  Geethegal Samudra. Tradusse  romanzi e poesie di vari autori.

 

Filatelia

INDIA Anno 1998

 

 

 

GOLDBERG  LEA

(Israele)

 

Nata a Konigsberg  (secondo un’altra versione a  Kaunas, Lituania) il 29 maggio del 1911. Morta a Gerusalemme il 15 gennaio del 1970.

Studia in Lituania e in Germania dove si specializza in filosofia e nello studio delle lingue semitiche. Nel 1933 ottiene un dottorato in lingua semitica all’università di Bonn e successivamente, nel 1935, deve emigrare in Palestina. In quello stesso anno pubblica un libro di poesie Anelli di fumo.

A Tel Aviv lavora come consigliere letterario  e nel 1954  tiene corsi presso l’università ebraica di Gerusalemme, dirigendo la sezione di letteratura comparativa.

Ottima traduttrice (conosceva sette lingue), in particolar modo si occupa di traduzioni dal russo.

Autrice di poesie, scritte in stile moderno, semplice, è ricordata per  l’opera  I sonetti di Teresa. Nei suoi versi a il mondo della sua infanzia in Lituania, la tragedia dell’ebraismo.

Sono pure noti alcuni poemi legati alla natura e alle bellezze della  sua patria.

Saggista e si occupa di classici, tra cui Petrarca, Baudelaire, Tolstoi, Verlaine.

Scrive opere per bambini tra cui L’appartamento in affitto, diventato un classico della letteratura ebraica.

Le fu assegnato il Premio Rubin e il Premio d’Israele per la letteratura.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno  1991   (1125), 2012

 

 

 

Goldfaden  Abraham

(Ucraina)

 

Nato nel 1840. Morto nel 1908.

Poeta ebreo, drammaturgo, regista teatrale e attore in lingua yiddish, scrisse una quarantina di opere teatrali. Oggi è  considerato il padre del teatro moderno ebraico.

Nel 1876 fondò in Romania quella che è generalmente accreditata come la prima compagnia teatrale professionale in lingua yiddish. Egli fu il primo importante drammaturgo e figura di spicco del teatro yiddish.

Nel 1876 riunì alcune delle sue canzoni e poesie per formare la sua prima commedia, rappresentata a Jassy.  A questa altre ne seguirono, tutte rappresentate, finché, nel 1883, le autorità russe vietarono il teatro yiddish e Goldfaden con la sua troupe emigrò prima a Parigi, poi a Londra e successivamente a New York dove, nel 1903  aprì una scuola di recitazione.

Delle sue 40 commedie la più famosa è  Shulamit (1880).

In suo onore in Romania, a Jasi, gli è stato dedicato  il “Avram Goldfaden Festival” in quanto egli viene considerato "il Principe Azzurro, che svegliò dal  letargo la cultura romena ebraica".

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 2009  (2001),  ROMANIA Anno 2009  (5398).

 

 

 

Golding Gerald William

(Inghilterra)

 

Nato Saint Colomb Minor, Cornovaglia, nel 1911. Morto a Falmouth, Cornovaglia, nel 1993

Romanziere tra i più originali e creativi. La sua opera più nota è Il signore delle mosche (1954) in cui racconta le avventure da incubo di un gruppo di ragazzi salvatisi su un’isola deserta dopo un incidente aereo. L’Autore descrive l’involuzione, la degenerazione e il passaggio da uno stato di innocenza ad un bagno di sangue e di barbarie.

Tra le sue opere maggiori: Le due morti di Christopher Martin (1956),  Caduta libera (1959),  La piramide (1967),  Oscuro visibile (1979),  la trilogia Riti di passaggio (1980),  Calma di vento  (1987),  Fuoco sottocoperta (1989).

Si tratta di favole morali i cui protagonisti sono posti in uno stato di estremo bisogno, che condiziona il loro modo di agire, evidenzia gli istinti più remoti e il rapporto tra bene e male, facendo emergere il torbido, il violento e l’inquieto che alberga in fondo all’animo umano.

Anche nei suoi racconti non si discosta da tali interpretazioni.

Nel 1983 ottenne il Premio Nobel.

 

FILATELIA

GRENADA Anno  1995  (2670)

 

 

 

Goldman William

(USA)

 

Nato il 13 agosto 1931 a Chicago.

Cresciuto in una famiglia ebrea  in un sobborgo di Chicago, studiò nel 1952 nel collegio di Oberlin e nel 1956 presso la Columbia University.   Dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa, pensò subito di utilizzare gli insegnamenti ricevuti e compose brevi poesie, racconti e romanzi.

Di natura  eclettica, prima di dedicarsi esclusivamente a scrivere sceneggiature per film,  toccò diversi generi letterari, dall’avventuroso al giallo, al trhiller. Esperienza che gli fornì molto materiale per il suo futuro lavoro in campo cinematografico.

Nella  sua produzione emergono le opere:] La Principessa Sposa., Stepford i (1975 Misery (1990); Chaplin (1992); Maverick (1994 ) Il potere assoluto (1997), Il Tempio d'Oro (1957), Il proprio turno di Curtsy,(1958),  Soldato sotto la pioggia (1960) Ragazzi e Ragazze insieme (19649. 1964, Nessun modo di trattare una Lady (1964),  Il giorno del padre 1971 Tinsel (1979),  Controllo (1982), Il gondoliere silenzioso,  Il colore della luce  (1984), Fratelli 1986). 

Nel 1980 scrisse una serie di memorie in cui ricorda la sua vita professionale a Broadway e Hollywood.  Vinse due Premi Oscar: uno per Butch Cassidy e Sundance Kid l', e l’altro  per la sceneggiatura di Tutti gli uomini del presidente.. Ha anche vinto due premi Edgar per la  miglior sceneggiatura: per i film  Harper nel 1967, e per Magic (adattato da un suo romanzo) nel 1979.

 

FILATELIA

GUINEA Anno 1999,  MALDIVE  Anno 1993 (1544), MALI  Anno 1995,  SAN MARINO  Anno 1990, SIERRA LEONE  Anno 1990.

 

 

GOLDONI CARLO

(Italia)

 

Nasce il 25 febbraio 1707 a Venezia. Muore a Parigi il 6 febbraio1793.

Proviene da una famiglia borghese. Il padre Giulio è un medico che esercita la sua professione in diverse città dell’Italia centro settentrionale. Di indole irrequieta è sempre pronto a mutar città, luoghi e ambienti; trasmetterà tale inquietudine  al figlio.

Goldoni studia a Perugia poi a Rimini. Da qui, oppresso dagli studi filosofici e col  desiderio di rivedere la madre, fugge a Chioggia una  barca di comici, affascinato dalla loro vita errabonda. Studente di giurisprudenza a Pavia, si fa espellere dal collegio Ghislieri per una satira da lui scritta sulla bruttezza di alcune ragazze su della città. La morte del padre e le precarie condizioni finanziarie della famiglia lo spingono a laurearsi nel 1731. Presa la laurea dopo una nottata trascorsa al tavolo da gioco, comincia ad esercitare l’avvocatura a Venezia, ma un intrigo amoroso lo costringe a lasciare la città alla volta di Milano.

Nel 1732 esce il suo primo lavoro a stampa, Il gondoliere veneziano ossia Gli sdegni amorosi. A Verona conosce il capocomico Giuseppe Imer con quale lavora e lo segue a Venezia al teatro San Samuele. Vi resta fino al 1743 e nel frattempo sposa Nicoletta Conio. Fu un periodo di apprendistato in cui il giovane Goldoni tentò diversi generi teatrali, raggiungendo il meglio negli intermezzi comici La birba 1734, Monsieur Petiton (1736), Momolo cortesan (1734)  e La donna di garbo (1743).

Nel 1744 è costretto a lasciare Venezia  alla volta di Pisa dove si ferma per tre anni, esercitando l’avvocatura, ma senza tralasciare il teatro. Scrive Arlecchino servitore di due padroni (1745), metà canovaccio e metà scritto, I due gemelli veneziani (1747) e altre commedie. È il momento che segna il passaggio alla commedia dell’arte.

Nel 1748 rientra a Venezia e firma un contratto con l’impresario Medebac, la cui compagnia recitava al teatro Sant’Angelo. Scrive La vedova scaltra (1748), La putta onorata (1749), La buona moglie  (1749), La famiglia dell’antiquario (1750). I suoi successi provocano invidie; lo si accusa di gusti plebei, di non rispettare le regole teatrali. Per tutta risposta Goldoni si impegna a produrre 16 commedie per la stagione1750-51. La prima fu Il teatro comico, una sorta di ‘poetica’ in cui ribadiva la necessità di dare verosimiglianza a personaggi e ambienti, e sul disegno di dare importanza non ad un solo personaggio ma a più. Seguirono  La Pamela (prima commedia senza maschere), Il bugiardo, Le femmine puntigliose, La bottega del caffè e altre. Nel 1753 scrive La locandiera

Abbandonato il Medebac in seguito a contrasti, passò gli ultimi mesi del 1753 al teatro San Luca di Antonio Vendramin, dove fu costretto a misurarsi con i suoi concorrenti commediografi su generi a lui non congeniali come commedie letterarie, drammi per musica, romanzeschi, esotici. Ma le sue commedie migliori sono quelle  in dialetto  come Il campiello (1756, Gli innamorati (1758), I rusteghi (1760), Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura, Il ritorno dalla villeggiatura (1761), Sior Todero brontolon (1762), Le baruffe chiozzotte (1752),

Bersagliato da nuove polemiche, fomentate da Carlo Gozzi, accetta l’invito della Commedie Italienne di Parigi, dove si trasferisce. L’ambiente teatrale parigino, ancora legato al canovaccio, costringe il Goldoni a ricominciare da capo e gradualmente la sua battaglia per la riforma sino a conquistarsi con Le bourru bienfaisant (1771), scritto in francese, il pieno favore del pubblico, dei letterati e della corte stessa.

Maestro di italiano della famiglia reale, e poi pensionato di Luigi XVI, Goldoni vive a Parigi fino alla morte in un ambiente consono al suo carattere socievole, aperto verso il mondo. Godette dell’amicizia degli intellettuali francesi tra cui Voltaire, Rousseau, Diderot. A Parigi scrisse in francese le sue Memorie che mettono in scena se stesso e che costituiscono il capolavoro della sua vecchiaia.  La pensione di corte gli fu tolta a seguito della Rivoluzione e restituita il giorno dopo la sua morte.

Gli ultimi anni non furono lieti e dovette vivere in ristrettezze economiche. Malato e angustiato dalla povertà, ebbe sempre al suo fianco  la moglie Nicoletta e il nipote Antonio. Si spense nella notte tra il 6 e il 7 febbraio del 1793.

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1958  (919),  CITTA’ DEL VATICANO  Anno  2007  (1433/5) , ITALIA Anno 1997  (1379), 1993  (2071/2),  MONACO  Anno 2007 (2588), 2009,  ROMANIA  Anno 1958  (1578),  RUSSIA   Anno 1958  (2042),  SAN MARINO  Anno 1993  (1394), 2007, CITTA’ DEL VATICANO 2007

 

 

 

 

 

 

GOLDSMITH  OLIVER

(Inghilterra)

 

Nato a Pallas (Longford, Irlanda) il 10 novembre 1728. Morì a Londra il 4 aprile 1774.

Figlio di un ecclesiastico, di aspetto poco appariscente a causa del vaiolo che lo aveva colpito a otto anni, dovette subito mettersi a lavorare per guadagnarsi di che vivere.  Frequentò le scuole secondarie e poi entrò al Trinity College di Dublino. Nonostante una sua fuga per un rimprovero che non meritava,  riuscì a prendere il titolo di Bachelor of Arts. Bocciato agli esami per entrare negli ordini ecclesiastici, fece il precettore. Uno zio gli diede il denaro per studiare legge a Londra, dove non arrivò perché per strada scialacquò tutto il denaro.

Nel 1752 andò a Edimburgo a studiare medicina e nel 1754 passò a Leida. Vi rimase un anno e poi iniziò un viaggio attraverso l’Europa, viaggiando a piedi con solo “una ghinea in tasca, una camicia addosso e un flauto in mano”, mantenendosi sostenendo dispute nelle università. Percorse Francia, Germania, Svizzera e Italia, prima di ritornare in Inghilterra con un diploma ottenuto in qualche ateneo.

Nel 1758 tentò inutilmente di ottenere un posto di medico in India, dopo aver esercitato in Inghilterra l’attività di medico per due anni.

Si dedicò allora alla letteratura, scrivendo articoli sul periodico “Ape “ da lui interamente redatto. Pubblicò nel 1774 una Storia d’Inghilterra e poi nel 1762 Il cittadino del mondo. Nel 1764, sfruttando i ricordi dei suoi vagabondaggi attraverso l’Europa, scrisse Il viaggiatore, un poema filosofico che confermò il suo talento di scrittore. Il suo nome rimane però legato al suo capolavoro Il vicario di Wakefield (1766), venduto per 60 sterline, somma che lo  salvò dalla prigione per debiti.

Poco dopo scrisse due commedie L’uomo di buon carattere (1768) e  Pur di conquistare si sottomette (1773). Del 1770 è il poema Il villaggio abbandonato.

Nel 1774 Goldsmith fu colpito da una febbre persistente, che si aggravò per la miseria cui la sua imprevidenza l’aveva gettato e per aver assunto farmaci non prescritti dai medici. Morì pianto dai poveri che aveva beneficato e dagli amici.

A lui si devono opere storiche: Storia d’Inghilterra, Storia di Roma, Storia di Grecia, Storia naturale destinate alle scuole e biografie di Parnell e di Lord Bolingbroke.

Golding spicca tra i narratori inglesi per il suo stile spontaneo, bonario ed umoristico.

 

FILATELIA

IRLANDA  Anno 1974  (306)

 

     

GOLOVKO ANDREY VASILIEVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1897. Morto nel 1972.

Scrittore.

 

FILATELIA 

UKRAINA,Anno  1997.12.03, Annullo speciale.  1987 e1997 Buste postali

 

Gombrowicz Witold

(Polonia)

 

Nato il 25 agosto Maloszyce o Moloszyce (Opatów) nel 1904. Morto a Vence   nel 1969.

Si laureò in legge all’Università di Varsavia, studiò filosofia e economia a Parigi nel 1927-1929.

Si recò in Argentina nel 1939 dove rimase fino al 1963. Tornato in  Francia, si stabilì a Vence, vicino a Nice, dove morì.

Esordì con il Taccuino del periodo di maturazione (1933). Il suo primo vero successo fu Ferdydurke (1938), satira esilarante e feroce del conformismo e della grettezza della scuola e della società contemporanea.

Seguirono Transatlantico (1953) epopea di un emigrante, e Pornografia (1960) dove una ossessione sessuale esplode in un'orgia di assassinio, Cosmo (1965),  i Diari, di cui  uscì un primo volume nel 1957 e un secondo nel 1962.

Notevoli anche i testi teatrali, che hanno come tema l'uomo vittima dei propri pensieri e delle proprie azioni: Ivona, principessa di Borgogna (1938), Il matrimonio (1946), Operetta (1966).

Sarcastico, irriverente, violento, Gombrowicz crea a una visione deformata e grottesca della realtà, popolata di non-senso, fantasticherie da incubo, sconvolgenti corrispondenze.

La sua opera  è da ricollegarsi allo sperimentalismo polacco precedente la seconda guerra mondiale.

 

FILATELIA

POLONIA Anno 2004   (3880)

 

 

 

Gomes Soeiro Pereira Joaquim

(Portogallo)

 

Nato il 14 aprile 1909 a Gestaco. Morto il 5 dicembre 1949.

Figlio di agricoltori, studiò alla scuola agraria di Coimbra e, terminati gli studi, emigrò in Angola dove rimase un anno prima di ritornare in patria. Trovò lavoro ad Alhandra in un cementificio dove usò le sue conoscenze letterarie e la sua attività secondaria di scrittore per esercitare un attivismo culturale presso i compagni di lavoro. Nel 1939, a soli vent’anni iniziò a collaborare col settimanale “O Diabo” e pubblicò il primo romanzo.

Tra le sue opere migliori due romanzi a sfondo sociale Esteiros (1941) e Engrenagem  (1951), basati sulle sue idee comuniste.

Inscritto al Partito comunista portoghese, fu membro del Comitato centrale e per il suo attivismo fu costretto a vivere in clandestinità a causa del regime fascista portoghese. Per le condizioni precarie di vita che minarono il suo fisico, colpito da tubercolosi, non gli fu possibile ricevere l’assistenza medica di cui aveva bisogno.

Il romanzo Esteiros, pubblicato nel 1941, è la storia di un gruppo di ragazzi del proletariato, costretti a lavorare in una fabbrica di mattoni e quindi nell’impossibilità di frequentare la scuola.

Engrenagem ha invece per tema il mondo agricolo messo a confronto con quello industriale. Per queste opere Gomes è da considerarsi un esponente del Neo-realismo portoghese.

Altre opere: Contos vermelhos, Rifugio perdido, Ultimo carta.

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 2009 

 

 

 

GOMEZ DE AVELLANEDA  GERTRUDIS

(Cuba)

 

Nata a Cuba nel 1814. Muore nel 1873.

All’età di 22 anni si reca in Spagna dove trascorre tutta la sua vita. L’allontanamento da Cuba fu dovuto alla morte del padre e alle nuove nozze della madre, da lei non accettate.

In Spagna  entra in contatto con la letteratura romantica di Victor Hugo, Chateaubriand, Byron.

La sua vita è cosparsa di disgrazie. Si sposa due volte ed entrambi i mariti muoiono. Viene abbandonata dall’amante quando era in attesa di una bambina che nasce morta, furono vicissitudini che influirono profondamente sul suo temperamento.

Di spirito emotivo, appassionato si accostò allo spiritismo, alternando ad esso periodi di ritiro religioso, ma poté sempre contare sull’aiuto di amici scrittori come Josè Zorilla, Fernan Caballero, Josè de Espronceda, Alberto Lista.  Il suo spirito indipendente, i suoi scandali amorosi le valsero la critica di personalità come Marcelino Menéndez y Pidal che le impedì di entrare a far parte della Regia Accademia Spagnola.

Scrisse  poesie, novelle, opere teatrali nelle quali fece conoscere lo spirito caraibico  e l’esotismo, a malinconia e la nostalgia del suo paese.

Ne sono un esempio le opere  Guatimozzino, ultimo imperatore del Messico (1846),  Il cacicco di Turmequé (1860).  Le sue idee sociali sono presenti in Sab la prima novella contro lo schiavismo  della letteratura spagnola. La sua poesia si concentra sull’amore pessimista.

In campo teatrale tentò la tragedia classica e il dramma romantico senza cadere in alcun eccesso, si veda il Saul (1849) e Baltasar (1858), considerate le sue migliori opere per il ritratto psicologico dei personaggi.

Fu una scrittrice molto conosciuta nella sua epoca, poi passò un momento di oblio. La critica attuale la considera come un precursore del  femminismo moderno per la forza vitale che immette nei personaggi femminili.

 

FILATELIA

CUBA  Anno 1914, 1973  (1648),  SPAGNA  Anno  1977  (2082).

 

 

GÓMEZ DE LA SERNA RAMÓN

(Spagna)

 

Nacque  il 3 luglio  1888, a Madrid. Morto a Buenos Aires il 13 gennaio 1963.

Scrittore drammaturgo e agitatore era conosciuto soprattutto per le "Greguerías"(poesie di pochi versi di contenuto ironico, surreale e  burlesco: ad esempio: “Le due uova che mangiamo sembrano gemelle: eppure non sono parenti neppure di terzo grado”. “Il pavone è un mito in pensione”. “Con il vento le porte si arrabbiano”).

Nato in una famiglia medio-alta, Gómez de la Serna si rifiutò di seguire le orme paterne  e di intraprendere via del diritto e della politica e presto scelse la vita dell’artista bohémien, peraltro assecondato dal padre indulgente che finanziò la rivista letteraria “Prometeo”, su cui il figlio scrisse. 

Tra il 1908 e il 1912, Ramon introdusse in Spagna un tipo di vita scandalistico simile  a quello di Oscar Wilde, Remy de Gourmont e Marinetti.

Durante la prima guerra mondiale Ramon, diventato esponente della Spagna neutrale ,creò un gruppo letterario-sociale, nel centro di Madrid, nel vecchio  Café Pombo.

Dietro le stravaganze della sua vita Ramon trovò il modo di poter osservare il mondo convenzionale che lo circondava al fine di poterne adottare uno particolarmente innovativo, che potesse avere influenza sulla generazione dei nuovi poeti del suo tempo. In tal senso produsse  una forma di scrittura originale e creativa in prosa brillante..

Dal  1914 al 1918 pubblicò sei opere,   El Rastro [Il mercato delle pulci], El Medico improbabile [Il medico improbabile], Greguerías [Greguerias], Sines [Seni] Pigeon [Piccione], El Circo [Il Circo] , le quali illustrano la maggior parte delle sue caratteristiche principali: la sua ricerca di un nuovo genere di brevi poemi in prose frammentarie, l’esaltazione per  banali oggetti di uso quotidiano, l’enfasi sull'erotismo, l’esuberante auto-proiezione, l’esclusiva dedizione all'arte, l’umorismo giocoso, il  misticismo laico contemplativo, e soprattutto il culto dell'immagine.

Queste caratteristiche  abbondano in tutte le sue opere, specialmente i suoi molti romanzi, e in paericolar modo in La  Viuda La blanca y Negro (1921).

In Spagna, la sua opera spesso suscitò polemiche e ostilità. Ebbe comunque tra i  suoi difensori più eminenti José Ortega y Gasset.

La mancanza di impegno di Ramon durante la Repubblica, e il suo esilio dalla Spagna, nocque assai alla sua figura di uomo e di scrittore.

Nonostante la produzione di alcune opere  originali come il romanzo L'uomo perduto (1947) e la sua straordinaria autobiografia Automoribundia [1948],  visse in l'esilio in uno stato di  povertà e di l'isolamento, senza alcun aiuto da parte delle  precedenti conoscenze e amicizie.  

Nonostante il calo di reputazione, due voci importanti hanno dichiarato la loro ammirazione per la sua opera. La prima quella di  Octavio Paz, che scrisse in una lettera Papeles de Son Armadans nel 1967: ‘Para mí es el gran escritor español: el Escritor o, mejor, la Escritura. Comparto la admiración, el fanatismo, de Larbaud: yo también habría aprendido el español sólo para leerlo".

La seconda quella di  Pablo Neruda, che nel suo prologo a Obras selectas   di Ramon Gomez (1971)  ha affermato che 'la maggior figura del surrealismo, tra tutti  i paesi, fu  Ramon”.

Le sue opere complete sono state pubblicate in 20 volumi dal Circolo lectores / Galaxia Gutenberg (Barcellona) in una splendida edizione curata da  Ioana Zlotescu.

 

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1972

 

 

GÓMEZ FERNANDO FERNÁN

(Perù)

 

Nato a Lima, 28 agosto 1921. Morto a  Madrid, 21 novembre 2007

Regista, scrittore, sceneggiatore e attore spagnolo di origine peruviana è stato membro della Real Academia Española. Nel 1987 il suo romanzo El mal amor è stato finalista del Premio Planeta.

Ha vinto l'Orso d'argento per il miglior attoredue volte nel 1977 con El anacoreta e nel 1985 con Stico.

Dal 1945 al 1959 è stato sposato con l'attrice e cantante María Dolores Pradera. In seguito ha avuto una relazione con l'attrice Analia Gadé. Dal 1972 è stato legato sentimentalmente all'attrice Emma Cohen. È padre dell'attrice Helena Fernán Gómez.

Opere: Romanzi El vendedor de naranjas 1961; El viaje a ninguna parte., 1985.El mal amor. 1987; romanzo storico.El mar y el tiempo., 1988. El ascensor de los borrachos., 1993.La Puerta del Sol., 1995. ¡Stop! novela de amor., 1997.La cruz y el lirio dorado, 1998; romanzo storico.Oro y hambre 1999, romanzo storico.Capa y espada, 2001; romanzo storico. El tiempo de los trenes, 2004.

Teatro- Pareja para la eternidad, 1947. Las bicicletas son para el verano., 1984.La coartada. Los domingos, bacanl., 1985;, 1987, Lazarillo de Tormes.., 1994, Marido y medio. Commedia andata in scena il 7 giugno 1959 al Teatro Gran Vía di Madrid, inedita, Del Rey Ordás y su infamia. Commedia andata in scena il 22 agosto 1983 al Teatro Palacio del Progreso di Madrid, inedita. Ojos de bosque. Commedia andata in scena il 9 luglio 1986 alla Plaza de la Almudena de Madrid, nel corso della programmazione «Los veranos de la Villa», inedita. El Pícaro. Aventuras y desventuras de Lucas Maraña. Rappresentata al Teatro Central Hispano de Sevilla l'8 settembre 1992, inedita. Los invasores del palacio., 2000. Defensa de Sancho Panza. Rappresentata al XXV Festival Internacional de Teatro Clásico di Almagro il 19 luglio 2002, inedita. Morir cuerdo y vivir loco. Rappresentata al Teatro Principal di Saragozza il 13 gennaio 2004, inedita.

Memorie - Diario de Cinecittà. Revista Internacional del Cine, n. 6, novembre 1952; n. 7, dicembre 1952. El olvido y la memoria. Autobiografía de Fernando Fernán Gómez. Triunfo, n. 3, 6ª época, gennaio 1981. El tiempo amarillo. Memorias. I (1921–1943) e II (1943–1987). Madrid, Debate, 1990. El tiempo amarillo: memorias ampliadas (1921–1997). Madrid, Debate, 1998.

Poesia - A Roma por algo. Madrid, Separata de Poesía Española (1954), El canto es vuelo, 2002 (opera poetica completa).

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2013 (4484)

 

GOMEZ JOSEFA ACEVEDO DE

(Colombia)

 

Nata a Bogotà il 23 gennaio 1802. Morta a Pasca il 19 gennaio 1861.

Si distingue dal gruppo degli intellettuali del suo tempo per l’estremo moralismo che contraddistingue le sue opere.

Figlia di José Acevedo y Gomez, fondatore del movimento “Indipendencia” e conosciuto come il “Tribuno del popolo”, fu influenzata dalla figura paterna e visse in un periodo di lotte per l’indipendenza e di incertezze politiche, temi che usò nelle sue opere.

Alla madre deve una educazione e una cultura superiore a quella delle donne della sua epoca. Si occupò di politica, di scienza e di arte. Questo riesce a spiegare e a inquadrare la sua figura in un’epoca che stava rompendo con il ruolo che la donna era stata costretta a seguire durante il periodo coloniale.

Fu la prima scrittrice nella storia della Colombia a trattare i temi di etica, di storia del costume di morale. Scrisse diverse biografie, quella di suo padre, di suo fratello, del medico Vicente Azuero, dello scrittore Luis Varga de Tejada e la sua autobiografia, scritta poco prima della morte nella quale parla dei suoi manoscritti inediti, tra cui alcuni romanzi e drammi. Molte opere furono pubblicate postume.

 

FILATELIA

COLOMBIA Anno 1997

 

 

Gonçalves António Aurélio

(Capo Verde)

 

 

 

 

GONÇALVES  DIAZ ANTONIO

(Brasile)

 

Nato il 10 agosto 1823  a Caxias Marajhão, morì in un naufragio sui banchi di Atins, sulle coste del Brasile.

Era figlio naturale di una avventuriera brasiliana e di un portoghese. Fu separato dalla madre quando il padre si sposò con un’altra donna. Fu quest’ultima a sostenere le spese della sua educazione e ad inviare il giovane  a seguire gli studi all’università di Coimbra.

Ritornato in Brasile, si dedicò all’insegnamento. Compì spedizioni nel nord del paese per conto del governo.

Colpito da malattia, ritornò in Francia, sperando di ristabilirsi. Ma considerato che il tentativo non aveva avuto esito favorevole, rientrò in patria. Prima di giungervi la nave fece naufragio e il poeta morì.

In campo letterario lasciò molte poesie pubblicate nel 1846-51 nel volume Primi canti e il poema Os Timbiras (1857) che ha come argomento gli indigeni del Maranhão, nonché alcuni drammi.

Fu uno dei più notevoli poeti del movimento romantico brasiliano. I suoi versi sono tuttora apprezzati.

 

FILATELIA

CAPO VERDE  Anno 2001  (774)

 

 

 

GONCAROV  IVAN ALEKSANDROVIC

(Russia)

 

Nato a Simbirsk il 6 giugno 1812. Morto il 15 settembre 1891  a Pietroburgo.

Figlio di un ricco mercante, dopo gli studi e per tutta la vita fu impiegato al Ministero, poi all’Ufficio della censura, dove esplicò il suo lavoro con lentezza, coscienza e pedanteria burocratica.  La sua vita non ebbe grandi impennate, tranne la partecipazione ad un viaggio attraverso il mondo di cui diede il resoconto nel volume La fregata ‘Pallade’ e una contesa per plagio che ebbe con Turgheniev di cui rimangono lettere e una difesa intitolata Una storia non comune (1847), accolta favorevolmente da Belinski e pubblicata sulla rivista “Sovremennik”.

