HOME| A | B | C | D | E | F | G | H | I | J  | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W X | Y | Z |

 

SAAVEDRA ANGEL Duca di RIVAS

(Spagna)

 

Nato a Cordoba il 19 Marzo 1791. Morto il 22 giugno 1865.

Poeta, drammaturgo  e uomo politico, appartenente al partito liberale, combatté durante la guerra di indipendenza contro Napoleone. Condannato a morte per le sue idee liberali,  fuggì in Inghilterra. Visse successivamente in Italia, Malta e Francia, fino alla morte di Ferdinando VII nel 1833 e l'amnistia del 1834, quando tornò in Spagna. Poco dopo, successe al fratello come duca di Rivas.

Nel 1835 divenne ministro degli interni sotto Istúriz, e insieme con il suo capo dovette nuovamente lasciare il paese. Rientrato nel 1837, si unì al partito moderato, divenne primo ministro, e fu  successivamente ambasciatore a Parigi e a Napoli e Presidente della Real Academia Española.

Nel 1813 pubblicò Poéticos Ensayos, e tra questa data e il suo primo esilio alcune delle sue tragedie Ataulfo (1814), e Lanuza (1822) furono messe in scena.

Tracce di influenza straniera sono osservabili in  Il faro di Malta (1828) in El Moro Expósito (1833), un poema narrativo dedicato a Giovanni Hookham Frere, e nel  Don Álvaro o La fuerza del sino (rappresentato il 22 marzo 1835 a Madrid), un dramma diede vita ad una polemica letteraria.

Don Alvaro è di importanza storica per aver diffuso il nuovo romanticismo francese in Spagna. Il dramma fu utilizzato da Francesco Maria Piave per il libretto dell’opera di Verdi La forza del destino (1862).

Come poeta, è noto per l’opera Históricos Romances (1841), adattamenti di leggende popolari in forma di ballata.

 

FILATELIA

SAN MARINO Anno 2001  (1738)

 

 

SABA UMBERTO

(Italia)

 

Nacque a Trieste nel 1883 e morì a Gorizia nel 1957.

Figlio di una ebrea, fu abbandonato dal padre di cognome Poli (che conobbe solo vent’anni dopo), rinunciò al nome paterno per assumerne uno più vicino alla razza materna (Saba, in ebraico significa ‘pane’).  Non terminò gli studi e cominciò a lavorare in una casa di commercio triestina e poi fu mozzo su una nave mercantile. Durante la guerra fu arruolato, ma non andò mai al fronte.

Il suo esordio poetico avvenne nel 1903 con la pubblicazione del volume di poesie  Il mio primo libro di poesia, cui seguì la ristampa nel 1912 col titolo di Poesie. In seguito apparvero le liriche Coi miei occhi (1912) e il saggio Quello che resta da fare ai poeti (rifiutato dalla rivista “Solaria”).

Le sue condizioni fisiche non furono mai eccellenti, anzi andarono gradualmente peggiorando col passare degli anni, tanto da spingerlo nel 1929 ad assoggettarsi a cure psicoanalitiche. Non contribuirono  certo le leggi razziali promulgate dal fascismo che lo costrinsero a rifugiarsi a Parigi e poi a Firenze, dove fu aiutato dagli amici intellettuali antifascisti.  Dopo la guerra divenne proprietario di una libreria che costituì il suo mezzo di sostentamento e il suo rifugio intellettuale.

Nel 1921 pubblicò il Canzoniere, che raccoglie le poesie di un ventennio (1900-21). Seguirono Preludio (1923), Autobiografia e I prigionieri (1924), Figure e canti (1926), Preludio e fughe (1928). La seconda edizione del Canzoniere  (1945) ottenne il Premio Viareggio. Nel 1953 gli fu conferita dall’Università di Roma la laurea honoris causa.

Posteriori alla terza edizione del Canzoniere (1948) sono le raccolte Uccelli (1950), Epigrafe (postuma 1959).

Saba scrisse pure opere in prosa: Scorciatoie e raccontini (1946), Storia e cronistoria del Canzoniere (1948), Ricordi-Racconti (1956) e un romanzo incompiuto Ernesto (uscito postumo nel 1975). Di lui è pure pubblicato un vasto epistolario.

La fama non aiutò Saba a superare le sue crisi depressive. Nel 1953 fu ricoverato in una clinica e nel 1956, dopo la morte della moglie Lina, si ritirò in isolamento a Gorizia  dove morì.

 

FILATELIA

ITALIA  Anno 1983  (1631)

 

 

SABBE  MAURICE

(Belgio)

 

Nato il 9 febbraio 1873 a Bruges. Morto ad Anversa il 12 febbraio 1938

Figlio del politico liberale e scrittore Giulio Sabbe, era il maggiore di sette figli. Ha studiato filosofia e letteratura presso l'Università Genste. Studiò l’inglese presso il Royal Ateneo a Bruges. Nel 1903 fu insegnante a Mechelen e dal 1907 insegnò presso il Conservatorio Reale Fiammingo di Anversa. Poi, nel 1919 si occupò del Museo Plantin ad Anversa e dal 1923 fu nominato professore di letteratura olandese presso l'Università di Bruxelles.

Era sposato con Gabriella De Smet.

Maurits Sabbe è stato un famoso letterato e un campione del Movimento fiammingo.

Autore versatile, scrisse romanzi, racconti, poesie, canzoni. Si occupò di critica letteraria e di musica. Il suo lavoro di impronta romantica, tende all’impressionismo specie nella descrizione dei personaggi e delle atmosfere in cui li immerge.

Tra le sue opere: Pietro Benoit (1892),  Schizzi sulla vita di Bruges (1893), A maggio la pietà (1903), La prosa nella letteratura fiamminga (1909), La filosofia di van Sashuis (1907),  Caritate (1914),  Letteratura varietà (1928),  De muziek in Vlaanderen (1928) La musica nelle Fiandre (1928).

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 2005  (3449)

 

 

Sabina Karel

(Cecoslovacchia)

 

Nato nel 1813. Morto nel 1877.

É autore di una nota  silloge poetica  Bàsné (1841). Tuttavia la sua poesia   più significativa non venne mai pubblicata perché censurata. Anche il suo romanzo Gli Ussiti, prima di essere conosciuto dal pubblico dovette subire i rigori del censore per ben cinque volte e apparve con titolo mutato nel 1844.

Nel 1848 lavorò come giornalista di tendenza radicale e nel 1849 fu più volte fermato dalla polizia e successivamente accusato di attività sovversive e condannato a morte, sentenza poi commutata in 18 mesi di reclusione.  Uscì dal carcere nel 1857.

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1970  (1822), CECOSLOVACCHIA Anno 1957 (930), 1966 (Fog.128)

 

 

Sabir (Mirza Alekber Tahirzade)

(Azerbaigian)

 

 

Nato  il 30 maggio 1862 a Shamakhy.  Morto nel 1911.

Visse in un’atmosfera patriarcale-religiosa. All’età di dodici anni entrò nella scuola di  Seyid Azim Shirvani, un poeta brillante che lo condusse sulla via della poesia e della letteratura.

Per tutta la vita la  povertà contraddistinse l’esistenza di Sabir, costretto a prendersi cura della famiglia e ad impedirgli di percorrere la via della cultura.  Lavorò come commerciante, ma il suo  spirito di poeta mal si adattava al lavoro che era costretto a svolgere.

 Per lavoro viaggiò attraverso l’Asia centrale e il Medio Oriente e le esperienze acquisite  rinforzarono in lui il desiderio di illustrare la situazione della gente, l’arretratezza, la vita senza scopo. 

La rivoluzione russa di 1905 ebbe un effetto potente sulla scrittura di Sabir, infondendogli uno spirito rivoluzionario. La sua vena satirica cominciò ad affiorare nella collaborazioni al giornale “Molla Nasreddin„, edito da un letterato illuminista Jalil Mammadgulizade. Sulle pagine del giornale Sabir scrisse le cose migliori.  I versi satirici di Sabir erano spietati e colpivano ferocemente i funzionari zaristi, i proprietari terrieri, il clero arretrato, la sottomissione della donna, la situazione sociale di lavoratori.

La poesia dil Sabir acquistò popolarità e il rispetto della gente. Fu, ovviamente esposto alla persecuzione, agli attacchi e agli insulti dei funzionari, dei mullah e degli intrallazzatori che lo minacciarono di  rappresaglie. Per difendersi dovette scrivere nascondendosi sotto una infinità di pseudonimi.

Una situazione che alla lunga ebbe effetti deleteri anche sulla sua salute. Nel 1910 gli fu diagnosticata una grave malattia di fegato. L’anno successivo, sul letto di morte, disse agli amici: “Fino ad oggi ho messo la mia carne al servizio della gente; se Dio mi desse più tempo sono pronto a mettere al servizio anche le mie ossa”.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1962  (2544), 1976, 1985  Annulli speciali, buste e cartoline postali.), AZERBAIGIAN Anno 2012

 

 

SABIT MUKANOV

(Kazakistan)

 

Nato  il 26 aprile 1900 a Tauzar Volost di Akmola Gubernia (ora Nord Kazakistan. Morto ad Almati  il 18 aprile 1973.

Poeta , attivista sociale , accademico, e membro dell'Unione degli Scrittori del Kazakistan.

Era nato in una famiglia di allevatori di bestiame e prese parte alla guerra civile 1918-1920.  Ha studiato presso l'Istituto di Cattedra Red dal  1930 al 1935. 

E 'autore di diversi romanzi, come Figlio di Bai (1928), Love Pure (1931), e Temirtas (1935). Botagoz, Syrdaria e di una trilogia autobiografica.

Mukanov ha studiato storia e teoria della letteratura, in particolare kazaka, dei secoli 19 e 20, in particolar modo le opere dei prosatori e poeti kazaki Saken Seifullin , Mukhtar Auezov , Tair Zharokov e Abdilda Tazhibayev .  Ha pure studiato il patrimonio scientifico e letterario di Shokan Ualikhanov e Qunanbayuli Abay ed è stato il primo ad esporre la vita e le opere del grande poeta kazako Zhambyl Zhabayev .  Nel 1974 la sua opera etnografica National Heritage pubblicata postuma, comprendeva la ricerca sulle tradizioni popolari antiche, shezhire, l'economia e la vita dei pre-rivoluzionari kazaki, e la loro vita materiale e spirituale.

 Premi e riconoscimenti : Premium dell'Accademia delle Scienze di Kazakh SSR “Shokan Ualikhanov” (1966),  Premio di Stato di Kazakh SSR “Abay Qunanbayuli”,   Premio Lenin (due volte),   Premio Lavoro Rosso (due volte). Simbolo del premio d'onore.

 

FILATELIA

KAZAKISTAN  Anno  2000

 

SACHS HANS

(Germania)

 

Nato a Norimberga nel 1494 e ivi morto nel 1576.

Dopo alcuni viaggi in alcune scuole tedesche del Meistersang, si stabilì a Norimberga dove esercitò la professione di calzolaio. Nella sua città fu accolto nel 1517 tra la corporazione dei Maestri Cantori, nella quale acquistò prestigio per la sua la sua bravura e l’abbondante produzione letteraria, comprendente più di 6000 opere di carattere lirico, satirico, comico, divise  in 4000 canzoni. 1800 componimenti sentenziosi e didattici in versi e 280 componimenti teatrali (tragedie, commedie e farse carnevalesche). Trattò temi classici, biblici e medievali, ma i protagonisti sono personaggi del suo tempo. Fu amico di molti umanisti, oltre che del pittore Durer.

Scrisse anche brevi racconti in versi  di contenuto moraleggiante che hanno fatto di lui il massimo rappresentante della letteratura borghese del suo tempo.

  Disprezzato dai letterati umanisti e illuministi, fu rivalutato in seguito dal movimento dello Sturm und Drang e dal romanticismo.

Il suo capolavoro è costituito dalle farse carnevalesche, circa 80. scritte tra il 1517 e il 1563. .

Wagner fece di Hans Sachs l’eroe del suoi Maesti cantori di Norimberga.

 

FILATELIA

BOEMIA e MORAVIA Anno 1943 (107),GERMANIA  Anno 1976  (726), 1994 (1595).

 

 

SACHS NELLY

(Germania)

 

 Nata a Berlino il 10 dicembre 1891, morì a Stoccolma il 12 maggio 1970.

Di famiglia ebraica, ricevette  una seria preparazione culturale attraverso precettori privati. A 17 anni cominciò a scrivere versi di  impronta romantica, raccolti in Leggende e racconti (1921), che la poetessa dedicò a Selma Lagerlöf, alla quale fu legata da una forte amicizia.

Quando nel 1940 dovette lasciare la Germania per le persecuzioni naziste contro gli ebrei, la Sachs si rifugiò a Stoccolma dove, con la protezione della Lagerlöf, visse sino alla morte.

Nel 1966 le fu assegnato il premio Nobel

Nella sua produzione lirica si risente l’attaccamento alle tradizioni ebraiche, ma soprattutto riecheggiano le sofferenze e le speranze del suo popolo.

È autrice di drammi Eli (1950); di poemi drammatici  Segni sulla sabbia (1962), Incantesimo (1970); di liriche Nelle dimore della morte (1947),  Le stelle si oscurano (1949), E nessuno sa continuare (1957), Fuga e trasformazione (1959), Al di là della polvere (1961), Poesie scelte (1963), che la resero nota all’estero,  Enigmi ardenti (1964), Alla ricerca dei viventi (1971).

 

FILATELIA

GAMBIA  Anno 1995  (1830),  GERMANIA  Anno 1991 (1407),  2001  (1991), GUYANA Anno 1995 (3949), , PARAGUAY  Anno 1977, SVEZIA Anno  2000  (2182), UGANDA Anno 1995  (f. 232)

 

 

Sackville-West Vita

(Inghilterra)

 

Nata a Knole House il 9 marzo 1892. Morta nel Castello di Sissinghurst il 2 giugno 1962. 

Figlia del terzo barone di Sackville, sposò nel 1913 Harold Nicolson, giornalista, diplomatico,  membro del Parlamento e scrittore di biografie e racconti.

Sia Vita che il marito ebbero varie e consecutive relazioni omosessuali. Per Vita la relazione più duratura fu quella con Violet Trefusis, raccontata in un resoconto autobiografico, Ritratto di un matrimonio, pubblicato nel 1918 dal figlio Nigel.  Il racconto Challenge, pubblicato dalla stessa Vita fornisce un ulteriore testimonianza della relazione.  Un’altra relazione, meno travolgente, fu quella con Virginia Woolf alla fine delle Anni venti,

Anche di questa relazione rimangono echi in un libro scritto dalla Woolf: Orlando.

La frequenza di tali relazioni non impedì comunque una stretta relazione con il marito, come si può verificare dallo scambio di lettere quotidiano (il carteggio fu pubblicato anch'esso dal figlio Nigel), e da un'intervista che la coppia rilasciò alla BBC radio poco dopo la fine della Seconda guerra Mondiale.

Vita ebbe una vera passione per il giardinaggio e per la cura artistica dei giardini e fu certo più conosciuta  per tale hobby che per i suoi libri. Creò assieme al marito il giardino del Castello di Sissinghurst, il più visitato in tutta l’Inghilterra.

Opere: Poems of West and East (1917), Orchard and Vineyard (1921), The Land (1927),  The Garden (1946). I Racconti: Heritage (1919), Challenge (1923), The Edwardians (1930), All Passion Spent (1931), The Dark Island (1934), Grand Canyon (1942). Le Biografie: Knole and the Sackvilles (1922), Pepita (1937), Saint Joan of Arc (1936), Daughter of France (1959), The Eagle and The Dove (1943).

 

FILATELIA

INGHILTERRA  Anno 2009

 

 

SA’DI o SAADI (pseud. di MUSLIHAL-DIN ABDULLAH)

(Persia)

 

Nato a Shiraz nel 1184 circa; morì nel 1290.

Si recò a Bagdad per studiare presso l’università fondata  dal vizir Nizam al.Mulk dove approfondì le dottrine mistiche del sufi,

Viaggiò a lungo nell’Oriente, compi più volte il pellegrinaggio alla Mecca, si spinse nel Turkestan e in Siria dove cadde prigioniero dei Crociati. Venne riscattato da un ricco mercante che gli diede in moglie la figlia. Dopo altre peregrinazioni tornò alla città natale e lì visse in un eremo appartato dove morì ultracentenario.

La sua opera comprende varie raccolte di liriche e rappresenta una sorta di enciclopedia dello spirito persiano.  Le poesie sono state raccolte nel Canzoniere. Il suo capolavoro poetico è Il roseto,

Scrisse raccolte di racconti ed esempi morali. Le sue opere più celebri sono il Gulistan e il Bustan che contengono racconti morali.

Di natura mistica e contemplativa, la sua opera contiene una morale umana e la materia è tratta dalle esperienze dei suoi numerosi viaggi.

Fu il primo autore antico persiano ad essere tradotto in una lingua europea.

 

 

FILATELIA

IRAN  Anno 1952  (779/81),  1984  (1906),  RUSSIA Anno 1959  (2162)

 

 

SADOVEANU MIHAIL

(Romania)

 

Nato a Pascani, Moldavia, nel 1880. Morì a Bucarest nel 1961.

Vicino al gruppo degli scrittori riuniti attorno alla rivista letteraria “Il seminatore”, pervenne al successo con la pubblicazione di una raccolta di racconti.

Scrisse anche romanzi e tentò  diversi generi letterari, dal romanzo storico La stirpe dei falconieri (1912/13), Il segno del cancro (1929), la trilogia  I fratelli Jder (1935,1936,1942), al racconto folkloristico L’osteria di Ancutza (1928), La scure (1930, alla narrativa infantile Il bosco incantato (1950).

Altre opere: Il mulino sul Siret (1925), Mitrea Cocor (1949).

Sadoveanu usa una prosa semplice, accessibile a tutti e i suoi argomenti favoriti sono gli eventi della grande storia nazionale e  quelli della piccola storia quotidiana, nonché la presentazione di costumi, di tradizioni romene e di fiabe attinte dai ricordi popolari.

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1980  (3284)

 

 

SafArik Pavel Jozef

(Cecoslovacchia)

 

Nato il 13 maggio 1795 a Kobeliarovo, morto il 26 giugno 1861  Praga.

Poeta, filologo, storico, etnologo, scrisse la maggior parte dei suoi testi in ceco e in tedesco.

Nato in una famiglia protestante, suo padre era un pastore e un  insegnante, la madre lavoratrice per sostenere la numerosa famiglia, composta di quattro figli.  Alla sua morte nel 1813, il padre sposò una vedova, sebbene i figli fossero contrari a tale unione.

Spostatosi in Serbia Pavel si sposò a 19 anni con Julia Ambròziovà, appartenente ad una ricca famiglia borghese che lo sostenne negli studi.  Imparò lo slovacco, il serbo,  il russo  cui in seguito aggiunse il latino e l’ungherese, e poi si spostò a Praga con la moglie e sei figli.

Pavel si  laureò in diverse discipline: filosofia, fisica, teologia, diritto, che gli permisero di ottenere una borsa di studio presso una università germanica come insegnante privato nella famiglia di Davide Goldberger Kežmarok nel 1812 – 1814.

La prima produzione letteraria fu un volume di poesie dal titolo Il Muse di Tatras pubblicato nel 1814. Si occupò attivamente di traduzioni. Nel 1816 divenne un membro nell’Università di Jena della Societas Jenensis latina. Dovette però lasciare l’Università di Jena nel 1817 per motivi sconosciuti (probabilmente la mancanza di denaro).

Dal 1817 al 1919 visse in Ungheria  e poi si spostò in Serbia dove rimase fino al 1833 dove nel 1826 pubblicò Slawischen Geschichte der Sprache und Literatur nach Mundarten Allen, il primo tentativo di dare un sistematico assetto  delle lingue slave.

Spostatosi in Boemia per cercar lavoro come insegnante bibliotecario, riuscì solo ad ottenere l’aiuto dell’amico scrittore Jan Kollar e di altri amici che gli assegnarono un vitalizio di 380 gulden a patto che scrivesse solo opere in lingua ceca. Fu redattore della rivista “Svetozor” (1834/5). Tra il 1838 e il 1843  fu prima editor e poi conduttore della rivista  [ edit ] Bohemia (1833 - 1861)  “Časopis Českého musei” , e dal 1841 un custode della  Biblioteca Universitaria di Praga.

A Praga, pubblicò la maggior parte delle sue opere, soprattutto il suo più grande lavoro Slovanské starožitnosti nel 1837. Curò, inoltre, il primo volume della Výbor (selezioni da vecchi scrittori cecoslovacchi, che apparve sotto gli auspici della società letteraria Praga nel 1845.

Durante la Rivoluzione del 1848 si occupò della raccolta di materiale per i libri sulla storia più antica della Slovacchia. Nel 1848 fu nominato direttore della Biblioteca Universitaria di Praga e professore di filologia slava. Si dimise da quest’ultimo lavoro nel 1849 e rimase solo capo della biblioteca universitaria. La ragione delle dimissioni  fu la conseguenza della  partecipazione ad un  Congresso slavo a Praga nel giugno 1848, che lo rese sospetto alle autorità austriache. Durante il periodo successivo alla sconfitta della rivoluzione, visse una vita appartata e si dedicò soprattutto allo studio  della  vecchia  letteratura ceca e dei testi della vecchia Chiesa slava.

Nel 1856/57, a seguito della persecuzione, delle ansie, del superlavoro e dei problemi di salute, si ammalò fisicamente e mentalmente tanto da tentare il suicidio, gettandosi nelle acque della Moldava, Fu salvato. Nel 1860 ottenne dall’Imperatore d’Austria una pensione a vita.

Morì a Praga nel 1861.

 Tra le sue opere sono da ricordare: Ode Festiva ... (1814), un inno al barone e colonnello Ondreja Máriassy, il patrono del liceo Kežmarok, in occasione del suo ritorno dalla guerra contro Napoleone; Tatranská múza s lyrou slovanskou (1814),  poesie ispirate dalla letteratura europea classica contemporanea  e da tradizioni e leggende slovacca. 

 

FILATELIA

UCRAINA  Anno  1995, CECOSLOVACCHIA  Anno  1955, 

 

 

SAFARLI  ISLAM

(Azerbaigian)

                                                                                                                           

Nato a Shakarabad, nel  quartiere Babak, (AR ) il12 febbraio 1923. Deceduto il 6 Novembre 1974.

Dopo la laurea prese parte alla Grande Guerra Patriottica come volontario. Durante la guerra  scrisse Dedicato per l'esercito, Giovinezza letteraria , Onuclər,  Assicurarsi che il padre! ,  Salici gemelli... Il tema della guerra si riflette nelle sue poesie giovanili e attirò l'attenzione dei lettori.

Riscosse pure  un grande successo nel campo teatrale con le commedie Medico degli occhi , Madre Cuore,  Limite  di percorso, Il Bene e il Male, Dadagunash Legend , e così via.

Islam scrisse saggi, racconti brevi, libretti per opere e articoli, tra cui:  I due fratelli  (1950) , La figlia del villaggio" (1955); i saggi , I nuovi insediamenti della risata , Le vittime di Məzhəkli (1973); le novelle  Two Hearts One" (1947) ; i libretti  I vincitori del Est (1960) , " Una tazza di tè " (1971) e molti articoli su vari temi.

Islam è stato impegnato in attività di traduttore per le visite di. Puskin, MM Svetlov, S. Marshak , M. Karim, M. Tursunzadə, K. Koladze  Y. Dolmatovski e altri. Si occupò di traduzioni delle opere di noti artisti.

Al fine di perpetuare il nome di Islam Seferli una delle navi nel Mar Caspio porta il suo nome e cosi pure alcune strade e la scuola dove studiò.

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN  2013 (830)

 

SAFFO

(Grecia)

 

Nacque nell'isola di Lesbo intorno al 650/612 a.C e morì intorno al 580 a.C.

Una leggenda narra che sia morta per suicidio a causa di un amore non corrisposto. Le notizie che abbiamo a disposizione per poter ricostruire la sua vita sono davvero poche.

Saffo trascorse gran parte della sua esistenza a Militene, ad eccezione di un breve periodo di esilio in Sicilia (595/580), nella ristretta cerchia di un tiaso, una specie di associazione in cui le fanciulle di nobili famiglie si formavano all'esperienza della vita collettiva nella pratica rituale del canto e della danza.

Saffo, poetessa lirica monodica, rappresenta ormai un mito senza tempo per tutti coloro che amano l’amore e la poesia. La sua voce, così straordinariamente limpida ed intensa, ci giunge dalle remote lontananze della Grecia arcaica, un mondo legato a tradizioni etiche e di costume.

La sue poesie, dal linguaggio sempre raffinato e prezioso, ricco di immagini visive, scaturirono emozioni vissute all'interno del mondo femminile, e l'incanto dei suoi versi sta nell'assoluta naturalezza con cui si esprimono le vibrazioni sottili e tormentose dei sentimenti: per Saffo l’amore rappresenta una forza che sconvolge i tempi e la mente, che trova le sue occasioni poetiche nella gelosia o nella contemplazione della bellezza delle fanciulle e che è causa di turbamenti ma anche di accensione del desiderio.

Il suo è quindi un amore fatto anche di turbamenti, paure, insicurezze simili a quelle di una fanciulla ancora vergine. Ed è al tema della verginità che Saffo dedica una lirica, nella quale paragona una ragazza vergine ad una mela posta sul ramo più alto di un albero e che di seguito riprendiamo molto brevemente: "Come quel dolce pomo rosseggia in cima al ramo, alto, sul ramo più alto, e se ne scordano i coglitori di mele: anzi, non se ne scordano, ma non riescono a raggiungerlo".

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1947  (551),   CAMBOGIA  Anno 1983  (392),  GERMANIA  Anno 1976   (758),  GRECIA Anno 1996  (1888),

 

 

SAGIT AGISH 

(Russia)

 

Nato nel 1905 nel villaggio di Isangildino, distretto di Sharlik, Orenburg).  Morto  nel 1973.

Si è laureato nella scuola musulmana "Khusaniya", nel collegio pedagogico dell’Istituto statale baschiro.

Cominciò nel 1930 ad occuparsi di letteratura. Nelle sue storie Makhmudov (1939), Ragazzi (1939), Nella casa di Mazin (1940)  illustra alcuni momenti particolari della vita del popolo sovietico.

Sensazioni di contenuto patriottico sono, invece, descritte nei suoi libri lmurza, il cavaliere (1942), Akhmulla (1944), La parte anteriore (1944), I miei tre mesi (1944).Nel suoi libri Con il fiume (1961), Storie scelte  (1953), Due timidi (1961), Sulla strada (1967), Gnedko (1972), creò indovinate caratterizzazioni dei suoi contemporanei.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno  2005  busta postale

 


Sahay Acharya Shivpujan

(India)

 

Nato  a Unsvan, distretto di Bohjpur, Bihar, il 9 agosto 1893. Morto il 21 gennaio 1963 a  Patna, Bihar.

Dopo la sua prima educazione e una breve esperienza come insegnante di lingua hindi ad Ara (1903-1921) si recò a Calcutta, poi a Lucknow dove lavorò nella redazione di alcuni giornali come  editor .

Ritornato a Calcutta collaborò con diverse riviste come “Samanway”, “Mauji”, “Golmal”, “Upanyas tarang”. Infine si trasferì a Varanasi per lavorare come redattore freelance.  Ne 193l-1932 si occupò della modificazione di “Jagaran”, un quindicinale letterario.

Nel 1935, si trasferì a Laheria Sarai  per  lavorare come redattore di “Balak” e di altre pubblicazioni . Nel 1939, entrò a far parte del College Rajendra, come professore di lingua hindi. Nel 1946, in congedo per un anno, si trasferì a Patna per occuparsi  di “Himalaya”, un mensile letterario.

Nel 1949, Sahay lavorò come segretario del Bihar Rashtra Bhasha Parished, l'Accademia del governo, dove curò la pubblicazione di 50 volumi di opere in Hindi.

Le sue opere sono state raccolte e pubblicate in 4 volumi  nel 1956-59. 

Shivpujan Sahay è anche ricordato per la sua redazione di vari volumi di commemorazione letteraria, soprattutto Dwivedi Abhinandan Granth (1933), Rajendra Abhinandan Granth (1950) e Jayanti Smarak Granth (1942). Nel 1960 gli è stato conferito il Premio Padma Busham.

Morì a Patna il 21 gennaio 1963. Alcuni suoi libri sono stati pubblicati postumi Wey Wey Log Din (1965), Mera Jeevan (1985), Smritishesh (1994), Hindi Bhasha Aur Sahitya (1996), e Gram Sudhar (2007).  

 

FILATELIA

INDIA  Anno  1998 (1404)

 

 

SAHIR LUDHIANVI (Pseud di SYED ABDUL HAYEE)

(Punjab-India)

 

Nato L’8 marzo 1921 a Ludhiana, Punjab in India. E

E’ stato un famoso poeta paroliere e compositore urdu e hindi.

Di famiglia musulmana, benestante, ebbe una infanzia, molto instabile socialmente a causa dei matrimoni di suo padre, di separazioni legali, di affidamenti e custodie, di questioni finanziarie, che influirono sulla sua psiche di ragazzo. Il divorzio dei suoi genitori lo portò a conoscere la povertà e la lotta nella vita.

Sahir riuscì, comunque, a studiare e a laurearsi alla High School Khalsa a Ludhiana. Al momento dell'immatricolazione, si unì al Chander Satish Dhawan Government College per i ragazzi dove si rese molto popolare per le sue composizioni poetiche di ghazals e nazms.

Fu espulso dal collegio per essersi fatto trovare con una donna di classe maté nel prato del preside.. Dopo l’espulsione si trasferì a Lahore dove  completò la scrittura del suo primo lavoro Urdu, Talkhiyaan (Amarezza). Ha poi iniziato la ricerca di un editore e, dopo due anni, ne trovò uno nel 1945. A pubblicazione avvenuta, ne iniziò la modifica su quattro riviste urdu, “Adab-e-Lateef”, “Shahkaar”, “Prithlari” e “Savera”, ottenendo un grande successo. Poi è diventato un membro dell'Associazione degli scrittori progressisti. Tuttavia, scritti infiammatori su riviste comuniste ebbero come conseguenza  l'emissione di un mandato di cattura da parte del governo del Pakistan. Così, nel 1949, Sahir fuggì da Lahore a Delhi. Dopo un paio di mesi  trascorsi a Delhi, si trasferì a  Bombay con la motivazione Bombay ha bisogno di me".

La sua più famosa storia d'amore fu quella con Amrita Pritam, che divenne la sua fan più ardente, come scrisse in interviste e in alcuni. A parte Amrita, incontrò diverse altre donne nella sua vita, ma  rimase  scapolo per tutta la vita.

Molti libri su di lui sono stati pubblicati sia in India e Pakistan. Nel 2010 Iqbal scrisse la commedia Sahir' sulla sua vita. Fu un successo commerciale. Per la prima volta nella storia del teatro indiano, le canzoni sono state usate come narrazione di ricreare la vita e le lotte di Sahir.

Shair vinse il Filmfare Award per due volte, nel 1964 e nel 1977, e nel 1971 gli fu assegnato il Padma Shri.

 

FILATELIA

INDIA Anno 2013.

 

SAIKO GEORGE EMMANUEL

(Austria)

 

Nato a Seestadt, Boemia il 5 febbraio 1892. Morì a Rekawinkel, Vienna, il 23 dicembre 1962.

Studioso di storia dell’arte, archeologia, psicologia, filosofia, si laureò in lettere.

Dal 1939 fu collaboratore della Collezione Albertina di disegni e stampe.  Nella sua produzione di romanzi, alla quale si dedicò solo nel dopoguerra,  si colgono influssi di Joyce, Faulkner, Musil, Canetti.  Scrisse:  i romanzi Sulla zattera (1948),  L’uomo nel giuncheto (1955), i racconti Giraffa sotto le palme (1962), Il ceppo sacrificale (1962), Racconti (1972)..

Le sue opere si inseriscono nel filone che analizza il tramonto della società asburgica, fissata in una prospettiva cupa che sta lentamente perdendo i suoi valori.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1992  (1880)

 

 

SAIN   ZHUMAGALI

(Kazakistan)

 

Nato 1912, nell’aul (villaggio) n ° 7, l'attuale Aryk Kolkhoz, Aryk-Balyk Raion, Oblast Kokchetav. Morto il 28 Maggio 1961, ad Alma-Ata.  Poeta kazaka, membro del PCUS da 1940.

. Durante la Grande Guerra Patriottica (1941-1945), Sain era l'istruttore politico di un distaccamento partigiano. Di professione insegnante scrisse diverse opere  pubblicate nel 1928. Fu autore di Poem of Happiness (1936), Marching Songs (1944), Aigak (1948) e Samal (1957). Sain scrisse pure poesie, antologie di versi e poemi narrativi, tra cui Poem of Happiness (1936), Canzoni Marching (1944), Aigak (1948), e Samal (1957). Tutte le sue opere si distinguono per un forte spirito civico. Nel 1961, Sain pubblicò il romanzo On the Way. Ottimo traduttore tradusse  Un eroe del nostro tempo di Lermontov.

.

FILATELIA

KAZAKISTAN  2012 (657)

 

SAINT-CLOUD PIERRE DE

(Francia)

 

Vissuto tra il 1100 e il 1200

Poeta abile e colto ,è noto per aver fatto conoscere Le avventure di Renart la Volpe, (noto in precedenza solo in latino) a un più ampio pubblico francofono. I due primi rami del Roman de Renart, II e V (ca. 1174-1177), che si riferiscono alla storia d'amore di Renart e Hersent la lupa, sono attribuiti a lui.

Le Roman de Renart è una raccolta di racconti medievali francesi del dodicesimo(tredicesimo secolo , con gli eroi raffiguranti animali, capaci di  agire come gli esseri umani. Ogni animale rappresenta, la società nel Medioevo. Il personaggio principale è Renart, allora noto come la "volpe"

In realtà non si tratta di un romanzo , ma di un mosaico di storie in ottonari a lunghezza variabile, chiamati "rami". composto da diversi autori, fin dal Medioevo.  I rami più antichi (risalenti al  1170 ca.) sono assegnati ad un certo Pierre de Saint-Cloud. Dal tredicesimo secolo i rami sono raggruppati in collezioni, comprendenti sempre nuove aggiunte,  Gli autori sono per lo più ignoti. Di alcuni si conosce il nome come: Richard de Lison, Pierre de Saint Cloud e il Sacerdote della croce a Brie

Sebbene Pierre de Saint Cloud abbia imitato Ysengrimus per tre episodi ("Renart e Chantecler", "Renart e la Cincia", "Renart e Hersent") e Marie de France per un altro ("La volpe e il corvo"), di suo ha aggiunto l’episodio "Renart Tibert e il Gatto" in cui prende in giro il sistema giudiziario, i legati pontifici e alcune istituzioni religiose, i principi e i nobili, attraverso una parodia sottile, (destinata in gran parte a muovere  il riso del lettore), le chansons de geste e  il romanticismo delle leggende  sulla corte di Re Artù.

Il libro è 'stato letto e imitato da autori francesi e stranieri di poemi epici , come Jacquemart Gielée, Heinrich der Glîchezâre, e Chaucer, da narratori e scrittori di exempla (Eudes de Cheriton, Nicole Bozon, Jacques de Vitry), e da Philippe de Navarra. (Jean Dufournet

 

FILATELIA

BELGIO Anno 1992 (2467), LUXEMBURGO Anno , 1972

 

 

SAINT DENIS GARNEAU HECTOR

(Canada)                   

 

Nato a Montreal nel 1912. Morto nel 1943.

Imparentato col poeta Alfred Garneau e cugino della poetessa e scrittrice di romanzi Anna Hebert, si interessò di poesia  sin dalla più giovane età..

Studiò presso i Gesuiti e frequentò inizialmente le scuole di Santa Maria (1923)  e l’anno appresso quella di Jean de Brébeuf, prima di iscriversi alla Scuola delle Belle Arti di Montreal.

Sofferente di reumatismo cardiaco, dovette sospendere gli studi nel 1934.

Dopo aver frequentato un gruppo di intellettuali cattolici, dal 1934 al 1937, pubblicàla sua prima raccolta di poesie Sguardi e giochi nello spazio

Benevolmente accolta dal pubblico, decise di isolarsi nel feudo familiare di Sainte.Catherine de Fossambault, dove morì poco tempo dopo a causa di una crisi cardiaca.

Le sue opere vennero pubblicate postume sotto il titolo  Poesie completeGiornale.

 

FILATELIA

CANADA Anno 2003   (2016)



 

SAINT-EXUPÉRY ANTOINE de

(Francia)

 

Aviatore francese e scrittore fu un autentico eroe che guardò all’avventura e al pericolo con gli occhi di un poeta, talvolta dal punto di vista di un bambino.

Saint-Exupery Nasce a Lione il 29 giugno del 1900 in una vecchia famiglia della nobiltà provinciale, aristocratica, cattolica, tradizionalista (uno dei suoi antenati aveva combattuto con gli Americani a Yorktown). Suo padre, ispettore di una compagnia di assicurazioni, muore  improvvisamente nel 1904. La vedova, Marie Fonscolombe, pittrice, dotata di talento artistico, si trasferì nel 1909 con la famiglia a Le Mans nella grande dimora di Saint Maurice de Rémens dove il ragazzo trascorre una infanzia felice, un po’ troppo viziata, circondato da sorelle, zie, cugini, balie e “frauleins” e, soprattutto compagni di gioco tra i quali è il più fantasioso, prepotente, avventuroso. Un piccolo principe, insomma. E quel periodo, inconsciamente fu un punto decisivo che guidò in seguito la sua fantasia.

È  educato in una scuola gesuita prima a Montgré, in seguito a Le Mans e poi dal 1915 al 1917 in Svizzera, a Friburgo, presso una scuola cattolica gestita dai padri Maristi.

Dopo il fallimento del suo esame finale alla scuola preparatoria all’Università, entra nella scuola delle Belle Arti per studiare architettura.

Il punto di svolta nella sua vita giunge nel 1921, quando inizia il servizio militare nel 2° reggimento di Cacciatori ed è mandato a Strasburgo per essere addestrato come pilota. Il 9 luglio 1921 fa il suo primo volo da solo in un Sopwith F-CTEE. L’anno dopo ottiene  il brevetto di pilota e gli viene offerto un trasferimento nella forza aerea. Quando la famiglia della fidanzata si oppone, egli si stabilisce a Parigi dove inizia  un lavoro di contabile in un ufficio, poi di venditore di auto. È pure il periodo  in cui comincia ad occuparsi anche di scrittura. Gli anni che seguono sono sfortunati. Il suo rapporto con Louise de Vilmorin si rompe;  negli affari non ha successo.

La sua prima storia, L’aviatore, è pubblicata nel 1926 sulla rivista di  letteratura “Le navire d’argent”.

In quegli anni Saint-Exupery, mettendo a frutto la sua esperienza e abilità di aviatore, trova la sua vera occupazione nel recapitare la posta per via aerea su incarico della Compagnia Commerciale Aeropostale Latécoère. Per tre anni trasporta la posta  volando sopra il Nord Africa  e rischiando la vita più volte. Nel 1928 diventa direttore del vecchio campo di aviazione Cap. Juby, vicino a Rio de Oro, nel Sahara. La sua casa era una capanna di legno ed egli dormiva su uno spesso materasso di paglia “Non ho mai amato la mia casa più di quando vissi nel deserto”, soleva dire.

Nel suo isolamento   impara ad amare il deserto,  e usa la sua aspra bellezza come sfondo de Il piccolo principe (1943) e della  sua raccolta di meditazioni e pensieri  La cittadella, opera uscita postuma nel  1948.

Saint-Exupery comincia ad affermarsi come  scrittore dopo la pubblicazione del suo primo romanzo, Corriere Sud (1929), una celebrazione del coraggio dei primi piloti che volavano ai limiti della sicurezza per trasportare la posta e  per battere la concorrenza e un entusiastico appello al superamento del quotidiano attraverso la tensione morale ed emozionale. Un’altra storia parallela in quel lavoro è la descrizione dell’amore fallito dell’autore con la scrittrice Louise de Vilmorin.

Nel 1929 Saint-Exupery  si sposta in Sud America dove è nominato direttore della Compagnia Argentina di Posta Aerea. Il suo lavoro consiste nel trasportare la posta aerea attraverso le Ande. Questa esperienza pone le basi per il suo secondo romanzo, Volo di notte (pubblicato con la prefazione di André Gide), che diventa un best seller internazionale; vince il  “Prix Femina” ed è adattato per gli schermi in un film del 1933, interpretato da Clark Gable e Lionel Barrymore.

Nel 1931 sposa Consuelo Gomez  Carillo, una vedova che tra i suoi amici annoverava Maurice Maeterlink e Gabriele D’Annunzio. “Non era come gli altri – scrisse Consuelo in Memoires de la rose, - ma era come un bambino o un angelo caduto giù dal cielo”. Il matrimonio fu tempestoso. Consuelo era gelosa per buoni motivi e si sentiva trascurata perché il marito non trascorreva molto tempo a casa e per di più aveva relazioni con altre donne.

Dopo il fallimento del business della posta aerea in Argentina, Saint-Exupery inizia a consegnare posta aerea tra Casablanca e Port Etienne e poi fa il pilota presso l’Aire France e altre compagnie aeree. Alla sua abilità aviatoria unisce pure la capacità di osservatore e di reporter, collaborando con il giornale “Paris Soir”, dove si occupa degli eventi del Giorno di Maggio a Mosca nel 1936, e scrive una serie di articoli sulla guerra civile spagnola.

Quella di Sant-Exupery fu una vita avventurosa. Convince l’Aire France a lasciarlo volare su un Caudron Simoun  ed ha un incidente aereo nel 1935 in Nord Africa. Deve vagare nel deserto per molti giorni prima di essere salvato da una carovana. Nel 1937 compra un altro Caudron Simoun ed è seriamente coinvolto in un incidente aereo in Guatemala. Incoraggiato dal suo amico André Gide, scrive durante la sua convalescenza un libro sulla professione del pilota. Terra degli uomini. Apparve nel 1939 e vinse il Gran Premio del romanzo dell’Accademia Francese e il National Book Award negli Stati Uniti. Il direttore Jean Renoir  pensò di trarne un film ambientato nei luoghi descritti nel testo e ne discusse con l’autore soprattutto riguardo ai soggetti letterari che egli ricordava. Il libro, pur avendo avuto successo negli Stati Uniti non trovò alcuno sponsor intenzionato a produrre il film.

Prima della guerra, abbandonato il lavoro, dopo aver organizzato il servizio delle linee della Patagonia, diventa pilota-collaudatore. Compie i raids Parigi-Saigon, New York-Terra del Fuoco.

Scoppiata la seconda  guerra mondiale Saint-Exupery  entra nell’esercito ed è adibito solo a audaci voli di ricognizione su piccoli apparecchi in quanto era considerato poco adatto a guidare aerei militari a causa dei suoi molti incidenti avvenutigli durante la sua carriera di aviatore. Comunque per il suo lavoro ottenne la Croce di guerra. In quel periodo abita con  sua sorella nella Zona non occupata della Francia. In seguito, dopo l’occupazione della Francia da parte della Germania, è costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti.  Quando il regime di Vichy lo nomina membro preso  il Consiglio Nazionale, protesta per questa “inopportuna nomina” ed è criticato dai suoi connazionali di non voler accettare le Forze Libere Francesi di De Gaulle a Londra.

In Pilota di guerra (1942), pubblicato a New York, descrive il suo volo senza speranza sopra le linee nemiche, quando la Francia era già battuta. Il libro fu bandito in Francia dalle autorità tedesche. Nel 1943, rientrato nelle forze aeree francesi in Nord Africa, di stanza in Algeria, non cessa mai la sua attività di scrittore. Dopo un brutto atterraggio il suo comandante decide che era troppo vecchio per volare, ma dopo una pausa gli fu concesso di  rientrare nella sua unità.

Nel 1943  pubblica il suo lavoro più conosciuto, il Piccolo principe, una storia di bambini per adulti, tradotto in più di 150 lingue. È stato dichiarato che Il piccolo principe è il libro più di successo dopo la Bibbia e Il capitale di Marx. L’Autore dedicò il libro al suo amico Leon Werth, un ebreo che, ammalato vecchio, cercava di lasciare la Francia per sottrarsi alle persecuzioni naziste.

In quello stesso anno pubblica un’opera che di poetico aveva poco: la  Lettera ad un ostaggio, messaggio di un esule all’amico ebreo rimasto nella Francia occupata, la stessa persona cui aveva dedicato il Piccolo principe. 

Il 31 luglio del 1944 Saint-Exupery decolla da un campo d’atterraggio in Sardegna per un volo sopra la Francia del Sud. Il suo aeroplano scompare sopra il Mediterraneo. Non si conobbe mai la causa: si pensò ad un incidente, all’abbattimento da parte di un caccia tedesco o addirittura ad  un suicidio.  Sembra che il pilota avesse avuto il sentore che la sua squadriglia fosse isolata e abbandonata per cui era pessimista riguardo al futuro. Chi lo ritenne un incidente di volo, si basò sul fatto che in una delle missioni precedenti egli aveva già avuto problemi con la maschera d’ossigeno.

 Saint Exupery lasciò un manoscritto incompleto  La cittadella e altri lavori che furono pubblicati postumi: Lettere di gioventù (1953), Taccuini (1953), Lettere a mia madre (1955), Un senso alla vita (1956)

 Saint-Exupery fu un umanista colto, sensibile ai valori perduti della Francia prerivoluzionaria. Riuscì ad attuare un singolare incontro tra avventura e filosofia, tra azione e pensiero. Sui giovani che leggono le sue opere lo scrittore esercita un fascino particolare perché in esse sono racchiuse la fede nella natura dell’uomo e l’esaltazione dell’eroismo individuale

 L’ultimo suo volo  ispirò il fumetto Saint Exupery (1996) di Hugo Pratt.

 Nel 1998 un pescatore trovò in fondo al mare, a 150 chilometri a ovest di Marsiglia, il braccialetto dello scrittore con il suo nome e quello di Consuelo Gomez Castello ancora visibili. Comunque, a seguito di indagini successivamente svolte, il ritrovamento del braccialetto fu considerato un  falso. Solo nel maggio del 2000 l’aereo, un Lockeed Lightning P-38, fu recuperato.  (da Internet)

LIBRI: Corriere  Sud   Jacques Bernis, pilota di linea nella Compagnia Aereopostale che fa servizio tra l’Europa e l’America del Sud scrive in un diario le sue esperienze di volo. Deve sorvolare il Sahara dove soffia il simun, deve volare basso per sottrarsi ad esso ma col pericolo di incappare nel tiro dei fucili di alcune tribù fanatiche. Per lui è un trovarsi continuamente a tu per tu con la morte. Nel diario è descritta una sua personale vicenda sentimentale, un intrigo amoroso che lo assilla. Quando, a seguito du un incidente aereo, cadrà e morirà nel Sahara, la sua Geneviève sarà già morta. Entrambi subiscono la stessa sorte, quella di non aver potuto godere di una verità completa e durevole. L’opera contiene vivide pagine di poesia.

Piccolo principe  Costretto ad atterrare  in pieno Sahara per un incidente  al motore, un aviatore incontra un ragazzo che sembra trovarsi a suo agio nella solitudine che lo circonda. Parlando con lui, l’aviatore scopre che si tratta di un bimbo scappato da un lontano pianeta di cui era l’unico abitante. Era fuggito a causa di una rosa che, piena di capricci, era diventata la sua tiranna. Nel suo viaggio attraverso il mondo incontra molte persone che gli parlano di problemi, per lui incomprensibili e stravaganti. Una volpe, però, gli rivela il senso dell’amore per cui, desideroso di rivedere la sua rosa, si fa avvelenare dal morso di un serpente per poter ritornare sul suo pianeta.

Il racconto è accessibile ai bambini per il suo incanto di fiaba, ma è diretto anche agli adulti per i simboli che racchiude. Contiene pure spunti autobiografici come la rosa, che ricorda la moglie Consuelo, e il suo incidente aereo nel Sahara.

Pilota di guerra  Il libro è un lungo monologo in cui l’A. espone pensieri, ricordi incertezze che nascono durante un volo di ricognizione sulla città di Arras, effettuato nel 1940, quando la Francia era stata occupata dalle truppe germaniche. L’A. avverte la consapevolezza di essere stato defraudato e sacrificato da coloro che danno gli ordini e lui non comprende per chi va a morire. Durante il volo affiorano ricordi d’infanzia ai quali si abbraccia come ad uno scudo  contro le difficoltà del presente. E spaziando sopra la città di Arras avverte una tensione quasi liberatoria in quanto il suo pensiero si precisa e si consolida: “combatterò contro chiuque pretenda di asservire ad un solo individuo o ad una massa di individui, la libertà dell’uomo. Combatterò per l’Uomo.” Confessione nitida di chi ha maturato la sua ideologia attraverso una intelligenza lucida e toccante.

 Volo di notte  L’azione si svolge nel periodo in cui i primi voli aerei iniziavano a competere con le ferrovie.. A Buenos Ayres fanno tappa e scalo i tre aerei postali che provengono dalla Patagonia, dal Cile e dal Paraguay.  Rivière, il direttore  della rete aerea è un uomo d’azione, responsabile ma duro, che sa come utilizzare al meglio i suoi piloti. Nel romanzo segue le vicende dei suoi tre piloti che si imbattono i situazioni impreviste, cicloni, tempeste, necessità di sottrarsi ai pericoli col rischio di rimanere senza carburante. Alla drammaticità di alcune situazioni si inseriscono anche drammi personali, umani. Il direttore da Buenos Ayres segue l’agonia e la paura dei suoi piloti, ascoltando brani di conversazione. Ma il corriere che dovrà raccogliere la posta per portarla in Europa, non può attendere. Lo scrittore ha utilizzato nel libro i suoi ricordi personali in quanto, come capo dell’Aeropostale argentina fu lui ad organizzare i trasporti sulla via della Patagonia.

 

FILATELIA 

ARGENTINA 1997  (BF P.A.),  CENTRO AFRICA 1994 (1018/9),  CROAZIA 1994 (253),  FRANCIA 1948 (A21/2 P.A.), 1970 (A44 P.A.), 1994 (Aereogamma),  1998 (3151/5),  2000 (3311),  GABON 1995 (292), GERMANIA 2014,   GUINEA  Anno 2008 (3684),  ISRAELE 1995 (1246),  MAROCCO  1994 (1165), 2000 (1272),  MESSICO 1994 (1579),  NUOVA CALEDONIA 2000 (348),  POLONIA 2005 (SENEGAL 1989 (804/6),  SLOVACCHIA 1994 (159),   UNGHERIA 1994 (3453),  WALLIS & FUTUNA 1994 (183)

 

 

 

SAINT JOHN PERSE (pseud. Saint Léger)

(Guadalupa)

 

Nasce il 31 maggio del 1887 a Pointe-à.Pitre (Guadalupa) e muore sulla penisola di Giens (Francia) il 20 settembre del 1960.

Era l’unico maschio di cinque figli. Sua madre, Françoise Renée Dormoy, discendeva da una famiglia di bianchi creoli residenti da lungo tempo nelle Antille; gli antenati di suo padre, l'avvocato Amédée Léger, avevano vissuto in Guadalupa sin dal 1815. La famiglia divideva il proprio tempo fra le due piantagioni possedute: una di caffé e l'altra di canna da zucchero.

Alexis Léger trascorse un'infanzia paradisiaca in Guadalupa fino al 1899, a stretto contatto con la natura, sviluppando una sensibilità particolare per gli animali e godendo dell'atmosfera di grande libertà e scambio culturale dell'isola. Da bambino prese lezioni private da un vecchio ufficiale di marina, da un botanico e da un maestro di latino e nel 1896 cominciò gli studi liceali.

Nel 1897 la situazione economica e politica in Guadalupa si deteriorò a causa della crisi nel settore della canna da zucchero e dell'elezione del primo presidente, nativo di Guadalupa, Hégésippe Légitimus, il quale assunse un atteggiamento vendicativo nei confronti dei coloni. La famiglia andò in rovina e fu costretta a trasferirsi in Francia, a  Pau. Il giovane Alexis visse il trasferimento come un esilio; tuttavia, trascorse molto tempo praticando sport: gite, scherma, equitazione, vela. Ebbe inoltre l'occasione di frequentare il poeta Francis Jammes, conosciuto nel 1902.

Dopo aver frequentato il liceo del posto e aver conseguito il baccalauréat nel 1904, a partire dallo stesso anno cominciò gli studi di diritto a Bordeaux, dove seguì anche i corsi di lettere, filosofia e medicina. Le sue letture preferite erano Pindaro, Baudelaire, Bossuet.

Prestò servizio militare nella fanteria a Pau. Nei circoli culturali e negli ambienti frequentati ebbe l'occasione di incontrare Odilon Redon, Jacques Rivière, André Gide e Paul Claudel, che lo incoraggiarono nella carriera letteraria. Nel 1907,  fu costretto a interrompere gli studi a causa del peggioramento della situazione economica familiare susseguente alla morte del padre. Tuttavia  riuscì lo stesso a conseguire la laurea nel 1910.

La sua prima opera pubblicata fu Images à Crusoé, una serie di prose poetiche incentrate sulla figura dell'esiliato che apparvero il primo agosto 1909 sul settimo numero della “Nouvelle Revue Française” ".

Pubblicò Éloges, la sua prima raccolta di poesie, con lo pseudonimo Saint-Léger.

Decise di impegnarsi nella carriera diplomatica nel 1914, anno in cui vinse il concorso per entrare al Ministero degli Affari esteri; cominciò a viaggiare in Spagna, Germania e Inghilterra. Dal 1916 al 1921 fu segretario dell'ambasciata francese a Pechino, dove effettuò il suo reale apprendistato politico; il soggiorno cinese gli consentì inoltre di maturare un importante percorso filosofico e intellettuale a contatto con la spiritualità orientale. Nel 1921 partecipò a una conferenza sul disarmo a Washington e venne notato da Aristide Briand, che lo fece diventare il proprio assistente.

L'adozione dello pseudonimo di Saint-John Perse sottolinea la volontà di separare produzione poetica e attività diplomatica: le due identità vennero mantenute distinte; il letterato non si doveva sovrapporre al diplomatico.

Nel 1924 pubblicò la raccolta Anabase, utilizzando per la prima volta lo pseudonimo di Saint-John Perse; l'opera costituisce uno dei momenti più importanti dell'attività letteraria del poeta. Nello stesso anno fu nominato direttore del gabinetto diplomatico di Briand, incarico che mantenne fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1932. In questo periodo perseguì con Briand una politica di acquietamento delle relazioni internazionali, segnata dalla ratifica di numerosi patti e alleanze, fra cui il famoso patto Briand-Kellogg (1928).

Dopo la morte di Briand, continuò ugualmente a ricoprire importanti posti governativi; nel 1933 fu nominato ambasciatore e segretario generale del Ministero degli Affari esteri, carica che gli permise di influenzare la politica estera francese continuando la linea di Briand. Alla Conferenza di Monaco del 1938 si oppose invano alla cessione della Cecoslovacchia alla Germania: la Francia ratificò l'Accordo di Monaco. Era ormai chiaro che la sua posizione era diventata difficile; venne rimosso dal suo incarico nel 1940, anno in cui scelse di lasciare la Francia per esiliarsi negli Stati Uniti, non prima di aver transitato per l'Inghilterra. Venne privato della Legion d'Onore e della nazionalità francese dal regime di Vichy.

Il periodo americano fu prolifico dal punto di vista della produzione letteraria: una volta dimessi i panni del diplomatico, il poeta ebbe campo libero. Pubblicò Exil nel 1942, Pluies e Poème à l'étrangère nel 1943, Neiges nel 1944; cominciò la stesura di Amers, la sua più ampia raccolta poetica.

Gli venne restituita la nazionalità francese nel 1944, alla liberazione della Francia, ma restò negli Stati Uniti per molti anni ancora, pur viaggiando a lungo. Pubblicò Amers nel 1957; nello stesso anno alcuni ammiratori e mecenati americani gli offrirono una villa nel Var in Provenza, per cui tornò finalmente a trascorrere lunghi soggiorni in Francia, sulla penisola di Giens. Nel 1958 sposò Dorothy Milburn Russell, una facoltosa donna americana.

Nel 1960 ottenne il Premio Nobel per la Letteratura e la consacrazione a livello mondiale. 

Pubblicò le poesie brevi di Chronique nel 1960, i Oiseaux nel 1962, Chant pour un équinoxe nel 1971. Infine, si accinse a scrivere le poesie di una raccolta che rimase però incompiuta.

Nell'ultimo periodo della sua vita si dedicò alla cura del volume contenente le sue Opere complete, lavoro che lo tenne impegnato per una decina d'anni e che venne pubblicato da Gallimard nella prestigiosa collana della Pléiade. Fu questo volume, apparso nel 1972, a costruire la sua leggenda.

Morì nel 1975 a ottantotto anni nella sua villa in Provenza ed è seppellito a Giens.

Poco prima della sua scomparsa, aveva donato tutta la sua collezione alla città di Aix-en-Provence: manoscritti delle sue opere, corrispondenza, foto, oggetti personali, opere d'arte. Per valorizzare questo inestimabile patrimonio, e per diffondere la conoscenza del poeta Saint-John Perse, è stata creata un'apposita fondazione.   (da Internet)

 

FILATELIA

FRANCIA Anno 1980 (2099),  GUYANA Anno 1995 (3958),  ISOLE VERGINI  Anno 2001  (948) , PARAGUAY 1977 ( firme di Premi Nobel)

 

 

SAINT-PAUL-ROUX (pseud. di Paul Pierre Roux)

(Francia)

 

Nato a Marsiglia nel 1861. Morto a Brest nel 1940.

Esordì in campo letterario nel 1886 con il poema Lazzaro che gli aprì le porte del “Mercure de France”, la rivista del movimento simbolista, dal quale si considerò sempre dissidente, restando vicino ai romantici e precorrendo i surrealisti.

Nel 1832 fu insignito della Legion d’Onore.

La sua opera preannuncia il surrealismo attraverso forme suggestive e un linguaggio ricco di neologismi.

Scrisse: Il capro espiatorio (1889), i drammi lirici Epilogo delle stagioni umane (1893), La signora con la falce (1899 e numerose prose liriche Dalla colomba al corvo attraverso il pavone (1903), Le magie interiori (1907), La morte del pastore (1938), La supplica del Cristo (1939), Bretagna e l’universo (1941).

Fu soprannominato Il Magnifico. Cominciò col fare della propria vita una creazione sublime nel suo castello bretone di Coecilian, che i tedeschi bruciarono nel 1940.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1968  (1552)

 

 

SAINT-SIMON LOUIS de ROUVROY

(Francia)

 

Nato il 15 gennaio 1675 a Parigi, ivi morto il 2 marzo 1755.

Di costituzione delicata e di carattere ombroso,  fu educato nel culto di Luigi XIII dal padre che gli trasmise anche il suo odio per Richelieu.

Nel 1691 entrò a far parte dei moschettieri del re, ma presto se ne allontanò perché vittima di una ingiustizia. Sposò una dama di corte e, pur abitando a corte, fustigò i costumi e le vanità delle dame  e al tempo stesso coltivò ambizioni politiche aggregandosi al duca d’Orleans e poi al duca di Borgogna.

Alla morte nel 1715 di Luigi XIV  entrò a far parte del consiglio di reggenza; nel 1721 venne nominato ambasciatore di Spagna, ma rinunciò due anni dopo alla morte del reggente. Si ritirò nel suo castello di Ferté-Vidame dove trascorse il resto della sua vita afflitto da sventure familiari, da ristrettezze economiche, attendendo alla composizione delle sue Memorie, iniziate nella prima giovinezza.

Dalle sue descrizioni emerge una Versailles grandiosa e meschina, solenne, intrigante e squallida. Fu sincero nei suoi giudizi ma parziale e violento negli odi.

Si riscatta per la bellezza delle sue descrizioni di un mondo del quale egli è esponente e vittima. Le sue riflessioni sulla morte e sulla nullità della grandezza umana hanno la forza del moralismo cristiano.

 

FILATELIA

FRANCIA Anno 1955 (1008), MONACO  Anno  1975  (1010)

 

 

SAINTE- BEUVE CHARLES-AUGUSTIN

(Francia)

 

Nacque a Boulogne-sur-Mer  il 23 dicembre 1804. Morì a Parigi il 13 ottobre 1869.iniziò a studiare nella sua città e venne a completare gli studi a Parigi, dove si dedicò allo studio del latino e del greco.

Dal 1824 al 27 seguì anche corsi di medicina e si abituò alla ricerca scientifica accostandosi al positivismo. Nel 1824 un suo professore, Dubois, fondò “Il globe”, di cui  Sainte-Beuve  divenne uno dei principali collaboratori. Un articolo del 1827 Odi e ballate lo mise in contatto con Victor Hugo che lo  introdusse nel ‘Cenacolo’. Iniziò così a scrivere poesie e a pubblicare nel 1829 Vita, poesie e pensieri di Joseph Delorme e nel 1830 le Consolazioni.

In sostanza però Sainte-Beuve rimase sempre un critico. Del 1828 è Quadro della poesia francese nel XVI secolo.

In quel periodo ebbe una crisi religiosa e dal cattolicesimo  sospetto di Lamennais, passò al saint-simonismo, senza peraltro accettarlo completamente.

Nel 1834 pubblicò il romanzo Voluttà.  Nel 1837-38 tenne un corso pubblico su Port-Royal davanti ad un auditorio protestante.

La poesia continuò a sedurlo e nel 1837 diede alle stampe  Pensieri d’agosto.

Nominato nel 1840 bibliotecario alla Biblioteca Mazarina, venne accolto tra gli Accademici di Francia.

Nel 1848, subito dopo la rivoluzione, tenne a Liegi un corso su Chateaubriand.

Lavorò ai giornali “Le Costitutionnel” e il “Moniteur”..

Nel 1855 gli venne offerta una cattedra di latino al Collegio di Francia, ma non poté occuparla per invidie dovute alle sue tendenze politiche favorevoli al regime imperiale. Accettò invece una nomina  alla Scuola normale superiore dove rimase per quattro anni.

Nel 1865 fu nominato senatore. Morì nel 1869.

Oltre a poesie e romanzi Sainte-Beuve lasciò scritti di storia della letteratura, diversi volumi di ritratti letterari, quindici volumi delle Causeries du lundi e altri tredici del Nouveaux Lundi. I tre volumi del Premiers Lundi uscirono postumi.

Occorre aggiungere i Quaderni in cui  lascia libero il pensiero ad accuse contro i suoi detrattori: una specie di “armadio dei veleni”.

Viene considerato come uno dei maestri della critica, sebbene come giudice dei suoi contemporanei commise errori di valutazione. Più giusti sono i giudizi sugli uomini del passato sui quali formulò verdetti di buon gusto.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1969  (1592)

 

 

Saito Mokichi

(Giappone)

 

Nato nel 1882 nel villaggio di Kaminoyama, Yamagata.

Mokichi Saito fu un poeta del periodo di Taisho, membro della Scuola Araragi, e svolse l’attività di psichiatra. Ebbe un figlio, Kita  Morio autore di romanzi,

Saito è nato in un villaggio, ora parte della Kaminoyama, Yamagata.

Ha studiato sotto Sachio Ito, direttore di riviste tra cui “Araragi”.

Prima della sua scomparsa Saito scrisse diciassette raccolte di poesie. 

Fu il medico di famiglia dell’autore Ryūnosuke Akutagawa e assistette al suo suicidio.

 

FILATELIA

GIAPPONE  Anno 2003  (3448)

 

 

Salama Hannu

(Finlandia)

 

Nato il 4 ottobre 1936.

Trascorse  l’infanzia nel Pispala distretto della città di Tampere. Seguendo le orme di suo padre, lavorò prima come elettricista e poi come bracciante in una fattoria.

Debuttò in campo letterario con l’opera Tavallinen Se tarina  (1961). Nel 1966 fu condannato per blasfemia per il suo libro Juhannustanssit (1964) ma fu in seguito graziato nel 1968 dal presidente finlandese Urho Kekkonen.  Comunque le edizioni successive furono  pubblicate in versione censurata.

Salama scrisse storie brevi e romanzi. In Scandinavia ricevette molti premi letterari tra cui l’ “Eino Leino” (1985).

Nonostante la sua appartenenza alla classe operaia Salama non ha mai ammesso di essere uno scrittore legato solo al mondo operaio;  mantenne sempre la sua autonomia critica sia a sinistra sia a destra.

Salama per la sua opera gode di grande fama letteraria nel suo paese in particolar modo per  Kosti Herhiläisen perunkirjoitus, Raju Kolera su bandi e Pasi Harvalan tarina I-III.

Ha pure  pubblicato raccolte di poesie.

Opere:  Se tavallinen tarina (1961) , Mina, e Olli Orvokki , Juhannustanssit (1963) , Siinä näkijä missä tekijä (1972), Näkymä kuivaushuoneen ikkunasta (1988)Elämän opetuslapsia IV (2004)

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno 1997

 

 

Salamov Varlam Tichonovič

(Russia)

 

Nato a Vologda il 18 giugno 1907. Morto a Mosca il 17 gennaio 1982.

Figlio di un prete ortodosso e di un’insegnante', si diploma al ginnasio nel  1923. Dopo due anni di lavoro, viene ammesso nel 1926 all’Università statale di Mosca, nella Facoltà di Diritto, dove, durante gli studi, si unisce ad un gruppo troskista. Fu arrestato il 19 febbraio 1929  e condannato a tre anni di lavori forzati nella città di Vysera, sugli Urali settentrionali; l'accusa fu quella di aver distribuito le Lettere al Congresso del Partito, note anche come Testamento di Lenin, (in cui vengono sollevate critiche all'operato di Stalin), nonché di aver partecipato ad un gruppetto dimostrativo per il decimo anniversario della Rivoluzione d’ottobre con lo slogan "Abbasso Stalin!".

Rilasciato nel 1931, lavora nella città di Berezniki fino all'anno seguente, quando rientra a Mosca e riprende a dedicarsi alla scrittura. Nel 1936 vede la luce il suo primo romanzo Le tre morti del Dottor Austino.

Il 12 gennaio 1937, durante le grandi purghe, è nuovamente arrestato per "attività troskiste contro-rivoluzionarie" e mandato ai lavori forzati per cinque anni nella Kolyma, tristemente nota come "la terra della morte bianca". Nel 1943 gli viene comminata una seconda pena, stavolta per dieci anni, per "agitazione antisovietica". Tra le accuse, l'aver definito Ivan Bunin "un classico scrittore russo".

Nel lungo periodo di prigionia lavora dapprima nelle miniere d’oro, quindi in quelle di carbone. Le condizioni di vita dei forzati sono rese ancora più penose dal clima della regione.

Salamov si ammala di tifo e più volte è posto in regime punitivo, sia per reati d'opinione sia per tentativi di fuga.

Nel 1946 è ridotto allo stremo. La sua vita viene salvata dal medico, pure lui prigioniero, A.M. Pantjuchov che, correndo qualche rischio, riesce a prenderlo come proprio assistente presso l’ospedale del campo. Dopo un corso inizierà a lavorare stabilmente come infermiere negli ospedali e cantieri forestali del Daľstroj, Direzione centrale dei cantieri dell'Estremo Nord. Questa nuova sistemazione gli consente di sopravvivere e, successivamente, di riprendere a scrivere. Rilasciato nel 1951, continua a lavorare ed a scrivere nello stesso ospedale. Nel 1952 spedisce alcune sue poesie a Boris Pasternak, che le apprezza pubblicamente. Al termine della prigionia la sua famiglia non esiste più: la figlia, ormai adulta, rifiuta di riconoscerlo

Nel novembre 1953 ottiene il permesso di lasciare Magadame e si trasferisce nel villaggio di Turkmen, nella provincia di Kalinin, non lontano da Mosca. Inizia a lavorare alla raccolta di racconti ispirati alla vita di forzato, I racconti di Kolyma, che completerà nel 1973.

Nel 1956 avviene la sua riabilitazione ufficiale e, nel 1957, può tornare nella capitale sovietica, dove trova un impiego come corrispondente della rivista letteraria "Moskva".

Le sue condizioni di salute, nel frattempo, dopo la lunga e dura prigionia, sono peggiorate tanto che, ormai invalido, gli viene assegnata una pensione. 

Trascorre gli ultimi tre anni della sua vita in una casa di riposo a Tusino  per scrittori anziani,  disabili e in precarie condizioni economiche. Tornato a Mosca, muore nel 1892.

Opere: Kolyma: trenta racconti dai lager staliniani, Nel lager non ci sono colpevoli: gli ultimi racconti della Kolyma, Parole salvate dalle fiamme: lettere 1952-1956, I libri della mia vita, La quarta Vologda, o, Il destino di poetaAlcune mie vite: documenti segreti e racconti inediti. (Da Wikipedia. Internet)

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2007  (Busta Postale)

 

 

Salarrué (Salvador Efraín Arrué Salazar)

(El Salvador)

 

Nato a Consonate il 22 ottobre del 1899. Morto a San Saldador il 27 novembre 1975.

Conosciuto con lo pseudonimo di "Salarrué" (una derivazione del suo nome), è considerato uno dei maggiori esponenti della narrativa salvadoregna e uno dei fondatori di una nuova scuola di latino-americano di narrativa folcloristica (Narrativa costumbrista).

Poeta, pittore e scrittore, fu considerato il massimo esponente della narrativa cuzcatleca e uno dei fondatori della nuova narrativa latino-americana attuale. Nel suo Cuentos de Barro  e Cuentos de Cipotes (Storie di bambini), egli riesce a identificare e a fondere  completamente il mondo agricolo con il paesaggio in un modo che non ha precedenti nella narrativa salvadoregna

Tra le sue opere: El Cristo negro, El senor de la Barbuja, O Yrakandal, Remontando el Uluan, Cnjeturas en la penumbra, Eso y mas, El trasmallo, La espada y otres narraciones, El libro desnudo, Ingrimo, Catleya luna, Mundo nomasito.

 

FILATELIA

SAN SALVADOR  Anno 1999  (1418) , 2008 (2489)

 

 

Salgàri Emilio Carlo Giuseppe Maria

(Italia)

 

Nato a Verona il 21 agosto 1862. Morto a Torino il 25 aprile 1911.

Autore straordinariamente prolifico, è ricordato soprattutto per il ciclo dei pirati della Malesia. Scrisse anche diverse storie fantastiche ed è considerato uno dei precursori della fantascienza in Italia.

Nacque in una famiglia di piccoli commercianti nel 1862, da madre veneziana e padre veronese. Crebbe a Valpolicella, nel comune di Negrar, nella frazione di Tomenighe di Sotto, poi abbandonata per trasferirsi all'attuale "Ca' Salgàri".

A partire dal 1878 studiò al Regio Istituto Tecnico e Nautico "P. Sarpi" di Venezia, ma non arrivò mai ad essere capitano di marina, come avrebbe voluto, anche se per tutta la vita amò fregiarsi impropriamente di questo titolo. In questo contesto navigò le coste dell'Adriatico per tre mesi a bordo della nave Italia Una e questa fu l'unica sua esperienza di mare significativa, mentre non gli fu mai possibile viaggiare nei paesi lontani in cui ambientò la maggior parte dei suoi romanzi, e che lui conobbe solo tramite le letture dei libri.

Il suo primo lavoro edito fu un racconto in quattro puntate, I selvaggi della Papuasia, scritto all'età di vent'anni e pubblicato su un settimanale milanese. A partire dal 1833 riscosse notevole successo con il romanzo La Tigre della Malesia, pubblicato a puntate sul giornale veronese “La nuova Arena”, ma non ne ebbe nessun ritorno economico significativo. Nel 1884 pubblicò a puntate il suo primo romanzo, La favorita del Mahdi, che aveva scritto nel 1877.

Nel 1889 vi fu il suicidio del padre. Nel 1892 sposò Ida Peruzzi, attrice di teatro, e si trasferì a Torino.

Dal 1892 ql 1898, sotto contratto con l'editore Speirani, pubblicò una trentina di opere. Nel 1897 venne insignito da Umberto I del titolo di "Cavaliere della Corona d'Italia". Dal 1898 invece lavorò con l'editore Antonio Donath, inizialmente a Genova, poi di nuovo a Torino. Nel 1906 passò all'editore Bemporad.

Molti suoi romanzi ebbero grande successo, ma a causa della sua ingenuità furono soprattutto gli editori a beneficiarne finanziariamente, mentre per Salgari le difficoltà economiche furono una costante spina nel fianco, fino alla fine. In particolare a partire dal 1903, quando la moglie iniziò a dare segni di follia, si moltiplicarono i debiti che fu costretto a contrarre per poter pagare le cure. Nel 1910 la salute mentale della donna peggiorò, e nel 1911 Salgari fu costretto a farla ricoverare in manicomio.

Era un forzato del lavoro. I contratti l'obbligavano a scrivere tre libri l'anno: per mantenere questi ritmi era costretto a scrivere tre pagine al giorno. Se una domenica voleva riposare, o se un giorno era preso dalla febbre, all'indomani le pagine da scrivere erano sei. Inoltre, dirigeva un periodico di viaggi, “Per terra e per mare” (Donath Editore, Genova, 1904-1906)  su cui venivano pubblicati romanzi e articoli di Salgari, ma era aperto a racconti e scritti di chiunque volesse parteciparvi, oltre a raccogliere notizie e scoperte provenienti da tutto il mondo.

Salgari scriveva fumando cento sigarette al giorno e bevendo vino marsala.

Finché i nervi non cedettero. Nel 1910 tenta per la prima volta il suicidio, ma viene salvato. La mattina del 25 aprile 1911 lascia sul tavolo tre lettere ed esce con un rasoio in tasca. Le lettere sono indirizzate ai figli, ai direttori di giornali, ai suoi editori.

Ai figli Omar, Nadir, Romero e Fatima scrive: « Sono un vinto: non vi lascio che 150 lire, più un credito di altre 600 che incasserete dalla signora... »

Ai suoi editori scrive: « A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna. »

Avverte i familiari circa il luogo dove potranno trovare il suo corpo, in uno dei burroncelli del bosco della Madonna del Pilone. Ma a trovarlo per caso è una lavandaia. Lo scrittore ha la gola e il ventre squarciati. In mano stringe ancora il rasoio. Si è ucciso come avrebbe potuto uccidersi uno dei suoi personaggi: facendo harakiri, con gli occhi rivolti al sole che si leva.

La tragedia colpirà anche i figli dello scrittore: nel 1931 è di nuovo il suicidio la causa della morte di Romero, uno dei suoi quattro figli; ed anche il più piccolo, Omar, si uccide buttandosi dal secondo piano del suo alloggio nel 1963.

Salgari deve la sua popolarità ad una impressionante produzione romanzesca, con più di ottanta opere (oltre 200 considerando anche i racconti) distinte in vari cicli avventurosi, con l'invenzione di personaggi di grande successo come Sandokan, Yanez de Gomera  e il Corsaro Nero..

La popolarità degli eroi salgariani è provata anche dalla grande diffusione di apocrifi: più di un centinaio, che editori privi di scrupoli gli attribuivano; alcune di queste opere furono messe in giro addirittura dai figli dello scrittore.

Egli stesso pubblicò con vari pseudonimi numerose opere, spinto da motivazioni diverse la più nota delle quali fu l'urgenza di aggirare la clausola contrattuale di esclusiva che lo teneva legato all'editore Donath. Tuttavia per lo stesso Donath pubblicò con lo pseudonimo di Enrico Bertolini tre romanzi, nonché diversi racconti e testi di vario genere.

Le sue opere sono per lo più comprese in vari cicli narrativi: Ciclo dei pirati della Malesia  (11 voll.), Ciclo dei corsari delle Antille  (5 voll.), Ciclo dei corsari delle Bermude (3 voll.), Ciclo delle avventure nel Far West (4 voll.), Ciclo delle avventure in India (3 voll.).

 Cicli minori: I due marinai  (2 voll.),  Il fiore delle perle (2 voll.),  I figli dell’aria (2 voll.), Capitan Tempesta  (2 voll.). 

Romanzi singoli, non legati ad alcun ciclo (55 voll.). 

Scrisse pure numerosi racconti per varie testate giornalistiche; molti apparvero sul giornale da lui diretto 

Quarantadue 42 dei suoi romanzi furono utilizzati per altrettanti film. (da Internet Wikipedia)

 

FILATELIA

ITALIA Anno  1980  (Annullo speciale illustrato Trento), 1984 (Annullo speciale illustrato Verona), Anno 2011,  annullo speciale torino 2011

 

 

SALMINEN SALLY

(Finlandia)

 

Nata a Vardo, Isole Aland nel 1906. Morta a Copenhagen nel 1976.

Esordì nel 1936 con Katrina, romanzo semibiografico  nato dalle sue esperienze di domestica in Svezia e negli Stati Uniti e inteso come una riflessione sul ruolo della donna.

La componente biografica è pure presente in altre opere successive Lars Laurila (1943), La terra dell’infanzia (1948), Principe Efflam (1950).

Numerosi volumi sono dedicati alle memorie e  ai racconti di viaggio come Viaggi in Israele (1971), Il mondo si apre (1972).

 

FILATELIA

ALAND  Anno  1996  (113)

 

 

Salomon Jean Verdi (pseudonimo Dox)

(Madagascar)

 

Nato il 13 Gennaio 1913 a Manakavaly. Morto ad Antananarivo nel 1978.

Figlio di un dottore, sin da giovane manifestò il desiderio di diventare un pittore, musicista o poeta. Nel 1931, si iscrisse all'Ecole des Beaux Arts per imparare il disegno e in seguito al College Paul Minault  per seguire corsi di pittura.

Il metodo in questa scuola era quello di permettere agli studenti di acquisire conoscenze liberamente attraverso la lettura. Così il giovane Jean, mentre il padre desiderava per lui una carriera in medicina, si nutrì soprattutto con  letture delle opere di grandi scrittori del passato. Scoprì così che i suoi autori preferiti erano Victor Hugo, Alfred de Musset, Baudelaire, Albert Samain.
Tra le attività del Collegio “Paolo Minault” vi era anche quella di tenere un diario scritto dal quale si ricava  il suo talento artistico nella musica, poesia e teatro. Jean iniziò a pubblicare le prime poesie e i suoi compagni gli affibbiarono lo pseudonimo di "DOX", che conservò per tutta la  vita. La sua prima esperienza nella vita artistica fu quella di fondare una compagnia teatrale. Ma per l’ostracismo della famiglia dovette abbandonare l’attività.

Egli però cominciò a farsi conoscere pubblicando poesie in diversi giornali della capitale ("Fandrosoana Vaovao", "Ny Mpandinika", "Ny Tatsinanana", "Ny Kintan'ny Maraina ") e andò a Fianarantsoa, dove  pubblicò la sua prima raccolta poetica ("Ny Hirako, 1941).

In seguito divenne un insegnante in una scuola di Antsirabe, dove incontrò la futura moglie Razanabololona Pearl.

La giovane coppia decise di occuparsi di agricoltura e  si trasferì in una fattoria a Mandoto. Qui, a diretto contatto con la natura, visse felice , senza più avvertire il bisogno di scrivere. Fu una felicità  di breve durata in quanto la moglie, malata, lo costrinse a ritornare  in città e a trovarsi un lavoro d'ufficio. Il periodo 1945-1954 fu duro e doloroso: perse il padre, due figli, la moglie.  Lasciò il lavoro e riprese a scrivere 

Fondò un giornale che presto fallì. Per cui decise di vivere solo del suo lavoro letterario.

E 'stato uno dei fondatori dell'Unione degli Scrittori e Poeti del Madagascar (UPEM) ha anche creato un'associazione chiamata "Tsiry”, destinata a prestare assistenza e consulenza a giovani autori. Vivere interamente alla sua arte, è fu per lui una scelta produttiva e in particolar modo per il suo apporto di paroliere per canzoni. Un lavoro che lo mise in contatto con molti cantanti e col mondo della musica.

Scrisse poesie: Hirako NY (1941), Hira andando? (1949), Rakimalala (1955), Fahatsiarovan-Tena (1958), Telomiova (1959), Folihala "(1968),  Capricorniens Songs "(1975).

Opere teatrali: Amboninkazo (1945), Apokalipsy (1957),"Amina Batsola (1958), Tsimihatsaka ny, Savik'ombalahy (1960) Ombalahibemasonny (1960), Andriammihaja (1961), Ester Rainandriamampandry, Rasalama Martiora, Ravahiny Maritiora, Varavaran'ny Fahazavana, Karen-allagamento aho Ataon? (1962) Tritriva.

