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XAVIER    CHICO (pseud. di Francisco de Paula Candido)

(Brasile)

 

Nato il 2 aprile 1910  a  Pedro Leopoldo, Minas Gerais. Morto il 30 giugno 2002 a Uberaba, Minas Gerais.

E’ stato un famoso medium in Brasile. Ha scritto 413 libri, mediante un processo noto come  “psicografia “.

Xavier, conosciuto popolarmente come "Chico Xavier", fu fortemente influenzato dalle opere di Allan Kardec, e professa che la sua mano è stata guidata dagli spiriti. Xavier ha chiamato la sua guida spirituale Emmanuel, che secondo lui, sarebbe vissuto nell'antica Roma, nella personamdel senatore Publio Lentulo, e reincarnato  in Spagna come Padre Damian, e successivamente come un professore della Sorbona.

A seguito del suo lavoro  Xavier scrisse insegnamenti religiosi, romanzi e opere di filosofia. Dei  suoi libri sono state  vendute circa 50 milioni di copie;  gli utili sono stati tutti incanalati in opere di beneficenza. Nel 1981 e nel 1982, è stato nominato per il premio Nobel per la pace.

Xavier ha sempre pensato di essere solo un canale nei suoi rapporti con gli spiriti; di non essere in grado di produrre alcun miracolo; di non poter entrare in contatto  con gli spiriti per operare  guarigione; di non poter contattare qualcuno che era morto, a meno che il defunto non fosse disposto ad entrare contattato. Le sue apparizioni in talk show televisivi negli anni  dal 1960 al1970 ha contribuito a stabilire lo spiritismo Kardecist come una delle religioni professate in Brasile. La popolarità di Xavier è rimasta invariata in Brasile per tutta la sua vita. Nonostante i problemi di salute continuò a lavorare fino alla sua morte avvenuta il 30 giugno 2002 a Uberaba.

Nel 2010, fu girato un film biografico intitolato Chico Xavier.

Tra le sue opere: A Caminho da Luz ( Verso la Luce ), Ação e Reação ( azione e reazione ), Crianças no Além ( Bambini da Beyond ), Desobsessão ( Disobsession ), EA Vida Continua ... ( E la vita continua ... ), Entre Dois Mundos), HA 2000 Anos),  Gesù non Lar ( Jesus at Home ), Livro da Esperança, Nn dominios da Mediunidade, Nosso Lar,  Parnaso de Além-Tumulo , Obreiros da Vida Eterna , Os Mensageiros.

 

FILATELIA

BRASILE  Anno 2010 (Mic. Br 3757)

 

 

 

Xenopoulos Grigorios

(Grecia)

 

Nato a Costantinopoli nel 1867. Morto ad Atene nel 1951. (1867—1951)

Drammaturgo, traduttore e giornalista, crebbe a Zante e frequentò i corsi universitari di Fisica e matematica presso l’università di Atene.

Ma la sua passione più manifesta fu quella per la letteratura e per il giornalismo. A lui si deve la fondazione di due riviste letterarie “Diaclasi Pedon” e “Nea Estia”.

Nel 1932, divenne un membro della Accademia di Atene.

Le sue idee furono influenzate dal socialismo  e dall’amore  per le tradizioni storico-folkloristiche della Grecia, in particolar modo di Zante (Zacinto).

Si occupo di teatro ed è considerato il fondatore del teatro neo-ellenico.

Tra le sue opere più significative si ricordano; Tentazione, Fiore di Levante, Stella Violandi, Il segreto della contessa Valerena.

 

FILATELIA

GRECIA  Anno 1987 (1657),  1997  (1946)

 

XIǍNZǓ  TĀNG

(Cina)

 

Nato a Linchuan, Jiangxi 24 settembre 1550. Morto il  29 luglio1616.

Poeta, drammaturgo e saggista cinese, vissuto sotto la dinastia Ming, contemporaneo di Shakespeare e vissuto in un'epoca in cui la società feudale cinese subiva profonde trasformazioni, è considerato uno dei maestri del teatro cinese.

Iniziò la carriera di funzionario superando l'esame provinciale a 21 anni e successivamente quello imperiale a 34. Dapprima inviato nella provincia del Guangdong, fu poi nominato governatore del distretto di Suichang nella provincia dello Zhejiang. Attiratosi l'ostilità dei potenti per la sua grande dirittura morale, lasciò l'incarico all'età di 48 anni e si ritirò nella provincia d'origine, dedicandosi alla letteratura. Scrisse un gran numero di poesie, saggi ed opere teatrali. È considerato il maggior autore dell’Opera del Sud, e accanto all'attività di drammaturgo svolse anche quella di teorico dell'opera, partecipando personalmente anche alla messa in scena delle sue creazioni. Le sue opere principali, chiamate i Quattro Sogni per il ruolo importante che il sogno riveste nell'intreccio, fanno tuttora parte del repertorio delle compagnie Kūnqǔ.

Il padiglione delle peonie  è una sua commedia, la prima eseguita nel 1598 presso il Padiglione del principe Teng. E’ la commedia  più popolare della dinastia Ming, e fa parte del repertorio di tutte le compagnie delle opere teatrali classiche più amate dai cinesi, anche se questi sforzi hanno incontrato l'opposizione dei tradizionalisti del Kun.

La vicenda è incentrata sulla storia d'amore tra Du Liniang e Liu Mengmei, ma il suo testo originale contiene anche sottotrame riguardanti la caduta della Dinastia Song di fronte all’aggressività della dinastia Jin. Sono gli ultimi giorni della dinastia Song. In una bella giornata di primavera, una cameriera convince Du Liniang, di sedici anni, figlia di un funzionario importante, Du Bao, a fare una passeggiata in giardino, dove si addormenta. Nel sogno Du Liniang incontra un giovane studioso, identificato successivamente come Liu Mengmei, che nella vita reale non ha mai incontrato. Liu inizia una storia d'amore virtuale che fiorisce rapidamente. Il sogno di Du Liniang è interrotto dal petalo di un fiore che cade su di lei. Du Liniang, tuttavia, si preoccupa per la sua relazione ricorrente del suo sogno e il suo mal d'amore la consuma rapidamente. E’ impossibile recuperarla dalla sua fissazione:  Du Liniang deperisce e muore.

Un interprete dei sogni ritiene che il matrimonio tra Du Liniang e Liu Mengmei è predestinato dal fato e che Du Liniang dovrebbe ritornare al mondo terreno. Liu Mengmei  viene ad abitare vicino  al giardino dove Du Liniang aveva fatto i suoi sogni. Anche a lui, durante un sogno, gli appare una fanciulla e riconoscendo che si tratta delle figlia morta del funzionario Du Bao, si reca da lui per permettergli di riesumarla e di riportarla in vita. Liu finisce  in carcere per essere stato un profanatore di tombe e un impostore. La fine della commedia segue la formula di molte altre commedie cinesi. Liu Mengmei riesce a scampare alla morte per tortura grazie al perdono che l’imperatore gli concede.

Questa a grandi linee è la trama dell’opera che ha la durata di venti ore.

Altre opere teatrali:  Il flauto viola , La fibbia viola, Han Dan Nanke Ji.

 

FILATELIA

CINA 1984, MACAO 2012

  

 

Xueqin Cao

(Cina)

 

Nato nel 1724 ca. Morto nel 1763 o 1704.

Scrittore e  autore del libro Il Sogno della Camera Rossa,   da molti  ritenuto il più grande romanzo scritto in lingua cinese. Si ritiene che del  libro ne siano state vendute 100 milioni di copie.

Nessuno conosce l'esatta data di nascita  anche se è nota in maniera quasi sicura quella della sua morte. Cao Xueqin era il figlio di Cao Fu o Cao Yong. È certo che Cao Yong nacque intorno al 1715, dopo la morte del padre. Alcuni pensano che suo padre  sia  stato Cao Yong ma negli ultimi anni, il consenso ha favorito Cao Fu come padre di Xueqin, e dunque quest'ultimo sarebbe nato attorno al 1724.

La maggior parte di ciò che sappiamo è stata tramandata dai suoi contemporanei e amici. I quali affermano che Cao visse nella parte occidentale della periferia di Pechino, dove  trascorsela maggior parte dei suoi ultimi anni in condizioni di povertà.

Nacque in una famiglia di imprenditori tessili  di Nanchino.  Dopo i dissesti finanziari della famiglia, dovette ripiegare su un lavoro di insegnante a Pechino durante il quale si dedicò alla poesia e alla letteratura

Viene ricordato come  uomo intelligente uomo,  di grande talento che trascorse un decennio per lavorare diligentemente alla stesura del Sogno Camera Rossa. I critici ne lodano lo stile e  l'originalità della poesia.

Morì all'incirca nel 1763 o nel 1764, lasciando il suo romanzo in una fase molto avanzata di completamento. Del romanzo aveva composto  80 capitoli, ma poi lo lasciò interrotto. Lo concluse con altri 40 capitoli Gao Ngo nel 1791.

Cao Xueqin raggiunse fama postuma. Il romanzo, scritto con "sangue e lacrime", come un commentatore amico disse, è una vivida ricreazione di un'illustre famiglia nella sua altezza e nella sua successiva caduta; probabilmente buona parte del contenuto è autobiografica. Un piccolo gruppo di parenti stretti e amici sembra essere autore di una parziale trascrizione al ritrovamento del manoscritto del defunto. Quelle copie, esistenti ancora oggi, sono conservate. Sono ottanta capitoli scritti a mano, in circolazione a Pechino subito dopo la morte di Cao, incredibilmente apprezzate dai collezionisti.

Nel 1791, Cheng Weiyuan e Gao E , che hanno affermato di avere accesso ai documenti di lavoro di Cao, hanno pubblicato un documento "completo" con tutti i 120 capitoli della versione originale.. L’anno appresso avvenne una successiva  versione che  è  la più completa di cui si possa disporre. Gli studiosi moderni generalmente pensano che fu terminata nel 1791.

Nel 1900 diventò pure un successo televisivo sul piccolo schermo cinese

 

FITATELIA

CINA POPOLARE Anno 1981 (2482/7)  1982 (2503/8),  MACAO  Anno1999 (936+BF),  2002 (1086+BF+ 6 cartoline commemorative), 2005 (1252/7) , TAIWAN  Anno 1998  (2390/3)

 

 

 

 

XUN LU (Zhou Shuren)

(Cina)

 

Nato il  25 settembre 1881 a Shaoxing, provincia di Zhejiang . Morì a Shanghai il 19 Ottobre 1936.

Zhou Shuren   adottò il nome di Lu Xun nel 1918, quando iniziò a scrivere per la rivista “Nuova Gioventù”. Grande scrittore e pensatore,  fondatore della Letteratura Cinese Moderna, Lu Xun nacque in una famiglia di burocrati in decadenza.

Da bambino crebbe assorbendo gli insegnamenti della lettura classica. Spesso accompagnava la madre in visita dalla nonna, che viveva in campagna, e quelle memorie divennero in seguito materiale dei suoi romanzi sulla vita contadina. Nel 1898, Lu Xun si trasferì a Nanjing per studio. Fu qui che apprese per la prima volta il pensiero della borghesia democratica occidentale e le scienze.
Quattro anni più tardi, influenzato dal pensiero evoluzionista, si recò in Giappone dove prima si dedicò agli studi di medicina e in seguito cambiò indirizzo per dedicarsi alla  composizione letteraria. Riteneva che la letteratura potesse cambiare lo spirito di una nazione in decadenza.

 Nel maggio del 1918, scrisse e pubblicò Il diario di un pazzo, il suo primo romanzo, realizzato in uno stile moderno e colloquiale. Feroce attacco contro gli antichi dogmi e rituali del sistema feudale, questo romanzo costituì la pietra miliare della Letteratura Cinese Moderna. Nel 1921 pubblicò il racconto, La vera storia di Ah Q, considerato un monumento della Letteratura Cinese Moderna.
Lu Xun morì a Shanghai il 19 Ottobre del 1936.

 

FILATELIA

Cina  Anno 1981 (2462/63)

 

 

Xuong Tran Te

(Vietnam)

 

 Nata il 5 settembre 1870 nel villaggio di Vi Xuyen, provincia di Nam Dinh. Morta nel 1907.

Il suo vero nome era Tran Duy Uyen, ma fu anche chiamata Tu Xuong, alias Mac Trai, nota anche come Mong Tich.

Dotata di una intelligenza acuta la impiegò in campo letterario per scrivere satire in cui eccelse.

Nonostante la sua intelligenza non riuscì nei suoi studi a superare gli ultimi esami e ciò lasciò una profonda ferita nei suoi ricordi d’infanzia.  Tale episodio e la povertà e l’indigenza in cui visse furono il soggetto preferito di molti suoi scritti.

Nata e cresciuta in un sistema feudale e coloniale trovò in esso molti spunti per descrivere quel quadro di transizione della società e gli stati d’animo di chi visse quel periodo di transizione. 

Nei suoi scritti è sempre presente, come un atto di accusa e soggetto di duro predominio, la società coloniale e feudale nella tarda metà del 19 ° secolo.

 

FILATELIA

VIETNAM  Anno 2007

 

 

 

Yacine Kateb

(Algeria)

 

Nato a Zighouy-Youcef il 6 agosto 1929. Morto a Grenoble il 28 ottobre 1989.

Nato in una famiglia marabutica berbera dell’est dell’Algeria, suo nonno materno fu 'Bach adel', o vice-giudice del Qadi nella Condé Smendou (Zirout Youcef), suo padre era un avvocato, che si spostò sovente con la famiglia appresso in diverse parti dell’Algeria per vari incarichi.

Il giovane Kateb studiò alla scuola coranica di Sedrata (1937), poi nel 1938 frequentò la scuola francese di Lafayette (Bougaa) a Piccola Cabilia, dove la famiglia si era trasferita. Nel 1941 si iscrisse nel Collegio della scuola secondaria  di Setif come pensionante.

Avendo partecipato alla manifestazione nazionalistica dell’8 maggio 1945, fu arrestato. In quell’occasione pensò di aver trovato i due grandi amori della sua vita: la rivoluzione e la poesia. Rimase in carcere due mesi e ne uscì rafforzato nelle sue idee rivoluzionarie.

Espulso dalla scuola secondaria, trovò rifugio presso un cugino dove rimase per alcuni mesi. In quel periodo studiò gli scritti di Lautremont e Baudelaire e pubblicò la prima raccolta di poesie (1946)

Sempre più immerso nella politica, diede  lezioni sotto l'egida del  “Grande partito nazionalista delle masse'.

Il suo primo libro apparve nel 1946. Nel 1947 visitò la Francia, dove in seguito si trasferì.

Negli anni tra il 1948 e il 1951 lavorò come giornalista presso il quotidiano locale di ispirazione marxista “Alger Républicain”, e dopo il 1952  lavorò anche come portuale, lavoro che ben presto abbandonò per dedicarsi interamente alla scrittura. Viaggiò molto, in Francia, Europa e Asia, facendo ritorno in Algeria solo all'inizio degli anni '70. In Algeria fondò una compagnia teatrale (A.C.T. Activité Culturelle des Travailleurs), che venne però sciolta nel 1979 mentre lui fu inviato a dirigere (fino al 1981), il piccolo teatro periferico di Sidi Bel Abbès. A questo periodo risale la maggior parte dei suoi lavori in arabo dialettale. Ammalato di leucemia, rientrò in Francia nel 1988, e morì l'anno successivo, a Grenoble.

Alla sua morte lasciò un lavoro incompiuto sui disordini algerini del mese di ottobre 1988. In 2003 his works are admitted to the Comédie-Française. Nel 2003 le sue opere sono state ammesse alla Comédie-Française.

Scrisse i sui lavori ora usando l’algerino ora il francese. Era solito dire che la francofonia è una macchina politica neocoloniale, che perpetua la nostra alienazione, ma l'uso della lingua francese non significa che uno sia agente di una potenza straniera. Esperto in tre lingue (algerina, francese e berbera) scrisse e supervisionò la traduzione dei suoi testi in lingua berbera.

Scrisse i romanzi Nedima (1956), Le Polygone étoilé ("Il poligono stellato", 1966), la raccolta di poesie Soliloques ("Soliloqui", 1946) e le antologie di pezzi teatrali Le cercle des représailles ("Il cerchio delle rappresaglie", 1959) e L'homme aux sandales de caoutchouc ("L'uomo dai sandali di gomma", 1970).

Altre opere:  Le cadavre encerclé, teatro (1955),  Les ancêtres redoublent de férocité, tragedia (1955), Le Vautour, poema drammatico, (1955), La poudre d'intelligence, farsa, (1955),  La Femme sauvage, teatro (1963), Le Polygone étoilé, romanzo 1966), Boucherie de l'espérance, teatro (1971),  Le bourgeois sans culotte, teatro (1988).

“La sua opera rispecchia la ricerca di identità da parte di un paese dalle molte culture e le aspirazioni di un popolo. La sua posizione politica decisamente orientata in senso marxista, e il suo atteggiamento estremamente laico lo resero poco amato dai gruppi religiosi del suo paese, al punto che quando morì ci fu chi propose (l’egiziano Mohamed El Ghazali) di precludergli una sepoltura nel suo paese, in un cimitero musulmano. Invece il funerale ebbe luogo, il 1° novembre (festa nazionale), in un'atmosfera molto poco tradizionale, in un bagno di folla, al cimitero degli eroi a El-Alia (Algeri), con la presenza di molte donne, militanti comunisti e berberi ed artisti”.

 

FILATELIA

ALGERIA Anno 2008  (1496)

 

 

YAKOV KUKHARENKO GRIGOR'EVIC

(Russia)

 

Nato nel 1799. Morto nel 1862.

Scrittore e drammaturgo russo.

 

FILATELIA

UKRAINA Anno 2010.

 

 

Yalan-Shteklis Miriam

(Russia)

 

Nata nel 1900.  Morta nel 1984.

Figlia di un capo sionistico, discendente da una famiglia in cui molti antenati erano rabbini, ebbe una educazione accurata. Dopo la rivoluzione del 1905 la famiglia fu costretta a spostarsi continuamente in diverse città. Visse a Berlino, a Minsk, Pietrogrado e Kharlov.

Studiò scienze umanistiche all’Università di Kharkhov, proseguì gli studi presso l’istituto universitario di studi giudaici a Berlino e nel 1920 frequentò a Parigi corsi di scienza bibliotecaria.

Nel 1920 si trasferì a Gerusalemme. Dopo il 1929 si occupò della biblioteca nazionale e trascorse oltre trent’anni come direttore del reparto slavo.

Cominciò ad occuparsi di letteratura per bambini nel 1939, scrivendo poesie, racconti, canzoni; tradusse opere per l’infanzia dal russo e dall’yddish. Nel 1956 ricevette il premio Israele per la letteratura dedicata all’infanzia.

 

FILATELIA

ISRAELE  1995.

 

YAMABE NO AKAHITO

(Giappone)

 

Nato nel 700. Morto nel 736.

Fu un poeta del periodo Nara in Giappone.

Il Man'yōshū, un'antologia antica, contiene 13 choka (poesie lunghe ') e 37 tanka (poesie brevi) da lui scritte. Molte delle sue poesie sono state composte durante i viaggi con l'imperatore Shomu tra 724 e 736.

Yamabe è considerato uno dei kami della poesia, insieme a Kakinomoto no Hitomaro.

 Egli è noto come uno dei Trentasei Immortali della Poesia.

Il compositore americano Alan Hovhaness utilizzò un testo di Yamabe tratto dall’antologia Man'yōshū nella sua canzone  Fuji, op. 182 (1960, rev. 1964).

 

FILATELIA

GIAPPONE Anno 2006

 

 

YAN SHU (O SHU YEN)

(Cina)

Nato a Linchuan (oggi Jangxi) nel 991. Morto nel 1055.

Poeta della Song-dynasty poet. dinastia Song, fu un Born in Linchuan (modern day Jiangxi), Yan was a child prodigy, earning the jinshi degree at the age of fourteen. bambino prodigio, tanto da guadagnarsi  il grado jinshi all'età di quattordici anni. A talented and tactful statesman, he advanced quickly in his official career and was appointed Grand Councillor before the age of fifty. Statista di talento e pieno di tatto, avanzò rapidamente nella sua carriera ufficiale e fu nominato Gran Consigliere prima dell'età di cinquant’anni. Dismissed at the age of fifty-four for unknown reasons, he spent the remainder of his life serving in provincial positions. Licenziato all'età di 54 per motivi sconosciuti, trascorse il resto della sua vita al servizio del suo paese in posizioni provinciali. Yan's 137 ci poems are collected in the volume Zhu-yu ci [Pearls and jade] and reflect the tastes of the affluent conservative literati. Di Yan sono rimaste  137 poesie raccolte nel volume-Zhu Yu Ci [perle e giada] nelle quali si riflette  il gusto dei letterati ricchi e conservatori.