Goncarov è noto per soli tre romanzi, apparsi a grande distanza l’uno dall’altro: Storia non comune (1847), Oblomov (1959) il suo capolavoro, un romanzo-saggio che al suo apparire suscitò discussioni e creò addirittura il termine oblomovismo  per indicare  il velleitarismo impotente e sognatore di certe sfere intellettuali russe. e Il burrone (1869), di tono e contenuto assai inferiore ai precedenti.

I suoi libri suscitarono problemi e discussioni intorno all’educazione dei giovani della nuova generazione, in particolare sul conflitto tra ideali e realtà, sui problemi della servitù della gleba e sul nichilismo.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1962  (2527), 2012

 

       

Gonchar  Oles

(Ucraina)

 

Nato nel 1918 nella provincia di Poltava. Morto nel 1995.

Gonchar aveva quattro anni quando l'Ucraina diventò una repubblica sovietica. Da adolescente fu testimone della fame nel suo paese, un tempo ricca area agricola, causata dalla collettivizzazione forzata. A diciassette anni, andò a Kharkov, seconda città dell'Ucraina, dopo Kiev, e si iscrisse alla Scuola di Giornalismo, diplomandosi nel 1937.

Nel 1938 frequentò  l'Università Dnepropetrovsk, ma non si laureò fino al 1946. Si offrì volontario per il fronte nel giugno del 1941, quando le armate tedesche invasero l'Unione Sovietica.

Oles Gonchar è l'autore di circa 20 romanzi, tradotti in ogni lingua europea importante, e un politico che dedicò tutte le sue forze alla natia Ucraina.

Fu deputato al Consiglio Supremo dell'URSS per molti anni e presidente del consiglio dell'Unione degli Scrittori ucraini dal 1959 al 1971. Fu promotore della linea comunista nella letteratura sovietica ed energico fautore della campagna contro alcuni scrittori dissidenti  tra cui Boris Pasternak e Alexander Solzhenitsyn.

Godette di numerosi privilegi da parte dello Stato: automobili, dacie, appartamenti a Kiev e Mosca.. Viaggiò per incontrare le  comunità ucraine emigrate; fece parte di delegazioni di scrittori ucraini.

I suoi libri sono stati distribuiti in milioni di copie e inviati a tutte le biblioteche pubbliche. I suoi due volumi di Opere scelte furono  pubblicati nel 1951, ristampati a Kiev nel 1959-1960 e ancora in Russia nel 1966-67. Articoli e libri sono stati a lui dedicati. (da Internet)

 

FILATELIA

UCRAINA Anno 2003, 2008  (Annulli speciali e buste postali)

 

 

 

GONCOURT HUOT EDMOND de

 

GONCOURT HUOT JULES de

(Francia)

 

Seppure tra i due fratelli Goncourt vi fossero otto anni di differenza, le loro vite procedettero appaiate su un solo binario.

Rimasti precocemente orfani del padre, un ex ufficiale dell’esercito napoleonico, furono educati dalla madre. E quando questa morì, li lasciò eredi di una cospicua fortuna che permise loro di vivere agiatamente.

Edmond nacque a Nancy il 26 maggio del 1822 e morì a Champrosay il 16 luglio 1896. Jules nacque a Parigi il 17 dicembre 1830 e morì a Auteuil il 20 giugno 1870 a causa di una infezione luetica.

Edmond si impiegò per un certo tempo  al Ministero delle Finanze; poi si dedicò col fratello alla passione per le lettere. Affini per cultura, amanti del collezionismo, si misero alla ricerca  del documento  nello spirito dominante del positivismo e lo cercarono nell’arte e nella letteratura, nella storia e nella vita dei maggiori artisti.

Il Diario (Journal), scritto da entrambi e continuato dal solo Edmond dopo la morte di Jules, è una vasta raccolta di piccoli fatti, di dettagli, di pettegolezzi, di cronache sulla vita letteraria e sulla vita civile. Il Diario parte dallo studio della società francese  durante e dopo la Rivoluzione sino alla società contemporanea, attribuendo all’arte ogni libertà di dire, scegliendo una materia fisiologica e patologica che mira a rendere l’impressione, la sensazione attraverso osservazioni penetranti e minute.

La loro vita procedette quasi in simbiosi. Sempre a contatto e quindi nella situazione di potersi continuamente scambiare idee e sensazioni, procedettero su un binario  unico. Pure della vita sentimentale e quotidiana ebbero un’unica visione, facendo viaggi in comune e, sembra, avendo anche la stessa amica.

La stesura dei molti romanzi da loro pubblicati procedette a quattro mani  tanto che sembrerebbe vano cercare l’apporto personale, individuale di ciascuno. Della loro produzione vanno ricordate le opere: Charles Demailly (1860), Suor Filomena (1861) storia di un medico e di una suora;  Renée Mauperin (1864), storia di due fratelli;  Germanie Lacerteux (1865), studio delle ossessioni sessuali di una  domestica; Manette Salomon  (1867) ambientato nel mondo degli artisti; Madame Gervaisais (1869) che descrive un rapimento mistico, le deformazioni e il disfacimento religioso femminile.

Scrissero pure un dramma per il teatro Henriette Marechal (1865) che cadde clamorosamente e un altro La patria in pericolo che non ebbe miglior sorte

Dopo la morte di Jules, Edmond rievocò la loro  vicenda personale, adombrandola sotto la storia di due acrobati in I fratelli Zemgannù (1879); scrisse pure Elisa, ragazza di piacere (1877); La Faustin (1882); Chérie (1884), Gavarny (1873), La Du Barry (1878), Madame Pompadour (1878), La duchessa di Chateauroux e le sue sorelle  (1879), Prefazione e manifesti letterari (1888), L’Italia di ieri (1894).

 Nei loro romanzi i due fratelli puntano più sulla descrizione dell’ambiente che  sull’intreccio.

Diminuito il favore del pubblico, Edmond tornò ad occuparsi del Settecento con La Guimard (1893) e a scrivere monografie sull’arte giapponese  Utamaro (1890) e Hokusai (1896) e continuò il Journal, iniziato col fratello nel 1851.

Tra i saggi dei due fratelli sono da considerare: Nell’anno 18** (1851);  Storia della società francese durante la Rivoluzione (1854), Storia della società francese durante il Direttorio (1855), Ritratti intimi del XVIII secolo (1857); Storia di Maria Antonietta (1858); L’arte del XVIII secolo (1859); La donna del XVIII secolo.

Dal 1° febbraio del 1885  Edmond cominciò a riunire nella sua casa di Auteuil (che chiamava il ‘granaio’) i romanzieri amici della nuova generazione per discutere di lettere. Fu il primo abbozzo dell’Académie Goncourt che egli fondò col proprio testamento e che ancora oggi assegna uno dei più prestigiosi premi letterari francesi.

OPERA: Diario o Journal.  È l’opera che assicura ai Goncourt un posto notevole nella letteratura  e nella cultura francese dell’Ottocento. Il Diario in molti volumi, di cui i primi tre scritti in collaborazione col fratello Jules, iniziò nel 1851. L’edizione integrale in 25 volumi uscì nel 1956. L’opera è una miniera di figure, ritratti, aneddoti della vita parigina durante il Secondo Impero. Vi compaiono i maggiori protagonisti. La pubblicazione dei Diari in 9 volumi nel 1887-96 suscitò reazioni e aspre polemiche perché molti scrittori non si riconobbero nelle conversazioni loro attribuite e Edmond fu continuamente minacciato dalle manie di chi  era presente nella sua opera. La quale, comunque, rimane un’opera di capitale importanza per  accedere al mondo sociale e culturale del suo tempo.

 

FILATELIA

FRANCIA 2002,  MONACO  Anno 1951  (352), 1953  (392/3)

 

                                                                               

GONGORA Y ARGOTE  LUIS de

(Spagna)

 

Nato a Cordova l’11 luglio 1561, ivi morì il 23 maggio 1627.

Di nobile famiglia, dopo aver frequentato le scuole locali, si recò in compagnia di un precettore all’Università di Salamanca per studiare diritto. Ordinato frate minore, ottenne privilegi ecclesiastici, ma non diede mai segni di vera vocazione. Per volontà di uno zio occupò la carica  della tesoreria della chiesa di Cordova, rimasta vacante. Nel 1585 prese gli ordini maggiori e la sua vita tranquilla dovette mutare a causa degli impegni assunti e per i numerosi viaggi che, pur piacendogli, indebolivano il suo fisico.  Durante questi viaggi non ebbe sempre un comportamento esemplare in quanto gli furono attribuiti diversi amori passeggeri e di  indulgere spesso e volentieri al gioco. Fu accusato da un vescovo  di parlare nel coro, di partecipar alle corride,  di condurre una vita da giovanotto e di scrivere poesie. Accuse che Gongora ribatté punto per punto.

Nel 1611 prese al suo servizio un nipote cui addossò buona parte delle sue incombenze per essere libero di dedicarsi alla letteratura.

La sua fama di poeta cominciò con le opere Romanze,  Letrillas e Sonetti. Nel 1610  scrisse l’Ode per la presa di Larache. Seguirono  La favola di Polifemo e Galatea (1612), Le solitudini (1613),  il Panegirico al duca di Lerma (1616).

Nel 1617 andò a vivere a Madrid. Condusse una vita scombinata, tra alti e bassi economici e per un momento difficile passato dalla famiglia, accusata di avere una macchia nella purezza del sangue (si sospettava di una nonna del poeta). Legatosi al favorito di  Filippo III ottenne la nomina a cappellano di Sua Maestà per cui a 56 anni divenne sacerdote. Con l’elezione al trono di Filippo IV si lega al nuovo favorito e gli  viene concessa una rendita che non riuscì mai a riscuotere essendo sopraggiunta la sua morte. La sua situazione finanziaria continuò, quindi, ad essere caotica, tanto che dovette alienare alcuni beni, e vendere le sue poesie.

Nel 1626 colpito da apoplessia, cadde gravemente ammalato e morì a Cordova.

Oltre a poesie Gongora scrisse anche opere teatrali fra cui La costanza di Isabella (1610), Il dottor Carlino (1613), opere di poco conto perché la sua  forza letteraria risiede nella produzione lirica.

La fama di Gongora fu enorme e la sua opera influenzò la Spagna, il Portogallo e l’America Latina.

 

FILATELIA

SPAGNA Anno 1961  (1042/3)

         

 

                                                                                                                                      

GONZAGA TOMAS ANTONIO  (Dirceu)

(Brasile)

 

 Nato a Porto il 2 agosto del  1744, morto a Mozambico nel 1810.

Poeta luso-brasiliano,  inizia gli studi nel collegio gesuita di Bahia e li completa all’università di Coimbra, laureandosi in legge. Ottiene un incarico a Vila Rica (Minas Gerais) dove incontra Maria Doroteia de Seixos Brabdao che canta nelle sue poesie col nome arcadico di Marilia Dirceu.

Per le sue idee politiche  fu coinvolto nella congiura dell’”Inconfidencia” contro il potere centrale di Lisbona e nel 1782 finì deportato nel Mozambico.

La sua opera poetica fu raccolta e pubblicata a Lisbona nel 1792 ed è considerata l’opera più importante dell’arcadismo brasiliano. Per le confessioni sentimentali, l’emotività, la descrizione di paesaggi

Ultimamente gli sono state attribuite Lettere cilene, sino ad oggi rimaste anonime.

 

FILATELIA

BRASILE  Anno 1994  (2195)

 

 

GONZALES  MARTINEZ  ENRIQUE

(Messico)

 

Nato a Guadalajara (Jalisco) il 13 aprile  1871. Muore a città del Messico nel 1952.

Inizia i suoi studi nel Seminario di Guadalajara e nella stessa città li conclude  nel 1893 con la laurea in medicina.  A 22 anni inizia la sua attrazione verso la letteratura e comincia a comporre versi che pubblica su periodici e riviste varie.

Dopo alcuni anni di pratica in medicina, parte con la famiglia alla volta di Culiacan dove il padre aveva ottenuto l’incarico di direttore di un collegio.

Per quindici anni esercita la sua attività di medico in diverse località dello stato di Sinaloa.

A Mocorito dirige  una rivista letteraria di arte. E nel 1911, trasferitosi  a Città del Messico, fonda una rivista letteraria “Argos” (1912) e in seguito la rivista “Petaso”.  Si occupa di editoria, è presidente dell’Ateneo della gioventù e ricopre altri incarichi nel campo letterario.

In campo politico entra nel servizio diplomatico e viene inviati in  Cile, Argentina e Spagna.

Al suo rientro in patria  tiene seminari, conferenze e diviene membro dell’Accademia messicana e corrispondente per quella spagnola.

Gli fu assegnato nel 1944 il premio Avila Camacho.

La sua opera risente degli influssi del simbolismo francese e, al finire della sua carriera, si sposta verso il modernismo.

 

FILATELIA

MESSICO  Anno 1972  (PA.  335)

 

GOPICHAND TRIPURANENI

(India)

 

Nato a Telugu l’ 8 settembre 1910. Morto il 2 novembre 1962.

E’ stato uno scrittore di racconti brevi, editore, saggista, drammaturgo e regista.

Scrisse commedie e racconti . E’ particolarmente noto per il suo secondo romanzo Asamardhuni Jeevayatra (L'incompetente di viaggio della vita), considerato il primo romanzo psicologico della letteratura Telugu.

Nel 1963 all’opera di Gopichand, Panditha Parameshwara Sastry Veelunama è stato assegnato il Premio Sahitya Akademi – E’ stato il primo romanzo Telugu a vincere il premio 

Opere: Parivartanam.  Asamarthuni Jeeva Yatra (romanzo psicoanalisi prima in Telugu),  Merupula Marakalu, Pandita Parameswara Sastry Veelunaama,  Yamapasam,  Cheekati Gadulu,  Sidhilalayam,  Gadiya Padani Talupulu,  Gatinchanigatam,  Pillatemmera,  Premopahatulu.,

Non-fiction:  Tatvavetalu,  Postu Chaiyani Uttarulu,  Maku Unnayi Swagataalu,  Vubhayakushalopari,

 

FILATELIA

INDIA Anno 2011

 

Gorakhpuri Firaq

(India)

 

Nato a Gorakhpuri nel 1896. Morto nel 1982.

Fu uno dei più noti poeti  contemporanei di poesia in urdu. Visse in un momento in cui operavano importanti cultori della  poesia in urdu come  Sahir, Iqbal, Bhupendra Nath Kaushik, Faiz Ahmed Faiz e Kaifi Azmi.

Nato in una famiglia Kavastha, entrò nel Servizio Civile Provinciale (PCS), poi si dimise ed entrò come docente di lingua inglese all’Università di Allahabad.

Le sue poesie sono presenti  nelle raccolte Rooh-o-Qaayanat, Gul-e-Ra'naa, Nagma-numaa e il suo opus magnum in  Gul-e-Naghma.Fu durante questo periodo trascorso come insegnate all’Università che scrisse la maggior parte delle sue poesie urdu e il suo opus magnum Gul-e-Naghma che gli permise di ottenere il Premio Jnanpith , il  Sahitya Akademi Award nel 1960  e nel 1970 il premio più alto dell' "Akademi” Sahitya.

Era dotato di un forte carattere, di intelletto vivace e anche di uno spirito mordace..

Morì nel 1982.

 

FILATELIA

INDIA Anno 1997 

 

 

Gorbatov  Boris Leont´evič

(Russia)

 

Nato a Petromar, odierna Pervomajsk, Donbass, nel 1908. Morto a Mosca nel 1954.

I suoi romanzi (Naš gorod "La nostra città", 1930; Moë pokolenie "La mia generazione", 1933) trattano dell'azione dei

giovani comunisti negli anni 1917-22. Alla seconda guerra mondiale ci riportano i Rasskazy o soldatskoj duše ("Racconti sull'anima del soldato", 1943) e l'opera sua migliore, Nepokorënnye ("Gli indomiti", 1943), da cui sono stati tratti un'opera e un film. Del 1951 è il romanzo Donbass sul movimento stacanovista nel Donbass.

 

FILATELIA

UCRAINA 2008 Busta postale, URSS 1988  Busta Postale.

 

 

Gorch Fock (pseudonimo di Johann Wilhelm Kinau)

(Germania)

 

Nato sull’isola di Finkenwerder, il 22 agosto 1880. Morto il 31 maggio 1916.

Oltre allo pseudonimo con cui è più conosciuto usò anche quelli di Jakob Holst e Gorch Focco.

Kinau fu il primogenito del pescatore Heinrich Wilhelm Kinau e di sua moglie, nata Holst.

A quindici anni lavorò come apprendista presso uno zio, commerciante, e nel 1897/98 frequentò la scuola commerciale a Bremerhaven.  Poi lavorò  come contabile  a Meiningen,  Brema, e dal 1907 presso la compagnia di navigazione “Hamburg-Amerika-Lines”.

Sposò Rosa Elisabeth Reich nel 1908, con la  quale ebbe tre figli.

Nel 1904 Kinau iniziò a pubblicare poesie e storie del suo paese natio.. Nel 1913 pubblicò il suo lavoro più popolare, il romanzo Non è Seefahrt!, in cui descrive la vita dei pescatori del suo paese d'origine.

Nella prima guerra mondiale, Kinau combatté Serbia e in Russia e più tardi a Verdun. Dal 1916 prestò servizio presso la marina tedesca,. Svolse il suo lavoro sull’ incrociatore SMS Wiesbaden e morì quando la nave affondò  nella battaglia dello Jutland. Il suo corpo,  trovato sul litorale svedese vicino a Fjällbacka, fu sepolto sull'isola di Stensholmen insieme ad altri marinai tedeschi e britannici.. La marina tedesca dedicò due navi alla sua memoria: il Gorch Fock (1933) della Kriegsmarine e la Gorch Fock (1958) del Bundesmarine.

Opere: Schullengrieper e Tungenkrieper (1910), Hein Godenwind (1911), Hamborger Janmaten (1913), Non è Seefahrt! (1913 Fahrensleute (1914), Cilli Cohrs (1914), Doggerbank (1914), Guerra 1914-15 (poesie), Sterne überm Meer (Diario e note poesie, (1918 postumo).

 

FILATELIA

GERMANIA OCCIDENTALE  ANNO 1980  (9O4)

 

 

 

GORDIMER  NADINE

(Sud Africa )

 

Nata a Spring, Transvaal il 20 novembre 1923

Figlia di un russo e di una inglese, entrambi sionisti, frequentò un convento di suore e poi
studiò danza classica, che interruppe a causa di una presunta malattia. Autodidatta, si formò su letture vastissime e in seguito si laureò all’università di Witwatersrand a Johannesburg dove si stabilì negli anni Cinquanta.

Fu scrittrice di straordinario talento, nota e apprezzata nella letteratura sud africana anglofona.

Iniziò la sua carriera letteraria con racconti brevi che comparvero nel 1949 nella raccolta Faccia a faccia, seguiti dal romanzo autobiografico I giorni della menzogna (1953). Nel 1956 apparve un'altra raccolta di racconti Six Feet of the Country.  Del 1958 è il romanzo Un mondo di stranieri. Altri racconti risalgono al 1960  Fridays’s Footprint; nel 1963 pubblicò il romanzo Occasione d’amore, i racconti No for publication (1966)  e il romanzo Il fu mondo borghese.

Del 1970 è Un’ospite d’onore, seguito La figlia di Burger (1979) considerato il suo capolavoro.

Altri racconti apparvero nel 1972 Livingston’s Companions e l’anno successivo un saggio sulla letteratura nera del Sud Africa The Black Interpreters (1973). Del 1974 è il romanzo Il conservatore, una delle sue opere più impegnate.  Seguono altri racconti e romanzi fino al 1980 quando la scrittrice raccolse in Il bacio di un soldato i migliori racconti.

La Gordimer si occupò anche di politica in quanto testimone di una realtà che vide due razze a confronto. Nell’opera Luglio (1981) tratta personaggi, bianchi e neri, in aperto conflitto, mentre nel successivo Una forza della natura (1987), ritorna alle sue origini inserendo nella trama una protagonista ebrea.

Scrittrice letta e amata in tutto il mondo,  si è fatta stimare per le sue nette posizioni sociali, per la posizione contro il governo razzista e per la difesa dei diritti delle popolazioni oppresse cui si sentì profondamente legata.

 

FILATELIA

AFRICA DEL SUD  Anno 1996  (931),  ANTIGUA  Anno 1995  (1971),  GUINEA BISSAU  2009,  SVEZIA  1998  (2066)

 

 

 

Gordon Adam Lindsay

(Australia)

 

Nato il 19 ottobre del  1833 a Fayal, Azzorre, morì il 24 giugno del 1870 a Brighton, Melbourne, Victoria.

Di famiglia benestante, fu educato al Chettenham College a Woolwich nel periodo 1948/51. Suo padre, maestro di cavalleria industana, gli trovò una occupazione nell’Australia del Sud dove, nel 1953 entrò a far parte della Polizia. Per due anni condusse una vita regolare ma nel 1955 rassegnò le dimissioni.

Nel 1959 alla morte della madre ricevette una consistente eredità che impiegò in investimenti talvolta non proprio sicuri.

Amante della letteratura, pubblica nell’agosto del 1864 il primo volume Il feudo, sul “Border Guard”.

Si occupa di politica ed entra a far parte della Camera australiana del sud, ma si dimette in quanto aveva acquistato terreni nell’Australia occidentale, una operazione che risultò fallimentare.  Anche una successiva impresa negli anni 1967/70 non va a buon fine. A queste vicissitudini si aggiungono un incidente capitatogli, che gli lasciò strascichi dai quali non si rimise, e la morte del figlio.

Nel 1867 pubblica due volumi di poesie  Ashtaroth  e Mare Spray Smoke Drift.

La sua vita fu un susseguirsi di alti e bassi, di speculazioni azzeccate e altre completamente sbagliate e perciò si trovò spesso in difficoltà finanziarie.

Il 23  giugno del 1970  esce l’ultima sua opera  Bush Ballads  e Galloping Rhymes.

In un incontro con gli amici, l’amico Henry Kendal gli mostra la recensione entusiastica che aveva scritto.   Il giorno dopo, inspiegabilmente, Gordon si reca sulla spiaggia dove si uccide.  Probabilmente lo indusse all’insano gesto la comunicazione che una eredità, che gli era stata lasciata da parenti inglesi, era stata invalidata per cavilli legali. Aveva sperato con quella di risolvere la sua situazione finanziaria ma tutto andò in fumo. 

Gordon ebbe una vita strana, aveva grande talento ma non diventò mai un grande scrittore. I successi e i fallimenti, sia in campo letterario che nella  vita privata, si riflettono fedelmente in tutta la  sua opera poetica.

 

FILATELIA

AUSTRALIA  Anno 1970  (429)

 

 

 

GORDON  JEHUDAH  LOEB  detto Jelag

(Russia)

 

Nato a Vilna nel 1831 e morto a Pietroburgo nel 1892

Legato all’illuminismo ebraico portò innovazioni nel campo linguistico, avvicinando la lingua poetica a quella popolare..

Scrive favole e poemi biblici I versi di Jehudah (1866) e Rachamah, sorella mia (1882) in cui lo scrittore aspira alla rinascita culturale e religiosa  di Israele, con la prospettiva di una riunione. La sua opera fu importante nella letteratura ebraica del secolo XX.

 

FILATELIA

ISRAELE  1996  (1318)

 

 

 

Goretski Ivanovich Maxim

(Russia)

 

Nato nel 1893 nel villaggio di Malaya Bogatkovka, regione di Mogilev. Morto nel 1939.

Scrittore bielorusso, critico letterario, folklorista e lessicografo..

Di famiglia contadina, si laureò in geologia e agronomia presso la Gory School (1913) e in seguito frequentò la Scuola Militare di Pietrogrado (1916). Nel 1913-1914 ha lavorato come geometra in Vilna. Le sue pubblicazioni apparvero sul quotidiano "Nasha Niva". Il primo libro di racconti, Raccolto d’inverno, fu pubblicato nel 1914.. Dall’ottobre 1923, ha vissuto in Bielorussia, ha insegnato lingua e letteratura bielorussa.. Dal 1928 fu impegnato in lavori di ricerca scientifica presso l'Istituto di Cultura bielorusso e l'Accademia delle Scienze della Bielorussia. Nel 1931 fu sottoposto a repressione ed esiliato a Vyatka. Nel 1937 fu sottoposto ad una nuova  repressione.. Morì in un carcere nel 1939.

Fu autore della Storia della letteratura bielorussa, di un Dizionario russo-bielorusso (insieme a G. Goretski) e di una serie di raccolte storiche.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA Anno  1993  (32)

 

 

 

GORHAM MICHAEL

(USA)

 

Nato nel 1906. Morto nel 1995.

Scrittore e linguista americano, usò gli pseudonimi: Troy Nesbit, Franklin Brester, Lyman Hopkins, Cutler di Samuel, Benjamin Brewster. Si laureò presso l’università di Colorado nel 1928. Per un certo tempo lavorò come guida nelle Montagne Rocciose, un'esperienza che sviluppò notevolmente la sua  resistenza alle lunghe marce.

Scrisse più di 80 libri, alcuni dei quali sono diventati dei best-seller. La caratteristica principale delle sue opere è il carattere documentaristico, descrittivo e didattico, comprensibile per un vasto pubblico. Per lo più gli argomenti trattati toccavano l’antropologia, gli antichi tesori dell’America, la storia di famosi pionieri. Ebbe un valido aiuto da parte della moglie nella stesura delle sue opere.

Un certo numero di libri da lui scritti  era destinato ai  bambini e ai giovani.

 

FILATELIA 

DOMINICA  Anno 1996,  GUYANA Anno 1994. MALDIVES  Anno 1986, USA Anno 1950, 1966, 1967, 1996.

 

 

 

GORKI MAKSIM (pseud. ALEKSEJ MAKSJMOVIC PESKOV

(Russia)

 

Nato a Niznij Novghorod il 14 marzo 1868. Morì il 18 giugno 1936 a Mosca.

Era figlio di un tappezziere che riuscì a diventare agente di navigazione. Rimasto orfano visse con i nonni, ma si allontanò ancor giovane da casa e per sopravvivere esercitò diversi mestieri (fattorino, aiutante in un negozio di pitture religiose, fornaio, sguattero su un piroscafo del Volga, guardiano, venditore di bevande, giovane aiuto nello studio di un avvocato, professione che lo spinse verso la letteratura…) accumulò esperienze e conoscenze di uomini e di cose di cui si servì in seguito nelle sue opere. Le notizie sulla sua infanzia si ricavano dalle autobiografie Infanzia (1913), Fra la gente (1915) e Le mie università (1917).

I primi racconti nacquero tra il 1892 e il 1895: Makar Cudra (1892), Celkas (1895). Il successo fu enorme e duraturo. Ad aumentare la popolarità intervenne anche il teatro con i drammi Piccoli borghesi (1901), I bassifondi  o L’albergo dei poveri (1902).

Intanto Gorki era passato dal racconto alla narrativa con Varen’ka Olesova (1898) e La vita è una sciocchezza (1899, seguito da I tre (1900-1901).

La conoscenza a Pietroburgo dei maggiori esponenti del marxismo gli ispirò Il canto della procellaria (1901), che causò la chiusura della rivista “La vita”. I legami col marxismo si videro anche nei drammi scritti nel 1904-05: I villeggianti, I figli del sole, I nemici, I barbari, alcuni dei quali provocarono le ire della censura zarista. Nel 1902 fu eletto membro onorario dell’Accademia imperiale di Scienza.

Nel 1905 aderì alla rivoluzione e fu arrestato. Liberato per dimostrazioni di solidarietà levatesi in tutto il mondo, pensò di andare in America, ma la sua convivenza con una donna lo costrinse a ripiegare su un soggiorno a Capri, dove creò un centro per l’emigrazione rivoluzionaria e vi rimase fino allo scoppio della guerra mondiale. La sua fama si era andata un poco offuscando ma ritornò a galla dopo la pubblicazione del romanzo La madre (1907-.8), ritenuta l’opera migliore, sebbene la critica  lo passasse sotto silenzio, e una serie di Racconti d’Italia (1911-1913).

Negli ultimi tempi attraversò una crisi religiosa, come traspare in Una confessione (1908).

Durante la rivoluzione russa del 1917 lo scrittore aveva fatto ritorno in patria, dove fondò la rivista mensile “Cronache” e diresse una collezione di opere di tutto il mondo. Nel 1919 pubblicò Ricordi su Tolstoj.

Non soddisfatto delle direttive del regime, si recò in Germania e vi rimase fino al 1924. In seguito si trasferì a Sorrento. Ritornò in Russia nel 1928, chiamatovi per la celebrazione del suo sessantesimo compleanno.