Tradusse opere  dai classici francesi: Hay Andrianina (Le Cid di Pierre Corneille) Ny avelon'ny vady Lalaina né il suo aina ain'ny ny menaky? (Andromaca di Jean Racine), Poliuto e Orazio di Pierre Corneille, Giulietta Romeo sy di William Shakespeare.

Il 28 agosto 1975, Dox è diventato un membro della Académie malgascia.

Morì 14 giugno 1978 ad Antananarivo.

 

FILATELIA

MADAGASCAR Anno 1979 (630)

 

 

SALTEN FELIX (pseud. di Sigmund Salzmann)

(Austria)

 

Studiò a Vienna  e inizialmente visse dei proventi del suo  lavoro come critico teatrale del “Wiener Allegemeine Zaitung” e poi del “Neuen Frein Presse”.

Presidente del Club Penn  austriaco dal 1925 a 1934, scrisse numerose novelle e piecés teatrali, ma ottenne maggiori successi con le sue opere legate al mondo animale come  La storia di quindici lepri (1292),  Buona Compagnia (1930), Storia di un giardino zoologico (1921), Florian il cavallo dell’imperatore (1933) e Renni (1941). 

Fra tutti  i suoi libri fu Bambi o una vita nel bosco a conferirgli una notorietà mondiale, in particolar modo dopo che Disney ne trasse il soggetto per il suo lungometraggio.

Per contro Salten scrisse anche una delle novelle più  erotiche ed oscene e contagiose del XX secolo, Josephine Mutzenbacher.

 L’occupazione di Vienna da parte dei nazisti nel 1938, unita alla morte di suo figlio e della moglie, lo costrinsero a emigrare negli Stati Uniti e posteriormente in Svizzera.  Morì nel 1945 a Zurigo.

 

FILATELIA 

Albania , 2002, Belgio , 2006, Benin , 2003, Dominica , 1984, Fujeira , 1972, Ghana , 1996,

Grenada Grenadines , 1980, Grenada Grenadines , 1984, 1986, 1988, Guyana  1991, Palau , 1996, Sierra Leone , 1993, St. Vincent , 1992, Tanzania , 1991, Togo , 1971, USA , 2004,

 

 

  

SALTIKOV MICHAIL EVGRAFOVIC’ (pseud. Scedrin)

(Russia)

 

Nato nel villaggio di Spas-Ugol’, governatorato di Tver, il 15 gennaio 1826.  Morì a Pietroburgo il 28 aprile 1889.

Terminati gli studi al liceo di Zarkoe-Selo, entrò come impiegato al Ministero della guerra di Pietroburgo dove rimase sino al 1844. In quegli anni venne a contatto con i circoli progressisti e cominciò a scrivere per la stampa di tendenza occidentale.

A causa del racconto Un affare imbrogliato (1848) fu sospettato di liberalismo e inviato a Vjatka, dove lavorò fino al 1856. Tornato a Pietroburgo trovò un impiego nel Ministero degli Interni..

Dal 1858 al ‘68 svolse lavori come vice governatore in diverse città della provincia, acquisendo esperienze e conoscenze sul mondo della burocrazia che si ritrovano in molte sue opere successive. Sicuro della propria preparazione, chiese  di essere dispensato dal servizio e  collaborò con le riviste “Il contemporaneo” e il “Tempo” su cui pubblicò I racconti innocenti  e le Satire in prosa.

Nel 1864 venne richiamato in servizio e inviato in varie città con incarichi diversi. Nel 1868 ottenne che le sue dimissioni fossero accettate permanentemente.

Assunse con Nekrassov, la direzione de Gli annali patrii e si dedicò interamente alla letteratura. Dal 1868 all’88 scrisse opere su temi e problemi legati a vizi e abusi del potere e satire contro la burocrazia.

Scrisse Segni dei tempi, Lettere dalla provincia, I signori di Taskent, Diario di un provinciale, Discorsi benintenzionati, I Pompadour e le Pompadour, Storia di una città. Il suo capolavoro narrativo è Famiglia Golovlev (1880),  mentre il suo capolavoro teatrale fu La morte di Puzuichin (1857). Meritano ancora di essere ricordate le Favole, i Racconti di Posechon, Le antichità di Posechon, documenti biografici che contengono anche la storia  del suo tempo.

 

FILATELIA

RUSSIA  1939  (730/1),  1958  (2096),  1976  (4222)

 

 

Sama Bal Krishna

(Nepal)

 

Nato nel 1902 a  Gyaneshwor. Morto nel 1981.

Secondo figlio del generale Samer Shumshere Jung Bahadur Rana e Kirti Rajya Laxmi, fu  in grado di ricevere la migliore istruzione disponibile nel paese e  non ha mai avuto problemi finanziari a differenza di molti scrittori del suo tempo.

Sama frequentò il liceo di Durbar.  Durante il suo secondo anno di studi accademici, fu mandato a Dehradoon per l'addestramento militare come un capitano dell'esercito, in seguito divenne tenente colonnello. A quel tempo, il popolo nepalese doveva sottostare alle norme e ai regolamenti del governo autocratico di Rana e le prime esperienze di Sama, nei contatti con la popolazione sottomessa, furono alquanto traumatiche. Ha cominciato a pubblicare i suoi scritti su riviste importanti come “Sarada”, “Udhyog”, “Shahitya Shrot” e altre, firmando i suoi articoli solo col nome Sama.

Il suo dramma Bhater, pubblicato nel 1953, mostra chiaramente i suoi sentimenti sulla questione dei diritti umani.

Bal Krishna Sama è conosciuto come uno dei più grandi drammaturghi del Nepal, tanto da essere definito lo "Shakespeare" del Nepal. In realtà molti dei suoi drammi sono stati ispirati da opere  shakespeariane. I suoi drammi come Prem Pinda, Buhartan, Tapobhumi, Atyadhunikta, Mukunda Indira" Mutuko Byatha mostrano il lato emozionale e romantico di Sama. Amit Basana, Boksi, Talamathi, e Andhabeg sono basati sull’analisi della psicologia umana. Scrisse anche  drammi su personaggi storici Amar Singh, Bhimsen Ko Antya, e Bhakta Bhanubhakta; filosofici "Birami Ra Kuruwa"; religiosi Prahlad e Deruba

Sama ha scritto anche racconti, poesie, saggi, composizioni, e le biografie.

Per diversi anni e ha lavorato come docente di lingua nepalese e letteratura nel Collegio Tri Chandra. Nel 1955, divenne direttore di Radio Nepal e capo redattore del “Gorkhapatra”. Nel 1967, quando fu fondata l’Accademia Reale del Nepal, ne divenne membro e poi  vice cancelliere. Si è ritirato dal lavoro nel 1971.

Dopo il suo ritiro, continuò a scrivere  e a pubblicare drammi e poesie su riviste di fama nazionale. Altri lavori, incompleti, non furono stampati.

Sama è stato premiato con il Puraskar Tribhuwan dal Nepal Rajakiya Pragya Prathistan nel 1972. Lo stesso anno ha ricevuto il upadhi Bishesh dall’Università Tribhuvan e nel 1978, il Prithvi Pragya Puraskar da Pragya Pratisthan. Morì nel 1981.

 

FILATELIA

NEPAL  Anno 1982.

 

 

Samandar Khan Samandar

(Pakistan)

 

Nato nel villaggio Badrashee, Tehsil Nowshera nel gennaio del 1901. Morì il 17 gennaio 1990

Janas Khan, meglio noto come Samandar Khan Sarnandar, incominciò ad appassionarsi alla poesia fin da ragazzo.  Inizialmente, frequentò la scuola tradizionale Masjid e  più tardi fu ammesso alla scuola primaria a Nowshera Cantt, dove ricevette l'istruzione formale fino a classe quarta. 

Iniziò a lavorare come operaio semplice, senza però dimenticare il suo amore per la poesia e per la prosa.

Nel corso del 1929 divenne un membro del "Tehreek-I-Islam-I-Afaghanan";  in seguito lavorò  nel  Movimento Khaksar e, infine, aderì alla  Lega musulmana.

Nel 1943 entrò  a far parte di Radio Service Pashto, Stazione Peshawar, come sceneggiatore e autore di innumerevoli talk show e di drammi radiofonici. 

La sua opera poetica è raccolta in 10 volumi sotto il titolo  Da Tawheed Trang. Pubblicò pure una vasta produzione in prosa e fu un solerte traduttore.

 

FILATELIA

PAKISTAN  Anno 2001.

 

 

Samchuk Ulas Alekseevich

(Ucraina)

 
Nato nel 1905.  Morto nel 1987.

Scrittore e giornalista, studiò presso l’ Università di Breslau (ora Wrocław, in Polonia) e presso la Libera Università di Praga (1931). La sua carriera letteraria inizia nel 1926 con storie brevi pubblicate su “Dukhovna e besida” di Varsavia e su “Literaturno-naukovyi Vistnyk”, e, successivamente, ripubblicate nella raccolta Vidnaidenyi rai (1936).

E'stato redattore del giornale “Rivne Volyn” (1941-43), e si rifugiò in Germania nel 1944, dove diresse l'organizzazione MUR artistico-letteraria (1945-48). Emigrò in Canada dopo il 1948 e divenne un capo per lunga data della filiale canadese dell’Associazione of degli scrittori ucraini in esilio.

La sua prosa è profondamente legata alla tradizione realista del 19 ° secolo. I suoi romanzi trattano cronache dell’Ucraina nel 20 ° secolo, come si avverte nella trilogia Volyn ' ( Volhynia, 1932, 1935, 1937), nel  racconto Kulak (1932), nel romanzo Iunist 'Vasylia Sheremety (La giovinezza di Vasyl Sheremeta, 1946-47), in  Hovoriat Hory' (1934), in Mariia (1934)World, nella trilogia Ost (Est, 1948, 1957, 1982) basata sul lavoro forzato ucraino.

Altri romanzi sempre a sfondo sociale e  storico sono: Choho ne hoït (1959), Na tverdii zemli (1967) e Pioneriv Slidamy: ukraïns Epos ' koi Ameryky (Sulle tracce di Pionieri: La Saga dell’ America Ucraina, 1979).

Le sue esperienze non raccontate nei romanzi fanno comunque parte di alcuni libri di memorie: Piat 'po dvanadtsiatii (Cinque dopo Dodici, 1954), Koni bilomu Na (Su un cavallo bianco, 1965), Na Koni voronomu (Su un cavallo nero, 1975), Planeta e Di-Pi (Il pianeta delle DPS, 1979). DPS, 1979). An

A Toronto esiste un archivio-museo dedicato alla sua opera, fondato nel 1988. (da Internet)

 

FILATELIA 

UCRAINA  Anno1955, 2005, (Annulli speciali e Buste postali)


 

 

Samijlenko Vladimir Ivanovič

(Ucraina)

 

Nato a Velikie Soriocincy, Poltava nel 186. Morto a Bojarka, Kiev nel 1925.

Poeta ucraino. I suoi versi (che raccolse in Z poezii Volodymyra Samiilenka "Dalla poesia di V. S.", 1890, e Ukrajini "All'Ucraina", 1906) sono permeati da un profondo idealismo, con rari accenti satirici.

Autore di drammi (Marusia Churajivna, 1896), tradusse l'Iliade, la Divina Commedia, Molière, Byron, ecc.

 

FILATELIA

URSS  anno 1988  Cartolina postale.

 

 

Samivel (psed. di Paul Gayet-Tancrède)

(Francia)

 

Nato l’11 luglio 1907 a Parigi. Morto il 18 febbraio del 1992 a Grenoble.

Scrittore, poeta, illustratore, regista, fotografo, esploratore, docente, è parigino di nascita e savoiardo di adozione. Terminò gli studi alla scuola di Chambery dove in seguito fu professore di storia e geografia.

Prese lo pseudonimo sotto il quale scrisse da una lettura della sua infanzia, Il circolo Pickwich di Dickens.

Si dedicò inizialmente al disegno e a illustrazioni per riviste, libri e album di montagna in quanto appassionato alpinista. Iniziò la carriera  nel 1928 con collaborazioni a riviste di alpinismo e con illustrazioni di opere di François Villon. Rabelais, La Fontaine, Swift, C.F.Ramuz e altri.  Scrisse e illustrò anche opere per bambini come Brun l'Ours, Les malheurs d'Ysengrin, Goupil, François de France, Trag le Chamois, Parade des diplodocus, Canard et Les blagueurs de Bagdad. Realizzò pure la serie dei Dumollet, una piéces teatrale La grande Nuit de Merlin et Bonshommes de neiges, disegni animati per un piccolo romanzo umoristico.

Il primo racconto per adulti,  L’abisso, risale al 1940.

Nel 1948 prese parte alla prima spedizione francese in Groelandia e diresse tre documentari sulla spedizione.

Suoi temi di elezione sono la natura e la storia e soprattutto il mondo artico. Nel 1954 viaggia attraverso l’Egitto dove filma I tesori d’Egitto, poi visita la Grecia e l’Islanda, traendo motivi per film, disegni e libri.

Ma il mondo cui è più legato  e che maggiormente l’affascina è quello delle altitudini, dei ghiacciai perenni, delle nevi. Il romanzo Le fou d’Enderberg viene premiato con il Goncourt. Con I grandi selvatici Oisans vince il Premio Louis-Barthou dell’Accademia francese.

Scrisse anche commedie e un libretto Canzoni di montagna.

Fu anche abile oratore e conferenziere.

Scrisse una cinquantina di libri, diresse e girò una quindicina di film, collaborò a riviste, scrisse prefazioni e articoli e si occupò anche di pubblicità

La sua opera è tradotta in diverse lingue.

Tra i suoi lavori più importanti. : L'abisso Amateur 1940, Cappelli a punta. Fiabe, 1945 Contes à pic . Racconti a picco 1951,Contes des brillantes montagnes avant la nuit . Storie di montagne prima scuro brillante 1980, Le Fou d'Edenberg. 1967, Tesoro d'Egitto 1954, Il sole sorge in Grecia 1959, Gold d'Islanda 1963, Grand Oisans sauvage 1978, I principali passaggi delle Alpi 1983, Canti di montagna 1941,  Il flautista di Hamelin, 1990.

Film : L'Aiguille Verte 1934, Tesori d'Egitto 1954, Oro d'Islanda 1963, Cimes meraviglie e il 1952 e 1973, Gran Paradiso 1956, Soleil de Provence 1968, Giganti universo, o il nuovo viaggio di Gulliver 1957, Cronaca della spedizione in Groenlandia nel 1948, Uomo sigillo.

 

FILATELIA

TERRE AUSTRALI  Anno 2008 (501)

 

 

SAMOKOVLIJA ISAK

(Bosnia Erzegovina)

 

Nato a Goradze il 3 dicembre del 1889. Morto a Serajevo il 15 gennaio del 1955.

Di famiglia ebrea, sefardita, si laureò in medicina ed esercitò la professione, cui affiancò quella di scrittore per illustrare nei suoi lavori la vita degli ebrei bosniaci sefarditi.

Autore del libro  Samuel il facchino in cui si raccontano storie di abitanti del rione ebraico di Sarajevo, che vivono in condizioni miserrime, vittime delle prepotenze di chi è appena un po’ meno povero.  Quasi una saga familiare che si svolge nell’arco temporale di un secolo, dall’occupazione austriaca della Bosnia ottomana fino al secondo dopoguerra novecentesco. É il quadro di una faticosa e dolorosa conquista della propria libertà e dignità.

Opere: Da primavera a primavera (1929), "Samuel the Carrier", 1946. Samuel il facchino, (1946). "Solomun's letter", 1949. La lettera di Solomun (1949), "Hanka" (the drama) Hanka, "The Blond Jewess" (the drama) Blond Jewess,  "He is crazy" (the drama) É matto,  "Fusion" (the drama) Fusione ,"Track of life" Jerdan,  "Talks about joys" Parla di gioie.

 

FILATELIA

BOSNIA  ERZEGOVINA  Anno 2006  (319)

 

 

SAMPER JOSÉ MARIA

(Colombia)

 

Nato a Honda il 31 marzo 1841. Morì a Amopaina, Bogotà, il 22 luglio 1888.

Di famiglia aristocratica in cui patriottismo e letteratura erano una costante di vita, Samper seguì una formazione culturale eclettica e mista. Fu statista, oratore, giornalista politico, storico, storico d’arte. Rimase comunque un improvvisatore, senza affermarsi in nessuno di questi campi.

Scrisse moltissime opere tra cui si ricordano quelle storiche: Appuntamenti  per la storia della Nuova Granata dal 1810 (1853), Storia critica del Diritto Internazionale in Colombia.

Scrisse i romanzi Florencio Conde (1875), Los Claveles de Julia (1881), Martìn Florez (1866); il dramma Dio corregge, non uccide (1857), la commedia Un dia de pagos (1857); libri di versi Echi delle  Ande (1860), Ultimi canti (1874) e la satira Un vampiro (1863).

Scrisse anche raccolte di cronaca: Galleria nazionale di uomini illustri (1879), Pensieri sopra la morale, la politica, la letteratura, la religione e i costumi (1856)

 

FILATELIA

COLOMBIA  Anno 1976  (600 PA.)

 

 

SANCHEZ FLORENCIO

(Uruguay)

 

Nato a Montevideo il 17 gennaio 1875. Morto a Milano il 7 novembre 1910.

Primo di undici figli, seguì il padre a Minas dove completò gli studi superiori. Sotto la firma di Jack lo Squartatore, attaccò  la corruzione della pubblica amministrazione e dovette riparare a Montevideo dove collaborò al “El Siglo” e a “La razon”. Dopo un breve periodo di militanza nel Partito Bianco, si iscrisse al Centro di Studi Sociali di tendenze libertarie, rappresentandovi  lo scherzo in un atto Puerta adentro.

Nel 1898 si trasferì a Rosario e fu cronista dei giornali “El Pais” e del settimanale anarchico “Il sole”. Il suo lavoro di critico gli permise di venire a contatto delle compagnie teatrali di Ermete Zacconi ed Eleonora Duse.

A Rosario incorse ancora nei rigori della censura e la Intendencia Municipal gli proibì la rappresentazione della rivista La gente onesta, cinica satira dei costumi della borghesia rampante.

Nel 1903 il pubblico salutò con successo la commedia Mio figlio dottore. Da allora si dedicò al teatro e scrisse i drammi In fondo al burrone (1905), La Straniera (1905),  I morti (1906). Tra le commedie a tesi sono da ricordare I diritti della salute e I nostri figli (1907.

Fu inviato in Italia dal governo uruguayano quando già minato dalla tisi e le sue forze cominciavano a declinare, come rappresentante ufficiale dell’Esposizione Artistica di Roma.

Morì a trentacinque anni durante un suo viaggio a Milano.

Fu un riformatore delle scena  nazionale ancora legata al ‘gauchismo’ e si dedicò ad un  teatro a tesi nutrito di suggestioni psicologiche, scientifiche e moralizzatrici. Vi giunse dopo letture di drammaturghi come Ibsen, Giocosa , Hauptmann, Echegaray e altri.

 

FILATELIA

URUGUAY  Anno 1935  (490/2), 2010 (2437)

 

 

 

 

 

SAND GEORGE (pseud. di AMANDINE AURORE DUPIN)

(Francia)

 

A Parigi il primo luglio del 1804 nasceva Amandine Lucile Aurore Dupin, figlia di Maurice, un brillante ufficiale dell’Armata Imperiale e di una modista parigina. Morto il padre nel 1808 in seguito ad una caduta da cavallo, Amandine di appena quattro anni fu inviata a Nohant dalla nonna, Mme Dupin, figlia naturale di Maurizio di Franconia, maresciallo di Francia.  

Nella Champagne berrichonne, vasta pianura coperta di pascoli, con prati, campi di grano, vigne e frutteti, Amandine crebbe liberamente fra studi, intense letture e cavalcate a cavallo durante le quali indossava un abito maschile, scandaloso per una giovinetta, ma che la futura scrittrice predilesse in seguito, aggiungendovi anche  l’abitudine di fumar sigari. La campagna del Berry con i suoi contadini intenti a seminare, a concimare i campi, i maggesi fumanti sotto la lama dell’aratro, i canti melanconici dei lavoratori, le  storie intessute di fantasia e realtà, le ore passate a sognare, d’estate cercando nei luoghi ombrosi refrigerio e silenzio, d’autunno e d’inverno ad ascoltare i racconti degli operai nei frantoi della canapa o dei contadini accanto al fuoco, fecero breccia nella sua mente, vi si sedimentarono, pronti ad essere utilizzati negli futuri scritti.

Nel 1817 Amandine fu inviata a Parigi dove, nel Couvent des Anglaises, perfezionò la sua educazione  A sedici anni, tornò a Nohant  dove sposò il barone Casimir Dudevant col quale visse per dieci anni e dal quale ebbe due figli. Col marito, uomo mediocre e volgare, fu presto in disaccordo e si urtò  anche con la nonna. Abbandonata Nohant, si trasferì con i due figli a Parigi decisa a vivre de plume, una attività cui si era dedicata durante i dieci anni di matrimonio, ma senza pubblicare nulla. Trovò rifugio nel Quartiere Latino presso Jules Sandeau, uno studente di legge incontrato a Nohant, e, in una atmosfera boehemienne, abbandonandosi  con lui a una vita di disordine studentesco, cominciò a scrivere sul ‘Figaro’  la novella  Prima donna e poi  assieme a Sandeau un romanzo Rose e Blanche che la scrittrice firmò con lo pseudonimo di  Jules Sand. L’amicizia con Sandeau durò meno di due anni. Nel 1831, sotto il nome di George Sand (che in seguito non abbandonò più) scrisse il suo primo romanzo Indiana , cui seguirono Valentina (1832)  e Lelia (1833). Divenne subito famosa per la  vivacità e fecondità letteraria cui non vanno disgiunte le vicende della sua vita disinibita e anticonformista,  basate su una completa indipendenza e su spregiudicate passioni d’amore. Dal 1833 al 1835 si legò ad Alfred de Musset che accompagnò in Italia dove lo tradì a Venezia col medico Pietro Pagello. Seguì nel 1837 un appassionato legame con Chopin che si spense lentamente dando vita ad un curioso sentimento di protezione materna. È il periodo più sfrenatamente romantico della scrittrice il quale ha la sua matrice nel romanzo Jacques Mauprat, in cui la scrittrice esalta la passione che per lei va posta al di sopra delle leggi sociali.

Appassionato fu anche il suo impegno politico. La conoscenza con Lamennais, Michael de Bourges, la conoscenza delle nuove tendenze innovatrici e democratiche,  la spinsero a scrivere romanzi di ispirazione mistico umanitaria e socialista. Ardente sostenitrice della classe operaia, partecipò attivamente alla lotta e si compromise durante la rivoluzione del 1848, tanto da dover fuggire da Parigi per rifugiarsi a Nohant presso la nonna, dove in seguito decise di risiedervi stabilmente, tranne  brevi e frequenti viaggi a Parigi per partecipare ai ‘Diners de la quinzaine’ assieme Saint-Beuve, Flaubert,  Goncourt, Taine, Renan, Zola.

A Nohant condusse una vita tranquilla, attorniata da fanciulli e giovani per i quali scriveva racconti e romanzi. Alcuni di essi furono trasposti in pièces teatrali e messi in scena dal figlio Maurice nel teatrino di marionette creato dalla Sand.

A Nohant si spense nel 1876.

George Sand lasciò una vasta produzione: oltre 140 tra romanzi e racconti, una cinquantina di scritti vari e 24 commedie.

L’opera letteraria di George Sand può essere divisa in quattro periodi, ognuno con una visione e una matrice particolare. Allieva di Rousseau, di spirito romantico, ferita nella sua giovinezza da una esperienza matrimoniale  negativa, la donna che è in lei si sente attratta dall’amore  supremo e sacro, un amore che deve essere senza freni e senza misura e condanna la società che sottomette la passione all’interesse, alla ragione, alla legge.

Le sue prime opere sono piene di romanticismo e di idealismo portato all’eccesso. Ne è l’emblema l’opera Indiana, scritta nel 1832 all’età di 28 anni. In essa domina il romanticismo alla Chateaubriand e l’individualismo alla Rousseau. Come matrice occulta, ma non troppo, ci sono esempi delle sue vicende personali, dei suoi sentimenti di donna feriti da un matrimonio fallito. Indiana può essere considerato un  romanzo autobiografico, una confessione romanzata.

Nel castello di Lagny vive il colonnello Delamare con la moglie Indiana, nativa dell’isola di Borbone (oggi Reunion). Assieme a loro vive Ralph, un baronetto inglese cugino di Indiana, segretamente innamorato di lei.  Ma quando nella vicenda si inserisce Raimondo Ramiére, un bellimbusto di bell’aspetto, questi diventa l’amante riamato da Indiana. Dissesti  finanziari inducono il colonnello e la moglie a trasferirsi  nell’isola di Borbone. Indiana, riluttante a partire, si rifugia presso l’amante che non vuole più saperne di lei. La giovane tenta il suicidio ma il cugino la salva. I tre partono  per l’isola dove Indiana continuerà a struggersi per il suo Maurice. In seguito ad una lettera dell’amante la giovane fugge, seguita dal cugino, lo raggiunge ma l’ex amante  l’accoglie con freddezza e le dichiara di essere sposato. Disperata, torna all’isola assieme al cugino che l’aveva seguita  e, tormentata dalle proprie delusioni, trova pace solo gettandosi da una rupe nelle acque turbinose di una cascata. Ralph, figura enigmatica di tutto il romanzo, la seguirà nelle tragica sorte.

Il romanzo è denso di avvenimenti e di passionalità a volte morbosa. Ha i difetti dell’immaginazione non ancora controllata della scrittrice, ma il talento narrativo spicca in molte pagine. “Il romanzo non è tropicale solo per l’evocazione dei paesi in cui si conclude – scrive Thibaudet – è tropicale per l’eccesso della passione perduta che vi scorre; è tropicale per la temperatura della sua poesia”.

Di quegli anni sono pure i romanzi Valentina (1832),  Lelia (1933) e Mauprat (1837) forse il meglio riuscito perché è meno autobiografico e perché il lirismo è più temperato.

Nel XVIII secolo la famiglia Mauprat è composta da sette fratelli e da un ramo cadetto formato dalla sola erede Edmée.  I sette fratelli terrorizzano il Berry e tengono sotto il loro potere la giovane Edmée, che però riesce a far breccia nel cuore del più giovane della banda, Bernard,  tanto da indurlo a fuggire con lei. Bernard pur essendo innamorato della cugina ha uno spirito ribelle e il suo umore è alquanto mutevole. Occorre tempo prima che Edmée riesca a far breccia nel cuore di Bernard. Solo la sua appassionata difesa in una accusa di assassinio fanno comprendere a Bernard che sua cugina lo ha sempre amato”.

Nel secondo periodo si inseriscono le opere Spiridion, (1838), Il Compagno del Giro di Francia (1840), Consuelo (1842), Il mugnaio di  d’Angibault (1845), Il peccato del signor Antonio (1847). È il periodo romantico-politico-umanitario della scrittrice, in quegli anni imbevuta di idee mistico-socialiste sviluppatesi in lei dai rapporti con Lamennais,  Pierre Leroux, Michel de Bourges.  

È anche il periodo della sua attività giornalistica sulle riviste da lei fondate assieme ad altri: la ‘Revue indipendente’ (1841) e la ‘Revue sociale’ (1845).

Negli scritti appartenenti a tale periodo George Sand  esprime i suoi sogni sull’avvento di una età dell’oro in cui si potrà avere l’uguaglianza, la fraternità e la fusione delle classi, il tutto basato e cementato dall’amore. Un’idea troppo semplicistica che traspare in molte sue pagine e che, come scrivono G. Lanson e P.  Tuffrau,  si potrebbe così sintetizzare: Un giovane  bello e geniale, operaio o paesano, ama una bella, ricca e nobile damigella; si incontrano, si amano, si sposano ed ecco avvenuta la fusione delle classi.

La rivoluzione del 1848 in cui credeva di veder realizzati i suoi sogni, la trascinò all’azione diretta. Partecipò alla redazione del ‘Bulletin de la Republique’. Ma le giornate di giugno troncarono le sue rosee speranze. Significativo quanto afferma nella premessa al romanzo,  scritto un anno dopo,  La piccola Fadette: un lungo racconto  rivolto ai giovani.

“Dopo le infauste giornate di giugno del 1848, turbato e affranto nel più profondo dell’anima, dalle tempeste esteriori, cercai di ritrovare nella solitudine, se non la calma, almeno la fede. Se io facessi professione di filosofo, potrei credere, o pretendere, che la fede nelle idee porti con sé la calma dello spirito, pur davanti ai fatti disastrosi della storia contemporanea. … Per gli uomini d’azione che prendono parte di persona al fatto politico, c’è in ogni partito, in qualunque situazione una febbre di speranza o d’angoscia, una  collera o una gioia, l’ebbrezza del trionfo o l’indignazione della sconfitta. Ma per il povero poeta, come per la donna aliena dalla politica, che mirano agli avvenimenti senza trovarvi un interesse diretto e personale, quale che sia l’esito della lotta, c’è l’orrore profondo del sangue versato e una specie di disperazione alla vista dell’odio, delle ingiurie, delle calunnie…Predicare l’unione mentre ci si sgozza, è predicare al deserto… Dopo quelle giornate di giugno… l’autore del racconto che segue s’è imposto di essere amabile ad ogni costo, dovesse scoppiarne dallo sforzo”. (Nohant ).

Ed essere ‘amabile’ diventa per la scrittrice un imperativo categorico che caratterizzerà tutta la sua opera sino alla morte. È il terzo periodo letterario, quello che potrebbe essere definito “campestre”.  La “bonne dame de Nohant”, come veniva chiamata,  nel profondo e rinnovato  amore per la campagna scrive  le migliori opere:  La pozza del diavolo ((1846), Francesco il trovatello (1848), La piccola Fadette (1949), I maestri suonatori (1853). In esse si alternano quadri rustici e popolari, descrizioni poetiche della campagna del Berry dove trascorse la sua infanzia, la descrizione dell’anima paesana spogliata dalla crudezza della vita, intessuta di semplicità e di ingenuità, una visione forse troppo chimerica, ma non per questo meno gradevole.

La  Pozza del Diavolo è una delle opere più riuscite.

La vicenda dura due giorni e la parte migliore è il dialogo notturno fra Germain e Marie.  Germain, giovane contadino rimasto vedovo con tre figli, viene spinto dal suocero a  risposarsi per dare una nuova madre ai  i  suoi  nipoti. Più per amore dei figli che per decisione propria il giovane  si reca in un vicino paese per conoscere e chiedere in moglie una giovane donna. Durante il viaggio lo accompagna uno dei figli e una ragazza, Marie, che si reca anche lei in quel paese per allogarsi presso una famiglia benestante. Un improvviso temporale costringe i tre a rifugiarsi presso la Pozza del Diavolo. Nel silenzio notturno, davanti al fuoco, Germain e Marie parlano e dalle parole discrete e velate traspare l’inizio di un idillio.  Marie si sente però trattenuta dalla sua condizione sociale, diversa da quella di Germain. Raggiunto il paese i due si separano.  Ma bastano poche ore perché la situazione si evolva. A Germain la probabile futura sposa non piace, mentre Marie trova nel suo datore di lavoro una persona eccessivamente sanguigna, volgare e repellente. I due ritorneranno al punto di partenza  dove potranno dichiararsi apertamente il loro amore.

Un romanzo puramente idilliaco dove la realtà, pur senza essere deformata, è trasfigurata dalla poesia.  Benedetto Croce non è di questo parere: “Non sembra che in questi romanzi venga alfine alla luce  qualcosa di poetico, quanto piuttosto che vi trionfi bellamente la virtuosità della esperta compositrice di libri piacevoli… vi si sente il proposito di commuovere e deliziare con una storia di innocenza e tenerezza.”  Thibaudet, pur sostenendo che è un capolavoro di delicatezza e di narrazione, lo trova alquanto prolissoe dice: “Maupassant e Paul Arène ne avrebbero fatto una novella di non più di trenta pagine”.

Francesco il trovatello fu pubblicato a puntate nel “Journal des debats” nel 1848.  La trama è lineare.

Francesco vive presso Isabella, una vecchia che lo ha adottato per avere  solo un sostegno e con la speranza di trarre da lui  futuri vantaggi. Il giovane è protetto da Maddalena, una giovane mugnaia tiranneggiata in casa dalla suocera e dal marito. Quest’ultimo ha una amante che, invaghitasi,  ma respinta dal  trovatello, divenuto  un bell’adolescente, insinua nella mente dell’amante il tarlo che Francesco lo tradisca con Maddalena.  Venuto a conoscenza della calunna, per farla cessare, Francesco abbandona il paese  e va a lavorare altrove. Ritorna dopo la morte del mugnaio e i suoi sentimenti per Maddalena riprendono vigore, finché il loro rapporto si conclude felicemente col matrimonio.

Delicatezza e amorosa sensibilità avvolgono persone e cose, il tutto descritto con uno stile vivace, luminoso, limpido. La Sand nella costruzione del romanzo non dimentica certi echi settecenteschi e una romantica effusione dei sentimenti talvolta ingombrano le pagine rendendole un poco prolisse. Ciononostante la scrittrice riesce a trovare sempre una nitida visione delle cose attraverso la descrizione della natura, dei sentimenti di chi ama e vive la campagna.

Con La piccola Fadette si chiude la trilogia che ha reso famosa George Sand.

Landry e Sylvinet sono gemelli, figli di contadini poveri, legati strettamente l’uno all’altro. Divenuti adulti, Landry si innamora di Fadette, figlia di una fattucchiera, da tutti disprezzata. Solo Landry comprende la purezza della fanciulla, celata da ingannevoli apparenze. I due tengono nascosto  il loro amore, ma Sylvinet ne viene a conoscenza e informa il padre il quale dapprima ostacola i due ma poi finisce  col cedere ad acconsentire alle loro nozze.

La trama è tenue per cui la bellezza del racconto si regge solo su una fresca visione del mondo agreste. La realtà della situazione viene trasfigurata, avvolta in un alone di fiaba. La piccola Fadette fu scritto in un momento di sconforto, alla luce di illusioni e di sogni perduti, di speranze dissolte in una rivoluzione e  rappresenta un messaggio, un atto di fede nell’amicizia e nell’amore. La cenciosa Fadette,  impertinente, da tutti disprezzata, altro non è che  l’Amandine Aurore senza il suo contorno di benessere, capace di trasfigurare la realtà in magia attraverso l’amore.

Al quarto periodo si possono attribuire le opere mondane, i romanzi di ambiente borghese-aristocratico, alleggeriti  e lontani dalle teorie giovanili eccessivamente passionali  e femministe che hanno caratterizzato i suoi primi libri. Fanno parte di questo gruppo  I bei  signori del Bosco Dorato (1858), Il Marchese di Villemer (1861), Mademoiselle de la Quintinie (1863)  da lei adattati al teatro come altri suoi scritti. Produsse pure per i giovani  Il castello di Pictordu, La torre di Percement, La storia del vero Gribouille e dei  racconti-fiaba in cui realtà e fantasia si fondono.

Nella  Storia della letteratura francese di Lanson e Tuffrau si legge una analisi dell’opera della Sand basata su tre punti: idealizzazione, verità psicologica, amore della natura.  Si è portati – scrivono gli autori - a contrapporre George Sand l’idealista al realista Balzac. Nulla di più errato perché nelle opere di  entrambi i due termini tendono spesso a confondersi. Se notiamo un eccessivo idealismo nelle prime opere non si può fare a meno di pensare che la scrittrice attingeva i suoi personaggi dalla realtà. Per trovare il soggetto per un romanzo basta guardarsi attorno. George Sand riusciva, più di Balzac, a cogliere il senso psicologico degli atti, delle passioni, delle reazioni interne.  George Sand scriveva senza una scaletta predeterminata; seguiva l’impulso del momento e questa ‘anarchia’ aveva il vantaggio di non seguire formule, di lasciare i personaggi in una specie di sfera ondeggiante, aperta  dalla quale potevano uscire in modo positivo o complicarsi, imitando così il perpetuo evolversi della vita. I suoi personaggi vivono per lo più nel gran mondo, un mondo da lei conosciuto per tradizione, attraverso la nonna Mme Dupin. Ma la Sand pur  immersa nella vita mondana non si trova a suo agio in nessuna parte se non  nel suo amato Berry, nella  sua Nohant di cui conosce sia l’anima che la forma. E ciò traspare in tutta la sua opera. “Elle s’unit à la nature par une sympathie entiére, elle aime partout la vie, elle mêle familièrement son âme aux choses: sa description, pittoresque et poetique à la fois, emplit l’oeil et le coeur, nous livres à la fois l’objet et le sujet, le peintre ajouté et comme fondu dans son model”.

Completamente diverso, negativo e pesante è il giudizio espresso sull’opera di George Sand da parte di Baudelaire.  “Non è mai stata una artista; possiede solo il famoso “stile scorrevole” caro ai borghesi. È stupida e pesante e chiacchierona. Nelle idee morali ha la profondità di giudizio e la delicatezza di sentimento dei portieri e delle mantenute”.

 

FILATELIA

AJMAN  Anno 1972 (Mic. 1322), FRANCIA  Anno 1957   (1112),  1999  (3287), 2004  (3645),  GUYANA 1998 (4707),  POLONIA 1999 (3564), ROMANIA  Anno 2004  (491/2)

 

 

SANDBURG CARL

(USA)

 

Nato a Galesburg, Illinois, il 6 gennaio 1878; morì a Falt Rock, Carolina del Nord, il 22 luglio 1867.

Di umile famiglia di emigrati svedesi, il padre era un fabbro analfabeta, non seguì studi regolari e trascorse la giovinezza svolgendo umili lavori facendo il lattaio, lo sguattero, il barbiere e persino il cantane itinerante.

Nel 1902 lavorò nello staff del Partito socialdemocratico e nel 1910 si trasferì a Milwaukee dove iniziò la carriera giornalistica. Nel 1912 lavorò presso il ”Chicago Daily World” e poi passò al  “Daily News” di Chicago. Nel 1916 pubblicò le Poesie di Chicago, precedute nel 1904 da una raccolta poetica Nell’estasi sfrenata. Le raccolte successive furono I trebbiatori (1918) che gli meritarono il Premio Pulitzer, Fumo e acciaio (1920), Good Morning, America (1928), Il popolo, sì (1936). L’interesse per la cultura popolare traspare in The American Songbag (1927) e The New American Songbag (1951)

Studioso di folklore, raccolse i canti americani che presentava pubblicamente, accompagnandosi con la chitarra. Da vecchio divenne il poeta della Casa Bianca, un simbolo stereotipato della nazione.

La sua fiducia in un progresso della giustizia sociale trova il suo affresco nello studio storico su Abramo Lincoln, che uscì nel 1926 con il titolo Gli anni della prateria, completato nel 1939 con quattro volumi dal titolo Gli anni della guerra.

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1988  (1460), USA  Anno 1978  (1184)

 

 

Sandy Isabelle

(Francia)

 

Nata a Cos, Artiège nel 1884. Morta  nel 1975.

Scrittrice e poetessa nota per il suo regionalismo, è una delle poche donne letterate che, nel periodo tra le due guerre, ricevette . Le fu il Premio Montyon dalla Academie Française per l’opera Chantal Daunoy (1917.

Scrisse:  LÈva douloureuse (1912), Chantal Dauno (1917), Montségur Cathare tempio: Histoire figlio, figlio messaggio,  Je nai jamais vu Dieu,  Madonne aux cheveux blancs,  De Granit et de pourpre: Le Cardinal Saliège,  Trencabel, Pirenei,  Lhomme qui fabriquait de lor,  L’enchantement Lincanto,  Les grandi visioni dAnne-Catherine Emmerich,  Les Vertes sottane,  La tonaca insanguinata,  Lhomme et la Sauvageonne,   Andorra ou Les hommes dairain (1923),  Livia ou Les Coeurs tragiques (1926), Kaali (1931),  L’homme et la sauvageonne La Maison des femmes seules (1949),  Maryla, Printemps de feu, La Vierge au collie( 1931),  La Tempête sur lamour (1948), Sang et or ou La paix par les femmes  Sang et o ou par les femmes La Paix,  Un homme à la mer (1932). 

 

FILATELIA

ANDORRA  Anno 1996 (238)

 

 

 

SANMAO  o CHEN MAO PING

(Taiwan)

 
Nata il 26/03/1943 a Chongqing, Sichuan , Cina. Morao il  4 gen 1991.

 Romanziere, traduttrice e scrittrice. Nata come Chen Mao Ping è stata adottata. In Inghilterra è conosciuta come  Eco o Echo Chan,  il primo nome che ha usato in alfabeto latino, legato all’omonima ninfa greca.

 Il suo lavoro spazia dalla scrittura autobiografica, ai ricordi di viaggi, ai romanzi, alle traduzioni di fumetti europei.

Nata a Chongqing, cresciuta a Nanchino,  si trasferì a Taiwan. Si laureò presso il Dipartimento di Filosofia , Cultura cinese University. Suo padre , Chen Siqing , era un avvocato . Sua madre era Miao Jinlan

Sanmao  dice di aver letto il Sogno della camera rossa , un famoso classico cinese , all'età di cinque anni e mezzo. Durante la sua formazione ha avuto conflitti  con i suoi insegnanti. Una sua insegnante la definì inaccettabile. Durante il suo secondo anno di liceo, si chiuse in se stessa a causa di un incidente traumatico e si rifiutò di andare a scuola . Suo padre le comprò molti libri da leggere a casa, e le  permise di prendere lezioni di pianoforte e pittura pratica .

Dal 1965 al 1969 ha studiato filosofia a Taiwan , e fu in questo periodo che ha vissuto il suo primo amore. Le cose non hanno funzionato, così ha deciso di andare il più lontano possibile  e si recò in Spagna.

Tra il 1967 e il 1970 ha studiato in Spagna e in Germania  e poi trovato lavoro in una biblioteca giuridica, nello stato dell'Illinois negli Stati Uniti. Alla fine , è tornata a Taiwan dove iniziò a lavorare come insegnante di tedesco . Il suo fidanzato, di 45 anni,  morì per un attacco di cuore e lei di nuovo lasciò Taiwan e tornò in Spagna.

Nel  1976 ha pubblicato il suo primo lavoro autobiografico I Racconti del Sahara , sulle sue  esperienze di vita nel Sahara insieme al marito spagnolo Josè , che incontrò a Madrid e poi sposò nel 1973 .

Dopo il grande successo del libro in Taiwan , Cina continentale e Hong Kong , i suoi primi scritti sono stati raccolti in un secondo libro, pubblicato con il titolo Gone With la stagione delle piogge  Ha continuato a pubblicare i suoi scritti e le sue esperienze nel Sahara e le isole Canarie. in diversi altri libri.

Nel 1979 suo marito annegò durante una immersione. Nel 1980 tornò a Taiwan , e nel novembre dello stesso anno, percorse il Centro e Sud America, su commissione degli editori di Taiwan . Queste esperienze sono state registrate negli scritti successivi. Dal 1981 al 1984, ha insegnato e tenuto conferenze alla sua alma mater all'Università Culturale Cinese di Taiwan. Dopo questa esperienza ha deciso di dedicarsi completamente alla scrittura.

Dal 1976 al momento della sua morte, nel 1991, Sanmao ha pubblicato più di 20 libri . Ha anche tradotto il fumetto Mafalda dallo spagnolo al cinese.

Morì nel 1991, all'età di 48 anni in un ospedale di Taipei , impiccandosi con un  paio di calze di seta. Ciò avvenne dopo aver saputo di essere ammalata di cancro. Alcuni fan, in particolare Zhang Jinran, sostennero che la sua morte fosse dovuta a un omicidio .

 

FILATELIA

GUINEA 2012 (4643)

 

SANNAZARO JACOPO

(Italia)

 

Nato a Napoli nel 1457 ivi morì il 24 aprile del 1530.

Fu discepolo del Pontano che lo introdusse nella corte aragonese dove divenne intimo di Federico il quale gli fece dono di una bellissima villa a Mergellina. Quando Federico, tradito da Ferdinando il Cattolico, un suo congiunto, fu spogliato del regno, lo seguì in esilio in Francia e gli fu fedele fino alla morte.. Tornato a Napoli si rinchiuse in solitudine nella sua villa, trovando conforto negli studi e nell’affetto di una gentildonna napoletana, Cassandra Marchese, già moglie di un nobile albanese.

Fece parte dell’Accademia napoletana col nome di Azio Sincero e fu duramente avverso al Poliziano.

Scrisse opere in  latino, le Eclogae piscatoriae, Elegie, Epigrammi, De partu Virginia, poemi religiosi  e opere in volgare, Rime.

Arcadia è il suo miglior lavoro. Composto di 12 prose e di 12 egloghe, racconta il suo viaggio in Arcadia per cercare conforto ad un amore giovanile. Prende parte alla vita dei pastori, ma richiamato da funebri presentimenti e accompagnato da una ninfa ritorna a Napoli per vie sotterranee e al suo arrivo apprende la morte della sua amata.

L’Arcadia ebbe fortuna nel Rinascimento sia per il contenuto idillico sia per la forma boccaccesca. Dall’ Arcadia nasce la voga della poesia pastorale.

Scrisse anche opere in volgare alle quali diede il titolo di Gliommeri (gomitoli) per il loro svolgersi come un dipanarsi di filastrocca e che sono una miscellanea di leggende, sentenze, proverbi in endecasillabi, composti per la recitazione.

 

FILATELIA

AJMAN  Anno 1972 (1987), CAMBOGIA Anno1983  (388).

 

 

SANTACRUZ  ROSENDO

(Guatemala)

 

Nato a Cobàn nel 1915. Morto nel 1948.

E’ autore dei volumi  Quando cade ma notte (1943), Ramon Gallardo e altri racconti (1944), Temas de lumbres (1938)..

Morì all’età di 33 anni

 

FILATELIA

GUATEMALA 1989  (P.A. 833)

 

 

SANTARENO BERNARDO (PSEUD. DI ANTONIO MARTIN DEL ROSARIO)

(Portogallo)

 

Nato a Santarém il 19 novembre 1920. Morto a Oeiras il 29 agosto 1980,

Ha studiato al Liceo Nazionale di Santarem fino al 1939, dopo di che ha frequentato corsi di preparazione per la Facoltà di Medicina e Chirurgia, all’Università di Lisbona. Nel 1945 si trasferisce all'Università di Coimbra , dove si è laureato in  psichiatria nel 1950 .

Nel 1957 e 1958, a bordo delle navi Melgueiro David , Signora del Mare e la nave ospedale Gil Eanes , ha seguito le campagne di pesca del merluzzo bianco come medico. La sua esperienza in mare avrebbe ispirato molte delle sue opere, come Il trabaccolo , The Promise e il volume di racconti Oltre i mari del mondo .

Intellettuale di sinistra, ha avuto diverse volte problemi con il regime di Salazar, e la sua commedia The Promise fu rimossa dalle scene dopo la pressione  della Chiesa cattolica. Dopo la rivoluzione del 1974 milita attivamente nel partito MDP / CDE e il Movimento unitarie dei lavoratori intellettuali .

Egli è stato onorato tre volte con il Premio della Stampa .

Morì nel Carnaxide, Oeiras , nel 1980, all’età di 59 anni. E’ sepolto nel cimitero Prazeres a Lisbona.

Opere. Poesia: Death in Root (1954) , Romance del Mare (1955), L'Eye of the Viper (1957).

Teatro: The Promise (1957), Scomunicato e The Dancer (1957), Il trabaccolo (1959), Il crimine del vecchio villaggio (1959), Seaman Anthony Alfama o di Edipo (1960), Angeli e sangue (1961), The Duel (1961), Sin agonia di Giovanni (1961), Annunciazione (1962), L'Ebreo (1966), L'Inferno 1967), Il tradimento di padre Martin (1969), Portoghese, Writer, 45 anni di età (1974), Gli Outsiders e della Rivoluzione ("Resti", "The Confession", "Monsanto", "La vita breve in tre fotografie") (1979), Il Fist (pubblicato postumo nel 1987),

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 2011

 

 

 

 

SANTIC’ ALECSA

(Serbia)

 

Nato a Mostar, Erzegovina 1868-1924,

Scrisse i poemi drammatici Sotto la nebbia (1907),  La donna dell’agha Hasan  (1911) e  sei volumi di poesie di ispirazione romantica, che si ricollegano al folklore nazionale.

 

FILATELIA

BOSNIA ERZEGOVINA  Anno 1997  (250),   JUGOSLAVIA  Anno 

1969  (1196)

 

 

 

Sarajlić Izet

(Bosnia Erzegovina)

 

Nato a Doboj il 16 marzo 1930. Morto a Serajevo il 2 maggio del 2002.

Fu un poeta, storico e filosofo.

Soprannominato Kiko, nacque da famiglia musulmana. Nel 1945 si trasferì a Sarajevo, dove conseguì la laurea in lettere alla facoltà di filosofia della locale università.

Fondatore nel 1954 del "Gruppo 54", movimento d'innovazione poetica, ed uno fra gli organizzatori delle "Giornate poetiche di Sarajevo" nel decennio successivo. È stato un rinomato e pluripremiato scrittore jugoslavo, conosciuto anche nei paesi dell'allora Patto di Varsavia e spesso invitato come personalità culturale nella stessa Mosca.

Durante la guerra in Bosnia (successiva allo scioglimento della Jugoslavia) e l'assedio di Sarajevo perse le due sorelle (Nina e Raza), e fu una delle pochissime personalità a voler rimanere nella città a cui era molto legato, che apprezzava principalmente per il carattere laico e multietnico. Subito dopo la fine degli eventi bellici perse la moglie (cattolica figlia di ortodosso) Nel 1997 fu spinto verso Salerno per via dei legami di amicizia avuti con Alfonso Gatto, e successivamente intrecciò una collaborazione con la struttura "Casa della Poesia"  di Baronissi (SA), della quale fu nominato presidente onorario. L'ultimo premio (il "Moravia") lo ricevette in Italia nel 2001 per la raccolta Qualcuno ha suonato. I

Il  2 maggio del 2002 a Sarajevo, dopo un'intervista rilasciata ad un'emittente televisiva polacca, fu trovato morto dalla figlia per infarto. È sepolto nel cimitero della capitale bosniaca.

Fu autore di numerose raccolte poetiche, memoriali. Studi filosofici e politici. (da Internet)

 

FILATELIA

BOSNIA ERZEGOVINA  Anno 2005  (469/70)

 

 

SARAMAGO JOSÉ

(Portogallo)

 

Scrittore contemporaneo nato a Azinhaga (Golegã) il 16 novembre 1922.  Narratore, poeta, giornalista, prima di dedicarsi alla letteratura affrontò diversi mestieri. A Lisbona, dove si trasferì, collaborò con giornali e riviste tra cui “Seara Nova” e il “Diario de Noticias” di cui fu anche condirettore.

Esordì nella letteratura nel 1947 con il romanzo Terra del peccato; scrisse le Poesie possibili (1966) e nel 1970 Probabilmente allegria, una raccolta poetica in cui prevalgono  l’ironia, i temi dell’amore, dell’erotismo. Si occupò anche di teatro con la pièce Che farò con questo libro? (1890) e poi di nuovo si immerse nella narrativa con Manuale di pittura e calligrafia (1977),  Una terra chiamata Alentejio (1980), un affresco della società alentejiana in cui dimostrò maturità stilistica  e Memoriale del convento (1982) che ottenne il premio del Club portoghese. In esso racconta la storia del convento di Mafra,  che D.João V aveva promesso di far costruire se gli fosse nato un figlio maschio, erede al trono. Una storia costruita su documenti.

Risale al 1978 una raccolta di racconti pubblicati sotto il titolo Oggetto, quasi. Nel 1985 pubblicò l’opera L’anno della morte di Riccardo Reis, che ottenne  nel 1986 il premio della critica.

Recenti sono le opere: La zattera di pietra (1986), Storia dell’assedio di Lisbona (1989), Vangelo secondo Gesù (1992), un’opera assai discussa.  Nel 1987  ritornò al teatro con La seconda vita di Francesco d’Assisi e In nomine dei (1993).

Nel 1998 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura

 

FILATELIA

PORTOGALLO  Anno 1998  (fog.149),  ZAMBIA Anno 2001 (1188)

 

 

Sardou Victorien

(Francia)

 

Nato a Parigi 5 settembre 1831 ivi morì il l8 novembre 1908.

La sua famiglia originaria di Le Cannet, un paese vicino a Cannes,  dopo una rovinosa gelata che distrusse tutti gli uliveti, si trasferì a Parigi in cerca di un impiego. Il padre si dedicò a diversi lavori: contabile in un'azienda commerciale, insegnante di contabilità, direttore di una scuola provinciale, insegnante privato e editore di grammatiche, dizionari e altri testi. Ma riuscendo a malapena a sostenere la famiglia, ritornò al paese natale.

Victorien dovette interrompere gli studi di medicina e cominciare a provvedere a se stesso insegnando francese a ragazzi stranieri, dando lezioni private di latino, storia e matematica e scrivendo articoli per enciclopedie.

Contemporaneamente cercava di farsi strada nel mondo letterario. Una sua commedia, La Taverne des étudiants, fu rappresentata all'Odeon il 1 aprile 1854, ma ebbe pessime critiche e fu smontata dopo solo cinque serate. Un altro dramma, Bernard Palissy, fu accettato dallo stesso teatro, ma la rappresentazione fu cancellata per un cambio di direzione. Anche altre commedie, Fleur de Liane, Le Bossu, Paris à l'envers, per varie ragioni non riuscirono a recargli nessun successo.

La sua fortuna cambiò quando conobbe Mlle de Brécourt, che lo introdusse nell'ambiente teatrale. Dopo un'altra commedia, Candide, bloccata dalla censura, iniziò ad avere successo con Les Premières Armes de Figaro, Monsieur Garat, e  Prés Saint Gervais, messe in scena in rapida successione e ancor di più con Les Pattes de mouche (1860).

Nel 1882 scrisse Fédora espressamente per Sarah Bernhardt e presto divenne uno dei più importanti drammaturghi dell'epoca, insieme con Augier e Dumas. Le sue opere comprendono molte satire sociali: si prende gioco della volgarità delle classi medie emergenti in Nos Intimes (1861), dei vecchi studenti in Les Vieux Garçons (1865), dei moderni tartufi in Seraphine (1868), della gente di campagna in Nos Bons Villageois (1866), dei costumi e delle idee politiche antiquate in Les Ganaches (1862), dello spirito rivoluzionario e chi ci prospera sopra in Raba gas (1872) e in Le Roi Carotte (1872), delle leggi sul divorzio in Divorçons (1880).

In molti drammi introdusse invece molti elementi storici. Trasse Théodora (1884) dagli annali dell'Impero bizantino, La Haine (1874) dalla cronache italiane, La Duchesse d'Athénes dalla storia medievale greca, mentre La Sorcière (1904) è ambientata nella Spagna del XVI secolo. Tre drammi sono ambientati nella Rivoluzione francese, Les Merveilleuses, Thermidor (1891) e Robespierre (1902) e l'epoca imperiale è rivissuta in La Tosca (1887) e in Madame Sans Gêne (1893).

Sardou ebbe due mogli: sposò Mlle de Brécourt, la sua benefattrice, che morì otto anni dopo e si sposò di nuovo, poco dopo la Rivoluzione del 1870, con Mlle Soulié, figlia dell'erudito Eudore Soulié che fu per molti anni il sovrintendente del Museo di Versailles.

Fu eletto nell'Académie française al posto del poeta Joseph Autran (1813-1877), e tenne il suo seggio fino al 22 maggio 1878.

Morì a Parigi l'8 novembre 1908.

Opere: Les Pattes de mouche (1860),Patrie! (1869), ,L’Oncle Sam (1873), La Haine (1874), Dora (1877), Divorçons! (1880), Fédora (1882), Théodora (1884), La Tosca (1887), Cléopâtre (1890), Thermidor (1891), Madame Sans-Gêne (1893), Gismonda (1894), Spiritisme (1896), Robespierre (1899), Dante (1903), La Sorciere (1894).

 

FILIATELIA

AUSTRIA Anno 1970 (1160), 1982 (1980),  CUBA 1989 (2986), FRANCIA Anno 2000  (2402),  FUJERA 1972 (Mic. 1140),  ITALIA Anno 2000 (2402),  MONACO Anno 1994 (1963), MOZAMBICO 2002 (fog. 107), URUGUAY  Anno 2000 (Mic. 2552), BRASILE  Anno 2006, BULGARIA Anno 1947 (559), 1970 (1823), NICARAGUA  Anno 1975 (834 PA),  ROMANIA  Anno 1964 (1963), ,  SAN MARINO Anno 1999 (1617), SAO TOME’ & PRINCIPE Anno 2008 (2499/501), SAINT VINCENT  Anno 1997 (3907/8), URUGUAY  Anno 2000 (1914).

 

 

SAROYAN WILLIAM

(USA)

 

Nato a Fresno, California il 31 agosto 1908 e ivi morto il 18 maggio 1981.

Armeno di origine, esercitò in gioventù diversi mestieri prima di occuparsi di letteratura.. Cresciuto in un orfanotrofio e vissuto fra la gente della strada fu strillone e fattorino del telegrafo. Iniziò la sua carriera di scrittore nel 1934 con il racconto L’ardimentoso giovane sul trapezio volante cui seguirono una serie di racconti Che ve ne pare dell’America nei quali, pur violando ogni regola, riuscirono ad imporlo  all’attenzione del pubblico,..

Sue opere successive furono: Il mio nome è Aram (1940), La commedia umana (1943) da cui fu tratto un film, Tra ragazzi e  ragazze (1963), Un ritorno nel pomeriggio del mondo (1964).

Saroyan scrisse pure commedie Il mio cuore sugli altipiani (1939) sui sogni degli sfruttati,  degli umili e dei deboli in una società che privilegia i forti; I giorni della vita, per la quale ottenne il Premio Pulitzer che rifiutò perché lo ritenne troppo borghese, Gente magnifica (1941), I cavernicoli (1958)..

Scrisse pure opere di argomento autobiografico come Ecco, voi sapete chi (1962), In bicicletta a Beverly Hills (1952)

Scrittore spontaneo, a volte ingenuo anche da un punto di vista stilistico, si adagia talvolta sul sentimentalismo per proporre le sue tesi.

 

FILATELIA

ARMENIA  Anno 2000  (346/81),  RUSSIA Anno 1991  (5860),  USA  Anno 1991  (1942)

 

 

SARTRE JEAN-PAUL

(Francia)

 

Nato a Parigi il 21 giugno 1905, ivi morto il 15 aprile 1980.

Suo padre, Jean.Baptiste, era ufficiale di Marina e sua madre Anne-Marie Schweitzer, era  cugina del celebre dottor Schweitzer. Dal 1924 al 28 frequentò la Scuola Normale di Parigi e a questi anni risale l’amicizia con Simone de Beauvoir che durò per tutta la vita. Insegnò in istituti di provincia della Francia e poi a Parigi. Il suo primo exploit di scrittore fu nel 1938 quando venne pubblicato il romanzo La nausea.

Un soggiorno in Germania gli fece conoscere l’opera del filosofo Heidegger.  Sull’onda filosofica del tedesco iniziò a pubblicare L’immaginazione (1936), La trascendenza dell’ego (1938), Abbozzo di una teoria fenomenologia delle emozioni (1939) e nel 1940 un’opera più impegnativa Immagine e coscienza.

Nel periodo della guerra venne catturato e imprigionato dai tedeschi, ma riuscì a farsi liberare. Partecipò attivamente alla Resistenza e nel frattempo maturò la sua opera filosofica L’essere e il nulla (1943). Terminata la guerra, fondò e diresse assieme a Merlau-Ponthy la rivista “Tempi moderni” su cui sviluppò temi politici legati alla crisi ungherese, a Stalin, all’Algeria, al Congo fino alla guerra del Vietnam.  Nel 1968 aderì al movimento operaio e ai fatti studenteschi del “Maggio del ‘68”.

Nel suo impegno legato alla sinistra rientrano i temi di molte sue opere teatrali Le mosche (1943), A porte chiuse (1945), i romanzi L’età della ragione (1945), Il rinvio (1945), Le vie della libertà (1945)

La sua fecondità produttiva proseguì con Morti senza sepoltura (1946). La sgualdrina timorata (1946),  Le mani sporche (1948), L’ingranaggio (1948), Il diavolo e il buon Dio (1959), Kean (1953) adattamento da Dumas, Nekrassov (1955), I sequestrati di Altona (1960) saggio filosofico.

Nel 1949 uscì il terzo romanzo dal titolo La morte dell’anima.

Numerosi saggi hanno avuto una particolare importanza come L’esistenzialismo è un umanesimo (1946), Riflessioni sulla questione ebraica (1947), Beaudelaire (1947), Che cos’è la letteratura (1947), Saint-Genêt commediante e martire (1951), saggio critico su Jean Genet.

Del 1964 è l’opera autobiografica Le parole, il saggio monografico L’idiota di famiglia: Gustave Flaubert (1971), il saggio filosofico Critica della ragione dialettica (1950); il saggio Apologia degli intellettuali (1972) a carattere  ideologico-politico. Gran parte della sua opera è stata raccolta nei volumi Situazioni in 10 volumi (1947-76).

Nel 1964 gli venne assegnato il premio Nobel, che rifiutò adducendo motivi personali e ragioni obiettive.

Postume sono uscite le opere Quaderni per una morale  (1983),  Taccuini di guerra, Oeuvres romanesque (1981)

Sartre filosofo, saggista, narratore, drammaturgo, si sforza di far prevalere tra lo spiritualismo cristiano e il materialismo marxista, un esistenzialismo ispirato al filosofo tedesco Heiddeger. Non ci troviamo, pertanto, di fronte a un caposcuola letterario in cerca di una giustificazione filosofica per dimostrare le sue tendenze, ma davanti ad un filosofo che prende in prestito, per meglio farsi comprendere, la via delle dimostrazioni attraverso la letteratura

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno1985  (2359)  MONACO  Anno  2005  (2473),  NICARAGUA  1995  (2046), PARAGUAY  Anno 1977( (firme premi Nobel). SAINT VINCENT  Anno 1995  (2670)

 

 

SASHKO LIRNIK

(Ucraina) 

 

Nato nel 1964.

 Lirnik Sashko, il cui vero nome è Alexander Vlasyuk, è musicista ucraino e autore di racconti per bambini.

 

FILATELIA

UCRAINA  Anno 2007  (Busta postale)

 

 

Sassoon Siegfried

(Inghilterra)

 

Nato a Matfield l’8 settembre 1886. Morto a Heytesbury il 1° settembre 1967.

Di madre anglicana e di padre ebreo, formò la sua educazione e istruzione alla New Beacon Preparatory School, nel Kent; poi al Marlborough College nel Wiltshire; quindi al Clare College di Cambridge dove studiò legge e storia dal 1905 a 1907. Tuttavia, abbandonò l'Università senza aver conseguito la laurea e trascorse gli anni successivi dedicandosi alla caccia e al cricket; pubblicò privatamente alcuni volumi di poesia che, però non riscossero particolare successo: le sue rendite gli consentivano di vivere senza lavorare, ma non con un elevato tenore di vita. Con lo pseudonimo di "Saul Kain" diede alle stampe nel 1913 un'opera dal titolo The Daffodil Murderer.

Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò e quando l’Inghilterra entrò in guerra, non poté essere inviato al fronte causa malattia. Solo nel 1915 fu inviato in Francia col corpo dei fucilieri in qualità di ufficiale. Venne a contatto col poeta Robert Graves e tra i due nacque una profonda amicizia, basata anche sulla comunità di idee. In entrambi vi era una profonda ripugnanza per la guerra, che emerge in particolar modo nei  versi di Sassoon, il quale peraltro fu protagonista di imprese coraggiose e di particolare efficienza nel comandare i suoi uomini. Paradossalmente più odiava la guerra più si sviluppava in lui un coraggio folle.

Nonostante tale eroismo e la premiazione del suo valore, nel 1917 decise di compiere una pubblica denuncia contro la guerra. Amico di Bertrand Russel, pacifista, fu da questi spinti a continuare a scrivere contro la guerra e Sassoon pubblicò La dichiarazione di un soldato. Le autorità militari lo dichiarano minabile e fu ricoverato in un ospedale militare.

Durante io ricovero strinse amicizia col poeta Wilfred Owen che lo spronò a perseverare lungo la strada della poesia. Entrambi tornarono al fronte dove Owen venne ucciso nel 1918.

Durante la guerra,  Sassoon sviluppò simpatie socialiste  e  divenne redattore  della pagina letteraria del giornale socialista “Daily Herald”.

Sassoon viaggiò largamente per gli Stati Uniti e l'Europa. E intanto cercava di trovare nuove direzioni per le sue opere.

Nel 1928 con i Memoirs of a Fox-Hunting Man, diede alle stampe, anonimamente, il primo volume di una autobiografia romanzata, che fu quasi immediatamente assunta come un classico di scrittura umoristica. I Memoirs of an Infantry Officer (1930) e Sherston's Progress (1936) ne rappresentano idealmente il seguito. Negli anni successivi ripercorse la propria giovinezza con tre volumi genuinamente autobiografici: The Old Century, The Weald of Youth e Siegfried's Journey.

Nel dicembre 1933, fra la sorpresa di molti, Sassoon, che non aveva mai tenuta segreta la sua omosessualità,  sposò Hester Gatty, di molti anni più giovane. Il matrimonio portò alla nascita di un figlio. Il matrimonio si ruppe dopo la Seconda guerra mondiale, nel 1945.

Dopo il divorzio, Sassoon visse in isolamento a Heytesbury, nel Wiltshire. Alla fine della sua vita, si convertì al cattolicesimo presso la Downside Abbey. Morì sette giorni dopo il suo 81° compleanno, nel 1967.  (tratto da Internet)

 

FILATELIA

SANT’ELENA  Anno 2008  (991)

 

 

Sathe Annabhau

(India)

 

Nato il primo agosto 1920. Morto il18 luglio 1969.

Nato nel villaggio di Wategaon in una povera famiglia appartenente alla  comunità dalit Matang.

La povertà aveva impedito  a Sathe di acquisire una formazione formale. Suo fratello Shankarbhau racconta nella sua biografia, intitolata Majhe Bhau Annabhau, che i membri della famiglia lavorarono come operai  nella costruzione della  galleria Kalyan.

Nonostante la mancanza di istruzione formale, Sathe scrisse in Marathi 35 romanzi, tra i quali Fakira (1959), che raggiunse la  19a edizione, ed ottenne un riconoscimento dal governo statale nel 1961.

Esistono 15 raccolte di racconti  di Sathe. Un gran numero dei suoi racconti sono stati tradotti in molte lingue indiane e in 27 lingue non indiane.

Oltre a romanzi e racconti, Sathe scrisse una commedia, un diario di un viaggio in Russia, 12 sceneggiature, e 10 ballate. 

Nelle sue opere descrisse le sue esperienze  di vita, e i suoi romanzi celebrano lo spirito di lotta del popolo indiano.

La rivista governativa “Lok Rajya" , pubblicò il 1 ° novembre 1993, un numero speciale commemorativo della sua vita e della sua opera e nel   1998 promosse una raccolta delle sue opere col titolo Lokshahir Annabhau Sathe Nivadak Sahitya.

Sathe lavorò spesso tra i poveri. Per generare consapevolezza sociale, organizzò nelle zone rurali Maharashtra spettacoli popolari,  danze etniche eseguite principalmente da donne.

Attratto dal comunismo dopo un viaggio in URSS, fondò assieme ad altri membri ìl Partito Comunista nel Maharashtra.

Visse in miseria. Dopo aver trascorso 22 anni in una baraccopoli, si trasferì in una modesta  casa a Goreagon, fornitagli dal governo nel 1968, un anno prima della sua morte.

 

FILATELIA

INDIA Anno 2002  (1675)

 

 

Satıroglu Asik Veysel

(Turchia)

 

Nato nel villaggio Sivrialan nel distretto di Sivas il 25 ottobre 1894. Morto il 21 marzo 1973.

Era un menestrello turco e un poeta altamente considerato nella letteratura turca.

All’età di sette anni, colpito dal vaiolo, perse la vista. Il padre gli donò un saz, (strumento turco a corde), col quale il ragazzo accompagnava le sue poesie iniziali. Si fece una cultura ascoltando  il padre e gli amici del padre che lo avviarono alla poesia.

Aveva vent’anni quando scoppiò la prima guerra mondiale e avrebbe desiderato parteciparvi ma, a causa della cecità,  rimase  solo con la sua saz.

Oltre che dalla cecità, la sua vita fu assai travagliata. Dopo la guerra, sposò una donna che gli diede una figlia e un figlio. Il figlio morì dieci giorni dopo la nascita. Seguì poi l’abbandono della moglie, fuggita con un servo,  la successiva morte della figlia e  la morte del padre,.

La sua vita ebbe una svolta favorevole quando incontrò  Ahmet Kutsi Tecer, un insegnante di letteratura, il quale, insieme ad altri colleghi, aveva fondato l'Associazione per la tutela dei Poeti. Fino al 1933, Veysel aveva solamente suonato e cantato le poesie di altri. 

In occasione del decimo anniversario della Repubblica, su direttive di Ahmet Kutsi Tecer, tutti i poeti folk scrissero poesie sulla Repubblica e su Mustafa Kemal. Veysel era uno di quei poeti. La sua  prima opera è stata la poesia "Atatürk è la rinascita della Turchia". Fu invitato ad Ankara e da quel momento cominciò a viaggiare attraverso la Turchia per cantare e far conoscere i suoi versi.

Nel 1965, la Grande Assemblea Nazionale Turca deliberò di assegnargli una retribuzione mensile.

Veysel morì a Sivrialan, dove era nato.

Nel 2000 venne pubblicata una compilation delle sue opere.

 

FILATELIA

TURCHIA Anno 1992 

 

 

 

SATRIJOS RAGANA-PECKAUSKAITE

(Lituania)

 

Nata a Medingenmai, Telsiai, il 24 febbraio del 1878. Morta a  Zidikai il 24 luglio del 1936.

Di famiglia nobile maturò la sua cultura tra uomini e donne di tendenze democratiche, umanistiche e religiose. Fu attratta dalla letteratura e dai vari movimenti culturali del suo tempo. Pubblicò nel 1895  Varpas (La campana) e articoli e novelle sul periodico  “Ukinikas” (La fattoria). Lontana dal liberalismo lituano e dell’indifferentismo religioso, seguì la corrente nazionalista.

Nel 1905 ricevette per l’opera Ziburetis ( La piccola luce)  una borsa di studio che le permise di recarsi in Svizzera  dove studiò pedagogia all’Università di Zurigo e poi di Friburgo.

Tradusse molte opere in lituano.

Dal 1904 al 1914 occupò un posto di insegnante e supervisore presso la scuola secondaria femminile di Marijampole. Dopo tale incarichi trascorse la sua vita a Zidikai, nel nord della Lituania, continuando la sua attività di scrittrice.

La sua opera comprende  racconti brevi, romanzi Viktute, Sename dvare , Irkos tragedija e  saggi.

L’edizione delle sue opere fu pubblicata in sei volumi nel 1928.  Comprende: Motion aukletoja (1936),  Sexualethik und Sexualpadagogik (1923), Schule und Character (1928), Christ’s und das menschliche Leben (1931), Lebenskunde (1934), e Hendryk Sienkiewicz's W pustyni iw puszozy (1921, e ed. successive del 1927-1929).

 

FILATELIA

LITUANIA  (Catalogo Mic. 783)

 

 

Satylganov Toktogul

(Kirghisistan)

 

Nato nel 1864. Morto nel  1933.

E’  stato un poeta e cantante kirghiso. Fu il più famoso akyn (poeta improvvisatore) e cantante folkloristico.

La sua fama raggiunse il culmine durante l'era sovietica quando i suoi lavori (risalenti all'epoca pre-rivoluzionaria) erano promossi dallo stato in quanto i contenuti  riflettevano la lotta di classe. Per questo motivo gli fu attribuito il titolo di "Musicista del popolo"; sebbene gli studi moderni tendano a interpretare questi poemi come il racconto di rivalità tra clan dando alle opere una connotazione molto meno politica. Toktogul accolse comunque favorevolmente la rivoluzione giungendo a scrivere come ode per un festeggiamento: "Che donna diede alla luce una persona come Lenin?".

Ancora oggi, dopo la caduta dell’Unione  Sovietica e la conseguente indipendenza del Kirghisistan, le canzoni di Toktogul restano popolari tra gli interpreti chirghisi e la sua figura è tuttora celebre.

Molte strade, parchi, scuole e persino la sua città natale gli sono stati intitolati.

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 1964 (2818)

 

 

SAVARD FELIZ-ANTOINE

(Canada)

 

Nato a Quebec nel 1896 e ivi morto nel 1982.

Ordinato sacerdote nel 1922, divenne docente  nel 1943 presso l’università di Laval.

Conoscitore della letteratura classica scrisse poemi descrittivi e poetici e romanzi incentrati sulla vita dei lavoratori. Tra le sue opere: Maineau, maitre-graveur (1937), L’abatis (1943), La mezzanotte (1948), Martin e il povero (1959). Fu autore di drammi in versi, La pazza (1960), La dalle-des-morts (1965); di poesie Le bouscueil (1972).

I suoi ricordi sono raccolti in due volumi  Journal et souvenirs 1961/64 (1973) e Carnet du soir intérieur (2 voll. 1978/9).

 

FILATELIA

CANADA  Anno 1996  (1491) 

 

 

SAVIN VICTOR ALEKSEEVICH (Victor Nobdinska)

(Russia)

 

Nato il 10 novembre 1888 nel villaggio di Nebdino, in quello che oggi è Kortkeros Raion, Komi ASSR. Morto nell’agosto 1943..

 Poeta, drammaturgo, attore, cantautore, giornalista e uomo politico, Ńobdinsa Vittor (cioè "Victor Ńobdin") ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del linguaggio e della cultura della rivoluzione nella seconda guerra mondiale. Colpito dalla purghe staliniste nel 1937, morì in esilio.

 Primo figlio di una modesta famiglia contadina praticamente analfabeta, frequentò la  scuola elementare Ńobdino (1895-1899), dopo di che i genitori cercarono in qualche modo di finanziare gli studi liceali (1901-1904) durante i quali si interessò alla musica in generale e il particolare alla canzone.

Savin è uno dei fondatori della letteratura e della drammaturgia sovietica Komi. Il suo primo lavoro è stato pubblicato nel 1918. E’ autore di versi e poemi narrativi che glorificano il partito e la rivoluzione, canti lirici in stile folk, feuilleton satirico e favole. Ha scritto circa 30 commedie, tra cui Un fiorellino appassito a Sunrise (1919), Heaven (1922), Anima Restless (1927), L'Ust'-Kulom Uprising (1928), e La figlia di Parma (1930).

Tra le sue opere: Poesie:   Canzoni e poemi, 1924,  Teatro: Domanda di matrimonio, 1918, Un grande errore (1918), La fumata (1918, In Paradiso 1921, Un’anima in pena 1926, L’insurrezione di Ust-Kulom 1927, Il bilancio, La fortezza 1937.

L’opera omnia è raccolta in volumi : Gijöd chukör, voll. 1-2. Syktyvkar, 1931-32. Kïvbur "Yas, Poemayas, P'esayas, Vis't" Yas, Ocherk "Yas . Syktyvkar, 1962.

 

FILATELIA

URRS Anno 1988  (Busta postale)

 

 

SAYERS DOROTHY LEIGH

(Inghilterra)

 

Scrittrice di libri gialli (inventò la figura del detective aristocratico Lord Peter Wimsey), nacque a Oxford nel 1893.  Negli anni Venti fu una notissima scrittrice di gialli sul cui genere scrisse un saggio l’Omnibus del delitto (1929). Nelle sue opere tenta di dar dignità letteraria al genere  poliziesco grazie alla rappresentazione di ambienti e di personaggi che ben conosceva.

Fu una delle prime donne a laurearsi a Oxford e, al di là dalla letteratura poliziesca, si occupò anche di letteratura europee. È da ricordare una sua traduzione della Divina Commedia.

Nel campo del giallo pubblicò tre antologie dei migliori racconti polizieschi, presentate con accurate e interessanti introduzioni. Il suo autore preferito era Wilkie Collins che le fu modello nel romanzo The document in the case (1930), scritto in collaborazione con Robert Eustace..

Tra le sue molte opere sono da ricordare quelle pubblicate in Italia dall’editrice Mondadori: Lord Peter e l’altro (1933), Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto (1928), Per morte innaturale (1927), Il gatto dagli occhi verdi, (1927), Bellona Club (1928),  Alta marea per Lord Peter,  Il segreto delle campane,  Cinque piste false, Veleno mortale,  (1930).

Doroty Sayers morì a Londra nel  1957.

 

FILATELIA

NICARAGUA  Anno 1972 (755 PA.)

 

 

Scalabrini Ortiz RaUL

(Argentina)

 

Nato a Corrientes il 14 febbraio 1898. Morto il  30 maggio 1959.

Fu giornalista, saggista e poeta, amico di Homero Manzi e associato al gruppo politico "Fuerza de Orientación radicale de la Joven Argentina ( FORJA) ".

Studiò presso la Facoltà di Scienze Esatte e divenne un geometra,  poi si trasferì a Buenos Aires dove fu coinvolto nei conflitti letterari dei gruppi Boedo e Florida.

La sua carriera letteraria iniziò con la composizione di poesie e soprattutto di racconti, poi raccolti in un libro dal titolo La Manga.

Nel 1923 collaborò come giornalista con alcuni quotidiani: “La Nacion”, “El Mundo” e “Graficas Noticias”. In seguito fondò un suo giornale “La Reconquista”.  

Nella sua giovinezza, Scalabrini Ortiz ha partecipato ad un gruppo marxista chiamata Insurrexit, ed ha visitato diverse province per motivi di lavoro. Nel 1926 visitò la Francia da dove tornò,  deluso dal comportamento xenofobo dei suoi cittadini. Come tutti in Argentina, sentì gli effetti della Grande Depressione e poi assistette al colpo di stato contro il presidente Yrigoyen.

Nel corso del 1930 denunciò lo sfruttamento del paese per il beneficio dell’oligarchia e degli interessi stranieri. Dalla sua fondazione nel 1935 in poi, si legò a FORJA (Fuerza de Orientación radicale de la Joven Argentina). Fu accusato di essere ora marxista, ora nazista, ora filoamericano,  etichette da lui sempre respinte.

Dal 1942, Scalabrini Ortiz rimase senza lavoro e dovette far ricorso ad un giornale di annunci di lavoro, indicando che possedeva una cultura ampia, esperienza e conoscenze in diversi campi. Finalmente trovò lavoro come geometra, di cui si occupò fino all'età di 61 anni.

La bibliografia di Scalabrini Ortiz è per lo più incentrata su argomenti politici, articoli di giornali, note di diario, articoli di economia e di politica.

In campo puramente letterario, oltre ai racconti (La Manga, 1923), scrisse pure Nada Sin Tierra, tierra de profetas, (poesie e saggi, 1946).

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno 2009

 

 

Schaefer Jack Warner

(USA)

 

Nato il 19 novembre 1907. Morto il  24 gennaio 1991).

Autore del Novecento noto per i suoi western. Dalla sua opera più famosa,  Shane,   stato tratto un film.

Figlio di un avvocato si laureò all’Oberlin College nel 1929 con specializzazione in lingua inglese. Frequentò  la scuola di specializzazione presso la Columbia University nel 1929-30, ma abbandonò gli studi senza completare il suo Master of Arts. Poi andò a lavorare per la United Press. Nella sua lunga carriera di giornalista, avrebbe occupato posizioni editoriali, curando  molte pubblicazioni orientali.

Il primo successo di Schaefer come romanziere nel 1949 arrivò con il suo memorabile romanzo Shane, ambientato nel Wyoming. Sebbene non  avesse mai visitato le località dell’ovest dove ambientò le sue storie. Tuttavia, egli continuò a scrivere western di successo, vendendo la sua casa in Connecticut e trasferendosi nel 1955 a Santa Fé nel Messico.

Nel 1975 Schaefer ricevette il premio Distinguished Achievement.

Anche da un suo successivo romanzo, Monte Walsh, è stato tratto un film nel 1970, con Lee Marvin, e ancora nel 2003 come film-tv con protagonista Tom Selleck.