 

FILATELIA

CINA  Anno 2012

 

Yanagiya Kosan

(Giappone)

 

Narratore Rakugo: Rakugo è una forma popolare di monologo comico nel Giappone, in cui un novelliere, (hanashika), racconta  un dramma immaginario o una situazione comica attraverso una narrazione episodica e l'uso abile delle espressioni vocali e facciali per illustrare i vari caratteri. Il novelliere non usa alcuno scenario o sfondo.Veste un kimono normale con un tovagliolo di mano e un ventilatore come suoi unici attrezzi scenografici

Il francobollo riproduce  un uomo grasso che mangia della pappa di grano saraceno da una tazza. Dal racconto: “Il prezzo della pappa di grano e la fuga dal tempo”.

 

FILATELIA

GIAPPONE  Anno (2522)

 

 

YAÑEZ AUGUSTIN

(Messico)      

 

Nacque a Guadalajara il 4 maggio del 1904.

Docente di letteratura all’università di Guadalajara, iniziò la sua attività letteraria collaborando prima e dirigendo poi la rivista ‘Bandera de Provincias’ il cui programma consisteva nel tentativo di unire la ricerca di una letteratura nazionale con le correnti internazionali. Dal 1953 al 1959 fu governatore dello Stato di Jalisco.

Le sue prime opere, che si possono porre a metà tra il saggio e il romanzo, furono profondamente legate alla realtà della sua città natale.  Nel 1941 pubblicò Spirito e forme di Guadalajara e Fiori di giochi antichi.

I due lavori furono in qualche modo preparatori al suo capolavoro A filo d’’acqua, pubblicato nel 1947. Negli anni successivi lo scrittore cercò nei suoi lavori di allargare la visione per abbracciare  tutto il Messico contemporaneo, ma  non riuscì a ripetere quanto aveva espresso nel capolavoro.

Tra le opere di  Augustin Yañez vanno ricordate Baralipton (1930), Miraggio di Juchitàn (1940), Passione e convalescenza (1943),  Arcipelago di donne (1943) La creazione (1959), Truccata e con le occhiaie (1959) La terra prodiga (1960), Le terre aride (1962). Nella sua produzione sono compresi dei racconti scritti  molti anni prima della pubblicazione, raccolti nel volume  I sensi dell’aria del 1964.

Di lui rimangono molti saggi alcuni dei quali di argomento politico in quanto l’autore ricoprì in Messico importanti cariche pubbliche.

Augustin Yañez, morto il 17 gennaio del 1980 a Città del Messico, può essere annoverato tra i classici della letteratura messicana del secolo scorso.                                                                            

 

OPERA

A filo d’acqua È la sua opera più nota. Il titolo richiama un momento naturale, quello che precede lo scoppiare di una tempesta, ma metaforicamente allude al momento che precedette lo scoppio della  rivoluzione messicana. L’autore ha saputo cogliere il momento preparatorio, la tensione che si riflette nella vita quotidiana dei cittadini, che riporta alla luce vicende e situazioni vissute in passato che ancora ossessionano chi le visse. La tecnica usata dall’autore rappresenta una rottura col romanzo tradizionale. È più che altro un monologo interiore in cui maturano idee, in cui prendono corpo visioni in attesa che si scateni la tempesta.

 

FILATELIA

MESSICO  Anno 1997  (1738),  2005  (2062)

 

YANG XIONG

(Cina)

 

Nato nel 53 a.C.  Morto nel 18 d.C.

Yang Xiong non credeva che la natura umana fosse intrinsecamente buona, come il filosofo Mencio (4° secolo a.C.) aveva scritto, né intrinsecamente cattiva come  sosteneva Xunzi (c. 300-230 a.C.).

Secondo lui l’esistenza umana è una miscela di entrambi . Le sue opere comprendono le opere Taixuan (Grande Mistero) , Fayan (Words to Live By), noto anche come Antologia , e il primo dialetto dizionario Fangyan, l’Inno alla Dolce PrimaveraOde alla caccia .

Yang Xiong fu uno uno stretto collaboratore del funzionario e filosofo Huan Tan (nato nel 28 dC ) , le cui opere realistiche lo influenzarono notevolmente, e dello scrittore Wang Chong.

Yang è anche noto per la sua protesta contro la verbosità del Fu.

E 'stato salutato da Huan Tan come il "Confucio dalle parti occidentali".


FILATELIA

CINA Anno 2012 (nov.)

 

YANOVSKY  YURI IVANOVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1902. Morto nel 1954.

Scrittore ucraino

 

FILATELIA

UKRAINA, Anno 2002.09.12, Annullo speciale.Kirovograd.  1972 e 2002, Buste postali.

 

 

 

Yashpal

(India)

 

Nato il 3 dicembre 1903. Morto il 26 dicembre 1976.

Autore Hindi assai noto per il romanzo Jhutha Sach (1958-1960), considerato come uno dei migliori romanzi hindi. Ha vinto il prestigioso premio Sahitya Akademi per il suo romanzo Uski Teri Meri Baat nel 1976.

Yashpal crebbe in un momento di fermento e di agitazione per l'indipendenza indiana. Studiò nel Collegio Nazionale di Lahore dove incontrò Bhagat Singh, che fu impiccato per  il suo ruolo nell’assassinio di un poliziotto a Lahore (1928), e per aver fatto esplodere una bomba nella Centrale dell’Assemblea Legislativa a Nuova Delhi (1929).

Yashspal  entrò in contatto con la parte rivoluzionaria violenta. Prese parte a sparatorie contro la polizia, fabbricò bombe, fece saltare in aria il treno che trasportava viceré Lord Irwin nel 1929, partecipò a un tentativo di liberare Bhagat Singh dalla prigione di Borstal a Lahore, sparò e ferì gravemente due agenti di polizia a Kanpur, quando cercarono di bloccare un tentativo da parte del suo gruppo di fuggire. Durante tali lotte incontrò la sua futura moglie, Prakashvati, di  17 anni, che aveva abbandonato i genitori per unirsi al partito rivoluzionario.

Nel 1932 ad Allahabad Yashpal, in uno scontro armato contro la polizia, fu catturato, processato e condannato all’ergastolo e ai lavori forzati. In quel periodo c’era ben poco per far pensare ad una sua carriera nel campo letterario.

In carcere Yashpal studiò da autodidatta il francese, russo e italiano per poter leggere le opere in quelle lingue. Cominciò anche a scrivere racconti che furono poi pubblicati.

In questa sua vita di disciplina e di contemplazione venne una sorpresa sotto forma di una petizione da parte Prakashvati, sua compagna di lotta,  inviata alle autorità del carcere. In essa la giovane chiedeva di volerlo sposare. La petizione ebbe esito favorevole e il matrimonio venne celebrato tra le pareti del carcere.

Nel 1938, come parte della campagna elettorale, il Partito del Congresso promise di rilasciare tutti i prigionieri politici e fu liberato. Visse con la moglie a Lucknow dove fondò il mensile “Vipalava Hindi” di argomento politico, mentre Prakashvati lavorava  come dentista.

“Vipalava” è stato una pietra miliare nel giornalismo politico hindi e urdu. Oltre ad essere molto popolare, è stato anche un forum dove veniva dibattuta la questione sociale e politica. Yashpal fu nuovamente imprigionato ma la moglie continuò le pubblicazioni come redattrice. La rivista durò fino al 1948 e fu soppressa a causa della censura governativa.

Yashpal non nascose mai la sua preferenza per gli ideali marxisti, e l'inefficacia del movimento guidato dal Partito del Congresso e dal  Mahatma Gandhi. Ma anche se alcuni dei suoi primi lavori mostrano il partito comunista come il salvatore del popolo indiano, non ha mai aderito al partito stesso, in realtà, i comunisti in seguito gli si rivoltarono contro per le sue critiche.

Un'altra caratteristica costante della scrittura Yashpal è la sua lotta a favore delle donne. Tale atteggiamento è presente nei suoi scritti specie nei romanzi.

Yashpal scrisse una cinquantina di libri tra  racconti, saggi, romanzi, commedie, nonché saggi filosofici e politici.

Il suo romanzo Jhootha Sach (1958/1960), simile per interesse e ampiezza a Guerra e pace di Tolstoj, è stato confrontato con le opere di Balzac e Victor Hugo.

Yashpal morì nel 1976 mentre stava portando a termine il quarto volume dei suoi ricordi. Praskashvati morì all'età di 88 anni nel settembre 2002.

Tra le opere di Yashpal sono da ricordare: Rah Beeti (diario), e  Dekha Socha Samjha, (basato sui suoi viaggi nell’Europa dell’Est).  I romanzi: Ve tufani din, Divya, Deshdrohi Aswin, Jhutha Sach Dada, Amita, Roop Manushya ke. Le raccolte di racconti: Pinjare ki Udaan, Phulo Ka Kurta, Dharmayudha, Sach.

 

FILATELIA

INDIA Anno 2003  (1767)

 

YASUMARO  O NO

(Giappone)

 

Nel 2012 ricorre il 1300° anniversario  del Kojiki (letteralmente "cronaca di antichi eventi"). E’ un'opera in tre libri (maki), scritta in antico giapponese (in realtà un misto di giapponese e cinese). Compilata nel 712 d.C. dal nobile Ō-No-Yasumaro su richiesta iniziale dell'imperatore Tenmu, fu infine presentata alla corte dell'imperatrice Genmei.

Il testo legittimerebbe la preminenza politica (per volere divino) del clan Yamato sugli altri, in particolare su quello di Izumo.

Rappresenta il più antico documento letterario della storia nipponica, narra, infatti, la storia del Giappone e della famiglia imperiale dalle origini sino al regno dell'imperatrice Suiko (554-628). Per questo viene spesso accomunato alla prima storia ufficiale scritta in cinese, il Nihonsho), di uscita postuma.

Nella prefazione, Ō-No-Yasumaro motiva la scrittura dell'opera in seguito alla richiesta del sovrano di rivedere gli annali dinastici e la compilazione del testo. Per fare questo egli si dovette affidare alla prodigiosa memoria del cortigiano Are Hiyeda, "capace di leggere a prima vista e tenere a mente anche il minimo fruscio".

Le ragioni di tale richiesta si possono considerare sia un tentativo di legittimare per la corte di Yamato la linea di sangue divina (rivendicata fino al 1945 dagli imperatori del Giappone), sia di raccogliere tutti i miti e le credenze dell'arcipelago giapponese.

Il testo inizia con il racconto mitologico della creazione del Cielo e della Terra, vengono inoltre narrate le origini mitologiche del Giappone, della dinastia Yamato e delle maggiori famiglie nobili e le vicende delle varie divinità.

Scritto in antico giapponese e redatto in caratteri cinesi, ben presto in Giappone si perse la capacità di leggere il Kojiki, cui invece fu preferito nei secoli il Nihonshoki, maggiormente in linea con la voga "sinizzante" che dominava la cultura nipponica.

La tecnica per leggere il Kojiki fu recuperata nel periodo Edo dal filologo e studioso Motori Norinaga, che al libro dedicò anche un commentario, il Kojiki-den.

(Paolo Villani (a cura di), Kojiki: un racconto di antichi eventi, Marsilio, 2006)

 

FILATELIA

GIAPPONE Anno 2012  (5859/62)

 

YASUNARI KAWABATA

(Giappone)


Nato a Osaka, l’11 giugno 1899 e morto a Sushi il 16 aprile del 1972.

Studiò lettere a Tokyo  e prese parte ai movimenti letterari che tendevano al rinnovamento della cultura giapponese. Collaborò con articoli alla rivista “Bungei shuniu” e poi attraverso la sua rivista “Bungei jidai” (L’epoca della letteratura).

Nel 1921 pubblica la prima opera di narrativa Scene di una cerimonia in memoria dei defunti e poi nel 1925 La luna bianca, Mare azzurro mare nero e nel 1926 La ballerina Izu, Lirica (1932), Le voci pure (1935), Il paese delle nevi (1937) la sua opera migliore. Nel 1960-61 dà alle stampe Il suono della montagna e La casa delle belle addormentate.

Kawabata fu attivo negli ambienti letterari. Più volte membro nell’assegnazione del premio Akutagawa, sostenitore di nuovi scrittori, presidente del Pen Club giapponese e poi organizzatore del congresso del Pen Club internazionale tenutosi a Tokyo nel 1971 e presidente onorario dell’istituto di letteratura giapponese di Tokio.  Nel 1972 concluse la sua vita in modo inatteso che turbò l’opinione pubblica. Si suicidò.

 

FILATELIA

GAMBIA  Anno 1995  (1831),  SVEZIA Anno 1985 (1349)

 

 

Yavorov Peyo

(Bulgaria)

 

Nato il 1 gennaio 1878. Morto nel 1814.

Peyo Yavorov fu un poeta simbolista, considerato uno dei migliori talenti poetici fin de siècle e membro importante del gruppo Misal. La sua vita e il lavoro sono strettamente connessi con il movimento di liberazione Macedone.  

La maggior parte delle sue poesie sono dedicate alle due donne della sua vita - Mina Todorova e Lora Karavelova. La prima (e probabilmente il suo più grande amore) morì di tubercolosi e fu  sepolta a Boulogne Billancourt.. In seconde nozze sposò la figlia dello statista Petko Karavelov. Dalle lettere emerge tra i due emerge un amore ardente, vivace, passionale, assai diverso dall’amore romantico che ebbe per Mina.

Nel 1912,  Lora si sparò e Yavorov tentò il suicidio. Il proiettile attraversò l’osso temporale e lo lasciò quasi cieco. Nella disperazione per il processo provocata dalla morte di Lora e la voce che ad ucciderla fosse stato lui , Yavorov si avvelenò. Morì all’età di 36 anni.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 2008  (4204)

 

 

Yazikov Nikolay Mikhailovich

(Russia)

 

Nato a Simbirsk nel 1803.  Morto a Mosca nel 1846.

Nato in una famiglia di possidenti terrieri, studiò filosofia nell’Università di Tartu dal 1822 al 1829 e durante  tale periodo creò le sue opere migliori.

Cominciò a stampare poesie nel 1919.

Insieme a P. Kireevsky raccolse molte poesie popolari russe, stampate nel 1826.

In quel periodo si avvicinò agli autori slavofili quali Konstantin Aksakov e Aleksey Khomyakov.

Dopo un lungo soggiorno all'estero nel  1838, tornò a Mosca nel 1843.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1983,  RUSSIA Anno 2003  Cartoline postali.

 

YAZOVA  YANA 

(Bulgaria)

 

Nato nel 1912. Morto nel 1974.

Poetessa e autrice di romanzi.

Yana Yazova studiò  a Sofia, Bulgaria, leggendo opere slave e cominciò la sua carriera di scrittore mentre frequentava ancora la scuola.  All’età di venti anni, la Yazova pubblicò nel 1931 il suo primo volume di poesie.

Giovane intellettuale, di notevole bellezza,  trascorse lunghi periodi viaggiando attraverso l’Europa e l’Asia per arricchire la sua cultura.  Dopo l'ascesa del regime comunista (1944) è stata costretta a sopravvivere vendendo  pezzi d'antiquariato che aveva acquisito nel corso dei decenni precedenti. 

Morì di morte violenta, assassinata nel 1974 . La maggior parte delle sue carte private scomparvero..

 Il suo lavoro più importante e ammirato, pubblicato postumo, è stata la trilogia Levski  (1987), Benkovski (1988) e Shipka (1989), che ha per soggetto la lotta dei bulgari contro i turchi nel tardo XIX secolo.  Il suo diario, scritto negli anni 1963-1969, intitolato Zlatni iskri na skrabta (Scintille dorate di Sorrow), non è stato ancora pubblicato

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 2012

 

 

YEATS WILLIAM BUTLER

(Irlanda)

 

Nacque a Dublino il 13 giugno  1865. Morì a Roquebrune-Cap Martin, Nizza, il 20 gennaio 1939.

Di famiglia protestante anglo-irlandese, trascorse la sua giovinezza tra Londra e Sligo, residenza dei nonni materni.  Aveva 15 anni quando la famiglia ritornò in Irlanda per insediarsi in una casa  in cima alle scogliere di Howth. I miti e le leggende dell’ambiente in cui visse si rivelarono una preziosa fonte di informazione sulle storie soprannaturali del luogo e da queste trarrà spunto per la sua prima opera in prosa Celtic Twilight.

Compì i primi studi presso la Godolphin School di Hammersmith e poi presso la Erasmus High School di Dublino dove frequentò anche la Metropolitan School of Art, pensando di diventare pittore. Sin dalla prima fase letteraria pensò di contribuire alla creazione di una letteratura nazionale in cui si rispecchiasse lo spirito centico. Nel 1881 pubblicò John Sherman, raccolta di materiale folkloristico in due volumi.

Nel 1885 conobbe John O’Leary, nella cui casa incontrò anche Douglas Hyde e John Taylor. In questi anni, insieme alla nuova amica Katharine Tynan, farà la sua prima esperienza di spiritismo, che lo lascerà sconvolto e deluso al tempo stesso. Comunque quando fece ritorno a Londra nel 1887 si iscrisse alla Società teosofica e iniziò la lettura di libri di impronta neoplatonica e di tradizione alchemica.

Nel frattempo venne pubblicato nel 1885 Mosada, il suo primo dramma in poesia e nel 1887 l’antologia poetica dal titolo Poemi e ballate.  L’anno successivo apparvero le  Favole e racconti irlandesi, che consolidarono la sua crescente notorietà.  Seguirono Irish Fairy Tales (1892), Il crepuscolo celtico (1893) e  il dramma La terra del desiderio del cuore (1895). Il suo interesse folkloristico continuò a manifestarsi anche nel poema narrativo del 1899 I vagabondaggi di Oisin

Nel 1887 entrò in contatto con G. Bernard Shaw e Oscar Wilde e conobbe la compatriota attivista Maud Gonne, di cui si innamorò e per la quale scrisse nel 1891 l’opera teatrale La contessa Cathleen.

Durante una lunga permanenza al castello di Tulira, insieme a Arthur Symons e Edward Martyn, conobbe Lady Augusta Gregory. L'influenza che ebbe su Yeats, di cui fu amica e consigliera, fu enorme e significativa. Gli aprì le porte della sua casa di Coole, che divenne la più importante dimora del poeta. Per oltre trent'anni egli vi trascorse tutte le estati e spesso anche gli inverni. Probabilmente, proprio in quel luogo vennero gettate le basi per la nascita dell’Irish Literary Theatre.

Nel 1907 Yeats si recò in Italia. Nel 1908 vennero pubblicate le sue Opere complete in versi e in prosa; nel 1910 gli fu assegnata una pensione governativa e si trovò a far parte del comitato accademico della Royal Society of Literature. Nel 1917 chiese la mano a Georgie Hyde-Leeds, bella e colta gentildonna londinese: i due si sposeranno a Londra. La felicità coniugale del poeta venne accresciuta dalla comune passione per l’occulto e lo spiritismo.

Nel gennaio del 1923, Yeats ottenne un seggio al senato irlandese e vi si insediò, nonostante che l’Irlanda conservatrice e profondamente religiosa continuasse a guardare con sospetto l’interesse del poeta e di sua moglie verso l’occulto e i fenomeni magici. Sempre nel 1923 gli venne conferito il Premio Nobel  per la letteratura.

Gravemente indebolito da attacchi di congestione polmonare e d'influenza, si trasferì nel 1928 a Rapallo con la moglie e i due figli.. Nel 1931 si recò in Inghilterra per ricevere la laurea ad honorem dall’Università di Oxford.

Verso la fine del 1938, la moglie lo accompagnò per un periodo di soggiorno in un albergo a Cap Martin, nelle Alpi Marittime francesi, dove il poeta morì per collasso cardiaco il 28 gennaio 1939, all'età di settantatre anni, e fu seppellito nel piccolo cimitero di Roquebrune, cittadina sul mare tra Monaco e Mentone.

Fra le opere vanno ricordate: Deirdre (1897),  L’elmo verde (1910), I cigni selvatici a Coole (1919), Michael Robartes e la ballerina (1921), Una visione (19259,  La torre (1928),  La scala a chiocciola (1933), Luna piena di marzo (19356),  Ultime poesie (1936-39).

 

FILATELIA

IRLANDA  Anno  1994  (880),  2004  (1614),  MALDIVE  Anno  1995  (2130),  SVEZIA  Anno  2004  (2404)

 

 

 

 

Yefremov (Efremov) Ivan Antonovich (o Antipovich)

(Russia)

 

Nato nel villaggio di San Vyritsa,  Petersburg's province on the 22nd (old style 9th) of April, 190Pietroburgo il 22 aprile del 1907. Morto nel 1972).