Continuò a pubblicare le opere del periodo sorrentino,  Gli Artamonov (1925) La vita di Klim Samgin (1936) iniziato nel 1925,  Dostigaiev e altri (1933).

La sua vasta opera ha influenzato la letteratura sovietica e mondiale per l’efficacia dello stile e la limpidità della scrittura.

La città natale fu nel 1932 ribattezzata col suo nome.

 

FILATELIA

ALBANIA 1986, BULGARIA  Anno 1968  (1577),  CECOSLOVACCHIA Anno 1968 (1682),  DDR 1953, 1968, 1974, GAMBIA  Anno 2010,  INDIA  Anno  1968  (248),  MONGOLIA  Anno  1969  (461),  ROMANIA 1956, RUSSIA  Anno 1932/33  (460/1),  1943  (893/4),  1946  (1030/1),  1956/7  (1883),  1958  (2032),  1059, 1968  (3346), 1998, 2000, SERBIA MONTENEGRO 2003,  UNGHERIA  Anno  1951  (1002/4),  1948  (PA 89),  VIETNAM  Anno 1968  (581)

 

 

 

 

 

GOROSTIZA Celestino  Alcalá

(Messico)

 

Nato a Villahermosa il 31 gennaio 1904. Morto a Città del Messico l’ 11 gennaio 1967.

Gorostiza, figlio di Celestino ed Elvira Alcalá, era il fratello maggiore di José Gorostiza.  E' stato co-fondatore del teatro Ulises (1927-1928) e del teatro Orientaciòn  (1932), entrambi a Città del Messico.

Fu membro della Mexicana Academia de la Lengua, nonché direttore del Dipartimento di teatro e dell’Istituto Nazionale di Belle Arti. 

Si occupò di filmografia e diresse Ave de paso (1948), Sinfonia de una vida (1946), Nana (1944).

Scrisse: Robado Paradiso (1951),  Las mujeres de mi general (1951),  La guerra de los pasteles (1944),  Refugiados en Madrid (1938). 

In campo teatrale scrisse:  La Malinche, (1958 dramma storico),, La Leña está verde, (1958), Columna sociale, (1953), El color de Nuestra Piel, (1952),  La Mujer ideale, (1943), La reina de la Nieve, (1942), Escombros del sueño, (1938), El nuevo Paraíso, (1930), Ser o no ser, (, 1933  La Scuola del amor, (1933). (da Internet)

        

FILATELIA

MESSICO  Anno 2004  (2067)

 

 

 

GORRITI  DE BELZU JUANA MANUELA

(Argentina)

 

Nata a Horcones  a Rosario de la Frontiera il 15 giugno del 1816. Muore a Buenos Aires, il 6 novembre del 1892.

Figlia di un generale, riceve in convento un’educazione raffinata durante la quale studiò il francese, la letteratura, la religione, raggiungendo un livello superiore a quello delle fanciulle del suo tempo.

Nel 1831 si trasferisce con la famiglia a Tarija, in Bolivia, dove, all’età di 14 anni,  conosce e sposa De Belzù,  un ufficiale agli ordini di suo padre. Dal matrimonio nacquero tre figli, ma l’unione non fu serena a causa del suo carattere e dell’insofferenza del marito che mal sopportava l’indipendenza della moglie, perciò si giunse alla separazione avvenuta nel 1843.

Costretta a mantenersi da sola Juana Manuela si trasferisce ad Arequipa, in Perù, e successivamente a Lima dove si dedica all’insegnamento e si occupa di letteratura, frequentando uno dei più famosi cenacoli di quel tempo.  Nel frattempo il suo ex marito, diventato generale, è eletto al governo della Bolivia. Questi chiede alla ex moglie di accompagnarlo, ma la donna rifiuta e concede solo che una delle figlie, Elmira, lo  segua.

A Lima il centro cui apparteneva diventa il luogo di raduno principale  degli intellettuali e sulla “Rivista di Lima”  ad esso legata la scrittrice pubblica  il suo primo libro A quena.  L’opera  è apprezzata dalla critica  e da quel momento si diffonde in tutta l’America, in Francia e in Spagna.

Nel 1874 si trasferisca a Buenos Ayres dove si riconcilia col marito che aveva subito un attentato e alla sua morte accompagna il feretro, dimenticando tutto il passato.

A Buenos Ayres fonda una rivista internazionale “La Alborada della Plata” e realizza alcuni viaggi all’estero.

Scrisse numerose relazioni, romanzi, raccolte di novelle, leggende. La maggior parte delle sue opere fu raccolta nel 1865 nell’opera Sogni e realtà.

 

FILATELIA 

ARGENTINA  Anno 1967   (778)

 

 

 

Gottfried von StraSburg

(Germania)

 

Nato a Strasburgo nel 1180 ca. Morto nel 1215 ca.

Considerato uno dei migliori poeti ad avere illustrato l'alto tedesco medio.  Scrisse un poema ispirato al mito di Tristano e Isotta, elaborato  attorno all'anno 1210.

Sebbene i suoi dati biografici siano incerti, si sa che è stato contemporaneo di Walther von der Vogelweide, di Hartmann von Aue e di Wolfram von Eschenbach.  (Wikipedia)

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1933  (476), NICARAGUA Anno 1975 , NORVEGIA  Anno 1995,   PORTOGALLO  Anno  1993,  YAR  Anno 1971

 

 

 

GOTTHELF  JEREMIAS  (pseud. di ALBERT BITZIUS)

(Svizzera)

 

 Nato a Murten il 4 ottobre 1797. Morto a Lützelflüh  il 22 ottobre 1854.

Si diede alla carriera ecclesiastica, ma per il suo carattere battagliero rimase a lungo solo vicario nella parrocchia dove il padre era parroco. Dovette attendere fino a  1832 quando gli fu affidata la guida di una parrocchia nella cittadina dove visse fino alla morte.

Assunse lo pseudonimo dal personaggio del suo primo romanzo Lo specchio dei contadini ovvero la vita di Jeremias Gotthelf (1837). Scrisse in seguito Gioie e dolori di un maestro di scuola (1838), due raccolte di novelle Quadri e leggende della Svizzera (1842-46) e Racconti e quadri di vita popolare svizzera (1850-55).  Nel 1842 scrisse Il ragno nero il quale rappresenta  il racconto più riuscito per la sua perfezione stilistica. Scrisse i  romanzi Ulì il servo (1846) e Ulì il fittavolo (1849), opere significative nel realismo tedesco.

Compose anche romanzi politici e polemici Spirito del tempo e spirito bernese, Il fallimento.

Assai vicino alla gente di campagna seppe comprenderne  la psicologia che rappresentò senza indulgere a sentimentalismi. Fece spesso ricorso al dialetto. L’intenzione pedagogica è presente nei suoi scritti attraverso divagazioni morali e simboli che ricordano il dualismo tra le forze del bene e del  male. C’è in lui un rimpianto per le forme di vita patriarcale e virtuosa.

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 1954  (553)

 

        

Gozzi Carlo

(Italia)

 

Nato a Venezia, il 13 dicembre 1720 e ivi morto a Venezia il  4 aprile 1806.

Di antica famiglia veneziana, i debiti del padre lo costrinsero a trovare mezzi di sostentamento propri e all'età di sedici anni si arruolò nell'esercito in Dalmazia. Tre anni più tardi tornò a Venezia, dove si fece ben presto una reputazione come il membro più brillante della società Granelleschi, cui venne ammesso grazie ad alcuni pezzi satirici.

Nel 1761 pubblicò il poema satirico, La tartana degli influssi per l'anno 1756, e  la commedia L'amore per le tre melarance o Analisi riflessiva della fiaba. Per  metterla in scena ottenne i servizi della compagnia teatrale di Antonio Sacchi.

In seguito produsse una serie di pezzi drammatici basati sulle favole: inizialmente queste opere divennero popolari, ma dopo lo smembramento della compagnia Sacchi caddero nel dimenticatoio. Furono molto apprezzate da Goethe, Schlegel, Madame de Staël e Sismondi. Uno di questi testi drammatici, Turandot, fu tradotto da Schiller.

Nei suoi ultimi anni  iniziò a produrre tragedie in cui introdusse ampiamente elementi comici: le sue opere risultarono, perciò, troppo innovative per l'epoca.

I suoi lavori furono pubblicati sotto la sua supervisione a Venezia nel 1792 in 10 volumi.

Opere principali: La tartana degli influssi per l'anno bisestile 1756 (1757), Le Fiabe (1761), L'amore delle tre melarance (1761), Il corvo (1762), Re cervo (1762), Turandot (1762), La donna serpente  (1763), Zobeide (1763), I pitocchi fortunati (1764), Il mostro turchino (1764), L'augellino belverde (1765), Zeim re dei geni (1765), Marfisa bizzarra (1766), Le droghe d'amore (1775/1776), Memorie inutili (1777).

 

FILATELIA 

AUSTRIA  Anno 2003, ITALIA Anno 2007,  NICARAGUA  Anno 1975,  SAN MARINO  Anno 1999, SVEZIA  Anno 1981, URSS  Anno 1971, 1983,

 

 

 

Grabbe Christian Dietrich

(Germania)

 

Nato a Detmold l’ 11 dicembre 1801. Morto il 12 settembre 1836.

Drammaturgo e storico, scrittore sagace, satirico e ironico. Fu considerato da Heinrich Heine, come uno dei più importanti drammaturghi di Germania. Bertold Brech ammirò il suo dramma Hannibal (1835). I nazisti lo idolatrarono a causa del suo antisemitismo.

Condusse una esistenza sregolata secondo il byronismo di moda che lo condusse all’alcoolismo.  La sua personalità si riflette sulle sue opere in cui i suoi eroi sono condannati all’isolamento.

Scrisse: Scherzi, Satire , Ironie (1827), Herzog Theodor von Gotland(1827),  Don Giovanni e Faust (1829), Die Hohenstauffen (1829-30), Napoleone o I cento giorni (1831), Hannibal (1835), Hermannsschlacht Die (1838)

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno  2001  Annullo speciale meccanico illustrato

 

 

 

Grabovac FILIP

(Croazia)

 

Nato a Podosoj nel 1697. Morto nel 1749.(1697—1749)

Poeta croato. Matija Grabovac, il padre, si  trasferì nel settore della Vrlika, a Podosoj, dopo la sconfitta dei Turchi nel 1683.

Si ritiene che Filip abbia ricevuto la sua prima educazione nel monastero di Visovac, e poi sia entrato nell’Ordine dei francescani.

La sua raccolta di saggi Cvit razgovora naroda i Lingue iliričkoga aliti rvackoga ( approssimativamente tradotto «Il meglio della lingua e del folclore il lirico”) fu pubblicata a Venezia nel 1747.. Nella prima parte offre un aspetto religioso-morale in versi e in prosa; nella seconda parte descrive alcuni eventi nel suo paese nativo, presentando la dura vita della popolazione croata sotto il dominio veneziano e descrivendo le battaglie contro i turchi nel 1715.  . Grabovac scrisse Cvit, in prosa e in versi, utilizzando il distico ottosillabico, il tipico versetto della poesia popolare medievale.

 

FILATELIA

CROAZIA Anno 1997 

 

 

 

GRABOVSKY PAVEL ARSENIEVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1864. Morto nel 1902.

Rivoluzionario e poeta.

 

FILATELIA

USSR, Anno 1964, 1984, 1989  Buste Postali

 

GRACIAN y MORALES  BALTASAR

(Spagna)

 

Nato a Belmonte, presso Catalayud, Aragona, nel 1601. Morto a Tarazona, Saragozza, nel 1658.

Entrò a far parte della Compagnia di Gesù nel 1619 e in seguito insegnò al collegio di Huesca dove divenne celebre quale predicatore. Nel 1617 pubblicò L’eroe, una raccolta di massime sotto lo pseudonimo di Lorenzo Gracian,  nome di un suo fratello, e sotto tale nome pubblicò anche altre opere.  Il sotterfugio non piacque ai suoi superiori che lo biasimarono.

A Madrid fece pubblicare l’opera L’arte d’ingegno, trattato dell’acutezza (1642) e nel  1646 pubblicò Il saggio, manuale dell’uomo di mondo.

Negli anni seguenti si dedicò alla stesura del Criticone  di cui  la prima parte uscì sotto lo pseudonimo di Garcia de Marlones (anagramma del suo nome), mentre la seconda e la terza (1653 e 1657), uscirono sotto il primo pseudonimo. Fu accusato dai superiori di aver dato alle stampe l’opera senza il consenso dell’ordine, Subì sanzioni e fu trasferito al collegio di Tarazona dove, pochi mesi dopo, morì.

È uno degli autori più importanti del “secolo d’oro”, anche per la ricchezza della sua scrittura.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2001   (3378)

 

 

Graciliano Ramos de Oliveira

(Brasile)

 

Nacque a Quebrangulo,  il 27 di ottobre del  1892 e morì a Rio de Janeiro il 20 marzo del 1953.

È  considerato uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Primogenito di sedici figli, vive i primi anni in diverse città del Nordest. Terminati gli studi a Maceu, inizia a lavorare come giornalista. Sposa Maria Augusta de Barros.  Nel 1926 è eletto prefetto di Palmera degli Indios, incarico che mantiene fino al 1930. Dal 1930 al 1936 vive a Macero dove, per richiesta dell’editore Augusto Schmidt, pubblica  nel 1955 la sua prima opera Caetés. A Maceu lavora come direttore di una impresa e direttore dell’Istruzione Pubblica dello Stato.  Nel 1934 pubblica Sao Bernardo.

Imprigionato nel 1936 dopo i moti insurrezionali di Getulio Vargas, è liberato nel 1937. Le esperienze di quegli anni sono inserite nell’opera postuma Memorie del carcere del 1953.

Al 1938 risale la pubblicazione  Vidas seca.

Nel 1945 entra a far parte del Partito Comunista Brasiliano di orientamento sovietico e negli anni che seguirono compie alcuni viaggi in Europa, dai quali ricava impressioni ricordate nel libro Viaggi del 1954. Nel 1945 aveva scritto anche un’opera autobiografica Infanzia. Nel 1952 si ammala gravemente e muore all’età di 60 anni per cancro ai polmoni.

La sua opera è caratterizzata da un costante e violento conflitto con la società.

Tra le sue opere sono da ricordare: Caetés (1933),  Sao Bernardo (1934), Angustia (1936), Vidas Secas (1938) A Terra dos Meninos Pelados (1939) Brandão Entre o Mar e o Amor (1942) Histórias de Alexandre (1944) Infância (1945) Histórias Incompletas (1946) Insônia (1947), e le opere uscite postume: Memórias do Cárcere, (1953) Viagem, (1954) Linhas Tortas (1962) Viventes das Alagoas, (1962) Alexandre e outros Heróis, (1962) Cartas, a (1980) O Estribo de Prata, (1984) Cartas a Heloísa, (1992)

 Graciliano Ramos conosceva perfettamente la lingua inglese, e il francese che gli permisero di tradurre diverse opere tra cui Memórie di un negro di  Booker T. Washington, (1940), La peste di Albert Camus, (1950).   

 

FILATELIA

BRASILE 1992

 

 

GRAHAM BOB

(Australia)

 

Nato a Sydney nel 1942.

 Ha studiato disegno e pittura presso la scuola d’Arte di Julian Ashton e successivamente viaggiò in Gran Bretagna dove si è impegnato in una vasta gamma di posti di lavoro. Il  ritorno a Sydney nel 1969 ha segnato l'inizio della sua carriera come illustratore e designer. Nel 1983 lui e sua moglie si trasferirono a Dandenongs vicino a Melbourne e poi, nel 1995 tornarono in Inghilterra dove Bob cominciò a lavorare a tempo pieno come illustratore freelance. Nel corso degli anni tra i suoi molti progetti appare il personaggio di un bambino su una striscia mensile di fumetti per la rivista francese  “Belles Histoires”; poi illustrazioni per diverse imprese commerciali, e si dedica al suo primo amore: scrivere e illustrare libri per bambini. Di questi, Prima c'era Frances è stato finalista per il Libro del Consiglio del 1986 per bambini di Australia (CBCA) Picture Book of the Year Award.

Altri successi: Crusher Is Coming  (vincitore di un premio nel 1988), Magia del nonno (libro d'onore nel 1990), e Saluti da Sandy Beach (vincitore di un premio nel 1991. Rose incontra il signor Wintergarten è stato vincitore del Picture Book CBCA (1993) ed è stato vincitore nel 1993 del Premio Bambini - Pace Letteratura.

E 'stato anche nominato nella categoria Letteratura per Ragazzi del 1992-Premi per i diritti umani.

 

FILATELIA

AUSTRALIA  Anno 1996 (1555)

 

 

GRAHAME  KENNETH

(Inghilterra)

 

Nacque l’8 marzo del 1859 a Edimburgo. Dopo la morte della madre viene messo assieme ai suoi fratelli sotto la tutela di alcuni  zii contadini. Quel periodo della sua infanzia e il diretto contatto  con la natura influirà in seguito sulla stesura dei suoi libri dedicati all’infanzia.   Studia con l’intenzione di andare a Oxford per completare gli studi  universitari, ma gli zii, gretti e poco inclini ad accondiscendere alle sue aspirazioni, ripiegano per lui su un lavoro stabile e sicuro e gli preferiscono un impiego alla Banca d’Inghilterra dove fa carriera, diventando un alto funzionario.

Grahame scrive  racconti,  romanzi .

Nel 1895 viene pubblicato L’età dorata e nel 1898 Giorni di sogno, ispirato alla sua infanzia.

Ma la sua opera più nota è Il vento tra i salici composto nel 1908 e nato come racconto epistolare per il suo unico figlio, Alastair,  al quale scriveva molte lettere quando doveva star lontano per motivi di lavoro. Il romanzo, ambientato in un mondo animale dalle caratteristiche umane, illustra la vita libera e selvaggia in mezzo alla natura, tra animali e piante, in contrasto con  la caotica vita della città. 

Il libro divenne un classico della letteratura infantile inglese.

Dall’opera Walt Disney trasse un cartone animato. Anche un altro racconto Il drago recalcitrante, uscito postumo , venne incluso in un film di Disney.

Kenneth Grahame muore  a Pangbourne, nel Berkshire, il 6 luglio del 1932.

OPERA: Il vento tra i salici  (Wind in the Willows)  Una talpa inesperta delle cose del mondo, un topo pronto ad aiutare gli amici a risolvere i problemi, un rospo alquanto saccente e indisponente e un tasso amante di ogni confort, sono i protagonisti principali della storia. Una infinità di comprimari, gli abitanti del bosco, li attorniano e li accompagnano nelle diverse avventure. Il topo insegna alla talpa a rendersi più autonoma, a insegnarle ogni segreto del bosco e la sconsiglia di oltrepassare il limite che li separa dal Gran Mondo. Solo il rospo insiste per coinvolgerli in una avventura. Li trascina successivamente su un canotto, poi su una roulotte trainata da un cavallo e ancora su un automobile. Sono tutti animali con spiccate caratteristiche tipiche del popolo inglese. Tutti però considerano l’amicizia come il dono più prezioso.

 

FILATELIA 

GRAN BRETAGNA 1993 (1651),  LIBERIA1998  (1764),   2001-2002 (2589/2612 + BF 292/4)

 

 

 

 

GRAMENO  MIHAL

(Albania)

 

Nato a Coriza nel 1872 e ivi morto nel 1931.

È autore di lunghe novelle raccolte nel volume Il focolare e di liriche di ardente ispirazione patriottica

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno  1988   (2169E)

 

 

 

Granado Javier del

(Bolivia)

 

Nato il 27 febbraio 1913.  Morto il 15 maggio 1996.

Nato in una famiglia aristocratica, ha trascorso la maggior parte della sua giovinezza nella hacienda di famiglia (che una volta era un convento), vicino Arani , nel dipartimento di Cochabamba, Colpa-Ciacu, una tenuta coloniale risalente al 16 secolo. Una vita tranquilla, piena delle gioie del vivere in campagna, ha fortemente influenzato le sue opere, che combinano le immagini e la narrazione epica con impostazioni bucoliche legate a temi rurali e indigeni, al folklore di natura spagnola, all’uso della lingua spagnola e delle lingue indigene, principalmente quechua (la lingua della Incas).

Parte della sua poesia è legata alle forme tradizionali come l’uso della ballata e del sonetto. E la sua vasta produzione poetica ha ottenuto un successo pari a quella del più importante poeta e letterato più rinomato Alfonso Reyes .

Granado ebbe vasti consensi e riconoscimenti e  ricevette premi nazionali e internazionali durante la carriera letteraria durata oltre mezzo secolo. Alla sua morte furono decretati tre giorni di lutto nazionale, e il suo funerale fu un evento di stato.

Le collezioni più importanti delle sue poesie sono: Pálidas Rosas (1939), Canciones de la tierra (1945), Santa Cruz de la Sierra (1947), Cochabamba (1959), Romance del valle nuestro (1964), La parabola del Águila (1967), Antología poetica de la flor natural (1970), Terruño (1971), Estampas (1975), Vuelo de Azzorre (1980), Canto al paisaje de Bolivia (1982), Cantares (1992).

 

FILATELIA

BOLIVIA Anno 2000 (1047)

 

 

 

GRAS  FELIX

(Francia)

 

Poeta provenzale, nacque nel 1844 e morì nel 1901.

Figlio di agricoltori frequentò la scuola secondaria nell’Istituto di San Didier e concluse gli studi conseguendo la laurea in legge. Ottenne il suo primo lavoro nello studio del notaio Jules Giéia ad Avignone e in seguito aprì un suo studio notarile, che presto abbandonò per dedicarsi alla letteratura.

Nel 1876 pubblicò Li carbunié, una poesia epico-rustica in dodici canti che lesse nelle riunioni di una associazione fondata da cultori di poesia dialettale chiamata “I Felibres”.

Nel  1879 sposò la nipote  di Joseph Roumanille, marito di sua sorella Rosa Anais.  Il suo lavoro seguente, Toloza (1882), ottenne un successo. Si trattò di una poesia epica sulla rivolta degli Albigesi guidata da Simon de Montfort.  Ai poemi seguìrono un volume di brevi poesie Li Roumancero Provençal e una serie di storie in prosa dal titolo La Paplino (1891).

Nel 1891  fu scelto quale terzo Capoulie (presidente) del Gruppo Félibre Rouge, un’associazione letterario-culturale, fondata da Frédéric Mistral e da altri scrittori di Provenza con lo scopo di difendere e di promuovere la lingua e la letteratura di Provenza.  Gras tenne tale incarico fino alla morte.

Tra le sue opere sono ancora da ricordare il successo  popolare conseguito nel 1896 con Il rossetto nuovo  dou Miejour del Li, (tradotto in inglese come I colori rossi del Midi); la trilogia comprendente racconti che si occupano del periodo tardo della Rivoluzione Francese , La Terrour (Il terrore) e La Terrour Blanco (Il terrore bianco), un’opera considerata come il lavoro di prosa più notevole nella lingua di Provenza.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1962  (2485)

 

 

 

GRASS  GUNTHER

(Germania)

   

Grass è nato in una famiglia di commercianti; i genitori possedevano una drogheria a Danzica, all'epoca città tedesca. Frequentò qui la scuola superiore e a 15 anni cercò di arruolarsi nella marina del Terzo Reich. Solo dopo aver ricevuto la lettera di coscrizione si rese conto che avrebbe invece indossato l'uniforme delle SS.

Ferito in servizio nel 1945 fu catturato dagli statunitensi e finì in un campo di prigionia, nel quale si trovò insieme a Joseph Ratzinger, il futuro papa Benedetto XVI.

Nel 1946 e 1947 lavorò in una miniera e imparò a scolpire. Per molti anni studiò scultura e grafica, dapprima a Düsseldorf, poi a Berlino. Sposatosi la prima volta nel 1954, divorziò nel 1978 e si risposò nel 1979. Dal 1960 si stabilì a Berlino, trascorrendo però parte del suo tempo nella regione del Schleswig-Holstein. Prese un ruolo attivo nel partito socialdemocratico tedesco (SPD) e appoggiò Willy Brandt. Fu molto attivo nel movimento pacifista e visitò Calcutta per sei mesi. Dal 1983 al 1986 fu presidente dell'Accademia delle arti di Berlino. In occasione della caduta del muro di Berlino, Grass dichiarò che era meglio tenere separate le due Germanie, perché una nazione unita avrebbe ripreso inevitabilmente il suo ruolo belligerante. Abbandonò quindi la sua missione politica di riforme socialiste graduali e adottò una filosofia dell'azione diretta, ispirata ai movimenti studenteschi del 1968.

Ricevette per la sua opera letteraria dozzine di premi internazionali e nel 1999 ottenne il premio Nobel. La sua letteratura è comunemente accomunata al  movimento artistico del Geschichtsaufarbeitung. A Brema è stata creata una fondazione a suo nome, con lo scopo di stabilire una collezione centralizzata delle sue opere, specialmente le sue molte letture personali e i suoi video e film. A Lubecca esiste un museo a lui dedicato con un archivio e una biblioteca.

Nell'Agosto del 2006 ormai settantottenne, lo scrittore tedesco dichiarò, in una intervista al giornale “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, di aver militato durante la guerra nella 10. SS-Panzer-Division "Frundsberg" delle Waffen-SS, come volontario e non precettato come si era fino a quel momento creduto, anche se arruolatosi in realtà con il desiderio di diventare sommergibilista. Il motivo fu, racconta lo scrittore, "la volontà di lasciare la famiglia: molti ragazzi come me si offrivano volontari per il servizio militare per la stessa ragione. Era una cosa comune per quelli della mia generazione, un modo per girare l'angolo e voltare le spalle ai genitori".

La sua rivelazione portò a notevoli polemiche in Germania e divise il popolo tedesco tra chi pretendeva la restituzione del premio e chi, invece, difendeva Grass sostenendo che il suo passato non dovrebbe compromettere le sue opere.

 Scrisse:Trilogia di Danzica che comprende Il tamburo di latta (1959),  Gatto e topo (1961),  Anni di cani (1963).  Seguirono: Anestesia locale (1969), Dal diario di una lumaca (1972), Il rombo (1979),   L'incontro di Telgte (1979),  Parti cerebrali, ovvero i tedeschi si estinguono (1980), La ratta (1986),  Mostrare la lingua (1988),  Il richiamo dell'ululone (1992),   È una lunga storia (1995),   Il mio secolo (1999),  Il passo del gambero (2002),  Gli ultimi balli (2003).  (da Internet)

 

FILATELIA 

ZAMBIA  Anno 2002  (1184)         

 

 

 

GRAY  THOMAS

(Inghilterra)

 

 Nato a Londra nel 1716  morto a Cambrige nel 1771.

Compie i suoi studi nell’Università di Eton e poi a Cambridge, dove  incontra Horace Walpole di cui divenne amico e  che accompagna nei viaggi in Francia e in Italia (1739).

 Trascorre appartato la maggior parte della vita a studiare i classici, l’archeologia e le scienze naturali. Tra i classici privilegia gli scrittori latini, italiani e la poesia celtica e scandinava, dalla quale trae ispirazione per il poema Il bardo (1757) e La discesa di Odino (1761).

Nel 1747 l’Ode ad un paesaggio di Eton lo fa conoscere al pubblico, ma quella che determinò il successo fu  l’ Elegia scritta in un cimitero di campagna (1751). Con lui e Collins inizia il periodo di transizione della lirica inglese tra il classicismo formale e il romanticismo tematico.

La sua poesia è elegante e malinconica.

Compila un Diario (1775) dove descrive i laghi inglesi, le sue riflessioni spirituali, dove abbondano giudizi estetici e letterari.

Fu nominato professore di storia moderna all’Università di Cambridge nell’anno 1768, tre anni prima della sua  morte. 

Fu sepolto nel cimitero che aveva cantato nella sua Elegia.

 

FILATELIA

GRAN BRETAGNA  1971  (641)

 

 

 

Green Roger Gilbert Lancelyn

(Inghilterra)

 

Nato nel 1918. Morto nel 1987.

Scrittore per bambini, studiò sotto la guida di C.S,Lewis al Merton College di Oxford, dove conseguì la laurea in lettere.  Si occupò di miti e leggende e scrisse per i giovani I racconti degli eroi greci, una storia sulla caduta di Troia, racconti sull’Antico Egitto e rielaborazioni di miti nordici e scandinavi, nonché storie medievali su Re Artù, sui Cavalieri della Tavola Rotonda e sulle gesta di Robin Hood.

Autore di biografie si occupò degli scrittori J.M.Barrie, Andrei Lang e C.S.Lewis. Si occupò di una riedizione selezionata dei racconti di Andersen, con una breve biografia sull’A. Fu redattore della “Gazzetta Kipling” dal 1957 al 1959.

Un interesse particolare nutrì per l’opera di Lewis Carroll e pubblicò su di lui una serie di articoli. Fu il fondatore della Società Lewis Carroll e, con la collaborazione di Morton N. Cohen si occupò dell’epistolario dell’Autore.