Opere: Shane (1949), First Blood (1953), L'ampia gamma (1953) (racconti brevi), Il Canyon (1953), The Pioneers (1954) (racconti brevi), Out West: un'antologia di racconti (1955), Società di vigliacchi (1957), Il Land Kean e altre storie (1959), Old Ramon (1960), Tales from the West (1961), Incidente sul sentiero (1962), Le pianure (1963) (il libro per bambini), Monte Walsh (1963), The Great Horse Endurance Race: 600 miglia su un unico monte, 1908, da Evanston, Wyoming, a Denver (1963), Stubby Pringle's Christmas (1964) (libro per bambini), Eroi senza gloria: Alcuni Goodmen del vecchio West (1965), Collected Stories (1966), Adolphe Francesco Bandelier Alphonse (1966), New Mexico (1967) (il libro per bambini), I racconti di Jack Schaefer (1967), Mavericks (1967) (libro per bambini), Hal West: Galleria Western (1971), Un bestiario americano (1973), Conversazioni con un Gopher Pocket e altri paesi limitrofi Outspoken (1978), Jack Schaefer e il West americano: otto storie (1978) (a cura di CEJ Smith), I Racconti di Jack Schaefer (1985).

 

FILATELIA

MALDIVE  Anno 1993 (1541),  UMM AL QUIWAIM  Anno 1969  (25 P.A.)

 

 

Scharrer Adamo

(Germania)

 

Nato nel 1889. Morto nel 1948.

Di professione fabbro, poi combattente spartachista, in seguito dirigente del KAPD, dal quale fu espulso nel 1930, fu un attivista antifascista, autore di romanzi come Vaterlandslose Gesellen. Das erste Kriegsbuch eines Arbeiters (1930) and Maulwürfe. Das Erste Kriegsbuch Arbeiters (1930), Maulwürfe. Ein deutscher Bauernroman (1933), scritti mentre era in esilio a Praga.

A partire dal 1934 risiedette a Mosca.  Fu considerato nella Germania orientale un "pioniere della letteratura proletaria".

 

FILATELIA

DDR  Anno  1989

 

 

Scheffel Joseph Viktor von

(Germania)

 

Nato a Karlsruhe nel 1026 e ivi morto nel 1886.

Iniziò a Säckingen la carriera forense, interrompendola per recarsi in Italia (1852), dove si associò a un gruppo di pittori tedeschi. A Capri scrisse Der Trompeter von Säckingen (1854), poema sentimentale percorso da una fresca ironia, che ebbe un'immensa fortuna (270 edizioni fino al 1905). Recatosi a Heidelberg per prepararsi alla libera docenza, si dedicò alla stesura del romanzo storico Ekkehard (1855), ambientato nel Medioevo tedesco, opera quasi altrettanto fortunata ma più felicemente compiuta. Contribuì alla sua popolarità la raccolta di canti goliardici Gaudeamus (1868), che s'iscrivono brillantemente in una tradizione assai fiorente in Germania. È autore anche di Frau Aventiure (1863), un'altra raccolta di canti d'ispirazione medievale, del racconto Juniperus (1866), anch'esso d'ambiente medievale, e della storia antica Hugideo (1884). (da Internet)

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1986.  Annullo speciale

 

 

 

SCHILLER FRIEDRICH JOHANN CHRISTOPH 

(Germania)

   

Nacque a Marbach (Württemberg) il 10 novembre 1759 e morì a Weimar il 9 maggio 1805. 

Il padre, medico chirurgo militare, alle dipendenze del duca Carlo Eugenio,  fu da questi sollecitato a far entrare il figlio nella Karsschule, l’accademia militare del ducato, dove rimase dal 1773 al 1780 e  conseguì la laurea in medicina. Fu un periodo di insofferenza per il giovane che anelava  ben altre aspirazioni, quelle letterarie.

Appena libero dagli studi, scrisse nel 1782 il dramma I masnadieri, rappresentato con trionfale successo a Mannheim. Il dramma attaccava le situazioni politiche e sociali del suo tempo e la figura del tiranno. Il motto “In tyrannos”, presente nell’opera, non piacque al principe Carlo. Per assistere alla, rappresentazione, Schiller che allora era ufficiale medico in un reggimento, si allontanò  senza autorizzazione. Sotto tale pretesto il duca lo fece arrestare e gli impose di non scrivere più.

Il giovane, per sfuggire al carcere, abbandonò il Württemberg  e viaggiò per la Germania. Un periodo di ristrettezze economiche alleviate dalla generosità di amici e ammiratori che gli offrirono ospitalità, tra cui Henriette von Wolzogen a Bauerbach (Turingia) e poi da  Christian Körner Gottfried   che lo accolse a Dresda e a Lipsia (1785-87).

Nel 1783 mandò sulle scene  il dramma La congiura dei Fieschi; nel 1784 Amore e raggiro o Cabala e amore. Del 1787 è il dramma politico Don Carlos.

Schiller in quel periodo attraversò una crisi personale nelle quale trovò il conforto dell’amico Gottfried. Nel 1787 si stabilì a Weimar dove scrisse alcune odi che inneggiavano tutte all’arte intesa come guida all’armonia dell’uomo.

Nel 1789, per intercessione di Goethe, ottenne  la nomina a professore di storia all’Università di Jena. Il granduca Carlo Augusto lo nominò consigliere, uno stato sociale che gli permise di sposare nel 1790 Charlotte von Lengefeld, dalla quale ebbe quattro figli.

Durante il periodo trascorso all’università si diede a studi filosofici e alla composizione di poesie e di ballate. L’amicizia con Goethe, nata nel 1794, una amicizia senza ombre, produsse un ampio Carteggio (pubblicato postumo nel 1829) e una pubblicazione le Xenie (1796), scritta in collaborazione tra i due poeti. Assieme diressero le riviste “Die Horen” (1795-97) e “Propilei” (1798-1800). Furono anni fecondi per la sua poesia tanto che l’Inno alla gioia del 1785  diede a Beethoven lo spunto per la sua nona sinfonia.

 Alcune sue ballate, unitamente a quelle di Goethe, furono pubblicate  sull’  Almanacco delle Muse dell’anno 1798.

Il loro contributo congiunto valse a dare alla poesia tedesca i suoi capolavori classici.

Una grave malattia lo costrinse a rinunciare alla cattedra universitaria, ma una cospicua donazione del principe  ereditario danese Federico Cristiano e dal conte Schimmelmann. gli offrì un periodo di indipendenza economica, durante il quale si diede agli studi filosofici, storici ed estetici. Scrive Dell’arte tragica (1792),  Della grazia e dignità (1793). Abbozza un romanzo Il visionario, lasciato incompiuto. Nel 1793 termina la sua opera storica La guerra dei trent’anni.

Ma l’arte di Schiller si rivelò soprattutto  nel teatro e in particolar modo nell’età matura in cui alla passione politica subentrò un vasto disegno che comprendeva gli avvenimenti della storia e le grandi idee propugnate dai personaggi storici. A partire dal 1796 Schiller utilizzò il vasto materiale, raccolto per la Storia della guerra dei trent’anni per trarne una trilogia la  Wallenstein (1796-99), composta da Il campo di Wallenstein, I Piccolomini, La morte di Wallenstein.

Nel 1789, oltre al trattato Del sublime, compose il dramma Maria Stuarda e terminò La pulzella d’Orleans.

Nel 1802, stabilitosi definitivamente a Weimar, ricevette un titolo nobiliare.  Scrisse ancora La fidanzata di Messina (1803), il Guglielmo Tell (1804). Incompleto rimase il dramma Demetrio  sull’usurpatore russo che succedette allo zar Boris Gudonov

Di suo sono ancora da ricordare, le ventisette Lettere sull’educazione estetica dell’uomo (1793-94) e il trattatello Sulla poesia ingenua e sentimentale (1795)

Nel 1804 poté assistere a Berlino alla rappresentazione di alcuni suoi drammi. L’ultimo incontro con Goethe avvenne alcuni giorni prima della sua morte, dovuta ad una affezione polmonare che lo tormentava da anni

Quella di Schiller è da considerarsi la vera opera classica della letteratura tedesca dell’Ottocento. Importante fu la sua influenza in campo europeo e fecondissimo fu il suo rapporto con la musica, dall’Inno alla gioia alle opere di Verdi Giovanna d’Arco, I masnadieri, Luisa Miller, Intrigo e amore, Don Carlos. Il significato dei suoi scritti ha ancor oggi una grande influenza, soprattutto nell’arte intesa come libero gioco degli affetti e l’espressione più completa dell’uomo.

 

FILATELIA

ANTIGUA  Anno 1999 (2538/40), 2001 (2954), 2005  (3620/2 +BF),  AUSTRIA Anno 1969 (1128), BULGARIA  Anno  1955  (839), 2006 (4104),  CECOSLOVACCHIA Anno   1955  (832),  COREA DEL NORD 1982 (Mic.fog.122), DOMINICA  Anno 2005  (3184/5+ BF),   GAMBIA Anno 2005  (4416),  DDR Anno 1955 (fog.6), 1959 (449/50), 1967 (1027), 1973 (1551), 1982 (fog.64), 1989 (2863/4), 1990 (2948), DOMINICA Anno 2005 (1781/3), GAMBIA Anno 1999 (2808/10), 2005 (4116/8 , fog. 637), GERMANIA  Anno 1926/7 (380),  1934 (522/3), GERMANIA Zona Francese 1945/6 (12),  Zona Sovietica 1946 (fog 3),  Turingia (1945/6  (6+fog 2),  Wurtemberg 1947/9 (otto valori), GERMANIA-BERLINO  Anno 1959  (169), 1961 (188), GERMANIA  Anno 1995 (86), 1961 (230), 1995 (1624), 1996 (1709), 1997 (1771),  1999 (1860), 2004 (fog. 64), 2005 (2285),   GHANA  Anno  1999 (2449/51), 2006  (3112/4),  GRENADA  Anno 1999 (3401/3), 2001 (3900+fog. 587), 2005  (4720/2+BF), GRENADA  GRENADINES Anno 1999 (2435/7), GUINEA Anno 1999(1781/3),

 GUYANA Anno 1999 (4831/3) 2005  (5833/4), LESOTHO Anno 1999 (1490/2),  LIBERIA  Anno 2005  (4285/7+BF518),  LITUANIA Anno 2006 (784/5), MICRONESIA Anno 2005  (1391/3+BF),  MOLDAVIA Anno 2007  (500), MONGOLIA Anno 1981 (fog.76),  NEVIS  Anno  2005  (839/41+BF),  PALAU  Anno 2005  (2117/9+BF),  ROMANIA  Anno 1955  (1426),  RUSSIA  Anno 1955  (1761), SAN MARINO Anno  2991 (1739), SAINT THOMAS & PRINCIPE  2010  (3377),  St.VINCENT-GRENADINES  Anno 2005  (4863/5),  SIERRA LEONE  Anno  1999 (2763/5, 2790/1), 2005  (4055/7),  TOGO  Anno 2006  (2009/11+BF),  UNGHERIA Anno 1959  (1311/3+fog.35), 1967 (1922), 1984 (2902), ZAMBIA Anno 1999 (848/50.

 

SCHLINK BERNHARD

(Germania)

 

Giurista e scrittore tedesco, nacque a  a Bethel, in Germania, da padre tedesco (Edmund Schlink) e madre svizzera, Entrambi i suoi genitori erano studenti di teologia. Suo padre perse il lavoro come professore di Teologia a causa dei nazisti, e dovette accontentarsi di essere solo un pastore.

Bernhard fu portato a Heidelberg a partire dall'età di due anni. Ha studiato giurisprudenza presso l'Università Libera di Berlino Ovest, diplomandosi nel 1968.

Nel 1988 Schlink è diventato un giudice della Corte Costituzionale dello stato federale del Nord Reno-Westfalia e nel 1992 professore di diritto pubblico e filosofia del diritto presso la Humboldt University, di Berlino.

Nel 1992 iniziò la  carriera di scrittore  creando il personaggio Selb: primo romanzo fu Per punizione.

Tra i romanzi successivi, Die gordische Schleife, vinse il Premio Glauser nel 1989. Nel 1995 pubblicò Der Vorleser, un romanzo su un adolescente che ha una relazione con una donna  molto più anziana di lui. Il libro divenne un bestseller sia in Germania sia negli Stati Uniti e fu tradotto in 39 lingue. E 'stato il primo libro tedesco a raggiungere la prima posizione tra i bestseller del New York Times. Nel 1997 vinse il Premio Hans Fallada,  e il Premio Laure Bataillon per le opere tradotte in francese. Nel 1999 ottenneil "WELT Literaturpreis" del quotidiano Die Welt. Nel 2000, Schlink pubblicò una raccolta col titolo  Voli d'Amore.

Nel 2008 Stephen Daldry diresse un adattamento cinematografico di Der Vorleser .

Nel 2010 la sua storia politica, Senso di colpa per il passato è stata pubblicata da Bella Books Limited (Regno Unito).

Attualmente divide il suo tempo tra New York e Berlino.

 

FILATELIA

GUINEA,  Anno 2009 (4182/3)

 

SCHMID-GERMANN SUSANNA

(Svizzera)

 

Nata nel 1954.

Nel 1956 si trasferisce nella Saanenland, dove il padre apre uno studio come un veterinario.  Frequenta la scuola primaria  a Spiez e nel 1974 completa il corso di formazione per maestre d’asilo. Perde il padre nel 1977.

Dal 1996 scrive e illustra libri per ragazzi. E’ autrice del libro  Muggestutz, il Nano Hasli, avventura sul sentiero del Nano. Il testo è stato utilizzato da una azienda svizzera  per dar vita ad un percorso turistico tra Hasliberg Käserstatt e Lischen.

 

FILATELIA

SVIZZERA  Anno 2011  (2219)

 

 

Schmidt Annie Maria Geertruida

(Olanda)

 

Nata  nel 1911. Morta nel  1995.

Scrittrice olandese del ventesimo secolo (considerata  come  “la regina dei Paesi Bassi„) fu donna assai originale, dotata di vasta cultura e di un senso infallibile dello humour. Le sue trasmissioni alla radio e alla televisione, le commedie e i musicals le hanno procurato una popolarità senza precedenti. Molti dei suoi libri sono stati filmati e molte poesie utilizzate per canzoni e spettacoli vari.

I suoi libri per  bambini hanno fatto di lei una istituzione nazionale.

Durante la carriera ricevette premi nazionali olandesi ed austriaci per la letteratura infantile. Molte sue opere sono state tradotte all’estero.

Nel 1988 la scrittrice Astrid Lingren le fu al fianco quando la giuria del Premio Andersen le assegnò l’alta onorificenza “per la sua opera ironica, critica, spiritosa e per lo stile divertente, chiaro, ribelle e semplice al tempo stesso”.

 

FILATELIA 

OLANDA   1967 (860/4),  1999  (fog. 62)

 

 

SCHNEIDER REINHOLD

(Germania)

 

Nato a Baden-Baden il 13 maggio 1903. Morto  a Friburgo in Brisgovia il 6 aprile 1968.

Di padre protestante e di madre cattolica, fu allevato cattolicamente e nel 1938 aderì alla Chiesa di Roma. Da giovane si dedicò al commercio, passò una grave crisi esistenziale, tentò persino il suicidio, ma si riprese ritrovando se stesso durante alcuni viaggi in Europa.

Nel 1932 si dedicò all’attività letteraria. Visse prima a Postdam e poi a Friburgo.

Avverso al nazismo gli fu vietata ogni pubblicazione, divieto aggirato con edizioni clandestine. Nel 1945 fu accusato di tradimento, ma la fine del conflitto lo salvò dalla morte.

È soprattutto noto per rievocazioni biografiche e per ricerche storico-letterarie. Le sue opere a metà tra forma narrativa e meditazione sono sempre equilibrate. Fu autore fecondissimo: scrisse oltre 120 opere.

Si ricordano I dolori di Camoes, tramonto e trionfo della potenza portoghese (1930), Filippo II (1931), La corona dell’imperatore Lotario (1937), La Casas di fronte a Carlo V (1938), La pace del mondo (1956), Inverno a Vienna (1958).

In campo teatrale produsse Il principe ereditario (1948), Il gran rifiuto (1950) e Innocenzo e Francesco (1953).

In campo poetico scrisse I sonetti dell’amore e del tempo, della fede e della storia (1953).

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 2003  (2171)

 

 

SCHNITZLE ARTHUR

(Austria)

 

Nato a Vienna nel 1862 e ivi morto nel 1931.

Figlio di una ricca famiglia ebraica che ebbe parte attiva nella vita culturale viennese, studiò medicina, approfondendo le tematiche legate alla psicoanalisi.

Laureato, esercitò per qualche tempo la professione, che lasciò presto per dedicarsi alle lettere.

Fu tra i fondatori del movimento Joung Wien da cui prese le mosse l’impressionismo letterario austriaco.

Il suo primo lavoro fu Anatol (1893) cui fecero seguito il dramma La fiaba  (1894),  Amoretto (1896). Girotondo (1897), Il pappagallo verde (1900).

Particolarmente frequenti sono i temi erotici, trattati come motivi di analisi psicologica, con riferimenti a temi freudiani.

Sono da ricordare ancora le opere Il tenente Gustavino (1901), Il velo di Beatrice (1901), Verso la libertà (1908),  Il professor Bernhardi (1913) Il ritorno a casa di Casanova (1918), La signorina Elsa (1924), Teresa (1928), Fuga nelle tenebre (1931).

Fu per anni considerato il poeta dei facili amori, risulta invece uno dei più significativi scrittori di fine secolo e anticipa il tema del tramonto  della letteratura austriaca tra le due guerre.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1987  (1712)

 

 

SCHOGOLEV YAKOV IVANOVICH

(Ukraina)

 

SCHOGOLEV YAKOV IVANOVICH

(Bielorussia)

 

Nato nel 1824 nella città della provincia di Kharkov Ohtyrka, studiò prima alla scuola di Kharkov, poi al liceo e infine all’Università Kharkov, dove i suoi compagni erano NF Shcherbina e NI Kostomarov. Dopo la laurea Schogolev  fu impiegato presso il Dipartimento di proprietà dello Stato. Segretario del  consiglio comunale; accumulò una piccola fortuna e  nel 1871 si ritirò e condurre una a vita ritirata, occupata dalla stesura  di poesie. Morì a Kharkov il 28 Maggio 1898 .

Schogolev scrisse solo poesie, a cominciare dalla scuola elementare 4 °, sotto la guida di un insegnante Inozemtsev (fratello del famoso medico). Verso la metà degli anni Quaranta, sotto l'influenza di una parte delle recensioni dure di Belinsky, abbandonò il suo passatempo per poi riprenderlo nel solo nel 1876, già in età avanzata.

Nella sua gioventù, Schogolev scrisse in russo  Piccole poesie russe (pubblicate solo durante la vecchiaia) Le sue opere migliori sono comprese in due collezioni: "Vorskla" (Kharkov, 1883) e "Sloboda" (Kharkov, 1898). La prima collezione di 75 poesie, la seconda di 103; Inoltre, alcune poesie sono state collocate in pubblicazioni galiziano-russe.

Il carattere generale della poesia Schogoleva  era cupo e  pessimista.  Era  un uomo di fede, estremamente conservatore, un uomo molto religioso, un grande appassionato di musica. Schogolev era ostile alla scienza, e all’idea di progresso in particolare. Tutte queste caratteristiche, insieme con tracce della vecchiaia e della malattia,si riflettono  nelle sue poesie. Tra esse sono da ricordare eccellenti opere, come "Do poly", "Kvitka", "Barcaioli", "Capanna", "Pozega", "Primavera", "Zaporozhets" "Pantofole", "Vechir", "Kosari "" Miroschnik "(in" Vorskla "),"Ferite invernali "," Hortytsya "," Traven "," Klimentovo Mulino "," Barvinkova Stink "," Nitsch "," In Dibrova "  Winter Way "," Dmytro santità della domenica "," Babusina kazka "(in" Sloboda Ucraina ").

Il suo stile era espressivo, poetico e curato nel  linguaggio. Schogolev amava soffermarsi su credenze popolari, leggende, canzoni e racconti. Le sue migliori poesie sono ispirate dall’amore per la patria, appreso in giovane età. In generale, in molte sue poesia si manifestava uno stato d'animo cupo. Nelle due collezioni, in particolare sulla "Slobozhanshchina", pubblicata alla vigilia del funerale del poeta, si avverte lo spettro minaccioso della morte. Molte poesie portano l'impronta della perdita degli ideali di vita e le ultime da lui scritte fanno riferimento a perdite dolorose avvenute nella sua  famiglia

 Sono temi che si avvertono per lo più in poesie come  "La santità della domenica di Dmytro", una serie di dipinti di maestose processioni di ombre dei morti, con la ripetizione del coro riferendosi alla misericordia di Dio. Da questa e altre poesie successive  si avverte che Schogolev nella vecchiaia  e alla fine della sua vita continuava a manifestare  una sola speranza quella religiosa.

 
FILATELIA

Ukraine, Anno 1998, Busta postale. BIELORUSSIA

 

SCHONHERR KARL

(Austria)

 

Nato ad Axams,  Tirolo, nel 1867,  morì a Vienna nel 1943.

Da giovane studiò medicina, che subito abbandonò non appena ottenne i primi successi teatrali.

Iniziò col comporre drammi dialettali a tesi sociale ambientati nel mondo tirolese, per arrivare ad una forma d’arte  in cui l’ispirazione si risolve nel simbolo al confine tra la realtà e la fantasia.

Scrisse: La terra (1907), Fede e patria (1910), L’indemoniata (1915), La signora Suitner (1916), Popolo in travaglio (1916), Tragedia infantile (1919),  Es (1922), Il medico dei poveri (1927).

 

FILATELIA

AUSTRIA   Anno 1967  (1068)

 

 

SCHREINER OLIVE CRONWRIGHT

(Africa del Sud)

 

Nata a Wittebergen, Basutoland, il 24 marzo 1855, morì a Città del Capo il 10 dicembre 1920.

Di origine tedesca, nona di dodici figli di un missionario tedesco e di madre inglese, crebbe nella solitudine dell’altopiano sudafricano in un periodo di grandi mutamenti.  Di famiglia povera, autodidatta iniziò a leggere la Bibbia e altre opere religiose.  Reagì presto alla rigida educazione calvinista manifestando  una precoce indipendenza.  Svolse un lavoro di governante in diverse famiglie e cominciò a farsi una cultura leggendo Spencer, Darwin, Comte.

Si trovava a Kimberley all’epoca della scoperta dei diamanti e la situazione che ne derivò si ritrova in alcune sue opere.

Nel 1891 raggiunse i fratelli a Londra e decisa a imporsi in campo letterario, cercò un editore per un romanzo già pronto, la Storia di una fattoria africana, uscita nel 1883 sotto il nome di Ralph Iron. Le succcessive edizioni furono stampate sotto il suo vero nome. Oggi l’opera è diventata un classico.

Fra le altre opere vi sono raccolte di racconti quali Sogni (1891), Sogni, vita e realtà (1893), Storie, sogni e allegorie (1924), la parabola narrativa  Il soldato Peter Halket di Mashonaland (1896), Una veduta anglo-sudafricana della situazione (1899).

Scrisse due romanzi, usciti postumi, Undine (1929) e Da uomo a uomo (1926).

A Londra frequentò ambienti socialisti e divenne amica di Eleanor Marx, H. Ellis, E. Carpenter.

Nel 1889 rientrò in Sud Africa e sposò un avvocato che allevava struzzi in una fattoria e divenne una delle figure più note del paese. Amica e poi nemica del finanziere Cecil B. Rhodes, si schierò dalla parte degli oppressi e delle vittime, partecipando a dibattiti sociali e politici. Scrisse per varie riviste e i suoi articoli e saggi vennero raccolti nel 1923 in Thoughts on South Africa. Nel 1897 denunciò Rhodes e il razzismo bianco.

Durante il conflitto anglo-boero si schierò dalla parte dei boeri e assistette alla deportazione di civili da parte dell’esercito britannico.

In questo periodo il suo matrimonio entrò in crisi e la scrittrice si sentì sempre più sola.

Nel primo Novecento si batté per i diritti dei negri e degli ebrei. Nel 1906 pubblicò Lettera sugli ebrei e nel 1911 Donne e lavoro, opera fondamentale nella storia del dibattito femminile.

Nel 1913 partì per l’Inghilterra dove intendeva rimanere per il resto dei suoi giorni, ma in condizioni di  salute precaria preferì ritornare a  Città del Capo per morirvi.

Donna di genio, è considerata una delle grandi figure del femminismo e straordinaria scrittrice  per il suo talento,  per la sua forza visionaria e per aver aperto una nuova strada alla donna moderna.

 

FILATELIA

AFRICA DEL SUD  Anno  1884  (549)

 

 

SCHRODER RUDOLF ALEXANDER

(Germania)

 

Nato a Brema nel 1878. Morto a Badwiessee, Baviera, nel 1962.

Pittore, architetto, decoratore, svolse anche l’attività di scrittore e poeta.

Fondò una rivista letteraria “Die insel” sulla quale pubblicò le sue prime poesie.

La sua ispirazione è di matrice classica e umanistica.  Scrisse poemi Empedocle (1900),  Elisio (1906), raccolte di Sonetti (1904,1908, 1909), Elegie (1911), Odi tedesche (1913).

Dopo la prima guerra mondiale si orientò verso liriche impregnate di spiritualismo religioso, scrivendo versi raccolti in Nel mezzo della vita del 1930.

Durante la seconda guerra mondiale divenne pastore luterano e compose liriche raccolte in Poesie religiose (1948, 1949, 1951).

È autore di saggi, traduttore di opere dal latino, francese, inglese, fiammingo.

Di notevole importanza il suo Carteggio con Hofmannsthal.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1978  (803), LIECHTENSTEIN Anni 1993 (1016)

 

 

Schubarts Christian Friedrich Daniel

(Germania)

 

Nato a Obersontheim di Svevia nel 1739. Morto nel 1791.

Nel 1758 studiò teologia all’Università di Erlange. Durante il periodo di studio condusse una vita dissoluta tanto da essere  richiamato in famiglia. Per guadagnarsi da vivere cominciò a impartire lezioni private e, dato il suo talento musicale, riuscì ad essere nominato organista di Geislintgen e successivamente di Ludwigsburg. Purtroppo, per la sua tendenza ad una vita scioperata e alla blasfemia, fu espulso dal paese.  Viaggiò attraverso il paese soffermandosi a Heilbron, Mannheim , Monaco di Baviera e Ausburg. In quest’ultima località iniziò a scrivere  la Deutsche Chronik (1974/1978) (organo di diffusione delle idee politiche dello Sturm und Drang) e vi pubblicò articoli e poesie a favore dei coloni americani e contro l’oscurantismo religioso e dispotico e favole esopiche e liriche di intonazione popolaresca che ebbero grande successo.

 Ma anche da Ausburg fu cacciato a causa di un violento attacco ai Gesuiti e dovette riparare a Ulm, dove fu arrestato e confinato nella rocca di Hohenasperg. Il trattamento da recluso fu per lui indulgente tanto che gli permise di studiare opere di mistica e di comporre poesie. Nel 1785/6 fu pubblicata  in due volumi  la sua Sümtliche Gedichte.

Liberato nel 1787 da Federico il Grande di Prussia, di cui avevo lodato l’assolutismo illuminato, espresse la sua gratitudine con l’inno Friedrich Hymnus auf den Grossen.  Entrato a far parte degli intellettuali progressisti, fu nominato direttore musicale del teatro di Stoccarda. Continuò a scrivere la Deutsche Chronik e iniziò la sua autobiografia in due volumi. Schubarts Lebenr e Gesinnungen (1791-1793), ma morì prima del suo completamento a Stoccarda.

La sua Gesammelte Schriften und Schicksale apparsa in 8 voll (Stoccarda, 1839-1840) e la sua storia della musica Aesthetik Ideen zu einer der Tonkunst sono un  importante contributo per la lettura di Schumann, come critico musicale, e anche per Brahms. Esercitò una notevole influenza sul giovane Schiller, che gli deve fra l’altro il tema dei Masnadieri.

 

FILATELIA

MALI  Anno 1978 (P.A. 318) , GERMANIA  Anno 1989  Cartolina postale

 

 

SCHUJER SILVIA

(Argentina)

 

Nata a Olivos, Buenos Ayres il 28 dicembre 1956.

Ha frequentato la Facoltà di Lettere Latino-castigliane e partecipato a vari seminari tra cui quello di critica letteraria presso il Seminario sulla gioventù e sulla letteratura per l’infanzia presso l’Università  di  Buenos Ayres e quello di produzione teatrale tenuto da Roberto Cossa.  Ha lavorato per case editrici discografiche e si è avvicinata alla letteratura giovanile collaborando come co-direttore del supplemento per bambini del giornale ”La Voz”, per il quale produsse materiale assai originale.  In seguito ha collaborato con diverse testate tra cui i giornali "Cronaca" e "Persone" e le riviste "Anteojito", "Cosmik", "Billiken", "Humi" e "La Nazione dei ragazzi".

La sua produzione si rivolge a bambini e ad adolescenti, attraverso poesie, racconti e la produzione di testi per canzoni.  Ma nella sua sfera di interessi letterari entrano anche gli adulti ai quali propone giochi fonetici, semantici e ortografici

Dal 1988 al 1998 ha servito come autore e coordinatore del Dipartimento di Letteratura per bambini Gioventù Editoriale Sudamericana, dove ha  svolto varie attività per la promozione e la diffusione di libri per bambini e giovani

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno 2008

 

 

SCHULZ BRUNO

(Polonia)

 

Nato a Drohobycz (Leopoli) il 12 luglio 1892, ivi morì il 19 novembre 1942.

Il padre era negoziante di stoffe e la sua figura, fortemente radicata nel ragazzo, ritorna spesso nelle sue opere.

Iniziò a studiare architettura, ma le vicende finanziarie del padre, la di lui morte seguita da quella di un fratello, lo costrinsero a rinunciare agli studi.

Si ha notizia di un suo primo racconto andato perduto, Il ritorno, scritto in tedesco, come perduta è tutta la sua corrispondenza con T. Mann e il romanzo Il Messia. Tradusse Il processo di Kafka e fece una interessante postfazione.

Dal 1924 fino alla morte esercitò  l’attività di insegnante di disegno e lavori manuali nel ginnasio e in altre scuola della sua città. Nel 1938 si recò per un breve viaggio a Parigi.

Della sua attività non letteraria si sono conservati pochi disegni e  incisioni.

La produzione letteraria si compone di romanzi Le botteghe color cannella (1934) che lo portarono al successo, Il sanatorio all’insegna della clessidra (1937) da lui illustrato, La cometa (1938).

Schulz fu assassinato per strada da un nazista ubriaco.

I suoi racconti sono biografici e fantastici e sono dominati dall’immagine del padre, una figura gigantesca, quasi demoniaca, impegnata  nella patetica e grottesca lotta contro la piattezza della vita. I suoi racconti, come quelli di Afta, sono grotteschi; in essi si mescolano favole ad apparizioni, a ricordi biblici. Rappresenta una pietra miliare nella narrativa del Novecento polacco.

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1992  (3198)

 

 

Schuurman Anna Maria Van

(Olanda)

 

Nata Colonia, 1607. Morta a Wiewerd, Frisia, 1678)

Di vasta erudizione, conosceva le lingue francese, italiano, inglese, tedesco, latino, greco, ebreo e l’etiope, fu nota e apprezzata in tutta l’Europa.

Nell’ultima parte della sua vita si accostò eccessivamente alla religione con una punta di bigottismo.

Tra le sue opere emergono: Dissertatio de ingeni muliebris ad doctrinam et meliores litteras aptitudine (1641), Opuscula Hebraea, Graeca, Latina, Gallica, prosaica et metrica (1648 y 1650), e Eucleria seu melioris partis electio (1673).

 

FILATELIA

OLANDA  Anno 1978  (1086)

 

 

SHWARZ EVGENIJ

(Russia)

 

Nato a Kazan il 21 ottobre 1896. Morto a Leningrado il 15 gennaio del  1958.

Studiò presso la Facoltà di giurisprudenza di Mosca senza terminare gli studi. Nel 1917 si dedicò con altri giovani al teatro, fondando lo studio teatrale Teatralnaja Masterkaj.

Nel 1921 si trasferì a Leningrado e, dopo aver recitato in diversi teatri con un certo successo, decise di dedicarsi alla letteratura, scrivendo la commedia Inderwood, cui ne seguirono altre tra cui  Il re nudo (1934), L’ombra (1940) e Il drago, una fiaba filosofica. Si occupò di sceneggiature  cinematografiche come Cenerentola (1946) e Don Chisciotte per il film di Grigorij Kozincev. Fu questa l’ultima sua fatica .

Morì a Leningrado nel 1958.

 

FILATELIA

RUSSIA  2001  (6590)

 

 

Sciascia Leonardo

(Italia)

 

Nato aRacalmuto - Agrigento nel 1921. Morto a Palermo nel 1989.

Interpretò la vita siciliana con partecipazione drammatica ma anche con mordente ironia. Hanno carattere spiccatamente saggistica Le parrocchie dì Regalpetra (1956), Il Consiglia d'Egitto (1963) e Morte dell'Inquisitore (1964), mentre la sua narrativa si è espressa nei racconti, a partire da Gli zii di Sicilia (1958), e nei romanzi brevi Il giorno della civetta (1961) e A ciascuno il suo (1966), coraggiose denunce dei delitti della mafia. In Il contesto (1971), Il mare colore del vino (1973), Todo moda (1974) ripropose un'analisi pessimistica della società italiana. Riconfermò le sue straordinarie doti di moralista moderna in La scomparsa di Majorana (1975); I pugnalatori (1976); Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia (1977); L'affare Moro (1978); Dalle parti degli infedeli (1979). Le sue ultime opere sottolineano un nuovo impegno di analisi psicologica tra storia, costume e vita popolare come ne Il teatro della memoria (1981), La sentenza memorabile (1983) e Storia della povera Rosetta (1983) . Molto successo hanno avuto infine la riduzione teatrale del romanzo Candido (1982) e l'atto unico La signora e il sicario (1985). Nello stesso anno di quest'ultimo sono stati pubblicati anche Cronachette e Per un ritratto dello scrittore da giovane seguiti da La strega e il capitano nel 1986; Porte aperte nel 1987; Il cavaliere e la morte nel 1988, e poca prima della morte Una storia semplice (1989) insieme a due volumi di saggi.

Il suo impegno politica a livello locale lo portò al comune di Palermo nel 1976 come indipendente nelle liste del PCI, mentre sul piano nazionale venne eletto deputato nel partito radicale nel 1979.

 

FILATELIA

ITALIA Anno 2010

 

 

SCOTT WALTER sir

(Inghilterra)

 

Nasce a Edimburgo il 15 agosto 1771 e muore ad Abbotsford  il 21 settembre del 1832.

Scott non ha una infanzia felice a causa di una malattia che lo rese leggermente zoppo.

 Dopo aver frequentato le scuole primarie, si iscrive all’Università dove seguì studi di avvocatura e può così seguire le orme del padre avvocato.

Nel 1797 sposa Charlotte Margaret Charpentier e con lei si stabilisce in una casa del villaggio di Lasswade. Le opere storiche lette nell’infanzia suscitano in lui la passione per le storie e i paesaggi romantici. Dopo aver a lungo studiato il tedesco, traduce le ballate di Burger e Goethe.  Per sette volte fa escursioni  nelle remote regioni angloscozzesi dove raccoglie materiale folkloristico e numerose ballate a lui raccontate dalla viva voce dei contadini.  Questa fu l’origine dell’opera Canti giullareschi della frontiera scozzese, formati di ballate stroriche e romantiche (1802).

La sua prima opera originale è Il lamento dell’ultimo menestrello (1805). É il primo di una lunga serie di poemi-ballate che precedette  Marmion (1813), La storia della battaglia di Flodden (1808), La donna del lago (1810), La visione di Don Roderigo (1811), Le nozze di Trierman (1813), Il signore delle isole (1815), L’intrepido Aroldo (1817).

Tale attività di scrittore non gli permette di occuparsi dell’esercizio di avvocatura, sebbene fosse stato nominato sceriffo di Selkirkshire e occupasse il posto di cancelliere della Corte Suprema di Edimburgo.

Nel 1804 diventa comproprietario di una tipografia che inizialmente gli procura lauti guadagni tanto da costruirsi un castello gotico ad Abbotsford e ad ottenere nel 1820 il titolo di baronetto. Ma alla lunga il suo amico e socio d’affari, il tipografo Ballantyne, fallisce e  Scott è oberato da debiti e si trova sull’orlo della rovina. Per pagare i creditori si dà ad lavoro sfibrante di scrittura che gli mina il fisico.Malato di cuore, al ritorno da un viaggio in Italia dove aveva sperato di ristabilirsi,  muore ad Abbotsford nel Roxburghshire, il 21 settembre 1832.

Dopo la serie delle ballate Scott si dedicò alla stesura di numerosi romanzi di ispirazione scozzese tra cui L’antiquario (1916),  La sposa di Lamermoor (1816), Ivanhoe (1820), Il monastero e L’abate (1820), Le avventure di Nigel (1820), Il talismano (1825) e molti altri.

Si tratta di romanzi avvincenti nella trama, pieni di elementi pittoreschi e patetici.  Si avverte qualcosa di artificioso e di convenzionale, ma un occhio è sempre rivolto alla tradizione popolare. Scott dimostra una grande perizia nell’arte del narrare

Viene considerato l’iniziatore di un genere letterario, il romanzo storico,  e influì non poco su molti scrittori che lo seguirono

 

FILATELIA 

GUINEA Anno 1911  (Mic. 8374), INGHILTERRA  1971 (642),  2006, MALTA 1990  (818),

 

 

 

SCRIBE Augustin Eugène

(Francia)

 

Nato a Parigi il 24 dicembre 1791e ivi morto il Parigi, 20 febbraio 1861. 

Figlio di un mercante di seterie, Eugène Scribe compì i suoi studi presso il collegio di Santa Barbara in Parigi. Appassionato di teatro, a diciotto anni con alcuni suoi amici scrisse delle pièces teatrali che passarono inosservate: I dervisci (1811), L'Albergo, ovvero Briganti senza saperlo (1812), Thibault, conte di Champagne (1813), Il Baccelliere di Salamanca, La Pompa funebre (1815). Finalmente, nel 1815, la commedia Una notte della guardia nazionale, ebbe successo e diede inizio alla sua carriera di drammaturgo. Da allora per Scribe ci fu una lunga serie di successi.

Scribe fu uno dei più prolifici scrittori francesi ed uno dei librettisti d'opera più fecondi.

Le sue pièces teatrali, in gran parte vaudevilles, erano il frutto di una ripartizione quasi industriale del lavoro. Scribe forniva le idee e distribuiva una indicazione generale dei contenuti ai suoi numerosi collaboratori, ciascuno dei quali doveva scrivere un tipo di scena specificamente assegnatagli: dialoghi, strofe, facezie, etc.

Compose circa cinquecento lavori: commedie, vaudevilles, drammi, libretti d'opera. Scrisse anche alcuni romanzi, i quali tuttavia non ebbero il successo delle sue opere drammatiche.

Scribe ha ideato un tipo di pièce teatrale che conquistò il pubblico con il suo impianto drammatico perfetto ma raggiunse la fama internazionale come librettista di numerosi e famosi compositori d'opera.

Fu eletto membro dell'Académie française il 27 novembre 1834.

In totale le opere di Scribe superano il numero di 400 titoli, che però, dopo il lungo periodo di successi, passarono rapidamente di moda.

Tra le sue opere non teatrali sono sa ricordare: Maurice, Piquillo  Allaga, Gli occhi di mia zia.   (Da Internet-Wikipedia)

 

FILATELIA

SAN MARINO  Anno 2001   (1736/7),  NICARAGUA Anno  1975 (836 PA.) , SAINT KITTS Anno 2000 (999/1002 + fog. 40).

 

 

Sealsfield Charles (pseud. di Carl Anton Postl)

(Austria)

 

Nato in Moravia il 3 marzo 1793. Morto in Svizzera il 26 maggio 1864.

Completati  gli studi, entrò nell’ordine dei  Cavalieri della Croce con la stella rossa a Praga , dove divenne sacerdote.

Nell'autunno del 1822, a causa del governo repressivo di Metternich , fuggì  negli Stati Uniti, dove assunse il nome di Charles Sealsfield

Nel 1826, tornato in Germania, pubblicò un libro sull’America (Die Vereinigten Staaten von Nordamerika). In seguito pubblicò un’aspra critica all’Austria, pubblicata prima in tedesco, poi adattata in lingua inglese (Austria così come è:  schizzi di tribunali continentali, da un testimone  oculare, 1828) che fu pubblicato anonimamente a Londra. Il libro offese le autorità austriache.

Tornato in America, pubblicò il suo primo romanzo, in inglese, Tokeah, o la Rosa Bianca (1828, tradotto in tedesco da Gustav Höcker ). Trasformatosi in seguito in giornalista, prima a New York e successivamente a Parigi e Londra, scrisse resoconti sulla vita americana come corrispondente per  diverse riviste. Nel 1832 si stabilì in Svizzera , e nel 1860 acquistò una piccola proprietà vicino a Soletta, dove morì nel maggio 1864.

Ottimo romanziere, la His Tokeah appeared in German under the title Der Legitime und die Republikaner (1838), and was followed by Der Virey und die Aristokraten oder Mexiko im Jahre 1812 (1835), Lebensbilder aus beiden Hemisphären (1835-1837), Sturm-, Land- und Seebilder (1838), Das Kajütenbuch, oder Nationale Charakteristiken (1842). sua Tokeah apparve in tedesco con il titolo Der legitime und die Republikaner (1838), e fu seguito da Der Virey und die Aristokraten oder im Jahre Mexiko 1812 (1835), Aus Lebensbilder beiden Hemisphären (1835-1837), Sturm-, Land- und Seebilder (1838), Das Kajütenbuch, oder Nationale Charakteristiken (1842).

Sealsfield occupa una posizione importante nello sviluppo del tedesco romanzo storico in un periodo in cui l’influenza di Walter Scott cominciava a svanire. Ha cercato di ampliare la portata del romanzo storico, per descrivere il grande movimento nazionale e politico, senza perdere la simpatia dei suoi lettori per i singoli caratteri della storia.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno  1993 (1919),  USA

 

 

Sedykh Konstantin Fëdorovič

(Russia)


Nato nel 1908. Morto nel 1979.

Scrittore russo,  è l’autore del romanzo Dauria e della sceneggiatura dell’omonimo  film, diretto da Viktor Tregubovich.

Mentre il film è stato criticato per imprecisioni sul suo contenuto storico, ha ricevuto, invece, lodi  per la sua portata epica, per l’accurata ambientazione e per gli inserti paesaggistici  della Russia siberiana.

La storia si svolge tra i cosacchi nella provincia siberiana di Dauria al momento della rivoluzione comunista e nel periodo successivo ed è  incentrato sulla vita di  un villaggio cosacco e sulle vicende di una grande famiglia guidata da un forte capo.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2008   Annullo speciale e busta postale

 


SEFARIM MENDELA MOJER (pseud.di Shalom Jacob Abramovitz)

(Lituania)

 

Nacque presso Kaunas (Lituania) nel 1836. Morì a Odessa nel 1917.

Trascorse una infanzia movimentata e disordinata, parte della quale in compagnia di una banda di vagabondi. Desideroso di scrivere la vita del ghetto contemporanea, fece ricorso all’yddish.

Nel 1864 pubblicò a Odessa una veemente satira, Das kleine Menshele. Scrisse in seguito Die Klyatshe (1878), storia di una vecchia accusata di essere una ruffiana. Si tratta di una specie di allegoria sul popolo giudaico.

Negli ultimi anni di vita ritornò all’ebraico, traducendo in tale lingua alcune opere che aveva scritto in yddish e utilizzando uno stile nuovo. A causa dei pogrom russi si stabilì a Genova nel 1905 per un breve periodo.

La sua opera comprende 20 volumi in yddish e sette in ebraico.

 

FILATELIA

(ISRAELE)  Anno 1996  (1327) 

 

 

SEFERIS GHIORGHOS (pseud. di SEFERIADIS)

(Grecia)

 
Nato a Smirne il 29 febbraio 1900, morì ad Atene il 20 settembre 1971.

Figlio di un giurista assai noto, lasciò la città natale alla volta di Atene dove iniziò gli studi di legge che perfezionò in seguito a Parigi. Incominciò a seguire la carriera diplomatica dopo la prima guerra mondiale e durante la seconda guerra mondiale seguì il governo greco in esilio in Egitto. Fu viceconsole  a Londra nel 1931,  console in Albania dal 1936 al 1937 e dal 1957 al 1962 ambasciatore a Londra.

Trascorse gli ultimi anni di vita ad Atene, angustiato per la dittatura dei colonnelli.

Seferis visse  nel periodo in cui le popolazioni greche furono costrette all’esodo dall’Anatolia in forza del Trattato di Losanna che  segnò la fine della millenaria presenza greca in Asia Minore. Ciò contribuì a lasciare una profonda traccia nel suo animo.

Esordì nel 1931 con una raccolta di liriche La svolta. Nel 1932 pubblicò il poema La cisterna in cui si avverte l’influsso di Valéry e Mallarmé Successivamente l’incontro con le opere di Eliot, di cui fu traduttore, gli suggerirono  le raccolte Leggenda (1934) e Gimnopedia (1935),

Nel 1935 cominciò a collaborare con la rivista “Lettere nuove” che eserciterà per dieci anni un forte influsso sulla poesia neogreca.

Nel 1940 uscirono nuove liriche raccolte in Quaderno d’esercizi, il Primo diario di bordo, Il re d’Asine.

Nel 1944 apparvero L’ultima tappa  e  Il secondo diario di bordo. Il terzo diario di bordo verrà pubblicato l’anno successivo. Nel 1966 vennero pubblicate Tre poesie segrete.

Le sue poesie riflettono la desolazione della sua Grecia e nei temi trattati traspaiono le difficoltà per riuscire a recuperare un rapporto tra noi stessi, gli altri e la natura. Comunque è sempre presente la cultura millenaria della Grecia e la bellezza dei suoi paesaggi.

 

FILATELIA

GABON Anno 1995 (850), GRECIA  Anno 1980  (1389), PARAGUAY Anno 1977 (firme dei premi Nobel),UGANDA  Anno 1995 (1311).

 

 

Segal Erich

(USA)

 

Nato a Brooklyn il 16 giugno 1937. Morto a Londra il 17 gennaio 2010.

Figlio di un rabbino, Segal frequentò la Midwood High School e partecipò a corsi estivi in Svizzera. Nel 1958 si laureò all’Università di Harward in poesia classica e latino, nel 1959 ottenne un master e nel 1065 un dottorato in letteratura comparata.

Segal è stato insegnante di letteratura greca e latina alle università di Harvard, Yale, Princeton  e al Wilson College di Oxford.

Nel 1967, basandosi sulla storia scritta da Lee Minoff, stese lo screenplay per il film del 1968 Yellow Submarine, con protagonisti i Beatles.

Nel 1970 preparò la sceneggiatura per il film Love Story, dalla quale trasse anche un romanzo; ne esplose un fenomeno sia letterario sia cinematografico. Bestseller in vetta alla classifica stilata dal “New York Times”, Love Story divenne il libro di fiction più venduto negli USA nel 1970 e venne tradotto in 33 lingue in tutto il mondo.

Segal proseguì a scrivere altri romanzi e sceneggiature, incluso il sequel di Love Story, Oliver’s Story (1977).

Opere: The Comedy of Plautus (1968),  Fairy Tales (1973), Man, Woman and Child (1980), The Class (1985), Dottori (1988),  Atti di fede (1992),  Prizes (1995), Only Love (1998),  The Death of Comedy (2001),  Oxford Reading in Greek Tragedy (2001), Oxford Readings in Menander, Plautus and Terence (2002).

È scomparso nel 2020 all'età di 72 anni per un attacco cardiaco nella sua abitazione di Londra. (Da Internet – Wikipedia)

 

FILATELIA

GUINEA  Anno 2008  (3799)

 

 

SEGALEN VICTOR

(Francia)

 

Nato a Huelgoat (Brest) il 14 gennaio del 1878 ivi morto il 21 marzo del 1919..

Medico, viaggiatore, archeologo e scrittore. Studiò alla Scuola di medicina navale di Bordeaux, coltivando contemporaneamente i suoi interessi musicali e culturali. Nel 1902 diede alle stampe la sua tesi di laurea Les Cliniciens ès lettres. Nel 1903 fu inviato a Thaiti dove giunse tre mesi dopo la morte di Gauguin. Come medico di bordo rimase in Polinesia dal 1902 al 1904. Raccolse documentazioni di miti maori e scrisse il romanzo Gli immemorabili, pubblicato in Francia nel 1907. In quel periodo scrisse articoli su riviste il cui argomento era Rimbaud e Gauguin.

Dal 1906 al 1907 ritornò a Brest dove si occupò a mettere  a punto molti suoi scritti e note. La pubblicazione della novella  In un mondo sonoro (1907) attirò su di lui l’attenzione di Debussy che gli propose di scrivere il dramma lirico Orfeo re. Vi lavorarono assieme, ma la versione definitiva è priva della partitura musicale.

Nei suoi tre soggiorni in Cina  (1909/13; 1914/15; 1917/18) compì  alcune missioni archeologiche di rilevo. Nel frattempo aveva incontrato Claudel a Tien-Tsin.  I primi scritti cinesi confluirono nel volume Briques et tuiles contenenti testi del 1909/12 e poi un dossier dal titolo Imaginaires Oltre ad alcune novelle come La testa, La sede dell’anima e all’abbozzo di un Saggio sul misterioso, lavorò al suo capolavoro poetico Stele, 64 poesie pubblicate a Pechino nel 1912.

Altre importanti opere sono Pitture (1916), il romanzo René Leys o Il mistero del Palazzo imperiale (1921), le Odi (1926) e soprattutto il romanzo di una spedizione archeologica nel cuore della Cina, la cui esperienza confluì nel libro Scorribande (1929). E ancora gli scritti Missione archeologica in Cina (1923/24), L’arte funeraria all’epoca degli Han (1935).

Nel terzo periodo cinese, che avvenne dopo un periodo passato al fronte, scrisse testi quali China, La grande statuaria e il poema Thibet. Tornato a Brest fu colpito da un male misterioso che lo portò alla perdita di ogni energia vitale finché morì dissanguato in una foresta di Huelgoat vicino a Brest, per una emorragia provocata da una ferita ad una gamba.

Scrittore di straordinaria efficacia. La sua evocazione di mondi primitivi e civiltà lontane ha un fascino particolare e umano che gli ha  assicurato la fortuna nel tempo.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1979  (2034)

 

 

SEGEDIN PETAR

(Croazia)

 

Nato l’8 luglio 1909 a Zrnovo, una città sull'isola dalmata di Korcula.

Ha studiato a Dubrovnik per essere un insegnante, poi ha continuato la sua formazione nella capitale croata. Alla fine, si è laureato alla Facoltà di Filosofia dell'Università di Zagabria. Ha insegnato in Kula Norinska, Racisce, ed è tornato finalmente a insegnare a Zagabria. Il suo debutto come scrittore avvenne è relativamente tardi. La sua prima opera pubblicata, Odlomak proze (Un frammento di prosa), apparve nel 1939 sulla rivista “Pecat Miroslav Krleza “, sotto lo pseudonimo di Petar Kruzic

Partecipò al secondo congresso degli scrittori jugoslava a Zagabria nel 1949, Segedin, con un discorso intitolato "Sulla nostra critica," diretto contro l'esclusività del realismo socialista. Fu presente con lo stesso spirito al Terzo Congresso a Lubiana nel 1952.

Segedin stato due volte nominato presidente della Società degli scrittori croati, e dal 1946 al 1947 ha servito come segretario della casa editrice Dal 1956 al 1960 ha ricoperto l'incarico di addetto culturale presso l'Ambasciata jugoslava a Parigi. Dopo la cessazione dal servizio diplomatico, è diventato uno scrittore a tempo pieno. Fu eletto all'Accademia iugoslava di Arti e Scienze (Jugoslavenska Akademija znanosti i Umjetnosti) nel 1964.

Il primo romanzo di Segedin  Božja Djeca, ricorda l'atmosfera dell'isola dalmata e la mentalità invocata dal celebre scrittore croato Vladimir Nazor una generazione prima. La storia è ambientata in Zrnovo, villaggio natale Segedin sull'isola di Korcula, e corrisponde cronologicamente per infanzia dell'autore, durante la prima guerra mondiale. Come fa Nazor nei suoi racconti di vita di provincia della Dalmazia, Segedin mantiene una tensione in tutta la sua narrativa tra la quasi - claustrofobica limitatezza della vita del villaggio, con la sua ignoranza, la noia, e meschinità, e il senso illimitato di meraviglia per la maestosità della natura e il mistero della Chiesa cattolica romana.

 

FILATELIA

CROAZIA Anno 2009.

 

 

SEGHERS ANNA (pseud. di Netty Reiling)

(Germania)

 

Nata a Magonza nel 1900.

Moglie dello scrittore ungherese László Radványi, fin dal 1928 si iscrisse al partito comunista tedesco. Nel 1933 fu esule in Francia, Spagna e Messico. Nel 1947 tornò in patria, stabilendosi nella RDT.

La sua produzione narrativa segue il realismo programmatico, ma ravvivato da toni d'intensa drammaticità e corretto da venature surrealiste.

Alla 'nuova oggettività' corrisponde in parte il suo primo notevole romanzo, La rivolta dei pescatori di Santa Barbara (1928). Scrisse poi con La settima croce (1942) uno dei migliori romanzi prodotti  sulla Germania nazista.

Tra le altre sue opere si ricordano: La via di febbraio (1935), Visto di transito (1948); I morti non invecchiano (1949) , in cui vi è il tentativo di cogliere la continuità della lotta rivoluzionaria in Germania tra il 1918 e il 1945. Più vicine al realismo socialista ortodosso sono le ultime opere: La decisione (1959), e i racconti La forza dei deboli (1966). Tre donne da Haiti (1980). Nel 1990 è uscito postumo Il giudice giusto, risalente al 1983.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1950  (Cartolina postale)

 

 

 

Sei Shōnagon

(Giappone)

 

Nata tra il 965 e il 967. Morta dopo il 1010.

È stata una scrittrice e dama di corte a Kyoto nel periodo Heian presso l’imperatrice Teishi. La sua fama  letteraria è legata all’opera Matura no Soshi (Note del guanciale).

Era costume per le dame di corte aristocratiche dell'epoca di prendere un nome composto da quello del loro clan e dalla carica ricoperta a corte da un parente prossimo: "Sei" indica l'appartenenza al clan Kiyowara mentre "Shōnagon" indica un incarico di governo. Non è noto quale dei suoi parenti ricoprisse la carica di shōnagon, ed anche il suo vero nome è tuttora sconosciuto.

Della sua vita si sa ben poco, eccetto quel che lei dice di sé stessa nei suoi scritti. Era figlia di Kiyowara no Motosuke, studioso e famoso poeta waka e nipote di Kiyowara no Fukayabu, anch'egli famoso poeta waka. Sia il padre sia il nonno, però, avevano un grado modesto a corte e non fu loro  mai concesso nessun ufficio (e quindi neanche nessuno stipendio), il che causò delle difficoltà economiche alla famiglia.

Si sposò almeno una volta, ed ebbe almeno una figlia; quando entrò al servizio dell'imperatrice Teishi, moglie dell'imperatore Ichijō, forse ha divorziato e si è risposata. Fu affascinata dall'imperatrice, che al momento del loro incontro era una bellissima adolescente.

Non si sa cosa fu di lei dopo la morte dell'imperatrice Teishi, che morì di parto nell'anno 1000, ma si pensa che le Note del guanciale siano state completate tra il 1001 e il 1010. Secondo una leggenda Sei Shōnagon avrebbe vissuto i suoi ultimi anni negletta e in povertà, ma fu probabilmente una voce messa in circolazione da coloro che criticavano la sua promiscuità.

Opere: le Note del guanciale,  è una raccolta di osservazioni, aneddoti, elencazioni di cose piacevoli e spiacevoli, curiose e insopportabili, un catalogo di preferenze e di giudizi, poesiole, lamentele, pettegolezzi e qualunque cosa avesse catturato il suo interesse negli anni che trascorse a corte: in particolare Shōnagon racconta i problemi che l'imperatrice Teishi dovette affrontare dopo che il padre morì e Fujiwara no Michinaga diede una delle sue figlie in sposa all'imperatore Ichijō. A causa del rischio di incendi, la famiglia reale viveva al di fuori del Palazzo, e l'imperatrice Teishi viveva in una parte del Chugushiki, l'Ufficio di Servitù dell'Imperatrice. Sei Shōnagon parla della morte della sua più grande benefattrice con toni leggeri, e non fa riferimento a proprie difficoltà. La sua scrittura rappresenta la corte della giovane imperatrice come avvolta da un'atmosfera elegante e gioiosa.

È molto nota anche per la sua rivalità con Murasaki Shikibu, autrice del Genji monogatari e dama di corte dell'imperatrice Shoshi, la seconda moglie dell'imperatore Ichijō. Come Murasaki occupa un posto di estremo rilievo nella letteratura giapponese di quell’epoca di quest'epoca. Era di spirito arguto, brillante ed estroverso e interpretava in modo talvolta ossessivo la normalità quotidiana e la tramutava in liste che interpretavano la rigidità delle categorie ufficiali. (Tratto da Internet – Wikipedia)

 

FILATELIA

GIAPPONE 2009

 

 

 

SEIFERT JAROSLAV

(Cecoslovacchia)   

 

Nato a Praga il 23 settembre 1901, ivi morì il 10 gennaio 1996.

Passò la sua giovinezza nel quartiere operaio di Zizkov, collaborando a lungo con la stampa comunista, fino a quando venne espulso dal Partito per dissensi.

Esordì con una raccolta di poesie liriche che trattavano temi proletari, La città in lacrime (1921), Nient’altro che amore (1923), Sulle onde del telegrafo senza fili (1925), L’usignuolo canta male (1926), Il colombo viaggiatore (1929), Viaggio di nozze (1938). In queste poesie il lettore si sente disorientato per la presenza di immagini  talvolta non collegate tra di loro.

Il periodo bellico e le tragiche vicende dell’occupazione nazista gli ispirarono le liriche L’elmo d’argilla (1946).

Il poeta reagì allo sconforto di quegli anni trovando rifugio nel passato come si nota in Il ventaglio di Bozéna Nemcovà (1978) in cui emerge l’amore per la terra natia, suggestioni  musicali e visioni della sua Praga.

La produzione postbellica risente di accenti filosofici in cui si intrecciano l’amore e la morte, Mamma (1954), Il concerto sull’isola (1956), Rondò amorosi (1969) La colonna della peste e altri versi (1977), Tutte le bellezze del mondo, poesie autobiografiche. Scrisse anche libri per l’infanzia. Da uno di essi fu tratta una canzone.

Nel 1984 ottenne il premio Nobel.

 

FILATELIA 

CECOSLOVACCHIA  1991  (2881),  2008,   DOMINICA   1995  (1809)

 

 

SEIFULLIN SAKEN

(Kazakistan)

 

Nacque il 15 ottobre del 1894 a  Agadar (distretto di Karaganda nel Karashilik).  Scrittore, attivista politico, è  considerato il fondatore della letteratura kazaka. Membro dal 1918 del Partito Comunista, partecipò all’affermazione del potere sovietico nel Kazakistan.

Nel 1905 iniziò la scuola elementare  nell’istituto religioso del collegio di Akmolinsk e poi nel seminario di Omsk.  Nel 1914 incominciò la sua attività poetica con poesie e poemi inneggianti la Rivoluzione e scrisse articoli sul giornale “Tirshilik”.

Nel 1918 venne eletto membro dell’ Akmolian Sovdep e in seguito commissario dell’educazione. Durante i moti antirivoluzionari fu arrestato, ma riuscì a sfuggire dal luogo di  prigionia e rientrò  a casa

Solo nel 1920 ritornò ad Akmolinsk, dove occupò cariche pubbliche, diede alle stampe alcuni suoi poemi e collaborò con i giornali locali. Gli venne assegnato l’incarico di Commissario del Popolo per l’educazione.

Al 1924 risalgono alcuni suoi poemi in occasione delle cerimonie dedicate a Lenin. In essi esaltò il regime comunista e illustrò il mutamento sociale avvenuto nella società a seguito dell’affermazione degli ideali comunisti diffusi dal regime.

Nel 1930 scrisse i poemi Albatros , La casa rossa,  Aisha, il romanzo storico Tar zhol, taigak keshu  e altre opere  che ebbero vasto successo

Continuò la tradizione democratica nel campo della letteratura educativa attraverso la produzione di poesie e di drammi, introducendo nuove forme poetiche.

Il suo libro La letteratura kazaka è una delle prime ricerche sulle opere del suo paese. Raccolse materiale folkloristico che classificò in base ai generi di appartenenza. Si occupò pure di opere letterarie rivolte alla scuola e di volumi scolastici.

 

FILATELIA

KAZAKISTAN  2004,  RUSSIA  Anno  1964  (2814)   

 

 

 

SEIFULLINA LIDJA NIKOLAJEVNA

(Russia)

 

Nata a Varlamv, Oremburg 1889. Morta a Mosca nel 1954.

Affidò il suo nome ad una serie di racconti I trasgressori della legge (1922),  Humus (1923),  Virginea (1925) in  cui con crudo realismo tratta temi legati all’infanzia abbandonata,  ai drammi e alle speranze suscitate dalla Rivoluzione di Ottobre.

Si dedicò in prevalenza al giornalismo e alla saggistica. Tra i racconti sono da ricordare Nella propria terra (1948).

Scrisse anche opere per il teatro.

 

FILATELIA 

KAZAKISTAN   (415),  RUSSIA  (2184)

 

 

Sekora Ondřej

(Repubblica Ceca)

 

Nato il 25 settembre 1899  Morto il  4 luglio 1967.

Ondřej Sekora è conosciuto da generazioni di bambini per i suoi cattivanti personaggi animali e in particolar modo per la formica Ferdi.

Iniziò a studiar legge ma presto si iscrisse ai corsi dell’Accademia di Belle Arti a Praga nel 1929.  Quando si laureò nel 1931, era già al lavoro come editor e fumettista del  “Lidové Noviny”.  Nel corso del 1930, disegnò molte vignette su politici tedeschi e sovietici, così come sugli assi dello sport, essendo un appassionato di calcio e rugby, giocatore egli  stesso.  Dopo l'accordo di Monaco, quando la Repubblica Ceca divenne un protettorato, Ondřej Sekora dovette rinunciare alla sua carriera giornalistica.  Il suo lavoro si concluse  in un campo di lavoro nel 1944/45.

Il suo più famoso personaggio, Ferda Mravenec (Ferdi la formica), apparso per la prima volta nel 1935, divenne subito molto popolare.  Ondřej Sekora scrisse e illustrò anche libri su altri animali, come il pollo Napipi e Aninka il Bumblebee.  Il suo lavoro è ancora noto nella  Repubblica Ceca tanto da essere raffigurato su un valore postale.

 

FILATELIA 

REPUBBLICA CECA  Anno 1999.

 

 

Sekulić Isidora

(Serbia)

 

Nata a Mosorin Backa nel 1877. Morta a Belgrado nel 1958.

Scrittrice, scrisse per lo più racconti e novelle, raccolti in volume: Saputnici (Compagni di viaggio, 1913); Kronika palanačkog groblja (Cronaca di un cimitero di borgata, 2 voll., 1940-58).

È pure nota per aver scritto saggi dei quali è da ricordare l’opera Pisma iz Norveške (Lettere dalla Norvegia, 1914).

Fu un’ottima traduttrice.

 

FILATELIA

Jugoslavia Anno 1996 (2635)

 

 

Selimović Mehmet "Meša"

(Bosnia)

 

Nato il 26 aprile del 1910 a Tuzla. Morto a Belgrado nel 1982.

Scrittore serbo-bosniaco-jugoslavo è uno dei maggiori romanzieri del 20° secolo dell'Europa sud-orientale. Ha scritto in lingua serbo-croata, con inflessioni bosniache. His novels deal with Bosnia and Herzegovina and Muslim culture in the province in the Ottoman era. Nei suoi romanzi evidenzia la cultura della Bosnia-Erzegovina e la cultura musulmana in epoca ottomana.

Frequentò le scuole a Tuzla, sua città natale, e nel 1930 si iscrisse alla Facoltà di lingua e letteratura serbo-croata presso l'Università di Belgrado. Nel 1936, tornò a Tuzla per insegnare nella scuola che oggi porta il suo nome. Nel 1943, fu arrestato per aver partecipato  al Movimento di resistenza partigiana antifascista.

Dal 1947 al 1971 visse a Sarajevo, poi si trasferì a Belgrado fino alla sua morte, avvenuta nel 1982.

Selimović ha scritto una diecina di  romanzi tra cui il più significativo è Derviš i smrt. Nel romanzo Selimovic ricorda il tormento per la morte di suo fratello, e affronta il problema della futilità di un individuo che combatte contro il sistema repressivo del regime e il cambiamento che avviene in quell’individuo dopo che diventa parte di quel sistema. Il romanzo fu tradotto in diverse lingue.

 

FILATELIA

BOSNIA ERZEGOVINA  Anno 1997  (62),  2011, SERBIA Anno 2010 (369)

 

 

SELISKAR TONI

(Slovenia)

 

Nato nel 1900. Morto nel  1969.

Poeta, pubblicista e scrittore per giovani, dopo aver concluso gli studi per diventare maestro, insegnò in numerose località slovene tra cui Dramlje, Trbollje e Transferrina.

Durante la Seconda guerra mondiale Seliškar militò nel movimento di liberazione e combatté con i partigiani nel 1943. Dopo la guerra lavorò  come un giornalista e redattore nell’editoria per la gioventù.

La sua poesia è considerata come  il passaggio dall’ Espressionismo alle nuove correnti moderne e nel campo della narrativa come un avvicinamento al  Naturalismo.

Seliškar è noto particolarmente per i suoi libri per adolescenti, tradotti in molte lingue straniere. Il più famoso di questi, Il gabbiano azzurro, pubblicato nel 1936-È la storia di un ragazzo coraggioso, Ivo, e dei suoi amici, che affrontano una dura lotta contro i contrabbandieri

 

FILATELIA 

SLOVENIA  2000 (261)

 

 

SELVA de la  SALOMON

(Nicaragua)

 

Nato nel 1893 . Morì nel 1859

È l’autore del romanzo  Il soldato sconosciuto. Scrisse pure liriche trasportando nella sua opera un profondo e sottile ermetismo.

 

FILATELIA

NICARAGUA  Anno 1986  (1421)

 

 

Sel'vinskij Il'ja  L'vovic

(Russia)

 

Nato a Simferopol', Crimea,  nel 1899; morto a Mosca nel 1968.

Ebbe una giovinezza avventurosa: fu attore girovago, soldato dell'Armata Rossa, marinaio, pellicciaio.

Nel 1922-1930 fu a capo, insieme a K. Zelinskij, del costruttivismo, che propugnava un'arte, espressione del progresso tecnico e del ritmo industriale. Si veda il Codice del costruttivista (1929).

La sua opera poetica, ricalcando le cadenze della romanza tzigana, delle arie cosacche, delle cantilene infantili, dissacra le leggi ortografiche tipografiche e accentuative. I momenti migliori della sua opera sono il poema  La banda di Ulialaev (1924) sulle vicende di una banda anarchica durante la guerra civile; Pustorg (1928) romanzo in versi, i lavori teatrali (1928) e Pao Pao(1933) commedia satirica sul trapianto di un cervello umano in uno scimmione.

Negli anni '30 la sua lirica perse di vigore, assunse toni prevalentemente filosofici. Si dedicò alla tragedia storica in versi: Il cavaliere Giovanni (1937), Babek (1941). Durante la seconda guerra mondiale lavorò a una grande trilogia di tragedie in versi intitolata Russia: la guerra di Livonia (1941-44, Il regno di Ivan il terribile). Compose Da Poltava a Calcutta (1949), Il grande Kirill (1957), che ha per protagonista Lenin. Nel 1962  scrisse l'ultimo lavoro teatrale, L'uomo è superiore al suo destino.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1989   Busta postale

 

 

SEMENOV  ISMAIL

(Russia)

 

Nacque nel 1891 a Uckulan, situato nella parte occidentale dei monti Elbruz. Morì nel 1981.

Nel 19° secolo il villaggio di Uckulan sul fiume Kuban era il centro commerciale e culturale del popolo Malkar Karachay.  Il mercato di Uckulan non solo raccoglieva i rappresentanti di tutti i popoli caucasici che venivano per fare la spesa, ma anche il punto di scambio e di diffusione di idee e culture diverse.  Ismail Semenov è cresciuto in una famiglia agiata.  Dal nonno e dal padre, persone colte, ricevette una educazione religiosa e imparò a leggere e scrivere in arabo. Dalla madre imparò   leggende e modi di dire e anche l'arte di scrivere e cantare canzoni. 

Tuttavia la fonte principale della sua ispirazione fu la natura del Caucaso e i sogni che il  paese gli ispirò. Si diceva che il Monte Elbruz,  sulle pendici del quale nacque,  fosse abitato da una Divinità del popolo Malkar Karachay sin dai tempi più antichi, quando era chiamato Mingi Tav, che significa Montagna Eterna, e aveva anche un significato particolare per Ismail Semenov.

Semenov si interessò alla cultura e alle danze folkloristiche del Popolo Malkar Karachay.le quali gli ispirarono poesie sin dall’età molto precoce, poesie che furono apprezzate dalla sua gente.

Semenov vinse il primo premio nel Concorso dei Menestrelli popolari organizzato nel quadro della celebrazione del Millesimo della Leggenda armena di "David Sasun", che si tenne nel 1936 ad Erivan, nella capitale della Repubblica socialista sovietica di Armenia. In seguito vinse numerosi premi assegnati a poeti in Unione Sovietica fino al 1940.  Tuttavia, a partire dal 1940, le sue idee e i testi della sua poesia iniziarono ad essere in contraddizione con il regime sovietico.

 Il 2 novembre 1943, partecipò al movimento del Popolo Karachay che si opponeva al regime sovietico. Fu accusato di essere un dissidente e inviato in esilio in Siberia.  Mentre era in esilio, i dirigenti del regime sovietico avviarono una campagna per sbarazzarsi della sua fama e del suo lavoro presentando le sue opere come composizioni anonime.  Tuttavia, con il crollo dell'Unione Sovietica all'inizio del 1990  gli intellettuali Karachay-Malkar ripubblicarono i suoi lavori.

 Ismail Semenov, le cui poesie e le canzoni sono una testimonianza del suo forte impegno per il Caucaso e per la  sua patria Karachay, morì nel 1981.

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 2011-09/15 Annullo speciale .

 

SEMENOVSKY KONSTANTIN SERGEEVIC

(Russia)

 

Nato nel 1916. Morto nel 1917.

Poeta russo.


FILATELIA

MOLDAVIA  Anno 2003 .  12, 18 Busta Postale

 

Şemsettin Sami

(Turchia)

 

Nato nel 1850. Morto nel 1904.

Compì gli studi nella città di Giannina (1868), durante i quali imparò diverse lingue: italiano, francese, greco, arabo, persiano.

Trasferitosi ad Istambul, iniziò a lavorare come impiegato in un ufficio stampa (1871) e a collaborare per i giornali “Sirac”, “Ibret” e “Hadika”.

Esiliato a Tripoli, gestì il giornale “Trablusgarb Vilayet” (1874). Graziato, tornò a Istambul e si occupò di giornalismo scrivendo articoli e recensioni nel periodo 1876-80. 

Fu poi nominato Primo Segretario della Commissione d’inchiesta militare, incarico che tenne sino al termine della sua vita. Tuttavia, nel 1890, fu messo sotto sorveglianza, costretto a reclusione domiciliare e gli fu inibito di aver rapporti con estranei.

Dopo la morte fu inizialmente sepolto nel cimitero Sahrayı Cedid a Erenköy, ma più tardi il suo corpo fu trasferito nel cimitero di famiglia a Feriköy. 

Oltre all’attività giornalistica coltivò anche quella di  scrittore di romanzi e libri di grammatica.

 Scrisse  Taaşşuk-I Talat ve Fitnat (Amore di Talat e Fitnat), che è considerato il primo libro della letteratura turca (1872). Lavorò per l'editore armeno Mihran Efendi, traducendo I miserabili (1880), Robinson Crusoe  (1884), Orhun Yazıtları (Orhun Iscrizioni) dal turco.

Scrisse libri di linguistica, preparò il più grande dizionario della lingua turco-ottomana Dizionari-i Turco (1900) e la più grande enciclopedia della sua epoca, Kamusu'l-A 'lâm ( Dizionario dei nomi propri).

 

FILATELIA

ALBANIA  Anno1950, 1960, 1979, MACEDONIA  Anno 2004  (317).

 

 

SENDAK MAURICE

(U.S.A.)

 

Nato a New York nel 1928.

Disegnatore statunitense, frequentò l’Art Student League di New York  e iniziò subito la sua carriera di disegnatore per libri per l’infanzia nel 1951, affermandosi soprattutto con dei disegni per cinque libri della serie Storie di un orsacchiotto di E.H.Minarick e con storie da lui stesso scritte  oltre che disegnate, dove le immagini giocano un ruolo primario nel restituire la vita emotiva e psicologica di un bambino dal suo stesso punto di vista: la Biblioteca del guscio di noce (1962), ; la trilogia Nel paese dei mostri selvaggi, Nella cucina di notte  e Fuori lassù.

Si è occupato anche di scenografia e nel 1990 è stato tra i fondatori della compagnia del teatro per bambini The night Kitchen.  (Da Internet)

 

FILATELIA 

USA  Anno 2006   (3740).

 

 

SENDER GARCES RAMÓN JOSÉ

(Spagna)

 

Nacque a Chalamera de Cinca, Huesca, il 3 febbraio 1901. Morì a San Diego, California, il 16 gennaio 1982.

Già durante gli anni giovanili rivelò la sua propensione per la protesta civile. Nel 1918 venne sospeso perché si mise a capo di disordini studenteschi.  Fuggì spesso da casa per aggregarsi a gruppi anarchici.

Il servizio militare lo portò in Marocco e venne decorato per il coraggio dimostrato in combattimento durante la guerra coloniale che poi denuncerà nei suoi scritti. Dal 1924 fino al 1930 lavorò presso il giornale “Il Sole” e nel 1930 collaborò con testate varie come giornalista indipendente, manifestando le sue tendenze anticlericali, anarchiche, antimilitariste e lottò contro il il regime poliziesco. Nell’opera Crimine di Cuenca (1926) denunciò l’uso della tortura.

Nel 1933 si accostò al Comunismo senza mai prendervi parte attiva.

Il romanzo Mr. Witt en el Canton  (1936) gli valse il Premio National de Literatura.

Combatté durante la guerra civile nella quale vide uccidere un fratello e la moglie. Dovette riparare in Francia.. Nel 1939 andò con due figli oltreoceano e dal 1939 al 42 soggiornò in Messico, per passare nel 1943 negli USA dove si risposò.

Lavorò come docente di lingua spagnola all’Università della California del Sud e a Los Angeles. Dal 1971 visse a San Diego dove si era trasferito per motivi di salute.

Scrisse racconti per diverse riviste.

Autore di oltre 80 libri è uno degli autori più significativi della sua generazione.

Ha dato il  meglio di sé nei libri di guerra, Contrattacco (1938),  I cinque libri di Arianna (1957), Requiem per un contadino spagnolo (1960), e nei romanzi in cui parla della sua infanzia Cronaca dell’alba in  nove volumi (1942-66), Il luogo dell’uomo (1939),  La luna dei cani (1962), Lo sguardo immobile (1979). Ha tratto ispirazione anche dal mondo messicano in  Mexicayotl.

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 2003   (3568)

 

 

SENECA LUCIO ANNEO

(Roma antica)

 

Nato a Córdoba nel 4  a.C.  Morto a Roma nel 65 d.C.

Figlio del retore Lucius Anneus Seneca in Vecchio. ebbe due fratelli: Marcus Anneus Novatus, fratello maggiore e Marcus Anneus Mela che sarà il padre di Lucanus.

Educato a Roma, alla scuola del padre e di declamatori come Papirius Fabianus, e di filosofi come lo stoico Attalus e il cinico Demetrios, fece per un anno pratica di vita pitagorica con il filosofo Sotio, avviandosi a un ideale di vita ascetica. A causa della salute cagionevole trascorse una quindicina di anni in Egitto, presso una zia materna Nel 31 tornò a Roma e venne avviato dal padre alla carriera forense, rivelandosi un brillante oratore. Grazie agli appoggi della zia, tornata a Roma con lui, ottenne la questura. Membro del senato sotto Caligola, rischiò la pena di morte nel 37 per un duro discorso anti-Caligola: l'imperatore decise di condannarlo a morte ma una sua favorita lo convinse che non ne sarebbe valsa la pena: viste le condizioni di salute di Seneca, sarebbe morto tra breve di consunzione.

Seneca, a causa di una storia di adulterio e per il suo coinvolgimento negli intrighi politici di corte sotto Claudius, fu relegato in Corsica per otto anni. Secondo quanto ne sappiamo, dietro la sua condanna c'era Messalina, che non vedeva di buon occhio l'amicizia di Seneca con Iulia Livilla sorella di Caligola e di Agrippina; Iulia Livilla fu anche lei esiliata e poi fatta ammazzare.

Nel lungo periodo della solitudine maturò i suoi interessi per la meditazione filosofica approfondendo la tematica, sul significato dell'esistenza,  e sullo stoicismo.

Seneca tentò in tutti i modi di tornare a Roma, e tale desiderio lo spinse ad adulare Claudius. Decisamente poco stoico è un opuscolo come La consolazione di Polybius dedicato a un potente liberto di Claudius, cui era morto il fratello. Sfacciate adulazioni che non servirono a nulla, perché l'ostilità di Messalina, moglie di Claudius, rimase costante.

Tornò a Roma nel 49, dopo la morte di Messalina. La nuova moglie di Claudio, Agrippina, gli affidò l'educazione del figlio Domitius Enobardus (il futuro Nerone).

Seneca divenne pretore, personaggio di corte potentissimo; sperava di realizzare il sogno che era già stato di Platone: mettere la filosofia al vertice del potere, assicurare agli uomini una guida razionale e giusta.

Nel 54 Claudio morì avvelenato (forse da Agrippina), Nerone diventò il nuovo imperatore e Seneca il suo consigliere. Nerone forzò le tappe verso un governo di tipo autocratico, scontrandosi con la classe dirigente e le ambizioni della madre. Seneca accettò l'assassinio di Britannicus e di Agrippina, accumulò enormi ricchezze (le fonti parlano di un valore di 300 milioni di sesterzi).

Dopo la morte del prefetto del pretorio Afranius Burrus (62) l'influenza politica di Seneca finì. Burrus era co-consigliere, con Seneca, di Nerone. L'elezione di Tigellinus al posto di Burrus rese la posizione di Seneca insostenibile. Sfuggì a un tentativo di avvelenamento da parte di Nerone. Si ritirò a vita privata in una sua villa in Campania, dopo aver offerto tutti i suoi beni all'imperatore; fece vita da anacoreta, confortato dall'affetto della seconda moglie Paolina, e dell'amico Lucilius.

Scoperta nel 65 la congiura dei Pisoni, Seneca venne coinvolto insieme a altri noti personaggi - senatori, consoli, filosofi, poeti. Nerone ne decretò la morte. Seneca si tolse la vita cercando di affermare con quel gesto, che divenne poi esemplare, l'indipendenza e la libertà del saggio.

Fu autore di dialoghi composti nell’arco di 25 anni, raccolti in epoca successiva in 12 volumi tra cui Consolatio ad Marciam,  De ira, Consolatio ad Elvia,  De constantia sapientis, De vita beata, De tranquillitate  animi, De otio, De providentia,

Scrisse pure 9 tragedie fatte per essere lette e non recitate:  Hercules furente, Troadi, Phoenissae, Medea, Phaedra, Oedipus, Agamennon, Thyestes, Hercules Eteo. (da Internet)

 

FILATELIA

SPAGNA  Anno 1966   (P.A. 296) ,  1986  (2479)

 

SENEFELDER JOHAN ALOIS

(Austria)

 

Nato a Praga il 6 novembre 1771. Morto a Monaco di Baviera il 2 febbraio 1834.

Attore teatrale, commediografo e inventore.  Si deve a lui la   la tecnica di stampa della litografia (1798),  all'origine dell'odierna tecnologia Offset.

Suo padre era un attore. Studiò a Monaco e, successivamente, vinse una borsa di studio per studiare legge a Ingolstadt. Alla morte del padre, nel 1791, fu costretto ad abbandonare gli studi per sostenere la madre e i suoi otto fratelli. Divenne quindi attore e scrisse la commedia di successo Conoscitore di ragazze. A causa di problemi con l'edizione della sua commedia, contrasse debiti e non poté permettersi di pubblicare una  nuova commedia che aveva scritto.