Per poter frequentare la scuola dovette affrontare diversi  lavori e nel 1924, sotto la protezione dell’accademico Sushkin,  fu ammesso all’Università di Leningrado e iniziò a studiare paleontologia. Non conseguì la laurea.

A partire dalla metà del 1930 prese parte a varie spedizioni paleontologiche nella regione del Volga, Ural, l'Asia centrale. In seguito diventò capo di un laboratorio presso l'Istituto di Paleontologia. Nel 1935 superò un esame esterno presso l’Istituto minerario a Leningrado. Nello stesso anno diventò uno dei candidati alla cattedra di scienza biologica, e nel 1941 ottenne un dottorato.

Nel 1940 Yefremov sviluppò un nuovo settore della scienza chiamato taphonomy: la monografia Taphonomy fu pubblicata nel 1950 e molti dei regolamenti presenti in essa sono stati impiegati con successo durante la sua spedizione sul deserto del Gobi in Mongolia.

Per i  suoi lavori ottenne il Premio di Stato.

Nel 1944 e poi nel 1949 furono pubblicati due romanzi, di cui il secondo a sfondo storico.

A farlo conoscere al vasto pubblico fu però il romanzo di fantascienza La nebulosa di Andromeda (1957). Il libro è l'inno corale del mondo comunista, proteso verso il futuro del genere umano che ha raggiunto le stelle e che ha cambiato la Terra in un giardino fiorito. Non c'è più la disuguaglianza tra le persone, la struttura sociale della società consente a ogni persona a raggiungere altezze di auto-sviluppo. In tutto Universo il sistema di comunicazione, chiamato Grande circolo, comprende tutte  le creature che vivono nell’universo stellare. Il libro è diventato una guida morale per molte persone.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1982  busta postale.

 

 

YENGIBAROV LEONID GEORGIEVICH

(Russia)

 

Nato a Mosca nel 1935.  Morto nel 1972.

Leonid Yengibarov era un pagliaccio sovietico, attore e scrittore. Nato da padre armeno e madre russa, ha iniziato la sua carriera come pugile. Nel 1955 entra a far parte della Scuola d’Arte del  Circo di Stato, reparto Clowns. Dopo la laurea nel 1959 si trasferisce a Yerevan ed entra a far parte  del circo di stato armeno.

E 'stato uno dei primi clown sovietici a creare “clownerie” poetiche e  intellettuali, che spingevano gli spettatori non solo a ridere ma anche a pensare,. Dopo una perplessità iniziale da parte degli

spettatori la sua popolarità crebbe  enormemente

In seguito fu invitato a lavorare per il  cinema. Il suo primo film, Un percorso per l'Arena, ripercorre la sua  stessa vita..

Entro la fine del 1960 era conosciuto come uno dei migliori clown nel paese e nei paesi del blocco orientale, dove  gli fu concesso di viaggiare. La sua carriera circense si è arrestata nel 1971: ha lasciato il Circo di Stato quando il suo partner fu escluso dal  turismo internazionale.

Leonid ha creato una  Pantomima Teatrale. Comunque gli fu proibito ufficialmente di chiamare la sua compagnia "teatro": poteva usare solo il  termine  "troupe". Mise in  scena solo un pezzo singolo, Pioggia di stelle prima della sua prematura scomparsa.

Scrisse pure  due libri di racconti.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2010 Annullo speciale  e Busta postale

 

 

Yershov Pyotr Pavlovich

(Russia)

 

Nato nel villaggio di Bezrukovo, vicino a Ishim, Tobolsk nel 1815. Morto a Tobolsk nel 1869.

Trascorse l’infanzia nella città natale. Dal 1827 al 1831 studiò al ginnasio di Tobolsk. Dal 1831 al 1936 frequentò corsi di filosofia presso l’Università di San Pietroburgo, dove scrisse la sua opera più importante  Il cavallo gobbo  (1834) una fiaba che entusiasmò subito Puskhin.

Tornato nel 1836 a Tobolsk, lavorò come insegnante e dal 1858 diresse il locale ginnasio.

La sua vita fu costellata di disgrazie familiari. Nel 1934, subito dopo il successo del Cavallo gobbo, a breve distanza, morirono il padre e un fratello. Nel 1938 morì la madre; nel 1945 perse la moglie. Risposatosi nel 1947 perse la seconda moglie dopo cinque anni dopo. Dei suoi 15 figli solo sei sopravvissero.

Yershov pubblicò molte poesie, un dramma, Suvorov, e racconti brevi, ma nessun’altra sua opera ebbe il successo del Cavallo gobbo. Tra le sue opere c’è una fiaba poetica Ilya Muromets,  e il poema  Ivan Tsarevitch.

Nella fiaba Il cavallo gobbo racconta la storia di Ivan, figlio di un contadino, costretto a superare difficili e strane prove propostegli dallo zar. Durante le sue avventure Ivan viene aiutato dal cavallo magico e trova alla fine l’amore della principessa Elena.  La storia fu censurata per oltre vent’anni in quanto lo zar era descritto come una persona sciocca. Fino al 1956 l’opera fu pubblicata con molti paragrafi sostituiti da puntini di interruzione e molte canzoni presenti nell’opera furono soppresse perché lesive dell’onorabilità di personaggi della Russia feudale.  Oggi l’opera è diventata un classico per bambini.

Il  libro ispirò un balletto, eseguito per la prima volta al Teatro Marijnskij.

 

FILATELIA

MONGOLIA  1970  (531),   URSS  1961  (2379D), 1976  (4291),  1988  (5483)

 

 

 

Yetim Gurdji (pseud. di Yetim Dabghashvili)

(Georgia)


Nato nel  1875.  Morto nel  1940.

Scrisse  in georgiano, armeno e azero. La sua poesia si diffuse principalmente per via orale, attraverso canti da lui composti. I principali motivi della sua poesia attingono alla vita dei lavoratori, dei contadini e della piccola borghesia della fine del 19 ° e degli inizi del 20 ° secolo.  .

Il suo primo libro Poema di Anabadji fu pubblicato nel 1909. Seguirono una  breve raccolta di poesie Nuovo Poeta e Canzoni  (1911)  Le nuove poesie di Yetim (1913), Tango (1914).

Nel 1928 Ioseb Grishashvili e nel 1958 Andro Tevzadze pubblicarono Poemi scelti.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1986  Cartolina postale 

 

YOFTAHE NEGUSSIE

(Etiopia)

 

Nato nel 1894 nella  provincia di Gojam, in un luogo chiamato Muzaelias. Morto nel 1947.

Seguì una educazione religiosa ed ottenne i titoli di "Yeqegn geta" e più tardi "Agafari" dopo il suo arrivo a Addis Abeba e il servizio svolto nella chiesa di Kebena Abo. In seguito fu nominato da Menelik insegnante per svolgere la sua attività presso la scuola di Dagmawi dove insegnò le norme religiose e la lingua amarica.  Nel frattempo, insegnanti e direttori scolastici  cominciarono ad  utilizzare il teatro per insegnare l'inglese ai loro studenti e Yoftahe si assunse la responsabilità di tradurre commedie inglesi allo scopo di insegnare l’amarico. Tradurre opere altrui lo spinse a comporne alcune e scrisse la prima commedia Teamirawiw washint, che fu rappresentata nella scuola nel 1923. Nella veste di regista-scolastico fu trasferito nella scuola St.Georgis come regista. In questo periodo scrisse  e diresse commedie "Misikir" (1930), "Tikim Yalebet Chaweta" (1931), "Mushirit Mushira", "Yamare Milash" e "Yehod Amlaku Ketat" (1932),  "Dadi Tura" (1933). "Voi Hizb Tsetset" (1934), "Musho Bekentu" (1935), "Abat Negusachin Teref Yitebik" (1935) e " Ye Denqorowoch Teater "(1936). Dopo l’occupazione italiana dell’Etiopia Yoftahe andò in esilio nel Sudan dove scrisse altre due commedie  "Afajeshign" (1936) e "Alem Atalay" (1941). Dopo il ritiro delle truppe italiane, tornò in Etiopia e dove concluse la sua produzione con le  ultime tre commedie:  "Eyayu Mazen" (1942), "Arbete Tsehay" (1943) e "Negusu ena Zewdu" (1946).

 

FILATELIA

ETIOPIA   Anno  2012

 

Yosano Akiko (pseud. di Yosani Shiyo)

(Giappone)

 

Nata a Sakai, Osaka il 7 dicembre 1878. Morta a Tokio il 29 maggio 1942.

Autrice e poetessa, femminista, pacifista e riformatrice sociale, fu uno dei poeti più  famosi e controversi  del periodo Meniji.

Figlia di un ricco mercante di Sakai,  fin dall'infanzia, si appassionò alla lettura di opere letterarie. Quando era una studentessa di liceo, cominciò a scrivere per la rivista di poesia “Myojo” e divenne una delle sue collaboratrici più importanti. L’editore di “Myojo”, Yosano Tekkan,  le insegnò la tecnica della poesia tanka  e, seppur  sposato, cominciò a frequentarla assiduamente. E, dopo il suo divorzio, la sposò nel 1901.

La prima opera poetica,  Yosano la pubblicò nel 1901: si trattava di un volume di tanka dal titolo Midaregami, che conteneva 400 poesie ed ebbe un’ottima accoglienza da parte dei critici letterari. Il suo primo libro, che mette in ombra tutta la produzione che seguì, presentava un individualismo appassionato, a differenza di altre opere poetiche del periodo Meniji. Nel corso della sua carriera letteraria si occupò di una ventina di antologie di tra cui Koigoromo e Maihime. Tekkan., il marito, era pure lui un poeta, ma presto si rese conto che le capacità Yosano erano molto superiori alle sue e decise di concentrare le sue energie per aiutarla.

La poesia  Kimi Shinitamou koto nakare,(Tu non morirai), indirizzata a suo fratello, fu  pubblicata nel periodo della guerra russo-giapponese e divenne subito popolare, tanto da essere usata in una canzone di protesta contro la guerra, nata sull’onda della commissione subito dopo la morte di numerosi soldati giapponesi  durante l’assedio di Port Arthur.

Durante il periodo Taisho, la scrittrice rivolse la sua attenzione alla critica sociale con Hito obyobi Onna a shite , Gekido no Naka o Iku e la sua autobiografia  Akarumi (Verso la Luce ). In tali opere sono presenti critiche al militarismo e i suoi obiettivi improntati al femminismo.

Yosano fondò una scuola mista: l’Istituto di Cultura  Bunka Gakuin insieme a Nishimura Isaku, Kawasaki Natsu e altri, e ne divenne il primo preside e docente principale. Aiutò molti aspiranti scrittori a conquistarsi un posto nel mondo letterario. Era una forte sostenitrice dell’istruzione delle donne. Tradusse anche i classici giapponesi nella lingua giapponese moderna, compresa la Shinyaku Genji Monogatari  e Shinyaku Eiga Monogatari.

La sua ultima opera, ShinMan’yoshu (1937-1939) fu una raccolta di 26.783 poesie di 6.675 poeti, prodotta in un lasso di tempo di oltre 60 anni.

Yosano morì di infarto nel 1942, all'età di 63. La sua morte, avvenuta durante la Guerra del Pacifico, passò inosservata sulla stampa e le sue opere vennero dimenticate dal grande pubblico. Tuttavia, negli ultimi anni, il suo stile romantico e sensuale è tornato popolare.

 

FILATELIA

GIAPPONE Anni 1992 (2013), 1999, 2008

 

 

 

Yoshikawa Eiji

(Giappone)

 

Nato nella Prefettura di Kanagawa, Yokohama,  l’11 agosto 1892. Morto nel settembre del 1962,

Divenne famoso per aver scritto numerosi romanzi storici. 

“Figlio di un samurai, a causa del fallimento finanziario del padre, dovette lasciare la scuola per lavorare già dall’età di 11 anni. All’età di 18 anni, dopo aver subito un brutto incidente mentre lavorava presso il porto di Yokohama, si trasferì a Tokyo e divenne apprendista in un laboratorio di lacche dorate. Durante questo periodo crebbe in lui l’interesse verso l’haiku, una forma poetica squisitamente giapponese. Entrò quindi in un gruppo di poesia e cominciò a scrivere versi utilizzando lo pseudonimo di “Kijiro”.

Nel 1914 vinse il primo premio in una gara di scrittura di romanzi, con Il racconto di Enoshima.

Nel 1921 venne assunto dal quotidiano “Majyu WShimbun” e durante quell’anno cominciò a scrivere pubblicazioni a puntate, come Vita di Shinran.

Nel 1923 sposò Yasu Akazawa. Lo stesso anno ci fu un grande terremoto nel Kanto, cosa che fece accrescere in Yoshikawa la determinazione nell’intraprendere la carriera di scrittore. Negli anni successivi pubblicò delle storie su vari periodici appartenenti all’editore  Kodansha, che lo riteneva il suo scrittore numero uno.

Eiji Yoshikawa scrisse le prime opere sotto 19 diversi pseudonimi prima di utilizzare il suo vero nome. Cominciò a utilizzarlo per la prima volta nelle pubblicazioni in serie di Pericolo di spada, pericolo di donna. Il suo nome divenne importante dopo Il documento segreto di Naruto, che venne pubblicato in serie sull’ “Osaka Mainichi Shinbum”. La sua sete di scrittura divenne insaziabile.

Agli inizi degli anni ’30 del Novecento, il suo stile divenne più introspettivo e riflessivo.

Nel 1935, iniziò la pubblicazione in serie sull’”Asahi Shinbum” di Musashi, un’opera basata sulla storia di un  famoso spadaccino. Il successo ottenuto lo  convinse a continuare a scrivere sulla linea del romanzo storico d’avventura. Nel 1937 scoppiò la guerra con la Cina e l’ “Asahi Shimbun” mandò Yoshikawa sul campo di guerra, come corrispondente speciale del quotidiano. Successivamente divorziò da sua moglie, Yasu Akazawa, e sposò Fumiko Ikedo.

Continuò a scrivere romanzi persino durante il periodo di guerra, e in tali opere si può rintracciare anche l’influenza della cultura cinese. Tra le opere di tale periodo, vi sono Taiko e la nuova edizione de Il romanzo dei tre regni.

Alla fine della guerra Yoshikawa smise di scrivere, e si ritirò presso Yoshino (l’odierna Oumeshi), nella periferia di Tokyo. Ricominciò però a scrivere nel 1947.

Tra le opere del periodo post-bellico bisogna ricordare il nuovo Racconto di Heike, pubblicato nel 1950 sull’ Asashi Weekly”, e Un documento privato della guerra del Pacifico pubblicato nel 1958.

Ha ricevuto il Premio Culturale al Merito nel 1960, poi l’Ordine del Sacro Tesoro e il Premio dell’arte  Mainichi, poco prima di morire di cancro nel 1962.

 

FILATELIA

GIAPPONE Anno  2000 (2765)

 

 

YOURCENAR MARGUERITE (pseud. di M. Cleenewerck de Crayencurt)

(Francia)

 

Orfana della madre fin dalla nascita, nacque a Bruxelles l’8 giugno 1903. Fu condotta dal padre, nativo di Lille, in Francia dove ebbe una istruzione accurata, costantemente seguita dal padre che la condusse spesso con sé nel corso della sua cosmopolita esistenza (era sempre in viaggio tra l’Europa e l’America), trasmettendole l’amore per i viaggi.

 Visitò l’Italia, la Grecia, la Svizzera, l’Europa Centrale. Negli anni 1942-50 e 1952-53 insegnò letteratura negli Stati Uniti. Fin dall’adolescenza coltivò la sua vocazione letteraria, scrivendo saggi e novelle. Esordì nel campo letterario con  il  racconto Alexis o il trattato della lotta vana (1928) che attirò su di lei lo sguardo della critica. Scrisse poesie, poemi in prosa, tentativi teatrali, apparsi su alcune riviste e intanto componeva La nuova Eurydice, uscito nel 1929,

Durante un viaggio in Italia nel 1932-33,  cominciò a scrivere La moneta del segno, la storia di un attentato contro Mussolini, riscritto più volte e ripubblicato nel 1959 e nel 1971. Il 1934 fu l’anno della pubblicazione di tre racconti col titolo complessivo di La mort conduit l’atélage e nel 1936 fu pubblicato Viaggio in Grecia, una serie di saggi. In quell’anno scrisse anche Fuochi, l’opera che introdusse la scrittrice in una prospettiva decisamente moderna. Del 1938 sono Le novelle orientali e l’anno appresso Il colpo di grazia, portato sullo schermo dal regista tedesco V.Schloendorff nel 1976. Si tratta di  una vicenda d’amore e di morte in cui la scrittrice racconta un fatto accaduto in un  paese devastato durante le lotte antibolsceviche negli anni 1918-1919.

Stabilitasi nel Maine (Stati Uniti), la Yourcenar iniziava una attività di raffinata traduttrice, dando alle stampe Fleuve profond, sombre rivière (1964), una raccolta di liriche greche dal titolo La corona e la lira (1979). Riprese in  mano il progetto (già abbozzato nel 1937) del romanzo, Le memorie di Adriano, un racconto sull’imperatore romano, e lo concluse nel 1950. Per l’enorme successo ottenne il Premio Femina nel 1952.

Nel frattempo continuarono i viaggi, i cicli di conferenze in molte università i quali  non le impedirono di scrivere saggi come Umanesimo ed ermetismo in Thomas Mann (1955), I volti della storia nella Historia Augusta (1958). Alle attività letterarie aggiunse anche una intensa attività sociale nella lotta della difesa dei diritti umani e civili.

Nel 1956 portò a conclusione il romanzo L’opera in nero, imperniata sul filosofo Zenone alle prese col problema della conoscenza. Il libro fu nuovamente premiato col Premio Femina.  Nell’opera autobiografica della Yourcenar, racchiusa nella trilogia Il labirinto del mondo, comprendente i volumi  Care memorie (1974), Archivi del Nord (1977)  e Quoi? L’éternité. postumo e incompiuto pubblicato nel 1988, la materia è fortemente trasfigurata così come lo sono i ricordi storico-narrativi della sua famiglia.

Nel 1974 fu insignita del Premio Nazionale della cultura; nel 1977 del Gran premio dell’Associazione Francese e nel marzo del 1980 fu eletta membro dell’Accademia Francese: la prima donna ad esserne insignita.

Nel 1981, nel corso di un viaggio in Africa scrisse tre racconti che compongono il volume Come l’acqua scorre (1982) e il saggio Mishima o la visione del vuoto (1981), frutto di letture dell’opera dello scrittore e della cultura giapponese. Del 1982 è la pubblicazione dell’autobiografia dell’autrice dal titolo A occhi aperti, la mia vita: conversazioni con Matthieu Galey.

Da ricordare  ancora tra le sue opere Pindaro (1932) un saggio-romanzo; Presentazione critica di  Kavafis; i testi teatrali  Elettra e la caduta delle maschere  (1954), Il mistero dei Alceste (1963),  Chi non ha il suo Minotauro? (1963); Il tempo grande scultore (1984)

Postumi sono apparsi gli scritti Pellegrina e straniera (1989). Il giro della prigione (1991).

Margherite Yourcenar morì nel Maine (USA) a Mount Desert nel 1987.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1993 (2804)  ,  BELGIO  Anno  2003  (3217)      

      

 

YOVKOV YORDAN

(Bulgaria)

 

Nato a Zheravna,  il 9 novembre del 1880.

Studiò a Sofia e si laureò in letteratura.   Iniziò a lavorare come insegnante in una cittadina della Bulgaria centrale e successivamente entrò nella scuola per ufficiali di riserva di Knyazhevo in qualità di cadetto. Si trasferì successivamente a Sofia dove frequentò l’università per studiare diritto

Allo scoppio della Prima guerra dei Balcani si arruolò assieme al fratello Costa.

Durante la Seconda guerra dei Balcani fu ferito ad una gamba e, impossibilitato a seguire la carriera militare, si stabilì a Sofia dove cominciò a collaborare con la rivista “Il popolo in armi”. A Sofia ottenne un posto di bibliotecario presso il Ministero degli affari esteri.

Durante la prima guerra mondiale, fu inviato a lavorare come funzionario presso il confine greco vicino alla città Fiume.

Negli anni successivi  lavorò come segretario  a Bucarest, ma inspiegabilmente lasciò il lavoro per ritornare a  Sofia.

In campo letterario, facendo tesoro delle sue esperienze di guerra dei suoi ricordi, scrisse varie opere tra cui: una breve storia Shibil, in cui utilizzò il turkisms per  conferire  più realismo al lavoro; Leggende di Stara Planina (1927),  noto anche sotto il titolo di Leggende dei Balcani;  Inn at Antimovo (1927).

Nel 1929  ricevette il Premio Cirillo e Metodio per la Letteratura dall’Accademia delle Scienze.