Oltre a dedicarsi alla letteratura per l’infanzia, trovò il tempo di occuparsi di teatro e fu attore professionale dal 1942 al 1945 e membro del gruppo “Inklings” di Oxford, guidato da C.S.Lewis e da J.R.R.Tolkien. Fu bibliotecario dal 1945 al 1950 presso il Merton College e insegnante di letteratura inglese presso l’Università di Liverpool dal 1950 al 1952,   In seguito rimase membro del Consiglio dell’Università stessa dal 1964 al 1970.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA 1983, GRENADA 1972.

 

 

 

Greene Graham

(Inghilterra)

 

Nato a Berkhamsted [Hertfordshire] il 2 ottobre nel 1904. Morto il 3 aprile 1991 a Vevey, Svizzera.  Figlio di un direttore di collegio, studiò all’Università di Oxford.  Tra il 1926 e il 1929 lavorò come giornalista per il “Times” e poi diventò uno scrittore indipendente. Nel 1935 fu critico cinematografico per la rivista “The spectator” che lo nominò direttore letterario nel 1940. Dal 1942 al 1943 lavorò per il Ministero degli affari esteri in Africa Occidentale e dopo la Guerra mondiale viaggiò per tutto il mondo.

La sue prime opere (per lo più appartenenti al genere detective-story) furono: Storia di un  codardo (1929), Rumore al cadere della notte (1931), Il treno di Istambul (1932) che gli diede la notorietà, L’Inghilterra mi ha reso così (1935), Una pistola in vendita, Agente confidenziale  e altri che, dopo la sua conversione al cattolicesimo, Greene considerò come “divertissements”, rispetto al contenuto delle altre opere che seguirono.

L'impegno e il tono antifascista di questi primi libri più 'leggeri', subisce una evoluzione in Brighton Rock: Qui Greene passa ad un confronto molto più profondo tra la sua fede cattolica e la filosofia socialista verso cui allora provava simpatia. Negli anni '40 e '50 passerà poi al problema del peccato e della dannazione dell'individuo.

Il suo stile immediatamente visivo e conciso, fortemente influenzato dal linguaggio cinematografico, ha avuto un effetto durevole sulla tecnica del romanzo.

Si ricordano: Il potere e la gloria 1940), Il nocciolo della questione (1948), La fine dell'avventura (1951). Famosi, anche per le versioni cinematografiche che ne sono state fatte, sono i romanzi: Il terzo uomo (1950), Il nostro uomo all'Avana (1958), e il romanzo Il tranquillo americano (1955).

I suoi romanzi narrano in toni tra commosso e ironico, storie realistiche e spesso violente: guerra, spionaggio, intrighi, casi polizieschi, su sfondi per lo più esotici e con personaggi tormentati e sinistri. Vicende e individui sono sempre visti come strumenti di una volontà superiore, riflettono una intensa problematica religiosa: ma senza enfasi retorica, con distacco, autocontrollo, severo e sorridente pudore intellettuale.

Tra ironia e narrazione cronachista oscillano: Viaggi con mia zia (1969), Il console onorario (1973), Il fattore umano (1978), Dottor Fischer di Ginevra (1980). Interessante l'autobiografia, Una specie di vita (1971), cui ha fatto seguito Vie di scampo (1980). (da Internet  Girodivite)

 

FILATELIA

AUSTRIA Anno 2009  (2650), GUINEA  Anno 2008 (Fog. 3768/73)

 

 

 

GREER GERMAINE

(Australia)

 

Nata il 29 gennaio 1939.

Germaine Greer è una scrittrice e giornalista australiana, considerata da molti una delle maggiori voci del femminismo del XX secolo.

Insegnò letteratura inglese all'Università di Warwick in Inghilterra.

Ha pubblicato molti libri che hanno riscosso larghi consensi di critica e di pubblico, tra cui l'innovativo L'eunuco femmina, pubblicato nel 1970 e divenuto un bestseller internazionale, che la rese famosa pur tra molte adulazioni ma anche molte critiche.

Da allora le sue idee sono sempre state oggetto di controversie.

Tra le sue opere va ricordato anche  Il ragazzo.

 

 

FILATELIA

AUSTRALIA  Anno 2011

 

 

 

GREGORCIC SIMON

(Yugoslavia)

 

Nato il 15 ottobre 1844 a Vrsno. Morto  il 24 novembre 1906 a Gorizia

Discendente da una famiglia di agricoltori che viveva nel piccolo villaggio di montagna di Vrsno, sopra il fiume Isonzo, in Provincia di Gorizia e Gradisca, allora parte del Impero austriaco, crebbe accompagnando il padre, pastore di pecore. Frequentò  . la scuola elementare in Libušnje.. Più tardi fu inviato a scuola a Gorizia, ma   per questioni finanziarie familiari non poté portare a termine gli studi ed entrò in Seminario dove prese gli ordini nel 1867 e nel 1868 diventò vicario a Caporetto dove iniziò la sua attività letteraria.

Nel 1873 fu trasferito a Branik nella Valle del Vipagvaa. Pur esplicando coscienziosamente il suo apostolato, per alcune incomprensioni con l’autorità ecclesiastica, si sentì deluso e amareggiato tanto da cadere in  depressione e si ammalò.  Fu trasferito in seguito un paio di volte prima di ritirarsi dal suo ministero. Nel 1903 vendette la casa  e si spostò in un appartamento a Gorizia dove morì tre anni dopo.

Quando ancora era studente, Gregoric cominciò a comporre liriche ispirate dalle letture del poeta Preseren. Si avverte in esse il contrasto tra la il suo desiderio di seguire la vita sacerdotale e il desiderio di una vita secolare, come si riscontra nella poesia Ujetega ptiča tožba.

Gregorčič appartenne alla generazione di coloro che avevano  ideali nazionali e cercavano di sollevare la coscienza dei popoli attraverso i mezzi di arte e di letteratura.

Nel suo post-romanticismo, come ad esempio nella poesia Soči,  evidenzia  i suoi ideali patriottici. Scrive anche  poesie amore, come ad esempio Kropiti te ne smem e di altro genere. Tra il 1882 e il 1908, furono pubblicati quattro volumi di sue  poesie. (L’ultimo uscì postumo).

La sua poesia acquistò popolarità tra tutte le classi di persone, in particolar modo nel mondo contadino, tanto che gli ultimi due volumi della sua raccolta di poesie divennero bestsellers.

 

FILATELIA

SLOVENIA Anno1994, YUGOSLAVIA, 1957  (Mic. 834).

 

 

 

GREGORY  AUGUSTA (pseud. di Isabella  Perse)

(Irlanda)

 

Nata a Dudley Persse il 15 marzo del 1852. Morta il 22 maggio del 1932.

Sposa nel 1881 Sir William Gregorio, un membro del Parlamento, ex governatore di Ceylon e amico dello scrittore inglese Anthony Trollope. 

Inizia la carriera letteraria dopo la morte del marito avvenuta nel 1892, raccogliendo leggende e fatti storici legati all’Irlanda, traducendoli dal dialetto Kiltartanese parlato nella regione di Galway.  Il suo successivo incontro con Yeats segna l’inizio di una proficua collaborazione.

Il meglio della sua produzione  è legato al teatro, e si basa su piecés quali: Diffondere la News (1904),  The Rising of the Moon (1907),  The Workhouse Ward (1908).

Scrive storie in gaelico, utilizzate nelle scuole e saggi sul teatro irlandese tra cui Kiltartan Book (1909), The Kiltartan Poetry Book (1919) contenenti materiale prezioso per studiosi di folklore  e poeti.

Per la sua instancabile attività nel campo teatrale irlandese  fu definita “la madrina dell’Abbey Theatre”.

 

FILATELIA

IRLANDA  Anno  1996  (946).

 

 

 

GREIFF  LEON de

(Colombia)

 

Nato a Medellin il 22 luglio del 1895 e morto a Bogotà l’11 luglio del 1936.

É stato uno dei poeti colombiani più originali e più importanti. Discendente da un bisavolo svedese, da parte paterna, e da un nonno tedesco da parte materna, studiò al Liceo Antioqueño e fece tre anni di università alla scuola delle Miniere dell’Università a Medellin.

A 18 anni fu segretario privato del generale Uriobe Uribe, un po’ prima che questi fosse assassinato.

Formò il gruppo dei “Panidas” con altri dodici intellettuali, tutti giovani sui vent’anni. Fra il giugno e il settembre del 1925 pubblicò la rivista “I nuovi”, in cui una “nuova” generazione di giovani poeti insieme a Leòn de Greiff, si fece sentire. Più che una proposta unitaria li univa un desiderio di rinnovamento. Nella letteratura attaccarono i residui ancora presenti del povero romanticismo latino-americano e, inoltre, il provincialismo; in politica mostrarono delusione per le idee vigenti, che trovarono superate.

Nel 1923 de Greiff pubblicò il suo primo volume di poesie: Tergiversazioni Primo Mamotreto. Da qui in avanti tutte le sue opere furono pubblicate con il corrispondente numero di “mamotreto”, come un marchio imposto per il suo disamore verso i fatti della vita, inseparabile dal suo amore giocoso per la lingua.

Il secondo “mamotreto” apparve nel 1930. Nel 1935 apparvero le Variazioni intorno a niente. Terzo mamotreto, forse il suo maggior libro contenente i migliori momenti di tutti i suoi temi: l’amore, la poesia come necessità del poeta, nonché il silenzio e il suo intimo rapporto con la musica, il vuoto, il viaggio e la notte; nessun tema in solitario, ogni tema intrecciato con gli altri.

Nel 1970 ricevette il premio Nazionale di Poesia e a Caracas fu creato un premio di poesia che porta il suo nome. (da Internet)

 

FILATELIA

COLOMBIA  Anno  1997  (1052)

 

 

GRENDZHA-DONSKY VASYL STEPANOVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1897. Morto nel 1974)

Poeta dell Ukraina-Transcarpazia.

 

FILATELIA

UKRAINA  Anno 1997.04.23, Annullo speciale.

 

GRIBOEDOV  ALEKSANDR  SERGEEVIC’

(Russia)

 

Nato a Mosca il 15 gennaio 1795 (secondo altri 1791). Morì a Teheran l’11 febbraio 1829.

Di nobile origine polacca, compì gli studi giuridici e filologici all’Università di Mosca. Uomo colto, conosceva il francese, l’italiano, il tedesco, l’inglese, l’arabo e il persiano.

Dopo una parentesi militare entrò al servizio del Ministero degli Esteri a Pietroburgo, dove strinse amicizia con molti letterati del tempo e iniziò a scrivere piéces teatrali. 

 Nominato segretario di una missione diplomatica a Teheran si dedicò allo studio delle lingue orientali e allo stesso tempo iniziò la stesura della commedia  Che disgrazia l’ingegno!,  che doveva dargli la fama. Terminò la stesura completa al suo rientro in Russia, ma non riuscì a farla rappresentare.

Scoppiata la rivolta del dicembre 1925, fu arrestato mentre si trovava nel Caucaso e fu condotto a Pietroburgo. Nonostante le accuse fossero motivate e fondate, fu rilasciato.

In seguito fu di nuovo inviato a Teheran in qualità di ministro e il suo compito non fu privo di difficoltà.

Avendo dato rifugio ad un esiliato russo, eunuco dell’harem dello scià, e a due armene appartenenti allo stesso harem, si trovò coinvolto in una sommossa popolare. Il popolo assalì l’ambasciata e uccise tutti i membri. Il corpo di Griboedov fu trovato, sfigurato, tra i cadaveri.

Griboedov scrisse una tragedia, Una notte georgiana, e ne abbozzò altre due. Scrisse poesie e articoli per giornali.

La sua commedia Che disgrazia l’ingegno!, continua ad essere rappresentata a Mosca in quanto propone un distacco dalla tradizione pseudo-classica. Influenzò Puskin, Lermontov e persino Tolstoi.

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno, 1947, RUSSIA  Anno  1995, URSS Anno 1945, 1954, 1959  (2159)

 

 

 

GRICIUS Augustinas

(Lituania)

 

Nato nel 1899.  Morto nel 1972.

Poeta e drammaturgo, studiò alla scuola del  "Teatro Nazionale" negli anni  1921 - 1923, e in seguito lavorò nel teatro satirico "Vilkolakis".

Fu capo dell’Unione dei giornalisti dal 1939  al 1940 e lavorò nel Teatro Drammatico prima  a Vilnius e poi a  Kaunas negli anni  1946  e  1949.

Il suo primo lavoro teatrale fu pubblicato nel 1913.. La più importante opera di Gricius è il dramma Estate calda.

Molte sue commedie furono rappresentate nel teatro Nazionale  Kaunas e nel  Teatro Accademico. Il contenuto delle sue commedie satiriche stigmatizzava i vizi della piccola borghesia, degli arrivisti, dei burocrati e dei parassiti.

 

FILATELIA

LITUANIA  Anno 1999  (603)

 

 

GRIEG  NORDAHL  JOHAN BRUN

(Norvegia)

 

Nato a Bergen, Norvegia. Morto a Berlino nel 1943.

Poeta, romanziere, drammaturgo e giornalista, fondò nel 1930 la rivista “Veien frem” (Il cammino in avanti), organo dell’antifascismo nordico e pro comunista. Nel 1940, dopo l’invasione tedesca della Norvegia, trovò rifugio in Inghilterra, viaggiando sulla stessa nave che trasportava la famiglia reale e il tesoro nazionale. Le sue opere e il suo spirito di resistenza nei confronti del nemico fecero di lui un eroe nazionale.

In Inghilterra fu addestrato come ufficiale e fu ucciso in un raid aereo su Berlino nel 1943.

In suo ricordo, nel teatro di Bergen, è stata posta una statua dello scultore Ruggito Bjorg.

Scrisse drammi tra cui Il nostro onore e la nostra potenza (1935), La sconfitta (1937) e il romanzo Ma il mondo sarà ancora giovane (1938).

 

FILATELIA

NORVEGIA  Anno  2002

 

 

 

Grillparzer  FRANZ

(Austria)

 

Nato a Vienna il 15 gennaio del 1791 e ivi morto nel gennaio del 1872.

Figlio di un giurista, studiò diritto all’Università e inizio a lavorare presso la Corte imperiale nel 1813.

Il suicidio della madre avvenuto nel 1819 gli causò una forte depressione cui si aggiunse nel 1821 la disillusione per non aver vinto un concorso di bibliotecario presso la Biblioteca imperiale. Solo nel  1823 riusci ad ottenere l’incarico di direttore degli archivi imperiali che mantenne sino al 1856.

Gli anni della sua educazione coincidono con quelli della Rivoluzione francese e dell’epoca napoleonica, verso la quale manifestò sempre una ideologia conservatrice.

Viene ricordato come personaggio secondario in una novella di Lepold von Sacher-Masoch La scarpetta di Saffo ed è citato da Nietzche  nella sue Seconde considerazioni inattuali.

Le sue tragedie  hanno per tema soggetti tratti dall’antichità e in essi si avverte l’influenza di Schiller e del barocco spagnolo. Nei racconti si avverte un legame con Calderon de la Barca. I suoi studi sul teatro spagnolo sono raccolti sotto il titolo Studien zum spanischen Theater, nel tomo XVII delle sue Obras completas

Scrisse: Blanca von Castilien (1807-1809),  Spartacus (1809), Alfred der Grosse (1809), Die Ahnfrau (1817), Sappho (1818), Das goldene Vlies (1821), trilogía formata da Der Gastfreund, Die Argonauten, Medea; König Ottokars Glück und Ende (1823),  Ein treuer Diener seines Herrn (1826), Des Meeres und der Liebe Wellen (1831), Der Traum, ein Leben (1834), Tristia ex Ponto (1835), Weh dem, der lügt (1838), Libussa (1847; 1874), Der arme Spielmann (1848), Ein Bruderzwist im Hause Habsburg (1848; 1872), Esther (1848; 1861), Die Jüdin von Toledo (1851), Die Jüdin von Toledo (1851).

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1991  (1842)

 

 

 

GRIMM  JACOB E WILHELM

(Germania)

 

 Assieme ad  Andersen, Perrault, Puskin, La Fontaine e pochi altri, i F.lli Grimm sono gli autori di fiabe più trattati e scelti da chi si occupò in passato dei ‘palinsesti’ annuali della filatelia dei vari Stati.

La vita di Jacob Ludwig Karl e di Wilhelm Karl, le vicende familiari e buona parte della loro produzione filologico-letteraria sono andati di pari passo per l’affinità di vedute e di intenti che li legò per tutta la vita.

Jacob Ludwig Karl  nasce il 4 gennaio 1785 ad Hanau (Assia). Rimasto orfano, in tenera età trascorre un’infanzia poco felice Dopo aver compiuto, unitamente al fratello Wilhelm, gli studi di giurisprudenza presso l’università di Marburgo, sotto la guida di  Fredrich Karl von Savigny, si trasferisce nel 1805 a Parigi per collaborare col maestro in lavori di Storia del diritto romano. Il fratello  Wilhelm è in  quel periodo al suo fianco, come testimonia un epistolario pubblicato nel  1953.  Vi rimane per tre anni al termine dei quali ritorna in Germania dove ottiene un impiego al Ministero della guerra. In seguito gli vengono affidati dal re Gerolamo di Westfalia altri importanti incarichi.

Ritorna a Parigi nel 1814 per recuperare i libri che Napoleone aveva sottratto alla biblioteca di Kassel. Partecipa al Congresso di Vienna e nel 1815 è inviato nuovamente a Parigi per incarico del governo prussiano al  fine di sollecitare la restituzione di libri e manoscritti.

Ma la politica non attraeva Jacob, sempre più portato verso la letteratura tedesca del Medioevo.  Nel 1816, rimasta vacante la carica di secondo bibliotecario presso la biblioteca di Kassel, accetta l’incarico propostogli e lì, assieme al fratello Wilhelm, in mezzo a libri e manoscritti, trascorre anni tranquilli, laboriosi e prolifici.   Nel 1829, morto il primo bibliotecario, si dimette in quanto il posto (che gli sarebbe spettato di diritto) fu affidato ad un altro. Si trasferisce a Gottinga dove la locale università gli aveva proposto di tenere corsi di letteratura tedesca antica. Vi rimane fino al 1837, quando viene destituito assieme al fratello e ad altri colleghi per aver protestato contro l’abrogazione della Costituzione da parte del re di Hannover.

Ritornato a Kassel, trascorre  col fratello quattro duri anni, finché entrambi  sono chiamati a far parte dell’Accademia delle Scienze di Berlino e dal 1841 Jacob comincia ad insegnare anche nella locale università.       

Jacob viaggia a lungo per l’Europa. Viene in Italia nel 1843. Si reca nel 1844 in Scandinavia. Nel 1846 e 1847 presiede a Francoforte e a Lubecca a congressi di  germanisti. In quelle occasioni va sempre più maturando le sue idee anche attraverso accesi dibattiti con poeti e studiosi quali C. Brentano, A. von Arnim, C. Lachman. Viene così via via elaborando teorie innovatrici, tanto da essere considerato il fondatore della germanistica. Notevole è il suo contributo  nell’aiutare la Germania, appena liberatasi dal giogo napoleonico, ad affermare una propria identità e autonomia e a battersi per la validità della cultura e della lingua germanica antica e medievale. È col fratello tenace sostenitore dell’origine divina del linguaggio, della poesia, del diritto. Come tutti i romantici  è assertore della superiorità della poesia popolare sulla poesia dell’arte; della purezza e della genuinità dei racconti, delle  favole e dei  miti raccontati dalla viva voce del popolo su quelli elaborati da scrittori che si sforzavano con aggiunte ed interpretazioni personali di rassomigliare ai primi.

Tra le opere più importanti (alla cui stesura partecipa spesso il fratello) sono da ricordare Deutsche Sagen (Leggende tedesche, 2 volumi (1816-1818), Kinder und  Hausmärchen (Fiabe per bambini e famiglie (1812-1822), Deutsche Mythologie (Mitologia germanica, 1835), Deutsche Rechtsaltertümer (Grammatica tedesca, 1819) e il Deutsches Wörterbuch (Storia della lingua tedesca) un’impresa iniziata in comune col fratello, che vede la pubblicazione dei primi fascicoli a Lipsia nel 1852. L’opera aveva lo scopo di analizzare e studiare l’etimologia e la storia di tutto il patrimonio tedesco. Un’opera monumentale e fondamentale per la conoscenza delle parole tedesche. Solo i primi volumi sono portati a termine dai due studiosi e furono in seguito continuati da altri sino a raggiungere tra il 1852 e il 1961 i 32 volumi attuali.

 Jacob Ludwig Karl muore a Berlino il 20 settembre del 1863.

 

Wilhelm Karl, il fratello,  visse all’ombra di Jacob.

Nato ad Hanau il 24 febbraio del 1786 e muore a Berlino il 16 dicembre del 1859. Anche lui studioso di germanistica, valente collaboratore col fratello divide con lui molte delle sue vicissitudini e casi esteriori della vita.

Con Jacob frequenta la scuola di giurisprudenza di Marburgo; è nominato segretario della Biblioteca di Kassel; è professore all’Università di Gottinga da dove venne espulso col fratello per idee politiche contrarie regime; diviene pure lui  membro dell’Accademia di Berlino.

Contrariamente al fratello, possiede un particolare talento narrativo che profonde in particolar modo nella stesura delle Fiabe per bambini e famiglie, le quali oggi rappresentano l’opera più nota dei Grimm. Non ha gli exploit creativi di Jacob, ma possiede una costanza accurata e precisa nel presentare quanto i due avevano raccolto.

Collabora in armonia col fratello ma senza mai perdere la sua autonomia e dimostra interessi soprattutto letterari. Tra i suoi lavori sono da ricordare Altdänische Heldenlieder (1811) che rappresenta uno studio preparatorio alla sua opera principale Die deutsche Heldensage (La leggenda eroica tedesca, (1829); una raccolta di documenti dell’antica leggenda eroica della Germania e numerose edizioni critiche di antichi testi tedeschi e studi sulle rune quali Über deutsche Runen (1821) e il saggio Zur Litteratur der Runen (1828).

 FIABE: Kinder und Hausmärchen  (Fiabe per bambini e famiglie è una raccolta di fiabe popolari che va riavvicinata all’opera di  Achim von Arnim e Clemens Brentano Il corno meraviglioso del fanciullo, da cui i F.lli Grimm partirono  per iniziare nel 1812 la loro raccolta monumentale con la pubblicazione del primo volume, cui seguì nel 1815 il secondo volume e si concluse nel 1822 con la pubblicazione del terzo  volume preceduto da un commento al lavoro scritto da Wilhelm. I due fratelli compilarono la loro raccolta  attingendo il materiale in forma diretta, ascoltando le fiabe dalla viva voce del popolo in cui era rimasta una traccia che risaliva alla produzione medievale germanica. In seguito le ricerche si estesero anche al mondo degli antropologi interessati ai miti e alle credenze primitive dei popoli, in particolar modo a quelli europei. Inizialmente il libro fu pensato come un’opera destinata ai fanciulli, tanto che Goethe, dopo averlo letto, disse che il libro era stato scritto per rendere felici i bambini, e, infatti, entrò subito in tutte le famiglie tedesche. Quindi i ricordi d’infanzia propri, degli amici, di gente comune e soprattutto le storie delle figlie di un farmacista di Kassel da loro udite raccontare nella loro infanzia dalla nutrice Maria. Altre autorevoli fonti furono Dorchen Wild, moglie di Wilhelm, figlia di un farmacista di Cassel, e le sue cinque sorelle; le due cognate di un sorella dei Grimm e le componenti di una nobile e numerosa famiglia della Westfalia

“Le fonti orali erano “in maggioranza donne - scrive Italo Calvino nella sua scelta e sua presentazione di un gruppo di fiabe – per cui sovrabbondano le storie di fanciulle le cui virtù e le cui sventure trovano finalmente una ricompensa,  Ma molti sono pure i baldi eroi che, partiti da un’umile condizione… sanno meritare onori e sponsali principeschi“ (Grimm, Fiabe, Milano, Einaudi 1983, p. XIX)

A differenza di altri scrittori che si servivano del materiale raccolto per poi rielaborarlo e contaminarlo con aggiunte e spunti moralistici, i F.lli Grimm  cercarono sempre di conservare la schiettezza popolare e la poesia che il narratore cercava di infondere al suo racconto.  Persino quando la loro ricerca si allargò tanto da comprendere ricerche su fonti letterarie dotte quali Lutero, Hans Sachs e altri, si sforzarono di recuperare sotto le varianti dotte la primitiva ingenuità di trama e di stile. “Certo si è che essi hanno saputo dar loro tanta freschezza da far sì che pochi altri libri ci facciano rivivere con tanta immediatezza la misteriosa e profonda intimità della natura germanica e ci permettano di sentirla con l’anima con la quale a essa si avvicina il popolo tedesco. Le favole contengono quasi sempre una verità oggettiva, una lezione pratica, sempre superata, tuttavia, dalla genuina ispirazione  della poesia popolare.” (Dizionario delle opere Bompiani , pp. 366-7)

La raccolta comprende circa duecento fiabe, molte delle quali, le più conosciute, diventarono oggetto per l’emissione in molti stati europei e d’oltremare con valori singoli o con intere serie.

L’abile sarto   Un sarto furbo e fanfarone porta scritto su una cintura “Sette in un colpo”. Tutti credono che abbia ucciso sette nemici con un solo colpo, mentre si tratta solo di sette mosche. Il sarto dimostra poi la sua abilità nel mettere nel sacco un gigante credulone, sposa la figlia del re ed eredita il trono, sbaragliando giganti, unicorni, e cinghiali a colpi di furbizia.

L’acqua della vita  Un re, padre di tre figli, sta per morire. Solo l’acqua della vita’ può salvarlo. I tre fratelli partono alla ricerca del prezioso liquido. L’unico che conosca l’ubicazione della fonte da cui sgorga è  un nano. I primi due fratelli trattano male il nano e da lui vengono imprigionati. Il terzo, più gentile, ottiene tutte le informazioni necessarie e anche oggetti fatati che gli permetteranno di sconfiggere i nemici e di liberare una principessa. Purtroppo, contro il parere del nano, libera i suoi fratelli. Questi gli rubano l’acqua della vita e, ritornati in patria, lo accusano di aver avvelenato il padre, restituito alla vita dalla loro acqua.  Individuati e smascherati saranno cacciati dal reame e il terzo fratello otterrà la mano della principessa.

La bella addormentata nel bosco  - (per la trama vedi Perrault).

Biancaneve e i sette nani  La perfida matrigna di Biancaneve si ritiene la più bella del reame. A dirglielo è uno specchio magico. Ma un giorno lo specchio, che non può mentire, le dice che la più bella è diventata la sua figliastra Biancaneve. Infuriata, la regina ordina ad un servo di ucciderla e di portarle il cuore. Il servo ha però pietà della bimba e la lascia libera nel bosco, portando alla regina un cuore di capriolo.  Biancaneve nel bosco trova una minuscola casa abitata da sette nani il cui lavoro è q uello di cercar diamanti in una miniera. I nani prendono a benvolere la giovane e la ospitano.  Quando la matrigna chiede allo specchio chi è la più bella, quello risponde di nuovo: ‘È BiancanevÈ. La perfida matrigna allora si incarica di persona di uccidere la fanciulla. Si traveste da vecchia, si reca alla casa dei nani e dopo due tentativi ci  riesce. Biancaneve viene rinchiusa in una bara di vetro ed esposta su una collina. Un principe, passando, vede la bara e attratto dalla bellezza della fanciulla,  toglie il coperchio per donarle un bacio. La fanciulla si risveglia e col principe parte verso il suo castello. La perfida matrigna per la rabbia morirà.

Nel 1937 Walt Disney trasse dal soggetto il primo lungometraggio a cartoni animati. Il film, frutto di lunghi studi e di una minuziosa organizzazione tecnica, nonché di un forte impiego di capitali, aprì la strada ad una lunga serie di cartoni animati di notevole successo.

Biancaneve e Rosarossa  o Rosabianca e Rosarossa   Due sorelle vivono in un bosco con la madre e durante l’inverno offrono ospitalità ad un orso.  Nel bosco abita pure un nano cattivo il quale finisce sempre nei guai a causa della sua lunga barba che si impiglia in ogni cosa. Ogni volta per liberarlo le due sorelle sono costrette a tagliargliene un pezzo. Il nano custodisce un tesoro, rubato ad un principe poi da lui tramutato in orso. L’orso del bosco riesce ad uccidere il nano, privato dei suoi poteri racchiusi tra i peli della barba che le due sorelle avevano tagliato per liberarlo dai guai. L’orso riesce così a ridiventare principe. Una delle due sorelle sposa il principe e  l’altra un suo fratello.