Si dedicò allora a compiere esperimenti con una nuova tecnica di incisione usando l'inchiostro litografico (oleoso, resistente all'acido) e utilizzando una pietra particolare: il Calcare di Solnhofen. Scoprì che il processo poteva essere impiegato per permettere la stampa dalla superficie piatta della pietra: si realizzò così il primo processo litografico nella storia della stampa.

Senefelder inventò il torchio strisciante, che a differenza di quello a due piani a pressione, che avrebbe potuto causare la rottura della pietra, permette di esercitare la forte pressione necessaria su un solo tratto trasversale della pietra stessa.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA Anno 1991,  Germania 1954, 1972

 

 

SENGHOR LEÓPOLD SÉDAR

(Senegal)

 

Nato a Joal, Dakar, il 9 ottobre 1906, morto nel  2001.

Appartenente alla borghesia senegalese in buoni rapporti con l’amministrazione coloniale francese, studiò in Francia e, rientrato in patria,  ricoprì alcune cariche amministrative. Nel 1945 fu deputato dell’Assemblea Costituente Francese e dal 1956  deputato all’Assemblea Nazionale.

Dal 1948 al 1958 fu docente all’Università francese d’oltremare. Dopo la decolonizzazione del Senegal, tornò in patria e venne eletto presidente della Federazione del Mali e poi della repubblica del Senegal, carica che occupò fino al 1980.

La sua vasta produzione letteraria comprende soprattutto poesie raccolte in  Canti d’ombra (1945), Canti per Naet (1945), Antologia della poesia nera e malgascia in lingua francese  (1948), Ostie nere (1948),  Etiopiche (1956), Notturni (1961).

É autore di numerosi saggi politici tra cui Nazione e via africana al socialismo (1962) e Negritudine e umanesimo  (1964).

Nel 1983 venne ammesso  all’Accademia di Francia,

 

FILATELIA

BENIN Anno  2006 (896),  BRASILE Anno 1964 (762), BURKINA FASO Anno 2006  (1322/4), COMORES  2008 (6 valori), CONGO Anno 2006 (1116), COREA DEL SUD  Anno 10979 (1023), COSTA D’AVORIO Anno 2006 (1249),  DOMINICA  Anno 2006   (3291),  FRANCIA  Anno  2002  (3506),  LAOS  Anno  2006  (1626),  LIBANO Anno 2007 (434),  LAOS Anno  2006, MACAO  Anno  2006  (370),  MACEDONIA  Anno  2006  (370),  MADAGASCAR  Anno  2006  (1889),  MONACO  Anno  (2533),  NIGER  2006  (1664),  ROMANIA  Anno 2006  (5078),  SENEGAL Anno  1975 (452),  1976 (4491), 1996 (1217A), 2003 (1700), 2006  (1755/6), TOGO   Anno 2006  (1993/2000), VIETNAM  Anno  2006  (2243), BURUNDI  Anno 2011 (BF 166); GUINEA BISSAU  Anno 2012 ( 4430/33 + BF 800)

 

 

SENNA FERNANDES HENRIQUE DE

(Macao)

 

Nato il 15 ottobre 1923 a  Macao. Morto il 4 ottobre 2012.

Appartenente ad una vecchia e numerosa famiglia, (aveva 10 fratelli), la quale si era stabilita a Macao da 250 anni , studiò giurisprudenza presso l' Università di Coimbra prima di diventare uno scrittore. Il suo lavoro, scritto in portoghese, evoca l'atmosfera degli anni 1930, 1940 e 1950.  Spesso concentrandosi sulla vita dei personaggi di origini razziali miste, il suo lavoro rappresenta un punto di vista unico sulla evoluzione del territorio nel XX secolo.

Oltre a scrivere era un insegnante e direttore presso la Scuola commerciale di Pedro Nolasco. Dal 1998 al 2009 è stato presidente dell 'Assemblea Generale del CAM e operatore presso l’Aeroporto Internazionale di Macao.

Nel 2006 ha ricevuto la laurea honoris causa dalla Università di Macao e la Medaglia al Merito Culturale nel 2001.

Opere: Van Nam - Contos de Macau 1978; A Trança Feiticeira (The Bewitching Braid) Un tranca Feiticeira (La treccia ammaliante); Amor e Dedinhos de Pé (Love and Tiny Toes) 1986 Amor e Dedinhos de Pé 1986; Mong Há 1998 Mong Há 1998; Pai das Orquideas (Father of the Orchids) Pai Das Orquideas (Padre delle orchidee); A-Chan, A Tancareira A-Chan, A Tancareira

 

FILATELIA

MACAO 2012

 

   

SENOA AUGUST

(Croazia)

 

Nato a Zagabria il 14 novembre 1838 ivi morì il 13 dicembre 1881.

Figlio di un pasticciere al servizio del vescovo Alagovic’, fu tra i primi rappresentanti di una casta formatasi dopo la disgregazione della società agrario-nobiliare.

Frequentò il ginnasio e i primi anni di università a  Zagabria e poi continuò gli studi a Praga con l’appoggio del vescovo Strossmayer, ma avendo dimostrato poca propensione agli studi  di giurisprudenza, perse la protezione del vescovo. Si recò a Vienna per esercitare il giornalismo, lavorando per le riviste

Nel 1868 fu nominato segretario comunale di Zagabria e curatore del locale teatro

Narratore, giornalista, regista, autore teatrale, fu uno dei rappresentati più significativi della letteratura di fine Ottocento. Segnò il passaggio dal romanticismo al realismo e contribuì a formare la nuova coscienza letteraria croata con le sue novelle Il cannone di Turopoje (1865), La bella Anka (1873) e con i suoi romanzi storici Il tesoro dell’orefice (1872), Dio ne scampi dai Segnani (1875), La ribellione dei contadini (1877), rievocazione dell’insurrezione antifeudale di Matita Gubec.

La morte gli impedì di concludere il romanzo storico La maledizione, portato a termine  e pubblicato postumo a cura di J.E.Tomic.

Completano le sue opere numerose traduzioni e saggi di critica teatrale.

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA   Anno 1981  (1801)

 

 

SERAFIMOVIC’ ALEKSANDR (pseud. di A.S. POPOV)

(Russia)

 

Nato a Nizne-Kurmojarskaja sul Don  nel 1863, morì a Mosca nel 1949.

Legato al gruppo di Gorski si distinse nella stesura di novelle e romanzi in cui descrisse il proletariato russo Tra le sue opere La prigione vivente (1907), La città nella steppa (1910), Il torrente di ferro (1924)  in cui rievoca le lotte civili.

Nel 1943 ottenne il Premio Stalin,

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno  1963  (2627) 

 

 

SERAFIN JOSÉ GARCIA

(Uruguay)

 

Nato nel 1905 . Morto a Montevideo nell’aprile del  1995.

Si trasferì con la famiglia a Vergara dove frequentò la scuola. Cominciò a scrivere nel 1917.

Ancora  ragazzo,  imparò la musica e lavorò come giornalista nel giornale locale. Ottenne un lavoro stabile come bibliotecario in un Club sociale di Vergara. Tra le sue letture preferite vi erano gli scrittori Barbusse, Rolland, Andrea e Yorki, e  molti altri classici spagnoli. 

Nel l934, si sposò con Elena González Blanca, un donna intelligente e raffinata che lo  avrebbe costantemente incoraggiato nella sua carriera di scrittore.

Pubblicò nel 1936 Tacuruses, una  raccolta di poesie gaucho, che divenne un best-seller.  Produsse  oltre a poesie anche opere in prosa, racconti, favole, cronache, saggi e ritratti di colore locale, e pagine umoristiche sotto lo pseudonimo di "Simplicio Bobadilla”.

Scrisse anche molte opere per i giovani e alcune sue raccolte di novelle per bambini sono state adottate nelle scuole e sono entrate a far parte di varie antologie. Alcune di queste sono state tradotte in inglese, francese, italiano, portoghese e Idish.

Nella sua carriera letteraria fu spesso insignito di premi e vinse vari concorsi.

Il suo lavoro Piquín y Chispita è stato selezionato tra i dieci migliori  libri per bambini pubblicati nel 1967-1968 nel mondo, e classificato tra i migliori scrittori nella "Hans Christian Andersen Children's Literature World Contest” tenutosi il 4 aprile del 1970 a Bologna, Italia.

Ha vinto il "Premio Rodó" (Uruguay) e nel 1981-1983  il Concorso Triennale di Letteratura, organizzato dalla Ministero dell'Istruzione e della Cultura uruguayana. Nel 1974, è stato nominato membro della Accademia Nazionale  Uruguayana di Letteratura, posizione occupò fino al 1983. García, morì il 29 aprile del  1985 a Montevideo, pochi mesi prima del 50 ° anniversario della prima edizione di Tacuruses. Le Poste uruguayane lo hanno ricordato con un  francobollo che raffigura alcune illustrazioni dal suo libro Piquín y Chispita.

 

FILATELIA

URUGUAY  Anno 1998  (Mic. 2404)

 


SERAO MATILDE

(Italia)

 

Nata in Grecia nel 1856 da padre italiano e madre greca, venne in Italia nel 1860 e trascorse la sua fanciullezza e giovinezza a Napoli, dove frequentò la Scuola normale, uscendone col diploma di maestra.  Per due anni lavorò presso le Poste e Telegrafi e iniziò a collaborare con giornali e riviste locali. Nel 1878 entrò nella redazione del “Corriere del mattino”

Nel 1882, trasferitasi a Roma, collaborò col “Capitan Fracassa”, il “Fanfulla della Domenica”, la “Nuova Antologia”, la “Cronaca bizantina”. Conobbe e sposò Edoardo Scarfoglio nel 1885 e con lui fondò il “Corriere di Roma”, poi “Il Mattino”, che abbandonò nel 1904, dopo la separazione dal marito avvenuta nel 1902. Diede in seguito  vita al giornale “Giorno” che diresse fino alla morte, avvenuta a Napoli nel 1927.

La Serao fu una donna oltremodo dinamica e di indubbie capacità giornalistiche e organizzative. Ebbe un posto di primo piano nella vita culturale napoletana a cavallo dei due secoli.

La sua attività di scrittrice passò attraverso il tardo romanticismo, la lezione del naturalismo francese, del verismo italiano per finire in uno psicologismo mistico, improntato all’opera di P. Bourget.

Il meglio della sua produzione va ricercato nel bozzetto, nella raffigurazione del mondo napoletano e nell’esame delle psicologie femminili. Le sue opere principali sono: La virtù di Cecchina (1884), Il ventre di Napoli (1884), La conquista di Roma (1885), Vita e  avventure di Riccardo Joanna (1887), i racconti All’erta sentinella (1989), Addio amore (1890), Il paese della cuccagna (1891), La ballerina (1899),  Suor Giovanna della Croce (1901), Storia di due anime (1904), Temi il leone (1916), Mors tua (1926).

All’agiografia dedicò alcuni volumi  Nel paese di Gesù (1898), La Madonna e i Santi nella fede e nella vita (1902), San Gennaro nella leggenda e nella vita (1909).

 

FILATELIA

ITALIA  Anno 1978   (1416 )

 

 

SERGEEV-CENSKIJ SERGEI NIKOLAEVIC

(Russia)

 

Nato a Preobrazenskoe (Tyup) nel 1875. Morto ad Alusta, Yalta, 1985.

I primi racconti, La campanella !1903), Medusa (1904), li dedicò al mondo contadino. Nel 1905 pubblicò un racconto, Il guardiano, in cui accennava ai movimenti rivoluzionari du quell’anno.  Nei primi romanzi, pur subendo l’influsso del modernismo, Babae (1907), La tristezza dei campi (1909), continuò a denunciare gli squilibri sociali.

Con La trasfigurazione (1914) iniziò un vasto ciclo narrativo, destinato a rimanere incompiuto, nel quale voleva rappresentare la società russa prima e dopo il 1917.

Segui un silenzio durante il  quale si dedicò solo a scrivere profili di scrittori, Michail Lermontov (1933), La fidanzata di Puskin (1934) e poi episodi della prima guerra mondiale Masse, macchine, materie prime  (1936) o di storia precedente Il martirio di Sebastopoli  (1937-39).

Durante la Seconda guerra mondiale continuò il ciclo dei romanzi dedicato all’Armata Rossa (La breccia di Brusilovsk, 1943; I cannoni hanno preso la parola, 1944)

Negli ultimi anni lavorò a romanzi incompiuti, Primavera in Crimea e Incontro, pubblicati postumi nel 1959. (da Enc. Le Garzantine)

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 2000,  URSS  Anno 1965, 1974,  1974, 1980  Cartoline e buste postali

 

 

SERLING ROD

(USA)

 

Nato il 25 dicembre 1924 a Syracuse, New York. Morto il 28 giugno 1975.

Dopo il diploma alla Scuola di Alta Binghamton, decise di arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti per combattere durante il secondo conflitto mondiale. 

 Nell'esercito ha servito come un paracadutista e si è specializzato in demolizioni.  Durante un combattimento, fu ferito al polso e al ginocchio ed è stato successivamente premiato con il cuore viola e la stella di bronzo al valor militare.  Nell'esercito,durante il tempo libero ha partecipato a incontri di pugilato.

 Dopo la guerra, Rod tornato a casa, decise di studiare letteratura presso l’Antiochia College di Yellow Springs, Ohio.  Durante la scuola, ha vinto un premio in un concorso di scrittura per il popolare programma radiofonico "Dr. Christian".   Dopo la laurea nel 1950 si trasferì a Cincinnati, dove ha ottenuto un lavoro presso la Radio WLW.  Nel 1951, iniziò a scrivere sceneggiature per telefilm come Hallmark Hall of Fame e Kraft Television Theater.  Nel 1955, oltre 70 dei suoi testi furono usati  per vari spettacoli.  Il suo lavoro  più popolare, "Patterns" è stato per lui un enorme successo e un aumento di  domande per il suo lavoro.

 Tuttavia, Rod, stanco di vedere i suoi soggetti  curati in TV da altri, decise di avviare una propria serie televisiva CBS dal titolo  "The Twilight Zone"  (Oltre i confini della realtà). Il primo episodio andò in onda nel 1959.  Per lo spettacolo, assunse altri scrittori famosi in camp0o fantascientifico come Richard Matheson e Charles Beaumont.

Lo show è stato un successo in quanto gli spettatori rimanevano  colpiti e  ipnotizzati di fronte alle sue storie di fantascienza.  Ha funzionato per cinque stagioni e ottenendo molti elogi da parte della critica e degli spettatori.  Nel 1964, lo spettacolo è stato definitivamente cancellato. 

Nello stesso anno, scrisse una sceneggiatura su un immaginario colpo di stato militare che è stato trasformato in 1964 nel film "Sette giorni a maggio".  Ha scritto anche sceneggiature per il "Il pianeta delle scimmie" (1968) e nel 1972 per  "The Man".

 Nel 1969, Rod ha scritto una sceneggiatura per un nuovo spettacolo per la NBC chiamato "Galleria".  Mentre  i cortometraggi di "The Twilight Zone" si erano concentrati sulla fantascienza, questo spettacolo ebbe per base  l’horror.  Scrisse  circa un terzo delle storie  ma nel 1973 i suoi episodi furono respinti dai produttori.

 Oltre a scrivere episodi isolati per spettacoli televisivi Serling scrisse pure  diversi racconti e romanzi brevi. 

 Nel 1975, Serling ebbe due infarti.  Purtroppo, al terzo attacco cardiaco, durante l'operazione,  morì il giorno successivo, 28 giugno 1975.

Opere: Patterns (1955), Requiem for a Heavyweight (1956), The Comedian (1957), A Town Has Turned to Dust (1958), The Velvet Alley (1958), The Twilight Zone (1959–1964 serie televisiva), Seven Days in May (1964), Night Gallery (1970–1973 serie televisiva), It Has Begun (1974 UFO Documentary), Planet of the Apes (1968), scritto con  Michael Wilson, The Loner (TV serie), The Man, Phantom of the Paradise (1974), Encounter with the Unknown (1975), The Undersea World of Jacques Cousteau as the Narrator; prodotta da Alan Landsburg nel 1960-1970.,

 

FILATELIA

USA  Anno 2009

 

SERPAS LILIAN

(El Salvador)

 

Nata a San Salvador il 24 marzo 1905. Ivi morta il 10 ottobre 1985.

Poetessa e giornalista salvadoregna

Figlia di Carlos Serpas, vive sin da piccola in un ambiente letterario in quanto la casa di suo padre era frequentata da artisti e poeti tra cui Francisco Gavidia che scrisse la prefazione al suo primo libro Nàcar (1929).

Prima di trasferirsi negli Stati Uniti collabora con la rivista “Pareceres”.   

Trascorre alcuni anni nel Messico e negli Stati Uniti, nella città di San Francisco (1930 - 1938), dove collabora con la rivista “ Sequoia” della Stanford University.

Tornata nel Salvador, è pienamente impegnata a lavorare per El Diario de Hoy principalmente nella sezione Pajaritos Libro (1941). In quel periodo sposa un pittore americano dal quale ha tre figli.

Nel 1970, mentre si trova all’estero, apprende  la morte di uno dei figli, ucciso durante la guerra del  Vietnam, . Subisce un forte choc che la distrugge mentalmente e fisicamente.

Nei suoi ultimi anni lavora per la Direzione delle pubblicazioni di San Salvador.  Muore   in ospedale.

Fu la prima donna salvadoregna ad occuparsi della poesia moderna. La sua composizione preferita fu il sonetto.

Scrisse: Urna de ensuenos (1927), Nàcar (1929), Valutazione dell’eternità (1947), Il flauto di petali (1951), Girofonia de la estrellas (1970),  Isla de Trinos (1980), Meridiano de Orquidea.

 FILATELIA

SALVADOR  Anno 2005  (1599)

 

 

 

SERVICE ROBERT WILLIAM

(Canada)

 

Nato a Preston nel 1874. Morto a Lancieux Cotes du Nord nel 1958.

Impiegato  di banca, si trasferì nel 1894 a Vancouver e in seguito nello Yukon dal 1902 al 1912.   Tali ambienti gli suggerirono argomenti paesaggistici, storici, situazionali che fecero di lui il cantore dei cercatori d’oro tanto da essere soprannominato il  “Kipling canadese”.   Nel 1907 vennero pubblicati due volumi che contengono le ballate più celebri quali Song of a Sourdough  e The Spell of the Youkon, seguiti da raccolte di racconti e dal romanzo Tre Trail of ’98 (1911).

Si trasferì successivamente in Francia dove pubblicò il romanzo The pretender, la raccolta di racconti e ballate Bar-room ballads e l’autobiografia Ploughman of the moon.

 

FILATELIA

CANADA  Anno 1976  (609)

 

 

SESPEL MYKHAILO

(Ukraina)

 

Nato nel 1899. Morto nel 1922.

Poeta Chuvash.


FILATELIA

UKRAINA Anni, 1999.11.18, Annullo  speciale. Oster. ; 1999  Busta postale;  Russia Anno1999  1992.07.10 Buste postali; USSR Anno 1989 Busta postale.

 

Seton Ernest Thompson

(USA)

 

Nato il 14 agosto 1860. Morto il 23 ottobre 1946.

È noto soprattutto per essere stato l’anticipatore dello scoutismo, un movimento che in seguito si diffuse sotto lo stimolo  di Robert Baden-Powel, di cui Seton fu amico.  In seguito divenne uno dei fondatori dei Boy Scout of America e trasportò all’interno del movimento scautistico la conoscenza della  cultura degli Indiani d’America.

Seton nacque in Scozia e si trasferì con i genitori in Canada, dove trascorse l’infanzia a contatto con la foresta e con i suoi animali,

Di carattere introverso amava la solitudine per sfuggire ad un rapporto difficile col padre, che sfociò in un rifiuto totale, tanto da spingerlo a cambiare nome.

Nel 1902 fondò il gruppo “Gli indiani dei boschi, una esperienza che in seguito raccontò nel libro Due piccoli selvaggi. Le attività dei ragazzi che aderirono al gruppo  furono raccontate nel giornale “Ladies Home Journal” e poi raccolte in volume nel 1906.  Fu quello l’anno in cui Seton incontrò Baden-Powell.

 Dopo la nascita dell’Associazione Scautistica ne divenne il capo dal 1910 al 1915, quando dovette lasciare la direzione  a causa di vari problemi familiari, tra cui l’attivismo della moglie impegnata nel movimento del suffragio universale e anche a causa della sua cittadinanza britannica non vista di buon occhio da alcuni dirigenti dell’associazione e da alcuni politici che avevano preso in seria considerazione l’associazione giovanile in rapida crescita.

Nel 1931 ottenne la cittadinanza americana.

 Morì nel Nuovo Messico e fu cremato ad Albuquerque. Nel 1960 le sue ceneri furono disperse da un aereo sopra la cittadina che porta il suo nome.

 

FILATELIA

ANTIGUA  2002  (3316 + fog. 551),  LIBERIA  1998  (Mic. 2204),  2000 (2688)

 

 

 

SEUME JOHANN GOTTFRIEED

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Poserna nel 1763.  Morto a Teplitz nel 1810.

Ebbe vita avventurosa e fu persino soldato in Canada, poi insegnante di lingue e impiegato presso un editore di Lipsia.

Grande viaggiatore, attraversò a piedi tutta l’Italia, fino in Sicilia, ricavandone un libro Passeggiata a Siracusa (1802-1803) che gli diede la notorietà.

Di un altro viaggio in Russia e in Scandinavia lasciò una cronaca vivace in La mia estate del 1805 (1806).

 

FILATELIA

DDR  Anno 1963   (657)

 

 

SEUSS THEODOR GEISEL

(U.S.A.)

 

Nato nel 1904 a Springfield. Morto nel 1991.

Firmò il suo primo libro per bambini nel 1955 con lo pseudonimo Dr, Seuss e ad esso ne seguirono molti altri, ritenuti negli Stati Uniti degli autentici classici.

La sua storia Come  il Grinch ha rubato il Natale  (1957) è stata trasformata nel 1966 per la TV  e successivamente, nel 2000, è diventata un lungometraggio.

Seuss ha ricevuto il Premio Pulitzer nel  1984. Ha pure ricevuto un premio speciale per un reportage storico sulla Germania e su Hitler.

Tra le sue cinquanta e più opere per bambini in Italia l’editrice Giunti ha pubblicato:  Il gatto e il cappello matto, L’uovo di Ortone,  Il Grich, C’è un mostrino nel taschino!,  Il gatto col cappello.

  

FILATELIA 

U.S.A,  Anno 1999,  2004.

 

 

Sevag Rupen

(Armenia)

 

Nato il 15 febbraio 1885 ad Asqanazian . Morto il  26 agosto 1915.

Poeta, prosatore, e medico, a studiato a Asqanazian, all'interno della scuola preparatoria.

Il 24 aprile 1915 , assieme a molti altri suoi compagni di lotta, fu arrestato durante i torbidi  del genocidio armeno, e ucciso il 26 agosto 1915.

La prima poesia di. Sevag fu stampata nel 1905.

Sevag per lo più è conosciuto come un poeta lirico che ha scritto liriche d'amore nello stile della poesia armena. Ha anche composto molte canzoni d'amore, che sono state acclamate per la loro sensibilità e profondità. La freschezza e la precisione del linguaggio sono caratteristiche della sua poesia. Inoltre, la sua poesia è nota per la metrica varia e per la sua musicalità.

Sevag è annoverato tra i poeti patriottici e oggi viene onorato come un eroe armeno. La sua poesia coglie l'essenza della storia e della letteratura armena occidentale, creando un genere completamente nuovo.

 

FILATELIA

ARMENIA Anno 2011

 

 

SEVAK PARUYR

(Armenia)

 

Nato nel villaggio di  Sovetashen (ora Zangakatun), Armenia sovietica, il 26 gennaio del 1924.. Morto  il 17 giugno del 1971  presso  Yerevan.

IL suo vero nome era Paruyr Rafaeli Ghazaryan. Viene considerato uno dei maggiori poeti armeni.

Studiò alla Yerevan State University e a Mosca  presso il  Gorky Istituto di Letteratura dove conseguì la laurea in filologia,. Lavorò quale ricercatore all’Istituto di  Letteratura di Yerevan. Morì a causa di incidente automobilistico.  Non è stato chiarito se si sia trattato di un incidente o di un attentato alla sua persona in quanto Sevak aveva in precedenza espresso il suo dissenso verso il governo sovietico. Alcuni ritengono persino che la sua morte sia da attribuirsi al KGB.  Anche sua moglie, Nelly Menagharishvili,  morì in un analogo incidente. Fu sepolto nel cortile della sua casa, in Zangakatun, che più tardi divenne un museo.

Scrisse: : "Sayat-Nova", (1981); Unsilenceable il campanile ( 1959 ).

 

FILATELIA

ARMENIA  Anno 2000  (362)

 

 

 

SEVCENKO TARAS GRIGORIEVIC’

(Ucraina)

 

Nato il 10 marzo 1814 a Morynci, Kiev. Morto l’11  marzo 1861 a Pietroburgo.,

Servo della gleba, presto orfano, visse una infanzia misera. Imparò a leggere e a scrivere dal sagrestano del paese. A 13 anni pascolava armenti, poi venne al servizio del padrone il quale, notata la sua predisposizione per il disegno, decise di farlo studiare per utilizzarlo come decoratore. Andò a Mosca e alcuni compatrioti lo presentarono al pittore Brjulov, di cui divenne  l’allievo prediletto. Questi, con l’aiuto di alcuni amici, lo riscattò dal suo padrone. Nel 1838, uomo libero, cominciò ad occuparsi di pittura e di poesia e nel 1840 stampò la sua prima raccolta di liriche Kozbar, seguita nel 1841 dal poema Hajdamaki.

Terminati gli studi all’Accademia di belle arti, ritornò in Ucraina e subito diventò centro della vita nazionale.

Accusato di idee sovversive, fu imprigionato nel 1847 e inviato quale soldato semplice a Orenburg, sul Mar Caspio, con la proibizione di scrivere e di dipingere. Cosa che non fece.  Nel 1857 i suoi amici riuscirono a farlo  ritornare a Pietroburgo.

Sognava di stabilirsi in Ucraina, ma il suo cuore non resse. La salma venne portata nel suo paese. Nei giorni del suo anniversario la polizia zarista circondava la tomba per evitare pellegrinaggi del popolo.

Le sue opere si compongono di poesie Caterina (1840), Testamento (1845); dai poemi Ivan Pidkova (1839), Tomba scavata (1843), Sogno (1844), Prigioniero e Caucaso (1845), Maria (1859); della commedia Nazar Stodolja e di un diario.

Lasciò anche molti quadri.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno 1961 (1067), CECOSLOVACCHIA  Anno  1959  (793),  1989  (2793),  GEORGIA Anno  2002  (301),  PARAGUAY Anno 1971 (627 PA.), SAN MARINO  Anno 2004 (1964), RUSSIA 1939  (711/3),  1957  (1935),  1961  (2392/4),  1964  (2777/82), 1969 (3514), 1979 (4639), 1982 (4873), 1958 (5609).   UKRAINA  Anno 1919 (140), 1923 (149), 1995 (231, 238C),  1997 (282, 292), 1998 (320), 2001  (435J),  2007  2002 (481/4, fog.55), 2008 (866/7) ,Anno 2010  (2 fogG)

 

 

Sevelingen Meinloh von

(Germania)

 

Non si conosce nulla della vita di Meinloh.

Sevelingen, oggi Söflingen, è un rione di Ulm e i signori di Sevelingen erano dei funzionari della contea di Dillingen, legati nel 1258 al convento delle suore clarisse di Söflingen.

Meinloh de Sevelingen, il primo minnesänger di origine sveva, cantò probabilmente di fronte all’imperatore Federico Barbarossa, quando visitò Ulm nella metà del XII secolo.

Ci sono pervenute in tutto tre poesie - di 73 versi complessivi - raccolte nel Codice Manesse che «definiscono con la massima evidenza la nuova tematica della poesia d'amore [...] Meinloh insiste sul dovere del servizio d'amore, sulla segretezza, condanna come mentitori gli "osservatori" e in genere "la gente"» - cioè coloro che esprimono giudizi sugli amanti - «e sa che gli osservatori devono essere ingannati con quelle rapide manovre di astuzia che distinguono il vero cavaliere». 

 

FILATELIA

BERLINO Anno 1970  (330).

 

 

SEVERIN FERNAND

(Belgio)

 

Nato a Grand-Manil, Namur, nel 1867. Morì a Gand nel 1931.

Professore all’Università di Gand, scrisse poesie di classica fattura, ispirate a un senso elegiaco della vita e della campagna, raccolte in volumi: Il giglio (1888), Poesie ingenue (1899), La solitudine felice (1904),  La sorgente in fondo al bosco (1924), contribuendo con un suo tono personale al rinnovamento della letteratura  belga del 1880.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1981  (2026), 

 

 

SÉVIGNÉ MARIE DE RABUTIN CHANTAL marchesa di

(Francia)

 

Nata a Parigi il 5 febbraio 1626.  Morta nel Castello di Grignan nel’aprile del 1699.

Perso il padre, ucciso in un combattimento contro gli Inglesi, e sei anni dopo la madre, la piccola, Chantal viene affidata alla nonna  materna. Morti pure i nonni, la tutela passa all’abate di Coulange, suo zio, che prende in mano le redini della sua educazione affidandola ai migliori maestri, tra gli altri Chapelain. Impara il latino, lo spagnolo,  l’italiano.

Nel 1644 sposa il marchese  Henri de Savigny, assai più  vecchio di lei. Il matrimonio le offre garanzie della famiglia e la fortuna, ma non è felice. Il marchese viene ucciso in un duello per un’altra donna,  dopo aver dilapidato la sua fortuna. La marchesa si ritira nelle terre di Bretagna con un figlio e una figlia, e cerca di ricostituire il patrimonio.

Quando i figli raggiunsero la maggior età, si stabilisce con essi a Parigi, e abita all’Hotel de Rambouillet, presso la corte. Il figlio parte con l’armata e la figlia, cui era teneramente legata, sposa nel 1669 il conte di Grignan e va ad abitare con lui molto lontano, in Provenza. Il distacco tra le due donne è doloroso, almeno per la madre, morbosamente attaccata alla figlia. Da allora lunghe separazioni e brevi incontri nei quali la tenerezza materna viene costantemente ferita dalla freddezza della figlia. A ciò si aggiungono le continue richieste di denaro da parte dei figli, specie da parte della figlia il cui orgoglio non le permetteva di ridurre il tenore di vita; col marito si manteneva a forza di espedienti, tanto da mettere in convento la loro figlia per non fornirle una dote e da far sposare al loro figlio la figlia di un ricco  sovrintendente terriero.

La marchesa, non osando mettersi contro la figlia, la asseconda a malincuore.

Muore nel 1696 per vaiolo

Nella sua vita ci fu, quindi, un solo avvenimento particolare, il matrimonio della figlia e il suo allontanamento. Ma a questo fatto dobbiamo uno dei capolavori della letteraturafrancese: Le lettere, raccolte in volume a distanza di trent’anni dalla sua morte.

Si tratta della storia di un anima. In esse troviamo la sua grazia naturale, il suo spirito, la sua sensibilità, impressioni di letture fatte, riflessioni sul mondo, sulla natura,  tristezze e gioie.

Sono anche la storia della società dell’epoca. In esse c’è l’eco di fatti conosciuti (il processo di Fouquet, il Passaggio del Reno, la morte di Turenne, l’esecuzione di Brinvilliers, le nozze di M.lle de Louvois, aneddoti).  Storia, dunque, di un’anima e cronaca di un’epoca. Nel leggerle, sembrano conversazioni scritte.

In totale sono 1115 lettere di cui 798 indirizzate alla figlia, le altre a vari corrispondenti tra cui Mme de La Fayette, il cardinale F.D.de Retz, il ministro Fouquet e altri.

 

FILATELIA

FRANCIA  1950  (874), 1996  (2987),  MONACO 1976  (1068)

 

  

Sewell Anna

(Inghilterra)

 

Nata a Great Yarmouth, Norfolk, nel 1820. Morta nel 1877.

Di famiglia quacquera, il padre era scrittore  di libri per l’infanzia.

Educata in casa dalla madre, donna di forti convinzioni religiose e pedagogiche, all’età di dodici anni si trasferì con la famiglia a Stoke Newington dove le fu permesso di frequentare la locale scuola e di accostarsi a materie nuove come la matematica e le lingue straniere. A quattordici anni ebbe un grave incidente alle gambe e suo padre  si trasferì a Brighton dove Anna ebbe maggiori possibilità di curarsi. Purtroppo rimase zoppa per tutta la vita e dovette usare le stampelle e spostarsi solo in carrozza, una situazione che le permise di conoscere meglio i cavalli e il modo di trattarli.

Su questa esperienza scrisse il suo unico libro Black Beauty tra il 1871 e il 1877.

Morì  di epatite o di tisi il 25 aprile 1878.

 

FILATELIA 

SIERRA LEONE  2001  (3401)

 

 

SEYFETTIN OMER

(Turchia)

 

Nato a Gonen, Balikesir, nel 1884. Morto a Istambul nel 1920.

Fu autore fecondissimo di novelle, prevalentemente di tono umoristico e satirico, assai importanti per la formazione dello stile narrativo turco moderno.

 

FILATELIA
TURCHIA  Anno  1966/67  
(1762)

 

 

Shabazi Shalom

(Israele)

 

Nato nel 1619 a Sharab, vicino a Taizz ivi morì nel 1720..

Visse  la maggior parte della sua vita in Taizz da cui era  stato espulso, insieme con la maggior parte degli ebrei yemeniti nel 1679..

Poeta, scrisse il Diwan, che comprende circa 550 poesie, e fu pubblicato per la prima volta dal Ben-Zvi Istituto nel 1977. Scrisse  in ebraico, aramaico e arabo.

Shabbazi è pure autore di un trattato di astrologia e di un commento sulla Torah. In Taizz è venerato sia dagli ebrei sia dai  musulmani.

Alcune sue poesie furono musicate e i versi di  Im Nin'Alu  divennero un successo a seguito dell’interpretazione della cantante israeliana Ofra Haza.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 1999

 

 

SHABTAI YASKOV

(Israele)

 

Nato nel 1934. Morì nel 1981

Appartiene alla generazione degli “scrittori di mezzo”, cioè dopo la guerra mondiale.

Le sue opere Promemoria (1977) e Conclusione (1984)  sono testimonianze di un talento autentico di narratore e di artista.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno  1996  (1321) 

 

 

SHADI ABU AHMAD ZAKI 

(Egitto)

 

 Nato il 9 Febbraio 1892, al Cairo.  Morto 12 aprile 1955 a Washington.

 Arabo (egiziano) scrittore, filologo, traduttore.  Ha studiato presso l'Università di Londra (1912-1922) ,e si è Laureato in medicina batteriologica.

 Abu Shadi è stato il fondatore del circolo letterario Apollo al Cairo (1936) e del periodico “Apollo”, attorno al quale sono stati raggruppati esponenti di varie correnti di poesia egiziana.  Ha pubblicato il magazine “Adabi”“ad Alessandria dal 1939.  Nell'aprile del 1946 si trasferisce negli Stati Uniti.  Ha curato giornali e riviste della comunità araba a New York ed era un professore di letteratura araba presso l'Istituto asiatico. 

Ha scritto Qasidas lirici, storie e drammi in versi, i quali appaiono nelle antologie Rugiada all’aurora (1910), Raggi e ombra (1931) e Visioni di primavera (1933), i racconti storici Ibn Zaydun in prigione (1925) e La morte di al-Immirù Kaysa (1925) ed altri. 

Abu Shadi ha svolto ricerche sulla poetica araba ed ha scritto articoli di critica letteraria.  Ha tradotto poeti europei orientali e occidentali, compresi i ghazals di Hafiz, il Rubaiyat di Omar Khayyam, e le tragedie di W. Shakespeare.

Opere:    Al Muntakhab min Shi 'ar Abu Shadi, 1926.

 

FILATELIA

EGITTO  1992  (1471)

 

SHAFFER  MARY ANN

(USA)

 

Nata a Martinsburg West Virginia nel 1934. Morta nel  febbraio del 2008.

Durante la sua vita si occupò di biblioteche, librerie, ma li suom sogno era quello di "scrivere un libro che qualcuno avrebbe pubblicato". E anche se non visse abbastanza per vederlo, il sogno si realizzò con La patata letteraria di Guernsey Peel Pie Society.

Si interessò di  Guernsey, mentre era in visita a Londra nel 1980. Per un capriccio, decise di viaggiare in aereo sino all’isola di Guernsey dove rimase bloccata a causa di una fitta nebbia  che impedì alle navi e agli aerei di muoversi. Mentre nella sala d’attesa dell’aereoporto aspettava che la nebbia diradasse, lesse tutti i libri e le riviste che descrivevano l’isola.

Molti anni dopo, quando spronata da un Club del libro a scrivere un romanzo, Mary Ann pensò a Guernsey. Scelse  di scriverlo sotto forma forma epistolare, perché, "per qualche strana ragione, ritenne che le sarebbe stato più facile". Dopo diversi anni di lavoro La patata letteraria di Guernsey Peel Pie Society fu accolta con entusiasmo, prima dalla sua famiglia, poi dal suo gruppo di scrittura, e, infine, dagli editori di tutto il mondo.

Purtroppo, la salute di Mary Ann cominciò a declinare poco dopo, e chiese alla nipote, Annie Barrows (autrice della serie Ivy Bean  per i bambini, e di La mia metà magica), di aiutarla a finire il libro.

Mary Ann è morta nel febbraio del 2008, sapendo che il suo romanzo sarebbe stato pubblicato in inglese e nella traduzione in molte lingue in tutto il mondo.

 

FILATELIA

GUERNSEY , Anno 2011. (Mic. 1344/9)

 

 

Shaffer Sir Peter Levin

(Inghilterra)

 

Nato a Liverpool, 15 maggio 1926.

Di famiglia  ebraica si trasferi con i genitori a Londra nel 1936 dove frequentò la St.Paul's School. Mostrò fin da ragazzo una notevole predilezione per la musica.
Dal 1944 al 1947 lavorò nelle miniere di carbone come tanti altri Bevin Boys (dal nome di Ernest Bevin, politico laburista e ministro del Lavoro di quel periodo).

Dopo una laurea in Storia a Cambridge nel 1950, svolse numerosi lavori prima di approdare al teatro. Tra il 1951 ed il 1954 lavorò come bibliotecario nella biblioteca pubblica di New York.

Rientrato a Londra nel 1954, Shaffer iniziò a scrivere per la radio e la televisione.
Shaffer ottenne un notevole successo nel 1958 con il dramma Esercizio di cinque dita, diretto a Londra da John Gielgud, e replicato anche negli Stati Uniti l'anno successivo. L'opera divenne anche un film nel 1962.

La grande strage dell'impero del sole del 1964 confermò il successo di Shaffer presso il pubblico americano ed inglese. In essa il drammaturgo scelse di affrontare il tema della distruzione dell'impero degli Incas da parte di Francisco Pizarro. Il regista Irving Lerner ne fece un film nel 1969.

Nel 1965 scrisse Black Comedy, una rocambolesca commedia degli equivoci.

Con il dramma psicoanalitico del 1973 Equus vinse il Tony Award nel 1975 e ricevette recensioni entusiastiche dalla critica americana. Nel 1977 Sidney Lumet ne trasse l'omonimo film da lui diretto.

Nel 1979, scrisse Amadeus, ispirato al Mozart e Salieri di Puškin, che vinse il Tony Award nel 1981, dopo un notevole successo di pubblico dello spettacolo sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti. L'adattamento cinematografico, Amadeus di Milos Forman portò Shaffer a vincere il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale nel 1985.

Nel 1994 diventò Visiting Professor di teatro contemporaneo all'Univerisità di Oxford e nel 2001 fu insignito del cavalierato dalla regina Elisabetta II.

 

FILATELIA

INGHILTERRA

 

 

 

Shaginyan Marietta Sergeevna

(Russia)

 

Nata a Mosca nel 1888. Morta nel1992.

Figlia di un medico, frequentò il ginnasio Rzhevskaya, uno dei migliori a Mosca. A 15 anni, iniziò a scrivere per giornali, e il suo primo volume di poesie  Primi incontri venne pubblicato nel 1909. Nel 1912 si laureò in storia e filosofia.

Durante una visita a Pietroburgo, incontrò  Gippius e Merezhkovsky ed ebbe il suo primo approccio col simbolismo che la spinse a scrivere O blazhenstve imushchevo Poeziya ZN Gippius   

Raggiunse la fama nel 1913 con la pubblicazione del suo libro di poesia, Orientallia.

Lavorò in quel periodo come giornalista, specializzata in opere letterarie e artistiche.
Nel 1914, dopo un viaggio a Weimer scrisse Viaggio a Weimar, in cui si ritrovano temi di metafisica e filosofia.

Tra il 1915 e il 1918, Shaginyan visse a Rostov-sul-Don, dove insegnò  estetica e storia dell'arte.

Nel 1920, scrisse alcune opere di narrativa, tra cui il romanzo anti-freudiano Il proprio destino (1923) e il romanzo eclettico K e K (1929).

La guerra civile sul Don e la sua nuova società si riflettono nei romanzi Cambia, Avventure di una Signora, e il racconto breve Agitazione.

Di genere umoristico è il volume Un Yankee a Petrograd, uno “spy thriller” in cui è presente commedia e fantascienza sapientemente uniti. Il tema è un complotto americano che ha per fine l’assassinio di Lenin e dell’intero governo sovietico.

Hydrocentral (1931) è stato uno dei primi romanzi sull’industrializzazione e sul lavoro creativo socialista.

Nel 1942  Shaginyan divenne un membro del Partito Comunista.

Un soggiorno  quattro anni nei villaggi di montagna dell’ Armenia, le offrì il materiale per scrivere  Viaggio attraverso l'Armenia sovietica (1950), opera per la quale le venne assegnato il Premio di Stato nel 1951.

Produsse un romanzo storico sul compositore ceco Josef Myslivecek, Risurrezione dai morti (1964), La famiglia Ulyanov (1938-1957) e In primo luogo russo (1965).

Scrisse una serie di saggi su Lenin pubblicati con il titolo di Quattro lezioni con Lenin (1970).

Un libro di ricordi L'uomo e il tempo, è stato pubblicato nel 1980.

Nel corso della sua vita, scrisse ritratti di autori da lei conosciuti o amati, tra cui Tikhonov, Khodasevich, Rachmaninov, Shevchenko, Krylov e Goethe.


FILATELIA

USSR , 1988, Marietta ShaginyanURSS, 1988   (Mic. 5812)

 

SHAHRIAR (pseud  di  Seyyed Mohammad Hossein Behjat-Tabrizi.

(Persia)

 

Nato a Tabriz nel 1906. Morto nel 1988.

E’ stato un leggendario poeta iraniano di origine azera.Scrisse in lingua persiana e in lingua Bangla.

Shahriar nacque  in un villaggio vicino a Tabriz nel 1906. Ricevette la sua istruzione elementare, compresa la Divan di Hafez, sotto la supervisione del padre. La prima educazione formale avvenne nella  scuola secondaria Motahari di Tabriz. Successivamente studiò presso la Darolfonun (ex Scuola di Istruzione Superiore) a Teheran (1921)  e dopo aver conseguito la laurea nel 1924  presso la Scuola Superiore continuò gli studi dedicandosi  alla medicina, ma li abbandonò dopo circa un anno prima di ricevere il grado di  MD grado, per andare a Khorasan. Tornato a Teheran nel 1935 e iniziò  a lavorare presso la Banca agricola dell’Iran.

Inizialmente pubblicò le sue poesie sotto il suo nome, Behjat, ma poi scelse quello di Shahriar

Shahriar è stato il primo iraniano a scrivere poesie  in turco. Pubblicò il suo primo libro nel 1929. Il suo più famoso poema Heydar-Babaya Salam, (1954), in turco, è considerato tra i migliori componimenti moderni in lingua turca.

Appassionato poeta, iniziò a comporre poesia tragica. Molti dei suoi ricordi agrodolci si riflettono nei suoi libri Hazyan-e Del, Heydar Baba, e Mumiyai.

Heydar Baba, con le sue opere in azero e poi tradotte in persiano, rimase per lungo tempo nella lista dei Dieci Best-seller a Teheran.

Heydar Baba è il nome di una montagna dove il poeta trascorse la sua infanzia.

Ha scritto anche un libro di poemi epici, Takht-e Jamshid.

 

FILATELIA

AZERBAIGIAN  Anno 1998.

 

 

SHAIRANI AKHTAR

(India)

 

Nato il 4 maggio 1905 a Tonk, Rdajastan, India Britannica. Morto il 9 settembre 1948 a Lahore, Pakistan.

Akhtar Shairani (scritto anche 'Sheerani', 'Sherani', 'Shirani', 'Shairani') è considerato uno dei più prolifici poeti romantici in Urdu.

Nasce come Muhammad Daud Khan in una  tribù afgana  venuta in India al seguito del sultano  Mahmood Ghaznawi. Figlio di Hafiz Mahmood Shairani, studioso e insegnante, si trasferì con la famiglia  a Lahore in età molto giovane e lì ha vissuto per tutta la vita. Ha fatto il suo Munshi Fazil nel 1921 e l’Adeeb Fazil (laurea in arabo e persiano ) nel 1922  nel Collegio Orientale di Lahore.

Nonostante gli sforzi di suo padre, non poté continuare gli studi  e divenne un poeta a tempo pieno. Il suo insegnante di poesia è stato Maulana Tajwar Najibabadi, una personalità nei circoli letterari di Lahore.

 La sua vita fu un susseguirsi di tragedie: perse uno dei suoi figli; un suo caro amico  si suicidò, il genero morì; fu abbandonato dalla donna  che amava. Ad aggravare tale situazione vi fu l’alcoolismo che gravò sulla sua condizione fisica e mentale,

Per quanto riguarda la sua abilità letteraria, Akhtar era abbastanza innovativo e ha introdotto nuove modalità di poesia Urdu e, nonostante la giovane età, scrisse poesie mature e stimolanti. Fu chiamato (il poeta del romanticismo). Le sue migliori raccolte sono Akhtaristan , Subh-e bahaar  e Shahnaz .

Fu editor  per le riviste letterarie “Intikhab” , “Bahaaristan” , “Khyaalistan”  e “Romaan” 1923-1939. Ha scritto articoli  per i quotidiani “Hamdard” e “Zamindar”.

In totale, ha lasciato nove raccolte di versi e altri lavori come traduzioni, saggi su argomenti letterari, critici e storici.

Le sue poesie più famose sono: Ai Ishq Kahin. O des se aane Waale bataa., Ae Ishq hamein Barbad na kar

Morì a Lahore il 9 settembre 1948.

 

FILATELIA

Pakistan  Anno  2005

 

 

SHAKESPEARE WILLIAM

(Inghilterra)

 

Nacque a Stratford-on-Avon, nel Warwickshire, il 28 aprile del 1564.  Morì a Stratford il 23 Aprile del 1615 all’età di 52 anni.

Fu il terzo di otto figli di John, un ricco guantaio e  proprietario terriero, e di Mary Arden una ricca ereditiera. Dai registri della Chiesa di Stratford si apprende che fu battezzato tre giorni dopo la nascita e che si sposò a 18 anni con Anna Hataway, dalla quale ebbe subito un figlio (causa delle affrettate nozze). In seguito nacquero due gemelli di cui uno presto morì.

Nulla vi è di certo nei primi decenni della sua vita. Studiò alla scuola di Stratford, ma dovette abbandonare gli studi quando il padre si trovò in ristrettezze economiche. Qualche biografo sostiene che fosse figlio di un macellaio; che facesse il maestro di scuola; che fosse stato costretto ad abbandonare la città perché sorpreso a cacciar di frodo i caprioli nel parco del signorotto del  luogo, sir Thomas di Charlecote e che in seguito si sarebbe vendicato scrivendo su di lui una feroce satira. Qualcuno lo vuole guardiano di cavalli davanti ai teatri di Londra; amante della moglie di un taverniere di Oxford, morto per una gozzoviglia col drammaturgo Ben Johnson e il poeta M. Drayton. Altri critici hanno contestato persino la paternità delle sue opere, dando origine ad una “questione shakespiriana”.

Una prima notizia certa la fornisce lo scrittore Robert Greene che nel romanzo Un soldo di spirito per un milione di pentimento (uscito postumo nel 1592) parla con dispetto di un Johannes factotum che si pavoneggia con le penne degli altri.

Il primo lavoro di Shakespeare, pubblicato nel 1593, fu il poemetto mitologico Venere e Adone a cui seguì il poemetto Lucrezia, pubblicato l’anno successivo, entrambi dedicati a Henry Wriothesley col quale sembra abbia compiuto un viaggio in Italia tra il 1592 e il 1594. Risalgono a questo periodo  i Sonetti (1609)

Nel 1594, alla riapertura dei teatri dopo la peste dell’anno precedente, Shakespeare entrò come attore, autore e comproprietario della compagnia protetta dal Lord ciambellano che aveva a disposizione il primo teatro stabile d’Inghilterra. In quell’anno venne rappresentata la tragedia Tito Andronico, pubblicata anonima e senza l’autorizzazione della compagnia, proprietaria esclusiva delle opere dei drammaturghi. Gli attori allora erano organizzati in compagnie che godevano della protezione di qualche  esponente della corte. Gli scrittori fornivano commedie a getto continuo e Shakespeare con le quote della sua comproprietà riuscì ad acquistare una casa a Stratford.

Nel 1594 esce una prima versione della Bisbetica domata , in cui non si avverte la mano di Shakespeare. Viene rappresentata a teatro La prima parte della contesa fra tra le due celebri famiglie di York e di Lancaster, La verace tragedia di Riccardo, duca di York (1595).  Le opere che escono in quegli anni sono anonime e non si  possono attribuire con sicurezza allo scrittore, se non con riserva di  verifica.

Nella sua opera Palladis Tamia. Tesoro dello spirito (1598), Francis Meres, ne  attribuisce dodici  di sicura mano shakespiriana: I due gentiluomini di Verona, La commedia degli errori, Pene d’amor perdute, Pene d’amor vinte (l’opera è andata persa), La bisbetica domata o Tutto è bene quel che finisce bene,  Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia, Enrico IV, Riccardo II, Riccardo III, Re Giovanni, Tito Andronico, Romeo e Giulietta.

Il prosperare delle sue condizioni economiche dovute al lavoro di attore e autore è attestato dalla concessione di uno stemma gentilizio per il padre e dall’acquisto della grande casa di Stratford, dove si ritirò nell’ultima parte della sua vita.

Qualche biografo afferma che Shakespeare prese parte alla congiura del conte di Essex (1601), nella quale fu coinvolto il suo protettore Southampton, ma la notizia non è documentata.  Alla morte della regina Elisabetta (1603) la compagnia di cui Shakespeare faceva parte passò sotto la protezione di Giacomo I. Shakespeare attore in quella compagnia, recitò una parte nel Seiano di Ben Johnson (1603). Fino al 1608 fu costantemente sul palcoscenico su cui vennero rappresentate le sue commedie e tragedie. 

Nel 1608 i teatri a causa di una nuova peste vennero chiusi. Furono riaperti l’anno successivo, ma le opere di Shakespeare cominciarono a non essere più rappresentate.

L’ultima sa fatica fu  l’Enrico VIII.

Il 25 marzo del 1616 dettò a Stratford il testamento e  morì il 23 aprile. La sua tomba è nella chiesa della Santa Trinità di Stratford..

La pubblicazione completa delle sue opere drammatiche fu curata dagli attori del King’s Men, John Heminges e Henry Condell, nell’edizione in folio del 1623. Vi compaiono trentasei drammi divisi in commedie e storie ispirate alle vicende nazionali  e le tragedie. Oltre a quelle già citate appaiono:La tempesta, Le allegre comari di Windsor, Misura per misura, Molto rumore per nulla, Come vi piace,  La dodicesima notte, Il racconto d’inverno, Re Giovanni. Riccardo II, Riccardo III. Enrico IV, V, VI, VIII. Le tragedie Coriolano, Timone d’Atene, Giulio Cesare, Macbeth, Amleto, Re Lear, Otello,  Antonio e Cleopatra, Cimbellino. Tra le storie Troilo e Cressida

Da ricordare ancora, non comprese nell’in folio, Pericle, I due nobili parenti, Il pellegrino appassionato (1599), un breve componimento poetico La fenice e la tortora (1601) e il poemetto Lamento dell’innamorato compreso nei Sonetti (1609).

OPERE

Le allegre comari di Windsor  (1600) Sir John Falstaff invia lettere d’amore identiche alla signora Page e alla signora Ford, due nobildonne di Windsor, le quali decidono di vendicarsi.  Danno a lui vari appuntamenti. Nel primo il grasso Falstaff finisce nel Tamigi in una cesta di panni sporchi. Nel secondo, al quale si presenta vestito da donna,  riceve una bastonatura. Nel terzo viene assalito nella foresta di Windsor da fate e folletti. Alla vicenda si intreccia  la storia d’amore di Anne, figlia della signora Page,  corteggiata da tre uomini. Dei tre Anne sceglierà quello da lei amato, Fenton, col quale fugge. Gli altri due corteggiatori rapiranno due ragazzi in vesti femminili, credendo di rapire lei.

Amleto (1600)   Amleto, principe di Elsinore, erede al trono, vede apparire sugli spalti del castello lo spettro del padre, che gli rivela di essere stato assassinato dal proprio fratello Claudio che, dopo la di lui morte ha sposato la sua vedova Gertrude, anche lei complice del delitto.. Per vendicarsi Amleto simula la follia. Ma, torturato da dubbi e incertezze, alterna  slanci emotivi ad azioni decise. Respinge l’innamorata Ofelia. Uccide il di lei padre Polonio, consigliere della regina, mentre ascoltava un colloquio nascosto dietro una tenda. Lo zio Claudio tenta di farlo uccidere. Ofelia si suicida annegandosi e suo fratello Laerte decide di vendicare lei e il padre. Claudio propone tra i due un duello incruento, ma la spada di Laerte e il vino da offrire ad Amleto sono avvelenati. Amleto viene ferito ma uccide Laerte. La regina muore per aver bevuto parte del vino destinato al figlio.  Amleto, prima di morire affida all’amico Orazio il compito di raccontare la verità. Il regno passerà a Fortebraccio, principe di Norvegia.

La bisbetica domata  (1594)  La bisbetica Caterina, figlia maggiore di Battista, signore di Padova, per volere del padre deve maritarsi prima della sorella Bianca.  Petruccio, un giovane gentiluomo veronese, un po’ per aiutare l’amico Ortensio a conquistare Bianca e un po’ allettato dalla cospicua dote di Caterina, chiede e ottiene la mano della giovane. S’accorge subito del carattere di Caterina, una fanciulla alquanto bisbetica e prepotente. Per ridurla alla ragione la porta in casa sua e la circonda di molte premure, sottoponendola al tempo stesso a molte umiliazioni, celate in un’aura di amore e di premure con cui la circonda. . Rimanda in cucina i cibi asserendo che non bon degni di lei; le impedisce di dormire fingendo che il letto sia malfatto, scaccia sarti e fornitori dicendo che le stoffe presentate non son degne di lei. Caterina alla fine comprende la lezione e  ritorna alla casa paterna dove otterrà la palma della più docile delle mogli.

Come vi piace  (1599)  Il duca, padre della bella Rosalind, è stato spodestato dal fratello, padre di Celia, amica fedele di Rosalind. Orlando, amico del duca deposto, è costretto a subire le angherie del fratello maggiore Oliver. Orlando e Rosalind si innamorano. Rosalind viene bandita dalla corte e si rifugia, vestita da paggio, in una foresta, assumendo il nome di Ganimede. Con lei fuggono anche Celia, Aliena, e il buffone di corte. Orlando li segue per scoprire l’identità di Ganimede. Nella foresta incontrano una coppia di pastorelli, Silvio e Febe. Questa, vedendo Ganimede, se ne innamora. Il buffone corteggia in maniera rusticana Audrey una ragazza del villaggio. Alla fine, scoperta l’identità di Rosalind, le coppie si riuniscono. Giunge intanto la notizia che l’usurpatore si è ravveduto e il duca può riprendere il suo posto. La commedia deriva dal romanzo Rosalind di Thomas Lodge.

I due gentiluomini di Verona (1594)  Valentino ama Silvia, figlia del duca di Milano, che il padre ha invece destinato a Turio. Ma anche Proteo, amico fraterno di Valentino, si innamora della ragazza e per lei dimentica la fidanzata Giulia. Per raggiungere il suo scopo tradisce l’amico, rivelando al duca il progetto di Valentino di rapirle la figlia. Valentino, bandito da Milano, diventa capo di una banda di masnadieri. Proteo tenta di conquistare Silvia, ma questa lo respinge. Frattanto Giulia, travestita da paggio,  raggiunge Milano per riconquistare l’infedele Proteo. Silvia, per non sposare Turio fugge e cade nelle mani dei masnadieri. Mentre la conducono dal loro capo, giunge Proteo, ignaro che Giulia, sempre travestita da paggio, lo ha seguito e che Valentino è il capo dei briganti. Valentino svela la perfidia di Proteo e nel frattempo riceve la notizia che il duca  di Milano ha acconsentito alle sue nozze con la figlia.  Proteo, ravveduto, torna all’amore di Giulia che lo ha perdonato.

Enrico IV  (1597) Il dramma è basato sulla Cronaca di Holinaed,  mentre le parti comiche legate a Falstaff e Oldcastle si basano su un dramma preesistente.. Narra alcuni episodi delle lotte sostenute dalla casa di Lancaster per conservare a Enrico IV il trono da questo strappato a Riccardo II. Alla potenza tragica si mescola una vena comica, grazie al personaggio di Falstaff, figura di gaudente, cinico, sfrontato, vanaglorioso e poltrone. Il tipico miles glorioso di plautiana memoria

Enrico V   (1598)    Narra le vicende del principe del Galles, divenuto re e impegnato nella guerra contro la Francia.. Il giovane gaudente, che nel precedente dramma seguiva Falstaff nelle osterie, ha mutato completamente la sua vita e compare nella luce dell’eroe a simboleggiare l’amor di patria e il valore militare. Laurence Olivier,. che portò sulle scene il dramma con successo, nel 1944 ne trasse una versione cinematografica di cui fu protagonista. Il film è considerato un classico del cinema.

Enrico VI  (1590-1591)   Si tratta di una trilogia. Descrive la fine della Guerra dei Cento Anni e la lotta tra le case York e Lancaster, una guerra civile detta delle Due rose, coprendo i regni di Enrico VI e di Edoardo IV. Tra i personaggi compare anche Giovanna d’Arco, raffigurata come una strega e una donna di facili costumi  

Enrico VIII  (1612)  È probabilmente l’ultima opera del poeta. Nato dietro la richiesta della regina Elisabetta, il dramma risente dell’imbarazzo dell’autore nel dover parlare del padre della regina e di tutte le vicende che coinvolsero le sue mogli, in particolar modo di Anna Bolena, madre di Elisabetta.

Macbeth (1605)  Dopo aver vinto un esercito di ribelli, i due generali di Duncan, Macbeth e Banquo, incontrano tre streghe le quali predicono che Macbeth sarà il futuro signore di Cawdor e Banquo un  progenitore di re. . Arriva l’annuncio che Macbeth è effettivamente eletto signore di Cawdor e che Duncan il re di Scozia viene a rendergli visita. La moglie di Macbeth trama subito un regicidio. Il marito uccide il re durante il sonno, ma non i suoi figli, Duncan, Malcom e Donalbain che riescono a fuggire. Nominato re di Scozia, Macbeth provvede a eliminare Banquo. Comincia però a non sentirsi più sicuro e a temere per la sua corona e per la sua vita. Le streghe, da lui interpellate predicono  enigmaticamente che nessun nato da donna potrà vincerlo e che il suo regno durerà finché la foresta di Birnam non giungerà a Dunsiname. Malcom, il figlio di Duncan, assassinato da Macbeth,  e Macduff, signore di Fife, muovono contro l’usurpatore. Macbeth riesce a  far assassinare la moglie e il figlio di Macduff.  Ma ormai si sente abbandonato da tutti; sua moglie impazzisce e muore. Intanto l’esercito si muove verso di lui, protetto da una cortina di rami tagliati nella foresta di Birnam. Macduff, che era nato anzitempo, estratto dal ventre della madre morta improvvisamente,  uccide Macbeth e diventa re di Scozia.

Il mercante di Venezia  (1596)  Bassanio chiede al ricco mercante Antonio la somma di tremila ducati per corteggiare degnamente Porzia. Antonio, non avendo la somma a disposizione perché impegnata in una operazione mercantile, si fa prestare la somma dall’usuraio ebreo Shylock, il quale accetta col patto che se la somma non sarà restituita nel tempo fissato, lui preleverà una libbra di carne sul corpo di Antonio. Bassanio, accompagnato dall’amico Graziano, ottiene la mano di Porzia: A sua volta Graziano sposa Nerissa, ancella di Porzia. Intanto Gessica, figlia di Shylock è fuggita con Lorenzo, un cristiano, sottraendo del denaro al padre ed è stata diseredata. Arriva notizia che le navi di Antonio hanno fatto naufragio e che non può restituire la somma alla scadenza.. .Shylock pretende la libbra di carne. Porzia, travestita da avvocato, difende Antonio sostenendo la di lui ragione nel richiedere la libbra di carne, ma non deve, secondo le leggi di Venezia, versare neppure una goccia di sangue da Antonio se non vuole incorrere nella legge che vieta a chiunque di attentare alla vita di un veneziano. Il doge non condanna l’ebreo, ma confisca i suoi beni che saranno divisi tra Antonio e la repubblica di Venezia. Antonio rinuncia alla sua parte purché Shylock diventi cristiano e leghi i suoi beni a Lorenzo e Gessica. Nel frattempo alcune navi di Antonio, non affondate nella tempesta, riescono a raggiungere il porto.

Molto rumore per nulla (1598)   Commedia ad intreccio fondata su diversi equivoci. Si ispira  a diverse fonti tra cui ad una novella del Bandello e ad un’opera dell’Ariosto. Più che la vicenda principale che coinvolge il principe d’Aragona e la sua innamorata Ero, spicca la storia di Benedetto e Beatrice, prima nemici poi lieti di cedere ad una burla di amici che scommettono di farli innamorare.

Otello  (1604)   Desdemona, figlia di Brabanzio, senatore veneziano,  sposa il Moro Otello, abile generale al servizio della Serenissima. Il padre accusa il Moro di avergli sedotto la figlia e Otello si deve scagionare. Intanto arriva una flotta turca che minaccia Cipro. Otello viene inviato a combatterla. Desdemona lo segue e pure l’alfiere Jago, geloso di Cassio che Otello ha promosso luogotenente. Per vendicarsi di quello che lui ritiene un sopruso,  lo fa ubriacare mentre è in servizio. Cassio cade in disgrazia. Jago lo induce a chiedere a Desdemona di  aiutarlo e di perorare la sua causa presso il marito, ma al tempo stesso trama per far  passare Cassio come amante di Desdemona, portando al Moro una prova, un fazzoletto che questi aveva dato alla moglie. Il Moro, convinto, uccide Desdemona e ordina a Jago di uccidere Cassio. Ma è un altro a morire al posto di Cassio e sul corpo dell’ucciso vengono trovate le prove del tradimento di Jago e dell’innocenza di Cassio e di Desdemona. Il Moro, disperato, si uccide con la spada.

Re Lear (1605)  Lear, re di Britannia, intende dividere il regno fra le sue tre figlie, due delle quali gli fanno pubbliche proteste d’affetto, mentre la terza, Cordelia, è più riservata.  Re Lear pensando di non essere da lei amato, la disereda. Solo il conte di Kent la difende, e per questo viene esiliato. Il re di Francia sposa Cordelia e la porta con sé, mentre il regno di Britannia viene diviso fra le sorelle Gonerilla, sposa del duca d’Albany,  e Regana, sposa del duca di Cornovaglia. Re Lear si riserva il diritto di vivere a turno, con cento cavaliere, nei due regni. Ma ottenuto il potere, le due sorelle cacciano il padre, che, privato d’ogni cosa, impazzisce e vaga in mezzo ad una tempesta. Intanto a Dover è  sbarcato l’esercito francese guidato da Cordelia che vuole salvare il padre. Il conte di Kent, che ha trovato il padre lo conduce dalla figlia dalla quale è amorevolmente accolto. I francesi vengono, però, sconfitti e Cordelia viene impiccata per ordine di Edmondo, usurpatore della contea di Gloucester. Lear muore di dolore. Gonerilla, intanto, innamorata di Edmondo, avvelena la sorella Regana e trama l’assassinio del marito. Scoperta, si uccide

Riccardo III  (1592)  Fratello di re Edoardo IV, il duca Riccardo, ambizioso e spietato, aspira a diventar re. Fa uccidere il fratello maggiore e sposa Anna, vedova del principe del Galles, dopo un corteggiamento iniziato durante il funerale del principe.. Morto il re, diventa protettore del regno e reggente in attesa che il figlio  di Edoardo IV raggiunga la maggiore età. Ma fa subito rinchiudere il ragazzo nella Torre di Londra. Eliminando chiunque gli sia ostile, diventa re. Fa uccidere i figli di Edoardo; ripudia Anna e aspira alla mano di Elisabetta. Ma il duca di Buckingam si ribella e assieme al conte di Richmond muove contro l’usurpatore. Buckingam viene catturato e giustiziato, ma nella battaglia di Bosworth il conte di Richmond sconfigge Riccardo che muore combattendo.

Romeo e Giulietta  (1594)  L’inimicizia tra Montecchi e Capuleti insanguina Verona. Romeo Montecchi ad un ballo incontra Giulietta Capuleti e se ne innamora. Appreso che anche lei lo ama, la sposa segretamente davanti a frate Lorenzo. Poco dopo Romeo incontra Tebaldo, cugino di Giulietta, che lo insulta  ma Romeo non reagisce, memore della parentela che ora lo unisce ai Capuleti. Interviene Mercurio, amico di Romeo,  che è ucciso da Tebaldo. A questo punto Romeo deve reagire e uccide a sua volta Tebaldo. Il principe di Verona lo bandisce dalla città e Romeo ripara a Mantova. Intanto il padre di Giulietta, ignaro delle nozze clandestine, vuole che Giulietta sposi il conte Paride. Padre Lorenzo ricorre ad uno stratagemma. Giulietta deve fingere di accettare ma alla vigilia delle nozze berrà una pozione che le darà una morte apparente. Al suo risveglio nella cripta raggiungerà Romeo. Ma quest’ultimo, ignaro di tutto, apprende solo la morte di  Giulietta. Si procura un veleno e torna a Verona. Al sepolcro dell’amata si imbatte in Paride, che lo assale. Romeo si difende e l’uccide. Poi beve il veleno e muore. Quando Giulietta si risveglia e lo vede morto, gli toglie il pugnale e si trafigge. Il padre Lorenzo, accorso troppo tardi, svela ogni cosa e davanti ai due giovani sposi morti Capuleti e Montecchi si riconciliano.

Sogno di una notte di mezza estate (1595)  Per celebrare le nozze di Teseo, duca di Atene, e di Ippolita, la regina delle Amazzoni, alcuni artigiani, capeggiati dal tessitore Bottom, decidono di rappresentare la tragedia  Piramo e Tisbe e si recano in un bosco per la prove. Nel bosco si trovano gli innamorati Lisandro ed Ermia; Demetrio che ama Ermia e Elena che a sua volta ama Demetrio. Oberon, il re delle fate, e il folletto Puck, suo servo, si divertono alle spalle dei quattro innamorati e di Titania, sposa di Oberon, suscitando passioni a forza di incantesimi. Titania è la vittima principale. Stregata da un filtro si innamora di Bottom, cui il folletto Puck ha mutato la testa in quella di un asino. Equivoci, litigi, confusioni cessano quando Oberon scioglie tutti gli incantesimi.. Gli artigiani possono così recitare la loro tragedia,  trasformandola in una farsa e divertendo cosi il duca di Atene e la sua corte.

Tutto è bene quel che finisce bene (1601)   Elena, figlia di un famoso medico, riesce a guarire il re di Francia, gravemente ammalato, usando un pozione lasciatale da suo padre. Il re la ricompensa dandola in moglie a Beltramo, conte di Rossiglione, che la fanciulla ama. Ma da lui non è riamata. Istigato dal ribaldo Parolles, Beltramo, prima di partire per la guerra, avverte Elena che potrà considerarsi sua moglie solo se riuscirà ad impadronirsi di un anello che porta al dito e da cui non si separa mai, e se potrà dire di aspettare un figlio da lui. Elena, sotto mentite spoglie, lo segue e scopre che si è invaghito di una locandiera, Diana, la quale però lo respinge. Elena la convince ad accettare un convegno, poi si sostituisce a lei e riesce a scambiare un anello regalatole dal re con quello di Beltramo. Padrona dell’anello e incinta, dopo aver trascorso la notte con lui, riesce a conquistare l’amor di suo marito.

 

FILATELIA

ANTIGUA Anno 1964 (142), AUSTRIA Anno 1988 (1088), BAHAMAS  Anno 1964 (190), BECHUANALAND Anno 1964 (136), BHUTAN 1987 (fog.133), BULGARIA Anno 1969 (1722),  1997 (3713), 2007 (4128), CANADA Anno 1999 (1752),  CAYMAN Anno 1964 (175), CILE Anno 1997 (1800), CIPRO Anno 1964 (225/6), 1999 (fogl17), (CECOSLOVACCHIA  Anno 1964  (1328), 1972 (1951), 1980 (2385),  DDR Anno 1964 (714), 1973 (1545/6), DOMINICA Anno 1964  (179), 2001 (2742/44), FALKLAND Anno 1964 (143),  FUJERA  Anno  1969  (311/9),  GAMBIA Anno 1964 (185), 2000 (3149), 2001 (3408 + fog 510), GEORGIA Anno Anno 2005 (403/4), GERMANIA Anno 1976 (760), GHANA Anno 1989 (1030/50), GIBILTERRA  Anno 1964  (162), 1998 (844), 2014GRAN BRETAGNA  Anno 1964  (382/6),  1982 (1045), 1988 (1318), 2006 (2781),  GRAN BRETAGNA-Bernera Anno 1979,  GRENADA Anno 1989 (1855), 1998 (3274),  GRENADINES  Anno 1989  (1042/5+BF), 1990 (10 valori), GUINEA  Equatoriale Anno 1993 (229), UYANA Anno 1993 (3099), 1998 (1706), INGHILTERRA Anno 2011 ( Mic. 3051, 3085/94),  IRLANDA  Anno  2000  (1239),   LIBERIA  Anno 1987  (1047/54),2001 (3085), LIECHTENSTEIN Anno 2006 (1368), 2012, MACEDONIA Anno 2012, MALDIVE Anno 1989 (1263), MOLDAVIA 2001 (336), MONTSERRAT Anno 1964 (155), 2013, NICARAGUA Anno 1975 (991), 1976 (959 PA.), NIGER Anno 1998 (1308), OLANDA Anno 1978 (1098),   PANAMA 1967 (385 PA), PARAGUAY 1966 (5 valori), POLONIA Anno 1969 (1792), 1991 (3203),  RAS AL KHAIMA  Anno  1969  (281),  ROMANIA  Anno 1964  (2023), 1983 (3438),  1997 (4378/81),  RUSSIA Anno 1998 (6347), 2000 (6505), SAINT KITTS & ENVIS Anno 1970 (242), SAINT THOMAS & PRINCIPE  2010  (3374), SAN MARINO  Anno 1990  (1285/6),2001 (1741/2),  SANT’ELENA  2005  (890),  SANTA LUCIA  Anno  1964  (194), St. VINCENT Anno 2000 (2937, 2001 (4183/6),  St.VINCENT & GRENADINES  Anno 1990  (598/605+ 2 BF),  SENEGAL Anno 1972 (362 + 118 PA.), SERBIA E MONTENEGRO  Anno 2003 (2967), SIERRA LEONE  Anno 1989  (649/56 +BF),  1989  (966/73 + BF),   1990  (1171/4), 1996 (2135), 2000 (2828), 2001 (3472), SVEZIA Anno 1975 (904),  TANZANIA Anno 1999 (3079),  TURKS & CAICOS Anno  1964  (182),  UNGHERIA  Anno  1948  (80PA),  1964  (1646), 2014, URSS  Anno 1964  (2810),  URSS Anno 1961 (2486), 1964 (2810), 1966  (3072), USA Anno  1964  (766) , VATICANO Anno2001  (1229), VERGINI  Isole Anno 1964 (141), YAR 1971 (1313), ZAMBIA Anno 2001 (1153/6 fog. 90).,

BOSNIA (SARAJEVO) Anno 2014, BOSNIA ERZEGOVINA Anno 2014, CROAZIA Anno 2014 (apr.),  CURACAO Anno 2014, JERSEY Anno 2014, SERBIA Anno 2014 (apr,),  SERBIA-PALE  2014,

 

 

 

 

Shalamov Varlam Tikhonovich

(Russia)

 

Nato a Vologda nel 1907.  Morto a mosca il 17 gennaio 1982 ..

Nacque nella famiglia di un insegnante,  ministro religioso ortodosso, nel 1914 entrò nel ginnasio di S. Alexander's e si laureò nel 1923. Durante gli e studi, aderì ad un gruppo  trotzkista e il 19 febbraio 1929 fu arrestato e condannato a tre anni di duro lavoro nella città di Vishera, nel Nord degli Urali. Fu rilasciato nel 1931 e si recò a lavorare nella città di Berezniki fino al suo ritorno a Mosca nel 1932.

Tornato nella capitale, Shalamov lavorò come giornalista, pubblicando anche il suo primo racconto (del 1936) Le tre morti di Dottore Austino.

All'inizio della Grande Purga, il 12 gennaio 1937, fu arrestato di nuovo e inviato a Kolyma, nota anche come "la terra della morte bianca", per un periodo di cinque anni. Era già in carcere nella attesa di condanna, quando uno dei suoi racconti fu pubblicato  nella rivista letteraria "Letteratura Contemporanea". Nel 1943 la condanna fu prolungata per altri  10 anni, per attività anti-sovietica. 

Fu adibito a lavori in miniere di carbone e contrasse il tifo. Fu ripetutamente spostato di carcere a seguito dei suoi tentativi di fuga.

Solo nel 1946, ammalatosi gravemente, ottenne di lavorare come guardiano in un campo di lavoro. Poté così sopravvivere e riprendere a scrivere. poesie.

Rilasciato nel 1951, non ritornò in famiglia, che nel frattempo si era dispersa e lavorò come assistente medico nei campi di lavoro. Poté ritornare vicino a Mosca , nel villaggio di Kalinin Obast, solo nel 1953, dopo la morte di Stalin.

Dal 1954 al 1973 lavorò al suo libro Racconti di Kolyma. Nel 1956 fu ufficialmente  riabilitato ed ebbe il permesso di tornare a Mosca, dove lavorò presso la rivista letteraria “Moskva” e le sue poesie ricominciarono ad essere pubblicate.  Per il suo stato di salute ricevette una pensione da invalido.

Conobbe Alexander Solzhenitsyn, Boris Pasternak e Nadezhda Mandelstam. I manoscritti di  Racconti di Kolyma, prima della loro definitiva pubblicazione in Russia, furono  contrabbandati all'estero e distribuiti attraverso il samizdat. Le traduzioni sono state pubblicate in Occidente nel 1966. L’edizione completa in lingua russa fu pubblicata a Londra nel 1978, ristampata e, poi, tradotta in inglese (Kolyma Tales).

Con il peggioramento della salute, trascorse gli ultimi tre anni di vita in una casa per anziani e disabili nel lavoro. Morì il 17 gennaio 1982 e fu sepolto  a Kuntsevo.

Il libro fu infine pubblicato sul suolo russo nel 1987, a seguito della politica di distensione di  Mikhail Gorbachev, quando il crollo dell'Unione Sovietica era imminente.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2007, annullo speciale e Busta postale.

 

 

Shamiakin Ivan Petrovich

(Bielorussia)

 

Nato a Karma, regione Homel, nel 1921. Morto nel 2004.

Scrittore, drammaturgo e politico, è nato in una famiglia contadina nel villaggio di Karma. Nel 1940 ha terminato i suoi studi in una scuola tecnica di materiali da costruzione in Homel. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha combattuto nelle file dell'Unione Sovietica.

Dopo la guerra ha insegnato nella scuola di un villaggio e completato un corso di corrispondenza per insegnante, presso il Collegio di Homel.

Nel 1963, come delegato dalla Bielorussia, ha preso parte ai lavori della 18a Sessione dell'Assemblea delle Nazioni Unite. Per molti anni  è stato uno dei leader dell’Unione Europea degli scrittori; deputato del Soviet supremo della Bielorussia, e dal 1980 fino al 1992 ha lavorato come redattore capo per l'Enciclopedia di Stato.

Ha iniziato a scrivere prima della Seconda Guerra Mondiale e la sua prima opera è stata pubblicata nel 1945.

In seguito ha scritto molti racconti, novelle e romanzi.

Shamiakin è stato uno dei fondatori del nuovo movimento letterario  della Bielorussia nel dopoguerra prosa

É stato insignito del  titolo di  Scrittore del Popolo della Bielorussia (1972), Accademico della Accademia delle Scienze della Bielorussia (1994) e Eroe socialista del lavoro (1981). Ha pure vinto il Premio di letteratura (1951), il premio letterario Yakub Kolas (1957, 1967) e il Premio Nazionale Bielorussia (1982).

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  Anno 2006 (552)

   

 

SHANT LEVON (SEGHOPOSIAN)

(Armenia)

 

Nato il 6 aprile 1869 a Costantinopoli. Morto il novembre 1951 a Beirut , Libano.

Fu drammaturgo, romanziere, poeta e fondatore della  Hamazkayin National Cultural Foundation.  

Ha fatto parte per tutta la vita della Federazione Rivoluzionaria Armena. Ha  frequentato la scuola armena a Scutari fino al 1883, poi il seminario Gevorgian a Echimkadzin fino al 1891.  Tornato a Costantinopoli per insegnare, cominciò a scrivere e  la sua prima opera letteraria fu accettata da Hairenik di Costantinopoli. 

Dal 1892 visse per sette anni in Germania dove studiò scienza, psicologia infantile, educazione, letteratura e storia nelle città di  Lipsia, Jena e Monaco di Baviera.  Tornato a Costantinopoli si iscrisse  al partito Dashnak.  Ha lavorato come scrittore e insegnante. 

Come autore è noto per le sue commedie: Hin Astvadsner (Dèi antichi, 1909), Kaisre (L’imperatore, 1914), Inkads Berdi Ishkhanuhin ( La principessa del Castello caduto, 1921), Oshin Payl (1929 ).

Fu uno dei vicepresidenti del Parlamento armeno durante la Repubblica. 

Ha guidato la delegazione armena a Mosca nel mese di aprile 1920 per negoziare con i comunisti.  Dopo dopo la sovietizzazione armena, si stabilì a Beirut. 

Fu preside del Collegio Palandjian Nshan Djemaran di Beirut, dal 1929 fino alla sua morte. 

Le sue opere sono state pubblicate nell’Armenia sovietica nel 1968.  Levon Shant è considerato da molti come il più grande drammaturgo armeno.  Le opere Kaisre e Hin Astvadsner sono tra i drammi  più rappresentati nei teatri armeni.

 Quando nel 1913 fece rappresentare drammi simbolisti a Tiflis, rivoluzionò il mondo della letteratura armena. Le sue opere sono state tradotte in tedesco, italiano, francese e russo.

Altre opere:  L'uomo "I" 1901,  Per Someone Else 1903 ,  On the Road 1904 .

 

FILATELIA

ARMENIA  Anno 1994

 

Sharkawi Abdel Rahman El

(Egitto)

 

Nato nel 1920. Morto nel 1987.

Laureato in giurisprudenza nel 1943, lavorò come avvocato, funzionario civile, e giornalista. Fu poi responsabile del dipartimento di scrittura e sceneggiatore di una società cinematografica.

Sharkawi è stato anche un autore socialmente impegnato e profondamente attaccato  alla vita rurale del Basso Egitto, in particolare alla sua nativa Menoufia. E’ noto per il suo romanzo Al-Ard (La terra), che scrisse nel 1954. Tradotto in inglese da Desmond Stewart, fu trasformato in un film dal regista egiziano Youssef Chahine. Il suo secondo  romanzo fu  Ash-shawari ' ul-khalfiyya   (Vicoli).
Autore anche di poesie, scrisse due commedie in versi, Ma'sah Jamila (La tragedia di Jamila) e Al-Fata Mahran.

 

FILATELIA

EGITTO Anno 2004 (1891)

 

 

Sharp Margery

(Inghilterra)

 

Nata nel 1905. Morta nel 1991.