Altri suoi lavori comprendono i drammi Albena (1930) e Boryana (1932), una commedia Il milionario (1930),  e un libro, La Famiglia di frontiera (1934). Da alcuni suoi racconti sono stati tratti soggetti per film

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1980  (2576), 1997  (3713)

 

 

Yuan Qu o Ch’u YUANG

(Cina)

 

Nato nel 340 circa. Morto nel 278 circa a. C.

Ministro del regno di Chu (epoca dei cosiddetti "stati combattenti"), cadde in disgrazia e, secondo la tradizione, si uccise gettandosi nel fiume Miluo. Scrisse il Li sao ("I tormenti dell'esilio"), allegorico viaggio di conoscenza, opera nutrita di alta ispirazione morale e di religiosità arcaica. Gli sono attribuiti anche i componimenti poetici Tian wen ("Domande celesti") e Jiu ge ("I nove canti").

Yuan era discendente dalla famiglia imperiale, e un'aria di sofferenza, nobiltà e fantasia può essere facilmente percepito nelle sue opere. Egli è uno dei più grandi poeti cinesi di tutti i tempi. La sua tragica morte è ricordata ogni anno il quinto giorno della quinta luna, con gare di dragon boat e l'offerta di riso (zongzi) gettati in acqua.

Chu Yuan visse in un periodo di guerre quando il re Huai (329-299 aC) cercava di allargare i confini del suo regno. Come primo ministro, Chu Yuan contestò l'uso della forza, ma senza effetto, e nel 303 a.C. fu bandito e non  tornò mai più al potere. Successivamente viaggiò, principalmente nella regione del vasto lago interno T'ung-ting nel Nord Hunan. Durante questo periodo raccolse  leggende, odi folkloristiche e scrisse il lungo poema tragico di denuncia contro l'imperatore noto come Li Sao. Alla fine, incapace di sopportare la sua sorte più a lungo, si annegò.

Il Signore dell'Oriente  citato nel suo lavoro i Nove canti si suppone sia stato il signore  dello stato orientale di Chu, di cui Chu Yuan era un tempo il primo ministro.

 

FILATELIA

CINA Anno 1953, 2008, 2010, 

 

YUKHVID  LEONID

(Ukraina)

 

Nato nel 1909. Morto nel 1968.

Scrittore playwright.

 

FILATELIA

RUSSIA, Anno 1993,  Busta postale, G. Yaron in “Matrimonio  a Malinvka”. »

 

 

YULTIY DAUT

(Russia)

 

Nato il 18 di aprile 1893 nel Yultiy villaggio, Yurman-Tabyn volost della provincia di Orenburg. Morto nel 1938.

Fu uno dei fondatori della letteratura sovietica Bashkiria.

Frequentò scuole musulmane e l'Istituto per professori a Mosca.

D. Yultiy compose le sue prime poesie all'età di 11 anni. I suoi primi poemi sono stati stampati nel 1916-1917. Ha lavorato in diversi generi: poesia, teatro, prosa, pubblicistica, critica letteraria. Nelle opere, create durante la guerra imperialista, la protesta contro lo spargimento di sangue  è presente in: Il Cappotto e La bisaccia.

Durante la rivoluzione del 1917 si schierò dalla parte dei bolscevichi  e questo evento introdusse una nuova ideologia tematica contenuta nella sua poesia.

Il suo primo libro di poesie Melodie degli Urali è stato pubblicato nel 1921. Nella sua poesia Sharaf (1922) l'autore affrontò il tema della nuova epoca.

Nei libri di poesie raccolte in Una poesia moderna (1931), Oggi (1933) ecc. il tema centrale è il tema del presente. Yultiy è autore di numerosi racconti brevi (Filosofia Timerkays, Umat, ecc), del racconto Alima, o Wedding Myrdash Vecchio, di un romanzo storico e rivoluzionario Sangue (1934). Nel 1920 D. Yultiy scrisse una tragedia storica Karagul, poi Makhtymhylu, Akman, Batyr, il dramma Al Mulino(1927), Chi sei?,  Aralbayevs, Il trovato Marat , ecc

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1993  (Annullo speciale e Busta postale)

 

 

YUNUS EMRE

(Turchia)

 

Anno di nascita sconosciuto. Morì verso il 1320.

Vissuto tra il XIII e XIV secolo

Poeta mistico di origini contadine. Visse nella regione di  Sivrihisar, in Anatolia. Per la scarsità e l’incertezza  delle notizie biografiche la figura del poeta acquistò presso il popolo i contorni dell’eroe leggendario. Grandissima fu la sua popolarità come testimonia la schiera dei suoi imitatori e l’uso dei suoi inni nelle confraternite.

Sono giunti sino a noi  versi autentici e versi probabilmente autentici e versi spuri. In essi canta il suo amore verso dio e lo propaganda presso il popolo

Il suo stile, vicino al linguaggio popolare, ha fatto di lui uno degli ispiratori della letteratura turca moderna

 

FILATELIA

TURCHIA  Anno   1971  (2019), Anno 1991 (2674/5),   2010 (3511/2)


 

 

 

Yutang Lin

(Cina)

 

Nato a Banzai nel Zhangzhou il 10 ottobre 1895. Morto nel 1976. 

Educato in una famiglia cristiana, nella sua formazione spirituale percorse la via dal cristianesimo al Taoismo e al Buddismo, per tornare al cristianesimo, come racconta nell’opera Da Pagano a Cristiano (1959).

Si laureò alla Saint John’s University di Shangai e ottenne una borsa di studio per un dottorato presso la Harvard University. Lasciata Harvard si trasferì in Francia e poi in Germania dove completò il diploma in dottorato presso l’Università di Lipsia.  Dal 1923 al 1926 insegnò letteratura inglese presso l’Univerità di Pechino.

Al suo ritorno negli Stati Uniti nel 1931 fu arrestato per un breve periodo a seguito di una ispezione a Ellis Island.

Si dedicò attivamente alla diffusione dei classici della letteratura cinese in Occidente e lavorò alla creazione di una formula nuova per il romanzo cinese. Si interessò anche di meccanica, in particolar modo per creare una macchina per scrivere in caratteri cinesi e riuscì ad attuarne una che venne messa sul mercato durante la seconda guerra mondiale. Si dilettò pure nell’inventare e brevettare piccoli congegni particolari di uso domestico.

Amico della scrittrice Pearl Buck , fu da questa invitato a scrivere un libro e nacque così Il mio paese e il mio popolo (1935) e seguito da L’importanza delle condizioni di vita. 1937). In seguito diede alle stampe  Tra lacrime e risate (1943), L’importanza della comprensione (1960), La teoria dell’arte cinese  (1967) e i romanzi Momento a Pechino(1939) e La porta Vermillion (1953).

Per le sue opere fu nominato a più riprese negli anni ’70 per ottenere il Premio Nobel..

Morì nella sua casa in Yanmingshan, Taipei, Taiwan.

 

FILATELIA

FORMOSA Anno 1995  (2137)

 

 

Yuuzo Yamamoto

(Giappone)

 

Nato nel 1887. Morto nel1974.

Autore del libro Robouno ishi (Pietre lungo il tragitto).

 

FILATELIA

GIAPPONE  Anno 2000  (2779)

 

 

 

 

 

ZABILA, NATALIA LVOVNA

(Ucraina)

 

Nata il  20 febbraio 1903, a San Pietroburgo.

Scrittrice sovietica, divenne membro del PCUS nel 1940.

Zabila cominciò  a pubblicare le sue opere nel 1924. Le sue raccolte di poesie comprendono Terra lontana (1927), Giorni di ansia (1945) e Poesie (1963). Fu anche autrice di raccolte di poesie per bambini, come Little Book lasochka (1934), Le rondini (1937), La nostra patria (1947) e per i più piccoli Chi è Deeds Big (1958). Le sue opere in prosa sono Parenti (1934), Katrusia  (1955), e Racconti, fiabe e novelle (1962).

Zabila ha adattato racconti popolari per bambini nella sua raccolta  Sotto la quercia verde (1952). Ha fatto anche traduzioni. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, in particolare quelli dei popoli dell'URSS.

Zabila si è aggiudicata due ordini e varie medaglie.

Opere in traduzione russa: Solntse smeetsia, (1963).

 

FILATELIA

UKRAINA Anno 2003  (Busta Postale)

 

 

ZABILA VIKTOR NIKOLAEVICH

(Ucraina)

 

 Nato nel 1808 in una fattoria di proprietà privata di Kukurikovshchina, vicino alla città di Borzna, oggi Oblast Chernigov,. Morì nel 1869. 

Zabila, il figlio di apomeshchik (proprietario terriero), ha studiato con N.V. Gogol presso il ginnasio Nezhin.  I suoi lavori sono stati pubblicati nel 1841 nell'antologia La rondine

L'amore infelice tra membri di diverse classi sociali, la solitudine e il dolore sono i temi ricorrenti nella poesia di Zabila.  I suoi versi lirici assomigliano a canzoni popolari.  Molte delle sue poesie (per esempio, "L'ala è  nel campo" e "Oh Usignuolo! Non cantare") sono stati messi in musica da M.I. Glinka e sono diventate canzoni. 

Nel 1906, I. Franko pubblicò una  raccolta di Zabila Canzoni tra le lacrime.

Fu pure autore  di romanzi.

Opere :  Poezii,  I960.  (pubblicato insieme a versi di M. Petrenko)

 

 FILATELIA

UCRAINA,  Anno  2008,  (Busta postale)

 

ZABOLOCKIJ  NIKOLAJ ALECSEEVIC’

(Russia)

 

Nato a Kazan nel 1903. Morto a Mosca nel 1958.

Le sue prime liriche hanno un sapore satirico sugli aspetti banali e triviali di una Leningrado periferica popolata di filistei della piccola borghesia Nei suoi scritti ha creato uno stile personale in cui si fondono echi dell’ode settecentesca col gergo piccolo borghese e col linguaggio infantile.

Attaccato dalla critica, subì  un processo e fu deportato (1938-46).

Sue opere sono: Libro secondo (1937),  Poesie (1948), Poesie (1957), Legato alla tradizione ottocentesca, trattò un aspetto antropomorfizzante del mondo della natura nei frammenti epici Lodeinikov  (1932-47). (da Enc. Le Garzantine)

 

FILATELIA

RUSSIA Anno  Busta postale

 

 

ZÁBORSKÝ JONÁŠ

(Slovacchia)

 

Nato a  Záborie il  3 febbraio 1812. Morto a  Župčany il  23 gennaio1876.

Scrittore, poeta, storico, giornalista, teologo e insegnante, fu pastore protestante e poi presbitero cattolico.

Discendeva dalla nobile famiglia Záborský zo Záboria. Frequentò la scuola elementare a Záborie, Turčianske Jaseno e Záturčie fra il 1818 e il 1821;  nel 1821 si iscrisse al ginnasio di Necpaly; nel 1823 proseguì al liceo di Gemer; fra il 1829 e il 1832 frequentò il liceo evangelico di Kežmarok e terminò i suoi studi nel 1834 al collegio teologico evangelico di Prešov.

Prestò il suo ministero di cappellano evangelico a Pozdišovce; studiò all'università di Halle; nel 1840 fu per breve tempo cappellano a Liptovský Mikuláš e  parroco di Rankove. Dopo l'incendio della chiesa e della casa parrocchiale, si convertì alla Chiesa cattolica e nel 1843 fu ordinato presbitero cattolico.

Nel 1850 ottenne il posto di professore di greco alla facoltà di giurisprudenza di Košice e dal 1850 al 1853 fu anche redattore del giornale “Slovenské noviny” di Vienna. Dopo i conflitti con la censura imposta da Alexander von Bach, divenne parroco di Župčany nel 1853. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in solitudine, bollato come "peccatore nazionale", amareggiato, in contraddizione con sé stesso e con il mondo.

Fu autore di poesie neoclassiche (Žehry), prose satiriche (Panslavistický farár, Faustiáda, Chruňo a Mandragora, Frndolína), prose umoristiche e didattiche (Dva dni v Chujave), trattati storici (Buld, Svätoplukova zrada) e tragedie (Lžedimitrijády). Compose l'ampio saggio storico Dejiny kráľovstva uhorského od počiatku do časov Žigmundových ("Storia del regno d'Ungheria dal principio fino al tempo dei Sigismondi").

 

FILATELIA

SLOVACCHIA   Anno 2012

 

ZADORNOV NIKOLAI

(Russia)

 

Nato a Penza il 22 novembre 1909, è morto Riga 19 giugno 1992.

Nell'era di Stalin, Kruscev e Breznev, Nikolai Zadornov è stato uno dei pochi romanzieri che  pubblicarono  romanzi storici, rimanendo lontano nella loro materia dal mondo cupo della politica sovietica.

 Zadornov era uno scrittore storico il cui interesse era rivolto soprattutto alla storia del Far West del  19° secolo, alla sua assimilazione da parte dei russi, e alle gesta eroiche di esploratori russi.

Iniziò la sua carriera artistica come attore a Vladivostok, dove nacque il suo interesse per la storia.  Più tardi, abbracciata la professione di giornalista, collaborò a  giornali locali e nel 1939 si trasferì a Mosca per entrare nello staff  del  quotidiano “Izvestia” come redattore letterario.

 Ha iniziato a scrivere romanzi nella metà degli anni 30. Dopo accurate ricerche documentaristiche, scrisse la prima parte del suo primo romanzo storico, in due volumi,  Amur, il Padre, apparso all'inizio del 1941.  La pubblicazione del secondo volume dovette essere rinviata a causa della seconda guerra mondiale, in cui Zadornov lavorò come corrispondente di guerra, e apparve nel  1946, quasi contemporaneamente con il suo nuovo romanzo in due volumi, La terra lontana (1946-49). 

Il romanzo successivo fu Verso l'Oceano (1949), ripubblicato 20 anni dopo, completamente rivisto e con un titolo diverso, La prima scoperta.  Sotto Krusciov, apparvero due romanzi storici sullo stesso argomento, Captain Nevelskoy (1956-1958) e due volumi di Guerra per l'Oceano (1960-62).

 Il suo miglior romanzo storico rimane Tsunami (1971), legato a spedizioni effettuate in Giappone nel 1845-55 dallo statista e diplomatico l'ammiraglio conte Efim Putiatin, più tardi addetto navale a Londra.  Altri  suoi libri, che  si occuparono di questioni contemporanee, ottennero meno successo.  Ma il suo diario di viaggio, L’ora blu (1968), ha riscosso il plauso della stampa russa, che lo definì  il Jack London russo.  Le sue opere complete in sei volumi furono pubblicate a Mosca nel 1976-79. 

E 'stato membro dell'Unione degli Scrittori di Mosca, anche se ha vissuto a Riga, capitale della Lettonia.  E 'apparso diverse volte sulla televisione russa e lettone tra il 1960 e 1980.

 Per tutto il periodo da Stalin a Breznev, Zadornov mantenne una produzione costante che lo ha reso milionario.  Il Premio Stalin per la letteratura nel 1952 gli ha, da solo, fruttato 150.000 rubli.  I suoi guadagni e la sua pensione si ridusse nettamente sotto Gorbaciov.  Per quanto si riferisce al contenuto politico presente nei suoi scritti alcuni critici lo dipinsero come 'la sofferenza di un russo solitario circondato da nemici’, quando la Lettonia uscì dalla sfera  della ex Unione Sovietica.

Secondo suo figlio e gli amici intimi russi e lettoni Zardonov continuò a scrivere fino alla fine ed era apparentemente felice che il comunismo fosse caduto in Lettonia e poi in Russia, e che ogni scrittore fosse stato manlevato dalla preoccupazione  di esercitare una autocensura,

I suoi romanzi principali sono stati pubblicate in Inghilterra, Stati Uniti, Cina e Giappone. 

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 2009  (Busta postale)

 

 

 

Zafar Bahadur Shah

(India)

 

Nato nel 1775.  Morto nel 1862.

L'ultimo imperatore Moghul dell'India, Bahadur Shah Zafar II, è stato un poeta urdu molto famoso ai suoi tempi. Le sue poesie sono ancora lette con entusiasmo e ammirazione dai numerosi appassionati di poesia Urdu.

Considerato uno dei più grandi poeti nella storia dell'India, Zafar scrisse un gran numero di Ghazals la maggior parte dei quali sono stati persi durante le guerre combattute nel 1857.

Bahadur Shah Zafar, una figura assai controversa, è stato l'ultimo imperatore Mughal. Già ai suoi tempi era considerato da molti un eroe per il suo prezioso contributo nella lotta per la libertà indiana. Comunque, durante la sua permanenza sul trono non dimostrò grandi capacità tanto che tra i suoi sudditi non di rado prevalse il caos e il disordine. Il suo regno si concluse con una  sconfitta e col suo esilio a Rangoon.

Morì là nel corso dell'anno 1862 e la tomba, costruita in suo onore, esiste ancora oggi.

 

FILATELIA

INDIA Anno 1975  (457)

 

 

ZAGORKA MARIJA JURIC’

(Croazia)

 

Nata a Negovec, vicini a Vrobec,  il 1° gennaio 1873. Morta a Zagabria nel 1957.

Di famiglia benestante, il padre era amministratore del Barone Rauch,  studiò nella scuola elementare di Varazdin dove dimostrò subito un talento eccezionale. Il barone Rauch suggerì di inviarla in Svizzera e si offrì di pagare per la sua istruzione, ma i genitori non diedero il consenso.

Marija sposò un ungherese, impiegato nelle ferrovie, e si trasferì in Ungheria. Dopo tre anni di vita coniugale, abbandonò il marito per seguire la sua strada, che era quella di lasciare un’impronta nella letteratura contro la discriminazione della donna-scrittrice.

Ritornò a Zagabria dopo sette anni di assenza e vi morì il 20 novembre del 1957.

Il suo ritorno segnò l’inizio della carriera di giornalista e scrittrice, ma anche l’inizio di una vita di solitudine. Per raccomandazione del vescovo Josip Luraj, cominciò a scrivere  per il quotidiano “Obzor” e ne divenne membro del consiglio editoriale, ma per avversione dei suoi colleghi maschi, dovette lavorare in una stanza separata, in quanto nessun visitatore avrebbe dovuto incontrarla perché donna. In questo periodo, infatti, in Croazia una donna giornalista era considerata una rarità poco accetta. Fu, quindi, costretta a scrivere sotto pseudonimo (Jurica Zagorski, Petrica Keremèpuh, Iglica).

Essendo due suoi colleghi finiti in carcere, Zagorka si occupò di sostituirli, dimostrando perizia e competenza, dovuta anche alla sua esperienza in campo politico e alla sua conoscenza delle lingue tedesco, italiano, inglese, polacco, ungherese, russo.

Autrice di romanzi, basò le sue trame su materiale documentario che  trovò negli archivi di giornali  a Zagabria, Vienna, Budapest. I romanzi furono pubblicati a puntate sul  giornale “Obzor”. Tra questi sono da ricordare La strega di Grič, Gordana, La figlia di Lotrščak, La Duchessa di Petrinjska Street, Inquisitori feroci.

 I romanzi non ottennero l’approvazione di alcuni critici severi che considerarono i libri come letteratura deteriore.

Zagorka è famosa non solo a causa della sua opera letteraria, ma anche per l’impegno sociale-politico e la  lotta per i diritti delle donne. Tenne conferenze su questi temi, tuttavia, anche qui incontrò numerosi ostacoli o, per dirla in altre parole, sorrisi di derisione da parte dei colleghi di sesso maschile. Questo è esattamente uno dei motivi per i quali le sue opere sono state nel passato poco considerate.  Solo di recente sono state rivalutate. Oggi la Zagorka è uno degli scrittori croati più letti e alcuni romanzi ne hanno fatto una scrittrice paragonabile ad Agata Christie.

 

FILATELIA

CROAZIA Anno  2007 (Mic 828)

 

 

Zagoskin Mikhail Nikolaevich
(Russia) 

 

Nato nel1789. Morto nel 1852.

Mikhail Zagoskin was a Russian writer. Mikhail Zagoskin fu uno scrittore russo, autore di commedie sociali e romanzi storici. La sua produzione comprende: Roslavlev, o russi nel 1812  (1831),  romanzo storico influenzato da Walter Scott, Mosca e Moscoviti (1842-1850) raccolta di racconti, ; I tre pretendenti.

 

FILATELIA

URSS Anno 1987 e 1989  Cartoline postali.

 

 

Zagorchinov Stoyan

(Bulgaria)

 

Nato a Plodiv nel 1889. Morto nel 1969.

Studiò storia presso l'Università di Sofia, poi proseguì gli studi di Storia e Filosofia a Ginevra e conseguì la laurea presso l'Università di Sofia con specializzazione in storia e lingua francese.