Cappuccetto Rosso  - per la trama vedi Perrault. La vicenda è perraultiana sino al momento in cui il lupo divora anche la bambina. Probabilmente il finale tragico e orrorifico non piacque ai Grimm i quali vi aggiunsero un lieto fine con l’inserimento del cacciatore, il suo intervento, la morte del lupo e la ‘resurrezionÈ dalla sua pancia della nonna e della nipotina.

La casa nel bosco  In un bosco viveva un taglialegna. Un giorno disse alla moglie di mandargli una delle tre figlie a portargli il pranzo e affinché non smarrisse la strada, lui avrebbe sparso del miglio lungo il sentiero. Bastava seguire la traccia per raggiungerlo. Ma gli uccelli  mangiarono tutto il miglio e la ragazza si perse. Vagò finché alla sera si imbatté in una casupola dove viveva un vecchio in compagnia  di una gallinella, di un galletto e di una mucca. Il vecchio l’accolse e le chiese di preparar da mangiare. La ragazza preparò il cibo solo per il vecchio il quale, dopo aver parlato con i suoi animali, rinchiuse la ragazza in cantina. Dopo alcuni giorni la stessa cosa successe alla seconda figlia che si ritrovò in cantina in compagnia della sorella. La terza figlia, smarritasi pure lei nel bosco e trovata ospitalità nella casa del vecchio con gli animali, preparò il cibo per tutti, anche per gli animali e poi se ne andò a dormire. Quando, al mattino, si svegliò, tutto era cambiato. Al posto della casupola c’era un palazzo e invece del vecchio c’era un bel principe. I tre animali erano diventati tre fedeli servitori. L’incantesimo, le spiegò il principe, si era spezzato quando lei aveva pensato non solo agli uomini ma anche agli animali. Le sue sorelle furono inviate nel bosco presso un carbonaio e sarebbero tornate a corte solo dopo aver imparato che anche gli animali vanno rispettati.

Cenerentola   - per la trama vedi  Perrault.

Il ciabattino e gli gnomi.  Ad un povero calzolaio era rimasta solo una pelle con cui poter fare un paio di stivali. La tagliò e, prima di cucirla, andò a dormire. Al mattino, quando si svegliò, trovò gli stivali già belli e pronti.  Entrò un compratore e li pagò il doppio tanto erano belli. Col ricavato il calzolaio acquistò due pelli, le tagliò e il mattino dopo trovò due paia di stivali. E la cosa andò avanti per molti giorni. Una sera prima di Natale il calzolaio con la moglie si nascosero in bottega per vedere chi faceva gli stivali. Videro due omini nudi i quali lavorarono alacremente tutta la notte. Marito e moglie, vedendoli nudi,  decisero di far loro un regalo e confezionarono abiti e calzature. I due gnomi furono felici e da qual giorno non fecero più scarpe. Ma la fortuna arrise al calzolaio  e non l’abbandonò mai..

I due vagabondi – Due vagabondi, un sarto e un calzolaio, si incontrano. Il primo è sempre allegro e buono; il calzolaio arcigno, cattivo e vendicativo. Dopo varie vicissitudini durante le quali il sarto divide sempre il suo guadagno col calzolaio il quale, per il suo pessimo carattere, non riesce a trovare lavoro, si trovano a dover attraversare un bosco per arrivare alla città più vicina. Nel bosco ci sono due sentieri: l’uno permette di raggiungere la più vicina città in due giorni e l’altro in sette. I due amici, non sapendo quale dei due sentieri sia il più breve, discutono sulla quantità di cibo  da consumare durante il viaggio: il sarto fiducioso compra pane per due giorni, il calzolaio per sette. E si avviano senza sapere che hanno scelto il sentiero più lungo. Al terzo giorno il sarto non ha più cibo e ne chiede al calzolaio che glielo dà in cambio di un occhio. Al quinto giorno la situazione si ripete e il sarto rimane cieco. Giunti in città il calzolaio abbandona l’amico che, stanco, si addormenta vicino ad una forca da cui pendono due impiccati. Quando si sveglia sente un impiccato dire: “Se lo sapessero i ciechi che la rugiada che ricopre i nostri corpi dona la vista, chissà che coda!” Il sarto bagna subito il fazzoletto nella rugiada e se lo passa sugli occhi, riacquistando la vista. Si mette in cammino con la fame che lo tormenta. Vede un puledro, vorrebbe impadronirsene ma per bontà lo lascia libero. Lascia pure libera una cicogna che aveva catturato; non si ciba degli anatroccoli che nuotano in uno stagno e neppure ruba il miele alle api.   Affamato, si aggira nella città e, conscio dell’abilità del suo mestiere, si mette  a cucire abiti e in breve gli arride una tale fortuna da diventare sarto di corte. Ma anche il calzolaio era diventato calzolaio di corte e vedendo l’antico amico decide di screditarlo presso il re dicendogli che il sarto si è vantato di poter recuperare una corona scomparsa tempo prima. Il re ordina al sarto di trovarla o di non tornar mai più.  Il sarto parte e con l’aiuto degli animali che non aveva ucciso la ritrova e ritorna a palazzo. Allora il calzolaio medita altre prove cui il sarto deve sottoporsi: ridar la cera a tutto il castello; far zampillare l’acqua da una fontana rimasta asciutta da anni; far giungere dall’aria per il re un  figlio maschio (il re aveva solo figlie femmine).  Sempre con l’aiuto degli animali riesce a superare ogni prova, anche quella del figlio che la cicogna provvede a portare sino alla corte. Fu così che il sarto sposò la figlia del re. Il malvagio calzolaio fu cacciato dalla città. Un giorno si addormentò sotto una forca. Due cornacchie gli si buttarono addosso, gli cavarono gli occhi e, cieco, andò a morire in un  bosco.

Frau Holle   Sono di scena due sorelle: una buona e bella e l’altra brutta e infingarda. Alla prima t occano tutti i lavori domestici. Un giorno, mentre attinge  acqua nel fiume, si punge e le sfugge la conocchia. Si tuffa per recuperarla e in fondo al fiume trova uno strano paese in cui una pagnotta messa a cuocere nel forno la prega di tirarla fuori se no brucia; delle mele le chiedono di essere raccolte se no marciscono e una donna, Frau Holle, le chiede di aiutarla a spiumacciare il letto così sul mondo nevicherà. La fanciulla ubbidisce e quando  ritorna a casa, nel passare sotto un portone viene ricoperta d’oro. La sorella invidiosa vuole ripercorrere la stessa strada, ma lascia bruciare la pagnotta, lascia marcire le mele e non aiuta Frau Holle. Al suo ritorno, passando  sotto il portone, verrà ricoperta di pece.  

Fratellino e sorellina  Fratellino e Sorellina, oppressi dalla matrigna, fuggono nel bosco, accompagnati dalle maledizioni della donna: “Se berrete l’acqua del torrente o mangerete frutti del bosco, diventerete bestie”. La bimba resiste, il fratello no e diventa un capriolo.  Durante una battuta di caccia il re ferisce il capriolo e, seguendone le tracce, giunge in una capanna dove Sorellina gli racconta la loro triste storia.  Il re la sposa e le permette di portare il capriolo a palazzo.  Nasce una bimba e la cattiva matrigna lo viene a sapere. Uccide Sorellina e la sostituisce con una sua figlia guercia e zoppa.  La bambinaia riferisce al re che di notte la vera madre torna per allattare la figlia. Il re una notte la sorprende, la ferma prima che scompaia e la libera dall'incantesimo. La matrigna viene ridotta in cenere, la figlia zoppa, abbandonata nel bosco, viene uccisa dalle fiere e il capriolo riacquista la figura umana.

Il fuso, la spola e l’ago. Una vecchia donna che  si guadagnava la vita filando adottò una fanciulla e le insegnò il mestiere. Alla sua morte lasciò la sua casetta alla ragazza e con essa un fuso, una spola e un ago.  In quei giorni il figlio del re girava per il paese in cerca di moglie. La voleva non povera né ricca. Ne voleva una che fosse al tempo stesso la più povera e la più ricca. Capitò vicino alla casa della ragazza intenta al suo lavoro e la guardò a lungo attraverso la finestra. Poi si allontanò. La ragazza, che lo aveva visto, si mise a canterellare: “Fuso gira in fretta e porta uno sposo alla casetta”. Il fuso le schizzò via dalle mani e si mise a rincorrere il re. Rimasta senza fuso la ragazza prese la spola e cantò: “Tessi spola una stoffa fina e porta lo sposo alla casina.  Subito la spola tessé un bel tappeto. Senza spola la ragazza usò l’ago cantando “Ago sottile, fa per lo sposo una casa gentile”. E subito l’ago cominciò a rimettere a nuovo tutta la casa. Quando il principe, seguendo il fuso, arrivò davanti alla casa, trovò un bel tappeto sull’entrata e una casa arredata. Capì allora di aver trovato la ragazza più povera e più ricca al tempo stesso e la sposò.

Il gatto con gli stivali  - per la trama vedi Perrault.

Gian Babbeo  (vedi L’oca d’oro)

Giovannino fortunato  Giovannino, terminato il tirocinio di apprendista, per i suoi meriti ebbe in dono dal padrone un pezzo d’oro grande come la sua testa. Caricatolo sulle spalle, si avviò verso casa. Il masso d’oro pesava. Incontrò un cavaliere a cavallo e pensò: “Però che bello essere trasportati invece di trasportar pesi”. E cambiò l’oro con il cavallo. Ma il cavallo percorso qualche chilometro, lo disarcionò, per cui lo diede ad un contadino in cambio di una mucca. Continuando il viaggio gli venne sete. Tentò di mungere la mucca ma questa non aveva latte, per cui la cambiò con un maialino. Poi, strada facendo, cambiò il maialino con un’oca e, infine, l’oca con una grossa e pesante mola d’arrotino. Anche questa pesava e, posatala a terra vicino ad un ruscello per dissetarsi, la mola scivolò in acqua e scomparve. Tutto contento, Giovannino, libero da ogni peso, tornò a casa.

La guardiana di oche Una principessa che doveva sposare un principe in un paese lontano si mise in viaggio assieme  ad una sua fantesca, subdola e traditrice. Costei  riuscì a prendere il suo posto e a relegarla nelle cantine in compagnia delle oche.  Quando il vecchio re scoprì  che il figlio aveva sposato un’usurpatrice liberò la vera principessa. 

Il lupo e i sette capretti  Mamma Capra, dovendo assentarsi, raccomandò ai suoi sette figli di  non aprire a nessuno, specie al lupo. Per due volte i capretti  resistettero alle lusinghe del nemico, ma la terza, credendo che a bussare fosse la madre, aprirono la porta. Sei capretti vennero mangiati. Il settimo si salvò.  Quando Mamma Capra ritornò il capretto scampato le raccontò ogni cosa. Mamma Capra andò in cerca del lupo e, trovatolo addormentato e appesantito dal lauto pranzo, gli aprì la pancia e i figlioli uscirono vivi e vegeti. 

Nutrire gli affamati. Vestire gli ignudi. Beni dal cielo.  La serie filatelica comprende disegni di bontà e di carità verso gli altri senza riferirsi a favole precise.

Hansel e Gretel  In una povera famiglia vivono padre, madre e due figli, Hansel e Gretel. Non potendo s famare i figli, il padre li porta a perdere in un bosco. Lasciati soli, fratello e sorella si aggirano sperduti finché si imbattono in una casa fatta  di marzapane e abitata da una perfida strega. Costei, fingendosi una amabile vecchietta, li invita ad entrare, li lascia mangiare e poi chiude Hansel in una gabbia per metterlo ad ingrassare e per cuocerlo poi nel forno. Gretel è, invece,  costretta a fare i lavori più umili.  Ma la bimba, con uno stratagemma, riesce a imprigionare la vecchia nel forno e ad arrostirla viva. Poi i due fratelli, impossessatisi del tesoro della strega, ritornano a casa.

Joringe e Joringel In un castello in fondo ad un bosco viveva una strega. Questa aveva circondato il cancello con un incantesimo. Chi cercava di arrivare al castello diventava di sasso se uomo; se donna veniva tramutata in un uccello e messa in gabbia. Nel paese più vicino vivevano due giovani innamorati, Joringe e Joringel, i quali pur sapendo dell’incantesimo, passeggiando per il bosco rimasero intrappolati. Joringe venne trasformata in uccello; Joringhel, invece, riuscì a liberarsi. Passò del tempo durante il quale il giovane tentò invano di liberare la sua amata. Una notte ebbe in sogno la visione di un fiore purpureo dentro il quale c’era una perla che gli avrebbe permesso di vincere gli incantesimi della strega.  Svegliatosi, il giovane cominciò a cercarla finché la trovò. Penetrato nel castello, liberò la sua amata e tutte le altre fanciulle chiuse in una infinità di gabbie.

La lepre e la volpe  Una lepre si finge morta al passaggio di un contadino che porta una cesta di pane. L’uomo, vedendo la lepre distesa a terra, vuole raccoglierla. Posa la cesta del pane, al che, la volpe, complice della lepre,  gliela ruba e scappa via.

I musicanti di Brema.  Un asino, un cane, un gatto e un gallo, stanchi di essere maltrattati, decisero di andare a Brema per entrare nella banda musicale cittadina. Strada facendo, chiesero ospitalità in una casa e contribuirono a mettere in fuga una banda di briganti. In seguito, alla morte dei padroni,  rimasero padroni della casa. A Brema fu loro dedicato un monumento che vede i quattro animali l’uno in groppa all’altro. 

La nonna e il drago    Tre soldati, mal pagati disertarono e per salvarsi si rifugiarono in un campo di grano. Vi rimasero nascosti per tre giorni poi, non potendo resistere ai morsi della fame, accettarono l’aiuto di un drago il quale li portò in salvo e diede loro una frusta che, fatta schioccare, produceva monete d’oro. Da loro volle che per sette anni rimanessero ai suoi ordini. I soldati accettarono.  Allo scadere del settimo anno, per liberarsi dall’impegno, avrebbero dovuto risolvere un indovinello. Se non l’avessero risolto li avrebbe trascinati all’inferno. Passati sette anni i soldati erano impauriti perché non sapevano come risolvere l’indovinello che il drago (in realtà si trattava di un diavolo) avrebbe posto. Raccontarono tutto ad una vecchia incontrata per caso. Questa consigliò ad uno di essi di recarsi in una casa del bosco, di nascondersi e di ascoltare ciò che lei e il drago (che era suo nipote) avrebbero detto.  La vecchia, quando il drago giunse, cominciò a parlare e si fece dare la soluzione dell’indovinello. Quando i tre soldati incontrarono il drago e questi pose l’indovinello, il soldato che aveva ascoltato, diede la soluzione. Il diavolo volò via urlando e i tre soldati si tennero il frustino che non fece mai mancar loro le monete d’oro per tutta la vita.

L’oca d’oro  Un padre aveva tre figli. Il minore veniva continuamente deriso dai fratelli e chiamato Babbeo. Un giorno il padre mandò il primogenito nel bosco a tagliar alberi. Strada facendo il giovane incontrò un vecchio che gli chiese da mangiare. Quello rifiutò. Mentre tagliava un albero gli scappò di mano la scure e si ferì ad un braccio. Il giorno seguente la scena si ripeté col secondo fratello che si ferì con l’ascia ad una gamba. Quando fu il turno di Babbeo, più buono dei fratelli, divise subito il suo pranzo col vecchio che lo ricompensò dicendogli: “Va’, taglia quell’abete e avrai una sorpresa”. Il giovane tagliò l’albero e tra le radici trovò un’oca dalle piume d’oro. Decise di andarsene in giro per il mondo. Quando si fermò ad una osteria per mangiare, le figlie dell’oste, vendendo l’oca, decisero di rubargliela. Ma non appena la prima la toccò rimase appiccicata alle piume, la seconda accorsa per liberarla si trovò appiccicata alla sorella e cosi la terza e tutti coloro che giunsero in loro aiuto. L’indomani  mattina Babbeo si mise l’oca sotto il braccio e, senza accorgersene, trascinò  dietro di sé tutto il corteo di persone che erano rimaste attaccate l’una all’altra. Giunsero in una città dove la figlia del re era caduta in depressione. Non rideva più e il padre l’avrebbe data in sposa  a chi fosse riuscito a farla ridere. La principessa, vedendo il gruppo di persone attaccate all’oca, si mise a ridere. Il re però non voleva dare in sposa la figlia a Babbeo e gli impose di superare tre prove: trovare un uomo che avrebbe bevuto d’un sol fiato una botte di vino; un uomo capace di divorare una montagna di pane e una nave che navigasse con le vele in mare e in terra. Babbeo ritornò nel bosco e con l’aiuto del vecchio riuscì, a superare le tre prove e a sposare la principessa.

La pappa zuccherata  Una fanciulla molto povera ricevette in dono da una buona vecchia un pentolino magico. Bastava dirgli: “Fa’ la pappa, pentolino!” e quello eseguiva e non si fermava finché qualcuno non gli dicesse “Fermati, pentolino!” Un giorno in cui la ragazza non era in casa, la madre ordinò al pentolino di fornire la pappa, ma poi, non ricordando le parole per fermarlo, quello continuò. La pappa zuccherata invase la casa, la via e tutte le abitazioni vicine. Solo al ritorno della ragazza, che diede al pentolino l’ordine di fermarsi, quello cessò il suo lavoro.  Ma la pappa prodotta era tanta che chi volle rientrare in casa dovette farsi strada mangiando a crepapelle.

Il pescatore e sua moglie  Un pescatore un giorno trova nella rete un pesce (nientemeno che un principe stregato e trasformato) capace di  esaudire tutti i desideri. Il pescatore lo lascia libero, ma quando lo racconta alla moglie, questa assai avida chiede al marito di tornare al mare e di chiedere al pesce una casa nuova, poi non contenta, continua a chiedere cose sempre più preziose. Arriva a chiedere di diventare regina, imperatrice, papa e, addirittura Dio. A questo punto il pesce annulla tutti i doni e pescatore e moglie ritornano poveri come prima.  La fiaba si trova anche nell’opera di Puskin. La piccola tavola rotonda  Un padre aveva tre figli; era povero e come unico sostentamento aveva una capra che forniva il latte. A turno i fratelli dovevano portarla al pascolo e sceglievano sempre prati con erba fresca e tenera. Solo che al ritorno a casa il padre interrogava la capra chiedendole se aveva ben mangiato. Ma quella, bugiarda, rispondeva di no. Il padre, adirato, cacciava di casa il figlio, colpevole di non aver ubbidito al suo desiderio. La cosa si ripeté per tre volte e il padre, rimasto senza figli,  dovette accompagnare la capra in un  pascolo di erba saporita. Al ritorno le chiese se avesse ben mangiato e quella rispose di no. Accortosi allora di aver punito ingiustamente i figli, tagliò la barbetta alla capra e le rasò la testa.  Dei tre figli il primo andò a lavorare da un falegname il quale per il suo ottimo lavoro gli regalò una tavola cui bastava dire: “Tavola apparecchiati” per avere ogni ben di Dio. Il secondo andò in un mulino e il mugnaio, al termine del lavoro, gli regalò un asino cui bastava dire “Burri, burri!” perché quello facesse uscire dalla bocca e dal sedere delle monete d’oro. I due fratelli, a distanza di tempo, decisero di ritornare dal padre e strada facendo si fermarono in una osteria dove l’oste, venuto prima a conoscenza della tavola magica e poi dell’’asino, li rubò, scambiandoli con una tavola comune e con un asino simile a quello fatato. Tornati a casa, tentando di fronte al padre di operare la magia legata al dono, i due fratelli non vi  riuscirono.  Delusi, informarono il terzo fratello il quale stava anche lui ritornando a casa con un dono del suo padrone. Il falegname presso cui aveva lavorato gli aveva regalato un sacco contenente un nodoso bastone.  Bastava dire “Randello fuori dal sacco!” perché il randello uscisse e bastonasse chiunque. Il giovane si fermò all’osteria, mangiò e poi ordinò al randello di bastonare l’oste e di non smettere finché non avesse restituito la tavola e l’asino. Con questi ritornò a casa per abbracciare il padre e i fratelli.

Rapunzel  o Raperonzolo o Petrosinella Una madre incinta avverte una voglia di prezzemolo e lo ruba all’orca sua vicina. Questa per ripicca le  rapisce la bambina appena nata e la rinchiude in una torre. La bimba cresce e le si allungano i capelli tanto da farne una lunga treccia. Con questa fa salire sulla torre un principe e con lui fugge. Ma prima si impadronisce di tre ghiande fatate.  Inseguita dall’orca, getta una ghianda che si trasforma in un mastino feroce, ma l’orca riesce ad ammansirlo con una pagnotta soporifera.  Dalla seconda ghianda  esce un leone inferocito che inizia ad inseguire l’orca, ma questa riesce a depistarlo indossando una pelle d’asino. La terza ghianda genera un lupo che mangia l’orca. La ragazza è così libera di sposarsi il principe.

Re Bazza di Tordo o Re Drosselbart  Un re aveva una figlia bellissima ma superba e altezzosa.
Snobbava tutti i pretendenti e si faceva beffe di loro. A un principe che aveva il mento un po’ ricurvo gli affibbiò il titolo di Drosselbart (Bazza di tordo). Il padre, infuriato, giurò di sposarla al primo accattone che avesse bussato alla porta. Il giorno dopo arrivò un suonatore e il re gliela diede in sposa. Poi, dicendo che la moglie di un mendicante non poteva vivere a corte la cacciò. Il suonatore la condusse nella sua casupola, ma prima di giungervi le fece vedere tutte le terre e i palazzi che appartenevano al re Drosselbart. Da quel giorno la principessa dovette sottomettersi a fare tutti i più umili mestieri. Arrivò persino a vendere pentole e stoviglie di terra al mercato. Il marito la rimproverava sovente, in particolar modo si adirò con lei quando un cavaliere le ruppe tutte le brocche. Il suonatore le disse che le aveva trovato lavoro in qualità di sguattera nel palazzo del re. Le avrebbero dato solo da bere e da mangiare. Tutti i lavori più pesanti ricadevano sulle sue spalle. Era presente quando stavano per celebrarsi le nozze del principe e, quando lo vide, si accorse che era il pretendente cui aveva dato il nome di Bazza  di Tordo. Allora per la vergogna volle fuggire, ma il principe la raggiunse e le disse che era lui il suonatore travestito che l’aveva sposata ed era pure il cavaliere che aveva frantumato tutte le stoviglie al mercato. Aveva voluto, con i mestieri umili cui l’aveva costretta, che capisse che con la superbia e l’altezzosità non si ottiene nulla. Ma poiché ora aveva imparato, la tenne presso di sé per sempre.

Il re (o principe) dei ranocchi  Giocando a palla una principessa la perde in una fontana. Un ranocchio gliela restituisce. In cambio chiede solo di mangiare nel suo piatto e di bere nel suo bicchiere. Lei accetta. Quando di sera si mette a tavola, il ranocchio si presenta e la principessa è costretta a mantenere la sua parola. Ma quando il ranocchio pretende di dormire nel suo letto, la fanciulla lo caccia via. Allora il ranocchio si trasforma in un bel principe e le dice che sarà liberato dall’incantesimo solo  dopo aver trascorso una notte con lei. La principessa accetta. Il giorno dopo il principe la porta nel suo regno e durante il viaggio sentono strani rumori di ferraglia che vengono dal petto del cocchiere. Questi, rimasto addolorato quando l’incantesimo aveva trasformato il suo padrone in ranocchio, si era fatto cingere il cuore con tre cerchi di ferro, perché non scoppiasse. Ora per la gioia i cerchi si erano rotti ed erano caduti a terra.

Rubezahl   Storia di un folletto sfortunato che si innamora di una principessa e la porta sulla montagna dove abita. Il folletto dona alla fanciulla delle rape, invitandola a giocarci, ma la principessa gli chiede prima di contare l’esatto numero (Zahl) delle rape  (Rüben) che si trovano nel campo e, mentre il folletto le conta, lei fugge.  Da quel giorno il folletto venne chiamato '‘Il numero di rapÈ’ 

Rumpelstinken o Tremotino. Un mugnaio aveva una bella figlia che sapeva tessere così bene la canapa che il padre era solito dire: “La canapa filata da mia figlia  diventa oro”. La voce  giunse alle orecchie del re il quale volle mettere alla prova la ragazza. Le diede un poco di canapa e le ordinò di filarla e di farla diventare oro. La fanciulla, rimasta sola, si mise a piangere. Arrivò un nano il quale le disse che in cambio della sua collana avrebbe pensato lui a tramutare la canapa in oro. La cosa si ripeté per altre due volte. La terza volta la fanciulla non aveva più nulla da dargli e allora il nano le disse che lui avrebbe tramutato la canapa in oro e per di più avrebbe fatto in modo che sposasse il re e diventasse regina. In cambio volle solo il primo figlio nato. La ragazza accettò. Passò un anno e nacque un bel bambino. Quando il nano si presentò  la regina pianse e lo supplicò di lasciarle il figlio. “Lo farò – le disse il nano  - se tu indovini come mi chiamo. Hai tre giorni di tempo”. La regina mandò soldati in tutto il regno. Nessuno ritornò con la soluzione. Solo il terzo giorno si presentò un messaggero che le disse di aver ascoltato di nascosto un nano cantare. Diceva. “Oggi impasto, domani cuocio e dopodomani la regina mi darà il figlio. Per fortuna che in tutto il regno nessuno sa che il mio nome è Tremotino”. La regina riuscì così a tenersi il figlio e il nano per la stizza pestò così forte i piedi a terra che si scavò un buco in cui scomparve.

I sei compagni di fortuna.  Un soldato dopo anni di onorato servizio fu congedato dal suo re con una magra paga.  Incollerito decise di  togliergli tutte le sue ricchezze. Cominciò a girare per il mondo e si imbatté in un uomo che sapeva sradicare gli alberi con le sole mani e portarseli a casa; in un cacciatore capace di colpire l’occhio di una mosca a un chilometro di distanza; un uomo che soffiava con una narice così forte da far girare tutti i mulini a vento della regione; un individuo che correva più veloce del vento;  un tizio che si copriva un orecchio col berretto perché se lo avesse lasciato scoperto si sarebbe sentito un freddo terribile. Giunsero in una città dove il re aveva bandito un concorso: chi avesse battuto sua figlia nella corsa sarebbe diventato suo genero. Se avesse perso sarebbe stato decapitato. Il soldato chiese se poteva far correre al suo posto uno dei suoi amici. Il re rispose di sì, ma se avesse perso sarebbero stati decapitati entrambi. La gara consisteva nell’andare ad una lontanissima fontana, riempire una brocca d’acqua e ritornare. Il soldato scelse colui che correva più veloce del vento, e questo con l’aiuto dei compagni riuscì a vincere. Ma il re non voleva dare sua figlia in sposa al vincitore. Invitò i sei compagni ad un banchetto in una stanza che aveva il pavimento e le pareti di ferro e, mentre mangiavano cercò di ucciderli facendo arroventare la stanza. Ma l’uomo che sapeva produrre il gelo, rese vano il tentativo. Allora propose al soldato un patto: gli avrebbe dato tanto oro quanto uno dei suoi servi avrebbe potuto portare. Va da se che il servo forzuto riuscì a portar via tutto il tesoro reale.  Il re infuriato, quando i sei compagni furono lontani, mandò il suo esercito per riprenderselo. Non vi riuscì perché le singole abilità degli amici del soldato, riuscirono a sventare ogni tentativo. I sei si divisero l’oro e se ne andarono ciascuno per la propria strada.

La serpe bianca  o Doktor Sa Tutto   C’era un re che ogni giorno, a fine pranzo,  si faceva portare in tavola un piatto coperto. Nessuno, nemmeno il servo, sapeva che cosa contenesse. Un giorno il servo, riportando via il piatto, alzò il coperchio e sotto c’erano i resti di una serpe bianca. Ne assaggiò un pezzo e scoprì di aver ricevuto in dono la capacità di capire il linguaggio degli animali. Nel palazzo quella notte fu rubato un anello alla regina e il servo fu incolpato. Ma col suo recente dono riuscì a sapere che un’anitra aveva per caso ingoiato l’anello. La trovò, ricuperò l’oggetto e lo restituì al re. Ne ebbe in dono un cavallo col quale decise di girare il mondo. Strada facendo, passando vicino ad uno stagno, udì tre pesci lamentarsi perché erano rimasti impigliati in una rete. Li liberò. In seguito udì le formiche lamentarsi perché i cavalli calpestavano le loro tane, allora egli girò al largo; infine vide due corvi gettar fuori dal nido i piccoli dicendo “Non abbiamo cibo, arrangiatevi!”  L’uomo allora uccise il cavallo e lo lasciò in pasto ai piccoli corvi. Camminò a piedi e giunse in una città in cui abitava un re con una figlia da marito. Per sposarla occorreva superare tre prove: Trovare un anello gettato in mare; in una sola notte rimettere in tre sacchi il miglio sparso nell’erba e trovare  la mela dell’albero della vita. Il giovane con l’aiuto dei pesci,  delle formiche e dei corvi superò la prova e divenne re.