«Rescuer»Scrittrice assai prolifica, produsse durante la carriera letteraria ventisei romanzi per adulti, quattordici storie per bambini, quattro commedie, due gialli e molti racconti brevi.

 Nacque nel quartiere di Salisbury, nella contea di Wiltshire, anche se la sua famiglia proveniva dal nord dello Yorkshire. Trascorse gran parte della sua infanzia a Malta. Nel 1938 sposò Geoffrey Castle, un ingegnere aeronautico.

La sua opera maggiore e per la quale è più nota è Rescuers (I soccorritori)  o Le avventure di Bianca e Bernie, riproposte anche in due lungometraggi animati I soccorritori e I soccorritori Down Under

 

FILATELIA

GHANA 1966, GRENADA GRENADINES 1982, MAURITANIA 2003, PALAU 1996, St. VINCENT 1991.

 

SHASHKEVICH MARKIAN SEMENOVICH

(Ucraina)

 

Nato a  Lvov (Urss) nel 1811. Morto nel 1843.

Markiyan Shashkevych è stato un famoso poeta, scrittore e interprete. Assieme a Ivan Vahylevych e Yakiv Holovatsky fondò un gruppo letterario noto come il “Ruska Triytsia” (La Triade russa).

Nel 1832, organizzò assieme a studenti un gruppo che si occupava della crescita di un dialetto ucraino lontano dallo slavo ecclesiastico e alieno da altri 'stili' letterari.

Le attività del circolo Shashkevych rappresentarono non solo un fenomeno letterario, ma un movimento sociale e democratico. La sua più grande conquista fu la pubblicazione di un almanacco intitolato Rusalka Dnistrova ('La sirenetta del Dniester'), che fu la prima raccolta di letteratura ucraina a comparire nell’Ucraina occidentale (1837).

Studiò nel Seminario greco-cattolico presso l'Università di Leopoli, dove si laureò nel 1838.

Dopo una breve vita, fu prima sepolto nel cimitero Novosilki (Le Montagne Bieszczady) nel 1843, e poi nel 1891 le sue spoglie mortali sono state traslate nel cimitero Lychakivskiy a Lviv.

 

FILATELIA

URSS   Anno 1986  (Busta postale) , Anno 1991  (Annullo speciale)

 

 

 

Shatrov Mikhail Filippovich

(Russia)

 

Nato a Mosca nel  1932.

Drammaturgo, fece della figura di Lenin il personaggio dei suoi drammi, portando sulla scena una serie di argomenti incentrati sul fondatore del Partito Comunista, sulla preparazione della Rivoluzione russa,  temi che lo esposero ad attriti con la censura e col governo sovietico. Shatrov fu tra coloro che sostennero  il dissidente Andrei Sinyavsky e lo scrittore e Yuri Daniel.
Nel 1964 venne messo in scena Il 6 luglio in molti teatri dell'Unione Sovietica. Il dramma, in seguito adattato nel film eponimo nel 1968, con Vassilij e Lanovoy Alla Demidova, diventò un classico nel repertorio di centinaia di teatri in tutta l'Unione Sovietica. Altre opere di Shatrov su Lenin e la rivoluzione russa sono i seguenti: Cavalli Blu sull’erba rossa (1979), I bolscevichi (1983), Così si vince (1982), Dittatura della coscienza (1986), Più lontano, più lontano, più lontano! (1988). Ha scritto anche liriche su temi contemporanei.

A Shatrov è stato assegnato il Premio di Stato dell'Unione Sovietica nel 1983, per il suo ciclo di riproduzioni su Lenin e la rivoluzione russa. Egli è membro dell’Unione scrittori della Russia. Ha insegnato  all'Istituto Superiore di Corsi per sceneggiatori di film, in cui Yuri Shchekochikhin, Nikolaj Andreev, e Aleksandr Buravsky sono stati tra i suoi apprendisti. Ha insegnato in seminari presso la Harvard University nel 1992-1993. È il presidente del "Krasnye kholmy" Centro Internazionale di Cultura a Mosca e presidente dell’Accademia di Scrittura, Regia e Televisione russa del Ministero della Cultura.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1969, 1984  cartolina e busta postale


 

SHAW GEORGE BERNARD

(Irlanda)

 

Nacque a Dublino il 26 luglio 1856. I genitori appartenevano alla buona borghesia, ma il padre, anglo-irlandese come la moglie, si lasciò trascinare dal vizio del bere, si estraniò dalla famiglia. La madre, da parte sua,  si occupò sempre poco dei figli  in quanto il suo solo scopo era la musica. Shaw stesso scrisse in seguito  che la madre non fu mai “né madre, né moglie”. La sua infanzia solitaria e abbandonata a se stesso lo rese scontroso, timido e gli costruì attorno una corteccia di egoismo. Solo uno zio seguiva il ragazzo, ma a modo suo: lo teneva come ascoltatore delle sue barzellette non certo morali e istruttive. 

La situazione familiare portò la famiglia allo sfascio. Tale condizione creò in Shaw un terrore per la povertà e lo spinse considerare il denaro come il solo rimedio utile.

Nel 1876 raggiunse la madre a Londra dove questa insegnava canto. Avendo al fianco il musicista Vandeleur Lee, con il quale sembra avesse un rapporto sentimentale,  la madre cercò di educare la voce del figlio, il quale, in casa Lee, venne a contatto con le grandi opere liriche e riuscì a formarsi una ottima cultura musicale. Quando non  leggeva o studiava, Shaw amava bighellonare tra le strade di Londra con bande di ragazzi poco raccomandabili.

Quando la madre si legò stabilmente a Lee,  si trasferì in casa sua assieme alle due figlie. Una soluzione che non soddisfece il giovane Shaw.

Questi rimase a vivere col padre in Irlanda dove assimilò l’atmosfera della sua isola. Ma l’Inghilterra offriva più possibilità di successo, ricchezza e fama. Shaw fu sempre contrastato da questi due poli, insanabili, ed ancor più dalla sua situazione di fanciullo infelice; argomenti che, assieme ad altri maturati in quel periodo, sono presenti nelle commedie L’altra isola di John Bull (1904), Il maggiore Barbara (1905), Il dilemma del dottore (1906), La prima commedia di Fanny (1811), Pigmalione (1912).

A vent’anni Shaw lasciò il mondo interiore che l’Irlanda aveva costruito in lui per immergersi nella realtà dell’Inghilterra. Raggiunse Londra dove viveva la madre e pensò di dedicarsi alla carriera letteraria.

Tra il 1884 e il 1888 tentò la via del romanzo scrivendo Immaturità,  Il nodo irrazionale (1885), La professione di Cashel Byron (1885), Amore tra gli artisti, Un socialista non sociale (1984). Nessuno di essi ebbe successo. Solo dopo la raggiunta celebrità furono  riportati a galla e ammirati.

Shaw visse per alcuni anni di stenti, contando solo sui magri aiuti della madre e del padre.

Nel 1884 nella capitale  venne fondata la Fabian Society, un movimento politico socialista al quale aderì e che influì molto su di lui e sulla sua opera successiva. Si dedicò alla diffusione delle idee socialiste e iniziò la sua attività di giornalista come critico d’arte su”The World”, critico letterario su “The Pall Mall Gazette”, critico musicale su “The Star” con lo pseudonimo di ‘Corno di Bassetto’ e su “The Saturday Review”, firmando le sue critiche con le iniziali G.B.S.  Come critico letterario esaltò Ibsen, scrivendo nel 1891 anche il saggio La quintessenza dell’ibsenismo. A Wagner dedicò nel 1898 il saggio Il perfetto wagnerita.

Nel frattempo maturava in lui la passione per il teatro. Nel 1885 scrisse la commedia Le case del vedovo, affrontando il tema  dei padroni di case fatiscenti (gli slums), esosi e strozzini. L’opera  rappresentata per due sere nel  Teatro Inglese Indipendente e il suo successo lo convinsero di aver trovato la via giusta per raggiungere la notorietà. Seguirono Il vagheggino (1986) un omaggio alla donna ibseniana; La professione della signora Warren (1894) in cui affrontò il tema della prostituzione in rapporto all’ordine sociale esistente. L’opera gli attirò i fulmini della censura perché aveva trattato il tema senza intervenire con commenti e osservazioni morali. A questa seguì Il discepolo del diavolo (1897)).

    Nel 1894 in un teatro londinese venne rappresentata la commedia Le armi e l’uomo  contro la guerra e la falsa fama che talvolta deriva agli eroi. L’anno medesimo appare Candida, nella quale l’autore rivendica il ruolo della donna di casa a fianco di quello del marito. Seguì  Non si può mai dire (1897), L’uomo del destino (1897).

A quarantadue anni, per eccesso di lavoro, si ammalò. Durante la malattia fu assistito da una ricca signora, Miss Charlotte Frances Payne-Townshend. E, una volta guarito, la sposò. Da allora si dedicò solo al teatro. Scrisse Cesare e Cleopatra (!899), La conversione del capitano Brassbound (1899), Uomo e superuomo (1903), Androclo e il leone (1913), Casa Cuorinfranto (1920); Ritorno a Matusalemme (1921-21) cinque brevi drammi in chiave  umoristica, il suo capolavoro Santa Giovanna (1923) una tragicommedia sui santi e sugli eroi e  Il carretto delle mele (1929).

Tra i saggi si  ricorda  Guida al socialismo per una donna intelligente (1929).

Nel 1925 gli fu attribuito il premio Nobel che coronò la sua carriera di enfant terribile e di dissacratore saggio.

Le sue commedie ancora oggi sopravvivono per l’acuta caratterizzazione dei personaggi  per l’effetto della battuta, per la scioltezza del linguaggio.

Shaw scrisse commedie sino alla tarda età senza mai perdere la sua arguzia e verve: Troppo vero per essere buono (1932). Ginevra (1938) satira contro la Società delle Nazioni,  Ai tempi di re Carlo (1939). Postumo fu pubblicato Caro bugiardo.    

Morì a Ayot St:Lawrence il 2 novembre 1950 all’età di 94 anni.

 

OPERE

Androclo e il leone Il dramma prende spunto da un episodio narrato da Aulo Gellio. Si tratta della storia di un giovane africano convertito al cristianesimo, il quale, quando aveva vissuto in Africa, si era imbattuto in un leone ferito da una lunga spina che gli si era infilata in una zampa. Androclo gliela aveva tolta. La vicenda inizia quando Androclo, fatto schiavo e portato a Roma assieme ad altri cristiani, viene destinato ad essere abbandonato alle belve in mezzo all’arena. L’imperatore, quel giorno in vena di clemenza, promette la libertà a tutti coloro che abiureranno alla fede cristiana. Cosa che i più fanno per timore di essere divorati dalle belve.  Ad Androclo la libertà non viene concessa, anche perché il direttore dei giochi  non vuole lasciare il suo pubblico privato dello spettacolo. Solo che il leone inviato contro lo schiavo è lo stesso che Androclo aveva liberato dalla spina e uomo e animale, invece di affrontarsi, danzano assieme.  Cesare, di fronte all’inatteso spettacolo, concede la libertà al “mago cristiano”.

Shaw nella stesura del dramma si mostra tollerante verso l’imperatore, ritenendo la sua persecuzione legata solo ad interessi di ordine pubblico e organizzata in nome della giustizia e del rispetto della religione romana. Il tema è trattato con una certa irriverenza ma anche con divertito umorismo e ironia.

Pigmalione   Il professor Higgins, studioso di fonetica, scommette con il colonnello Pickering di essere in grado di educare alla buona pronuncia una piccola fioraia, Eliza Doolittle, che parla solo il dialetto londinese, un cockney atroce. Scommette che imparerà così bene da farla passare per una duchessa. Ha così inizio una  rigorosa opera di  educazione cui dà gli ultimi ritocchi di tipo mondano e di savoir faire la madre del professore. In casa del professore Eliza conosce  Freddy che si innamora di lei.  Nella prova finale, il professore presenta ad una festa d’ambasciata la ragazza, spacciandola per una principessa rumena. La ragazza ha successo e il professore vince la scommessa. Solo che a questo punto Eliza decide di liberarsi dalla sua parte di cavia sino ad allora sostenuta e, con un finale antiromantico,  annuncia che lascerà il professore (che nel frattempo si era innamorato di lei) per sposare  Freddy, sebbene questo sia un giovane fatuo e insulso.

 

FILATELIA

ANTIGUA Anno 1997 (2135), BULGARIA  Anno 1965  (879),  CECOSLOVACCHIA  Anno 1968  (1681),  1981  (2432), COMOREN Anno 1977 (189),  GAMBIA  Anno  2001  (3418),  GIBILTERRA Anno 1995 (753), GRAN BRETAGNA Staffa Anno 1982, IRLANDA  Anno 1980 (418), 1994  (877),  2004 (1615), MALDIVE Anno 1995 (21312),  MALI Anno 1998 (1333), MAURITANIA  Anno 1977 ,  MONACO  Anno 1981  (1291),  PARAGUAY  Anno  1977  ,  ROMANIA Anno  1956 (1480), SVEZIA Anno 2004 (2405),  USA 1993 (2144), 2004 (3604).  URSS 1956 (1870).  

 

 

Shaw Irwin

(USA)

 

Nato il 27 Febbraio 1913 nel Bronx, New York City. Morto il 16 maggio 1984 a Davos, Svizzera.

Di nome Irwin Gilbert Shamforoff era figlio di Rose e Will, ebrei immigrati, e fratello di David Shaw un produttore di Hollywood.   Dopo il trasferimento della famiglia a Brooklyn, cambiò nome ed entrò nel college di Brooklyn dove si laureò come Bachelor of Arts nel 1934.

Iniziò ad occuparsi di sceneggiatura nel 1935 all'età di 22 anni, e lavorò in diverse trasmissioni radiofoniche, tra cui Dick Tracy, Gumps e Studio One. Le esperienze di questo periodo si ritrovano nel racconto Main Currents of American Life.

Shaw scrisse la prima commedia Seppellire i morti nel 1936 e durante il 1940, scrisse sceneggiature per numerosi film, tra cui Talk of the Town , Commandos at Dawn,  Easy Living.

Shaw sposò Marian Edwards (figlia del noto attore del cinema Snitz Edwards.) Ebbero un figlio, Adam Shaw, nato nel 1950, lui stesso uno scrittore di articoli di riviste e non-fiction.

Shaw si arruolò nella US Army ed è stato un maresciallo durante la seconda guerra mondiale.

Young Lions (Giovani leoni) , il primo romanzo di Shaw, è stato pubblicato nel 1949. Basato sulle sue esperienze in Europa durante la guerra, il romanzo ha avuto molto successo ed è stato adattato in un film del 1958. Shaw was not happy with it.

Il secondo romanzo Troubled Air,  fu pubblicato nel 1951.

Falsamente accusato di essere un comunista, e posto sulla lista nera di Hollywood,  nel 1951 lasciò gli Stati Uniti e si recò in Europa, dove visse per 25 anni, soprattutto a Parigi e in Svizzera. Nel 1950 si occupò di sceneggiature per diversi film, tra cui Desiderio sotto gli olmi e Fire Down Below. Mentre viveva in Europa, scrisse diversi libri tra cui Lucy Crown (1956), Due settimane in un'altra città (1960), Rich Man.Poor Man (1970) e la Serata a Bisanzio (trasformato in un film TV 1978).

Dal suo romanzo Cima della collina è stato tratto un film-tv sulle Olimpiadi invernali di Lake Placid nel 1980. I suoi ultimi due romanzi sono stati Pane sulle acque, (1981) e le Perdite accettabili (1982).

Shaw è stato apprezzato come autore di racconti, contribuendo a “Collier’s” , “Esquire”, “The New Yorker”, “Playboy”, “Il Sabato di Evening Post”  e altre riviste.

Nel 1950, Shaw scrisse un libro su Israele, con le foto di Robert Capa , Relazione su Israele.

Durante la sua carriera ha vinto numerosi premi, tra cui due O.Henry Awards, un Istituto Nazionale delle Arti e delle Lettere e tre Premi Playboy.

Opere: The Young Lions (1949)The Troubled Air (1951), Lucy Crown (1956), Voci di un giorno d'estate, Lavoro notturno (1975),  Mendicante, Thief (1977).  Racconti: The Top of the Hill (1979) Sailor off  Brema, Benvenuti nella Città, Atto di Fede, Società miste, Punta su un Jockey Dead, Amore su una strada buia, Dio era lì, ma ha lasciato in anticipo (1973).

Racconti brevi: cinque decenni (1978). Saggi: Alla Compagnia di Delfini,  Paris! Paris!.

 

FILATELIA

FRANCIA  1956  (Annullo speciale)

 

 

SHAWQI AHMED

(Egitto)

 

Nato a nel 1868. Morto nel 1932.

Fu detto il Principe dei poeti.  Profondo conoscitore della cultura araba, dotato di una ricca vena lirica di talento e stile vario, poté trattare tutti i generi poetici, cimentandosi anche, senza molto successo, in tragedie su temi tratti dall’antichità egiziana e araba.

La sua opera principale è il dramma Magnun Layla, il cui soggetto è attinto dalla tradizione araba.

 

FILATELIA

EGITTO  Anno 1957  (407), 1982 (1191), 2007  (1979)

 

 

Shchipachev Stepan

(Russia)

 

Nato nel 1889.

Fu un poeta assai noto. Egli è conosciuto soprattutto per le raccolte di poesie d’amore e per le collezioni Musings (1962), A Man's Hand (1964), e di opere selezionate (1965).

 

FILATELIA

URSS  anno  1988  Busta postale, 1989  Annullo speciale.

 

 

SHECKLEY ROBERT

(U.S.A)

 

Nato a New York nel 1928.

Di padre polacco (il cui nome era Shekowsky (poi americanizzato), cominciò a pubblicare, nel 1952,  numerosi suoi racconti ambientati a New York. A lui si deve, tra le altre cose, la teorizzazione dell'invenzione dell'"alienometro", uno strumento usato per misurare il grado di sanità mentale dei cittadini.

Sheckley, considerato uno degli esponenti di spicco della fantascienza sociale degli anni Cinquanta Sessanta, scrisse  racconti brevi raccolti nel volume La decima vittima (1954), i romanzi Ammazzare il tempo (1958), Il matrimonio alchemico di Alistair Crompton  (1958), Gli orrori di Omega (1960), I testimoni di Joenes (1962), Scambio mentale (1966), L’alternativa draconiana !988)

Nelle sue opere ha illustrato atroci e in parte profetiche utopie.        

La settima vittima è un racconto su un gioco mortale, in cui l'omicidio individuale legalizzato sublima l'aggressività innata nell'uomo (e nella donna). Il racconto è stato portato sullo schermo da Elio Petri nel 1965 col film La decima vittima, interpretato da Marcello Mastroianni e Ursula Andress;

 

FILATELIA

SAN MARINO  Anno 1998  fogl.

 

 

Sheldon Sidney

(USA)

 

Nato a Schechtel Sidney a Chicago, Illinois nel 1917. Morto nel 2007.

Per le sue commedie vinse tre premi a Broadway e, come sceneggiatore, un premio a  Hollywood. Produsse opere per la TV e il cinema:  I sogni di Jeannie (1965-70), Hart Hart (1979-84), e The Patty Duke Show (1963-66.

Autore di best-seller, divenne famoso per Master of the game (1982), L'altra faccia di mezzanotte (1973) e L'ira degli Angeli (1980). 

A 15 anni vendette per 5 dollari la prima poesia. Durante il periodo della depressione si dedicò a diversi mestieri. Nel 1937 si trasferì a Hollywood dove collaborò ad una serie di filmati,

Durante la Seconda Guerra Mondiale prestò servizio come pilota nel Servizio di Formazione, una succursale della Army Air Corps.

Congedato, si trasferì a New York dove iniziò  a scrivere per il musical di Broadway, pur continuando la sua attività di sceneggiatore per la MGM Studios e la Paramount Pictures. Scrittore prolifico, si occupò  contemporaneamente di  tre musical a Broadway: un adattamento della  Vedova allegra, Jackpot, e La musica dei  sogni.

Il successo ottenuto a Broadway lo riportò a Hollywood dove il suo primo incarico fu quello di occuparsi di The Bachelor e Bobby-Soxer, per il quale ottenne l’Oscar per la migliore sceneggiatura (1947).

Quando la televisione cominciò a far concorrenza al cinema, decise di occuparsi del nuovo ‘media’, producendo il Patty Duke Show e scrivendo per sette anni di seguito tutti gli episodi della serie.

Il primo romanzo Sheldon lo scrisse nel 1969,The Naked Face, col quale guadagnò una candidatura per l'Edgar Allan Poe Award.

Sposò Curtright Sheldon, attrice cinematografica a fianco della quale visse per 30 anni. Morta nel 1985 a seguito di  un attacco cardiaco, si risposò nel 1989 con  Alexandra Kostoff, una ex bambina-attrice e pubblicista.

Sheldon morì per complicazioni polmoniari all’Eisenhower Medical Center, nel Rancho Mirage, in California a 89 anni.

Fu cremato e sepolto nel Westwood Memorial Park di Los Angeles.

 

FILATELIA

GUYANA  Anno 1999  (4956)

 

 

SHELLEY WOLLSTONECRAFT MARY

(Inghilterra)

 

Nacque a Sommer Town (Londra)  il  30 agosto 1797.

Figlia del filosofo William Godwin e di Mary Wollstonecraft, autrice della prima dichiarazione dei diritti  delle donne, conobbe a sedici anni il poeta Shelley, amico di famiglia, (già sposato, ma in  rotta con la moglie per un rapporto infelice). Se ne innamorò e fuggì con lui in Svizzera nel 1814.  Shelley abbandonò per Mary i suoi due figli e la moglie che, dopo due anni, si suicidò.  Dopo il suicidio, avvenuto nel 1816,  Mary poté sposare il poeta e da lui ebbe un figlio. Quelli avuti da Shelley e dalla precedente moglie le furono sottratti alla tutela.

In collaborazione col marito scrisse nel 1814  Diario di un viaggio di sei settimane in cui racconta la sua fuga sul continente, a Ginevra,  in compagnia di Shelley e del loro comune amico Byron.

Il libro che le diede fama e notorietà nacque per caso, a seguito di una proposta fatta da Byron nel 1816 a Mary, al marito e allo scrittore Polidori (il medico di Byron), invitandoli a scrivere un racconto dell’orrore. Anche Byron doveva scriverne uno.

In uno stile ancora immaturo ma scegliendo un tema affascinante, Mary scrisse Frankenstein o il Prometeo moderno, pubblicato nel 1818.

Dopo la morte del marito Mary ritornò in Inghilterra

Rimasta sola con il figlio, la scrittrice si immerse nel lavoro e la sua produzione letteraria fu intensa. Pubblicò il libro Valperga o le avventure di Castruccio, principe di Lucca (1823), considerato migliore rispetto a Frankenstein quanto a stile letterario, ma meno noto. L’ultimo uomo del 1826, sull’onda del successo di Frankenstein  ebbe anch’esso grande successo. Si tratta di uno dei primi romanzi di carattere avveniristico in cui si narra la fine dell’umanità a causa di una pestilenza che lascia sulla terra un solo uomo.

A Londra il suocero le concesse un appannaggio annuo purché interrompesse la pubblicazione delle opere di Shelley (già nel 1824 aveva fatto pubblicare i Poemi postumi). La scrittrice fu costretta ad accettare, ma, morto il suocero nel 1839 l’interdizione cessò e la Shelley poté pubblicare le Opere poetiche, una raccolta importante di dati biobibliografici;  nel 1840 curò e fece pubblicare i Saggi, lettere a Abroad.

Nel  1835 pubblicò un  suo romanzo Lodore e nel 1837 apparve il suo ultimo romanzo Peter Falkner. Nel 1844 diede ancora alle stampe un taccuino di viaggi da titolo Viaggi in Germania e in Italia nel 1840,1842 e 1843,

Nel 1891  furono raccolti a cura di R. Garnett molti suoi racconti.

Due sue commedie Proserpina e Mida apparvero nel 1922. Nel 1944 furono pubblicate  le Lettere e nel 1947 il Diario (Journal). Entrambe le opere si rivelarono una fonte di preziose informazioni.

Mary Shelley  morì a Londra il 1° febbraio del 1851.     

 

OPERE

Frankenstein o Il Prometeo incatenato.   Frankenstein, giovane studioso svizzero, asportando parti anatomiche da vari corpi, riesce a costruire un mostro e ad infondergli la vita con un  procedimento noto solo a lui. Malgrado il suo aspetto terrificante, la creatura rivela mitezza e bontà d’animo. Ma quando si accorge di incutere paura e terrore in chi la vede, la sua natura subisce un completo tracollo, una trasformazione generale in cui si scatena effettivamente un mostro non solo nell’aspetto ma anche nel comportamento, tanto che, dopo molti delitti, uccide anche il suo creatore.

L’idea sulla quale la scrittrice lavorò è quella dallo scienziato che si crede simile a Dio. Il libro presenta vari spunti interessanti quali la speculazione sull’origine della vita, il ruolo ambiguo della scienza, il problema della bontà originaria dell’uomo e poi corrotta dal sua contatto con la civiltà.   Il testo ebbe molte trasposizioni cinematografiche, in cui, oltre a seguire il testo originale, i registi si sbizzarrirono nel creare epigoni come La moglie di Frankenstein, Il figlio di Frankenstein e altri.

 

FILATELIA

GRAN BRETAGNA  Anno 1997 (1951), 2008 (3033), palau Anno 2000 (1818),  SIERRA LEONE  Anno 1997 (2770 e fog.368),  SVIZZERA Anno 2007 (1944), USA  Anno 1997 (2668), 2003 (3463).

 

SHENHAV  HAYA

(Israele)

 

Autore di libri per l’infanzia.

Nel 2012  le Poste israeliane in una serie dedicata ai libri per l’infanzia, hanno pubblicato  il suo album  illustrato  da Tamara Likman, Jus de framboise. rivolto ai bimbi che sanno appena leggere.  Racconta la storia di un animale misterioso che nasconde un gran segreto. Un leone e una giraffa cercano di incontarlo per scoprire che cos’è... e quando lo incontrano bevono succo di framboise.

 

FILATELIA

ISRAELE Anno 2012

 

 

SHERIDAN Richard Brinsley

(Inghilterra)

 

Nato a Dublino nel 1751. Morto nel 1816.

Di padre attore e di madre scrittrice di romanzi, Richard fu educato ad Harrow da un tutore.  Dopo la sua fuga nel 1773 con Elisabetta, figlia del compositore Thomas Linley, iniziò a scrivere per il teatro e nel 1776 divenne proprietario in parte e poi  direttore del Drury Lane Theatre.

I suoi capolavori furono Rivals (1775) e La scuola degli scandali (1777), una commedia di costume. Nelle sue commedie sono presenti la satira, la società intesa in senso materialistico, la critica al pettegolezzo e all’ipocrisia.

Tra le sue opere sono ancora da ricordare: Il critico (1779) di argomento drammatico-burlesco, l’opera comica La matrona (1775) e Un viaggio a Scarborough (1777).

(1751–1816)Entrato a far parte del Parlamento nel 1780, si alleò con i Whigs e divenne uno dei più brillanti oratori del suo tempo. Svolse un ruolo preminente nell’impeachment di Warren Hastings e con Charles James Fox difese la Rivoluzione francese. Durante il corso della sua carriera politica fu Segretario del tesoro (1783), Tesoriere della marina (1806), e membro del Privy Council (1806).

L’incendio nel 1809 del nuovo Drury Lane Theatre lo condusse alla rovina finanziaria.  Fu arrestato e imprigionato per debiti nel 1813.

Alla sua morte gli fu tributato uno splendido funerale da parte di suoi amici.

 

FILATELIA

MICRONESIA Anno 2004,  (1284), RUSSIA  Anno1998  (busta postale)

 

 

Shevchenko Taras Grigorievich

(Ucraina)

 

Nato nel 1814. Morto nel 1861.

Nato servo della gleba e orfano precoce,  Shevchenko  trascorse una infanzia infelice al servizio di un sacrestano brutale. Fu apprendista pittore esperto in icone, pittore murale fino a quando fu acquistato e liberato nel 1838 da un gruppo di intellettuali che riconobbero il suo talento.

Shevchenko diventò un pittore realista di primo piano. Si occupò anche di letteratura scrivendo ballate ucraine sulla vita contadina.

Si unì ad una società nazionalista ucraina, e compose opere contro la servitù della gleba e l'autocrazia russa. Nell’opera L'eretico (1845) professò il sogno di libertà  e di fratellanza di tutti gli slavi. Costretto ad un lungo esilio e sottoposto ad una rigida e dura 'esistenza militare in Asia Centrale per le sue idee liberali, scrisse poesie, delicate liriche e numerosi romanzi nel periodo compreso tra il 1847 e il 1857.

Perseguitato dalla sfortuna, il poeta morì sette giorni prima che venisse proclamata l'emancipazione dei servi della gleba.

L’opera di Shevchenko ebbe un'influenza enorme sulla letteratura ucraina.

 

FILATELIA

BULGARIA Anno  1961, Cecoslovacchia Anno 1989,  Georgia  Anno 2002, Paraguay Anno 1971,  SAN MARINO Anno 2004,  TRANSNISTRIA  Anno 2009, UCRAINA  Anno 1919, 1923, 1995, 1997, 1998, 2001, 2002, 2007, 2008, 2009  (36, 37), 2010  (fog. 78, 81), 2011 (995), URSS  Anno 1939, 1954, 1957, 1961, 1964, 1969, 1979, 1982, 1989, 2011, 2012.

 

 

SHI NAI'AN

(Cina)

 

Nato nel 1296. Morto nel 1372.

Scrittore cinese classico, considerato  come primo compilatore del romanzo I briganti della palude. Su di lui non esistono molte informazioni biografiche, tanto che secondo alcuni studiosi egli fu soltanto l'insegnante di Luo Guanzhong, considerato il principale scrittore del Romanzo dei Tre Regni. Viene considerato come il  primo compilatore del Water Margin uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese .

I Briganti è un romanzo storico cinese (del XV secolo)  ambientato nella fase finale della dinastia Song meridionale (circa 1100 d.c.), composto da 114 capitoli raccolti in 25 volumi e fa parte dei Quattro grandi romanzi classici cinesi.

Il romanzo è anonimo.  Alcuni critici hanno pensato di attribuirlo allo scrittore cinese classico, Shi   Nai’an (1296-1372),considerato  come primo compilatore del romanzo I briganti della palude. Senonché il nome non sembra essere quello dell’autore bensì la traduzione del titolo, cioè  “Sul bordo dell’acqua o Storia in riva all’acqua”, noto anche come I briganti o I masnadieri della palude. Sull’autore non esistono, infatti, informazioni biografiche, tanto che secondo alcuni studiosi egli fu soltanto l'insegnante di Luo Guanzhong, considerato il principale scrittore del Romanzo dei Tre Regni.

Il titolo originale del romanzo è Shui-Hu-Chuan, letteralmente  traducibile come Storia in riva all'acqua,fu  pubblicato in Italia col titolo I briganti. È noto anche con altri nomi: Tutti gli uomini sono fratelli e Le paludi del monte Liang.

Vi si narra l’avventurosa epopea di una banda di 108 briganti, invincibili in campo aperto, diabolicamente astuti nella guerriglia, temerari nel pericolo, spietati nella vendetta.

Questi masnadieri non sono soltanto uomini d’arme e di rapina, ma cavalieri fedeli a un semplice e generoso ideale, che accorrono là dove l’ingiustizia opprime i deboli e gli inermi e ovunque ci sia la corruzione; sempre disposti, tra una battaglia e l’altra a concedersi solennissime sbronze.

Ai funzionari del Celeste Impero sorpresi a leggere questo libro le autorità del tempo sospendevano lo stipendio per molti mesi; e questo accanimento della censura indica abbastanza bene la straordinaria vitalità polemica dell’opera.

I briganti sono l’esempio più famoso di un genere di romanzo cinese che, tra l’eroico e il picaresco, si può avvicinare alla Chanson de geste del medioevo occidentale, ed ha schemi narrativi comuni a quelli delle avventure dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di Robin Hood.

Gli eroi presenti nel romanzo sono 108.

Cinema

Una prima riduzione cinematografica dell'opera venne realizzata nel 1972 a Hong Kong dallo Studio Shaw, con David Chiang nel ruolo di Lin Chung e Tetsuro Tamba nel ruolo di Kao Chu. Il film durava due ore nella versione originale, e si manteneva fedele all'impianto narrativo del romanzo. Tuttavia la versione distribuita per il mercato internazionale con il titolo The Seven Blows of the Dragon venne accorciata di 40 minuti. In Italia il film venne distribuito con il titolo Piedi d'acciaio per via del filone dei film di Kung fu, all'epoca molto popolare. Il film originale è stato recentemente pubblicato in un'edizione in DVD con sottotitoli in italiano con il titolo: I sette guerrieri del Kung Fu.

La più recente versione cinematografica del romanzo è stata prodotta nel 1992 nuovamente a Hong Kong, e distribuita nei paesi occidentali con il titolo All Men Are Brothers: Blood of the Leopard.

Nel 1973 l'emittente televisiva giapponese Nippon Television produsse Sui Ko Den, una riduzione in 26 puntate di 50 minuti l'una del classico romanzo cinese con gli attori Atsuo Nakamura e Kei Sato nei ruoli principali di Lin Chung e Kao Chu. Lo sceneggiato venne filmato in esterni nella Repubblica Popolare Cinese, e fu la prima co-produzione dal 1949 della Cina con un Paese non comunista. Il successo della serie fu strepitoso in Giappone ed in molti Paesi stranieri, tra cui l'Italia dove venne trasmessa nel 1979 dalla RAI con il titolo La frontiera del drago, e replicata l'anno seguente su Telemontecarlo.

Fumetti.

Una prima versione a fumetti dell'opera venne realizzata dall'artista giapponese Mitsuteru Yokoyama e pubblicata a puntate sul settimanale “Kibô Life” dal 1967 al 1971, ed in seguito raccolta in 8 volumi dalla casa editrice Ushio di Tokyo.

In Italia il romanzo balza agli onori delle cronache, in quanto fonte di ispirazione di un'opera a fumetti, sviluppata a partire dal 1973 dal disegnatore Magnus (al secolo Roberto Raviola), che qui si cimenta anche come sceneggiatore.

Pensata come una saga epica in sei atti (di cui solo quattro realizzati), dai tratti maggiormente realistici e lontana, per tematiche e approccio, dai personaggi grotteschi e caricaturali come Maxmagnus o Alan Ford (che stava continuando a disegnare), è un adattamento della storia dipanata nel romanzo, miscelata con un'ambientazione a tratti contemporanea, o addirittura fantascientifica. Viene realizzata con molta cura, ma in modo assai frammentario, essendo Magnus via via occupato anche con altri progetti.

Dal 1973 al 1975 realizza i primi nove capitoli della saga, lavorando però contemporaneamente, al primo ciclo de Lo sconosciuto.

Tra il 1976 e il 1978 dà vita a La compagnia della forca, ritagliandosi il tempo per completare altri tre capitoli dell'epopea.

Raggiunta la dimensione di dodici capitoli (ossia i primi due atti), l'opera inizia finalmente ad essere pubblicata, dal novembre 1978, ad episodi (e poi in volume l'anno dopo), per la Edifumetto.

Altro periodo di lunga gestazione, ed ulteriori due atti, vedono la luce ( Atto III: Tutti gli uomini della legge, nel 1987, e Atto IV:Governanti e rivali, nel 1988).

La saga è rimasta un'opera incompiuta, infatti per la conclusione erano previsti altri due atti (La Missione Divina e La Battaglia dei Cento Reggimenti), ma l'incredibile perfezionismo del Magnus, che lo ha portato a lavorare per sette anni alla sola realizzazione del Texone, ne ha impedito la conclusione, causa la sua prematura morte nel 1996.

Edizioni:Le prime traduzioni del romanzo in altre lingue di cui si hanno notizie furono quelle in giapponese, di cui la più antica risale al 1757. Ne vennero realizzate in seguito altre, la più famosa delle quali venne pubblicata nel 1805 corredata da stampe realizzate dal famoso artista Hokusai, che riscosse un enorme successo di vendite. Nel 1827 un editore commissionò all'incisore Kuniyoshi Utagawa una serie di stampe raffiguranti i 108 personaggi della storia. Queste stampe, pubblicate tra il 1827 ed il 1830, resero l'autore famoso e sono ancora oggi considerate tra i migliori lavori del genere.

Una delle prime traduzioni in inglese dell'opera fu quella della scrittrice americana Pearl S. Buck, pubblicata nel 1933 con il titolo "All Men Are Brothers". Nonostante essa contenga molte imprecisioni sui nomi dei personaggi, viene tuttavia considerata importante per la diffusione negli USA della conoscenza di questo lavoro letterario.

La prima traduzione parziale del romanzo in lingua italiana venne eseguita da Alfonso Andreozzi e pubblicata a Firenze nel 1883 con il titolo "Il dente di Budda". Per vedere la prima edizione italiana dell'intero romanzo con il titolo I briganti (tradotto non dall'originale cinese ma dall'edizione tedesca) bisognerà attendere il 1956.

La storia editoriale della saga a fumetti è articolata, in quanto pubblicata in tempi e modi differenti nel tempo.

La saga inizia ad essere sviluppata tra il 1973 e il 1974, ma trova la sua pubblicazione (ad episodi - i primi due atti) solo nel 1978, in appendice al periodico FAN edito della Edifumetto.

Nel 1979 la Edifumetto pubblica in volume tutto il primo ciclo di storie.

Nel 1987 l'editore L'isola Trovata, pubblica due volumi brossurati della collana Gli albi di Orient Express (i n.25 e n.28), dal titolo I Briganti 1: Ombre del palazzo e I Briganti 2: Vite Perdute, ristampando le storie già note.

Tra maggio e dicembre 1987 esce a puntate su Comic Art (nn. 33-39) il terzo atto (I Briganti - Tutti gli uomini della legge), poi ristampato, nel 1988, su un volume omonimo, dall'editore L'isola trovata.

Tra settembre 1988 e maggio 1989 esce a puntate su Comic Art (nn.47-55) il quarto atto (I Briganti - Governanti e Rivali), poi ristampato, nel 1990, su un volume omonimo, da Sergio Bonelli editore.

Nel 1993 la Granata Press edita un volume unico (formato album, brossurato) chiamato I Briganti, che riunisce tutti i quattro atti precedentemente pubblicati. (da Internet)

 

FILATELIA

CINA  Anni  1989, 1992,  FORMOSA  Anno 2013  (3536/9), MACAO  2003 (1142/7+BF127), TAIWAN  2012,  FORMOSA  2013 ( 2536/9)

 

 

 

SHI SU

(Cina)

 

Nato nel 1037  a Meishan, vicino al Monte Emei, Sichuan. Morto nel 1101.

Su Shi, conosciuto anche come Su Dongpo,  fu uno dei più famosi poeti della Dinastia Song. Il suo nome di corte era Zizhan .

Apparteneva ad una famiglia di letterati: anche suo fratello Su Che e suo padre Su Xun  erano famosissimi intellettuali. Nel 1057, lui e suo fratello superarono gli esami municipali per il servizio civile e ottennero il titolo jinshi, una laurea e un prerequisito necessario per  accedere ad un posto di lavoro governativo.. Durante i successivi 20 anni  Shi occupò numerose posizioni di governo in giro per la Cina. Nella città di Hangzhou  fu il responsabile della costruzione di un passaggio pedonale sul "Lago d'Occidente", che prese il suo nome: "Sūdī" .

Fu spesso in lotta con la fazione politica capitanata da Wáng Ānshí. Per questi diverbi fu esiliato due volte. La prima (1080-1084) a Huangzhou,  da non confondere con la città Huangzhou (v. sopra), poi (1094-1100) a Huizhou (adesso nella provincia cinese del Guangdong) e nell'isola di Hainan.

L'accademia Dongpo nell'isola di Hainan è stata costruita sul posto dove egli risiedeva quando fu in esilio. A Huangzhou Su Shi visse su una collina chiamata Dongpo (Colle Orientale), e da questa egli trasse il suo pseudonimo. Morì nella provincia del Jiangsu.

 

FILATELIA

Cina Anno 2012

 

Shiba RyOtarō

(Giappone)

 

Nato a Osaka il 78 agosto 1923. Morto il 12 febbraio 1996.

E’ stato uno scrittore giapponese tra i più conosciuti per i suoi romanzi storici, i suoi saggi storici e culturali relativi al Giappone e al suo rapporto con il resto del mondo.

Studiò presso la Scuola di Lingue Straniere di Osaka  e iniziò la  carriera come giornalista con il “Sankei Shimbun” uno dei maggiori quotidiani del Giappone. Dopo la seconda guerra mondiale  cominciò a scrivere romanzi storici. La rivista “Shukan Asahi” stampò numerosi suoi articoli riguardanti i viaggi attraverso il Giappone in una serie che durò per 1.146 puntate.

Shiba ha ricevuto il Premio Naoki per il 1959 romanzo Fukuro no Shiro ( "Il castello di una civetta"). Nel 1993, ha  ricevuto il Premio governativo per Merito Culturale.

 Prolifico autore affrontò temi in cui trattò il drastico cambiamento che il  Giappone attraversò durante il tardo periodo Edo e l'inizio del periodo Meiji. Le sue opere più monumentali comprendono Kunitori Monogatari, Ryoma ga Yuku,  Moeyo Ken, e Saka no Ue no Kumo, ognuna delle quali ha dato origine  a drammatizzazioni, in particolar modo a drammi Taiga, andati in onda per un anno intero sugli schermi televisivi della NHK.

E’ anche autore di numerosi saggi che sono stati pubblicati in raccolte, una delle quali Kaido wo Yuku è un multi-volume-diario che copre i suoi viaggi in tutto il Giappone e in tutto il mondo. Shiba è largamente apprezzato per l'originalità della sua analisi degli eventi storici, e molte persone in Giappone hanno letto almeno una delle sue opere.

Il 14 febbraio 1996 Shiba subì un'emorragia interna e cadde in coma. Morì due giorni dopo.

 

FILATELIA

GIAPPONE  Anno 2000  (2881)

 

 

SHIH HUI

(Cina)

 

Vissuto tra la fine della dinastia Yüan (1279-1368) e l’inizio della dinastia Ming (1368-1644) fu autore  del dramma Pai Yileh T’ing.

Sulla sua vita non si sa nulla perché nella colta classe confuciana nessuno si occupava degli scrittori teatrali. Il genere letterario era avversato in quanto considerato un passatempo frivolo e gli scrittori scrivevano sotto anonimato, anche per evitare le censure dei detentori del potere pubblico.

 

FILATELIA

FORMOSA  Anno  1990  (1880)

 

             

Shiki Masaoka

(Giappone)

 

Nato a Matsuyama il 17 settembre 1867. Morto a Tokyo il 19 settembre 1902.

Il vero nome era Masaoka Tsunenori.  Figlio di un samurai  di modeste capacità economiche, rimase orfano di padre a cinque anni. Venne istruito dallo zio Ohara Kanzan (maestro di scuola e  uomo severo e ligio alla tradizione) allo studio dei classici cinesi.

Trasferitosi a Tokyo nel 1883  con l'intento di studiare filosofia e scienze politiche in previsione di una carriera politica, si iscrisse alla facoltà di letteratura giapponese.

 Affascinato dalla letteratura, lasciò comunque gli studi nel 1892 per un lavoro di giornalista nel quotidiano “Nippon”.

Tsunenori soffrì di tubercolosi per tutta la vita: nel 1889 scelse lo pseudonimo di Shiki perché la sua scrittura in kanji poteva venir letta anche come Hototogisu, cioè "cuculo", un uccello che secondo la tradizione giapponese canta finché tossisce sangue. La situazione peggiorò quando fu scelto come corrispondente di guerra durante la Prima guerra sino-giapponese. Tornato nel 1895, si trasferì a Matsuyama nella casa di Sōseki Natsume, realizzando di essere ormai malato terminale. Dal  1898 fu costretto a restare a letto. Scrisse continuamente, lasciando anche dei diari nel periodo 1901/2 contenenti anche parecchie poesie.

Morì a Tokyo il 19 settembre 1902

Masaoka Shiki fu un convinto riformatore della poesia giapponese. Lui stesso coniò i termini haiku e tanka (sostituendo hokku e waka). Fu un critico severo nei confronti degli autori suoi contemporanei e anche su quelli del passato.

Fondò anche un circolo letterario, il Negishi Tanka Society, per promuovere le sue idee sulla poesia tanka. Uno dei suoi membri, Ito Sachio, continuò il suo operato dopo la sua morte.

La sua eredità è molto imponente; rivitalizzò praticamente da solo la tradizione poetica giapponese. Sebbene all'epoca le sue idee apparissero rivoluzionarie, rimase sempre nei confini della versificazione tradizionale, al contrario dei successivi cultori del verso libero. Le sue opere, con la loro austerità e la loro freschezza, lo mantengono attuale anche ai giorni nostri. Viene considerato uno dei "quattro grandi maestri" della poesia haiku, assieme a Bashō, Buson e Kobayashhi Issa. (Tratto da Internet Wikipedia)

 

FILATELIA 

GIAPPONE  Anno

 

 

Shimoni David

(Israele)

 

Nato a Bobruisk nel 1886.  Morì nel 1956.

Studiò inizialmente con insegnanti privati. Appassionato lettore, attratto dalla letteratura, compose la  prima poesia in ebraico all'età di sedici anni.

Per un breve periodo si occupò della composizione di manifesti rivoluzionari, poi nel 1906,  cominciò a scrivere e a pubblicare poesie in yiddish. Con l’approvazione della legge sulle  restrizioni alla presenza di studenti ebraici,  gli fu negata l’ammissione all’università.

Nel 1909 emigrò a Eretz [Palestina], dove rimase per circa un anno. Trovò un’occupazione come raccoglitore di arance e come guardiano. In questo periodo visitò, come semplice turista, tutto il paese, ricavando impressioni che utilizzò in seguito nella sua opera.

Dal 1911 al 1914, rientrato in Europa, studiò filologia orientale e filosofia presso varie università tedesche. La sua prima raccolta di poesie fu pubblicata nel 1911.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale tornò in Russia  e,  scoppiata la rivoluzione, si trasferì a Mosca dove occupò la carica di segretario alla redazione di un giornale. Nel 1921 lasciò la Russia e ritornò in Israele,a Eretz. Si stabilì in seguito a Tel Aviv dove insegnò la  Bibbia e la letteratura ebraica a livello secondario fino alla fine della sua vita.

Fu eletto prima membro e poi presidente dell' Accademia di lingua ebraica e dell’Associazione degli scrittori.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 2007  (Foglietto 75)

 


Shinkuba Bagrat Vasilyevich

(Abkazia)

 

Nato nel 1917. Morto nel 2004.

Poeta, storico, linguista e politico, fu un profondo studioso delle genti e delle culture Abkazie, Adighe e Ubykh,

 Il suo romanzo più noto, L’ultimo partito,  è dedicato al tragico destino della nazione di Ubykh e del suo popolo, che si estinse nel breve volgere di un centennio.

Shinkuba fu presidente del Presidium del Consiglio supremo della repubblica autonoma dell’Abkazia.

 

FILATELIA

ABKAZIA anno 1999 (354).

 

 

SHINSHOU KOKONTEI

(Giappone)

 

Nato il 10 marzo 1938. Morto il 1 ottobre 2001.

Narratore Rakugo: Rakugo è una forma popolare di monologo comico nel Giappone, in cui un novelliere, (hanashika), racconta  un dramma immaginario o una situazione comica attraverso una narrazione episodica e l'uso abile delle espressioni vocali e facciali per illustrare i vari caratteri. Il novelliere non usa alcuno scenario o sfondo.Veste un kimono normale con un tovagliolo di mano e un ventilatore come suoi unici attrezzi scenografici.

 Il francobollo riproduce un uomo che porta un tamburo sulla schiena. Dal racconto Il tamburo di Kaen.

 

FILATELIA

GIAPPONE Anno 1999 (2519)

 

 

Shiroka Filip

(Albania)

 

Nato a Scutari  nel 1859. Morto a Beirut (Libano) nel 1935.

Terminò gli studi nella scuola francescana di Scutari.

Alla prima poesia, All’Albania all’armi, all’armi!, seguì un poema, senza particolare valore letterario, dedicato alla difesa di Ulcjni, pubblicato in italiano sull’”Osservatore Cattolico” di Milano nel 1878.

Shiroka trascorse la maggior parte della sua vita all’estero.

Nel 1880, dopo la repressione della Lega Albanese di Prizren,  visse in Egitto e per alcuni anni lavorò a Beirut in Libano come ingegnere nel settore delle costruzioni ferroviarie. In quel periodo ebbe il valido sostegno di Vasi Pasko e la durevole e sincera amicizia di Cajupi.

Trascorse gran parte della vita collegato con il movimento degli emigranti albanesi e continuò a scrivere poesie.

Le sue poesie, scritte negli anni a 1896-1903 , sono state pubblicate su giornali albanesi del tempo, per lo più su “Big”. Shiroka  è autore di almeno 60 poesie, tre racconti, articoli e alcune traduzioni. Nelle poesie "Marito", "Kastriot", "Shypnia" chiese apertamente la liberazione dell'Albania dall'Impero Ottomano.

Meditazione sul suo destino, su quello della sua patria, sono i temi preferiti, intrisi di melanconia, di umorismo, versi che portano una nota personale nella poesia del Rinascimento albanese.

 

FILATELIA

MACEDONIA  Anno 2009  (Mic. 526).

 

 

Shishkov Vyacheslav Yakolevich

(Russia)

 

Nato nel 1873 a Bezhetsk, regione di Tver. Morto il 6 marzo del 1945. 

Suo padre era un commerciante, ma, subito un tracollo finanziario, dovette accettare un lavoro di  assistente.

Shishkov studiò nella scuola locale e, fin dalla più giovane età dimostrò un vero talento per la scrittura. A 11 anni scrisse  una Storia di ladri. Frequentò la scuola tecnica di Vyshnevolotskoe e si laureò nel 1891

Shishkov andò a studiare ingegneria civile presso la Scuola tecnica da cui uscì laureato nel 1891. Lavorò a Novgorod e nel 1894 nella regione di Tomsk in Siberia, dove soggiornò per 20 anni. Viaggiò a lungo per lavoro sulle  vie navigabili dei fiumi  Enisei, Irtysh, Ob, Lena, Biya, Katun, Chulym, Angara, e Bassa Tungusk, per tracciare mappe geografiche. I lunghi viaggi lo portarono a contatto non solo con le varie meraviglie della Siberia, ma anche i molti strati della società: i lavoratori, i contadini, i cercatori d'oro, i criminali, gli esiliati politici, i settari.

Nel 1908, l'incredibile vista  e i suoni di un temporale intorno ad un accampamento-minerario lo spinsero a scrivere le sue esperienze. Pubblicò la prima storia, Il Cedro, apparso nel giornale «Sibirskaya Zhizn '» nel 1908, seguita nel 1909 da Pomolilis, pubblicata nella Gazzetta  di Pietroburgo «Zaveti».

Intanto continuò il suo lavoro e le esplorazioni. Nel 1911, trasferitosi per lavoro nella Bassa Tungusk studiò non solamente  il fiume, ma il folclore e la società locale. Raccolse  87 canzoni, che furono pubblicate nel 1914 dalla Irkutsk Geographical Society.

Nel 1914, in un viaggio a Pietroburgo, incontrò Gorky al quale fece leggere il racconto Taiga, incentrato sulla vita in un villaggio siberiano. Anche se considerava la Siberia come una "seconda patria", nel 1915 accettò un lavoro  a Pietroburgo presso il Ministero dei Trasporti.

 La sua prima raccolta di racconti Racconti Siberiani (1916) fu una celebrazione della Siberia  e dei suoi abitanti. Il lavoro comprende anche una visione delle sue idee rivoluzionario-democratiche.

Dopo la Rivoluzione di ottobre, si dedicò interamente alla scrittura. Continuò, comunque, a viaggiare per arricchire il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze.

Tra il 1918 e il 1924 intraprese viaggi attraverso Petrograd, Tversk, Smolensk e le regioni di Kostroma. I risultati furono raccolte di racconti rivoluzionario-partigiani La Gang (1924) e Lago Peipus (1925).  Nel 1931 pubblicò Wanderers, sui delinquenti senza tetto a seguito della guerra.

Per dodici anni dal 1920 al 1932, lavorò per completare la sua epica monumentale  Cupo fiume. Si tratta di un grande affresco di 800 pagine sull’avidità, l’amore, il successo, il fallimento e la violenza che circonda la ricerca dell’oro in Siberia. Shishkov trascorse l'inverno del 1941 e il 1942 a Leningrado durante il blocco nazista, poi, per le sue precarie condizioni di salute, fu evacuato a Mosca, dove portò a termine  Emelyan Pugachev, un romanzo panoramico relativa alla famosa ribellione all’epoca di Caterina la Grande. Per questo lavoro gli fu assegnato il Premio di Stato.

 

FILATELIA

URSS  Anno1963, 1969, 1973, Annulli e buste speciali.

 

 

SHKRUMELYAK YURY ANDREEVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1895. Morto nel 1965.

Scrittore e poeta ucraino.

 

FILATELIA

UKRAINA  Anno 1995.04.18,  Annullo speciale.

 

Shlonsky Abraham

(Israele)

 

Nato in Ucraina nel 1900. Morto nel 1973.

Nacque in una famiglia chassidica che emigrò in Palestina a Eretz nel 1922. (1900–1973)

Shlonsky dapprima lavorò nell’agricoltura e più tardi si dedicò al giornalismo e all’editoria con l’incarico  di traduttore. Tra le sue traduzioni vanno ricordate le opere di numerosi classici russi e la traduzione dell’Amleto.

Autore di poesie, ebbe un notevole impatto sulla formazione dei giovani scrittori ebraici, anche perché la sua poetica e lo stile si discostano notevolmente dalla precedente forma della poesia ebraica a causa del rapporto dialettico tra innovazione e tradizione. Nei primi lavori riflette la speranza di una  transizione dal vecchio al nuovo.

Molte sono le sue raccolte poetiche tutte partecipi dei pogrom e dell’olocausto, raccolte in Pietre grezze (1960).

Ha esercitato una grandissima influenza sulla poesia israeliana..

A lui si debbono ottime traduzioni da Shakespeare, Puskin, Gogol, Cecov Babel.

Shlonsky, durante un soggiorno a Parigi, studiò la situazione dell’isolamento dell’uomo in una città moderna e conobbe  l’orrore dell’Olocausto.  Tutte esperienze presenti nella sua opera attraverso momenti di  alienazione, paura, dolore e terrore. Negli scritti degli ultimi anni trapelano dubbi e interrogativi, e persino il ritorno ad una ricca melodia, le sue immagini e visioni sono velate da tristezza, di malinconia e di momenti di tragicità.

Abraham Shlonsky è riconosciuto come uno dei grandi poeti ebraici del XX secolo.

 

FILATELIA

ISRAELE  Anno 1996  (1320), 1997, 1998  Buste postali

 

 

SHUKHOV IVAN PETROVICH

(Russia)

 

Nato nel 1906, Morto nel 1977.

Scrittore russo.

 

FILATELIA

KAZAKISTAN , Anno 1999, Busta Postale Scene da  «Path of Enemy»; USSR, 1986, Busta postale.

  

 

Shukshin Vasily Makarovich

(Russia)

 

Nato a Siberian Srostki nel 1929.  Morto 2 ottobre 1974, Kletskii, Volgagrad.

Attore, regista e scrittore nacque in una famiglia contadina nel villaggio di Siberian Srostki. Nel 1933, suo padre fu ucciso per sabotaggio in un  kolkhoz e per incitamento ad una sommossa. Per il bene della famiglia, la madre di Shukshin rinunciò a cognome del marito e diede al figlio il suo nome da nubile,  Popov, col quale visse fino a quando non raggiunse i 16 anni.

Compiuti gli studi nel suo villaggio, frequentò un collegio in cui si insegnava tecnica e meccanica automobilistica. Fu quello il periodo in cui iniziò ad inviare storie ad un giornale di Mosca, mai pubblicate e perdute. Dal collegio venne espulso a seguito del furto di un motore, altre versioni parlano invece per contrasti con un insegnante.  Tornò al villaggio, dal quale ripartì dopo aver trovato lavoro presso una fabbrica di trattori.

Nel 1949 chiamato per assolvere al servizio,  fu assegnato alla Marina come radio-specialista prima sul Mar Baltico e, successivamente, sul Mar Nero.  A causa di una malattia allo stomaco venne congedato.

Nel maggio del 1954 divenne membro del Partito comunista, e nel mese di agosto dello stesso anno si iscrisse ad un Istituto di Cinematografia.

Cominciò lavorare in campo cinematografico ma continuò anche a coltivare la letteratura, pubblicando il primo racconto Due su un carrello (1958) e successivamente nel 1963 una raccolta di racconti Gli abitanti del villaggio.

Alternò il suo lavoro tra la cinematografia  e la letteratura, producendo film e libri.

Scrisse nel 1965 il romanzo storico  Lyubavins cui nel 1987 seguì la seconda parte L’amicizia dei popoli; libri di racconti Lontananza (1968), Contadini (1970). Caratteri (1973), Conversazioni al chiaro di luna (1974), il romanzo Sono venuto per darvi la libertà (1974) (dal quale aveva tratto anche il soggetto per un film che la censura gli impedì di girare), una commedia  pubblicata sulla “Gazeta Literaturnaya”  del giugno 1974.

Vasily Shukshin morì per un collasso cardiaco il 2 ottobre 1974 a Kletskii, Volgagrad, nel corso delle riprese di un film .

Dopo la sua morte, vennero pubblicate diverse raccolte di sue storie  tra cui: Mio fratello (1975), In autunno (1976),  Storie (1977) e la novella  Punto di vista (1979) che descrive un incontro analizzato da quattro punti di vista diversi

 

FILATELIA.

Russia , 2007,

 

 

SIAMANTO PEN ATOM YERJANIAN

(Armenia)

 

Nato a Agin (Armenia occidentale) sulle rive dell’Eufrate nel 1878. Morto nel 1915.

Autore popolare, critico e poeta, visse nella città natale fino a 14 anni, studiando presso l’Istituto Nersesian e coltivando un particolare interesse per la poesia.  Fu il direttore della scuola a dargli il soprannome  di Siamanto col quale in seguito fu conosciuto e che non abbandonò più.

Con la famiglia si trasferì a Istanbul dove continuò gli studi presso l’Istituto Berberian e si laureò nel 1891, durante i sanguinosi massacri di Hamidian. Dovendo lasciare il paese per timore di persecuzioni, si rifugiò in Egitto. Nel 1897 si trasferì a Parigi dove continuò a studiare alla Sorbona, seguendo corsi di filosofia e di letteratura mediorientale. Dovette affrontare diversi lavori per potersi mantenere agli studi.

Da Parigi si trasferì a Ginevra dove cominciò a lavorare alle prime opere Eroicamente (1902)  e L’invito alla patria (1903), entrambe di carattere nazionalista. 

Nel 1904 si ammalò di polmonite. Nei quattro anni che seguirono viaggiò  attraverso la  Svizzera, Egitto, Vienna, Stati Uniti prima di rientrare in patria. Nel 1908, insieme a molti altri armeni, tornò a Costantinopoli, fiducioso nel cambiamento del governo ottomano, la cui costituzione era stata varata. Tuttavia, nel 1909, dopo al massacro turco di Adana, Siamanto, profondamente colpito dagli spargimenti di sangue, scrisse  Garmir loorer paregames, esprimendo la sua indignazione per il trattamento del popolo armeno.

Fu arrestato dalle autorità turche il 24 aprile 1925 e poi giustiziato.

Opere: Eroicamente fu scritto a partire dal 1897 e, infine, stampato nel 1902 a Parigi. Il libro ha per tema le difficoltà degli armeni che vivono sotto il duro dominio ottomano. Con la sua poesia, Siamanto incoraggia i giovani a far valere i loro diritti e la domanda di uguaglianza e di giustizia.

Bambini armeni fu scritto tra il 1902 e il 1908 e comprende tre volumi. Il primo pubblicato nel 1905 tratta con profondo dolore il tema dei caduti armeni durante i massacri di Hamidian e altre località.

Hokevarki ev huysi chaher, (1907), descrive scene di massacri, di sangue e di angoscia ed esprime i pensieri, i sentimenti e i tormenti quotidiani delle vittime. Si avverte nei versi il dramma di un intero popolo.

 

Garmir loorer paregames armeno fu scritto subito dopo il massacro di Adana del 1909. Si tratta di un lavoro poetico che riflette il suo dolore per i suoi connazionali.

L‘ invito alla Patria,  scritto nel 1903 e stampato nel 1910,   è  una incitazione rivolta agli armeni che vivono all'estero affinché ritornino nella terra natia.

Saint Mesrop (1913) è il racconto della vita di San Mesrop.

 

FILATELIA

ARMENIA  Anno 2003 (436).

 

 

SIENKIEWICZ HENRYK

(Polonia)

 

Nasce il 5 maggio del 1846 a Wola Okrzejska (Masovia). Muore a Vevey (Svizzera) il 15 novembre 1916.

Appartenente  a una famiglia della nobiltà terriera, cresce in un ambiente di forti tradizioni polacche. Studia a Varsavia ed entra nel giornalismo nel 1873, quale collaboratore della “Gazeta polka” sulla quale scrive anche  novelle. Già in precedenza aveva esordito nel campo della novellistica con il racconto Invano del 1870.

Dal 1876 al 1879 lo troviamo in qualità di corrispondente anche in California, in Italia, in Francia e più tardi in Spagna, Grecia, Turchia e America, nazioni dalle quali ricava reportage raccolti  in Lettere di viaggio (1876-78).

Rientrato in patria,  ha viva parte nell’attività politica e ideologica del quotidiano conservatore ”Slowo” (“La parola”).

L’avvio della sua carriera di scrittore avviene con un’opera ironica, di impronta romantica, Note umoristiche dalla cartella di Worszilla (1872) , ma nelle successive raccolte di novelle passa subito ad una osservazione realistica delle miserie sociali. Appartengono a questo filone le raccolte Il vecchio servitore (1875),  Hania, (1876), Schizzi al carboncino (1877), immagini della vita dei contadini polacchi; Diario di un insegnante di Poznan (1879), Pane per il pane (1880), Janko il musicista (1880) e Bartek il vincitore (1882). Tutti i racconti sono contrassegnati dal nuovo orientamento della sua futura produzione.

Contemporaneamente pubblica  anche novelle  ispirate al suo soggiorno in America come Il guardiano del faro (1880), una delle migliori novelle della letteratura polacca (1880) e Sachem, denuncia delle violenze inflitte ai pellirossa dai coloni tedeschi.

Dal 1883 in poi Sienkiewicz lega la sua fama a romanzi di argomento storico, basati su accurate ricerche del periodo trattato,  ed è da questi libri che gli deriva il premio Nobel, assegnatogli nel 1905. Un primo testo di impostazione storica fu Col ferro e col fuoco (1884) cui seguirono, a formare una trilogia, Il diluvio (1886) e Il signor Wolodyovski (1887-88) che comprende un tormentato periodo della storia polacca dal 1648 al 1673 con le guerre cosacche, le invasioni svedesi, le guerre contro la Turchia.

Con Quo vadis’ (1894-96), acquisisce la massima fama. Pure di materia storica è il romanzo I cavalieri della croce (1900), epopea della resistenza dei polacchi al tentativo  egemonico dell’ordine teutonico. A questo volume ne seguirà un altro sul periodo napoleonico,  pubblicato postumo nel 1918, col titolo Legioni.

Pur strettamente legato al romanzo storico Sienkiewicz non abbandona il romanzo di indagine psicologico-sociologica come attestano le opere Senza dogma (1891), analisi di una crisi individuale e La famiglia Polaniecko  (1895), una satira sulla borghesia polacca.

Nel 1911 lo scrittore usa la sua penna a favore dei giovani , scrivendo, sulla scia di Verne, un fortunato romanzo Per deserti e foreste.

In mezzo a tutto questo lavoro letterario Sienkiewicz si adoperò per la sua patria. Protestò e raccolse consensi in tutto il mondo contro le espropriazioni prussiane,  e si batté a favore della Polonia allo scoppio della guerra mondiale.

La morte lo colse in Svizzera a Vevey il 15 novembre 1916, al terzo anno della guerra.

OPERE. Quo vadis  Il romanzo prende il nome dalla domanda che l’apostolo Pietro, fuggitivo da Roma, rivolse a Cristo apparsogli in visione lungo la strada. Sullo sfondo di una Roma imperiale, si intreccia la vicenda d’amore fra Licia, giovane cittadina convertita al cristianesimo, ripetutamente salvata e protetta dal gigantesco e fedele schiavo Ursus, e Vinicio che, cedendo al fascino del Cristianesimo, trova la felicità nella fede e nell’amore. Per la notevole forza evocatrice e la profonda umanità che lo pervade, il romanzo ebbe e continua ad avere un  ampio successo. Fu tradotto in molte lingue e trattato anche nel campo cinematografico dai registi E.Guazzoni (1913) e nel 1951 da K.Le Roy

Trilogia: Col ferro e col fuoco. Diluvio. Il Signor Wolodyjowski  Si tratta di tre romanzi storici legati alla storia polacca che va dal XVII secolo in cui muore Stanislao Wasa all’ascensione al trono di Giovanni Sobieski. La trama è fantastica, ma così tenue da restar soffocata dalla grandiosità degli eventi trattati che l’autore ha studiato profondamente e tratto da documenti. Con fedeltà scrupolosa sono ricordati fatti e persone. Nei tre romanzi si prospetta il cammino e il dramma dell’intera popolazione polacca verso il suo sfacelo politico e verso la perdita dell’indipendenza. Nel primo si inserisce la rivolta dei cosacchi sollevati da Bogdan Chmielecki e della loro guerra contro il re Giovanni Casimiro. Il secondo illustra l’invasione della Polonia da parte degli svedesi sotto Carlo Gustavo e la vittoriosa guerra dei polacchi guidati da Stefano Czarniecki. Il terzo la lunga guerra cruenta, piena di truci pagine, contro i Turchi.  Perfette le descrizioni dei luoghi, degli ambienti dei caratteri e dei gusti dei diversi rappresentanti delle classi sociali. I pregi e i difetti dei sovrani e della grande e piccola nobiltà sono evidenziati con sapienza e con altrettanta sapienza vengono esaminate e analizzate le cause principali della rovina nazionale.

 

FILATELIA 

GUINEA BISSAU Anno 2009 (2968), PARAGUAY  1977  (P.A.776),  POLONIA 1928 (345),  1952 (682),  1966 (1515), 1982 (2622),  1992  (3176),  1999 (3533/8),  2001 (3681/6),  2005  (3937),  SVEZIA 1965  (530)

 

 

 

SIERRA JUSTO

(Messico)

          

Nato  a Campeche il 26 gennaio del 1848.  Morto a Madrid il 13 settembre del 1912

Figlio di un avvocato, iniziò gli studi a Mérida   (Yucatan) e li concluse in Messico dove la famiglia si trasferì alla morte del padre. La vocazione per la letteratura si rivelò presto.

Tentò inizialmente la via del teatro con l’opera Pietà e con una novella El Angel del provenir.

Contemporaneamente entrò in politica e venne eletto varie volte deputato al Congresso dell’Unione e magistrato alla Corte suprema di giustizia.

Alla carriera politica continuò ad affiancare quella letteraria scrivendo per vari giornali. Per alcuni anni occupò la cattedra di Storia nella Scuola Nazionale preparatoria, per la quale scrisse un libro di testo.

In seguito venne nominato direttore della Rivista Nazionale di Scienze e di lettere (1889-1890) e collaborò alle principali testate giornalistiche, esercitando una grande influenza sugli intellettuali e orientando le future generazioni. Fu in seguito nominato Ministro Plenipotenziario di Spagna.

A lui si deve il primo sistema di educazione pubblica in Messico e la riorganizzazione dell’Università Nazionale (1910).

Il suo curriculum letterario è ricco di opere comprendenti la narrativa, poesia, testi teatrali,  discorsi, saggi politici,  critici e storici.

 

FILATELIA

MESSICO  Anno 1998(1784), 2012

 

SIJARIC CAMIL

(Montenegro)

 

Nato nel 1913. Morto nel 1989.

Nato a Šipovice, Bijelo Polje in Montenegro da genitori bosniaci. Trascorse la maggior parte della sua vita a Skopje , Belgrado e poi a Sarajevo, dove morì in un incidente di elicottero nel 1989. Tuttavia, quasi tutte le sue opere più importanti parlano del Montenegro e della regione di Bihor intorno Bijelo Polje. Le sue opere sono state tradotte in più di una dozzina di lingue, tra cui russo, tedesco e francese.

Romanziere e scrittore di racconti,  si iscrive all’ Università di Belgrado nel 1936 dove conseguì il diploma nel 1940.

Egli era sia un membro dell’ Accademia delle Scienze e delle Arti montenegrina sia dell’Accademia delle Arti e delle Scienze della Bosnia-Erzegovina.

Alcune delle sue opere più importanti sono:  Ram-Bulja (stories, 1953) Ram-Bulja (racconti, 1953), Bihorci (novel, 1955) Bihorci (romanzo, 1955), Mojkovacka bitka ("The Battle of Mojkovac ", novel, 1968) Mojkovacka bitka ("La battaglia di Mojkovac ", romanzo, 1968), Sablja (stories, 1969) Sablja (racconti, 1969), Konak (novel, 1971) Konak (romanzo, 1971), Carska vojska ("Imperial Army", novel, 1976) Carska vojska ("Imperiale", romanzo, 1976) Francuski pamuk ("French Cotton", stories, 1980) Francuski Pamuk ("Cotton francese", storie, 1980)

 

FILATELIA

MONTENEGRO Anno 2013 (321)

 

 

 

SIKELIANOS ANGHELOS

(Grecia)

 

 Nato a Leucade il 28 marzo 1884. Morì ad Atene il 19 giugno 1951.

Compiuti gli studi liceali nella sua città, si recò ad Atene per studiare legge, ma, attratto dalla poesia, abbandonò la Facoltà  e si diede ad una vita di bohème. Grazie alla sorella, attrice di teatro, conobbe una ricca americana che sposò. La donna gli fu ispiratrice e mecenate. Con lei visitò l’Italia e altri paesi, arricchendo la sua cultura.

Nel 1909 pubblicò la prima raccolta di versi Il veggente.

Durante la seconda guerra balcanica scrisse versi patriottici raccolti in cinque libri Prologo alla vita.

Nel periodo tra le due guerre diede vita alla ‘Idea Delfica’, cioè a convegni all’aperto per celebrare ricordi classici e mistici a metà fra paganesimo e cristianesimo, una commistione che non poteva avere successo.

Alla prima raccolta di versi del 1909 seguirono Prologo alla vita (1915-17), Discorso delfico  (1927), Poemi acritici (1921-22).

In campo teatrale scrisse  Il ditirambo della rosa (1932) e le tragedie Sibilla (1940), Dedalo a Creta (1945), Cristo a Roma (1946), La morte di Dighenì (1947).

 

FILATELIA

GRECIA  Anno 1982  (1454)

 

 

SILLANPÄÄ FRANS EEMIL

(Finlandia)

 

Nato il 16 settembre 1888 a Hameenkyrö. Morì a Helsinki il 3 giugno 1964.

Di famiglia contadina, il padre era un salariato, frequentò le scuole di Tampere, abitando presso operai e iniziando a conoscere personaggi e ambienti  del ceto piccolo borghese. Studiò scienze naturali a Heksinki, dove venne a contatto con artisti e scrittori. Seppure interruppe gli studi, continuò a coltivare l’amore per la botanica e la sua fiducia nella teoria dell’evoluzione.

Scrisse inizialmente racconti riuniti nei volumi  La vita e il sole (1916) I figli dell’uomo nel corteo della vita (1917), nei quali interpreta lo spirito della Finlandia con accenti poetici. Nel 1916 sposò una domestica dalla quale ebbe otto figli.

Visse passivamente gli avvenimenti della Prima Guerra Mondiale, senza parteggiare per nessuna fazione, ma vi accennò nel romanzo Santa miseria del 1919.

Dal piano della terra (1924) è considerata la sua opera migliore.

Dopo aver superato alcune difficoltà finanziarie, ne trasse spunto per scrivere  Morta da giovane ovvero  l’ultimo germoglio di una vecchia stirpe (1931). Del 1932 è La strada dell’uomo una forte storia sulla vita di un contadino. Il romanzo che seguì è del 1934 Uomini nella notte estiva.

Nel 1939 ricevette il Premio Nobel.

Rimasto vedovo, si risposò. Per un certo periodo soffrì di disturbi nervosi. Quando si riprese, pose mano ad un lungo racconto Agosto (1941) e al romanzo  Splendore e miseria della vita umana (1945).

Di sapore autobiografico è Il figlio ha vissuto la sua vita (1953) che gli procurò un ritorno di notorietà.

 

FILATELIA

FINLANDIA  Anno 1980 (831), PALAU Anno 2001  (1704), PARAGUAY 1997 (Premi Nobel)

 

 

Silva António José da

(Brasile)

 

 Nato a Rio de Janeiro l’8 Maggio 1705. Morto il  18 ottobre 1739.

Si trasferì con la famiglia in Portogallo all’età di otto anni. I genitori, João da Silva Mendes e Lourença Coutinho, erano discendenti di ebrei portoghesi, emigrati nel Brasile Coloniale per sfuggire al Tribunale dell'Inquisizione, ma nel 1702 tale tribunale cominciò a perseguitare anche gli ebrei residenti a  Rio, e nell’ottobre 1712 Lourença Coutinho diventò vittima dei persecutori per cui il marito e i figli  l’accompagnarono in Portogallo, dove figurava tra i "riconciliati" nella auto-da-fé del 9 luglio 1713, dopo aver subito la tortura.

Il marito, avendo poi acquisito un domicilio fisso a Lisbona, ottenne un lavoro stabile e fu in grado di inviare António all'Università di Coimbra, dove si iscrive alla facoltà di legge. L'8 agosto del 1726 Antonio fu improvvisamente imprigionato insieme a sua madre e  il 16 subì il primo interrogatorio. Il 23 settembre  fu messo alla tortura, col il risultato che tre settimane più tardi egli non fu in grado di firmare con il suo nome. Confessò di aver seguito la prassi della legge mosaica, e questo  gli salvò la vita.

Esaminato in un grande auto-da-fé tenutosi il 23 ottobre alla presenza del re Giovanni V e della sua corte, abiurò i suoi errori, e fu messo in libertà. Sua madre uscì dal carcere solo nel mese di ottobre 1729, dopo aver subito torture e aver figurato come un penitente in un altro auto-da-fé.

Nel frattempo Antonio era tornato a Coimbra, e terminato il suo corso  di studi in legge (1728-1729) tornò a Lisbona e aiutò il padre come avvocato. Si trovò a contatto con una società ignorante e corrotta, governata da un monarca immorale e fanatico, che investiva il tesoro dello stato in  costruzioni sfarzose e inutili, lasciando il paese all’incuria. Una situazione che il giovane Antonio si sentiva in dovere di criticare, ma con cautela.

Produsse il suo primo dramma nel 1733, e l'anno successivo sposò la cugina, Maria Leonor de Carvalho, i cui genitori erano stati bruciati dall'Inquisizione, mentre lei stessa aveva dovuto passare attraverso un auto-da-fé in Spagna ed era stata esiliata a causa della sua religione.

La loro prima figlia nacque nel 1734, ma gli anni della loro felicità e della carriera drammatica di Silva ebbero breve durata. Il 5 ottobre 1737 marito e moglie venivano entrambi incarcerati con l'accusa di "giudaizzanti". Un loro servitore li aveva denunciati al Sant'Uffizio. Anche se i dettagli delle accuse contro di loro sembravano banali e contraddittori, e alcuni dei loro amici avevano  testimoniato della loro pietà cattolica e di osservanza della legge, Antonio fu condannato a morte.

Il 18 ottobre, fu strangolato e il suo corpo dopo bruciato in un auto-da-fé.

Le opere di lasciate da Silva mostrano un notevole talento drammatico e uno spirito aristofaneo. I personaggi sono ben disegnati e il dialogo pieno di forza comica, le scene e la trama sapientemente elaborati. Silva, inoltre, possedeva una conoscenza di scenotecnica, e, se fosse vissuto, avrebbe emancipato il dramma in Portogallo dalla sua dipendenza da scrittori stranieri, ma la licenza del triplo controllo che dovevano subire le opere teatrali prima della loro rappresentazione  (quello del Palazzo, quello Ordinario e quello dell'Inquisizione), toglievano all’opera ogni spontaneità e ogni libertà.

Ma anche così, Silva mostrò qualche audacia nell'esporre i tipi di ciarlataneria prevalenti e le follie del potere, sebbene la sua libertà di parola è di gran lunga inferiore a quella di Gil Vicente. Le sue commedie offrono un quadro interessante e veritiero della società 18° secolo, in particolare la sua miglior opera,  Alecrim e Mangerona, in cui egli tratta del pobre Fidalo.

Le commedie di Silva recano il titolo di "opere", perché, anche se scritte prevalentemente in prosa, contengono canzoni che Silva introdusse a imitazione delle opere vere.

 Era anche un poeta lirico, che combinava la correttezza della forma con una bella ispirazione e reale sentimento. Le sue commedie sono state pubblicate nei primi due volumi di una raccolta intitolata Theatro portuguez comico, che ebbe almeno cinque edizioni nel 18° secolo, mentre  Alecrim e Mangerona apparve separatamente in sette edizioni.

Questa commedia e il Don Chisciotte sono stati ristampati in edizione critica, con una vita di Mendes da Silva dos Remedios (Coimbra, 1905).

 

FILATELIA

PORTOGALLO Anno 2010 (Mic. 3530).

 

 

SILVA JOSÉ ASUNCION

(Cile)

 

Nato a Bogotà. Nel 1865. Morì nel 1896.

Trascorse la gioventù in un ambiente borghese conducendo una vita  da bohemien. 

Nel 1885 viaggiò attraverso l’Europa e al suo ritorno si occupò del negozio della famiglia. Ottenne in seguito un incarico in un ufficio governativo di Caracas. Durante un viaggio per mare, compiuto per lavoro,  la nave naufragò e, si dice che perdette la maggior parte dei suoi manoscritti da lui considerati tra i più riusciti.

Legato al romanticismo, si avvicino in seguito al modernismo. Nel 1923 scrisse Notturno III,  un Libro di versi e  nel 1925  De  Sobremesa. Nelle opere si compiace di rappresentare il conflitto tra l’artista e la società borghese.  Non di rado affiorano temi a lui suggeriti dalla lettura delle opere di E.A.Poe

Riesumò nella sua lirica vecchi metri  poetici, in particolar modo l’endecasillabo, pur facendo concessioni a metriche più moderne. La sua ispirazione è sempre elevata.

La produzione più nota è Notturno, che trae ispirazione dal poeta spagnolo Becquer. Tutte le sue opere vennero in seguito accorpate nel volume postumo Poesie (1908).

 

FILATELIA

COLOMBIA  Anno 1986  (899)

 

 

SILVAY IVAN

(Ukraina)

 

Nato nel 1838. Morto nel 1904.

Scrittore ukraino

 

FILATELIA.

Ukraina, Anno 1993.03.15, Annullo speciale

 

 

 

Silvestre Paul-Armand

(Francia)

 

Nato a Parigi nel 1837. Morì a Tolosa il 19 del mese di febbraio 1901.

Studiò presso l’ École polytechnique con l'intenzione di entrare nell’'esercito, ma nel 1870 si impiegò nel dipartimento di finanziamento. Ebbe vari successi nella carriera che lo portarono ad ottenere la Legione d'Onore nel 1886 e nel 1892 fu nominato  ispettore di belle arti.

Entrò nel campo letterario come parnassiano. La sua produzione poetica comprende Rimes Neuves et Vieilles (1866), (con prefazione di George Sand),  Renaissances (1870), Chanson des heures (1878), Le Chemin des étoiles (1885), ecc.

Collaborò a Parigi con varie riviste tra cui  “Gil Blas”. Non disdegnò il genere romanzo, scrivendo sette volumi di La vie pour rire (1881-1883), Contes pantagruéliques et galants (1884), Livre des joyeusetés (1884), Gauloiseries Nouvelles (1888).

Per il teatro scrisse il dramma  Sapho (1881); Henry VIII (1883), con Leonce Detroyat, musica da Saint-Saëns, e la Drames sacres (1893), con musiche di Gounod.

Una parte della sua produzione è occupata dalle critiche d’arte, presenti in  Le Nu au Salon (1888-1892), in cinque volumi, con numerose illustrazioni. Ai primi cinque volumi ne seguirono altri sullo stesso genere.