Fu tra i primi scrittori a divulgare il genere del romanzo storico in Bulgaria. Il suo romanzo più significativo L'ultimo giorno è stato una delle prime opere di impronta sociale-epico-storica della letteratura bulgara.

Ha scritto anche , saggi, biografie, articoli e memorie. S

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1989  (3529)

 

 

ZAKARIA MOUFDI

(Algeria)

 

Nato a Ghardaia il 18 giugno 1908. Morto a Tunisia il17 agosto 1977.

Poeta e scrittore, è l’autore dell’inno nazionale algerino, scritto in prigione nel 1955.

Il suo nome completo è:Cheikh Zakaria Ben Slimane Ben Yahia Ben Cheikh Ben Slimane Hadj Aissa:;  il soprannome di Moufdi gli fu dato da un compagno. Frequentò la scuola nella regione M'Zab dell'Algeria.

La sua formazione universitaria avvenne a Tunisi dove ha incontrò un certo numero di poeti tra cui Aboul-Qàsim Echebbi. La sua prima poesia è stata pubblicata in un giornale tunisino nel 1925.

Egli si associò ai nazionalisti algerini. Fu imprigionato per le sue idee politiche, che peraltro incrementò durante la prigionia  (1937 e 1938).

Nel 1956 fu di nuovo imprigionato dai francesi nel carcere Serkadji per la sua politica. In carcere scrisse la Qassaman o The Pledge.  Si dice che abbia scritto i versi sui muri della sua cella utilizzando il proprio sangue. Il poema fu poi messo in musica da Mohamed Triki nel 1956 e poi da Mohamed Fawzi. La canzone finale è stata resa pubblica  nel 1957 e il 5 luglio 1962,  giorno in cui fu proclamata l'indipendenza, divenne l’inno nazionale. .

Zakaria morì nel 1977 in Tunisia ma il suo corpo fu sepolto in Algeria.

 

FILATELIA

ALGERIA  Anno  1997  (1152)

ZAKI MUBARAK

(Egitto)

 

 Zaki Mubarak, è stato titolare di tre gradi di dottorato: il primo conseguito in Egitto; il secondo all’Università  della Sorbona di Parigi (1931); il terzo presso la Fouad I University del Cairo(1937).

Riuscì anche a preparare una tesi di dottorato da presentare all’UIniversità di Alessandria, ma una serie di circostanze avverse gli impedì di realizzare questo scopo

 Zaki Mubarak, uomo di lettere e poeta, memorizzò  una grande quantità di poesie che influenzarono la sua produzione,

Assunse la carica di redattore letterario del giornale "Al-Balagh" nel 1923 e fu pure redattore capo del giornale "Al-Afkar".  Collaborò con molti articoli a diverse riviste letterarie arabe tra cui la rivista "Al-Resala", che a quel tempo era la più nota rivista letteraria.

 Nel 1919  a causa del contenuto politico di alcune sue poesie fu arrestato dalle autorità britanniche nel dicembre 1919.

 Ha scritto 45 libri di cui due in francese mentre era in Francia.  Mubarak ha scritto un libro sull’"etica"  di Al-Gazali. Tale opera fu uno dei primi scritti filosofici ad essere discusso presso l'Università egiziana.

Nel suo saggio Confronto fra i poeti  Zaki Mubarak si pone in contrasto con i poeti  moderni.

In  Spectrum di Baghdad, affronta la vita sociale durante la prima età abbaside e l'estensione del lusso e della scoperta scientifica, i raduni degli studiosi, il boom scientifico e le traduzioni

 

FILATELIA

Egitto anno  1991  (1453)

 

 

ZAKIR GASIM BEY

(Azerbaigian)

 
Nato nel 1784 Panahabad, Azerbaigian e ivi deceduto nel 1857.

Di professione poeta fu nel 19 ° secolo uno dei fondatori del realismo critico e del genere satirico nella letteratura azera.

Discendente da una  nobile famiglia di bey a Panahabad, allora capitale del khanato Karabakh,  Zakir apparteneva al clan dei Javanshir, che era il clan al potere nel khanato. Il suo bisnonno Kazim-Agha era il fratello di Panah Ali Khan - il fondatore del khanato e della sua capitale Shusha.
L’infanzia e la giovinezza di Zakir si colloca nel periodo di sconvolgimenti in Azerbaigian tra la Russia e l'Iran. Il khanato Karabakh divenne parte dell'Impero russo, e Zakir entrò a far parte del  reggimento mussulmano di cavalleria che operava nel Caucaso e che si  distinse in molte battaglie. Per il suo coraggio durante la guerra russo-iraniana Zakir fu premiato con la medaglia d'argento dallo zar.

Dal 1830 Zakir, trscorse la sua vita per lo più sui campi di battaglia In seguito visse presso la sua famiglia. Per la sua natura semplice e generosa  era molto stimato tra la gente. Tuttavia, Zakir ebbe, come evidenziano molti versi satirici da lui scritti, molti nemici.

Nella sua poesia satirica e nella favole si scagliò contro i vizi allora dilaganti nella società, contro l’ipocrisia e il bigottismo del clero, la venalità dei funzionari zaristi, l'avidità dei mercanti e la crudeltà dei proprietari terrieri. Per le sue satire  fu  perseguitato. Nel 1849, avendo dato asilo ad un suo parente, dissidente con il governo russo, fu esiliato da Karabakh a Baku, e suo figlio e un nipote furono esiliati in parti interne della Russia; la  famiglia rimase a Shusha. Solo dopo diversi mesi, con l'aiuto dei suoi amici, lo scrittore Mirza Fatali Akhundov, il georgiano Kniaz e il governatore di Baku M. Golyubyakin, riuscì a tornare a casa, mentre il figlio e il nipote dovettero vivere ancora  in esilio per altri tre anni.

 Al suo rientro Zakir visse nel bisogno e sotto la sorveglianza della polizia fino ai suoi ultimi giorni. Solo nel 1857 le autorità russe decisero  di assegnargli una pensione  "per il suo precedente stato di  servizio e di adesione allo Stato russo”.  Quando l’annuncio di questa pensione raggiunse la capitale, il poeta era già morto.

La poesia di Gasim bey è caratterizzata da una diversità dei generi. Nella poesia lirica segue le tradizioni della Molla Panah Vagif, scrive gazals, goshmas, gerayli, in cui egli glorifica l'amore. Zakir, autore di molte poesie d'amore, rimane, comunque,  famoso per le sue opere satiriche.

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN  Busta postale.

 

 

Zalka Máté (pseud. di Béla Frankl)

(Ungheria)

 

Nato nel 1869. Morto in Spagna nel 1937.

Rivoluzionario e scrittore, frequentò la scuola superiore a Màtészalka, da cui trasse lo pseudonimo.  (Il nome fu in seguito cambiato dopo l’avvento del comunismo perché ritenuto impopolare).

Amante dell’avventura, per entrare nell’esercito ungherese  mentì sulla sua età. Inviato sul fronte russo, cadde  prigioniero verso la fine della Prima guerra mondiale e fu inviato in un campo di concentramento per prigionieri militari. Durante la prigionia organizzò nel campo un teatro ricreativo per sollevare il morale dei compagni di prigionia e dopo la sua liberazione si trasferì in Russia dove lavorò come direttore in un teatro di Mosca.

In Russia aderì al  Partito Comunista e, al termine della guerra, ormai sposato con una donna russa, rinunciò a tornare nella sua patria d’origine.

Ebbe una figlia, Talocska, che morirà  a seguito di una malattia manifestatasi dopo la tragedia di Chernobyl.

Zalka nel novembre del 1936 fece parte della Brigata Internazionale che combatté in Spagna contro le truppe di Franco, durante la Guerra civile.

Morì ucciso in un bombardamento a Huesca nel 1937.

Scrisse tutte le sue opere rielaborando il periodo della sua infanzia e tutte le sue esperienze successive. 

 

FILATELIA

UNGHERIA Anno 1961   (1412c)

 

 

 

ZAMBRANO MARIA

(Spagna)

 

Nata a Velz Malaga nel 1904. Morta a Madrid nel 1921.

Fu allieva di Ortega y Gasset e di X. Zubiri.  Dopo la guerra civile fu esiliata  e peregrinò a Cuba, nel Messico, a Roma e in Svizzera. Solo nel 1984 tornò in Spagna.  Nella sua opera  descrive la storia e la vita del suo paese e le condizioni della libertà umana. Fu autrice di molti saggi di carattere storico, sociale e letterari.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno1993  (2833)

 

 

ZAMFIRESCU DUILIU

(Romania)

 

Nato a Plainesti [Moldavia] nel 1858. Morto a Bucarest nel 1922.

Fu per 15 anni segretario della legazione romena a Roma. Dopo la prima guerra mondiale fu eletto deputato e presidente della camera.

 Studioso di letteratura italiana, ammiratore di Leopardi e Carducci, compose poesie di gusto parnassiano ispirate per lo più ai miti e alla storia dei greci e dei latini: Altri orizzonti (1894), Inni pagani (1897), Poesie nuove (1899).

Ha scritto opere teatrali e racconti, ma soprattutto è ricordato per il ciclo romanzesco in cinque parti, Storia dei Comanesteni (1894-1910), vigorosa descrizione della decadenza dei boiari e della conseguente rivolta dei contadini, con suggestive rievocazioni delle antiche tradizioni rurali.

 

FILATELIA

ROMANIA   Anno 1984  (3495)

 

ZAMIR JAFRI

(Pakistan)      

 

Nato il 1 gennaio 1918. Morto il 12 maggio 1999.

Poeta pakistano, originario di Dina Jhelum, divenne famoso per la sua poesia umoristica Urdu e ha anche per aver scritto  colonne umoristiche su giornali e periodici. Dopo la laurea presso Islamia College di Lahore [ Punjab Università], è entrato a far reparto pubbliche relazioni dell'esercito durante la seconda guerra mondiale e si ritirò come un grande. Uno dei suoi figli è un generale a tre stelle, Gen Syed Ehtasham Zamir, mentre il figlio più giovane, ex giocatore di cricket Syed Imtanan Zamir vive negli Stati Uniti ha pubblicato più di 50 libri in urdu. Le sue azioni hanno dimostrato la sua semplicità e onestà che portava avanti per tutta la vita. A poco a poco intrapreso una missione di lavorare per la gente del Pakistan, e cominciò raggiungere queste persone da tutte le sfere della vita - dedicare il suo tempo per portare avanti il ​​lavoro sociale, in modo da creare armonia e benessere nella società. Ora suo figlio Gen Syed Ehtasham Zamir e suo nipote Syed Ali Ehtasham (giornalista / imprenditore) sono determinati a continuare e svolgere l'eredità che ha lasciato behind. Si occupano di una fondazione senza scopo di lucro (Syed Zamir Jafri Foundation) che fornisce: servizi sanitari, strumenti educativi, assistenza legale, sviluppo dell'istituzione letteraria e altre strutture varie per rafforzare le comunità svantaggiate del Pakistan e anche Mata-e-Zamir un archivio dei suoi libri e contributi. Si è laureato presso Islamia College di Lahore.

 

FILATELIA

PAKISTAN Anno  2013 (1381)

 

Zamjatin Evgenij Ivanovic

(Russia)

 

Nato a Lebedjan nel 1884. Morto a Parigi nel 1937.

Suo padre era un prete ortodosso, maestro di scuola e la madre una musicista. Ha studiato ingegneria navale a San Pietroburgo dal 1902 fino al 1908 e durante quel periodo entrò a far parte dei bolscevichi. Fu arrestato durante la Rivoluzione russa del 1905 e inviato in esilio. Ritornò a San Pietroburgo dove visse prima di trasferirsi illegalmente in Finlandia nel 1906 per terminare i suoi studi.

Tornato in Russia, iniziò a scrivere romanzi per hobby. Fu arrestato ed esiliato una  seconda volta nel 1911, ma amnistiato nel 1913. Il suo Uyezdnoye (1913), una satira sulla vita di un piccolo paese russo, gli portò una certa fama. L'anno successivo fu processato per aver calunniato i militari nella sua storia Na Kuhlihchkakh. Ha continuato a scrivere articoli su vari giornali socialisti.

Dopo la laurea in ingegneria navale, ha lavorato professionalmente in patria e all'estero. Nel 1916 fu inviato in Inghilterra per supervisionare la costruzione di un rompighiaccio presso i cantieri di Walker e Wallsend e trascorse quel periodo a Newcastle upon Tyne, dove scrisse Gli Islanders, satira della vita inglese, e Il  pescatore di uomini, entrambi pubblicati dopo il suo ritorno in patria alla fine del 1917.

Dopo la rivoluzione russa del 1917 ha curato diverse pubblicazioni, tenuto conferenze sulla scrittura, e tradotto in russo opere di Jack London, O. Henry, H.G. Wells, e altri.

Zamjatin sostenne la Rivoluzione d'Ottobre, ma fu contrario al sistema di censura sotto i bolscevichi. Nelle sue opere criticò sempre il regime. Arditamente affermò: "La vera letteratura può esistere solo quando è creata non da ufficiali diligenti e affidabili, ma da folli, eremiti, eretici, sognatori, ribelli e scettici". Tale atteggiamento rese  sempre più difficile la sua posizione  di scrittore. I suoi lavori furono vietati e non gli fu permesso di divulgarli, in particolare dopo la pubblicazione della rivista “Noi”.

Dovette emigrare nel 1927,

Oltre ad occuparsi della rivista “Noi”, Zamjatin continuò a scrivere anche una serie di storie brevi, in forma di racconti di fate, che costituivano la critica satirica del regime comunista in Russia. Emblematica è la storia di una città dove il sindaco decide che per accontentare tutti occorrerebbe che tutti gli individui fossero uguali. Inizia, quindi,  costringendoli, compreso se stesso, a vivere in una baracca grande, poi a farsi rasare la testa per essere uguale ai calvi, e a diventare disabili mentali per equiparare l'intelligenza verso il basso. Una trama molto simile a quella di The New Utopia (1891) di Jerome K. Jerome le cui opere furono pubblicate in Russia prima del 1917.

A Zamjatin fu concesso da Stalin di lasciare la Russia nel 1931, dopo l'intercessione di Maksim Gor'kij. Si stabilì, impoverito, a Parigi con la moglie, dove morì per un attacco cardiaco nel 1937.

Durante la sua permanenza in Francia, lavorò con Jean Renoir, occupandosi della sceneggiatura del film Les Bas-fonds.

Fu sepolto nel Thiais, in Francia, in un cimitero in rue de Stalingrad.

L’opera di Evgenij Zamjatin influenzò George Orwell, Nineteen Eighty-Four, Ayn Rand Anathem, Ursula Le Guin I diseredati e, indirettamente, Kurt Vonnegut. (da Internet)

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 2008  (Busta postale)

 

 

ZAPOLSKA GABRYELA (pseud. di G. Korwin-Piotrowska)

(Polonia)

 

Nata a Podhajce, Volinia, nel 1860. Morì a Leopoli nel 1921.

Da giovane, si dedicò alla carriera d’attrice, recitando in diversi teatri a Cracovia, Leopoli, Varsavia nel Theatre Libre di Antoine, i cui metodi applicò nella scuola drammatica da lei fondata a Cracovia nel 1902.

 Nel campo della letteratura debuttò in un clima di scandalo con le sue novelle naturalistiche, Acquerelli del 1885, il romanzo Kascka Kariatyda (1885), i racconti Il serraglio umano (1893), L’antinferno (1889),  Amore stagionale (1905), nei quali affrontò le miserie umane, le volgarità della vita quotidiana, suscitando polemiche che confinarono con lo scandalo.

Maggior successo di pubblico ebbero i lavori dedicati al teatro: Zabusia (1897), Loro quattro (1907), La signorina Maliczewska (1910), La morale della signora Dulska (1906).

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1978  (2412)

 

ZARETSKI  MIKHAS

(Bielorussia)

 

Nato nel 1901. Morto nel 1941.

Scrittore bielorusso.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA Anno  2001.11.20,  Annullo e Busta speciale.

 

ZAVATTINI CESARE

(Italia)

 

Nato a Luzzara il 20 settembre 1902. Morto a  Roma, 13 ottobre 1989.

Svolse gli studi elementari dapprima a Luzzara poi a Bergamo dove conseguì anche la licenza ginnasiale, quindi ad Alatri presso il celebre liceo classico "Conti Gentili".
Trascorse nella cittadina laziale buona parte della sua adolescenza; in seguito studiò legge all'università di Parma. La sua più grande passione fu però la scrittura: nel 1928 intraprese a Parma la carriera giornalistica, che continuò a Milano, collaborando a vari giornali, fondandone altri, lavorando dapprima per la Rizzoli e poi assumendo l'incarico di direttore editoriale presso la Mondadori. Nel 1934 si avvicinò al mondo del cinema ed i meriti gli furono riconosciuti nel 1936. La sua attività di narratore, per lo più umoristico, satirico, ironico, aveva preso l'avvio nel '31 col volume Parliamo tanto di me, che riscosse uno straordinario successo.
Scrittore non sempre facile da inquadrare nelle "correnti" Zavattini costituì un fenomeno particolarissimo nell'ambito della letteratura italiana del secolo scorso. Nelle sue prime opere, dal 1931 al '43, in un'epoca condizionata dal regime fascista, Zavattini  presentò, in forme e contenuti inconsueti, il rapporto tra realtà e fantasia.

Oltre al libro d'esordio (Parliamo tanto di me), i suoi primi e più noti "lavori letterari" sono stati I poveri sono matti, un'opera pubblicata nel 1937, Io sono il diavolo (del 1941) e Totò il buono (del 1943) dal quale trarrà poi il film “Miracolo a Milano”. Già dalla metà degli anni '30, oltre alla produzione letteraria (e a quella pubblicistica), si dedicò con assiduità al cinema come soggettista e sceneggiatore.

Fu, anche, tra i primi autori di fumetti. A partire dal dicembre 1936 egli diede vita alla saga di "Saturno contro la terra", sceneggiato da Federico Pedrocchi e disegnato da Giovanni Scolari (uscito su “I tre porcellini” 1936/’37, poi su “Topolino”, 1937) e, pubblicate nei periodici per ragazzi delle edizioni Mondadori, a numerose altre "storie a quadretti".
Zavattini si cimentò inoltre e fruttuosamente nella poesia.. Scrisse anche poesie in dialetto  pubblicate col titolo Stricarm' in d'na parola (Stringermi in una parola), uscito a Milano, nel 1973.
Oltre che scrittore, sceneggiatore di fumetti e soprattutto sceneggiatore cinematografico, commediografo, poeta, animatore culturale in Italia e all'estero, promotore di cooperative culturali e di circoli del cinema, Zavattini fu anche pittore sensibilissimo.
Nel 1955, gli venne assegnato il "Premio mondiale per la Pace". Nel dicembre 1985 riceve la cittadinanza onoraria di Alatri.

La morte lo colse ancora attivo, ottantasettenne, a Roma il 13 ottobre 1989 nella casa di Via Sant'Angela Merici, 40. 

  

FILATELIA

ITALIA  Anno 1988  (1792),   2002,   2006 ,  ARGENTINA 1995.

 

 

ZBIGNIEW HERBERT

(Polonia)

 

Nato a Leopoli nel 1924

Herbert, che esordì nel 1956 ed ebbe al suo attivo otto raccolte poetiche, fu  considerato una delle voci più originali e indipendenti della cultura polacca: dagli anni sessanta.

Fu tradotto negli Stati Uniti, nelle due Germanie, in Francia, Cecoslovacchia, Svezia, Grecia e Argentina. Da noi la prima traduzione integrale di un suo volume risale invece al 1985 Rapporto da una città assediata.

Militò nella formazione partigiana dell'Armata Krajowa, duramente perseguitata in Polonia nel dopoguerra. Fu costretto al silenzio negli anni dello stalinismo. Le sue prime raccolte, Corda di luce e Hermes, il cane e la stella, rivelavano già una vena pienamente matura.

Dopo la raccolta di poesie Signor Cogito (1974) iniziò a coltivare il gusto della descrizione e si dedicò alla prosa breve, genere che perfezionerà con rara maestria.

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 2008 (4404)

 

 

ZEGADLOWICZ EMIL

(Polonia)

 

Nato a Bielsko, Slesia, 1888. Morto a Sosnowiec nel 1941.

Poeta versatile e fecondo fu autore di un ciclo di Ballate (1920-24) d’ispirazione mistica e popolare, di drammi, Il lume a olio (1925), I cucchiai e la luna (1928), e della cronaca autobiografica Vita di Mikolaj Srwebrempisany (1927-29).

Fu il fondatore del gruppo regionale dei “Czartak”

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1947  (480)

 

 

ZELK ZOLTÁN

(Ungheria)

 

Nato a Érmihályfalva il  18 dicembre 1906. Morto a Budapest il 23 aprile 1981.