I sette corvi  Un uomo aveva sette figli maschi e quando nacque una bambina li mandò alla fonte con una brocca ad attingere acqua per battezzarla. I sette fratelli si bisticciarono e la brocca si ruppe. Il padre li maledì e i sette furono tramutati in corvi. Cresciuta, la bimba venne a conoscenza del fatto e, munita di una pagnotta, di una seggiolina, di una brocchetta d’acqua e di un anellino, partì alla loro ricerca. Andò dal Sole e dalla Luna in cerca di aiuto, ma solo la  Stella del Mattino le disse dove si trovavano i fratelli e le diede un ossicino per aprire il portone della loro prigione. Ma la bimba lo perse e per aprire la serratura si tagliò il mignolo. Ritrovò i suoi fratelli e assieme ritornarono a casa.

I tre fratelli   Un vecchio,  padre di tre figli che amava, possedeva una sola casa e  alla sua morte avrebbe voluto lasciarla ad uno di essi, ma non sapeva a chi. Chiese ai figli di scegliersi un mestiere e di andare in giro per il mondo al fine di impararlo alla perfezione. Al loro ritorno avrebbe assegnato la casa a colui che fosse diventato un vero maestro nel suo mestiere. Uno imparò a fare il barbiere, il secondo il maniscalco e il terzo lo spadaccino. Quando ritornarono il padre li mise alla prova. Il barbiere si dimostrò cosi provetto da rasare una lepre senza che questa se ne accorgesse; il secondo riuscì a ferrare un cavallo mentre trottava e il terzo mostrò come era riuscito a maneggiare la spada tanto che, facendola roteare  velocemente sulla sua testa riusciva ad impedire alla pioggia di bagnarlo. Il padre assegnò a questi la casa. I due fratelli non protestarono. Ognuno di loro impiegò la sua maestria nel mestiere scelto e fecero fortuna. Quando lo spadaccino morì anche i fratelli morirono e furono sepolti nella stessa tomba.

L’uomo di ferro  Un re inviò nella foresta uno dei suoi cacciatori per procurargli della selvaggina, ma l’uomo non fece più ritorno. La cosa si ripeté con altri due cacciatori per cui il re, ritenendo la foresta pericolosa,  decise di impedire l’accesso a chiunque. Ma un cacciatore, dicendo che lui non temeva nulla, chiese il permesso di andare a vedere che cos’era successo. Ottenuto il permesso partì e ritornò con un uomo selvaggio la cui pelle era del colore del ferro. Questi venne  chiuso nelle segrete del castello. Un giorno il figlio del re, giocando a palla, la mandò nella cella dell’uomo selvaggio il quale promise di riconsegnargliela se l’avesse liberato. Il principino accettò solo che, uscito di cella, l’uomo di ferro lo rapì. Giunto nella foresta mise il principino a custodia di una sorgente magica con l’ordine di badare affinché nulla vi cadesse dentro. Ma prima il principino vi intinse il dito, poi vi lasciò cadere un capello e infine, senza farlo apposta, vi immerse la chioma che diventò dorata. Dopo la terza disubbidienza l’uomo di ferro lo cacciò, ma in considerazione del fatto che lo aveva liberato dalla prigione gli disse che lo avrebbe sempre aiutato. Il giovane principe peregrinò a lungo e finì per fare prima lo sguattero e poi il cameriere nel palazzo di un re che era in guerra col suo vicino. Nel palazzo il giovane si innamorò della principessa e per conquistarla partì anche lui per la guerra, nascosto da una armatura fornitagli dall’uomo di ferro. Nessuno sapeva chi fosse il guerriero che interveniva in tutte le battaglie e riusciva sempre a sconfiggere il nemico. Ritornata la pace, il re indisse un torneo il cui vincitore avrebbe sposato sua figlia. Va da sé che il guerriero mascherato vinse e sposò la principessa. Il giorno delle nozze apparve l’uomo di ferro che gli consegnò tutti i suoi tesori e poi sparì.

Il vecchio Sultano.  Sultano era stato un cane fedele ma era diventato vecchio e sdentato da non far più paura a nessuno. “Quel cane non mi serve più – disse il contadino. – Domani lo ammazzo”. Il cane andò a chiedere aiuto al lupo e questi gli disse: “Domani, mentre i tuoi padroni lavorano nei campi, io ruberò il loro bambino. Tu inseguimi e nel bosco io lo lascerò cadere e tu lo prenderai e lo porterai ai suoi genitori. Vedrai che non avranno più alcuna intenzione di ucciderti.”  E così avvenne.  Solo che qualche tempo dopo il lupo chiese al cane di chiudere un occhio mentre lui rubava qualche capretto dal gregge. Ma Sultano era un cane  fedele e lo disse al padrone. Il lupo si infuriò e lo sfidò a duello nel bosco. Quando Sultano col suo padrino, un gatto,  si presentarono, il lupo e il suo padrino, un cinghiale, si confusero perché scambiarono la coda del gatto per una lunga spada e fuggirono. In seguito Sultano e il lupo fecero la pace.

La volpe e le oche   Una volpe  capitò in mezzo a un gruppo di oche e disse: “Oh, guarda! Vi divorerò tutte quante.” Quelle invano implorarono grazia. Allora una di esse disse: “Sta bene, ma almeno lasciaci pregare per non morire in peccato”. La volpe accettò. La prima incominciò a pregare: “Qua,qua,qua e qua qua qua…”  Le altre continuarono ognuna a suo turno la preghiera che non sembrava avere mai fine: “Qua, qua, qua, qua….”   Come andò a finire?  Ve lo diremo  alla fine della interminabile preghiera .

 

 FILATELIA                                                                                                                                              

AIMAN 1971 (1033/9), ANGUILLA 1985 (618/21+BF 66),   ANTIGUA & BARBUDA  1980 (592/600+BF 24), 1985 (892/6+BF 105),  1997 (2195/7+BF 368),  AUSTRIA  1981 (1503), AZERBAIJAN 1997 (3 valori + BF), BERLINO  1964 (214/7), 1965  (242/5), 1966 (262/5), 1967 (285/8),  BULGARIA  1964 (1244), 2000 (3868), BARBUDA  1999 (1881/3+BF 299),  BHUTAN 1985 (705/10+BF 120),  BURUNDI 1977 (733/6),  CAICOS 1985 (70/3+BF 13),  CECOSLOVACCHIA 1983 (2544), 1991 (2894),  CENTROAFRICA (Repubblica) 1979 (3979), 2013 (2714/7+BF 54), CONGO 1985 (757),  2001 (foglietto con 9 valori) ,  D.D.R.  1966 (936/41), 1967 (1029/5),  1969 (1148/55), 1970 (1238/43),  1971 (1407/12), 1975 (1869/74), 1977 (6 valori), 1978 (2044/9), 1985 (2610/5),   DOMINICA  1985 (881/5+BF105), 1998 (2048/50+BF 332), GAMBIA 1998 (2341/3+BF 343),   GERMANIA  1922, 1959 (195/8), 1960 (213/6), 1961 (241/4),  1962 (257/60), 1963 (280/3),  1964 (315/8), 1965 (352/5), 1966 (380/3),  1967 (403/8), 1982 (953), 1985 (1068),  1897 (2 valori), 2014,  GRAN BRETAGNA  2005 (1208),  GRENADA 1980 (950/8+BF 89), 1985 (1281/5+BF 141), 1987 (1455/63+BF 198),  1997 (3013/5+BF 448), GRENADA GRENADINES 1985 (626/9+BF102),  GUYANA 1996 (626/9+BF102), 1998 (4199/206+BF 259), 1998 (3 valori +BF) 1999 (4759/63+BF 325),   HAITI 1998 (6 valori), LESOTHO  1985 (660/72+BF 33),  LIBERIA 1998 (1516/8+BF160), (1764) , MACEDONIA 2012 (621), MALDIVE 1985 (1040/9),  MANAMA  1972 (817-820-823 Cat. Michel),  MONACO 1985 (1502),  MONGOLIA 1987 (1563/7+BF123),  PARAGUAY 1978 (1668/74+P.A. 809), 1980 (1749/54+P.A. 835/6),   PENRYN 1985 (314/6),  POLONIA  1968 (1678,1681/2, 1685),  REDONDA 1985 (4 valori + BF), 1987 (9 valori + 2 BF), ROMANIA 1985 (3638/42),  SAINT VINCENT & GRANADINES 1998 (3valori + BF), SAN MARINO 2004 (1954), SANT’ELENA 2000 (761), SIERRA LEONE 1985 (687/90+BF 38,)   SAINT VINCENT 1992 (1559),  SVIZZERA 1985 (1233/6),  TANZANIA  1997 (3 valori), UNGHERIA 1985 (2970)

         

            
 

 

 

GRIMMELSHAUSEN HANS JACKOB CHRISTOF

(Germania)

 

Nato a Gelnhausen nel 1622, morto nel 1676.

Combatté nella Guerra dei Cento Anni.  Al termine della sua vita abbandonò il protestantesimo per  convertirsi al cattolicesimo.

Nel 1667 fu magistrato a Renchen, Baden-Wurttemberg.

Scrisse diversi libri di carattere picaresco tra cui spicca L’avventuriero Semplicissimus (1669), una delle opere più importanti del XVII secolo.  Racconta le avventure di un soldato giovane e ingenuo, buffone, ladro, schiavo ed eremita. L’opera costituisce un ritratto veritiero della società di quell’epoca.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1976   (751)

 

 

Grin Alexander Stepanovich

(Russia)

 

Nato in un sobborgo di Vyatka nel 1880. Morto a Stary Krym nel 1932.

Scrittore per ragazzi, ambientò I suoi romanzi di avventure di terra. di mare  e d’amore in paesi immaginari.

Figlio di un emigrato polacco, dopo gli studi in una scuola di Vyatka, si recò a Odessa dove iniziò una vita vagabonda. Marinaio, cercatore d’oro, operaio edile, spesso si trovò senza lavoro e dovette ricorrere all’accattonaggio, aiutato sovente dal padre.

Entrato nell’esercito russo, diventò membro del partito socialista rivoluzionario e dovette trascorrere un periodo in carcere per propaganda rivoluzionaria.

Il suo primo racconto fu pubblicato su un giornale nel 1906. 

Nuovamente arrestato, fu condannato a quattro anni da trascorrere in una zona remota di Tobolsk. Tuttavia fuggì e ritornò a vivere clandestinamente a Pietroburgo. Nuovamente arrestato nel 1910, fu inviato ad Arcangelo. Dal 1910 al 1912 visse con la moglie Vera Pavlovna Abramova, nel  piccolo villaggio di Kegestrov.

Tornato a San Pietroburgo nel 1912, divorziò dalla moglie.  Continuò a scrivere racconti e solo nel 1920 iniziò a pubblicare romanzi che godettero  subito di grande notorietà. Nel 1921 sposò Nina Nikolaevna Grin con la quale si trasferì a vivere a Feodosia, per godere della vicinanza del mare.

Negli ultimi anni di vita  la sua fama cominciò a declinare anche perché i temi trattati erano in netto contrasto con la letteratura mainstream sovietica. Gli editori rifiutarono i suoi manoscritti e Grin e la moglie si trovarono in gravi difficoltà economiche.  L’alcolismo e la tubercolosi di cui Grin era affetto determinarono la sua morte.

I suoi romanzi non avevano alcun rapporto con la realtà della Russia zarista né tantomeno con quella sovietica russa. I temi trattati sono puramente fantastici e sono popolati di capitani di mare,  marinai, scienziati,  viaggiatori,  criminali, stravaganti, aristocratici, ragazzi e ragazze, furfanti alla Arsenio Lupin, eroi intraprendenti. sempre fedeli ai loro sogni.  Altri romanzi contengono elementi di magia e di fiaba.

Tra le opere migliori:  Mare scarlatto (1923),  Il mondo splendente (1923),La catena d’oro (1925), L’onda (1928), Jesse e Morgana (1929), La strada verso il nulla (1930).

 

FILATELIA

URSS 1970  (3592)

 

 

 

GRINBERG  URI  ZWI

(Israele)

 

Nato nel 1896 e morto nel 1981.

Sei anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale diede alle stampe  Rejovot Hanear,  un poema in cui affrontò  il tema dell’olocausto in modo crudo e preciso.

 La sua poesia La strada del fiume è ricca di attualità, spesso violenta nell’espressione e pregna di passionalità patriottica.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 1984.  (897)

 

 

GRINEVICHEVA KATRYA

(Ukraina)

 

Nata nel 1875. Morta nel 1947.

Scrittrice ukraina.

 

FILATELIA

Ukraina, 1995.11.19, Annullo speciale

 

 

 

Grisham John

(USA)

 

Nato a Jonesboro l’8 febbraio 1955.

Secondo di cinque fratelli, Grisham nacque in una modesta famiglia del sud. Suo padre lavorava come operaio edile e coltivatore del cotone. Dopo essersi spostati spesso, la famiglia si trasferì  nel 1967 nella piccola città di Southaven, Mississippi.

Consigliato dalla madre, il giovane Grisham divenne un avido lettore, influenzato particolarmente dal lavoro di Steinbeck di cui ammirava la chiarezza.

Mentre studiava alla Mississippi State University, Grisham cominciò a tenere un diario, una pratica che successivamente lo ha aiutato nelle sue attività creative. Dopo aver conseguito la laurea in legge nel 1981, ha esercitato la professione di avvocato nella piccola città Southaven per quasi un decennio.

Nel 1983 venne eletto per i Democratici alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi, dove resterà fino al 1990 pur continuando la sua professione di avvocato. Nel suo tempo libero, e come hobby, Grisham cominciò a lavorare al suo primo romanzo, nel quale esplorava cosa sarebbe accaduto se il padre di una bambina stuprata avesse assassinato i suoi aggressori. Nel 1987, dopo tre anni di lavoro, la sua opera prima, A Time to Kill (Momento di uccidere) venne completata. Inizialmente rifiutata da diversi editori, venne infine accettata dalla Wynwoof Press, che la pubblicò nel 1988 con una tiratura di sole 5.000 copie.

Appena finito di scrivere Il momento di uccidere, Grisham iniziò subito un nuovo romanzo.

Il socio fu il settimo romanzo più venduto del  1991. La rivista statunitense “Publishers Weekly” dichiarò Grisham: "Lo scrittore maggiormente venduto degli anni novanta ", con un totale di 60.742.289 copie.

I suoi romanzi, definiti gialli giudiziari, riprendono molto dalla sua esperienza di avvocato e sono stati oggetto di numerose versioni cinematografiche.

Opere: Il rapporto Pellican (1992), Il cliente (1993), L’appello (1994),  L’uomo della pioggia 1995), La giuria (1996), Il partner (1997),  L’avvocato di strada (1998), Il testamento (1999), Confratelli (2000), La casa dipinta (2001),  Fuga dal Natale (2001),  La convocazione (2002),  Il re dei torti (2003),  L’allenatore (2003), L’ultimo giurato (2004), Il broker (2005), Innocente. Una storia vera (2006), Il professionista (2007), Ultima sentenza (2008), Il ricatto (2009),  Il ritorno a Ford County (2010). (da Internet)

 

FILATELIA

Guinea  2008  (3573/8)

 

 

 

GROSSMAN DAVID

(Israele)

 

Nato a Gerusalemme il 25 gennaio1954.

Scrittore e saggista, è autore di romanzi, saggi e letteratura per bambini, ragazzi e adulti. I suoi  libri sono stati tradotti in numerose lingue.

Il vento giallo, saggio sulla situazione  palestinese della contrastata Striscia di Gaza, è stato accolto con calore all'estero e ha innescato dibattiti e polemiche nel suo paese.

Grossman ha studiato filosofia e teatro all'Università Ebraica di Gerusalemme. Ha lavorato come corrispondente e come attore radiofonico per la radio Kol Israel. Si è occupato di un programma per bambini trasmesso dal 1970 al 1984. Nello stesso programma fu trasmesso, sotto forma di dramma radiofonico, il suo libro Il duello. Insieme a Dani Eldar, ha condotto la popolare serie radiofonica Stutz Nel 1984 ha vinto il Premio del Primo Ministro per il Lavoro Creativo.

Grossman vive a Mevasseret Zion, vicino Gerusalemme. È sposato ed è padre di tre figli, Jonathan Ruth e Uri, morto nell'estate del 2006 durante la guerra del Libano. Opere: Qualcuno con cui correre,  Ci sono bambini a zig zag, Che tu sia per me il coltello, Il duello, Il sorriso dell’agnello, Vedi alla voce: amore, Il giardino dell’infanzia di Riki, Il libro della grammatica interiore,  L'uomo che corre, Col corpo capisco, A un cerbiatto somiglia il mio amore.

Libri per bambini: Le avventure di Itamar, Un milione di anni fa, Un bambino e il suo papà, Buonanotte giraffa, Itamar va a caccia di sogni, Itamar passeggia sulle pareti, Itamar e il cappello magico, Itamar il grande, La lingua speciale di Uri, Ruti vuole dormire e altre storie,

Saggi : La guerra che non si può vincere: cronache dal conflitto tra israeliani e palestinesi, Il vento giallo, Un popolo invisibile. I palestinesi d'Israele, Non possiamo ancora parlare di conciliazione, La memoria della Shoah (intervista di Mattero Bellinelli), Il miele del leone: il mito di Sansone, L'anima di Israele, spunti per una riflessione: eulogia funebre per il figlio Uri, Con gli occhi del nemico. Raccontare la pace in un paese in guerra.

 

FILATELIA

ISRAELE Anno 2012

 

 

GROSSMAN VASILIJ SEMENOVIC

(Russia)

 

Nato a Berdicev  1905. Morto a Mosca 1967

Ebreo di discendenza non ricevette la tradizionale istruzione  ebraica.

Frequentò l’Università di Mosca e durante quel periodo scrisse brevi racconti.

Terminata l’università lavorò come ingegnere, lavoro che lasciò nel 1930 per dedicarsi interamente alle lettere.

Iniziò la sua carriera negli Anni Trenta pubblicando romanzi brevi come Nella città di Berdiccev (1934), Gljukauf (1934). Incoraggiato da Gorki, ottenne il successo con il romanzo Stepan Kolcigyn (1937-40).

Inviato speciale durante il secondo conflitto mondiale, dedicò all’eroismo dei connazionali il romanzo Il popolo è immortale (1942).

Nel 1946 pubblicò il  lavoro teatrale Se dobbiamo credere ai pitagorici, criticato dagli organi ufficiali, come pure Per la giusta causa (1952) (rimasto incompiuto)

Emarginato, morì senza pubblicare più nulla. Postumi sono due romanzi Tutto scorre e Vita e destino, dedicati agli anni dello stalinismo e delle  grandi”purghe”.

 

FILATELIA.

ISRAELE  Anno 2012, NEVIS  Anno 2000  (fog.187) ,  RUSSIA  2005  Busta Postale

 

 

 

GROTH Johann Klaus

(Germania)

 

Nato a Heide-Holstein, nel 1819.  Morto nel 1899.

Autodidatta, si dedica alla professione di insegnante.  Per comporre le sue opere anziché utilizzare il tedesco, rielabora il ‘Plattdeutsch”, un dialetto basso tedesco che riesce a portare a dignità letteraria e a renderlo accettabile come lingua ai lettori.

Compone canzoni, ballate e scrive racconti nel periodo dal 1852 al 1871 che riunisce nell’opera Quickborn,  Nelle sue composizioni  fornisce una immagine cattivante della sua regione natale.

Nel 1853, assieme a Karl Mullenhoff, comincia a porre le basi della grammatica Plattdeutsch.   Scrive  una raccolta di Antiche e nuove poesie per bambini e anche una autobiografia apparsa nel 1891.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno  1984  (1045)

 

 

 

GROVE PHILIPPE  JOSEPH

(Canada)

 

 Nasce nel 1786 a Saint Jean Port Joli . Muore nel 1871.

Compie i suoi studi a Quebec.  Entra a far parte dell’amministrazione pubblica interessandosi a diversi settori. Tra questi si occupa della Società letteraria di Quebec. 

Sposa Susanne Allison, figlia di un capitano del 5° reggimento. Dalla loro unione nascono 13 figli.  Viene eletto sceriffo, ma poco incline a tale carica si ritira a vivere nella casa natale.

Oberato da debiti, viene imprigionato. Pagati i debiti, liberato dopo qualche anno, torna a vivere nella città di Quebec dove ritrova la sua dignità e riprende a partecipare alla vita culturale e scrive il romanzo storico Gli antichi canadesi. A quest’opera segue una raccolta di Memorie che rappresenta uno dei migliori panorami della società del suo tempo. Muore all’età di 85 anni

Appartiene alla generazione dei letterati degli anni Venti e Trenta e la sua narrativa trova ispirazione soprattutto nel classico tema dei rapporti con la terra. Una delle sue opere ha, infatti, il titolo I frutti della terra.

 

FILATELIA

CANADA  Anno 1979  (704)

 

 

 

GROZIO UGO (Hugo Grotius o Huig de Groot)

(Olanda)

 

Nato a Delft il 10 aprile 1583. Morto a Rostock il 28 agosto 1645.

Giuisrista, filosofo e scrittore,  lavorò come giurista nelle Province Unite (oggi Paesi Bassi) e gettò le basi del diritto internazionale, basato sul diritto naturale. Fu inoltre scrittore teatrale e poeta.

Nel suo libro Mare Liberum, Ugo Grozio formulò il principio innovativo secondo il quale il mare fosse territorio internazionale e tutte le nazioni fossero libere di commerciare attraverso rotte marittime.

Grozio fu un sostenitore degli Stati generali olandesi in contrasto con lo statolder Maurizio di Nassau, figlio di Guglielmo I d'Orange (Guglielmo il Taciturno). Venne arrestato da Maurizio il 29 agosto 1618, insieme con Johan van Oldenbarnevelt. Dopo un processo sommario Van Oldenbarnevelt venne condannato a morte e giustiziato, Grozio invece venne condannato all'ergastolo nel castello di Loevenstein. Nel 1621 riuscì ad evadere nascondendosi in una cassa per i libri e si rifugiò a Parigi. In Olanda è famoso soprattutto per questa sua rocambolesca fuga.

Nel 1625 pubblicò il libro De iure belli ac pacis(Le leggi della guerra e della pace), dove presentò la teoria della guerra giusta e sostenne che tutte le nazioni fossero legate dal principio del diritto naturale.

Grozio fu anche scrittore teatrale.Tra i sedici e i diciotto anni compose tre tragedie latine: Christus patiens, Sophomphaneas e Adamus exul. Nell' Adamus exul Ugo Grozio descrive, in eleganti versi latini, il tentativo del diavolo di far cadere in peccato Adamo. Solo dopo il fallito tentativo demoniaco, il tentatore si è rivolto ad Eva. Secondo alcuni critici l'Adamus exul è stata tra le opere che ispirarono Milton nella composizione del Paradiso Perduto.

 

FILATELIA

Francia 1963,   OLANDA  Anno 1925 (Mic.176),

 

 

Grundtvig Nikolai Frederik Severin

(Danimarca)

 

Nato a Udby, Seeland, nel 1793. Morto a Copenhagen nel 1872.

Presi gli ordini e divenuto pastore a Copenaghen, cercò di conciliare il tradizionalismo luterano con il pietismo della devozione popolare, scostandosi dall'interpretazione ufficiale delle 'Sacre scritture': per questo fu privato della carica.

Grundtvig fu un profondo conoscitore della letteratura norrena e delle antiche mitologie germaniche, scrisse Mitologia del nord (1808), Mitologia nordica come linguaggio di simboli (1832)ì;  tradusse l'Edda di Snorri e Beowulf, e compose una Raccolta di canti per la chiesa danese (1837-1841).

 

FILATELIA

DANIMARCA  Anno 1972  (573),  1983 (793) .

 


Grznárová Marianna

(Slovacchia)

 

Scrittrice di libri per ragazzi è nota per il suo libro  Matko and Kubko , composto da  diversi racconti divertenti su avventure di pastori che vivono in un casolare di montagna.

Il fascino della storia sta nella divertente parodia con cui l’Autrice affronta il tema e sull’uso di un linguaggio caratteristico delle fiabe. La lettura è resa più cattivante dalle  caratteristiche illustrazioni di Ladislav Čapek, un illustratore amato dai bambini. 

I racconti sono stati adattati per la TV e per la Radio. L’associazione editori slovacchi le assegnò il premio  “Il libro d’oro” per la diffusione anche all’estero.

 

FILATELIA 

SLOVACCHIA  Anno 2003.

 

 

 

Guan Hanqing

(Cina)

 

Fu un notevole drammaturgo e poeta cinese durante la dinastia Yuan.

Nacque nella capitale della dinastia Yuan, Dadu, e produsse circa 65 opere teatrali, per lo più in lingua volgare del tempo. E 'stato considerato come uno dei quattro grandi commediografi Yuan, gli altri tre sono Ma Zhiyuan, Bai Renfu, e Zheng Guangzu. Quattordici delle sue opere sono ancora esistenti, tra cui: L'ingiustizia di neve , La redenzione della prostituta,  Il Padiglione della Luna, Il sogno di Butterfly,  Il Padiglione Riverside , Morte del Generale.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1958  (2114)

 

 

GUARESCHI GIOVANNI

(Italia)

 

Nasce il 1 maggio 1908 a Fontanelle di Roccabianca (PR) e muore a Cervia (RA) il 22 luglio 1968.        

La madre era  una maestra elementare; il padre negoziante di biciclette, macchine agricole e macchine per cucire.

Nel 1914 si trasferisce a Parma con la famiglia perché il padre aveva cambiato mestiere.

Frequentate le scuole elementari,  viene inviato nel collegio ‘Maria Luigia’ di Parma.   Purtroppo nel 1925 la famiglia è travolta da problemi finanziari.

Guareschi ottiene la maturità classica nel 1928 e l’anno successivo si iscrive alla facoltà di Legge dell'università di Parma.

Comincia la sua attività letteraria collaborando col settimanale “ La Voce di Parma”  su cui scrive articoli, poesie e disegni. Nell'agosto del 1928 è assunto come portiere stagionale allo zuccherificio di Parma. Nel 1934 parte per il servizio militare che  termina nel 1936.

Ritornato a Parma diventa il caporedattore del giornale satirico “Il Bertoldo” di Rizzoli,

Nel 1939 è richiamato e destinato al 2° Reggimento di artiglieria ad Acqui. Nel 1940 si sposa con Ennia Pallini, sua compagna da tempo. Nel 1942 è arrestato dall'UPI per aver "diffamato" Mussolini e compagni. Viene liberato il giorno dopo, ma perde per punizione la collaborazione alla “Stampa”, e al “Corriere e all'EIAR”. Nel 1943, il 9 settembre inizia la sua prigionia in Polonia e Germania.

Terminata la guerra e rientrato dalla prigionia si trasferisce  a Milano, assunto da Rizzoli per il settimanale”Candido”,  che fonda assieme a Mosca e Mondaini.

Nel 1950 perde entrambi i genitori. Nello stesso anno subisce un processo che lo vedeva reo di  offese all'onore del Presidente della repubblica Einaudi. Viene assolto ma nel 1951, a seguito del ricorso in appello del PG,  Guareschi viene condannato ad 8 mesi con la condizionale per offesa, a mezzo stampa, al prestigio del Presidente della repubblica.

Nel 1952 Guareschi si trasferisce con la famiglia a Roncole. Da quel momento la sua attività politica  è costellata di accuse e condanne per diffamazione, da periodi trascorsi in prigione e di libertà vigilata.

Nel 1957 lascia la direzione del “Candido” e poco tempo dopo, per sua volontà, l’editore  Rizzoli chiude la testata.

In seguito  collabora col giornale il "Borghese",  "La Notte" e tiene  fino al 1966, una rubrica su "Oggi".

Guareschi fu giornalista e umorista oltre che scrittore, la sua creazione più famosa è il personaggio di Don Camillo, il robusto parroco che parla col Cristo dell'altare maggiore. Il suo antagonista è il sindaco comunista del piccolo paese della Bassa emiliana, l'agguerrito Peppone, diviso tra il lavoro nella sua officina e gli impegni della politica.

Tra i suoi libri, tradotti in quasi tutte le lingue del mondo, vanno ricordati: Il destino si chiama Clotilde (1942), Diario Clandestino (1946), Lo Zibaldino (1948),  Mondo piccolo: Don Camillo (1948).

 Il personaggio di don Camillo è assurto a grande celebrità, attraverso una fortunata serie di film interpretati da Fernandel e Gino Cervi.


FILATELIA

ITALIA 2008 (2996)

 

 

GUBER  RIVKA

(Ucraina)

 

Nata a Vilaszhatanovo  Witbesch, (Ucraina) nel 1902. Muore nel 1981.