 Morì a Tolosa il 19 del mese di febbraio 1901.

 

FILATELIA

MONACO Anno 1994  (1963)

 

 

SIMA XIANGRU

(Cina)

 

Nato A. Chengdu nel  179 a. C.  Morto nel  118 a. C.

E’ stato un celebre autore degli Han occidentali.

La sua fama è legata alla composizione di prose poetiche del tipo Fu, d'insuperata maestria stilistica. Il suo Tianzi youlie fu ("Il fu delle partite di caccia dell'imperatore"), ammirato dall'imperatore Wū della dinastia Han, gli valse la nomina a gentiluomo di corte. Altre sue opere Inno alla Zixu  e  Ode a Shanglin Garden sono considerate tra le più importanti e rappresentative composizioni della letteratura Han.

 

FILATELIA

CINA Anno 2013 (nov,)

 

 

SIMAK CLIFFORD

(U.S.A.)

 

Nato a Millville, Wisconsin, nel 1904. Morto a Minneapolis nel 1988.

Figlio di John Lewis e Margaret Wiseman, Simak. sposò Agnes Kuchenberg il 13 aprile 1929 da cui ebbe due figli.

Frequentò l'Università del Wisconsin e in seguito lavorò per vari giornali del Midwest, in particolare il “Minneapolis Star and Tribune” con il quale collaborò per buona parte della sua vita fino al suo ritiro nel 1976.

Divenne editore del “Minneapolis Star” nel 1949 e coordinatore del “Minneapolis Tribune” e del “Science Reading Series” nel 1961.

Iniziò a scrivere opere di fantascienza per le riviste pulp nel 1931, ma uscì dal settore nel 1933. L’unica opera di genere scritta fra il 1933 e il 1937 fu Il Creatore(1935), una notevole storia con implicazioni religiose, una rarità nella fantascienza dell'epoca.

Quando John W. Campbell iniziò a ridefinire il genere nel 1937, tornò alla fantascienza come collaboratore regolare di “Astounding Stories” per tutto il periodo 1938-1950. Le sue prime pubblicazioni, come Ingegneri cosmici (1939) seguivano la tradizione del sottogenere della superscienza perfezionato da E. E. "Doc" Smith, ma ben presto sviluppò uno stile personale generalmente definito come gentile e pastorale..

Simak continuò a scrivere opere di successo per tutto il periodo fra il 1950 e il 1960. La qualità delle sue produzioni più lunghe iniziò a diminuire negli anni settanta con il deteriorarsi della sua salute, anche se i racconti brevi continuarono ad essere ben accolti.

Scrisse: Anni senza fine (1952), Stranieri dell’universo (1956),  La macchina dei sogni (1968),  Oltre l’invisibile (1977),  Eredità delle stelle (1978).

Opera: Anni senza fine Originariamente nato come serie di otto racconti completi, pubblicati nell'arco di circa otto anni a partire dal 1944 sulla rivista di fantascienza americana Astounding Science-Fiction, venne pubblicato con il titolo City nel 1952

Nel futuro del pianeta Terra l'umanità non esiste: la razza principe ora è la canide. Nelle otto storie si affronta l'esodo dell'umanità dal pianeta sul quale è nata e si è evoluta.

Una fuga prima dalle città, in favore della riscoperta delle campagne, e poi dalla Terra stessa, alla volta di Giove, dove assumendo la forma degli alieni gioviani, gli umani trovano una sorta di paradiso o Nirvana.

Sul nostro pianeta i cani diventano la razza dominante e col passare dei secoli l'Uomo diventa quasi una figura mitologica, di cui si parla davanti a un fuoco. I cani si pongono domande su cosa fosse esattamente un essere umano, su come fossero fatti i luoghi nei quali la maggior parte di loro viveva e domande su cosa fosse una guerra. Per loro è impossibile rispondere a certe domande e molti si sono convinti che l'uomo sia solo una fantasia, una storia  inventata in un passato talmente lontano per cui anche il loro simbolismo è ormai diventato misterioso.

Costante di questo processo di maturazione canina è il robot Jenkins, colui che invece conosce la verità perché c'era quando gli uomini ancora camminavano sulla terra e di loro ancora conserva il ricordo. Il ciclo si conclude con la graduale invasione planetaria da parte delle formiche evolute artificialmente. Il robot si consiglia con l'ultimo umano superstite sulla Terra, il quale propone un'alternativa violenta. Jenkins rinuncia, optando per il trasferimento delle altre specie su dei mondi siti in altre dimensioni.

Nell'epilogo il robot si trova solo, un milione di anni dopo, su una Terra divenuta un formicaio globale. Un giorno si accorge che le formiche si sono estinte e le costruzioni si avviano alla rovina. L'automa trova una scultura che gli ricorda con gran divertimento, un evento accaduto in un'epoca remota: un calcio che un umano diede ad un formicaio dopo aver dato alle piccole creature l'intelligenza. (tratto  da Internet)

 

FILATELIA

SAN MARINO Anno 1998  fogl,

 


SIMENON GEORGE

(Belgio)

 

Nato nel 1903. Morto a Losanna nel 1989.

Scrittore belga di lingua francese, nacque a Liegi da famiglia  originaria della Bretagna.

All’età di 15 anni dovette abbandonare gli studi. Fece vari mestieri; nel 1919 entrò a far parte della ‘Gazette de Liegi’ e nello stesso anno, sotto lo pseudonimo di George Sim,  scrisse il suo primo romanzo Il ponte degli archi, pubblicato nel 1921.

Dopo una breve parentesi di viaggi marittimi, nel 1928 riprese a scrivere romanzi, pubblicando Pietro il lettone, uscito sotto il suo vero nome presso l’editore Fayard. È il primo di una lunga serie di romanzi in cui si delinea la figura del suo personaggio principe, l’ispettore Maigret.  Seguirono Il signor Gallet defunto, L’impiccato di Saint-Pholien, Il carrettiere della provvidenza, La testa di un uomo (ridotto in film nel 1933 da Duvivier e nel 1948 da B. Meredith), Il cane giallo (ridotto in film nel 1932 da J.Tarride), Un delitto in Olanda, La ballerina del Gai Moulin, tutti del 1931.  Nell’anno successivo uscirono  La nuit du carrefour (da cui  J.Renoir trasse un film), Maigret e il porto delle nebbie, L’ombra cinese. La casa dei fiammighi, L’osteria da due soldi, Il folle di Bergerac, Liberty Bar. Del 1933 sono i romanzi L’affare Saint-Fiacre (che J.Delannoy portò sullo schermo nel 1959) e L’esclusa n. 1.

Dal 1932 in poi iniziò la sua produzione di romanzi non polizieschi e senza la figura di Maigret. A questi Simenon affidò la sua fama e, in effetti, furono subito apprezzati  presso i circoli letterari più raffinati. Tra il centinaio di romanzi scritti sotto quest’ultimo aspetto occorre ricordare Il passeggero del Polarys (1932), Il treno (1961), la serie dei racconti Quando ero vecchio (1972) e Lettera a mia madre (1974)

Ma al pubblico piaceva Maigret e Simenon riprese a scrivere nel 1942 una serie di novelle dal titolo  Il ritorno di Maigret cui seguirono Il piccolo dottore, Il dossier dell’agenzia O (1943), Le nuove inchieste di Maigret e Firmato Picpus del 1943,.

Dopo essere rimasto a Parigi fino al 1945 e poi aver vissuto per una decina d’anni negli USA, si ritirò definitivamente a vivere in Svizzera dove intensificò la sua produzione su Maigret.

La prolificità di Simenon sembra inesauribile e lo scrittore ‘sforna’ romanzi col ritmo di un abile artigiano della letteratura. Gli bastano una decina di giorni per stendere un romanzo (peraltro breve) e dopo un riposo e una pausa di riflessione più o meno lunga, nasce il successivo, tanto che nell’arco di un anno riesce a scrivere tre, quattro romanzi. Ad esempio nel 1947 scrive: La pipa di Maigret, Maigret s’arrabbia,  Maigret a New York, Maigret e l’ispettore  sfortunato. Nel  1951  escono La prima inchiesta di Maigret, Maigret e la vecchia signora, Un Natale di Maigret,  Maigret al Pieratt’s, Maigret in affitto, Maigret e la spilungona. Del  1953 sono  Maigret e l’uomo del banco, Maigret ha paura, Maigret si sbaglia…

Poi la produzione ‘annuale’ diminuisce. Nel 1958 escono Maigret viaggia e Gli scrupoli di Maigret e nel 1961 si riducono a un titolo Maigret e il ladro pigro.   Nel 1968 esce Maigret esita: nel 1970 Maigret e il negoziante di vino.

Nel 1973 la serie ‘Maigret’ termina. Oltre ai romanzi polizieschi e ai romanzi ‘letterari’, Simenon scrisse anche romanzi di vario argomento, psicologico, avventuroso, di costume.

Dopo una pausa motivata da un evento crudele, il suicidio della figlia nel 1978, Simenon ritornò alla letteratura nel 1981 con un volume di 700 pagine dal titolo Memorie intime, seguite dal libro di Marie Jo.

Lo scrittore morì nel 1989 a Vidu (Losanna).

Nel 1991 è stato pubblicato postumo il suo libro  All’incontro con gli altri il quale contiene, reportages e carnets di viaggi in Europa, in Lapponia, nell’URSS, nel Mar Nero.  È un ritorno al lavoro di cronista-reporter quale era stato il suo primo incarico presso  la ‘Gazette de Liegi’.

Lo scrittore ebbe una popolarità immensa e le sue opere furono tradotte in tutti i paesi europei e in molti extraeuropei. Numerosi i film tratti dai suoi romanzi e le riduzioni teatrali, radiofoniche e televisive

Ebbe anche ambìti riconoscimenti letterari:  nel 1952 fu fatto accademico di Francia; nel 1958 fu nominato presidente del Festival cinematografico di Bruxelles; nel 1960 a quello di Cannes.

Oltre ai film già citati, tratti dai suoi romanzi, sono da ricordare, Gli sconosciuti in  casa di Decoin (1942),  Panico di J.Duvivier (1946), La vergine scaltra di Carné (1949),  La ragazza del peccato di Autant-Lara (1958). Sullo schermo hanno dato vita al personaggio tra gli altri Jean Gabin,  Charles Laughton, Gino Cervi. Altri registi che hanno dedicato film a personaggi di Simenon sono da ricordare, J. Tarride, J. Renoir, R. Pottier, M.Tourneur, B. Meredith, S.Cordier, J.Delannoy, M. Landi, P.Lynch, G.Grangier…

Di lui scrissero A.Gide, F.Mauriac, H. Miller, Céline, J,Cocteau, F. Marceau e molti altri.

 

MAIGRET IL PERSONAGGIO

Dalle biografie e dai giudizi espressi su Simenon e anche dalle varie interviste fatte all’autore, emerge che Simenon non si reputava uno scrittore poliziesco perché per lui il romanzo poliziesco vive ai margini della letteratura, deriva dal romanzo popolare e dall’eccessivo sfruttamento da parte degli editori che del genere hanno fatto una industria. 

Una opinione, nel suo caso, troppo sommaria. Rimane un fatto: Simenon ha  inventato un tipo nuovo di romanzo poliziesco di cui la figura  di Maigret  è l’espressione principale.

Il commissario è un uomo bonario, un uomo di famiglia, un borghese attaccato alla casa, alla moglie, agli amici. Ama le sue abitudini: la sua pipa, la birra, il panino con i wurstel,  la sua stufa a legna, la sua bombetta, il suo pesante pastrano che sembra dare pesantezza e corposità al personaggio.

Apparentemente è sonnolento e pigro ma la mente è sempre attiva, ricettiva, pronta a cogliere aspetti reali e psicologici di coloro con cui ha a che fare. Ama girovagare per capire e immergersi nella scena del delitto, porre domande per sondare un gesto, una parola. Non è un duro e calca la mano solo attraverso la parola. Pochi i suoi scatti d’ira e di violenza. Maigret arriva sempre alla soluzione grazie alle sue doti umane, grazie all’ostinazione nel seguire una pista, alla pazienza e alla capacità di comprendere l’animo altrui e nell’individuare le smagliature che testimoni reticenti e colpevoli producono nelle loro parole e nelle loro azioni. Poi attende che l’atmosfera da lui creata spinga il colpevole verso la confessione, che rappresenterà per entrambi, commissario e colpevole, una liberazione e una guarigione.

Maigret è un medico dell’anima, di quella parete buia e oscura della psiche che deve essere illuminata e risanata. Questo il fine del suo mestiere.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno 1994 , 2003  (3161/2),    FRANCIA  Anno  1994  ,  1996 ,  NICARAGUA  Anno  1972  (764),  SAN MARINO  Anno  1979  ,  SVIZZERA  Anno  1994,

 

 

 

SIMIC Antun Branko

(Bosnia Erzegovina)

 

Nato a Drinovci nel 1898. Morto nel 1925 a Zagabria.

Scrittore, poeta e critico, sostenne nella sua opera che l’arte è la più intensa esperienza che l’uomo possa avere e che l’arte viene realizzata dall’artista secondo l’ottica in cui egli inquadra il mondo che lo circonda.

Su tale premessa ha costruito il suo castello letterario. Scrittore espressionista, la raccolta delle sue poesie Preobrazenje lo pone tra i primi poeti della Croazia.

Morì a Zagabria di tubercolosi.

 

FILATELIA

BOSNIA ERZEGOVINA  Anno 1999  (34C),  CROAZIA   Anno 1998

 

 

SIMON CLAUDE

(Madagascar)

 

Nato a Tananarive il 10 ottobre del 1913.

Scrittore in lingua francese, trascorse la sua infanzia a Perpignan, studiò a Parigi, a Oxford, a Cambridge. Dopo un periodo dedicato a viaggi in Spagna, Italia, Russia, partecipò alla Seconda  Guerra mondiale e fu fatto prigioniero nel 1940. Tornato in libertà, si mise a scrivere. Cominciò a pubblicare romanzi nel 1946 con Il baro,  La corda tesa (1947), Gulliver (1952).  In questi primi romanzi le tecniche sono quelle tradizionali e legate ad un genere autobiografico.

Una nuova fase prese forma con Le sacre du printemps (1954) influenzato da Faulkner. Fu una fase di ricerca di una nuova tecnica narrativa a cui appartengono le opere Il vento (1957), L’erba (1958), La strada delle Fiandre (1960), Il palazzo (1962). In queste opere non è tanto la storia ad interessare il lettore, ma i dati, i frammenti di conversazione, le descrizioni minuziose.

Nelle opere successive La battaglia di Farsalo (1969), I corpi conduttori (1971) Trittico (1973),  Le Georgiche  (1981), L’acacia (1989),  si assiste alla soppressione dei personaggi tradizionali e della nozione del tempo. C’è una ricerca della realtà colta attraverso frammenti, scorci di vita, sogni, ricordi. Il tutto espresso in uno stile barocco, senza rispetto della punteggiatura.

Nel 1985 fu insignito del Premio Nobel.

 

FILATELIA

ZAMBIA  Anno  2002  (1196)

 

 

SIMONAITYTE EVA

(Lituania)

 

Nata il 23 Gennaio 1897 in Wannaggen (Vanagai). Morta a Vinus il 27 agosto del 1978.

All’età di cinque anni fu colpita da tubercolosi che le impedì di frequentare la scuola. Dal 1912 al 1914 fu ricoverata in un sanatorio da dove uscì guarita. Nel 1921 si trasferì a Memel dove trovò lavoro come dattilografa presso vari giornali sui quali cominciò a pubblicare qualche suo lavoro. 

Scrisse la sua prima opera, pubblicata nel 1935, Aukstuja Simoniu likima, più volte pubblicata e ritenuta la sua opera migliore; ottenne il Premio per la letteratura. Altrettanto famosa fu l’opera successiva: Vilius Karalius (1939), che le fruttò un premio di 25.000 rubli.  

A questa seguirono altri romanzi e racconti brevi caratterizzati da minuziose analisi psicologiche e da puntualizzate osservazioni sociali.

Nel 1939 si recò in Svizzera per cure terapiche.

Ritornata in Liuania si trasferì nel quartiere di Klaipeda a Kaunas  perché  la sua regione  durante la guerra era stata occupata dalle truppe tedesche e divisa. Dopo la guerra, ottenuta la cittadinanza lituana, visse l’ultima parte della sua vita a Vilnius.

Nel 1967 fu insignita del titolo  di  “Scrittore del popolo della RSS Lituana“.

Dopo la sua morte, avvenuta all’età di 81 anni,  la casa in cui aveva vissuto divenne un museo e al suo nome fu intitolato il premio di letteratura  “Ieva Simonaytite”.

 

FILATELIA

LITUANIA  (Mic.627)

 

 

SIMONOV KONSTANTIN MICHAILOVICH

(Russia)

 

Nato a Pietrogrado nel 1915. Morto a  Mosca nel 1979.

Sua madre la principessa Obolenskaya, apparteneva ad una delle più nobili famiglie della Russia.  Trascorse l’infanzia a Ryazan e Saratov e dopo la scuola cominciò a lavorare in una fabbrica di attrezzi meccanici di precisione.

Nel 1936 sulle  riviste "Giovane Guardia" e "Ottobre" pubblicò le prime poesie. Si laureò in storia, letteratura e filosofia presso l’Università di Mosca.

Dedicatosi al giornalismo, fu redattore capo della rivista ”Novyi Mir” e del settimanale “Lireraturnaja Gazeta” e durante l’ultimo conflitto mondiale corrispondente di guerra in varie regioni sovietiche.

L’esperienza bellica è rievocata nel libro Giorni e notti, che ha come tema la difesa di Stalingrado e fa da sfondo ad una sua famosa raccolta di poesie Con te e senza di te (1944) che contiene liriche di struggente  passione erotica.

Fu autore  di molte commedie tra cui Una storia comune (1940), Un giovane della nostra città (1942),  Gente russa (1942),  Sotto i castagni di Praga (1945),  La questione russa (1947),  Il buon nome (1953),  Il quarto (1961),

Molte sue opere sono state portate sullo schermo. Tra queste:  La guarnigione immortale (1956),  I vivi e i morti (1959).

Sono suoi i romanzi: Soldati non si nasce (1963-64) e L’ultima estate  (1970-71)ì

Ricoprì la carica di Segretario dell'Unione sovietica degli scrittori. Nel 1974 fu insignito del titolo di  "Eroe del Lavoro socialista". e fu anche premiato con tre Ordini di Lenin, Premio Lenin (1974), Premio di Stato URSS (1942, 1943, 1946, 1947, 1949, 1950).

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1977 (2319 firme autori),  RUSSIA  Anno 2001 (6594), URSS Anno 1966 (3071)

 

 

SINAN ROGELIO

(Panama)

 

Nato a Bernardo Domínguez Alba, isla de Taboga,  nel 1904.

Scrittore panamense fu uno dei principali animatori del gruppo Antena che contribuì alla diffusione delle idee europee di avanguardia. La sua opera passa attraverso una costante evoluzione dalla poesia iniziale pura, al simbolismo per raggiungere l’autobiografismo intimista. Tale passaggio si  evidenzia nelle  opere poetiche che vanno da Onda (1929) a Saloma sin sal o mar del 1969.

Nella narrativa scrisse opere brevi nelle quali predomina l’elemento psicologico e sensuale come si avverte in Todo un conflicto de sangre (1946), Cuentos (1971), La isla mágica (1979), etc.

Fu autore di novelle: Plenilunio, (1943) e autore di piéces per il teatro infantile: La cucharita Mandinga, (1937); Chiquilanga, (1961.

 

FILATELIA

PANAMA  Anno 1992  (1076)

 

 

ŞInasi İbrahim

(Turchia)

 

Nato nel 1826. Morto nel 1871.

Figlio di un ufficiale dell’Impero ottomano, completati gli studi elementari, imparò il francese e nel 1849 fu inviato in Europa dal governo.

In Francia fu attratto dalle opere di Ernest Renan e Albert Lamartine, e al suo ritorno in Turchia si dedicò alla letteratura.

Scrisse diverse commedie e alcune raccolte poetiche e si distinse anche come giornalista e curatore del “Tasvir-i Efkar” (Descrizione delle idee), un periodico che iniziò le pubblicazioni nel 1862 e che agì da diffusore delle idee liberali dei giovani ottomani.

Come molti di loro, Şinasi si trovò  spesso in contrasto con i funzionari governativi e fu costretto a lasciare Istanbul nel 1864. Rimase in esilio a Parigi fino al suo rientro ad Istanbul, poco prima della sua morte.

 

FILATELIA

TURCHIA  Anno 1969  (1422)

 

 

SINGH BHAI VIR

(India)

 

Nato nel 1872. Morì nel 1957.

Viene considerato il padre della rinascita letteraria del panjabi. Fu tra i promotori della Sikh Educational Conference avviata nel 1908 con lo scopo di promuovere lo studio della lingua e della letteratura panjabi e di introdurla nelle scuole e negli edifici pubblici..

Scrisse i primi romanzi in panjabi tra cui Sudari (1897), Baba Nand Singh  e  Vijai Singh,

Si occupò anche di altri generi letterari, ma si distinse soprattutto nella poesia. La sua opera poetica più famosa è il lungo poema Il principe Surat Singh (1905). La migliore opera è il romanzo Vivi a lungo, amore.

 

FILATELIA

INDIA  Anno 1972  (347)

 

       

SINGH NANAK

(India)

 

Nato il 4 luglio 1897. Morto nel 1971.

Nato in una povera famiglia di indù punjabi, dopo una adozione cambiò il nome Hans Raj in Nanak Sigh. A causa della povertà non poté ricevere un’istruzione formale. Autodidatta, iniziò a scrivere versi su eventi storici in età precoce e più tardi compose canzoni che incoraggiavano i suoi concittadini ad aderire ai movimenti di riforma.

Nel 1918 pubblicò il primo libro  Satguru Mehma, contenente canti in lode dei Sikh Guru. L’opera fu considerata il suo primo successo editoriale.

 Nell’aprile del 1919 le truppe britanniche uccisero 380 partecipanti ad un raduno politico, episodio che divenne noto come il massacro di Jallianwala Bagh.  Singh era presente e vide morire due suoi compagni di lotta. Il tragico fatto fu da lui descritto nel libro Khooni Visakhi, un poema epico contro la dominazione coloniale inglese. Il governo britannico ne vietò la diffusione.

Successivamente partecipò ad attività politiche antibritanniche e fu inviato in esilio a Borastal Jail, Lahore.  Riprese a descrivere le atrocità e i massacri delle truppe britanniche, scrivendo un secondo libro di poesie Zakhmik Dil, messo in commercio il 20 gennaio del 1923, ma subito ritirato dalle autorità dopo appena due settimane.

Imprigionato, Singh scrisse in carcere altre opere, oltre 40.000 pagine in punjabi.  Ebbe numerosi riconoscimenti, compreso il Premio Punjab nel 1960. Al suo più importante romanzo storico Mian Do Ik Talwaran (Una calza e due spade, 1959), fu assegnato nel 1962 il Sahitya Akademi Award.  Altro suo romanzo noto è Pavitar Paapi (1942), tradotto in hindi e altre lingue indiane. Un suo nipote lo tradusse in inglese. Dal libro fu ricavato un film di successo.

Singh fu il romanziere più noto. Scrisse oltre 50 libri tra romanzi e raccolte di racconti, nella maggior parte dei quali traspare un velo di idealismo romantico.

Nel suo romanzo Chitta Lahu (Globuli bianchi) scrisse: “Sembra proprio che nella linfa vitale della nostra società i globuli bianchi siano scomparsi”. 

Natascia Tolstoi, nipote di Lev Tolstoi, tradusse il romanzo in russo e offrì la prima ciopia allo scrittore in occasione di una sua visita ad Amristar.

 

FILATELIA

INDIA  Anno 1998 (1372)

 

 

Siniac PiERRE

(Francia)

 

Nato nel 1928. Morto nel marzo 2002 a Aubergenville. 

Autore di romanzi di sapore giallo, poliziesco in cui il paradossale sembra avere il sopravvento. Ciò che maggiormente attira il lettore è la presenza di storie criminali, ambientate nella provincia francese, descritta accuratamente. Scrittore prolifico, creò diverse serie pubblicate nelle collane delle « Series noires ».

Nel 1981 Peter Siniac ha ricevuto il Gran Premio per la Letteratura di Polizia.

Si dedicò a storie gialle e racconti di avventure tra cui Les Marfalous e Le professionel di racconti e della serie Luj Inferman ‘& The Cloducque. Una morte assurda come quelle descritte nei suoi romanzi : il suo corpo fu trovato in casa, un mese dopo la morte in avanzato stati di decomposizione.

 

FILATELIA

GUINEA  Anno 2007  (fog. 651)

 

SIRISENA PIYADASA

(Sri Lanka)

 

Nato il 31 maggio 1875.

 Era un giornalista, scrittore, pioniere e  riformatore sociale.

 Iniziò la sua carriera nel 1903.  In quell'anno, dopo un breve apprendistato, fondò il giornale mensile “Sinhala Jathiya” e si occupò della pubblicazione del Bauddhaya (più tardi chiamato Sinhala Bauddhaya), richiestagli dalla Società Mahabodhi.

Sirisena è ampiamente riconosciuto come il padre del romanzo Sinhala.

 Il primo suo romanzo  Jayatissa saha Rosalyn, pubblicato nel 1904, rimane una pietra miliare nella storia della narrativa Sinhala.  Nel giro di due anni e in due edizioni ha venduto oltre 25.000 copie.

Sirisena pubblicò 19 romanzi e curò diversi libri di altri scrittori il cui fine era quello di creare un risveglio morale e di guidare il popolo lungo quello che pensava fosse un percorso giusto.  Nei romanzi  trasse ispirazione dai classici antichi Panchatantra, Hithopadesa e dai libri buddisti

 L'impatto del suo lavoro di scrittore lo rese popolare e i suoi scritti ebbero una formidabile influenza nella mentalità delle masse singalesi.  Era indubbiamente un riformatore sociale straordinario e un  lavoratore nazionale.

A causa del suo lavoro di riformatore sociale e  la sua lotta contro il dominio britannico subì  due pene detentive.  Una nel 1916 della durata di 60 giorni, avvenne quando l'allora governo impose una dura legge durante i disordini  Sinhala-musulmani di quell'anno,  che portarono alla detenzione molti  leader a livello nazionale e patrioti buddisti.

 Il secondo arresto avvenne dopo successive rivolte musulmano-cingalesi, a causa di un editoriale in cui il governo ravvisò incitamenti rivolti al popolo affinché insorgesse.  Ma i suoi procuratori legali riuscirono a ridurre la pena inflitta ad una multa.

Dopo una vita di servizio veramente patriottico, Piyadasa Sirisena non ricevette premi.

Morì  il 22 maggio 1946 all’età di  71 anni, lasciando ai posteri un record impareggiabile di servizio nazionale.  (Da Internet: Società Commemorative Piyadasa Sirisena)

 

FILATELIA

SRI LANKA  1979

 

 

 

 

SIRVANI XAQANI

(Azerbeigian)

 

Nato a Shirvan  nel 1126 durante il governo di Shirvanshah, un vassallo dell’impero Seliuq, morì a Tabriz nel 1199. Crebbe sotto la guida di un famoso studioso e medico di quell’epoca, Kafieddin Omer Osman.

 

FILATELIA

AZERBEIGIAN Anno 1997 

 

 

 

Sisgoreo Giorgio

(Croazia)

 

Nato a Sebenico nel 1420. Morto nel 1520.

In latino Sisgoreus o Sisgoritus, fu un poeta croato latinista. 

Nato nella prima metà del 15° secolo, studiò  a Padova dove conseguì un dottorato in diritto canonico e in diritto laico. Era un prete con molti doveri,  e fu Vicario Episcopale per due volte.

Esistono vaghe notizie circa i nemici potenti che lo portarono alla perdita del patrimonio del padre e altrettanto vaghe informazioni sull'anno di nascita e di morte. 

Giorgio Sisgoreo viene considerato come il primo umanista e la personalità centrale del circolo umanistico di Sibenik e anche una delle figure più importanti della vita culturale del 15° secolo e della storia del popolo croato. 

La sua Elegiarum et carminum libri tres ( "Libro di elegie e poesie", Venezia, 1477) è  un antico incunabolo della poesia croata pubblicato durante la sua vita.

Si compone di 62 canzoni, soprattutto in distici elegiaci e 11 canzoni composte in strofa  sapfičkoj e 3 in sanzioni  in falečkim. Tema è  l'antica mitologia e la storia slava, ma sono presenti lettere e anche epigrammi. Sebbene non esista una raccolta  unitaria di poesie d'amore, molte di messe sono presenti nell'opera.

Famosa fu De Sibenicensis agro vastatione ( "Elegia sulla devastazione del campo Sibenik).

La raccolta di poesie in latino in strofa sapfičkoj, rimasta in manoscritto fino al anno 1962,  è dedicata al Principe Antonio Calbu di Sibenik Si compone di 16 canzoni in strofa safičkoj, e altri  13 canti dedicati agli Apostoli e a San Paolo.

Un dibattito scritto di carattere geografico e storico in prosa, De situ et Illyriae Civitate Sibenici

( "A proposito dell'Illiria e della città di Sebenico") si compone di 17 capitoli ed è a sfondo patriottico.

Esiste anche un testo inedito dal titolo  Prosopopeya edita per Gergorium Sisgoreum dagli studenti Sibenicensi.

 

FILATELIA

CROAZIA  Anno 2009

 

 

SJOBERG BIRGER

(Svezia)

   

Nato a Vänesborg il 6 dicembre 1885 Morto a Växjö il 30 aprile 1929.

Di famiglia piccolo borghese, a quattordici anni interruppe gli studi e si occupò di diversi  lavori. Fu giornalista e la sua passione per la poesia lo portò a pubblicare alcune liriche su giornali le quali gli diedero una certa notorietà. La prima raccolta uscì  nel 1922 sotto il titolo Il libro di Frida. Sono descrizioni volutamente prosaiche della vita di una cittadina di provincia, venate di ironia.

Seguì un romanzo di stampo dickensiano dal titolo Il quartetto che si sciolse (1924), poi pubblicò un secondo libro di poesie Crisi e corone (1926), una raccolta sugli orrori della guerra.

Lasciò molto materiale inedito che venne in seguito pubblicato: Il secondo libro di Frida (1929), Ricordi della terra (1940), La rivolta della sintassi (1955), Il terzo libro di Frida (1956).

 

FILATELIA.

SVEZIA  Anno 1985  (1332)

 

 

Sjöwall Maj  e WAHLOO FREDRIK PER

(Svezia)

 

Maj Sjöwall e Per Wahlöö , sono gli autori di  una serie di dieci romanzi polizieschi incentrati sulla figura e sulle gesta di un detective dalla sezione speciale omicidi della polizia nazionale svedese. Protagonista delle storie narrate è il detective Martin Beck. Entrambi gli autori hanno anche scritto romanzi separatamente.. Per la serie Martin Beck, hanno progettato e studiato ogni libro insieme poi hanno scritto i capitoli alternativamente.

Per Wahlöö Fredrik è nato a Tolo, Comune di Kungsbacka, Halland. Dopo gli studi,  ha lavorato come cronista di nera. Per un certo periodo fece lunghi viaggi intorno al mondo. Al suo ritorno in Svezia riprese di nuovo a lavorare come giornalista.

Ha avuto una relazione  durata 13 anni con Maj Sjöwall, ma non si sposarono mai..

Entrambi erano marxisti.. Walooo è stato sposato con Inger Wahlöö, nata Andersson.. Morì di cancro a Malmö all’età di  48 anni.

 

Maj Sjöwall svedese è una autrice e traduttrice. È maggiormente nota per il lavoro collaborativo con il suo partner Per Wahlöö su una serie di dieci romanzi sulle avventure di Martin Beck, un detective della polizia di Stoccolma. Nel 1971, il quarto di questi libri, The Laughing Policeman (1968) ha vinto un Edgar Award dalla Mystery Writers of America per il miglior romanzo, in seguito adattato in un  film. L'ispettore Martin è stato interpretato da Walter Matthau.

Sjowall scrisse anche romanzi separatamente.

Sjöwall ha avuto una relazione con Wahlöö che durò fino alla sua morte nel 1975.


FILATELIA

SVEZIA Anno  2010

 

 

 

SKALBE KARLIS

(Lettonia)

 

 Nato il 7 novembre 1879  a Vecpiebalga Vidzeme. Morto a Stoccolma nel 1945.

Prima di dedicarsi alla letteratura svolge diversi mestieri: aiutante in case coloniche, venditore ambulante, segretario comunale, maestro di scuola rurale.

Nel 1905 prende parte alla rivoluzione. Inviato in esilio, vive prima a Helsinki e poi a Oslo.

Al suo ritorno a Rìiga è condannato ad oltre un anno di carcere. Nel 1924 è corrispondente di guerra in Polonia. Nel 1915 vive prima a Mosca e poi a Pietroburgo.  

Nel 1916 entra a far parte dei battaglioni lettoni e nel 1917 è nominato membro dell’Assemblea Costituente. Dal 1823 è redattore capo del giornale “Piesaule”.

Poeta e prosatore lettone  tra i più fini e originali, è autore di versi (I sogni del prigioniero, 1902; Quando fioriscono i meli (1904); Nel fumo della terra, 1906) nei quali una squisita sensibilità naturalistica si accompagna all'analisi di stati d'animo e sentimenti.

Scrive anche favole e racconti di fate ispirati al folclore della sua terra: Favole invernali (1904), Come andai alla ricerca della figlia del Nord (1904), Racconti d’inverno (1914), Racconto del figlio maggiore (1924), Leggende della madre (1928).  

L’eroina delle sue opere è la Virtù, la felicità che trovano i cuori semplici nel sacrificarsi per gli altri.

 

FILATELIA 

LETTONIA  2001 (519)

 

 

SKARÐI SÍMUN AV

(Faeroer)

 

Nato nel 1872. Morto nel 1942.

Poeta faroese, politico e insegnante. Si è laureato al Collegio dei Docenti faroese nel 1896. Ha fondato la Føroya Fólkaháskúli (la scuola popolare Faoese) nel 1899, e ha lavorato lì come preside dal 1899 al 1942.

Il suo lavoro più famoso come poeta è l’ Inno nazionale faroese. E 'stato membro del parlamento per la Sjálvstýrisflokkurin (Self-Government Party) dal 1906 al 1914.

 

FILATELIA

FAEROER, Anno 2000, (375).

    

 

SKLYARENKO SEMEN DMITRYEVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1901. Morto nel 1962.

Autore di novelle.

 

FILATELIA

UKRAINA  Anno 2001 Busta postale.

 

 

 

SKOVORODA GRIGORJ SAVVIC

(Ucraina)

 

Nato a Cernuchi, Poltava, nel 1722.  Morto a Ivanovka, Charkov, nel 1794.

Figlio di un cosacco, dopo aver studiato all’Accademia teologica di Kiev, viaggiò in Europa (Ungheria, Austria, Germania e Italia) formandosi una vasta cultura.

A partire dal 1756 condusse vita nomade, predicando tra gli umili, sotto forma di canzoni e di favole, il ritorno alla natura e alla semplicità dei costumi e acquistandosi grande popolarità.

Affidò al suo oscuro pensiero, una forma di misticismo simbolistico che affondava le proprie radici nel neoplatonismo, ad una serie di scritti che furono pubblicati dopo la sua morte.

 

FILATELIA
UKRAINA Anno 1997 (304), RUSSIA  Anno  1972 
(3893)

 

 

 

SKRAM BERTHA AMALIE ALVER

(Norvegia)

 

Nata a Bergen nel 1847, morì a Copenhagen nel 1905.

Il padre, commerciante, andò in rovina quando era ancora piccola. All’età di diciotto anni sposò un capitano di mare, di nome Muller, col quale fece il giro del mondo.

Divorziò nel 1878 e si risposò nel 1884 con lo scrittore danese Erik Skram.

Donna avvenente, accesa sostenitrice dell’emancipazione femminile, basò la sua opera su una analisi della società e sulla denuncia sociale. I suoi romanzi sono crudamente realistici.

Frutto dell’esperienza del primo matrimonio è  Costanza Ring (1855). Seguirono Tradito (1893), Il professor Hieronimus (1895) sui metodi di cura per malati di mente, A.S. Jorgen (1895),  La gente di Hellemyr in quattro volumi (1887-1898) in cui narra la decadenza di una famiglia contadina attraverso varie generazioni. .

Per il teatro scrisse il dramma Agnete (1893) di cui è protagonista una donna in conflitto col conformismo della società borghese.

OPERE: La gente di Hellemyr.  Ciclo di quattro romanzi ( Sjur Gabriel  del  1887,  I due amici  del 1887,  S.G.Myre del 1890, I discendenti del 1898), che racchiude la storia di tre famiglie infelici per la miseria, le malattie e l’ubriachezza che costituiscono i motivi dominanti, mentre il pensiero della morte è sempre incombente. Si coglie una certa serenità solo nelle descrizioni della città di Bergen, nella vita a bordo di un piroscafo, elementi che rischiarano l’aria cupa in cui le varie storie sono immerse. L’opera è tra le più significative della letteratura naturalistica norvegese.

 

FILATELIA

NORVEGIA  Anno  1996  (1183/4)

 

 

SLADEK JOSEF VACLAV

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Zbiroh, Boemia, 1845. Morto nel 1912.

Fu professore di letteratura inglese presso l’Istituto superiore di commercio di Praga e poi direttore della rivista “Lumir” dal 1877 al 1898..

Scrisse numerose raccolte poetiche caratterizzate da semplicità e profondità di ispirazione: Poesie (1875), Scintille sul mare (1879),  Canti campagnoli e sonetti cechi (1889), Al sole invernale (1897).

Fu ottimo traduttore di Burns, Coleridge, Longfellow, Shakespeare.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno  1955   (808)

 

 

 

SLADKOVIC’ ANDREJ (pseud. di A. Braxatoris)

(Slovacchia)

 

Nato a Krupina  il 30 marzo 1820, morì a Radvan il 20 aprile 1872.

Studiò teologia a Bratislava e Halle dove lesse i poeti russi, in particolare Puskin. Dal 1844 al 1847 fu istitutore presso una famiglia nobiliare. Fece poi il parroco a Hrochot e dal 1856 sino alla morte a Radvan.

Il suo nome è legato a due poemi: Marina (1846) imperniato su un amore deluso, e ad una epopea idillica, Delvan (1853).

Meno significativa è la lirica, raccolta in Epos di Turciansky Svaty Martin  (1861)e Il conte Mikulas Sibic’ Zrinsky (1866).

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1972  (1924)

 

 

SLANOV  GABDOL

(Kazakistan)

 

Nato nel 1911. Morto nel 1969.

Iniziò la sua attività creativa nel 1931 collaborando col  quotidiano “Sotsialistik Kazakistan” presso il quale ha  lavorato per 15 anni. 

Nel 1938 ha pubblicato il primo libro di racconti e schizzi.  Poi la sua storia Un flusso da sogno, in cui vengono descritte le vicende dei lavoratori in una miniera d'oro. 

Slanov è stato un grande maestro e un sensibile educatore della gioventù.

 

FILATELIA

KAZAKISTAN  Anno 2011

 

 

 

SLAVEJKOV PETKO RACEV

(Bulgaria)

 

 Nato a Tirnovo nel 1827. Morto a Sofia nel 1895.

Fu uno dei maggiori poeti del Risorgimento bulgaro.  Insegnante, ebbe la possibilità di lavorare in molti villaggi, venendo a contatto col ceto più basso e a conoscenza della vita, delle difficoltà, della miseria e sofferenze del popolo, nonché delle tradizioni e del folklore.  Riuscì a raccogliere oltre 18.000 detti e proverbi bulgari.

Patriota, prese parte alla rivoluzione del 1876 e alle guerre russo-turca e serbo-bulgara del 1877 -79 e 1885..

Il suo esordio fu una poesia satirica scritta quando ancora era adolescente,  composta contro il vescovo di Tirnovo, la quale gli valse una punizione. Fu la prima scintilla della sua battaglia contro la supremazia della Chiesa bizantina, che intensificò in seguito.

Risorta la Bulgaria con il Trattato di Santo Stefano del 1878 e liberato dal carcere in cui era stato rinchiuso a Costantinopoli per alcuni scritti pubblicati sul giornale “Macedonia”, prese parte attiva alla politica del nuovo Stato e fu Ministro della pubblica Istruzione e poi degli Interni.  Non abbandonò mai la poesia tanto che i suoi lavori gli valsero il titolo di ‘Gran padre della patria’.

Scrisse il poemetto  La sorgente di Biancopiede (1873),  e Boika la voivoda, rimasto incompiuto.

Nella sua opera introdusse nuovi generi letterari e innovazioni lessicali, soprattutto in poesia, contribuendo a fissare la moderna lingua letteraria bulgara.

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno  1948  (579),  1977  (2355),  1986  (3050)

 

 

       

SLAVICI IOAN

(Romania )

 

Nato a Siria, Arad, il 18 gennaio 1848, morto a Crucea de Jos, Panciu, il 17 agosto 1925.

Seguì gli studi a Timisoara e ad Arad, poi frequentò la facoltà di giurisprudenza a Vienna dove incontrò Eminescu  che lo esortò nel suo lavoro di poeta.

 Fondatore della società studentesca “La giovane Romania”, tornò nel 1874 a Jasi e due anni dopo si trasferì a Bucarest. Nel 1884 fondò a Sibiu il giornale “La tribuna” che diresse fino al 1894.

Favorevole agli Imperi centrali, alla fine della guerra fu imprigionato per collaborazionismo. Graziato, trascorse gli ultimi anni nell’isolamento.

Il suo primo lavoro fu una commedia La figlia del sindaco 1871. Seguirono le Novelle popolari (1881), La figlia della foresta (1884), Novelle in sei volumi (1892-1926), Il mulino della fortuna (1896).

Fu anche autore di romanzi storici tra cui L’ultimo degli Armas (1923), di drammi  storici Gaspar Gratiani, e di volumi di memorie Le prigioni (1921), Ricordi (1924).

Inaugurò nella letteratura rumena il filone rurale e contadinesco, offrendo con i suoi versi e le prose  un quadro della vita rurale della Transilvania in via di trasformazione. Le sue trame sono tormentose, drammatiche, i personaggi non sono mai passivi; preferiscono l’autodistruzione invece di arrendersi. Il pathos con cui affrontano le situazioni ricorda quello greco.. È  l’autore di Mara (1894), il primo romanzo rumeno di tipo moderno

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1973  (2752), 

 

 

Slavin Lev Isaevič

(Russia)

 

Nato a Odessa nel 1896. Morto a Mosca nel 1984.

Scrittore russo rappresentò momenti e figure del primo periodo della Russia rivoluzionaria in romanzi (Naslednik "L'erede", 1930) e drammi (Intervencija "L'intervento", 1932). Della produzione successiva si ricordano le novelle Moi zemljaki ("I miei concittadini", 1942) e Za našu i vašu svobodu! ("Per la nostra e la vostra libertà!", 1968), dedicata al rivoluzionario polacco J. Dąbrowski. Interessanti i suoi saggi dedicati a I. Babel´, Ju. Oleša e altri autori russi.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1963  Cartolina postale (scena dal film Il ritorno di Maxim. )

 

 

SLOBODA RUDOLF

(Slovacchia)

 

Nato Rudolf Sloboda il 16 aprile 1938 a Ves e ivi morto il  6 ottobre 1995.

Scrittore, poeta, drammaturgo, sceneggiatore e autore di libri per bambini e giovani.

Proveniente da una famiglia di vecchi coloni e funzionari croati, trascorse l‘infanzia a Ves durante la prima Repubblica slovacca. Frequentò la scuola a Ves e successivamente studiò filosofia presso l'Università Comenius di Bratislava, ma, dopo essersi laureato, andò a lavorare nelle miniere del Ostrava. Tornato a Bratislava , lavorò come operaio edile e dopo il servizio servizio militare nella Boemia meridionale, tornò a Ostrava , dove visse tra il 1962- 1 964, per tornare infine al suo villaggio natale con la moglie e la figlia Eva.

Tra il 1965-1969 lavorò come redattore nella pubblicazione „Smena“ , negli anni 1972 - 1984 scrisse commedie in slovacco. Oltre a lavori occasionali (ad esempio, nel campo cinematografico) fu principalmente uno scrittore freelance. Con la moglie, malata di mente,  visse in condizioni modeste nella sua città natale fino alla sua tragica morte per impiccagione nel  1995.

La vita di Rudolf Sloboda è stata segnata da una lotta costante con la società e anche con se stesso. Con altri scrittori e colleghi ebbe spesso rapporti burrascosi. Noti erano i suoi eccessi alcolici. Più volte tentò il suicidio. Ogni sua opera è basata essenzialmente sulle proprie esperienze di vita. Caratteristica distintiva della sua prosa è la narrativa brillante che riproduce fedelmente idee ed eventi.

In numerose opere il motivo fondamentale è  amore, gelosia, erotismo, relazioni sessuali, ma anche la solitudine e la ricerca del senso della vita e della fede in Dio.

Una parte importante della sua personalità è descritta nei diari.

Opere: Prósa:  upraviťupraviť zdrojProse[  |  ]Narcis (1965)Narcis (1965), Britva (1967) Razor (1967), Uhorský rok (1968) Blue moon (1968), Šedé ruže (1969) Grigio Rose (1969), Romaneto Don Juan (1971) Romaneto Don Juan (1971), Ilias (1973) Ilias (1973), Hlboký mier (1976) Pace Profonda (1976), Hudba (1977) Musica (1977), Vernosť (1979) Loyalty (1979), Druhý človek (1981) Il secondo uomo (1981), Rozum (1982) Reason (1982), Dni radosti (1982) Giorni di gioia (1982), Stratený raj (1983) Paradise Lost (1983), Pánsky flám (1986) Uomini binge (1986,) Uršuľa (1987) Ursula (1987), Ako som sa stal mudrcom (1987) Sono diventato saggi (1987), Pokus o autoportrét (1988) Tentativo di self-portrait (1988), Hraničný kameň (1989) Pietra di confine (1989), Rubato (1990) Rubato (1990), Krv (1991) Sangue (1991), Útek z rodnej obce (1992) Fuga dal villaggio natale (1992), Jeseň (1994) Autunno (1994), Herečky (1995) Attrici (1995), Pamäti (1996) Memory (1996) Do tohto domu sa vchádzalo širokou bránou. Per questa casa è caricato contro un ampio cancello. Zobrané poviedky I. 1958 – 1968 (2001) Storie raccolte I. 1958, - 1968 (2001), Rodné mestečko. Hometown. Zobrané poviedky II. Collected Stories II. 1969 – 1988 (2002) 1969 - 1988 (2002), Láska (2002) Amore (2002), Z tvorby (2002) Dal lavoro di (2002), Z denníkov (2002) Dai diari (2002), Jesenná (zato) silná láska. Autunno (Ma) l'amore forte. Zobrané poviedky III. Collected Stories III. 1989 – 1995 (2003) 1989 - 1995 (2003), Listy a eseje (2004) Lettere e Saggi (2004,) Záznamy (2010) Records (2010.)

Poésia upraviť - upraviť zdroj[  |  ]Večerná otázka vtákovi (1977) Sera Domanda uccelli (1977).

Teatro - Vojna s malým Holandskom (1965) Guerra con un piccolo Bassi (1965), Pašie (1972) Passion (1972,) Armagedon na Grbe (1993) Armageddon su Grbe (1993), Macocha (1995) Abyss (1995).

Sceneggiature per film [|  ] Orestea (1971)Oreste (1971), Milosrdný čas (1975) Tempo Misericordioso (1975), Karline manželstvá (1980) Matrimoni Karlin (1980), Don Juan zo Žabokriek (1982) Don Juan di Žabokriek (1982), Uršuľa (1987) Ursula (1987), Prerušená hra (1989) Gioco Interrupted (1989), Dušička (1993) Anima (1993), Jesenná (zato) silná láska (2003) Autunno (crede) forte amore (2003).

Tradusse opere dal tedesco, bulgaro, polacco, inglese, russo, serbo, sloveno, macedone, romeno, ceco, croato, ungherese e inglese.

 

FILATELIA

SLOVACCHIA Anno 2013

SLOWACKI JULIUSZ

(Polonia)

 

Nacque a Krzemeniec il 4 ottobre 1809 e morì a Parigi il 3 aprile 1849.

Orfano di padre, fu allevato dalla madre, donna sensibile e colta. Crebbe malaticcio. Per volontà del patrigno studiò legge. Conobbe Mickiewiicz, prese parte all’insurrezione del 1830 e nel 1831 partì per un viaggio all’estero. Soggiornò in Svizzera, Francia, Oriente, Italia.

Aveva 17 anni quando compose la prima Elegia ucraina di sapore byroniano.

La prima giovinezza fu segnata dall’amore non corrisposto per Luisa Sniadecka e dall’amicizia con un compagno che si uccise.

Impiegato in un ministero di Varsavia si occupò di letteratura e iniziò a scrivere drammi per il teatro.

Allo scoppio della rivoluzione del 1880 fu inviato a Dresda e poi a Londra e successivamente a Parigi da cui partì presto. Avendo Mickiewicz scritto la terza parte della ‘opera Dziady in cui il suo patrigno appariva come nemico e delatore dei Filareti (Società Segreta Patriottica), Slowacki rispose aspramente col dramma Kordjan (1834) che insieme a Lambro pubblicò a Parigi..

Si trasferì successivamente in Svizzera dove trascorse anni sereni. Fu in Italia, a Roma dove conobbe il poeta Krasinski, che  lo esortò a difendersi dai  critici. Nacque il poema Beniowski nel quale lo scrittore non risparmiò nessuno. Da Roma si recò in Oriente (Grecia, Egitto, Palestina).

Nel 1837 ritornò in Italia e visse a Firenze dove conobbe una sua compatriota che idealizzò negli scritti fino a farne una figura irreale.

Nel 1842, udito parlare del mistico Andrea Towiànski, volle conoscerlo e ne abbracciò le idee. Si convertì alla letteratura di ispirazione filosofico-religiosa, incentrata sul mito del poeta-vate che assolve una funzione storica e spirituale.

Nel 1848 tornò in patria per vedere la madre, con cui aveva intrattenuto una intensa corrispondenza epistolare.  Rimase con lei per poco tempo perché la polizia, per sue passate attività non conformi al regime, lo costrinse ad allontanarsi.  Pochi mesi dopo moriva a Parigi. Le spoglie furono portate in patria nel 1927, sulla collina di Wawel di Cracovia.

Scrisse numerosi poemi epici, lirici, filosofici L’arabo (1832), La vipera (1832), Anelli (1837), La genesi dello spirito (1945), Il re dello spirito (1946-49).

Scrisse i drammi Maria Stuarda (1830), Balladyna (1834), Lilla Weneda (1840), Mazepa (1840), Padre Marco (1843), Il sogno d’argento di Salomea (1844).

Le Lettere a mia madre costituiscono un prezioso documento psicologico sulla sensibilità romantica.

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1927   (333),  1947 (595/6), 1948 (fog. 9), 1949  (563),  1962  (1173),  1978  (2409)

 

 

SMBAT SHAHAZIZ

(Armenia)

 

Nato nel 1840, ad Ashtarak, Armenia.  Morto a Mosca il 5 gennaio 1908.

Educatore armeno, poeta e pubblicista, nacque  nella famiglia di un pope. Era il più giovane di sei fratelli. E 'stato educato a casa fino all'età di 10 anni e poi inviato al Collegio Lazarian di Mosca. Dopo la  laurea, conseguita nel 1862, gli è stato chiesto di rimanere e di insegnare la lingua moderna e classica armena a livello di scuola primaria, il tutto mentre stava preparando un titolo universitario. Nel 1867 gli fu concessa la laurea in lingue orientali presso l'Università di San Pietroburgo. Ricoprì in seguito una importante  cattedra di insegnamento presso l’Università Lazarian che resse per trenta cinque anni, fino al suo pensionamento nel 1897.

Ha iniziato a scrivere quando era studente ed è stato influenzato da Raffaello Patkanian e Khachatur Abovyan. Ha contribuito alla rivista “Hiusisapayl”, fondata e diretta da Stepanos Nazarian, dove scrisse articoli e saggi fino alla sua chiusura. Nel 1860 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Azatutyan zhamer (Ore di libertà) composta da 33 poesie, la maggior parte delle  quali scritte in lingua armena moderna e classica. Il tema delle poesie varia tra l'amore, la natura e gli eroi nazionali. Il suo secondo libro fu pubblicato nel 1865. Si trattò di un lungo poema patriottico intitolato Levoni vishte (Dolore di Levon). La poesia riflette l'ideologia riformista emergente nell’Impero russo,  e, al momento, fu bene accolto.

 Shahaziz ha incoraggiato l'uso dell’armeno moderno, ha criticato i metodi di educazione arcaici,  il conservatorismo di alcuni leader religiosi e denunciato il dispotismo e l'atteggiamento ipocrita delle potenze europee per quanto riguardava la questione armena. Nel 1893 ha fondato il Fondo Abovian-Nazarian per gli scrittori bisognosi. Dopo il suo pensionamento nel 1898 ha creato un comitato a Mosca per organizzare la cura e l'educazione dei bambini orfani a causa di massacri di  Hamidian. Ha denunciato la posizione anti-armena del regime zarista in Russia  in Hishogutiuner Vardanants toni artiv (Ricordi dalla festa di Vardanank, 1901) e la doppiezza della diplomazia turca in Mi kani khosk im entertsoghnerin (Qualche parola ai miei lettori, 1903).

Morì nel 1908.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1999 (Annullo speciale e Busta postale)

    

 

 

SMERDOV  ALEKXANDER IVANOVICH

(Russia)

 

Nato nel 1910. Morto nel 1986.

Poeta Russo-siberiano.

 

FILATELIA

Russia, Anno  2010.09.13,  Annullo speciale e Busta Postale.

 

 

 

SMIRNENSKI CHRISTO (pseud.  di C. Izmirliev)

(Russia)

 

Nato a Kukus, Macedonia nel 1898,  morì a Sofia nel  1923

Ammalato di tubercolosi  e presago della sua fine trovò conforto nella poesia e scrisse  versi in cui cantò la Rivoluzione di Ottobre. È  uno dei maggiori rappresentanti della letteratura proletaria bulgara.

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1948   (577),  1948   (588/9),  1958   (952),  1963  (1207),  1968  (1617),  1973 (2032/3), 1983  (2766),  1998  (3790)

 

 

Smith Alexander McCall
(Inghilterra)

 

E’uno degli autori più prolifici e più popolari del mondo. La sua carriera è stato variegata: per molti anni è stato professore di Diritto medico. Poi, dopo la pubblicazione del suo grande successo No 1 Ladies’ Detective Agency, DJO , che ha venduto oltre venti milioni di copie, ha dedicato il suo tempo alla scrittura di fiction e ha visto la sua varie serie tradotte in oltre quaranta lingue. La serie delle sue opere comprende i romanzi Scotland Street, la serie Sunday  Philosophy Club, la serie Von Igelfeld, e i romanzo Corduroy Mansions.

Numerose   sue opere hanno  ricevuto premi per la scrittura, tra cui il British Book Awards Autore of the Year Award nel 2004 e  nel 2007 un CBE per il servizio reso alla letteratura.

 Vive a Edimburgo.

 

FILATELIA

MauritIus Isole  Anno 2014

 

Smith Dorothy Gladys

(Inghilterra)  

 

Nata a Whitefield, Lancashire nel 1896. Morta nel 1990.

La famiglia si spostò dal Lancashire a Trafford, Manchester, dove Dorothy trascorse l’infanzia. Dopo la morte del padre, la madre si risposò e si trasferì a Londra con la famiglia e la giovane poté frequentare la scuola di arte drammatica. Durante quel periodo la madre si ammalò di cancro alla mammella e prima di morire si convertì, assieme alla figlia, al cristianesimo.

Dorothy cercò, con poco successo, si seguire la carriera da attrice, ma dovette ripiegare su altri lavori, tra cui commessa in un negozio di mobili.

Nel 1931, sotto lo pseudonimo di C.L. Anthony, scrisse Croco d’autunno, attirando l’attenzione  di alcuni critici letterari.

Trascorse la maggior parte della sua vita in una casa di Londra, assieme al marito, col quale, in seguito, si recò negli Stati Uniti. Durante la permanenza scrisse il romanzo Ho un castello nel cuore, che fu il preludio al suo ritorno in Inghilterra della quale sentiva molta nostalgia.

La Smith è conosciuta per la sua opera La carica dei cento uno, che la fece conoscere in tutto il mondo anche in virtù del film che Disney trasse dal libro.

Opere: I Capture the Castle (1948),  I cento e un Dalmati, o The Great Dog Robbery (1956),  La Luna Nuova, con la vecchia (1963) ,  La città in fiore (1965) ,   Rivelazioni (1967),   Un racconto di due famiglie (1970),  La Ragazza dal lume di candela,   Bagno (1978),  Midnight Kittens (1978)

 

FILATELIA 

BELGIO  2006,  CAICOS ISLANDS 1983, COSTA D’AVORIO 2003, FUJERA 1972, GAMBIA 1998, GRENADA 1983, GRENADA GRENADINES  1988, GUYANA 1991,  1999, PALAU  1996, REDONDA 1982, SAO TOMÈ & PRINCIPE 2008, SIERRA LEONE  1991, TANZANIA 1990, USA 2008 .

 

 

SMITH PAULINE

(Sud Africa)

 

Nasce nel 1882 e muore nel 1959.

Autrice di Il piccolo Karoo (1925), The beadler (1926), mette a fuoco la vita di una comunità rurale e anche se alcuni aspetti della sua narrativa sono stati presi a pretesto per giustificare l’oppressione dei neri da parte degli Africaaners, rappresenta un delle poche voci di dissenso sull’atteggiamento antiboero degli inglesi.

 

FILATELIA

SUD AFRICA Anno 1984  (548)

 

SMOLICH  YURY KORNEEVICH

(Ukraina)

 

Nato nel 1900. Morto nel 1976.

Scrittor ucraino-russo.

 

FILATELIA

USSR, Anni 1980 e 1990  Buste postali.

 

 

Smrek Ján

(Cecoslovacchia) 

 

Nato nel 1898. Morto nel 1982. Poeta, traduttore, giornalista e organizzatore culturale, dal 1925 al 1930 capo redattore del “Narodne noviny “ e dal 1930 al 1939 editore con Leopold Mazac in una casa editrice di Praga.

Sostenitore della “poesia della vitalità”, durante la Seconda guerra mondiale si fece promotore  e sostenitore della santità della vita umana. Nelle sue opere esaltò il lavoro e il ritorno della poesia alla natura.

Fu autore anche di libri e poesie per ragazzi, di biografie di poeti e di traduzioni dall’ungherese, francese e russo

Fondò la rivista “Elàn” di cui fu direttore dal 1925 al 1937.

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA Anno 1998 (282)

 

 

Smuul Juhan

(Estonia)

 

Nato nel 1922.  Morto  nel  1971.

Autore e sceneggiatore.

Fino al 1954 usò in campo letterario lo pseudonimo di Johannes Schmuul. 

Scrisse numerosi diari di viaggio. Quello che lo rese famoso è stato il resoconto su una spedizione sovietica nell’Antartide.

Smuul scrisse pure quattro sceneggiature.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1981  Busta postale

 

SNEGIN  (pseud. di DMITRY FEODOROVICH POTSELUYEV)

(Kazakistan)

 

Dmitry Feodorovich Potseluyev (Snegin) (7.11.1912 – 30.03.2001) was born in the city of Vernyi on November 7, 1912. Nato nella città di Vernyi il 7 novembre 1912. He graduated from the Kazakh agricultural institute in 1935 with the speciality of agronomist-fruit grower. Si è laureato presso l'Istituto kazaka di agricoltura agricola nel 1935 con la specialità di coltivatore agronomo-frutta.

In 1934 there was published the first collection of his verses “The Wind from the East”. Nel 1934 vi è stata pubblicata la prima raccolta dei suoi versi Il vento da Est. In the autumn of 1936 he was called to the army, after a year, passing all the exams, he became the officer-artillerist. Nell'autunno del 1936 fu chiamato alle armi e, dopo un anno, superò tutti gli esami per diventare ufficiale-artigliere. He participated in the Great Patriotic war. Ha partecipato alla Grande Guerra Patriottica.

In 1937-1941 he worked as deputy executive editor of the magazine “Literature and art of Kazakhstan”. Nel 1937-1941 ha lavorato come vicedirettore esecutivo della rivista "La letteratura e l'arte del Kazakistan" dove pubblicò le raccolte poetiche There are published in Almaty his poetic collections “Semirechye”, “My city”. Semirechye, La mia città.

In 1945-1952 he was chief editor of the magazine “Kazakhstan”, in 1956-1960 –deputy chief editor of the repu7blican satirical magazine “Ara” – “The Bumble-bee”, in 1961-1963, 1967-1971 – chief editor of the magazine “Prostor”, in 1971-1982 – secretary of the Writers' union of Kazakhstan. Nel 1945-1952 è stato redattore capo della rivista "Kazakhstan", nel 1956-1960, vice redattore capo della rivista satirica repubblicana, nel 1961-1963, 1967-1971 - capo redattore della rivista "Prostor", nel 1971-1982 - segretario del sindacato del Kazakistan degli Scrittori.

DFSnegin is one of the first Russian poets who write on Kazakh themes. Snegin è uno dei primi poeti russi che scrivono su temi kazaki. In the novel-trilogy “In Verny city” (book 1 – 1956; book 2 – 1959; book 3- 1970) there is depicted the establishment of Soviet power in Almaty. Nel romanzo-trilogia Nella città di  Verny vi è raffigurata l'istituzione del potere sovietico in Almaty. The main motif of the novel “The morning and two steps in the afternoon” (1976) – the merging of personal aspirations with the fight of the people, the frindship between the Russian and Kazakh peoples. Il motivo principale del romanzo La mattina e due passi nel pomeriggio (1976) è la fusione delle aspirazioni personali con la lotta del popolo. Fu anche un eccellente traduttore.

In the short novels “At the far approaches” (1948) and “On the offensive” (1953) about the heroes of the Panfilov division he recreated the true history of the division. Tra le sue opere: Approcci lontani (1948) e L'offensiva (1953), The year 2001 is marked by the qualitatively new creation – “The tape-recorder 000001… or the Pranks of Rustam”. Il 2001 è segnato dalla nuova creazione qualitativamente - Il registratore 000001 ... o gli scherzi di Rustam (2001). Its unusual content and forms allowed some critics who paid attention to it, to call it an “avant-garde-existentialist” work.Snegin fu anche un eccellente  narratore-cantastorie e un partecipante attivo degli eventi, personaggi del romanzo poliziesco. One of the last creations of Dmitry Snegin was the book about his battle-front brother, the outstanding theoretician of military thought, the Hero of the Soviet Union Bauyrzhan Momysh-uly “Open to everybody – Arysym edi-au, Bauyrzhan” (it was translated into Kazakh by Abilmazhin Zhumabayev).Una delle ultime opere è stata la biografia di fratello, un  eccezionale teorico del pensiero militare.

Fu insignito di diversi premi tra  il  Premio Presidenziale per la pace e la concordia spirituale.

 

FILATELIA

KAZAKISTAN  2012 (650)

 

 

 

SNEGOV SERGEY ALEKSANDROVICH

(Russia)

 

Nato il 20 agosto 1910. Morto nel febbraio 1994).

Scrittore sovietico di fantascienza, vinse nel 1987 il Premio Aelita  per la fantascienza sovietica. La serie di romanzi “Like Gods” era popolare nell Germania dell'Est.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 2010  Busta postale

 

 

 

 

Sobolev Leonid Sergeevič

(Russia)

 

Nato a Irkutsk nel 1898. Morto a Mosca nel 1971.

Scrittore russo in servizio nella Marina militare dal 1918 al 1931, ha descritto in romanzi e racconti i varî aspetti, umili ed eroici, della vita dei marinai sovietici (Morskaja duša "Anima marinara", 1942; Zelënyj luč "Il raggio verde", 1954).

 

FILATELIA Anno 1973  Cartolina postale, 1988  Cartolina postale.

 

 

SÖDERBERG HJALMAR

(Svezia)

 

Nato a Stoccolma il 2 luglio 1869, morto a Copenhagen il 14 ottobre 1941.

Figlio di un notaio, studiò a Uppsala. Lavorò presso le dogane, fece il giornalista e poi si  dedicò interamente alla letteratura.. Dal 1917 risiedette  a Copenhagen.

Tra le sue opere: Turbamenti (1895), Brevi storie (1898), La gioventù di Martin Birck (1901),  Il dottor Glas (1905),  Cuore inquieto (1909), Il gioco serio (1912), Il drago pieno di talento (913). I suoi romanzi suscitarono un certo scandalo per la franchezza con cui trattò  i problemi sessuali.

Pubblicò novelle finemente umoristiche tra cui Stranieri (1903), Si fa buio sulla via (1907), Viaggio a Roma (1929).

Scrisse i drammi Geltrude (1906), La stella della sera (1913), La voce del destino (1922).  Compose i saggi Il fuoco di Jahvé (1918), Gesù e Barabba (1928), Il Messia trasformato (1932), L’ultimo libro (1942).

Nelle sue opere riflette la Stoccolma del primo Novecento in procinto di passare da un momento di tranquillità ad un’epoca moderna e tumultuosa.

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1969  (634)

 

 

SODERGRAN EDITH

(Finlandia)

 

Nata a Pietroburgo nel 1892. Morta a Raivola (Carelia) nel 1923.

Poetessa in lingua svedese, subì molteplici influssi provenienti dall’avanguardia del primo Novecento, caratterizzati da intensa spiritualità e da concetti filosofici ispirati dalle dottrine di Nietzsche.

Le sue liriche sono raccolte in Poesie (1916), La lira di settembre (1918), L’altare delle rose (1919), L’ombra del futuro (1920).

Presaga di una morte prematura, l’accentuarsi del problema di Dio e la sua rassegnazione la spinsero a scrivere nel 1925 Il paese che non esiste, opera pubblicata postuma nel 1925.

 

FILATELIA

FINLANDIA Anno 1992  (1151)

 

 

SOEIRO PEREIRA GOMES JOAQUIM

(Portogallo)

 

Nato  Gestaco, Oporto, nel 1909. Morto nel 1949.

Figlio di due coltivatori, studiò nella scuola agricola a Coimbra, e, terminati gli studi, emigrò in Angola dove rimase per un anno.  Tornato in Portogallo si stabilì ad Alhandra e trovò lavoro presso una fabbrica di cemento. Militante

comunista  si occupò attivamente del movimento dei lavoratori in questioni legate ai problemi degli operai e del lavoro.

Nel 1939, a soli 20 anni, cominciò a pubblicare i primi testi nel giornale settimanale “ O Diablo”.

Fra i suoi lavori più importanti ci sono due romanzi legati alla critica sociale  Esteiros e Engrenagem e parecchie storie che sono un'esaltazione del comunismo e della militanza comunista.

Come membro del partito comunista portoghese, fu costretto a vivere in clandestinità a causa della repressione del regime fascista portoghese. 

Morì di tubercolosi, non avendo potuto ricevere alcun aiuto medico.

Il suo lavoro principale, Esteiros, pubblicato in 1941, illustrato da  Álvaro Cunhal, è dedicato “ai figli degli uomini che non furono mai bambini”. E’ la storia di un gruppo di bambini , figli di proletari, costretti a lavorare in una piccola fabbrica di mattoni, senza poter frequentare la scuola. Ma è soprattutto una dura critica al sistema sociale dominante e alla cecità di chi governa.

Inoltre ha scritto un romanzo, pubblicato postumo,  Engrenagem in cui analizza i cambiamenti sofferti da un ambiente agricolo trasformato in ambiente industriale. Diversamente da Esteiros, in Engrenagem, si può trovare il forte tono caratteristico dei pamphlet. Potrebbe essere considerato come conseguenza dello stretto rapporto fra Gomes ed il partito comunista portoghese .

 

FILATELIA

PORTOGALLO Anno 2009.

 

 

SOFOCLE

(Grecia)

 

Nato a Colono (497-496), morì ad  Atene nel 406 a.C.

Nacque presso Atene e per il tempo in cui visse si può considerare il rappresentante di quel periodo di floridezza che va sotto il nome di Età di Pericle.

Ricco di famiglia, il padre aveva una fabbrica di armi, bello, occupò cariche pubbliche quale stratega con Pericle.

La leggenda racconta che a novant’anni venne citato in giudizio dai figli sotto l’accusa di essere incapace di intendere e di volere.  Il tragediografo lesse ai giudici alcune pagine della sua ultima opera, L’Edipo a Colono, e fu assolto.

Dalla moglie Nicostrata aveva avuto un figlio Iofonte, autore di tragedie poco originali; dalla  cortigiana Teoride ebbe Ariastone, il cui figlio seguì le orme del nonno in campo teatrale.

La sua morte sarebbe avvenuta per lo sforzo sostenuto nel recitare un lungo brano dell’Antigone, secondo altri per la gioia di aver vinto un premio negli agoni drammatici. Secondo altri ancora sarebbe morto giocando con alcuni bambini  in un gioco che consisteva nel lanciare in aria acini d’uva e nel saperli cogliere solo con la bocca aperta. Uno di questi gli andò in gola e lo soffocò.

Di lui ci rimangono sette tragedie e un dramma satiresco: Aiace, Antigone, Edipo re, Elettra, Trachinie, Filottete, Edipo a Colono e il dramma satiresco I cercatori di tracce.

Sofocle si muove tra il misticismo di Eschilo e il naturalismo di Euripide. La sua tragedia è naturale ed umana. Rimane sempre l’intervento del Fato, ma le azioni spesso sono determinate da passioni  individuali. I personaggi sono mobili, dinamici con caratteri vari, a volte opposti. Lo stile non è molto elevato ma a metà tra ricercatezza e prosaicità

 

FILATELIA

CROAZIA Anno 1957 (418), GRECIA  Anno 1975 (1185), 1987 (1654), 1998  (1981), SIERRA LEONE Anno 1990 (1189), SAINT VINCENT Anno 1993 (1656)

 

SOFRONOV ANATOLY VLADIMIROVICH

(Russia)

 

Nato nel 1911. Morto nel 1990.

Poeta sovietico e commediografo.

 

FILATELIA

USSR, Anno 1968.03.12, Busta postale. Monumento.

 

 

Solera Temistocle

(Italia)

 

Nato a Ferrara il  25 dicembre 1815. Morto a Milano il 21 aprile 1878.

Poeta, scrittore, musicista e librettista di opere liriche.

Esordì molto giovane come poeta e scrittore di romanzi, dopo aver effettuato studi letterari e musicali. Fu politicamente impegnato nella corrente neoguelfa.

Tra il 1840 e il 1845  scrisse quattro opere su libretto proprio, le quali non raccolsero il successo sperato. La notorietà giunse quando iniziò a collaborare con Giuseppe Verdi per il quale scrisse i libretti di Oberto conte di San Bonifacio (1839), Giovanna d’Arco (1845) e Attila (1846).

Dopo il 1845 si trasferì in Spagna, lavorando nel mondo teatrale in varie città, componendo l’opera La hermana  de Pelayo e un poema storico intitolato La toma de loiò. Scrisse inoltre un libretto per Juan Arrieta, direttore del conservatorio madrileno.

Negli ultimi anni di vita tornò in Italia muovendosi nei retroscena politici di quegli anni, fungendo anche da corriere fra Napoleone III e Cavour.

Temistocle Solera morì, in solitudine, nel giorno di Pasqua del 1878 e fu sepolto nel Cimitero monumentale di Milano. 

In qualità di compositore scrisse le opere: Ildegonda (1840),  Il contadino d’Agliate (1841), (seconda versione: La fanciulla di Castelguelfo (1842), Genio e sventura (1843).,

Come librettista scrisse: Gildippe e Odoardo per Otto Nicolai (1840), I Bonifazi e i Salinguerra per Achille Graffigna (1842),  Galeotto Manfredi  per Hermann (1842), Nabucco per Verdi (1842).

 

FILATELIA

LIBERIA  Anno 2001 (3694/7),  S. MARINO  Anno 2001 (1731).

 

           

SOLJAN ANTUN

(Croazia)

 

Nato a Belgrado nel 1932, ivi morto nel 1993

Esordì nel campo poetico pubblicando Sull’orlo del mondo (1956). Nei suoi romanzi successivi Traditori (1961), Una breve escursione (1965), Il porto (1974), Gli altri abitanti sulla Luna (1968) descrisse la vita e i conflitti delle nuove generazioni.

Critico attivo pubblicò Cronaca triennale della poesia croata e serba (1965) e tradusse le opere di Eliot, Faulkner, Rilke.

La sua ultima produzione contiene una raccolta di elzeviri Il pescatore di granchi (1991) e il volume di versi Obiezioni in cui continua l’analisi della sua generazione, evidenziandone le illusioni

 

FILATELIA

CROAZIA Anno 2003 (609) 

 

   

SOLJENITZYN ALEKSANDR ISAEVIC’

(Russia)

 

Nacque a Rostov sul Don nel 1918. Morto nell’agosto del 2008

Rimasto orfano di padre, studiò e si laureò a Rostov in matematica e fisica e, contemporaneamente, per corrispondenza, in lettere e filosofia all’Università di Mosca.

Nell’ultimo conflitto mondiale fu capitano di artiglieria, Nel 1945 fu arrestato per aver intrattenuto una lunga corrispondenza con un amico nella quale criticava gli errori militari di Stalin. Fu condannato a otto anni di lavori forzati e tre al confino. Rilasciato nel 1956 e riabilitato nel 1957, fu autorizzato a risiedere a Rjazan’, dove insegnò matematica.

Si impose alla critica col racconto Una giornata di Ivan Denisovic’ (1962), drammatico diario di un uomo in un campo di prigionia. Seguirono Per il bene della causa   e  La casa matriona (1963), che rivelarono in lui un degno erede della tradizione letteraria russa.

Benché fosse salutato dall’intellighenzia progressista come coraggioso e autentico portavoce della ‘svolta nuova’, fu sempre nel mirino della censura. Le opere Il primo cerchio (1965) e Divisione cancro (1968) non ebbero la possibilità di circolare liberamente nell’URSS.

Per questo motivo si batté per la libertà letteraria e politica, ma fu espulso dall’ ‘Associazione  degli scrittori di Riazan’ nel 1969 e sottoposto al rigido controllo delle autorità.

Nel 1974 venne pure espulso dall’URSS a seguito della stampa all’estero della trilogia Arcipelago Gulag (1973-78), colossale raccolta di dati sulle deportazioni e sui lager staliniani. Stabilitosi a Zurigo, pubblicò   le memorie letterarie  La quercia e il vitello (1975), Lenin a Zurigo (1976).

Nel 1976 andò a vivere nel Vermont (USA) dove riprese a lavorare all’opera La ruota rossa. Nel 1986 pubblicò Tre storie e nel 1990 il pamphlet  Come ricostruire la nostra Russia.

Nel 1994 rientrò in patria e tra le sue ultime opere va citato Ego del 1995.

Nel 1970 ottenne il Premio Nobel. 

 

FILATELIA

ANTIGUA  Anno  1995  (1966), COMORE Anno 1977 (189), GUINEA Anno 20090 (1702), GUNEA EQUATOR. Anno 1974 (Mic 394), GRENADA Anno 1999 (3344), LIBERIA Anno 2001 (3604),  MALDIVE  Anno  1995  (2146), REDONDA Anno 1991, SAINT VINCENT Anno 1995 (2671).

 

 

 

SOLOCHOV MICHAIL ALECSANDROVIC’

(Russia)

 

Nato a Kruzilino, Rostov,  il 24 maggio 1905.  Morto nel 1984 a Rostov.

Di origine contadina trascorse la sua adolescenza in mezzo ai cosacchi. Studiò al ginnasio e poi prese parte alla guerra civile nelle file bolsceviche. Visse per un certo tempo a Mosca ricoprendo diversi lavori e poi ritornò tra la sua gente. A Mosca aveva pubblicato racconti su diversi giornali che vennero poi raccolti in Racconti del Don (1925), Nel 1928 venne pubblicata la prima parte del suo capolavoro Il Placido Don la cui conclusione col quarto volume apparve nel 1940.

Si dice che il vero autore del romanzo sia stato un ufficiale bianco, caduto durante la guerra intestina e che Solochov si sia impadronito del manoscritto e lo abbia manipolato per adeguarlo alle sue ideologie di scrittore proletario..

Le opere successive furono Terra dissodata (1932-56), Il destino di un uomo (1956-57).

Quale corrispondente di guerra prese a pubblicare nel 1943 a puntate  Hanno combattuto per la patria, un poema un po’ stucchevole  sugli avvenimenti della Seconda guerra mondiale. Migliore risulta il romanzo Il destino di un uomo (1957).

Deputato al Soviet Supremo nel 1936, Membro dell’Accademia delle scienze dell’URSS,  membro del PC e del PCUS dal 1961 fu tra le personalità più notevoli della politica e della letteratura russa.

Nel 1965 gli fu conferito il Premio Nobel.

 

FILATELIA

PALAU  Anno  2001  (1655)  RUSSIA  Anno  1990  (5798),  2005  (6880)

 

 

SOLOMOS DIONISIOS conte

(Grecia)

 

Nato a Zante nel 1798, morì a Corfù nel febbraio del 1857.

Di nobile famiglia di origine cretese, erede col fratello Demetrio di un ingente patrimonio, era nato dal conte Nicola, da anni vedovo, e da una donna di umile condizione che il conte, vecchio e paralitico, sposò in punto di morte..

Nel 1808 il suo tutore lo inviò a studiare in Italia per laurearsi in legge, ma la Musa della poesia influì notevolmente su di lui più delle pandette e dei codici. Incontrò Monti e Manzoni e decise di seguire le orme del Foscolo.  Formò la sua preparazione letteraria  particolarmente in Italia tra il 1808 e il 1818, studiando a Cremona, Venezia e poi all’università di Pavia.

La lotta per la libertà che si accese in Grecia nel 1821 infiammò il suo animo di poeta e gli dettò poesie e poemi.. Nel 1823 scrisse l’Inno alla libertà e alcune delle sue strofe divennero l’inno nazionale greco. Nel 1824 pubblicò a Parigi dei canti popolari e quello stesso anno diede alle stampe  il saggio Dialogo sulla lingua.

Nel 1828 per divergenze col fratello, lasciò Zante alla volta di Corfù, allora centro politico e letterario.

Nel 1834 pubblicò alcune ottave di una novella Lambros , di ispirazione byroniana.

La sua vita in quel periodo fu turbata da un processo, durato cinque anni, da lui intentato contro la madre, che si era risposata, e il fratellastro che rivendicava  l’eredità dei Salomos. Vinse la causa ma al prezzo dell’onore familiare trascinato per i tribunali.

La vicenda amareggiò il poeta che in quegli anni stava portando a compimento il poema Liberi assediati sull’eroica resistenza, sulla sortita e sulla morte degli assediati di Missolungi.. L’opera è rimasta allo stato di abbozzo così come il poema Porphiras, storia di un giovane inglese morto perché aggredito da uno squalo mentre nuotava nelle acque del golfo di Corfù.

Uomo solitario, scontroso, misantropo, colpito da nevrastenia, negli ultimi anni si diede all’alcool. Nel 1856 fu colto da una congestione cerebrale che  in pochi mesi lo portò alla morte.

Tra le sue opere, raccolte e pubblicate nel 1859, sono da ricordare Ode in morte di Byron (1825), Elogio al Foscolo (1827), i poemi incompiuti Lambros, Il  Cretese,  L’avvelenata,  Porphiras e i Liberi assediati.

 

FILATELIA

GRECIA  Anno 1930 (389),  1957  (637/9), 1996 (1914)

 

 

Songling Pu

(Cina)

 

Nato nel 1640. Morto nel 1715.

All’inizio del 18° secolo in Cina comparve una raccolta di racconti estremamente famosa dal titolo

Storie fantastiche del padiglione dei divertimenti, in cui l’autore Pu Songling con uno stile molto particolare presenta una serie di storie di volpi dai poteri speciali.