Apparteneva ad una povera famiglia ebraica. Suo padre era un cantore. Frequentò le scuole elementari e le prime classi ginnasiali a Miskolc. Poi lavorò come apprendista. Nei 1921 si trasferì a Budapest. Pubblicò le sue prime poesie nel 1925 nella rivista d’avanguardia “365”. Negli anni seguenti continuò a scrivere poesie e a fare lavori saltuari. Nel 1927 fu arrestato. Gli si vietò il soggiorno in Ungheria e venne esiliato in Transilvania. Rientrò clandestinamente un anno dopo e visse sotto falso nome. Le principali riviste pubblicarono però le sue poesie con il suo vero nome.

Nel 1956 fece parte dell'opposizione intellettuale e fu membro dell’Alleanza degli Scrittori Ungheresi. Dopo la rivoluzione fu processato e condannato a tre anni di carcere. Fu liberato per amnistia nel 1958.

Nella sua vita ricevette parecchi premi letterari tra cui: Premio Kossuth (1949, 1954); Premio József Attila (1951, 1974).

Morì a Budapest, il 23 aprile 1981.

Pubblicazioni: Alszik a szél: gyerekversek es mesék (1982), Zelk Zoltan művei,   Este a kútban: versek: 1925-1963 (1981), Tuzből mentett hegedű: uj versek  (1963), Meszelt égbolt (1976), A három nyúl. Zelk Zoltan e Reich Havoly (1983), Főhajtas a túlvilágra,  Nappali menedékhely: prózai írások, 1927-1955 (1984), Keréknyomok az égen: versek: 1963-1981 (1982), Reménytelen győzelem  (1979),

 

FILATELIA

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ZELENSKI TADEUSZ detto Boy

(Polonia)

 

Nato a Varsavia nel 1874. Morto a Leopoli nel 1941.

Professore di letteratura francese all’Università di Leopoli, fu uno dei più importanti traduttori di Moliére, Voltaire, Marivaux, Rousseau, Stendhal, Proust, Balzac, ai quali dedicò saggi.

Fu apprezzato critico teatrale, scopritore di talenti della sua nazione.

Sotto lo pseudonimo di Boy scrisse piéces per il cabaret “Il palloncino verde”, poesie satiriche e canzoncine, raccolte in volumi  Canzonette e scherzi del “Palloncino verde” (1908),  Spassi da cabaret (1908), Nuove canzonette (1910), Parolette (1913).

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1974  Cartolina postale, 1977  Annullo speciale di Varsavia.

 

 

ZEMAITE Julia

(Lituania)

 

Il suo vero nome è Julia Antonovna Zymantiene. Nacque a Bukante  nel 1845 e morì a Mariampole nel 1921) .

Scrittrice lituana, appartenente alla piccola nobiltà, si sposò con un servo e trascorse la sua vita in campagna.

Le sue opere, tra cui Una sera d’autunno (1894) e Nella fattoria (1907) riproducono fedelmente la situazione  della campagna lituana, altalenante fra la riforma terriera del 1861,  gli abusi dell’Amministrazione, la complicità del clero, l’espropriazione dei kulaks, dei proprietari e le disordinate aspirazioni delle masse, senza lasciarsi trasportare da idealismi o da eccessi lirici.

Fu  pure autrice di una Autobiografia  (1921-1931) e di varie commedie.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1956   (1871)

 

 

ZEROMSKI STEFAN

(Polonia)

 

Nato a Strwczyn il 1° novembre 1864, morto a Varsavia il 20 novembre 1925.

Nato nel periodo dell’insurrezione del 1863, visse la sua infanzia tra i monti di Santa Croce presso Kielce.

 Rimasto orfano dopo che la famiglia era andata distrutta durante la rivoluzione, tentò di portare a termine gli studi di veterinaria, che vennero però  interrotti da alcuni mesi passati in prigione, e poi non più ripresi.

Visse dapprima con i guadagni dell’insegnamento privato. In seguito diventò bibliotecario al Museo polacco di Rapperswill in Svizzera (1892-96) e poi dal 1897 al 1904 lavorò presso la Biblioteca Zamojski di Varsavia.

Autore di racconti, esordì nel 1895 con Ci divoreranno corvi e cornacchie, seguito da Racconti (1896) Lavori di Sisifo (1898), I senza tetto (1900) i quali contengono la sofferenza di una popolazione conscia della necessità della rivolta e al tempo stesso consapevole della sua inutilità.

Il primo romanzo fu Ceneri (1904), storia della Polonia ai tempi napoleonici. Il romanzo ottenne un vasto successo e i guadagni ottenute valsero a toglierlo da una precaria situazione finanziaria, permettendogli anche di viaggiare all’estero.

Continuò a pubblicare racconti e romanzi con una certa regolarità con Echi del bosco (1905) ricostruzione dei moti del 1863, Storia di un peccato (1909) requisitoria sulla società, opera che sollevò polemiche, Bellezza di vita (1912), Fiume fedele (1913).

Tentò anche la via del teatro con il dramma Roza (1909) e Sulkowski (1910), Mi è fuggita la  quaglia (1924).

All’ultimo periodo della sua vita appartiene la trilogia Lotta con Satana (1916-19), Vento dal mare (1922), Preannuncio di primavera (1924). Trascorse gli ultimi anni a  Zakopane, Maleczow e a Varsavia dove morì.

 

FILATELIA
POLONIA  Anno 1947  (491/2),  1948 (fog.9), 1964 (1381)

 

 

Zevaco Michel

(Francia)

 

Nato nel 1860. Morto l’8 agosto del 1918.

Fu scrittore, giornalista, editore, anticlericale e anarchico attivista.

Fondò la rivista anarchica “Gueux” il 27 marzo 1892. Un mese dopo fu incarcerato per sei mesi a causa di un articolo a favore dell’anarchico Ravachol (al secolo François Koenigstein) che aveva messo bombe in casa di un giudice, di un procuratore  e in una caserma.  Uscito di prigione, scrisse per la rivista “Le libertaire” e per il quotidiano “Rinascimento anarchico”. Nel 1898 curò “L’anticlericale” e fu coinvolto nel sostegno di Alfred Dreyfus, accusato di spionaggio e di tradimento.

Nel campo della letteratura popolare Zevaco cominciò nel 1900  a pubblicare una serie di storie di cappa e spada Les Pardaillans che ebbe subito un largo successo Le storie cominciarono ad apparire  sul quotidiano “La Petite République” e nel 1906 divenne scrittore seriale per il giornale “Le Matin”, un incarico che durò fino alla sua scomparsa.

Dopo il 1917 alcuni suoi romanzi furono adattati per lo schermo.

Tra le sue opere sono da ricordare i romanzi storico-romanzeschi  Les Pardaillans, Le Capitan, Borgia, Buridan, L'eroina, l'Hôtel Saint-Pol,  Nostradamus, il suo più famoso romanzo storico, e anche altre opere ambientate nel suo tempo. Rimane ancora una parte della sua opera sottoforma di manoscritti.

 

FILATELIA

FRANCIA  1997  (3116)

 

 

Zharokov Tair

(Kazakistan)

 

Nato nel 1908. Morto nel 1965.

Scrittore azero, è noto per il  suo poema Il Torrente (1937.)

 

FILATELIA

KAZAKISTAN  Anno 2008

 

 

 

Zhen Yuan

(Cina)

 

Nato a Luovang nel 779. Morto nel 831.

Politico, scrittore e poeta, discendente della famiglia imperiale  Wei. Perse il padre all'età di sette anni e si trasferì a Fengxiang  nei pressi di (oggi) Baoji , Shanxi con sua madre Lady Zheng .

Fu educato dalla madre, che era considerata una donna intelligente. Impoveritasi la famiglia, la madre non inviò  il figlio a scuola, ma gli insegnò da sola a leggere e a scrivere. Si diceva che Yuan fosse in grado di scrivere all'età di otto anni, e all'età di 14 anni superò l'esame imperiale per accedere agli uffici pubblici. All'età di 23 anni, fu nominato caporedattore presso il Reparto degli archivi del governo.

E' stato membro del circolo letterario Bai Juyi, un circolo che si occupava della rinascita della letteratura antica. Era amico personale di Bai Juyi e anche di Xue Tao, una cortigiana e poetessa famosa, che sembra fosse la sua amante. I due amici avevano fatto un patto, quello di  andare in pensione insieme come eremiti taoisti, una volta che avessero accumulato abbastanza fondi, ma la prematura morte di Yuan impedì loro di realizzare quel sogno.

Durante il suo lavoro per il governo dimostrò una rigidezza particolare nel denunciare la corruzione di alcuni funzionari tanto che si attirò la gelosia di alcuni di essi. Le conseguenze furono la sua rimozione dagli  incarichi e l’invio fuori della capitale per svolgere il compito di controllore della contea di Henan.

Successivamente lasciò il servizio governativo per qualche tempo, osservando un periodo di lutto dopo la morte di sua madre.  Ripreso il servizio continuò ad evidenziare il malcostume, la corruzione e le pecche del sistema di governo di taluni amministratori.

Pur occupandosi di politica Yuan non cessò mai di scrivere e di comporre poesie.

Ha lasciato una raccolta di 100 volumi di poesie, una iscrizione per la tomba di Du Fu, in cui loda le opere del suo predecessore (813). 

Egli ha, inoltre, compilato un volume in cui sono raccolte 300 sentenze giuridiche.

La sua opera in prosa, per la quale è più noto, la Biografia di Ying-ying, è stata spesso adattata per opere musicali e operistiche.

 

FILATELIA

MACAO  Anno 2005  (1252/7)

 

 

Zhi Cāo

(Cina)

 

Nato nel 192. Morto nel 232.

E’ stato un poeta, vissuto nell'ultima parte della dinastia Han, nel periodo dei Tre Regni dell'antica storia cinese.

Cao Zhi era il terzo figlio del potente signore della guerra Cao Cao e della la Principessa Bian. Secondo le Cronache dei Tre Regni, Cao Zhi era in grado di  recitare il  Jing Shi, i Dialoghi e  più di diecimila versi di poesie prima ancora d’aver compiuto vent'anni. Il suo talento letterario aveva fatto di lui un figlio prediletto di Cao Cao nella fase iniziale della sua vita.

Cao Zhi  assieme al fratello più anziano  Cao Pi aspirava alla successione del padre che aveva gettato le basi del Regno Wei. Nel 220, alla morte del padre, il potere passò al fratello Cao Pi che poco dopo si proclamò Imperatore del regno di Wei, ponendo fine alla dinastia Han.

Date le continue rivalità tra i due fratelli, al fine di porvi termine a Cao Zhi non fu permesso di immischiarsi negli affari politici.

Sia il padre Cao Cao sia il fratello Cao Pi furono buoni poeti a loro volta, tanto che nella poesia cinese sono ricordati insieme come i "Tre Cao".

Le loro opere, assieme a quelle di altri poeti, formarono l'ossatura dello stile poetico della tarda dinastia Han, noto come stile jian'an e costituito da toni solenni, ma anche spesso melanconici, con frequenti lamenti sull'effimerità e la labilità della vita.

Di lui oggi rimangono più di novanta poesie assai importanti per la loro notevole influenza sullo sviluppo della verseggiatura in epoche successive. La collezione completa  della  maggior parte delle poesie di Cao Zhi e di altre opere letterarie è Chen Si Wang Ji , raccolta delle opere di King Si di Chen, compilata durante la dinastia Ming.

Una delle più celebri poesie di Cao Zhi è Sul cavallo bianco. Scritto nei primi anni della sua vita, il poema, che  parla di  un giovane guerriero che ama il suo paese,  riflette l'aspirazione di Cao Zhi a contribuire allo sviluppo del suo popolo.

 

FILATELIA

CINA  Anno 1994  (3222)

 

ZHURLIVA  ELENA

(Ukraina)

 

Nata nel 1898. Morta nel 1971.

Poetessa Ukraina.

 

FILATELIA

UKRAINA Anno 1998,  Busta postale.

 

 

Zlatarić Dominko

(Yugoslavia)

 

Nato nel 1558 a Dubrovnik. Morto nel 1613.

Dominko Zlatarić è il rappresentante dell' ultima generazione di poeti che hanno continuato durante la fine del Rinascimento a scrivere poesie in croato, introducendo nei loro componimenti  alcuni elementi del manierismo, temi e stile nuovi. 

Nato in una famiglia benestante, nel momento in cui Marin Držić raggiungeva l’apice della notorietà nella commedia, è considerato il rappresentante dell'ultima generazione di poeti croati del Rinascimento

Studiò  filosofia e medicina a Padova. His literary success was particulary marked in 1597 in Venice, when he published three of his poetic translations in one book. Raggiunse la notorietà in campo letterario quando nel 1597 a Venezia, pubblicò tre traduzioni in croato e in forma dialettale  (l’Aminta, La tragedia di Elettra, La morte di Priamo) da rappresentarsi nel teatro di Dubrovnik.

Fu autore di 137 poesie che il figlio Miho fece pubblicare dopo la sua morte. Tutte le sue opere furono poi pubblicate nell’edizione   “Stari pisci hrvatski, libro XXI” col titolo di Opere di Dominko Zlataric , curate da P. Budmani.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 1997   (418)

 

 

ZMAJ Jovan Jovanović

(Serbia)

 

Nato a Novi Sad il 24 novembre del 1833. Morto a Sremska Kamenica il 3 giugno 1904.

Dopo aver concluso le scuole elementari a Novi Sad, allora città dell'Impero Austro-Ungarico, concluse i suoi studi secondari a Bratislava e a Budapest. Visse anche a Praga e Vienna dove studiò medicina e collaborò con riviste letterarie satiriche.

Rientrato a Novi Sad nel 1870, lavorò come medico, professione che esercitò sporadicamente anche a Belgrado, Zagabria e, di nuovo, Vienna.

Contemporaneamente all'attività medica, fu un prolifico poeta. La sua produzione letteraria include poesie liriche, d'amore, patriottiche e politiche. Fu redattore capo della rivista satirica «3. maj» (3 maggio) da cui prese lo pseudonimo Zmaj.

La sua  fama  è, però, legata alla letteratura per bambini, in particolare alla composizione di filastrocche che sono entrate nella cultura serba, e che ancor oggi vengono cantate ai bambini. Tra le sue opere più note al pubblico giovane ci sono le raccolte "Đulići" Rose) e Ćulići uveoci (Rose avvizzite).

Un'importante contributo alla diffusione della letteratura europea fu l'opera di traduzione in lingua serba che Jovanović fece di importanti opere straniere: tra queste, romanzi dell'ungherese Sándor Petőfi, dei tedeschi Johann Goethe, e Heinrich Heine, del russo Michail Jurevič Lermontov e del britannico Alfred Tennyson.

 

FILATELIA

YUGOSLAVIA  Anno 1954  (663),  1983  (1890)

 

 

ZOHRAB KRIKOR  (O GRIGOR)

(Armenia)

 

Nato a Besiktas, Costantinopoli, il 26 giugno 1861. Morto nel  1915.

Scrittore, uomo politico, avvocato e filantropo, è nato in una famiglia benestante.  La sua formazione iniziale è stata completata a livello locale in una scuola cattolica armena.  Ha conseguito la laurea in ingegneria civile presso l’Istituto Galatasaray, ma non esercitò mai in tale campo. Si iscrisse in seguito   ad una  scuola di legge presso l'Università Imperiale di Giurisprudenza, e conseguì  la laurea in legge nel 1882.  Fu un avvocato assai noto tra i giudici dell’Impero ottomano.  Divenne professore presso l'università, dove insegnò diritto.  All'età di 27 anni, sposò Clara Yazejian, e divenne padre di due figlie e due figli.

Tra il 1895 e il 1896 Krikor Zohrab difese con successo molti armeni accusati di una serie di reati politici e criminali.  Come risultato della sua difesa di un rivoluzionario bulgaro che aveva accusato un funzionario turco di tortura, fu radiato dall’albo degli avvocati e costretto a vivere all'estero.

 Nel 1908, in seguito alla rivoluzione dei Giovani Turchi, rientrò in patria e fu eletto membro del Parlamento in sede di Consiglio ottomano, e servì anche la sua comunità come consigliere armeno.

Grande intellettuale, visse una vita molto impegnata,  dovendo bilanciare la sua vita professionale con quella privata.  Aveva una personalità ricca con un cuore generoso.  Amava la vita e i suoi piaceri.  Anche se di solito era aperto a idee progressiste, era di idee conservatrici quando trattava il  ruolo delle donne nella società.  Egli sosteneva che le donne avrebbero dovuto  mantenere i loro ruoli tradizionali e non avventurarsi oltre.

 Fin da adolescente, mostrò grande interesse per il lavoro nazionale.

Nel 1909, durante il massacro di Adana , criticò fortemente le autorità turche per le loro azioni e chiese  che i responsabili fossero consegnati alla giustizia .  Poco dopo l'inizio del genocidio armeno, il 24 aprile 1915, chiese personalmente a  Talat Pasha  la cessazione immediata delle stragi, ma inutilmente.

 Per servire la causa armena, scrisse in francese, su un giornale influente, "La question Arménienne à la lumière des documents".  Nel 1913, il documento fu pubblicato a Parigi.

 Zohrab scrisse numerosi articoli su quotidiani come il “Masis” , “Patria”  e “Est” .  Uno dei suoi celebri articoli si intitolava "Ginestra"  in cui criticava i cittadini armeni, dicendo loro che avevano bisogno di qualche azione "radicale" per riportarli all'ordine.

 Zohrab fu un maestro del romanzo armeno.  Subì l’influenza del realismo francese di Guy de Maupassant , Alphonse Daudet e Émile Zola . 

Arrestato dai Turchi, fu  giustiziato senza processo. Morì il 21 maggio 1915.

 

FILATELIA

ARMENIA  Anno 2012

 

ZOLA ÉMILE 

(Francia)  

 

Da madre borgognona, Emilie Aubert, e da padre di origine veneziana, Francesco, Émile nacque il 12 aprile 1849 a Parigi.

Il padre, (ingegnere legò il suo nome alla costruzione del canale di Aix-en-Provence di cui diresse la costruzione) morì quando Émile aveva  sette anni. Il ragazzo iniziò i suoi studi nella pensione di Notre-Dame e successivamente nel collegio di Aix-en-Provence dove ebbe per compagno di studi Paul Cezanne. Le disastrate  condizioni economiche sorte dopo la morte del padre, costrinsero la madre a trasferirsi a Parigi, dove Zola continuò i suoi studi nel Liceo Saint-Louis, preparandosi per il baccellierato in scienze. Bocciato, ritentò l’esame a Marsiglia, ancora con esito negativo.

Scoraggiato, accettò nel 1859 l’impiego di commesso presso l’amministrazione doganale. Nel 1862, ottenuta la naturalizzazione francese, trovò lavoro presso l’editrice Hachette, diventando direttore dell’ufficio di pubblicità. Il lavoro fu per lui un trampolino di lancio nel mondo della letteratura e la sua carica gli permise di conoscere autori quali Guizot, Lamartine, Michelet, Saint Beuve e altri. Figurò anche tra i collaboratori dei giornali “L’événement”, “Le Figaro”, “La Tribune”, “Le goulois”, “Le rappel” e “La cloche”.

Si dedicò a studi su autori come Balzac, Flaubert, Goncourt, che riteneva vicini alla sua concezione di una letteratura d’analisi, tesa a descrivere in modo palese tutti gli aspetti della realtà, per quanto scioccanti potessero essere, non esclusi i più sordidi. Sulla scia delle concezioni di Taine, diede massima importanza all’influsso sulle passioni umane determinate e influenzate dall’ambiente e dalla razza. Nel saggio I miei odi (1866) formulò la teoria del romanziere naturalista, operante nel mondo umano.

Il suo primo libro Racconti a Ninetta vide la luce nel 1864 e l’anno appresso fu seguito da La confessione di Claudio (1865), Il voto di una morta (1866). In quel periodo Zola cominciò ad allontanarsi dalla sua fede romantica per accostarsi a nuovi maestri (Stendhal, Balzac, Flaubert) e venne sempre più maturando il suo orientamento naturalista. Nel 1867 scrisse Teresa Raquin, I misteri di Marsiglia (1867) e Madeleine Férat. Poi ad imitazione di Balzac che aveva scritto il ciclo La Commedia umana,  mise in cantiere un vasto ciclo sulla storia naturale di una famiglia che avrebbe dovuto comprendere più romanzi.  Sembra che per compilare l’ordine genealogico della famiglia protagonista, i Rougon-Macquart, con tutti i suoi innumerevoli personaggi, ognuno con una sua ben definita fisionomia fisico-psichica   legata alle leggi dell’ereditarietà e alla fisiologia delle passioni, abbia impiegato un anno. Nel 1871 nasce I Rougon–Macquart,, storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero che, protratta sino al 1893, comprende 20 volumi.  I primi in ordine di tempo furono La fortuna dei Rougon (1871), La cuccagna, Il ventre di Parigi (1873) , La conquista di Plassans, Il fallo dell’abate Mouret (1875), Sua eccellenza Eugéne Rougon.  Lo scrittore sembra inesauribile, ma il successo stentò a venire. A darglielo sarà il romanzo Lo scannatoio (1877) che superò in clamore I Miserabili di Victor Hugo.  Lo scannatoio  è un romanzo noir, truce, tenebroso, ambientato nel mondo operaio e basato sulla piaga sociale dell’alcoolismo,

Il successivo romanzo Una pagina d’amore, lasciò i lettori perplessi. Si attendevano ben altro e non descrizioni di  paesaggi parigini.