Di  famiglia ebraica di agricoltori lavora nei campi e frequenta la scuola elementare di Watrinoslav e poi conclude gli studi universitari.  Vive la sua infanzia sotto il pesante dominio sovietico.  Nel 1921 sposa Morderai Guber un insegnante e nel  1925 si stabilisce a Rehovol Rivka dove lavora come insegnante.

Durante la Seconda Guerra mondiale lascia il marito e dedica le sue energie a favore degli ebrei immigrati in Israele.

Scrisse diverse opere, tradotte in diverse lingue: Il Fratello, La torcia di Lachish, La tradizione di Bequeath, Leggende di Kfar Achim.

Nel 1979 fece parte del gruppo dei funzionari israeliani che accompagnarono il  primo ministro Menachem Begin negli Stati Uniti per firmare il Trattato di pace di Camp David.

Morì tragicamente  nel  1981.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 1994  (1156)

 

 

 

GuCetiC  Ivan

(Croazia)

 

Nato a Dubrovnic  nel 1451. Morto nel 1502.

Poeta poco noto al pubblico di oggi, fu assai quotato nei circoli letterari della Dubrovnic  del suo tempo e la sua opera ebbe una certa risonanza in circoli europei.

Di lui si conosce assai poco in quanto i suoi scritti sono andati quasi totalmente perduti.

Si sa che scrisse poesie in  tre lingue (latino, greco e illirico). Sono rimaste tracce di un  poema epico, Delphine, scritto in  latino,  alcuni epigrammi e poesie d’amore.

Lo storico Milorad Medini, citando Gucetic, scrive che il poeta bruciò tre raccolte di poesie amorose e sostiene che Gucetic fu in campo poetico un precursore di Marulic in quanto, prima di lui, riuscì a conciliare il latino con il croato e che per tale motivo è da ritenersi un valido esponente nella storia della letteratura croata. (da Internet)

 

FILATELIA

CROAZIA Anno , 2002, (563)

 

 

 

GUEHENNO MARCEL detto Jean

(Francia)

 

Nato a Fougres, Ille-et-Vilaine nel 1890. Morto nel 1978.

Nacque in una famiglia operaia e i suoi libri sono ricchi di materia autobiografica. Fu un appassionato assertore dei diritti umani.

Insegnante, divenne nel 1945 Ispettore generale dell’Istruzione pubblica. Dopo aver collaborato a vari giornali, assunse l’incarico di redattore capo della rivista “L’Europe” fino al 1936 e successivamente  assunse la direzione del giornale “Vendredi”.

Tra le sue opere sono da ricordare: Caliban parla (1929),  Conversione all’umano (1931),  Diario degli anni neri 1940-44 (1946),  Avventure dello spirito (1954),  La fede difficile (1957), Sulla strada degli uomini (1957), Cambiare la vita (1961).

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1990.   (2622)

 

 

GUERRA JUNQUEIRO ABILIO MANUEL

(Portogallo)

  

Nato  a Freixo De Espada a Cinta nel 1850. Muore a Lisbona nel 1923.

Di famiglia ricca e di profonda fede cattolica, frequenta la facoltà di teologia negli anni 1866-1868  e l’abbandona per seguire a Coimbra la facoltà di diritto (1868-1873).

In questo periodo comincia a frequentare ambienti intellettuali e politici. Entra nel Cenacolo degli Intellettuali e collabora alla rivista “Lanterna magica”, manifestando uno spirito anticlericale, derivato dagli studi della letteratura francese, e manifestato in  scritti satirici e umoristici.

Sua prima opera fu Mysticae nuptiae (1866) seguita da La morte di D. Jiao (1874) e dalla raccolta di poemi A musa em férias (1879).

In politica fu segretario durante i governi di Angra e Viana, e seguace del Partito progressista che stava all’opposizione.  Fu eletto deputato per la circoscrizione di Quelimane, Mozambico, nel 1880 e rappresentò il Portogallo a Berna.  Entrò a far parte del gruppo “Vencidos de vita”, di cui facevano parte gli scrittori Eca de Quieròs e Oliveira Martins, e continuò a scrivere anche quando si ritirò a vita privata nelle sue  proprietà del Douro (1891), dove si dedicò a pratiche mistiche, caratterizzate dalla sua pietà verso gli umili.

Muore a Lisbona lasciando come opera più nota  A velhice do Padre Eterno (1875) , satira anticlericale, umoristica e caricaturale.

Tra le sue opere: Os romances do  Padre Eterno (1875), le satire anticlericali Prosas Dispersas (1921) e Horas de Combate (1924). Le opere poetiche:  Duas Páginas dos Catorze Anos (1864), Vozes sem Eco (1867), Baptismo de Amor (1868), A Musa em Férias (1879), Finis Patriae (1880), Os Simples (1892), Pátria (1896), Oração ao Pão (1903), Oração à Luz (1904) e Poesias Dispersas (1920). Uscì postuma l’ Horas de Combate (1924), dove sono riuniti i suoi discorsi politici.

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno  1951  (740/1)

 

 

 

GUERRA SALVADOR  HUMBERTO

(Ecuador)

 

Nato a Guayaquil il 26 dicembre 1908. Morto il 17 gennaio 1982

Nel 1924 scrisse un melodramma in tre atti Amor Prohibido con scene di vita intima, firmandolo con lo pseudonimo di "Jorge Ariel". Nel 1925 scrisse Song of Roses, episodio romantico che aveva per ambiente la volgare realtà di scene di vita .

Dopo la laurea ottenne una cattedra  universitaria di diritto e nel 1927 ricoprì la carica di segretario del Consiglio di  Stato. In quell’anno la compagnia di Fernando Soler mise in scena la commedia Sotto la zampa a sfondo edificante e moralistico. A questa seguì La paura d’amare.

Oltre al teatro si dedicò anche alla prosa iniziando con  racconti romantici tra cui Chess. Al 1929 risale il primo romanzo In città.

Nel 1930 pubblicò  un volume di teatro Scene, contenente tre sue opere: Sotto la zampa, Paura d’amore, e un preludio di Chopin, quest'ultima, inedita, in un atto e due quadri in prosa.

Nel 1931 ottenne un dottorato di ricerca come avvocato e per pochi mesi fu  Capo del Dipartimento della Stampa Nazionale Costituente.

In quel periodo cominciò a dedicarsi a studi medici di Psichiatria, Psicologia e Patologia.

Nel 1933 pubblicò il suo secondo romanzo dal titolo I compagni . I suoi personaggi sono umili operai e membri della piccola borghesia.

Nel 1934 diede alla luce Sexual Scheme  con prologo. Si trattava di un saggio biologico di sesso, psicoanalisi e crimini sessuali.

Nel 1935 continuò a  studiare le questioni sociali attraverso una prospettiva molto particolare, che presenta gli aspetti più oscuri dei poveri, il cui basso tenore di vita influisce sul fenomeno sessuale. Scrisse pure una commedia che ebbe  successo e che fu tradotta in russo col titolo Storia di una giovinezza.

Per Guerra fu quello un periodo letterario felice perché, pur non essendo un militante nelle file del socialismo puro, rappresentò lo scrittore che difende i diritti inalienabili della specie senza aspettarsi nulla in cambio. Una posizione che aumentò nel 1939 con la pubblicazione del suo romanzo Novembre che racchiudeva  una forte argomentazione politica direttamente connessa con la feroce  ma ridicola dittatura di Eng Federico Paez. Il romanzo fu oggetto di molti commenti favorevoli.

Negli anni successivi pubblicò le Il romanzo interrotto, Prometeo" Central University , Fuente Clara.

Nominato professore della Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università di Guayaquil, vi rimase per oltre trent'anni fino al suo pensionamento.

Nel 1947 pubblicò I fondamenti della psicoanalisi e nel 1949 affrontò la questione della Antologia della poesia moderna ecuadoriano che curò assieme al sindaco di Quito.

Dal 1954 iniziò a concentrarsi sulle competenze cliniche psichiatriche

Nel 1964  pubblicò il romanzo Silhouette di una signora e nel  1966 Elegia della Memoria".

Nello stesso anno ha pure curato Viaggio verso l'ignoto e Resurrezione lirica.

Nel 1971 venne La raffica di guai, scritto venti anni prima.

Nel 1980 andò in  pensione e si ritirò a casa sua. Leggeva continuamente e pacificamente morì il 17 gennaio 1982, a 73 anni di età.

Lasciò vari manoscritti tra cui Blood on the Sun e Agonia è il buio, lasciato incompiuto alla sua morte. In una delle copertine dei suoi libri accenna ad una commedia Diventare giovani mai rappresentata.

Come scrittore e narratore  aveva una passione per la scienza. Fu uno scrittore prolifico nel campo della narrativa, della poesia, del teatro e della saggistica. Fu amico dei giovani e  generoso con i suoi discepoli.

 

FILATELIA

ECUADOR  Anno 2009  (2180).

 

 

 

GUERRERO Fernando María

(Filippine)

 

Nato nel 1873.  Morto il 12 giugno 1929.

Uomo dalle molte attività: fu giornalista, politico, avvocato, educatore e poeta.

Quale avvocato insegnò diritto, criminologia e oratoria legale e diresse l’Accademia di legge.

In qualità di politico ricoprì la carica di conciliatore a Manila e di segretario presso la Commissione filippina di indipendenza.

 La conoscenza di parecchie lingue lo agevolò nel suo lavoro di corrispondente per l’Associazione Reale di Madrid e di redattore dei giornali “”Il Rinascimento”, “L’Avanguardia” e “L’Opinione”.

Fu autore di poesie e poemi quali Crisalidis (1914), e  tale lavoro fu classificato nell’Enciclopedia Argentina tra i dieci migliori libri filippini.

Altri poemi da lui scritti dopo il 1914 furono raccolti in una silloge, Alves y flores.

 

FILATELIA

FILIPPINE  Anno  1873/4  (930)

 

 

 

GUERRERO  MANUEL ORTIZ

(Paraguay)

 

Nato il 16 luglio del 1894. Morto ad Asunciòn il 18 maggio del 1933.

Ha il merito di essere uno dei più popolari e prolifici scrittori in Paraguay. Le sue poesie sono immerse nella corrente letteraria dell'era moderna e riflettono la profonda difficoltà della sua vita, in parte trascorsa in. Manuel Ortiz Guerrero  espresse nelle sue poesie  in lingua Guarani (una delle lingue indigene ufficiali nel Paraguay) una intensa bellezza.

Le sue opere poetiche includono: Eirete (1921), Surgente (1922), Il colpevole di Tintalila (1922), La Conquista (1926), Nuvole dell’ Est (1928), Pepitas (1930).

Poesie scritte nella sua lingua natia Panambi vera, Nde rendape ayu e India. Una raccolta di poesie e opere teatrali: Complete Plays, che comprendeva la poesia e il teatro in versi, opera modificata nel 1952 e 1959, dopo la sua morte.

Arenillas de mi Tierra ( Sabbia del mio paese) è stato stampato nel 1969.

Alcune delle sue poesie sono state messe in musica dal suo amico musicista, Jose Asunción Flores, e ancora oggi sono in voga. Tra queste "India", che l’amico musicista giudica la migliore tra tutta la poesia di Guerriero.

 

FILATELIA

PARAGUAY  Anno  2003   (2879)

 

 

GUÈVREMONT GERMAINE

(Canada)

 

Nata a Saint Jerome (1893-1968).

L’ambiente, la famiglia Grignon, in cui nacque riflette quello delle sue opere. In famiglia si respirava la letteratura come l’aria. Suo padre avvocato preferiva i sogni solitari alle pandette; sua madre si dilettava di pittura e di lettura, lo zio, detto “il curato del nord”, era un letterato. Suo padre e suo zio scrissero libri, oggi dimenticati. Inoltre era cugina di Claude-Henri Grignon, autore di Un uomo e il suo peccato.

Durante gli studi a Toronto impara l’inglese e la musica. Lavora in seguito al palazzo di giustizia.

Durante un viaggio ad Ottawa incontra Hyacinthe Guèvremont che sposa nel  1916 e con lui va a vivere a Sorel.  Nascono cinque  figli.   Ed è a seguito della morte di uno di loro che  Germaine decide di ampliare i suoi orizzonti, dedicandosi al giornalismo e collaborando con i giornali “La Gazzetta” e in seguito al “Corriere del Sud. 

Trasferitasi poi a Montreal, collabora con la rivista “Paysanna” dove pubblica dei racconti che hanno per soggetto la vita le Chenal du Moine e la famiglia Beauchemin.

Nel 1942 pubblica i racconti migliori nel volume En pleine terre.

Incoraggiata da Alfred Desrochers, decide di sviluppare alcuni racconti sotto forma di romanzi. E nel 1945 esce un’opera dal titolo Le survenant, che ottiene i premi Duvernay et David a Quebec e Sully-Olivier de Serres in Francia.

Il suo prestigio in Canada aumenta e le furono attribuiti i più ampi riconoscimenti letterari, tra cui il premio del Governatore generale nel 1951.

Dal 1952 al 1955 molte sue opere vengono trasformate in radio-romanzi e in seguito adattati per la  Televisione.

Muore nel 1968.

 

FILATELIA

CANADA  Anno 1976  (608)

 

 

 

 

Guillen batista nicola

(Cuba)

 

Nato a Camagüey nel 1902. Morto a L’Avana nel  1989.

Legato alla lirica di impronta spagnola, esprime nelle sue poesie l’animo nei negri e l’esuberanza dall’ambiente naturale cubano. Ispitandosi ai ritmi della danza e del canto li mescola alla ritmica poetica spagnola, dando vita ad una forma del tutto particolare attraverso la quale esprime la rivolta del suo popolo contro l’oppressore e la volonta di riscatto della gente di colore.

Pubblicò Motivi di suono (1930),  Sangoro Cosongo (1931) Spagna poema in quattro angosce e una speranza (1937),  Canti per soldai e ‘sones’ per turisti (1937).

Con l’avvento di Castro fu chiamato a presiedere l’Unione degli scrittori e fu considerato poeta nazionale.

Scrisse ancora  Elegie delle Antille (1955),  La colomba del volo popolare (1958). Poesie d’amore (1964), Twengo (1964), Il grande zoo (1968), Le canzoni di Juan Descalzo  (1979).  Una raccolta di versi polemici sparsi su diverse riviste  apparve negli anni Cinquanta.

 

FILATELIA

CUBA  Anno 2002  (4009).

 

 

 

GUILLÉN  Jorge

(Spagna)

 

Nato a Valladolid nel 1893. Morto a Malaga nel 1984.

Visse a lungo in Francia e insegnò a Parigi. Venne in Italia e poi andò  a Oxford . Fu professore all’università di Siviglia.

Dopo la guerra civile insegnò negli Stati Uniti, nell’università di Harvard.

La sua opera è compresa in Cantico (ultima edizione nel 1950) e nella trilogia Clamor (1957) che comprende Lucifero sconcertato, Che sboccano nel mare, All’altezza delle circostanze. Ha scritto pure Omaggio. Riunione di vite 1967), Storia molto naturale (1980),  Finale (1981).

Scrisse saggi critici Linguaggi e poesia (1962), una corrispondenza con Garcia Lorca riunita in Federico in persona (1960).

La sua poesia si avvicina a quella di Mallarmé e di Valery, ma affonda le radici anche nella poetica di Gongora.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1993  (2867)

   

 

        

GUIMARÃEZ ROSA  JOÃO

(Brasile)

           

Proveniente da una ricca famiglia di allevatori, Guimarãez nacque a Cordisburgo, Minas Gerais,  il 27 giugno 1908 e visse tutta la sua infanzia a contatto della natura, nel mondo del sertão,  lo sconfinato e deserto entroterra brasiliano in cui avrebbe ambientato la maggior parte delle sue opere.

Frequentò l’università di Belo Horizonte dove nel 1930  si laureò in medicina ed esercitò la professione per due anni ad Itaguara. Durante la rivoluzione costituzionalista del 1932 prestò servizio come medico volontario nel corpo militare della Pubblica sicurezza, diventando nel 1934 ufficiale medico.

Nel 1938 entrò nel corpo diplomatico e fu nominato viceconsole ad Amburgo fino al 1944.  Segretario d’ambasciata nel 1944, fu nominato dopo due anni capo gabinetto del ministro J.Neves de Fontoura. Dal 1948 al 1951 ricoprì la carica di consigliere d’ambasciata a Parigi e dal 1951 al 1953 fu capo gabinetto del Ministero degli Esteri. Nel 1963 fu eletto membro dell’Accademia brasiliana  delle lettere. Fu anche membro della Società di geografia di Rio de Janeiro.

Pur oberato da impegni politico-diplomatici iniziò a scrivere, utilizzando gli pseudonimi di Meuriss Aragâo, Sa Araujo Segrim e Soares Guiomar, tutti anagrammi del suo nome. Esordì nel 1946 con una raccolta di nove novelle riunite nel volume Sagarana,  (parola mutuata dalla voce germanica ‘saga’ e dal suffisso tupì ‘simile a’). Tutti i racconti sono ambientati nel suo universo infantile del sertão. Seppure i temi trattati siano legati al regionalismo, lo scrittore  mostra subito una tendenza verso una diversa creazione poetica e verso un rinnovamento del linguaggio.

Del 1956 sono i volumi Grande Sertão  e Corpo di ballo che, dopo la terza edizione fu diviso in tre parti: Manuelzão e Miguilim (1964); No Urubuquaquà, no pinhém (1965) e Notes do sertão (1965).

Nell’opera Corpo di ballo, composto di sette storie,  porta a maturazione la sua ricerca lirica e offre una valida forma espressiva alla letteratura brasiliana. I protagonisti sono per lo più gli abitanti del sertão, consapevoli delle precarie condizioni in cui vivono.  Primeiras estorias, pubblicato nel 1962, è composto di  ventun racconti brevi, tra i quali spicca La terza sponda del fiume. Sulla stessa linea sono i quaranta brevi racconti  di Tutameia, l’ultimo suo libro stampato in vita. Postumi sono usciti Estas estòrias (1969) e Ave palavra (1971).

Guimarães morì a Rio de Janeiro il 19 novembre 1967.

È considerato il più radicale inventore di una lingua brasiliana autonoma, distinta dalla portoghese. Le sue opere e la sua prosa fanno di lui uno dei classici della nuova letteratura latino- americana. Le sue descrizioni di lotte tra banditi e bovari negli altipiani del Brasile sono state, giustamente, interpretate come allegorie dell’eterno confronto tra gli uomini e la natura.

OPERE: Grande sertão  L’opera contiene le avventure di un ex capo di banditi, Ribaldo,  un uomo volto alla perenne ricerca di una spiegazione che lo aiuti a fugare i suoi interrogativi sul bene e sul male, sull’odio e sull’amore. Al suo fianco, compagni di avventure, sono il fedele Diodarim, Donna Otacilia e un gruppo di jagunços, una sorta di bravi che talvolta si assumono il compito di portare la legge e la giustizia privata in uno stato ingiusto. Il tutto si svolge in un  mondo violento ma desideroso di bontà.

 

FILATELIA

BRASILE  Anno 1978  (1341), BRASILE  2008. 

 

        

GÜIRALDES  RICARDO

(Argentina)

 

 Nato a Buenos Ayres nel 1886 e morto a Parigi nel 1927.

Da giovane si segnalò come esponente dell’avanguardia argentina. Fondò con amici le riviste “Prua” e “Martin Fierro” su cui scrisse assieme a Borgès. Durante un soggiorno in Europa strinse amicizie con letterati tra cui Valery Larbaud e critici francesi e spagnoli. Alcuni racconti segnarono subito la sua importanza di scrittore: Rancho (1917), Rosaura (1922), Xamaica (1923), Un viaggio d’amore (1923) e Don Secondo Sombra (1926).

 Altre opere in prosa sono Racconti di sangue e di morte (1915), Avventure grottesche. Trilogia cristiana (1915), Seis relatos (1929).

I suoi versi sono raccolti in  La campana di cristallo (1915).

Nel 1929 la sua vedova fece ripubblicare i Poemi solitari (1928) e nel 1930 la casa editrice ‘Espasa Calpe’ diede alle stampe le Opere complete.

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno 1965  (709)

   

 

        

GUITRY  SACHA (Alexandre George Pierre )

(Francia)

 

Nato a Pietroburgo il 21 febbraio del 1885 . Morto a Parigi il 26 luglio 1957

Figlio dell’attore francese Lucien, fu da questi condotto ancora in tenera età  da Pietroburgo a Parigi. Sacha fu straordinariamente precoce, tanto che a sedici anni rappresentò la sua prima commedia Il paggio e a diciassette debuttò come attore al Teatro della Rinascenza.

Iniziò cosi la  sua attività di attore brillante e di autore di commedie nella tipica società borghese, frivola e vivace della Parigi dei primi anni del Novecento. Esordì nel 1902 ma si rivelò attore e  autore brillante con Il guardiano notturno, primo anello di una lunga catena di successi, estesi in seguito al cinema.

Le sue opere sono spumeggianti per battute e giochi di parole secondo la tradizione boulevardiera. Si tratta di farse, commedie leggere con variazioni sui temi dell’adulterio e della coppia. La sua produzione comprende oltre 130 testi teatrali (dei quali fu spesso anche attore) e alcuni romanzi. Spiccano per vèrve, ironia, situazioni brillanti come La presa di Ber-op-Zoom (1913), Jean de La Fontaine, (1913), Mio padre aveva ragione (1919), Il  marito, la moglie, l’amante (1919),  Il romanzo di un baro (1935),  La parola di Cambronne (1936),  Le perle della corona (1937),  Mi hai salvato la vita (1949),  Signore, non ascoltate (1951), Palsembleu! (1953), Si Versailles m’était conté (1954), Napoleone (1954).

Dopo la Liberazione fu imprigionato. Scarcerato, scrisse un libro di ricordi Quattro anni di occupazione.

Si dedicò al cinema e diresse, spesso interpretandole, alcune sue commedie. Nel 1939 fu eletto membro della’Accademia Goncourt. Si dimise nel 1948 per critiche mosse alla sua posizione politica durante l’occupazione tedesca.

 

FILATELIA

FRANCIA Anno 1986 (2435), MONACO  Anno  1985  (1501)

 

 

 

GULAK-ARTEMOVSKY SEMYON

(Ucraina)

 

Nato  a Horodyshche il 4 febbraio 1813. Morto a Mosca il  17 aprile 1873.

Compositore operistico, cantante (baritono), attore e drammaturgo, visse e lavorò nella  Russia imperiale. E’  conosciuto soprattutto per la sua opera buffa Zaporozhets za Dunayem (Al di là del Danubio, 1864), così come per il suo talento drammatico e la sua potente e ricca voce di baritono.  Era il nipote del poeta Petro-Hulak Artemovsky e un amico di Taras Shevchenko .

Nacque nella famiglia di un sacerdote; studiò nel Seminario Teologico di Kiev (1835-1838).  Avendo attirato sulle sue  qualità l'attenzione di Mikhail Glinka, fu inviato a San Pietroburgo.  Nel 1838,  ricevuta una  formazione vocale direttamente da Glinka, fu ammesso nel Coro della Cappella Imperiale L'anno successivo, venne in Italia per continuare i suoi studi.  Verso la fine del suo soggiorno iniziò  ad esibirsi in un teatro di Firenze.  Al suo ritorno a San Pietroburgo nel 1842, diventò un solista del Teatro Imperiale Bolshoi, carica che ricoprì per 22 anni.  Nel 1852 e il 1853 cantò  in ruoli delle prime due opere di Anton Rubinstein:, Dmitry Donskoy e Fomka il Matto .

Rimase al teatro  al Teatro Bolshoi di Mosca  fino al1865.  Durante la sua carriera ha interpretato più di 50 ruoli operistici, tra cui Ruslan in Ruslan e Ljudmila di Glinka, Masetto nel Don Giovanni di Mozart, Antonio e Lord Ashton in Linda di Chamonix e Lucia di Lammermoor di Donizetti. .

La sua amicizia con Taras Shevchenko ebbe inizio  nell'autunno del 1838, dopo un incontro casuale a San Pietroburgo.  Dedicò a lui la  sua canzone Stoyit 'yavir nad vodoyu

Semen Hulak-Artemovsky morì a Mosca all'età di 60 anni. 

Opere: Ukrayins'ke vesillya,  1851;  Ivan Kupala Eve;   Zaporozhets za Dunayem (Al di là del Danubio, noto anche come Cosacchi in esilio) rappresentato il 26 aprile del  1863 a San Pietroburgo, con Semen Hulak-Artemovsky nel  ruolo di Karas.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1990 (Annullo speciale), 1989 (Busta postale).

 

 

 

 

Gulia Dmitry Iosifovich

(Abkhazia)

 

Nato  il 9 febbraio del 1874 nel villaggio  di Uarcha, contea di Gumistinsky, ora Sukhumi Contea di Abkhazia. Morì nel 1960.

Poeta nazionale, fondatore della (1874—1960)letteratura Abkhaz.

Studiò in seminario nella città di Gori. Svolse l’attività di  insegnante. Nel 1892, insieme a Machavariani, compilò  l’alfabeto Abkhaz,  basato su caratteri cirillici.

Nella raccolta di poesie (1912), espresse la speranza di un futuro migliore per i suoi concittadini e la soppressione dell’odio e dell’ingiustizia.

Nel 1921, organizzò e guidò il primo gruppo teatrale e fu redattore del primo giornale, “Apsny” .

Nei suoi testi prevale il pathos, il sentimento dell’amicizia, iI desiderio dell’unità tra le nazioni come si nota nella raccolta  Canzoni epiche su Abkhazia (1940), Autunno in campagna  (1946).

Autore della prima novella, Sotto un altro cielo (1919) e del romanzo Kamachich (1940), nel quale illustrò la vita dei contadini durante lo zarismo e il destino di una donna.

Gulia ebbe un ruolo  fondamentale nella cultura dell’Abkhaz.

 Fu autore di opere sulla lingua, storia, etnografia, di  crestomazie e di  libri di testo.

Fu eletto membro del Consiglio supremo dell’URSS. Gli fu assegnato il riconoscimento dell’Ordine di Lenin.

 

FILATELIA

ABKHAZIA Anno 1994, URSS Anno 1964, (2813)  1973, 1974, 1980  Annullo speciale, busta e cartolina postale.

 

 

 

GULIA GEORGY

(Abkhazia)

 

Nato nel 1923.

Figlio di Dmitrij Gulia,  Georgy ha scritto la biografia di suo padre, tradotta in molte lingue dell'Unione Sovietica e in paesi esteri. Nel libro, oltre alla biografia, si parla diffusamente della  nascita della letteratura in Abkhazia e della sua  cultura nel  passato e nel presente.

E’ un omaggio alla sua terra e soprattutto al padre. Georgy dice: “Immaginate un poeta, che, prima di scrivere poesie, deve crearsi  un alfabeto. Immaginate un drammaturgo che, prima di alzare il sipario, si deve scrivere una commedia e costruire un teatro. Immaginate uno scienziato che decide di dedicarsi alla cultura del suo popolo, che deve prima scriverne la storia e riordinare i documenti nella loro lingua madre. Questa è stata la vita di mio padre, figlio di un contadino, più tardi  poeta nazionale di Abkhazia, scienziato famoso e personaggio pubblico”.

Georgy, l’autore del libro,  ne ha ricalcato le orme. Ha scritto i racconti, Amici di Saken, Ospite Nero, Casa scura, Skurcha accogliente, i  romanzi Vortice e Finché la terra gira. Fu anche autore di commedie.

 

FILATELIA

ABKHAZIA Anno 1998,


 

Gumilyov Nikolay

(Russia)

 

Nato il 15 aprile 1886 a Kronstadt. Morto nell’agosto del 1921 forse a Pietrogrado.

Figlio di un medico, frequentò il liceo di Zarskoe Selo dove ebbe come maestro Innokenty Annensky, poeta simbolista, che lo spinse verso la poesia.

Nel 1902 apparve la prima poesia “Dalla città son passato al bosco” e nel 1905 pubblicò La via dei conquistatori, una silloge di poesie di carattere esotico (con giraffe e coccodrilli del Lago Ciad).

Nel 1907 viaggiò attraverso l’Europa, soffermandosi in Francia e in Italia. Nel 1908 apparve una nuova raccolta di poesie  Fiori romantici.

Ritornato in Russia collaborò al periodico artistico “Apollon”. Come Flaubert e Rimbaud, Gumilyov fu affascinato dall’Africa dove ogni anno si recava. Cacciò leoni in Etiopia e per il Museo di Antropologia ed Etnografia di San Pietroburgo raccolse molto materiale. Per quanto concerne la produzione poetica, raccolse le migliori poesie in Tenda (1921).

Nel 1910 incontrò il poeta simbolista Vyacheslav Ivanov, Entrambi insoddisfatti del simbolismo russo, diedero vita alla Corporazione dei poeti, modellato sulle corporazioni medievali. Sostenevano che la poesia abbisogna di artigiani della penna cosi come l’architettura abbisogna di artigiani architetti. Scrivere una poesia è come costruire un artistico castello.  Per illustrare tali ideali Gumilyov  pubblicò due raccolte poetiche Le perle (1910) e Cielo alieno (1912).