Pu Songling (1640-1715) è un letterato della dinastia Qing. Nato in una  famiglia di mercanti, si occupò di insegnamento per tutta la vita. A lui si devono molte opere letterarie, la più rappresentativa delle quali è la raccolta Storie fantastiche del padiglione dei divertimenti

La raccolta comprende in totale 431 novelle, le più brevi di soli 2-300 caratteri, le più lunghe di migliaia. Tramite storie di volpi e spiriti il testo attacca i vincoli dell’etica feudale e la corruzione del sistema degli esami imperiali e la rigidità dei riti feudali, e propone la libertà di carattere. Le storie d’amore sono le preferite dai lettori, imperniate su rapporti tra uomini e spiriti di volpi, esprimendo la speranza giovanile di infrangere i vincoli imposti dall’etica feudale.
Nella raccolta le volpi appaiono sempre come ragazze belle e di buon cuore. Fra queste spicca Xiao Cui, la protagonista della storia omonima, dalla trama complessa e affascinante, che l’autore con una tecnica speciale dipinge come una ragazza pura, buona, sveglia, amabile  e graziosa. Solo alla fine l’autore spiega che la ragazza è una piccola volpe diventata umana per ringraziare la famiglia Wang per aver concesso rifugio alla madre.

Sempre sul tema delle volpi, nella novella “La volpe sposa la figlia” Pu Songling presenta la calda scena di una famiglia di volpi che sposa la figlia. I membri della famiglia, gentili e raffinati, trattano l’uomo  entrato improvvisamente fra loro come un ospite d’onore, facendo scordare ai lettori tutte le sfortune e difficoltà della vita reale.

A parte le volpi belle, la raccolta comprende anche volpi brutte ma di buon cuore. Il racconto “La volpe brutta” parla di una volpe di aspetto sgradevole che visto un  intellettuale molto povero ne mantiene l’intera famiglia. Purtroppo, dopo aver ottenuto begli abiti e una comoda casa, costui invita un mago a cacciarla. Molto offesa per la sua ingratitudine, la volpe non solo si fa risarcire di tutto quanto gli ha dato, ma lo punisce anche con la magia. L’autore in questo modo intende condannare certe malvagità di cui si macchia spesso il genere umano.

La raccolta presenta anche delle volpi belle ma crudeli. Nella novella “La pelle dipinta”, una volpe indossa una bella pelle umana, nutrendosi di sangue umano, finendo naturalmente uccisa dall’uomo.

In generale nella sua opera Pu Songling tratteggia molte figure femminili , di preferenza volpi, affidando loro le buone qualità che l’umanità non possiede.

Le Storie fantastiche del padiglione dei divertimenti sono un’opera immortale nella storia della letteratura cinese. In più di 200 anni sono state tradotte in una ventina di lingue e diffuse in tutto il mondo, mentre molti episodi sono stati adattati in film, incontrando l’ampio  favore popolare. (da Internet)

 

FILATELIA

CINA  Anno  2003  (4079)

 

 

SOP NICOLA

(Bosnia Erzegovina)

 

Nato nel 1904. Morto nel  1982.MM

“L’opera  Lpoetica di Nikola Sop, poeta bosniaco di lingua croata è poco conosciuta in Italia sebbene sia considerato uno dei maggiori poeti slavi del Novecento.La sua opera Mentre i cosmi appassiscono (1966), curata da Dubravko Pusek, costituisce una preziosa occasione per avvicinarsi alla poesia di Sop.  Tema centrale della produzione più matura di Sop è il rapporto tra un io in ascolto e un'alterità cosmica e misteriosa, che richiede l'accettazione di un raccoglimento estremo, capace di sconvolgere ogni coordinata spazio-temporale e di pervenire ad una nuova sensibilità,  ad una dimensione che aspira a  superare il dissidio tra mondo esterno e realtà interiore.

La poesia di Sop offre al lettore uno straordinario esempio di incandescenza visionaria e di raffinata ricerca stilistica, contraddistinta dal desiderio di un oltre che si manifesta custodendo il proprio ineffabile segreto.” (Mauro Germani) (da  Internet)

 

FILATELIA

BOSNIA ERZEGOVINA Anno 2004 (461)

 

 

 

SORDELLO DA GOITO

(Italia)

 

Nato a Goito, Mantova nel 1200 ca.  Morto nel 1269 ca.

 Fin da  giovane si distinse fra i trovatori che si servivano del provenzale per le loro poesie e canzoni.

Intorno al 1225 rapì la moglie del conte Riccardo di San Bonifacio,  innamoratasi di lui e si rifugiò con la donna nella Marca Trevigiana, ma qualche tempo dopo, non sentendosi al sicuro, passò in Provenza dove fu naccolto in parecchie corti.

Tornato in Italia al seguito di Carlo d’Angiò, ottenne da lui alcuni possedimenti in Abruzzo.

Di Sordello restano 42 liriche provenzali e il poemetto didattico Ensenhamen d’onor. Ma la sua migliore opera è Il compianto in morte di Ser Blacatz.

Fu il maggiore dei trovatori italiani. Alla sua fama ha contribuito molto la raffigurazione che Dante ne fa nella Divina Commedia. e nel De vulgari eloquentia

 

FILATELIA

ITALIA  Anno 1997  (2349)

 

 

SOSJURA VOLODYMYR MYKOLAJOVIC

(Ucraina)

 

Nato a Debal’cevo, Domecik nel 1897. Morto a Kiev nel 1965.

Figlio di minatori, pubblicò nel 1921 un libro di poesie in cui espresse il suo animo di rivoluzionario e i suoi ideali ribaditi nei volumi: L’anno 1917 (1921), Inverno rosso (1922), Oksana (1922) in cui l’eroina è una ragazza minatrice..

Il tono della sua lirica più intima è presente nelle liriche d’amore Nevi (1924 e Quando fioriscono le acacie (1928).

Tra gli ultimi lavori si ricordano Le lontananze dell’usignuolo (1957) e Così nessuno amò (1960).

 

FILATELIA

UKRAINA  Anno 1998  (323)

 

 

Soumet Alexandre

(Francia)

 

Nato a Castelnaudary nel 1788. Morto nel 1845.
Il padre volle che entrasse a far parte dell’esercito, ma la passione del giovane per la poesia lo spinse  verso altre vie. 

Ammiratore di di Klopstock e Schiller, allora poco conosciuto in Francia, fu rimproverato da Madame de Staël per la mancanza di entusiasmo verso la sua opera De l'Allemagne.

Soumet, venuto a Parigi nel 1810, scrisse alcune poesie in onore di Napoleone,  assicurandosi  la nomina a revisore dei conti del Conseil d'Etat. La sua nota elegia La pauvre fille apparsa nel 1814, e due tragedie prodotte nel 1822, Clytemnestre e Saulo, gli assicurarono l’ammissione alla Accademia nel 1824.

La successiva tragedia Jeanne d'Arc (1825) suscitò un grande entusiasmo, tanto da essere considerata come l’opera più riuscita.

Tra i suoi altri lavori  Elisabeth de France (1828), una debole imitazione del  Don Carlos di Schiller.

Ottenne successi anche nella poesia epica in particolar modo con una poesia, ispirata a Klopstock,, La divina epopea, che descrive la discesa di Cristo nell’Ade.

Sotto Louis XVIII divenne bibliotecario di Saint-Cloud, e poi si trasferì a Rambouillet e a Compiègne.

Morì, lasciando incompiuta un’opera epica su Jeanne d'Arc.

Sua figlia Gabrielle (Mme Beauvain d'Altenheim) collaborò con lui in alcune delle opere scritte negli ultimi anni,

 

FILATELIA

BULGARIA   Anno  2005  Cartolina postale.

 

 

SOUVESTRE PIERRE vedi ALLAIN MARCEL

 

SOYINKA WOLE

(Nigeria)

 

Nacque ad Abeokuta, Nigeria, il 13 luglio 1934.

Di etnia yoruba, crebbe in una famiglia cristiana della classe media. Studiò ad  Abeokuta e a Ibadan, Si specializzò in letteratura inglese a Leeds. A Londra si occupò di teatro. Nel 1960,  tornato  in Nigeria con una borsa di studio per una ricerca sul teatro tradizionale yoruba,  scrisse il suo primo dramma Danza della foresta.

Per essersi opposto alla guerra contro il Biafra, venne incarcerato e messo in cella di isolamento per due anni (1967-69). Liberato nel 1970, viaggiò moltissimo, creò e diresse compagnie teatrali, insegnò nell’università di Lagos, Ibadan, Cambridge, Yale e il suo teatro fu rappresentato in tutto il mondo.

Scrisse anche liriche, comparse su riviste, soprattutto sul “Black Orpheus”  raccolte poi in Idanre e altri poemi (1967), Poemi dalla prigione (1969) A Shuttle in the Crypt (1971), scritte in prigione, Ogun Abidiman (1976), La Terra di Mandela (1988).

La sua produzione letteraria fu intensa. Pubblicò Il leone e la perla , L’invenzione (1959), La strada (1965), Impazziti e specialisti (1970),  Metamorfosi di Jero (1973), La morte e il cavaliere del re (1975), Aké gli anni dell’infanzia (1981), Un dramma di giganti (1984) e molte altre pièces.

Nel campo della prosa scrisse due romanzi Gli interpreti (1965) e Stagione di anomia (1973), un diario dal carcere,  L’uomo è morto (1972), il saggio critico del 1975 Mito, letteratura e mondo africano.

Nel 1986 gli fu attribuito il Premio Nobel.

 

FILATELIA

GHANA Anno 1995 (1825), 2002 (fog. 420), GUINEA  Anno 2009 (1702), NIGERIA  Anno 2006  (776),   SIERRA  LEONE (2041) , UGANDA Anno 1995 (1237), 2013 (2468).

 

 

SPEE FRIEDRICH von LANGENFELD

(Germania)

 

Nato a Kaiserswerth di Düsseldorf, Germania W. Morto a Treviri nel 1635,

Diventato gesuita nel 1610, divenne nel 1620 consulente spirituale e confessore di donne condannate per stregoneria. Denunciò la crudeltà del trattamento ad esse riservato nel volume (pubblicato anonimo) Cautio criminalis seu de processibus contra sagas liber (1631), lanciando un appello per modificare il sistema di acquisizione delle prove durante la preparazione dei processi di stregoneria. Le sue idee vennero discusse, approvate e introdotte  nelle riforme a Würzburg e Brunswick. Tale sua posizione gli causò gravi difficoltà con i suoi superiori.

Dopo il 1630 fu coinvolto nella Controriforma in Westfalia, prima di morire di peste a Treviri.

La sua fama letteraria è affidata al libro di devozione Libro aureo della vita (pubblicato postumo) in prosa e versi. È una raccolta di liriche religiose  in travestimento bucolico, scritte con semplicità di ispirazione.

Leader cattolico e poeta barocco, con le sue opere, cui va ricordato il ciclo pastorale Trutz-Nachtigall (Il rivale dell’usignolo ossia boschetto poetico-religioso (pubblicato postumo nel 1649), influenzò diversi autori romantici tra cui C.M.Brentano, che fu editore delle sue opere. 

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno 1991  (1335).

 

 

Spence Catherine Helen

(Australia)

 

Nata a Melrose, Scozia, il 31 ottobre 1825. Morta in Australia il  3 aprile 1910.

 E’ stata insegnante, giornalista, scrittrice, leader delle suffragette e donna politica.

Nel 1897 fu la prima donna politica candidata per   la Convenzione Federale tenutasi ad Adelaide.

Nata in Scozia, all’età di otto anni, a seguito di improvvise difficoltà finanziarie, la famiglia emigrò nell’Australia del Sud. All’età di 14 anni, a causa del perdurare di una lunga siccità, dovette lasciare la terra in cui la famiglia si era sistemata per coltivar grano, e si trasferì ad Adelaide.

Caterina aveva un talento per la scrittura e il desiderio di farsi conoscere la spinse verso il  giornalismo. Iniziò a scrivere su giornali brevi poesie. Nel frattempo lavorava  come governante per alcune delle famiglie più importanti di Adelaide, con la paga di sei pence l'ora.

Il suo primo lavoro importante fu il romanzo di Clara Morison: A Tale of South Australia durante la febbre dell'oro. Lo presentò ad alcuni editori che già  avevano respinto un precedente romanzo alcuni anni prima, e fu pubblicato da J.W. Parker e Figlio nel 1854. Quale compenso ne ricavò venti sterline. Il suo secondo romanzo, Una storia coloniale, fu pubblicato nel 1856.

Nel 1888, diede alle stampe un nuovo romanzo, Una settimana nel futuro, in cui immaginava la  società nel futuro.

Sebbene rimasta nubile, dimostra nei suoi scritti un grande interesse sia per la vita familiare e il matrimonio, sia per il miglioramento della vita delle donne e dei bambini. Intorno al 1850, allontanatasi dalle dottrine della Chiesa di Scozia,  iniziò a frequentare la Chiesa Unitaria Cristiana di Adelaide.

Tra la sua produzione letteraria sono ancora da ricordare i romanzi: Hogarth Mr. Will (1865),  L'autore's Daughter (1868), Un agnostico's Progress dal noto all'ignoto (1884),  Handfasted (1984), e i saggi: Si vive sotto le leggi (1880), Bambini di Stato in Australia (1909), Catherine Helen Spence: un'autobiografia (1910) (incompiuta, ma completata postuma da un amico di Spence, utilizzando i suoi diari).

 

FILATELIA

Australia Anno 1975  (573)

 

 

SPITTELER CARL ( pseud. di FELIX TANDEM)

(Svizzera)   

                                                                                                                                               

Nato a Liestal, Basilea il 24 aprile 1845. Morto a Lucerna il 29 dicembre 1924. 

Proveniente da una famiglia della piccola borghesia, studiò diritto, teologia e lettere a Basilea, Zurigo e Heidelberg,. Si dedicò all’insegnamento a Berna e a Neuveville. Visse in  Russia nel 1871 dove fu precettore.

Dal 1885 al 1892 lavorò per alcuni giornali.

Alla sua cultura contribuirono il pensiero di Burckhardt, Schopennauer, Nietzche su cui compose un saggio I miei rapporti con Nietzsche (1908).

Predilesse i temi mitologici. Da ricordare in questo campo Prometeo ed Epimeteo (1881), rivisitato e rielaborato nel 1924 col titoli Prometeo il paziente; Extramundana (1883), e il poema epico-allegorico Primavera olimpica (1900-1906, 1910).

Scrisse romanzi, racconti e lavori teatrali: Il tenente Corrado (1898) a sfondo autobiografico,  la raccolta di novelle Friedli, l’ammazzatore (1891), la novella Imago (1906).

In campo poetico si ricordano le raccolte Farfalle (1889), Ballate (1896), Canti delle campane (1906).

Nel 1919 ricevette il Premio Nobel.

 

FILATELIA

GRENADA GRENADINES Anno 1995 (1833), MALDIVE  Anno  1995  (2115), PARAGUAY 1977 (Mic.306  premi Nobel),   SVEZIA  Anno 1979  (1077) 

                

 

SPYRI JOHANNA

(Svizzera)

 

Nata a  Hirzel nel 1827, nei pressi di Zurigo. Muore nel 1901.

Figlia di un medico e di una poetessa, trascorre la sua infanzia con cinque fratelli.  All’età di 25 anni si sposa con un compagno di scuola di uno dei suoi fratelli, Bernard Spyri, e va a vivere a Zurigo.

Johanna, abituata alla vita di campagna, mal sopporta  lo stress della città.  La nascita di un figlio spinge il marito a cambiare alloggio e ad abitare sulle rive del lago, una situazione più congeniale alla scrittrice. Nel suo studio, con la finestra aperta sul lago, la vista dei battelli la ispira a scrivere i suoi romanzi per ragazzi. L’opera più importante, Heidi, uscì in due volumi (1880-81)  e la rende subito famosa.

Morto marito e il figlio. Rimane con la nipotina cui dedica tutti i suoi libri.

La Spyri scrisse: Heidi impara e viaggia (1980), Heidi si vale di ciò che ha imparato (1981)

LIBRI. Heidi, rimasta orfana, viene affidata alla nonna e ad una zia. Dopo la morte della nonna e l’assenza della zia andata in città per lavoro, la bimba rimane sola col nonno, uomo rude e violento. Ma il vecchio si affeziona alla nipote, anche se non la manda a scuola.  La zia  viene a prenderla per portarla a Zurigo col compito di far compagnia ad una piccola paralitica cui Heidi si affeziona. Intanto la sua istruzione viene curata e la bimba riprende gli anni scolastici perduti. Ma la nostalgia delle montagne  la rende triste e costringe Heidi a ritornare dal nonno. La sua amica paralitica la raggiungerà poco tempo dopo e il soggiorno alpino la farà  migliorare, tanto da riprendere l’uso delle gambe.

Dal romanzo furono tratti film tra cui quello interpretato da Shirley Temple nel 1937 e quello di L.Comencini del 1952. Agli anni Settanta risale l’edizione Tv in cartoni animati, fatta dai giapponesi.

 

FILATELIA 

GRENADA 2000 (3711/4),  SVIZZERA 1951 (512), 1984 (1213), 2003  (1771), GIAPPONE 2013

 

 

 

SRAMEK FRANA

(Cecoslovacchia)

 

Nato a Sobotka il 19 gennaio 1877, morì a Praga il 1° luglio 1952.

Studiò giurisprudenza ma dovette interrompere gli studi perché coscritto. Nel 1899 entrò nell’esercito austroungarico per le sue idee antimilitaristiche.

Dal 1903 al 1904 esercitò la professione di pubblicista e di poeta. Fu membro attivo del movimento anarchico praghese. Nel 1905 fu due volte in prigione, ma venne liberato e subito  inviato sul fronte italiano. Dopo la guerra si avvicinò al gruppo di Karel Capek.

Durante l’occupazione nazista si autosegregò in casa per protesta.

L’esperienza della  guerra  segnò una svolta nella sua produzione letteraria e nella sua vita

Diede il meglio di sé in una serie di raccolte liriche, venate di malinconia.

Tra le sue opere si ricordano le poesie Miseria della vita… eppure ti amo! (1905), Azzurro rosso (1906), La cateratta (1923), Risuona ancora (1933), il romanzo Vento argenteo (1910), Il corpo  (1919),  Il soldato stupefatto (1924),  il dramma Giugno (1906), Estate  (1915), La luna sopra il fiume (1922),  La chiusa, poesie del 1916, il romanzo La trappola (1931). Dell’ultimo Sramek di salva la raccolta poetica Ferite, rose (1945).

 

FILATELIA

CECOSLOVACCHIA  Anno 1956  (865),    REPUBBLICA SLOVACCA  Anno 2007  (454)

 

 

Sree Thakur Satyananda

(India)

 

Nato a Calcutta nel 1902. Morto nel 1969.

Appartiene alla tradizione della Sree-Sarada Ma-Abhedananda, lignaggio Ramkrishna, e viene considerato l'incarnazione di tutte le incarnazioni.

Fu discepolo di  Sree Ramkrishna e raggiunse la sua realizzazione spirituale  nel 1939 dopo 14  anni di penitenza solitaria. Fondò molti luoghi di meditazione e romitaggi a Suri,a Bidbhum nel Bengala e a Bihar in India.

È stato uno scrittore prolifico, un musicista e compositore-poeta,  nonché autore di numerosi saggi e opere drammatiche.

Alcuni dei suoi libri degni di nota sono : Il mondo della filosofia, Etica del Mondo, Psicologia del mondo, Messia di Vedanta (una biografia di Swami Abhedananda) e Yuge Yuge Jar Asa (una biografia di Sree Ramakrishna Dev.

Esperto nella scienza moderna lavorò per la spiritualizzazione della scienza e fondò un laboratorio di spiritualità.

 

FILATELIA

INDIA  Anno 2002

 

 

SREMAC STEVAN

(Serbia)

 

Nato a Senta l’11 novembre del  1855. Morto a Soko Banja, Nis, il 12 agosto del 1906.

Fu uno dei più letti scrittori del suo tempo per le sue opere umoristiche, satiriche, venate di tradizionale sentimentalismo. 

Trasferitosi a Belgrado, completò nel 1868 gli studi, abitando presso uno zio materno, insigne letterato.  Nel 1876/78 prese parte alla guerra contro la Turchia.  Dopo la laurea fu nominato insegnante a Nys  dove rimase per dieci anni.

Pubblicò la sua prima opera a trentatre anni, un bozzetto storico, cui seguì l’anno successivo un racconto umoristico.

Nel 1898 fu trasferito al ginnasio di Belgrado         

Nei suoi racconti Pop Cira e Pop Spira (1898) rievoca l’ambiente patriarcale della Voivodina e descrive la vita degli abitanti di Nis in La festa di Ivko (1895), la periferia di Belgrado in Padron G. (1907), usando toni umoristici e satirici in particolar modo quando tratta della  penetrazione in Serbia della civiltà occidentale .

 

FILATELIA

SERBIA-MONTENEGRO  Anno 2005  (3125)

 

           

Sri Burapha, o Mr.Kularb Saipradit

(Tailandia)

 

Nato il 31. Marzo 1905

E’ stato uno scrittore ed editorialista del quotidiano comunista (1930). His famous writing are "Laepaikarngna" (Looking forward) and "Karnglungparp" (Behind the scene).

Noto per aver scritto le opere Laepaikarngna (Guardando avanti) e Karnglungparp (Dietro la scena).

 

FILATELIA

TAILANDIA  Anno 2005   (2337).

 

 

Sruoga Balys

(Lituania)

 

Nato nel  1896.  Morto nel 1947.

Poeta lituano, drammaturgo, critico e teorico della letteratura, contribuì sin dai primi anni di scuola a riviste culturali quali “Aušrinė”, “Rygos Naujienos” ecc.). A partire dal 1914 studiò letteratura a San Petersburg, e più tardi, a causa degli eventi della prima guerra mondiale e della rivoluzione russa, a Mosca nel 1921. In seguito si trasferì all’Università di  Monaco di Baviera,  dove conseguì la laurea di dottore, discutendo nel 1924, una tesi sul folclore lituano.

Dopo il ritorno in Lituania, Sruoga si dedicò all’insegnamento presso l'Università, occupandosi di teatro. Pubblicò diversi articoli sul teatro e altri di letteratura critica.

Nel 1930 iniziò a scrivere drammi: Milžino paunksmė , Radvila Perkūnas, Baisioji naktis e Itvaras teisėjas. Nel 1939 trasferì all’Università di Vilnius.

Autore di teatro e  di raccolte poetiche, è noto per il romanzo La Foresta degli Dei (Dievų miškas), sulla sua esperienza di  prigioniero in campi di concentramento, dove nel 1943 fu  inviato insieme con altri 47 intellettuali lituani. La pubblicazione del romanzo fu vietata dalle autorità sovietiche e vide la luce solo dopo la morte dello scrittore avvenuta nel 1947.

Sruoga, a guerra conclusa, ritornò a Vilnius e riprese l'insegnamento universitario. Scrisse i drammi Pajūrio kurortas e Barbora Radvilaitė.

Il rifiuto del permesso di pubblicare La Foresta degli Dei  e la cagionevole salute, debilitata dalla permanenza nei campi di concentramento, lo condusse alla morte avvenuta il 16 ottobre 1947.


FILATELIA

LITUANIA  Anno 1996  (525)

 

 

STAEL GERMAINE NECKER madame de

(Francia)

 

Nacque a Parigi il 22 aprile 1766 e ivi morì il 14 luglio 1817.

Suo padre, che aveva un posto di rilievo in campo politico, era un banchiere ginevrino

L’infanzia di Germaine si svolse in un clima intelligente, moderato, mondano e ambizioso. Di intelligenza precoce cominciò a distinguersi nei vari  circoli letterari dell’alta società che frequentava, nei quali venne a contatto con personalità politico-letterarie del momento.

A quindici anni fece un riassunto dello Spirito delle leggi e a ventidue anni pubblicò un saggio su Rousseau.

Nel 1796 diede alle stampe  Dell’influenza delle passioni sul benessere

Dopo un periodo trascorso insieme al padre in Svizzera, ritornò a Parigi nel suo hotel di Via Bac, da dove iniziò a esercitare una certa influenza sulla società. Ma presto diventò sospetta a Bonaparte.  Cionononstante pubblicò nel 1800 l’opera Della letteratura.

Nel 1802 si sposò e diede alle stampe il romanzo Delfina.

Il 15 ottobre del 1803 ricevette l’ordine di abitare a non meno di quindici leghe da Parigi. La Stael ubbidì e partì per un lungo viaggio  assieme ai figli che la portò a visitare la Germania dove incontrò Goethe, Schiller, Schlegel e altre celebrità.

La morte del padre la ricondusse a Coppet in Svizzera dove nel 1804 compose un elogio dal titolo Del carattere di M.Necker e della sua vita privata.

Nel 1805 partì alla volta dell’Italia e ritornò nel giugno del 1806. Fece stampare il suo secondo romanzo, Corinna,  e tentò vanamente di poter ritornare a Parigi.

Costretta a vivere a Coppet, cercò di attirare nel suo entourage tutti coloro che erano contrari alla politica di Napoleone I.

Nel 1907 compì un secondo viaggio in Germania, ritornando a  visitare Weimar, Monaco, Vienna da dove ricavò impressioni per il libro Della Germania, stampato a Parigi nel 1810. L’opera venne sequestrata dalla polizia. Mme de Stael, fu di nuovo condannata ad un severo esilio e persino vivere a Coppet le fu proibito.

Nel 1811 la Stael, che era rimasta vedova, si risposò con un ufficiale svizzero, Alberto Rocca,. Negli anni successivi viaggiò in Russia, Svezia, Inghilterra. Pubblicò una nuova edizione di  Della Germania e rientrò in Francia nel 1814. Dopo un altro viaggio in Italia e un soggiorno a Coppet. Poté ritornare a Parigi dove condusse una vita mondana. Scrisse Dieci anni d’esilio e Considerazioni sulla rivoluzione francese.

Dopo la sua morte i resti mortali furono inumati a Coppet.

La sua figura e la sua opera riassumono le esigenze e le caratteristiche nel nascente secolo. “La Stael appartiene al sec. XVIII nelle premesse e al XIX nelle conclusioni; è in ciò la coerenza con il suo tempo e perciò  stesso il suo limite”.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno 1960  (1269)  SVIZZERA  Anno 1969  (845)

 

 

STAFF LEOPOLD

(Polonia)

 

Nato a Leopoli il 14 novembre 1878, morì a Skarzysko Kamienna, Kielce il 31 maggio 1957.

Nel 1901 terminò gli studi umanistici all’Università di Leopoli e pubblicò la sua prima opera poetica Sogni di potenza considerata l’espressione migliore delle correnti nietzschiane  in Polonia.

Dopo un breve soggiorno per studio a Parigi, ritornò in patria e nel 1902 pubblicò altre opere poetiche Mastro Twardowski e Il giorno dell’anima.

Scrisse alcuni drammi Il tesoro del 1904, Godiva (1906), Gioco (1909), I lauri (1912, Lo stesso (1912).

Alle prime raccolte poetiche, legate alla corrente modernista “Nuova Polonia”, altre ne seguirono: come Agli uccelli (1905), Ramo in fiore (1908), I sorrisi delle ore (1910), Sentieri campestri (1919).

Tra le due guerre Staff operò un deciso cambiamento di temi in senso cristiano e anche di stile con l’emergere di elementi satirici e  ironici. Sono le poesie  raccolte in La cruna dell’ago (1927), Il vino dell’amore (1919),  Conchiglia sonora (1921), Alberi alti (1931), Vimine (1954), Le nove muse (1958).

 

FILATELIA

POLONIA   Anno 1969  (1829)

 

 

Stalski Suleiman

(Russia)

 

Nato nel Daghestan il 18 maggio 1869. Morto il 23 novembre 1937.

Suleiman Stalski syntyi talonpojan perheeseen.Stalski Suleiman è nato in una famiglia di contadini. Rimasto orfano,  cominciò a lavorare a tredici anni e a venti si recò in Azerbaigian per lavorare nei giacimenti di petrolio. Dopo il ritorno al suo villaggio visse come un agricoltore. Durante la guerra civile russa militò nei ranghi dell’Armata Rossa.

Analfabeta, Stalski iniziò in giovane età a dedicarsi alla poesia nei cui versi descrive le ingiustizie sociali e critica chi è al potere.

Nei primi anni del 1930 le poesie di Stalskin cominciarono ad essere pubblicate su alcuni giornali del Daghestan e in seguito anche in russo. La prima raccolta di poesie fu pubblicata nel 1934. Nello stesso anno Stalski ricevette il titolo di poeta  popolare del Daghestan. Nel 1934, partecipò alla prima assemblea dell’Unione Sovietica degli Scrittori, durante la quale Massimo Gorki lo definì ”l’Omero del 1900”.

Nel 1935 fu eletto nel Daghestan  membro del Comitato Esecutivo Centrale. Nel 1936 gli è stata conferita l’Onorificenza di Lenin.

Dopo la morte di Stalin il suo nome venne dimenticato.

 

FILATELIA

RUSSIA Anno 1969  (3484)

 

 

STAmati-CIUREA Constantin

(Moldavia-Romania)

 

Nato a Kishinev il 4 maggio del 1828. Morto il 22 febbraio del 1898 a Cacusenii Hen.

Scrittore, drammaturgo e giornalista, lavorò come diplomatico nelle ambasciate russe edi  a Parigi, Berlino e Londra.

Dimorò alungo in Bessarabia a Chisinau dopo la spartizione della Moldavia  a seguito della guerra russo-turca del 1812. Cominciò a scrivere durante un suo soggiorno a Iasi,

Occupò un posto di traduttore nell’Amministrazione russa e fu insignito per i suoi meriti dall’imperatore di Russia con la  Medaglia di Sant’Anna.

Conobbe Puskin durante l’esilio di questi a Chisinau nel 1820/23.

Stamati scrisse  Povestea pobvestilor (Il racconto dei racconti)  e una descrizione della Moldavia in versi che fu pubblicata a Iasi nel 1843. Fu anche autore di satire  e altre opere in cui mise in evidenza le glorie della Moldavia

 

FILATELIA

MOLDAVIA  Anno 1998  (229),  1999  (266)

 

 

Stamatov Georgi

(Bulgaria)

 

Nato il 25 maggio 1869 a Tiraspo, Bessarabia (allora appartenente all’Impero russo). Morto a Sofia il 9  novembre 1942.

Nel 1879 la famiglia si trasferì in Bulgaria. 

Si laureò alla scuola militare di Sofia  e poi studiò  giurisprudenza presso la locale Università.

È  noto soprattutto per i suoi racconti brevi. Il primo fu pubblicato nel 1893 sulla rivista “Pensiero”. Ha anche recitato in diversi film.

Nelle  sue opere  affiora spesso il cinismo e il sarcasmo contro le idee e il modo di vivere della società bulgara, in particolar modo quella della capitale.  

 

FILATELIA

TRANSNISTRIA  Anno 2009  (Catal. Jacobs  298).

 

 

STANESCU NIKITA

(Romania)

 

Nato a Ploiesti il 31 marzo 1933, morì a Bucarest il 13 dicembre 1983.

 Compì gli studi letterari a Bucarest. La sua opera venne tradotta in molte lingue. Vinse il premio internazionale Herder (1976) e lo Struga (1982).

Da 11 elegie del 1966 a Nodi e segni del  1982, tracciò l’itinerario per la nuova tradizione poetica rumena.

 

FILATELIA

ROMANIA  Anno 1993  (4063)

 

 

STANEV EMILIJAN (psd. Nikola Stanev)

(Bulgaria)

 

Nasce a Veliko Târnovo nel 1907 e muore a Sofia nel 1979.

Autore di racconti e di romanzi descrisse il mondo della provincia nelle opere Bagliori ingannevoli 1938, Giorni feriali e festivi (1945).

Raccontò storie di animali e storie di caccia in L’ultima lotta (1942), Uccello selvatico (1946), Dopo la caccia (1954),

Tra i romanzi vanno ricordati Il ladro di pesche (1948), i romanzi storici Ivan Gondarev (1958),  La leggenda di Sibin principe di  Preslav (1968) e L’Anticristo (1970).

Scrisse anche libri per l’infanzia.

 

FILATELIA

BULGARIA  2007  

 

 

STANEVICIUS SIMANAS

(Lituania)

 

Scrittore vissuto nella prima metà del secolo XIX  (1799-1848). Poco si conosce della sua vita. Si sa solo che era originario del distretto di Raseiniai in Samogizia e che frequentò l’Università di Vilna dove ebbe un grande ascendente sulla popolazione studentesca.

Pubblicò poemi di cui si ricordano Il cavallo e l’orso e La gloria di Samogizia.

Scrisse racconti che divennero popolari e una raccolta di antichi canti lituani, Dainos.

 

FILATELIA

LITUANIA  Anno 1999  (627)

 

 

Stanković Borisav "Bora"

(Serbia)

 

Nato  nel 1876. Morto a Belgrado nel 1927.

Scrittore serbo appartenente alla scuola del realismo. Nei romanzi  e nei racconti descrive la vita di persone provenienti dalla Serbia meridionale.  Studiò inizialmente alla scuola di Vranje e poi passò all’Università di Belgrado dove si laureò in diritto.

Lavorò come doganiere in un ufficio statale.

Durante la Prima Guerra Mondiale risiedette Nis e poi in Montenegro. Terminato il conflitto lavorò nel dipartimento del Ministero della Giustizia.

Le sue opere più note sono  il dramma Kostana (1902) e il romanzo Nerista. Scrisse novelle e romanzi: Da un vecchio Vangelo  (1899), Vecchi giorni (1902), il dramma Kostana (1902),  Sangue impuro (1911).

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA  Anno 1976  (1523), SERBIA  Anno 2011 

 

 

 

Starastei Margarita

(Lettonia)

 

Nata nel  1914.

Margarita Starastei è una famosa illustratrice e scrittrice lettone di molti libri per ragazzi.

 

FILATELIA 

LETTONIA  1994  (349/51). 2004  (595)

 

 

 

STARING ANTHONI CHRISTIAN WINAND

(Olanda)

 

Nato a Gendringen nel 1767. Morto nel 1840.

Poeta e scrittore, studiò legge a Harderwijk.

Le sue opere letterarie risentono influssi romantici. La regione del Gerderland dove visse  fu per lui una continua fonte di ispirazione.

Si occupò di storia e di folklore . Fu uno dei primi poeti olandesi a seguire la corrente romantica, ma non seguì strettamente le regole poetiche e i metri romantici. La sua passione maggiore nelle liriche era il ritmo.

 

FILATELIA

OLANDA  Anno 1941  (386)

 

STARITSKAYA CHERNYAHOVSKAYA LUDMILA MIKHAYLOVNA

(Ukraina)

 

Nata nel 1868. Morta nel 1941.

Scrittrice ukraina.

 

FILATELIA

Ukraina, 2008.  Busta postale.

 

 

Starytsky Michael STEEMAN STANISLAV  ANDRE

(Ucraina)

 

Nato nel 1840. Morto nel 1904.

Scrittore e poeta, cugino del celebre compositore musicale  Mykola Lysenko, scrisse su di lui una biografia, fornendo preziose informazioni anche sull’epoca.

Starytsky scrisse libretti, canzoni, storie, drammi e poesie.

 

FILATELIA

URSS  1966, 1990   Buste postali e annulli speciali.

 

 

Steeman Stanislas-Andre

(Belgio)

 

Nato nel 1908. Morto nel  1970,

Autore e illustratore, è stato selezionato tra il Cento valloni del secolo dall’Istituto Jules Destre nel 1955. Giornalista presso il “Belgian Nation”  tra il 1928  e il 1933 è apparso inizialmente in decine di cartoons. Meglio conosciuto come autore di romanzi, alcuni dei quali adattati allo schermo come L’assassino vive al 21 (1939), trascritto per il cinema da Henri-George Clouzot.

La critica francese lo ha chiamato “il Simenon belga”.

 

FILATELIA

BELGIO  2008   (3746)

 

 

 

Stefanyk Vasyl Semenovich

(Ucraina)

 

Nato nel 1871. Morto nel 1936.

Scrittore ucraino-polacco, impressionista, studiò medicina all’Università di Cracovia dove strinse amicizia, Bachynsky, che influirono sulle sue scelte letterarie e politiche.  Conobbe pure il medico polaccoWacław Moraczewski e sua moglie, Sofiia Okunevska- Okunevska, che lo introdusse in circoli letterari, gli fece scoprire la cultura e la letteratura europea contemporanea e gli presentò l’avanguardia dell’elite poetico-letteraria tra cui Stanisław Przybyszewski, Władysław Orkan and Stanisław Wyspianski. Orkan e Stanisław Wyspianski.

La frenetica e interessante vita poema si riflette negli scritti di  Stefanyk con molti riferimenti alle opere di autori moderni, come Charles Baudelaire, Gottfried Keller, Paul Verlaine, Maurice Maeterlinck, e Paul Bourget.

I suoi tentativi di pubblicare prose e poesie sui  giornali non ebbero inizialmente  successo, ma nel 1897 alcuni racconti cominciarono ad essere pubblicati su «Pratsia»,  seguiti da novelle su «Literaturno-naukovyinaukovyi vistnyk» (1898) e, infine, Stefanyk  pubblicò una prima raccolta di novelle,  Il Libro blu (1899). Sull’onda del  successo letterario pubblicò:  La croce di pietra (1900), «The Road» (1901), and «My Word» (1905). La strada (1901) e La Mia Parola (1905).

Nel 1901 Stefanyk era al culmine della sua carriera letteraria, ma nei successivi quindici anni non scrisse più nulla.

Dal 1908 fino al crollo dell'impero austro-ungherese Stefanyk fu un membro del parlamento austriaco, eletto in sostituzione di Volodmyr Okhrymovych nel 1907.Radical party in Galici

L'orrore della Prima Guerra Mondiale lo spinse nel 1916 a riprendere a scrivere e nel 1926 pubblicò la raccolta di novelle Terra (1926). Durante il periodo della Repubblica Nazionale Ucraina fu vice-presidente e nel 1919 andò a Kiev per la firmare l'accordo sull'unificazione dell'Ucraina. Nel 1922 diventò capo del Partito Radicale  e il governo SovieticoUcraino lo gratificò con una pensione a vita.

Stefanyk continuò la sua produzione di racconti che apparvero in diverse edizioni. Si affermò come un vero maestro nella produzione di novelle brevi, caratterizzate da una forma succinta, stringata e da un contenuto altamente drammatico,  storie per lo più incentrate sulla vita contadina della  sua nativa Pokutia. Ebbe molte traduzioni  in francese, tedesco, russo, polacco e alcune sue storie sono entrate a far parte di antologie.

 

FILATELIA

UCRAINA  Anno 1996  (247),  URSS  Anno 1971  Annullo speciale e Busta postale.

 

 

Stefanovic Karadzic Vuk

(Serbia)

Nato a Trsic nel 1797. Morto a Vienna nel 1864

Storico, filologo e scrittore serbo. Tra le opere, Piccolo canzoniere popolare slavo-serbo (1814), Canzoniere popolare serbo (1815), i Canti popolari serbi (1823), le opere filologiche Grammatica (1814) e il Vocabolario serbo (1818). Nel 1847, si impegnò anche nella traduzione nel Nuovo Testamento . Nel 1867, fu pubblicata postuma la raccolta di racconti, indovinelli e proverbi popolari che lo scrittore aveva intitolato Vita e costumi del popolo serbo.

 

FILATELIA

JUGOSLAVIA  Anno 1963  (614)

 

 

 

Stefánsson Davíð

(Islanda)

 

Nato il 21 gennaio 1895 a Fagriskógur, Eyjafjörður  in Islanda. Morto l'1 marzo 1964 a Akureyri Islanda.

Proveniva da una famiglia colta e formò la sua cultura nell’amore per la patria, per la letteratura, e per il folklore della sua terra.

Ha viaggiato spesso all'estero, ma ha vissuto gran parte della sua vita nella città di Akureyri, dove svolse l’attività di bibliotecario dal 1925 al 1952.. Ha scritto il  romanzo Solone Islandus (1940), sulla vita di un vagabondo che sogna ad occhi aperti ma che vede le sue ambizioni soffocate dalla società, Gullna hliðið (1941), The Golden Gate, (1967), e altre opere in prosa.

Le prime poesie con i suoi temi preferiti (folk e testi d'amore), apparvero  in Svartar fjaðrir (1919, "Penne nere"), Kvæði (1922, "Poesie"), Kveðjur (1924, "Saluti"), e NY kvæði (1929 ; "Poesie Nuove"), che sono stati raccolte in un unico volume  pubblicato nel 1930.. La sua poesia di satire sociali, le sue idee riformiste contro il capitalismo e la religione organizzata, e la disperazione per la guerra, fanno parte delle opere  Í byggðum (1933,"Tra abitazioni umane"), AD Nordan (1936, "Da Nord"), Ny kvæðabók (1947, "Un nuovo libro di poesie"), e l’opera postuma Síðustu ljóð (1966, "Ultime poesie")..

I suoi testi hanno spesso la delicatezza di una ninnananna, eppure i suoi versi eroici mostra la virilità di un poeta epico.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno 1988 (634)

 

 

 

Steig William

(USA)

 

Nato  a New York nel 1907. Morto nel 2003.

Disegnatore, scultore e scrittore di libri per l’infanzia, figlio di immigrati ebreo-polacchi, si appassionò fin da giovane alla pittura, alla scultura e alla letteratura (aveva una spiccata predilezione per Pinocchio). A fianco delle iniziative artistiche mise pure quelle sportive in particolare l’atletica e la pallanuoto.

Studiò alla Townsend Harris High School e fequentò corsi al City College, all’Accademia Nazionale di Design e alla Yale School of Fine Art.

Durante la Grande depressione economico-finanziaria iniziò a disegnare cartoni animati e vendette il primo lavoro nel 1930, ottenendo un buon successo, tanto che nel decennio che seguì pubblicò 1600 vignette su riviste e un centinaio di copertine per libri. Nel 1949 fu tra gli espositori della terza Esposizione di Scultura Internazionale  tenutasi al Museum of Art di Philadelfia.

Nel 1960 cominciò ad occuparsi di libri per bambini. Nel 1970 scrisse Silvestro e Magic Pebble. Scrisse  una trentina di libri per l’infanzia tra cui Doctor De Sot  e  Shrek! (1990), che divenne un serial e fu utilizzato in cortometraggi animati.

 

FILATELIA

AUSTRALIA  2004,  AUSTRIA  2007

 

 

STEIL MARIE HENRIETTE

(Lussemburgo)

 

Nata nel 1898. Morta  nel 1930.

Scrittrice, fu la prima donna lussemburghese a non aver voluto nascondere sotto uno pseudonimo la  sua attività di scrittrice.  Occupò un posto notevole nel panteon dei grandi autori lussemburghesi.

Esordì con l’opera Tier und Mensch, harmlose Geschichten von Marie-Henriette Steil illustrata da Auguste Trémont, opera  che la fece conoscere al pubblico.

Scrisse opere ora ironiche ora umoristiche come Das Lachen des Herzen, ispirate al mondo reale, e altre caratterizzate da una comprensione verso gli svantaggiati come Der Schandfleck.

Morì giovane, all’età di 32 anni, prima di aver potuto esprimere il meglio delle sue possibilità  e potenzialità di scrittrice

 

FILATELIA

LUSSEMBURGO  Anno 2005  (1644)

 

 

STEIN GERTRUDE

(U.S.A.)

 

Nata a Allegheny, Pennsylvania, nel 1874. Morta a Neuilly-sur-Seine, Parigi nel 1946.

Figlia di una ricca famiglia di origini ebraico-tedesche studiò medicina all’Università Johns Hopkins.

Nel 1963 si trasferì col fratello Leo a Parigi dove visse fino alla morte.

Nella sua casa si riunivano spesso scrittori e artisti americani e la sua munificenza, nonché le sue idee ebbero una sensibile influenza sull’ambiente letterario del tempo, specialmente nel primo dopoguerra.

Tra le sue opere più importanti sono da ricordare:  Tre esistenze (1909),  Teneri germogli (1914), La formazione degli americani (1925), Come scrivere (1931),  L’autobiografia di Alice Toklas (1933) un documento vivace dell’ambiente in cui visse. Parigi, Francia (1940), Guerre che ho visto (1945),  Brewsie e Willie (1946), Le cose come sono (postuma 1950).L’autobiografia di Alice Toklas (1933)  è un documento vivace dell’ambiente in cui visse.

 

FILATELIA

KOREA DEL NORD  Anno 1982  (1608),  UGANDA,  VIETNAM

 

 

STEINARR STEIN (pseud. di Adhalsyein Kristmundsson)

(Islanda)

 

Nato a Vestfirdhir nel 1908, morì a Reykjavik nel 1958

 La sua opera rappresenta una rottura con la tradizione islandese. Fu aperto sostenitore del comunismo.

Le sue raccolte poetiche sono fortemente influenzate dal surrealismo e dall’esistenzialismo.

Pubblicò le raccolte La fiamma rossa (1934), Canto (1937), Passi sulla sabbia (1940),  Viaggio senza speranza (1942),  Poesie e saggi, uscita postuma nel 1964.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno  1988 (633), IRLANDA  Anno  1965

 

 

STEINBECK JOHN ERNST

(USA)

 

Nato a Salinas, California, il 27 febbraio 1902. Morì a New York il 20 dicembre 1968.

Frequentò la Standford University senza conseguire la laurea. Si adeguò inizialmente a svolgere diversi lavori, imbianchino, giornalista, bracciante, raccoglitore di frutta finché, mosso dai problemi sociali di  un gruppo di lavoratori agricoli, non approdò alla letteratura.

Nel 1932 apparve I pascoli del cielo, una serie di brevi racconti. La notorietà gli giunse con Pian della Tortilla (1935) e con Al Dio sconosciuto (1933). Del 1936 è il romanzo La battaglia, storia di uno sciopero di lavoratori di frutta.  Temi analoghi sulla condizione dei braccianti ritornarono in Furore (1939), Uomini e topi (1937)..

Durante la Seconda guerra mondiale mise il suo talento di scrittore nell’attività di corrispondente di guerra. Nacque il  libro La luna è tramontata (1942).

A una vena picaresca appartiene l’opera  successiva Vicolo Cannery (1945) .

Dopo la guerra i suoi romanzi vennero diffusi all’estero. Degni di nota sono La corriera stravagante (1947), La perla (1948), Quel fantastico giovedì (1954), La valle dell’Eden (1952) da cui fu ricavato un film, L’inverno del nostro scontento (1961).

Nell’ultimo decennio della sua vita si dedicò soprattutto al giornalismo di costume e l’opera di questo periodo Viaggio con Charley (1962) ne è l’espressione.

Steinbeck fu corrispondente dal Vietnam nel 1967 e suscitò vivaci polemiche e rimostranze da parte dell’URSS.

Nel 1962 fu insignito del Premio Nobel.

Da molte delle sue opere furono tratti film di successo.

Tra le opere postume: Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri (1976). Journals of a Novel: The East of Eden Letters (1969),  Steinbeck. A Life in Letters (1975),  Letters to Elizabeth (1978).

 

FILATELIA

ANTIGUA  Anno  1995  (1969), COMORE  Anno 1977 (189), COSTA ‘AVORIO  Anno  1978   (454),  GAMBIA Anno 1995 (fog. 247), GUYANA  Anno 2002 (5480), PARAGUAY Anno 1977 (Mic f.306), SIERRA LEONE Anno 1991 (1348), 2001 (3402), USA Anno 1979 (1236), 2005 (3661).

 

STELMAKH MIKHAIL AFANAS'EVICH

(Russia)

 

Nato 11 maggio (24), 1912 nel villaggio di D'iakovtsy, oggi Vinnitsa Oblast.

Scrittore ucraino sovietico. Figlio di poveri contadini, diplomato presso l'Istituto Pedagogico di Vinnitsa nel 1933,  divenne un insegnante. Combatté  nella Grande Guerra Patriottica. Dal 1945 al 1953 ha lavorato presso l'Istituto di Critica d'Arte, Folklore, ed Etnografia dell’Accademia delle Scienze della SSR ucraina. Scrisse dal  1936 numerose raccolte di poesie, opere teatrali e libri per bambini. I suoi romanzi e novelle riflettono le principali tappe della vita del villaggio ucraino nel 20 ° secolo.

Ha scritto una trilogia, comprendente una grande famiglia (1949-1950, Premio di Stato dell'URSS, 1951), Il sangue non è acqua (1957) e Pane e Sale (1959). Tra gli altri suoi lavori: Verità e Menzogna (1961)  e Pensando a te (1969) e novelle per bambini Oche e cigni in volo  (1964) e Una bella sera (1967).

La prosa di Stel'makh è nota per la profonda penetrazione psicologica del mondo contadino, per il linguaggio ricco e la presenza di motivi folcloristici e di elementi etnografici. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue.

Stel'makh fu deputato alla sesta e nona convocazione del Soviet Supremo dell'URSS. Ha ottenuto l’ordine di Lenin e varie medaglie.

 

FILATELIA

UKRAINA Anno 1983

 

STELZHAMER FRANZ

(Austria)

 

Nato a Ried, Austria Superiore, il 29 novembre 1802. Morto a Henndorf presso Salisburgo il 14 luglio 1874.

Studiò giurisprudenza e teologia a Graz e Vienna.  Fu precettore, pittore, attore e fu precocemente portato verso la poesia. Nel 1837 pubblicò una raccolta di liriche dialettali, che gli procurarono notorietà, avendole egli stesso declamate in diverse città. Ottenne una pensione dallo Stato.

Le sue poesie vennero in seguito raccolte in Neue Gesänge (1841). Seguì la pubblicazione di Politische Gedichte e un idillio in versi dialettali D’Ahnl, nonché alcune novelle.

La sua fama è comunque legata ai canti dialettali, vivi, freschi, umoristici del popolo del salisburghese.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1974  (1289)

 

 

STENDHAL (pseud.  di Henri Beyle) 

(Francia)

 

1783  Il 23 gennaio nasce a Grenoble Henri Beyle, che in seguito assumerà il cognome di Stendhal. 

Figlio di un agiato avvocato cattolico, monarchico, tradizionalista, rimase orfano di madre, Henriette Gagnon, all’età di sette anni. Molto legato alla madre il ragazzo non perdonò mai al padre e alla zia Séraphie di essere rimasti i protettori della sua infanzia che trascorse molto infelicemente. Ai due si aggiunse un precettore, l’abate Raillanel, un meschino istitutore. Il ragazzo, per reazione, e anche per l’influenza del nonno materno, il medico Gagnon, un acceso volteriano, si entusiasmò ai principi della Rivoluzione, professandosi giacobino e ateo. L’opera autobiografica La vita di Enrico Brular, storia della sua giovinezza,  ripercorre le tappe di questa travagliata infanzia divisa tra il bisogno di tenerezza e l’odio verso l’ambiente familiare. Per reazione al padre Henri fu repubblicano tanto da applaudire all’esecuzione del re e a rallegrarsi persino all’arresto del padre, fervente  realista. La presenza poi dell’abate precettore fece di lui un ateo convinto.

1796  Frequentò con profitto la scuola centrale di Grenoble appassionandosi alla matematica e  nello stesso tempo si svegliò all’amore,  suscitato dalla presenza nel teatro  della città dell’attrice Virginie Kubly. Alla fine del terzo anno di studi ottenne il primo premio in matematica e si accorse che lo studio della materia poteva essergli di trampolino per allontanarsi dalla città

1799  Il 1° novembre si trasferì a Parigi con l’intenzione di iscriversi  ad un concorso indetto dalla Scuola Politecnica. Ma, assalito dalla malinconia per trovarsi in un paesaggio privo di boschi e di montagne, si ammalò.  In seguito Pierre Daru, futuro ministro di Napoleone,  suo parente e protettore, lo fece lavorare ai suoi ordini presso il Ministero della Guerra e il 7 maggio del 1800 fu inviato in Italia, sottotenente dei dragoni. L’Italia da quel momento diventò la sua patria di elezione, in particolar la città di Milano dove si sentì ‘un vero cittadino milanese’. La vita militare però non lo soddisfaceva e nel 1801 si dimise e ritornò a Parigi dove condusse una vita libera  piena di ozi, di intrighi, di serate nei salotti e nei teatri.

Fu un periodo di amori passeggeri durante il quale conobbe Victorine Mounier, di cui si innamorò. Terminato quell’amore passeggero passò a Adéle Rebuffet e all’attrice Duchesnoit

1805  Per amore di una nuova conquista, l’attrice  Melanine Guilbert, si impiegò in una ditta di Marsiglia con l’idea di fare fortuna nel commercio e con speculazioni in borsa. Il rapporto con la Guilbert durò pochi mesi e Henri ritornò a Parigi dove riprese i contatti con i cugini Daru che lo aiutarono ed entrare nell’intendenza. Fu l’inizio di una vita errante che lo portò a vivere nel solco di Napoleone. Seguì l’esercito in Germania. Una città della Germania, Stendhal, gli fornisce lo pseudonimo che lo accompagnerà per tutta la vita. Fu quello un periodo caotico. Nominato auditore al Consiglio di Stato, seguì Napoleone nella campagna di Russia; raggiunse a Mosca il quartiere generale dell’imperatore. Poi ritornò a Parigi. Di tutto il servizio agli ordini dell’imperatore ottenne  la nomina ad intendente della provincia di Sagan in Slesia. Ben poca cosa. Dopo la caduta di Napoleone, Stendhal il 20 luglio 1814 lasciò Parigi per Milano dove soggiornerà per sette anni.

1814 Fu quello un periodo felice per la sua vita, nonostante la rottura con il suo grande amore, la bellissima Angela Pietragria, e per un amore per Métilde Dembowski  di cui non riuscì a vincere le resistenze. In quel periodo rimase affascinato dalla vita italiana, dalla musica di Cimarosa e dalla simpatia per i Carbonari. Ed è allora che incominciò veramente la sua carriera letteraria, anche se dai diciotto anni in poi aveva continuamente coltivato la lettura e la scrittura. Nel 1814 sotto lo pseudonimo  di L.A.Bombet pubblicò  Le vite di Haydn, Mozart, Metastasio, nel 1817 La storia della pittura in Italia e Roma, Napoli e Firenze (1917). La sua infelice passione per Métilde gli ispirò l’opera Dell’amore (1822). Nel 1821 dovette lasciare Milano perché la polizia austriaca lo sospettava di essere affiliato ai carbonari, e anche perché  con Metilde non c’era alcuna speranza e si rifugiò a Londra prima e a Parigi poi dove riprese la sua vita di dandy, collaborando con alcune riviste inglesi

1823  Pubblicò la prima parte di Racine e Shakespeare che rappresentò il suo vero manifesto del Romanticismo. Dopo aver pubblicato anche una Vita di Rossini, ritornò in Italia, poi di nuovo a Parigi dove diventò l’amante della contessa Curial. Pubblicò nel 1824 la seconda parte di Racine e Shakespeare, cui seguì nel 1826 il suo primo romanzo Armance che passò inavvertito dai critici. Ad un suo ennesimo rientro in Italia incontrò a Firenze Lamartine. A Milano la polizia lo invitò a ritornare in Francia. Nel 1829 uscirono le Passeggiate romane e intanto cominciò la stesura del suo capolavoro Il rosso e il  nero e scrisse le novelle Vanina Vanini, Il forziere e il fantasma, Il filtro che furono pubblicate sulla rivista “Revue de Paris”

1830  Stendhal dopo la rivoluzione chiese e ottenne di essere nominato console all’estero.  Il 25 ottobre di quell’anno venne inviato prima a Trieste e poi a Civitavecchia. Una vita noiosa che mitigò con viaggi a Roma, a Napoli, a Firenze, a Siena. Incontrò una vecchia fiamma Giulia Rinieri.  Il rosso e il nero uscì nel 1831. In quegli anni, essendo la sua nomina di console quasi una sinecura, Stendhal scrisse Luciano Leuwen e la Vita di Enrico Brukard.

1837. Al suo rientro a Parigi, riprese la vita mondana, ma si occupò anche della sua produzione letteraria iniziando il romanzo Il rosa e il verde e pubblicando sulla “Revue des deux mondes” alcune Cronache italiane fra cui Vittoria Accoramboni, I Cenci, La Duchessa di Pagliano. Percorse la provincia francese che gli ispirò Le memorie di un turista. Gli sorse l’idea di scrivere un romanzo  sulla giovinezza di Alessandro Farnese, ma mutò il piano dell’opera per scrivere il suo secondo capolavoro La Certosa di Parma (1839), scritta di getto in soli due mesi.  Nell’agosto di quell’anno si recò di nuovo a Civitavecchia dove scrisse Lamiel, pubblicato postumo  da un suo cugino. Privo di affetti e di legami permanenti, Stendhal si distrasse percorrendo la campagna romana. Una giovane romana, che lui chiama Earline, sarà il suo ultimo amore.

1841  Sentendo la salute vacillare e dopo un attacco di apoplessia, rientrò a Parigi e solo l’anno dopo, ritenendo migliorate le sue condizioni fisiche, riprese il lavoro, ma il 21 marzo un nuovo attacco lo colse per strada. Portato all’ospedale morì il giorno appresso. Venne sepolto nel cimitero di Montmartre.

Incompreso dai suoi contemporanei, Stendhal trovò la fama dopo la morte. Fu uno scrittore indipendente e seguì sempre la regola della semplicità e della chiarezza, dando alla letteratura francese due dei suoi più famosi romanzi.

OPERE

Il rosso e il nero   Julien Sorel, figlio di un carpentiere, dopo un periodo di appartenenza ai Rossi (i militari di Napoleone) si è votato ai Neri (gli ecclesiastici) perché nel periodo della Restaurazione, un giovane plebeo poteva trovare opportunità  di far carriera solo seguendo le direttive del clero. Trova un impiego di istitutore dei figli di M. de Renal, sindaco di Verrieres e  diventa l’amante della di lui moglie. A seguito della denuncia di un servo, viene licenziato. Dopo un breve periodo trascorso in un seminario diventa  prima segretario e poi confidente del marchese de la Môle. Durante il suo servizio presso il conte seduce la sua pupilla, l’altera Matilde. Julien la sposa, ottiene un titolo nobiliare e un brevetto da ufficiale. Tocca così l’apice del successo, la conquista del potere e alti impieghi Viene però denunciato da una lettera scritta da M.me de Rénal, su consiglio del suo  confessore. Folle d’ira Julien l’attende in chiesa e, durante la messa,  la colpisce sparandole un colpo di pistola. Viene arrestato, giudicato e condannato ad essere ghigliottinato, una morte che affronta senza alcun cedimento  Dopo l’annuncio delle sua decapitazione anche M.me de Rénal muore. La moglie, Matilde de le Môle, trafuga di nascosto la testa del marito per seppellirla sontuosamente.

La Certosa di Parma   Fabrizio del Dongo, fanciullo ardente e impulsivo, all’età di sedici anni, fugge dalla casa paterna, diretto in Francia per arruolarsi sotto le insegne di Napoleone. Vi giunge però tardi e solo per assistere alla battaglia di Waterloo. Ritornato in  Italia si accorge di essere tacciato di liberalismo. Per sua fortuna una sua zia, la contessa di Pietranera, sposatasi in seconde nozze e divenuta duchessa di Sanseverina, confidente del conte Mosca, primo ministro del Principe di Parma, lo prende sotto le sue ali protettrici. Tutto sembra trovare un lieto fine: Fabrizio è avviato verso la carica di arcivescovo. Ma i nemici del conte Mosca tramano per rovinarlo, prendendo come pretesto un duello tra Fabrizio e un suo rivale, terminato con la morte di quest’ultimo. Fabrizio viene imprigionato col rischio di essere condannato a morte. La zia duchessa lo fa evadere, avvelena il Principe di Parma per potersi così assicurare le grazie dei suoi successori. Fabrizio, sicuro della protezione della contessa, pensa così di essere scagionato e si costituisce,  ritornando in prigione. I suoi nemici continuano a tramare contro di lui e a tentare persino di avvelenarlo. Solo l’intervento della figlia del governatore della prigione, Clelia Conti, che si è innamorata di lui, riesce a salvarlo. Viene prosciolto. Clelia è però costretta dal padre a sposare il marchese Crescenzi. Quando Clelia muore, Fabrizio si ritira nella Certosa di Parma. Dopo un anno muore e poco dopo la duchessa Sanseverina lo seguirà nella tomba.

 

FILATELIA

FRANCIA  Anno  1942  (559),  1983    (2258),  2006  (3901), MONACO  2008

 

 

Stephansson Stephan Guthmundur

(Islanda)

 

Nato il 3 0ttobre 1853 nel Nord dell’Islanda. Morto il 10 agosto 1927.

La madre gli insegnò a leggere e a scrivere e sin da ragazzo Stephan mostrò un precoce interesse per le parole,  la lingua e la composizione di poesie.

A 19 anni viaggiò negli Stati Uniti d'America dove con la famiglia si stabilì nel  Wisconsin presso un insediamento islandese, vicino ad altri parenti. E amici.

Stephansson in seguito decise di trasferirsi assieme alla moglie e a tre figli  nel Nord Dakota. Una scelta poco felice in quanto il territorio era soggetto a frequenti  siccità, incendi, gelate.  La precaria situazione lo costrinse ad abbandonare la regione alla volta di Alberta.

Stephanson, pacifista radicale,  si occupò attivamente di politica e di letteratura, componendo poesie e in tale genere fu riconosciuto come il maggior poeta islandesi del Canada. 

Nel 1908,  pubblicò i primi tre volumi di poesia  Notti vigili  (Andvökur). A questi se ne aggiunsero altri tre, l’ultimo dei quali fu pubblicato 11 anni dopo la sua morte.

Morì ad Alberta all'età di 73 anni  il 10 agosto 1927.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno 1975  (457)

 

 STEVENS WALLACE

(USA)

 

Nato a Reading il 2 ottobre 1879. Morto ad Hartford il 2 agosto 1955.

Studiò legge ma lasciò l'avvocatura per lavorare a Hartford come dirigente di una società di assicurazioni.

Poeta di grande mestiere, fu sensibile a influenze della poesia europea, in particolare quella francese, da Baudelaire a Corbière e a Mallarmé. Nonostante i molti echi dei grandi romantici inglesi, soprattutto John Keats, la sua poesia va letta nel contesto del rinnovamento del linguaggio compiuto dal Modernismo letterario angloamericano.

Dalla raffinata ed enigmatica eleganza della prima raccolta Harmonium (1924) alle riflessioni più politiche di Ideas of Order (Idee di ordine, 1936), ai poemi della tarda maturità, Stevens approfondisce il rapporto realtà-fantasia, con una spettacolare serie di variazioni che fecero di lui uno dei poeti più consapevoli e compiuti del Novecento non solo in America.

In Italia la poesia di Stevens fu tradotta tempestivamente nel 1954 da Renato Poggioli, che intrattenne un'ampia corrispondenza con Stevens e ne citò stralci nel commento alla raccolta Mattino domenicale ed altre poesie (1954). Dagli anni 1980 sono apparse numerose altre traduzioni commentate, anche se Stevens rimane un poeta per poeti sia in America che all'estero.

La rivista semestrale “The Wallace Stevens Journal”, edita dalla Wallace Stevens Society, è interamente dedicata a studi di carattere specialistico del poeta di Hartford, ma comprende anche omaggi di poeti americani ed europei.

Opere: Poesie – The snow man, 1921. Harmonium,  1924. Ideas of Order - Idee di ordine, 1936.  Owl's Clover, 1936. The Man with the Blue Guitar - L'uomo con la chitarra azzurra, 1937. Parts of a World - Parti del mondo 1942. Transport to Summer,  1947. The Auroras of Autumn - Le aurore dell'autunno,  Opus Posthumous, 1957. The Palm at the End of the Mind - La palma della fine della mente, antologia del 1972.

Prosa - The Necessary Angel - L'angelo necessario, saggi, 1951. Letters of Wallace Stevens - Lettere di Wallace Stevens, a cura di Holly Stevens, 1966. Segretari della Luna: Le lettere di Wallace Stevens e Jose Rodriguez Feo, a cura di Beverly  Coyle e Alan Filreis, 1986.

 

FILATELIA

USA Anno 2012

 

 

 

STEVENSON ROBERT LOUIS

(Inghilterra)

 

‘Tusitala’, il narratore di storie. Così gli abitanti  di Upolu, un’isola delle Samoa, soprannominarono Robert Louis Stevenson quando udirono raccontare la prima delle sue novelle sull’Oceano, tradotta da un missionario nella lingua locale.

Era nato a Edimburgo il 13 novembre del 1850 da ricca famiglia borghese. Il nonno (ingegnere, aveva costruito il ponte di Bell Rock Lighthouse) e il padre, pure lui ingegnere, lo costrinsero ad adeguarsi allo ‘spirito’ della famiglia, E quindi, pur essendo sin dalla prima infanzia di salute cagionevole tanto da non poter sopportare studi regolari (a otto anni sapeva appena leggere e scrivere), deve sobbarcarsi a severi studi tecnici per diventare ingegnere, sebbene questi non fossero di suo gradimento.  Si iscrive alla facoltà di ingegneria dell’università di Edimburgo,  ma presto passa alla facoltà di giurisprudenza. Nel 1975 consegue la laurea e inizia subito a far pratica d’avvocato.

Dalla professione è presto distolto dalla sua salute sempre precaria e, attratto dal fascino e dalla sua forte propensione verso la letteratura, in particolar modo verso la poesia e il romanzo, comincia a dedicarsi ad essa.

Dai tredici ai diciassette anni segue il padre nei suoi viaggi in paesi esotici, viaggi, che alimentano la sua sete di avventura, lasciando in lui una traccia profonda, e dai quali riporta impressioni, in seguito profuse a piene mani nelle sue opere.

Nel 1873 comincia a collaborare con vari periodici e a far amicizia con scrittori. Col fratello, famoso artista e critico, frequenta la colonia internazionale di artisti di Barbizon a Fontainebleau e con sir Walter Simpson intraprende nel 1976 un giro in canoa nel Belgio e Francia (da Anversa a Pontoise), ricavandone materiale per il libro Un viaggio nel continente, pubblicato nel 1878. Un’altra avventura è il viaggio nella Francia meridionale che offre lo spunto alla successiva opera  Viaggio a dorso d’asino nelle Cevenne (1879).

Inizia così il periodo di vagabondaggi attraverso il mondo che diventarono parte preponderante della vita di Stevenson. Al circolo di Barbizon conosce Fanny Osborne, una divorziata americana, madre di due figli, di undici anni più vecchia di lui, e se innamora.  Fanny tenta di dissuadere il giovane Stevenson da un legame affettuoso e parte per la California onde mettere un intero oceano tra di loro. Non servì perché Stevenson, la cui salute era stata sempre precaria, avendo saputo che Fanny era caduta ammalata, parte per la California senza avvertire la famiglia e senza tener conto dei pareri degli amici che lo sconsigliavano di affrontare una traversata. 

Il viaggio è estenuante a fianco di emigranti, un viaggio che contribuisce a debilitare ancor più il suo fisico tanto che gli strapazzi del viaggio lo riducono quasi in fin di vita a causa della malaria, di una pleurite e del generale esaurimento delle sue forze. Il 1879 è per Stevenson un anno duro per privazioni e povertà. Ma nel 1980, sposata Fanny, trascorre con lei  un periodo tranquillo a Calistoga nel Far West. A quel periodo risalgono le opere Across the Plains (Attraverso le pianure) del 1892, L’emigrante dilettante (1895), I pionieri di Silverado (1983), in cui si vennero precisando le qualità del suo stile e i temi della sua narrativa. In quel periodo si delinearono e si completarono pure le opere più famose, quelle rimaste nell’immaginario dei lettori.

Finché rimane in America e nonostante la salute sempre più cagionevole, continua a scrivere novelle, che i giornali della California raramente accettavano, non apprezzando il suo genio.

Nel  1880 ritorna con la moglie in Inghilterra dove rimane per sette anni, sempre tormentato dall’etisia, tanto da dover trascorrere lunghi periodi di cura, trasferendosi da una casa di cura all’altra nella vana speranza di trovare se non la guarigione almeno sollievo. Soggiorna a Davos, Marsiglia, Hyères,  Nizza e Bournemouth.  Pur malato,  pubblica saggi romanzi e raccolte di racconti: Virginibus puerisque (1881), Nuove notti arabe (1882) comprendente una serie di racconti polizieschi tra cui sono noti i racconti Il Club dei suicidi, Il diamante del rajà, Il padiglione delle dune e l’opera  Uomini allegri (1882).

Ma la celebrità venne con i  romanzi L’isola del tesoro (1983),  Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde (1886),  Il principe Otto (1885), Il dinamitardo (1885), Il giardino poetico del fanciullo (1885) una delicata percezione del mondo magico e fantasioso dei bambini,  Rapito (1886), La freccia nera (1888), Il signore di Ballantrae (1889)

Nel 1888 Stevenson riprende i suoi viaggi versi i mari caldi del sud per scrivere reportage giornalistici. Visita le Marchesi, le Haway, le Gilbert traendo dalla suggestività dei luoghi  e dall’incontro con gli abitanti materiale  per la sua opera Nei mari del sud, uscita postuma nel 1896.

Il fascino dei luoghi, l’ambiente, l’atmosfera e le condizioni climatiche sembrano essere di conforto alla sua tisi sempre più grave. Decide di non tornare più in patria e si stabilisce definitivamente con la moglie alle Samoa, acquistando a Upolu una villa che chiamò Vallima (I cinque fiumi) e vivendo una vita tranquilla a fianco degli gli indigeni.

A questo periodo appartengono i romanzi Catriona (1893) il seguito di Rapito, Il riflusso (1894),  Le veglie dell’isola (1893) in cui sono inclusi il celebre racconto Il diavolo nella bottiglia e L’isola delle voci, e i romanzi incompiuti Weir of Hermiston e St Yves

A parte esiste un carteggio tra lo scrittore e il romanziere americano H. James da cui si ricava una vasta panoramica  del clima letterario del secondo Ottocento.

A Samoa Stevenson trascorre gli ultimi quattro anni della sua vita nel modo cui aveva sempre aspirato, da comune mortale, in mezzo a gente semplice e a un piccolo gruppo di amici e seguaci. Segue pure le vicende politiche dell’isola schierandosi dalla parte degli indigeni.

Muore  non di tisi, come ci si sarebbe aspettato, ma per la rottura di un vaso sanguigno.

‘Tusitala’, colui che sapeva raccontare le storie, fu sepolto in cima al monte Vaca da cui si ha ampia veduta sul Pacifico, l’oceano che aveva fatto da sfondo a molte sue storie. La sua casa di legno, affittata per il modesto prezzo di una noce di cocco, nel centenario della nascita, diventò un museo. 

La base dell’opera di Stevenson  poggia solidamente sul suo interesse umano sempre presente nei suoi scritti. Anticonformista e ribelle, ebbe sempre presenti i sentimenti dell’uomo, il desiderio dell’avventura, l’aspirazione alla libertà, il gusto per l’esotico. Tutto ciò lo accumuna ai romantici. Ciononostante la sua fantasia romantica è temperata dal desiderio della concretezza; certe sue morbose idee vengono calate nei problemi della vita morale e analizzate alla luce della sua educazione calvinista inculcata in lui durante la fanciullezza e l’adolescenza. La sua prosa è sempre lucida e nitida, inconfondibile per un misto di sottile umorismo e di pathos che la  pervade.

LIBRI. David Balfour (vedi  Rapito)          

Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde  (1836)  Il dottor Jekyll, medico stimato, per combattere il conflitto fra bene e male insito nell’uomo, riesce ad ottenere una pozione che può potenziare al massimo il male e un antidoto che può, invece, debellarlo. Avendola provata su se stesso, si trasforma nel malefico e ripugnante signor Hyde, segue gli istinti più bassi insiti nel subconscio dell’uomo e arriva a commettere un delitto. Diventato sempre più succubo  della pozione, si ritroverà a sdoppiarsi anche senza l’aiuto di essa. Rimasto senza l’antidoto che gli aveva sempre permesso di ridiventare il mite dottor Jekyll, sotto le spoglie di Hyde si ucciderà per sfuggire alla cattura. Il romanzo affronta in chiave allegorica il problema del subcosciente e lo sdoppiamento della personalità.

Dal racconto furono tratti numerosi film, circa una settantina di versioni, a partire dal periodo del muto 1908 sino ad oggi. Tra i registi più noti: S.Robertson, R. Mamoulian.  V. Fleming, J. Renoir, T. Fisher, S. Weeks, D.F. Price  In Italia la RAI TV produsse un film per la televisione interpretato  da Giorgio Albertazzi.

L’isola del tesoro   Fu pubblicato nel 1883. L’azione si svolge nel Settecento in un paese marittimo dove vivono il giovane Jim Hawkins e la madre che gestisce una locanda ‘L’Ammiraglio Bembow’. Nella locanda è ospite un vecchio marinaio che, alla sua morte lascia un baule.  Rovistando in esso madre e figlio trovano la mappa che indica dove è sepolto il tesoro del cap. Flint. Il ragazzo consegna la mappa al dottor Livesey e al signor Trelawney i quali organizzano una spedizione sulla nave ‘Hispaniola’. Sulla goletta è imbarcato come cuoco Long Silver John, un uomo apparentemente gioviale con una gamba di legno e un pappagallo sempre sulla spalla. Silver è un ex bucaniere, amico di Capitan Flint, e, insieme ad  alcuni suoi compagni che fanno parte della ciurma, tenta di impadronirsi della mappa, ma Jim e un gruppo di fidati amici riescono a partire verso l’isola del tesoro.  Nell’isola avvengono numerosi fatti tra cui imboscate, tradimenti,  battaglie, fino alla conclusione. Aiutati da un bucaniere, Ben Gunn che i marinai di Flint avevano abbandonato sull’isola, il tesoro viene ritrovato. Silver viene  catturato assieme ai compagni ma riuscirà a fuggire e di lui non si saprà più nulla. Jim, pur essendo diventato ricco, ricorderà per sempre i fatti tragici della scoperta e i morti che era costata e sarà spesso tormentato da incubi. Dal libro sono stati tratti molti film tra cui quello di M.Tourneur del 1917 e quello di V.Fleming del 1934.    

Giardino dei versi di un bambino  Liriche per l’infanzia pubblicate nel 1885.  Il volume contiene vere e proprie poesie destinate ai bambini nelle quali vengono fissati sentimenti, idee, atteggiamenti tipici dell’infanzia.  Meraviglioso è il modo dell’Autore nel ricordare, attraverso la poesia, la sua prima infanzia di malato. Nei versi il ricordo diventa magia soffusa di nostalgia tenera, dolce, affettuosa.. Anche il gioco viene considerato nel suo valore essenziale nella vita dei bambini. Dalle poesie emerge una sorta di racconto che attrae il giovane lettore e lascia nell’adulto un senso di nostalgia. 

Rapito   É il titolo abbreviato del romanzo Kidnappel: Being Memories of the Adventures of David Balfour in the Years  1751. Romanzo storico pubblicato sulla rivista ‘Young Folks’ nel 1886 (nello stesso anno uscì anche in volume). Il titolo originale in inglese è abbreviato perché, alla maniera settecentesca, risultava essere:  “Rapito ovvero un racconto delle avventure di David Balfour nell’anno 1751; come egli fosse rapito e trattenuto; le sue sofferenze sopra un’isola deserta; la sua traversata della Scozia selvaggia; il suo incontro con Alan Breck Steward e con altri famosi giacobini scozzesi; e tutto ciò che ebbe a sopportare da parte di suo zio, Ebenezer Balfour di Shaws, detto falsamente così; scritto da lui medesimo.”  Lo spunto deriva all’autore dal processo di James Steward, giacobino, avventuroso, accusato di aver ucciso Colin Campbel, agente del re Giorgio II. Le avventure seguono la trama già espressa nel titolo e si concludono con una agnizione finale e il ragazzo diventa erede legittimo di un cospicuo patrimonio.

Stevenson diede un seguito al romanzo scrivendo Catriona (1892) in cui continuano le vicende di David, che si è assunto il compito di difendere James Steward dall’accusa ingiusta di aver ucciso Colin Campbel. Catriona è una fanciulla di cui David si innamora e che sposa. Ottime le scene d’ambiente. Il romanzo  non è all’altezza del primo e qua e là pecca di una certa monotonia.

Nei mari del Sud  Relazione di un viaggio stampata nel 1890 e ripubblicata nel 1896. Nel libro, suddiviso in quattro parti, l’A. descrive paesaggi, tipi, popolazioni, costumi osservati durante una crociera nei mari del sud. La terza e la quarta parte sono ricche di aneddoti, esperienze personali nate dal diretto rapporto con gli indigeni. Opera della maturità, scritta in modo preciso, dettagliato e delicato. Lo scrittore dà risalto al fatto che le malattie, le guerre tribali, le superstizioni, il cannibalismo (ormai quasi debellato), hanno nei decenni precedenti debilitato e ridotto le popolazioni. Il senso di decadimento che trapela nelle accurate descrizioni toglie quel fascino e quell’alone di paradiso terrestre con cui gli europei hanno sempre esaltato le isole del Pacifico. L’opera  è a buon diritto considerata tra i migliori libri di viaggio dell’Ottocento.

Weir of Herminston Romanzo incompiuto, pubblicato postumo nel 1896. Nonostante l’incompiutezza, (manca la stesura degli ultimi nove capitoli di cui l’autore ha lasciato la scaletta), può essere considerato tra i migliori della sua produzione. La vicenda si svolge in Scozia agli inizi dell’Ottocento e ha come protagonisti l’inflessibile giudice Adam e il figlio Archie. Quest’ultimo ammira il padre ma non riesce a comprendere la sua inflessibilità nell’applicare la legge. Archie, studente di legge, assiste ad un processo in cui il padre condanna a morte un individuo. La freddezza del padre  e il freddo scherno con cui tratta il colpevole suscitano un turbamento in Archie che si allontana dal padre e si rifugia in campagna a Hermington. Lì trova momenti di pace nell’affetto della vecchia cameriera della madre e nella di lei nipote Cristina di cui si innamora. Il romanzo si interrompe a questo punto e nella traccia lasciata  si trova quello che avrebbe dovuto seguire.  Archie venuto a conoscenza che un giovane ha sedotto Cristina, lo uccide e viene giudicato dal padre il quale non esita a condannarlo a morte. I fratelli di Cristina riescono a liberarlo e a imbarcarlo con la sorella su una nave in partenza per l’America. Malgrado manchi l’ultima parte, il romanzo rivela una potenza drammatica e una forza espressiva particolari.

 

FILATELIA

COOK ISLAND 1994 (1115/7),  GRAN BRETAGNA 1994 (Aerogramma), 1997 (1948),  ISOLE MARSHALL 1998 (BF 4),  ISOLE VERGINI 1969 (196/9),   KIRIBATI  1983 (97),  NIUE ISLAND 1994 (636ABCD),  SAMOA 1939 (139),  1969  (245/8),  1985 (593/6),  1994  (792/5).

 

 

 

STIERNHIELM GEORG

(Svezia)

 

Nato a Vika, Delecarlia nel 1598. Morto a Stoccolma nel 1672.

Segretario dell’esercito svedese operante in Prussia, ricoprì diversi importanti uffici politici e pubblici. Fu membro della Royal Society di Londra dal 1669.

Personalità eclettica, coltivò diversi generi letterari  ottenendo risultati cospicui col suo poemetto Ercole (1658) e col testo destinato alla coreografia del balletto Parnassus Triumphans (1650).

Per la corte regia di Stoccolma tradusse molte commedie e balletti francesi quali Cupido prigioniero (1649).

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1972  (724)

 

 

STIFTER ADALBERT

(Austria)

 

Nacque a Oberplan (Boemia) il 23 ottobre 1805 e morì a Linz il 28 gennaio 1868.

Di modesta famiglia, perso il padre, fu affidato ai benedettini di Kremsmunstern.

Passò poi a  Vienna dove studiò diritto e scienze naturali ma si interessò anche di pittura, matematica e astronomia. Fu precettore presso alcune famiglie nobili di Vienna tra cui quella di Metternich. Si innamorò di Fanny Greipl, ma i genitori di lei non acconsentirono alle nozze.  In seguito sposò Amalia Mohaupt, una compagna premurosa, che non poté dargli figli.

Invano sperò di ottenere una cattedra ma riuscì a diventare ispettore scolastico a Linz. Colpito da sventure familiari e da una grave malattia (cancro) si suicidò tagliandosi la gola in un momento di sconforto. La sua attività letteraria iniziò tardi, ma fu da lui vissuta come una missione .

I suoi racconti sono raccolti nei sei volumi di Studi (1844-1850) e nei due di Pietre variopinte (1853). Di questi ultimi fa parte la delicata storia natalizia Cristallo di rocca (1845), probabilmente il suo testo più famoso.           

Con L'estate di san Martino (1857) Stifter si ricollega alla tradizione tedesca del bildungsroman. In Witiko (1865-1867) rievoca le origini della storia boema.