In questi anni (1877-1880) lo scrittore visse a Médan e la sua casa fu frequentata da scrittori tra cui Huysmans, Maupassant, Paul Alexis, Leon Hennique e Henri Céard. Durante una riunione nacque l’idea di comporre un’opera a sei mani: ogni scrittore avrebbe scritto una novella. Si formò  così il libro Le serate di Médan (1880) che costituì il manifesto della scuola naturalista.  L’opera, come già  Lo scannatoio, suscitò accuse di immoralità alle quali Zola rispose con immutabili argomenti: “Io dipingo la vita, descrivo ciò che scopro o vedo o vengo a sapere. È questo un reato?”

Seguirono Nanà (1880) ambientato nella buona società parigina; Pot Bouille (1882),  Il paradiso delle signore (1883) in cui il protagonista, padrone di un grande magazzino, soffoca la libera concorrenza dei piccoli commercianti, Gioia di vivere (1884).

Germinale (1885) è la presentazione epica delle folle operaie dei minatori, messe in primo piano. L’opera suscitò forti emozioni perché metteva a nudo situazioni che  molti avrebbero voluto non conoscere. Nel 1886 fu pubblicato il romanzo L’opera o Vita d’artista che provocò la rottura col suo amico Cézanne perché  questi riconobbe se stesso nel protagonista. Nel 1886 Zola pubblicò il romanzo La terra che scatenò violente accuse per la crudezza di certe scene e fu inteso come una diffamazione della classe dei contadini. Molti scrittori ruppero ogni contatto con lui. L’amarezza derivata da questi contrasti letterari fu mitigata da una relazione sentimentale con una ventenne, Jeanne Rozerot,  dalla quale ebbe due figli che la moglie legittima riconobbe solo dopo la sua morte.

Intanto i romanzi si susseguivano a ritmo costante: Il sogno (1888), La bestia umana (1880), Il denaro, La disfatta (1892), Il dottor Pasquale  (1893) con i quali chiude il ciclo dei Rougon-Macquart. Non pago Zola abbozzò e iniziò un altro ciclo dal titolo Le tre città inteso a ribattere le critiche che lo accusavano di svelare le tare della società, ma di non proporre rimedi: Lourdes (1894), Roma (1896), Parigi (1897).

Nel 1894, mentre lo scrittore si trovava a Roma per raccogliere materiale per il suo romanzo, scoppiò in Francia l’affare Dreyfus.

Il capitano Dreyfus, accusato di spionaggio, fu imprigionato, processato e il 22 dicembre condannato alla deportazione nel penitenziario dell’Isola del Diavolo. Zola per il momento tacque. Non era a conoscenza dei retroscena e delle pecche processuali. Solo tre anni dopo ebbe l’occasione di leggere gli atti del processo e di rendersi conto dell’innocenza del capitano. Il 5 dicembre del 1897 pubblicò sul “Figaro” il suo primo articolo dal titolo Processo verbale. Il 14 dicembre mise in circolazione un opuscolo Lettera ai giovani, seguito il 13 gennaio del 1898  dalla famosa lettera  J’accuse, indirizzata al presidente della repubblica, Felix Faure, pubblicata nel giornale “Aurore”. Il suo intervento e la sua notorietà in Europa furono risolutivi, anche se costarono a Zola un anno di prigione, tremila franchi di ammenda, e un breve esilio in Inghilterra. Col suo intervento ottenne la revisione del processo, la liberazione di Dreyfus nel 1899 e la sua riabilitazione nel 1906. Fu per Zola il gesto più clamoroso della sua vita.

Negli ultimi anni di vita scrisse altre opere: il ciclo I quattro Vangeli, una evidente evoluzione dal ciclo cupo dei Rougon-Macquart, di cui uscirono Fecondità (1899), Lavoro (1901) e, postumo, Verità (1903). Il quarto che avrebbe avuto per titolo Giustizia non fu completato perché lo scrittore fu colpito da improvvisa morte, avvenuta nel sonno e causata da asfissia per monossido di carbonio esalato da una stufa. Si pensò che la sua morte fosse dovuta a un attentato alla sua vita, un dubbio non del tutto dissipato. Infatti, dopo il suo rientro dall’esilio in Inghilterra, oltre ad essere già uno scrittore celebre, era diventato per molti anche una guida spirituale. Tale situazione gli procurò nemici. La critica accademica gli impedì l’accesso all’Accademie Française; in campo politico gli si schierarono contro i nazionalisti e gli antidreyfusardi. Per questo la morte accidentale sembrò velata dal sospetto di assassinio, che pare non infondato.  Le sue ceneri furono trasferite nel Pantheon.

All’opera del romanziere vanno aggiunti altri volumi di racconti: Nuovi racconti a Ninette (1874); Naide Micoulin (1882); Il capitano Burle (1882);  Racconti e novelle, due volumi postumi ((1929).

Per il teatro scrisse due drammi inediti: La brutta  e  Maddalena. Adattò alle scene Teresa Raquin (1873); Volpone (1874) di Ben Jonson intitolandolo  Gli eredi Rabourdin; la farsa  Il bocciolo di rosa (1878); il dramma Renata (1887), tratto dalla Cuccagna; Lo scannatoio (1879); Nanà (1881); Pot Bouille (1883); Il ventre di Parigi (1887).

Per la musica, scrisse i libretti tratti dal Sogno e   da Attacco al mulino, una novella inserita nelle Serate di Médan.

 

FILATELIA

ADEN Anno 1967 (87), AJMAN 1969 (Mic. 432), CECOSLOVACCHIA Anno 1990 (2834),  FRANCIA  Anno 1967 (1511), 2002  (3524),  2003 (3591), GUINEA  Anno 2001 (1882), 2003 (435), ISRAELE Anno 1994 (1261), MANAMA Anno 1969 (Mic 194), 1972 (1159), RUANDA Anno 1973 (511), URUGUAY  Anno 1999  (1790) 

 


 

 

 

Zongyuan Liu

(Cina)

 

Nato a Chang'an nel 773. Morto nel 818.

Scrittore, poeta e prosatore, visse a Chang'an durante la dinastia Tang.

Zongyuan era un maestro della prosa guwen, e come il suo contemporaneo, il poeta e saggista Han Yu, cercò di liberare gli scrittori dallo  stile ormai sorpassato che era stato in voga per quasi 1000 anni. Insieme con Han Yu, è stato uno dei fondatori del Movimento di prosa classica, ed è tradizionalmente classificato come uno degli Otto Grandi Maestri di Prosa del dinastie Tang e Song.

E’ stato anche un uomo politico, promosso molto rapidamente nelle gerarchie del governo civile in quanto sostenne gli sforzi di riforma dell'imperatore Shunzong. Ma cadde in disgrazia presso le autorità quando l'imperatore improvvisamente abdicò nel 805, e per questo gli fu assegnata una posizione minore, quella di comandante di un posto remoto militare a Yangzhou, nella moderna Hunan. Dopo dieci anni, fu inviato ancora più lontano, nella zona di minoranza etnica di Liuzhou (moderno Guangxi). Liu Zongyuan è stato un attivista politico durante il periodo centrale della dinastia Tang. Diligente e frugale, ha attuato riforme radicali nella burocrazia cinese e nel regime fiscale, che lo misero in conflitto con l'aristocrazia

In esilio, Liu Zongyuan rivolse la sua attenzione alla letteratura e scrisse numerose lettere, poesie , favole , racconti di viaggio e saggi sul  confucianesimo, taoismo e buddismo. Alcune delle sue opere celebrano la sua attività burocratica,  mentre in altre si lamenta per la sua messa al bando. Molti suoi scritti sono di natura burocratica,

Li  considerava soprattutto un mezzo per promuovere la sua carriera.  In esilio scrisse per lo più  pezzi didattici delizioso. Egli è particolarmente noto per i suoi scritti allegorici e per le sue favole, che, come favole di Esopo, sono spesso storie di animali.

 

FILATELIA

CINA  Anno 1983  (2612)

 

 

 

Zoranić Petar (Pietro Albis)

(Croazia)

 

Nato a Zara nel1508. Morto dopo il 1569.

Scrittore croato è stato l’autore di Planine, il primo romanzo croato , di argomento pastorale. Lo scrisse imitando Virgilio, Ovidio, Dante, Petrarca e Boccaccio.  Il romanzo fu scritto nel 1538 e pubblicato nel 1569.

Zoranic’ scrisse altri due romanzi, di cui non è rimasta traccia.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 2008  (794)

 

 

ZORRILLA Y MORAL JOSÈ

(Spagna)

 

Nato a Valladolid, il 21 febbraio 1817, morto a Madrid il 23 gennaio 1893.

Si trasferì a Madrid col padre divenuto alcalde ed entrò nel seminario dei nobili.

Morto il re Fernando VII, il padre fu esiliato a Lerma e Zorrilla iniziò a studiare diritto, prima a Toledo e poi a Valladolid. Nel 1836 si sottrasse alla tutela del padre e cominciò a farsi conoscere nel campo della letteratura, cominciando a lavorare nella redazione del giornale “El Español” e di altre riviste dove pubblicò poesie. Iniziò pure la carriera di drammaturgo col dramma storico Juan Dandolo seguito da altri drammi che sono per lo più rifacimenti di modelli del ‘secolo d’oro’ spagnolo.

Il successo venne nel 1845 con Don Juan Tenorio (Don Giovanni).

L’anno successivo andò in Francia dove incontrò Victor Hugo, George Sand, De Musset, Teofilo Gauthier.

La morte del padre avvenuta nel 1848 lo trasse per un certo tempo dal bisogno, ma presto sperperò l’eredità e riprese la vita bohemienne.

Separatosi della moglie più anziana di lui ed eccessivamente gelosa, che aveva sposato nel 1839, e che lo perseguitava continuamente, si trasferì prima a Londra e poi nel Messico, dove visse per dodici anni con una messicana.

Nel 1864 l’imperatore Massimiliano lo nominò direttore del teatro nazionale.

Morta la moglie, ritornò in Spagna nel 1865. Voleva fermarsi per poco tempo, ma la fucilazione dell’imperatore lo persuase a rimanervi.

Pubblicò opere liriche e narrative, viaggiò molto e tenne conferenze per sopravvivere.

Nel 1860 si risposò  e risiedette in varie località, in particolar modo in Francia dove pubblicò il poema Granada mia! (1855).

Fu eletto membro della Reale Accademia di Lingue e nel 1886 ottenne dallo Stato una pensione.

Lasciò una trentina di opere tra  drammi, volumi di liriche e leggende: Poesie (1837), Canto di Trovatori (1840/41), Fiori perduti (1843), Ricordi e fantasie (1844) La rosa di Alessandria (1867), Due rose in un roseto (1859), La leggenda del Cid (1882), Gnomi e mogli (1886).

Lasciò pure un volume di memorie Ricordi del tempo  passato (1880-83).

OPERE: Don Juan Tenorio   Rappresentato nel 1844, racconta la storia del celebre seduttore che si redime per amore. Don Juan Tenorio e il suo amico di scelleratezze don Luis de Mejia, scommettono di superarsi in delitti. Si ritrovano dopo un anno, mascherati, in una osteria dove sono presenti  il padre di Don Juan e il padre di Ines, sedotta da Don Juan. Raccontano tutte le loro malvagie imprese e sono arrestati. Evadono. Don Juan riesce a rapire Ines che era stata rinchiusa dal padre in convento. Interviene  il padre e anche il marito di donna Anna, anche lei sedotta dal giovane. Don Juan riesce ad uccidere tutti e due.  Dopo cinque anni, ritorna a Siviglia e si imbatte in un funerale. Tra gli accompagnatori ci sono tutte le sue vittime e quando giunge al cimitero si accorge che il funerale è il suo. Una statua, sua vittima lo invita a cena per vendicarsi. Ma interviene lo spirito di donna Ines che lo fa pentire e salire in cielo con lei.  Ancora oggi il dramma è rappresentato in Spagna nella giornata dei morti, quasi fosse una sacra rappresentazione.

 

FILATELIA

GRENADA Anno 1992 fog. 286), SPAGNA  Anno 1995 (fog.67), 1996  (3037) 

 

 

 

ZORRILLA DE SAN MARTIN JOSÈ

(Uruguay)

 

 Nato a Montevideo  nel 1855, ivi morto nel 1931.

 Studiò presso i Gesuiti di Santa Fè per passare poi presso il collegio dei Padri Bayonesi di Montevideo.  Si laureò in legge, ma nel 1880 abbandonò l’avvocatura in quanto chiamato ad occupare la cattedra di letteratura ispano-americana all’Università Nazionale.

Esponente del movimento  cattolico tradizionalista, fu eletto deputato ed inviato per operazioni diplomatiche in Europa (Francia, Portogallo, Spagna, Vaticano).

Pubblicò le sue opere consistenti in versi e leggende su “La stella del Cile”.

Nella sua prima raccolta di poesie Note di un inno del 1876 si avverte già chiaramente l’influenza del poeta postromantico Gustavo Adfolfo Bécquer. Nei versi riflette la tristezza e il patriottismo che gravano su di lui e che si ritroverà in tutta la sua opera successiva.

Nel 1878 pubblica sul periodico cattolico “El Bien” la sua famosa Leggenda patria che gli procurerà fama. Il suo nome è legato al poema epico-lirico Tabaré, iniziato nel 1879 e dato alle stampe nel 1888. L’opera venne in seguito da lui ampliata, rimaneggiata e riveduta in diverse edizioni. È  composta da sei canti e descrive le vicende della razza indigena dei charrua, sterminata dagli spagnoli, e prende lo spunto dalla vicenda semileggendaria di un indio convertito al cattolicesimo, Tabaré, nato dalla violenza subita da un india da parte di un conquistatore spagnolo.

L’influsso della scuola romantica spagnola è evidente. Traspare un impressionismo descrittivo, una melanconica contemplazione della vita  e della morte, il rapporto tra realtà e sogno che lo pose all’avanguardia nel campo della poesia. La sua poesia, ricca di panorami plastici, le sue metafore, le sue allusioni e l’ingenua architettura nel raccontare hanno fatto di lui un poeta puro e fresco.

Altre sue opere: consistono in libri di viaggi, saggi oratori, opere storiche, riflessioni su temi cristiani. Rispetto alle precedenti sono meno innovative.

 

FILATELIA

URUGUAY  Anno 1932  (418/22),  1933  (461),  1980 (1053),  1982 (1110), 1989  (1302), 2005 (2247)

 

 

Zoryan Stepan

(Armeno)

 

Nato nel  1890.  Morto nel 1967.

 Scrittore sovietico armeno.  Le sue opere sono dedicate alla vita dei villaggi armeni e ai problemi sociali degli abitanti. 

Dopo la rivoluzione di ottobre pubblicò  una serie di nuove collezioni (Guerra, 1925; Tsovan, 1925; La biblioteca dei ragazzi, 1926; Fuoco, 1927, ecc.)  Uno dei suoi più importanti lavori è Il re Pap, romanzo storico, pubblicato molte volte ed adottato nei programmi scolastici per l’insegnamento dell’armeno. 

 

FILATELIA

URSS  1989  Annullo speciale e busta postale.

 

 

ZoscHenko Michail Michajlovic

(Russia)

 

Nato a Poltava nel 1895,. Morto a Leningrado nel 1958.

Autore di centinaia di racconti umoristici con forti accenti grotteschi e d'assurdi, descrisse gli aspetti negativi della realtà post-rivoluzionaria. Al centro della sua satira è l'uomo della strada gretto e ignorante, erede del filisteismo borghese che la rivoluzione si illudeva di aver eliminato.

L'originalità della scrittura di Zoscenko sta nell'abile uso dello skaz, il racconto colloquiale in prima persona: quasi tutti i suoi personaggi usano una fraseologia comunista mal digerita, mescolano espressioni popolari a termini libreschi o giornalistici.

Zoscenko fece parte dei serapionidi. Raggiunse il successo con i Racconti di Nazar Il'ic, signor Sinebrjuchov (1922) e soprattutto con i Racconti sentimentali (1929).

Accusato di "scarso patriottismo", cercò di variare il suo registro narrativo: Kerenskij (1937), Taras Sevcenko (1939). Ciò non gli vietò l'espulsione dall'Unione degli scrittori, soprattutto a causa di un romanzo autobiografico di impostazione freudiana, Prima che tramonti il sole (1943).

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1994  Busta postale

 

 

Zoss Roland

(Svizzera)

 

Nato a Berna nel 1951.

Cantautore e romanziere, Zoss ha studiato antropologia e letteratura in Berna e Avignone.

Dopo decine di album e libri di poesie, ebbe successo in Europa nel 2004 con un album legato al mondo della canzone.

Ha lavorato con molti musicisti e artisti europei. Tra il 1999 e il 2008 ha scritto più di una dozzina di album per l’infanzia, alcuni in lingua inglese, diventando uno dei più conosciuti cantanti svizzeri per i bambini. Dopo il successo con due dischi, Xenegugeli , Muku-Tiki-Mu,  Roland Zoss creò nel 2007 Jimmy Flitz, il suo personaggio più noto.

Alcuni altre sue creazioni, oltre al topo  Jimmy-Flitz sono diventate tesori culturali, in quanto alla fantasia uniscono anche nozioni legate all’ambiente e alla conoscenza del paese.

Jimmy Flitz è un Die kleine neugierige Schweizermaus im rot-weissen Pulli, bekannt aus der Güschi-Saga, schnuppert wie alle Mäuse nach Essbarem.  piccolo topo curioso, che veste un  maglione rosso e bianco. Avendo diversi amici, comincia a viaggiare attraverso la Svizzera, permettendo ai lettori di scoprire luoghi, avvenimenti e dettagli  legati al folclore del passato e alla vita contemporanea,

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 2010

 

 

 

ZRINYI MIKLOS NICOLAS

(Ungheria)

 

Nato a Ozaly nel  1620. Morto a Csaktornya nel 1664.

Condottiero, uomo politico e poeta ungherese, orfano del padre all’età di otto anni, ereditò una grande fortuna.  Sotto la tutela di Pedro Pazmany, studiò nella scuola dei gesuiti di Nagyszombat e Graz. Nel 1963 fece un viaggio in Italia e a Roma fu ricevuto dal papa Urbano VIII.  Tornato in patria, partecipò a numerose spedizioni contro i turchi.

Generale a 25 anni, la sua fama si sparse per tutta l’Europa. e divenne un simbolo per i patrioti ungheresi. Ciò  gli valse i sospetti della corte viennese che gli negò la carica di Conte palatino (luogotenente del re).

Sebbene si distinguesse nalla gloriosa campagna invernale del 1664 e avesse ottenuto i massimo onori e riconoscimenti internazionali, dopo una pace  gravemente pregiudiziale per gli interessi ungheresi, firmata dal suo governo, si ritirò nei suoi possessi dove morì nel corso di una partita di caccia al cinghiale.

A 26 anni scrisse uno dei più importanti poemi della letteratura ungherese L’assedio di Szigeti (1651), insieme ad un gruppo di liriche d’amore dal titolo La sirena del Mar Adriatico dove narra la gloriosa e inutile difesa degli abitanti della città di Szigetvar, avvenuta nel 1556 quando le truppe turche, comandate da  Solimano, assediarono la città alla cui difesa partecipò un antenato di Zrinyi.

Sebbene quest’opera non si presenti in modo brillante, la rudezza della sua descrizione si allea col contenuto aspro e duro del poema, conferendole un sapore epico inconfondibile.

Scrisse molte altre opere in prosa tra cui un Trattatello militare (1647), un Trattato sull’arte della guerra  (1650-53), ad imitazione del Machiavelli, un commento alla vita di Mattia Corvino, Meditazione sulla vita di re Mattia e un energico pamphlet contro i turchi Rimedio contro il veleno turco (1660-61) di salda costruzione logica e retorica.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 1996  (353),  UNGHERIA  Anno 1952

 

 

ZUCKMAYER CARL

(Germania)

 

Nato a Nacknheim, Assia Renana, il 27 dicembre 1896, morto a Visp, Svizzera il 18 gennaio 1977.