Il loro movimento, denominato acmeismo, attirò l’attenzione di un gran numero di adolescenti e di poeti già affermati tra cui Georgu Ivanov,  e Vladimir Nabokov.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale entrò a far parte di un corpo di cavalleria e per il suo coraggio in battaglia ottenne due Croci di San Giorgio. Le poesie scritte in quel periodo furono pubblicate col titolo La faretra  (1916). Durante la Rivoluzione russa servì nel corpo di spedizione russa a Parigi. Al suo ritorno a Pietrogrado pubblicò due  raccolte poetiche  Tabernacolo e Falò.

Nel 1920 fu tra i fondatori dell’Unione degli scrittori Russi.  

Gumilyov non tenne mai segreta la sua opinione anticomunista e il suo disaccordo con i mezzi  bolscevichi di “alfabetizzazione”.  Il 3 agosto del 1921 fu arrestato dalla Ceka per aver partecipato ad un complotto monarchico. Il 24 agosto dello stesso mese a Pietrogrado  la Ceka decretò l’esecuzione dei 612 partecipanti alla  Cospirazione Tagantsev. La data esatta dell’esecuzione e il luogo di sepoltura sono tuttora sconosciuti,

L’influenza di Gumilyov sulla poesia russa è stata intensa ma di breve durata. Nabokov lo definisce un  poeta per gli adolescenti, così come Korney Chukovsky è il poeta per i bambini. Gumilyov fu un poeta amato per il suo desiderio di un adolescente amante dei viaggio, degli spazi aperti, dedgli animali (giraffe e ippopotami), per il suo sogno di “capitano di quindici anni". Era anche "un poeta preferito tra geologi, archeologi e paleontologi." Il suo "Il tram, che ha perso il suo modo" è considerato uno dei più grandi poemi del 20 ° secolo [1].

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2008  (Mic. 1498/500)

 

 

Gundappa  Devanahalli Venkataramanaiah

(India)

 

Nato a Mulabagilu, Karnataka, India, il 17 marzo 1887.  Morto il 7 0ttobre 1975.

E’  stato un eminente scrittore in lingua dravidica Kannada e un filosofo,. famoso per la raccolta di versi Manku Thimmana Kagga,

Completata la sua scuola di istruzione primaria in kannada nel corso dell'anno 1898, aggiunse la conoscenza della. lingua inglese e apprese anche il sanscrito al  liceo Maharaja di Mysore.

Pur non avendo completato l'istruzione formale dopo la maturità, i suoi saggi sono stati selezionati libri di testo per lauree e tesi di dottorato. Ha avuto vasta conoscenza in questi settori: Sanscrito, Veda, Vedanta, Brahmasutra, Dharma Sutra, kannada, e altre lingue indiane.

Era un esperto conoscitore della situazione politica del Karnataka; . Conosceva i poemi Ramayana e Mahabharata, la Letteratura occidentale e la Letteratura islamica.

Il suo Mankuthimmana Kagga, opera filosofica e poetica, è stata considerato all’altezza del premio Nobel, se fosse stata scritta in inglese. 

Un altra celebre opera di Gundappa è Srimad Bhagavadgita Tatparva o Jevana Yoga Dharma  cui è stato assegnato il Premio Kendra Sahitya Academy.

Lo Stato del Karnataka lo ha premiato per i suoi servizi resi  alla Letteratura Kannada con una una borsa di Rs 90.000, da lui interamente devoluta alla fondazione dell'Istituto Gokhale of Public Affairs (GIPA).

Nel 2002/03, gli fu eretta una statua a Basavanagudi.

Opere. Poesie:  Kavite, Nivedana, Umarana Osage, Mankuthimmana Kagga, Marula, Muniyana Kagga, Shri Rama, Antahpura Geete, Geetha Shaakuntala.

Saggi: Mattu, Saahitya Shakti, Samskruti, Baaligondu Nambike,

Teatro: Vidhyaranya, Vijaya, Jack ked, Mackbeth.

Varie:  Devaru, Rutha, Satya, Mattu Dharma, Eshavasya panishat, Halavu mahaneeyaru, Mysorina Divanaru, Kalopasakaru .

 

FILATELIA

INDIA  Anno 1988 (965)

 

 

 

GUNDULIC  IVAN (Giovanni Gondola)

(Jugoslavia)

 

Nato a Ragusa l’8 gennaio 1588 e ivi morto il 10 dicembre 1638.

Esponente delle lettere serbo-croate, discese da una famiglia patrizia e ricevette un’educazione umanistica. Entrò in giovane età a lavorare negli uffici pubblici e nel 1608 fu nominato membro del Gran Consiglio. Nel 1615 assunse la carica di ‘Conte dei Canali’.

A questi anni risalgono alcuni componimenti poetici dei quali resta una versione  nell’Amante timido di Girolamo Preti.. Occupò altri uffici importanti, ma non raggiunse la carica di Rettore della Repubblica per sopraggiunta morte..

Nel 1621 uscì a Roma un poemetto religioso Le lacrime del figliol prodigo. Nel 1627 compose i drammi pastorali Dubravka (1628) e Silvia (1628). Rimase sempre legato ai modelli italiani in particolar modo al Tasso, come confermano i rifacimenti  drammatici Arianna, Proserpina, Diana e Armida e il poema epico Osman, rimasto incompiuto,  scritto ad imitazione della Gerusalemme liberata del Tasso. Il tema trattato è la lotta dei cristiani contro i turchi.

 

FILATELIA

YUGOSLAVIA  Anno 1989  (2215), CROAZIA 2014

 

 

 

GUNNARSSON  GUNNAR

(Islanda)

 

Nato a Fliòtsdal nel 1889. Morto a Reyjjavik nel 1975.

Nel 1907 si trasferì in Danimarca dove trascorsi anni difficili mentre frequentava la scuola popolare superiore di Askov. In danese, scrisse le sue opere e iniziò con una raccolta di Poesie (1911). Si rivelò al grande pubblico col romanzo La famiglia Borg in 4 volumi (1912-14).

I romanzi successivi si ispirarono alle saghe islandesi, alle quali diede un senso moderno.   

Altre sue opere Il lido della vita (1915), Beati i poveri di spirito (1920), un ciclo di romanzi  autobiografici in 5 volumi La chiesa sulla montagna (1923-28),

Trattò anche rievocazioni storiche in  Jòn Arason (1930), Terra (1933),  L’uomo grigio (1936).

Quando rientrò in patria divulgò la storia dell’Islanda in veste romanzesca in Tristezza della brughiera (1940), Sonata sul mare (1954).

È  considerato uno dei maggiori prosatori islandesi contemporanei.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno 1980  (506)

 

 

GUNTEKIN RESAT NURI

(Turchia)

 

Nato a Istambul nel 1889. Muore nel 1956.

Studia presso il liceo francese di Izmir e poi  all’Università di Istambul dove frequenta la facoltà di lettere. Si laurea nel 1912 specializzandosi in turco, francese e filosofia.

Comincia a lavorare in diverse scuole e a percorrere il suo paese per meglio conoscerne la realtà sia i luoghi sia le diverse caratteristiche della popolazione.

Nel 1931 lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione con l'incarico d’Ispettore.

Nel 1939 è eletto deputato.

Scrittore di romanzi e novelle che risentono dell’influenza francese, in particolar modo di Zola, tocca argomenti legati all’educazione, alla laicità, ai valori moderni occidentali. 

Nel romanzo Yesil Gece, ad esempio,  il tema principale è l’ignoranza e il pregiudizio dei turchi verso i valori occidentale.  Altro tema spesso presente nei romanzi è la povertà materiale e spirituale dell’individuo.

Tra i suoi romanzi: Gizli El (1922), Çalıkuşu (1922), Damga (1924), Dudaktan Kalbe (1925), Akşam Güneşi (1926), Bir Kadın Düşmanı (1927), Yeşil Gece (1928),Acımak (1928), Yaprak Dökümü (1930), Kızılcık Dalları (1932), Gökyüzü (1935), Eski Hastalık (1938), Ateş Gecesi (1942), Değirmen (1944), Miskinler Tekkesi (1946), Harabelerin Çiçeği (1953), Kavak Yelleri (1950), Son Sığınak (1961),Kan Davası (1955),

 

FILATELIA

TURCHIA  Anno 1965   (1760).

 

 

 

Gupt Maithilisharan

(India)

 

Nato a Chirgaon, Jhansi, Uttar Pradesh il 3 agosto 1886. Morto nel 1965.

E’ stato uno dei più importanti moderni poeti hindi. E’ considerato tra i pionieri del dialetto Khari Boli. Scrisse in tale dialetto le sue poesie  in un momento in cui la maggior parte dei poeti Hindi favoriva l'uso del Brijbhasha.

Gupt nacque in una famiglia Gahoi.  Suo Da bambino Gupt non  amava la scuola e fu educato privatamente in casa  dal maestro Mahavir Prasad Dwivedi.

Entrò nella letteratura hindi pubblicando poesie su diverse riviste letterarie. Al 1910 risale la sua prima opera importante, Rang Mein Bhang.  Con Bharat Bharati, le sue poesie nazionaliste sono diventate popolari  tra gli indiani, che lottavano per l'indipendenza.

La maggior parte delle sue poesie attingono a temi ricavati dal Ramayana, dal Mahabharata , da racconti buddisti e dalle biografie di leader religiosi. Saket, una delle sue più famose opere, ha come protagonista Urmila moglie di Lakshmana, un personaggio presente nel Ramayana, mentre un altro dei suoi lavori, Yasodhara , ruota intorno alla moglie di Gotama Budda.

Gupt ha pure tradotto in hindi grandi opere da altre lingue, tra cui  Rubaiyat di Omar Khayyam e  Swapnavaasavdatta (una commedia in sanscrito).

Quando nel 1947 l'India divenne indipendente fu nominato membro onorario della Rajya Sabha, dove espresse ai membri, in forma poetica,  le sue  opinioni. . Rimase un membro di Rajya Sabha fino alla sua morte nel 1965.

Opere principali: Poesie: Rang Mein Bhang, Bharat-Bharati, Jayadrath Vadh, Vikat Bhat, Plassey ka Yuddha, Gurukul, Kisan, Panchavati, Siddharaj, Saket, Yasodhara, Arjan-Visarjan, Kaaba-Karbala, Jayabharat, Dwapar, Jahush, Vaitalik, Kunal.

Drammi: Tilottama, Chandrahaas.

 

FILATELIA

INDIA Anno  1974  (395)

 

 

 

GURAKUQI  LUIGI

(Albania)

 

Nato a Scutari nel 1879 e morto a Bari nel 1925.

Come lingua letteraria propugnò l’uso della parlata di Elbasan e in tale forma scrisse poesie sotto gli pseudonimi Lek Gruda e Iakin Shkodra, e articoli.

Le sue prose e poesie sono perfette e sono rimaste come modelli di stile lucido e armonioso.

Fu assassinato a Bari nel marzo del 1925.

 

FILATELIA

ALBANIA   Anno 1958  (489/93)

 

 

 

GURAMISHVILI  DAVIT

(Georgia)

 

Nato a Gorisubani nel 1705.  Morto nel  1792 a  Myrhorod.

Appartenente ad una nobile famiglia georgiana, trascorre l’infanzia nella proprietà paterna di Saturano.  All’età di diciotto anni partecipa alla battaglia di Zedavela che provoca la disfatta dei georgiani da parte dell’esercito ottomano.  Le vicissitudini di quel periodo fanno parte della sua opera  Davitani , che l’autore fece recapitare nel 1787 in Georgia tramite un’ambasciata georgiana che aveva sede in Russia.

Nel 1727/8, dopo violenze e saccheggi nel suo paese, è costretto ad un periodo di prigionia dalla  quale riesce a sottrarsi e a trovar rifugio in  Russia, dove entra a far parte dell’esercito imperiale, in  reggimento formato da suoi connazionali, comandato dall’ufficiale russo Hussar. Prende parte a diverse battaglie contro gli Ottomani, combatte in Svezia durante la Guerra dei sette anni.  Durante quest’ultimo conflitto è ferito e fatto prigioniero. liberato nel 1759 e ritornato in Russia, si dimette dall’esercito e vive nelle proprietà terriere (che il governo russo gli aveva concesso per la sua fedeltà) con la moglie, la principessa Tatiana Avalishvili.

Durante la sua tormentata  vita riesce ad alternare la penna alla spada e, dilettandosi di poesia, compone poemi. Nel 1787, all'età di 82 anni, Guramishvili incontra casualmente il principe georgiano Mirian al quale affida, affinché siano recapitati  al  re della Georgia Heraclius,  i risultati di una missione diplomatica in Russia. Il testo  fu pubblicato nel  1870.

Altre opere: due poemi  La sciagura della Georgia e Il pastore Kacvija. Ebbe una grande influenza sulla poesia georgiane del XIX  secolo.

Nel  1792, il poeta muore e viene  sepolto nella chiesa di  Myrhorod.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1980  (4739), GEORGIA  2007  (433)

 

 

 

Gürpınar Hüseyin Rahmi

(Turchia)

 

Nato il 17 agosto a Istambul 1864 . Morto l’8 marzo del 1944.

Scrittore e uomo politico turco, era il figlio di una famiglia vicina alla corte ottomana. Avendo perso la madre in tenera età fu mandato a Creta, dove il padre  era un impiegato civile ottomano però fu presto rimandato a Istanbul per essere ospitato presso le zie e le nonne.Gürpınar iniziò a scrivere romanzi in tenera età.Diventò un funzionario pubblico poi scrittore e giornalista. In seguito lavorò come membro del parlamento nei primi anni della Repubblica turca tra il 1935 e il 1943
Scrisse le seguenti opere: İffet (1896),Metri (1900),Tesadüf (1900),Şıpsevdi (1911),Nimetşinas (1911),Kuyruklu Yıldız Altında Bir İzdivaç (912).Gulyabani (1913).Hakka Sığındık (1919).Efsuncu Baba (1924),
Evlere Şenlik, Kaynanam Nasıl Kudurdu (1927). Namusla Açlık Meselesi (1933),Utanmaz Adamo (1934),Iki Hödüğün Seyahati (1934).,Gönül Ticareti (1939), Melek Sanmıştım Şeytanı (1943), Dirilen İskelet (1946)Deli Filozof (1964), Kaderin Cilvesi (1964), Namuslu Kokotlar (1973), Shikure Babezu (1974).

 

FILATELIA

TURCHIA Anno 1964 (1683)

 

Guru Kamta Prasad

(India)

 

Nato  a Sagar, Madhya nello stato di Pradesh nel 1875. Morto  a Jabalpur nel 1947.

E’ l’Autore di  Vyakarana Hindi, un libro di grammatica tradotto anche in lingue straniere.

 

FILATELIA

India  Anno 1977 (541)

 

 

 

Gusev Victor Mikhailovich

Russia

 

Nato nel 1909. Morto il 23 gennaio 1944.

Scrisse testi di canzoni per accompagnare diversi brani patriottici-militari tra cui “Polyushko Polo”. 

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2008  (Busta Postale)

 

 

 

GUSHALEVICH IVAN

(Russia)

 

Nato il 4 dicembre 1823 . Morì a Lvov,

 Poeta, romanziere, drammaturgo, politico, giornalista, editore e  prete uniate.  Nel periodo dal 1870 al 1880 ha scritto saggi sul multilinguismo. In particolare sui filologi ucraini.

 Nato in un villaggio nella contea Palashovka Zaleschitskogo Galiziano Podolia (Impero austriaco, ora regione Ternopil, Ucraina) in una famiglia contadina assai numerosa.  Ricevette la sua istruzione secondaria a Buchach, e quella superiore  presso la Facoltà Teologica dell'Università di Lvov.  Alla fine dell 'Università ha insegnato la lingua russa nelle scuole Lvov.  Nel 1855 ha ricevuto l’incarico di  sacerdote nel villaggio di Yanovtse.  Nel 1861 fu eletto alla Dieta regionale in Galizia, e nel 1866 - Deputato al Parlamento austriaco.

 Ivan ha iniziato l’attività letteraria 1841.  Le sue poesie hanno attratto i lettori sensibili al lirismo e al patriottismo sincero.  Nel 1849 ha pubblicato sul giornale"News", e poi sul giornale "Pchola" negli anni 1851-1852.

Nel 1848 esce la raccolta di poesie  Prima della mia patria.  Nel 1852 la sua seconda raccolta di poesie, Fiori dei prati  e nel 1881,la  terza raccolta Galizia otgolosy

Nel 1882, Ivan Gushalevich pubblica, Dobos e nel 1883 due romanzi storici in versi:  La marcia cosacca in Moldavia e Galshka Ostrog e  nel 1884 due nuove poesie storiche, Branca e Ivan il ferro di cavallo.

Ivan Gushalevich scrisse inoltre canzoni, odi, elegie, inni, racconti, ballate, leggende, e quattro biografie. In tutte le sue opere è presente come un educatore che stigmatizza  l'ignoranza e i vizi dell'umanesimo.

Autore di commedie ottenne il suo successo maggiore  con Podgoryane (1879), spesso rappresentata nei teatri nazionali.

Ivan Gushalevich ha pure scritto libri di ricordi come Dal rifugio nella scuola e Memorie di un vecchio -Testimonianza di vita nel 1848

 

FILATELIA

UCRAINA  Anno 1998, (Busta postale).

 

 

 

Gusovki (Gusouskii) Mikola

(Bielorussia)

 

Nato nel 1470. Morto nel 1533.

Mikola Gusovki è stato un poeta-umanista e illuminista del Rinascimento. Originario da una  famiglia di cacciatori, si laureò. in Bielorussia. Viaggiò in  Polonia e in Italia. . Un grande aiuto letterario lo ottenne dal mecenate delle arti E. Vitelly, Segretario dell'Ufficio del Gran Principato e Vescovo di Polotsk..

Nel 1518 visitò Roma quale membro della missione diplomatica, diretta da Vitelly.

Il suo miglior lavoro fu il Carmen de statura, feritate venatione bisontis (Carme sulla statura, ferocia e  caccia ai bisonti) scritta su invito del Papa Leone X, il quale desiderava leggere qualcosa d’incruento e di poetico sulla caccia al bisonte.

Nel 1523 pubblicò a Cracovia un libro di poesie, raccolte nel volume  Canzone sugli Aurochs, che comprendeva prose e  poesie con lo stesso nome e 11 versi. Un libro artistico e storico un vero  inno alla bellezza del territorio bielorusso.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  Anno1996  (192)

 

 

 

Gütersloh Albert Paris

(Austria)

 

Nato a Vienna nel 1887, morto a Baden nel 1973.

Il suo vero nome è Albert Conrad Kiehtreiber.  Esponente del primo espressionismo, scrive La danzatrice folle (1911).

Si occupa di teatro, di sceneggiatura, di pittura (seguace di Klimy) ed è nominato direttore dell’Accademia di Arti figurative di Vienna.

Autore anche di romanzi, Innocenzo (1922),  Sole e luna (1962), si fa in essi  portavoce di idee teologiche, filosofiche ed estetiche.

(1704)

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1987  (1704)

 

 

GUTIÉRREZ ANTONIO GARCÍA

(Spagna)

 

Nato a  Chiclana de la Frontera, 5 luglio 1813. Madrid  6 agosto 1884.

Drammaturgo, dopo avere studiato medicina nella città natale, si trasferì a Madrid nel 1833, dove sbarcava il lunario traducendo commedie di Eugène Scribe e Alexandre Dumas. Non ottenendo successo, era sul punto di arruolarsi, quando divenne improvvisamente famoso come autore di una commedia , El trovador (Il trovatore), rappresentata per la prima volta il 1º marzo 1836, che narra la lotta tra due uomini ignari di essere fratelli, Manrico e il Conte di Luna, per la stessa donna, Leonora. Il secondo grande successo fu Simón Bocanegra del 1843.

Pur essendo stato riconosciuto come uno dei più importanti esponenti del romanticismo spagnolo, i suoi lavori non ebbero un immediato riscontro economico, e García Gutiérrez emigrò in America, lavorando come giornalista a Cuba e in Messico fino al 1850, quando tornò in patria.

Dopo il 1850 García Gutiérrez divenne celebre in tutta Europa, grazie all'opera di Giuseppe Verdi Il trovatore (1853), tratta da El trovador. Più tardi lo stesso Verdi utilizzò Simón Bocanegra per l'opera omonima del 1857.

Tra i lavori più significativi dell'ultimo periodo la zarzuela El grumete (1853), e i drammi storici La venganza catalana (1864) e Juan Lorenzo (1865). Altri drammi storici furono El tesorero del rey, Un duelo a muerte (adattamento molto personale di un dramma di Lessing ambientato a Firenze all'epoca di Cosimo II de' Medici), Doña Urraca de Castilla, Zaida, Afectos de odio y amor, Las bodas de doña Sancha, El bastardo, El paje, De un apuro otro mayor.

Fu anche autore di drammi a tema, come Sendas opuestas; Los desposorios de Inés, contro i matrimoni forzati; Eclipse parcial, contro il divorzio; Un grano de arena, Los millonarios e El caballero de industria, che ribadiscono lo stesso concetto: il truffatore finisce per essere vittima della sua stessa truffa.

Scrisse anche numerose commedie, tra cui Crisálida y mariposa (1872), una commedia degli equivoci sugli amori un giovane, e zarzuelas, come El robo de las Sabinas, La tabernera de Londres, La espada de Bernardo, El grumete, El capitán negrero, Cegar por ver, Galán de noche, La cacería real e Llamada y tropa. Da ricordare anche la farsa picaresca Los hijos del Tío Tronera, scritta imitando la parlata andalusa.

Tra i melodrammi Nobleza obliga, Empeños de una venganza, Gabriel, Magdalena (sul tema della donna sedotta e abbandonata) e Un cuento de niños.

Come poeta produsse le Poesías (1840) e un altro volume di liriche, Luz y tinieblas (1842). Da ricordare inoltre il poema ¡Abajo los Borbones! del 1868, composto in occasione della rivoluzione di quell'anno, che divenne molto popolare.

La verseggiatura delle opere teatrali, e la sua capacità di analisi dei sentimenti femminili, hanno conferito a García Gutiérrez una posizione dominante tra i drammaturghi spagnoli del XIX secolo. Tra i temi cari a García Gutiérrez vi era quello della rivoluzione: affrontato marginalmente in El rey monje (1839) e El encubierto de Valencia (1840), assume particolare risalto in Simón Bocanegra, in cui un pirata sale al governo nella Genova del XIV secolo ma poi deve confrontarsi con i limiti del potere e l'egoismo, e soprattutto in Juan Lorenzo, ambientato al tempo di una rivolta spagnola all'inizio del XVI secolo, il cui protagonista si ribella alla nobiltà ma viene tradito dai suoi compagni e soccombe.

García Gutiérrez ottenne numerose onorificenze e divenne direttore del museo archeologico di Madrid, città dove morì.

 

FILATELIA

NICARAGUA Anno 1975 (992),  SAN MARINO  Anno 2001 (1734)

 

 

 

GUTIERREZ  JOAQUIN

(Costarica)

 

Nato nel 1918. Morto nel 2000.

Figura importante della letteratura costaricana, conosciuto anche all’estero. Era un membro dell’Accademia della Lingua Costaricense, e ha vinto il Premio Nacional de Cultura, il primo premio letterario del suo paese. L'Università della Costa Rica gli ha conferito il Dottorato Honoris Causa in riconoscimento al suo contributo alla cultura nazionale. Inoltre, il giornale “La Nation” , lo ha nominato la più importante figura letteraria del secolo nel 1999.

E 'stato candidato alla Vicepresidenza della Nazione in due elezioni. La sua statua di bronzo è esposta permanentemente nel Teatro Nazionale.

Ha pubblicato sei romanzi: Manglar, Puerto Limón, La Hoja de Aire, Cocorí, Murámonos Federico e Te Acordás, hermano?.

Gutiérrez è stato anche un poeta. I suoi versi sono stati pubblicati nelle raccolte poetiche Poesia, Jicaral e Te Conozco Mascarita.

Dei suoi numerosi viaggi ha lasciato resoconti in Dal Mapocho alla Vistola, L’URSS tale quale, Cronacha dell’Altro Mondo e Vietnam: Cronache di Guerra. L'autore è stato anche responsabile di importanti traduzioni di Shakespeare:  Re Lear, Amleto, Macbeth e Giulio Cesare. Ha pure tradotto opere cinesi di Mao Tse Tung e Lu Dom.

Puerto Limon, La Hoja de Aire e Cocorì sono le sue opere più popolari, tradotte in dodici lingue e vincitrici di premi in Cile, Cuba, Nicaragua e Costarica. (da Internet)

Scrisse pure opere per l’infanzia.

 

FILATELIA

COSTARICA  Anno 2003  (728/38)

 

 

GUZMAN  MARTIN  LUIS

(Messico)

 

Nato a Chihuahua nel 1887. Muore nel 1916.

Studia giurisprudenza nella Città del Mexico. A Vera Cruz fonda il periodico “La Gioventù” e sin dall’inizio del movimento rivoluzionario del 1910 appoggia  il partito  di Francisco Madero e dopo la sua scomparsa aderisce al gruppo huertista, diventando segretario di Francisco Villa.

Per contrasti con Venusiano Carranza è costretto nel 1915 a trovar rifugio prima negli Stati Uniti e poi in Spagna, dove soggiorna dal 1925 al 1936. 

In Spagna pubblica  L’aquila e il serpente (1928) e L’ombra del caudillo (1929).

Rientrato in Messico, fonda il settimanale “Tempo” e pubblica nel 1951 Le memorie di Pancho Villa.

Assieme al suo predecessore Mariano Azuela è considerato un vivace e abile analizzatore dell’ambiente politico sia del Messico sia del periodo spagnolo in cui visse.

 

FILATELIA

MESSICO  Anno 1985  (1109)

 

 

 

GyanDIL  DAS

(Nepal)

 

Nato nel 1821, nel Nepal orientale, fu perseguitato da Ranas per il suo coinvolgimento storico letterario in gruppi contrari al regime. Come risultato, visse in esilio a Darjeeling.

Per tutta la sua vita predicò contro la discriminazione razziale e il Brahmanesimo, su basi etico-sociali totalmente nuove.

Morì nel 1883.

 

FILATELIA

NEPAL Anno 1980 (367)

 

GYANSAGAR ACHARYA JNANSAGAR

(India)

 

Nato a Bhooramal Chhabda era un digambara del 20° secolo, compositore di numerosi poemi epici in sanscrito. E 'stato avviato alla letteratura da Acharya Vidyasagar .

Secondo di cinque fratelli, dopo aver completato gli studi primari nel suo villaggio, studiò sanscrito e swadwad a Benares presso la scuola del famoso Syadvad Mahavidyalaya, fondata da Varniji. E 'stato avviato per diventare  un kshullak (Giovane monaco) da Acharya Veersagar che apparteneva alla stirpe di Acharya Shantisagar.  E’ stato poi nominato kshullak Gyanbhusan. Rimase un kshullak per 2 anni e più di 2 anni come Ailak prima di diventare un Muni (monaco).

Egli è stato ulteriormente elevato al rango Acharya nel 1968 a Naseerabad, Rajasthan.

In qualità di esperto in sanscrito, fu un grande compositore in tale lingua. Almeno 30 ricercatori hanno studiato le sue opere e sono stati onorati col dottorato e più di 300 studiosi hanno presentato lavori di ricerca sul suo lavoro.

Le sue opere comprendono quattro epopee sanscrito e altre tre Jain grantha scritte nel momento in cui la composizione in  sanscrito era quasi obsoleta. Queste creazioni hanno sempre sorpreso i moderni studiosi di sanscrito.

 

FILATELIA

INDIA Anno 1913

 

GYULAI  PAL

(Romania)

 

Nato a Kolozsvàr nel gennaio del 1826, morì a Budapest il 9 novembre 1909.

Giovanissimo insegnò nel collegio calvinista della sua città che lasciò definitivamente nel 1862, per accettare una cattedra a Budapest. Diresse la rivista “Szépirodalmi Lapok”. Nel 1854 scrisse un saggio su Petöfi, cui seguirono quelli su poeti romantici ungheresi.

Nel 1873  l’Accademia delle scienze gli affidò la direzione della propria rassegna “Budapest Szemle” e nel 1876 fu chiamato a ricoprire la cattedra di letteratura ungherese dell’Università di Budapest. Si ritirò dall’insegnamento nel 1902. Lasciò anche alcuni romanzi: tra cui L’ultimo padrone del vecchio castello.

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1976  (2515/6)

 

GZHITSKY VLADIMIR ZENONOVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1895. Morto nel 1973.

Scrittore ucraino.


FILATELIA

UKRAINA Anno 1995.10.15, Annullo speciale.