“Estraneo alla dimensione delle grandi vicende collettive, Stifter si diede all'osservazione minuziosa e realistica degli avvenimenti più semplici e meno appariscenti della vita, nei quali ricercò con profonda coscienza religiosa, gli autentici valori dello spirito. La natura descritta da Stifter con un talento forse senza uguali nella letteratura tedesca, è quella della Selva Boema: è lo sfondo costante, pieno di simboliche corrispondenze con i destini umani, delle sue narrazioni. Nella natura, nella purezza delle cose e degli animi, Stifter trova rifugio davanti all'incalzare mortalmente minaccioso della storia e del destino. Nitidezza espressiva, obiettività serena, classica misura dell'immaginazione ne fanno tra i maggiori rappresentanti del realismo tedesco”.  (da Internet)

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno 1931 (402),  1947 (694A), 2005  (2384)  CECOSLOVACCHIA  Anno  2005  (397) , GERMANIA Anno 1955 (96), 2002 (2315)

 

 

 

Stoessl Otto

(Austria)

 

Nato a Vienna il 2 maggio 1875 e ivi morto il 15 settembre 1936.

Otto Stoessl era il figlio di un medico ebreo. Studiò giurisprudenza presso l’Università di Vienna e si laureò nel 1900.

Servì come ufficiale dell’imperatore Ferdinando nelle Ferrovie del Nord. .

In campo letterario cominciò a farsi conoscere dopo il 1898 con  saggi e recensioni di spettacoli del Burgtheater per il giornale “Wiener Zeitung”.  Nel 1923, abbandonate le sue ambizioni politiche, si dedicò interamente alla letteratura e nel 1924 gli fu assegnato,  assieme a Robert Musil, il Premio letterario della città di Vienna.

Le opere di L Le opere di Stoessl comprendono romanzi, racconti, saggi, poesie e commedie.  Il tema principale della sua opera più nota, La casa Erath (1920), è quello che ricorre frequentemente  nella maggior parte della sua narrativa: il declino della società austriaca. Per tali contenuti alcun9i critici lo avvicinarono a Thomas Mann.

Dopo la sua morte Otto Stoessl cadde presto nel dimenticatoio.

 

FILATELIA

AUSTRIA Anno 1986 (1691)

 

 

STOJANOV ZACHARIA

(Bulgaria)

 

Nato a Medven, Kotel, nel 1850, morì a Parigi nel 1889.

Autodidatta, si rivelò nella pubblicazione di autobiografie dei grandi protagonisti del Risorgimento bulgaro  ed è noto soprattutto per l’opera in tre volumi Memorie sulle insurrezioni bulgare, documento  che tratta del dominio turco sulla Bulgaria e in particolare racconta l’insurrezione dell’aprile del 1876.

 

FILATELIA

BULGARIA  Anno 1977  (2274)

 

 

STOKER BRAM       

(Irlanda)


Nella letteratura fantasy, la narrativa fantastica priva di sovrastrutture scientifiche, rientra a buon diritto il genere horror. Si tratta di romanzi di derivazione gotica, genere cui diede vita Horace Walpole col suo Il castello di Otranto, basati su avventure accompagnate da sinistri avvenimenti soprannaturali. Il genere ebbe subito seguaci e imitatori tra cui Clara Reeve, Ann Radcliffe, William Polidori, Thomas Peckett Prest, Matthew Gregory Lewis, Robert Maturin e altri. Costoro, per la maggior parte inglesi appartenenti alla ricca borghesia possono essere considerati i fondatori del romanzo del terrore. I loro argomenti tratti da vecchie leggende, dai periodi più oscuri della storia, furono ambientati  in regioni selvagge, in vecchi monasteri e castelli, e vennero utilizzati da altri scrittori e piegati alle loro esigenze, vedi Frankenstein di Mary Shelley, I racconti del terrore di E.A.Poe, La casa presso il cimitero di J.Sheridan Le Fanu e in particolare Dracula di  Bram Stoker.  

Quando uscì il libro di Stoker, sua madre gli scrisse: “É splendido, molto al di sopra di quanto hai scritto fino ad oggi. Sono sicura che ti situerà in alto tra gli scrittori della nostra epoca”. E fu profeta.

Bram Stocker, figlio di Abraham, impiegato statale, e di Charlotte Stoker fu il terzo di sette figli. Nacque a Dublino nel 1847. Di costituzione delicata e malaticcia (a sette anni riusciva appena a camminare), a forza di cure e di volontà riuscì a poco a poco ad irrobustire il corpo e a superare i malanni dell’infanzia. Si laureò in matematica al Trinity College di Dublino, dove ebbe la possibilità di incontrare  Sheridan Le Fanu, che allora studiava giurisprudenza, e di cui divenne amico. Entrambi non misero a profitto gli studi effettuati, ed entrambi si dedicarono alla letteratura.  

Il giovane Stoker accettò di lavorare gratuitamente per il “Mail” come critico teatrale, acquistandosi la fama di severo stroncatore con la sua durezza nell’esprimere giudizi. In virtù di tale lavoro ebbe l’occasione a ventinove anni  di incontrare un famoso attore, Henry Irwing,  che allora recitava sulla scena il ruolo di Frankenstein, e ne divenne amico, consigliere, confidente e organizzatore del suo teatro, il Lyceum, sino alla morte dell’attore avvenuta nel 1905.

In quegli anni pubblicò racconti, testi teatrali, legati al feuilleton e al grand guignol, nonché una raccolta di racconti per bambini dal titolo Under the Sunset (1881). Dopo la morte di Irwing scrisse i romanzi  The Lady of the Stround (1909), The Lair of the White Worm (1911) e un’opera in due volumi dedicata alla memoria del suo amico scomparso,  Personal Reminiscence of Henry Irwing (1906).

Il suo libro più noto Dracula venne pubblicato nel 1897 e nel suo genere divenne subito un capolavoro tanto da influenzare non solo la letteratura ma anche il folklore, il teatro, il cinema e ad entrare subito nell’immaginario collettivo.

Numerosi i film su Dracula o ispirati al suo personaggio: si ricordano i registi F.W.Murnau (1922), T. Browning (1935) C.T.Dreyer, T.Fisher, J.Franco, F.Ford Coppola.

Bram Stoker morì a Londra nel 1912.

 

IL ROMANZO

Raccontano i suoi biografi che l’idea del libro sia dovuta ad una scorpacciata di gamberi in compagnia dello studioso ungherese Arminius Vambery .Probabilmente a tavolo discussero anche di vampiri perché durante la notte Stoker ebbe degli incubi e sognò un vampiro che usciva dalla tomba per andare in cerca di sangue umano. Un sogno però non basta a creare un capolavoro. Il capolavoro richiede lunghe ricerche storico-folkloristiche, luoghi particolari dove ambientare la vicenda, personaggi particolari, studio dei caratteri. Buona parte del materiale lo scrittore lo trovò nelle sale della biblioteca del British Museum dove attinse abbondanti notizie sul ‘folklore vampiresco’, sui luoghi selvaggi dove maggiormente si sviluppò il fenomeno,  tra cui i castelli diruti  della Transilvania dove visse un personaggio realmente esistito, il conte Vlad Dracula  o Vlat Teples l’Impalatore, un despota che si rese colpevole di orrendi misfatti. Fu principe di Valacchia; combatté contro i Turchi e fu costretto da Maometto II ad abbandonare il trono e a rifugiarsi in Transilvania nel 1462. Appoggiatosi in seguito ai Moldavi per poter ritornare al potere, fu fatto imprigionare da Mattia I d’Ungheria. Ritornato nel 1476 sul trono, fu ucciso dai turchi.

Questo il personaggio storico da cui Stoker ricavò un personaggio horror. All’apparire il romanzo fu censurato e criticato e fu solo grazie ai suoi amici, in particolare Irwing, se in seguito fu accettato e divenne celebre. Dracula è un tipico romanzo vittoriano in cui si esalta la superiorità dell’uomo contro l’ignoto. Nel romanzo si nota una componente particolare: il conte Dracula (il cattivo) è sempre coerente con se stesso, mentre coloro che gli danno  la caccia per ucciderlo (i buoni), dimostrano talvolta una crudeltà forse maggiore di quella del vampiro, costretto a fare quello che fa perché tale è la vita o meglio non vita della sua specie.  A lettura conclusa il lettore rimane affascinato  da due personaggi, il vampiro, e Lucy la ragazza sognatrice che soccombe al fascino di Dracula. Un po’ meno attraggono i personaggi di Jonathan Harker, spinto dall’ottica del guadagno; di Van Helsing, un uomo aggrappato alle poche certezze che la scienza gli fornisce e pronto a considerare come dogmi le leggende popolari, sadico e crudele quando deve punire le donne che hanno subito il fascino di Dracula.  Mina, la moglie di Jonathan, è forse il personaggio più indovinato; è la sposa sedotta contro la sua volontà che preferisce la morte e la salvezza dell’anima alle allettanti proposte di immortalità che il conte vampiro le prospetta.

Come la pensasse in proposito, l’autore non è dato saperlo. Qualche critico mise in dubbio la sua moralità vittoriana, attribuendogli amori mercenari e addirittura una relazione omosessuale con Irwing.  Certo è che nel libro vi sono scene di erotismo inconcepibili per la sua epoca.

Il racconto immerge subito il lettore in una atmosfera cupa e misteriosa. Il protagonista, Jonathan Harker, si reca in Transilvania per  discutere la vendita di una casa al conte Dracula. Tutto all’inizio sembra svolgersi nella normalità. Il conte si presenta come persona affabile, gentile, compita e istruita ma subito cominciano ad affiorare stranezze. Jonathan lo vede bere del sangue umano e scopre che di notte dorme in una bara. Nel castello poi ci sono tre bellissime donne che cercano di irretirlo e di  trattenerlo in assenza del conte. Intanto la moglie Mina, rimasta in Inghilterra, attende il suo rientro. Il conte intanto, in Inghilterra, comincia a mietere vittime. Tra queste, oltre alla moglie di Jonathan, vi è anche Lucy, una ragazza sognatrice e fatua, che cede alle tentazioni.  Chi per primo si accorge che qualcosa non va nella vita di Lucy è il dottor Steward, direttore di un manicomio. Questi, avendo notato  nella ragazza sintomi strani che gli richiamano alla memoria storie di vampirismo,  chiama in suo aiuto un amico olandese, il dottor Van Helsing, medico illustre. Entrambi tentano di farla guarire attraverso continue trasfusioni di sangue, ma non riescono a salvarla e Lucy muore,  diventando però una non morta a seguito dei suoi rapporti col conte vampiro. Una notte Lucy esce dalla tomba per andare in cerca di sangue umano. Il dottor Van Helsing la sorprende mentre rientra nella bara e,  per liberare la sua anima e farla riposare in pace, le taglia la testa e le affonda un paletto nel cuore.  Il conte Dracula, braccato da Jonathan e da Van Helsing tenta di ritornare in Transilvania per rifugiarsi nel suo castello, ma, raggiunto, viene ucciso.

 

FILATELIA

CIAD  Anno 1998  (BF), GRAN BRETAGNA Anno 1997  (1950) 2008, 2010,  IRLANDA  Anno 1997  (1030/3), Anno 2012 (BF93), ROMANIA  Anno 1997  , 1998 ,  2004  , SIERRA LEONE  Anno 1997  ,  USA  1997  (2667),

 

Stone Irving

(USA)

 

Nato a  San Francisco il 14 luglio 1903 e ivi morto il 26 agosto 1989.

Si specializzò nella stesura di opere biobibliografiche. Scrisse Lust for Life (1934) su Vincent Van Gogh, Il tormento e l’estasi (1961) sulla vita di Michelangelo. Entrambi i romanzi ebbero trasposizioni cinematografiche.

Tra le sue più importanti biografie sono da citare London: l’avventura di uno scrittore (1938) Vortici di gloria (1895) su Camille Pissarro e gli impressionisti; They Also Ran (1944) sui candidati sconfitti nelle elezioni presidenziali americane messi a confronto con i vincitori, L’amore eterno (1954) sul Presidente Abramo Lincoln e la moglie Mary Todd,  Quelli che amano (1965) sul presidente John Adams e la moglie Abigail; di studiosi e scienziati :Le passioni della mente (1971) su Sigmund Freud,  Il tesoro greco (1975) su Heinrich Schliemann, L’origine (1980) su Charles Darwin.

Altre opere:  Immortal Wife (1944), Jessie Benton Frémont, Adversary in the House (1947), su Eugene V. Debs e sua moglie Kate, Clarence Darrown for the Defense (1949), The Passionate Journey (1949), sull’artista Americano John Noble, Men to Match My Mountains (1956) sul Far West nel periodo 1840-1900, Vortici di gloria (1985).

 

FILATELIA

SAO TOME’ & PRINCIPE  Anno 2008

 

 

STORM HANS THEODOR

(Germania)

 

Nato a Husum, Schleswig-Hostein, il 14 settembre 1817 Morì a
Hundermarschen il 4 luglio 1888.

Primo di tredici figli di un noto avvocato, studiò al Ginnasio di Lubecca e concluse gli studi con la laurea in giurisprudenza all’Università di Kiel. Sin dall’infanzia fu appassionato di fiabe e della tradizione popolare. Stretta amicizia con i fratelli Mommsen pubblicò nel 1843 una raccolta di leggende popolari  Canzoniere di tre amici. A Husum esercitò l’avvocatura e nel 1846 sposò la cugina Costanze Esmarch dalla quale ebbe sette figli. I primi anni di matrimonio furono contrastati e al menage familiare si aggiunse la situazione politica che lo costrinse ad abbandonare la sua terra a causa della lotta di indipendenza che vedeva lo Schleswig-Hostein, allora in possesso della corona danese. Come poeta e come avvocato difese i suoi compatrioti contro il governo danese per cui dovette emigrare in Prussia poi a Heiligenstadt dove entrò nell’amministrazione della giustizia..

Nel 1851 pubblicò a Berlino il libro Storie e canzoni estive. Nel 1852 fu pubblicata la prima edizione di Poesie. Una ulteriore raccolta, Rose tardive, apparve nel 1859.

La fama dello scrittore gli permise di essere accolto nel circolo il “Tunnel della Sprea”, di cui facevano parte i migliori intellettuali del momento.

Nel 1864 quando la sua terra fu annessa alla Prussia, poté farvi ritorno.

La sorte lo colpì duramente  nel 1865 con la morte della moglie Constanze. Nonostante si risposasse con una amica d’infanzia, la figura della prima moglie continuò ad essere ricordata nei suoi scritti.

A questa fase appartengono le opere Dal cugino Christian (1872), Viola Tricolore (1873), Paolo il burattinaio (1874),  Il curatore Carstens (1877).

Dopo il 1880 si ritirò nella sua proprietà di Hadermarschen, circondato dall’affetto dei contemporanei e visitato spesso da amici e da personalità tedesche. Ebbe riconoscimenti ufficiali, un invito alla Corte di Weimar, il conferimento nel 1883 dell’Ordine di Massimiliano per l’arte e la scienza.

Nel 1888 iniziò e condusse a termine il libro L’uomo dal cavallo grigio, una delle sue opere più belle. Altre opere da ricordare: Aquis submersus (1876), Eekenhof (1879), Renata (1878, Il silenzio (1882-83),  La cronaca di Griehuss (1884), Una festa a Haderslevhuss (1885).

L’ampiezza della sua opera narrativa (58  romanzi) lo pone tra i maestri della prosa tedesca. Sebbene profondamente legato al suo paese, fu uno degli esponenti più interessanti in quanto seppe cogliere la crisi incipiente di fine secolo.

 

FILATELIA

GERMANIA  Anno  1967 (994), 1988  (1203)

 

 

STORNI ALFONSINA

(Argentina)

 

Nata nella Svizzera italiana nel 1892, morì a Buenos Ayres nel 1935.

È  il maggior esponente del modernismo in Argentina. Trascorse una vita infelice,  e dovette lottare per sopravvivere. Inoltre era ossessionata dal pensiero che sarebbe morta in mezzo alle onde del mare

Figlia di emigranti ticinesi, collaborò a diverse riviste. Svolse un lavoro di insegnante, finché la colpì una malattia psichica che la condusse alla depressione e al suicidio, Si uccise gettandosi nella acque del Rio de la  Plata. Il mare che aveva sempre esercitato su di lei un fascino particolare e che spesso cantò nelle sue poesie, fu la sua tomba.

Scrisse versi riuniti in diversi volumi: L’inquietudine del roseto (!919), Irrimediabilmente (1919), Maschere e trifoglio (1938), Languidezze, Ocre, Mundo de siete pozos e altre composizioni raccolte in Poesie.

 

FILATELIA

ARGENTINA  Anno  1967  (791)  URUGUAY  Anno 1989  (1303)

 

 

STOUT REX TODHUNTER

(USA)

 

Rex Stout nacque a Noblesville (Indiana) il 1° dicembre 1886. Prima di approdare alla letteratura e al genere giallo, fece diversi mestieri. Iniziò la sua carriera di scrittore con romanzi psicologici che non ebbero alcuna fortuna, sebbene alcuni di essi come Due rampe per l’abisso del 1929, scritto a Parigi, già dimostrasse le sue capacità nel tracciare profili psicologici dei suoi futuri personaggi ‘gialli’. Il suo esordio di scrittore è legato il romanzo satirico-umoristico Il signor Cenerentola, dal quale  Hollywood ricavò un film di successo

Tornato in America iniziò la sua fortunata carriera di giallista scrivendo nel 1934 La traccia del serpente dove compariva per la prima volta una coppia di investigatori privati: Nero Wolfe e Archie Goodwin, destinata a diventare un duo tra i più popolari del genere poliziesco. I due personaggi sono quasi sempre rimasti al centro dei 47 romanzi scritti e dei numerosi racconti, raccolti poi in volumi,

I due personaggi sono completamente all’opposto e personificano l’uno, Wolfe, la mente; l’altro, Archie Goodwin l’azione. Il primo, Nero Wolfe, è un individuo corpulento, bulimico,  legato alla sua casa tanto da non uscirne quasi mai.  I casi che gli vengono affidati li risolve standosene al tavolo da lavoro, seduto nella sua ampia poltrona dove è solito meditare a occhi chiusi, muovendo  le labbra a stantuffo. Ha diverse manie tra cui la buona cucina, tanto da avere un cuoco personale, Fritz, vero chef dei piatti e delle pentole. A questa mania per il palato si aggiunge la mania per la vista, cioè  l’amore per le orchidee che coltiva sul terrazzo di casa, in una serra, che cura come se fossero figli e alle quali dedica tutta la mattinata, durante la quale non vuole incontrare nessuno. Ha persino un giardiniere particolare che l’Autore scherzosamente definisce il ‘balio delle orchidee’.

Le sue ore di svago sono sacre e  inviolabili, mentre quelle dedicate e legate al lavoro non gli sono granché gradite, anche se gli servono per rimpinguare il conto in banca per le molteplici spese che deve sostenere. È un inveterato misogino, è vanitoso, scaltro, ma un vero genio.

Il suo assistente è totalmente all’opposto. È un simpatico giovanotto, dinamico, sempre propenso ad ammirare le fanciulle e attratto dal loro fascino. È anche sempre in contrasto e in antagonismo col suo principale, che ricatta, minacciandolo spesso di dare le  dimissioni e di lasciarlo in balìa di se stesso e del gruppo di suoi prezzolati collaboratori esterni.

Leggere i gialli di Stout è un vero divertimento perché sono arguti, impregnati di umorismo, costruiti con singolare perizia.

Stout ha creato anche altri personaggi tra cui emerge il detective Tecumsah Fox, personaggio di Double for the death (1939) e The broken wase (1941)

A seguire la produzione di Stout si nota come dal 1935, quando apparve La lega degli uomini spaventati, lo scrittore abbia pubblicato quasi annualmente un romanzo (talvolta due) sino al 1960. Tra questi emergono Alta cucina (1938), La guardia al toro (1939), Nero Wolfe e i ragni d’oro (1953), Peggio che morto (1956), Champagne per uno (1958), Troppi clienti (1960), Gambit (1962).

Rex Stout morì a Danbury (Connecticut) il 27 ottobre 1975

 

FILATELIA

SAN MARINO  Anno 1979  (1021),   NICARAGUA  1972  (759)

 

           

STOWE BEECHER HARRIET

(USA)

 

Nasce il 14 giugno 1811 a Lichfield, Connecticut e muore  Hartford, Connecticut il 1° luglio del 1886.

Figlia di un pastore protestante, legge durante l’infanzia opere romanzesche e libertarie, dalle leggende arabe alle storie avventurose di Scott.  Trasferitasi nel 1832 a Cincinnati, città fortemente abolizionista,  ha il suo primo impatto con la discriminazione razziale e la realtà della schiavitù.  

Nel 1836 sposa Calvin Stowe, un pastore vedovo, insegnante di Letteratura biblica. Dall’unione nascono sette figli

Trasferitasi a Boston verso il 1851, comincia a scrivere  quello che nelle sue intenzioni era solo un grido di rivolta contro lo schiavismo, ma che per il suo contenuto emotivo e avventuroso, diventa un libro per la gioventù, che ebbe un immediato e straordinario successo sia negli USA sia in Europa. Inizialmente pubblicato a puntate sul “National Era” col titolo di  Uncle Tom's Cabin, attira l'attenzione di tutti a causa della Fugitive Slave Law (1850) Un editore pubblica il racconto in volume e subito le vendite salgono alle stelle: mezzo milione di copie entro il 1857. Scrive circa un libro all'anno dal 1862 al 1884, ma rimane nota sostanzialmente solo per il primo.

Tra le sue opere sono da ricordare: The Mayflower, or Sketches of Scenes and Characters among the Descendants of the Puritans (1843); Uncle Tom's Cabin (1852) ;A Key to Uncle Tom's Cabin (1853);SunnyMeroirsofForeignLands(1854);Dred: A Tale of the Great Dismal Swamp (1856); The Minister's Wooing (1859); The Pearl of Orr's Island (1862); Little Foxes (1866);  Religious poems (1867); The Chimney Corner (1868); Oldtown Folks (1869 )Woman in Sacred History (1873); Palmetto Leaves (1873): We and Our Neighbours (1875); Captain kidd's Money and Other Stories (1876); Poqanuc people (1878); A Dog's Mission (1881).)

 

FILATELIA 

BULGARIA  1977 (2329), USA 1907 (3927)

 

 

 

 

Strassburg Gottfried von

(Germania)

 

Nato e vissuto nel XIII secolo.

Poeta tedesco, chiamato anche Goffredo di Strasburgo, si pensa sia stato uno scriba ufficiale di Strasburgo, ma poco si sa di lui. Come autore del medio alto tedesco la sua opera Tristan (c.1210), si classifica come uno dei grandi poemi medievali tedeschi ed è nota per la sua profondità e fluidità psicologica. Lo stile di Gottfried semplice e fluido,  si impone per la sua linearità,per l’abilità con cui affronta il soggetto e per la sensibilità con cui ha affrontato il tema.

Gottfried non racconta tutta la vicenda dei due amanti: la interrompe durante l’incontro fra Tristano con Isotta delle Mani Bianche. Il poema è stato portato a termine da Ulrich von Türheim e Heinrich von Freiberg.

Dalla vicenda son state tratte opere liriche.

Una delle estampie (composizione strumentale per danza) più famose in riferimento a tale mito è il Lamento di Tristano. Inoltre Hermann Kurz scrisse alcune romanze nel 1844, intitolate Tristano e Isotta. Ma il vero punto di svolta nella trasmissione visuale, oltre che in generale in tutta la ricezione posteriore della leggenda, è l'opera lirica che ne trasse Richard Wagner nel 1859, rappresentata per la prima volta a Monaco di Baviera nel 1865 e intitolata Tristano e Isotta:

 

FILATELIA

BELGIO, Anno 1997, GERMANIA Anno 1933, NICARAGUA Anno 1975, NORVEGIA 1995, PORTOGALLO Anno, 1993,  YAR 1971

 

 

 

Strazdas Antanas

(Lituania)

 

Nato nel 1760. Morto 1833.

Proveniente da una povera famiglia, frequentò per lo più scuole  presenti nei monasteri, riuscendo a laurearsi in teologia nel seminario di Varniai. Si spostò in diverse parrocchie vivendo con i proventi del suo lavoro come coltivatore. Nel 1820 fissò la sua dimora a Kamajai, dove riuscì ad acquistare una piccola azienda agricola. Nel 1828, accusato di comportamento improprio per un sacerdote , entrò nel monastero di Pazaislis  dove morì.

Pubblicò due libri di poesie. Uno di questi, pubblicato nel 1814,  conteneva “canzoni secolari e sante”, nove inni secolari e due inni religiosi, scritti in lingua lituana. Il secondo libro “Ode a riga” fu pubblicato in lingua polacca nel 1824.  Una terza raccolta fu distrutta dai censori.

Un gruppo di 50 canzoni folkloristiche sono state a lui attribuite.

Un suo inno”Li ha lasciati cadere sulle nostre ginocchia”,  è ancora noto oggi e cantato in chiesa.

Stradzas visse sempre a contatto con la gente umile e la sua opera è ad essa diretta. Le sue canzoni sono semplici e adatte a soddisfare lamenta lita del popolo contadino col quale ha sempre vissuto a contatto. Fu influenzato dalla poesia polacca, di tipo sperimentale. Tuttavia la sua Ode a Riga, dimostra che poteva aspirare a toni poetici  assai più elevati.

 

FILATELIA 

URSS  1989  Busta postale, 1990  Annullo speciale, LITUANIA  Anno 2013 (979)

 

 

 

STREUVELS STIJN (pseud. di Frank Lateur)

(Belgio)

 

Nato a Heule Courtrai, nel 1871.  Morto a Ingooigem nel 1871.

Autodidatta, formò il suo gusto su testi del naturalismo europeo.

Collaborò alla rivista “Di oggi e di domani”, organo del movimento di rinnovamento letterario fiammingo. I suoi romanzi risentono dell’influsso di Ibsen e della narrativa russa dell’Ottocento.

La fama gli venne col volume di racconti Vita di primavera (1899), cui seguirono Terra d’estate (1900), Danza di morti (1901) e Lungo le strade (1902).

La sua opera più nota è Il campo di lino (1907) in cui emerge il suo sentimento per la natura.

Più eclettica è la produzione successiva cha va  dai racconti psicologici Prutske  (1922), ai saggi Hugo Verriest (1964),  a volumi di ricordi autobiografici.

È considerato uno dei più autorevoli rappresentanti della letteratura fiamminga.

 

FILATELIA

BELGIO  Anno1971 (1604),  2011

 

 

STRINDBERG JOHAN AUGUST

(Svezia)

 

Nato a Stoccolma il 22 gennaio 1849, ivi morì il 14 maggio 1912.

Era figlio di disparata estrazione sociale, il padre un piccolo borghese e la madre una cameriera sposatasi in età matura. Tale situazione ebbe un peso rilevante in molte sue opere come lo dimostra il contenuto e il titolo della sua biografia Il figlio della serva (1886).

 Nel 1867 si iscrisse all’Università di Uppsala e si sostenne facendo il precettore privato. Studiò medicina e filologia ed esercitò diversi mestieri, tra cui il telegrafista in un’isola remota del nord, ambiente ripreso nel romanzo Maestro Olof (1872), finché nel 1874 trovò lavoro alla Biblioteca Reale di Stoccolma.

Sposò nel 1877 Sigrid von Wrangel, moglie divorziata di un ufficiale nobile. L’amore si trasformò presto in odio e si concluse col divorzio nel 1891. La mania della persecuzione portò lo scrittore alla misoginia, un tema presente nelle opere Sposi, Apologia di un pazzo.

Dopo la fama letteraria ottenuta con La sala rossa e Destini e avventure svedesi, lasciò il lavoro presso la biblioteca. Viaggiò per l’Europa, soggiornando qua e là per periodi più o meno lunghi. Avido di conoscenza, passava attraverso le più eterogenee esperienze, tra cui l’alchimia, il visionarismo, il superomismo di Nietzche, studi storici, crisi mistiche e religiose.

A Parigi conobbe una scrittrice austriaca, Frida Uhl, e immemore del risultato del primo matrimonio, la sposò… per divorziare dopo poco tempo.  Vi fu un terzo matrimonio che si concluse allo stesso modo.

Nel 1907 assieme al regista A.Falk fondò il “Teatro intimo” per il quale scrisse nello stesso anno La sonata degli spettri, Il pellicano, Maltempo,  La casa bruciata, L’isola dei morti. L’ultimo dramma,  La grande strada maestra (1909).

Alla sua morte imponenti funerali dimostrarono il compianto di tutto il popolo.

Nella sua lunga carriera di scrittore e drammaturgo  scrisse:  L’apologia di un pazzo (1887-1888),  Il  chiostro (1898-92),  Inferno (1897), Leggende (1898), Solo (1903), scritto dopo il fallimento del terzo matrimonio con Harriet Bosse, rievocato in Diario occulto (1896-1908).

Intensa fu la sua attività negli anni dal  1880 al 1890 in cui produsse Il segreto della Gilda, I viaggi di Pietro il fortunato, La moglie del signor Bengt, le novelle Destini e avventure svedesiSposarsi, in cui satireggia  i costumi femminili svedesi. La sua denuncia fu tanto drastica che gli valse un processo da cui uscì assolto a stento.

Scrive il romanzo Gli abitanti di Hemsö (1887) e ancora le novelle Gente dell’arcipelago.

Il periodo felice continua con i drammi I camerati, Padre, La signorina Giulia, il romanzo Sul margine del mare aperto.

Strindberg fu anche autore di tragedie storiche Verso Damasco, La saga del Folklunghi, Gustavo Vasa , Erik XIV, Gustavo Adolfo, Carlo XII, Cristina, Gustavo III, Danza macabra,  La sposa incoronata, Bianca come cigno tutte scritte nel periodo 1898-1902.

Strindberg fu un autore disuguale, ma indubbiamente originale. In lui vi sono slanci irrazionali, insofferenza per le convenzioni sociali, violenza nelle sue esposizioni. Spazzò via ogni residuo di romanticismo e impose una nuova maniera di prosa.

 

FILATELIA

SVEZIA  Anno 1949  (347/9)  , 1971 (881), 1984 (1273), 1990 (1613).

 

 

STRUG TADEUSZ GALECKI detto ANDRZEJ

(Polonia)

 

Nato a  Konstantynòvka, Lublino, nel 1871, morì a Varsavia nel 1937.

Fu dapprima sostenitore della politica del maresciallo Pilsudski e poi suo avversario durante le lotte per l’indipendenza nazionale,

Scrisse parecchi romanzi di impronta politico-sociale con tono sobrio e realistico e trattò anche i problemi della società polacca del dopoguerra.

Scrisse Uomini sotterranei (1908-9), Storia di un proiettile (1910), I nostri padri (1911), Ritratti (1911),  Domani è tardi (1922), E la notte finì (1928).

Seppe descrivere con intensità le esperienze belliche in  Chimera (1917),  Decorazione per servizio fedele (1921),  Tomba del milite ignoto (1922),  La generazione di Mark Swida (1925).

Anche nella sua ottica di scrittore rientrarono le contraddizioni  del capitalismo e la corruzione che il denaro può operare, come si nota  nei romanzi La fortuna del cassiere Spiewankievcz (1928), La chiave dall’abisso (1929) e la trilogia La croce gialla, storia di spionaggio della prima guerra mondiale con minuziose analisi psicologiche.

 

FILATELIA

POLONIA  Anno  1957    (918)

 

 

Strugatsky  Arkady e BOris Natanovich (Fratelli)

(Russia)


Arkady Strugatsky Natanovich
nacque il  25 agosto 1925 a Bitumi.

Il padre Natan Zalmanovich era un critico d'arte, la madre un'insegnante. La famiglia si trasferì a Leningrado. Nel gennaio 1942 Arkady e suo padre lasciarono la città assediata. Dopo la morte del padre, Arkady fu arruolato nell'esercito sovietico e frequentò prima la scuola di artiglieria di Aktyubinsk e successivamente l’Istituto Militare di Lingue Straniere a Mosca, dove si laureò nel 1949 come interprete di inglese e giapponese. Lavorò come insegnante e interprete per l'esercito fino al 1955. Dal 1955 iniziò a lavorare come editore e scrittore assieme a suo fratello Boris, una collaborazione che durò fino alla morte avvenuta il 12 ottobre del 1991.

Boris Strugatsky Natanovich, nato il  14 aprile 1933, rimase a Leningrado con la madre durante l'assedio della città. Si iscrisse nel 1950 all’Università statale di Leningrado dove studiò fisica e  astronomia. Laureatosi  nel 1955, lavorò come astronomo e ingegnere di computer fino al 1966 quando divenne scrittore a tempo pieno.

I fratelli Strugatsky  sono forse i più noti autori  della fantascienza sovietica.

Il loro primo lavoro è stato influenzato da Ivan Yefremov e dal loro romanzo più famoso, Obochine na Piknik, fu tratto nel 1977 , da Andrei Tarkovsky, il film dal titolo Stalker .

Diverse loro opere sono state tradotte in tedesco, francese, inglese e italiano ma non ottennero lo stesso successo che fu loro attribuito dalla critica e dai lettori russi.

I fratelli Strugatsky  sono stati ospiti d'onore del 1987 alla World Science Fiction Convention, tenutasi a Brighton, Inghilterra.

Assieme scrissero oltre trenta romanzi di fantascienza e vari racconti.

 

FILATELIA

RUSSIA, Anno 2004,  (Busta postale) , 2005  (Cartolina postale).

 

 

STURLUSON (o STURLASSON) SNORRI

(Islanda)

 

Nato a Hvammur nel 1178. Morì a Raykjaholt nel 1241.

Discendente dalla nobile e potente famiglia degli Sturlunga, divenne uno dei capi più temuti dell’Islanda. Nel 1218 ri recò in Norvegia dove strinse amicizia col re Haakon IV Haakonsson.  Ritornò in Islanda nel 1220 col compito, non portato a termine, di sottomettere l’isola al re di Norvegia. Fu coinvolto in diversi conflitti tra il re Haakon e il reggente duca. Dovette affrontare nella lotta per il potere Gissur Torvaldson, per mano del quale morì assassinato.

La sua opera principale è l'Edda (1220-30), detta "Edda di Snorri" (Snorra Edda) o "Edda in prosa" per distinguerla dal precedente testo-fonte in versi.

Testo di altissima qualità letteraria, è un trattato per la preparazione tecnica dello scaldo, compendio dei temi mitologici e degli strumenti formali elaborati e diventati tradizionali nella tradizione scaldica. È una delle fonti principali della mitologia nordica, testimonianza capitale delle interazioni e tensioni tra paganesimo e cristianesimo, che caratterizzarono la cultura dell'Europa settentrionale nel XIII secolo.

Posteriore all'"Edda" è la sua storia dei re norvegesi intitolata Heimskringla (Orbis terrarum, nelle versioni latine): una storia della Norvegia del mito fino al 1177, con ambizione di storia universale, articolata in 16 biografie di Re norvegesi.    

Alcuni gli attribuiscono anche la saga che narra le vicende dello scaldo Egill Skallagrímsson, suo antenato (Egillsaga).

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno1941  (199/201),  1974  (444/6), 1979 (499),  NORVEGIA  Anno  1941  (213/8),  2008 (1587/8).

 

 

 

Stus Semenovych Vasyl

(Ucraina)

 

Nato l’8 gennaio 1938 nel villaggio di Rakhnivka, Vinnytsia Oblast (provincia). Morto il 4 settembre 1985

Poeta e pubblicista, fu  dei membri più attivi del movimento dissidente ucraino. Per le sue convinzioni politiche, le sue opere furono bandite dal regime sovietico. Trascorse 23 anni (circa la metà della sua vita) in detenzione. Il 26 novembre 2005 gli è stato conferito il titolo Eroe postumo dell'Ucraina per ordine dello Stato.

Il primo incontro con la poesia avvenne quando Stus era ancora ragazzo, udendo la madre cantare canzoni popolari  ucraine

Dopo la scuola secondaria, continuò gli studi presso il  Dipartimento di Storia e letteratura dell'Istituto Pedagogico Stalino (oggi Università Donetsk). Dopo la laurea, lavorò per breve tempo come insegnante nella scuola superiore di lingua e letteratura ucraina nel villaggio Tauzhnia di Kirovohrad Oblast, e poi si arruolò nell’esercito sovietico per due anni. Durante lo studio e il servizio militare nelle montagne degli Urali cominciò a scrivere poesie e a tradurre in lingua ucraina versi di Johann Wolfgang von Goethe e Rainer Maria Rilke. Le copie originali delle sue traduzioni, confiscate dal KGB, andarono perdute.  

Dopo il servizio militare, lavorò come redattore del quotidiano “Donbas Sotsialistychnyi dal 1960 al 1963. Nel 1963, entrò in un (PhD), Dottorato presso l'Istituto di Letteratura Shevchenko dell'Accademia Ucraina delle Scienze di Kiev. Allo stesso tempo, pubblicò una silloge di sue poesie.

Il 4 Settembre 1965, durante la première del film Shadows of Forgotten Ancestors a Kiev, Vasyl partecipò ad una protesta contro gli arresti di intellettuali ucraini. Per tale partecipazione, il 20 settembre,  fu espulso dall'Istituto e successivamente perse il lavoro presso l’ Archivio di Stato.

Per vivere dovette adattarsi a diversi lavori come  costruttore edile,  pompiere…pur continuando il suo lavoro di poeta. Nel 1965 tentò di pubblicare un suo libro, che fu respinto a causa di divergenze con l'ideologia sovietica. 

l 7 settembre 1972, fu arrestato per "agitazione antisovietica e  propaganda contro il regime".  Dovette subire cinque anni di reclusione in un campo di lavoro, e altri due in esilio negli Oblast Magadan.

Nell'agosto del 1979, dopo aver terminato la sua pena, tornò a Kiev e lavorò in una fonderia.

Nel 1980, prima dei Giochi olimpici di Mosca, fu arrestato e gli fu comminata una condanna a 10 anni per "attività antisovietica".

Morì nel campo di lavori forzati per prigionieri politici Perm-36, nei pressi del villaggio di Kuchino, Oblast 'di Perm, dove era stato trasferito nel novembre 1980.

Nel 1985, un comitato internazionale di studiosi, scrittori, poeti lo propose come candidato per il Premio Nobel per la letteratura , ma morì prima che la nomina fosse presentata. 

 

FILATELIA

UCRAINA Anno 2008  (Busta postale).

 

 

SUCRE José Antonio Ramos

(Venezuela)

 

Nato a Cumanà nel 1890. Morto a Ginevra nel 1930.

Fu educato al Colegio Nacional e poi all’Università Centrale del Venezuela, dove studiò Giurisprudenza, Lettere e Lingue (greco antico e moderno e sanscrito).

Terminati gli studi, lavorò come traduttore e interprete presso il Ministero degli Affari Esteri e poi come console a Ginevra, dove morì.

Per un certo periodo Sucre insegnò come docente di Storia e Geografia del Mondo, Storia e Geografia del Venezuela, latino e il greco. Ha anche lavorato brevemente come Giudice in un tribunale civile. 

Egli è ricordato soprattutto per il suo lavoro in campo poetico e letterario. Scrisse: Trizas de papel (1921), Sobre las huellas de Humboldt (1923) La Torre de Timon (1925), Las Formas del Fuego (1929), El cielo de esmalte (1929).

Nel 1956, il Ministero della Pubblica Istruzione ha pubblicato la sua opera nella collezione Biblioteca Popolare Venezuelana, e nel 1960 Sucre venne preso a modello dalle nuove generazioni come uno dei più validi riferimenti per eccellenza.

Per onorare la sua memoria, l'Università di Salamanca creò la cattedra di Letteratura venezuelana  a lui intitolata e, nel 1999, il Fondo de Cultura Económica de México pubblicò il libro Obra poetica, che comprende le sue opere poetiche, con un prologo del cugino Guillermo Sucre.

 

FILATELIA

BOLIVIA  Anno 1995 (885/6)

 

 

SUDERMANN HERMANN

 

Nato a Matziken, Prussia orientale, nel 1857. Morto a Berlino nel 1928.

Dopo aver fatto il commesso di farmacia e poi il maestro, entrò nel giornalismo e acquistò fama sia come romanziere sia come drammaturgo.

Uno dei suoi primi romanzi La donna in grigio (1887) rimane tra le sue produzioni migliori, ma la sua fama è legata al successo del dramma L’onore (1889), che fece di lui uno dei più applauditi

autori dell’età Guglielmina e che gli procurò un posto accanto a Hauptmann  nella storia del teatro naturalistico.

Tra le sue opere teatrali si ricordano: La fine di Sodoma (1891), Pietra fra pietre (1905), La casa paterna (1893) che fu un successo nell’interpretazione di Eleonora Duse,  Battaglia di farfalle (1895), Fuochi di San Giovanni  (1900).

Eccelse pure nella narrativa tra cui emergono: Nel crepuscolo (1886), Il ponte del gatto (1889), Il  cantico dei cantici (1908), Storie lituane (1917), Il professore folle (1926).

 

FILATELIA

DDR  Anno 1983   Annullo speciale illustrato,  RUSSIA  Anno 2003 Cartolina Postale che reca l’immagine di Maria Ermolova , attrice che interpretò il dramma  Terra natia nel 1895.

 

 

SULLY PRUDHOMME RENÉ-FRANÇOIS-ARMAND  vedi  PRUDHOMME

 

 

 

Sumarokov Aleksandr Petrovich

(Russia)

 

Nato a Pietroburgo nel 1717. Morto a  Mosca nel 1761.

Rampollo di una nobile famiglia di Mosca, fu educato alla scuola dei Cadetti di Pietroburgo, dove acquisì una intima familiarità con la lingua  francese.

La sua principale importanza fu quella di aver scritto nel 1749 il primo dramma russo Khorev e ad aver diretto a  Mosca il primo teatro russo permanente lavorando a fianco di drammaturghi quali Fedor Volkov e Ivan Dmitriesky. Per il teatro scrisse 9 tragedie tra cui Dimitril l’usurpatore  (1771), Mstilslav (1774) e rifacimenti  shakespeariani ( Machbet, Amleto). Adattò anche commedie tratte dal repertorio francese.

Scrisse anche favole (alle quali ancor oggi è affidata la sua fama), un genere destinato a trovare un fertile terreno nella letteratura russa.

Autore di satire,  in cui attaccò vivacemente il governo, i magistrati, i burocrati, fu anche autore di canzoni che sembrano scritte per per attirare il lettore, in quanto caratterizate da una feconda inventiva e dal dono della melodia che possedeva..

La critica ufficiale non fu benevola nei suoi confronti, ciò non toglie che riuscì a creare nel pubblico russo i canoni del gusto classico.  Sembra che Racine Voltaire facciano costantemente parte del suo bagaglio culturale.

Scrisse in francese e russo. La prima opera in russo fu Cefalo e Prokris, un libretto d’opera, scritto per il compositore italiano Francesco Araja, che doveva servire per uno spettacolo presso la corte russa. L’opera andò in scena il 7 marzo del 1755.  Una seconda opera impostata su un testo russo, Alceste, (1758), venne scritta per il compositore tedesco Hermann Raupach, anch’essa per essere presentata al teatro di corte.

Sumarokov  fu il  poeta e drammaturgo che utilizzò l'unico teatro classico creato in Russia e che permise a  Mikhail Lomonosov di introdurre il classicismo nella letteratura russa.

 

FILATELIA

URSS  Anno 1956  (Catalogo Michel 1906), 1972

 

SUMMERS ANNE

(Australia)

 

Scrittrice e giornalista fu, si dal 1970, tra le donne che si assunsero il compito di affrontare il problema sulla disuguaglianza delle donne in Australia. Organizzò conferenze a favore dei diritti delle donne. Fu presidente del Greenpeace Internazionale dal 2000 al 2006 e vice-presidente del Sydney Powerhouse Museum dal 1999 al 2008.

Leader della generazione e del movimento che ha cambiato le donne australiane, ottenne per la sua attiività due lauree honoris causa, dalla Flinders University (1994) e dall’Università del New Soutle Wales (2000).

Cominciò ad occuparsi di giornalismo nel 1975 scrivendo articoli su “Tempi nazionali” poi fu Capo ufficio dell’”Australian Financial Revue”

Nel 1975 scrisse il suo primo libro Whores Damned  Polizia di Dio, che contribuì notevolmente a cambiare il modo in cui erano considerate le donne australiane. Il libro, un best seller aggiornato nel 1994, continuò ad essere pubblicato fino al 2008.

Altre opere:  La madre perduta, La fine della parità (2003), Autobiografia (1999).  Her-Story.

 

FILATELIA

AUSTRALIA Anno 2011 (3390)

 

 

 

Sunderdas

(India)

 

Nato nel 1596 a Dausa, Stato di Rajasthan. Morto nel 1689.

Poeta, santo, filosofo e riformatore sociale del Medioevo indiano. Compose 48 libri ed è venerato come 'Il Sankaracharya' della letteratura Hindi.

Egli è conosciuto come Sant Kavi Sunderdas.

 

FILATELIA

INDIA Anno 1997  (1359)

 

 

 

SUNDUKIAN GABRIEL

(Armenia)

 

Nato nel 1825 nell’Armenia russa a Tiflis,Tbilisi, ivi morì nel 1912.

Fu il fondatore della moderna arte drammatica armena.  Poiché il teatro armeno si era adagiato solo sulla rappresentazione di drammi storici o traduzioni di opere europee, Sundukian si batté per portare in scena la realtà contemporanea.

Autore di numerose commedie portò sulla scena La pazienza notturna e benefica (1863) Chatabale (1866),  Oskan Pétrovic’ sogna (1866),  Ancora una vittima (1870), Famiglia rovinata (1973),  Pepo (1871) considerata il suo capolavoro, Gli sposi (1890).

In esse dipinge la realtà di Tiflis, trattando problemi, situazioni e ambienti diversi e cogliendo la psicologia dei personaggi.

Fu pure un pubblicista.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno 1959 ( 1506), 1975  (4209)

 

 

SUNTHON PHU o PHRA

(Tailandia)

 

Nato nel  1786. Morto nel 1855.

È il poeta tailandese più noto e più popolare. Scrisse una sola opera assai corposa: il poema epico Phra Aphai Mani.

La sua vita fu singolare. Ancora giovane fu accettato a corte dove divenne  consigliere e collaboratore  del re Rama II.  Durante tale incarico ebbe una relazione con una donna di corte assai altolocata e venne incarcerato. Riusci ad ottenere la libertà solo dopo averla sposata.

Ottenne la nomina di poeta di corte.

Dedito al bere, fu abbandonato dalla moglie e nuovamente imprigionato a seguito di una rissa.

In prigione cominciò a scrivere  il suo  poema, un lavoro che durò a lungo e che venne pubblicato solo dopo vent’anni. L’opera racconta le vicende del principe Aphai Mani e le sue romantiche avventure ambientate nella Tailandia antica.

Popolari divennero inoltre le sue memorie contenenti la descrizione dei luoghi da lui visitati.

Uscito di prigione, ridotto in povertà. Si fece monaco.

Le sue vicende sono ancora oggi patrimonio popolare e dalla sua vita fu tratto un film, mentre  il personaggio del principe da lui descritto è diventato il soggetto di fumetti.

 

FILATELIA

TAILANDIA  Anno 1986 (1144)

 

 

SUPERVIELLE JULES

(Francia)

 

Nato a Montevideo nel 1884. Morto a Parigi nel 1960.

Di origine basca, studiò a Parigi, laureandosi nel 1906 in lettere alla Sorbona.  Fece lunghi soggiorni in Uruguay soprattutto durante l’ultima guerra, per cui mantenne sempre un legame profondo con le proprie origini sudamericane.

Nella sua cospicua opera in versi  si mantenne sempre ad una certa distanza dai contemporanei tentativi di rinnovamento formale dell’avanguardia.

Tra le sue opere si ricordano Gli scali (1922), Gravitazioni (1925), Il forzato innocente (1930), La favola del mondo (1938), Memoria immemore (1949), Corpo tragico (1959).

Fu anche autore di racconti e di romanzi: L’uomo della pampa (1923), Il ladro di ragazzi (1926), Il sopravvivente (1928).

Per il teatro produsse Bolivar (1926) e Sheheradzade (1949).

Scrisse anche un libro di ricordi, pubblicato nel 1933.

 

FILATELIA

MONACO  Anno 1976  (1047)

 

 

Surajmal Misrana (scritto anche Suryamal Misan)

(India)

 

Nato a Bundi, Rajasthan nel 1815. Morto nel 1863.

Poeta, linguista (conosceva sei lingue) grammatico, storico.  Ha scritto in Hindi, Pingal e Dingal. Le sue opere più note sono: Vansh Bhaskar, Vir Satsai, Balwant Vilas e Chhandomayush.

Surajmal Misan fu un poeta di corte nello stato di Bundi, retto dalla dinastia Chauhan.  Su richiesta del Maraja Ramsingh iniziò a scrivere una genealogia sulla dinastia Chauhan (che sosteneva di discendere dal Sole).

La sua opera Vans (genealogia) e Bhaskar  (Sole) doveva comprendere  dodici parti, suddivise in due volumi. La scelta non era casuale ma motivata dalla divisione dell’anno in due solstizi, ciascuno di sei mesi.  Il lavoro si interruppe dopo l’ottava parte a causa di divergenze con il suo protettore  che aveva accettato di collaborare con gli inglesi, mentre il poeta insisteva per sostenere e aderire alla ribellione indiana del 1857.

La sua glorificazione tra gli eroi locali contribuì a sviluppare lo spirito di nazionalizzazione nel Rajasthan.

 

FILATELIA

INDIA  Anno  1990 (1073)

 

 

SURDAS

(India)

 

Nato nel 1478 o 1479 . Morto nel 1581 o 1584.

Incerta è la data di nascita come pure le notizie della sua vita. Si dice che sia  originario di Braj, nei pressi di Mathura, che sia  nato cieco,  e per questo motivo, sia  stato trascurato dalla sua famiglia. Si dice pure che abbia lasciato As a result, he left his home at tender age of six. la sua casa alla tenera età di sei anni.

A diciotto anni si recò  a  Gau Ghat, un luogo sacro di balneazione, lungo l'argine del fiume Yamuna. Qui si imbatté in Shri Vallabharacharya, il grande santo. Costui consigliò Surdas ad accostarsi al canto e lo introdusse  ai segreti della devozione contemplativa. Surdas trascorse gli ultimi anni della sua vita in Braj, il luogo della sua nascita.

Il lavoro di Surdas consiste principalmente in tre opere:

Sur-Saravali, basato sulla  festa di Holi. Originariamente era costituito da centinaia di versi. In questa poesia Surdas ha cercato di creare una teoria della Genesi, con Krishna come il Creatore.

Sahitya-Lahiri legato soprattutto alla devozione verso il Signore Supremo.

Sur-Sagar è considerato l'opus magnum di Surdas. La poesia è incentrata intorno alla vita di Krishna. Originariamente conteneva 100.000 poesie e canzoni, di cui solo 8.000 sono sopravvissute alle fatiche del tempo.


FILATELIA

INDIA Anno 

 

 

Surkov Aleksej Aleksandrovič

(Russia)

 

Nato a Serednevo, Jaroslav, 1899. Morto a Mosca nel 1983.

Poeta russo scrisse versi sulla guerra civile, le conquiste della rivoluzione e la seconda guerra mondiale (Tak my rosli "Così siamo cresciuti", 1940; Soldatskoe serdce "Cuore di soldato", 1943; Ja poju pobedu "Io canto la vittoria", 1946), molti dei quali furono musicati. Tra le sue raccolte successive si ricordano: Vostok i Zapad ("Oriente e Occidente", 1957); Pesni o čelovečestve ("Canti sull'umanità", 1961); Čto takoe sčast´e? ("Che cos'è la felicità?", 1969).

 

FILATELIA

URSS  Anno 1989 Busta postale.

 

 

SUTTNER BERTA KINSKY baronessa von

(Austria)

 

Nata   a Praga nel 1843, morì a Vienna nel 1914.

Figlia del conte Kinsky, feldmaresciallo e ciambellano dell’imperatore d’Austria è nota soprattutto per il suo romanzo Giù le armi (1889) di impronta pacifista per il quale ottenne nel 1905 il premio Nobel per la Pace.  Tra il 1895 e il 1905  scrisse su una rivista articoli  pacifisti e antimilitaristi.

 

FILATELIA

AUSTRIA  Anno  1965 (1035), 2009, DDR Anno 1964 (753),  GERMANIA  Anno 1991  (2320),  2005  (2320), GUINEA BISSAU  Anno 2008 (2496), SIERRA LEONE  1995 (2056), SAINT VINCENT Anno 1995 (fog.312), SVEZIA 1986 (1395), TURCHIA  12935 (868), CECOSLOVACCHIA Anno 2013

 

 

 

Sveinsson Jón Stefan

(Islanda)

 

Nato ad Akureyri il 16 novembre 1857. Morì a Colonia il 16 ottobre 1944.

Jon , meglio conosciuto come “Nonni” (nome derivato da un suo celebre personaggio), fu uno scrittore per bambini e membro della Compagnia di Gesù.

Lasciò l’Islanda nel 1870 per la Francia dove si convertì al Cattolicesimo.

Le sue storie per bambini, relative ad un personaggio di nome  Nonni, sono ben note in Islanda e in altre  parti d'Europa. 

Scrisse: Nonni,  Nonni e Manni Sonnentage, Die Stadt am Sundström,  Abenteuer auf den Inseln,  Auf Skipalon ,  Nonni erzählt,  Tra Feuer und Eis,  Nonni Wie das Glück fand,   Nonni negli Stati Uniti,  Die Feuerinsel im Nordmeer,  Nonnis Reise um die Welt Band 1: Nonni in Amerika Band 2: Nonni in Giappone

La casa di Akureyri dove trascorse la sua infanzia è oggi diventata un museo.

 

FILATELIA

ISLANDA  Anno 1980  (505)

 

 

Svetlov (Scheinkman) Mikhail Alexandrovich

(Russia)

 

Nato nel 1903. Morto nel 1964.

Di famiglia ebrea, fu membro del Komsomol nel 1919 e inviato come rappresentante al 1° Congresso degli Scrittori proletari a Mosca nel 1920. Prese parte alla guerra civile russa come volontario fuciliere nel corso dello stesso anno. Due anni più tardi, pubblicò la prima raccolta di poesie, Rails.

Il tema principale delle sue opere nel 1920 fu la guerra civile russa. Probabilmente il più noto poema da lui scritto fu Granada, pubblicato nel 1926. Tra il 1927 e il 1928 ha studiato presso l'Università Statale di Mosca.

Una delle sue migliori opere  è stata il Cantico dei Kakhovka (1935), che è diventata estremamente popolare tra i soldati sovietici durante la Grande Guerra Patriottica.

Dal 1935 cominciò ad occuparsi di drammaturgia e la produzione di drammi  iniziò nel 1940.

Tra il 1941 e il 1945, fu inviato speciale della «Stella Rossa» sul  fronte di Leningrado, e lavorò  anche per altri giornali sul fronte sovietico. Il lavoro più notevole di tale periodo fu  un monologo poetico, Croce italiana (1943), pieno di sogni di pace e di fratellanza tra i popoli.

Nel periodo post-bellico pubblicò numerose raccolte di poesie, tra cui Orizzonte (1959) e Padiglione di caccia (1964). Ha scritto anche canzoni per il film d'animazione e nel 1967 fu insignito del Premio Lenin per il libro postumo Versetti degli ultimi anni.

 

FILATELIA

RUSSIA  Anno  2003,   URSS    Anno 1983  Buste postali.

 

 


Svetozar Vajanský  HURBAN

(Cecoslovacchia)


Nato nel  1847.  Morto nel 1910.

Politico, scrittore, critico letterario, avvocato.

Fece parte del partito nazionale slovacco, creato dal Gruppo d’azione giovanile culturale  “Martin”.

Dal 1878 al 1899 fu editore e dal 1906 il direttore principale di "Narodne noviny" (Gazzetta Nazionale). Assieme a Assieme a J.M. Škultéty è stato il principale ideologo del movimento “ Martin” durato  fino al Programma di Štúr, in difesa dell’unificazione nazionale.

Nel 1895 fu membro della delegazione slovacca, presente al  "Congresso Nazionale" di Budapest. Nel 1881 rinnovò l'edizione della rivista "Slovenské pohžady" (Prospettive slovacche).

Oltre ad essere attivo in campo politico lo fu pure in quello letterario. A lui si deve una raccolta poetica Tatry; romanzi su temi d’attualità (Letiace, Mier Duse, Suchá ratolesť, Pustokvet, Koren výhonky) con i quali pose la base del romanzo sociale slovacco.

Fu uno dei fondatori della moderna critica letteraria slovacca.

 

FILATELIA

SLOVACCHIA  Anno 1997

 

 

 

SVEVO ITALO (pseud. Di Ettore Schmitz)

(Italia)

 

Nato a Trieste, 19 dicembre 1861. Morto a Motta di Livenza, 13 settembre 1928.

Quinto di otto figli, discende da una famiglia benestante, proveniente dalla Germania dove il padre era  commerciante di vetrami. La madre, Allegra Moravia,  era italiana. .

Nel 1874, viene mandato dal padre a vivere e a studiare, assieme ai due fratelli Adolfo ed Elio, al collegio di Segnitz, in Baviera, dove studia il tedesco e altre materie utili per l'attività commerciale. La sua formazione avviene quindi in un ambiente linguistico prettamente tedesco (benché egli parli correntemente l'italiano sin da bambino), elemento che influenzerà profondamente il suo stile letterario.

Nel 1878 torna a Trieste e finisce il suo percorso di studi commerciali all'Istituto Pasquale Revoltella. Pur dedicandosi agli studi commerciali, coltiva un profondo interesse per la cultura letteraria leggendo prima i classici tedeschi e successivamente i classici italiani.

 Nel 1880, con il fallimento dell'azienda paterna, inizia a lavorare presso la filiale cittadina della Banca Union di Vienna, impiego che, sebbene mai amato, manterrà per diciotto anni. Nello stesso periodo ha inizio la collaborazione con “L'Indipendente”, giornale di ampie vedute socialiste per il quale scrive 25 recensioni e saggi teatrali e letterari. Riesce anche a far pubblicare, rispettivamente nel 1888 e nel 1890, i suoi racconti Una lotta e L'assassinio di via Belpoggio, scritti in lingua italiana.

Nel 1892 pubblica il romanzo Una vita , accolto dalla critica con  discreto favore, cui fece seguito il secondo romanzo Senilità (1898) quasi ignorato dalla critica tanto che Svevo sc risse:  «Questo romanzo non ottenne una sola parola di lode o di biasimo dalla nostra critica. Forse contribuì al suo insuccesso la veste alquanto dimessa in cui si presentò… Mi rassegnai al giudizio tanto unanime (non esiste un’unanimità più perfetta di quella del silenzio), e per venticinque anni m’astenni dallo scrivere. Se ci fu errore, fu errore mio».

Questo insuccesso letterario lo spinge quasi ad abbandonare del tutto la letteratura. Dimessosi dalla banca, nel 1899 Svevo entra nell'azienda del suocero, accantonando la sua attività letteraria, che diventa marginale e segreta.

In questi venticinque anni l’autore studia, scrive e non riesce a eliminare dalla sua vita «quella ridicola e dannosa cosa che si chiama letteratura». Nel 1903 prese lezioni da James.Joyce, il quale, contribuirà al successo di Svevo tessendone le lodi. Intanto, anche in Italia, grazie soprattutto a Eugenio Montale, intorno al 1925-'26, lo scrittore viene finalmente "scoperto".

Durante tutta la durata della prima guerra mondiale lo scrittore rimane nella città natale, mantenendo la cittadinanza austriaca ma cercando di restare il più possibile neutrale di fronte al conflitto. In questo periodo approfondisce la conoscenza della letteratura inglese; interessandosi alla psicoanalisi e traducendo La scienza dei sogni di Sigmund Freud, che influenzerà notevolmente la sua opera successiva.

In seguito accetta di buon grado l'occupazione italiana della città e, dopo la guerra, con il definitivo passaggio di Trieste al Regno d'Italia, collabora al primo importante giornale triestino italiano, "La Nazione".

Nel 1919 Svevo collabora con il giornale “La nazione, e inizia a scrivere La coscienza di Zeno (1923), ancora senza successo, fino al 1925 quando l'amico Joyce lo propone ad alcuni critici francesi, mentre in Italia Eugenio Montale ne afferma la grandezza: scoppia così il "caso Svevo", una vivace discussione attorno allo scritto su Zeno.

Nel 1926 la rivista francese “Le navire d'argent gli dedicò un intero fascicolo, nel 1927; nel marzo 1928 venne festeggiato a Parigi tra altri noti scrittori

Il 13 settembre 1928 mentre tornava con la famiglia da un periodo di cure termali a Bormio Svevo è coinvolto in un incidente stradale, in cui rimane gravemente ferito. Viene dichiarato morto al ricovero nell'ospedale di Motta di Livenza. Il quarto romanzo, Il secchione o Le confessioni di un vegliardo  una "continuazione" de La coscienza di Zeno, rimarrà incompiuto.

Altre opere: L'avvenire dei ricordi (1877), Ariosto Governatore (1880) (frammento in versi) , Il primo amore (1880),  Le roi est mort, vive le roi! (1880) , I due poeti (1880) Difetto moderno (1881), La storia dei miei lavori (1881), I tre caratteri, poi chiamato La gente superiore (1881), Diario per la fidanzata (1896), La madre (1926), Una burla riuscita (1926), Corto viaggio,  Vino generoso (1926), La novella del buon vecchio e della bella fanciulla (1926), Profilo sentimentale (incompiuto, postumo: 1949), Storia dello sviluppo della civiltà a Trieste nel secolo presente (saggio).

A queste opere si aggiungono: TeatroLe ire di Giuliano (1885-92). Le teorie del conte Alberto (1885-92),  Una commedia inedita (1885-92),  Prima del ballo(1891),  La verità (1927),  Terzetto spezzato (1927),  Atto unico Un marito (1931),  Inferiorità (1932),  Il ladro in casa (1932),  L'avventura di Maria (1937),  Con la penna d'oro (commedia incompiuta),  La rigenerazione .

Le opere di Svevo sono state apprezzate dal cinema. Il primo film è Senilità del 1962, diretto e sceneggiato da Mauro Bolognini. Nel 1986 viene prodotto Desiderando Giulia ispirato a Senilità.  

Nel 1988 viene prodotto per la TV La coscienza di Zeno diretto da Sandro Bolchi.

Ispirato liberamente a due capitoli della La coscienza di Zeno è Le parole di mio padre del 2001 di Francesca Comencini.

 La Francia produce, invece, La novella del buon vecchio e della bella fanciulla con un film per la TV del 1996, diretto da Claude Goretta.

 

FILATELIA

ITALIA  Anno  2011

 

 

Swaamigal Kumaragurupara

(India) 

 

Ebbe fama di santo. Visse circa 350 anni fa a Srivaikuntham (Distretto di Tirunelvely)

Secondo  una leggenda nacque muto e il padre rimase diversi mesi immerso nelle preghiere con la speranza che il figlio parlasse. Le preghiere furono vane tanto che i genitori decisero di togliersi la vita annegando, ma improvvisamente, per volontà del dio Subramanya, il ragazzo acquistò la parola.

Durante l’infanzia dimostrò uno spiccato talento poetico e scrisse la sua prima poesia Kalivenba quando aveva appena 5 anni. La poesia fu dedicata al Santuario di Murugan a Tiruchendur. Pochi anni dopo, scrisse Pillaitamizh. Poco dopo, si iscrisse alla mutt a Dharapuram dove iniziò a studiare Saiva Siddhanta.

Col trascorrere degli anni divenne un santo famoso, autore di molte poesie e canzoni in lode di Isvara e in particolare di Subrahmanya. Una di esse, in lode del Signore Skanda,Kanthar Kalivenpa,  divenne famosa,

A Madurai, cantò versi in lode della dea Meenakshi che gli apparve in persona, inghirlandata e con una collana di perle. Fu iniziato alla fine dal santo Dharmapuram Adhinam.

Visitò molti luoghi  sacri nell’India del sud e scrisse una serie di opere in versi Tamil. Si incontrò con il Badsha di Benares, che fu profondamente colpito dalla grandezza di Swamigal e lo aiutò ad erigere Templi Kedareshwar  e Kedarghat sulle rive del Gange a Varanasi.

 

FILATELIA

INDIA Anno 2006

 

 

SWIETOCHOWSKI ALEKSANDRE (pseud.  Wladislaw Okonski)

(Polonia)

 

Nato a Stoczek, Lublino, nel 1849, morì a Varsavia nel 1938.

Filosofo, saggista, drammaturgo e romanziere fu il principale rappresentante delle teorie positiviste e il portavoce di ideali di democrazia e libertà

Scrisse numerosi articoli sulla “Pravda”  che suscitarono l’entusiasmo dei suoi concittadini. Notevole è la sua opera Storia dei contadini polacchi (1925-28).

 

FILATELIA

POLONIA  Anno  1947  (491/2)

 

 

SWIFT JONATHAN 

(Inghilterra)

 

Nato a Dublino il 30 novembre 1667 ivi morto il 19 ottobre 1745.

Figlio di genitori inglesi stabilitisi in Irlanda, perde il padre prima della nascita.  Viene educato  in Irlanda, prima alla scuola di Kilkenny poi al Trinity College dove consegue la laurea. Lascia l’Irlanda per l’Inghilterra dove trova nel 1679 un impiego come segretario presso sir William Temple, a Moors Park nel Surrey,  una posizione che gli permette di studiare i retroscena della politica inglese. Un lavoro che gli pesa assai in quanto, trattato dal padrone come un servo, non riesce ad ottenere i vantaggi che si era prefisso e si vede  sorpassato da un suo collega  che, invece, otteneva fama. Unica consolazione è l’educazione di una fanciulla (che si diceva figlia naturale di Temple, per altri figliastra di un maggiordomo) Esther Johnson, che più tardi inserì in alcune sue poesia col nome di Stella e che gli rimase devota per tutta la vita.

Nel 1699 inizia la sua carriera politica aderendo al partito dei wight, cui sir Temple apparteneva.

 Tornato in Irlanda  sceglie come via il sacerdozio, prende gli ordini sacri e ottiene una piccola prebenda presso Belfast. Appartengono a quest’epoca i suoi primi lavori letterari come l’ode pindarica pubblicata nella “Athenian Gazette”; il libro La battaglia dei libri (1704), una controversia circa i meriti degli scrittori antichi e moderni; l’operetta satirica Il racconto della botte, una parodia della chiusura delle chiese cristiane; opere satiriche come Descrizione del mattino, Descrizione di un acquazzone in città (1710); Argomentazione contro l’abolizione del cristianesimo (1708) che diede inizio alla sua polemica contro i whigs; il Discorso sull’attività meccanica dello spirito, il Discorso sulle lotte e i dissensi tra nobili e plebeei in Atene e in Roma (1701) e l’Argomento contro l’abolizione del Cristianesimo /1711); libelli politici come La condotta degli alleati (1711) che preparò l’opinione pubblica alla pace con la Francia.

 In campo politico Swift  nel 1710, visto  l’orientamento favorevole assunto dal   nuovo governo tory di Robert Harley, nei confronti della chiesa anglicana,  passa ai tories, divenendo uno dei più ascoltati consiglieri del governo. Dirige il loro giornale “The examiner”. Furono quelli anche anni di intenso lavoro letterario. Scrive  Diario a Stella (postumo 1766). Nel 1713 è nominato decano della cattedrale di San Patrizio a Dublino, ma non riusce ad ottenere il vescovado a cui ambiva.

La fine della supremazia dei tories segna l’inizio del suo isolamento politico, persuadendolo a ritornare in Irlanda dove, sebbene disprezzasse gli abitanti, scrisse le Lettere del drappiere (1724) in cui eccitava il popolo contro i soprusi dell’amministrazione inglese. Compose operette in versi: Versi sulla morte del dr. Swift (1731) opera autobiografica Il ritorno del giudizio; Modesta proposta (1729) una delle maggiori satire provocatorie in cui lo scrittore sosteneva che bisogna usare i bambini poveri come cibo per i ricchi, presentata imitando il tono di un accorto economista; Una rapsodia sulla poesia (1733). Ma soprattutto attende alla composizione della sua opera principale i Viaggi di Gulliver in paesi lontani del mondo ancor oggi universalmente conosciuta e annoverata tra i classici della letteratura.

Swift a Dublino era stato seguito dall’amica Esther Vanhomrigh, da lui chiamate Vanessa nelle sue opere,  per la quale aveva scritto il poemetto Cadenus e Vaness Da rilevare che Cadenus è l’anagramma di Decanus , la carica ecclesiastica di Swift.  Da Esther innamorata da lui si allontana clamorosamente e rompe ogni rapporto.  La donna muore nel 1723.  Anche Stella, che l’aveva seguito, muore  pochi anni dopo, nel 1728.  Stella, era  la donna che aveva conosciuto fanciulla in casa Temple e che, si dice avesse segretamente sposato. Ma egli non abitò mai con lei né volle mai parlarle se non in presenza di una terza persona.  La morte delle due donne causa in Swift un tracollo fisico, acuito dalla labirintite di cui soffriva, e una prostrazione tale da cui non si risollevò più. Colpito da paralisi nel 1742, rimane infermo e in stato di follia fino alla morte.

Venne seppellito nella chiesa di San Patrizio accanto a Stella.  Lasciò il suo patrimonio ai poveri, destinandone una parte alla fondazione di un manicomio.

 LIBRO. I viaggi di Gulliver  L’opera fu iniziata nel 1726 e portata avanti per anni. In essa si narrano le vicende del medico di bordo di un mercantile, Lemuel Gulliver. La nave mercantile su cui viaggia fa naufragio presso l’isola di Lilliput, dove tutto è grande quanto un quindicesimo di una persona, compresi  oggetti, piante e animali. Con la sua statura Gulliver viene temuto e anche amato quando risolve la guerra tra due nazioni.

Nel secondo viaggio  Gulliver visita Brobdingnag dove i rapporti di altezza sono rovesciati e il medico diventa il trastullo, ‘la bambola vivente’, della figlia del re, che lo tiene tra i suoi balocchi

Nella terza parte visita Laputa,  un continente volante che ha come capitale Lagado, dove la satira si rivolge contro gli storici, i filosofi e gli inventori. Visita pure l’isola di Glubdubrib dove evoca le ombre dei grandi del passato mettendo alla berlina le loro meschinità e l’isola di Strulbrug, abitata da esseri immortali, e si accorge che la massima infelicità dell’uomo è il tedio di vivere.

Nella quarta parte si incontra con i cavalli parlanti Houyhnhm la cui virtuosità  e semplicità di vita viene messa a confronto con la brutalità degli Yahoo, bestie dall’aspetto umano.

L’opera  soddisfa tutti i gusti per il contenuto satirico, grossolano, per gli episodi comici, per meravigliose avventure, per le odiose pitture degli uomini e delle cose e anche per gli insegnamenti. Swift odiava i suoi simili ed egli conobbe il modo di renderli ridicoli, il modo di insultarli, di tormentarli e sembra compiacersi alla vista delle loro sofferenze. Le sue sono satire che mordono come gli scorpioni

 

FILATELIA 

ANTIGUA E BARBUDA 1993  (1651),  IRLANDA 1967 (201/2),  MONACO 1976 (1071),  ROMANIA 1967  (2321),   UNGHERIA  1979  (2700)

 

 

 

SYED ALI IMTIAZ TAJ

(Pakistan)

 

Nato il 13 ottobre 1900 a Lahore nel Punjab. Morto a Lahore il 19 aprile 1970. Mini BiographySS

Syed Ali lmtiaz Taj, scrittore di prosa e teatro, fin dal periodo degli studi in collegio mostrò la sua propensione verso letteraria  traducendo commedie dall’inglese e dirigendo spettacoli durante i quali recitò in diverse parti anche femminili.

Iniziò l’attività letteraria occupandosi, assieme allo  scrittore di storie brevi Ghulam Abbas Ahmed e a Nadeem Ahmed Oasmi, del  periodico per ragazzi “Phool”. Scrisse pure per una rivista femminile “Tahzeeb-e-Niswan”.

Nel 1918 fondò la rivista letteraria “Kehkashan” in collaborazione con il suo amico, Maulana Abdul Majeed Salik.

In urdu tradusse  Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Nel 1922 scrisse il dramma Anarkali, diventato un punto di riferimento nel teatro in urdu.  L’opera in seguito fu utilizzata  per film in India e Pakistan.

Nel 1926 scrisse la commedia Chacha Chhakan, in cui riprende i caratteri che Jerome Klapka Jerome rese celebri in Zio Podger. Chacha Chhakan  è fino ad oggi il più divertente personaggio nella letteratura urdu.

A parte le critiche sul dramma, ha anche scritto radiodrammi, romanzi, racconti brevi e numerose sceneggiature per film alcuni dei quali diretti da lui. Come direttore del Majlis ha ripubblicato molte opere critiche di letteratura urdu.

Dopo la creazione dello Stato del Pakistan, condusse programmi radio che ebbero vasta popolarità e diffusione

Morì il 19 aprile 1970 ucciso da alcuni sconosciuti  mentre dormiva . La moglie rimase gravemente ferita.

 

FILATELIA

PAKISTAN  Anno 2000 (1032)

 

 

SYNGE JOHN MILLINGTON

(Irlanda)

 

Nacque a Rathfarnham il 16 aprile 1871; morì a Dublino il 24 maggio 1909.

Nato in una famiglia protestante, si diplomò al Trinity College di Dublino. Andò poi in Germania per studiare musica (violino). In seguito passò a Parigi dove visse poveramente per qualche anno, facendo lavori di critica letteraria, leggendo i naturalisti francesi e componendo versi.

A Parigi incontrò W.Butler Yeats, poeta compatriota, che lo consigliò di prendere ispirazione dalla vita dei contadini e pescatori della sua terra e lo convinse a ritornare in patria e in particolar modo a frequentare le popolazioni delle isole d’Aran, ricche di folklore. 

Synge accolse il consiglio, riuscì a vincere la diffidenza degli abitanti delle isole verso ‘lo straniero’  e a penetrarne la psicologia e i costumi.

Nacquero così alcune opere teatrali Nell’ombra del Glen (1904), Cavalcatori del mare (1904), Il pozzo dei Santi (1905), Il furfantello dell’ovest (1907).

Il risentimento dei patrioti irlandesi gli impedì di rappresentare l’opera successiva Le nozze dello stagnaro (1908).

Poco prima di morire pubblicò Le isole di Aran  (1909), un esteso racconto della sua permanenza in quelle isole..

Una commedia incompiuta Deirdre dei dolori, fu pubblicata postuma nel 1910.

Nelle sue opere mantiene intatto il senso della favola  e il carattere crudo e selvatico che la anima. Lo espresse attraverso un linguaggio speciale, ricavato da antichi cantari, immaginoso e musicalmente cadenzato.

Le sue opere furono rappresentate all’Abbey Theatre di Dublino negli anni del ‘rinascimento celtico’.

Nel 1965 uscì postuma la sua Autobiografia.

 

FILATELIA

IRLANDA  Anno  1971  (269/70), 1990 (736), 2009 (1868)

 

 

Syrokomla Władysław  (pseud. di Ludwik W. KondratoWicz)

(Polonia)

 

Nato il 29 settembre 1823. Morto il 15 settembre 1862 a Vilna.

Nacque nel villaggio di Smolhòw (Bielorussia) in una famiglia di nobili decaduti. Tra il 1833 e il 1837 frequentò la scuola di Niasviz e Navahradak, ma dovette abbandonare gli studi causa problemi finanziari.

Cominciò, quindi, a lavorare come impiegato nell’azienda  agricola Radzwill, con l’incarico di gestore.

Nel 1944 pubblicò una raccolta di poesie sotto il nome di W.Syrokomla, ricavato dall’antico blasone della famiglia. Nello stesso anno si trasferì nel villaggio di Zalucze.

In quel periodo scrisse articoli per il quotidiano “Kurier Wilenski” a favore dell’emancipazione del ceto contadino e dell’autonomia della Confederazione Polacco-Lituana dalla Russia. Avendo preso parte a varie dimostrazioni anti-zariste, fu processato e condannato agli arresti domiciliari nella sua villa di. Borejkowszczyzna.

Morì il 5 settembre del 1862 e fu sepolto mel cimitero Rossa a Vilna.

Tra le più importanti delle sue opere sono da ricordare le traduzioni  dal russo, francese, ucraino, tedesco e latino di poeti, fra cui opere di Goethe, Heine, Lermontov, Shevchenko, Nekrasov, Béranger e altri. Le traduzioni sono considerate eccellenti brani poetici nella storia della lingua polacca, derivati da traduzioni di poesie.

 

FILATELIA

BIELORUSSIA  Anno 1962,  1998  Cartoline postali

 

 

 

SZABO DEZSO LORINC

(Ungheria)

 

Nato a Cluj, Transilvania, nel 1879. Morto a Budapest nel 1945.

Insegnante, dopo studi linguistici abbandonò nel 1919 l’insegnamento per dedicarsi alla politica, animando gruppi d’avanguardia del suo paese. 

Simpatizzò dapprima col movimento rivoluzionario di Bela Kun, ma deluso appoggiò la controrivoluzione, per poi sconfessare anche questa conducendo una aspra battaglia contro tutti i ceti dirigenti.

Inquieto, pugnace, fu ossessionato dalla ricerca della tradizione nazionale che credette di trovare nel mondo contadino, immune dagli influssi occidentali.

Nei romanzi riflette tale posizione, attraverso una prosa robusta e suggestiva come si riscontra in Il villaggio travolto (1919), Vita miracolosa (1921), Aiuto (1925), Perché? (1939).

Con essi ottenne una larga popolarità e un grande ascendente sulle giovani generazioni del suo tempo.

 

FILATELIA 

UNGHERIA  Anno  1993   ( 3427)

 

 

SZECHENYI ISTVAN

(Ungheria)

 

Nato a Vienna il 21 settembre 1791, morì l’8 aprile 1860.

Conte di Sàrvàr, detto ‘Il grande magiaro’, fu più uomo di politica che di lettere.. Nel 1813 partecipò alla vittoria di Lipsia e fu promosso capitano. Fu presente al Congresso di Vienna.

Per migliorare la sua cultura viaggiò a lungo in Francia, Italia Inghilterra e in Oriente. Nel 1824 sposò la contessa Crescenzia Zichy e per rendersi degno di lei decise di dedicare le sue energie alla patria. Combatté i privilegi della nobiltà nell’opera Luce; trattò argomenti economici nei volumi Credito, Mondo, Stadio i quali rappresentano le pietre miliari del risorgimento magiaro. La sua popolarità fu grande tra la gioventù, mentre i suoi detrattori vedevano in lui un sobillatore.

La popolarità fu scossa  quando molti giovani trovarono in Laios Kossuth un nuovo leader.

Nel 1884 fu colpito da follia e visse nel manicomio di Döbling che non lasciò neppure quando giunse la guarigione.

Nel 1857 ricominciò a scrivere articoli, cui si aggiungono la commovente Conoscenza di se stesso, la Grande satira ungherese e l’anonimo Blick, pubblicato postumo a Londra nel 1859,

Struggendosi in autoaccuse e criticando la sua gente e il governo poliziesco e vendicativo di Vienna, col sospetto nel 1860 di essere sorvegliato da agenti del governo, in un accesso di disperazione si tolse la vita

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno  1991  (3338)

 

 

SZERB ANTUN

(Ungheria)

 

Nato a Budapest nel 1901 e morto a Balf Sopron nel 1945 .

Fece parte del cenacolo degli artisti che si raccoglievano intorno alla rivista letteraria “L’Occidente”.

Tra le sue opere si impone la Storia della letteratura ungherese (1934) cui segui la Storia della letteratura universale (1941) e la raccolta di saggi Giorni ordinari e miracoli (1936) dedicati al romanzo europeo del Novecento.

Fu trucidato dai nazisti alla fine della Seconda guerra mondiale.

Fu anche autore dei romanzi La leggenda di Pendragon, sulla setta dei Rosacroce, e Il viaggiatore e il chiaro di luna, storia di un viaggio nell’Italia oscura e arcaica.

 

FILATELIA

UNGHERIA  Anno 1993  (3428)

 

 

SZYMBORSKA WISLAWA

(Polonia)

 

Nata a Kòrnik, Poznan il2 luglio del 1923.

Poetessa, la sue poesie sono influenzata dal realismo socialista come appare in  Per questo viviamo (1952) e  Domande rivolte a se stessa (1954).

Toni diversi e più intimistici si ritrovano in seguito nelle raccolte  Richiamo allo Yeti (1957), Sale (1962),  Ogni evenienza (1972), Grande numero (1970).

Nel 1964 pubblicò Saggi critici.

Nel 1996 ricevette il Premio Nobel

 

FILATELIA

POLONIA  Anno 1996 (3419), 2000 (3594), 2001 (3711), 2003  (3838),  SVEZIA  Anno  2000  (2183),  ZAMBIA  2002  (1186)