Figlio di un industriale, prese parte alla Prima guerra mondiale.  Terminata la guerra studiò scienza a Heidelberg, ma la sua passione era il teatro e nel 1924 lo troviamo al lavoro presso il Deutsches Theater.

Si trasferì in Austria dove visse dal 1926 al 1938 e   dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, emigrò in America dove rimase fino alla fine del secondo conflitto

Poco si curò di politica perciò le sue prime opere furono ambientate per lo più nel mondo contadino. Le sue sono commedie di costume come L’allegro vigneto (1925), cui fu conferito il premio Kleist,  Katharina Knie (1928), la fortunata Il capitano di Koepenik (1931), una satira alla burocrazia del periodo guglielmino.

Al 1930 risale la pubblicazione dell’Angelo azzurro, sceneggiatura cinematografica tratta dal romanzo Il professor Unrat, da cui venne tratto un celebre film.

Rientrato in Germania dopo la guerra scrisse un dramma, Il generale del diavolo (1946), ispirato alla storia del generale dell’aviazione nazista Udet che, compresi i crimini della Germania, si suicidò.

Fu un successo come pure l’autobiografia  Come se fosse una parte di me (1966).

Altre opere sono Barbara Blomberg del 1949, Il canto nella fornace (1950), La luce fredda (1955) sull’esplosione atomica, L’orologio batte l’una (1961), L’acchiappatopi (1975)  sulla crisi della gioventù.

La narrativa comprese anche altri romanzi e racconti non molto impegnati come  Il contadino di Taunus (1927), Il furfante di carnevale (1937), Maddalena (1936), I racconti (1952), La confessione di carnevale (1959)

OPERE: Il capitano di    Köpenick   Commedia in tre atti, rappresentata a  Berlino il 5 marzo 1931. Il ciabattino Voigt  ha già collezionato anni di prigione per falsificazione di documenti. Uscito  di carcere, s’introduce negli uffici di polizia per procurarsi moduli per ottenere un passaporto. Arrestato, deve scontare altri anni di prigione. Richiede nuovamente il passaporto ma non l’ottiene perciò si traveste da ufficiale, indossa una divisa e si reca da Köpenick dove s’insedia nel municipio, comanda il distaccamento militare, arresta il sindaco, s’impossessa dalla cassa comunale. Ma anche qui non riesce a ottenere il passaporto perché  in quella cittadina non esiste alcun ufficio che rilasci tale documento. Braccato dalla polizia, manda in congedo tutti i soldati, si presenta alla questura di Berlino dove dichiara di essere l’autore di tutto il trambusto suscitato. Richiesto dal questore di spiegare come sia riuscito a farsi passare per un capitano, risponde candidamente “Io non ho fatto nulla. È  stata la mia uniforme a darmi il prestigio”. È il caso di affermare che talvolta l’abito fa il monaco.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 2005 (fog.221), GERMANIA  Anno1996  (1725),  2006 (2380),    GIBILTERRA Anno 1995 (749), LIECHTENSTEIN  Anno1984 (782), MALI Anno 1995 (811).

 

 

ZUKOVSKIJ VASILIJ ANDREEVIC

(Russia)

 

Nato a Misenskoe, Tula, nel 1783. Morto a Baden Baden nel 1852.

Fu amico di Puskin. La traduzione dell'Elegia di Th. Gray, che Zukovskij pubblicò nel 1802, fu da molti considerata come l'atto di nascita della poesia russa moderna. Gran parte della fama di Zukovskij fu affidata alle traduzioni di grande perfezione formale, soprattutto dei romantici e dei preromantici inglesi e tedeschi.

Assunse la direzione della rivista “Vestnik Evropy” nel 1808, su cui pubblicò alcune sue ballate

Importanti le ballate Ljudmila (1808), Svetlana (1812), L'arpa eolica (1814) e rifacimenti della Leonora di Burger, dove il passato russo è rivissuto attraverso la sensibilità preromantica.

Arruolatosi nel 1912 nel reggimento della guardia nazionale, prese parte alla battaglia di Borodino e compose una delle sue più note ballate Il bardo nel campo dei guerrieri russi (1812), cui seguirono il poemetto Teone ed Eschine (1815), le odi Al capo dei vincitori (1815), Il bardo del Kremlino  (1816).

Ottenne quindi l’incarico di curare l’educazione  del principe ereditario, lo zarevic Alessandro, per il quale scrisse una istruzione a cui s’ispirò l’attività politica del futuro zar rispetto le leggi sulla libertà e sulla giustizia.

Dopo un viaggio attraverso  la Russia e l’Europa, si stabilì in Germania, interessandosi alla dottrina cattolica.

Notevole il suo apporto tematico. La sua lirica si caratterizzò come espressione diretta di emozioni e sentimenti soggettivi. Dopo il 1830, seguendo una evoluzione comune anche a Puskin, abbandonò gradualmente la tipica dolcezza e melodiosità della sua scrittura per un progetto di 'epica' oggettività. usando soprattutto esametri o versi liberi. Tradusse liberamente i poemi e i drammi di Schiller.

Splendida la sua traduzione dell'Odissea (1849). 

 

FILATELIA

URSS  Anno 1952  (1621), 1954 (1707), RUSSIA Anno 1999 (fog. 244), 2005 (6868+fog.280).


 

 

 

Zupancic Oton

(Slovenia) 

 

Nato a Vinica (Croazia) il 23 gennaio 1978. Morto a Ljubljana l’11 giugno 1949.

Appartenne a famiglia agiata, e poté studiare a Novo Mesto,  Ljubljana e Vienna. Frequentò  l’Università di di Zagabria. Successivamente si trasferì a Parigi ma non concluse gli studi. Per vari anni peregrinò in varie capitali europee e poté fare esperienza diretta di tutte le correnti letterarie dell'epoca.

Il suo stile inizialmente spazia nella poesia popolare per poi diffondersi in tutti i temi della vita e dell'arte, creando una lirica vivace e ricca di sentimento che fece di lui uno dei maggiori poeti sloveni dell'epoca.

Nel 1920 fu nominato direttore del teatro drammatico di Lubiana.

Sin dal Liceo cominciò a scrivere versi, raccolti nel volume Uova di Pasqua (1900). Altre raccolte sono La coppa dell’ebbrezza  del 1899, Ciciban e altro ancora del 1915,  Cento indovinelli (1915). Scrisse versi patriottici nella raccolta  Attraverso il piano del 1904,  Monologhi del 1908, All’alba di San Vito (1920) e una copiosa produzione di versi per l'infanzia e numerose traduzioni da altre lingue in sloveno.

Tentò in teatro il genere drammatico con Veronica di Desenice (1924).

Si occupò anche di traduzioni.

È  considerato il miglior poeta lirico degli Sloveni e persino degli Slavi meridionali in generale.

Opere.  Raccolte di poesie:   Caša opojnosti ("Il calice dell'ebbrezza", 1899), Cez plan ("Attraverso la pianura", 1904),  Samogovori ("Monologhi", 1908), V zarje Vidove ("All'alba di San Vito", 1920), Zimzelen pod snegom ("La pervinca sotto la neve", 1945) .

Letteratura per ragazzi: Pisanice ("Uova di Pasqua" 1900), Lahkih nog naokrog ("Infanzia trascurata", 1913), Sto ugank ("Cento setacci", 1915), Ciciban in še kaj ("Ciciban e oltre", 1915).

Commedie:  Noc za verne duše ("Una notte per la anime fedeli", 1904), Veronika Deseniška ("Veronica di Desenice", 1924). (Da Internet)

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA  Anno 1970  (1262)

 

ZUYLEN BELLE VAN (pseud. Di Isabelle de Charrière)

(Olanda)

 

Nata il 20 0ttobre 1740 a Utrecht. Morta  il 2  dicembre 1805.

Conosciuta come Belle van Zuylen in Olanda e Madame de Charrière altrove, è stata una scrittrice olandese dell' Illuminismo che visse la seconda metà della sua vita in Svizzera.

Di nobile famiglia nel 1750, fu  inviata a Ginevra e viaggiò attraverso la Francia e la Svizzera. Avendo parlato solo francese, ha dovuto reimparare l’olandese al suo ritorno a casa nei Paesi Bassi. Tuttavia, il francese sarebbe rimasta la sua lingua preferita per il resto della vita, cosa che aiuta a spiegare perché, per lungo tempo, il suo lavoro non era così noto nel suo paese di nascita come altrimenti avrebbe potuto essere.

Isabelle ha goduto di un'educazione molto più ampia di quanto fosse consueto per ragazze a quel tempo. Nel 1771, sposò Charles-Emmanuel de Charrière de Penthaz, e da allora fu conosciuta come Madame de Charrière.

Durante la sua vita  mantenne una fitta corrispondenza con numerose persone, tra cui intellettuali come James Boswell, Benjamin Constant e Ludwig Ferdinand Huber. Nel 1786, incontrò  lo scrittore Benjamin Constant con cui iniziò uno scambio di lettere che sarebbe durato fino alla fine della sua vita. Aveva anche un'interessante corrispondenza con il suo traduttore tedesco Ludwig Ferdinand Huber.

Isabelle de Charrière scrisse romanzi, opuscoli, opere teatrali e musica composta. Il suo periodo più produttivo è venuto solo dopo che lei  si stabilì a Colombier per un certo numero di anni. I temi includevano i suoi dubbi religiosi, la nobiltà e l'educazione delle donne.

Il suo primo romanzo, Le Noble, fu pubblicato nel 1762. Era una satira contro la nobiltà e anche se è stato pubblicato in forma anonima, presto scoprì la sua identità e i suoi genitori ritirarono il lavoro dalla vendita.

Nel 1784 ha pubblicato due romanzi, Lettres neuchâteloises e Lettres de Mistriss Henley publiée par amie. Entrambi erano evangeliari, una forma che ha continuato a favorire. Nel 1788, ha pubblicato il suo primo pamphlet sulla situazione politica nei Paesi Bassi.

Come un ammiratrice del filosofo Jean-Jacques Rousseau, è intervenuta nella pubblicazione postuma del suo lavoro, Confessioni, (1789). Ha anche scritto il suo pamphlet su Rousseau intorno a questo tempo.

Le sue opere complete si trovano in Oeuvres complètes, Éd. J-D. Candaux, C.P. Courtney, P. Dubois, S. Dubois, P. Thompson, J. Vercruysse, D.M. legno. Amsterdam, G.A. van Oorschot, 1979-1984. 10 vols. 8190 p. ISBN 9789028205000

 

FILATELIA

OLANDA Anno 2013 (3089M)

 

 

 

ZUZORIC CVIJETA

(Yugoslavia)

 

Nata a Dubrovnich nel 16° secolo.

Di ottima educazione e cultura, andò sposa ad un ricco mercante fiorentino. Nel 1570 il, marito fu nominato console a Dubrovnik e Cvijeta ritornò nella sua città natale

Sia a Firenze sia a Dubrovnik lasciò tracce della sua produzione poetica.  Scrisse poesie, in particolar modo. sonetti che furono apprezzati  da entrambi i sessi.

La Zuzoric rappresenta un ideale anello di congiunzione tra le due culture, la croata e l’italiana.

 

 

FILATELIA

CROAZIA  (Mic. 375)

 

ZVONICKÝ GORAZD   (pseud. di ANDREW SANDOR)

(Cecoslovacchia)

 

Nato  il  29 Giugno 1913 a Močarany, oggi parte di Michalovce. Deceduto il 27 Luglio 1995 a Roma.

Sacerdote cattolico. poeta missionario, insegnante, traduttore.

Figlio di contadini,  quinto di otto figli,  è cresciuto in una zona povera. Il suo talento fu notato da un sacerdote,  padre Stephen Hlavac, che lo convinse ad andar in un seminario salesiano.

L’11 novembre del 1940 pronunciò i voti perpetui e nel 1942 si diplomò presso il convento  Znievom. Dal 1944 ha studiato teologia al St. Benadik. Fu ordinato  sacerdote salesiano il 29 Giugno 1948. Durante il servizio militare obbligatorio conobbe i poeti Janko Silan e Paolo Usak Olivia, che risvegliarono in lui un interesse per la poesia.

Fino alla chiusura violenta del Seminario vescovile di Trnava (19 maggio 1949), servì come consulente scolastico. E 'stato anche redattore di un giornale missionario per la della Gioventù. Nel giugno del 1949 fu nominato parroco a Michalovce.

La notte fra  il 13 e  il 14 Aprile 1950 è stato arrestato ed inviato in un campo di isolamento per clero a Podolínec. Qui, insieme a centinaia di altri monaci trascorse diversi mesi di carcere duro. Nell'agosto del 1950, riuscì a fuggire dal campo e il 22 ottobre oltrepassò segretamente i  confini attraversando il fiume Morava e all’estero ritrovò la libertà. Dopo un breve soggiorno in Italia, si recò a Buenos Aires in Argentina. Qui lavorò attivamente con l'Associazione degli scrittori slovacchi e stranieri. Quando fu fondato nel 1963 l’Istituto S.. Cirillo e Metodio a Roma, tornò in Europa. Divenne membro del Presidium dell'Istituto Slovacco a Roma e professore di scienze umane presso la Bernolákova, il liceo dell’Istituto St. Cirillo e Metodio. Qui rimase fino al 1990. Durante tutto il tempo trascorso in esilio collaborò a molti periodici slovacchi.

Gorazd Zvonický fu protagonista della caduta del comunismo. Dopo lunghi anni di esilio poté visitare la sua nativa Slovacchia, che per lui significava un enorme soddisfazione. Morì a Roma e fu sepolto nel cimitero di Prima Porta Via Flaminia. Il  29  Giugno 1996 i suoi resti sono stati trasferiti al cimitero nazionale di Martin.

Opere: 1943 – Semina di perle, poesie;   1948 – Mytnik;

Opere pubblicate in esilio: 1958 - Con il dito indice sulla nuvola (Buenos Aires); 1964 – Il risveglio della terra (Roma); 1965 - Il vino (Middleton); 1967 - Il Sole Loves Me (Roma);     1968 - Le Prekutávam Hunting Grounds (Roma); 1969 - Solo frammenti ... Urli nella invasione. Anno Domini 1968 versetti che descrivono la tragedia dell'occupazione sovietica della Slovacchia. Sono stati tradotti in italiano (Padova); 1972 - Il giro del buco della serratura (Roma);  1973 - Il seminatore perle (Roma); 1985 – Obolus;  1988 - Quando silenzio è oro, saggi polemici in occasione del suo 75 ° compleanno (Roma);  1993 - Voglio essere in grado di parlare, la scelta di vita opera poetica, in occasione del suo 80 ° Compleanno (Martin); 1993 - Tu sei più bella, il mio paese, Gorazd Zvonický poesia antologia (pubblicato da Foreign Matica);

 

FILATELIA

SLOVENIA  Anno 2013

 

 

ZWEIG ARNOLD

(Germania)

 

Nato a Gross-Globau (Slesia) nel 1887. Morto a Berlino nel 1968.

Ebreo figlio di un artigiano, esordì con racconti di costume, genere allora di moda, caratterizzati da un forte interesse psicologico sotto la precoce influenza di Freud: Novelle su Claudia (1912).

L'esperienza traumatica di Verdun, durante la prima guerra mondiale, produsse in lui un cambiamento radicale, inducendolo a spostare i suoi interessi sulla sociologia e sulla politica. Fu attivo, senza fortuna, anche in campo teatrale. 

Visse a Berlino fino al 1933, protagonista di violente polemiche, dedicandosi soprattutto al ciclo di romanzi incompiuto, La grande guerra dei visi pallidi. Il più noto romanzo del ciclo è La questione del sergente Grischa (1927), sulla vicenda di un innocuo prigioniero russo inutilmente fucilato.

Ha scritto anche: Giovane donna del 1914 (1931), Educazione davanti a Verdun (1935), L'insediamento di un re (1937).

Emigrato nel 1933, visse in vari paesi, fu anche in Palestina; nel 1948 si stabilì nella DDR divenendo una delle figure culturali di primo piano e ricoprendo importanti incarichi politico-culturali. La cosa più importante scritta nel dopoguerra è forse La scure di Wandsbek (1947).

Vasta influenza ebbe la sua saggistica, che comprende anche alcuni notevoli interventi sull'ebraismo. Centrale nell'opera di Zweig è la consapevolezza del fallimento della tradizione umanistica, travolta dal sanguinario cinismo industriale e tecnologico delle nuove caste.

 

FILATELIA

DDR  Anno 1977  (1875),  1987  (2712)

 

 

ZWEIG STEFAN

(Austria)

 

Nato il 28 novembre 1881 a Vienna, morto il 22 febbraio 1942 a Petrópolis presso Rio de Janeiro.

Secondogenito  dell'industriale ebreo Moritz Zweig e di Ida Brettauer, visse la  gioventù nella sicurezza economica e nel clima artistico e intellettuale della Vienna della fine dell'Ottocento. Come la maggior parte dei suoi coetanei, a quell'epoca s’interessava poco dei problemi politici e sociali di quel periodo.

Nel 1900 iniziò gli studi di filosofia all'università di Vienna e li continuò Berlino. Si laureò nel 1904.

Fece diversi viaggi, soffermandosi Parigi e a Londra dove conobbe l’elite letteraria del momento

Nel 1908–1909 si recò in viaggio in Asia e nel 1911 in America. Tornato in Europa, conobbe Friderike Maria von Winternitz, che sposò nel 1920.

Durante la Prima guerra mondiale soggiornò parte a Vienna e parte in Svizzera dove ebbe contatti con Hesse, James Joyce e Ferruccio Busoni.

Dopo la guerra tornò in Austria. Compì frequenti viaggi in Italia e Francia. Incontrò Maxim Gorkij a Sorrento e Joseph Roth a Cap d'Antibes. Rimase molto impressionato dal suo viaggio nella Russia sovietica in occasione del centenario di Lev Tolstoj del 1928, in cui incontrò Gorkij per la prima volta.

Appassionato bibliofilo, la sua situazione finanziaria gli consentì durante i vari viaggi di ampliare la sua collezione di manoscritti originali, acquistando opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, Johann Wolfgang von Goethe e Honoré de Balzac.

Nel 1933 le opere di Zweig furono bruciate dai nazisti. Nel 1934 lasciò l'Austria ed andò ad abitare a Londra senza la sua famiglia. Nel 1938, dopo l'annessione dell'Austria alla Germania, chiese la cittadinanza inglese.

Nello stesso anno divorziò da sua moglie Friderike, e nel 1939 sposò Lotte Altmann, con la quale si recò a New York nel 1940, ben sapendo che non avrebbe più rivisto l'Europa. L'anno seguente si spostò a Petrópolis in Brasile.

La sua vita finì tragicamente: si suicidò insieme alla moglie Lotte, il 22 febbraio 1942.          

Tra le sue opere sono da ricordare alcune raccolte di novelle Amok (1922) Sovvertimento dei sensi (1926), Impazienza del cuore (1938); biografie romanzate su Fauché, Maria Antonietta, Erasmo da Rotterdam, Maria Stuarda, Magellano, Amerigo Vespucci; trilogie di saggi critico-biografici in cui trattava scrittori  per lo più affini tra loro. Notevole è una raccolta di ‘miniature’ Ore siderali dell’umanità (1924).

Zweig fu autore di importanti biografie tra le quali si ricordano Fouché. Ritratto di un uomo politico, pubblicata nel 1929, studio di carattere e quadro preciso dell'epoca napoleonica, inteso anche come ammonimento per il presente. Nello stesso anno Zweig scrisse la tragicommedia "Das Lamm des Armen", anch'essa ambientata nell'era napoleonica.

Marie Antoinette. fu pubblicata nel 1932: Erasmus von Rotterdam, fu pubblicato nel 1934, seguito da Maria Stuarda, scritta a Londra.

Nel 1936 fu pubblicato "Castellio gegen Calvin oder Ein Gewissen gegen die Gewalt", in cui il poco conosciuto umanista Sebastian Castellio rappresenta un'immagine ideale dell'autore stesso. Il libro venne bene accolto da autori antifascisti come Lion Feuchtwanger, ma molto criticato in particolare in Svizzera, perché non rende giustizia al personaggio di Calvino. Nel 1938 seguì Magellano.

L'unico romanzo di Zweig, "Ungeduld des Herzens", fu pubblicato nel 1939.

A Petrópolis scrisse "Amerigo. Geschichte eines historischen Irrtums" e la famosa Novella degli scacchi. L'autobiografia di Zweig Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo, completata nel 1941, finisce esattamente il 1 settembre 1939, la data dell'attacco del Reich alla Polonia e quindi di inizio della seconda guerra mondiale. Per Zweig questo significava la realizzazione delle sue peggiori paure e la fine di tutte le sue speranze.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno  1981  (1521)